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Traumatologia

sesta
lezione
a) fratture dellomero

Fratture

Casistica: et e
sesso
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0

maschi

71

-8

-7
61

51

-6

-5
41

31

-4

-3
21

11

-2

femmine

lo
gi
c

nt
i

at
e

ce

os

er

he

ud
oa
rtr

pa
to

ps
e

in
ve
t

re

Tipologia delle fratture

70

60

50

40

30

20

10

Le fratture dellomero:
(3 sedi, 3 problematiche)
Omero prossimale (Fratture 1.1)
- riduzione pi perfetta possibile, come in
tutte le fratture articolari, possibilmente
chiusa o con lapproccio poco invasivo
- osteosintesi possibilmente percutanea;
(non richiesta una sintesi rigida)
- artroprotesi ?

Le fratture dellomero:
(3 sedi, 3 problematiche)
Fratture diafisarie (Fratture 1.2)
- osteosintesi endomidollare a cielo chiuso
- esigenza di un controllo efficace delle
sollecitazioni torsionali (chiodi bloccati)
- ottenere la consolidazione (fratture
bifocali, fratture con linterposizione,
fratture gi trattate con sintesi insufficiente)
- ritardi di consolidazione, pseudoartrosi
- lesioni vascolari e nervose

Le fratture 1.2 (complessit)

Le fratture 1.2 (fratt. bifocale)

Le fratture 1.2
(sintesi insufficiente)

Le fratture 1.2
(inchiodamento endomidollare:
qualche ombra )

Le fratture dellomero:
(3 sedi, 3 problematiche)
Fratture metaepifisi distale (Fratture 1.3)
- osteosintesi rigida a cielo aperto
- esigenza di una sintesi stabile, tale da
consentire una riabilitazione immediata
- anche al prezzo di una via chirurgica invasiva
(ad es.via transolecranica)

Trattamento incruento

Trazione

Chiodo di Rush

Chiodi di Seidel
e di Russel & Taylor

Unreamed Humeral Nail (UHN)

Chiodo di Marchetti

Chiodo di Marchetti

Chiodo di Marchetti

Chiodo di Marchetti

Chiodo di Marchetti

Post op

10 mesi

Fratture patologiche

Protocollo
Trazione transolecranica (?)
Inchiodamento a cielo chiuso
Possibilmente entro 3 gg
Preferenza per linchiodamento
retrogrado (?)
Posizione prona (?)
Tutore esterno per 25 gg

Risultati: tempo medio di guarigione


=10 settimane
infezioni
pseudoartrosi
ritardo consolid
ossificazioni
gomito rigido
spalla rigida
frattura iatr.

Sindrome compartimentale:
Sindrome di Volkmann

Complicanze locali immediate


lesioni nervose

Ossificazioni

Conclusioni

Inchiodamento endomidollare
Inchiodamento a cielo chiuso
Inchiodamento retrogrado o anterogrado
Esigenza di una buona stabilit torsionale
Vantaggi della posizione prona (?)

Traumatologia
sesta
lezione
b) fratture della tibia

Incidenza delle fratture distali di


tibia

7 casi su 10000 abitanti in 1


anno

classificazione

fratture per torsione

Fratture

Tipologia:

Frattura a due frammenti


Frattura bifocale
Frattura pluriframmentaria

Frattura a due frammenti:

Frattura bifocale:

Trazione

Obbiettivi del trattamento


facilitare i processi di guarigione

precoce mobilizzazione dellarto


possibilit di restitutio ad integrum
rispetto della biomeccanica

Trattamento incruento

Trattamento chirurgico

osteosintesi con chiodo endomidollare


osteosintesi con placca

SIOT 2001 T.Nizegorodcew e Coll

Trattamento chirurgico

osteosintesi con chiodo endomidollare


osteosintesi con placca

SIOT 2001 T.Nizegorodcew e Coll

Metodiche di trattamento
Fratture stabili

Inchiodamento
convenzionale

Fratture instabili

Inchiodamento
bloccato

SIOT 2001 T.Nizegorodcew e Coll

Fratture

Fratture instabili di
tibia

Fratture di tibia non


articolari e non
suscettibili di trattamento
chirurgico con
inchiodamento
convenzionale

Fratture instabili di
tibia
Morfologia
Sede
Numero di frammenti

Protocollo:
Trazione trans-scheletrica
Eparina basso peso molecolare

Intervento chirurgico 6/7post

UCSC 1990 - 1999

Impianti utilizzati:
Russel & Taylor
UTN
TriGen

UCSC 1990 - 1999

Montaggi utilizzati:
Statico
Dinamico

Klemm e Borner 1986

Montaggi utilizzati

Alesaggio

versus

Non alesaggio

Minor rischio di infezione


Minore necrosi dellendostio
Migliore neovascolarizzazione
Minor rischio di TVP e EP
Minore durata dellintervento
Minore esposizione ai raggi X

Fr. bifocale: montaggio statico alesato

Fr. bifocale:
montaggio
statico

alesato

Fr. III distale: montaggio dinamico alesato

Fr. III distale: montaggio dinamico alesato

Fr. bifocale: montaggio statico non alesato

II frammento: montaggio dinamico non alesa

Sintesi del perone


Viene eseguita nei
casi in cui si deve
garantire la stabilit
della tibio-tarsica

Frattura III distale + perone

Frattura III distale + perone (1


mese)

Frattura III distale + perone (2


mesi)

Frattura III distale + perone (12


mesi)

Frattura III distale + perone

UTN

Chiodi III generazione

TriGen

Impianti dinamizzati
40
30
20

10
0

%
1990

1992

1994

1996

1998

Rottura viti: dinamizzazione

Risultati
97% guarigione a 18 sett
Completa restitutio ad integrum

viziosa consolidazione (valgismo) 5%


Infezioni superficiali 5%
Nessuna osteomielite

Sindrome compartimentale

Conclusioni

Chiodi Alesati
Efficace stabilizzazione
Precoce concessione del carico

Agevole gestione post-op: Rx

Conclusioni

Chiodi non Alesati

Minor tempo chirurgico


Minore perdit ematica
Indicazione nei politraumatizzati
Minore resistenza meccanica: viti

Conclusioni

Chiodi di III generazione


Maggiore stabilit meccanica
Possibilit di non alesare
Indicazione per tutti i tipi di fratt.
di gamba

Conclusioni:
Fratture instabili (inchiodamento endomidollare bloccato)
Fratture con maggior rischio vascolare:
- ritardo di consolidazione (22% di dinamizzazioni,18
settimane di tempo medio di guarigione)
- pseudoartrosi
- infezione
Sintesi del perone (per le esigenze della stabilit della tibiotarsica e non per la fratture tibiale in s)

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