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Per t>0, facendo riferimento sempre a figura 2, nella maglia comincerà a circolare
una corrente di spostamento che tenderà a scaricare l’armatura B del condensatore
da V0 fino a 0V.
2
Vu(t)
-2
-4
-6
-8
-10
0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500
t
∫ Vu ( t ) dt=0
0
In un circuito passa-
basso o integratore
(definizione impropria)
di figura 4, il discorso da
fare cambia; mi aspetto
infatti una componente
continua in uscita che
non viene bloccata dal
condensatore, cioè
Figura 4
∞
∫ Vu ( t ) dt ≠ 0 .
0
Riposizionando il
deviatore sul
Figura 5
10
Vu(t)
-5
0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500
t
like-derivator
1
0.8
0.6
0.4
0.2
Vin(t)-Vu(t)
-0.2
-0.4
-0.6
-0.8
-1
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
t
Figura 7
Viceversa se in un passa-basso la t è molto grande, la fase di carica del condensatore
è molto lenta ed è assimilabile ad una rampa (fig.8). La derivata di una rampa è una
costante quindi il circuito analizzato potrebbe funzionare da integratore. Il passa-
basso descritto, con una costante di tempo molto grande può essere considerato
come un integratore; lo chiameremo infatti like-integrator.
like-integrator
15
10
Vu(t)=V0*(1-exp(-t/1000))
-5
0 100 200 300 400 500 600 700
t
Figura 8
In generale, attraverso un
+ C condensatore:
V0 R dQ d (C ∙ V ) dV dC
- i ( t )= = =C ∙ +V ∙
dt dx dt dt
Figura 9
Per noi:
t
dV 1
i ( t )=C ∙ V = ∙∫ i ( t ) dt
dt ⇔ C 0
dC
Avendo trascurato la porzione V ∙ dt per C pressoché costante
V0 V −t −t
A= i (t)= 0 ∙ e τ Quindi: V u ( t ) =R ∙ i ( t )=V 0 ∙ e τ
R ⇒ R
Ora consideriamo una
Vin(t) funzione del tempo
qualunque, però variabile, al
posto della V0 costante C
(fig.10):
Vin(t) R
Figura 10
t
1 d V i (t) i(t) di (t)
V i (t)= ∙∫ i ( t ) dt + R ∙i ( t ) derivando ambo i membri = +R ∙
C 0 ⇒ dt C dt
Da cui:
d V i (t)
V u ( t ) =R ∙ i ( t ) ≅ RC ∙
dt
+ R R
V0 C
-
Vin(t) C
Figura 11 Figura 12
Ora osserviamo il passa-basso (fig.11 e 12):
t
1
i ( t )=R ∙(V i −V u) V u= ∙ ∫ i ( t ) dt
⇔ C 0
Come per il passa-alto, la caduta di tensione ai capi del generatore è pari alla somma
delle cadute ai capi di R e di C:
t
1 d V i (t) i(t) di(t)
V i (t)= ∙∫ i ( t ) dt + R ∙i ( t ) derivando ambo i membri = +R ∙
C 0 ⇒ dt C dt
Da cui:
t t
1 1
V u (t)= ∙∫ i ( t ) dt ≅ ∙∫ i ( t ) dt
C 0 RC 0
In conclusione si può notare come l’analisi dal punto di vista fisico sia stata
confermata dai risultati dell’analisi differenziale.