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Kenny Barron Quintet - Images

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Artist: Kenny Barron Quintet


Title: Images
Genre: Jazz
Styles:Straightahead/Mainstream
Label: Sunny Side
Orig Year: 2004
All Time Product Rank 64,978
Discs: 1
Release Date: May 25, 2004
Source: Original CD
Extractor: EAC 0.99 prebeta 4
Used drive: HL-DT-STDVDRAM GSA-E10L
Read mode
: Secure
Utilize accurate stream : Yes
Defeat audio cache
: Yes
Make use of C2 pointers : No
Codec: Flac 1.2.1; Level 8
Single File.flac, Eac.log,
File.cue Multiple wav file with Gaps (Noncompliant)
Accurately ripped (confidence 8)
Size Torrent: 419 Mb
Scan Incluse
TrackList:
1 So It Seems 4:12
2 Jasmine Flower5:47
3 Inside Out
6:35
4 The Lost Ones 7:04
5 Hallucinations4:00
6 Song for Abdullah6:46
7 Footprints
7:12
8 Marie Laveau 7:40
9 Miss Missy
5:21
10 Images
18:02
Personnel:
Kenny Barron: Piano
Stefon Harris: Vibraphone
Anne Drummond: Flute, Flute (Alto)
Kiyoshi Kitagawa: Bass
Kim Thompson: Drums

Listen to samples
http://www.amazon.com/gp/recsradio/radio/B00023GG3U/ref=pd_krex_dp_a
http://www.youtube.com/watch?v=c36hEohpOj8
http://www.youtube.com/watch?v=E1X0kZH079U

Biography
Kenneth Barron (Filadelfia, 9 giugno 1943) un pianista, compositore, arrangiator
e e insegnante di jazz statunitense. Aveva anche un fratello musicista: il sasso
fonista Bill Barron.
Studi piano all'et di 12 anni dal fratello di Ray Bryant e intraprese una prima to
urne in una orchestra di rhythm & blues (di Melvin) all'et di 15 anni.
Suon nel 1959 col batterista Philly Joe Jones, Jimmy Heath, Tootie Heath, Lee Mor
gan, John Coltrane e con Yuseef Lateef a Detroit nel 1960.
Nel 1961 si rec a New York, dove cominci a suonare per il Five Spot con James Mood
y, il quale lo raccomand a Dizzy Gillespie per sostituire Lalo Schifrin. Cominci a
conoscere e ad approfondire lo stile di Tommy Flanagan, Hank Jones e Wynton Kel
ly, e quello che lo colp, come disse in una sua intervista, fu la loro articolazi
one, cio pur non essendo perfetti erano precisi.
Tra il 1962 e il 1966 gir l'Europa e il Nord America in tour con Dizzy Gillespie.
Suon per un breve periodo con Stanley Turrentine e prese parte a gruppi guidati d
a Freddie Hubbard fino al 1969, fu poi con Jimmy Owens, Stanley Turrentine, Milt
Jackson. Poi suon di nuovo con James Moody sino al 1973 e nel 1974 fu nel sestet
to di Buddy Rich. Alla fine degli anni settanta suon con Ron Carter. Poi nel 1980
fu uno dei fondatori del gruppo Sphere, con Charlie Rose (sax), Buster Williams
(basso) e Ben Riley (batteria).
In questa formazione non suonava solo i brani di Monk, ma anche sue proprie comp
osizioni.
Inoltre suon con Stan Getz nell'ultimo periodo della sua vita: di questa collabor
azione ricordiamo il disco People Time (una Grammy nomination). Nel 1986, Barron
suon nell'album di Getz Voyage e gir l'Europa anche l'anno successivo con Victor
Lewis (batteria) e il bassista Rufus Reid. La registrazioni di tale tour si conc
retizzarono in uno dei migliori cd di Getz: Anniversary and Serenity.
A partire da 1973 insegna musica alla Rutger University (New Jersey).
Nell'album Wanton Spirit (1994), Barron accompagnato da Charlie Haden (basso) e
Roy Haynes (batteria). Wanton Spirit richiama le atmosfere di Passion Flower di
Billy Strayhorn e lo stile bop di Herbie Hancock in One Finger Snap.
Nel suo linguaggio jazzistico spiccano il suo fraseggio, la sua vena boppistica
mainstream, un'attenzione verso il suono e l'armonia, con tipici voicings aperti
e la predilezione per i ritmi latini.
uno dei principali pianisti di mainstream (post bop) influenzato principalmente
da Tommy Flanagan e Wynton Kelly, ma anche da Thelonious Monk, Art Tatum e McCoy
Tyner.

Nell'estate 2009 sar l'insegnante della classe di piano presso i seminari del Tus
cia in Jazz Festival.
reviews
Pianist Kenny Barron is usually thought of more as an accompanist than a leader,
and that s odd; with around forty albums to his name over the past thirty years,
he s had no shortage of opportunity for direct exposure. But with over three hundr
ed recordings as a guest, including work with Dizzy Gillespie, Stan Getz, Freddi
e Hubbard and Ron Carter, he may be second only to Mulgrew Miller as the hardest
working pianist around; and it s easy, with that kind of ratio, to think of him a
s the consummate musical companion.
It s also easy to place him in a bit of a time bubble, as he has recorded so many
straight-ahead sessions that pigeon-holing him is a logical thing to do. However
, he can be as modern as the best of them, in a post bop context; and his latest
quintet release, Images , proves just that. With only two standards in the tensong set, the balance of the tunes are written by Barron himself, with the excep
tion of two contributions by vibraphonist Stefon Harris, and demonstrates that h
e is an advanced player who may be strongly informed by the American jazz tradit
ion but is equally influenced by classical impressionism; perhaps less overtly s
o than, say, Bill Evans, but the roots are clearly there.
The focal point of the album, the eighteen-minute title track which closes the a
lbum, indicates just how broad his scope is. An extended composition that traver
ses a number of movements, this may be Barron s magnum opus; a remarkable piece th
at has one convinced that they are listening to a player/writer of a much younge
r vintage, it demonstrates just how influential Barron has been to more than one
generation of artist. Sophisticated and elegant, thoughtful and moving, it is t
he perfect blend of structure and abandon.
Barron s rather unusual quintet lineup is equally impressive. Harris and flautist
Anne Drummond flesh out the front line; Harris is his usual self, cerebral witho
ut losing site of the emotional content of the material; Drummond is an under-ex
posed performer with a rich-textured tone and lyrical bent. Bassist Kiyoshi Kita
gawa and drummer Kim Thompson make a highly capable rhythm section, swinging har
d when necessary but capable of extreme delicacy also.
Title track aside, other highlights include the complex opening track, So It Seem
s, where Barron immediately sets the bar high for the rest of the record; Harris t
ender The Lost Ones, where the combination of flute, vibes and piano makes for a p
articularly appealing ambience; and an up-tempo, heavily reharmonized version of
Wayne Shorter s classic, Footprints.
Barron shows with Images that he deserves to be recognized as much a leader and
composer as an accompanist. And with this fine quintet on the road this summer,
hopefully concentrating on material from the recording, more people will come to
see him as exactly that.
Google translator
Pianista Kenny Barron di solito considerato pi come accompagnatore di un leader,
e questo strano, con circa quaranta album al suo nome nel corso degli ultimi tre
nt'anni, ha avuto carenza di opportunit per l'esposizione diretta. Ma con oltre t
recento incisioni come ospite, compreso il lavoro con Dizzy Gillespie, Stan Getz
, Freddie Hubbard, Ron Carter, pu essere secondo solo a Mulgrew Miller come il pi
anista pi duro di lavoro in giro; ed facile, con quel tipo di rapporto, pensare a
lui come il compagno consumato musicale.
E 'anche facile da collocare in lui un po' di una bolla temporale, come ha incis

o sessioni tanti rettilineo che piccione-forando lui una cosa logica da fare. Tu
ttavia, pu essere cos moderno come il migliore di loro, in un contesto post bop, e
la sua ultima release del quintetto, Immagini, dimostra proprio questo. Con sol
o due norme nel set di dieci canzoni, il saldo dei brani sono scritti da Barron
se stesso, con l'eccezione di due contributi da parte vibrafonista Stefon Harris
, e dimostra che lui un giocatore avanzato che pu essere fortemente informato dal
jazz americano tradizione, ma altrettanto influenzato dall'impressionismo class
ico, forse meno apertamente in modo che, diciamo, Bill Evans, ma le radici sono
chiaramente l.
Il punto focale dell'album, la title-track di diciotto minuti che chiude l'album
, indica quanto sia ampio il suo campo di applicazione . Un ampliata che attraver
sa un certo numero di movimenti, questo pu essere Barron's opus magnum, un pezzo
notevole che ha una convinzione che sono in ascolto di un lettore / scrittore di
un'annata molto pi giovane, dimostra quanto sia influente Barron stato per pi di
una generazione di artisti. Sofisticata ed elegante, riflessivo e commovente, la
perfetta combinazione di struttura e di abbandono.
scaletta quintetto piuttosto insolito Barron's ugualmente impressionante. Harris
e flautista Anne Drummond carne fuori la linea del fronte, Harris il suo s al so
lito, senza perdere cerebrale sito del contenuto emotivo del materiale; Drummond
un esecutore sottoesposta con un tono ricco di texture e piegato lirica. Il bas
sista Kiyoshi Kitagawa e il batterista Kim Thompson fare una sezione ritmica mol
to capace, dondolando duro quando necessario, ma capace anche di estrema delicat
ezza.
Titolo del brano da parte, le altre attrazioni vi sono il brano complesso d'aper
tura, "a quanto pare," dove Barron imposta immediatamente la barra in alto per i
l resto del record; gara Harris '"The Lost Ones", dove la combinazione di flauti
, vibrafono e pianoforte rende un ambiente particolarmente attraente, e una up-t
empo, fortemente reharmonized versione del classico di Wayne Shorter, "Footprint
s".
Barron mostra con le immagini che egli merita di essere riconosciuta come tanto
un leader e compositore come accompagnatore. E con questo quintetto fine sulla s
trada di questa estate, si spera concentrandosi sul materiale della registrazion
e, pi gente verr a vedere lui come esattamente questo.

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