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10 Gennaio 2016

Notiziario del Green Pod

Green Pod Via Migliara 49 sx, 1124 Pontinia (LT)


Una piccola impresa agricola sita nel territorio di Pontinia in Via
Migliara 49 sx 1124. Il lavoro agricolo nasce dallesigenza di nutrirsi con cura lasciandosi trainare dal ritmo delle stagioni. Il fondo
coltivato a disposizione, di tre ettari.
La coltivazione di ortaggi di stagione a campo aperto copre un
sesto della superficie (5 mila mq), le tecniche usate sono del biologico, eliminando luso di concimi chimici. La nostra unagricoltura al naturale, con piccole influenze di orto sinergico e biodinamico.

Alcune strade porta


no pi ad un destino
che a
una destinazione.

Jules Verne

Il Green Pod si rivolge a tutti coloro abbiano desiderio di avvicinarsi ai prodotti naturali senza far ricorso ad intermediari.

Il sistema di acquisto molto semplice, basta inviare la richiesta


discrizione a : gianpaolo.danieli@gmail.com per essere inseriti
nella nostra mailing-list cos da ricevere ogni inizio settimana un
aggiornamento sui prodotti di stagione disponibili di volta in volta.
Rispondendo alla mail o contattandoci al 347.8619224 potrete
prenotare i nostri prodotti.

Cassette miste da 5 e
da 3 kg:
Carote

Bieta
Cicoria Pan di Zucchero
Cavolo Nero (Toscano)
Cavolo Cappuccio
Papavero Comune
(mazzetto)
Porri
Melis -viaggio sulla luna-

Le Cassette del Green Pod

Nascono con lintento di rifornire tutte le famiglie e le persone che hanno a cuore il rispetto
dellambiente e della salute. Da poco pi di due anni lavoriamo per una piccola rete di clienti.
Creiamo degli orti giardino dove pi variet vengono coltivate insieme, nel concetto di biodiversit sia agricola che ambientale. Le piante spontanee vengono lasciate, nei limiti dello spazio vitale per le colture, a sostenere lequilibrio naturale. Le nostre verdure sono tutte coltivate
con metodo naturale, senza alcun uso di prodotti di sintesi chimica. Il terreno stato a riposo

per circa dieci anni, fertile, nero come il fondo di unantica palude.
La scelta del Green Pod stata una scelta dettata dalla consapevolezza e dallattenzione di
se, dellambiente e dellaltro. La nostra pi che una semplice scelta uno stile di vita, nel quale lagricoltura rappresenta uno degli aspetti preponderanti dal quale nascono e si sviluppano i
vari aspetti culturali: educazione, sensibilizzazione, creativit, condivisione, ricerca e consolidamento della comunit territoriale.

Pan di zucchero: la cicoria che "imbianca"


Il pan di zucchero un tipo di cicoria a forma di cespo con foglie involucranti che a piena maturazione diventa completamente bianco.
Caratteristiche Il pan di zucchero (Cicaorium Intybus var. Foliosum) un ortaggio della
famiglia delle Asteraceae. Come le altre variet di cicorie originario del bacino del mediterraneo, di facile coltura e gusto amarognolo. Si presenta in cespo di forma allungata e foglie a cappuccio di colore verde chiara. Questa verdura da taglio apprezzata anche per le caratteristiche
depurative e per lazione stimolante su fegato e vie biliari. Oltre ad una quantit moderata di sali
minerali contiene betacarotene, vitamina C e acido folico.

Involtini di Pan di Zucchero


Ingredienti per 4 involtini: una tazzina di cous cous di semola, un pizzico di curcuma, un mazzetto di prezzemolo e
menta, 4 foglie di cicoria, un limone, uno spicchio daglio, olio evo q.b., sale integrale e pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Versare il cous cous in una tazza grande e coprirlo con un centimetro di acqua bollente leggermente salata. Coprire e lasciar riposare 5 minuti. Nel frattempo tritare prezzemolo e menta. Quando il cous cous si sar gonfiato

sgranarlo con una forchetta aiutandosi con un filo di olio evo e mescolarlo alle erbe aromatiche e a poco pepe
nero lasciandolo insaporire. Portare ad ebollizione abbondante acqua salata e tuffarvi le foglie di cicoria per 3 minuti, prelevarle poi delicatamente con una schiumarola e farle sgocciolare. Alla base di ogni foglia versare un cucchiaio di cous cous aromatico e richiudere la foglia a involtino stretto. In una padella scaldare lolio con lo spicchio
daglio, quando inizier a profumare aggiungere gli involtini e farli rosolare da entrambi i lati. Versare poi il succo
ricavato dal limone e far sfumare. Spegnere il fuoco e consumare possibilmente dopo qualche ora (anche il giorno
successivo) a temperatura ambiente.

Il dottore che prescrive frutta e verdura


Il dott. Davis, in compagnia di Kristina Gabrielle Carrillo Bucaram, il fondatore di Rawfully Organic, la cooperativa no profit di cibo biologico pi grande dAmerica e insieme stanno lavorando perch questo possa diventare realt.
Il dott. Davis e io siamo daccordo sul fatto che mangiare cibo crudo, ricco di fibra, biologico,
maturo e colorato dovrebbe essere parte della routine giornaliera di chiunque dice la CarilloBucaram. Insieme hanno dato vita a un Farmacy Stand. Allinterno dellospedale, che con-

segna ai pazienti prodotti freschi in dei box con uno sconto di 10 sterline su un prezzo di 25
sterline. La Memorial Hermann Foundation ha procurato il denaro necessario alla costruzione
dello stand. Comprendiamo il valore di una buona nutrizione, dieta ed esercizio e supportiamo
a pieno Garth e i ragazzi di Rawfully Organic perch lavorano per promuovere limportanza di
uno stile di vita sano. Il concetto della Farmacia di Garth collegato in maniera diretta alla visione avanzata della salute del Memorial Hermann.

Il papavero dei campi:

ottima specie commestibile. Buono

anche in insalata
l Papavero dei campi (Papaver rhoeas) detto anche Papavero comune o Rosolaccio una
pianta delle Papaveracee considerata infestante nei campi di cereali. Il nome popolare
rosolaccio, infatti, sta a significare proprio rosa dei campi.

Il papavero in cucina. I teneri germogli di papavero, sono squisiti in insalata, conditi


semplicemente con olio e limone. Il papavero eccellente in misticanza insieme ad altre erbe di campo spontanee, come ad esempio il crespigno (il famoso cascigno), la cicoria, il
tarassaco, lortica ecc. Le foglie delle rosette basali, quando sono pi mature, si usano cotte
e condite come gli spinaci, miste alle bietole selvatiche o altre erbe spontanee. Quando cuciniamo queste erbe spontanee bene utilizzare pochissimo sale. Meglio ovviare con le tantissime erbe aromatiche che abbondano nella nostra meravigliosa natura mediterranea. Le
ricette che si possono realizzare con le giovani foglie di papavero sono: ripieni di tortelli e
ravioli, risotti, saltati in padella con olio e peperoncino, zuppe, minestre, polenta, fritelle,
sformati, tortini .

Etimologia. Il nome sembra derivi dal latino pappa o papa, per la consuetudine di unire i
semi di papavero al cibo dei bambini allo scopo di facilitarne il sonno; tale infuso prendeva il
nome di papagna, termine usato ancor oggi usato per indicare lo stato di sonnolenza.

Zafferano di Cori
Lo zafferano (crocus sativus) coltivato, nel contesto dell'Agro Pontino, in localit
Tirinzanola (Cori LT) a 690 metri sul livello del mare in un terreno che da oltre 90
anni utilizzato solamente per il pascolo di bovini ed equini. I cormi di primo impianto provengono dalla Cooperativa Altopiano di Navelli.

Monodose da 0,100 g di zafferano in stimmi

In questo territorio, che possiamo definire incontaminato, viene coltivato lo Zafferano di Cori in modo completamente naturale e manuale escludendo qualunque
uso di prodotti chimici nelle fasi di coltivazione, essiccazione e conservazione.
Il nostro zafferano essiccato a 45C lo stesso giorno della raccolta affinch
rimangano intatte tutte le sue propriet. Non contaminato da resine e/o affumicature; ideale per l'alta gastronomia.
Per garantire la loro purezza e per conservare tutte le propriet, gli stimmi di zafferano vengono confezionati interi in vasetti di vetro sigillato.

Barchette di patate allo Zafferano


Ingredienti
Bottiglietta vetro da 0,300 g di zafferano

(per 4 persone) 50 gr. di parmigiano reggiano 50 gr. di pane grattuggiato 4 patate medie, 1 cipolla piccola

2 zucchine 10-12 stimmi di zafferano olio di oliva, prezzemolo, timo 25 gr. di burro. sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO

Pelate le patate, tagliatele per lungo e scavatele a barchette, conservando la polpa. Scottatele in acqua salata per 5 minuti, scolatele e asciugatele. Polverizzate gli stimmi di zafferano e
scioglieteli in poca acqua calda, spennellatevi le barchette, conservando il resto. Imburrate
una pirofila da forno e adagiate le barchette, aggiungendo ad ognuna un fioccho di burro e
infornate a 180 per 20 minuti. Nel frattenpo riducete a rondelle le zucchine, versatele in una
casseruola con la polpa delle patate, l'olio, la cipolla tritata, il prezzemolo, il timo, il parmigiano, aggiustate di sale e pepe e continuate la cottura per 10 minuti; qualche minuto prima del
termine di cottura aggiungete lo zafferano rimasto. Sfornate le barchette e riempitele con il
composto ottenuto. Spolverate con il pane grattuggiato e il parmigiano e rimettete nel forno
Confezione vetro da 0,500 g di zafferano

per altri 15 minuti. Lasciate raffreddare e servite.

www.zafferanodicori.it

Tuteliamo le persone che vivono nelle zone agricole da Pesticidi e Diserbanti


Firma la petizione: http://www.greenme.it/informarsi/agricoltura/17753-pesticidi-popolazioni-agricole
Iscriviti al gruppo facebook: NO PESTICIDI
E ormai chiaro e scientificamente provato che lesposizione ad alcuni pesticidi associata a diverse forme di tumore, malattie neuro-generative e malattie neonatali. Numerosi dati suggeriscono inoltre che alcune di queste sostanze potrebbero danneggiare il sistema ormonale, il sistema immunitario e quello nervoso. Il principale mezzo di esposizione lalimentazione
ma gli agricoltori, le loro famiglie e le persone che vivono in aree rurali dove si pratica lagricoltura intensiva, sono i pi colpiti
dalluso di pesticidi. Attualmente dalle normative vigenti, sono esplicitamente vietati solo i trattamenti in prossimit dei pozzi,
mentre vi un vuoto normativo per quanto riguarda i trattamenti in prossimit di abitazioni e giardini, eccetto sporadici regolamenti comunali che ovviamente valgono solo sul territorio del Comune che li ha emanati. E necessario che si introduca
invece urgentemente una specifica normativa in caso di utilizzo di prodotti fitosanitari al fine di tutelare la salute di tutti e
principalmente:

rispetto di distanze di sicurezza non inferiori a m 50 dalle abitazioni e dai campi coltivati a produzione biologica;

obbligo di avvisare i confinanti almeno 72 ore prima di ogni trattamento (per evitare che i prodotti fitosanitari possano
depositarsi sugli abiti stesi, intossicare chi mangia in giardino o addirittura i bambini che giocano allaperto) ed esposizione di cartelli che avvisino del pericolo in seguito ai trattamenti.

regolamentazione per le strade di accesso ai fondi interclusi di almeno 5 metri di sicurezza (anche per quanto riguarda
la costruzione di serre agricole) per ogni lato di strada interpoderale, ove tale strada fosse lunica possibilit per accedere al fondo.

introduzione di sanzioni severe per fare in modo che queste leggi vengano rispettate (ad esempio il ritiro del patentino e
una pesante multa).

Come si evince anche dallultimo rapporto di Greenpeace, Tossico come un pesticida, i danni arrecati e arrecabili alla popolazione a causa di queste pericolose sostanze chimiche, sono gravissimi. Basterebbe comunque anche solo considerare
il noto Principio di precauzione, vigente nellordinamento in forza dellarticolo 174 del Trattato UE, secondo il quale, al fine di
garantire la protezione di beni fondamentali, come la salute o lambiente, necessaria ladozione o limposizione di determinate misure di cautela anche in situazioni di incertezza scientifica, nelle quali ipotizzabile soltanto una situazione di rischio,
e non invece dimostrata, allo stato delle attuali conoscenze scientifiche, la sicura o anche solo probabile evoluzione del
rischio in pericolo.

Il Futuro degli AGRIGIANI agricoltori colti e innovatori


E presto per dire se siamo entrati in un profondo cambiamento nel rapporto tra giovani e mondo dellagricoltura, con un ritorno alla terra fondato su motivazioni di carattere economico, professionale e culturale, ma certo che i nuovi contadini non hanno pi nulla a che vedere con quella agricoltura dellassurdo stigmatizzata
da Manlio Rossi Doria nellimmediato dopoguerra: un modello produttivo votato allautoconsumo, in cui la sproporzione tra limpegno lavorativo e i risultati concreti aveva leffetto di rendere lattivit diseconomica e faticosa,
al punto di indurre ad emigrare in cerca di condizioni di lavoro e vita pi soddisfacenti. Oggi, invece, lagricoltura fatta di idee, innovazione, creativit, cultura, professionalit ed ancora una delle poche vere eccellenze
che sono rimaste al nostro paese.

Con laffermarsi dellAgricoltura ecologica la figura dellagricoltore si riappropria di molte delle competenze e dei
saperi taciti e informali legati alle pratiche agricole del passato che vengono poi integrati con quel plus di competenze formali derivate da percorsi di studio e di formazione. Si origina cos la figura dellAgrigiano, il neologismo che individua una nuova figura professionale di agricoltore che il pi delle volte laureato (quasi mai in
materie agronomiche) e che grazie al suo sistema di competenze introduce in azienda innovazioni sia rispetto
ai metodi di coltivazione biologico e biodinamico che rispetto a tutte quelle funzioni pregiate come la comunicazione, il marketing, il design, la formazione. che supportano progetti imprenditoriali indirizzati ai nuovi mercati ed ai nuovi consumatori .

Io e la Terra.
Mi sono avvicinato alla terra perch sentivo la necessit di riappropriarmi di un contatto, di guarire e
di nutrirmi dalle mie mani. Ho iniziato con un piccolo orto domestico, entusiasmato dallautoproduzione in un periodo in cui leggevo sulla decrescita felice, ho coltivato ortaggi per un anno intero nel piccolo orticello, poi ho deciso e sono andato alla ricerca di agricoltori biologici nella mia zona. Ho trovato Lorenzo Arcangeli mi ha fatto conoscere il suo modo di coltivare e insieme abbiamo iniziato un primo piccolo progetto, abbiamo seminato un ettaro di grani antichi. Dopo il raccolto ho deciso di iniziare a coltivare a pieno campo anche ortaggi. Ho seguito il corso di salvaguardia e conservazione dei

semi da Civilt Contadina e mi ha dato una bella spinta energetica per continuare il mio percorso. Ho
iniziato ad incuriosirmi dei testi di Rudolf
Steiner e dei manuali di agricoltura biologica e biodinamica. Ho seguito dapprima dei
corsi da Agrilatina e poi da Carlo Noro
(primo livello di agricoltura biodinamica). Il
mio metodo quello di consociare le piante, di usare i macerati e i decotti di erbe
aromatiche. Per fertilizzare uso sovesci

autunnali e letame compostato. Per togliere le erbe spontanee quando le piante


sono giovani la zappa la mia unica salvezza. Poi le lascio crescere, perch anche loro sono necessarie, oltre che degli
utili indicatori. Per i parassiti non uso nulla,
li lascio fare, ma intervengo con lazione
manuale di controllo o al massimo se riesco a preparare nei tempi a disposizione
dei macerati di aglio o ortica o peperoncino. Per il momento sto costruendo il mio
progetto di una piccola azienda, dove tutto
in equilibrio. In futuro vorrei costituire
una rete di piccoli agricoltori biologici per
riappropriarci insieme del valore sano di
coltivare e di nutrirci, creare dei Biodistretti riconosciuti.

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