Restare vittima di un errore medico, di un danno medico, di una
malasanit unevenienza non cos rara se si da credito alle statistiche degli ultimi anni. Anche lambito della psichiatria stato pi volte esposto a richieste di risarcimento per diagnosi e trattamenti contestati. La scarsissima giurisprudenza edita in tema di responsabilit colposa del medico psichiatra, ha concluso che possono essere addebitabili allo psichiatra soltanto quegli eventi dannosi dovuti ad errori inescusabili sul piano specifico della sua competenza professionale e quindi riferiti alla diagnosi, alla prognosi o alla terapia adottata. La diagnosi il momento pi delicato in psichiatria, sia perch da essa dipende la scelta terapeutica, sia perch da essa dipendono tutte le misure socio-psicologiche che saranno attivate, ed in questa fase che si incentra il rischio maggiore di errore in psichiatria. Si ritenuto che il margine di discrezionalit del sanitario in ordine alla diagnosi e terapia, si riduce, fino ad annullarsi, allorquando le manifestazioni della terapia siano cos vistose ed univoche, che il non rilevarle appare incompatibile con il minimo di preparazione ed esperienza richiesti dalla specializzazione. Oltre allinevitabile errore legato allerrata diagnosi, esiste un errore terapeutico legato allerrata scelta del tipo di trattamento da effettuare, o alla non giusta esecuzione dello stesso. Ad esempio, la giurisprudenza ha riconosciuto la responsabilit di uno psichiatra per la morte di un educatore di una comunit terapeutica accoletellato da un paziente schizofrenico, ricollegando con rapporto di causa-effetto tale gesto con la negligenza del medico per aver ridotto drasticamente i farmaci neurolettici, senza predisporre le necessarie misure di supporto e garanzia.
Infine, quanto allerrore di valutazione, la conoscenza del
paziente uno strumento molto usato dagli psichiatri. Affidarsi eccessivamente o esclusivamente a questi strumenti diagnostici, aumenta notevolmente il rischio di errore e quindi di responsabilit medica professionale. Ad esempio, stata riconosciuta la responsabilit di un medico del reparto psichiatrico ospedaliero che per imprudenza ed imperizia, aveva omesso di ordinare il ricovero ospedaliero dellammalato, nonostante le richieste dei familiari e la conoscenza di un precedente tentativo di suicidio, diagnosticando un mero stato di ansia anzich una evidente grave forma depressiva. Se invece, nonostante le cautele adottate, levento dovesse avvenire, il medico sar esente da responsabilit sotto ogni profilo. Nessun medico pu essere tenuto ad adottare interventi fuori dalle sue possibilit n pu essere ritenuto responsabile per quegli eventi che esulano dal criterio dal criterio della probabilit del loro verificarsi.