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13 NOVEMBRE 2013

TEMPIO DI APOLLO PALATINO

Deve il suo nome allessere stato dedicato al dio Apollo e collocato sul colle Palatino.
Sappiamo che la sua costruzione, cominciata nel 36 a.C., era gi conclusa nel 28 a.C.. Il
tempio, che come abbiamo detto si trova sul colle Palatino, sito in prossimit della casa di
Augusto e di quella di Livia.Augusto,infatti,daabilepoliticoevitdifarsicostruireunpalazzoe
decise di andare a vivere inuna semplicecasa,didimensioniappenamaggioririspettoaquelle
degli altri dignitari. L vicino, tuttavia, si pose appunto il Tempio di Apollo Palatino tanto che, a
contifatti,sifinivaperassociarelacasadiAugustoaltempioinquestione.

Scavi abbastanza recenti hanno portato alla luce alcune lastre, dette lastre campana,
realizzate in terracotta e conunadecorazionearilievo,utilizzatepercopriredeterminateparti di
alcuni edifici. Elemento piuttosto arcaico, rimarranno comunque in uso almeno sino allet
repubblicana. Nellet augustea, che vuole un ritorno alla romanit, notiamo perci una ripresa
di questi elementi, presto reimpiegati comeriempitivonei terrazzamentisucui posavailtempio.
Il fatto che su alcune di esse permangano ancora evidenti tracce di colore ha fatto ipotizzare
che rimasero esposte per breve tempo. Si pensa che la loro originaria struttura portante fosse
un porticato ligneo adiacente al tempio di Apollo, porticato del quale abbiamo memoria come
porticodelleDanaidi.
Tra le varie decorazioni, notiamo Eracle, con in mano il tripode, e Apollo.Eracle,infatti,
si era recato dalloracolo della Pizia per ottenere indicazioni circa il come purificarsi. Al rifiuto
delloracolo, Eracle rispose impossessandosi del tripode e minacciando di portarlo via.
Intervengono,allora,siaApollocheZeus,quinonrappresentato,alfinedifermarlo.

Evidente lintento politico della costruzione. Augusto, infatti, amava identificarsi con
Apollo mentre la famiglia di Marcantonio si considerava discendente di Eracle. Nella scena
quindipossibileleggereanchelopposizionetraAugustoeMarcantonio.

La raffigurazione delle chiome di alcune fanciulle riporta allet severa ealletclassica,


a testimonianza del diffondersi del cosiddetto neoatticismo. Il termine,coniatodalBrunn,indica
un ritorno allo stilecheAteneelabor quandoancorapossedevaunenormepoteresullareadel
Mediterraneo,enormepotereoranellemanidiAugusto.

In unaltra lastra notiamo Atena e Perseo con al centro la testa di Medusa. Poi Iside
affiancata da due sfingi. Evidenti sono, anche qui, gli intenti politici. Ottaviano, che non poteva
esaltare la guerra civile condotta contro Marcantonio, tent di esaltare la vittoria romana come
una vittoria condotta sul nemico egizio.Pericontemporanei,tuttavia,leimmediateassociazioni
dovevanocomunquerendereevidentelapropagandapolitica.

da ricordare che Augusto cerc in ogni modo di mitigare la percezione dellapropria


figura,mantenendo,adesempio,istituzioniormaidifacciatacomeilsenato.

IL TRIONFO

Nel mondo romano esisteva il Trionfo, una cerimonia destinata a celebrare il trionfo
militare di un personaggio in seguito ad unimportante vittoria.IlTrionfo,tuttavia,potevaessere
riconosciuto solo a magistrati con imperium, solo a vittorie su stranieri, solo a vittorie con un
gran numero di nemici uccisi e poche perdite nelle proprie schiere, soloavittoriecheavessero
permesso lespansione dei confini dellimpero. Tutte queste erano le condizioni necessarie al
Trionfo, che prevedeva lingresso in armi dellesercito nella citt. Proprio per questo motivo,
tutte le fasi della cerimonia erano controllare con cura e la concessione stessa dellonore si
limit ad un esiguo numero di personaggi: lingresso in armi dellesercito nella citt, infatti,
avrebbe potuto determinare un facile colpo di Stato. Fu cos che, col passare del tempo, il
Trionfodivenne,difatto,appannaggiodellasolafamigliareale.
Spesso, nel corso della processione, venivano fatti sfilare dei prigionieri e si aveva
lesposizione di cartelli con cartine geografiche e dipinti narranti i pi importanti momenti della
guerra,inmododarendereiltuttonotoancheachinonneavesseavutonotizia.

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