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EPIGRAMMA

Epigramma vuol dire scrittura sopra, quindi nasce come iscrizione che pu essere fatta
su pietra, bronzo e che allinizio riguarda atti pubblici, dediche, o indicazioni
riguardanti leggi ecc. ha un uso pratico, in Grecia compare con la ricomparsa della
scrittura, intorno alla met del VIII secolo a.C. in quanto iscrizione mantiene delle
caratteristiche (almeno alle origini): anonimo e breve. In et arcaica lepigramma
comincia ad assumere il valore del privato, per esempio lepigramma sepolcrale; nel
tempo, nel 5 secolo diventa un genere letterario: la sua struttura breve viene usata
per esprimere, dai poeti lirici, delle loro considerazioni. Il primo epigramma che viene
raccolto nella raccolta di questo poeta quello della caduta alle Termopili, siamo nel V
secolo, quindi i morti sono del 480, perch sparta aveva commissionato al poeta
Simonide, (lirica corale) un epigramma per ricordare il sacrificio di Leonida e dei 300,
epigramma che fu poi collocato nel luogo in cui avvenne la battaglia. Lo troviamo
anche nella raccolta di poesia di Simonide. Quindi da qui diventa anche un genere
letterario. Metricamente mantiene il distico elegiaco, sempre stata un iscrizione in
poesia, sentito da subito come parente stretto dellelegia. Let ellenistica rivaluto
molto questo genere, perch conteneva lelemento della brevit, per cui fu un genere
molto frequentato, sia da autori che scrissero altre opere sia da autori che scrissero
solo epigrammi. Nellet ellenistica continua ad avere sia una funzione pratica, oppure
carattere misto, sia pratici che letterali, oppure semplicemente fittizi, si immaginano
un occasione che in realt non c, quindi un esercizio, un preziosismo letterario. Noi
abbiamo una raccolta di tutti gli epigrammi greci, che fu scoperta nel 1600 nella
biblioteca Palatina (biblioteca del palazzo reale), nella citt tedesca di Heidelberg,
chiamata ANTOLOGIA PALATINA : raccoglie tutti gli epigrammi greci dalla met dellVIII
secolo a.C. sino al X d.C., che attraversano tutta let fino allet bizantina, una
raccolta enorme. Divisa in 15 libri in cui sono raggruppati per argomento (il 5 libro
contiene gli epigrammi damore), contiene anche epigrammi anonimi. Questa raccolta
nasce da una prima raccolta dellet ellenistica dovuta a un poeta che si chiamava
Meleagro, che aveva composto una raccolta che intitol la CORONA, perch
paragonava ogni poeta a un fiore (corona di fiori, ghirlanda). Non abbiamo questa
raccolta di Meleagro, per abbiamo lepigramma che lui stesso scrisse come premessa
per spiegare il criterio con cui aveva raccolto gli epigrammi. La seconda raccolta si
chiama ANTOLOGIA PLANUDEA, da Massimo Planude, colui che la mise insieme, ed
un monaco bizantino del 12/13 secolo. una raccolta molto pi piccola rispetto
allantologia palatina, infatti qualcuno la considera unappendice di questa, come il 16
libro, per possiamo trovare qualche epigramma che nella palatina non compreso,
perch molti sono uguali. Nellet ellenistica Lepigramma la forma di poesia in cui
lautore esprime il proprio sentimento personale, largomento incentrato sul proprio
privato. Date anche le condizioni dellet ellenistica, non c nessun interesse politico
o pubblico, con un eccezione, intorno alla seconda met del 2 secolo, quando ci fu la
guerra tra la macedonia e Roma, si riaccende in alcuni esponenti lo spirito di patria,
per cui ci sono degli epigrammi che inneggiano al re di macedonia o inneggiano a
Roma, per solo limitato a questepisodio, e poi scompare. Per comodit di catalogo
la massa enorme di epigrammi ellenistici la distinguiamo in 3 grossi gruppi, parlando
di scuole, perch non sono scuole vere e proprie, sono accomunati da ci che non
trattano:

Scuola Ionico-Alessandrina: Callimaco appartenente, si trovano due elementi,


quello amoroso e quello simposiaco, di tradizione antica; egli si serv
dellepigramma anche per affermare le proprie idee in poetica (ep. Pittaco e
odio il poema ciclico). Laltro autore che ricordiamo Asclepiade di Samo, uno
dei modelli di Teocrito; citato nelle Talisie di Teocrito, che dice di riconoscersi
inferiore a lui. Di questultimo sono frequenti gli epigrammi di carattere
simposiaco e col cogliere lattimo, anticipatore del carpe diem di Orazio. Egli si
trova tra i Telchini di Callimaco, nel papiro che commenta il prologo, e questo ha
creato difficolt: o sono inimicizie personali, oppure anche per il fatto che
Asclepiade privilegi nella sua composizione quasi solo lepigramma, andando
contro al concetto di poleideia di Callimaco, cio nello spaziare tra i vari generi.
Scuola Peloponnesiaca: in cui questi due elementi precedenti sono assenti, si
parla di altre cose. Ricordiamo Leonida di Taranto, autore particolare: ci sono
rimasti sia epigrammi fittizi, sia epigrammi scritti per occasioni concrete, e sono
quelli che accompagnavano gli ex voto che gli artigiani lasciavano nel templi
alla fine della loro attivit (era uso che lartigiano consacrasse alla divinit lo
strumento del suo lavoro per ringraziarlo). conosciuto come lepigrammatista
delle classi umili, perch sembrerebbe aver condotto una vita non molto agiata,
anche in esilio, una vita povera, anche di stenti. Potrebbe essere in realt anche
un gioco letterario, per esempio in un epigramma parla al topolino che ha in
casa dicendogli di andare a cercarsi unaltra provvista perch la sua vuota.
Per c una tendenza al pessimismo e al macabro. Questo suo modo di essere
lha fatto avvicinare alla filosofia dei cinici, cio per laccontentarsi di poco, di
rifiutare le esagerazioni o gli agi di una vita confortevole. Di questa scuola
ricordiamo anche due poetesse, Anite e Dssine, trattano la vita di tutti i giorni
e della casa, in quanto riversano le loro esperienze che erano queste. Troviamo
in Anite il motivo dellEpicedio, lepigramma composto per la morte di piccoli
animali domestici (anche Catullo ne compose uno sul passerotto). Essendo
donne si trova la figura del bambino, c unattenzione per il mondo
dellinfanzia; un elemento che le contraddistingue il gusto per la descrizione
del paesaggio, preso da Saffo.
Scuola Fenicia (verso il I secolo a.C.): Menelao ne faceva parte; questi non sono
originali, riprendono i tempi di autori precedenti, raggiungendo un virtuosismo
anche eccessivo, la loro bravura si vede nella tecnica, il contenuto sempre lo
stesso. Qui abbiamo Meleagro di Gadara.

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