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Voi sapete che il soggetto giuridico in natura una persona fisica, cio essere
umano nato, al quale lordinamento giuridico da la capacit giuridica.
Per abbiamo detto, lordinamento giuridico riconosce tra i soggetti giuridici
anche le persone giuridiche...
Cos la persona giuridica?
La persona giuridica un soggetto di diritto perch lordinamento decide che lo
sia, e non perch lo , ma perch lo decide lordinamento.
Questo deve farci capire che le persone giuridiche non esistono nella realt, ma
esistono solo perch lo stabilisce lordinamento, e quindi sono il frutto di una
finzione normativa, lordinamento percepisce, riconosce, finge che il soggetto
esista, e lo regola al pari della persona fisica, senno risulterebbe privo di
disciplina.
Se ci portiamo indietro con la mente nel 1600..il rapporto giuridico
intercorrente tra mercanti e naviganti, quindi perch stato necessario creare
la societ incorporata? Per regolare i rapporti tra mercanti e naviganti.
Qual il lusso dellincorporazione? La differenza sta nel fatto che la Compagnia
diventa come tale titolare di un potere reale, la compagnia incorporata lente
del Regno.
Questo stato fatto dalla protezione del regno, e con lemanazione reale.
Questa storia serve per tenere nella memoria i fondamenti del diritto
commerciale.
La nascita delle corporazioni delle arti e dei mestieri, 1200, da vita al filone
degli atti di commercio.
E poi invece diritto delle compagnie o societ di derivazione del 1600, da quel
fondamento giuridico nasce il soggetto giuridico per atto dimperio regale, che
oggi una potest giuridica.
Questi due filoni 1600 e 1200, confluiscono nella prima codificazione nel 1882
in Italia, dentro un'unica codificazione denominata Codice del Commercio e
Codice Civile del 1865.
Queste due codificazioni a loro volta convergono durante il regime fascista, nel
Codice Civile del 1942. (diritto commerciale dei soggetti, dei commercianti)
Prima dellemanazione dei codici, chiunque compisse un atto diventava
soggetto di commercio.
Ora il soggetto del commercio limprenditore, se non compie o compie non
importa il soggetto limprenditore.
Se il cittadino compie atti commerciali rimane cittadino.
Il diritto commerciale contenuto dentro il libro del Lavoro del Codice Civile, e
non un caso, poich il corporativismo poneva al centro la persona in quanto
autore di attivit lavorative.
Pensate con la testa di 70 anni fa, cera solo il lavoro degli artigiani, il lavoro
degli agricoltori, non cerano le moderne compagnie.
Il legislatore ha distinto limprenditore, in imprenditore agricolo e tutti gli altri
che non sono agricoli. Lo ha tutelato perch autore della pi importante
evoluzione economica.
Tutto ci che non imprenditore agricolo, lo ha racchiuso in una piccola norma.
Da questa piccola norma che definisce tutto ci che non imprenditore
agricolo, vengono fuori negli anni 3 Testi unici.
Diritto commerciale I
lezione n.2 del
30/09/2015
semplice. Sulle persone giuridiche c da dire che gli enti pubblici non possono
essere imprenditori non tanto perch hanno, in astratto, lattitudine a rivestirne
la qualit soggettiva quanto piuttosto perch il diritto pubblico vieta alla
pubblica amministrazione lesercizio di attivit commerciale. Dunque
luniversit non pu essere titolare dattivit dimpresa.
Associazioni e fondazioni
Le associazioni sono persone giuridiche se sono riconosciute e viceversa se non
riconosciute (ma pur sempre centro dimputazione dinteresse). Mentre le
fondazioni sono sempre persone giuridiche (dopo latto di pubblicazione).
Invece le societ non sempre lo sono (le societ di capitali sono persone
giuridiche mentre quelle di persone no).
[ripassare nozione di personalit giuridica]
Il problema capire se esistono centri collettivi (quindi non persone fisiche) ma
che son riconosciute come centri dimputazione di diritti ed obblighi.
Esempio:
- dei colleghi vanno a mangiare una pizza e pagheranno ognuno per s;
Sub esempio:
- dei colleghi membri di unassociazione vanno a mangiare una pizza.
Arriva il momento di pagare il conto di questa festa fatta
dallassociazione. Chi paga? Lassociazione! Quindi vi un pagamento
che proviene da un soggetto diverso.
Cosa successo? Non che si sia modificato nulla. Lassociazione non esiste
nella realt se non in diritto. successo che questo gruppo ha acquisito una
struttura giuridica pi sofisticata e dunque, tecnicamente, da somma di centri
dimputazione si passati in un centro unitario collettivo che esiste e pu
pagare soltanto perch lordinamento giuridico riconosce, attraverso una
finzione, che il pagamento fatto da questassociazione sia solutorio.
Sub esempio (2):
- lassociazione non ha i soldi per pagare. Che succede?
Accade che gli associati dovranno far fronte allobbligazione inadempiuta della
loro associazione in base alla quota versata. Cosa cambiato? Che non siamo
di fronte solamente ad un centro di riferibilit di diritti ed obblighi ma anche di
responsabilit patrimoniale. Lart. 2740 una norma cardine in questo caso
perch stabilisce che ciascuno risponde delle proprie obbligazioni e non di
quelle altrui tranne nei casi previsti e regolati dalla legge (art. 1180: adempito
dei debiti altrui). Quindi il primo esempio risolto. Nel secondo esempio
abbiamo 2 risvolti della fattispecie: nel primo lassociazione deve pagare ma il
debito contratto dai singoli che hanno mangiato e nella 2 lassociazione non
pu pagare e gli associati pagano pro quota. In questultimo caso il 2740 entra
in crisi: possibile che unassociazione paghi un debito non suo perch
materialmente contratto dagli associati o che qualcuno di loro paghi debiti di
altri perch va oltre la misura dellobbligazione monetaria in senso stretto? La
risposta si perch questo il modo di funzionare la responsabilit
patrimoniale nei centri dimputazione collettive. Questultimi sono riferimento
di diritti ed obblighi (perch cosi che lord. giur. vuole) e anche centri
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cooperative).
Un'altra ipotesi ancora pu essere quella che un componente
dellassociazione decida di compiere un atto dichiarando di interloquire
per conto dellintera associazione. Quindi in queste tre diverse ipotesi
abbiamo:
- Lassociazione per conto di tutti.
- Lassociazione per conto di uno solo.
- Uno solo per conto dellassociazione
(Mancherebbe lipotesi di chi compie latto per se stesso, ma questo ricadrebbe
nellipotesi banale di chi assume lobbligo per se e paga per se).
Il problema invece proprio quello di trattare le ipotesi intermedie quando
taluno compie un atto per talaltro, sia esso associazione o singolo componente.
Allora vediamo se riusciamo insieme ad arrivare a comprendere quale sia il
meccanismo giuridico che consente di stabilire come tutto questo funzioni e
quale sia la disciplina da applicare.
Partendo dalla prima affermazione, se limprenditore persona fisica, viene
trattato al pari di qualsiasi altro debitore e pertanto risponde dei suoi debiti a
prescindere se lo stia facendo per bisogni personali o per esigenze
dellimpresa.
Ma, nel momento in cui limprenditore soggetto collettivo, il meccanismo
della personalit giuridica della separazione patrimoniale della responsabilit,
pretende che ci si domandi: ma le obbligazioni assunte e i diritti acquistati di
chi sono?, a quale sfera giuridica vengono intestati?.
DOMANDA: Quale il meccanismo che consente di potere legittimamente
assumere obblighi o acquistare diritti che vanno a intestarsi nella sfera
giuridica di un soggetto diverso da quello che compie latto??
(Studente risponde correttamente la rappresentanza)
La rappresentanza il meccanismo attraverso cui taluno pu contrarre
obbligazioni e acquistare diritti per conto o in nome e per conto di un altro, cio
il nostro ordinamento giuridico consente che vi sia un soggetto giuridico che
agisce e un altro che destinatario degli effetti giuridici dellatto posto in
essere dal primo.
Il contratto che fa riferimento a questo meccanismo si chiama mandato e
lattitudine del mandato a produrre effetti direttamente o indirettamente nella
sfera giuridica del mandante si chiama rappresentanza: se la rappresentanza
c allora gli effetti si produrranno direttamente nella sfera giuridica del
mandante rappresentato, se la rappresentanza non c, il mandatario sar
obbligato a trasferire al mandante gli effetti degli atti giuridici che ha posto in
essere. Quindi se ha assunto obblighi dovr essere pagato, se ha acquistato
diritti li dovr ritrasferire. Se la rappresentanza c gli effetti si producono
direttamente nella sfera giuridica del rappresentato (mandante).
Quindi esiste un meccanismo grazie al quale esistono due soggetti: uno
destinatario degli effetti degli atti e uno compie quegli atti. Allora (tornando
allesempio dellassociazione) se noi componenti lassociazione andiamo in
pizzeria e assumiamo lobbligazione nellinteresse di tutti, secondo voi chi
compie latto di assumere lobbligazione? Ci sono due alternative: o ciascuno
compie latto per se oppure qualcuno fra noi compie latto nellinteresse di
tutti.
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collettivi non personificati cio a personalit non piena e persone giuridiche con
personalit piena.
DOMANDA: qual il principio giuridico in base al quale il destinatario degli
effetti giuridici degli atti compiuti il suo autore? Questo principio, conosciuto
come principio della spendita del nome, vuole che gli effetti giuridici degli
atti compiuti si intestino alla sfera giuridica del loro autore, salvi i casi previsti
dalla legge, ad esempio la rappresentanza un classico caso in cui gli effetti
giuridici degli atti compiuti si possono intestare ad un soggetto diverso dal loro
autore.
Secondo voi nel nostro ordinamento questo principio della spendita del nome
un principio formale o sostanziale? Tale principio, in Italia un principio
formale. Secondo voi perch formale? E formale perch la sua applicazione si
basa non sullinteresse effettivamente perseguito, ma piuttosto sulla
intestazione formale dellatto compiuto.
Per dirla pi semplicemente: se Tizio compie latto e Tizio non un
rappresentante, gli effetti dellatto compiuto si intesteranno sulla persona
di Tizio e (state attenti a questo passaggio) non perch Tizio sia il reale
interessato a ricevere gli effetti di questo atto, ma piuttosto perch Tizio
il soggetto il cui nome stato speso nel traffico giuridico.
Questa regola fondamentale per capire un argomento che oggetto di
domande desame e cio quello dellimprenditore occulto e dellimprenditore
apparente. Ripeto: Il principio che governa lintestazione giuridica degli effetti
degli atti compiuti nellordinamento italiano il PRINCIPIO FORMALE DELLA
SPENDITA DEL NOME, in base a tale principio accade che gli effetti giuridici
degli atti compiuti si intestino nella sfera giuridica dellautore formale degli
stessi, ci significa che non vale, non viene in rilievo quale sia il soggetto
realmente interessato a questi effetti, quanto piuttosto viene in considerazione
soltanto il soggetto il cui nome speso nel traffico giuridico. Se Tizio
(imprenditore individuale) compie latto , gli effetti si intesteranno nella sfera
giuridica di Tizio; se la societ Alfa compie latto per mezzo del suo legale
rappresentante Tizio, gli effetti giuridici si intesteranno alla societ, perch
Tizio in questo caso non opera pi nellinteresse e a nome proprio, ma opera
nellinteresse e a nome della societ sulla base del meccanismo di
rappresentanza legale. Quindi il principio formale della spendita del nome vale
sempre sia nel caso di coincidenza fra soggetto autore e soggetto destinatario,
sia nel caso di rappresentanza, perch nel caso di rappresentanza
Tizio( esempio della societ) sta dichiarando nel traffico giuridico di non essere
Tizio-imprenditore individuale, ma di essere Tizio-legale rappresentante della
societ Alfa. Quindi anche in questo caso nellagire Tizio spende il nome della
societ Alfa, quindi vale sempre il principio formale per cui il nome speso a
consentire lintestazione giuridica e non linteresse effettivo. DOMANDA: Ma
pu accadere che Tizio operi nel traffico giuridico e tuttavia non sia n il reale
interessato agli effetti degli atti compiuti, n sia il reale intestatario degli atti e
quindi degli effetti? Esempio concreto: boss mafioso che deve impiegare i
propri capitali illeciti, esso sta nascosto, un latitante e impiega i propri
capitali servendosi di soggetti che nella vulgata comune sono conosciuti come
prestanome. Questa qualifica ci fa capire come gi il nome importante ai fini
dellintestazione giuridica, tanto che c chi ne fa un utilizzo abusivo, prestando
il proprio nome a qualcun altro. Cosa succede in questo caso? Se noi
applicassimo rigorosamente e rigidamente il principio formale della spendita
del nome, per un verso consentiremmo ai traffici giuridici di operare con le
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dallesistenza
di
un
potere
rappresentativo.
Il
potere
ricevete
il
canone,
non
sarete
mai
imprenditori.
Sarete
compiuto,
ma
lo
scopo
finale
della
serie
degli
atti
domandi quali sono gli elementi essenziali della fattispecie e quali gli elementi
accidentali. Voi dovete rispondere distinguendo bene per es. il soggetto che
un elemento essenziale della fattispecie dalla sua qualit che non un
elemento essenziale dellart. 2082 c.c. La qualit di soggetto collettivo,
persona fisica o persona giuridica non un elemento essenziale dellart. 2082
c.c. perch siccome nellart. 2082 c.c. la particella pronominale chi individua
persone fisiche, giuridiche e soggetti collettivi indistintamente, ci significa in
termini di interpretazione della norma che un soggetto vi devessere ma la
norma non pretende che questo soggetto sia una persona fisica, una persona
giuridica o un soggetto collettivo. Pu essere una di queste categorie
soggettive. Andiamo avanti, lattivit di impresa come attivit elemento
essenziale? La risposta s. Il compimento di un atto un elemento
essenziale? La risposta no, non neanche accidentale, Solo unattivit
oggetto della ricostruzione dellarchitettura dellart. 2082 cc. La classica
distinzione tra godimento statico di beni immobili e godimento dinamico
molto percepibile. In un caso siamo in presenza di una mera attivit di
percezione del frutto civile del bene che non d luogo a impresa, in un altro
caso siamo di fronte a una vera e propria attivit di impresa che d luogo al
conseguimento di? E qui siamo di fronte a un altro elemento della fattispecie.
Secondo voi limprenditore perch decide di farlo? Vediamo cosa ci dice la
norma
devessere
economica.
Devessere
unattivit
economica
evincere
che
limprenditore
persegue
il
profitto?
Limprenditore
obiettivo legale dellimprenditore, altro dire che tutti gli imprenditori mirano a
conseguire uno scopo di lucro. La risposta alla domanda se esiste o meno lo
scopo lucrativo nellart. 2082 c.c. no. Non esiste come elemento legale della
fattispecie, n essenziale n accidentale. La colorazione del fine, dellobiettivo
che limprenditore persegue sul piano legale ai sensi dellart. 2082 c.c. si ricava
dalla valorizzazione dellattributo economica e dalla finalit produzione o
scambio di beni e servizi. Laggettivo economica intende definire la
caratteristica che questattivit dimpresa deve possedere sul piano delle
finalit in s. Lattivit in s deve essere economica e ora spiegheremo che
cosa significa. Limpresa nel suo complesso deve essere diretta alla produzione
e allo scambio di beni e servizi. Limprenditore svolge unattivit in s
economica e nel suo complesso diretta alla produzione e allo scambio di beni e
servizi. Cosa significa abbinare questi due pilastri della fattispecie? Potrei
anche puntare alla produzione di beni e servizi non svolgendo unattivit
economica e viceversa. Il legislatore vuole che lattivit sia economica e sia
finalizzata alla produzione o allo scambio di beni e servizi, altrimenti non
unattivit dimpresa. Lattivit di avvocato unattivit di impresa? Siete tutti
sicuri che non sia unattivit dimpresa? C qualcuno tra voi che ritiene possa
essere unattivit di impresa? Diciamo cos, che esiste nel diritto italiano una
distinzione normativa esiste una disciplina delle professioni liberali ed esiste
una disciplina dellimpresa, dellimprenditore. Questo per motivi storici, i
professionisti liberali godevano di una sorta di nicchia normativa allinterno
della quale venivano ricavati dei privilegi storici da posizione. Al di l di questo
il diritto comunitario considera la prestazione professionale come equiparata
allattivit di impresa, di fornitura di servizi non industriali. Lavvocato un
soggetto che esercita unattivit di impresa nella fornitura di servizi a
contenuto di prestazione dopera intellettuale. Per il diritto latino (Portogallo,
Francia, Spagna, Italia, Grecia) non cos. A monte di questo lattivit
dellavvocato unattivit economica o no? S. Lattivit avrebbe potuto essere
altruistica, lucrativa, economica. Il legislatore ha scelto laggettivo economica.
Nei range di qualificazione in senso economico dellattivit, lattivit altruistica
unattivit in cui non importa se i costi superano i ricavi. Lattivit lucrativa
quella in cui necessario che i ricavi superino sempre i costi. Lattivit detta
economica se non necessario che i ricavi superino i costi, ma che almeno li
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economica,
abbiamo
detto
sta
anche
quella
lucrativa.
Come
imprenditore. Anche in questo caso sar necessario che nello statuto delle
societ sia scritto che la societ Alfa persegue uno scopo lucrativo, il che ben
diverso dal conseguire. Quale differenza vi tra perseguire lo scopo lucrativo e
conseguire il lucro? La societ istituzionalmente si d statutariamente
lobiettivo lucrativo, non detto. Il lucro bisogna perseguirlo, non detto che lo
si consegua. Il conseguimento effettivo del lucro dipende dal mercato. il
mercato, in uneconomia capitalistica liberale come quella nostra e di altri Paesi
occidentali, il fattore che determina, incrociando domanda e offerta, la misura
di ricavi che limprenditore consegue e che deve sommare algebricamente ai
costi che ha sostenuto. Molto facilmente, se i costi sono stati superati dai ricavi,
la differenza attiva sar il lucro. Al contrario, quella differenza negativa sar la
sua perdita.
Qui la domanda che apre largomento della prossima volta, secondo voi il
mercato ha un funzionamento perfetto? Il fatto che il mercato non abbia un
funzionamento perfetto, cd. di ottimo paretiano, comporta che limprenditore
che svolge la sua attivit in un regime di libero mercato non perfetto esposto
non soltanto agli effetti delle proprie decisioni ma anche alle dinamiche di
incrocio tra domanda e offerte e altre variabili. Dove voglio arrivare? Voglio
arrivare a questa domanda: secondo voi gli imprenditori agiscono tutti in un
sistema omogeneo di rischio o i rischi sono differenti per categorie di
imprenditori? A vs. parere (vediamo qualcuno forse lavr gi sentito e pu gi
dare una risposta), sono esposti a rischi differenti dagli imprenditori industriali?
Tra questi rischi differenti quali ritenete di potere individuare? Le condizioni
ambientali! Lezione 5 - Diritto Commerciale ( I modulo ) 13/10/2015
Proseguiamo con lanalisi della fattispecie di cui all art. 2082 cod. civ. ,
esaminando
il
connotato
dellattivit
imprenditoriale
che
riguarda
lorganizzazione e la professionalit.
Abbiamo visto che lattribuzione della qualit di imprenditore al soggetto
persona fisica, persona giuridica o soggetto collettivo
dipende dal
collegamento tra questo soggetto e unattivit esercitata per lo scopo di
produrre o scambiare beni o servizi. Ma questa attivit, oltre a dover avere la
caratteristica di essere economica (o pi correttamente economicamente
svolta, perseguendo istituzionalmente lobiettivo di almeno un pareggio tra
costi e ricavi) , deve anche avere il carattere della professionalit e
dellorganizzazione.
Nell art. 2082 cod. civ. il legislatore utilizza lavverbio professionalmente e
laggettivo (riferendosi allattivit economica) organizzata. Per comprendere
la portata di questa norma, bisogna subito fare un collegamento con unaltra
norma, estremamente importante perch apre il discorso sullazienda. Ci
riferiamo allart. 2555 cod. civ., relativo alla nozione di azienda . Dunque,
necessario considerare il combinato disposto tra questi due articoli per definire
i caratteri dellattivit dimpresa (in questo caso, per quanto riguarda il
carattere dellorganizzazione).
Il collegamento tra queste due norme riguarda due modi di vedere il medesimo
fenomeno.
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Il primo, legato all art. 2082 cod. civ., un modo soggettivizzato della
qualificazione dellattivit dimpresa, totalmente concentrato sulla figura
dellimprenditore. Lart. 2555 cod. civ. , invece, ci propone una fattispecie in cui
lelemento centrale non pi il soggetto, bens loggetto.
Quindi nel primo di questi articoli il legislatore definisce il soggetto
imprenditore, nel secondo fornisce una definizione delloggetto dellattivit di
impresa.
Art. 2555 cod. civ.
Lazienda il complesso
dallimprenditore per lesercizio dellimpresa.
di
beni
organizzati
dallart. 2082 cod. civ. , questa non uninterruzione rilevante ai fini del
mantenimento della qualit di imprenditore.
Cos, specularmente, il gestore di uno stabilimento balneare, durante la
stagione invernale, non pu svolgere lattivit di stabilimento balneare, con la
conseguenza che questa sar uninterruzione necessaria legata al ciclo
stagionale dellimpresa.
Allora ogni qualvolta la continuit non venga interrotta da una causa naturale o
necessaria, limpresa tale se la sua attivit svolta senza interruzioni. Quindi,
la mancanza di interruzioni, la continuativit, quale sinonimo di professionalit
ai sensi dellart. 2082 cod. civ., elemento necessario della fattispecie.
Laltro elemento lorganizzazione.
Come si visto dal confronto tra lart. 2082 cod. civ. e lart. 2555 cod. civ. ,
esiste una porzione delle due norme che pu considerarsi comune: nellart.
2082 cod. civ. limprenditore esercita unattivit organizzata ; nellart. 2555
cod. civ. lazienda il complesso di beni organizzati per lesercizio dellimpresa.
Qual la relazione che intercorre tra questi due articoli?
Bisogna individuare le porzioni comuni delle due norme e valorizzarle ai fini di
una risposta completa a questa domanda. Le porzioni comuni sono
rappresentate
dallelemento
dellorganizzazione.
Le
distinzioni
sono
rappresentate, come si detto, dalla caratterizzazione in senso
soggettivisticodellart. 2082 cod. civ. (qui il legislatore vuole dire chi
limprenditore) e dalla caratterizzazione in senso oggettivistico dellart. 2555
cod. civ. (qui il legislatore vuole invece dire cosa oggetto dellattivit
dimpresa, qual lo strumento attraverso il quale limprenditore esercita
limpresa). La prima riflessione che bisogna fare se le due definizioni
normative siano tra loro interdipendenti e siano quindi legate da un rapporto di
necessit. E dunque possibile essere imprenditori senza azienda? E possibile
che vi sia unazienda senza un imprenditore che se ne serve per lesercizio
dellimpresa? O, invece, necessario che limprenditore abbia unazienda e,
viceversa, che lazienda abbia da condotta un imprenditore?
Anche in questo caso, richiamando la tecnica della comparazione tra elementi
necessari ed elementi accidentali, diciamo che normalmente limprenditore
esercita lattivit di impresa servendosi di unazienda e non pu esservi
azienda se non in presenza di un imprenditore che se ne serve per lesercizio
dellimpresa. Sul piano della normalit, questa la relazione che intercorre tra
le due norme. Tuttavia non si tratta di una relazione necessaria, ma
accidentale.
Esempio: Nel caso di fallimento (ed opportuno chiarire che il fallimento
colpisce limprenditore, la sua soggettivit) limprenditore cessa di svolgere la
propria attivit, non pu pi esercitare utilmente limpresa, ma lazienda pu
mantenere una sua autonoma vitalit ed essere pronta, ad esempio, ad essere
acquisita da altri per poter essere utilmente gestita. Lazienda (in senso
oggettivo, come complesso di beni) di cui si serviva quellimprenditore per
lesercizio dellimpresa pu essere utilmente utilizzata da altri, che eseguiranno
lattivit di impresa anche se limprenditore che conduceva inizialmente
quellazienda ormai espulso dal mercato in conseguenza del fallimento. Tutte
le vicende di fallimento, di crisi di aziende o di imprese possono comportare
questa conseguenza. Si ricordi la vicenda Parmalat : quando Parmalat
fallita (tra ... perch la procedura era quella cosiddetta di amministrazione
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?" la risposta sar " un imprenditore di cui all'articolo 2082 che per svolge
un'attivit di impresa agricola". "Il piccolo imprenditore che imprenditore ?" "
un imprenditore ai sensi dell'articolo 2082 che per organizza la propria attivit
secondo
le
dimensioni
che
lo
fanno
considerare
piccolo
differenza
agricola
costituiva
l'ossatura economica
della nazione,
industriali
nascer
poi
la
prima
forma
di
aggregazione
porre una discriminazione. Una discriminazione in senso lato perch avendo voi
fatto costituzionale sapete bene che ogni distinzione fondata su disuguaglianze
sostanziali non una discriminazione ma un trattamento diverso di posizioni
sostanzialmente diverse. E quindi ispirato dalla logica dellassicurare pari punti
di partenza decide di trattare l'imprenditore agricolo differentemente da tutti
gli altri imprenditori e nel fare questo non dice chi sia l'imprenditore agricolo e
anche chi sia l'imprenditore differente, ma stabilisce soltanto chi sia
l'imprenditore agricolo per distinguerlo
torniamo un attimo a quello che ho detto prima, il legislatore non ci dice chi sia
l'imprenditore agricolo e poi anche chi siano gli altri imprenditori, il legislatore
ci dice chi l'imprenditore agricolo trascurando di classificare e definire tutti gli
altri.
1) perch non li conosceva esattamente;
2) perch li accomuna in una medesima categoria residuale che non soffre,
questo il punto importante, il rischio ambientale. Quindi il rischio ambientale
diventa una sorta di spartiacque tra la disciplina dell'imprenditore agricolo e la
disciplina di tutti gli altri imprenditori, quali che siano, purch non rischino il
fattore ambientale. Quindi entra in campo il 2135 c.civ, che definisce chi
l'imprenditore, e il 2195 che invece una norma estremamente stringata,
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asciutta, una elencazione pura di altre attivit, dentro la quale stanno per
oggi, nel 2015, tutti gli altri imprenditori: cio gli imprenditori finanziari,
assicurativi, bancari, commerciali, di trasporto; cio esattamente il contrario di
ci che era la rappresentazione della realt nel 42, perch oggi dentro il 2195
sta l'intera economia industriale del paese, mentre l'economia agricola sta nel
2135 che invece una norma molto pi articolata, molto pi dettagliata.
Questo spiega perch oggi il codice civile detta una disciplina apposita per
limprenditore agricolo e invece non detta una disciplina apposita per tutti gli
altri imprenditori. Tant che le altre categorie di impresa,2195, non trovando
accoglimento dentro il codice civile negli anni, fino al nostro secolo, hanno
trovato una loro proiezione normativa regolatrice addirittura in tre o quattro
testi unici, assicurazioni private, intermediazione finanziaria, testo unico
bancario,
trasporti
poi
anche
il
codice
degli
appalti
per
il
diritto
terminologia sempre uguale cio esercitare, una delle seguenti attivit: qui il
legislatore ci dice quali sono queste attivit, cio quelle che se esercitate
consentono al titolare di ricevere una qualificazione in senso soggettivo che
quella di imprenditore agricolo, queste attivit sono tre e sono: la coltivazione
del fondo, la selvicoltura, lallevamento degli animali e attivit connesse. Una
domanda estremamente ricorrente agli esami ad esempio attivit agricole
principali e attivit agricole connesse, come si risponde a questa domanda? Si
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allora
bisogna
tenere
limprenditore
agricolo
al
riparo
da
questa
Tenete a mente
noi abbiamo sotto gli occhi e che vogliamo qualificare come o imprenditore
commerciale o imprenditore agricolo patisca l'ipotesi di una calamit naturale e
allora diventa facile capire se la pianta ornamentale rischia di essere distrutta
dalle piogge acide perch se la pianta interrate, se in vaso e in serra le
piogge acide non la toccheranno. Il fioraio ad esempio un imprenditore
commerciale non agricolo; un commerciante di piante e fiori dei quali non
patisce assolutamente il rischio ambientale. Il rischio ambientale deve dunque
rientrare nel ciclo biologico dell'animale allevato o del vegetale coltivato e
diventarne una componente fondamentale, se non cosi allora l'imprenditore
non verr considerato quale agricolo ma dovr essere considerato quale
imprenditore commerciale.
Negli ultimi minuti parliamo del piccolo imprenditore rispetto all'imprenditore
medio-grande. Abbiamo detto che il legislatore nel porre queste classificazioni
muove sempre dall'intento di considerare l'imprenditore quello dell'art 2082
c.c. e le eventuali declinazioni soltanto come aventi riguardo la natura
dell'attivit o le dimensioni organizzative dell'impresa. Rispetto a quest'ultima
la differenza posta dall'art 2083 c.c. il quale rubricato Piccolo
imprenditore e cosa stabilisce? Sono piccoli imprenditori (l'esordio
sempre nel senso della qualificazione soggettiva) i coltivatori diretti del fondo,
gli artigiani, i piccoli commercianti e poi c' una parte della norma residuale
secondo la quale sono imprenditori tutti coloro che esercitano ( l esercizio
rimane sempre il verbo centrale della definizione ) un attivit professionale
organizzata con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia . Cerchiamo
brevemente di spiegare che cosa significhi la norma. Il coltivatore diretto del
fondo un imprenditore agricolo piccolo, perch le due norme riguardano
due connotazioni della stessa fattispecie, quindi l art 2082 si specificasse sul
piano delle dimensioni organizzative nel 2083 e sul piano della natura dell
attivit nel 2135. Quindi il coltivatore diretto del fondo un imprenditore
agricolo perch gia un imprenditore e quindi stiamo dicendo che il 2082 si
specifica nel 2135 e se vogliamo qualificarlo anche dal punto di vista delle
dimensioni organizzative, questo imprenditore agricolo piccolo; piccolo
perch coltiva direttamente il fondo. Che vuol dire coltivatore diretto del
fondo ? E titolare dell impresa ma anche colui che materialmente svolge l
attivit, cio non etero diretto . Attenzione a questo profilo . Perch io dico
dimensioni organizzative dell impresa ? perch vi ho detto che l
organizzazione come elemento della fattispecie imprenditoriale quell impulso
che l imprenditore da ai fattori produttivi; allora una cosa assumere N
braccianti che si occupano della coltivazione del fondo , un altra cosa
direttamente coltivare il fondo come imprenditore. L organizzazione dell
impresa non basata sull assunzione di risorse umane ma basata sul lavoro
proprio. E chi l artigiano ? L artigiano sempre un imprenditore quindi
produce o scambia beni, produce servizi o scambia servizi ( sempre art 2082 )
per produce beni che realizza o fornisce servizi che presta personalmente .
Anche in questo caso l organizzazione delle risorse dei fattori produttivi
centrale, fondata sulla sua persona. Chi il piccolo commerciante ? ( qui
complicato comprendere la distinzione rispetto all organizzazione delle risorse
produttive e dei fattori produttivi) Se un gioielliere nel proprio negozio impiega
il proprio lavoro( il figlio un dipendente estraneo alla famiglia )e detiene nel
negozio un magazzino e un esposizione per svariati milioni di euro, cosa ci fa
dire se questo imprenditore ( art 2082) non agricolo, perch non rientra in
nessuna delle categorie previste dall art 2135, sia a anche un piccolo
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rispetto al terzo estraneo. E allora per concludere, l art 2083 deve essere letto
nel senso che il criterio residuale secondo il quale sono piccoli imprenditori
coloro che esercitano un attivit con il lavoro prevalentemente o dei
componenti della propria famiglia, non soltanto il criterio secondo il quale
classificare tutti coloro che non rientrano nelle prime tre categorie ma anche
il criterio attraverso il quale validare se coloro che entrano nelle prime
categorie effettivamente rispettino questo requisito e quindi sono
effettivamente piccoli imprenditori. Chi non rientra in questo range di
classificazione non altro se non un imprenditore medio- grande e non
rientrando nei piccoli imprenditori in caso di insolvenza sar sottoposto a
fallimento . Lezione del 20/10/2015
Chiudiamo oggi il discorso sulla fattispecie di impresa e sulle sue diverse
declinazioni. Prima di passare allargomento che affronteremo oggi, e cio la
rappresentanza commerciale institoria e la circolazione dellazienda, vorrei
molto brevemente puntualizzare alcune questioni pi importanti rispetto al
discorso che abbiamo fatto, in modo tale che voi abbiate una sorta di mappa
concettuale dellintroduzione della disciplina dellimpresa che serva come
punto di rifermento poi per la ripetizione. Questi punti di riferimento sono
fondamentalmente legati agli elementi essenziali dellarticolo 2082 c.c. , primo
fra tutti la modifica dellimpostazione codicistica, che da una concezione
oggettivistica
passa ad una concezione soggettivistica fondata sulla
definizione dellimprenditore e quindi su una articolazione della fattispecie
interna allimpresa in pi declinazioni che sono basate sulla qualit
dellimprenditore, sulla natura dellattivit esercitata e sulle dimensioni
organizzative della stessa. Abbiamo visto che grazie a queste declinazioni, noi
possiamo distinguere limprenditore in generale dai suoi corollari, che sono
rappresentati dal piccolo imprenditore e dallimprenditore agricolo. Chi non
piccolo imprenditore un imprenditore medio grande ( quindi la definizione
positiva riguarda soltanto limprenditore piccolo mentre in senso negativo tutti
gli altri in modo residuario ). Cos, chi non imprenditore agricolo considerato
imprenditore non agricolo per comodit commerciale , anche se in realt non
esiste una definizione di imprenditore commerciale quanto piuttosto soltanto
una definizione di imprenditore agricolo. Il perimetro ritagliato intorno
allimprenditore agricolo, tutti coloro che non lo sono, sono imprenditori di altra
natura. Abbiamo anche detto che questa delimitazione, questa classificazione
ha una funzione selettiva: selettiva della disciplina applicabile allimprenditore
piccolo e allimprenditore agricolo. Questa disciplina, si sostanzia
completamente ad esempio nella sottrazione di questi imprenditori alla
disciplina fallimentare. Sotto un altro versante, abbiamo isolato gli elementi
essenziali della fattispecie iniziando dal titolare di questa attivit, cio chi
rappresenta lesordio dell art 2082 e abbiamo cercato di individuare quali
soggetti possano esercitare lattivit di impresa, concludendo che tali sono: la
persona fisica capace giuridicamente e capace dagire. La persona giuridica
(quindi la persona che riconosciuta tale in virt di una fictio che
lordinamento giuridico pone rispetto a questi soggetti) e il soggetto collettivo
non personificato (cio qualsiasi altro ente collettivo che non acquista la
personalit giuridica perch non consegue una piena separazione patrimoniale
giuridica fra la sfera dellente e le capacit giuridica e di agire, le sfere
patrimoniali dei singoli componenti). Le persone giuridiche sono le societ di
capitali, mentre i soggetti collettivi non personificati sono, per comodit, le
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campane sono andate distrutte proprio per causa dellalluvione in corso, tra
queste perfino imprese tipicamente industriali, non soltanto imprese agricole.
Quindi la differenza si apprezza non in termini di intangibilit assoluta
dellimprenditore industriale rispetto allevento calamitoso, ma rispetto
allincidenza molto pi grave, e nel caso dellimprenditore agricolo la calamit
naturale ha una capacit di azzerare o cancellare limpresa che sullindustria
agisce in modo pi attenuato. Limprenditore commerciale, invece non
tributario di una norma apposita, non esiste una
norma sullimpresa
commerciale, ma esiste una norma sulla elencazione di imprese che sono
soggette a registrazione. Questa norma larticolo 2195 c.c. che appunto non
definisce chi sia limprenditore commerciale ma ci consente di stabilire quali
sono le imprese c.d. soggette a registrazione. Perch il legislatore dice soggette
a registrazione? Perch il sistema della registrazione commerciale camerale,
cio il sistema delle registrazioni nei registri tenuti nelle camere di commercio,
un sistema di registrazione dedicato allimpresa non agricola, quindi
attraverso questo meccanismo di pubblicazione dei dati di impresa non si vuol
fare altro se non separare limpresa agricola da tutte le altre imprese. Ma vi ho
anche detto che tra le imprese soggette a registrazione di cui allarticolo 2195,
noi troviamo imprese che oggi sono vere e proprie industrie: multinazionali,
societ finanziarie assicurative, di trasporto quindi in realt lasse portante
delleconomia industriale finanziaria di un Paese. Le ragioni per cui queste
imprese sono state confinate in quella norma erano ignote di fatto al sistema
economico del 42, e quindi sono state ritenute meritevoli di una sorta di
classificazione residuale. Ora non ho fatto una sintesi diciamo che, perch
venga compreso quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Ci detto stiamo
transitando verso il sistema di diritto societario che un transito che passa da
due microsistemi a cui abbiamo gi fatto riferimento:
quello della
rappresentanza e quello della circolazione dellazienda. Oggi noi ci
intratterremo su questi due segmenti della disciplina di impresa che per sono
appunto un collegamento con la disciplina di diritto societario. Allora cosa si
intende per disciplina della rappresentanza commerciale o della
rappresentanza dimpresa? Probabilmente, ricordate che quando si parlato
del sistema di imputazione degli atti di impresa ci siamo sforzati di
comprendere come sia possibile che gli effetti degli atti dimpresa compiuti
possano essere intestati, imputati a soggetti diversi da quelli il cui nome
speso nel traffico giuridico. In quelloccasione abbiamo ribadito il principio
secondo il quale ciascun effetto giuridico discende da un atto e viene imputato
ad un soggetto che lo stesso il cui nome viene speso nel traffico giuridico al
momento del compimento dellatto. Spendere il nome di qualcuno nel traffico
giuridico abbiamo visto che non equivale necessariamente a far coincidere
lautore dellatto con il destinatario delleffetto. Vi ricordate che abbiamo fatto
proprio lesempio del mandato della disciplina della rappresentanza, ci a dire
che se taluno vuole che gli effetti giuridici degli atti compiuti si imputino ad un
soggetto diverso da quello che pone in essere gli atti, lunico sistema per fare
questo, in un meccanismo governato dal principio formale della spendita del
nome, quello della rappresentanza. La legge che disciplina la rappresentanza
quella legge che consenta questa traslazione di effetti su altri soggetti. Ora
nel caso dellimprenditore, e in particolare dellimprenditore commerciale
accade che limprenditore in quanto tale per superare quelle dimensioni
organizzative che sono costituite dallarticolo 2083 c.c. ( cio dalla piccola
impresa), debba necessariamente articolare la propria organizzazione
41
l'institore?
l'institore
che
nella
portata
comune
corrisponde
fondamentalmente a un direttore generale, ma l'institore un rappresentante
di impresa nominato anzi tecnicamente istituito attraverso un atto negoziale
denominato atto di preposizione institoria. L'atto di preposizione institoria
corrisponde concretamente ad un atto di nomina, quindi l'imprenditore, nomina
institore tizio, significa che l'imprenditore istituisce quale suo institore tizio. A
che serve l'atto di preposizione institoria? In Quali effetti effetti giuridici si
spiega tale atto? Intanto vediamo se abbiamo capito alcuni passaggi
fondamentali. Domanda prof: Chi secondo voi pu nominare un institore?
Risposta studente- l'imprenditore.
Ok l'imprenditore Se persona fisica, se persona chi pu nominare l'institore? Gli
amministratori della persona giuridica, per esempio della societ. Perch nel
caso di persona fisica la gestione, l'esercizio dell'impresa corrisponde alla
volont della persona fisica, nel caso di persona giuridica la gestione
dell'impresa corrisponde alla volont dell'organo amministrativo e il
compimento degli atti di impresa spetta al legale rappresentante. Se c'
imprenditore persona fisica chi decide e chi compie l'atto, coincidono nella
medesima persona fisica. Persona giuridica societ per esempio chi decide e
chi compie l'atto possono non coincidere perch l'organo amministrativo decide
ma il compimento dell'atto spetta al legale rappresentante, cio colui che
abilitato per legge a spendere nel traffico giuridico il nome della societ. La
decisione di un atto e il compimento dell'atto medesimo possono spettare a
soggetti diversi. Non cos nel caso di persona fisica titolare d'impresa. Pu
essere cos nel caso di persona giuridica. Cosa accade se viene nominato un
institore? L'atto di preposizione institoria produce degli effetti legali, ci
significa che a prescindere dalla volont dell'imprenditore preponente, la
preposizione institoria consente l'attribuzione all'institore di poteri riconosciuti
dalla legge. Quindi l'atto di preposizione institoria produce effetti legali,
predeterminati dalla legge e dunque effetti che sono in grado di spiegarsi a
prescindere dalla volont del preponente. Che cosa intendo dire? Spesso
sentirete agli esami una domanda del tipo: la rappresentanza generale
dell'institore e la rappresentanza generale del procuratore. Differenze tra l'una
e l'altra. Cosa si intende secondo voi per rappresentanza generale? Chi pu
essere considerato un rappresentante generale? Lo per esempio il tutore o il
rappresentante legale del minore di et. I genitori per esempio sono
rappresentanti generali del minore. Rappresentante generale significa che il
rappresentante per legge ha il potere di compiere tutti gli atti di pertinenza del
rappresentato. Dovete partire dal punto secondo cui l'institore e il procuratore,
le due prime figuri di ausiliari, sono rappresentanti generali dell'impresa. Per
mentre l'institore un rappresentante generale perch la legge lo costituisce
tale, il procuratore un rappresentante generale perch l'imprenditore lo
43
atti circoscritti e non c' procura che possa estendere questa rappresentanza.
E possibile restringere la rappresentanza dellinstitore? Si ma serve una
procura, quindi la procura, lo stesso atto negoziale di attribuzione del potere,
ha due funzioni speculari: nel caso dellistitore, circoscrive larea di
rappresentanza, e nel caso del procuratore estende larea della
rappresentanza. Nel caso del commesso non potrebbe comunque, avere
leffetto di attribuire pi poteri di quelli che la legge espressamente prevede,
quindi in quel caso la procura non supererebbe la barriera prevista dalla legge.
Il sistema della rappresentanza di impresa, costruito su questi pilastri:
rappresentanza generale dellistitore si attribuisce gi soltanto con latto di
nomina, compimento di atti di alienazione di immobili e costituzioni di ipoteca.
Il potere si attribuisce rilasciando le autorizzazioni, non si ha una attribuzione di
potere. Circoscrizione della rappresentanza dellinstitore: si circoscrive
attraverso una procura e quindi stabilisce che linstitore potr fare meno di
quello che la legge astrattamente prevede. Rappresentanza del procuratore: in
astratto tutti gli atti attinenti allesercizio dellimpresa, ma non basta latto di
nomina necessario sempre una procura, dove potr prevedere che il
procuratore compie anche tutti gli atti pertinenti allesercizio dellimpresa, ma
mai pi di quanto espressamente previsto nella procura. In mancanza di
procura il procuratore non pu compiere nessun atto. Il commesso, pu
compiere per legge soltanto specifici atti estremamente circoscritti e non c
procura che possa estendere questa rappresentanza, e quindi per venire al
problema, che vi avevo accennato, e cio la responsabilit, ora vorrei con il
vostro aiuto arrivare alle soluzioni. La responsabilit, domanda ricorrente
dellesame, disciplinata dallart 2208 c.c. , pi volte ho provato a portarvi
sulla distinzione tra responsabilit patrimoniale e non patrimoniale, civile da
mala gestio e qui troviamo il significato delluna e dellaltra. Leggo la norma art
2208 la rubrica della norma responsabilit personale dellinstitore, (dove
personalmente obbligato, se omette di far conoscere al terzo che egli tratta per
il proponente, cio se omette la contemplatio domini, tuttavia il terzo pu agire
anche contro il proponente, per gli atti compiuti dallistitore, che siano
pertinenti allesercizio dellimpresa a cui e preposto). Linstitore
personalmente obbligato se omette di far conoscere al terzo che tratta per il
proponente, tuttavia il terzo pu agire contro il proponente per gli atti compiuti
dallistitore, che siano pertinenti allesercizio dellimpresa cui e preposto.
Questo un primo terreno di prova: distinzione della responsabilit
patrimoniale e
civile nel diritto di impresa. Linstitore rappresenta
limprenditore, ma non limprenditore e non il suo semplice dipendente,
pensate se il dipendente di una multinazionale come MC DONALD non
indossasse la divisa e non si facesse riconoscere come dipendente del Mc
Donald, leffetto di questa violazione non si ripercuoterebbe sul piano delle
obbligazione esterne, ma soltanto sul piano disciplinare; qui invece siamo in
una situazione in cui linstitore, se trattando con i terzi omette di dichiarare,
che sta operando in nome e per conto di un altro soggetto, assume
lobbligazione impropria verso il terzo. La prima domanda questa: qual la
natura dellobbligazione che assume nei confronti del terzo? Abbiamo detto
che sono due le possibilit: lobbligazione di pagamento e obbligazione di
risarcimento, a secondo se lobbligo discende da una responsabilit da debito o
da una responsabilit da fatto illecito o inadempimento contrattuale. Esempio:
Immaginate che linstitore acquisti una vettura presso un concessionario,
linstitore pu presentarsi come tale al concessionario, quindi linstitore
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21/10/2015
8 lezione
La pubblicit della procura
Completando il passaggio dal discorso relativo alle imprese fino al tema del
diritto delle societ per azioni, si ricordino alcuni concetti gi espressi a
proposito della rappresentanza commerciale:
- Possibilit di articolare organizzativamente la funzione gestoria
dellimprenditore attraverso tre figure di ausiliari (institori, procuratori e
commessi);
- Differenza del modulo rappresentativo che riguarda le tre figure.
Tracciando la distinzione tra la rappresentanza generale che pu essere ascritta
allinstitore e la rappresentanza generale che, invece, pu essere ascritta al
procuratore emerge la differenza tra la prima che di fonte legale poich
attinge al dettato normativo e la seconda che di fonte volontaria in quanto
attinge al negozio giuridico di attribuzione della rappresentanza, cio la
procura.
Tale differenziazione si ricava espressamente da una norma :
art. 2206 c.c. rubricato Pubblicit della procura.
La procura con sottoscrizione del preponente autenticata deve essere
depositata per liscrizione presso il competente ufficio del registro delle
imprese.
In mancanza delliscrizione, la rappresentanza si reputa generale e le
limitazioni di essa non sono opponibili ai terzi, se non si prova che
questi le conoscevano al momento della conclusione dellaffare.
Questa norma importante perch tenta di costruire un sistema della
conoscenza e della conoscibilit dei fatti dimpresa che si riveler necessario,
pi avanti, nello studio del diritto societario.
Larticolo in questione prevede che la procura con sottoscrizione autenticata
del preponente, ovvero limprenditore, venga depositata, per la iscrizione,
presso il competente ufficio del registro delle imprese. Tale primo comma ci
dice che esiste un ufficio adibito alla ricezione degli atti di impresa, costituito
presso le camere di commercio che contengono, oggi in formato ovviamente
elettronico e con invio telematico, il cosiddetto registro delle imprese.
Le camere di commercio sono istituzioni dedicate a documentare la vita delle
imprese rispetto a determinati atti e circostanze delle quali il legislatore
richiede la conoscibilit pubblica; questo meccanismo denominato pubblicit
camerale o pubblicit commerciale.
In sintesi: presso le camere di commercio istituto lufficio del registro delle
imprese e presso questo vengono depositati, attraverso un meccanismo
denominato di iscrizione, tutti gli atti che la legge prevede che debbano
essere resi pubblici e conosciuti da parte del pubblico.
Quindi chi volesse conoscere, ad esempio, la denominazione di unimpresa, la
sua PEC (Posta Elettronica Certificata), la sua partita Iva, la sua sede legale,
non dovrebbe far altro se non accedere telematicamente a codesto registro e
inserire il nome dellimpresa per ricavarne alcuni dati fondamentali; i dati
appunto resi pubblici. Tra questi dati possibile ricavare leventuale esistenza
di un institore e accoppiato al nome di questultimo, troveremmo latto di
preposizione institoria che conterrebbe o meno, a seconda dei casi, anche la
procura e le autorizzazioni al compimento degli atti specificamente indicati
49
Quindi la procura che da un lato serve per delimitare, dallaltro serve per
estendere il potere rappresentativo.
Lesempio pratico in cui un terzo entra in contatto con linstitore la cui procura
esiste ma non stata inscritta (quindi esiste un negozio giuridico che
attribuisce all institore un potere rappresentativo pi circoscritto rispetto a
quello che si reputa generale in virt dellapplicazione della norma, ma non
stato inscritto) non comporta il venir meno del rapporto rappresentativo, ma
gli effetti della procura non saranno opponibili ai terzi.
Allora se il terzo dovesse contrarre con un institore che da visura camerale
risulta nominato tale ma che da procura non inscritta non avrebbe potuto
compiere latto concreto che il terzo compie, succede che il terzo acquister il
bene se acquister in buona fede ed eventualmente la violazione dei limiti ai
poteri rappresentativi per violazione della procura, sar problema che
riguarder esclusivamente i rapporti interni tra limprenditore e linstitore. Ne
deriva che limprenditore potr legittimamente lamentare verso linstitore il
fatto di aver violato la procura, ma certamente non lo potr fare nei confronti
del terzo acquirente di buona fede il quale non conosce la procura, non
essendo stata inscritta nel registro delle imprese; il terzo otterr il
soddisfacimento del proprio credito da parte dellimprenditore che poi potr
rivalersi sullinstitore per la violazione interna della procura.
Notate bene che la violazione della procura rimane interna ai rapporti tra
imprenditore e institore, ma una violazione contrattuale che si appresta
quale inadempimento contrattuale e non quale mancato pagamento, al pari di
quanto, invece, accade nei rapporti esterni quando limprenditore chiamato
a pagare il debito che linstitore ha assunto nei confronti del terzo.
Vi grande differenza tra la responsabilit patrimoniale esterna da debito e la
responsabilit contrattuale interna da violazione del contratto.
Sappiamo che la responsabilit pu farsi valere a titolo di illecito civile o di
inadempimento contrattuale e in questo caso assume la connotazione di
responsabilit civile latamente intesa o, invece, pu connotarsi come obbligo
di pagamento di un debito e in questo caso assume la connotazione di
responsabilit patrimoniale. Nel diritto delle imprese e nel diritto societario i
due piani della responsabilit si intrecciano perch noi troviamo
costantemente il sovrapporsi di assunzione di debito e di adempimento ed
esecuzione di contratti in capo a soggetti che talora rappresentano limpresa
(vedi gli amministratori), talora rappresentano limprenditore in senso
patrimoniale (vedi gli stessi amministratori nella societ di persone); pertanto
chi si chiama amministratore, a secondo della societ che amministra, pu
rispondere sia della responsabilit patrimoniale che di quella contrattuale.
La responsabilit patrimoniale regolata dalla norma principe dellart 2740
c.c., mentre la responsabilit contrattuale dal diritto generale dei contratti e
poi, per le societ, dagli artt. 2392 e ss.
vero che linstitore non limprenditore, ma pu esercitare limpresa. Allora
se esercita limpresa e assume obblighi, chi dovr pagare gli obblighi?
Secondo il meccanismo fisiologico della rappresentanza diretta, se il
rappresentante assume un debito, il rappresentato deve pagare e secondo il
meccanismo che governa la rappresentanza commerciale se il rappresentante
(linstitore) omette di dichiarare di trattare per conto dellimprenditore, egli
assumer su di se lobbligo di pagare, salva sempre la possibilit per il terzo di
51
regolare interessi. E allora la risposta a tale domanda sta proprio nella rubrica
dellart 2247. Ricordate quando insieme abbiamo tentato di comprendere come
fosse possibile che il soggetto titolare dellimpresa potesse essere un chi che
in natura non esiste? Abbiamo parlato di fictio iuris e ci siamo detti:
lordinamento giuridico intende legare ad un centro di imputazione di interessi
determinate situazioni giuridiche, ma in mancanza di un soggetto esistente in
natura ne crea un altro. Allora dobbiamo utilizzare la rubrica dellart 2247 per
compiere il nostro processo logico. Immaginate, ad esempio, che tutti noi
presenti in aula si decida di assumere insieme uniniziativa economica
finalizzata ad un obiettivo di carattere imprenditoriale. Naturalmente ci
scontreremmo con alcune difficolt, anche le pi banali, che rappresentano la
difficolt di poter ricondurre ad unit ci che in natura invece molteplice. E
allora, se doveste dare un suggerimento a questi nostri presenti in aula, come
pensereste di aggregare i nostri interessi? Cosa dovremmo fare per avviare
uniniziativa economica in comune? Il primo problema che sorge quello di
capire come decidere: se a maggioranza, allunanimit oppure qualcuno
potrebbe decidere io metto pi degli altri e quindi voglio comandare?
pensate al problema di democrazia costituzionale, cio la regola che governa la
decisione pu essere di varia natura. Ma come si pone la regola? La regola deve
essere posta attraverso un processo di determinazione che, almeno nella prima
fase, devessere il pi coinvolgente possibile. Ci a dire: se anche noi volessimo
stabilire che la regola che governa le decisioni devessere una regola
maggioritaria, la decisione circa la tipologia di regola da adottare deve
coinvolgere il maggior numero di noi. Noi, ad esempio, potremmo decidere
allunanimit di darci una regola maggioritaria. Ci significa che se anche uno di
noi non dovesse essere daccordo impedir a tutti gli altri di poter decidere
quale regola darsi; oppure potremmo stabilire con una maggioranza c.d
rafforzata( ad esempio dei 2/3 dei presenti) di porre la regola di
funzionamento per le decisioni future; oppure potremmo decidere che la
maggioranza non devessere calcolata sui presenti ma su tutti gli appartenenti
alla futura aggregazione. Questo significa che essere assenti oggi potrebbe
significare comunque influire sulla decisione; se invece calcoliamo la
maggioranza sul numero dei presenti, essere presenti oggi pu determinare il
risultato. Quindi, stabilire quale sia la regola di posizione delle regole
fondamentale per comprendere quanti tra noi aderiscono al futuro assetto di
regole. Questo momento iniziale, in cui si pongono le regole, definito atto
costitutivo. Latto costitutivo dunque il momento in cui tutti noi seduti intorno
a un tavolo stabiliamo quale sar il futuro assetto. Questo documento si
proietta poi su un altro documento che contiene le regole di funzionamento
successivo, definito statuto. Quindi la societ nella sua matrice originaria
deriva dalla redazione di due documenti: il primo che contiene le regole di
posizionamento definito atto costitutivo; il secondo che contiene ,invece, le
regole successive di funzionamento definito statuto. I due documenti formano
un accordo unitario che si risolve in un vero e proprio contratto. Quindi, il
contratto di societ quellaccordo composto dallatto costitutivo e dallo
statuto, il primo contenente le regole di posizionamento di tutta la struttura
normativa della societ, il secondo contenente le regole di funzionamento della
societ. Esempio concreto: in quale dei due documenti verr trascritto lelenco
dei soci fondatori? Nellatto costitutivo. Nello statuto non vi traccia del nome
dei soci. Ma nello statuto saranno contenute le regole di entrata e uscita dalla
societ. In quale dei due documenti sar stabilita la regola di funzionamento
55
per liscrizione nel registro delle imprese. Attenzione perch la societ regolare
sottoposta ad una disciplina diversa dalla societ irregolare e la norma
spartiacque tra la regolarit e lirregolarit lart. 2297 c.c. che, infatti,
rubricato mancata registrazione . Le societ irregolari sono, invece, societ
non iscritte nel registro delle imprese, questa categoria, quindi, comprende, e
cio le societ irregolari sono primo la societ costituita per atto scritto ma non
iscritta nel registro delle imprese. Questa societ nata per contratto scritto
comunque una societ irregolare perch la regolarit data dalla iscrizione nel
registro delle imprese. Secondo, la societ costituita per scambio verbale del
consenso anchessa una societ irregolare per definizione perch non ho
neanche il documento da poter depositare nel registro delle imprese, e la
societ costituita per facta concludentia, qui allo stesso modo non ho nessun
documento da iscrivere, e quindi la societ irregolare. La disciplina delle
societ irregolari, cio la disciplina delle societ non registrate unitaria ed
anchessa marcata dallart. 2297 c.c. . qual la differenza tra le due discipline?
Regolari e irregolari? La differenza sta nel fatto che il sistema di tutela e
protezione che presiede alle societ irregolari, , ovviamente, pi forte nei
confronti dei terzi creditori del sistema di tutela e protezione che, invece,
governa le societ regolari, per un semplice motivo, perch nel caso di societ
regolari il terzo ha lonere di autotutelarsi attraverso il meccanismo della
pubblicit camerale, nel caso delle societ irregolari il terzo va protetto
maggiormente perch non pu essere destinatario di oneri di vigilanza e
controllo che non gli consentono di accedere utilmente al registro delle
imprese. Ora qui viene il problema, e cio, se tutto sommato posso
comprendere come una societ irregolare per semplice mancata registrazione
del contratto possa comunque esistere, mi viene difficile comprendere come
possa esistere una societ di cui non dispongo del contratto costitutivo, o che
addirittura viene tenuta nascosta dai soci. Qui torna allora il discorso degli
elementi essenziali della fattispecie, e cio, immaginiamo lesempio che
abbiamo fatto per limprenditore occulto, parlando dellimprenditore occulto,
abbiamo parlato di un soggetto che o un soggetto criminale o in conflitto di
interessi e non pu direttamente gestire lattivit economica e che dunque si
avvale di un prestanome, e abbiamo tentato di ricostruire la fattispecie che
lega prestanome ed imprenditore occulto attraverso il rinvio alla disciplina del
mandato senza rappresentanza. Ora, attenzione, se coloro o chi essendo
soggetto criminale o essendo in conflitto di interessi si avvale di terzi soggetti
prestanome per lesercizio in comune di unattivit economica, si viene a
realizzare una situazione in cui i terzi conoscono soltanto formalmente uno o
pi soggetti. Tizio esercita lattivit economica formalmente a proprio nome, i
terzi conoscono Tizio, interloquiscono con Tizio, per Tizio non ha sostanze
sufficienti ad onorare i debiti assunti verso la generalit. Fino ad oggi avremmo
risolto questo problema immaginando che Tizio fosse il prestanome di Caio
soggetto non in condizioni di poter apparire formalmente nel traffico giuridico
per mille motivi, e avremmo pensato di costruire la fattispecie immaginando
che Tizio limprenditore formale e il prestanome e Caio limprenditore
occulto. La domanda che vi pongo a questo punto : possiamo immaginare
che tra Tizio e Caio non esista un rapporto di mandato tale da configurare il
primo come prestanome, il secondo come imprenditore individuale occulto, ma
esista piuttosto un vincolo societario?. Spiego meglio la domanda,
immaginiamo che i due protagonisti del nostro esempio non siano mandante e
mandatario ma siano soci e per, per ragioni legate alla impossibilit di uno dei
71
della attivit svolta, allora lordinamento cosa dice, solo in mancanza di scelta,
le opzioni sono due societ semplice o collettiva, e io ordinamento attribuir
autoritativamente la fattispecie semplice nel caso in cui lattivit agricola, la
fattispecie collettiva nel caso in cui lattivit sia commerciale. In tutti gli altri
casi, rispondetemi voi, in tutti gli altri casi, ci sar sempre una scelta, perch?
Per laccomandita semplice necessario che i soci dicano chi sono gli
accomandanti e chi gli accomandatari, e per le societ di capitale? C latto
pubblico notarile, quindi la scelta sempre espressa tranne in due possibili
casi, societ semplice e societ in nome collettivo. Allora diciamo che il
principio di tipicit consiste nel considerare tassativo il catalogo dei modelli
societari disponibili, di tal che i privati non possono che scegliere uno fra essi,
primo, non possono creare tipi societari non esistenti, quindi non appartenenti
al catalogo predisposto dal ordinamento, fino al punto che se addirittura
omettono di scegliere sar lordinamento a scegliere per loro e ci pu
accadere soltanto in caso di societ semplice e di societ in nome collettivo,
agricola o commerciale. Allora, il principio di tipicit, attenti perch questa
domanda desame, il principio di tipicit, funziona nel senso di imporre la
regola autoritativa del tipo, del modello, per come voi saprete, tutte le norme
del nostro ordinamento, posso essere dispositive o imperative, possono cio
essere derogate dai privati o invece non essere affatto derogate, allora,
attenzione perch qui agli esami ci si confonde sempre, se la domanda il
principio di tipicit lo considerate derogabile o inderogabile? La risposta che il
principio di tipicit inderogabile, cio larticolo 2249 non soggetto a
deroghe, e questo funziona nel senso che se noi volessimo costituire una
societ, ad esempio, una societ anonima, la societ anonima una societ
tipica del diritto francese, non esiste nel diritto italiano, possiamo costituirla?
La risposta assolutamente no, la dobbiamo chiamare societ per azioni. La
dobbiamo chiamare societ a responsabilit limitata, ma non possiamo
chiamarla societ anonima, ci detto, per, i singoli tipi societari, hanno una
loro disciplina, quindi noi abbiamo otto discipline disponibili, ne studieremo
soltanto sei, ma abbiamo otto discipline disponibili, ciascuna per ogni tipo
societario, ora attenti, ciascuna di queste discipline contiene norme
inderogabili e norme dispositive, inoltre ciascuna di queste discipline si applica
al singolo tipo societario oppure anche ad altri tipi societari. E allora, cosa
significa? Facciamo un esempio concreto. Ricordate che la differenza macro tra
societ di persone e societ di capitali consiste nel regime della responsabilit
patrimoniale. Ricordate dunque che nelle societ di persone tutti i soci
rispondono personalmente, illimitatamente e solidalmente delle obbligazioni
sociali, nelle societ di capitali, i soci non rispondono mai delle obbligazioni
sociali, si dice nelle societ di persone la responsabilit illimitata, nelle
societ di capitali la responsabilit limitata. Ebbene, attenti perch non
facile. Nelle societ di persone la regola della responsabilit illimitata dei soci ,
nelle societ semplici, dispositiva, nelle societ in nome collettivo, imperativa,
nella societ in accomandita semplice un requisito legale, ripeto, la
responsabilit illimitata dei soci per le obbligazioni sociali nelle societ semplici
oggetto di una norma dispositiva, nelle societ in nome collettivo oggetto di
una norma imperativa, nella societ in accomandita semplice un requisito
legale. Ora attenzione perch questa la parte pi complicata della
discussione sul tipo. Perch quando agli esami voi ascolterete questa domanda,
principio di tipicit e clausole tipiche, principio di tipicit e clausole atipiche,
significa che si messa male, significa, gli esami non sono facili, ne avete
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che qui cadono tutti, cosa succede? Diventano accomandatari? Guardate che
succede, primo comma, seconda parte, il socio accomandante che
contravviene a tale divieto, cio al divieto di compiere atti di amministrazione,
divieto che chiamiamo divieto di immistione o di ingerenza, assume
responsabilit illimitata e solidale verso i terzi, per tutte le obbligazioni sociali e
pu essere escluso dalla societ. Laccomandante che viola il divieto di
amministrazione e il divieto di ingerenza, assume la responsabilit illimitata per
le obbligazioni sociali, domanda. Diventa accomandatario? No. Perch? La
risposta giusta, allora attenzione, laccomandante che viola il divieto di
immistione assume la responsabilit illimitata per le obbligazioni sociali, ma
non diventa un accomandatario nel senso che non pu comunque amministrare
la societ, ci accade per virt di un principio generale, in base al quale dalla
violazione di un dovere non pu derivare un vantaggio, quindi non pu derivare
una posizione di dovere dallavere violato un dovere, ma rispetto alla domanda
che ho fatto prima, quale la caratteristica che deve emergere in questa
norma? Che laccomandita semplice, attenti, la disciplina dellaccomandita
semplice, rispetto alla responsabilit illimitata, una disciplina legale del tipo,
non dispositivo imperativo, un requisito legale del tipo, questo significa che
noi abbiamo accomandanti e accomandatari, non perch affidiamo la scelta ai
privati, ma perch non si pu adottare un accomandita semplice se non
dividenti i soci in accomandanti e accomandatari, quale la controprova. Pu
esistere un accomandita composta solo da accomandatari? Sarebbe una?
Collettiva. Pu esistere un accomandita composta solo da accomandanti? Non
sarebbe una accomandita, non sarebbe una collettiva, non potrebbe essere
neanche una societ semplice, perch nella societ semplice almeno chi agisce
in nome e per conto della societ deve essere responsabile limitatamente,
allora cosa sarebbe? Potrebbe essere al limite la preparazione di una societ di
capitale, che per richiederebbe latto pubblico notarile per venire in esistenza.
E quindi secondo voi pu esiste una societ di persone con soci tutti
limitatamente responsabili? Tutti limitatamente responsabili, pu esiste una
societ di persone con soci tutti limitatamente responsabili? Quale la
risposta? No, perch? Si tratterebbe di un tipo non appartenente a nessuno da
tra quelli previsti dalla legge, sarebbe un tipo nuovo, un tipo inesistente,
societ di persone con soci tutti limitatamente responsabili, non pu esistere,
lordinamento non lo prevede, lordinamento prevede che una societ di
persone abbia sempre soci illimitatamente responsabili, al massimo due
categoria, limitatamente e illimitatamente responsabili, ma abbia sempre soci
illimitatamente responsabili, se i soci vogliono fare una societ con soci
limitatamente responsabili, devono scegliere un tipo capitalistico, non possono
scegliere una societ di persone e quindi, cosa stavamo dicendo sulla natura
della disciplina? La societ semplice rispetto alla responsabilit limitata o
illimitata, la societ semplice governata da una norma di carattere
dispositivo, i privati potranno, vediamo se abbiamo capito, i privati potranno
stabilire che alcuni tra i soci rispondano soltanto limitatamente rispetto alle
obbligazioni sociali, limitatamente significa solo con il patrimonio sociale,
illimitatamente anche con il proprio patrimonio, quindi nella societ semplice
ci potr essere possibile. Facciamo un esercizio di verifica, la libert dei soci
nel pattuire questa limitazione di responsabilit fino a quale punto si pu
spingere? Si potr spingere fino al punto di escludere tutti i soci dalla
responsabilit illimitata? No, perch non ci sarebbe pi libert contrattuale, ma
ci sarebbe creazione di un nuovo tipo, un limita alla autonomia dei privati,
80
potere di fare una cosa non significa averla fatta, laccomandatario ha il potere
di amministrare, ma non detto che tutti gli accomandatari amministrino, tutti
gli accomandatari avranno il potere di amministrare e tutti risponderanno
illimitatamente, laccomandante che risponda illimitatamente deve avere il
potere di amministrare e avendo il potere di amministrare in realt un
accomandatario, quindi non ci pu essere, attenti, ci pu essere
laccomandatario senza amministrazione effettiva, ma non ci pu essere
laccomandante responsabile illimitatamente se non perch riqualificato
come accomandatario. Lo ripeto o chiaro? Chiaro? E quindi un minuto per
chiudere, quando si parla di tipicit del principio e di atipicit delle clausole, si
intende riferirsi a due linee normative differenti, il principio di tipicit regola la
scelta del modello, la scelta del modello tassativa e inderogabile, uno fra
quelli previsti dalla legge, la atipicit delle clausole regola invece la
individuazione della disciplina del singolo modello, nel singolo modello
troviamo segmenti di disciplina dispositiva, segmenti di disciplina imperativa e
requisiti legali del modello, tali che, dunque, le discipline dispositive del
modello saranno derogabili, le discipline imperative del modello saranno
inderogabili, i requisiti legali del modello o del tipo orientano la scelta, se sono
toccai i requisiti legali, viene toccato il tipo stesso scelto dai privati e non il suo
contenuto, la sua disciplina, esempio banale, se voi intendete regolare il voto in
una societ attraverso lassemblea, in una societ di persone dovete crearla
appositamente, perch il tipo non la prevede, in una societ per azioni non
potete farne a meno perch un requisito legale del tipo, quindi se voi
immaginate un contratto di societ per azioni in cui intendete togliere
lassemblea dei soci come steste tentando di creare un tipo inesistente e
quindi andate fuori dal principio di tipicit, ma se invece in una societ in nome
collettivo volete costruire il tipo aggiungendo lassemblea, siccome
lorganizzazione delle societ in nome collettivo retta da una disciplina di tipo
dispositivo, di natura dispositiva, voi lassemblea nella societ di tipo collettivo
la potete creare, e nessuno vi dir che avete fatto una societ per azioni,
perch lassemblea nella societ in nome collettivo, non riguarda il tipo e non
oggetto di una disciplina imperativa, tutta questa architettura si basa su,
attenti, tipi elementari o inferiori e tipi superiori, laddove per inferiori e
superiori si intendono tipi che dettano principi valevoli per tutte le societ e tipi
che dettano regole valevoli solo per i singoli modelli, quindi i principi dei tipi
inferiori come la societ semplice o la societ in nome collettivo, si astraggono
verso i tipi superiori, ma non avviene il contrario e la prova quello che vi ho
detto prima, nella societ per azioni abbiamo lassemblea necessariamente,
ma vale per la societ per azioni, non possiamo trascinare verso la societ in
nome collettivo la essenzialit dellassemblea, al contrario, la regola, ad
esempio, di ripartizione degli utili, che troviamo nelle societ semplici, che
vedremo la prossima volta, la regola di ripartizione degli utili viene dettata solo
per la societ semplice, ma vale per tutti gli otto tipi di societ disponibili.
Diritto commerciale I
17-11-2015
Dicevamo la volta precedente rispetto al principio di tipicit delle societ, che
la suddivisione in modelli e in tipi che viene assicurata dal nostro ordinamento
giuridico rispecchiata essenzialmente nella classificazione che comprime per
un verso lautonomia privata, quindi lautonomia dei privati nella scelta del
82
Allora una prima affermazione che possiamo fare : tutte le norme che pur
avendo sede nella disciplina delle singole societ applicano o danno
concretezza ad una regola del diritto generale delle societ devono
considerarsi norme inderogabili. Siccome il 2265 non fa altro che attuare
concretamente la causa societaria, cio la causa del contratto di societ, cio
lo scopo essenziale che con il contratto di societ viene perseguito dai soci ,
allora il 2265 lo si deve considerare come norma inderogabile rispetto al tipo
(societ semplice) ma norma inderogabile anche rispetto a tutti gli altri tipi
superiori cio anche rispetto alle societ di capitali. Cosa significa pi
esplicitamente?
Il 2247 prevede che si partecipi conferendo un bene o servizio alla stipulazione
del contratto e quindi alla costituzione della societ, ecco vi siete mai
domandati che fine faccia il conferimento del socio qualora landamento
dellattivit economica non sia in grado di generare utili a favore dei soci? Noi
abbiamo detto che il conferimento del socio viene computato in sede di
costituzione quale elemento del cosiddetto capitale sociale; abbiamo detto e
dovete ricordare che la somma del valore dei conferimenti dei soci equivale ad
una dotazione iniziale patrimoniale della societ che chiamiamo capitale
sociale. Allora quel patrimonio che abbiamo detto sempre essere caratteristica
del nuovo soggetto giuridica che viene in esistenza non altro se non l
insieme dei beni o servizi conferiti dai soci alla societ, la societ diviene
titolare ,proprietaria dei beni che i soci conferiscono. Attraverso questo
patrimonio iniziale la societ svolge la sua attivit, e alla fine di ogni esercizio
di bilancio, cio alla fine di ogni anno di attivit la societ verificher se il
patrimonio iniziale stato utilizzato e proficuamente messo a reddito cio i
costi sostenuti sono stati pareggiati dai ricavi o se invece i costi sostenuti
hanno superato i ricavi. Alla fine di ogni anno dunque la societ andr in utile o
in perdita, o naturalmente in pareggio se i costi sono equivalente ai ricavi.
Ecco io vi domando avete capito quale sia la fine del conferimento qualora le
cose non dovessero andare sempre bene? Perch ovvio che se l attivit
economica genera utile il patrimonio iniziale della societ non fa altro che
accrescersi, e lutile non fa altro di volta in volta di essere diviso tra i soci. Ma
se invece dovesse accadere che i costi superano ripetutamente e
ricorrentemente i ricavi, cosa succede? a quali risorse fa riferimento la societ?
quali risorse impiega per generare i nuovi costi e sperabilmente i nuovi ricavi?
Consuma quel suo patrimonio iniziale.
Allora attenzione perch questo un punto nodale anche della disciplina del
bilancio; allora se la societ consuma il suo patrimonio iniziale considerando la
societ, (ricordate il 2740,limprenditore che assume la responsabilit
patrimoniale per tutte le obbligazioni contratte)allora se la societ consuma il
suo patrimonio iniziale ci sar un momento in cui la societ per poter svolgere
lattivit economica imprenditoriale non avr pi risorse e dovr scegliere se:
cessare lattivit o proseguire lattivit.
intuitivo che se non ha nuove risorse la societ debba cessare lattivit, non
altrettanto intuitivo cosa accada se invece decida di proseguire l attivit. Cosa
accade se decide di proseguire l attivit? La societ dovr richiedere ai soci di
eseguire nuovi conferimenti di beni o di servizi per assicurare le risorse
necessarie per la continuazione dellattivit.
Attenti perch qui noi siamo giuristi e non aziendalisti facciamo sempre
confusione tra la nozione di debito, la nozione di costo e la nozione di perdita.
84
Allora, oggi tratteremo della responsabilit dei soci e delle obbligazioni sociali,
della responsabilit dei soci come invece "debitori particolari", per far
comprendere come funziona il meccanismo della responsabilit indicata nella
distinzione dei tipi di societ di persone, e quindi nella distinzione fra societ
semplice, collettiva e accomandita semplice. Dicevo, parliamo della
responsabilit dei soci come tali e come soci debitori particolari perch...perch
la condizione dei soci all'interno delle societ di persone rispetto alle
obbligazioni, deve essere valutata sotto un duplice profilo, il socio infatti per un
verso o pu essere debitore di creditori rispetto a lui "personali" oppure
invece essere debitore di creditori sociali, la condizione del socio in quanto
garante ex lege delle obbligazioni sociali lo rende esposto ad una duplice
responsabilit patrimoniale e cio la responsabilit intesa come obbligo di
pagamento del debito altrui, la responsabilit cio solidale e limitata che deriva
al socio dall'essere socio di societ di persone rispetto alle obbligazioni sociali,
ma poi inevitabilmente ciascun socio anche o pu essere debitore per fatto
proprio e non necessariamente per fatto altrui, in capo cio al singolo socio
insistono due regimi di responsabilit patrimoniale, parliamo sempre di
responsabilit patrimoniale. I due regimi di responsabilit patrimoniale sono: il
primo legato alla garanzia legale sussidiaria che il socio assume per il fatto
stesso di essere socio di una societ di personee quindi questo primo regime di
responsabilit patrimoniale ha ad oggetto l'obbligo di pagare i debiti della
societ laddove la societ non riesca a farlo col proprio patrimonio, questo il
primo regime di responsabilit patrimoniale, detto della responsabilit illimitata
solidale e sussidiaria dei soci. Il secondo regime di responsabilit patrimoniale
89
indicando al creditore sociale su quali beni egli possa soddisfarsi. Attenti, nelle
societ semplici il creditore sociale pu aggredire il patrimonio dei singoli soci a
meno che i soci non oppongano la richiesta della preventiva escussione del
patrimonio sociale. Qual la sottile differenza che cerco di evidenziare? che
nelle societ a nome collettivo il beneficio della preventiva escussione del
patrimonio sociale opera di diritto (ex lege) senza la necessit cio che i soci lo
oppongano espressamente. Nelle societ semplici al contrario il beneficio della
preventiva escussione sociale non opera automaticamente ma solo se i soci lo
oppongono ai creditori procedenti. Solo in quel caso i creditori dovranno
fermarsi e tentare di escutere il patrimonio sociale e la differenza enorme
perch il processo esecutivo in una societ in nome collettivo dai creditori
sociali nei confronti dei singoli soci prima che venga escusso il patrimonio
sociale un processo nullo perch il beneficio di preventiva escussione opera
come condizione di validit dell'azione esecutiva sul patrimonio dei singoli soci.
Nelle societ semplici invece il processo esecutivo che i creditori sociali
eventualmente abbiano avviato nei confronti dei singoli soci senza aver
preventivamente escusso il patrimonio sociale un processo esecutivo
pienamente valido che deve soltanto fermarsi qualora i soci chiedano ai
creditori procedenti di escutere preventivamente il patrimonio sociale, ma non
perde di validit. E' chiaro? Il 2305 rubricato "creditore particolare del socio",
siamo nella collettiva, un attimo fa abbiamo parlato del creditore particolare del
socio nella societ semplice, ed io vi ho distinto il diritto agli utili, il diritto alla
quota di liquidazione ed il diritto del creditore di ottenere la liquidazione della
quota 2270 primo e secondo comma. Nella societ in nome collettivo invece
radicalmente la legge prevede che il creditore particolare del socio fin quando
la societ in esercizio non pu chiedere la liquidazione della quota del socio
debitore, differenza...nel 2270 siamo in una situazione in cui il creditore
particolare pu compiere atti conservativi sugli utili maturati e maturandi, sulla
quota che spetter al socio nella liquidazione della societ, ma se non
soddisfatto pu chiedere subito la liquidazione della quota del socio debitore,
avviare il procedimento che porta allo scioglimento del singolo rapporto
sociale. Nella collettiva invece il creditore particolare del socio, pu compiere
sempre atti conservativi sugli utili e sulla quota, ma quel secondo comma del
2270 che riguardava il creditore della societ semplice, nella collettiva invece
diventa che il creditore non potr avviare quel procedimento e dovr aspettare
il momento della liquidazione societaria e soddisfarsi sulla quota che
eventualmente arriver al socio. La differenza che fino a quando la societ
dura il procedimento di liquidazione della quota non pu essere avviato per
iniziativa del creditore particolare. Ora vediamo se abbiamo capito insieme, la
prima domanda quella pi semplice. Secondo voi...nella accomandita
semplice varranno le regole della societ semplice o varranno le regole della
societ in nome collettivo? La soluzione sta nel 2318, ne abbiamo gi parlato,
agli accomandatari si applicano le regole di collettivo, vedete come funziona il
diritto commerciale? tutto sembra molto simile e bisogna navigare all'interno
96
della materia per cogliere le differenze, per gli esami sono molto pi difficili. E
allora la risposta pi completa innanzitutto le regole di escussione si
applicano agli accomandatari e non agli accomandanti e considerando gli
accomandatari soggetti alle regole della collettiva, alla accomandita semplice
si applicheranno le regole di escussione della collettiva. Se l'accomandante
viola il divieto di immissione e quindi diventa illimitatamente responsabile,
all'accomandante infedele si applicano le regole di escussione degli altri
accomandatari o della societ semplice? Ricordate che io vi ho sempre detto
che dalla violazione di un divieto non pu derivare un potere, l'accomandante
che viola il divieto di immissione non diventa un accomandatario ma assume la
responsabilit illimitata e solidale degli accomandatari, ditemi secondo voi se
all'accomandante infedele si applicano le regole degli accomandatari, cio
quelle della collettiva oppure regole diverse. Si applicano le regole degli
accomandatari che sono quelle della collettiva perch sul piano della sanzione
rappresentata dalla responsabilit illimitata e solidale, gli accomandanti
soggiacciono al regime di responsabilit degli accomandatari, quindi pur non
diventando tali sotto il profilo del potere, rivestono la posizione degli
accomandatari sotto il profilo della responsabilit, illimitatamente e
solidalmente. Chiaro? Se invece la collettiva irregolare questo significa che il
suo contratto pur esistendo non mai stato iscritto nel registro delle imprese
oppure irregolare pu significare che il contratto manco esiste perch la societ
opera per verbis o per facta concludentia. Allora vi chiedo, le regole della
collettiva irregolare sono identiche a quelle della collettiva regolare? C'
identit di regole? La risposta ovviamente NO...perch la disciplina della
collettiva irregolare sancita dall'articolo 2297 rubricato "mancata
registrazione" che attenti perch qui cadono tutti, tranne quelli che vengono a
lezione, quindi 2297 ossa mancata registrazione, la collettiva se non registrata
quindi...(societ di fatto, occulta, apparente, per verbis, per facta concludentia,
con contratto non iscritto...) tutti questi fenomeni danno luogo a mancata
registrazione, quindi se la societ collettiva non registrata la disciplina della
responsabilit patrimoniale quella della societ semplice; questo significa che
non operer il beneficio automatico di preventiva escussione, che invece opera
per la collettiva registrata e che il creditore particolare del socio potr in ogni
momento chiedere la liquidazione della quota del socio debitore. Dunque due
conclusioni e finiamo, la prima che anche l'accomandita non registrata (2317
del codice civile) soggiace alle regole della collettiva non registrata che sono
quelle della societ semplice. Seconda conclusione, una societ regolare quindi
con contratto iscritto al registro delle imprese pu diventare irregolare, perch
ad esempio se il contratto prevede una scadenza della societ, immaginiamo il
31 dicembre 2015, intervenuta la scadenza, mentre una societ di capitali
necessiterebbe di un altro atto pubblico notarile scritto nel registro delle
imprese per continuare, intervenuta la scadenza una societ collettiva regolare
potrebbe continuare ad esercitare l'attivit, perch non richiede forme
particolari per la sua sostituzione figuriamoci per la sua continuazione, ma nel
97
consenso pu portare una deriva esattamente contraria e cio che per poter
ottenere una decisione in una societ di capitali quotata, possa bastare il
consenso di una esigua percentuale del capitale sociale. Tenete presente, per
darvi un riferimento concreto di quello che sto dicendo, che le societ di
capitali quotate multinazionali, capitalizzano, cio a dire, raccolgono in borsa
sui mercati finanziari circa l80% dellintero capitale sociale. Questo significa
che tra il pubblico di risparmiatori in tutto il mondo diffuso l80% del capitale.
Pensate a questi numeri: se l80% del capitale fosse capace di organizzarsi e
votare per una delibera, l80% del capitale schiaccerebbe inevitabilmente il
20% del capitale che invece non diffuso tra il pubblico. Quindi in termini di
puri numeri il capitale diffuso tra gli azionisti gi percentualmente superiore
al capitale non diffuso tra gli azionisti, cio nella propriet degli azionisti di
riferimento che non diffondono il capitale sul mercato. Fate ad es. lipotesi di
fiat: noi sappiamo che fiat a livello di vertice posseduta da una famiglia, la
famiglia Agnelli, ma gran parte del capitale di fiat, cio la maggioranza
numerica del capitale di fiat diffuso tra il pubblico. Per cui teoricamente, se
noi dovessimo mettere sulla bilancia il capitale diffuso e il capitale concentrato,
il capitale diffuso peserebbe e voterebbe quindi schiacciando il potere del
capitale concentrato. Nella realt, come tutti sappiamo, accade esattamente il
contrario, cio la famiglia Agnelli governa la fiat. Come pu accadere questo?
Ci accade grazie al fatto che la maggioranza che viene richiesta nel caso di
societ che diffondono le proprie azioni sul mercato, la maggioranza calcolata
non sugli appartenenti allente ma sui presenti in assemblea. E voi direte
emb? Emb succede che: considerate che unazione fiat pu arrivare a
costare da i 50 ai 500 euro, le azioni fiat diffuse sul mercato sono milioni,
rappresentative di un capitale per miliardi, quindi il numero degli azionisti che
rappresentano l80% del capitale, il numero degli individui proprietari dell80%
del capitale pari a migliaia di individui, il numero degli individui che
rappresenta il 20% del capitale pari a poche decine di individui. Poche decine
di individui possiedono il 20% migliaia di individui possiedono l80%.
Immaginate che sia convocata unassemblea (questassemblea si teneva a
Torino, oggi si tiene in Olanda) e immaginate che voi vogliate partecipare
allassemblea in Olanda per andare a votare una mozione a fiat. La nostra
partecipazione azionaria pari a 2000 euro, per andare in Olanda in
assemblea, dormire una notte e tornare a casa ci vogliono gi 2000 euro. Cosa
fa lazionista? Va in Olanda o sta a casa? Sta a casa. E chi va invece in olanda?
Evidentemente chi i 2000 dei viaggi e del soggiorno non ha problemi a
spenderli perch possiede miliardi di capitale sociale. Il gioco presto fatto,
lho banalizzata un po ma evidente che il giorno dellassemblea, se la
maggioranza calcolata non sul numero complessivo degli azionisti ma sui
presenti, la maggioranza si raccoglier tra il 20%, quel famoso 20% che ha
forza economica e interesse per essere presente concretamente,
materialmente in assemblea. Allora chiaro che la delibera che viene tirata
fuori dallassemblea fiat o da qualsiasi altra societ quotata, una delibera s
adottata a maggioranza ma in realt dal 20% del capitale sociale, proprio
perch la maggioranza calcolata sui presenti. Se noi fossimo astrattamente
600 ma calcolassimo la maggioranza sui presenti oggi se fossimo 200 presenti
in aula la maggioranza sarebbe 101 quindi 101 persone deciderebbero per 600
perch la maggioranza calcolata sui presenti e non sugli appartenenti. Allora
questo facile meccanismo di computo dei voti, rappresenta per un verso il
segreto per poter agevolare le decisioni ma per altro verso riduce, assottiglia
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teste o per quote di interesse? Per quote di interesse. Dobbiamo capire perch
ragazzi, c un perch. Se i soci intendono revocare gli amministratori nominati
nel contratto sociale, sar necessaria la maggioranza o lunanimit? Gli
amministratori da revocare sono stati nominati nel contratto sociale, verranno
revocati allunanimit o a maggioranza? Allunanimit: perch la loro revoca
comporta una modifica del contratto sociale, che ne prevedeva la nomina art
2252 cc: se bisogna modificare il contratto sociale la regola dellunanimit.
Seconda domanda: perch a maggioranza calcolata per quote di interesse,
invece, la nomina degli amministratori successivi alla scadenza dei primi?
Perch maggioranza per quote di interesse? Perch gli amministratori sono i
gestori dellimpresa, latto di nomina dellamministratore che viene nominato
successivamente alla scadenza dei primi nominati nel contratto sociale, questo
atto un atto che impatta sullinteresse economico dei soci e quindi va
misurato secondo la partecipazione dei soci agli utili e alle perdite, cio
secondo la loro partecipazione sociale, perch quanto pi lamministratore sar
bravo, quanto pi naturalmente linteresse economico dei soci verr
soddisfatto. E allora coerente che la nomina degli amministratori successivi
alla scadenza dei primi avvenga a maggioranza calcolata per quote di interesse
e non per teste, perch giusto, coerente col sistema che chi pi ha investito
si senta rappresentato dallamministratore che guider limpresa societaria.
chiaro o no? Ripeto? Calcolata per quote di interesse perch? Perch la
decisione di nominare lamministratore la decisione di affidare le sorti
dellimpresa, non della societ in quanto tale, ma dellimpresa societaria, ad
una persona che curi linteresse economico dei soci. Allora coerente col
sistema che chi ha pi investito nella societ, pi abbia peso nella scelta
dellamministratore, sarebbe ben strano che chi ha investito pochissimo possa
pesare in questa scelta quanto chi ha investito moltissimo. Quindi il manager,
lamministratore dellimpresa societaria, deve essere la proiezione, innanzi
tutto, di chi pi ha investito dentro la societ. Immaginiamo un'altra ipotesi, e
cio quella della esclusione dalla societ. 2287 cc, abbiamo fatto un cenno ieri,
io vi ho detto che il socio considerato escluso ex lege per il caso in cui fallisca
o per il caso in cui il creditore particolare ottenga la liquidazione della sua
quota. In tutti gli altri casi di inadempimento contrattuale o ad es. di
interdizione o inabilitazione, il socio pu essere escluso. Pu essere escluso
significa che gli altri soci possono decidere, ma non sono obbligati a farlo, di
escluderlo. Classico caso, laccomandante infedele che viola il divieto di
immistione, pu essere escluso dagli altri soci. Secondo voi, il socio che viene
escluso, da chi viene escluso? Dallunanimit, dalla maggioranza per capitis o
dalla maggioranza per quote di interesse? La decisione di escludere il socio
assunta da tutti gli altri soci, dalla maggioranza di essi calcolata per capitis o
dalla maggioranza di essi calcola per quote di interesse? Che ne pensate?
Siccome il socio un elemento costitutivo del contratto sociale la sua
esclusione spetterebbe a chi? Allunanimit fatta eccezione naturalmente per il
soggetto che subisce la decisione. Ma se fosse cos la decisione di escludere il
socio sarebbe impraticabile in alcuni casi, la legge dunque prevede che la
decisione di escludere il socio debba essere adottata s calcolando il voto
individualmente, quindi per teste, ma prevede espressamente la legge, nel
caso di esclusione, considerando il fatto che motiva lesclusione che talmente
grave da minare alla base laffectio societatis, la regola non quella della
unanimit ma quella della maggioranza non computandosi nella maggioranza
il voto del socio che deve essere escluso. E cos se i soci sono due la
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Iniziamo la nostra ultima lezione del corso. Considerando tutto ritengo che non
ci saranno recuperi. Ribadisco la disponibilit per chiarimenti o spiegazioni, e la
disponibilit dei collaboratori per creare dei gruppi di studio.
Questultima lezione la dedichiamo ad un inquadramento generale delle
Societ di capitali, per darvi le dritte fondamentali e necessarie per lo studio di
quella che la parte pi importante della nostra materia.
Si deve necessariamente iniziare dalla precisazione di quella che rappresenta
la linea di divisione tra i due modelli, quello personalistico e quello capitalistico,
linea di demarcazione che sancita anche questa volta da una regola di
responsabilita patrimoniale che contenuta nellart. 2325 c.c. rubricato
anchesso Responsabilit e diretto a stabilire quale sia il soggetto che, in caso
di assunzione di obbligazioni, deve pagare il debito contratto. Lart. 2325
stabilisce che nelle societ per azioni, per le obligazioni sociali, risponde
soltanto la societ con il proprio patrimonio. Questo significa dunque che la
precisazione che il legislatore fa nel momento in cui utilizza la parola soltanto
nel senso di escludere dallarea della responsabilit patrimoniale i soci della
societ per azione. Quindi i soci, i c.d. azionisti, non rispondono delle
obbligazioni contratte dalla societ. questa la regola che abbiamo imparato a
conoscere della responsabilit limitata dei soci rispetto alle obbligazioni sociali.
Una responsabilit che non pu essere eccepita perch altrimenti, qualora
venisse eccepita, derogata, si snaturerebbe il tipo, il modello societario. Questo
significa dunque che nei contratti sociali costitutivi delle societ di capitali non
potranno essere inserite clausole che stabiliscano che i soci rispondano delle
obbligazioni sociali. Questa clausola, ove venisse inserita nellatto costitutivo di
una societ per azioni, sarebbe nulla, sarebbe considerata in violazione di
norma imperativa. Nella s.r.l. i soci vengono definiti quotisti, mentre nells.p.a
sono definiti azionisti in quanto titolari di azioni, qui vengono invece definiti
quotisti in quanto titolari di quote. Nella s.r.l, al pari di quanto accade nella
s.p.a., i soci non rispondono delle obbligazioni sociali, cio la societ deve
pagare le obbligazioni contratte esclusivamente col proprio patrimonio. Nella
societ in accomandita per azioni il meccanismo analogo a quello previsto
per laccomandita di persone, cio laccomandita semplice, ma con lunica
differenza che la divisione istituzionale in due categorie di soci, accomandanti e
accomandatari, non rappresenta una deroga nel senso che, come
nellaccomandita semplice, leccezione rappresentata dagli accomandanti,
leccezione qui rappresentata dagli accomandatari, cio nellaccomandita per
azioni gli accomandatari rispondono illimitatamente per le obbligazioni sociali,
ma laccomandita per azioni in se che prevede questa divisione istituzionale
in due categorie di soci. Quindi non vi nessuno stravolgimento dei modelli:
laccomandita di per se, sia essa semplice o sia essa per azioni, prevede una
divisione istituzionali in due categorie di soci, gli accomandatari sempre
illimitatamente responsabili e gli accomandanti sempre limitatamente
responsabili.
Il modello di riferimento della societ capitalistica rappresentato dala societ
per azioni. La societ per azioni anche il modello pi sofisticato tra tutte le
societ disponibili. il modello pi sofisticato anche in tutti gli altri
ordinamenti, sia continentali che internazionali. Nellordinamento anglosassone
ad esempio, negli Stati Uniti, in Inghilterra e nei paesi dellex Commowealth, la
s.p.a. definita societ pubblica pubblic company, nel senso che la
capitalizzazione, gli azionisti, le azioni stesse.. sono reperiti presso il pubblico.
Le s.p.a. di diritto anglosassone reclutano i propri azionisti sui mercati mondiali.
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essenziali dellart 2247. Questi due elementi fondamentali della nostra societ
capitalistica sono rappresentati dalla struttura corporativa e dalla struttura
finanziaria della societ. La struttura corporativa e la struttura finanziaria non
appartengono alla serie di elementi essenziali di cui al 2247 che invece
ritagliato interamente sulla fattispecie contrattuale. Noi non abbiamo elementi
quali la struttura finanziaria e la struttura corporativa. La struttura finanziaria
lapparato delle regole e degli strumenti di finanziamento della Societ di
capitale. Nella Societ di persone, se pensate al 2247, questa struttura si
riduce essenzialmente a conferimenti di beni e di servizi. Cio la Societ di
persone reperisce le proprie risorse, soprattutto quelle iniziali, attraverso
lacquisizione da parte dei soci dei conferimenti di beni o di servizi. Nella s.p.a.
questo invece diventa struttura finanziaria, cio apparato di regole e di
strumenti finalizzato a portare risorse alla s.p.a. La struttura corporativa, per
altro verso, rappresentata dallapparato di regole e di strumenti che sono
funzionali al governo dellimpresa. E se pensate allart. 2247 non vi alcuna
traccia nella disciplina della norma che consenta di poter dire che nelle societ
di persona o nelle societ in generale esista una struttura corporariva, cio un
apparato di regole e strumenti per governare limpresa. Quello che abbiamo
studiato finora stato che nella societ di persone limpresa gestita dagli
amministratori. Coloro che agiscono in nome e per conto della societ sono gli
amministratori. Gli amministratori decidono gli atti dimpresa. Nella s.p.a.
invece esiste un vero e proprio governo dellimpresa, e ogni governo ha un
potere esecutivo, un potere deliberativo o legislativo.. e ogni governo che si
rispetti deve avere controlli e contropoteri. I contropoteri sono, nel governo
istituzionale, le autorit, per esempio lordine giudiziario, nella s.p.a. sono gli
organi di controllo. Allora struttura finanziaria e struttura corporativa
rappresentano due elementi essenziali della fattispecie societaria capitalistica.
La struttura finanziaria presidia il finanziamento della societ, quella
corporativa presidia il governo dellimpresa. Ora parliamo della struttura
finanziaria e cerchiamo di capire come la Societ di capitali si dota di risorse
per gestire lattivit. Non dimenticate mai che stiamo parlando di un soggetto
che riveste la qualit di imprenditore. Il titolare dellimpresa, ricordate la prima
lezione sul 2082, quel chi, imprenditore individuale o imprenditore collettivo,
oggi lo stiamo identificando nella persona giuridica s.p.a., questo il nostro
imprenditore, per pensate che questo imprenditore, la s.p.a., al suo interno
talmente complesso da richiedere unarticolazione del finanziamento e del
governo dellimpresa che estremamente sofisticato. Allora il primo punto da
cui partire rispondere a quella domanda che ci siamo posti allinizio: Perch la
Societ per azioni si dice persona giuridica? Chi dice che sia una persona
giuridica?
Oggi possiamo rispondere che la legge, allart. 2331, stabilisce espressamente
che con liscrizione nel Registro delle imprese, la Societ per azioni acquista la
Personalit giuridica. Quindi lacquisto della personalit giuridica , non
unelaborazione concettuale, ma leffetto previsto dalla legge di un
adempimento formale molto preciso. Latto costitutivo redatto per atto pubblico
ricevuto dal notaio iscritto nel registro delle imprese. Questo latto di
nascita formale delle Societ per azioni. Vediamo come questa societ si
sviluppa, struttura finanziaria e struttura corporativa. La struttura finanziaria
delle societ per azioni poggia su tre gambe e rende esplicito, attraverso
lapparato di regole e strumenti che vi dicevo prima, come la societ riceve
denaro per poter svolgere lattivit dimpresa. Dovete tenere presente che, a
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