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Paper presentato presso il Corso di Dottorato Internazionale in "Società dell'Informazione" dell'Università degli Studi di Milano Bicocca - http://www.quasi.unimib.it/
Vera rivoluzione o fenomeno di marketing? È tra questi due estremi che si snoda l’attuale dibattito intorno alle nuove modalità di concepire e utilizzare Internet. Gli apocalittici e gli integrati del Web 2.0 si fronteggiano nel tentativo di interpretare lo “You” che il Time ha indicato come “Person of the Year” 2006. Un semplice pronome personale, singolare e plurale allo stesso tempo, divenuto simbolo di un nuovo modo di intendere gli utenti all’interno della Società dell’Informazione: sono le persone racchiuse in quel You a controllare le sorti di un’informazione che non è mai stata così scambiabile, manipolabile, interoperabile. Ragionare su tale fenomeno significa prendere atto di un rapporto sempre più pervasivo e stringente tra Internet e vita quotidiana, un rapporto che lontano dai vizi di forma del determinismo tecnologico necessita di essere compreso secondo il modello che Manuel Castells definisce “sociotecnologico”. La prospettiva offerta da Castells appare la più adatta per interpretare la Rete nello stesso modo in cui Raymond Williams tentò, negli anni Settanta, di restrituire il senso profondo della televisione: una tecnologia legata indissolubilmente alla forma culturale che quella stessa tecnologia rappresenta.
Titolo originale
2.0 o Perpetual Beta? Le trasformazioni del Web tra Social Networking e User Generated Content
Paper presentato presso il Corso di Dottorato Internazionale in "Società dell'Informazione" dell'Università degli Studi di Milano Bicocca - http://www.quasi.unimib.it/
Vera rivoluzione o …