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della sofferenza
articolo
Mauro Gagliardi
l segno di croce1, con cui milioni di uomini ogni giorno iniziano e concludono la propria giornata, nonch la
propria partecipazione alla liturgia ed ogni
altra preghiera, il segno fondamentale del
cristiano: esso mostra che la sofferenza un
tema centrale del cristianesimo, inscindibilmente legato al concetto cristiano di Dio e
del suo agire in favore degli uomini. Nel
segno di croce si fondono insieme proprio
questi due aspetti fondamentali: il Dio trinitario (nominando le tre Persone divine:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo) e la sofferenza della croce, il
cui segno tracciamo sul nostro corpo2. Da
qui, la sofferenza stata non solo vissuta ma
anche studiata in ogni epoca del cristianesimo, dagli inizi ad oggi, e le soluzioni provvisorie di volta in volta reperite vengono
sempre rielaborate, soprattutto in occasione
di nuovi drammi nella storia dellumanit.
Come nota anche Benedetto XVI nel libro
Ges di Nazaret, commentando la prima
tentazione di Cristo, il tema della sofferenza
e quello di Dio si richiamano continuamente3. Il diavolo suggerisce a Cristo di mutare le pietre in pane e questo pu riferirsi
anche al fatto che, quando luomo constata
che tanti esseri umani muoiono di fame, si
chiede: perch Dio non d loro il pane,
eventualmente cavandolo dalle pietre?
Sul tema ci si profusi sia in trattati teologici, che spirituali, che devozionali. Qui cercher soltanto di suggerire alcune idee, che
sostengano futuri approfondimenti e riflessioni.
A livello classico4, si parlato del tema del
Teologo, docente di
Teologia, Ateneo
Pontificio Regina
Apostolorum,
Roma
2. Sacra Scrittura
Origine del male nella Sacra Scrittura il
peccato originale: il primo riferimento
chiaramente a Gen 3, riletto da Rm 5,12:
A causa di un solo uomo il peccato entrato nel mondo e con il peccato la morte,
cos anche la morte ha raggiunto tutti gli
uomini, perch tutti hanno peccato. Con
questo, Rm 5 riprende Gen 3,19: Con il
sudore del tuo volto mangerai il pane; finch
tornerai alla terra, perch da essa sei stato
tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!6.
Di seguito offrir una panoramica sintetica
sul tema della sofferenza nella Bibbia, considerando il testo biblico quale unit letteraria e teologica, nonostante la molteplicit
di autori, testi e prospettive che materialmente lo compongono7.
a. Antico Testamento
LAntico Testamento d diverse spiegazioni
sul senso della sofferenza. Ognuna, presa singolarmente, risulta insufficiente. Riporto
uno schema delle varie teorie anticotesta-
1. Introduzione
47
48
Non sempre dato di vivere la sofferenza opposizione con Es 2022. Alcuni teorizzano
con speranza e luce intellettuale, che ne ri- che la punizione comunitaria, operata in
veli lutilit. A volte la sofferenza pu sem- base alla personalit corporativa, valga solbrare del tutto ingiusta ed inutile. Ma tanto per le colpe commesse contro Dio e
proprio qui che la fede interviene. In questo non per le colpe in ambito civile. Questo simodello teologico la sofferenza compresa gnificherebbe riarmonizzare lapparente opin chiave di provvidenza e predestinazione. posizione dei testi appena citati nelle
In certe situazioni bisogna affrontare la sof- precedenti note: quando ad esercitare la giuferenza con una sorta di fede cieca nella stizia Dio, Egli pu applicare la giustizia
provvidenza e nella bont di Dio. In Giobbe secondo la personalit corporativa, punendo
il tema si intreccia di nuovo con quello della o premiando altri per gli atti di uno solo,
sofferenza dellinnocente.
mentre non pu fare ci un semplice giu8. Sofferenza vicaria. In questa prospettiva dice terreno. Il Servo di JHWH, di cui si
(sofferenza vicaria, cio svolta in-vece-di parla nei celebri quattro canti della seconda
o al-posto-di un altro)
parte del libro del promolto importante la
feta Isaia23, soffre procosiddetta personalit
prio
in
quanto
19
corporativa , che ripersonalit corporativa,
connette il tema della
LAntico Testamento d anche se qui lenfasi
sofferenza a quello del
cade soprattutto sul ridiverse
spiegazioni
sul
senso
peccato e il tema del
svolto positivo di essa
peccato a quello della
(la
solidariet salvifica,
della sofferenza
comunit. La personaper cui egli espia, come
lit corporativa corrigiusto, per gli ingiusti)
sponde ad un modo di
pi che quello negativo
pensare proprio della
(gravit della colpa
mentalit biblica, per il quale vi un nesso espiata dallinnocente). Questi quattro carmi
intrinseco, misterioso e reale al tempo stesso, soprattutto lultimo costituiscono il
tra un singolo ed un gruppo di persone, sic- luogo teologico pi importante dellAntico
ch gli atti delluno non solo incidono sulla Testamento per la dottrina dellespiazione
vita degli altri e viceversa, ma quegli atti vicaria24.
sono compiuti anche a nome di altri e, in 9. Vita dopo la morte. Gi nel quarto canto
un certo senso, sono compiuti da loro. Per del Servo di JHWH si parla di questa proquesto, Dio pu dire in Es 20,5-6: Io, il Si- spettiva25. La visione dellinnocente ingiugnore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che stamente colpito dalla sofferenza postula una
punisce la colpa dei padri nei figli fino alla retribuzione che a volte non visibile quagterza e alla quarta generazione, per coloro gi, ma che deve essere certa quanto meno
che mi odiano, ma che dimostra il suo favore nellaltra vita26. In questultima ottica, la vita
fino a mille generazioni, per quelli che mi terrena pu essere interpretata a volte come
amano e osservano i miei comandi. In base un periodo di formazione per la vita eterna:
alla personalit corporativa, che vale soprat- quando si pronti per il cielo, non serve pi
tutto allinterno di una famiglia, di una trib rimanere sulla terra27.
o di un intero popolo, varie volte nellAntico Testamento viene sterminata insieme al b. Nuovo Testamento
peccatore la sua famiglia20. Gen 3, testo fondamentale per la teologia del peccato origi- Come per lAntico Testamento, cos anche
nale e della sua trasmissione, suppone la per il Nuovo offro qui uno schema sintetico
personalit corporativa. Tuttavia vi sono dei vari modelli esplicativi che intendono
anche esempi di punizione solo indivi- dare risposta al problema della sofferenza28.
duale21 e teorizzazioni di ci in diametrale 1. Retribuzione presente e futura. Anche nel
49
50
Altra spiegazione della sofferenza nel Nuovo conciliazione. Inoltre, per lui il pensiero paTestamento quella che si riferisce ai bene- tristico avrebbe conosciuto unevoluzione
fici ecclesiali di essa: Cristo stesso ha offerto che avrebbe prodotto alcuni tipi soteriolola sua sofferenza per la sua Sposa40. Perci, gici: perci allinizio ci sarebbe stato il tipo
chi soffre pu offrire le sue pene in favore del Christus victor, poi quello del Christus vicdel corpo mistico di Cristo41. Lo stesso san tima e infine quello del Christus exemplar. Al
Paolo soffre in favore della Chiesa: Sono di l del fatto se ci sia stata o meno unevolieto delle sofferenze che sopporto per voi e luzione, e di che genere; e anche al di l della
completo nella mia carne quello che manca valutazione delle tesi di Auln, questi paraai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo digmi soteriologici sono senzaltro interesche la Chiesa (Col 1,24). Il tema del- santi e gettano luce anche sul senso
lamore per i suoi (la Chiesa) fa s che nel teologico della sofferenza. possibile sinteNuovo Testamento quasi scompaia la visione tizzare la visione patristica sul grande tema
anticotestamentaria della prova, intesa come della sofferenza umana proprio attraverso
verifica che Dio fa della
questi tre modelli. Il
nostra fedelt a Lui. Le
Cristo vittorioso sconprove provengono dal
figge il nemico con la
Per il Nuovo Testamento sofferenza: cos anche la
nemico, dalla nostra infermit, dagli altri uooffro qui uno schema dei sofferenza del cristiano
mini pi che da Dio,
va intesa come perse42
vari
modelli
esplicativi
che
almeno direttamente .
cuzione di Satana e al
9. Sofferenza e sequela. Il intendono dare risposta al tempo stesso come sua
Nuovo Testamento insconfitta49. Il Cristo vitvita il cristiano a imitare problema della sofferenza tima si offre per lespiae seguire Cristo in
zione dei peccati:
tutto, anche nella soffeugualmente pu fare il
renza43. I cristiani in alcuni casi scelgono cristiano, trasformando il segno negativo
anche di praticare delle sofferenze come la della sofferenza subita nel segno positivo
penitenza del digiuno44. Soprattutto, per, il della sofferenza accolta ed offerta. Il Cristo
fedele vuole espiare soffrendo. Sofferenza e esempio ci d lo stimolo e ci indica la via
vocazione sembrano inscindibilmente con- per affrontare la sofferenza come lui ha fatto.
nesse45. La sofferenza anzi lunica vera Per quanto riguarda santAnselmo di Aosta,
strada verso la gloria46. Cos il cristiano per- egli il maestro di soteriologia di tutto il
sino desidera soffrire per amore di Cristo e Medioevo. In pratica quasi tutti i teologi posteriori sono partiti dalla sua visione della
del prossimo47.
salvezza, anche se in numerosi casi lhanno
corretta su alcuni aspetti. SantAnselmo
3. Padri e Medioevo
celebre soprattutto per la sua tesi della sod ovviamente impossibile sintetizzare qui disfazione: il peccato delluomo unoffesa
quanto hanno detto la Patristica e la Scola- allonore di Dio, offesa che deve essere ripastica sul tema della sofferenza. Per quanto ri- rata. Lonore di Dio necessita di una soddiguarda la prima, intendo fare solo un sfazione infinita, pari a Colui che stato
riferimento alla tesi di Gustav Auln, pro- offeso. evidente che luomo non nella
posta nel libro Christus Victor48. Egli mette in possibilit di offrire simile soddisfazione, epdiscussione il modello agostiniano, che parla pure, essendo luomo colui che ha offeso,
della salvezza attraverso il cambiamento og- giustizia richiede che sia proprio lui a ripagettivo delluomo avvenuto sulla croce e rare. Perci Anselmo ritiene che una volta
anche il modello anselmiano (cfr. infra), per accolta la dottrina del peccato originale si
sostenere che nella soteriologia patristica la possa dimostrare razionalmente lincarnanozione pi importante sarebbe quella di ri- zione del Verbo, intesa come mezzo neces-
51
sario per operare simile soddisfazione. La redenzione viene interpretata in questo senso
e quindi anche la sofferenza50.
La tesi anselmiana presenta vari aspetti utili
ed interessanti, ma anche alcuni pericoli per
la comprensione cristiana della sofferenza: se
radicalizzata si potrebbe, infatti, in base ad
essa persino giungere allidea di un Dio vendicativo, quasi assetato dellumana sofferenza
(di Ges e nostra), affinch il suo onore riceva soddisfazione. Se chiaramente questo
non era nelle intenzioni di santAnselmo, un
certo numero di predicatori, protestanti
prima e poi anche cattolici, ha sviluppato in
questa direzione una spiritualit che potremmo definire giustizialista. Si trova una
raccolta di sermoni, ad essa improntati, nel
capitolo intitolato Un lugubre florilegio,
nel primo volume del libro Ges Cristo
lunico Mediatore di Bernard Sesbo51.
Tali deviazioni sono tuttavia tipiche dellepoca moderna. I grandi scolastici, eredi
dellimpostazione soteriologica di Anselmo,
non cadono in simili sviste e riprendono
lottica del Magnifico correggendone anche
un po la mira: sottolineando cio pi
lamore di Dio per luomo che non la necessit di una soddisfazione. Tommaso
dAquino, nel celebre inno eucaristico Adoro
te devote afferma, riferendosi al sangue di
Cristo: Cuius una stilla salvum facere totum
mundum quit ab omni scelere52.Vuol dire che il
sangue di Cristo talmente prezioso che
una sola goccia sarebbe bastata per purificare
lintero universo da ogni peccato. Questo
sangue prezioso perch offerto dallUomo-Dio con un atto di amore e di donazione totali. Pertanto, non la quantit
dellofferta ci che deve essere notato, ma la
qualit. E la qualit non si calcola soprattutto
in base alla giustizia o allonore, ma allamore. Ma allora, si chiede Tommaso, perch Cristo ha versato fino allultima goccia
il suo preziosissimo sangue? Perch tanta
sofferenza? LAquinate risponde: 1) tanta
sofferenza mostra alluomo la gravit del suo
peccato; 2) essa al tempo stesso gli mostra
limmensit dellamore donativo di Cristo
per noi. Di nuovo allora dobbiamo ripetere
che sempre la qualit della sofferenza pi
52
altre religioni: Gli uomini attendono dalle cuore. N manca chi, disperando di dare
varie religioni la risposta circa gli oscuri uno scopo alla vita, loda laudacia di quanti,
enigmi della condizione umana che anche stimando lesistenza umana vuota in se stessa
oggi come una volta turbano profonda- di significato, si sforzano di darne una spiemente i cuori degli uomini: la natura del- gazione completa mediante la loro sola ispiluomo, il senso e il fine della nostra vita, il razione. Con tutto ci, di fronte
bene e il peccato, lorigine e lo scopo del allevoluzione attuale del mondo, diventano
dolore, la via per raggiungere la vera felicit, sempre pi numerosi quelli che si pongono
la morte, il giudizio e la sanzione dopo la o sentono con nuova acutezza gli interrogamorte, infine lultimo e ineffabile mistero tivi pi fondamentali: cos luomo? Qual
che circonda la nostra esistenza, donde noi il significato del dolore, del male, della
traiamo la nostra origine e verso cui ten- morte, che continuano a sussistere malgrado
diamo57.
ogni progresso? Cosa valgono quelle con5. Solo alla luce di Cristo si svela il senso della quiste pagate a cos caro prezzo? Che apporta luomo alla
sofferenza umana. Il
Concilio ha su questo
San Tommaso dAquino societ, e cosa pu atpunto due passi molto
tendersi da essa? Cosa
afferma
che
la
sofferenza
di
significativi e persino
ci sar dopo questa vita?
affascinanti: In verit Cristo mostra alluomo la Ecco: la Chiesa crede
gli squilibri di cui soffre
che Cristo, per tutti
gravit
del
suo
peccato
e
al
il mondo contemporamorto e risorto, d
neo si collegano con
sempre
alluomo, metempo stesso gli mostra
quel pi profondo
diante il suo Spirito,
limmensit
dellamore
squilibrio che radiluce e forza per risponcato nel cuore del- donativo di Cristo per noi dere alla sua altissima
luomo. proprio
vocazione; n dato in
allinterno delluomo che molti elementi si terra un altro Nome agli uomini, mediante
combattono a vicenda. Da una parte infatti, il quale possono essere salvati. Essa crede
come creatura, esperimenta in mille modi i anche di trovare nel suo Signore e Maestro
suoi limiti; daltra parte sente di essere senza la chiave, il centro e il fine di tutta la storia
confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad umana58. Il secondo testo recita: Tale e cos
una vita superiore. Sollecitato da molte at- grande il mistero delluomo, questo mitrattive, costretto sempre a sceglierne qual- stero che la rivelazione cristiana fa brillare
cuna e a rinunziare alle altre. Inoltre, debole agli occhi dei credenti. Per Cristo e in Crie peccatore, non di rado fa quello che non sto riceve luce quellenigma del dolore e
vorrebbe e non fa quello che vorrebbe. Per della morte, che al di fuori del suo Vangelo
cui soffre in se stesso una divisione, dalla ci opprime. Con la sua morte egli ha diquale provengono anche tante e cos gravi strutto la morte, con la sua risurrezione ci
discordie nella societ. Molti, vero, la cui ha fatto dono della vita, perch anche noi,
vita impregnata di materialismo pratico, diventando figli col Figlio, possiamo pregare
sono lungi dallavere una chiara percezione esclamando nello Spirito: Abba, Padre!59.
di questo dramma; oppure, oppressi dalla
miseria, non hanno modo di rifletterci. Altri, 5. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
in gran numero, credono di trovare la loro
tranquillit nelle diverse spiegazioni del Il magistero di Giovanni Paolo II amplismondo che sono loro proposte. Alcuni poi simo e molto ricco. Anche quello del suo
dai soli sforzi umani attendono una vera e Successore, lattuale Pontefice Benedetto
piena liberazione dellumanit, e sono per- XVI, si contraddistingue per ampiezza e
suasi che il futuro regno delluomo sulla profondit. In questo contesto mio desiterra appagher tutti i desideri del suo derio di riprendere solo pochi spunti, che
53
54
In quanto luomo diventa partecipe delle zione della sofferenza che non una teoria
sofferenze di Cristo, [...] in tanto egli completa teologica o filosofica, ma un frutto maturato
a suo modo quella sofferenza, mediante la lungo il suo personale cammino di soffequale Cristo ha operato la redenzione del renza, da lui percorso col sostegno della fede
mondo. Questo vuol dire forse che la reden- nel Signore crocifisso. Questa interpretazione compiuta da Cristo non completa? zione, che egli aveva elaborato nella fede e
No. Questo significa solo che la redenzione, che dava senso alla sua sofferenza vissuta in
operata in forza dellamore satisfattorio, ri- comunione con quella del Signore, parlava
mane costantemente aperta ad ogni amore che attraverso il suo muto dolore trasformandolo
si esprime nellumana sofferenza. In questa di- in un grande messaggio. Sia allinizio come
mensione [...] la redenzione gi compiuta ancora una volta alla fine del menzionato
fino in fondo si compie, in un certo senso, libro, il Papa si mostra profondamente toccostantemente70: Vale anche qui il commento cato dallo spettacolo del potere del male
che, nel secolo appena terminato, ci stato
offerto allinsegnamento del n. 19.
La sofferenza in se
dato di sperimentare in
stessa un provocare il
modo
drammatico.
Nella croce di Cristo non Dice testualmente:
male. Ma Cristo ne ha
fatto la pi solida base
Non stato un male
solo
si
compiuta
la
del bene definitivo, cio
in edizione piccola
redenzione mediante la stato un male di prodel bene della salvezza
eterna71.
porzioni gigantesche,
sofferenza, ma anche la un
La sofferenza non
male che si avvalso
pu essere trasformata e stessa sofferenza umana delle strutture statali
mutata con una grazia
per compiere la sua
stata redenta
opera nefasta, un male
dallesterno, ma dallineretto a sistema (pag.
terno. E Cristo mediante
la sua sofferenza salvifica si trova quanto mai 198). Il male forse invincibile? la vera
dentro ad ogni sofferenza umana (n. 26).
ultima potenza della storia? A causa dellesperienza del male, la questione della reb. Benedetto XVI, Discorso alla Curia Romana denzione, per Papa Woytila, era diventata
lessenziale e centrale domanda della sua vita
(2005)
e del suo pensare come cristiano. Esiste un
Terminato il nostro florilegio della Salvifici limite contro il quale la potenza del male
Doloris, ora opportuno ricordare che il sinfrange? S, esso esiste, risponde il Papa in
tema della sofferenza non stato trattato da questo suo libro, come anche nella sua EnGiovanni Paolo II solo attraverso il suo illu- ciclica sulla redenzione. Il potere che al male
minato magistero, ma anche mediante mette un limite la misericordia divina. Alla
lesperienza personale72. Benedetto XVI, nel violenza, allostentazione del male si oppone
suo importante discorso alla Curia Romana nella storia come il totalmente altro di
del 22 dicembre 2005, ha richiamato la trat- Dio, come la potenza propria di Dio la ditazione non magisteriale di Giovanni vina misericordia. Lagnello pi forte del
Paolo II sulla sofferenza. Papa Benedetto ri- drago, potremmo dire con lApocalisse. Alla
corda la sofferenza personale del suo prede- fine del libro, nello sguardo retrospettivo sullattentato del 13 maggio 1981 ed anche
cessore e annota:
Il Santo Padre, con le sue parole e le sue sulla base dellesperienza del suo cammino
opere, ci ha donato cose grandi; ma non con Dio e con il mondo, Giovanni Paolo II
meno importante la lezione che ci ha dato ha approfondito ulteriormente questa rispodalla cattedra della sofferenza e del silenzio. sta. Il limite del potere del male, la potenza
Nel suo ultimo libro Memoria e Identit che, in definitiva, lo vince cos egli ci
(Rizzoli 2005) ci ha lasciato uninterpreta- dice la sofferenza di Dio, la sofferenza del
55
56
lamore. Amore erotico e agapico, amore per laltro. Non cerca pi se stesso, limmersione
Dio e per il prossimo. Ma c un accenno nellebbrezza della felicit; cerca invece il
molto interessante nel testo: il Papa opera bene dellamato: diventa rinuncia, pronto
una distinzione tra i due tipi di amore (eros al sacrificio, anzi lo cerca76. Questi chiarie agape) e tuttavia li mostra come dimen- menti costituiscono la base per diverse apsioni dellunica realt dellamore. Amore che plicazioni pratiche, tra cui quelle dedicate al
prende o riceve (eros) e amore che dona mistero della sofferenza.
(agape). Lagape svolge una funzione di pu- Il n. 38 dellEnciclica dedicato interamente
rificazione, non di annullamento delleros al mistero della sofferenza umana (personale
umano. In questo, c anche un riferimento e comunitaria) riletto alla luce della fede.
al senso della sofferenza, nella particolare Vale la pena riprodurlo per intero:
forma del sacrificio personale. Lamore aga- Certo Giobbe pu lamentarsi di fronte a
pico ci insegna ad accettare, anzi addirittura Dio per la sofferenza incomprensibile, e apa desiderare il sacrificio, cosa impossibile in parentemente ingiustificabile, presente nel
base al solo amore erotico. Come dob- mondo. Cos egli parla nel suo dolore: Oh,
biamo configurarci concretamente scrive potessi sapere dove trovarlo, potessi arrivare
Benedetto XVI quefino al suo trono! ...
Cristo,
soffrendo
per
tutti
sto cammino di ascesa e
Verrei a sapere le parole
di purificazione? Come noi, ha conferito un nuovo che mi risponde e cadeve essere vissuto
pirei che cosa mi deve
senso
alla
sofferenza,
lha
lamore, perch si readire. Con sfoggio di
lizzi pienamente la sua
potenza
discuterebbe
introdotta in una nuova
promessa umana e dicon me? ... Per questo
dimensione,
in
un
nuovo
vina? Una prima indidavanti a lui sono attercazione importante la ordine: quello dellamore rito, ci penso ed ho
possiamo trovare nel
paura di lui. Dio ha
Cantico dei Cantici, uno dei libri dellAntico fiaccato il mio cuore, lOnnipotente mi ha
Testamento ben noto ai mistici. Secondo atterrito (23,3.5-6.15-16). Spesso non ci
linterpretazione oggi prevalente, le poesie dato di conoscere il motivo per cui Dio tratcontenute in questo libro sono originaria- tiene il suo braccio invece di intervenire.
mente canti damore, forse previsti per una Del resto, Egli neppure ci impedisce di grifesta di nozze israelitica, nella quale dove- dare, come Ges in croce: Dio mio, Dio
vano esaltare lamore coniugale. In tale con- mio, perch mi hai abbandonato? (Mt
testo molto istruttivo il fatto che, nel corso 27,46). Noi dovremmo rimanere con questa
del libro, si trovano due parole diverse per domanda di fronte al suo volto, in dialogo
indicare lamore. Dapprima vi la parola orante: Fino a quando esiterai ancora, Sidodim un plurale che esprime lamore gnore, tu che sei santo e verace? (Ap 6,10).
ancora insicuro, in una situazione di ricerca santAgostino che d a questa nostra sofindeterminata. Questa parola viene poi so- ferenza la risposta della fede:Si comprehendis,
stituita dalla parola ahab, che nella tradu- non est Deus Se tu lo comprendi, allora
zione greca dellAntico Testamento resa non Dio77. La nostra protesta non vuole
col termine di simile suono agape che [...] sfidare Dio, n insinuare la presenza in Lui
divent lespressione caratteristica per la di errore, debolezza o indifferenza. Per il
concezione biblica dellamore. In opposi- credente non possibile pensare che Egli sia
zione allamore indeterminato e ancora in impotente, oppure che stia dormendo (cfr.
ricerca, questo vocabolo esprime lespe- 1Re 18,27). Piuttosto vero che perfino il
rienza dellamore che diventa ora veramente nostro gridare , come sulla bocca di Ges
scoperta dellaltro, superando il carattere in croce, il modo estremo e pi profondo
egoistico prima chiaramente dominante. per affermare la nostra fede nella sua sovrana
Adesso lamore diventa cura dellaltro e per potest. I cristiani, infatti, continuano a cre-
57
58
Lamore non pu affatto esistere senza questa rinuncia anche dolorosa a me stesso, altrimenti diventa puro egoismo e, con ci,
annulla se stesso come tale80.
Concludiamo riportando unampia citazione del n. 39 dellEnciclica, al cui centro
spicca una bellissima citazione di san Bernardo:
Soffrire con laltro, per gli altri; soffrire per
amore della verit e della giustizia; soffrire a
causa dellamore e per diventare una persona
che ama veramente questi sono elementi
fondamentali di umanit, labbandono dei
quali distruggerebbe luomo stesso. Ma ancora una volta sorge la domanda: ne siamo
capaci? laltro sufficientemente importante, perch per lui io diventi una persona
che soffre? per me la verit tanto importante da ripagare la sofferenza? cos grande
la promessa dellamore da giustificare il
dono di me stesso? Alla fede cristiana, nella
storia dellumanit, spetta proprio questo
merito di aver suscitato nelluomo in maniera nuova e a una profondit nuova la capacit di tali modi di soffrire che sono
decisivi per la sua umanit. La fede cristiana
ci ha mostrato che verit, giustizia, amore
non sono semplicemente ideali, ma realt di
grandissima densit. Ci ha mostrato, infatti,
che Dio la Verit e lAmore in persona
ha voluto soffrire per noi e con noi. Bernardo di Chiaravalle ha coniato la meravigliosa espressione: Impassibilis est Deus, sed
non incompassibilis81 Dio non pu patire,
ma pu compatire. Luomo ha per Dio un
valore cos grande da essersi Egli stesso fatto
uomo per poter com-patire con luomo, in
modo molto reale, in carne e sangue, come
ci viene dimostrato nel racconto della Passione di Ges. Da l in ogni sofferenza
umana entrato uno che condivide la sofferenza e la sopportazione; da l si diffonde
in ogni sofferenza la con-solatio, la consolazione dellamore partecipe di Dio e cos
sorge la stella della speranza82.
6. Conclusioni
Nellattuale contesto culturale, segnato da
un marcato edonismo, la sofferenza pu fa-
59
NOTE
1
60
12,24).
Ho studiato ampiamente questi testi antico e neotestamentari nella mia tesi dottorale: M. GAGLIARDI,
La cristologia adamitica. Tentativo di recupero del suo significato originario, PUG, Roma 2002 (bibliografia).
7
Il presente testo stato redatto in prima stesura nel
2007, quindi le citazioni bibliche in esso presenti seguono la versione CEI 1973 e non la nuova versione
2008.
8
Riprendo la schematizzazione proposta da J. M.
MCDERMOTT, La sofferenza umana nella Bibbia. Saggio
di teologia biblica, Dehoniane, Roma 1990, 37-87, ma
dando unimpostazione personale ai vari paragrafi.
9
Le inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle
colpe che non vedo: Sal 19,13.
10
Cfr. Es 21,23b-24; Lv 24,20; Dt 19,21.
11
Cfr. F. DE CARLO, Dio mio, Dio mio, perch mi hai
abbandonato? (Mc 15,34). I Salmi nel racconto della passione di Ges secondo Marco, G&B Press, Roma 2009.
12
Forse che io ho piacere della morte del malvagio
dice il Signore Dio o non piuttosto che desista
dalla sua condotta e viva?: Ez 18,23.
13
Bene per me se sono stato umiliato perch impari
ad obbedirti: Sal 119,71.
14
Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato
ed egli ci guarir. Egli ci ha percosso ed egli ci fascer: Os 6,1.
15
Dio mise alla prova Abramo: Gen 22,1.
16
Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai passati al crogiuolo, come largento. Ci hai fatti cadere in un agguato, hai messo un peso ai nostri fianchi. Hai fatto
cavalcare uomini sulle nostre teste; ci hai fatto passare
per il fuoco e lacqua, ma poi ci hai dato sollievo:
Sal 66,10-12.
17
Non dire: Mi son ribellato per colpa del Signore, perch ci che egli detesta, non devi farlo.
Non dire: Egli mi ha sviato, perch egli non ha bisogno di un peccatore. Il Signore odia ogni abominio, esso non voluto da chi teme Dio. Egli da
principio cre luomo e lo lasci in bala del suo proprio volere. Se vuoi, osserverai i comandamenti; lessere fedele dipender dal tuo buonvolere. Egli ti ha
posto davanti il fuoco e lacqua; l dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e
la morte; a ognuno sar dato ci che a lui piacer.
Grande infatti la sapienza del Signore, egli onnipotente e vede tutto. I suoi occhi su coloro che lo
temono, egli conosce ogni azione degli uomini. Egli
non ha comandato a nessuno di essere empio e non
ha dato a nessuno il permesso di peccare: Sir 15,1120.
18
Mos disse al popolo: Non abbiate timore: Dio
venuto per mettervi alla prova e perch il suo timore vi sia sempre presente e non pecchiate: Es
20,20.
19
Cfr. J. DE FRAINE, Adamo e la sua discendenza. La
concezione della personalit corporativa nella dialettica biblica dellindividuale e del collettivo, Citt Nuova, Roma
1968.
20
Cfr. Gs 7,24-26; 1Re 21,21.
6
21
Quando il regno fu saldo nelle sue mani, uccise i
suoi ufficiali che avevano ucciso il re, suo padre. Ma
non fece morire i figli degli uccisori, secondo quanto
scritto nel libro della legge di Mos, ove il Signore
prescrive: Non si metteranno a morte i padri per
una colpa dei figli, n si metteranno a morte i figli
per una colpa dei padri. Ognuno sar messo a morte
per il proprio peccato: 2Re 14,5-6.
22
Non si metteranno a morte i padri per una colpa
dei figli, n si metteranno a morte i figli per una
colpa dei padri; ognuno sar messo a morte per il
proprio peccato: Dt 24,16. In quei giorni non si
dir pi: I padri han mangiato uva acerba i denti dei
figli si sono allegati! Ma ognuno morir per la sua
propria iniquit; a ogni persona che mangi luva
acerba si allegheranno denti: Ger 31,29; Perch andate ripetendo questo proverbio sul paese dIsraele: I
padri han mangiato luva acerba e i denti dei figli si
sono allegati? Com vero chio vivo, dice il Signore
Dio, voi non ripeterete pi questo proverbio in
Israele. Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre
e quella del figlio mia; chi pecca morir: Ez 18,2.
23
Cfr. Is 42,1-7; 49,1-6; 50,4-11; 52,1353,12.
24
Cfr. B. SESBO, Ges Cristo lunico Mediatore. Saggio
sulla redenzione e la salvezza, I: Problematica e rilettura
dottrinale, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1990, 337342.
25
Dopo il suo intimo tormento vedr la luce e si
sazier della sua conoscenza: Is 53,11.
26
Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di
Dio, nessun tormento le toccher. Agli occhi degli
stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una
sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi
sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza piena di immortalit: Sap 3,1-4; Molti di quelli che dormono nella
polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita
eterna e gli altri alla vergogna e per linfamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre: Dn
12,2-3.
27
Divenuto caro a Dio, fu amato da lui e poich viveva fra peccatori, fu trasferito. Fu rapito, perch la
malizia non ne mutasse i sentimenti o linganno non
ne traviasse lanimo, poich il fascino del vizio deturpa anche il bene e il turbine della passione travolge
una mente semplice. Giunto in breve alla perfezione,
ha compiuto una lunga carriera. La sua anima fu gradita al Signore; perci egli lo tolse in fretta da un ambiente malvagio: Sap 4,10-14.
28
Con libert creativa ancora maggiore rispetto alla
trattazione sullAntico Testamento, mi ispiro qui di
nuovo allo schema di J.M. MCDERMOTT, La sofferenza umana nella Bibbia, cit., 89-144.
29
E se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue
opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro
pellegrinaggio: 1Pt 1,17; Tu, per, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su
di te per il giorno dellira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale render a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che
perseverando nelle opere di bene cercano gloria,
onore e incorruttibilit; sdegno ed ira contro coloro
che per ribellione resistono alla verit e obbediscono
allingiustizia.Tribolazione e angoscia per ogni uomo
che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il
Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il
bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perch
presso Dio non c parzialit: Rm 2,5-11. Si vedano
anche: At 10,34; Gal 2,6; Ef 6,9.
30
Cfr. Rm 1,28; 1Cor 5,5.
31
Cfr. soprattutto lo schema letterario e teologico
della narrazione della Passione nel Vangelo secondo
Giovanni, come evidenziato da I. DE LA POTTERIE,
La Passione di Ges secondo il vangelo di Giovanni.Testo
e spirito, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1988.
32
Cfr. U. VANNI, Apocalisse: una assemblea liturgica interpreta la storia, Queriniana, Brescia 19823.
33
Usciamo dunque anche noi dallaccampamento e
andiamo verso di lui, portando il suo obbrobrio: Eb
13,13.
34
Per questo il Padre mi ama: perch io offro la mia
vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poich ho il potere di
offrirla e il potere di riprenderla di nuovo: Gv 10,17.
35
Cfr. lo studio in chiave di analisi retorica di A.VANHOYE, LEpistola agli Ebrei. Un sacerdote diverso, EDB,
Bologna 2010.
36
Egli entr una volta per sempre nel santuario, non
mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virt
del proprio sangue, ottenendo cos una redenzione
eterna: Eb 9,12.
37
Cfr. Rm 3,25; Ef 1,7; 1Pt 1,19; 1Gv 1,7.
38
Ora invece, in Cristo Ges, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue
di Cristo. Egli infatti la nostra pace, colui che ha
fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di
separazione che era frammezzo, cio linimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di
prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei
due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per
mezzo della croce, distruggendo in se stesso linimicizia. Egli venuto perci ad annunziare pace a voi
che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini:
Ef 2,13-17; Perch piacque a Dio di fare abitare in
lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a s
tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua
croce, cio per mezzo di lui, le cose che stanno sulla
terra e quelle nei cieli: Col 1,19-20.
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SantIRENEO DI LIONE ha sviluppato ampiamente
il tema della ricapitolazione ad opera di Cristo nel
suo trattato classico Adversus haereses.
40
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo
ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dellacqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi
comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza
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