il sacro iliaco anteriore, che collega le anse sacrali con le ossa iliache; sono due,
uno a destra e uno a sinistra;
il sacro iliaco posteriore, che collega posteriormente il sacro con losso iliaco sia
a destra che a sinistra;
l' ileo lombare, che va dalla faccetta trasversa della L5 fino alla cresta iliaca, sia a
destra che a sinistra; la presenza di questo legamento, che arriva sulla quinta
vertebra lombare (L5), stabilizza maggiormente il disco L5-S1 rispetto al disco L4L5 che pi mobile;
il sacro spinoso, che va dal sacro fino alla spina ischiatica, posteriormente, sia a
destra che a sinistra;
il sacro-tuberoso, che va dalla porzione laterale del sacro fino alla tuberosit
ischiatica, sempre posteriormente.
Il sacro paragonabile ad un pugno che passa, come sospeso, tra le due ali iliache, le
quali lo tengono un po a cuneo e, quanto maggiore il peso che c, tanto pi
bloccato il sacro, proprio grazie alla disposizione dei legamenti presenti a questo
livello; quindi, il sacro-coccigeo un sistema autobloccante.
Per quanto riguarda la stabilit, i legamenti sacro-iliaci ed ileo-lombari impediscono lo
scivolamento verticale, quelli sacro-spinosi impediscono le rotazioni del bacino ed i
legamenti sacro-tuberosi impediscono sia le rotazioni che lo scivolamento.
Consideriamo i movimenti che possono avvenire sul bacino, vale a dire quelli del
tronco sul bacino e viceversa, e quelli del bacino rispetto agli arti inferiori e viceversa:
essi sono essenzialmente flessione ed estensione.
Quali muscoli agiscono nel determinare questi movimenti?
Movimento di flessione: i muscoli che flettono il bacino sul torace e il torace sul bacino
(movimento reciproco), sono anteriori (della parete addominale anteriore), cio, il
muscolo retto addominale e i muscoli obliqui esterni (questi ultimi solo se agiscono
bilateralmente, in sinergia, perch se si contraggono solo da un lato determinano la
rotazione del tronco).
I muscoli che estendono il torace sul bacino sono posteriori: il muscolo quadrato dei
lombi, il multifidi ed il sacro spinale. Quindi, i muscoli che flettono il torace sul bacino
sono anteriori; quelli che estendono sono posteriori e paravertebrali.
Tra i muscoli che flettono il bacino sugli arti anteriori proseguendo verso il basso: ileopsoas e piccolo psoas. L'ileo-psoas va dalla porzione laterale delle vertebre lombari
fino alla piccola tuberosit del collo del femore, detto piccolo trocantere; quando si
contrae, pu provocare la flessione del bacino sugli arti inferiori oppure la flessione
degli arti inferiori sul bacino. Quindi, a seconda del punto fisso pu cambiare il
movimento: si flette il bacino sull'anca o l'anca sul bacino.
I muscoli che estendono il bacino sugli arti inferiori, che provocano l'estensione
dell'anca (indietro) sono i glutei. Si trovano posteriormente e sono molto potenti;
comprendono il grande, medio e piccolo gluteo.
Poi ci sono i muscoli del pavimento pelvico, che non hanno un ruolo importante nel
movimento ma che impediscono ai visceri contenuti nella piccola pelvi di scendere pi
in basso. Quindi, contraendosi, li sostengono e ne impediscono il collasso. Sono
rappresentati da: piriforme, coccigeo, ileo-coccigeo, elevatore dell'ano.
Anatomia dell'anca
nel piano frontale: abduzione (l'arto viene allontanato dal tronco) e adduzione
(avvicinato); sempre un movimento combinato con l'estensione o con la
flessione;
legamento pubo-femorale,
anteriormente;
ileo-femorale di Bertin, dato dalla fusione di due fasci, uno inferiore e uno
superiore, anteriormente;
che
collega
osso
pubico
collo
femore
I legamenti sono avvolti nello stesso senso attorno al collo del femore e, durante
l'estensione dell'anca (indietro), si avviluppano pi strettamente, mentre, durante la
flessione, si detendono, srotolandosi un po. Ne deriva che in flessione c' un
movimento maggiore che in estensione.
Il legamento rotondo una bendarella fibrosa che va dall'incisura ischio pubica nella
fossa dell'acetabolo alla testa del femore. Ha uno scarso ruolo meccanico ma consente
la vascolarizzazione della testa del femore; svolge la funzione trofica soprattutto nel
bambino: la testa del femore infatti vascolarizzata dall'arteria del legamento
rotondo, la quale presente solo fino all'adolescenza, poi si oblitera. Ci ha
conseguenze nelle fratture: le mediali del collo del femore vanno incontro a necrosi,
non ricevendo pi sangue perch l'arteria del legamento obliterata e le altre si sono
interrotte per effetto della frattura. (Esempio: rami provenienti dall'arteria circonflessa
che nutrono testa femore; se interrotti, c' infarto osseo della testa)
I movimenti dell'anca sono quelli che avvengono nei 3 piani dello spazio (vedi sopra).