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D1

Lezione 12

Trattamento dei composti organici volatili (V.O.C. volatil


organic compounds)
Definizione di VOC: sostanze che, a T=20C, hanno tensione di vapore 0.0007
atm. E che, a pressione atmosferica, hanno una temperatura di ebollizione 260C.
Risultano, ovviamente, di grande importanza gli aspetti correlati alla tossicit e, di
conseguenza, con l ambiente.
A monte dell esigenza di effettuare un drastico trattamento dei VOC (a parte la
tendenza, gi in atto, alla loro forte riduzione attraverso la riconversione a prodotti
ad acqua, alto solido o polvere) vanno esperiti comunque tutti gli sforzi possibili per
contenerne la quantit in gioco nel ciclo produttivo (ottimizzando).
Ci detto, i metodi utilizzabili per il loro abbattimento sono:
1) Combustione: postcombustori
2) Condensazione: consiste nel raffreddare l aeriforme da trattare fino alla
temperatura di transizione di fase (vapore-liquido) correlata, ovviamente, alla
pressione parziale del composto VOC e derivabile da equazioni tipo Antoine:

B
log P = A
T+C

D2

Lezione 12

Sorge il problema, una volta condensato il componente, di separare le gocce dal


flusso gassoso (in genere ci viene effettuato mediante dispositivi inerziali).
La condensazione pu spesso risultare non conveniente in quanto al di fuori del
campo di buon funzionamento dei frigoriferi industriali, si pu sconfinare al di sotto del
punto di congelamento dei VOC medesimi per cui, ciclicamente, necessario
prevedere fasi di scongelamento (prevedibilmente con l onere di due unit frigorifere
in parallelo) in quanto, la formazione di cristalli finisce per far collassare la capacit di
scambio termico del sistema.
3) Assorbimento gas-liquido: si tratta di contattare la corrente gassosa (aria esausta
contenente i VOC) con liquidi in cui i VOC medesimi siano solubili.Sono utilizzabili:
acqua per sostanze idrosolubili (poco diffuse), olii di varia natura per le sostanze
organiche non idrosolubili. (In genere l assorbimento avviene in controcorrente in torri
a corpi di riempimento o a piatti)
4) Adsorbimento gas-solido : adsorbimento su carboni attivi (c.a., verranno trattati
diffusamente di seguito); rotoconcentrazione dove si fa passare la corrente gassosa
(aria) da trattare su zeoliti (allumino-silicati idrati di Na, Ca, K e Ba; naturali o
sintetiche)
5) Biofiltrazione: i VOC vengono degradati con microorganismi (fase ancora
sperimentale, tecnologia non matura).

D3

Lezione 12
Adsorbimento su carboni attivi

Sono solidi caratterizzati da alta porosit (alta superficie specifica 1700 [m2/g] in
grado di trattenere in modo selettivo (su siti attivi) le molecole di VOC (previa
attivazione chimica o chimico-fisica, ad esempio con vapor d acqua). I legami che
si creano tra le molecole di VOC adsorbite e i carbone (nei siti attivi) sono di tipo
intermolecolare (principalmente forze di Van der Waals). I carboni attivi possono
essere di origine minerale o vegetale (ad es. torba).
La saturazione del carbone attivo definita dalla situazione in cui, essendo tutti i siti
attivi bloccati da molecole di VOC, la concentrazione di VOC nella corrente di aria
in ingresso al letto di carbone attivo non cambia rispetto alla concentrazione in
uscita:
Concentrazione VOC ingresso letto= Concentrazione VOC uscita letto
Vengono forniti dai produttori diagrammi (di origine sperimentale) che riportano (per
ogni sostanza) isoterme di adsorbimento; tali curve (isoterme) riportano
quanti grammi di VOC per unit di massa di carbone attivo possibile adsorbire
(cio fino alla saturazione) in funzione della pressione parziale (frazione molare) del
VOC presente nell aria (a temperatura costante)

D4

wi* [

Lezione 12

kg voc adsorbito
]
kg ca adsorbente
T1

T2

N.B. ovvio che T1<T2


in quanto a minori
temperature si ha
maggiore adsorbimento

yvoc frazione molare di

voc nell aria da trattare

D5

Lezione 12
Quantificazione dell adsorbimento

Nomenclatura:
Pedici: voc contaminante, ca carbone attivo, g grandezze relative al gas di trasporto
(in genere aria), i condizioni iniziali del carbone attivo (cio senza contaminazione);

m voc [kg/s]
n g [moli/s]
Portata molare VOC
Massa molecolare VOC M voc [ kg/kmole]
Frazione molare VOC nel gas di trasporto yvoc
Portata massiva VOC

Quantit di voc che deve essere adsorbito (trattenuto dal c.a.)


intervallo di tempo t
Quantit di carbone attivo adsorbente

kg voc adsorbito
w [
]
kg ca adsorbente
*
i

mvoc [kg]

nell

mca [kg]

gi ordinata del grafico precedente, tale grandezza riferita

ovviamente ad una data temperatura di esercizio ed alle condizioni iniziali del c.a.
(cio senza alcuna contaminazione).

D6

Lezione 12

valgono le seguenti relazioni:

mvoc = m voc * t
mvoc
mca =
wi*

[1]
[2]

Conoscendo: yvoc e la temperatura T sul diagramma precedente riportante le


*
voc (dato
isoterme di adsorbimento si legge wi corrispondente; conoscendo m
del problema in quanto portata massiva di voc da abbattere) dalla [1], deciso l
intervallo di tempo in cui si fa fluire la corrente gassosa da trattare t si stimano i kg.
di VOC da abbattere mvoc e dalla [2] i kg. di carbone attivo mca necessari.

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Lezione 12

Valutazioni qualitative sulla cinetica di adsorbimento di VOC su carbone attivo


Fino ad ora non sono stati presi in esame gli aspetti della cinetica di trasferimento (di
materia) delle molecole di VOC da gas a carbone attivo; si stimata cio solo la
quantit assoluta di carbone attivo sufficiente (se raggiunge la saturazione) ad
adsorbire la quantit assoluta di VOC fluente con l aria nel dato intervallo di tempo (
una stima cio di condizioni di equilibrio di saturazione); in questo senso tale stima si
pu definire da comportamento ideale del sistema in quanto non assolutamente
affermare a priori che il tempo di contattamento tra aria e c.a. (che l intervallo di
tempo considerato) sia sufficiente a raggiungere la saturazione del c.a.
Le molecole di VOC infatti, per saldarsi ai siti attivi, dovranno superare resistenze
diffusive nel letto granulare e, soprattutto, non si distribuiranno omogeneamente.
Per questo sar indispensabile, ai fini ingegneristici, effettuare un confronto tra
comportamento ideale e comportamento reale del sistema.

D8

Lezione 12

YA = YAin il letto saturo


YAin

YAspec

tb

ti

D9

Lezione 12

Nel grafico precedente si leggono:

YA = frazione massiva del contaminante A in uscita dal letto di carbone attivo


YAin = frazione massiva del contaminante A in ingresso al letto di carbone attivo
YAspec = specifica richiesta ad esempio 0.01 (1%)

ti =

tempo ideale in cui la concentrazione di A nel gas in uscita passa a 0 (carbone attivo
allo stato iniziale) a YAin (il carbone attivo saturo, non trattiene pi nulla, la
concentrazione di A in uscita pari a quella in ingresso).

tb =

tempo (da comportamento reale) in cui il gas in uscita raggiunge la concentrazione


YAspec
della specifica richiesta
, al quale tempo, il processo va interrotto e il carbone
va cambiato o rigenerato).
La percentuale di inquinante nell aria in uscita dal letto, cresce, nelle condizioni reali di
processo, gradualmente da 0 fino a raggiungere prima YAspecnel tempo t b , quindi in un
tempo successivo, la concentrazione uguale a YAin .
Il tempo chiaramente decisivo dal punto di vista della progettazione quindi tb .

D 10

Lezione 12

Metodologia di stima della quantit di carbone necessaria e del tempo di


raggiungimento delle specifiche di purezza dell aria in uscita dal letto ( tb )
Area trasversale

Aria entrante

Aria uscente

D 11

Lezione 12

Facendo riferimento alla figura precedente:

x spessore del letto di c.a. [m]


- A sezione trasversale alla direzione del moto dell aria del letto di c.a. [m2]
-V = A * x volume del letto di c.a. [m3]
- B densit (apparente in quanto implica un certo grado di vuoto) del c.a.
-

adsorbente [kg/m3]
-

densit del gas di trasporto (aria) [kg/m3]

- YAin concentrazione della specie A (generico VOC) nel gas di trasporto


kg di A
espressa come
kg di aria

- F porosit dell adsorbente (c.a.) cio: %vuoto rapportato al volume totale del
c.a.
- G portata massiva specifica del gas [kg/(m2*s)] che uguale a:
la velocit dell aria [m/s]

v * g ,dove v

la portata massiva complessiva (aria+contaminante A) [kg/s] attraverso l


- m
= A * G * 1 + YAin
elemento solido la cui sezione trasversale A che vale: m

D 12

Lezione 12

Si effettui ora il bilancio materiale macroscopico del contaminante A sul volume di


controllo V:
quantit Ain-quantitAout=accumulo di A

t * G * A * YAin t * G * A * YAout = A * x * B * w + A * x * g * F * YA
Massa A ingresso

Massa A uscita

Massa A adsorbita

Massa A negli interstizi


(si trascura)

N.BYA media tra Y


Ain
e YAout

Dove w rappresenta la variazione di contaminante A adsorbito per unit di massa di


c.a. [(kg A adsorbito)/(kg carbone attivo)]. Si ricorda che w rappresenta le ordinate nel
diagramma delle isoterme di adsorbimento.
Si ponga:

YA = YAout YAin

Si divida ora ambo i membri dell equazione di bilancio per il prodotto


ottiene:

( G * A * t * YA ) =
( t * x)

A* x * B * W
( t * x)

t * x, si

D 13

Lezione 12

Passando dai rapporti incrementali alle derivate:

dYA
dw
G *
= B *

dx
dt

[3]

La [3] un equazione differenziale che esprime il bilancio di massa del componente A


la cui risoluzione permette di legare la variazione di w (kg di A adsorbito/kg di
carbone) nel tempo con la variazione della concentrazione di A (Y )lungo lo spessore
del letto di carbone adsorbente x .
Ricordando YA =

si ha

kgA
kgAria

M A * yA
YA =
M g * (1 y A )

[4]

Dove y A , M A , M G sono, rispettivamente frazione molare di A e le masse molari di A e


dell aria. Ricorrendo all equazione dei gas perfetti dalla [4] si ottiene:

M A pA M A pA
=
YA =
*
*
M g p pA M g p

D 14

Lezione 12

Dove p A e p sono rispettivamente la pressione parziale di A e la pressione totale del


sistema (in generep A < < < p ).

p
d A * A
Mg p
dYA
dw
G *
= B *
= G*

dx
dx
dt

La [3] quindi diventa:

[5]

A questo punto, conoscendo il legame tra w (massa di adsorbito/massa di adsorbente)


con p A dalle isoterme di adsorbimento, la [5] potrebbe essere integrata
numericamente cosa che hanno fatto Hougen e Mashall riportando il risultato di tale
integrazione nel grafico riportato qualitativamente di seguito (assumendo l ipotesi che
le isoterme siano rette cio l ipotesi della perfetta linearit del legame tra p A e w .

D 15

Lezione 12

Grafico di Hougen e Marshall (H&M)

YAout
YAin

N=0.05

N=0.4

N=300
N=1000

bt tempo adimensionale

D 16

Lezione 12

Dove:
-

bt

un tempo adimensionale correlato al tempo t B dalla relazione

bt
tB =
b

b un parametro da stimare

- N un parametro che ha espressione:

N = a* x

a un parametro da determinare

N.B. Si rammenta che l incognita del problema t B che rappresenta il tempo in


corrispondenza del quale, a valle del filtro a carbone attivo, la concentrazione di
A pari alla specifica richiesta (ad esempio l 1% della concentrazione di A in
ingresso).

D 17

Lezione 12

La procedura risulta (al di l della definizione dei parametri a


prosieguo) quindi (facendo riferimento al diagramma H&M):
1) Supposti noti

e b illustrata nel

a e b si calcola N

2) Si sceglie la curva corrispondente al valore di


interpolando tra le curve disponibili)

YAout
3) Conoscendo l ordinata
YAin

stimato (eventualmente

(rapporto tra concentrazione di A in uscita e in

ingresso che si vuole ottenere come specifica) si legge in ascissa il corrispondente


valore di bt da cui, supposto noto il parametro b si stima l incognita t B :

bt
tB =
b

Calcolo dei parametri a

eb

a = av * K p * p *
G *c *a
b=
*
B

Mg

G
MA

MG

[1/m]

[1/s]

Parametro descritto
nel prosieguo

D 18

Lezione 12

Dove:

- aV la superficie specifica del carbone [m2/m3] fornita in genere dalle


specifiche tecniche

c=

pA
p*w

c una costante adimensionale definita dall espressione


- Kp
il coefficiente di trasferimento di massa [moli/(atm*m2*s)]
- M G massa molare del gas (aria)
- B densit apparente del carbone adsorbente (che poroso) [kg/m3] fornita
-

in genere dalle specifiche tecniche

Calcolo del coefficiente di trasferimento di massa


Si assuma il flusso molare:

J A = K p * aV * p A p * A

moli
m2
moli
JA = 2
* 3 * atm = 3
m * atm * s m
m *s

D 19

Lezione 12

Cio J A rappresenta il flusso di moli di A per m3 di adsorbente dovuto alla forza


motrice
p p* A
A

Dove:
- p A la pressione parziale di A nell aria entrante

*
p
- A la pressione parziale che eserciterebbe A se il carbone fosse saturo

K p si pu usare la seguente relazione:


2

3
K p = ( jd * G ) / p * M G * ( ScG )

Per il calcolo di

Dove:

- G [kg/(m2*s)] portata massiva specifica dell aria (detta anche velocit di


massa)

p
pressione dell aria
- M G massa molare dell aria
- ScG
numero di Schmidt calcolato per il gas, pari a
- D diffusivit di A in aria
G
-

G
ScG =
G * DG

D 20

Lezione 12

- jD
fattore adimensionale di analogia di Chilton-Colburn funzione diel
numero di Reynold e di una grandezza caratteristica (in questo caso il
diametro della particella di carbone).
Applicazione numerica controllare
Calcolare la quantit di adsorbente necessaria per trattare una corrente
gassosa contenente benzolo e calcolare il tempo efficace t B per
raggiungere le specifiche di concentrazione di benzolo dell aria in uscita dal
pannello di carboni attivi.
Dati:

T =40C V =portata volumetrica di aria=2160 [m3/h]=0.6 [m3/s]


Gm densit molare aria=41.6 [moli/m3] G =viscosit dell aria=1.85e-5 [Pa*s]

G densit aria=1.2 [kg/m3] a 20C (1.12 a 40C che la T di esercizio)


y A frazione molare di A (benzolo)=0.003 M A = 78. massa molare benzene

kg benzolo
wi* = 0.25
quantit di benzolo di saturazione del c.a.(da

kg di carbone
isoterma di adsorbimento T=40C)

D 21

Lezione 12

Specifica:massimo rapporto di concentrazione di A nell aria tra uscita e ingresso

y Aout
= 0.01 (1%)
y Ain

ca Densit apparente carbone=430 [kg/m3] (precedentemente stato efinito B )


t Intervallo di tempo considerato per il processo=6 [h]
av area specifica del carbone attivo=1100. [m2/m3]
DG Diffusivit del benzolo in aria=0.6e-5 [m2/s]
Soluzione
1) Calcolo portata molare dell aria

m G = V * Gm

moli
= 24.96
s

2) Calcolo portata di A (benzolo)

m A = mG * M A * y A = 5.84
s

D 22

Lezione 12

4) Calcolo della quantit di benzolo

m A che deve essere adsorbita nelle 6 ore ( t = 6.)

m A = m A * t = 126.14 [kg]
5) Calcolo della quantit di carbone necessaria

mca

m A 126.144
mca = * =
= 504.6 [kg]
wi
0.25
6) Calcolo del volume del carbone

Vca

mca 504.6
Vca =
=
= 1.17 [m 3 ]
ca
430.

7) Scelta dell area trasversale del pannello (quadrato) At

8) Calcolo dello spessore del letto

= 1.4 *1.4 = 1.96 [m 2 ]

Vca 1.17
x=
=
= 0.60 [m]
A 1.96

D 23

Lezione 12

9) Velocit media del gas

V
0.6
m
v=
=
= 0.306
At 1.96
s

N.B. Questo valore di velocit (0.6 [m/s]) sufficientemente alta per


evitare canalizzazioni e percorsi preferenziali dell aria attraverso il
letto granulare di carbone attivo.
10) Calcolo del tempo efficace

tB

G
kg
G = G * v = 1.2 * 0.306 = 0.367 2
m *s

-flusso specifico di massa (velocit di massa)

Dove

M G = 29. (massa molare aria)

-Numero di Reynolds (riferito, come lunghezza caratteristica) al


diametro dei granuli di carbone ( d =0.003 m):

G*d
Re =
= 5.91
G

D 24

Lezione 12

-Fattore di Chilton-Colburn: calcolabile da una relazione del tipo


In questo caso si assuma il valore

jd = 0.083

jd = f (d , Re)

-Numero di Schmidt (riferito all aria):

G
ScG =
= 2.753
G * DG
-Coefficiente di trasferimento di massa: K p
Kp =

jd * G
p * M G * ( ScG )

-Parametro

-Parametro

-Parametro

2
3

moli

= 0.534
2
atm
*
m
* s

Mg

1
a = av * K p * p *
= 46.414
G
m
pA
c=
= 0.012 (adimensionale)
*
p * wi

G *c*a M A
1
1

= 0.00128 = 4.602
b=
*
B
s
h
MG

D 25

-Parametro

Lezione 12

N = a * x = 27.85
y Aout
= 0.01 (1%)
(ordinata del diagramma di
y Ain

Ora, per un valore della specifica di


H&M, per cui la concentrazione di benzene accettabile in uscita dal letto non pu
superare l1% di quella in ingresso) sul medesimo diagramma, si legge sulla curva
corrispondente a N = 27.85 , in ascissa, un valore del tempo adimensionale bt
pari a:

bt = 14

Per cui

bt
tb = = 3.04 [ h ] = 3 h 2'
b

Risultato finale

[ ]

In conclusione, dopo aver calcolato la quantit di carbone necessaria mca = 504.6 kg


x = 0.60 [m] ) si stima che dopo un tempo di 3 h e 2
(quindi lo spessore del letto
dallinizio del ciclo di funzionamento, la concentrazione di benzolo a valle del filtro l
1% di quella in ingresso; essendo la durata del ciclo pari a 6 h, significa che il filtro
efficiente solo per il 50% circa del tempo di funzionamento complessivo.

D 26

Lezione 12

Ulteriori considerazioni sul trasferimento di massa nel letto di carbone attivo


La cinetica di adsorbimento, descritta nell esempio precedente, pu essere cos
qualitativamente visualizzata nel diagramma seguente (con in ascissa lo spessore
del letto di c.a. e in ordinata la quantit di VOC adsorbita) come divisa in 3 zone:
Quantit
VOC
adsorbita
1

Spessore del letto

D 27

Lezione 12

1 zona il mezzo adsorbente ha completato la propria funzione, la quantit di


VOC adsorbita costante, stato adsorbito tutto l adsorbibile (corrispondente
a quanto deducibile dalle isoterme di adsorbimento.
2 zona in atto il trasferimento di massa che si completa all interno di questo
strato (forti gradienti di concentrazione: si passa dal massimo adsorbibile di
VOC a 0)
3 zona zona non ancora utilizzata ( 0 il VOC adsorbito), del tutto disponibile
per l adsorbimento, man man che si esaurisce la capacit di trattenimento dell
inquinante nelle zone precedenti.
Quindi si passa dalla situazione iniziale: zona 1 inesistente, zona 2
direttamente a ridosso dell ingresso del letto, la zona 3 la parte rimanente
del letto intonsa.
Quantit
adsorbita

Spessore del letto

D 28

Lezione 12

Ad una situazione di contemporanea presenza delle 3 zone


Quantit
adsorbita
1

Spessore del letto


Ad una condizione definibile come quasi finale caratterizzata dalla scomparsa della
3 zona (tutto il letto ha iniziato ad adsorbire inquinante) il che corrisponde al fatto che
l aria uscente dal letto inizia ad avere una concentrazione di inquinante non nulla
Quantit
adsorbita

Spessore del letto

D 29

Lezione 12

Si arriva cos ad una situazione finale in cui tutto lo spessore del letto saturo
di inquinante:

Quantit
adsorbita
1

Spessore del letto

N.B. Se la zona 2 corta, rispetto allo spessore del letto, quindi con forte
pendenza, significa, positivamente, che il fronte della zona avanza solo dopo
aver completamente esaurito la capacit di adsorbimento del carbone attivo
(cio lo ha saturato) e che, complessivamente, l intervallo di tempo che
trascorre prima che l aria esca dal letto di c.a (e che esca con concentrazione
di inquinante non nulla) pi lungo: il letto lavora cio in modo efficiente;
vengono cio privilegiati i percorsi secondo i piani perpendicolari alla direzione
del moto dell aria anzich quelli paralleli, vengono evitate canalizzazioni.

D 30

Lezione 12

Al fine di un utilizzo ottimale del letto, la zona 2 detta di trasferimento di massa


deve essere pi corta possibile.
Per questo si possono ottimizzare alcuni parametri quali:
-ridurre il diametro dei granuli di c.a. componenti il letto
-aumentare la microporosit del c.a. (scegliendo il prodotto pi adatto)
-ridurre la velocit dell aria (scelta contraddittoria come si illustrer in seguito)
-ridurre l umidit assoluta del gas di trasporto (l aria)
-favorire (aumentandola) la diffusione dell inquinante nel c.a. adsorbente (questo si
ottiene principalmente aumentando la temperatura)
All interno di questi parametri importante fare valutazioni pi articolate a proposito
di: temperatura (influenza sulla diffusione), velocit del gas (cio la portata di aria),
umidit della corrente di aria da trattare.

D 31

Lezione 12

Effetto della temperatura


Temperature superiori, come gi detto, migliorano la diffusione dell inquinante all
interno del letto, ma, in modo contraddittorio, aumenta la tendenza al
deadsorbimento delle molecole di inquinante dai siti attivi del letto di c.a.
Condizioni di lavoro ottime sono di circa 40C.
Effetto della velocit del gas (quindi della portata di aria)
Alte velocit, intuitivamente, portano ad un allungamento della zona 2 di
trasferimento di massa (il letto non lavora bene), ma, d altro canto, velocit troppo
basse permettono all aria, non essendo forzata nei micropori dei singoli granuli di
c.a., di avere percorsi preferenziali negli interstizi vuoti del letto (fenomeno di
channelling: canalizzazioni). Indicativamente la velocit si sceglie circa a 5 [cm/s]
che corrisponde a circa 100 volte il diametro dei granuli.
Effetto dell umidit relativa
Elevati tenori di umidit implicano rilevante adsorbimento di vapore e formazione di
acqua nei micropori (costituendo cos un ulteriore resistenza al diffondersi delle
molecole di VOC verso i siti attivi del letto di c.a.). Tale situazione, si riflette in un
allungamento della zona 2 (quindi in un peggioramento delle prestazioni).
Il valore di umidit relativa non deve essere in genere superiore al 60%.

D 32

Lezione 12

Esempio numerico per condensazione di VOC

Calcolare la temperatura a cui deve essere portata una miscela di gas contenente
toluene al fine di ridurne il tenore mediante condensazione (rimuoverne il 99%).
Dati:
Portata gas 1700 [m3/h] Temperatura 37.8C
frazione molare toluene ingresso

yin = 0.005 (0.5%)

Frazione molare toluene in uscita

yout = yin 0.99 * yin = 0.00005 (0.005%)

Se il sistema a pressione atmosferica la pressione parziale del toluene sar:

ptol = 0.00005 *1 = 0.00005 atm. = 0.038 mm Hg


Tramite l equazione di Antoine, da questa pressione parziale, ricaviamo la
corrispondente temperatura di condensazione:
Per toluene i parametri di Antoine sono (pressioni in mm Hg):
A=6.95334 B=1343.943 C=219.377

D 33

Lezione 12

Invertendo l equazione di Antoine

B
Log ( p ) = A
T +C

B
T=
C
A Log ( p )

Pressione in mm di Hg=0.038
Temperatura di condensazione=-58.9C
Valore di temperatura che implica, evidentemente, un drastico (costoso) processo
di refrigerazione.

D 34

Lezione 12
Tecniche di rigenerazione dei carboni attivi

I filtri a carboni attivi esausti (saturi di VOC) sono rigenerabili rimuovendo con varie
tecniche il contaminante adsorbito.
Gli impianti di rigenerazione sono classificati in: impianti a perdere e impianti con
rigenerazione annessa.
Quelli a perdere sono particolarmente adatti a correnti di aria a basse concentrazioni di
inquinanti (<100 ppm) per cui la frequenza di rigenerazione risulterebbe particolarmente
bassa.
Quelli con rigenerazione annessa rispondono, per l alta contaminazione di inquinanti
caratterizzante la corrente di aria da trattare, all esigenza di rigenerare il filtro esausto
con un frequenza alta.
L operazione della rigenerazione , nelle varie metodiche, condizionata dalle modalit di
erogazione dell energia necessaria per il desorbimento dell inquinante fissato sui siti
attivati del c.a.
L apporto energetico pu essere sia meccanico che termico.
L apporto meccanico pu essere legato o alla movimentazione di un fluido di servizio
(che strappa l inquinante dai siti attivi a cui legato) e/o alla formazione di un
significative differenze di pressione tra letto e ambiente esterno (favorendo cos l
evaporazione del contaminante dai siti attivi).

D 35

Lezione 12

L energia termica viene invece fornita o per scambio indiretto (riscaldamento del
letto attraverso scambiatori di calore in esso immersi) o per cessione diretta da
parte del fluido di servizio (aria o gas inerte o vapore direttamente insufflati nel letto
da rigenerare).

Rigenerazione in corrente di vapore diretto


E molto diffuso; il vapor d acqua viene inviato in controcorrente rispetto alla
corrente di aria da depurare: diventa diventa dominante la cessione di calore
latente di condensazione del vapor d acqua medesimo.
Nel caso, frequente, di contaminanti insolubili in H2O si ha, come effetto
indesiderato ed oneroso, la formazione di rilevanti quantitativi di acque di contatto
che vanno a loro volta trattate per separare le sostanze inquinanti dall H2O.
Nel caso invece di sostanze solubili in H2O tali acque di contatto vanno sottoposte
a processi di distillazione.
Da ultimo, sar necessario, dopo il passaggio del vapore, un ciclo di asciugatura
del letto al fine di ripristinare condizioni ottimali di efficienza.

D 36

Lezione 12

Rigenerazione con gas inerte o aria calda


In questo caso si utilizza un flusso gassoso preriscaldato (o gas inerte o aria calda),
si utilizza cio solo calore sensibile il che implica un significativo contributo
convettivo alla scambio termico e di materia. Generalmente, i vapori di contaminanti
che si liberano, vengono poi condensati mediante refrigerazione.
Il gas inerte viene obbligatoriamente utilizzato come fluido rigenerante nel caso di
contaminanti infiammabili (caso molto ricorrente) o, al posto del vapore d acqua, nel
caso di inquinanti particolarmente solubili in acqua per cui, a valle, il processo di
separazione risulta particolarmente oneroso (distillazione).
Rigenerazione per differenza di pressione
Tale tecnica (che favorisce l evaporazione dei contaminanti adsorbiti) riferita sia a
processi di adsorbimento su c.a. ad alta pressione, associati a rigenerazione a
pressione pi bassa che a processi di adsorbimento a pressione atmosferica seguiti
da rigenerazione sotto vuoto.
In ambo i casi questo implica che tutta la componentistica sia atta a sopportare
elevate differenze di pressione.
Generalmente questa operazione associata a riscaldamento indiretto mediante
utilizzo di scambiatori di calore immersi nel letto.

D 37

Lezione 12
Assorbimento dei VOC contattamento con liquido

Si tratta di abbattimento a umido di vapori di VOC (anche di particolato solido se


presente) mediante contattamento con liquido assorbente (vi pu essere anche
assorbimento con reazione chimica tra assorbente e assorbito).
I parametri dominanti in questo caso sono la solubilit del VOC nel liquido
assorbente (regolato dalla termodinamica) e la cinetica di trasferimento di massa tra
vapore e liquido, cinetica legata alla tipologia della superficie di contattamento tra le
fasi che deve essere necessariamente elevata (colonne a piatti, a corpi di
riempimento etc.).
Il contattamento avviene in genere in controcorrente tra le correnti di vapore
contenente i VOC e il liquido assorbente (a volte anche mediante flusso incrociati:
liquido dall alto e aeriforme orizzontale).
Anche in questo caso il solvente utilizzato deve essere rigenerato; in caso di olii si
ricorre a distillazione mentre, in caso di assorbimento in acqua, si possono utilizzare
tecniche diverse.

D 29

Lezione 12

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Lezione 12

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Lezione 12

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