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Sezione C

CONDIZIONI AMBIENTALI

388

6 ATMOSFERA

389

CAPITOLO 6 ATMOSFERA

Autori:
Antonella BERNETTI1, Antonio CAPUTO1, Anna Maria CARICCHIA1, Giorgio CATTANI1,
Rocio CONDOR1, Riccardo DE LAURETIS1, Franco DESIATO1, Alessandro DI MENNO DI
BUCCHIANICO1, Guido FIORAVANTI1, Piero FRASCHETTI1, Alessandra GAETA1, Andrea
GAGNA1, Giuseppe GANDOLFO1, Francesca GIORDANO1, Barbara GONELLA1, Renato
MARRA CAMPANALE1, Walter PERCONTI1, Claudio PICCINI1, Daniela ROMANO1, Ernesto
TAURINO1, Marina VITULLO1

Coordinatori statistici:
Cristina FRIZZA1, Alessandra GALOSI1
Coordinatori tematici:
Anna Maria CARICCHIA1 (Qualit dellaria), Riccardo DE LAURETIS1 (Emissioni), Franco
DESIATO1 (Clima)

1) ISPRA

390

Q6: QUADRO SINOTTICO INDICATORI

Tema
SINAnet

Copertura
Nome
DPSIR
Indicatore

Emissioni di gas
serra (CO2 ,
CH4, N2O,
HFCs, PFCs,
SF6): trend e
disaggregazione
settoriale

Emissioni

Emissioni di
sostanze
acidificanti
(SOX, NOX,
NH3): trend e
disaggregazione
settoriale

Periodicit di
aggiornamento

Annuale

Tabelle

Figure

1990,
19952009

6.1-6.8

6.1-6.5

Annuale

1980,
1985,
1990,
19952009

6.9-6.10

6.6 -6.9

1980,
1985
1990,
19952009

6.11-6.12

6.106.12

1990,
19952009

6.13

6.13

1980,
1985
1990,
19952009

6.14

6.14

1990,
1995;
20002009

6.15

6.15

Annuale

Emissioni di
particolato
(PM10): trend e
disaggregazione
settoriale

Annuale

Emissioni di
benzene (C6H6):
trend e
disaggregazione
settoriale

Emissioni di
precursori di
ozono
troposferico
(NOX e
COVNM): trend
e
disaggregazione
settoriale

Emissioni di
monossido di
carbonio (CO):
trend e
disaggregazione
settoriale

Qualit
Informazione

Rappresentazione
Stato
e
Trend

Annuale

Annuale

391

Tema
SINAnet

Copertura
Nome
DPSIR
Indicatore

Qualit
Informazione
S

Tabelle

Figure

1990,
19952009

6.16-6.17

6.16

1990,
19952009

6.18

6.17

6.19-6.20

6.186.19

6.21

Emissioni di
composti
organici
persistenti (IPA,
diossine e
furani): trend e
disaggregazione
settoriale

Annuale

Emissioni di
metalli pesanti
(Cd, Hg, Pb, As,
Cr, Cu, Ni, Se,
Zn): trend e
disaggregazione
settoriale

Annuale

Inventari locali
(regionali e/o
provinciali) di
emissione in
atmosfera
(presenza di
inventari e
distribuzione
territoriale)

Annuale

I
R

19952009

Annuale

20052010

Annuale

20082025

Emission trading

Emissioni
aggregate di gas
a effetto serra in
termini di CO2
equivalenti,
evitate attraverso
programmi di
cooperazione
internazionale

Qualit dellaria

Periodicit di
aggiornamento

Qualit dell'aria
ambiente:
stazioni di
monitoraggio
della qualit
dell'aria
Qualit dell'aria
ambiente:
particolato
(PM10)

Annuale

Rappresentazione
Stato
e
Trend

I
R
P

20032010

6.226.23

6.206.23

103/107

Annuale

I
R
P

2010

6.24

6.246.25

103/107

392

Tema
SINAnet

Copertura
Nome
DPSIR
Indicatore

Qualit dell'aria
ambiente:
particolato
(PM2,5)
Qualit dell'aria
ambiente: ozono
troposferico (O3)
Qualit dell'aria
ambiente:
biossido di azoto
(NO2)
Qualit dell'aria
ambiente:
benzene (C6H6)

Clima

Qualit dell'aria
ambiente:
biossido di zolfo
(SO2)

Periodicit di
aggiornamento

Qualit
Informazione
S

Annuale

I
R 15/20
P

Rappresentazione
Stato
e
Trend

Tabelle

Figure

2010

6.25

6.26

2010

6.26
6.27

6.27 6.28

2010

6.28

6.29
6.30

62/107

Annuale

I
R
P
100/107

Annuale

I
R
P
102/107

Annuale

I
R
P
83/107

2010

6.29

6.31

Annuale

I
R
19/20
P
80/107

2010

6.30

6.326.33

2010

6.31

Qualit dell'aria
ambiente: i
Microinquinanti
(benzo(a)pirene,
arsenico, nichel e
cadmio nel
PM10)

Annuale

I
R 9/20
P
31/107

Temperatura
media

Annuale

19612010

6.34 6.36

Precipitazione
cumulata

Annuale

19612010

6.37

Giorni con gelo

Annuale

6.38

Giorni estivi

Annuale

19612010

6.39

Notti tropicali

Annuale

19612010

6.40

Onde di calore

Annuale

19612010

6.41 6.43

19612010

393

Tema
SINAnet

Copertura
Nome
DPSIR
Indicatore

Periodicit di
aggiornamento

Qualit
Informazione

Rappresentazione
Stato
e
Trend

Tabelle

Figure

Variazione delle
fonti glaciali

Annuale

1958
19782009

6.44 6.46

Bilancio di
massa dei
ghiacciai

Annuale

19612010

6.32

6.47

394

Introduzione
Le problematiche riguardanti latmosfera coinvolgono diverse scale spaziali e temporali. Da un lato,
la qualit dell'aria in ambiente urbano ha una valenza strettamente locale ed caratterizzata da
processi di diffusione che si esplicano nell'ambito di poche ore o giorni. Dallaltro, gli effetti delle
emissioni di sostanze acidificanti hanno un carattere transfrontaliero, quindi di estensione in genere
continentale. Hanno, invece, una rilevanza globale le emissioni di sostanze che contribuiscono ai
cambiamenti climatici e alle variazioni dello strato di ozono stratosferico.
Per valutare lo stato dell'ambiente atmosferico e le pressioni che agiscono su di esso necessario
utilizzare strumenti conoscitivi consolidati, confrontabili, affidabili, nonch facilmente
comprensibili in modo da consentire la comunicazione dei dati ambientali e permettere ai decisori
di adottare le opportune politiche di controllo, gestione e risanamento. I dati presentati nel capitolo
Atmosfera sono organizzati nei tre temi SINAnet: Emissioni (indicatori di pressione) Qualit
dell'aria (indicatori di stato) e Clima (indicatori di stato).
Gli indicatori di stato del clima rispondono alle esigenze conoscitive poste dalla necessit di
valutare gli impatti e le vulnerabilit ai cambiamenti climatici in Italia. Tali valutazioni devono
essere basate, oltre che sulle proiezioni a medio e lungo termine fornite dai modelli climatici a scala
globale e regionale, anche sullelaborazione statistica delle serie temporali di dati climatici.
Attraverso questultima, infatti, possibile valutare le tendenze in corso e verificare in progress, a
unadeguata risoluzione spaziale, le previsioni prodotte dai modelli negli scenari futuri e,
conseguentemente, ottimizzare gli indirizzi e le strategie di adattamento.
La Direttiva 96/62/CE, recepita con il D.Lgs. n. 351 del 04/08/99 e la nuova Direttiva 2008/50/CE
recepita nel nostro Paese con D.Lgs. 155/2010, definiscono le modalit di realizzazione della
valutazione e gestione della qualit dell'aria, sia in termini di protezione della popolazione sia di
salvaguardia dell'ambiente nel suo complesso. Questo obiettivo perseguito mediante l'adozione di
strumenti conoscitivi integrati quali il monitoraggio della qualit dellaria, gli inventari delle
emissioni e la modellistica di trasporto, dispersione e trasformazione chimica. Da ci deriva il
bisogno di definire un sistema armonizzato di produzione, raccolta e diffusione delle informazioni,
con lo scopo di garantire la prevenzione, l'eliminazione o riduzione degli agenti inquinanti, in
un'ottica di valutazione integrata dello stato dell'ambiente.
Gli indicatori selezionati e popolati nel documento, nella loro articolazione tra Emissioni, Qualit
dellaria e Clima, rappresentano in tal senso un buon compromesso tra esigenze conoscitive di
dettaglio ed efficacia informativa.

395

Quadro riassuntivo delle valutazioni


Trend

Nome indicatore

Descrizione

Emissioni di sostanze
acidificanti (SOX, NOX, NH3):
trend e disaggregazione
settoriale

Complessivamente le emissioni delle tre sostanze acidificanti espresse in


equivalenti acidi registrano nel 2009 una diminuzione del 70% rispetto al 1980 e
risultano cos distribuite: gli ossidi di zolfo hanno un peso pari al 14%, le
emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca sono pari rispettivamente al 41% e al
45%. In riferimento alla normativa nazionale, che recepisce quella comunitaria,
va notato che nel 2009 anche gli ossidi di azoto hanno raggiunto il limite
imposto per il 2010.

Emissioni di composti organici


persistenti (IPA, diossine e
furani): trend e
disaggregazione settoriale

Nellambito del Protocollo di Aarhus, lItalia ha limpegno di ridurre le


emissioni di IPA, diossine e furani a livelli inferiori rispetto a quelli del 1990.
Lobiettivo gi stato conseguito per quanto riguarda le emissioni di diossine e
furani, che dal 1990 al 2009 si riducono del 43% nonostante si verifichi il loro
aumento dal 2003 al 2007 (+13). Le emissioni di IPA, invece, mostrano una
crescita complessiva rispetto al 1990 del 20%.

Emissioni di gas serra (CO2 ,


CH4, N2O, HFCs, PFCs, SF6):
trend e disaggregazione
settoriale

Le emissioni totali di gas ad effetto serra si riducono nel periodo 1990-2009 del
5,4%. Va notato che le emissioni stimate nel 2009, pari a 491,12 milioni di
tonnellate di CO2 equivalente, sono dell1,7% superiori rispetto allobiettivo di
riduzione delle emissioni fissato dal Protocollo di Kyoto (482,76 MtCO2 eq); tale
vicinanza allobiettivo in gran parte dovuta alla significativa riduzione di
emissioni di gas serra che si verificata in corrispondenza della crisi economica
(-9% nel periodo 2008-2009).

Qualit dell'aria ambiente:


particolato PM10

La qualit dellaria continua a essere insoddisfacente per il PM10: nel 2010 il


valore limite giornaliero non stato rispettato nel 42% delle stazioni di
monitoraggio.

6.1 Emissioni
Le sostanze emesse nell'ambiente atmosferico contribuiscono alle seguenti tematiche: i
cambiamenti climatici, la diminuzione dellozono stratosferico, lacidificazione, lo smog
fotochimico, lalterazione della qualit dellaria. La valutazione delle emissioni avviene attraverso
opportuni processi di stima, basati su fattori di emissione e indicatori di attivit. Per quanto riguarda
i gas serra, la metodologia di riferimento quella indicata dall'IPCC (Intergovernmental Panel on
Climate Change). Per gli altri inquinanti la metodologia utilizzata quella indicata dallAgenzia
Europea dellAmbiente (EMEP/EEA Guidebook).
L'analisi delle emissioni nazionali un elemento chiave per stabilire le priorit ambientali,
individuare gli obiettivi e le relative politiche da adottare, sia a scala nazionale sia locale. Per questo
motivo gli indicatori selezionati permettono di valutare il trend delle emissioni e i contributi di ogni
singolo settore di attivit.
Gli indicatori si riferiscono alle emissioni nazionali, di cui sono presentate serie storiche
disaggregate per settore. Per garantire la consistenza e la comparabilit dellinventario, cos come
stabilito a livello internazionale, laggiornamento annuale delle emissioni comporta la revisione
dellintera serie storica, sulla base della maggiore disponibilit di informazione e dei pi recenti
sviluppi metodologici.
Nel quadro Q6.1 vengono riportati gli indicatori popolati la finalit, la classificazione nel modello
DPSIR e i principali riferimenti normativi.

396

Q6.1: Quadro delle caratteristiche indicatori Emissioni


Nome indicatore

Finalit

DPSIR

Riferimenti Normativi

Emissioni di gas serra (CO2 ,


CH4, N2O, HFCs, PFCs, SF6):
trend e disaggregazione
settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare il
raggiungimento degli obiettivi fissati

Emissioni di sostanze
acidificanti (SOX, NOX, NH3):
trend e disaggregazione
settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare il
raggiungimento degli obiettivi fissati

Protocollo di Goteborg (1999)


Direttiva NEC (2001/81/CE)
D.Lgs. 171/04

Emissioni di precursori di
ozono troposferico (NOX e
COVNM): trend e
disaggregazione settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare il
raggiungimento degli obiettivi fissati

Protocollo di Goteborg (1999)


Direttiva NEC (2001/81/CE)
D.Lgs. 171/04

Emissioni di particolato
(PM10): trend e
disaggregazione settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare
l'efficacia delle politiche di riduzione
delle emissioni

Direttiva LCP 2001/80/CE


Raccomandazione 2003/47/CE
D.lgs. n. 152 del 3-4-2006
D.lgs. n. 155 del 13-8-2010
Direttiva 2008/50/CE

Emissioni di monossido di
carbonio (CO): trend e
disaggregazione settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


gli andamenti a fronte di azioni adottate
per la riduzione delle emissioni
principalmente dovute al traffico e agli
impianti termici

D.Lgs. 372/99 (Direttiva 96/61)


DM n.503 del 19/11/97
D.lgs. n. 152 del 3-4-2006
Direttiva 97/68/CE
Direttiva 98/77/CE

Emissioni di benzene (C6H6):


trend e disaggregazione
settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare
l'efficacia delle politiche di riduzione
delle emissioni

DM del 25/11/94
L 413 del 04/11/97
DM n.163 del 21/04/99
D.lgs. n. 152 del 3-4-2006
D.lgs. n. 155 del 13-8-2010
Direttiva 1999/96 CE

Emissioni di composti organici


persistenti (IPA, diossine e
furani): trend e
disaggregazione settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare
l'efficacia delle politiche di riduzione
delle emissioni

Protocollo di Aarhus (1998)


L 125/06

Emissioni di metalli pesanti


(Cd, Hg, Pb, As, Cr, Cu, Ni,
Se, Zn): trend e
disaggregazione settoriale

Stimare le emissioni nazionali e valutare


i contributi settoriali per verificare
l'efficacia delle politiche di riduzione
delle emissioni

Protocollo di Aarhus (1998)


Convenzione di Stoccolma sugli
inquinanti organici persistenti (2001)

Inventari locali (regionali e/o


provinciali) di emissione in
atmosfera (presenza di
inventari e distribuzione
territoriale)

Verificare presso gli enti locali (regioni


e/o province) la disponibilit degli
inventari locali di emissioni in atmosfera
(inventari compilati o in fase di
compilazione)

D.Lgs. 351/99 (Direttiva 96/62)


DM 261/02

Convenzione
Quadro
sui
Cambiamenti
Climatici
(1992)
ratificata con L 65 del 15/01/94
Protocollo di Kyoto (1997) ratificato
con L 120 del 01/06/02
Delibera CIPE (19/12/02)
D.Lgs. 51/08
DM del 1/04/2008

397

Nome indicatore

Finalit

Emission trading

Seguire l'andamento dei permessi di


emissione allocati e delle emissioni
effettive nei settori industriali soggetti al
sistema emissions trading.

Emissioni aggregate di gas a


effetto serra in termini di CO2
equivalenti, evitate attraverso
programmi di cooperazione
internazionale

Fornire una stima dei possibili crediti di


emissioni di cui l'Italia potr beneficiare
ai fini del conteggio delle emissioni per
il Protocollo di Kyoto.

DPSIR

Riferimenti Normativi

D.Lgs 216/2006 (Dir. 2003/87 e Dir.


2004/101/CE)

D.Lgs 216/2006 (Dir. 2003/87 e Dir.


2004/101/CE)
Accordi di Marrakech, Decisione
17/CP.7

398

Bibliografia
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De Lauretis R. et al., La disaggregazione a livello provinciale dell'inventario nazionale delle
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http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporti/

Ministero per l'ambiente e per la tutela del territorio, Programma Nazionale per la riduzione delle
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disponibile su http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporti/
Emissioni di PM10:
ISPRA, De Lauretis R. et al., La disaggregazione a livello provinciale dell'inventario nazionale
delle emissioni, Anni 1990 1995 2000 - 2005. Rapporti 92/2009. Disponibile su
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporti/

ISPRA, De Lauretis et al., Trasporto su strada Inventario nazionale delle emissioni e


disaggregazione provinciale, Rapporti - N. 124 /2010. Disponibile su
http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Pubblicazioni/Rapporti/Documenti/rap_124_2010.html

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trasporto stradale, Serie stato dellAmbiente n 12/2000, 2000
ISPRA, De Lauretis R. et al., La disaggregazione a livello provinciale dell'inventario nazionale
delle emissioni, Anni 1990 1995 2000 - 2005. Rapporti 92/2009. Disponibile su
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporti/

ISPRA, De Lauretis et al., Trasporto su strada Inventario nazionale delle emissioni e


disaggregazione provinciale, Rapporti - N. 124 /2010. Disponibile su
400

http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Pubblicazioni/Rapporti/Documenti/rap_124_2010.html

Emissioni di benzene:
APAT, R. De Lauretis,M. Ilacqua, D. Romano, Emissioni di Benzene in Italia dal 1990 al 2000,
Rapporti 29/2003, 2003
Emissioni di composti organici persistenti:
ISPRA, M. Pantaleoni, E. Taurino, R. De Lauretis. Emissioni in atmosfera di PCB e HCB in Italia
dal 1990 al 2006, 2008 Disponibile su
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Altre_Pubblicazioni.html.
R. De Lauretis, Dioxin and furan Italian national and local emission inventories, in Dioxin99,
19th International Symposium, vol.41 pp 487-490, Venezia, 1999
G. Pastorelli, R. De Lauretis, P. De Stefanis, R. Fanelli., C. Martines, L. Morselli, L. Pistone, G.
Viviano, Sviluppo di fattori di emissione da inceneritori di rifiuti urbani lombardi e loro
applicazione allinventario nazionale delle diossine, su Ingegneria Ambientale ANNO XXX N.1
Gennaio 2001, 2001

401

EMISSIONI DI GAS SERRA (CO2, CH4, N2O, HFCS, PFCS, SF6 ):TREND E
DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
DESCRIZIONE
Le emissioni di gas serra sono in gran parte dovute alle emissioni di anidride carbonica (CO2),
connesse, per quanto riguarda le attivit antropiche, principalmente allutilizzo dei combustibili
fossili. Contribuiscono alleffetto serra anche il metano (CH4) le cui emissioni sono legate
principalmente allattivit di allevamento nellambito di quelle agricole, allo smaltimento dei rifiuti
e alle perdite nel settore energetico e il protossido di azoto (N2O) derivante principalmente dalle
attivit agricole e del settore energetico, inclusi i trasporti. Il contributo generale alleffetto serra
degli F-gas o gas fluorurati (HFCs, PFCs, SF6) minore rispetto ai suddetti inquinanti e la loro
presenza deriva essenzialmente da attivit industriali e di refrigerazione. Le emissioni dei gas serra
sono calcolate attraverso secondo la metodologia dellIPCC e sono tutte indicate in termini di
tonnellate di CO2 equivalente applicando i coefficienti di Global Warming Potential (GWP) di
ciascun composto.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Linformazione relativa alle emissioni dei gas serra rilevante ai fini del rispetto dellobiettivo
nazionale di riduzione delle emissioni previsto dal Protocollo di Kyoto. Le stime sono calcolate in
conformit alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit, completezza
richieste dalla metodologia di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nell'ambito della Convenzione sui Cambiamenti Climatici e in particolare del Protocollo di Kyoto,
l'Italia ha l'impegno di ridurre le emissioni nazionali complessive di gas serra nel periodo 20082012 del 6,5% rispetto all'anno base (1990 per anidride carbonica, metano, protossido di azoto, e
gas fluorurati). Il Protocollo stesso prevede complessivamente per i paesi industrializzati l'obiettivo
di riduzione del 5,2%, mentre per i paesi dell'Unione Europea una riduzione complessiva delle
emissioni pari all'8%. La Delibera CIPE approvata il 19 dicembre 2002, relativa alla revisione delle
linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra, istituisce un
Comitato Tecnico Emissioni Gas Serra al fine di monitorare l'attuazione delle politiche di riduzione
delle emissioni.

STATO e TREND
Le emissioni totali di gas ad effetto serra si riducono nel periodo 1990-2009 del 5,4%. Va notato
che le emissioni stimate nel 2009, pari a 491,12 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, sono
dell1,7% superiori rispetto allobiettivo di riduzione delle emissioni fissato dal Protocollo di Kyoto
(482,76 MtCO2 eq); tale vicinanza allobiettivo in gran parte dovuta alla significativa riduzione di
emissioni di gas serra che si verificata in corrispondenza della crisi economica (-9% nel periodo
2008-2009). Questa caduta delle emissioni va comunque considerata congiuntamente alla riduzione
che si verificata a partire dal 2004: -6,% nel periodo 2004-2008. Landamento complessivo dei
gas serra determinato principalmente dal settore energetico, che rappresenta i quattro quinti delle
emissioni totali; le emissioni di questo settore decrescono del 5% nel periodo 2004-2008 e del 10%
dal 2008 al 2009. Le composizioni percentuali delle tre principali sostanze che compongono i gas
402

serra restano pressoch costanti lungo tutto il periodo 1990-2009: in media 85% per CO2, 8% per
CH4 e 7% N2O; tuttavia le emissioni di metano e protossido di azoto, a differenza dellanidride
carbonica, non seguono il trend complessivo dei gas serra. Sia le emissioni di CH4 che quelle di
N2O presentano un andamento abbastanza costante fino al 2000, per poi decrescere fino al 2009,
del 18% quelle di metano e del 30% quelle di protossido di azoto. Per quanto riguarda le emissioni
degli Fgas, prevalentemente costituiti dagli HFCs a partire dalla fine degli anni 90, si nota una
forte crescita fino al 2009, anche se il loro peso complessivo sul totale risulta limitato all1,8% nel
2009. Durante lintero periodo, considerando le emissioni di gas serra totali, il settore dellindustria
manifatturiera registra la decrescita maggiore in valore assoluto, mentre lincremento maggiore in
valore assoluto deriva dai trasporti. Nel 2009 le emissioni totali di anidride carbonica derivano per il
95% dal settore energetico e per il 5% dai processi industriali. Nel medesimo anno le emissioni di
anidride carbonica provenienti dal settore energetico sono imputabili principalmente alle industrie
energetiche (33%) e ai trasporti (30%); seguono: il settore degli usi energetici nel civile, in
agricoltura e nella pesca (22%), lindustria manifatturiera ed edilizia (14%) e i consumi militari e le
perdite di combustibile che contribuiscono per meno dell1% delle emissioni.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Per garantire la consistenza e compatibilit
dellinventario, laggiornamento annuale delle emissioni comporta la revisione dellintera serie
storica sulla base della maggiore informazione e dei pi recenti sviluppi metodologici. I dati
presentati utilizzano la disaggregazione settoriale in riferimento alle Linee Guida dellIPCC
(Revised 1996 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories, IPCC/OECD 1997). Le
emissioni vengono illustrate sia distintamente per singolo composto sia in modo aggregato espresse
in termini di CO2 equivalente, riportandole sia a livello totale sia disaggregate a livello di settore
IPCC. Inoltre si riporta il contributo percentuale dei vari settori alle emissioni totali di anidride
carbonica e, relativamente al settore energetico il contributo alle emissioni totali di anidride
carbonica dei vari subsettori. Dalla rappresentazione delle emissioni di metano e protossido di
azoto, risulta evidente come i contributi maggiori derivino per CH4 dallagricoltura e dai rifiuti, e
per N2O dal settore agricolo. Le emissioni di F-gas, legate ai processi industriali, vengono illustrate
nel dettaglio nelle Tabelle 6.4 e 6.5 e nella Figura 6.5. Le stime del carbonio presente nei diversi
serbatoi forestali sono state effettuate tramite luso del modello For-est basato sulla metodologia
IPCC, seguendo la classificazione definita nelle Good Practice Guidance for Land Use, Land-Use
Change and Forestry (IPCC, 2003): living biomass, include sia la parte epigea sia ipogea; dead
organic matter, comprende necromassa e lettiera; soils inteso come sostanza organica del suolo.
Tale modello, usato per stimare levoluzione nel tempo degli stock dei serbatoi forestali italiani,
stato applicato a scala regionale (NUT2); i dati di superficie, per regione e categoria inventariale,
utilizzati come input per il modello, sono stati ricavati dal primo Inventario Forestale Nazionale
(INF) e dai risultati del Inventario Forestale Nazionale e dei Serbatoi di Carbonio (INFC). Nella
Tabella 6.8 si riportano le variazioni negli stock di carbonio sequestrato dalle foreste italiane, per il
periodo 1990-2009, in Mt di CO2; in Figura 6.9, si riportano le variazioni dello stock di carbonio,
relativamente alla sola biomassa (epigea e ipogea), per il periodo 1990-2009, in Mt di CO2. Le
variazioni dello stock di carbonio relativo alla biomassa risentono, in maniera diretta dei prelievi
legnosi che sottraggono biomassa, e quindi carbonio, al patrimonio forestale e in maniera molto pi
marcata degli incendi: possibile notare, infatti, come nel 1990, nel 1993 e nel 2007, le ingenti
superfici percorse da incendi abbiano inciso profondamente sulla variazione dello stock di carbonio.

403

Tabella 6.1: Emissioni nazionali di biossido di carbonio (CO2) per macrosettore IPCC
1990

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

Mt/a
1 - Settore energetico

405,32

418,02

414,00

418,07

429,35

434,74

437,68

442,80

445,11

459,80

461,85

461,50

456,75

447,05

439,47

395,79

A Processi di combustione: metodo sett.

401,97

414,84

410,96

414,82

426,23

432,33

435,10

440,36

442,84

456,96

459,69

459,38

454,55

444,87

437,21

393,62

136,50

139,84

135,04

137,03

148,06

145,89

151,89

154,50

161,40

161,98

159,96

160,13

161,51

161,14

157,28

132,37

86,48

86,02

84,13

86,96

80,65

82,68

83,70

81,95

78,21

83,60

84,48

80,39

78,96

75,73

72,78

56,43

101,27

111,45

112,67

114,36

118,14

119,69

120,10

122,18

124,14

125,10

127,08

125,82

127,15

127,21

122,25

117,87

76,68

76,09

77,94

75,25

78,34

82,96

78,60

81,37

78,78

85,62

87,08

91,83

85,96

79,89

84,16

86,10

1,05

1,44

1,18

1,22

1,04

1,11

0,81

0,35

0,31

0,66

1,09

1,20

0,98

0,90

0,74

0,84

3,34

3,18

3,04

3,25

3,12

2,41

2,59

2,44

2,26

2,84

2,15

2,12

2,19

2,18

2,26

2,17

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

2 Petrolio e metano

3,34

3,18

3,04

3,25

3,12

2,41

2,59

2,44

2,26

2,84

2,15

2,12

2,19

2,18

2,26

2,17

2 - Processi industriali

28,40

26,00

23,45

23,57

23,60

23,73

24,51

25,31

25,29

26,39

27,22

27,06

27,08

27,62

25,01

19,98

A Prodotti minerali

21,27

20,93

19,24

19,49

19,74

20,55

21,39

22,25

22,30

23,16

23,71

23,36

23,41

23,93

21,65

17,50

B Industria chimica

3,25

1,66

1,25

1,36

1,34

1,22

1,36

1,35

1,43

1,68

1,84

1,78

1,73

1,76

1,49

1,18

C Produzione di metalli

3,88

3,40

2,96

2,73

2,52

1,95

1,75

1,72

1,56

1,55

1,67

1,92

1,94

1,92

1,88

1,31

3 - Uso di solventi

1,64

1,46

1,41

1,42

1,33

1,34

1,28

1,29

1,29

1,30

1,30

1,32

1,33

1,32

1,27

1,19

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

1 Industrie energetiche
2 Industria manifatturiera ed edilizia
3 Trasporti
4 Altri settori (civile, agricoltura e
pesca)
5 Altro (consumi militari)
B Emissioni da perdite di combustibile
1 Combustibili solidi

4 - Agricoltura
5 - Cambiamenti uso del suolo e foreste

-62,08

-79,96

-88,20

-75,18

-73,19

-79,49

-78,98

-86,97

-92,87

-83,69

-88,01

-90,58

-97,00

-73,53

-92,88

-94,73

A Foreste

-41,70

-61,76

-61,21

-50,63

-48,72

-55,96

-54,42

-62,53

-67,63

-59,13

-65,37

-66,66

-67,15

-45,82

-63,02

-66,43

B Terreni agricoli

-18,95

-14,44

-15,82

-14,09

-14,65

-12,45

-14,12

-13,63

-14,09

-13,74

-11,45

-12,61

-12,82

-13,15

-12,93

-12,30

-3,95
2,53

-6,30
2,52

-13,66
2,49

-12,94
2,49

-12,31
2,49

-13,57
2,50

-12,94
2,50

-14,17
3,36

-14,51
3,37

-14,19
3,37

-14,57
3,38

-14,70
3,39

-20,43
3,40

-17,98
3,42

-20,39
3,46

-19,52
3,52

0,54

0,48

0,47

0,51

0,50

0,39

0,20

0,22

0,24

0,22

0,20

0,24

0,27

0,24

0,25

0,25

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

C Praterie
E Insediamenti
6 - Rifiuti
A Discariche
B Trattamento acque reflue
C Incenerimento di rifiuti
D Altro (compostaggio)
TOTALE

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

0,54

0,48

0,47

0,51

0,50

0,39

0,20

0,22

0,24

0,22

0,20

0,24

0,27

0,24

0,25

0,25

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

373,82

366,00

351,12

368,39

381,60

380,71

384,69

382,65

379,06

404,01

402,55

399,53

388,43

402,70

373,13

322,48

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
NA: Not applicable

404

Tabella 6.2: Emissioni nazionali di metano (CH4) per macrosettore IPCC

1 - Settore energetico
A Processi di combustione: metodo sett.
1 Industrie energetiche

1990

1995

1996

1997

1998

1999

2000

418,84

399,92

392,12

390,96

394,05

383,44

370,05

65,52

72,21

69,69

70,24

69,16

67,97

9,27

8,63

8,41

8,60

8,52

8,26

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

kt/a
351,31

345,18

338,97

332,40

328,96

303,22

300,84

303,82

297,51

64,16

62,33

57,75

57,84

59,36

57,07

57,71

62,11

62,23

61,78

6,85

5,95

5,92

6,14

6,21

6,34

6,17

5,72

5,65

5,15

6,82

7,02

6,48

6,69

6,44

6,06

5,72

5,79

5,69

5,83

5,76

6,28

6,24

6,53

6,25

4,18

3 Trasporti

34,52

38,32

36,79

35,22

34,32

31,43

28,65

26,69

24,86

22,90

20,72

18,76

17,73

16,71

15,64

14,98

4 Altri settori (civile, agricoltura e pesca)

14,73

18,01

17,82

19,56

19,72

22,04

22,81

23,82

21,21

22,87

26,53

25,53

27,45

33,04

34,63

37,40

2 Industria manifatturiera ed edilizia

5 Altro (consumi militari)


B Emissioni da perdite di combustibile
1 Combustibili solidi
2 Petrolio e metano
2 - Processi industriali

0,17

0,22

0,19

0,17

0,16

0,18

0,13

0,09

0,07

0,10

0,14

0,16

0,13

0,11

0,07

0,07

353,33

327,71

322,44

320,72

324,89

315,47

305,89

288,98

287,44

281,13

273,05

271,90

245,51

238,73

241,59

235,73

5,79

3,07

2,88

2,85

2,63

2,52

3,48

3,85

3,72

4,50

3,05

3,27

2,56

4,00

3,45

2,12

347,54

324,64

319,56

317,87

322,26

312,95

302,41

285,13

283,72

276,62

270,00

268,62

242,94

234,73

238,13

233,60

5,16

5,36

2,99

3,23

3,10

3,05

3,01

2,83

2,71

2,77

2,91

3,06

3,14

3,08

2,91

1,86

A Prodotti minerali

B Industria chimica

2,45

2,65

0,60

0,62

0,59

0,59

0,40

0,33

0,33

0,31

0,33

0,33

0,32

0,34

0,30

0,28

C Produzione di metalli

2,71

2,71

2,39

2,61

2,51

2,46

2,61

2,50

2,38

2,46

2,58

2,72

2,81

2,75

2,61

1,58

819,80

820,15

821,62

823,14

816,91

823,22

801,77

765,53

748,91

751,65

739,75

736,90

721,12

743,50

728,16

726,48

A Fermentazione enterica

579,93

584,15

586,80

589,39

585,33

591,84

579,30

540,01

525,27

526,52

515,89

516,24

506,01

524,93

520,04

513,30

B Deiezioni

164,86

156,48

156,90

156,26

157,94

159,48

156,10

159,19

155,42

154,89

150,14

149,93

144,20

145,43

140,99

137,41

74,39

78,90

77,27

76,91

72,99

71,27

65,80

65,80

67,63

69,69

73,05

70,11

70,32

72,52

66,48

75,17

3 - Uso di solventi
4 - Agricoltura

C Coltivazione del riso


D Terreni agricoli
F Combustione di rifiuti agricoli
G Altro

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

0,62

0,62

0,64

0,57

0,64

0,62

0,58

0,53

0,60

0,55

0,67

0,62

0,60

0,61

0,65

0,60

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

6,96

1,50

1,43

4,44

5,10

2,83

4,02

2,64

1,47

3,08

1,82

1,83

1,46

9,37

2,20

2,61

6 - Rifiuti

828,79

876,11

913,33

940,50

940,71

955,23

998,92

999,72

978,24

936,36

889,24

882,79

851,29

819,77

779,66

750,20

A Discariche

726,38

757,56

795,95

819,36

820,62

832,10

874,15

869,64

844,96

800,29

746,31

738,78

707,20

675,89

636,40

606,73

94,76

105,62

106,46

107,85

108,27

108,66

112,73

116,97

120,53

123,05

126,55

129,67

130,40

130,77

129,62

129,67

C Incenerimento di rifiuti

7,65

12,91

10,89

13,24

11,76

14,38

11,94

12,98

12,59

12,85

16,20

14,14

13,47

12,89

13,43

13,59

D Altro (compostaggio)

0,01

0,02

0,02

0,05

0,06

0,08

0,10

0,12

0,16

0,18

0,18

0,20

0,21

0,22

0,21

0,21

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

2.079,55

2.103,03

2.131,50

2.162,26

2.159,87

2.167,76

2.177,77

2.122,03

2.076,52

2.032,83

1.966,12

1.953,55

1.880,22

1.876,56

1.816,74

1.778,67

5 - Cambiamenti uso del suolo e foreste

B Trattamento acque reflue

7 - Altro
TOTALE

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
NA: Not applicable

405

Tabella 6.3: Emissioni nazionali di protossido di azoto (N2O) per macrosettore IPCC
1990

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

kt/a
1 - Settore energetico

14,29

16,01

16,39

16,62

16,76

16,99

17,13

17,30

17,13

17,42

17,85

16,56

16,76

16,61

15,96

15,18

A Processi di combustione: metodo sett.

15,14

14,25

15,97

16,35

16,58

16,71

16,95

17,09

17,26

17,09

17,38

17,80

16,52

16,72

16,57

15,92

1 Industrie energetiche

1,67

1,67

1,61

1,61

1,64

1,58

1,67

1,75

1,82

1,84

1,91

1,90

1,89

1,87

1,85

1,65

2 Industria manifatturiera ed edilizia

4,93

4,52

4,42

4,47

4,49

4,51

4,66

4,74

4,77

4,93

5,03

5,02

5,05

4,98

4,64

3,98

3 Trasporti

2,91

4,69

5,20

5,40

5,42

5,58

5,50

5,44

5,32

5,06

5,00

3,66

3,94

3,89

3,57

3,45

4 Altri settori (civile, agricoltura e pesca)

4,52

4,88

4,94

4,89

4,99

5,13

5,11

5,30

5,15

5,42

5,59

5,64

5,60

5,60

5,66

5,82

5 Altro (consumi militari)

0,23

0,21

0,18

0,21

0,17

0,14

0,14

0,03

0,02

0,13

0,28

0,29

0,24

0,23

0,20

0,24

B Emissioni da perdite di combustibile

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,05

0,04

0,04

0,04

0,04

1 Combustibili solidi

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

2 Petrolio e metano

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,04

0,05

0,04

0,04

0,04

0,04

2 - Processi industriali

21,54

23,35

22,66

22,78

23,06

23,56

25,54

26,55

25,49

24,38

27,24

25,03

8,54

6,10

3,44

3,64

A Prodotti minerali

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

B Industria chimica

3,64

21,54

23,35

22,66

22,78

23,06

23,56

25,54

26,55

25,49

24,38

27,24

25,03

8,54

6,10

3,44

C Produzione di metalli

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

3 - Uso di solventi

2,62

2,49

2,96

2,96

3,40

3,33

3,31

3,00

3,00

2,81

2,73

2,66

2,61

2,54

2,35

2,16

75,51

74,88

73,95

77,31

75,36

76,10

74,86

74,30

73,15

72,49

72,34

70,37

69,52

69,99

66,64

62,02

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

12,65

12,20

12,34

12,44

12,70

12,89

12,46

12,91

12,42

12,33

11,98

11,96

11,61

12,19

12,18

12,14

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

62,84

62,66

61,60

64,86

62,65

63,20

62,39

61,38

60,72

60,15

60,34

58,39

57,89

57,79

54,45

49,87

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

0,01

4 - Agricoltura
A Fermentazione enterica
B Deiezioni
C Coltivazione del riso
D Terreni agricoli
F Combustione di rifiuti agricoli
5 - Cambiamenti uso del suolo e foreste

0,44

0,02

0,01

0,03

0,04

0,02

0,03

0,02

0,01

0,02

0,01

0,01

0,01

0,06

0,02

0,02

A Foreste

0,05

0,01

0,01

0,03

0,04

0,02

0,03

0,02

0,01

0,02

0,01

0,01

0,01

0,06

0,02

0,02

B Terreni agricoli

0,39

0,01

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

6 - Rifiuti

6,19

6,16

6,25

6,29

6,40

6,64

6,57

6,44

6,43

6,41

6,63

6,57

6,55

6,57

6,74

6,74

A Discariche

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

B Trattamento acque reflue

5,91

5,74

5,89

5,86

6,02

6,18

6,21

6,04

6,05

6,02

6,15

6,15

6,15

6,18

6,34

6,34

C Incenerimento di rifiuti

0,28

0,42

0,36

0,43

0,39

0,45

0,36

0,39

0,38

0,38

0,47

0,42

0,40

0,38

0,40

0,41

D Altro (compostaggio)

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA

NA
120,59

NA
122,91

NA
122,22

NA
126,00

NA
125,01

NA
126,64

NA
127,44

NA
127,61

NA
125,20

NA
123,52

NA
126,78

NA
121,20

NA
103,99

NA
101,88

NA
95,14

NA
89,77

7 - Altro
TOTALE

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
NA: Not applicable; NO: Not occurring

406

Tabella 6.4: Emissioni nazionali di F-gas (HFCs, PFCs, SF6)


1990

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

GWP

t/a
HFC-23

30,00

30,13

HFC-32

0,21

0,29

1,89

2,19

1,04

1,37

1,41

1,77

1,95

2,05

2,20

2,24

2,66

2,58

11.700

0,29

0,78

18,62

45,44

80,99

124,39

174,86

231,69

294,25

361,95

425,42

487,28

546,34

602,80

650

HFC-41

150

HFC-43-10mee

1.300

HFC-125

10,66

11,86

43,69

54,35

78,51

133,69

203,73

284,59

378,30

476,98

588,05

691,51

793,31

891,11

983,71

2.800

202,56

288,15

430,81

678,52

850,21

1.012,90

1.187,32

1.312,98

1.495,26

1.671,24

1.827,43

1.964,20

2.141,96

2.261,36

2.397,11

1.300

HFC-134

1.000

HFC-134a
HFC-152a

140

HFC-143

300

HFC-143a

6,72

HFC-227ea

10,08

17,05

26,76

33,71

55,29

82,21

113,22

151,05

192,46

238,33

280,68

322,45

362,59

403,60

0,54

1,59

3,98

5,29

6,77

9,14

12,35

16,36

21,12

27,57

33,69

39,51

45,03

50,28

HFC-236fa

3.800
2.900
6.300

HFC-245ca

560

CF4

213,34

55,04

26,81

27,53

28,07

25,06

36,01

47,27

42,36

53,09

C 2 F6

45,75

14,46

7,51

7,95

9,56

10,32

12,06

14,49

14,89

14,86

8,21

9,72

5,82

4,41

3,16

3,54

9.200

1,28

1,45

1,88

1,36

0,50

0,50

0,01

0,01

0,00

7.000

0,14

0,09

0,23

0,13

1,00

0,76

0,53

2,00

2,11

C 3 F8

40,20

38,82

33,85

37,20

23,69

25,67

C4F10

7.000

c-C4F8

0,01

0,02

0,04

C5F12

8.700
7.500

C6F14
SF6

6.500

7.400
13,93

25,17

28,56

30,49

25,31

16,92

20,65

33,28

30,95

19,56

21,01

19,47

16,98

17,89

18,22

16,65

23.900

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
HFC: Idrofluorocarburi; PFC: Perfluorocarburi; SF6: Esafluoruro di zolfo; GWP: Global Warming Potential (Potenziale di riscaldamento globale di ogni specie in rapporto al
potenziale dell'anidride carbonica).

407

Tabella 6.5: Emissioni nazionali di F-gas (HFCs, PFCs, SF6) in termini di CO2 equivalente
1990

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

ktCO2 eq/a
HFCs

351,00

671,29

450,33

755,74 1.181,72 1.523,65 1.985,67 2.549,75 3.191,29 3.901,91 4.635,03 5.400,56 6.106,19 6.855,26 7.512,98 8.172,52

PFCs

1.807,65

490,80

243,39

252,08

270,43

258,00

345,37

450,68

423,27

497,00

347,52

353,94

283,67

287,10

200,59

217,81

332,92

601,45

682,56

728,64

604,81

404,51

493,43

795,34

739,72

467,56

502,14

465,39

405,87

427,55

435,53

398,02

SF6

TOTALE 2.491,58 1.763,55 1.376,27 1.736,45 2.056,96 2.186,16 2.824,48 3.795,77 4.354,28 4.866,47 5.484,69 6.219,89 6.795,73 7.569,91 8.149,10 8.788,35
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
HFC: Idrofluorocarburi; PFC: Perfluorocarburi; SF6: Esafluoruro di zolfo.

Tabella 6.6: Emissioni nazionali complessive di gas serra espresse in termini di CO2
1990

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001
MtCO2
382,65
469,62
44,56
44,51
39,56
39,55
3,80
470,57
557,48

2002
eq/a
379,06
471,93
43,61
43,58
38,81
38,81
4,35
465,84
558,67

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

373,82 366,00 351,12 368,39 381,60 380,71 384,69


404,01 402,55 399,53 388,43 402,70 373,13 322,48
CO2 con LULUCF
435,89 445,96 439,32 443,57 454,79 460,20 463,67
487,70 490,57 490,12 485,43 476,23 466,00 417,21
CO2 senza LULUCF
43,67 44,16 44,76 45,41 45,36 45,52 45,73
42,69 41,29 41,02 39,48 39,41 38,15 37,35
CH4 con LULUCF
43,52 44,13 44,73 45,31 45,25 45,46 45,65
42,62 41,25 40,99 39,45 39,21 38,11 37,30
CH4 senza LULUCF
37,38 38,10 37,89 39,06 38,75 39,26 39,51
38,29 39,30 37,57 32,24 31,58 29,49 27,83
N2O con LULUCF
37,25 38,10 37,89 39,05 38,74 39,25 39,50
38,29 39,30 37,57 32,23 31,56 29,49 27,82
N2O senza LULUCF
2,49
1,76
1,38
1,74
2,06
2,19
2,82
4,87
5,48
6,22
6,80
7,57
8,15
8,79
F-gas
457,36 450,03 435,15 454,59 467,77 467,68 472,75
489,86 488,63 484,35 466,95 481,26 448,92 396,45
Totale con LULUCF
573,48 576,60 574,89 563,91 554,57 541,75 491,12
Totale senza LULUCF 519,16 529,95 523,31 529,67 540,84 547,10 551,64
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
LULUCF: Totale comprensivo di uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e gestione delle foreste
CO2: anidride carbonica; CH4: metano; N2O: protossido di azoto; F-gas: gas fluorurati; Lulucf: uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e gestione delle foreste.

408

Tabella 6.7: Emissioni nazionali complessive di gas serra per macrosettori IPCC espresse in termini di CO2 equivalente
1990
1 - Settore energetico
CO2
CH4
N 2O
2 - Processi industriali
CO2
CH4
N 2O
HFCs
PFCs
SF6
3 - Uso di solventi
CO2
N 2O
4 - Agricoltura
CH4
N 2O
5 - Cambiamenti uso del suolo e
foreste
CO2
CH4
N 2O
6 - Rifiuti
CO2
CH4
N 2O
TOTALE
Fonte: ISPRA

1995

1996

1997

1998

1999

2000

418,54 431,38 427,31 431,43 442,82 448,06 450,76


405,32 418,02 414,00 418,07 429,35 434,74 437,68
8,80
8,40
8,23
8,21
8,28
8,05
7,77
4,43
4,96
5,08
5,15
5,19
5,27
5,31
37,67
28,40
0,11
6,68
0,35
1,81
0,33
2,46
1,64
0,81
40,62
17,22
23,41

35,11
26,00
0,11
7,24
0,67
0,49
0,60
2,23
1,46
0,77
40,44
17,22
23,21

31,91
23,45
0,06
7,02
0,45
0,24
0,68
2,32
1,41
0,92
40,18
17,25
22,93

32,44
23,57
0,07
7,06
0,76
0,25
0,73
2,33
1,42
0,92
41,25
17,29
23,97

32,87
23,60
0,07
7,15
1,18
0,27
0,60
2,39
1,33
1,05
40,52
17,16
23,36

33,28
23,73
0,06
7,30
1,52
0,26
0,40
2,37
1,34
1,03
40,88
17,29
23,59

35,31
24,51
0,06
7,92
1,99
0,35
0,49
2,30
1,28
1,03
40,04
16,84
23,21

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009


MtCO2 eq/a
455,54 457,66 472,32 474,36 473,54 468,31 458,52 450,80 406,74
442,80 445,11 459,80 461,85 461,50 456,75 447,05 439,47 395,79
7,38
7,25
7,12
6,98
6,91
6,37
6,32
6,38
6,25
5,36
5,31
5,40
5,53
5,13
5,20
5,15
4,95
4,71
37,40
25,31
0,06
8,23
2,55
0,45
0,80
2,22
1,29
0,93
39,11
16,08
23,03

37,60
25,29
0,06
7,90
3,19
0,42
0,74
2,22
1,29
0,93
38,40
15,73
22,68

38,87
26,39
0,06
7,56
3,90
0,50
0,47
2,17
1,30
0,87
38,26
15,78
22,47

41,21
27,22
0,06
8,44
4,64
0,35
0,50
2,14
1,30
0,84
37,96
15,53
22,42

41,11
27,06
0,06
7,76
5,40
0,35
0,47
2,14
1,32
0,82
37,29
15,47
21,81

36,59
27,08
0,07
2,65
6,11
0,28
0,41
2,14
1,33
0,81
36,69
15,14
21,55

37,14
27,62
0,06
1,89
6,86
0,29
0,43
2,10
1,32
0,79
37,31
15,61
21,70

34,29
25,01
0,06
1,07
7,51
0,20
0,44
2,00
1,27
0,73
35,95
15,29
20,66

29,94
19,98
0,04
1,13
8,17
0,22
0,40
1,86
1,19
0,67
34,48
15,26
19,23

-61,80 -79,92 -88,16 -75,08 -73,07 -79,42 -78,89 -86,91 -92,83 -83,62 -87,97 -90,54 -96,96 -73,31 -92,83 -94,67
-62,08 -79,96 -88,20 -75,18 -73,19 -79,49 -78,98 -86,97 -92,87 -83,69 -88,01 -90,58 -97,00 -73,53 -92,88 -94,73
0,15
0,03
0,03
0,09
0,11
0,06
0,08
0,06
0,03
0,06
0,04
0,04
0,03
0,20
0,05
0,05
0,14
0,01
0,00
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,00
0,01
0,00
0,00
0,00
0,02
0,00
0,01
19,86 20,79 21,59 22,21 22,24 22,51 23,22 23,21 22,78 21,87 20,93 20,82 20,18 19,49 18,71 18,09
0,54
0,48
0,47
0,51
0,50
0,39
0,20
0,22
0,24
0,22
0,20
0,24
0,27
0,24
0,25
0,25
17,40 18,40 19,18 19,75 19,75 20,06 20,98 20,99 20,54 19,66 18,67 18,54 17,88 17,22 16,37 15,75
1,92
1,91
1,94
1,95
1,98
2,06
2,04
2,00
1,99
1,99
2,05
2,04
2,03
2,04
2,09
2,09
457,36 450,03 435,15 454,59 467,77 467,68 472,75 470,57 465,84 489,86 488,63 484,35 466,95 481,26 448,92 396,45

409

Tabella 6.8: Variazioni negli stock di carbonio sequestrato dalle foreste italiane
Anno

Carbon stock change in living


biomass
Increase

Decrease

Net
change

Net C
Net C
stock
stock
change in
TOTALE TOTALE
change in
dead
soils
organic
matter

Mt C

Mt C

Mt CO2

1990

19,5

-15,2

4,3

0,7

6,4

11,4

41,9

1991

19,7

-12,1

7,7

1,2

7,2

16,0

58,8

1992

20,0

-12,7

7,3

1,2

7,1

15,5

57,0

1993

20,2

-15,7

4,5

0,8

6,4

11,7

42,9

1994

20,4

-13,1

7,4

1,2

7,1

15,7

57,5

1995

20,7

-12,4

8,3

1,3

7,3

16,8

61,8

1996

20,9

-12,8

8,1

1,3

7,3

16,7

61,1

1997

21,1

-15,1

6,0

1,0

6,8

13,8

50,6

1998

21,3

-15,7

5,6

0,9

6,7

13,3

48,8

1999

21,5

-14,5

7,1

1,2

7,0

15,3

56,0

2000

21,8

-15,0

6,8

1,1

7,0

14,9

54,5

2001

22,0

-13,6

8,4

1,3

7,3

17,1

62,6

2002

22,2

-12,8

9,4

1,5

7,6

18,4

67,6

2003

22,4

-14,7

7,7

1,2

7,2

16,1

59,2

2004

22,7

-13,7

9,0

1,4

7,5

17,8

65,4

2005

22,9

-13,6

9,2

1,4

7,5

18,2

66,7

2006

23,1

-13,8

9,3

1,4

7,5

18,3

67,0

2007

23,3

-18,3

5,0

0,9

6,6

12,5

46,0

2008

23,5

-15,0

8,5

1,3

7,4

17,2

63,1

23,5
2009
Fonte: ISPRA

-14,4

9,0

1,4

7,3

17,7

65,0

410

Fonte: ISPRA

Figura 6.1: Emissioni nazionali complessive di gas serra

Fonte: ISPRA
Nota:
Per gli F-gas presente solo il settore Processi Industriali

Figura 6.2: Emissioni nazionali settoriali dei serra secondo la classificazione IPCC

411

Fonte: ISPRA

Figura 6.3: Emissioni nazionali settoriali di CO2 senza gli assorbimenti secondo la
classificazione IPCC e dettaglio del settore energetico
Trasporti
Residenziali e servizi
Uso di solventi
Rifiuti
Agricoltura
Processi industriali
Industrie energetiche
Totale
Industria manifatturiera
-35

-30

-25

-20

-15

-10

-5

10

15

20

MtCO2eq

Fonte: ISPRA

Figura 6.4: Variazioni (1990-2009) delle emissioni nazionali di gas serra per settore

412

land converting to forest

10,0

forest remaining forest

9,0
8,0
7,0
6,0
2

O 5,0
C
t
M4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 199 7 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fonte: ISPRA

Figura 6.5: Variazioni negli stock di carbonio relativamente alla sola biomassa (epigea e
ipogea)

413

EMISSIONI DI SOSTANZE ACIDIFICANTI (SOx, NOx, NH3): TREND E


DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
DESCRIZIONE
La quantificazione delle emissioni avviene attraverso opportuni processi di stima, secondo la
metodologia indicata dallAgenzia Europea dellAmbiente (EMEP/EEA Air pollutant emission
inventory guidebook, 2009). Le emissioni antropogeniche di ossidi di zolfo (SOx) derivano in gran
parte dall'uso di combustibili contenenti zolfo, mentre le sorgenti naturali sono principalmente i
vulcani. Gli SOx sono tra i principali agenti del processo di acidificazione dell'atmosfera, con effetti
negativi sugli ecosistemi e i materiali. Gli ossidi di azoto (NOx) sono da ricondurre ai processi di
combustione che avvengono ad alta temperatura e le fonti sono principalmente i trasporti, la
combustione industriale, la produzione di elettricit e calore. Per quanto riguarda l'ammoniaca
(NH3), le emissioni derivano quasi totalmente da attivit agricole (inclusi gli allevamenti).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Le stime delle emissioni di sostanze acidificanti (SOx e NOx) hanno consentito di monitorare i
Protocolli di riduzione delle emissioni nellambito della Convenzione sullinquinamento
transfrontaliero. Insieme allammoniaca (NH3) sono alla base del Protocollo di Gteborg e della
Direttiva NEC (National Emission Ceiling). Sono realizzate a livello nazionale e calcolate in
conformit alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit e completezza
richieste dalla metodologia di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Gli obiettivi fissati dal Protocollo di Gteborg (1999) nell'ambito della Convenzione di Ginevra
sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979) sono i seguenti: SOx: valore
limite 500 kt; NOx: valore limite 1.000 kt; NH3: valore limite 419 kt. I limiti nazionali di emissione
da raggiungere entro il 2010, fissati dal D.Lgs. 171/04, in recepimento della Direttiva NEC
(2001/81/CE) sono: SOx: 475 kt; NOx : 990 kt; NH3: 419 kt.

STATO e TREND
Complessivamente le emissioni delle tre sostanze acidificanti espresse in equivalenti acidi
registrano nel 2009 una diminuzione del 70% rispetto al 1980 e risultano cos distribuite: gli ossidi
di zolfo hanno un peso pari al 14%, le emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca sono pari
rispettivamente al 41% e al 45%. In riferimento alla normativa nazionale, che recepisce quella
comunitaria, va notato che nel 2009 anche gli ossidi di azoto hanno raggiunto il limite imposto per
il 2010. La riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo (93% dal 1980 al 2009) imputabile
principalmente ai vincoli introdotti sulluso dei combustibili. Dal 1980 al 2009 le emissioni del
settore dei trasporti stradali registrano una riduzione molto forte, cos come diminuito il loro peso
sul totale (dal 4% nel 1980 allo 0,2% nel 2009); le emissioni dei tre settori della combustione (per la
produzione di energia, industriale e non industriale) sono diminuite del 95% e pesano il 61% nel
2009 rispetto all88% del 1980. Nello stesso arco temporale le emissioni da processi produttivi,
altre sorgenti mobili e trattamento e smaltimento dei rifiuti, nonostante registrino forti riduzioni
delle emissioni, vedono aumentare sensibilmente il loro peso sul totale. Le emissioni di NOx sono
diminuite dal 1980 al 2009 del 41%; il settore del trasporto stradale emette la quota maggiore
414

rispetto al totale delle emissioni di ossidi di azoto, essendone responsabile dal 1995 in maniera
costante di poco pi della met; inoltre, le emissioni di NOx di questo settore si sono ridotte di
quasi il 50% dal 1995. Il settore delle altre sorgenti mobili diverse dal trasporto stradale emette nel
2009 una quota sul totale di emissioni di ossidi di azoto pari al 19%; in questo settore la decrescita
delle emissioni inizia nel 1998 e si registra una diminuzione del 36% nel periodo 1998-2009. Fra i
tre settori caratterizzati da processi di combustione interessante notare landamento delle
emissioni NOx del settore energetico e dellindustria: il primo presenta una diminuzione delle
emissioni molto forte (84% dal valore massimo raggiunto nel 1990); il secondo, dopo il picco dei
primi anni novanta ed aver registrato una certa stabilizzazione dal 1997 al 2007, mostra da
questultimo anno fino al 2009 una nuova riduzione del 30%. Entrambi i settori negli anni hanno
ridotto notevolmente la loro quota sul totale, che nel 2009 si attesta complessivamente al 18%. Alla
combustione non industriale, le cui emissioni sono in crescita, nel 2009 va attribuito l8% delle
emissioni di ossidi di azoto. Le emissioni di ammoniaca registrano una diminuzione del 17% nel
periodo 1980-2009. Principale responsabile delle emissioni di NH3 il settore agricolo, che lungo
lintero periodo contribuisce sempre per oltre il 90% delle emissioni totali; dal 1980 al 2009 le
emissioni di questo settore si riducono del 20%. Le emissioni da trasporti stradali, che registrano
una forte crescita dal 1980 al 2001, hanno ripreso a ridursi e raggiungono un peso sul totale delle
emissioni d NH3 nel 2009 pari al 3%. Anche le emissioni da trattamento e smaltimento dei rifiuti
crescono fino al 2001 e iniziano a ridursi a partire da tale anno; nel 2009 il peso sul totale pari al
2%.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la
nomenclatura delle attivit SNAP97 adottata dalla metodologia EMEP/EEA (Air pollutant emission
inventory guidebook, 2009). Per garantire consistenza e compatibilit dellinventario,
laggiornamento annuale delle emissioni comporta la continua revisione dellintera serie storica
sulla base della maggiore informazione e dei pi recenti sviluppi metodologici. Nei totali non
vengono conteggiate le emissioni da sorgenti naturali (altre sorgenti di emissione e assorbimenti)
conformemente alla classificazione adottata nella stima delle emissioni dellinventario. Le Tabelle e
Figure presentate analizzano landamento settoriale sia dei singoli inquinanti sia del totale espresso
in equivalenti acidi.

415

Tabella 6.9:Emissioni nazionali di ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx) e ammoniaca (NH3) per macrosettore
1980

1985

1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

t/a
SOx
A

1.792.501

1.170.427

360.208

194.196

96.091

875.853

336.866

298.518

145.904

140.834

155.940

138.247

97.358

124.645

104.922

13.182

TOTALE
A

1.000.778

776.360

466.850

414.796

373.343

283.401

258.257

187.008

184.063

139.108

112.475

87.787

35.258

22.722

24.147

20.914

20.716

19.966

19.709

17.677

15.170

10.182

9.757

214.763

104.462

95.018

90.895

87.450

76.516

72.767

65.663

66.736

59.034

42.688

124.610

49.615

59.690

61.171

56.606

55.518

59.282

53.373

58.726

50.654

45.188

130.391

71.640

11.987

12.577

11.278

11.515

11.729

2.413

2.048

1.902

1.637

457

99.769

85.661

84.070

81.726

50.392

50.049

49.539

50.510

48.381

45.936

39.468

38.214

13.190

12.825

11.461

9.774

9.544

8.810

8.837

9.509

10.548

9.163

9.130

8.385

6.439

3.450.539

2.057.794

1.794.312

1.319.754

749.479

697.499

616.803
NOx

518.574

481.034

402.236

380.368

336.708

281.835

230.531

328.031

416.388

457.369

344.312

172.601

160.345

159.462

159.487

147.003

117.163

114.018

102.474

92.351

74.062

66.768

60.673

61.298

61.201

64.062

65.507

63.493

68.195

71.843

74.902

72.912

71.564

75.241

77.857

293.874

229.811

245.954

176.807

147.628

148.070

140.119

139.651

135.625

148.236

145.559

146.826

127.670

102.276

35.069

33.869

29.791

30.848

9.080

9.244

12.000

13.505

14.163

15.903

13.093

11.223

8.713

11.605

685.280

719.544

940.768

991.417

755.625

747.218

711.502

688.582

666.972

610.797

585.694

583.372

551.658

512.482

242.201

248.541

270.238

274.942

267.739

258.500

246.867

244.844

240.173

231.434

216.477

201.080

189.664

186.521

13.369

13.677

9.345

14.983

13.983

15.837

15.341

15.440

17.861

15.995

15.209

14.660

15.207

15.788

500

511

469

465

437

410

457

424

504

473

465

472

486

467

1.665.093

1.723.014

2.015.233

1.894.974

1.431.156

1.405.133

1.349.241
NH3

1.330.128

1.294.143

1.214.903

1.163.428

1.131.670

1.060.990

981.058

TOTALE
A

120

124

147

106

122

143

164

178

213

204

203

207

207

185

227

219

235

290

348

355

299

318

376

347

377

484

506

552
1.485

78

61

68

62

56

225

449

879

2.834

3.421

2.252

1.618

1.793

1.086

1.048

759

448

349

284

272

770

423

532

627

466

446

270

461

517

697

5.519

19.379

19.678

18.376

16.832

16.100

14.853

14.201

12.622

11.086

10.100

33

34

37

37

37

37

36

37

37

37

36

35

34

34

6.581

7.966

8.713

9.628

11.542

12.512

12.132

11.538

9.679

9.777

9.237

9.011

8.686

8.859

461.416

471.437

457.476

432.530

416.676

418.604

407.629

404.599

397.789

386.626

383.868

395.001

385.837

369.573

470.002

481.406

468.131

448.621

448.507

451.838

439.357

435.151

427.450

415.796

410.802

419.443

408.594

391.058

TOTALE

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D: Processi produttivi; E: Trasporti stradali; F: Altre sorgenti
mobili; G: Trattamento smaltimento rifiuti; H: Agricoltura.

416

Tabella 6.10: Emissioni nazionali complessive di ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx) e ammoniaca (NH3)
1980

1985

1990

1995

2000

2001
2002
ktH+/a
21,80
19,28
30,55
29,33
26,58
25,84
78,92
74,45

SOx
107,83
64,31
56,07
41,24
23,42
NOx
36,20
37,46
43,81
41,20
31,11
NH3
27,65
28,32
27,54
26,39
26,38
TOTALE
171,67
130,08
127,42
108,83
80,92
Fonte: ISPRA
Nota:
Fattore di conversione in equivalenti acidi (H+/kg): SOx=31,25; NOx=21,74; NH3=58,82

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

16,21
28,92
25,60
70,72

15,03
28,13
25,14
68,31

12,57
26,41
24,46
63,44

11,89
25,29
24,16
61,34

10,52
24,60
24,67
59,80

8,81
23,07
24,03
55,91

7,20
21,33
23,00
51,53

417

2,0

1,5

a 1,0
/t
M

0,5
OBIET TIVO 2010

0,0
0
9
9
1

1
9
9
1

2
9
9
1

3
9
9
1

4
9
9
1

5
9
9
1

6
9
9
1

7
9
9
1

8
9
9
1

9
9
9
1

Combustione -Energia e industria di trasformazione


Combustione - Industria
Trasporti Stradali

0
0
0
2

1
0
0
2

2
0
0
2

3
0
0
2

4
0
0
2

5
0
0
2

6
0
0
2

7
0
0
2

8
0
0
2

9
0
0
2

Combustione - Non industriale


Processi Produttivi
Altre Sorgenti Mobili

Fonte: ISPRA

Figura 6.6: Emissioni nazionali di ossidi di zolfo (SOx)

2,0

1,5

1,0
a
/
t
M

OBIETTIVO 2010

0,5

0,0
0
99
1

1
9
9
1

2
99
1

3
9
9
1

4
99
1

5
9
9
1

6
99
1

7
99
1

8
99
1

Combustione -Energia e industria di trasformazione


Combustione - Industria
Trasporti Stradali
Trattamento e Smaltimento Rifiuti

9
99
1

0
00
2

1
00
2

2
00
2

3
00
2

4
00
2

5
00
2

6
00
2

7
00
2

8
00
2

9
00
2

Combustione - Non industriale


Processi Produttivi
Altre Sorgenti Mobili
Agricoltura

Fonte: ISPRA

Figura 6.7: Emissioni nazionali settoriali di ossidi di azoto (NOx)


418

0,5

0,4

OBIETTIVO 2010

Mt / a

0,3

0,2

0,1

0,0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Processi Produttivi

Trasporti Stradali

Trattamento e Smaltimento Rifiuti

Agricoltura

Altro

Fonte: ISPRA

Figura 6.8: Emissioni nazionali di ammoniaca (NH3)

Fonte: ISPRA

Figura 6.9: Emissioni nazionali complessive di ossidi di zolfo (SOx), ossidi di azoto (NOx) e
ammoniaca (NH3)
419

EMISSIONI DI PRECURSORI DI OZONO TROPOSFERICO (NOx E


COVNM): TREND E DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
DESCRIZIONE
La stima delle emissioni avviene secondo la metodologia indicata dall'Agenzia Europea
dell'Ambiente (EMEP/EEA Air pollutant emission inventory guidebook, 2009). Il problema
dell'ozono troposferico riveste notevole importanza sia nell'ambiente urbano, dove si verificano
episodi acuti di inquinamento, sia nell'ambiente rurale, dove si riscontra un impatto sulle
coltivazioni. Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di composti organici volatili non metanici
(COVNM), precursori dell'ozono troposferico, hanno anche una rilevanza transfrontaliera per
fenomeni di trasporto a lunga distanza. La formazione dell'ozono avviene attraverso reazioni
fotochimiche, che si verificano in concomitanza di condizioni meteorologiche tipiche del periodo
estivo. L'ozono ha un elevato potere ossidante e determina effetti dannosi sulla popolazione,
sull'ecosistema e sui beni storico-artistici. Le fonti principali di questi inquinanti sono i trasporti e
altri processi di combustione, oltre che l'uso di solventi per quanto riguarda i COVNM.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Le stime delle emissioni dei precursori di ozono troposferico hanno consentito di monitorare i
Protocolli di riduzione delle emissioni nellambito della Convenzione sullinquinamento
transfrontaliero; inoltre, sono alla base del Protocollo di Gteborg e della Direttiva NEC. Tali stime,
realizzate a livello nazionale, sono calcolate in conformit alle caratteristiche di trasparenza,
accuratezza, consistenza, comparabilit e completezza richieste dalla metodologia di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Gli obiettivi fissati dal Protocollo di Gteborg (1999) nell'ambito della Convenzione di Ginevra
sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979) sono i seguenti: NOX: valore
limite 1.000 kt; COV: valore limite 1.159 kt. I limiti nazionali di emissione da raggiungere entro il
2010 fissati dal D.Lgs. 171/04, in recepimento della Direttiva NEC (2001/81/CE) sono: NOX = 990
kt; COV = 1.159 kt.

STATO e TREND
Dal 1980 al 2009 le emissioni di NOx sono diminuite del 41% e quelle di COVNM del 46%
soprattutto grazie alla forte riduzione delle emissioni nei due settori dei trasporti, permettendo ai
due composti precursori dellozono troposferico di essere in linea con gli obiettivi stabiliti dalla
normativa da conseguire entro il 2010. Il settore del trasporto stradale emette in modo costante poco
pi della met delle emissioni di ossidi di azoto dal 1992; a partire da questo anno il trend di queste
emissioni si inverte e si riducono della met. Le emissioni di NOx delle altre modalit di trasporto
diverse da quello stradale tendono a crescere fino al 1998 per poi ridursi del 36% nel periodo 19982009, mantenendo comunque dal 1998 una quota costante di circa il 18% del totale delle emissioni.
Laltro settore chiave per questa sostanza quello della combustione per la produzione di energia e
dellindustria di trasformazione che dal 1990 riduce le emissioni dell84% e riduce
progressivamente il suo peso sul totale da valori intorno al 20% fino ai primi anni 90 a poco meno
del 10% negli ultimi tre anni. Per quanto riguarda le emissioni degli altri settori della combustione,
industriale e non industriale, decrescono in maniera significativa le emissioni solo della prima
(-58% dal 1990), mentre quelle della seconda sono in crescita nel corso del periodo; i due settori
420

della combustione pesano complessivamente per il 18% nel 2009. Per quanto riguarda le emissioni
di COVNM, i trasporti stradali, che fino al 1999 hanno avuto un peso pari a circa la met delle
emissioni totali prodotte, nel 2009 contribuiscono al 25% delle emissioni, decrescendo del 75% dal
1993 (anno in cui hanno cessato di aumentare) al 2009. Le emissioni derivanti dalluso di solventi
sono cresciute di peso rispetto a quelle degli altri settori, fino a raggiungere circa il 40% negli ultimi
cinque anni; lungo lintero periodo 1980-2009 queste emissioni subiscono una diminuzione del
17%. Diversamente, il settore delle altre sorgenti mobili conserva stabilmente la quota in media del
9% sul totale dal 1980 al 2009 e vede decrescere le emissioni di circa il 36%. Nel 2009 le emissioni
di COVNM derivano anche dalla combustione non industriale e dai processi produttivi
rispettivamente per una quota sul totale dell11% e del 6% e dai processi di estrazione e
distribuzione di combustibili fossili (4%).

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la
nomenclatura delle attivit SNAP 97 adottata dalla metodologia EMEP/EEA (Air pollutant
emission inventory guidebook, 2009). Nei totali non vengono conteggiate le emissioni da sorgenti
naturali (altre sorgenti di emissione e assorbimenti) conformemente alla classificazione adottata
nella stima delle emissioni dellinventario. Per garantire consistenza e compatibilit dellinventario,
laggiornamento annuale delle emissioni comporta la revisione dellintera serie storica sulla base
della maggiore informazione e dei pi recenti sviluppi metodologici. In particolare,
laggiornamento del procedimento di stima delle emissioni da trasporto stradale ha comportato la
revisione dellintera serie dei dati, spiegando cos le differenze riscontrabili rispetto alla precedente
edizione. Le Tabelle e Figure illustrano landamento delle emissioni nazionali di NOx e COVNM
sia a livello settoriale sia complessivo.

421

Tabella 6.11: Emissioni nazionali di ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili non metanici (COVNM) per macrosettori
1980

1985

1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

159,49
68,20
139,65
13,51
0,00
0,00
688,58
244,84
15,44
0,42
1.330,13

147,00
71,84
135,62
14,16
0,00
0,00
666,97
240,17
17,86
0,50
1.294,14

117,16
74,90
148,24
15,90
0,00
0,00
610,80
231,43
15,99
0,47
1.214,90

114,02
102,47
72,91
71,56
145,56
146,83
13,09
11,22
0,00
0,00
0,00
0,00
585,69
583,37
216,48
201,08
15,21
14,66
0,46
0,47
1.163,43 1.131,67

2008

2009

kt/a
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
TOTALE

328,03
66,77
293,87
35,07
0,00
0,00
685,28
242,20
13,37
0,50
1.665,09

416,39
60,67
229,81
33,87
0,00
0,00
719,54
248,54
13,68
0,51
1.723,01

457,37
61,30
245,95
29,79
0,00
0,00
940,77
270,24
9,35
0,47
2.015,23

344,31
61,20
176,81
30,85
0,00
0,00
991,42
274,94
14,98
0,46
1.894,97

172,60
64,06
147,63
9,08
0,00
0,00
755,63
267,74
13,98
0,44
1.431,16

160,35
65,51
148,07
9,24
0,00
0,00
747,22
258,50
15,84
0,41
1.405,13

NOx
159,46
63,49
140,12
12,00
0,00
0,00
711,50
246,87
15,34
0,46
1.349,24
COVNM
5,73
62,49
7,72
78,43
55,76
499,38
587,67
140,82
25,61
1,21
1.464,81

92,35
75,24
127,67
8,71
0,00
0,00
551,66
189,66
15,21
0,49
1.060,99

74,06
77,86
102,28
11,61
0,00
0,00
512,48
186,52
15,79
0,47
981,06

A
12,89
10,83
7,61
7,39
6,26
5,63
5,63
5,52
5,58
5,61
5,57
5,42
4,66
B
40,78
38,67
43,31
55,20
69,21
72,40
68,80
83,35
79,78
85,21
103,88
108,69
116,32
C
8,78
6,86
7,26
8,06
8,17
7,86
7,80
8,02
8,00
8,30
8,15
7,46
5,55
D
98,05
94,65
94,98
85,62
70,65
72,91
72,35
74,98
76,06
76,93
76,22
68,23
65,68
E
67,43
74,68
90,86
103,75
56,55
51,43
54,87
52,97
53,84
50,78
47,99
48,73
48,69
F
546,55
533,22
604,25
557,73
512,99
502,34
495,38
496,97
494,72
505,59
501,63
482,72
455,51
G
1.069,38
880,15
964,29 1.065,61
715,55
647,72
530,53
467,42
397,49
359,58
327,53
298,17
275,19
H
171,63
184,46
187,32
183,68
154,63
148,86
137,03
131,22
130,44
126,47
122,95
116,10
110,13
I
24,82
28,47
20,21
25,78
24,89
26,07
25,20
27,76
25,93
25,04
23,88
23,94
23,69
L
1,34
1,37
1,30
1,27
1,23
1,16
1,16
1,27
1,22
1,20
1,22
1,26
1,20
TOTALE 2.041,66 1.853,38 2.021,40 2.094,08 1.620,13 1.536,38
1.398,75 1.349,46 1.273,05 1.244,72 1.219,04 1.160,73 1.106,63
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A:Combustione Energia e Industria di trasformazione; B:Combustione non industriale; C:Combustione Industriale; D:Processi produttivi; E:Estrazione Distribuzione
combustibili fossili/geotermia; F:Uso di solventi; G:Trasporti stradali; H:Altre sorgenti mobili; I:Trattamento Smaltimento rifiuti; L:Agricoltura.

422

Tabella 6.12: Emissioni nazionali complessive di ossidi di azoto (NOx) e composti organici
volatili non metanici (COVNM)
1980

1985

1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

MtTOFP/a

NOx

2,03

2,10

2,46

2,31

1,75

1,71

1,65

1,62

1,58

1,48

1,42

1,38

1,29

1,20

COVNM

2,04

1,85

2,02

2,09

1,62

1,54

1,46

1,40

1,35

1,27

1,24

1,22

1,16

1,11

TOTALE

4,07

3,96

4,48

4,41

3,37

3,25

3,11

3,02

2,93

2,76

2,66

2,60

2,46

2,30

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Fattore di conversione in TOFP: NOx =1,22; COVNM=1

2,5

Mt / a

2,0

1,5

1,0

OBIETTIVO 2010

0,5

0,0
19901991199219931994199519961997199819992000200120022003200420052006200720082009
Combustione - Non industriale
Estrazione,distribuzione combustibili fossili / geotermico
Trasporti Stradali
Trattamento e Smaltimento Rifiuti

Processi Produttivi
Uso di solventi
Altre Sorgenti Mobili
altro

Fonte: ISPRA

Figura 6.10: Emissioni nazionali di composti organici volatili non metanici (COVNM)

423

2,5

2,0

Mt / a

1,5

1,0

OBIETTIVO 2010
0,5

0,0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Combustione -Energia e industria di trasformazione
Combustione - Industria
Trasporti Stradali
Altre Sorgenti Mobili

Combustione - Non industriale


Processi Produttivi
Trattamento e Smaltimento Rifiuti
Agricoltura

Fonte: ISPRA

Figura 6.11:Emissioni nazionali settoriali di ossidi di azoto (NOx)

Fonte: ISPRA

Figura 6.12: Emissioni nazionali complessive di ossidi di azoto (NOx) e composti organici
volatili non metanici (COVNM)

424

EMISSIONI DI PARTICOLATO (PM10): TREND E DISAGGREGAZIONE


SETTORIALE
DESCRIZIONE
Le polveri di dimensione inferiore a 10 m hanno origine sia naturale sia antropica. L'origine
naturale da ricondurre all'erosione dei suoli, all'aerosol marino, alla produzione di aerosol
biogenico (frammenti vegetali, pollini, spore), alle emissioni vulcaniche e al trasporto a lunga
distanza di sabbia. Una parte consistente delle polveri presenti in atmosfera ha origine secondaria,
ed dovuta alla reazione di composti gassosi quali ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ammoniaca e
composti organici. Inoltre, tra i costituenti delle polveri rientrano composti quali idrocarburi
policiclici aromatici e metalli pesanti. Le polveri, soprattutto nella loro frazione dimensionale
minore, hanno una notevole rilevanza sanitaria per l'alta capacit di penetrazione nelle vie
respiratorie. Le stime effettuate sono relative solo alle emissioni di origine primaria, mentre non
sono calcolate quelle di origine secondaria, cos come quelle dovute alla risospensione delle polveri
depositatesi al suolo.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Le stime delle emissioni di PM10 sono rilevanti per il monitoraggio dellefficacia delle normative di
riduzione delle emissioni con particolare attenzione alle aree urbane. Sono calcolate in conformit
alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit e completezza richieste
dalla metodologia di riferimento. Sono realizzate a livello nazionale e disaggregate a livello spaziale
tenendo in considerazione le specificit regionali di produzione e di emissioni. Un ulteriore
miglioramento potr derivare dallindividuazione di ulteriori potenziali sorgenti emissive al
momento non incluse nella metodologia di stima.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


La Direttiva LCP 2001/80/CE indica i valori limite di emissione di polveri per combustibili solidi,
liquidi e gassosi nei grandi impianti di combustione e la Raccomandazione 2003/47/CE fornisce
orientamenti per gli Stati membri nell'elaborazione del piano nazionale di riduzione delle emissioni
nei grandi impianti individuati nella direttiva citata. Il DM n. 60 del 02/04/02 introduce i "valori
limite" per il PM10 in vigore a partire dal 01/01/2005 (fase 1) e dal 01/01/2010 (fase 2).

STATO e TREND
Le emissioni nazionali di PM10 iniziano a ridursi a partire dal 1994 e a partire da tale anno
registrano una diminuzione del 30%. Segue questo stesso andamento il settore del trasporto stradale
che negli ultimi tre anni contribuisce alle emissioni totali come la seconda quota emissiva (circa il
20%), mentre aveva la quota pi alta fino ai primi anni 2000. Le emissioni provenienti dalla
combustione non industriale rappresentano nel 2009 il settore pi importante con il 35% delle
emissioni totali; dal 1990 al 2009 le emissioni di questo settore sono pi che raddoppiate. Gli altri
processi di combustione presentano, nel medesimo periodo, rilevanti riduzioni delle emissioni di
particolato. In particolare, la combustione per energia e nellindustria di trasformazione decresce del
93%; questo settore pesa solo il 2% sul totale negli ultimi anni, contro il 18% dei primi anni della
serie storica. La combustione nellindustria riduce le proprie emissioni del 66% con la conseguente
riduzione del proprio peso sul totale fino al 7% del 2009. Le emissioni dai processi produttivi, da
altre sorgenti mobili e da attivit agricole pesano tutte intorno al 10% sul totale negli ultimi anni,
425

ma solo quelle da altre sorgenti mobili hanno una significativa riduzione del 49% dal 1990, mentre
le emissioni dagli altri due settori mostrano un andamento sostanzialmente stabile. Le emissioni
legate al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti hanno aumentato negli anni il proprio peso sul
totale fino al 7% dal 2004 al 2009, restando comunque stabili a partire dal 1991.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la
nomenclatura delle attivit SNAP97 adottata dalla metodologia CORINAIR. Nei totali non vengono
conteggiate le emissioni da sorgenti naturali (altre sorgenti di emissione e assorbimenti)
conformemente alla nuova classificazione adottata nella stima delle emissioni dellinventario. Per
garantire consistenza e compatibilit dellinventario, laggiornamento annuale delle emissioni
comporta la revisione dellintera serie storica sulla base della maggiore informazione e dei pi
recenti sviluppi metodologici. In particolare, laggiornamento del procedimento di stima delle
emissioni da trasporto stradale ha comportato la revisione dellintera serie dei dati, spiegando cos
le differenze riscontrabili rispetto alla precedente edizione. La serie storica delle emissioni nazionali
per settore viene riportata nella Tabella 6.12 e nella Figura 6.13.

426

Tabella 6.12: Emissioni nazionali di PM10 per macrosettori


Macrosettori

1990

1995

2000

2001

2002

2003
kt/a
8,96
35,72
23,40
19,11
0,67
0,02
46,60
26,57
11,69
17,93
190,66

2004

2005

2006

2007

2008

2009

A
44,84
39,60
18,42
16,31
12,91
8,41
5,87
5,57
4,30
3,66
3,00
B
28,62
34,22
39,08
40,42
33,44
41,83
39,03
42,25
53,36
55,71
60,59
C
35,65
33,26
24,20
23,48
22,84
21,92
20,38
20,14
18,46
17,75
11,96
D
22,06
20,22
18,52
18,52
18,37
19,83
19,86
20,39
19,72
18,27
15,02
E
0,68
0,59
0,57
0,61
0,63
0,77
0,76
0,78
0,79
0,78
0,63
F
0,04
0,04
0,02
0,02
0,02
0,02
0,02
0,02
0,02
0,02
0,02
G
54,79
53,05
50,24
50,06
47,78
45,51
41,51
39,34
39,35
36,53
34,34
H
31,57
32,65
29,88
28,59
27,16
25,23
23,74
21,33
18,99
16,80
16,17
I
8,21
11,98
11,37
12,02
11,68
14,55
13,05
12,51
12,02
12,44
12,44
L
17,89
17,78
17,17
18,39
18,33
17,78
17,59
16,82
17,79
18,42
18,49
TOTALE
244,35 243,39 209,49 208,43 193,18
195,84 181,80 179,16 184,81 180,37 172,65
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D:
Processi produttivi; E: Estrazione distribuzione combustibili fossili/geotermia; F: Uso di solventi; G: Trasporti stradali;
H: Altre sorgenti mobili; I: Trattamento smaltimento rifiuti; L: Agricoltura
300

250

kt / a

200

150

100

50

0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Combustione -Energia e industria di trasformazione
Combustione - Industria
Trasporti Stradali
Trattamento e Smaltimento Rifiuti
altro

Combustione - Non industriale


Processi Produttivi
Altre Sorgenti Mobili
Agricoltura

Figura 6.13: Emissioni nazionali di PM10 secondo la disaggregazione settoriale


Fonte: ISPRA

427

EMISSIONI DI MONOSSIDO DI CARBONIO (CO): TREND E


DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
DESCRIZIONE
La quantificazione delle emissioni a livello nazionale avviene attraverso opportuni processi di stima
secondo la metodologia dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EMEP/EEA Air pollutant emission
inventory guidebook, 2009). Il monossido di carbonio si forma durante i processi di combustione
quando questa incompleta per difetto di ossigeno. Le emissioni derivano in gran parte dagli
autoveicoli e dagli impianti di combustione non industriale e in quantit minore dagli altri settori:
dall'industria (impianti siderurgici e raffinerie di petrolio), dal trattamento e smaltimento rifiuti, dai
processi produttivi e dalle centrali termoelettriche.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Le stime delle emissioni di monossido di carbonio sono rilevanti per il monitoraggio dellefficacia
delle normative di riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti e nellindustria. Sono calcolate
in conformit alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit e
completezza richieste dalla metodologia di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Numerose normative limitano le emissioni di tale sostanza in determinati settori, in particolare nei
trasporti stradali e nell'industria. La Direttiva 98/77/CE relativa alle misure da adottare per ridurre
le emissioni dei veicoli a motore e la 97/68/CE attiene all'emissione di inquinanti gassosi e
particolato. Altri riferimenti normativi concernono le emissioni da processi di combustione, tra cui
l'incenerimento dei rifiuti (DM n. 503 del 19/11/97) e la combustione in impianti industriali (DM
del 12/7/90 e D.Lgs. 351/99, in recepimento della Direttiva 96/62/CE sulla qualit dell'aria in
ambito urbano).

STATO e TREND
Complessivamente le emissioni di monossido di carbonio risultano in diminuzione, soprattutto a
partire dai primi anni 90: dal 1993 al 2009 decrescono del 66%. Questo andamento dovuto in gran
parte allevoluzione delle emissioni del settore del trasporto stradale, che cessano di crescere
anchesse dal1993riducendosi nel 2009 del 79%, grazie soprattutto al rinnovo del parco veicolare; si
stratta del settore che fino al 1999 ha contato in media per circa tre quarti del totale delle emissioni
di CO, per poi ridursi fino al 47% del 2009. La riduzione della quota di emissioni attribuibile a
questa modalit di trasporto stata compensata dalla crescita del settore della combustione non
industriale sia per quanto riguarda la quota sul totale di questo settore (mai oltre il 5% fino al 1998,
per poi raggiungere la quota del 21% nel 2009) sia per landamento delle emissioni, pi che
raddoppiate dal 1980 al 2009. Nel 2009 gli altri settori rilevanti per il loro peso sul totale sono i
trasporti diversi da quello stradale e il trattamento e smaltimento dei rifiuti: ciascuno contribuisce
quasi per il 10%. Per quanto riguarda landamento delle emissioni di CO di questi due settori, va
notato che si comportano in modo diverso: solo le emissioni dalle altre sorgenti mobili seguono
landamento complessivo del composto riducendosi del 46% dal 1993 al 2009, mentre le emissioni
che derivano dal settore rifiuti mostrano un costante aumento dell8%. Le emissioni legate ai
processi produttivi mostrano un andamento costante dal 1996 al 2008; nel 2009 si riducono del 32%
rispetto allanno precedente.
428

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Per garantire consistenza e compatibilit
dellinventario, laggiornamento annuale delle emissioni comporta la revisione dellintera serie
storica sulla base della maggiore informazione e dei pi recenti sviluppi metodologici. Le emissioni
nazionali sono disaggregate secondo la nomenclatura delle attivit SNAP97 adottata dalla
metodologia dallAgenzia Europea dellAmbiente (EMEP/EEA Air pollutant emission inventory
guidebook, 2009). Nei totali non vengono conteggiate le emissioni da sorgenti naturali (altre
sorgenti di emissione e assorbimenti) conformemente alla nuova classificazione adottata nella stima
delle emissioni dellinventario. La Tabella 6.14 riporta i dati della serie storica delle emissioni
settoriali, mentre la Figura 6.14 ne illustra landamento negli anni.

429

Tabella 6.14: Emissioni nazionali di monossido di carbonio (CO) per macrosettori


Macrosettori

1980

1985

1990

1995

2000

2001

2002
2003
kt/a
54,57
51,25
300,78
324,21
285,00
294,51
122,52
132,97
2.788,11 2.532,48
346,56
337,55
263,02
268,76
12,34
11,26
4.172,90 3.952,98

2004

2005

2006

2007

2008

2009

A
31,45
30,73
58,75
54,27
55,54
57,58
50,86
53,67
54,38
39,71
38,36
32,33
B
259,75
224,34
215,09
281,54
347,25
360,62
379,22
358,27
388,14
484,33
506,60
550,31
C
404,56
316,37
305,84
410,98
312,49
309,25
286,93
326,15
322,75
267,14
282,59
154,96
D
241,80
233,40
223,69
139,79
129,19
125,21
139,45
144,16
148,70
141,26
136,38
92,45
E
5.332,21 5.598,82 5.589,27 5.424,18 3.355,47 3.052,93
2.214,90 1.827,43 1.617,98 1.473,69 1.322,53 1.223,26
F
538,30
553,17
566,69
502,95
395,65
375,16
335,23
345,81
326,98
315,38
284,04
267,21
G
311,15
315,13
159,19
269,30
249,23
271,13
338,80
295,74
281,39
269,38
280,62
283,95
H
15,30
15,64
12,93
12,64
11,84
10,93
13,75
12,80
12,39
12,59
13,39
12,20
TOTALE
7.134,53 7.287,59 7.131,46 7.095,64 4.856,67 4.562,81
3.759,14 3.364,03 3.152,70 3.003,48 2.864,52 2.616,65
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industria; D: Processi produttivi; E: Trasporti stradali; F: Altre sorgenti
mobili; G: Trattamento smaltimento rifiuti; H: Agricoltura.

430

8
7
6

Mt / a

5
4
3
2
1
0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Combustione - Non industriale
Trasporti Stradali
altro

Combustione - Industria
Altre Sorgenti Mobili

Processi Produttivi
Trattamento e Smaltimento Rifiuti

Fonte: ISPRA

Figura 6.14: Emissioni nazionali di monossido di carbonio (CO) secondo la disaggregazione


settoriale

431

EMISSIONI DI BENZENE (C6H6): TREND E DISAGGREGAZIONE


SETTORIALE
DESCRIZIONE
La valutazione delle emissioni avviene attraverso opportuni processi di stima, basati sulla
metodologia dellAgenzia Europea dellAmbiente (EMEP/EEA Air pollutant emission inventory
guidebook, 2009). Le emissioni di benzene derivano principalmente dall'uso della benzina nei
trasporti; in secondo luogo da alcuni processi produttivi e dalluso di solventi; infine un contributo
minimo alle emissioni viene apportato dai sistemi di stoccaggio e distribuzione dei carburanti
(stazioni di servizio, depositi). Per quanto riguarda i trasporti stradali, la maggior parte di questo
inquinante (circa il 98%) ha origine allo scarico dei veicoli, dove il benzene presente sia come
incombusto, sia come prodotto di trasformazioni chimico-fisiche di idrocarburi aromatici presenti
nella benzina. Una parte (2%) deriva, invece, dalle emissioni evaporative dal serbatoio e dal
carburatore anche durante la sosta. L'alto indice di motorizzazione dei centri urbani e l'accertata
cancerogenicit fanno del benzene uno dei pi importanti inquinanti nelle aree metropolitane

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Le stime delle emissioni di benzene sono rilevanti per il monitoraggio dell'efficacia delle normative
di riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti. Sono calcolate in conformit alle caratteristiche
di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit e completezza richieste dalla metodologia di
riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


In Italia la Legge 413/1997 ha imposto quantitativi massimi di benzene e di idrocarburi aromatici
totali nelle benzine con e senza piombo pari, rispettivamente, all'1% e 40% in volume (v/v). Il DM
n. 60 del 02/04/2002 introduce il valore limite per la protezione della salute umana pari a 5 g/m3
da raggiungere entro il primo gennaio 2010. Il DM n. 163 del 21/04/1999 individua i criteri
ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci possono limitare la circolazione degli autoveicoli per
migliorare la qualit dellaria nelle aree urbane.

STATO e TREND
Le emissioni di benzene sono diminuite dal 1990 al 2009 dell'84,2%; a tale andamento hanno
contribuito principalmente le due componenti del settore dei trasporti. In particolare, le emissioni
del trasporto stradale, che rappresentano il 55% del totale (78% nel 1990), sono diminuite dell89%
lungo lintero periodo 1990-2009; laltra componente, le emissioni derivanti da altre sorgenti
mobili, la cui quota sul totale pari al 16% (14% nel 1990), si riduce dell81% dal 1990-2009. Va
inoltre notato che nel medesimo periodo, le emissioni legate ai processi produttivi decrescono del
58%, mentre quelle derivanti dall'uso di solventi registrano una flessione del 6%. Infine, le
emissioni derivanti dall'estrazione e distribuzione di combustibili fossili/geotermia, pur avendo un
peso minimo sul totale lungo lintero periodo, mostrano una diminuzione del 96%. Le riduzioni
complessive conseguite dal benzene derivano sia dalla diminuzione del benzene nei combustibili
nel corso degli anni novanta, sia dal rinnovo del parco autovetture e della conseguente riduzione
delle emissioni di COVNM.

432

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


La Tabella 6.15 e la Figura 6.15 evidenziano landamento decrescente dal 1990 al 2009 delle
emissioni nazionali di benzene, distintamente per i macrosettori dei processi produttivi,
dellestrazione e distribuzione di combustibili fossili/geotermia, dei trasporti stradali e delle altre
sorgenti mobili. Con cadenza annuale la serie storica dei dati nazionali viene aggiornata e, qualora
si disponga di informazioni pi accurate, vengono rivisti e modificati anche i valori relativi agli anni
passati.

433

Tabella 6.15: Emissioni nazionali di benzene (C6H6) per macrosettori


Macrosettori

1990

1995

2000

2001

2002

2003
2004
2005
t/a
1.267 1.322 1.396
38
35
34
1.308 1.318 1.307
10.093 8.510 6.767
1.656 1.574 1.574
14.363 12.760 11.077

2006

2007

2008

2009

2.210 1.780
1.410 1.310 1.342
1.356 1.336 1.216
A
639
472
51
48
45
32
30
29
B
1.353 1.293
1.291 1.300 1.331
1.342 1.312 1.274
C
38.329 31.149 14.496 13.168 11.627
5.960 5.321 4.779
D
6.769 4.028
1.965 1.920 1.763
1.519 1.460 1.403
E
TOTALE
49.299 38.722 19.212 17.746 16.107
10.209 9.459 8.701
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Processi produttivi; B: Estrazione e distribuzione di combustibili fossili/geotermia; C: Uso di solventi; D: Trasporti
stradali; E: Altre sorgenti mobili
60

50

40

kt / a

30

20

10

0
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Altre Sorgenti Mobili
Trasporti Stradali
Uso di solventi
Estrazione e distribuzione di combustibili fossili/geotermia

Fonte: ISPRA

Figura 6.15: Emissioni nazionali di benzene (C6H6) secondo la disaggregazione settoriale

434

931
26
1.273
4.285
1.282
7.797

EMISSIONI DI COMPOSTI ORGANICI PERSISTENTI (IPA, DIOSSINE E


FURANI): TREND E DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
DESCRIZIONE
Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), le diossine e i furani sono composti organici che
derivano da attivit di produzione energetica, impianti termici e processi industriali. Altre fonti
importanti di emissione sono, per gli IPA il traffico e per le diossine e per i furani l'incenerimento di
rifiuti organici. Gli IPA sono rilasciati in atmosfera anche da sorgenti naturali quali eruzioni
vulcaniche, incendi boschivi e dall'attivit di alcune specie di microrganismi. Questi gruppi di
sostanze hanno rilevanza sanitaria per la loro tossicit e persistenza nell'ambiente (danno luogo a
fenomeni di bioaccumulo) e, in quanto agenti cancerogeni di diversa intensit, sono infatti
classificati dall'IARC come cancerogeni certi la 2,3,7,8 Tetraclorodibenzo-para-diossina, probabili
gli IPA e possibili le diossine e i furani.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Le stime delle emissioni di composti organici persistenti sono necessarie per il monitoraggio del
Protocollo di Aarhus nellambito della Convenzione sullinquinamento transfrontaliero. Sono
calcolate in conformit alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit e
completezza richieste dalla metodologia di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Il Protocollo di Aarhus sugli inquinanti organici persistenti (1998), nell'ambito della Convenzione
di Ginevra sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979), indica come
obiettivo la riduzione delle emissioni di diossine, furani e IPA al di sotto dei livelli raggiunti nel
1990 (o, in alternativa, ogni altro anno compreso tra il 1985 e il 1995).

STATO e TREND
Nellambito del Protocollo di Aarhus, lItalia ha limpegno di ridurre le emissioni di IPA, diossine e
furani a livelli inferiori rispetto a quelli del 1990. Lobiettivo gi stato conseguito per quanto
riguarda le emissioni di diossine e furani, che dal 1990 al 2009 si riducono del 43% nonostante si
verifichi il loro aumento dal 2003 al 2007 (+13%). Nel 2009 le emissioni di diossine e furani
derivano per il 47% dalla combustione nellindustria e dai processi produttivi, per il 19% dalla
combustione non industriale e per il 14% dal settore dei rifiuti. Le restanti quote emissive derivano
dalla combustione per la produzione di energia (4%) e dal settore del trasporto stradale (3%). Le
emissioni di IPA, invece, mostrano una crescita complessiva rispetto al 1990 del 20%. Questo
aumento da imputare alla crescita delle emissioni nei settori della combustione non industriale
(quasi triplicate rispetto al 1990) e del trattamento e smaltimento dei rifiuti che conservano nel
periodo il forte aumento dei primi anni 90. Questi due settori, la cui quota sul totale delle emissioni
era del 41% nel 1990, coprono quasi i tre quarti delle emissioni di IPA totali nel 2009. Le emissioni
dai processi produttivi restano costanti fino al 2008; queste emissioni perdono peso sul totale fino a
ridursi nel 2009 al 20% del totale, contro il 45% del 1990, a causa della forte caduta nel 2009
rispetto allanno precedente (-40%) e degli aumenti di IPA negli altri settori.

435

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Le Tabelle 6.16 e 6.17 riportano le emissioni a livello
settoriale rispettivamente di IPA (t/a) e diossine e furani (gI-Teq/a). La Figura 6.16 evidenzia i
differenti andamenti delle due serie delle emissioni (calcolate come indici con base 1990=100). Per
garantire la consistenza e compatibilit dellinventario, laggiornamento annuale delle emissioni
comporta la revisione dellintera serie storica sulla base della maggiore informazione e dei pi
recenti sviluppi metodologici. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la nomenclatura
delle attivit SNAP97 adottata dalla metodologia dellAgenzia Europea dellAmbiente (EMEP/EEA
Air pollutant emission inventory guidebook, 2009). Nei totali non vengono conteggiate le emissioni
da sorgenti naturali (eruzioni vulcaniche, incendi boschivi e attivit di alcune specie di
microrganismi) conformemente alla classificazione adottata nella stima delle emissioni
dellinventario.

436

Tabella 6.16: Emissioni nazionali di idrocarburi policiclici aromatici per macrosettori


1990

IPA

1995

2000

2001

2002

2003

2004
t/a
5,62
5,82
30,15
36,19
1,98
1,90
38,87
40,92
0,01
0,01
2,39
2,51
0,36
0,37
30,36
37,81
109,75 125,53

2005

2006

2007

2008

2009

A
9,09
7,68
6,54
6,93
5,97
6,41
6,56
6,52
6,19
B
18,86
25,06
31,93
33,02
27,98
33,77
37,00
47,23
49,41
C
2,91
2,93
2,16
2,14
1,94
2,27
2,23
2,45
2,39
D
44,46
44,04
42,43
39,89
37,26
43,80
44,49
43,15
40,61
F
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
G
1,86
1,89
2,06
2,14
2,28
2,61
2,76
2,86
2,82
H
0,37
0,37
0,36
0,36
0,35
0,37
0,36
0,34
0,33
I
21,28
31,10
29,54
31,22
30,34
33,90
32,51
31,22
32,31
TOTALE 98,85 113,08 115,03 115,69 106,13
123,14 125,93 133,79 134,07
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D:
Processi produttivi; E: Estrazione distribuzione combustibili fossili/geotermia; F: Uso di solventi; G: Trasporti stradali;
H: Altre sorgenti mobili; I: Trattamento smaltimento rifiuti

3,92
53,79
1,29
24,21
0,01
2,77
0,33
32,62
118,94

Tabella 6.17: Emissioni nazionali di diossine e furani per macrosettori


Diossine e
Furani

1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

gI-Teq/a

24,97

28,34

21,89

21,26

22,69

20,28

16,99

14,73

14,28

12,04

10,91

132,21

119,99

105,15

48,42

41,69

41,61

41,02

39,85

41,42

50,82

49,55

52,20

117,29

121,13

110,65

108,40

103,03

103,87

102,87

116,25

115,70

121,70

114,78

63,98

67,20

71,68

70,66

73,22

75,32

75,84

79,58

78,59

87,80

88,65

87,34

62,31

7,77

10,13

10,15

10,10

9,88

9,47

9,02

8,58

8,18

7,83

7,40

7,19

123,51

110,54

55,58

36,50

35,46

35,48

44,15

39,59

37,98

36,47

37,74

38,11

TOTALE

472,95

471,80

394,08

319,90

312,06

312,55

321,63

327,60

337,36

351,51

343,72

271,43

Indice 1990=100

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D:
Processi produttivi; E: Estrazione distribuzione combustibili fossili/geotermia; F: Uso di solventi; G: Trasporti stradali;
H: Altre sorgenti mobili; I: Trattamento smaltimento rifiuti.
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
199 199 199 199 199 199 199 199 199 199 200 200 200 200 200 200 200 200 200 200
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Diossine e Furani

IPA

Fonte: ISPRA

Figura 6.16: Trend delle emissioni nazionali di composti organici persistenti indicizzato al
1990
437

9,65

EMISSIONI DI METALLI PESANTI (CD, HG, PB, AS, CR, CU, NI,SE,ZN):
TREND E DISAGGREGAZIONE SETTORIALE
DESCRIZIONE
Le emissioni di metalli pesanti derivano in gran parte dalla combustione, sia industriale sia non
industriale, dai processi produttivi e dal settore energetico. I metalli pesanti hanno una notevole
rilevanza sanitaria in quanto persistono nell'ambiente dando luogo a fenomeni di bioaccumulo e
sono, inoltre, riconosciuti come importanti agenti cancerogeni, tra questi l'arsenico (As), il cadmio
(Cd), il cromo (Cr) e il nichel (Ni) ricadono nella classe 1 (cancerogeni certi) dell'IARC.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Le stime delle emissioni di metalli pesanti sono necessarie per il monitoraggio del Protocollo di
Aarhus nellambito della Convenzione sullinquinamento transfrontaliero. Sono calcolate in
conformit alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilit e completezza
richieste dalla metodologia di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Il Protocollo di Aarhus sui metalli pesanti (1998), nell'ambito della Convenzione di Ginevra
sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1979), indica come obiettivo di
riduzione per il cadmio (Cd), il mercurio (Hg) e il piombo (Pb) le emissioni del 1990 (o in
alternativa ogni altro anno fra il 1985 e il 1995).

STATO e TREND
Nellambito del Protocollo di Aarhus, lItalia ha limpegno di ridurre le emissioni di cadmio,
mercurio e piombo a livelli inferiori rispetto a quelli del 1990. Nel 2009 le emissioni di cadmio,
mercurio e piombo sono in linea con gli obiettivi fissati, essendosi ridotte rispetto ai valori del 1990
rispettivamente del 38%, 32% e 95%. Il cadmio presenta una diminuzione dovuta soprattutto alla
combustione industriale, che mostra una quota sul totale intorno al 32%. La riduzione delle
emissioni di mercurio dovuta principalmente ai processi produttivi e alla combustione industriale.
Notevole stato labbattimento dei livelli emissivi di piombo, soprattutto grazie allimpiego di
benzine verdi. Va notato, infatti, che il settore del trasporto stradale, che ha contribuito, tra il 1990 e
il 2001, in media all81% del totale delle emissioni di piombo, nel periodo 2002-2009 il suo peso
medio sceso al 5% , mentre salito al 90% delle emissioni totali di piombo il contributo
proveniente dai settori dei processi produttivi, dalla combustione non industriale e, soprattutto, da
quella industriale. Per i metalli pesanti non compresi nel Protocollo, non sono ancora stati stabiliti
limiti emissivi nazionali. Le emissioni di arsenico e cromo sono in diminuzione rispetto ai livelli del
1990 rispettivamente del 9% e del 48%; quelle di nichel e zinco decrescono del 23%. Si riscontrano
invece trend crescenti per rame (+3%) e selenio (+7%).

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di emissione riportati costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in
ragione del ruolo di ISPRA di responsabile della realizzazione annuale dellinventario nazionale
delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale
sulla protezione dellambiente atmosferico. Per garantire consistenza e compatibilit
dellinventario, laggiornamento annuale delle emissioni comporta la revisione dellintera serie
438

storica sulla base della maggiore informazione e dei pi recenti sviluppi metodologici. Le emissioni
nazionali sono disaggregate secondo la nomenclatura delle attivit SNAP97 adottata dalla
metodologia dellAgenzia Europea dellAmbiente (EMEP/EEA Air pollutant emission inventory
guidebook, 2009). La Tabella 6.18 riporta i dati di emissione per settore e anno, mentre la Figura
6.17 illustra le variazioni delle emissioni dei vari metalli pesanti negli anni, tramite i numeri indici
calcolati assumendo che il valore relativo al 1990 sia pari a 100.

439

Tabella 6.18: Emissioni nazionali di metalli pesanti (As, Cd, Cr, Cu, Hg, Ni, Pb, Se, Zn), per
macrosettori
1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

t/a
Arsenico
A
B
C
D
H
I
TOTALE

4,50
1,26
29,48
1,16
0,17
0,06
36,63

3,03
0,64
21,68
1,22
0,16
0,05
26,78

2,90
0,74
40,85
0,26
0,18
0,03
44,95

3,25
0,81
40,88
0,26
0,18
0,03
45,41

3,66
0,77
36,39
0,23
0,17
0,04
41,25

3,84
0,80
36,75
0,24
0,17
0,03
41,82

4,33
0,79
35,69
0,25
0,17
0,03
41,26

4,13
0,79
34,46
0,28
0,17
0,03
39,86

4,11
0,69
35,56
0,28
0,16
0,03
40,84

4,13
0,64
36,06
0,28
0,15
0,03
41,30

4,08
0,62
36,78
0,26
0,15
0,03
41,93

3,63
0,60
28,92
0,15
0,15
0,03
33,48

Cadmio
A
B
C
D
G
H
I
TOTALE

0,19
1,62
5,61
2,01
0,33
0,03
0,31
10,10

0,20
1,16
5,56
1,78
0,37
0,03
0,27
9,37

0,18
1,62
4,98
1,42
0,40
0,03
0,14
8,77

0,18
1,87
4,55
1,44
0,41
0,03
0,16
8,63

0,20
1,77
3,00
1,41
0,42
0,03
0,18
7,00

0,19
2,02
3,01
1,41
0,42
0,03
0,14
7,22

0,18
2,45
3,07
1,49
0,43
0,03
0,13
7,78

0,17
2,52
3,28
1,52
0,42
0,03
0,16
8,10

0,17
2,45
3,36
1,63
0,43
0,03
0,17
8,23

0,16
2,51
3,28
1,64
0,43
0,03
0,15
8,19

0,15
2,55
3,21
1,57
0,42
0,03
0,15
8,08

0,13
2,49
2,03
1,06
0,40
0,03
0,15
6,30

Cromo
A
B
C
D
G
H
I
TOTALE

40,59
2,95
33,29
9,84
5,30
0,12
0,62
92,71

25,55
1,93
30,37
10,34
5,97
0,11
0,55
74,82

15,90
2,84
17,03
9,92
6,15
0,12
0,28
52,23

16,40
3,31
16,32
10,07
6,28
0,12
0,32
52,83

17,46
3,16
15,72
9,98
6,47
0,12
0,36
53,27

18,65
3,64
16,30
10,13
6,46
0,12
0,30
55,60

19,43
4,45
16,58
10,68
6,50
0,12
0,27
58,04

20,40
4,59
16,78
10,89
6,43
0,12
0,32
59,53

20,69
4,43
16,88
11,83
6,43
0,11
0,36
60,73

21,68
4,54
16,44
11,86
6,52
0,11
0,31
61,47

21,28
4,60
15,74
11,54
6,35
0,11
0,32
59,95

18,21
4,47
11,54
7,72
6,21
0,11
0,32
48,58

Rame
A
7,54
6,69
6,48
6,48
6,91
6,74
6,36
6,16
6,14
5,97
5,71
4,92
B
2,40
2,46
3,78
4,44
4,38
4,89
5,60
5,79
5,80
5,98
6,12
6,06
C
29,05 29,27 26,20 24,39 22,78 23,59 24,05 26,12 26,21 25,93 25,45 14,87
D
9,34
9,86
6,41
6,54
6,53
6,61
6,96
7,05
7,70
7,73
7,54
5,12
G
133,16 149,75 154,87 158,43 162,97 163,12 164,51 162,61 162,73 164,93 160,50 156,70
H
0,64
0,66
0,65
0,65
0,64
0,66
0,67
0,67
0,66
0,63
0,61
0,61
I
0,95
0,82
0,48
0,53
0,53
0,46
0,43
0,41
0,51
0,49
0,49
0,49
TOTALE 183,08 199,51 198,87 201,44 204,74 206,08 208,58 208,81 209,75 211,66 206,44 188,77
Mercurio
A
B
C
D
I
TOTALE

1,10
0,65
4,19
5,31
0,28
11,53

1,15
0,72
3,95
4,26
0,25
10,34

1,10
1,06
3,37
3,50
0,12
9,15

1,12
1,25
3,35
3,47
0,14
9,33

1,21
1,18
3,31
3,34
0,17
9,20

1,18
1,44
3,20
3,13
0,14
9,09

1,15
1,91
3,24
3,40
0,13
9,83

1,10
2,00
3,35
3,31
0,15
9,91

1,09
2,00
3,32
3,59
0,17
10,17

1,06
2,08
3,30
3,51
0,15
10,10

1,02
2,16
3,11
3,34
0,15
9,78

0,89
2,11
2,36
2,34
0,15
7,84

440

1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

t/a
Nichel
A
30,50 34,35 27,96 27,34 29,19 26,61 22,89 20,44 19,99 17,68 16,28
B
38,90 28,77 47,61 53,18 54,88 58,09 60,06 61,99 60,12 59,47 59,18
C
35,00 34,03 14,07 14,19 14,21 14,73 14,79 14,54 14,63 14,18 13,34
D
4,00
4,15
4,03
4,12
4,13
4,17
4,39
4,43
4,85
4,87
4,76
G
2,61
2,91
3,08
3,16
3,24
3,27
3,32
3,28
3,31
3,33
3,23
H
5,36
5,07
5,69
5,73
5,44
5,39
5,43
5,43
5,22
4,96
4,90
I
6,78
4,36
2,80
2,63
1,95
1,20
1,04
1,02
0,59
0,65
0,60
TOTALE 123,14 113,64 105,23 110,34 113,03 113,46 111,92 111,12 108,71 105,15 102,30

2009

14,13
58,99
10,15
3,29
3,15
4,79
0,60
95,11

Piombo
A
4,01
4,02
3,75
3,89
4,24
4,17
4,16
3,92
3,88
3,75
3,62
3,18
B
11,76 13,47 18,48 22,69 20,07 26,55 40,49 42,25 42,57 45,22 47,18 45,32
C
263,20 234,94 153,40 149,41 138,68 137,27 134,80 141,68 141,94 142,42 133,85 89,29
D
63,71 68,15 67,32 68,82 69,77 70,32 73,98 74,18 81,67 81,95 80,42 55,76
G
3.919,51 1.640,55 685,04 454,07 12,71 12,63 12,64 12,51 12,45 12,70 12,39 12,14
H
143,99 45,50 13,28
9,12
0,95
0,97
0,97
1,00
1,04
1,11
1,09
1,00
I
6,29
5,88
2,54
3,09
3,89
3,18
2,91
3,83
4,12
3,42
3,63
3,63
TOTALE 4.412,46 2.012,53 943,82 711,08 250,32 255,10 269,95 279,37 287,66 290,57 282,18 210,33
Selenio
A
B
C
D
G
H
I
TOTALE

2,71
0,07
5,21
0,79
0,37
0,47
0,01
9,62

2,49
0,06
5,69
0,84
0,41
0,45
0,01
9,95

2,82
0,08
6,20
0,83
0,44
0,49
0,00
10,85

3,00
0,09
6,23
0,85
0,45
0,49
0,00
11,12

3,29
0,08
5,96
0,87
0,46
0,47
0,00
11,14

3,43
0,09
6,31
0,88
0,47
0,47
0,00
11,65

3,67
0,10
6,34
0,93
0,48
0,48
0,00
11,98

3,62
0,10
6,53
0,92
0,47
0,48
0,00
12,12

3,63
0,09
6,49
1,02
0,47
0,46
0,00
12,18

3,69
0,10
6,51
1,03
0,48
0,44
0,00
12,25

3,62
0,10
6,43
1,01
0,46
0,43
0,00
12,07

3,16
0,10
5,39
0,72
0,45
0,42
0,00
10,25

Zinco
A
6,27
6,04
5,43
5,75
6,36
6,28
6,45
5,95
5,87
5,63
5,46
4,85
B
8,04
9,25 12,95 15,27 13,10 16,70 24,59 25,07 25,69 28,68 29,98 29,70
C
320,59 255,81 222,90 205,18 193,60 199,93 207,17 216,73 219,20 206,08 199,26 129,25
D
526,83 563,83 552,70 568,48 580,60 586,85 616,63 613,53 680,60 685,65 673,50 472,48
G
61,47 69,67 73,73 75,36 77,52 78,05 79,17 78,45 78,73 79,95 77,78 76,01
H
1,08
1,04
1,14
1,15
1,10
1,09
1,10
1,10
1,06
1,01
1,00
0,98
I
3,20
3,11
1,37
1,70
2,16
1,82
1,67
2,11
2,36
1,99
2,11
2,11
TOTALE 927,48 908,75 870,22 872,89 874,43 890,71 936,80 942,93 1.013,52 1.008,99 989,09 715,38
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
A: Combustione energia e industria di trasformazione; B: Combustione non industriale; C: Combustione industriale; D:
Processi produttivi; E: Estrazione distribuzione combustibili fossili/geotermia; F: Uso di solventi; G: Trasporti stradali;
H: Altre sorgenti mobili; I: Trattamento smaltimento rifiuti.

441

140
130
120
110
100
90
0
080
1
=
0
970
9
1
ec60
id
n
I50
40
30
20
10
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Arsenico

Cadmio

Cromo

Rame

Nichel

Piombo

Selenio

Zinco

Mercurio

Fonte: ISPRA

Figura 6.17: Trend delle emissioni nazionali di metalli pesanti indicizzato al 1990

442

INVENTARI LOCALI (REGIONALI E/O PROVINCIALI) DI EMISSIONE IN


ATMOSFERA (PRESENZA DI INVENTARI E DISTRIBUZIONE
TERRITORIALE)
DESCRIZIONE
La realizzazione di un inventario delle emissioni da considerarsi indispensabile per la conoscenza
del territorio, in quanto fornisce una stima della distribuzione spaziale e dell'evoluzione temporale
delle emissioni inquinanti, che risulta essere funzionale e propedeutica agli interventi di
pianificazione territoriale.
QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
2

Comparabilit nel tempo


2

Comparabilit nello spazio


2

Lindicatore rilevante in quanto rappresenta una ricognizione sullo stato di avanzamento in Italia
nella compilazione degli inventari locali di emissione. Attraverso questo strumento stato possibile
reperire informazioni sulle modalit di realizzazione, di aggiornamento, di diffusione e consistenza
dei dati presenti sul territorio. I criteri di accuratezza e copertura temporale/spaziale si riferiscono al
tipo di risultato ottenuto dallelaborazione dei dati raccolti. L'istituzione di una rete di referenti
locali per gli inventari delle emissioni in atmosfera rende migliore sotto tutti gli aspetti
(accuratezza, comparabilit nel tempo e nello spazio) la qualit dellindicatore grazie alla esistenza
e al mantenimento dei necessari contatti sul territorio.
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA
Con il D.Lgs. 155/2010 sono individuati i nuovi criteri di riferimento per la valutazione e gestione
della qualit dellaria, intesa come processo dinamico che conduce allindividuazione di zone del
territorio nazionale a diversi regimi di inquinamento atmosferico. Inoltre, vengono definiti nel
dettaglio i criteri per lelaborazione dei piani e programmi di azione e specificati gli elementi
conoscitivi necessari per lelaborazione di tali piani. Nello specifico il decreto definisce la
tempistica per la redazione degli inventari regionali, evidenziando l'armonizzazione di questi ultimi
con l'inventario nazionale e la sua disaggragazione a livello provinciale realizzati da ISPRA.
STATO e TREND
Si noti che la tutte le regioni si dotata di un inventario delle emissioni atmosferiche, ma non tutte
provvedono all'aggiornamento periodico. Inoltre aumentata l'armonizzazione delle metodologie
utilizzate rispetto al passato grazie al periodico scambio di informazione fra gli esperti impegnati
nella realizzazione degli inventari.
COMMENTI a TABELLE e FIGURE
Nella Tabella 6.19 viene illustrato lo stato di aggiornamento degli inventari locali: sono indicati gli
anni per i quali sono stati redatti. Nella Tabella 6.20 vengono riportate informazioni pi dettagliate,
relative agli inquinanti considerati, alla metodologia, ai macrosettori, allutilizzo dellinventario,
alla diffusione. Le informazioni sono aggiornate nell'ambito delle attivit del Programma triennale
2010 - 2012 del Sistema Agenziale, Gruppo di lavoro: Aggiornamento Linee Guida Inventari
regionali delle emissioni in atmosfera e loro articolazione a livello locale.

443

Tabella 6.19: Tabella riassuntiva degli inventari regionali esistenti


Regione/Provincia
autonoma

Anni disponibili

Piemonte
Valle d'Aosta
Lombardia

1997, 2001, 2005, 2007


1998, 2000, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009
1997, 2001, 2003, 2005, 2007, 2008
Trento 1995, 2000, 2004, 2005, 2007
Bolzano- Bozen 1997, 2000, 2004,2005, 2007
Veneto
2005
Friuli-Venezia Giulia
1997, 2000, 2003 solo prov Udine, 2005, 2007
Liguria
1995, 1998, 2001, 2005
Emilia-Romagna
2001, 2003,2005,2007
Toscana
1995, 2000, 2003, 2005, 2007
Marche
2005
Lazio
2000, 2005*
Umbria
1999, 2004, 2007
Abruzzo
2006
Molise
2005
Campania
2002
Calabria
2005
Basilicata
2004*
Puglia
2005, 2007*
Sicilia
2005, 2007*
Sardegna
2001, 2005*
Fonte: ISPRA; ARPA Toscana, Enti preposti all'aggiornamento degli inventari locali
LEGENDA:
* Inventario ancora in corso

444

Tabella 6.20: Caratteristiche degli inventari

Lombardia

2008

Trento

2007

Bolzano-Bozen

2007

Veneto
Friuli-Venezia
Giulia

2005
2007

X
X

X
X

X
X

X
X

X
X

Liguria

2005

X
X

IPA

Uso inventario

Pianificaz QA,
Piani settoriali,
Modellistica
Pianificaz QA,
Modellistica
Pianificaz QA,
Piani settoriali,
Modellistica,
gestione episodi
critici di QA,
Ag.XXI, VIA
Piani settoriali,
Modellistica,
Ag.XXI

Sito web

Approfondimenti

Dati pubblicati
in report tecnici

2009

Diffusione
Su richiesta

Valle d'Aosta

Parziale

Tutti

IPCC

Altri

PM2,5

2007

PCDD/F

Metalli

Piemonte

Benzene

Anno ultimo
inventario

NH3

EMEP/EEA

Metodologia Macrosettori

Gas serra

Inquinanti considerati
Principali

Regione/Provincia
autonoma

Combustione legna,
emissioni biogeniche,
metalli pesanti,
assorbimenti di CO2,
inventari locali di CO2,
traffico
Effetto pendenze su
X
emissioni stradali,
riscaldamento civile in
particolare combustione
legna
Effetto pendenze su
Pianificaz QA,
emissioni stradali,
Modellistica
riscaldamento civile in
particolare combustione
legna
Discariche e puntuali
Combustione legna,
Pianificaz QA,
X
traffico
Modellistica, VIA,
Autorizzazione
Emissioni in
Atmosfera

Pianificaz QA,
Piani settoriali,
Modellistica,
Ag.XXI

X
X

445

Marche

2005

Lazio

2005*

Umbria

2007

Abruzzo

2006

X solo
B(a)p
X solo
B(a)p

Molise
Campania

2005
2002

X
X

X
X

X
X

X
X

X
X

X
X solo
B(a)p

X
X

X
X

X
X

Calabria
Basilicata
Puglia

2005
2004 *
2005, 2007*

X
X
X

IPA
X solo
B(a)p

Combustione legna

Concerie, centrali
geotermoelettriche

Pianificaz QA,
Piani settoriali,
Modellistica,
gestione episodi
critici di QA,
Ag.XXI, VIA
Pianificaz QA,
Modellistica
Pianificaz QA,
Piani settoriali,
Modellistica
Pianificaz QA,
Modellistica

X
X

Uso inventario

Speciaz. dei COVNM Speciaz. Delle poveri


PM10, PM2,5 e PM< 2,5.
X

Riscaldamento civile

Pianificaz QA,
Modellistica
tradizionale e
fotochimica,
Zonzzazione,
Ristrutturazione
rete rilevamento
QA

Sito web

Approfondimenti

Dati pubblicati
in report tecnici

Diffusione
Su richiesta

Parziale

2007

Tutti

Toscana

IPCC

Altri

PM2,5

PCDD/F

2007

Benzene

Emilia-Romagna

Metalli

Anno ultimo
inventario

NH3

EMEP/EEA

Metodologia Macrosettori

Gas serra

Inquinanti considerati
Principali

Regione/Provincia
autonoma

X
X

X
X
X

Combustione civile

Combustione legna

X
Pianificaz QA,
Modellistica

446

X solo
B(a)p

Uso inventario

Sito web

Approfondimenti

Dati pubblicati
in report tecnici

Diffusione
Su richiesta

Parziale

Tutti

IPCC

EMEP/EEA

Altri

Benzene

PM2,5

Metalli

Metodologia Macrosettori

PCDD/F

NH3

2007*

IPA

Anno ultimo
inventario

Gas serra

Sicilia

Inquinanti considerati
Principali

Regione/Provincia
autonoma

Sardegna
2005 *
X
Fonte: ISPRA; ARPA Toscana, Enti preposti all'aggiornamento degli inventari locali
LEGENDA:
* Inventario ancora in corso

447

EMISSION TRADING
DESCRIZIONE
L'indicatore costituito dai permessi di emissione di CO2 allocati e dalle quote di emissione
effettivamente emesse nei settori industriali soggetti al sistema di scambio di quote (EU emissions
trading). Il sistema europeo di emissions trading, istituito in base alla Direttiva 2003/87/CE
comporta la definizione di un limite massimo (cap) alle emissioni di gas serra dagli impianti
industriali che ricadono nel campo di applicazione dalla direttiva. I permessi di emissione
ammissibili vengono assegnati a ciascun impianto attraverso il Piano Nazionale di Allocazione
(PNA). Ogni permesso (European Allowances Unit, EAUs) attribuisce il diritto a emettere una
tonnellata di anidride carbonica in atmosfera nel corso dellanno di riferimento. I permessi di
emissione di CO2 allocati, ma non utilizzati, possono essere scambiati tra i diversi operatori del
mercato europeo. Tale sistema dovrebbe innescare un meccanismo di mercato di natura
concorrenziale che porti alla riduzione delle emissioni da parte degli impianti industriali.
QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
1

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

Qualit alta. L'indicatore prodotto da ISPRA in base ai dati del Registro Nazionale delle
Emissioni.
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA
La Direttiva 2003/87/CE ha istituito sistema europeo di emissions trading, ovvero di scambio di
permessi di emissione di CO2 tra impianti industriali. La Direttiva stata recepita nellordinamento
italiano con il D.Lgs. 216/2006, poi modificato dal D.Lgs. 51/2008, che ha definito lAutorit
competente per lItalia, istituendo un Comitato per lattuazione della Direttiva e la relativa
Segreteria Tecnica. Il sistema EU ETS comporta la definizione di un limite massimo (cap) alle
emissioni di gas serra dagli impianti industriali che ricadono nel campo di applicazione dalla
direttiva. Nel primo periodo (2005-2007) e nel secondo periodo (2008-2012) i permessi di
emissione ammissibili vengono assegnati a ciascun impianto attraverso il Piano Nazionale di
Allocazione (PNA). Successivamente al 2012 le allocazioni dei permessi di emissione saranno
determinate direttamente a livello europeo.
STATO e TREND
Il primo periodo (2005-2007) si concluso con emissioni di gas serra superiori alle allocazioni
(+5,6 Mt CO2 ). Nel 2008, il primo anno del secondo periodo (2008-2012), le emissioni verificate
superano di 8,5 Mt CO2 la quantit di emissioni consentite in seguito allincremento di emissioni da
parte dei settori termoelettrico e della raffinazione mentre gli altri settori fanno registrare emissioni
inferiori alle rispettive allocazioni. Nel biennio 2009-2010 diventa particolarmente evidente la
contrazione delle emissioni per effetto della crisi economica, sebbene nel 2010 si osservi un
differenziale inferiore rispetto allanno precedente tra emissioni allocate e verificate (22,8 Mt CO2
nel 2009 e 7 Mt CO2 nel 2010).
COMMENTI a TABELLE e FIGURE
La contrazione delle emissioni osservata dal 2008 riguarda tutti i settori con la sola eccezione del
settore della raffinazione che, per tre anni consecutivi, fa registrare emissioni maggiori rispetto alle
448

quote di emissioni consentite. Anche per il settore termoelettrico si osserva nel 2010 un lieve
surplus di emissioni rispetto alla quantit allocata (+2,7%), segnale di una ripresa dei consumi
elettrici.

449

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Allocate: quote di emissione di CO2 assegnate agli impianti.
Verificate: quantit di CO2 effettivamente emessa dagli impianti.

Figura 6.18: Confronto tra emissioni allocate e verificate per i diversi settori industriali.
30%
20%
10%

-40%
-50%
-60%

2005

2007

2008

2009

Carta

Vetro

Acciaio
2006

Ceramica e laterizi

-30%

Cemento e calce

-20%

Raffinazione

-10%

Termoelettrici e altre attivit di


combustione

0%

2010

Fonte: ISPRA

Figura 6.19: Variazione percentuale delle emissioni di CO2 rispetto alle quote assegnate per i
diversi settori industriali

450

EMISSIONI AGGREGATE DI GAS A EFFETTO SERRA IN TERMINI DI


CO2 EQUIVALENTI, EVITATE ATTRAVERSO PROGRAMMI DI
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
DESCRIZIONE
L'indicatore riporta i crediti di emissioni o CER (Certified Emission Reductions) assegnati ai
progetti internazionali di riduzione delle emissioni che vedono l'Italia tra i paesi partecipanti.
QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza
1

Accuratezza
3

Comparabilit nel tempo


1

Comparabilit nello spazio


1

La qualit dell'informazione dipende dai limiti dell'indicatore. L'indicatore fornisce una stima dei
crediti generati dai progetti cui partecipa l'Italia e un intervallo di possibili assegnazioni secondo
scenari. L'effettiva assegnazione dei crediti dipende da accordi tra i paesi partecipanti al progetto.
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA
Non ci sono obiettivi fissati dalla normativa in merito a questo indicatore. La Direttiva
101/2004/CE che modifica la Direttiva 87/2003/CE limita l'utilizzo dei crediti derivanti dai progetti
che si sviluppano nell'ambito dei due meccanismi flessibili (CDM e JI), all'interno dell'EU ETS, per
l'adempimento degli obblighi di riduzione. Per gli operatori italiani soggetti al sistema ETS
consentito lutilizzo di crediti derivanti da progetti di cooperazione internazionale fino al 15% delle
emissioni allocate. Considerando che per il secondo periodo ETS (2008-2012) le emissioni allocate
sono pari a 201,6 MtCO2/anno la quantit massima di crediti utilizzabili pari a 30,2 MtCO2/anno.
Inoltre, in seguito al principio di supplementarit la quantit di crediti utilizzabili dal Governo per
rispettare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto limitata alla differenza tra il 50% degli sforzi totali
di riduzione di gas serra e la quantit di crediti concessi agli operatori ETS.
STATO e TREND
In base ai dati pubblicati nel sito dellUNFCCC lItalia risulta coinvolta in 72 progetti CDM
registrati presso lExecutive Board. Dallincrocio delle informazioni disponibili sul sito UNFCCC e
nel IGES CDM Project Database stato possibile individuare le quote di crediti emissivi per i
progetti che vedono lItalia tra i paesi partecipanti. I dati presentati pertanto sono aggiornati alla
data del 1 settembre 2011. Sulla base dei calcoli effettuati nel periodo 2008-2012, le emissioni
medie annue evitate dallItalia attraverso la partecipazione a progetti internazionali CDM va da un
minimo di circa 4,1 Mt CO2 ad un massimo di circa 71,4 Mt CO2. Nel 41,7% dei progetti lItalia
risulta come unico proponente, mentre negli altri casi partecipa insieme ad altri paesi, da un minimo
di 2 ad un massimo di 14 paesi.
COMMENTI a TABELLE e FIGURE
Date le modalit di elaborazione degli scenari ragionevole considerare che lo scenario (a)
rappresenti le quote che sicuramente potranno essere attribuite allItalia. A tali quote potranno
aggiungersi quelle provenienti dai progetti che vedono la partecipazione di altri paesi, tra cui
lItalia, secondo le modalit di ripartizione dei crediti generati dai progetti. Sebbene i valori dello
scenario (c) rappresentino una soglia massima in termini di crediti di riduzione delle emissioni da
CDM, si tratta di uno scenario da considerare irrealistico. Infatti, tale scenario si verificherebbe nel
caso che lintero credito generato da tutti i progetti a cui lItalia partecipa insieme ad altri paesi
fosse attribuito interamente allItalia. La quantit totale di crediti di cui l'Italia pu beneficiare
soggetta ad una soglia pari alla met delle riduzioni di emissioni richieste nel settore non ETS e la
451

quantit di crediti utilizzabili dagli operatori del settore ETS (15% delle quote allocate) - ISPRA,
2011 Italy Climate Policy - Progress Report.

452

Tabella 6.21:Emissioni di gas serra evitate attraverso programmi di cooperazione


internazionale (CDM - Clean Development Mechanisms)
Scenari

2008

2009

2010

2011

2012

2015

2020

2025

5.912.079

1.590.430

1.564.460

Mg CO2eq.
Scenario (a)
Scenario (b)
Scenario (b)

1.796.735
6.887.166
65.117.330

2.094.068

5.085.423

5.796.527

8.641.504

12.208.551

12.925.090

71.037.329

73.514.232 73.741.869

5.901.561
13.021.926
73.701.469

12.352.307
69.508.685

7.768.342

7.751.229

68.365.090

68.228.553

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati UNFCCC e IGES.


LEGENDA:
Sono stati considerati i seguenti scenari: (a) accredito delle quote di riduzione delle emissioni di CO2 da progetti in cui
lItalia risulta unico proponente e nessun accredito all'Italia delle quote di riduzione provenienti da progetti condivisi
con altri paesi; (b) ripartizione equa delle quote di riduzione annua delle emissioni di CO2 tra i paesi partecipanti al
progetto + accredito delle quote di riduzione delle emissioni di CO2 da progetti in cui lItalia risulta unico proponente;
(c) totale accredito all'Italia delle quote di riduzione delle emissioni di CO2 provenienti da progetti condivisi con altri
paesi + accredito delle quote di riduzione delle emissioni di CO2 da progetti in cui lItalia risulta unico proponente.

453

6.2 Qualit dellaria


Per l'elaborazione degli indicatori della qualit dell'aria nella presente edizione dell'Annuario sono
state utilizzate le informazioni che ISPRA raccoglie annualmente in base alla normativa europea
sullo scambio di informazioni in materia di qualit dell'aria (EoI Exchange of Information
Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE) e rende pubbliche attraverso la banca dati BRACE,
all'indirizzo www.brace.sinanet.apat.it.
La normativa vigente oltre al flusso EoI, che ha finalit informative ed costituito da metadati e
dati orari e giornalieri di concentrazione in aria dei principali inquinanti, ne prevede un altro,
specifico per la valutazione della qualit dellaria attraverso la verifica del rispetto dei valori limite
e valori obiettivo che consta di informazioni aggregate ed elaborate (D.Lgs. 351/99, DM 60/2002,
D.Lgs. 183/2004, Dec. 2004/461/CE e D.Lgs 155/2010).
I dati raccolti in ambito EoI sono utilizzati sia per il calcolo dei parametri statistici previsti dalla
stessa normativa EoI, sia per la verifica dei valori limite stabiliti per la valutazione della qualit
dell'aria.
Lindicatore Stazioni di monitoraggio della qualit dell'aria descrive l'insieme delle stazioni di
monitoraggio che hanno fornito dati di qualit dell'aria in ambito EoI 2011 (anno di riferimento
2010). Per il 2010 le stazioni sono state 717; laumento costante del numero di stazioni che si
osserva nel periodo 2003--2010 (da 332 del 2003 a 717 nel 2010), ha colmato buona parte delle
lacune informative presenti negli anni passati. Con lincremento del numero di stazioni aumentata
anche la quantit di dati di concentrazione per i principali inquinanti: tutto ci indica un incremento
e miglioramento nellattivit di monitoraggio e nella comunicazione di informazioni dal livello
locale a quello nazionale.
Per lo stato della qualit dellaria si registra una situazione piuttosto stazionaria che continua a
essere soddisfacente per il biossido di zolfo (non risultano superamenti dei valori limite) e per il
benzene (nella quasi totalit delle stazioni rispettato il valore limite) e insoddisfacente per il PM10,
(il valore limite giornaliero rispettato nel 58% delle stazioni), per lozono (l'obiettivo a lungo
termine stato rispettato nel 7% delle stazioni) e per il biossido di azoto (il valore limite annuale
stato rispettato nell 80% delle stazioni di monitoraggio). Per quanto riguarda lindicatore
particolato PM2,5, le cui informazioni sono ancora insufficienti, confrontando le medie annuali con
il valore limite per la protezione della salute umana (D.Lgs. 155/2010), che entrer in vigore entro il
2015, risulta che in 77 stazioni (82% del totale) stata registrata una media annua inferiore al valore
limite annuale. Per arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene, anche se le informazioni non
garantiscono una copertura del territorio sufficiente ed omogenea, i valori obiettivo si registra un
solo superamento per il nichel e 9 per il benzo(a)pirene.
Nel quadro Q6.2 vengono riportati per gli indicatori popolati la finalit, la classificazione nel
modello DPSIR e i principali riferimenti normativi.

Q 6.2: Quadro delle caratteristiche indicatori Qualit dellaria


Nome indicatore

Finalit

DPSIR

Riferimenti Normativi

Qualit dellaria ambiente:


stazioni di monitoraggio della
qualit dellaria

Fornire un quadro conoscitivo della realt


del Paese sulle stazioni di monitoraggio che
trasmettono dati della qualit dellaria ai
sensi della normativa europea

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE

Qualit dellaria ambiente:


particolato (PM10)

Fornire uninformazione sullo stato


della qualit dellaria attraverso le
concentrazione di PM10, i parametri
statistici previsti dalla normativa
sullEoI e la verifica del rispetto dei
valori limite giornaliero e annuale
stabiliti dal DM 60/2002

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


D.Lgs 351/99 e DM 60/2002
Direttiva 2008/50/CE e D.Lgs 155/2010

Qualit dellaria ambiente: Fornire uninformazione sullo stato della


qualit dellaria attraverso le
particolato (PM2.,5)

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


Direttiva 2008/50/CE e D.Lgs 155/2010

Qualit dellaria ambiente: Fornire uninformazione sullo stato della


qualit dellaria attraverso le concentrazioni
ozono troposferico (O3)

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


D.Lgs 351/99 e DM 60/2002
Direttiva 2008/50/CE e D.Lgs 155/2010
D.Lgs 183/2004

Qualit dellaria ambiente: Fornire uninformazione sullo stato della


qualit dellaria attraverso le
biossido di azoto (NO2)

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


D.Lgs 351/99 e DM 60/2002
Direttiva 2008/50/CE e D.Lgs 155/2010

Qualit dellaria ambiente: Fornire uninformazione sullo stato della


qualit dellaria attraverso le
benzene (C6H6)

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


D.Lgs 351/99 e DM 60/2002
Direttiva 2008/50/CE e D.Lgs 155/2010

Qualit dellaria ambiente: Fornire uninformazione sullo stato della


qualit dellaria attraverso le
biossido di zolfo (SO2)

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


D.Lgs 351/99 e DM 60/2002
Direttiva 2008/50/CE e D.Lgs 155/2010

Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE


D.Lgs 155/2010

concentrazioni di PM2,5, i parametri


statistici previsti dalla normativa sullEoI e
un confronto con il valore limite stabilito
dalla Direttiva 2008/50/CE, recepita in
Italia con il D.Lgs. 155/10

di ozono, i parametri statistici previsti dalla


normativa sullEoI, i superamenti della
soglia di informazione, della soglia di
allarme, dellobiettivo a lungo termine per
la salute umana e dellobiettivo a lungo
termine per la protezione della vegetazione
in allineamento alla normativa vigente

concentrazioni di biossido di azoto, i


parametri statistici previsti dalla normativa
sullEoI e attraverso la verifica del rispetto
dei valori limite stabiliti dal DM 60/2002

concentrazioni di benzene, i parametri


statistici previsti dalla normativa sullEoI e
la verifica del rispetto dei valori limite
stabiliti dal DM 60/2002

concentrazioni di biossido di zolfo, i


parametri statistici previsti dalla normativa
sullEoI e la verifica del rispetto dei valori
limite stabiliti dal DM 60/2002

Qualit dell'aria ambiente: i


microinquinanti
(benzo(a)pirene, arsenico,
nichel e cadmio nel PM10)

Fornire uninformazione sullo stato della


qualit dellaria attraverso i dati di
concentrazioni medi annui di
microinquinanti e la verifica del rispetto dei
valori obiettivo stabiliti dalla normativa

455

Bibliografia
APAT, Annuario dei dati ambientali, anni vari (Ultima edizione 2007)
ISPRA, Annuario dei dati ambientali, anni vari
www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Aria/Documenti_tecnici/
ISPRA, Tematiche in primo piano, anni vari

456

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: STAZIONI DI MONITORAGGIO


DELLA QUALIT DELL'ARIA
DESCRIZIONE
Il presente indicatore fornisce informazioni sul numero, sulla tipologia e sulla distribuzione delle
stazioni di monitoraggio della qualit dellaria e degli analizzatori per i principali inquinanti
presenti sul territorio nazionale. Lindicatore si basa sulle informazioni raccolte dallISPRA
nellambito delle procedure sullo scambio di informazioni (Exchange of Information, EoI) previste
dalle Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Laffidabilit dei dati complessivamente buona. Linformazione riportata riferita allanno 2010 e
consente la verifica degli obiettivi richiesti dalla normativa di riferimento.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Lobiettivo della normativa EoI quello di fornire una base conoscitiva rappresentativa della realt
del Paese sulla qualit dellaria, consentendo inoltre un confronto tra i Paesi membri della Comunit
Europea.

STATO e TREND
Nel 2010, le stazioni di monitoraggio per le quali sono state trasmesse informazioni in ambito EoI
sono 717. Laumento del numero di stazioni osservato nel periodo 2003 - 2010 (Figura 6.20) indica
un incremento e un miglioramento nelle attivit di monitoraggio e di raccolta delle informazioni dal
livello locale a quello nazionale.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Lindicatore costituito dalle 717 stazioni di monitoraggio che hanno comunicato dati di qualit
dellaria per il 2010 in ambito EoI. La distribuzione delle stazioni di monitoraggio sul territorio
nazionale insieme alla tipologia illustrata in Tabella 6.22 e in Figura 6.21. Dal 2009 al 2010, a
fronte di un numero totale di stazioni pressoch costante, da 710 a 717 (le variazioni nelle singole
regioni sono riportate in Figura 6.22), la distribuzione per tipologia si modificata (Figura 6.23)
con una riduzione di stazioni da traffico e un incremento generalizzato delle stazioni di fondo. In
Tabella 6.23 si riporta il numero degli analizzatori per i principali inquinanti e la loro distribuzione
regionale per il 2010. Dal confronto con il 2009 (vedi Annuario dei Dati Ambientali, ISPRA ed.
2010), si registra un incremento maggiore delle attivit di monitoraggio per PM2,5 (+29,6%).

457

Tabella 6.22: Stazioni di monitoraggio per la qualit dell'aria, classificate per


regione/provincia, tipo di zona e di stazione (2010)
Tipo di stazione

Tipo di zona
Urbana
T

Suburbana
N.C.

Tot

N.C.

TOT

Rurale
Tot

N.C.

Tot

34

10

18

95

23

48

38

n.
Regione/provincia

PIEMONTE

11

Alessandria

Asti

Biella

Cuneo

19

1
1
1

Novara

Torino

Verbano-Cusio-Ossola

Vercelli

VALLE d'AOSTA

Aosta

LOMBARDIA

23

30

Bergamo

Brescia

18

Como

Cremona

Lecco

Lodi

54

23

11

1
1

Mantova

Milano

Pavia

1
2

Sondrio
Varese

TRENTINO-ALTO
ADIGE
Bolzano-Bozen

Trento

VENETO

Belluno

23

13

34

Padova

Rovigo

Treviso

Venezia

Verona

Vicenza

FRIULI-VENEZIA
GIULIA
Gorizia

12

1
7

3
1

2
1

9
1

1
1
3

1
2

1
16

12

1
3
1

17

5
1

458

Tipo di stazione

Tipo di zona
Urbana
T

Suburbana
N.C.

Tot

N.C.

TOT

Rurale
Tot

N.C.

Tot

n.
Pordenone

Trieste

Udine

LIGURIA

19

Genova

Imperia

La Spezia

Savona

EMILIA-ROMAGNA

15

18

Bologna

Ferrara

Forl

Modena

Parma

Piacenza

Ravenna

Reggio nell'Emilia

Rimini

TOSCANA

24

Arezzo

Firenze

Grosseto

Livorno

Lucca

Massa Carrara

Pisa

Pistoia

Prato

Siena

UMBRIA

Perugia

Terni

MARCHE

Ancona

Ascoli Piceno

3
1

26

33

LAZIO

3
4

10

16

42

40

11

55

63

15

29

37

1
10

11

11

13

6
1

1
1

1
1

1
1

10

1
1

2
12

3
1
1

1
9

14

1
1

Pesaro/Urbino

Macerata

Frosinone

3
3
1

28

4
1

459

Tipo di stazione

Tipo di zona
Urbana
T

Suburbana
N.C.

Tot

N.C.

TOT

Rurale
Tot

N.C.

Tot

n.
Latina

Rieti

Roma

Viterbo

ABRUZZO

1
1

1
1

13

11

19

58

11

56

Chieti
L'Aquila

Pescara

Teramo

MOLISE

Campobasso

Isernia

CAMPANIA

14

Avellino

Benevento

Caserta

Napoli

Salerno

PUGLIA

14

Bari

13

12

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

BASILICATA

17

Matera
2

CALABRIA

1
3

3
4

38

2
4

12

Potenza

14

Catanzaro
Cosenza

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia
SICILIA

25

Agrigento

Caltanissetta

Catania

Enna
Messina

34

18

1
1

460

Tipo di stazione

Tipo di zona
Urbana
T

Suburbana
N.C.

Tot

N.C.

TOT

Rurale
Tot

N.C.

Tot

n.
Palermo

Ragusa
Siracusa

Trapani
18

Cagliari

Carbonia Iglesias

Medio Campidano
2

26

16

Ogliastra

23

54

96

717

2
1
1

Olbia Tempio

Oristano

Sassari

228

31

ITALIA

SARDEGNA

Nuoro

141

405

43

88

1
84

216

19

76

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; N.C. = non classificata; Tot. = totale

461

Tabella 6.23: Numero di analizzatori per i principali inquinanti (2010)


Regione

Stazioni

Piemonte
34
Valle d'Aosta
10
Lombardia
95
Trentino-Alto
Adige
23
Veneto
48
Friuli-Venezia
38
Giulia
Liguria
40
Emilia-Romagna
55
Toscana
63
Umbria
15
Marche
29
Lazio
37
Abruzzo
13
Molise
11
Campania
19
Puglia
58
Basilicata
11
Calabria
8
Sicilia
56
Sardegna
54
ITALIA
717
Fonte: ISPRA

SO2

PM10

O3

NO2

NOx

CO

7
2
38

27
5
67

21
5
51

31
10
92

32
10
92

16
3
58

C6H6
n.
12
1
21

5
28

22
28

19
35

23
48

8
48

11
32

3
10

16
16
1
17
3
9
23
2
5

27
18
46
45
15
24
34
10
9
17
45
10
5
40
49
543

19
10
29
24
12
13
21
5
7
15
30
5
6
21
29
377

30
31
55
55
15
25
36
9
11
19
55
9
8
42
48
652

30
31
55
55
15
24
36
9
11
19
52

11
11
16
37
11
18
19
5
5
13
33
11
6
30
25
371

8
9
12
4
4
18
13
8
8
6
20
7
7
19
10
200

44
9
3
35
51
314

8
42
48
625

C6H5CH3

Pb

Cd

Ni

As

12
1
16

21
3
13

21
3
13

21
3
13

21

1
13

1
13

1
12

B(a)P PM2,5

13

21
1
13

2
1
22

1
13

1
14

13
10

3
10
4
2
11
8
8
6
7
7
19
10
127

4
1

4
1

4
1

4
1

5
1

4
3
21
9
8
15
17

7
5

61

61

59

58

61

140

462

Fonte: ISPRA

Figura 6.20: Stazioni di rilevamento per la qualit dellaria

463

Fonte: ISPRA

Figura 6.21: Stazioni di rilevamento per la qualit dellaria, disaggregazione per regione, tipo
di zona e di stazione (2010)

464

Fonte: ISPRA

Figura 6.22: Stazioni di rilevamento per la qualit dellaria per regione

Fonte: ISPRA

Figura 6.23: Variazione del numero di stazioni di monitoraggio rispetto al 2009, classificate
per tipologia e aggregate per area geografica (2010)

465

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: PARTICOLATO (PM10)


DESCRIZIONE
Per materiale particolato aerodisperso si intende l'insieme delle particelle atmosferiche solide e
liquide sospese in aria ambiente. Il termine PM10 identifica le particelle di diametro aerodinamico
inferiore o uguale ai 10 m. Queste sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera
e possono, quindi, essere trasportate anche a grande distanza dal punto di emissione, hanno una
natura chimica particolarmente complessa e variabile, sono in grado di penetrare nellalbero
respiratorio umano e quindi avere effetti negativi sulla salute. Il particolato PM10 in parte emesso
come tale direttamente dalle sorgenti in atmosfera (PM10 primario) e in parte si forma in atmosfera
attraverso reazioni chimiche fra altre specie inquinanti (PM10 secondario). Il PM10 pu avere sia
unorigine naturale (lerosione dei venti sulle rocce, le eruzioni vulcaniche, lautocombustione di
boschi e foreste) sia antropica (combustioni e altro). Tra le sorgenti antropiche un importante ruolo
rappresentato dal traffico veicolare. Di origine antropica sono anche molte delle sostanze gassose
che contribuiscono alla formazione di PM10, come gli ossidi di zolfo e di azoto, i COV (Composti
Organici Volatili) e lammoniaca.
Il presente indicatore si basa sui dati di concentrazione di PM10 in atmosfera, misurati nelle stazioni
di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale e raccolti dallISPRA nellambito delle
procedure sullo scambio di informazioni (Exchange of Information, EoI) previste dalle Decisioni
97/101/CE e 2001/752/CE. In allineamento con gli anni precedenti, sono stati calcolati media, 50,
98 percentile e massimo dei valori medi giornalieri. Inoltre, i dati sono stati utilizzati per la verifica
del rispetto del valore limite per la protezione della salute umana, stabilito dalla normativa vigente
in tema di valutazione e gestione della qualit dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99, DM 60/2002 e
D.Lgs. 155/2010).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

L'affidabilit dei dati complessivamente buona. L'informazione riportata riferita al 2010 ed


relativa a tutte le regioni italiane. I parametri statistici sono stati calcolati per le serie di dati con una
copertura temporale uniforme durante larco dellanno1. Il valore medio e il 50 percentile dei valori
medi giornalieri sono riportati per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale pari almeno
al 50%; il 98 percentile, il valore massimo e la verifica del rispetto dei valori limite sono riportati
per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale minima del 75%. Per le rappresentazioni su
mappa relative ai valori limite giornaliero ed annuale (Tabella A) sono state utilizzate le serie di dati
con una copertura temporale minima del 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura
periodica o alla manutenzione ordinaria) in accordo coi criteri di qualit definiti nella normativa
vigente.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sull'EoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo dello
stato della qualit dellaria attraverso i dati di concentrazione di PM10 in atmosfera, consentendo il
confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs. 351/99, del DM
1

In allineamento alla Decisone 97/101/CE sono state escluse le stazioni in cui il rapporto tra il numero dei dati validi in
inverno (ottobre-marzo compresi) e in estate (aprile-settembre compresi), e viceversa, maggiore di 2

466

60/2002 e del D.Lgs. 155/2010 quello di consentire a regioni e provincie autonome la valutazione
e la gestione della qualit dellaria ambiente. I valori limite del PM10 per la protezione della salute
umana, stabiliti dalla normativa, sono riportati nella Tabella A.
Tabella A: PM10 - Valori limite per la salute umana
Valore limite
giornaliero
Valore limite annuale

Periodo di
mediazione

Valore limite

24 ore

50 g/m3 da non superare pi di 35 volte per anno civile

Anno civile

40 g/m3

STATO e TREND
Nel 2010 lo scambio di informazioni ha riguardato 543 stazioni di monitoraggio relative a tutte le
regioni italiane. Di queste 543 stazioni, 443 (82% del totale) hanno fornito serie di dati con
copertura temporale almeno pari al 75%, 401 (74% del totale) hanno fornito serie di dati con
copertura temporale almeno pari al 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica
o alla manutenzione ordinaria). Nel periodo 2002 2010 si osserva un aumento costante del numero
di stazioni che rispettano il criterio di numerosit dati minima del 75% (le stazioni negli anni sono
rispettivamente: 52, 103, 135, 162, 259, 351, 381, 429 e 443).
Nel 2010 il valore limite giornaliero, pi stringente rispetto a quello annuale, stato rispettato nel
58% delle stazioni di monitoraggio.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.24, per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, la tecnica di
misura, i parametri statistici previsti dalla normativa sull'EoI, i superamenti del valore giornaliero di
50 g/m3, la copertura temporale e linformazione sullutilizzo della stazione ai fini della
valutazione e gestione della qualit dellaria ambiente. Sono riportati in grassetto i valori relativi
agli obiettivi fissati dalla normativa (Tabella A) per le stazioni con copertura temporale del 90%. In
Figura 6.24 rappresentata la distribuzione sul territorio nazionale delle stazioni di monitoraggio
rispetto al superamento del valore limite giornaliero di 50 g/m3: 231 stazioni (58%) rispettano il
valore limite giornaliero. In Figura 6.25 riportata la distribuzione sul territorio nazionale delle
stazioni di monitoraggio rispetto al superamento del valore medio annuale: il valore limite annuo
rispettato nella maggior parte delle stazioni: 383, pari all96%.

467

Tabella 6.24: PM10 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs.
351/99) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo
zona

Tecnica di Media
misura

50
Perc.le

98
Perc.le

Valore
max

g / m3
PIEMONTE
Alessandria - D'Annunzio

ALESSANDRIA

Alessandria - Volta

ALESSANDRIA

Casale M.to - Castello

ALESSANDRIA

Dernice - Costa

ASTI

Asti - D'Acquisto

ASTI

Asti - Baussano

ALESSANDRIA

32

23

n.d.

36

29

39

30

n.d.

15

12

n.d.

30

n.d.

44

91

Giorni di
superamento di 50
g/m3

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)

n.
110

76

92

123

87

101

124

93

49

73

23

85

106

53

35

115

141

97

ASTI

Vinchio - San Michele

n.d.

27

21

79

111

45

BIELLA

Biella - Lamarmora

n.d.

30

26

78

116

39

BIELLA

Biella - Sturzo

25

22

74

100

30

BIELLA

Cossato - Pace

BIELLA

Ponzone - Mercato

28
-

23
-

79
-

115
-

49
-

No

CUNEO

Alba - Tanaro

n.d.

33

28

89

130

64

CUNEO

Cuneo - Alpini

27

23

80

92

31

CUNEO

Saliceto - Moizo

n.d.

29

24

83

98

41

NOVARA

Novara - Verdi

27

24

73

102

34

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale;
Tecnica di misura: g = gravimetrica, b = assorbimento beta, m = microbilancia oscillante, n = nefelometria; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura
temporale insufficiente

468

LEGENDA:
* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria
Fonte: ISPRA

Figura 6.24: PM10- Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore limite giornaliero (2010)
469

LEGENDA:
* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria
Fonte: ISPRA

Figura 6.25: PM10 - Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore limite annuale (2010)
470

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: PARTICOLATO (PM2,5)


DESCRIZIONE
Per materiale particolato aerodisperso si intende l'insieme delle particelle atmosferiche solide e
liquide sospese in aria ambiente. Il termine PM2,5 identifica le particelle di diametro aerodinamico
inferiore o uguale ai 2,5 m, una frazione di dimensioni aerodinamiche minori del PM10 e in esso
contenuta. Il particolato PM2,5 detto anche particolato fine, denominazione contrapposta a
particolato grossolano che indica tutte quelle particelle sospese con d.a. maggiore di 2,5 m o,
allinterno della frazione PM10, quelle con d.a. compreso tra 2,5 e 10 m. Sorgenti del particolato
fine sono un po tutti i tipi di combustione, inclusi quelli dei motori di auto e motoveicoli, degli
impianti per la produzione di energia, della legna per il riscaldamento domestico, degli incendi
boschivi e di molti altri processi industriali.
Come per il PM10, queste particelle sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera
e, rispetto alle particelle grossolane, sono in grado di penetrare pi in profondit nellalbero
respiratorio umano. Anche il particolato PM2,5 in parte emesso come tale direttamente dalle
sorgenti in atmosfera (PM2,5 primario) ed in parte formato attraverso reazioni chimiche fra altre
specie inquinanti (PM2,5 secondario), anzi si pu sostenere senza troppa approssimazione che tutto il
particolato secondario allinterno del PM10 (e che ne rappresenta spesso la quota dominante) sia
costituito in realt da particelle di PM2,5.
Lindicatore particolato PM2,5 si basa sui valori di concentrazione di PM2,5 in atmosfera, misurati
nelle stazioni di monitoraggio sul territorio nazionale e raccolti dallISPRA nellambito delle
procedure sullo scambio di informazioni (Exchange of Information, EoI) previste dalle Decisioni
97/101/CE e 2001/752/CE. In allineamento con gli altri indicatori, sono stati calcolati la media, il
50, il 98 percentile e il massimo dei valori medi giornalieri. Inoltre i dati sono stati posti a
confronto con il valore limite per la protezione della salute umana, stabilito dalla Direttiva
2008/50/CE, recepita in Italia con il D.Lgs. 155/2010 e che entrer in vigore nel 2015.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

L'affidabilit dei dati complessivamente buona. L'informazione riportata riferita al 2010 ed


relativa a 15 regioni italiane. I parametri statistici sono stati calcolati per le serie di dati con una
copertura temporale uniforme durante larco dellanno2. Il valore medio e il 50 percentile dei valori
medi giornalieri sono riportati per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale pari almeno
al 50%; il 98 percentile, il valore massimo e la verifica del rispetto del valore limite sono riportati
per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale minima del 75%. Per la rappresentazione su
mappa relative al valore limite annuale (Tabella A), sono state utilizzate le serie di dati con una
copertura temporale minima del 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o
alla manutenzione ordinaria) in accordo coi criteri di qualit definiti nella normativa vigente.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sull'EoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo dello
stato della qualit dellaria attraverso i dati di concentrazione di PM2,5 in atmosfera, consentendo il
confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs. 155/2010 quello di
2

In allineamento alla Decisone 97/101/CE sono state escluse le stazioni in cui il rapporto tra il numero dei dati validi in
inverno (ottobre-marzo compresi) e in estate (aprile-settembre compresi), e viceversa, maggiore di 2

471

consentire, a regioni e provincie autonome, la valutazione e la gestione della qualit dellaria


ambiente. Il valore limite del PM2,5 per la protezione della salute umana, stabilito dalla normativa,
riportato nella Tabella A. Per lanno 2010, la normativa prevede il confronto con il valore limite
aumentato del margine di tolleranza, riportato nella Tabella B.
Tabella A: PM2,5 - valore limite per la salute umana
Periodo di
mediazione

Valore limite

Margine di tolleranza

Data alla quale il valore


limite deve essere
raggiunto

FASE 1
Valore
limite
annuale

Anno civile

25 g/m3

20 % all11 giugno 2008,


con riduzione il 1 gennaio successivo e
successivamente ogni 12 mesi secondo una
percentuale annua costante fino a raggiungere
lo 0 % entro il 1o gennaio 2015

1 gennaio 2015

FASE 2
Valore
limite
annuale

Anno civile

20 g/m3

1 gennaio 2020

Tabella B: PM2,5 - valore limite di concentrazione aumentato del margine di tolleranza


Periodo di
mediazione

Valore limite pi margine di tolleranza al 2010

Anno civile

29 g/m3

STATO e TREND
Nel 2010 lo scambio di informazioni ha riguardato 140 stazioni relative a 15 regioni italiane su 20.
Di queste 140 stazioni, 107 (76% del totale) hanno fornito serie di dati con copertura temporale
almeno pari al 75%; 94 stazioni (67% del totale) hanno fornito serie di dati con copertura temporale
almeno pari al 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione
ordinaria).

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.25 per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, la tecnica di
misura, i parametri statistici previsti dalla normativa sull'EoI e linformazione sullutilizzo della
stazione ai fini della valutazione e gestione della qualit dellaria ambiente. Sono riportati in
grassetto i valori relativi agli obiettivi fissati dalla normativa (Tabella A) per le stazioni con
copertura temporale del 90%. In Figura 6.26 rappresentata la distribuzione sul territorio nazionale
delle stazioni di monitoraggio rispetto al valore limite annuale. In 17 stazioni (pari al 18%) stata
registrata una media annua superiore al valore limite annuale di 25 g/m3, mentre in 5 stazioni (pari
al 5%) stata registrata una media annua superiore al valore limite annuale aumentato del margine
di tolleranza per il 2010 (29 g/m3).
La mappa evidenzia, anche per il 2010, lincompletezza della copertura spaziale nel monitoraggio
di questo parametro in Italia.

472

Tabella 6.25 PM2,5 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (Dir.
2008/50/CE) (2010)
Regione/Provincia

Nome stazione

TORINO

Torino - Lingotto

ASTI

Vinchio - San Michele

AOSTA

AOSTA (PIAZZA PLOUVES)

VARESE

SARONNO - SANTUARIO

111

15

68

100

14

40

63

29

21

21

VALLE DI AOSTA
T
U

15

LOMBARDIA
F

85

Media

Tecnica di misura

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)

98
Perc.le

PIEMONTE
F

Tipo
zona

Valore
max

50
Perc.le

Tipo stazione

29

21

90

129

26

22

71

98

VARESE

VARESE - VIA COPELLI

LECCO

MERATE

28

23

73

93

SONDRIO

SONDRIO PARIBELLI

22

16

67

90

MILANO

MILANO VIA PASCAL

n.d.

25

18

79

104

MILANO

MONZA via MACHIAVELLI

33

26

89

103

BERGAMO

BERGAMO - VIA MEUCCI

27

22

79

105

BERGAMO

SERIATE

26

18

82

117

BERGAMO

CASIRATE D'ADDA

31

25

89

118

BERGAMO

CALUSCO

n.d.

27

21

77

89

BRESCIA

DARFO_2

32

27

79

94

BRESCIA

BRESCIA VILLAGGIO SERENO

31

24

92

128

PAVIA

CORNALE

19

15

53

74

PAVIA

Mortara

n.d.

23

17

76

114

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale;
Tecnica di misura: g = gravimetrica, b = assorbimento beta, m = microbilancia oscillante, n = nefelometria; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura
temporale insufficiente

473

LEGENDA:
* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria

Fonte: ISPRA

Figura 6.26: PM2,5 - Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore limite annuale (2010)
474

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: OZONO TROPOSFERICO (O3)

DESCRIZIONE
L'ozono troposferico un inquinante secondario che si forma attraverso processi fotochimici in
presenza di inquinanti primari quali gli ossidi dazoto (NOx) e i composti organici volatili (COV).
il principale rappresentante della complessa miscela di sostanze denominata smog fotochimico
che si forma nei bassi strati dellatmosfera a seguito dei suddetti processi. Linquinamento
fotochimico, oltre che locale, un fenomeno transfrontaliero che si dispiega su ampie scale spaziali;
conseguentemente i livelli riscontrati in una certa zona non sempre sono esclusivamente attribuibili
a fonti di emissione poste in prossimit della zona stessa, ma il contributo pi importante pu
provenire dalle zone circostanti. Le concentrazioni di ozono pi elevate si registrano nei mesi pi
caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare. Nelle aree urbane l'ozono si forma e si
trasforma con grande rapidit e con un comportamento molto complesso e diverso da quello
osservato per gli altri inquinanti. Le principali fonti di emissione dei composti precursori dellozono
sono: il trasporto su strada, il riscaldamento civile e la produzione di energia. Lozono pu causare
seri problemi alla salute delluomo e allecosistema, nonch allagricoltura e ai beni materiali. Il
presente indicatore si basa sui dati di concentrazione di ozono in atmosfera, misurati nelle stazioni
di monitoraggio distribuite sul territorio nazionale e raccolti dall'ISPRA nellambito delle procedure
di scambio di informazioni (Exchange of Information, EoI) previste dalle Decisioni 97/101/CE e
2001/752/CE. In allineamento con gli anni precedenti, sono stati calcolati media, 50, 98 e 99,9
percentile e massimo dei valori medi orari. I dati sono stati utilizzati, inoltre, per il calcolo dei
superamenti della soglia di informazione, della soglia di allarme, dellobiettivo a lungo termine per
la protezione della salute umana e dellobiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione
in allineamento alla normativa vigente (D.Lgs 183/2004 e D.Lgs. 155/2010).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

L'affidabilit dei dati complessivamente buona. L'informazione riportata riferita al 2010 ed


relativa a tutte le regioni italiane. Il valore medio e il 50 percentile dei valori medi giornalieri sono
riportati per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale pari almeno al 50%; il 98 e il
99,9 percentile e il valore massimo per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale
minima del 75%. I superamenti della soglia di informazione, della soglia di allarme e dellobiettivo
a lungo termine per la salute umana sono riportati per le stazioni di monitoraggio che hanno fornito
dati per almeno 5 mesi su 6 nel periodo da aprile a settembre; la verifica del rispetto dellobiettivo a
lungo termine per la protezione della vegetazione (AOT40v) stata effettuata per le stazioni
suburbane, rurali e rurali di fondo con il 90% dei dati orari da maggio a luglio, in accordo ai criteri
definiti nella normativa vigente.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sullEoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo
dello stato della qualit dellaria, attraverso i dati di concentrazione di ozono, consentendo un
confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs. 183/2004 e del D.Lgs.
155/2010 quello di consentire, alle regioni e provincie autonome, la valutazione e la gestione della
qualit dellaria ambiente con riferimento allozono troposferico. Le soglie di informazione e di

475

allarme e gli obiettivi a lungo termine per la protezione della salute umana e della vegetazione sono
riportati nella Tabella A.
Tabella A: O3 - Soglia di informazione, soglia di allarme, obiettivo a lungo termine per la
protezione della salute umana e obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione
ai sensi della normativa vigente
Valore
Soglia di informazione
Soglia di allarme
Obiettivo a lungo termine per la protezione della
salute umana
Obiettivo a lungo termine per la protezione della
vegetazione (AOT40v)

Periodo di mediazione
3

180 g/m
240 g/m3
120 g/m3
6.000 g/m3*h

1 ora
1 ora
Media massima giornaliera calcolata
su 8 ore
1 ora cumulativa da maggio a luglio

STATO e TREND
Nel 2010 lo scambio di informazioni ha riguardato 377 stazioni relative a tutte le regioni italiane. Di
queste 377 stazioni, 316 (84% del totale) hanno fornito serie di dati con copertura temporale
minima di 5 mesi su 6 da aprile a settembre.
Nel 2010 l'obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana stato rispettato nel 7%
delle stazioni di monitoraggio.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.26, per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, i parametri
statistici previsti dalla normativa sull'EoI, il numero di giorni di superamento della soglia di
informazione (180 g/m3), della soglia di allarme (240 g/m3), dellobiettivo a lungo termine per la
protezione della salute umana (120 g/m3) e l'informazione sull'utilizzo della stazione ai fini della
valutazione e gestione della qualit dell'aria ambiente. Il numero dei giorni di superamento pari al
numero di giorni in cui stato registrato almeno un superamento delle soglie e degli obiettivi
indicati in Tabella A.
In Tabella 6.27 si riporta lelenco delle 140 stazioni suburbane, rurali e rurali di fondo che superano
lobiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione, AOT40v, rispettando i criteri di
numerosit previsti dalla normativa.
I superamenti della soglia di informazione distribuiti per tipologia di stazione, sono riportati nella
Figura 6.48: le stazioni che non registrano superamenti sono 164 su 316 (52%). I superamenti
dellobiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, distribuiti per tipologia di
stazione e per classi di giorni di superamento, sono indicati nella Figura 6.49: le stazioni che non
registrano superamenti sono 21 su 316 (7%). Nel Nord Italia, i superamenti della soglia di
informazione e dellobiettivo a lungo termine sono caratterizzati dal pi elevato numero di giorni.

476

Tabella 6.26: O3 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazioni su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs.
183/2004) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione
ozono

Media

50o
Perc.le

98o
Perc.le

99o
Perc.le

Valore
max

Giorni di
Giorni di
Giorni di
superamento
superamento
superamento
della soglia di
dell'obiettivo a
della soglia di
informazione
lungo termine
allarme per la
per la
per la
protezione della
protezione della
protezione della
3
salute 240 g/m
salute 180 g/m3
salute 120 g/m3

g/m3

n.

Utilizzo della
stazione ai fini
della
valutazione e
gestione della
qualit
dell'aria
ambiente (D.
Lgs. 183/2004)

PIEMONTE
ALESSANDRIA

Alessandria - Volta

49

35

155

197

207

11

69

ALESSANDRIA

Dernice - Costa

78

79

143

182

198

79

ASTI

Asti - D'Acquisto

41

26

144

174

188

56

ASTI

Vinchio - San Michele

RF

61

57

142

165

177

72

BIELLA

Biella - Sturzo

51

49

123

147

153

17

BIELLA

Cossato - Pace

57

52

151

179

193

65

BIELLA

Ponzone - Mercato

n.d.

42

33

130

171

34

CUNEO

Saliceto - Moizo

RF

54

49

126

156
154

160

30

CUNEO

Cuneo - Alpini

60

59

130

152

166

37

CUNEO

Alba - Tanaro

45

32

140

168

177

51

NOVARA

Novara - Verdi

51

45

149

176

190

79

TORINO

Torino - Lingotto

40

28

134

153

167

35

TORINO

Chieri - Buozzi

n.d.

No

TORINO

Druento - La Mandria

RF

50

41

146

188

196

10

60

TORINO

Orbassano - Gozzano

47

42

132

157

165

39

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione Ozono: = U = urbana, RF = rurale di fondo, S = suburbana, R= rurale
n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura temporale insufficiente

477

Tabella 6.27: O3 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI che superano lobiettivo a lungo
termine per la protezione della vegetazione AOT40v (2010)
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

AOT40v
g/m3*h

PIEMONTE
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ASTI
CUNEO
TORINO
TORINO
TORINO
VERBANO-CUSIOOSSOLA
VERBANO-CUSIOOSSOLA

Alessandria - Volta
Dernice - Costa
Vinchio - San Michele
Saliceto - Moizo
Druento - La Mandria
Orbassano - Gozzano
Vinovo - Volontari

Pieve Vergonte - Industria

22374

VERCELLI

Vercelli - CONI

26509

AOSTA

VALLE d'AOSTA
AOSTA (MONT FLEURY)

21578

AOSTA
AOSTA

ETROUBLES
LA THUILE

RF
RF

23672
12604

BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BRESCIA
BRESCIA
COMO
CREMONA
CREMONA
LECCO
LECCO
LECCO
LODI
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA

LOMBARDIA
BERGAMO - VIA GOISIS
OSIO SOTTO
CASIRATE D'ADDA
CALUSCO
SAREZZO - VIA MINELLI
DARFO_2
CANTU - VIA MEUCCI
CORTE DEI CORTESI
CREMA - VIA XI FEBBRAIO
COLICO
VALMADRERA
MOGGIO
MONTANASO
MARMIROLO - BOSCO FONTANA
MANTOVA - LUNETTA
PONTI S/MINCIO 2

S
S
RF
S
S
S
S
RF
S
S
R
RF
R
R
S
S

43253
38660
28930
44841
30260
35554
34243
28263
39632
36156
45558
14226
34082
41233
43463
38187

MANTOVA
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
PAVIA
PAVIA
VARESE
VARESE

SCHIVENOGLIA
ARCONATE
MOTTA VISCONTI
MILANO - P.CO LAMBRO
TREZZO D'ADDA
CORNALE
VOGHERA - VIA POZZONI
VARESE - VIA VIDOLETTI
SOMMA LOMBARDO - MXP

RF
S
R
S
S
R
S
S
R

41787
41197
32111
32744
46676
33707
17796
36201
25753

BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO

TRENTINO-ALTO ADIGE
BR1 Brunico
BZ1 Via Amba Alagi
LA1 Laces
RE1 Renon
ST1 Vipiteno

S
S
S
RF
S

16247
25734
17109
35440
12379

Verbania - Gabardi

R
R
RF
RF
RF
S
S

36276
33382
31787
22637
32365
19186
21770

24986

478

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
TRENTO
TRENTO

ME2 Merano
LS1 Laives
CR1 Cortina sulla strada del vino
BORGO VAL
PIANA ROTALIANA

AOT40v
g/m3*h

S
S
R
S
S

16597
30855
29581
21224
29107

S
RF
S
R
RF
R
RF
RF

31019
31118
34038
23624
14036
37623
48957
51673

VENETO
BELLUNO
BELLUNO
PADOVA
PADOVA
TREVISO
VERONA
VERONA
VICENZA

PIEVE D'ALPAGO
PASSO VALLES
ESTE
PARCO COLLI EUGANEI
CAVASO DEL TOMBA
VR - Cason
BOSCOCHIESANUOVA
ASIAGO - CIMA EKAR

GORIZIA

LUCINICO

17191

GORIZIA
PORDENONE
TRIESTE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE

DOBERDO DEL LAGO


CLAUT - LOCALITA PORTO PINEDO
MONTE SAN PANTALEONE
S.OSVALDO
OSOPPO PROVI
S.GIOVANNI AL NATISONE
TARVISIO
TORVISCOSA
TRIBIL INFERIORE

R
S
S
R
S
S
R
S
R

35176
27497
12514
27353
19030
30862
19265
29729
6565

GENOVA
LA SPEZIA
SAVONA
SAVONA

LIGURIA
PASSO DEI GIOVI
BOLANO
CENGIO - CAMPO DI CALCIO
QUILIANO

S
R
R
S

28929
16408
19334
17329

BOLOGNA
FERRARA
FERRARA
FORL-CESENA

EMILIA-ROMAGNA
SAN PIETRO CAPOFIUME
GHERARDI
OSTELLATO
MELDOLA

R
RF
R
S

31355
26681
20226
27220

MODENA
MODENA
MODENA
PARMA
PARMA
PIACENZA
RAVENNA
RAVENNA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
RIMINI
RIMINI

CARPI 2
GAVELLO
VIGNOLA
SARAGAT
BADIA
BESENZONE
BALLIRANA
DELTA CERVIA
CASTELLARANO
S. LAZZARO
FEBBIO
SAN ROCCO
SAN CLEMENTE
VERUCCHIO

S
R
S
S
RF
RF
S
S
S
S
RF
R
RF
S

24590
35993
32059
29691
42460
29051
16168
31908
26561
28969
27130
32110
24930
17569

FRIULI-VENEZIA GIULIA

TOSCANA

479

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

AREZZO
FIRENZE
FIRENZE
GROSSETO
LIVORNO
LIVORNO
LUCCA
LUCCA
MASSA CARRARA
PISA
PISTOIA

AR-CASA-STABBI
FI-SETTIGNANO
FI-MONTELUPO-VIA-ASIA
GR-PARCO-MAREMMA
LI-GABBRO
LI-VILLA-MAUROGORDATO
LU-PORCARI
LU-CARIGNANO
MS-VIA-CARRIONA
PI-PONTEDERA
PT-MONTALE

AOT40v
g/m3*h

RF
S
S
RF
R
S
S
S
S
S
R

6148
20328
27291
21622
20654
24200
22789
21655
10626
6615
29823

UMBRIA
PERUGIA
TERNI
TERNI
TERNI

CORTONESE
NARNI SCALO
BORGO RIVO
Le Grazie

S
S
S
S

8904
24147
13476
26008

ANCONA
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO

MARCHE
Genga -Parco Gola della Rossa
VIA REDIPUGLIA
VIA SCARPELLINI
VIA NERUDA - LOC.PIANSEVERO - URBINO

R
S
S
S

15714
6557
17030
25143

RF
RF
S
RF
RF

23891
24521
18256
14421
15900

S
S
R

17737
7990
18559

S
RF
R

17269
9944
16020

LAZIO
FROSINONE
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA

FONTECHIARI
LEONESSA
ALLUMIERE
SEGNI
TENUTA DEL CAVALIERE
ABRUZZO

PESCARA
PESCARA
PESCARA

PE - VIA SACCO
PE - TEATRO D'ANNUNZIO
POPOLI

CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
ISERNIA

CAMPOBASSO3
GUARDIAREGIA
VASTOGIRARDI

MOLISE

10552

BARI
BARI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
FOGGIA
FOGGIA
LECCE
LECCE

CAMPANIA
CE54 SCUOLA SETTEMBRINI
PUGLIA
Molfetta ASM
ALTAMURA
TORCHIAROLO
VALZANI
Filzi
Monte S. Angelo SUOLO CIUFFREDA
Manfredonia VIA DEI MANDORLI
GALATINA - S. Barbara
Maglie

R
S
S
S
S
R
S
S
S

15376
16691
26385
31733
33593
23591
8406
24047
24626

LECCE
LECCE
TARANTO

Vecchia san Pietro in Lama


via Romagna
STATTE

S
S
S

26329
29010
25798

CASERTA

480

Regione/Provincia

Nome stazione

TARANTO

TALSANO

COSENZA
REGGIO CALABRIA

Tipo stazione

AOT40v
g/m3*h

18978

Firmo
POLISTENA

R
S

13514
21858

AGRIGENTO

SICILIA
CAMMARATA_OZONO

RF

28488

CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
NUORO

CENAS5
CENAS8
CENSA1
CENSA9
CENOT3

R
R
R
R
R

8011
12707
12342
10176
22163

CALABRIA

SARDEGNA

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione Ozono: = U = urbana, RF = rurale di fondo, S = suburbana, R= rurale
n.d. = non disponibile

481

Fonte: ISPRA

Figura 6.27: O3 Superamenti della soglia di informazione (180 g/m3) distribuiti per
tipologia di stazione (2010)

482

Fonte: ISPRA

Figura 6.28: O3 Stazioni di monitoraggio per classi di giorni di superamento dell'obiettivo a


lungo termine (120 g/m3) e per tipologia di stazione (2010)
483

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: BIOSSIDO DI AZOTO (NO2)


DESCRIZIONE
Il biossido di azoto (NO2) un gas di colore bruno-rossastro, poco solubile in acqua, tossico,
dallodore forte e pungente e con forte potere irritante. E un inquinante a prevalente componente
secondaria, in quanto il prodotto dell'ossidazione del monossido di azoto (NO) in atmosfera; solo
in proporzione minore viene emesso direttamente in atmosfera. La principale fonte di emissione
degli ossidi di azoto (NOx=NO+NO2) il traffico veicolare; altre fonti sono gli impianti di
riscaldamento civili e industriali, le centrali per la produzione di energia e un ampio spettro di
processi industriali. Il biossido di azoto un inquinante ad ampia diffusione che ha effetti negativi
sulla salute umana e insieme al monossido di azoto contribuisce ai fenomeni di smog fotochimico (
precursore per la formazione di inquinanti secondari come ozono troposferico e particolato fine
secondario) di eutrofizzazione e delle piogge acide. Il presente indicatore si basa sui dati di
concentrazione di biossido di azoto in atmosfera, misurati nelle stazioni di monitoraggio distribuite
sul territorio nazionale e raccolti dall'ISPRA nell'ambito delle procedure di scambio di informazioni
(Exchange of Information, EoI) previste dalle Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE. In allineamento
con gli anni precedenti, sono stati calcolati media, 50, 98 e 99,9 percentile e massimo dei valori
medi orari. I dati sono stati utilizzati, inoltre, per la verifica del rispetto dei valori limite per la
protezione della salute umana stabiliti dalla normativa vigente in tema di valutazione e gestione
della qualit dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99, DM 60/2002 e D.Lgs.155/2010).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

L'affidabilit dei dati complessivamente buona. L'informazione riportata riferita al 2010 ed


relativa a tutte le regioni italiane. I parametri statistici sono stati calcolati per le serie di dati con una
copertura temporale uniforme durante larco dellanno3. Il valore medio e il 50 percentile dei valori
medi orari sono riportati per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale pari almeno al
50%; il 98 e il 99,9 percentile, il valore massimo e la verifica del rispetto dei valori limite per le
stazioni di monitoraggio con copertura temporale minima del 75%. Per le rappresentazioni su
mappa relative ai valori limite orario ed annuale (Tabella A) sono state utilizzate le serie di dati con
una copertura temporale minima del 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica
o alla manutenzione ordinaria) in accordo coi criteri di qualit definiti nella normativa vigente.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sull'EoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo dello
stato della qualit dellaria attraverso i dati di concentrazione di biossido di azoto in atmosfera,
consentendo il confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs.
351/99, DM 60/2002 e del D.Lgs. 155/2010 quello di consentire a regioni e provincie autonome la
valutazione e la gestione della qualit dellaria ambiente. I valori limite di concentrazione del
biossido di azoto nell'aria ambiente entrati in vigore nel 2010, sono riportati nella Tabella A.

In allineamento alla Decisone 97/101/CE sono state escluse le stazioni in cui il rapporto tra il numero dei dati validi in
inverno (ottobre-marzo compresi) e in estate (aprile-settembre compresi), e viceversa, maggiore di 2.

484

Tabella A: NO2 - Valori limite per la protezione della salute umana


Periodo di mediazione

Valore limite

Valore limite orario

1 ora

200 g/m3 NO2 da non superare pi di 18 volte per anno


civile

Valore limite annuale

Anno civile

40 g/m3 NO2

STATO e TREND
Nel 2010 lo scambio di informazioni ha riguardato 652 stazioni relative a tutte le regioni italiane. Di
queste 652 stazioni, 562 (86% del totale) hanno fornito serie di dati con copertura temporale
minima del 75% e 487 (75% del totale) con copertura temporale minima del 90% (al netto delle
perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria). Nel periodo 2002
2010, oltre allaumento, si osserva negli anni pi recenti una stabilizzazione del numero di stazioni
che rispettano il criterio di numerosit dati minima del 75% (le stazioni negli anni sono
rispettivamente: 210, 225, 254, 311, 391, 524, 536, 569 e 562).
Nel 2010 il valore limite annuale, pi stringente rispetto a quello orario stato rispettato nell80%
delle stazioni di monitoraggio.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.28, per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, i parametri
statistici previsti dalla normativa sull'EoI, il numero di ore di superamento del valori orari di 200
g/m3, la copertura temporale e l'informazione sull'utilizzo della stazione ai fini della valutazione e
gestione della qualit dell'aria ambiente. Sono riportati in grassetto i valori relativi agli obiettivi
fissati dalla normativa (Tabella A) per le stazioni con copertura temporale del 90%. La Figura 6.29
mostra la distribuzione sul territorio nazionale delle stazioni di monitoraggio rispetto al valore
limite orario che risulta largamente rispettato: 483 stazioni (99 % del totale). Analogamente, in
Figura 6.30, riportata la distribuzione sul territorio nazionale delle stazioni di monitoraggio
rispetto al valore limite annuale che superato in 95 stazioni su 487 (20% del totale).

485

Tabella 6.28: NO2- Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs.
351/99) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50
Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore
max

g / m3

TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO

Chieri - Buozzi
Druento - La Mandria
Orbassano - Gozzano
Oulx - Roma
Torino - Lingotto

T
F
F
T
F

S
R
S
S
U

TORINO
TORINO
TORINO
VERCELLI
VERCELLI
VERCELLI

Torino - Consolata
Torino - Rebaudengo
Vinovo - Volontari
Borgosesia - Tonella
Vercelli - Gastaldi
Vercelli - CONI

T
T
F
F
T
F

U
U
S
U
U
S

PIEMONTE
39
16
37
21
42
65
74
35
22
44
26

Ore di
superamento
di 200
mg/m3
n.

31
11
32
15
37

102
60
97
73
106

138
94
133
106
150

175
123
171
129
170

62
70
30
18
39
22

130
153
90
62
101
71

189
210
116
85
162
91

283
233
127
101
206
108

Utilizzo della stazione


ai fini della
valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs.
351/99)

0
0
0
0

s
s
s
s

0
5
15

s
s
s
s
s
s

0
0
2

s
0
NOVARA
Novara - Verdi
F
U
32
27
84
111
119
0
s
NOVARA
Novara - Roma
T
U
54
130
169
222
58
1
s
NOVARA
Oleggio - Circonvallazione
T
U
33
112
227
411
39
16
s
CUNEO
Alba - Tanaro
F
U
26
79
110
128
30
s
0
CUNEO
Cuneo - Alpini
F
U
29
89
128
165
34
s
0
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura
temporale insufficiente

486

LEGENDA
* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria)
Fonte: ISPRA

Figura 6.29: NO2 Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore limite orario (2010)
487

LEGENDA:
* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria
Fonte: ISPRA

Figura 6.30: NO2 - Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore medio annuale (2010)
488

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: BENZENE (C6H6)


DESCRIZIONE
Il benzene (C6H6) un inquinante a prevalente componente primaria, le cui principali sorgenti di
emissione sono i veicoli alimentati a benzina (gas di scarico e vapori di automobili e ciclomotori),
gli impianti di stoccaggio e distribuzione dei combustibili, i processi di combustione che utilizzano
derivati dal petrolio e l'uso di solventi contenenti benzene. La tossicit del benzene per la salute
umana risiede essenzialmente nell'effetto oncogeno, ormai ben accertato. Il presente indicatore si
basa sui dati di concentrazione di benzene in atmosfera, misurati nelle stazioni di monitoraggio
distribuite sul territorio nazionale e raccolti dall'ISPRA nell'ambito delle procedure di scambio di
informazioni (Exchange of Information, EoI) previste dalle Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE. In
allineamento con gli anni precedenti, sono stati calcolati media, 50, 98 percentile e massimo dei
valori medi giornalieri. I dati sono stati utilizzati, inoltre, per la verifica del rispetto del valore limite
per la protezione della salute umana stabilito dalla normativa vigente in tema di valutazione e
gestione della qualit dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99, DM 60/2002 e D.Lgs.155/2010).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

L'affidabilit dei dati complessivamente buona. L'informazione riportata riferita al 2010 ed


relativa a tutte le regioni italiane. I parametri statistici sono stati calcolati per le serie di dati con una
copertura temporale uniforme durante larco dellanno4. Il valore medio e il 50 percentile dei valori
medi giornalieri sono riportati per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale pari almeno
al 50%; il 98 percentile, il valore massimo e la verifica del rispetto dei valori limite per le stazioni
di monitoraggio con copertura temporale minima del 75%. Per la rappresentazione su mappa
relativa al valore limite annuale (Tabella A) sono state utilizzate le stazioni con una copertura
temporale minima del 75%.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sull'EoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo dello
stato della qualit dellaria attraverso i dati di concentrazione di benzene in atmosfera, consentendo
il confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs. 351/99, DM
60/2002 e del D.Lgs. 155/2010 quello di consentire, alle regioni e provincie autonome, la
valutazione e la gestione della qualit dellaria ambiente. Il valore limite del benzene per la
protezione della salute umana riportato nella Tabella A.

In allineamento alla Decisone 97/101/CE sono state escluse le stazioni in cui il rapporto tra il numero dei dati validi in
inverno (ottobre-marzo compresi) e in estate (aprile-settembre compresi), e viceversa, maggiore di 2.

489

Tabella A: C6H6 Valore limite per la protezione della salute umana


Valore limite per la
protezione della salute
umana

Periodo di mediazione

Valore limite

Anno civile

5 g/m3

STATO e TREND
Nel 2010 lo scambio di informazioni ha riguardato 200 stazioni di monitoraggio, relative a tutte le
regioni italiane. Di queste 200 stazioni, 147 (74% del totale) hanno fornito serie di dati con
copertura temporale minima del 75%. Il dato, dopo la lieve diminuzione del 2009, in linea con un
andamento crescente del numero di stazioni che rispettano il criterio di numerosit dati minima del
75% nel periodo 2002 2010 (rispettivamente: 22, 34, 58, 60, 81, 98, 129, 121 e 147 stazioni).
Nel 2010 il valore limite annuale superato in una sola delle 147 stazioni considerate.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.29, per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, i parametri
statistici previsti dalla normativa sull'EoI e l'informazione sull'utilizzo della stazione ai fini della
valutazione e gestione della qualit dell'aria ambiente. Sono riportati in grassetto i valori relativi
allobiettivo fissato dalla normativa (Tabella A) per le stazioni con copertura temporale del 75%. La
Figura 6.31 mostra la distribuzione sul territorio nazionale delle stazioni di monitoraggio rispetto al
valore limite annuale: si osserva che il valore limite annuale largamente rispettato ed superato in
una sola stazione di monitoraggio.

490

Tabella 6.29: C6H6 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs.
351/99) (2010)
Media
Regione/Provincia

TORINO
VERCELLI
NOVARA
CUNEO
CUNEO
ASTI
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
BIELLA
BIELLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Nome stazione

Torino - Consolata
Vercelli - Gastaldi
Novara - Roma
Alba - Tanaro
Cuneo - Alpini
Asti - Baussano
Alessandria - D'Annunzio
Casale M.to - Castello
Biella - Lamarmora
Cossato - Pace
Pieve Vergonte - Industria
Verbania - Gabardi

Tipo stazione Tipo zona

PIEMONTE
T
U
T
U
T
U
F
U
F
U
T
U
T
U
F
U
T
U
F
U
F
S
F
U
VALLE dAOSTA
T
U

4
1,7
2,7
1,3
0,8
2,1
2
1,7
1,5
2,6
2,2
1,8

50
98
Valore
Perc.le Perc.le max Utilizzo della stazione ai fini della
valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.
Lgs. 351/99)
g / m3

3,7
1,3
2,3
0,9
0,7
1,7
1,6
1,4
1,3
2,2
1,6
1,6

7,5
4,3
5,7
3,4
2,3
5
3,8
3,7
3,4
6,9
6,3
3,7

8,9
5,7
6,3
4,3
3,1
5,7
4,9
3,9
4,8
7,9
7,1
5

s
s
no
s
s
s
s
s
s
s
no
s

AOSTA
AOSTA (PIAZZA PLOUVES)
0,5
3,3
4,2
0,9
s
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura
temporale insufficiente

491

Fonte: ISPRA

Figura 6.31: C6H6 - Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore medio annuo (2010)

492

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2)


DESCRIZIONE
Il biossido di zolfo (SO2) un gas incolore, dallodore acre e pungente e molto solubile in acqua. E
un inquinante primario che, una volta immesso in atmosfera, permane inalterato per alcuni giorni e
pu essere trasportato a grandi distanze. Il biossido di zolfo contribuisce sia al fenomeno
dell'inquinamento transfrontaliero, sia alla formazione di deposizioni acide, secche e umide e alla
formazione di PM secondario. Le principali sorgenti sono gli impianti di produzione di energia, gli
impianti termici di riscaldamento, alcuni processi industriali e in minor misura, il traffico veicolare,
con particolare riferimento ai motori diesel. Il presente indicatore si basa sui dati di concentrazione
di biossido di zolfo in atmosfera, misurati nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio
nazionale e raccolti dallISPRA nell'ambito delle procedure di scambio di informazioni (Exchange
of Information, EoI) previste dalle Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE. In allineamento con gli
anni precedenti, sono stati calcolati media, 50, 98 e 99,9 percentile e massimo dei valori medi
orari. I dati sono stati utilizzati inoltre, per la verifica del rispetto dei valori limite per la protezione
della salute umana stabiliti dalla normativa vigente in tema di valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99, DM 60/2002 e D.Lgs. 155/2010).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

L'affidabilit dei dati complessivamente buona. L'informazione riportata riferita al 2010 ed


relativa a 19 regioni su 20. I parametri statistici sono stati calcolati per le serie di dati con una
copertura uniforme durante larco dellanno5. Il valore medio e il 50 percentile dei valori medi
orari sono riportati per le stazioni di monitoraggio con copertura temporale pari almeno al 50%; il
98, il 99,9 percentile, il valore massimo e la verifica del rispetto dei valori limite sono riportati per
le stazioni di monitoraggio con copertura temporale minima del 75%. Per le rappresentazioni su
mappa relative ai superamenti dei valori limite orario e giornaliero (Tabella A) sono state utilizzate
le stazioni con una copertura temporale minima del 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla
taratura periodica o alla manutenzione ordinaria) in accordo coi criteri di qualit definiti nella
normativa vigente.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sull'EoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo dello
stato della qualit dellaria attraverso i dati di concentrazione di biossido di zolfo in atmosfera,
consentendo il confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs.351/99,
DM 60/2002 e D.Lgs 155/2010 quello di consentire a regioni e provincie autonome la valutazione
e la gestione della qualit dellaria ambiente. I valori limite del biossido di zolfo per la protezione
della salute umana, sono riportati nella Tabella A.

In allineamento alla Decisone 97/101/CE sono state escluse le stazioni in cui il rapporto tra il numero dei dati validi in
inverno (ottobre-marzo compresi) e in estate (aprile-settembre compresi) superiore a 2

493

Tabella A: SO2 - Valori limite per la protezione della salute umana


Periodo di mediazione

Valore limite

Valore limite orario

1 ora

350 g/m3 da non superare pi di 24 volte per anno


civile

Valore limite giornaliero

24 ore

125 g/m3 da non superare pi di 3 volte per anno civile

STATO e TREND
Nel 2010 lo scambio di informazioni ha riguardato 314 stazioni relative a 19 regioni italiane su 20.
Di queste 314 stazioni, 251 (80% del totale) hanno fornito serie di dati con copertura temporale
minima del 75%, 213 (68% del totale) hanno fornito serie di dati con copertura temporale minima
pari al 90% (al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione
ordinaria). Nel 2010 il valore limite orario e il valore limite giornaliero sono stati rispettati in tutte
le stazioni di monitoraggio, confermando le tendenze degli ultimi anni.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.30, per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, i parametri
statistici previsti dalla normativa sull'EoI, i superamenti del valore orario di 350 g/m3 e del valore
giornaliero di 125 g/m3 e linformazione sullutilizzo della stazione ai fini della valutazione e
gestione della qualit dellaria ambiente. Sono riportati in grassetto i valori relativi agli obiettivi
fissati dalla normativa (Tabella A) per le stazioni con copertura temporale del 90%. In Figura 6.32
rappresentata la distribuzione sul territorio nazionale delle stazioni di monitoraggio rispetto al
valore limite orario; in Figura 6.33 riportata la distribuzione sul territorio nazionale delle stazioni
di monitoraggio rispetto al superamento del valore limite giornaliero. In nessuna stazione di
monitoraggio sono stati registrati superamenti dei valori limite.

494

Tabella 6.30: SO2 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs.
351/99) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo
zona

50
98
99,9
Valore
Media Perc.le Perc.le Perc.le
max

Ore di
superamento
350 g/m

g /m3

n.

Utilizzo della
stazione ai fini
Giorni di
della
superamento valutazione e
di 125 g/m gestione della
qualit
dell'aria
ambiente
(D.Lgs. 351/99)

TORINO
TORINO
CUNEO
ASTI
ALESSANDRIA
BIELLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Torino - Rebaudengo
Torino - Consolata
Cuneo - Alpini
Asti - Baussano
Dernice - Costa
Biella - Lamarmora
Pieve Vergonte - Industria

T
T
F
T
F
T
F

PIEMONTE
U
8
U
6
U
5
U
7
R
7
U
7
S
7

7
5
4
7
7
6
6

24
15
13
14
11
20
15

41
20
21
21
22
31
27

48
23
33
25
32
44
35

0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S

AOSTA
AOSTA

MORGEX
AOSTA (PIAZZA PLOUVES)

T
T

VALLE d AOSTA
S
2
U
8

1
6

5
25

8
68

9
182

0
0

0
0

S
S

VARESE
VARESE
COMO
COMO
SONDRIO

VARESE - VIA VIDOLETTI


BUSTO ARSIZIO - ACCAM
COMO
ERBA- Via Battisti
SONDRIO PARIBELLI

F
F
T
F
F

LOMBARDIA
S
4
S
4
U
3
U
3
U
4

3
4
3
3
4

11
10
7
6
8

18
25
13
13
15

23
35
20
26
27

0
0
0
0
0

0
0
0
0
0

S
S
S
S
S

SONDRIO
BORMIO
F
U
3
2
15
33
55
0
0
Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura
temporale insufficiente

495

LEGENDA:

* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria
Fonte: ISPRA

Figura 6.32: SO2 - Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore limite orario (2010)
496

LEGENDA:

* al netto delle perdite di dati dovute alla taratura periodica o alla manutenzione ordinaria
Fonte: ISPRA

Figura 6.33: SO2 Stazioni di monitoraggio e superamenti del valore limite annuo (2010)

497

QUALIT DELL'ARIA AMBIENTE: I MICROINQUINANTI


(BENZO(a)PIRENE, ARSENICO, NICHEL E CADMIO NEL PM10)
DESCRIZIONE
I microinquinanti sono un gruppo di sostanze organiche ed inorganiche originate prevalentemente
da processi di combustione nellindustria, diffuse in atmosfera sotto forma di aerosol e presenti in
atmosfera in concentrazioni molto piccole (generalmente il rapporto di massa rispetto al PM10
inferiore a 1000). Alcuni microinquinanti sono oggetto di particolare attenzione in ragione delle
accertate implicazioni igienico-sanitarie. Si tratta di agenti cancerogeni umani genotossici per i
quali non esiste una soglia al di sotto della quale non sussistano rischi per la salute umana: il
benzo(a)pirene (B(a)P) (usato come marker per il rischio cancerogeno della classe degli idrocarburi
policiclici aromatici) e i composti di arsenico, cadmio e nichel. Il presente indicatore si basa sui dati
di concentrazione dei microinquinanti in atmosfera, misurati come tenore nel PM10, nelle stazioni di
monitoraggio distribuite sul territorio nazionale e raccolti dallISPRA nell'ambito delle procedure di
scambio di informazioni (Exchange of Information, EoI) previste dalle Decisioni 97/101/CE e
2001/752/CE. I dati originano da determinazioni discontinue a partire da campionamenti di 24 ore
di PM10, raccolti, conservati e successivamente analizzati in laboratorio, con la finalit di verificare
il rispetto degli obiettivi posti dalla normativa vigente in tema di valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs 155/2010).

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

I dati di monitoraggio di microinquinanti per lanno 2010 in ambito EoI sono relativi a 64 stazioni.
In 55 di queste sono stati monitorati contemporaneamente As, Cd, Ni e B(a)P, mentre negli altri
casi sono disponibili dati relativi soltanto ad alcuni dei microinquinanti suddetti. Complessivamente
sono disponibili: 61 serie di dati di B(a)P, 58 di As, 59 di Ni e 61 di Cd . Le stazioni sono cos
distribuite sul territorio nazionale: 52 sono localizzate nel Nord Italia (3 in Valle dAosta, 21 in
Piemonte, 13 in Lombardia, 14 in Veneto e 1 in Trentino ), 7 nel Centro (6 in Umbria e 1 nelle
Marche ) e 5 nel Sud (4 in Puglia e 1 in Calabria). Risulta una copertura del territorio parziale e
disomogenea.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'obiettivo della normativa sull'EoI quello di fornire un quadro conoscitivo e rappresentativo dello
stato della qualit dellaria attraverso i dati di concentrazione di microinquianti in atmosfera,
consentendo il confronto tra i Paesi membri della Comunit Europea. Lobiettivo del D.Lgs
155/2010 quello di consentire, alle regioni e provincie autonome, la valutazione e la gestione della
qualit dellaria ambiente. La normativa vigente fissa un valore obiettivo riferito al tenore totale di
ciascun inquinante presente nella frazione PM10 del materiale particolato, calcolato come media su
un anno civile da raggiungere entro il 31/12/2012 (tabella A).

498

Tabella A: Valori obiettivo per arsenico, cadmio, nichel e benzo(a)pirene


Valore obiettivo
(da raggiungere entro il 31/12/2012)
Periodo di mediazione: anno civile
Arsenico

6,0 ng/m3

Cadmio

5,0 ng/m3

Nichel

20,0 ng/m3

Benzo(a)pirene

1,0 ng/m3

STATO e TREND
Nel 2010 il valore obiettivo per arsenico, cadmio e nichel stato rispettato in tutte le stazioni di
monitoraggio ad eccezione di un caso di superamento osservato per il nichel in una stazione della
Valle dAosta (stazione industriale-urbana).
Il valore obiettivo per il B(a)P risulta rispettato nella maggior parte dei casi (52 su 61). I
superamenti sono stati registrati in Piemonte (1 caso), Lombardia (1) Veneto (5) Umbria (1) e
Puglia (1).

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Nella Tabella 6.31, per ciascuna stazione di monitoraggio, sono riportate: la tipologia, il valore
medio annuo per As, Cd, Ni e B(a)P calcolato sulla base dei dati disponibili. Le stazioni dove il
periodo minimo di copertura (50% per As, Cd, Ni e 33% per il B(a)P) per le misure in siti fissi non
rispettato sono riportate in corsivo.

499

Tabella 6.31: As, Cd, Ni e B(a)P - Stazioni di monitoraggio EoI, medie annuali (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Utilizzo
della stazione
ai fini della
valutazione e
gestione della
qualit
dell'aria
ambiente
(D.Lgs.
351/99)

As

B(a)P

Cd

Ni

ng/m3

ng/m3

ng/m3

ng/m3

Urbana
Urbana
Urbana
Rurale
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Suburbana
Rurale
Suburbana
Urbana
Rurale
Urbana
Suburbana
Rurale
Rurale
Urbana
Urbana
Urbana

0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7
0,7

0,7
0,4
0,4
1,1
0,3
0,6
0,6
0,6
0,6
0,7
0,4
0,4
0,4
0,4
0,5
0,5
0,1
0,0
0,5
0,5
0,9

0,2
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,2
0,2
0,2
0,2
0,1
0,2
0,2
0,1
0,2
0,2
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1

5,0
0,9
2,3
2,3
4,1
3,1
2,4
5,0
8,3
4,0
3,6
2,2
3,0
2,3
6,0
5,5
1,0
0,7
5,3
5,0
4,4

Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si

Urbana
Urbana

n.d.
n.d.

0,8
n.d.

0,1
0,1

12,2
14,0

Si
No

Tipo zona

PIEMONTE

VERCELLI
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
NOVARA
CUNEO
CUNEO
CUNEO
ASTI
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
VERCELLI
NOVARA
ASTI
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
BIELLA
BIELLA
BIELLA
AOSTA
AOSTA

Borgosesia - Tonella
Verbania - Gabardi
Novara - Verdi
Saliceto - Moizo
Cuneo - Alpini
Alba - Tanaro
Asti - D'Acquisto
Torino - Lingotto
Torino - Consolata
Carmagnola - Miro'
Druento - La Mandria
Vercelli - CONI
Novara - Roma
Vinchio - San Michele
Alessandria - D'Annunzio
Alessandria - Volta
Dernice - Costa
Baceno - Alpe Devero
Biella - Lamarmora
Biella - Sturzo
Cossato - Pace

Fondo
Fondo
Fondo
Fondo
Fondo
Fondo
Fondo
Fondo
Traffico
Traffico
Fondo
Fondo
Traffico
Fondo
Traffico
Traffico
Fondo
Fondo
Traffico
Fondo
Fondo
VALLE dAOSTA
AOSTA (PIAZZA PLOUVES)
Traffico
AOSTA (Q.RE DORA)
Fondo

500

Regione/Provincia

AOSTA
VARESE
SONDRIO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
BERGAMO
BRESCIA
BRESCIA
CREMONA
MANTOVA
MANTOVA
LECCO
TRENTO
VERONA
VERONA
VICENZA
VICENZA
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO

Nome stazione

AOSTA (VIA PRIMO MAGGIO)

Tipo stazione

Industriale
LOMBARDIA
VARESE - VIA COPELLI
Traffico
SONDRIO PARIBELLI
Fondo
MAGENTA VF
Fondo
MEDA
Traffico
MILANO - SENATO
Traffico
MILANO VIA PASCAL
Fondo
CASIRATE D'ADDA
Fondo
DARFO_2
Fondo
BRESCIA VILLAGGIO SERENO
Fondo
SORESINA
Traffico
MANTOVA SANT'AGNESE
Fondo
SCHIVENOGLIA
Fondo
MOGGIO
Fondo
TRENTINO-ALTO ADIGE
TRENTO PSC
Fondo
VENETO
VR - Borgo Milano
Traffico
VR - Cason
Fondo
SCHIO
Fondo
VI - Quartiere Italia
Fondo
BL - Citt
Fondo
AREA FELTRINA
Fondo
PASSO VALLES
Fondo

Utilizzo
della stazione
ai fini della
valutazione e
gestione della
qualit
dell'aria
ambiente
(D.Lgs.
351/99)

As

B(a)P

Cd

Ni

ng/m3

ng/m3

ng/m3

ng/m3

Urbana

n.d.

n.d.

0,3

20,5

No

Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Rurale
Suburbana
Urbana
Suburbana
Urbana
Rurale
Rurale

1,5
1,0
0,7
0,9
1,0
1,2
0,8
1,9
1,4
0,8
2,0
2,0
1,3

0,4
0,7
0,3
0,9
0,2
0,2
0,6
1,7
0,7
0,5
0,4
0,4
0,1

0,3
0,8
0,7
0,7
0,9
1,3
0,9
0,4
0,7
0,9
1,6
0,3
0,2

6,7
3,9
4,6
4,6
5,3
5,3
4,4
18,2
17,5
3,2
9,5
5,4
4,7

Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si

Urbana

1,6

0,8

1,5

1,2

Si

Urbana
Rurale
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Rurale

0,6
0,6
0,6
0,7
0,5
0,5
0,5

0,7
0,6
0,9
1,0
1,2
1,8
0,0

0,2
0,2
0,2
0,3
0,2
0,2
0,1

4,3
3,2
2,0
4,3
1,7
1,7
1,2

Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si

Tipo zona

501

Regione/Provincia

TREVISO
VENEZIA
VENEZIA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
ROVIGO

PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
TERNI
MACERATA

Nome stazione

Tipo stazione

TV - Via Lancieri di Novara


Fondo
VE - Parco Bissuola
Fondo
CONCORDIA SAGITTARIA
Fondo
PD - Mandria
Fondo
PD - Arcella
Traffico
MONSELICE
Industriale
RO - Borsea
Fondo
FRIULI-VENEZIA GIULIA
LIGURIA
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
UMBRIA
CORTONESE
Fondo
FONTIVEGGE
Traffico
PORTA ROMANA
Traffico
PIAZZA 40 MARTIRI
Traffico
FONTIVEGGE1
Traffico
Le Grazie
Traffico
MARCHE
Macerata SFORZACOSTA
Traffico
LAZIO

Utilizzo
della stazione
ai fini della
valutazione e
gestione della
qualit
dell'aria
ambiente
(D.Lgs.
351/99)

As

B(a)P

Cd

Ni

ng/m3

ng/m3

ng/m3

ng/m3

Urbana
Urbana
Rurale
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana

0,9
1,8
n.d.
0,7
0,8
0,5
0,6

1,1
1,0
0,6
1,0
0,9
0,6
0,8

0,8
1,6
n.d.
0,5
0,5
0,3
0,4

3,5
n.d.
n.d.
4,2
4,3
4,4
2,2

Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si

Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana
Urbana

0,2
n.d.
0,2
0,1
n.d.
0,4

n.d.
1,0
0,7
0,5
0,2
0,7

0,1
n.d.
0,1
0,1
n.d.
0,1

1,3
n.d.
1,3
0,9
n.d.
9,2

Si
No
Si
Si
No
Si

Suburbana

0,3

0,3

0,4

11,8

Si

Tipo zona

502

Regione/Provincia

Nome stazione

TARANTO
TARANTO
TARANTO
BARI

taranto ADIGE
taranto MACHIAVELLI
TALSANO
Caldarola

COSENZA

Citt dei ragazzi

Tipo stazione

ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
PUGLIA
Traffico
Industriale
Fondo
Traffico
BASILICATA
CALABRIA
Fondo
SICILIA
SARDEGNA
-

Utilizzo
della stazione
ai fini della
valutazione e
gestione della
qualit
dell'aria
ambiente
(D.Lgs.
351/99)

As

B(a)P

Cd

Ni

ng/m3

ng/m3

ng/m3

ng/m3

Urbana
Suburbana
Urbana
Urbana

0,9
0,9
0,9
1,1

0,3
1,8
0,3
0,5

0,9
0,9
0,9
0,2

3,2
2,6
1,5
n.d.

Si
Si
Si
Si

Urbana

0,3

0,1

0,2

1,4

Si

Tipo zona

Fonte: ISPRA
LEGENDA:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale; n.d. = non disponibile

503

Clima
La storia della Terra da sempre caratterizzata da cambiamenti delle condizioni climatiche.
Tuttavia, gli attuali mutamenti stanno avvenendo con unampiezza e a una velocit senza precedenti
e laumento della temperatura media globale negli ultimi decenni ne un segno evidente. Il
fenomeno ben evidenziato, ad esempio, dallandamento delle fronti glaciali e del bilancio di
massa dei ghiacciai, i quali, avendo un comportamento strettamente correlato a due importanti
parametri climatici (temperatura e precipitazioni), possono essere considerati una sorta di grande
indicatore a cielo aperto delle modificazioni climatiche globali.
La messa a punto di appropriati strumenti conoscitivi riguardanti lo stato del clima e la sua
evoluzione costituisce la base informativa indispensabile per la valutazione della vulnerabilit e
degli impatti dei cambiamenti climatici.
Il riconoscimento e la stima dei trend delle variabili climatiche devono essere effettuati attraverso
lelaborazione statistica delle serie temporali di dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio presenti
sul territorio. A tal fine lISPRA ha realizzato, nellambito dei propri compiti di sviluppo e gestione
del sistema informativo nazionale ambientale, il Sistema nazionale per la raccolta, lelaborazione e
la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale, denominato SCIA. Esso risponde
all'esigenza di armonizzare e standardizzare i metodi di elaborazione e rendere disponibili indicatori
utili alla valutazione dello stato del clima e della sua evoluzione. Attraverso SCIA vengono
elaborati e rappresentati gruppi di indicatori climatologici derivati dalle serie temporali delle
variabili misurate da diverse reti di osservazione meteorologica.

504

6.3: Quadro delle caratteristiche indicatori Clima


Nome indicatore

Finalit

DPSIR

Riferimenti Normativi

Temperatura media

I valori annuali di anomalia della


temperatura media rappresentano lo
scostamento dai valori climatologici
medi e consentono di stimare il trend di
temperatura nel corso degli anni

Dichiarazione del
Consiglio dellUnione
Europea 8/9 marzo 2007

Precipitazione cumulata

I valori annuali di anomalia di


precipitazione cumulata rappresentano lo
scostamento dai valori climatologici
medi e consentono di stimare il trend di
precipitazione nel corso degli anni

Non applicabile

Giorni con gelo

La serie annuale del numero medio di


giorni con gelo permette di stimare la
frequenza di eventi di freddo intenso e di
valutare eventuali tendenze significative
nel corso degli anni

Non applicabile

Giorni estivi

La serie annuale del numero medio di


giorni estivi permette di stimare la
frequenza di eventi di caldo intenso e di
valutare eventuali tendenze significative
nel corso degli anni

Non applicabile

Notti tropicali

La serie annuale del numero medio di


notti tropicali permette di stimare la
frequenza di eventi di caldo intenso e di
valutare eventuali tendenze significative
nel corso degli anni

Non applicabile

Onde di calore

La serie annuale del numero medio di


onde di calore, della loro durata media e
della loro intensit media, permette di
stimare la frequenza di eventi di caldo
intenso e di valutare eventuali tendenze
significative nel corso degli anni

Non applicabile

Variazione delle fronti glaciali

Verificare la presenza di un trend o di


una ciclicit nellandamento delle fronti
glaciali e ipotizzare uneventuale
correlazione con la variazione delle
condizioni climatiche sullarco alpino,
quale indicazione sia di un cambiamento
climatico generale, sia degli effetti del
global change sugli ambienti naturali

Non applicabile

Bilancio di massa dei ghiacciai

Verificare la presenza di un trend


nell'andamento dei bilanci annuali e
ipotizzare uneventuale correlazione con
la variazione delle condizioni climatiche
sullarco alpino, quale indicazione sia di
un cambiamento climatico generale sia
degli effetti del global change, sugli
ambienti naturali

Non applicabile

505

Bibliografia
Alexandersson H. e Moberg A., 1997, Homogenization of Swedish temperature data, Int. J. Of
Climatol. , 17, 25-54
APAT-OMS, 2007, Cambiamenti climatici ed eventi estremi: rischi per la salute in Italia
Comitato Glaciologico Italiano, Geografia fisica e dinamica quaternaria, Bollettini del CGI:
Relazioni delle campagne glaciologiche
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http://www.scia.sinanet.apat.it
ISPRA (ex APAT), anni vari, Annuario dei dati ambientali
ISPRA, 2011, Gli indicatori del CLIMA in Italia nel 2010
Jones P.D. e Hulme M., 1996, Calculating regional climatic series for temperature and
precipitation: methods and illustrations, Int. J. of Climatol., 16, 361-377
Kuglitsch F.G., Toreti A., Xoplaki E., Della-Marta P.M., Zerefos C. S., Turkes M., Luterbacher J.,
2010, Heat wave changes in the eastern Mediterranean since 1960. Geophysical Research Letters,
37, L04802, DOI: 10.1029/2009GL041841
MATTM APAT, 2007, 5. Ambienti nivo-glaciali: scenari e prospettive di adattamento, in:
Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici 2007, Gli eventi preparatori della Conferenza:
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Peterson T.C., Folland C, Gruza G, Hogg W, Mokssit A e Plummer N., 2001, Report on the
activities of the Working Group on Climate Change Detection and Related Rapporteurs 19982001. World Meteorological Organization, Rep. WCDMP-47, WMO-TD 1071, Geneva,
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Toreti A. e Desiato F., 2007, Changes in temperature extremes over Italy in the last 44 years, Int. J.
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relationship with low-frequency atmospheric circulation patterns, Springer-Climatic Change, DOI:
10.1007/s10584-009-9640-0
Toreti A., Fioravanti G., Perconti W., Desiato F., 2009. Annual and seasonal precipitation over
Italy from 1961 to 2006. International Journal of Climatology, DOI 10.1002/joc.1840

506

TEMPERATURA MEDIA
DESCRIZIONE
La temperatura dellaria una delle variabili principali che caratterizzano il clima di una
determinata area geografica. Lindicatore rappresenta la temperatura dellaria misurata a due metri
dalla superficie. Landamento termico rispetto ai valori normali di lungo periodo valutato
attraverso il calcolo dei valori di anomalia, cio delle differenze tra i valori registrati in un
determinato anno e il valore normale di lungo periodo calcolato sul trentennio di riferimento 19611990. Attraverso l'elaborazione delle serie temporali con opportuni metodi e modelli statistici,
possibile rilevare l'esistenza o meno di trend di temperatura sul territorio italiano, stimarne l'entit
ed eventualmente effettuare confronti con quelli provenienti da studi a scala globale o relativi ad
altre aree geografiche.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Lindicatore descrive in maniera adeguata l'andamento della temperatura media dellaria in Italia. Il
calcolo dellindicatore condotto con una metodologia standardizzata e seguendo i criteri generali
indicati dallOrganizzazione Meteorologica Mondiale. La metodologia consistente sia nel tempo
sia nello spazio. Sia i dati di ingresso sia lo stesso indicatore sono sottoposti a controlli di validit
effettuati dagli enti proprietari dei dati e dal sistema SCIA dellISPRA. Lutilizzo dei valori medi di
anomalia su tutto il territorio nazionale permette di soddisfare adeguatamente la richiesta di
informazione relativa a questo indicatore. I dati, provenienti dalle stazioni di misura, sono costituiti
da serie temporali con cui viene calcolata lanomalia di temperatura e stimata la tendenza in corso, e
soddisfano a requisiti di durata, continuit e completezza.
Inoltre, al fine di garantire la piena affidabilit della stima delle tendenze, eliminando linfluenza di
fattori non climatici, il calcolo limitato alle serie temporali che sono state sottoposte a test di
verifica dellomogeneit delle serie stesse e, qualora necessario, omogeneizzate.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nessun obiettivo specifico fissato dalla normativa nazionale.
A livello europeo: Dichiarazione del Consiglio dellUnione Europea, 8/9 marzo 2007, secondo la
quale Il Consiglio Europeo sottolinea limportanza vitale di raggiungere lobiettivo strategico di
limitare laumento della temperatura media globale a 2 C rispetto ai livelli pre-industriali.

STATO e TREND
Laumento della temperatura media registrato in Italia negli ultimi trenta anni stato quasi sempre
superiore a quello medio globale sulla terraferma. Nel 2010 tuttavia lanomalia della temperatura in
Italia (+0,51 C) stata inferiore a quella globale sulla terraferma (+0,93 C). Il 2010 stato per
lItalia il diciannovesimo valore annuale positivo consecutivo e si colloca al diciottesimo posto nel
periodo che va dal 1961 al 2010.
Poich le principali strategie e programmi politici internazionali riguardanti i cambiamenti del clima
hanno come obiettivo quello di contrastare il riscaldamento in atto nel sistema climatico, la
valutazione di trend sfavorevole e l'assegnazione della relativa icona, possono essere considerati in
termini di allontanamento da tale obiettivo.
507

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Lanalisi dellandamento della temperatura nel 2010 stata condotta suddividendo lItalia in Nord,
Centro, Sud e Isole. La Figura 6.35mostra la tendenza della temperatura nel 2010, mediante i valori
di anomalia media mensile della temperatura media rispetto al valore normale 1961-1990 (dati di 40
stazioni per il Nord, 23 per il Centro e 41 per il Sud e le Isole). L'anomalia media del 2010 stata
pi positiva al Sud e nelle Isole (+0,61C), seguite da +0,57C al Centro e +0,25C al Nord. I valori
di anomalia mensile sono stati positivi da aprile ad agosto e a novembre al Nord, da febbraio ad
agosto e a novembre al Centro, da gennaio ad agosto e da novembre a dicembre al Sud e nelle Isole.
Il mese pi caldo rispetto alla norma stato ovunque luglio, con +2,74C al Nord, +2,41C al
Centro e +1,45 C al Sud e sulle Isole. In Figura 6.36 mostrata la serie temporale dei valori di
anomalia media annuale degli ultimi 50 anni, ricavata elaborando le serie di temperatura media
annuale di 50 stazioni, sottoposte a test di omogeneit (secondo il metodo di Alexandersson).

508

2
1,5

1
0,5

2009

2006

2003

2000

1997

1994

1991

1988

1985

1982

1979

1976

1973

1970

1967

1964

-0,5

1961

-1
Globale

italia

Fonte: Elaborazione ISPRA e NCDC/NOAA

Figura 6.34: Serie temporale 1961-2010 delle anomalie di temperatura media globale e in
Italia, rispetto ai valori climatologici normali 1961-1990

509

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


Nota:
Dati di 40 stazioni per il Nord, 23 per il Centro e 41 per il Sud e le Isole

Figura 6.35: Anomalia media 2010, annuale e mensile, della temperatura media rispetto al
valore normale 1961-1990

510

1,5

0,5

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

-0,5

-1

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


Nota:
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.36: Anomalia media annuale dal 1961 al 2010 della temperatura media rispetto al
valore normale 1961-1990

511

PRECIPITAZIONE CUMULATA
DESCRIZIONE
La precipitazione una delle variabili principali che caratterizzano il clima di una determinata area
geografica. La precipitazione cumulata rappresenta la quantit di pioggia misurata da un
pluviometro in un determinato intervallo temporale. Landamento delle precipitazioni rispetto ai
valori normali di lungo periodo valutato attraverso il calcolo dei valori di anomalia, cio delle
differenze percentuali tra i valori registrati in un determinato anno e il valore normale di lungo
periodo calcolato sul trentennio di riferimento 1961-1990. Attraverso l'elaborazione delle serie
temporali con opportuni metodi e modelli statistici possibile rilevare l'esistenza o meno di trend di
precipitazione sul territorio italiano, stimarne l'entit ed eventualmente effettuare confronti con
quelli provenienti da studi a scala globale o relativi ad altre aree geografiche.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Lindicatore descrive in maniera adeguata lentit e la distribuzione delle precipitazioni in Italia. Il


calcolo dellindicatore condotto con una metodologia standardizzata e seguendo i criteri generali
indicati dallOrganizzazione Meteorologica Mondiale. La metodologia consistente sia nel tempo
sia nello spazio. I dati utilizzati per la definizione dell'indicatore e l'indicatore stesso sono sottoposti
a controlli di validit effettuati dagli enti proprietari dei dati e dal sistema SCIA dellISPRA.
Lutilizzo dei valori medi di anomalia su tutto il territorio nazionale permette di soddisfare
adeguatamente la richiesta di informazione relativa a questo indicatore.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nessun obiettivo a livello nazionale ed europeo.

STATO e TREND
Non stato riscontrato a livello nazionale alcun trend significativo delle precipitazioni cumulate dal
1961 al 2010, sebbene siano state evidenziate alcune differenze nelle serie stagionali tra le diverse
aree geografiche.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


L'andamento delle precipitazioni nel corso del 2010 mostra differenze significative tra diverse aree
del territorio italiano. Per questo motivo l'analisi della precipitazione cumulata stata condotta
suddividendo l'Italia in tre macroaree: Nord, Centro, Sud e Isole. La Figura 6.37 mostra le anomalie
medie mensili della precipitazione cumulata rispetto al valore normale, calcolato nel periodo 19611990. I dati sono relativi a 479 stazioni per il Nord, 51 per il Centro e 285 per il Sud e Isole; nel
2010 le precipitazioni sono state pi abbondanti della media climatologica, con pochi mesi di
anomalia negativa distribuiti in periodi diversi: gennaio, marzo e aprile al Nord, marzo, agosto e
ottobre al Centro, aprile, agosto e dicembre al Sud e sulle Isole. Al Nord lanomalia positiva pi
marcata stata registrata nel mese di dicembre (+117%), al Centro a maggio (+85%), al Sud e sulle
Isole a settembre (+127%). Il 2010 conferma la tendenza degli ultimi dieci anni allaccumulo di
precipitazioni annuali superiori alla media climatologica al Sud e Isole.

512

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati CRA-CMA, Rete Sinottica e Reti Regionali


Nota:
Dati di 479 stazioni per il Nord, 51 per il Centro, 285 per il Sud e le Isole

Figura 6.37: Anomalia media mensile 2010 della precipitazione cumulata rispetto al valore
normale calcolato nel periodo 1961-1990

513

GIORNI CON GELO


DESCRIZIONE
L'esistenza di eventi termici estremi e la presenza di eventuali tendenze significative sono analizzate
attraverso l'esame dei valori di temperatura minima e massima assoluta dell'aria. In particolare,
lindicatore giorni con gelo definito nel Report on the Activities of the Working Group on
Climate Change Detection and related Rapporteurs per lanalisi dei valori estremi di temperatura,
esprime il numero medio di giorni con temperatura minima assoluta dellaria minore o uguale a
0C.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Lindicatore descrive in maniera adeguata la tendenza dei fenomeni di freddo intenso in Italia. Il
calcolo dellindicatore condotto con una metodologia standardizzata e consistente sia nel tempo
sia nello spazio. I dati di ingresso e lo stesso indicatore sono sottoposti a controlli di validit. Le
stazioni di misura soddisfano a requisiti di durata, continuit e completezza delle serie temporali al
fine di garantire la piena affidabilit della stima delle tendenze.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nessun obiettivo specifico fissato dalla normativa nazionale.

STATO e TREND
Per il periodo 1961-2010 stato stimato un aumento di 0,4 giorni con gelo. Poich le principali
strategie e programmi politici internazionali riguardanti i cambiamenti del clima, hanno come
obiettivo quello di contrastare il riscaldamento in atto nel sistema climatico, la valutazione di trend
sfavorevole e l'assegnazione della relativa icona, possono essere considerati in termini di
allontanamento da tale obiettivo.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


La Figura 6.38 mostra la serie annuale dal 1961 al 2010 del numero medio di giorni con gelo. La
linea rossa rappresenta il valore medio normale (46,0), calcolato nel periodo di riferimento 19611990. I dati appartengono a 50 stazioni. Il numero medio di giorni con gelo nel 2010 stato
lievemente superiore al valore medio calcolato nel trentennio di riferimento.

514

60

50

giorni (d)

40

30

20

10

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


LEGENDA:
La linea rossa rappresenta il valore medio normale, calcolato nel periodo 1961-1990.
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.38: Serie annuale dal 1961 al 2010 del numero medio di giorni con gelo (temperatura
massima 0C)

515

GIORNI ESTIVI
DESCRIZIONE
L'esistenza di eventi termici estremi e la presenza di eventuali tendenze significative analizzata
attraverso l'esame dei valori di temperatura minima e massima assoluta dell'aria. In particolare,
lindicatore giorni estivi, definito nel Report on the Activities of the Working Group on Climate
Change Detection and related Rapporteurs per lanalisi dei valori estremi di temperatura, esprime
il numero medio di giorni con temperatura massima dellaria maggiore di 25 C.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Lindicatore descrive in maniera adeguata la tendenza dei fenomeni di caldo intenso in Italia. Il
calcolo dellindicatore condotto con una metodologia standardizzata e consistente sia nel tempo
sia nello spazio. I dati di ingresso e lo stesso indicatore sono sottoposti a controlli di validit. Le
stazioni di misura soddisfano a requisiti di durata, continuit e completezza delle serie temporali al
fine di garantire la piena affidabilit della stima delle tendenze.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nessun obiettivo specifico fissato dalla normativa nazionale.

STATO e TREND
Nel periodo 1961-2010 stato osservato un incremento di 7 giorni estivi. Poich le principali
strategie e programmi politici internazionali riguardanti i cambiamenti del clima, hanno come
obiettivo quello di contrastare il riscaldamento in atto nel sistema climatico, la valutazione di trend
sfavorevole e l'assegnazione della relativa icona, possono essere considerati in termini di
allontanamento da tale obiettivo.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


La Figura 6.39 mostra la serie annuale, dal 1961 al 2010, del numero medio di giorni estivi. La linea
tratteggiata rappresenta il valore medio normale (76,5 giorni), calcolato nel periodo di riferimento
1961-1990. I dati appartengono a 50 stazioni. Il numero medio di giorni estivi nel 2010 stato
superiore al valore medio del trentennio di riferimento.

516

120

100

Giorni (d)

80

60

40

20

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


LEGENDA:
La linea tratteggiata rappresenta il valore medio normale calcolato nel periodo 1961-1990
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.39: Serie annuale del numero medio di giorni estivi (temperatura massima > 25C)
(1961-2010)

517

NOTTI TROPICALI
DESCRIZIONE
L'esistenza di eventi termici estremi e la presenza di eventuali tendenze significative analizzata
attraverso l'esame dei valori di temperatura minima e massima assoluta dell'aria. In particolare,
lindicatore "notti tropicali", definito nel Report on the Activities of the Working Group on Climate
Change Detection and related Rapporteurs per lanalisi dei valori estremi di temperatura, esprime
il numero medio di giorni con temperatura minima dellaria maggiore di 20C.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Lindicatore descrive in maniera adeguata la tendenza dei fenomeni di caldo intenso in Italia. Il
calcolo dellindicatore condotto con una metodologia standardizzata e consistente sia nel tempo
sia nello spazio. I dati di ingresso e lo stesso indicatore sono sottoposti a controlli di validit. Le
stazioni di misura soddisfano a requisiti di durata, continuit e completezza delle serie temporali al
fine di garantire la piena affidabilit della stima delle tendenze.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nessun obiettivo specifico fissato dalla normativa nazionale.

STATO e TREND
Nel periodo 1961-2010 stato osservato un incremento di 11,8 notti tropicali. Poich le principali
strategie e programmi politici internazionali riguardanti i cambiamenti del clima, hanno come
obiettivo quello di contrastare il riscaldamento in atto nel sistema climatico, la valutazione di trend
sfavorevole e l'assegnazione della relativa icona, possono essere considerati in termini di
allontanamento da tale obiettivo.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


La Figura 6.40 mostra la serie annuale, dal 1961 al 2010, del numero medio di notti tropicali. La
linea tratteggiata rappresenta il valore medio normale (20,0 giorni), calcolato nel periodo di
riferimento 1961-1990. I dati appartengono a 50 stazioni. Il numero medio di notti tropicali nel
2010 stato superiore al valore medio calcolato nel trentennio di riferimento.

518

60

50

Giorni (d)

40

30

20

10

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


LEGENDA:
La linea tratteggiata rappresenta il valore medio normale calcolato nel periodo 1961-1990
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.40: Serie annuale del numero medio di notti tropicali (temperatura minima > 20C)
(1961-2010)

519

ONDE DI CALORE
DESCRIZIONE
L'esistenza di eventi termici estremi e la presenza di eventuali tendenze significative analizzata
attraverso l'esame dei valori di temperatura minima e massima assoluta dell'aria. In particolare, si
definisce onda di calore (Kuglitsch et al., "Heat wave changes in the eastern Mediterranean since
1960") un evento della durata di almeno tre giorni, in cui la temperatura massima superiore al 95
percentile della distribuzione delle temperature massime giornaliere su un trentennio climatologico.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Lindicatore descrive in maniera adeguata la tendenza dei fenomeni di caldo intenso in Italia. Il
calcolo dellindicatore condotto con una metodologia standardizzata e consistente sia nel tempo
sia nello spazio. I dati di ingresso e lo stesso indicatore sono sottoposti a controlli di validit. Le
stazioni di misura soddisfano a requisiti di durata, continuit e completezza delle serie temporali al
fine di garantire la piena affidabilit della stima delle tendenze.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


Nessun obiettivo specifico fissato dalla normativa nazionale.

STATO e TREND
Per il 2010 sono stati stimati 9,1C per l'indice HWII (intensit media delle onde di calore), 6,8
giorni per l'indice LWII (durata media delle onde di calore), e 1,52 per NWII (numero medio di
onde di calore). Poich le principali strategie e programmi politici internazionali riguardanti i
cambiamenti del clima, hanno come obiettivo quello di contrastare il riscaldamento in atto nel
sistema climatico, la valutazione di trend sfavorevole e l'assegnazione della relativa icona, possono
essere considerati in termini di allontanamento da tale obiettivo.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Si sono descritti gli eventi di onde di calore mediante tre indici: intensit media delle onde di calore
(HWII, unit di misura: C), ovvero il valor medio delle eccedenze di temperatura rispetto alla
soglia, cumulate nel corso degli eventi; durata media delle onde di calore (LWII, unit di misura:
giorni); frequenza, o numero medio di onde di calore (NWII, grandezza adimensionale).
Le Figure 6.41, 6.42 e 6.43 mostrano, rispettivamente, le serie annuali, dal 1961 al 2010, dei tre
indici HWII, LWII e NWII. I dati appartengono a 50 stazioni. Il 2010 si colloca al 12 posto della
serie dal 1961 per l'HWII, al 10per l'LWII e al 9 posto per il NWII.

520

70

60

50

40

30

20

10

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


LEGENDA:
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.41: Serie annuale dellintensit media delle onde di calore (HWII) (1961-2010)

40
35
30

giorni (d)

25
20
15
10
5

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


LEGENDA:
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.42: Serie annuale della durata media delle onde di calore (LWII) (1961-2010)

521

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati della Rete Sinottica e Reti Regionali


LEGENDA:
Serie temporali omogeneizzate di 50 stazioni

Figura 6.43: Serie annuale del numero medio delle onde di calore (NWII) (1961-2010)

522

2009

2007

2005

2003

2001

1999

1997

1995

1993

1991

1989

1987

1985

1983

1981

1979

1977

1975

1973

1971

1969

1967

1965

1963

1961

VARIAZIONE DELLE FRONTI GLACIALI


DESCRIZIONE
Indicatore di stato che rappresenta l'attivit di monitoraggio delle fronti glaciali (avanzamento regressione - stabilit) di un campione di ghiacciai alpini. Il monitoraggio effettuato su un
campione variabile di ghiacciai mediante l'organizzazione di campagne annuali di rilevamento.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

Il punto di forza dell'indicatore risiede nella sua estensione spaziale in quanto, nell'insieme, sono
considerate informazioni relative all'intero arco alpino e alle sue aree glacializzate. I valori di quota
minima della fronte sono da considerarsi abbastanza affidabili sebbene non siano raccolti secondo
un protocollo condiviso e, a seconda della tipologia glaciale, a uno scioglimento non corrisponda
sempre e comunque un aumento evidente della quota minima del ghiacciaio. Infine, la serie
temporale attualmente disponibile disomogenea e non riporta informazioni precedenti al 1958: il
numero dei ghiacciai campionati nei diversi anni quindi variabile nel tempo e nello spazio. La
comparabilit nel tempo e nello spazio possono essere considerate sufficienti in quanto la
metodologia di costruzione dellindicatore rimasta pressoch invariata.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'indicatore non ha riferimenti diretti con specifici elementi normativi.

STATO E TREND
L'andamento delle fronti glaciali permette di evidenziare un trend complessivo verso l'innalzamento
delle fronti e il conseguente scioglimento dei ghiacciai. Le tendenze evolutive pi recenti si
differenziano nei tre settori alpini: nelle Alpi occidentali e orientali l'innalzamento della quota
minima appare abbastanza evidente (Figura 6.44 e 6.46), mentre nelle Alpi centrali la tendenza
all'arretramento meno accentuata, ma comunque evidenziata dal trend complessivo (Figura
6.45).

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


Sono stati considerati inizialmente (a partire dal 1958) i dati relativi a un insieme di 1.028 individui
glaciali (336 nelle Alpi occidentali, 567 nelle Alpi centrali e 125 nelle Alpi orientali) e,
successivamente, un sottocampione ritenuto significativo, variabile di anno in anno. Tutti i ghiacciai
censiti hanno superficie superiore ai 5 ettari. Per lelaborazione dellindicatore la regressione
glaciale stata intesa come un innalzamento altitudinale della quota minima media della fronte. Le
risultanze dei dati del Catasto e la tendenza evolutiva dei ghiacciai italiani considerati sono in parte
confermate e in parte affinate dalle relazioni descrittive derivanti dalle campagne di terreno degli
ultimi anni. Ogni ghiacciaio possiede caratteristiche proprie (altitudine, substrato, esposizione,
morfologia, ecc.): al variare della tipologia glaciale, a uneffettiva regressione non corrisponde
sempre e comunque un aumento evidente della quota minima della fronte stessa (ad esempio
ghiacciai con porzione terminale pianeggiante, ghiacciai di circo, lingue glaciali incassate, ecc.).
Ciononostante, per lelaborazione dellindicatore, la serie di valori di quota minima media della
fronte glaciale stata ritenuta sufficientemente rappresentativa del trend complessivo. Il valore
523

medio annuale della quota minima condizionato dal numero di ghiacciai campionati: quando il
numero di ghiacciai campionati basso laffidabilit del dato di quota media minore rispetto agli
anni in cui il numero di corpi glaciali monitorati superiore. Infine, il dataset non riporta
informazioni precedenti al 1958 e non consente elaborazioni di lungo periodo. Il punto di forza del
dataset rimane comunque la sua estensione spaziale, in quanto nellinsieme sono riportate
informazioni relative allintero arco alpino e alle sue aree glacializzate. Lelaborazione alternativa
del dataset potrebbe essere costituita dallutilizzo dei dati di arretramento/avanzamento lineare della
fronte; tuttavia essi sono relativi a un numero minore di ghiacciai e risultano meno affidabili in
quanto riferiti a segnali di posizione spesso variati o scomparsi nel tempo.

524

700

2.700

600

2.600

500

2.500

400

2.400

300

2.300

200

2.200

100

2.100

2.000

2.800

1958
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009

n.

800

Ghiacciai campionati

Quota minima media

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati del Comitato Glaciologico Italiano

2.800

700

2.700

600

2.600

500

2.500

400

2.400

300

2.300

200

2.200

100

2.100

2.000

800

1958
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009

n.

Figura 6.44: Andamento della quota minima media delle fronti glaciali nelle Alpi occidentali

Ghiacciai campionati

Quota minima media

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati del Comitato Glaciologico Italiano

Figura 6.45: Andamento della quota minima media delle fronti glaciali nelle Alpi centrali

525

700

2.700

600

2.600

500

2.500

400

2.400

300

2.300

200

2.200

100

2.100

2.000

Ghiacciai campionati

Quota minima media

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati del Comitato Glaciologico Italiano

Figura 6.46: Andamento della quota minima media delle fronti glaciali nelle Alpi orientali

526

2.800

1958
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009

n.

800

BILANCIO DI MASSA DEI GHIACCIAI


DESCRIZIONE
Indicatore di stato, elaborato per un campione ridotto di ghiacciai alpini, che rappresenta la somma
algebrica tra la massa di ghiaccio accumulato, derivante dalle precipitazioni nevose, e la massa
persa per fusione nel periodo di scioglimento.

QUALIT dell'INFORMAZIONE
Rilevanza

Accuratezza

Comparabilit nel tempo

Comparabilit nello spazio

La misura del bilancio di massa in fase diretta con l'andamento climatico in atto per cui
rappresenta un'informazione rilevante degli effetti del clima sui ghiacciai: purtroppo le serie
temporali a disposizione, ad eccezione del ghiacciaio del Caresr, sono relativamente ridotte, non
sempre aggiornate e forniscono indicazioni relative soltanto al trend recente. Inoltre, sebbene i
diversi ghiacciai possano essere considerati rappresentativi dei differenti settori climatici di
appartenenza, il numero dei campioni attualmente ridotto e non permette approfondimenti su scala
locale. Relativamente alla comparabilit nel tempo e nello spazio, queste possono essere considerate
entrambe ottime, in quanto la metodologia di costruzione dell'indicatore rimasta invariata.

OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVA


L'indicatore non ha riferimenti diretti con elementi normativi. Il bilancio di massa viene tuttavia
indicato dall'Agenzia Europea dell'Ambiente come indicatore prioritario per il monitoraggio degli
effetti del global change sui sistemi naturali.

STATO E TREND
Per i cinque corpi glaciali considerati si verifica una generale tendenza alla deglaciazione e allo
scioglimento: questo trend risulta peraltro essere comune alla gran parte dei ghiacciai del pianeta. Il
trend di bilancio decisamente pi significativo quello espresso dalla lunga serie storica del
Caresr: si tratta di un ghiacciaio di dimensioni significativamente maggiori rispetto agli altri,
caratterizzato da un'elevata resistenza complessiva alle modificazioni indotte dal clima.

COMMENTI a TABELLE e FIGURE


I dati di bilancio di massa costituiscono di fatto un'indicazione fondamentale per valutare lo stato
di salute dei ghiacciai. Attualmente in Italia sono monitorati una decina di ghiacciai, spesso
purtroppo con serie discontinue o di entit ridotta, di conseguenza per l'elaborazione dell'indicatore
sono stati considerati 5 corpi glaciali: il Caresr nelle Alpi centrali, per il quale sono disponibili 44
anni di osservazioni, il ghiacciaio del Basdino, il Dosd orientale nel gruppo Piazzi-Campo in
Lombardia, lo Sforzellina sul versante lombardo dell'Ortles-Cevedale e infine, nelle Alpi
occidentali, il ghiacciaio del Ciardoney con 19 anni di misure. I corpi glaciali scelti sono stati
selezionati in funzione della presenza significativa di dati storici pubblicati e di sistemi di bilancio
di massa attivati da operatori qualificati. Data la loro differente ubicazione sullarco alpino, i diversi
ghiacciai possono essere considerati rappresentativi dei differenti settori climatici. Dal punto di
vista della correlazione con l'andamento climatico, sebbene l'informazione di bilancio annuale
possieda un valore intrinseco elevato, la risposta del ghiacciaio ai principali fattori climatici
(temperatura e precipitazioni) risulta non essere sempre lineare in quanto le caratteristiche del
527

singolo bacino glaciale possono incidere sul bilancio annuale in modo diverso: ad esempio, se nel
caso del Basdino il fattore caratterizzante sembra essere la presenza notevole di accumuli nevosi
tardo invernali, per il Ciardoney la correlazione tra clima e bilancio sembra essere regolata anche da
fattori quali la permanenza estiva del manto nevoso, la tipologia della neve invernale e la variazione
dell'entit della radiazione solare diretta a parit di temperatura dell'aria. Nel complesso si delinea
un quadro molto articolato, dove lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta la risultante del fattore
termico a cui si combinano le variazioni della distribuzione delle precipitazioni nel corso dellanno
e le condizioni climatiche peculiari.

528

Tabella 6.32: Bilancio di massa netto dei ghiacciai del Caresr, di Ciardoney, del Basdino,
dello Sforzellina e del Dosd orientale
Anno

Caresr

Ciardoney

Basdino Sforzellina

Dosd
orientale

mm WEQ
1967
-390
1968
260
1969
0
1970
-630
1971
-650
1972
400
1973
-1.280
1974
-320
1975
170
1976
-270
1977
990
1978
80
1979
-180
1980
10
1981
-840
1982
-1.680
1983
-790
1984
-590
1985
-760
1986
-1.140
1987
-1.640
-920
1988
-1.010
-970
1989
-820
-570
1990
-1.580
-1.160
1991
-1.730
-1.210
1992
-1.200
-970
350
-770
1993
-300
-410
-80
-286
1994
-1.740
-1.100
440
-712
1995
-1.080
-560
610
-728
1996
-1.320
-370
170
-816
-1.250
1997
-930
-660
-210
-814
-219
1998
-2.240
-3.360
-1.070
-1.682
-466
1999
-1.800
-2.430
-440
-1.209
-1.269
2000
-1.610
-1.230
-780
-1.440
-1.000
2001
-250
160
590
382
300
2002
-1.217
-400
-360
-1.001
-1.100
2003
-3.316
-3.000
-2.040
-1.800
-1.800
2004
-1.588
-1.060
-490
-1.900
-1.600
2005
-2.068
-2.230
-1.170
-1.700
-1.400
2006
-2.169
-2.100
-2.500
-2.000
-1.500
2007
-2.783
-1.490
-900
-1.400
-1.400
2008
-2.100
-1.510
-1.170
-1.200
2009
-1.330
-490
130
-700
2010
-1.000*
-830
-580
-798
Fonte: Comitato Glaciologico Italiano, Comitato Glaciologico Trentino SAT, in collaborazione P.A. di Trento, Dip.
Ingegneria Civile e Ambientale Universit di Trento, Museo Tridentino di Scienze Naturali (Caresr); Societ
Meteorologica Italiana (Ciardoney); MeteoSvizzera (Basdino); Comitato Glaciologico Italiano (Sforzellina e Dosd
orientale).
LEGENDA: * dato provvisorio

529

4.000
3.000
2.000

0
-1.000

1967
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010*

mm WEQ

1.000

-2.000
-3.000
-4.000
Caresr

Ciardoney

Basdino

Sforzellina

Dosd orientale

Lineare (Caresr)

Lineare (Ciardoney)

Lineare (Basdino)

Lineare (Sforzellina)

Lineare (Dosd orientale)

Fonte: Comitato Glaciologico Italiano, Comitato Glaciologico Trentino SAT, in collaborazione P.A. di Trento, Dip.
Ingegneria Civile e Ambientale Universit di Trento, Museo Tridentino di Scienze Naturali (Caresr); Societ
Meteorologica Italiana (Ciardoney); MeteoSvizzera (Basdino); Comitato Glaciologico Italiano (Sforzellina e Dosd
orientale)
LEGENDA:
* Il dato del Caresr al 2010 provvisorio

Figura 6.47: Bilancio di massa netto dei ghiacciai del Caresr, di Ciardoney, del Basodino,
dello Sforzellina e del Dosd orientale; relative linee di tendenza

530

PM10 (2010)

Tabella 6.24: PM10 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs. 351/99) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

Media

50
Perc.le

98
Perc.le

Valore
max

g / m3
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ASTI
ASTI
ASTI
BIELLA
BIELLA
BIELLA
BIELLA
CUNEO
CUNEO
CUNEO
NOVARA
NOVARA
NOVARA
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
VERCELLI
VERCELLI

Alessandria - D'Annunzio
Alessandria - Volta
Casale M.to - Castello
Dernice - Costa
Asti - D'Acquisto
Asti - Baussano
Vinchio - San Michele
Biella - Lamarmora
Biella - Sturzo
Cossato - Pace
Ponzone - Mercato
Alba - Tanaro
Cuneo - Alpini
Saliceto - Moizo
Novara - Verdi
Novara - Roma
Oleggio - Circonvallazione
Carmagnola - Miro'
Ceresole Reale - Diga
Druento - La Mandria
Oulx - Roma
Torino - Lingotto
Torino - Consolata
Baceno - Alpe Devero
Verbania - Gabardi
Borgosesia - Tonella
Vercelli - CONI

T
T
I
F
F
T
F
T
F
F
F
F
F
F
F
T
T
T
F
F
T
F
T
F
F
F
F

AOSTA
AOSTA
AOSTA
AOSTA
AOSTA

AOSTA (PIAZZA PLOUVES)


AOSTA (Q.RE DORA)
AOSTA (VIA PRIMO MAGGIO)
ENTREVES
MORGEX

T
F
I
T
T

BERGAMO

BERGAMO - VIA GARIBALDI

PIEMONTE
U
b
S
n.d.
U
n
R
n.d.
U
n.d.
U
n.d.
R
n.d.
U
n.d.
U
m
U
m
S
m
U
n.d.
U
b
R
n.d.
U
b
U
n.d.
U
b
S
n.d.
R
n.d.
R
n.d.
S
b
U
g
U
n.d.
R
n.d.
U
n.d.
U
n.d.
S
n.d.
VALLE DI AOSTA
U
U
U
S
S
LOMBARDIA
U

Page 1

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

32
36
39
15
30
44
27
30
25
28
-

23
29
30
12
23
35
21
26
22
23
-

91
92
101
49
85
115
79
78
74
79
-

110
123
124
73
106
141
111
116
100
115
-

76
87
93
5
53
97
45
39
30
49
-

33
27
29
27
35
35
44
7
27
19
36
43
6
21
23
29

28
23
24
24
30
29
36
5
21
17
26
33
5
19
20
24

89
80
83
73
91
-

130
92
98
102
120
-

64
31
41
34
74
-

121
19
79
47
106
116
-

137
22
96
73
134
129
-

118
0
38
7
80
102
-

69
72
79

87
85
116

19
29
49

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
No
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

m
b
m
m
b

24
22
31
22
23

22
21
29
17
19

56
55
68
73
65

88
89
99
139
90

13
10
47
20
20

S
S
No
S
S

37

30

105

127

72

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

Media

50
Perc.le

F
F
F
F
I
F
T
T
F
F
I
I
F
F
T
F
F
F
F
T
T
F
T
F
F
F
T
T
F
F
F
F
I
F
T
F
I
I
I

U
S
R
U
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S
S
S
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S
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U
U
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S
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U
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S
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U
U
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R
S
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U
U
R
R
R

b
n.d.
b
b
m
m
b
m
b
b
m
m
b
b
g
m
m
b
b
g
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
m
n.d.
b
m
n.d.
n.d.
b
b
b

34
31
38
29
33
29
33
39
40
39
30
44
34
26
31
24
30
36
39
38
28
25
40
15
27
36
40
35
33
35
31
35
33
37
33
36
32
32
35

28
24
34
22
28
25
26
31
33
34
26
38
28
22
27
20
28
31
33
33
23
20
34
13
22
32
35
30
28
30
28
28
27
32
28
30
26
25
30

98
Perc.le

Valore
max

g / m3
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
COMO
COMO
COMO
CREMONA
CREMONA
CREMONA
CREMONA
LECCO
LECCO
LECCO
LECCO
LECCO
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA

BERGAMO - VIA MEUCCI


CALUSCO
CASIRATE D'ADDA
FILAGO
LALLIO
OSIO SOTTO
TREVIGLIO
BRESCIA - BROLETTO
BRESCIA VILLAGGIO SERENO
DARFO_2
ODOLO
REZZATO
SAREZZO - VIA MINELLI
CANTU - VIA MEUCCI
COMO
ERBA- Via Battisti
CREMA - VIA XI FEBBRAIO
CREMONA VIA FATEBENEFRATELLI
RIVOLTA D'ADDA
SORESINA
LECCO VIA AMENDOLA
LECCO VIA SORA
MERATE
MOGGIO
VALMADRERA
BERTONICO
CODOGNO
LODI
LODI S.ALBERTO
MONTANASO
SAN ROCCO AL PORTO
TAVAZZANO
BORGOFRANCO
MANTOVA - VIA ARIOSTO
MANTOVA GRAMSCI
MANTOVA SANT'AGNESE
MANTOVA - TRIDOLINO
OSTIGLIA S.G.
PONTI S/MINCIO 2

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Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

98
87
99
87
93
82
92
116
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95
76
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101
71
91
74
67
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103
80
79
104
47
92
87
99
91
73
86
64
88
81
96
84
90
-

120
113
121
103
116
116
108
148
160
117
100
153
137
93
127
129
86
119
123
127
132
121
114
57
120
101
131
116
87
115
95
115
116
120
112
122
-

59
59
78
56
47
37
66
89
89
93
47
107
71
38
43
22
33
69
84
82
36
38
87
5
46
74
95
75
58
72
39
70
57
84
64
69
-

92
88

117
114

53
73

S
S
S
S
S
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S
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S
S
S
S
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S
S
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S
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S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

98
Perc.le

Valore
max

50
Perc.le

32
30
37
40
36
36
41
41
37
40
38
36
36
38
34
31
28
29
17
23
25
32
41
31
39
-

27
24
31
33
31
30
34
32
30
33
31
32
31
34
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26
26
22
14
20
21
25
37
26
33
-

83
81
104
104
87
107
108
110
99
109
109
96
95
86
82
84
56
84
62
71
68
94
101
93
111
-

107
111
154
143
115
151
129
140
129
122
142
141
130
124
99
103
72
120
86
109
89
120
123
135
146
-

54
45
69
86
63
74
84
85
77
90
83
61
66
80
56
57
22
48
10
22
32
65
94
54
89
-

31

27

77

102

41

S
S
S
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S
S
S
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S
S
S
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S
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S
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No
S

23
19
17
17
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20
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24
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17
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14
17
18
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15
19
20
17

55
53
43
55
51
53
52
52
57
67
52

71
69
66
70
62
71
66
66
75
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73

15
11
3
10
8
10
9
10
16
27
8

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S
S
S
No
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No
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S
S
S

g / m3
MANTOVA
MANTOVA
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE

SCHIVENOGLIA
SERMIDE TOGLIATTI
ARESE
CASSANO VIA DI VONA
MAGENTA VF
MEDA
MILANO - SENATO
MILANO - VERZIERE
MILANO VIA PASCAL
MONZA via MACHIAVELLI
LIMITO
TREZZO D'ADDA
VIMERCATE
PARONA
PAVIA - P.ZZA MINERVA
S.NAZZARO
VIGEVANO
VOGHERA - VIA POZZONI
BORMIO
MORBEGNO2
SONDRIO - VIA MERIZZI
BUSTO ARSIZIO - ACCAM
FERNO
GALLARATE S.LORENZO
SARONNO - SANTUARIO
VARESE - VIA VIDOLETTI
VARESE - VIA COPELLI

BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO

BZ4 Via C. Augusta


BZ5 piazza Adriano
BX1 Bressanone
BR1 Brunico
CR1 Cortina sulla strada del vino
AB2 Autostrada del Brennero A22
GA1 Gargazzone
LA1 Laces
LS1 Laives
ME1 Merano
ME2 Merano

F
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b
I
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b
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m
TRENTINO ALTO ADIGE
T
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S
b
T
S
b
F
S
b
F
S
b
F
U
b
T
U
b
F
U
b

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Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Media

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

b
b
b
b
n
b
n
n
b
n
n

10
22
17
22
25
22
22
23
24
24
9

7
19
14
19
22
20
19
20
22
21
6

32
55
52
57
69
54
63
65
58
67
27

46
68
60
102
90
60
87
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79
80
33

0
9
9
13
31
13
18
21
13
33
0

S
S
S
No
S
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S

b
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b
b
b
b
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b
b
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n
n.d.
b
n.d.
b
b
b
b
b
b
n.d.
b

21
6
27
20
28
30
33
39
38
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37
29
32
36
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32
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34
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37
37
31
27
38

18
2
23
17
22
23
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24
25
28
23
27
30
28
28
16
32
31
28
27
22
31

62
23
77
49
81
85
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100
97
84
84
96
85
94
98
84
81
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92
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61
106
95
92
83
74
108

90
42
103
75
106
109
90
129
126
111
98
121
125
144
133
116
112
146
125
111
81
134
110
116
108
102
119

21
0
42
6
52
56
53
93
84
55
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45
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77
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40
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52
16
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69
51
35
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S
S
S
S
S
S
S
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S
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S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

g / m3
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO

RE1 Renon
AB1 Autostrada del Brennero A22
ST1 Vipiteno
AVIO A22
BORGO VAL
PIANA ROTALIANA
RIVA GAR
ROVERETO LGP
TRENTO PSC
TRENTO VBZ
MONTE GAZA

F
T
F
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F
F
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F
F
T
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BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
ROVIGO
ROVIGO
ROVIGO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VICENZA
VICENZA

BL - Citt
PASSO VALLES
AREA FELTRINA
PIEVE D'ALPAGO
PARCO COLLI EUGANEI
ESTE
MONSELICE
PD - Mandria
PD - Arcella
ADRIA
RO - Centro
RO - Borsea
CONEGLIANO
MANSUE'
TV - Via Lancieri di Novara
CHIOGGIA
CONCORDIA SAGITTARIA
SPINEA
VE - Parco Bissuola
VE - Sacca Fisola
BOSCOCHIESANUOVA
BOVOLONE
SAN BONIFACIO
VR - Borgo Milano
VR - Cason
SCHIO
VI - Quartiere Italia

F
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I
I
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VENETO
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U
U

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Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

98
Perc.le

Valore
max

50
Perc.le

38

31

108

118

68

19
22
16
18
27
28
27
19
23
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27
20
22
18
23
28
-

16
18
14
14
22
24
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17
20
20
22
24
18
19
17
21
24
-

52
57
37
50
77
74
74
42
63
56
49
57
57
58
42
56
68
-

71
80
95
88
103
94
101
53
102
70
68
81
74
98
62
86
94
-

9
15
3
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1
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15
10
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1
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-

No
S
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S
No
No
No
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S
No
S
No
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S
S
S
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No
S
S
S
S
No

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20
16
25
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16
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22

22
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27
16
22
23
22

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49
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39
39
35

50
78
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40
48
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0
13
5
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S

g / m3
VICENZA

VI - San Felice

GORIZIA
GORIZIA
GORIZIA
GORIZIA
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE

DOBERDO DEL LAGO


LUCINICO
Gorizia
MONFALCONE
BRUGNERA
CANEVA
CLAUT - LOCALITA PORTO PINEDO
FANNA
PORCIA
PORDENONE CENTRO
PRATA DI PORDENONE
SACILE
SEQUALS
MUGGIA
VIA CARPINETO
PIAZZA LIBERTA
PITACCO
VIA SVEVO
TOR BANDENA
OSOPPO PROVI
TARVISIO
TOLMEZZO
TORVISCOSA
CAIROLI
MANZONI
OSOPPO URBAN
S.OSVALDO

GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
IMPERIA
LA SPEZIA

VIA GIOVENTU' - COGOLETO


CORSO FIRENZE - GENOVA
QUARTO - GENOVA
VIA MOLTENI - SAMPIERDARENA - GENOVA
CORSO EUROPA/VIA SAN MARTINO - GENOVA
GAVETTE - GENOVA
CORSO BUENOS AIRES - GENOVA
PIAZZA BATTISTI - SANREMO
CHIODO/AMENDOLA - LA SPEZIA

T
U
b
FRIULI VENEZIA GIULIA
F
R
n.d.
F
S
b
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b
T
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n.d.
LIGURIA
F
F
F
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T
T
T
T

S
U
U
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U
U
U
U
U

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m
n.d.
n.d.
m
g
m
m
b
n.d.

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Media

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

98
Perc.le

Valore
max

50
Perc.le

26
22
25
23
27
21
22
18
27

25
22
24
22
27
19
21
16
25

49
36
45
47
55
43
47
39
57

56
44
53
60
64
90
83
91
129

3
0
2
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10
4
5
4
13

S
S
S
S
S
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S
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S

28
24
34
28
25
27
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23
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20
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22
26
27
26
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27
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23
22
16
28
29
23
31
28
28

74
74
88
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68
74
81
85
70
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77
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78
79
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94
90
91
80
84
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76
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81
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84
82

97
87
100
95
85
87
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95
84
76
105
72
100
91
99
117
107
105
99
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83
95
81
114
106
94
97
108
95

42
29
63
43
28
35
47
58
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27
37
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58
64
75
65
82
61
43
28
34
14
51
60
31
62
59
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S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

g / m3
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA

FOSSAMASTRA - LA SPEZIA
MAGGIOLINA - LA SPEZIA
PIAZZA SAINT BON - LA SPEZIA
SANTO STEFANO MAGRA
SARZANA
CORSO RICCI - SAVONA
VIA SAN LORENZO - SAVONA
VARALDO - SAVONA
VADO LIGURE

I
F
T
T
T
T
T
F
T

BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
PARMA
PARMA
PARMA
PARMA
PARMA
PIACENZA
PIACENZA
PIACENZA
PIACENZA

SAN MARINO
GIARDINI MARGHERITA
PORTA SAN FELICE
DE AMICIS
SAN PIETRO CAPOFIUME
SAN LAZZARO
CENTO
ISONZO
VILLA FULVIA
GHERARDI
FRANCHINI ANGELONI
PARCO RESISTENZA
ROMA
SAVIGNANO
CARPI 2
CIRC. SAN FRANCESCO
MARANELLO
NONANTOLANA
PARCO FERRARI
VIGNOLA
SARAGAT
LEOPARDI
BADIA
CITTADELLA
MONTEBELLO
LUGAGNANO
PUBBLICO PASSEGGIO
GIORDANI FARNESE
PARCO MONTECUCCO

F
F
T
T
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EMILIA - ROMAGNA
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b

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Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Media

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

b
b
b
b
b
b
b
b
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b
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26
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29
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26
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80
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78
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98
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53
95
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85
69

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65
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55
28
54
32
62
48

96
95
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208
172
77
101
91
108
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82
66
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40
62
35
62
37
91
61

26
20
0
52
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10
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10
5
38
64
0
29
0
11
0
27
3

No
S
S
No
No
No
S
S
S
S
No
No
S
No
S
No
S
S
S
No
No

g / m3
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
RIMINI
RIMINI
RIMINI
RIMINI

DELTA CERVIA
PARCO BUCCI
MARCONI
CAORLE
ZALAMELLA
GIARDINI
CASALGRANDE
CASTELLARANO
SAN ROCCO
S. LAZZARO
RISORGIMENTO
TIMAVO
FEBBIO
MARECCHIA
ABETE
FLAMINIA
VERUCCHIO

F
F
T
F
T
F
T
F
F
F
F
T
F
F
F
T
F

AREZZO
AREZZO
AREZZO
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
GROSSETO
GROSSETO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO

AR-VIA-FIORENTINA
AR-PIAZZA-REPUBBLICA
AR-CASA-STABBI
FI-CALENZANO-GIOVANNI
FI-CAMPI-BISENZIO
FI-EMPOLI-RIDOLFI
FI-BASSI
FI-BOBOLI
FI-GRAMSCI
FI-MOSSE
FI-GREVE-PASSO-PECORAI
FI-MONTELUPO-VIA-ASIA
FI-SCANDICCI-BUOZZI
FI-SIGNA
GR-VIA-URSS
GR-VIALE-SONNINO
LI-VILLA-MAUROGORDATO
LI-VIALE-CARDUCCI
LI-VIA-GOBETTI
LI-COTONE-RETE-LI
LI-VIA-VENETO

T
T
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TOSCANA
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S
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S

Page 7

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

b
b
b
b
b
b
b
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b
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b
b
b
b
b
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30
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31
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-

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26
38
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25
32
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28
27
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30
12
28
27
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24
25
29
26
28
29
-

79
79
103
79
54
110
121
71
71
68
68
65
26
62
68
92
74
87
69
92
87
97
-

110
109
131
105
72
133
153
92
84
81
87
91
31
79
91
188
106
177
93
183
163
177
-

38
48
98
41
9
57
161
50
31
28
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0
25
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36
45
-

S
S
No
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b
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19
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13
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26
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22

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50

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115
93
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97
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17
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4
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4
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7

S
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S
No
S
No
No
No
S
No
S
S
S
S

g / m3
LUCCA
LUCCA
LUCCA
LUCCA
LUCCA
MASSA CARRARA
MASSA CARRARA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISTOIA
PISTOIA
PISTOIA
PRATO
PRATO
PRATO
PRATO
SIENA
SIENA

LU-CAPANNORI
LU-MICHELETTO
LU-TANGENZIALE
LU-PORCARI
LU-2VIAREGGIO
MS-VIA-CARRIONA
MS-VIA-FRASSINA
PI-CASCINA
PI-NAVACCHIO
PI-SAN-ROMANO
PI-BORGHETTO
PI-ORATOIO
PI-MONTECERBOLI-BIS
PI-PONTEDERA
PI-SANTA-CROCE-COOP
PT-MONTALE
PT-MONT-VIA-MERLINI
PT-ZAMENHOF
PO-XX-SETTEMBRE
PO-ROMA
PO-STROZZI
PO-FERRUCCI
SI-LARGO-CAMPIDOGLIO
SI-LOC-DUE-PONTI

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PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
TERNI
TERNI
TERNI
TERNI

PORTA ROMANA
PIAZZA 40 MARTIRI
CORTONESE
FONTIVEGGE
P.S.GIOVANNI
PORTA PESA
FONTIVEGGE1
Santo Chiodo
Piazza Vittoria
BRUFA
NARNI SCALO
CARRARA
VIA VERGA
BORGO RIVO

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UMBRIA
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S

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Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

26

21

73

117

26

b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
m
m
b
b
b
b

43
42
48
32
35
33
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18
40
31
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28
43
18
21
35
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17
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26

39
39
45
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28
16
21
23
30
30
24

85
88
98
70
71
73
86
45
85
73
81
69
48
50
64
35
59
73
62
57

97
118
114
80
86
95
95
63
97
92
100
77
67
217
86
45
87
91
85
62

94
90
137
30
39
39
94
4
79
40
79
29
6
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33
0
23
39
31
21

No
No
No
S
No
No
No
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S
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No
No
S
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No
S
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S
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No
No
No
No

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b
b
n.d.
n.d.
b
b
n.d.
b
n.d.
b
b

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32
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47
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21
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25
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31
20
25
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92
44
162
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89
147
62
216
80
88
43

18
47
2
108
4
28
0

No
No
No
No
No
S
S
No
S
No
S
No

g / m3
TERNI

Le Grazie

ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
MACERATA
MACERATA
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO

ANCONA TORRETTE
ANCONA/VIA BOCCONI
Ancona - Porto
Ancona Cittadella
CHIARAVALLE2
Fabriano
FALCONARA SCUOLA
Genga -Parco Gola della Rossa
JESI
Loreto
MARINA DI MONTEMARCIANO
Osimo
SENIGALLIA
MONTICELLI
via Redipuglia
CAMPOLUNGO2
MONTEMONACO
SanBenedetto del Tronto
Civitanova IPPODROMO S. MARONE
Macerata COLLEVARIO
MORCIOLA
VIA MONTEGRAPPA
VIA SCARPELLINI
VIA NERUDA - LOC.PIANSEVERO - URBINO

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T
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T
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T
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FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
LATINA
LATINA
LATINA
RIETI

ALATRI
ANAGNI
CASSINO
CECCANO
FERENTINO
FONTECHIARI
FROSINONE SCALO
FROSINONE CITTA'
APRILIA 2
LATINA SCALO
LT-V.TASSO
LEONESSA

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I
I
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I
F
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MARCHE
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U
S
S
LAZIO
U
U
U
U
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R
U
U
U
U
U
R

Page 9

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

Media

50
Perc.le

98
Perc.le

Valore
max

g / m3

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
VITERBO
VITERBO
VITERBO

RIETI 1
ALLUMIERE
CIAMPINO
CIVITAVECCHIA
COLLEFERRO V. EUROPA
GUIDONIA
C.SO FRANCIA
CASTEL DI GUIDO
CINECITTA
L.GO MAGNA GRECIA
TENUTA DEL CAVALIERE
VILLA ADA
LARGO PERESTRELLO
FERMI
CIPRO
BUFALOTTA
TIBURTINA
ARENULA
MALAGROTTA
ACQUAPENDENTE
CIVITA CASTELLANA
VITERBO

T
I
I
I
I
I
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F
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ABRUZZO

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b
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n.d.
b
b
b
b
b
b
b
n.d.
n.d.
b
b

22
13
33
28
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26
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30
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24
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27
33
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12
30
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24
22
30
34
27
26
31
29
20
21
22

52
25
71
56
94
55
75
68
53
51
64
57
62
52
62
59
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45

129
31
133
67
131
70
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86
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67
84
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77
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45
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0
35
19
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13
38
32
12
8
35
27
20
8
39
15
0
4

S
S
No
S
No
No
S
No
S
S
No
S
S
S
S
S
S
S
No
No
S
S

L'AQUILA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
TERAMO

AQ - Amiternum
CITTA' S. ANGELO
MONTESILVANO
PE - PIAZZA GRUE
PE - VIA FIRENZE
PE - VIA SACCO
PE - TEATRO D'ANNUNZIO
VIALE BOVIO
SPOLTORE
TE - Porta Madonna

T
T
T
T
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n.d.
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b
b
b
b
b
b
b
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20
26
30
34
34
47
31

19
23
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29
32
44
27

46
60
60
84
90
71

71
72
70
111
134
93

6
26
21
59
116
42

S
No
No
No
No
No
No
No
No
No

CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
ISERNIA

CAMPOBASSO1
CAMPOBASSO3
TERMOLI1
TERMOLI2
ISERNIA1

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MOLISE
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n.d.
n
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22
18
17
17
25

20
16
15
15
23

56
45
39
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47

104
82
58
47
71

13
2
1
0
4

S
S
S
S
S

Page 10

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

Media

50
Perc.le

98
Perc.le

Valore
max

g / m3

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA

ISERNIA2
VASTOGIRARDI
VENAFRO1
VENAFRO2

F
F
T
F

U
R
U
U
CAMPANIA

n.d.
n
n.d.
n.d.

8
26
32

7
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29

20
75
67

24
196
102

0
40
27

S
S
S
S

AVELLINO
AVELLINO
BENEVENTO
BENEVENTO
CASERTA
CASERTA
CASERTA
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
SALERNO
SALERNO

AV42 OSPEDALE MOSCATI


AV41 SCUOLA V CIRCOLO
BN31 OSPEDALE RIUNITI
BN32 PALAZZO DEL GOVERNO
CE51 ISTITUTO MANZONI
CE52 SCUOLA DE AMICIS
CE54 SCUOLA SETTEMBRINI
NA07 ENTE FERROVIE
NA03 I POLICLINICO
NA09 I.T.I.S. ARGINE
NA06 MUSEO NAZIONALE
NA08 OSPEDALE NUOVO PELLEGRINI
NA02 OSPEDALE SANTOBONO
NA01 OSSERVATORIO ASTRONOMICO
NA05 SCUOLA VANVITELLI
SA21 SCUOLA PASTENA MONTE
SA22 U.S.L. 53

T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
F
T
T
T

U
U
U
U
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U
U
S
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S
U
U
U
PUGLIA

n
n
n
n
n
n
n
n
n
n
b
n
n
n
n
n
n

32
46
31
27
35
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43
43
44
44
43
35
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28
36

28
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30
25
31
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41
35
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37
38
32
35
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33

62
130
91
-

110
264
105
-

25
72
95
-

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI

ALTAMURA
ANDRIA
Caldarola
KING
STADIO S. NICOLA
ARCHIMEDE
CAVOUR
KENNEDY
via Canosa Scuola
CASAMASSIMA
ENAIP
CIAPI
Magna Grecia
Molfetta ASM
molfetta VERDI
MONOPOLI

T
T
T
T
T
T
T
F
T
F
F
F
I
F
T
T

b
b
b
b
b
g
b
b
b
b
b
b
b
n.d.
b
b

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21
27
25
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11
22
21
12
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29
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26
25

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26
23
26
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20
20
11
19
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28
22
24
23

47
47
59
55
67
25
42
45
26
44
45
66
52
59
53

82
65
86
96
108
39
71
78
40
76
68
93
70
73
79

5
5
9
18
26
0
3
5
0
3
5
20
10
11
11

S
S
S
S
S
S
No
S
No
S
No
No
No
No
S
S

S
U
U
U
R
S
U
S
U
S
S
S
S
S
U
S

Page 11

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

b
b
b
b
b
n.d.
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b

25
17
24
23
21
26
24
24
35
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19
19
24
23
28
29
21
27
19
24
30
25
20
33
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21
32
24
24

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14
21
20
18
23
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22
29
26
18
17
23
22
25
26
19
24
17
21
27
23
18
31
20
18
31
22
23

59
64
62
61
64
62
63
90
55
36
48
44
42
63
67
59
74
55
65
73
58
51
67
46
55
64
56
49

83
107
123
93
89
77
86
111
68
49
88
62
62
120
122
114
105
91
124
131
111
74
131
80
82
100
113
94

12
14
13
11
17
15
12
66
10
0
6
5
3
19
24
8
22
8
9
24
11
8
35
6
9
20
14
7

No
S
S
S
S
No
S
No
S
S
No
No
S
No
S
S
No
S
No
S
S
No
S
S
No
S
S
S
S

n.d.
n.d.
b
b
b
b
b
b
b

14
13
22
14
10
22
16
18

13
12
20
12
8
20
14
17

35
36
35
27
54
42
-

64
51
50
65
68
69
-

2
1
0
1
12
5
-

No
S
No
No
No
S
S
S
S

g / m3
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO

Brindisi VIA TARANTO


brindisi VIA MAGELLANO
brindisi VIA DEI MILLE
brindisi BOZZANO
brindisi SISRI
Mesagne
S. Pancrazio Salentino
S. Pietro VERNOTICO
TORCHIAROLO
Manfredonia MICHELANGELO
Manfredonia UNGARETTI
Monte S. Angelo SUOLO CIUFFREDA
Manfredonia VIA DEI MANDORLI
Manfredonia CAPITANERIA DI PORTO
ARNESANO - Riesci
Campi Salentina
GALATINA - S. Barbara
GUAGNANO - villa baldassarri
LECCE - S. M. Cerrate
Lecce - Palio
Vecchia san Pietro in Lama
SURBO -Giorgilorio
taranto CASA CIRCONDARIALE
Taranto ARCHIMEDE
taranto SAN VITO
STATTE
taranto MACHIAVELLI
taranto WIND
TALSANO

T
I
I
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F
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I
I
T
I
F
T
T
T
F
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F
T
T
T
F
I
F
I
I
T
F

MATERA
MATERA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA

Ferrandina
La Martella
Lavello
MELFI
San Nicola di Melfi
POTENZA - C.DA ROSSELLINO
POTENZA - VIALE FIRENZE
POTENZA - VIALE UNICEF
Potenza - S.L.Branca

I
I
I
I
I
I
T
T
I

U
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
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S
U
S
S
S
S
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U
S
S
S
S
U
S
S
S
U
BASILICATA
R
S
U
S
R
S
U
U
S

Page 12

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

n.d.

11

10

31

55

No

n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.

33
8
21
33
29

31
7
20
31
23

25
64
92

42
103
117

0
30
29

No
S
S
S
S

b
b
b
b
b
n.d.
m
n.d.
n.d.
n.d.
b
b
b
b
n.d.
n.d.
n
n.d.
b
b
b
b
b
b
b
b
b
n.d.
n.d.
b
b

24
26
20
25
36
29
36
38
42
24
29
32
27
18
30
25
37
34
41
27
25
19
-

20
21
16
22
30
25
30
33
38
21
27
31
24
14
28
23
35
31
40
26
23
17
-

65
78
62
91
88
104
96
53
63
60
58
63
72
73
57
51
42
-

255
246
228
220
195
247
196
107
257
203
128
168
178
128
106
163
208
-

12
17
13
50
26
33
32
8
15
12
-

S
S
No
S
S
S
S
S
No
No
No
S
S
No
S
S
S
S
No
No
S
S
No
No
S
S
S
S
S
S
No

g / m3
POTENZA

Viggiano

COSENZA
COSENZA
COSENZA
CROTONE
REGGIO CALABRIA

Citt dei ragazzi


Firmo
Saracena
Gioacchino da Fiore
Locri

F
I
I
F
F

AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
ENNA
MESSINA
MESSINA
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
SIRACUSA
SIRACUSA

AGRIGENTO_CENTRO
AGRIGENTO_MONSERRATO
AGRIGENTO_VALLE_DEI_TEMPLI
CANICATTI
PORTO EMPEDOCLE_1
AGIP MINERARIA
OSPEDALE V. EMANUELE
VIA VENEZIA
VIA GORI
VIA CAVOUR
STESICORO
LIBRINO
MORO
VENETO
MISTERBIANCO
ENNA
MESSINA (BOCCETTA)
Termica Milazzo
BELGIO
BOCCADIFALCO
GIULIO CESARE
INDIPENDENZA
TORRELUNGA
UNITA DI ITALIA
CASTELNUOVO
DI BLASI
CEP
PARTINICO
TERMINI IMERESE
AUGUSTA
SAN CUSMANO

T
I
F
T
I
I
T
T
T
T
T
F
T
T
n.d.
F
T
F
T
F
T
T
T
T
T
T
T
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F
I
F

R
CALABRIA
U
R
R
U
S
SICILIA
U
S
S
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S
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U
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U
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S
U
U
U
U
U
S
U
S
U
U
S
U
U
U
S
U
U
U
S

Page 13

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

15
30
29
69
12
8
4
-

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

98
Perc.le

Valore
max

Media

50
Perc.le

b
b
b
b
b
b
b
b
n.d.

43
23

35
21

109
51

565
177

68
8

No
S
No
No
S
S
S
No
S

b
b
b
b
n.d.
b
n.d.
b
n.d.
n.d.
n.d.
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
m
b
b
b
b
b

14
25
26
45
29
34
19
30
21
35
35
17
18
28
19
36
23
27
24
28
23
24
29
18
27

13
23
23
42
27
32
18
27
19
32
27
16
16
26
17
32
21
25
22
27
21
23
26
17
26

30
50
63
84
57
77
31
62
50
99
29
40
55
37
83
50
52
48
45
56
34
50

41
76
89
118
72
99
40
84
69
119
61
66
70
53
118
60
71
74
66
70
43
69

0
6
15
98
15
43
0
23
7
65
1
2
15
1
59
6
9
5
3
16
0
7

No
No
No
No
No
No
No
S
S
No
No
No
No
No
S
No
No
No
No
No
No
No
No
No
S
No
No
No
No

g / m3
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
TRAPANI

MELILLI
CIAPI
PRIOLO
BELVEDERE
ACQUEDOTTO
BIXIO
SPECCHI
TERACATI
TRAPANI

CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO

CENAS5
CENAS6
CENAS7
CENAS8
piazza Sant'Avendrace
viale Ciusa
viale Diaz
TUVIXEDDU
Piazza Repubblica
viale La Plaja
Via Italia
CENMO1
CENNM1
CENSA1
CENSA2
CENSA9
CENSA3
CENVS1
CENCB2
CENNF1
CENIG1
CENPS2
CENPS4
CENPS6
CENPS7
CENST1
CENST2
CENSG1
CENSG2

I
I
I
T
T
T
T
T
n.d.
I
I
I
I
T
T
T
F
T
T
T
I
I
I
I
I
I
F
F
F
T
I
I
I
I
F
I
F
I

U
S
U
U
U
U
U
U
U
SARDEGNA
S
S
S
S
U
U
U
S
U
U
U
U
R
S
S
R
U
S
S
S
U
S
S
S
S
R
S
U
S

Page 14

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.

Tecnica di
misura

PM10 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

Tipo
zona

Tecnica di
misura

Media

50
Perc.le

I
I
I
T
T
F
I
F
F
T
T
F
T
T
T
I
T
T
T
T

U
R
U
U
U
S
S
U
U
U
U
S
U
U
U
S
U
U
S
U

b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
b

26
14
15
16
15
16
9
25
30
25
-

21
13
14
15
14
15
7
23
27
23
-

98
Perc.le

Valore
max

g / m3
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
OGLIASTRA
OLBIA-TEMPIO
OLBIA-TEMPIO
OLBIA-TEMPIO
ORISTANO
ORISTANO
ORISTANO
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI

CENSG3
CENVC1
CENMA1
CENNU1
CENNU2
CENNU3
CENOT2
CENSN1
CENTO1
CENS09
CENS10
CEOLB1
CENOR1
CENOR2
CENOR3
CENSS3
CENS14
CENS13
CENS12
CENS11

31
29
29
32
53
64
59
-

53
49
52
72
71
95
73
-

Utilizzo della stazione ai fini


Giorni di
superamento di 50 della valutazione e gestione della
qualit dell'aria ambiente (D.Lgs.
g/m3
351/99)
n.
1
0
1
2
10
29
12
-

Fonte: ISPRA
Legenda: Tecnica di misura: g = gravimetrica, b = assorbimento beta, m = microbilancia oscillante, n = nefelometria; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura temporale insufficiente

Page 15

No
No
No
No
S
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
S
No
No
S
S

PM2,5 (2010)

Tabella 6.25: PM2,5 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (Dir. 2008/50/CE) (2010)
Regione/Provincia

Nome stazione

TORINO
ASTI

Torino - Lingotto
Vinchio - San Michele

AOSTA

AOSTA (PIAZZA PLOUVES)

VARESE
VARESE
LECCO
SONDRIO
MILANO
MILANO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BRESCIA
BRESCIA
PAVIA
PAVIA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
LECCO
LODI
LODI
LODI

SARONNO - SANTUARIO
VARESE - VIA COPELLI
MERATE
SONDRIO PARIBELLI
MILANO VIA PASCAL
MONZA via MACHIAVELLI
BERGAMO - VIA MEUCCI
SERIATE
CASIRATE D'ADDA
CALUSCO
DARFO_2
BRESCIA VILLAGGIO SERENO
CORNALE
Mortara
BORGOFRANCO
PONTI S/MINCIO 2
MANTOVA SANT'AGNESE
SCHIVENOGLIA
LECCO VIA SORA
LODI
LODI S.ALBERTO
TURANO

BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO

AB1 Autostrada del Brennero A22


LA1 Laces
RE1 Renon
ME1 Merano
BZ4 Via C. Augusta
BZ5 piazza Adriano
ME2 Merano
LS1 Laives

Tipo stazione

Tipo zona

Tecnica di misura

Media

50 Perc.le

98 Perc.le

Valore
max

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)

PIEMONTE
F
F

U
R

b
b

29
21

21
15

85
68

111
100

S
S

VALLE DI AOSTA
T

15

14

40

63

LOMBARDIA
F
T
T
F
F
F
F
F
F
F
F
F
F
F
I
I
F
F
F
T
F
T

U
U
U
U
U
U
U
U
R
S
S
U
R
U
R
R
U
R
U
U
U
U

b
b
b
b
n.d.
b
b
b
b
n.d.
b
b
b
n.d.
b
b
n.d.
b
n.d.
b
b
b

29
26
28
22
25
33
27
26
31
27
32
31
19
23
26
26
28
24
20
25
27
27

21
22
23
16
18
26
22
18
25
21
27
24
15
17
20
20
24
19
15
21
22
21

90
71
73
67
79
89
79
82
89
77
79
92
53
76
74
80
71
55
71
64
73

129
98
93
90
104
103
105
117
118
89
94
128
74
114
95
97
90
93
95
74
92

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

g
b

16
16
8
17
14
15
11
17

15
13
6
14
13
14
8
15

40
50
25
55
41
41
37
44

49
68
33
69
46
51
47
59

S
S
S
S
No
S
No
S

TRENTINO ALTO ADIGE


T
S
F
S
F
T
T
T
F
F

R
U
U
U
U
U

b
b
b
b
b
b

PM2,5 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

BOLZANO
BOLZANO
TRENTO
TRENTO
TRENTO

AB2 Autostrada del Brennero A22


CR1 Cortina sulla strada del vino
TRENTO PSC
TRENTO VBZ
PIANA ROTALIANA

VERONA
VICENZA
VICENZA
BELLUNO
BELLUNO
TREVISO
VENEZIA
PADOVA
PADOVA
ROVIGO

VR - Cason
BASSANO DEL GRAPPA
VI - Quartiere Italia
BL - Citt
AREA FELTRINA
TV - Via Lancieri di Novara
SAN DONA' DI PIAVE
PD - Mandria
MONSELICE
PORTO TOLLE

UDINE
GORIZIA
TRIESTE
PORDENONE

CAIROLI
Gorizia
PIAZZA LIBERTA
PORDENONE CENTRO

SAVONA
LA SPEZIA
LA SPEZIA

VIA SAN LORENZO - SAVONA


FOSSAMASTRA - LA SPEZIA
MAGGIOLINA - LA SPEZIA

PIACENZA
PIACENZA
PARMA
PARMA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
MODENA
MODENA
MODENA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
FERRARA
FERRARA

BESENZONE
PARCO MONTECUCCO
CITTADELLA
BADIA
S. LAZZARO
SAN ROCCO
MARANELLO
PARCO FERRARI
GAVELLO
GIARDINI MARGHERITA
PORTA SAN FELICE
SAN PIETRO CAPOFIUME
VILLA FULVIA
OSTELLATO

Tipo stazione

Tipo zona

T
S
F
S
F
U
T
U
F
R
VENETO
F
R
F
U
F
U
F
U
F
U
F
U
F
U
F
U
I
U
F
S
FRIULI VENEZIA GIULIA
F
U
T
U
T
U
T
U
LIGURIA
T
U
I
U
F
U
EMILIA - ROMAGNA
F
R
F
U
F
U
F
R
F
U
F
R
F
U
F
U
F
R
F
U
T
U
F
R
F
U
F
R

Tecnica di misura

Media

50 Perc.le

98 Perc.le

Valore
max

b
b
b
n
b

16

15
16
16
14
14

43
48
49
47
39

61
62
64
55
49

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)
S
S
S
S
No

b
b
n.d.
n.d.
n.d.
b
b
n.d.
b
b

24
21
29
19
24
22
31
21
21

20
15
22
15
19
15
23
17
16

72
74
92
54
71
73
91
62
63

106
117
103
81
103
106
115
83
75

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

n.d.
n.d.
n.d.
n.d.

17
14
16

14
12
14

55
-

74
-

S
S
S
S

n.d.
n.d.
n.d.

14
16
15

14
16
15

31
32
30

85
40
38

No
S
S

b
b
b
b
b
b
b
b
b
n.d.
n.d.
n.d.
b
b

22
24
20
16
21
24
21
21
22
17
21
21
20
19

18
20
15
13
17
19
15
16
18
13
16
16
15
15

63
65
64
53
61
68
66
64
57
61
69
61
63
61

83
93
88
66
75
77
84
76
76
85
93
95
76
76

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

17
17
16
15

PM2,5 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RIMINI
FORL-CESENA
FORL-CESENA
RIMINI

PARCO BUCCI
BALLIRANA
GIARDINI
MARECCHIA
PARCO RESISTENZA
MELDOLA
SAN CLEMENTE

PISTOIA
PRATO
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
LIVORNO
LIVORNO
AREZZO
GROSSETO

PT-MONT-VIA-MERLINI
PO-ROMA
FI-BASSI
FI-GRAMSCI
FI-GREVE-PASSO-PECORAI
LI-VILLA-MAUROGORDATO
LI-VIALE-CARDUCCI
AR-PIAZZA-REPUBBLICA
GR-VIA-URSS

PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
TERNI
TERNI

CORTONESE
FONTIVEGGE
P.S.GIOVANNI
Santo Chiodo
Piazza Vittoria
FONTIVEGGE1
CARRARA
Le Grazie

PESARO-URBINO
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
MACERATA
MACERATA
ASCOLI PICENO

VIA SCARPELLINI
ANCONA TORRETTE
CHIARAVALLE2
FALCONARA SCUOLA
JESI
MARINA DI MONTEMARCIANO
Ancona - Porto
Fabriano
Ancona Cittadella
Genga -Parco Gola della Rossa
Macerata COLLEVARIO
Civitanova IPPODROMO S. MARONE
MONTICELLI

Tipo stazione

Tipo zona

Tecnica di misura

Media

50 Perc.le

98 Perc.le

Valore
max

F
F
F
F
F
F
F
TOSCANA
F
F
F
T
I
F
T
T
F
UMBRIA
F
T
T
I
T
T
T
T
MARCHE
F
T
F
I
T
T
I
T
F
F
F
F
F

U
R
U
U
U
R
R

b
b
b
b
b
b
b

20
24
18
21
18
17
15

16
20
14
15
12
12
11

55
66
52
71
61
55
51

74
82
71
85
78
71
74

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)
S
S
S
S
S
S
S

U
U
U
U
R
S
U
U
U

b
b
b
b
b
b
b
b
b

21
22
13
19
16
-

16
18
11
17
14
13
12
9

62
78
42
28
49
22

99
138
65
36
80
32

S
S
S
S
No
S
No
S
S

U
U
S
S
U
U
U
U

b
b
b
b
n.d.
b
g
b

13
15
16
12
13

11
12
13
11
11
13
15

34
49
46
27
30
33
63

73
72
78
62
70
44
96

S
No
S
No
S
No
S
S

S
S
S
S
U
S
S
U
U
R
S
R
U

b
b
b
b
b
b
b
b
b
b
m
m
b

18
24
17
21
24
24
25
20
20
9

14
20
14
16
20
19
22
18
16
7
13
11
-

47
62
55
65
62
62
63
48
57
30
35
25
-

63
72
60
74
70
70
74
72
65
46
42
29
-

S
No
No
No
S
No
No
No
S
S
No
S
S

14
16
11

15
19

14
12
-

PM2,5 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO

MONTEMONACO
via Redipuglia

VITERBO
VITERBO
RIETI
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
LATINA
FROSINONE
ROMA
ROMA
ROMA
FROSINONE
FROSINONE

VITERBO
ACQUAPENDENTE
LEONESSA
RIETI 1
C.SO FRANCIA
CASTEL DI GUIDO
CINECITTA
GUIDONIA
TENUTA DEL CAVALIERE
VILLA ADA
LATINA SCALO
CASSINO
CIPRO
ARENULA
MALAGROTTA
FONTECHIARI
FROSINONE CITTA'

CASERTA
BENEVENTO
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
AVELLINO
SALERNO

CE52 SCUOLA DE AMICIS


BN32 PALAZZO DEL GOVERNO
NA07 ENTE FERROVIE
NA06 MUSEO NAZIONALE
NA05 SCUOLA VANVITELLI
AV42 OSPEDALE MOSCATI
SA22 U.S.L. 53

TARANTO
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE

taranto MACHIAVELLI
Maglie
Campi Salentina
GARIGLIANO
La Porta

Tipo stazione

Tipo zona

Tecnica di misura

Media

50 Perc.le

98 Perc.le

Valore
max

F
T
LAZIO
T
F
F
T
T
F
F
I
F
F
n.d.
I
F
F
n.d.
F
n.d.

R
U

b
b

6
-

5
-

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)
S
No

U
R
R
U
U
R
U
U
S
U
U
U
U
U
U
R
U

n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
b
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
b
n.d.
n.d.
b
b
n.d.
b
n.d.

13
8
13

15
-

12
7
11
22
15
16
15
14
16
15
12
14
-

51
49
46
41
39
-

65
58
56
56
60
-

No
No
No
No
No
No
No
No
No
S
No
No
S
S
No
S
No

ABRUZZO
MOLISE
CAMPANIA
T
T
T
T
T
T
T

U
U
U
U
U
U
U

n
n
n
n
n
n
n

16
28
24
23
17
13

14
24
21
20
14
13

S
S
S
S
S
S
S

PUGLIA
I
F
F
T
n.d.

S
S
S
U
S

b
b
b
b
b

15
14
15
12
16

13
13
14
11
14

29
34
37
31
39

44
56
52
49
64

S
S
S
S
S

BASILICATA
-

23
16
16
17
15
18
17
14

PM2,5 (2010)

Regione/Provincia

COSENZA
REGGIO CALABRIA
CROTONE

Nome stazione

Citt dei ragazzi


Locri
Gioacchino da Fiore

Tipo stazione

Tipo zona

Tecnica di misura

Media

50 Perc.le

98 Perc.le

Valore
max

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D.Lgs. 351/99)

CALABRIA
F
F
F

U
S
U

n.d.
n.d.
n.d.

13
13
15

12
12
13

38

46

No
S
S

SICILIA
SARDEGNA
-

Fonte: ISPRA
Legenda:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale;
Tecnica di misura: g = gravimetrica, b = assorbimento beta, m = microbilancia oscillante, n = nefelometria; n.d. = non disponibile; -: valore non
calcolato per copertura temporale insufficiente

O3(2010)

Tabella 6.26: O3 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazioni su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs. 183/2004) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

o
o
50 Perc.le 98 Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.
PIEMONTE

ALESSANDRIA

Alessandria - Volta

49

35

155

197

207

11

69

ALESSANDRIA

Dernice - Costa

78

79

143

182

198

79

ASTI

Asti - D'Acquisto

41

26

144

174

188

56

ASTI

Vinchio - San Michele

RF

61

57

142

165

177

72

BIELLA

Biella - Sturzo

51

49

123

147

153

17

BIELLA

Cossato - Pace

57

52

151

179

193

65

BIELLA

Ponzone - Mercato

n.d.

42

33

130

156

171

34

CUNEO

Saliceto - Moizo

RF

54

49

126

154

160

30

CUNEO

Cuneo - Alpini

60

59

130

152

166

37

CUNEO

Alba - Tanaro

45

32

140

168

177

51

NOVARA

Novara - Verdi

51

45

149

176

190

79

TORINO

Torino - Lingotto

40

28

134

153

167

35

TORINO

Chieri - Buozzi

n.d.

No

TORINO

Druento - La Mandria

RF

50

41

146

188

196

10

60

TORINO

Orbassano - Gozzano

47

42

132

157

165

39

TORINO

Vinovo - Volontari

42

31

132

154

160

38

VERBANO-CUSIO-OSSOLA Verbania - Gabardi

53

47

147

203

233

11

47

VERBANO-CUSIO-OSSOLA Pieve Vergonte - Industria

49

44

131

170

185

36

VERBANO-CUSIO-OSSOLA Baceno - Alpe Devero

66

68

107

130

135

VERCELLI

Borgosesia - Tonella

52

45

139

163

189

51

VERCELLI

Vercelli - CONI

53

46

141

167

182

67

AOSTA

AOSTA (MONT FLEURY)

49

45

123

144

150

27

AOSTA

AOSTA (PIAZZA PLOUVES)

50

48

120

150

159

16

AOSTA

DONNAS

49

46

126

155

162

AOSTA

ETROUBLES

RF

77

78

127

142

149

35

AOSTA

LA THUILE

RF

74

75

111

132

141

BERGAMO

BERGAMO - VIA GOISIS

55

49

164

208

233

69

VALLE D'AOSTA

LOMBARDIA

17

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m
BERGAMO

OSIO SOTTO

BERGAMO

CASIRATE D'ADDA

BERGAMO
BRESCIA

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

46

35

156

198

211

12

61

RF

44

34

140

168

186

52

CALUSCO

55

50

167

221

253

26

72

GAMBARA

45

39

139

178

192

47

BRESCIA

LONATO

50

45

147

175

186

58

BRESCIA

SAREZZO - VIA MINELLI

48

40

147

193

201

49

BRESCIA

DARFO_2

43

31

155

207

222

11

62

BRESCIA

BRESCIA - VIA ZIZIOLA

41

27

143

186

203

43

COMO

CANTU - VIA MEUCCI

44

34

152

214

227

14

49

COMO

ERBA- Via Battisti

46

37

159

222

253

19

50

CREMONA

CORTE DEI CORTESI

RF

44

35

143

174

184

50

CREMONA

CREMA - VIA XI FEBBRAIO

49

38

156

196

222

64

CREMONA

CREMONA VIA FATEBENEFRATELLI

43

33

145

190

205

60

LECCO

COLICO

54

46

168

221

250

22

62

LECCO

VALMADRERA

57

51

176

239

270

32

83

LECCO

MOGGIO

RF

59

51

160

212

240

16

68

LECCO

LECCO VIA SORA

61

54

172

219

250

28

82

LODI

ABBADIA CERRETO

RF

51

43

155

187

205

57

LODI

MONTANASO

48

41

147

178

194

61

LODI

BERTONICO

47

40

149

197

212

55

LODI

LODI S.ALBERTO

48

39

158

197

209

13

65

MANTOVA

MARMIROLO - BOSCO FONTANA

52

43

148

180

186

76

MANTOVA

MANTOVA - LUNETTA

54

47

154

194

198

90

MANTOVA

PONTI S/MINCIO 2

48

38

153

200

216

12

58

MANTOVA

PORTO MANTOVANO

MANTOVA

SCHIVENOGLIA

MILANO

54

46

161

200

220

10

78

RF

54

46

156

209

215

76

ARCONATE

50

42

159

215

227

17

70

MILANO

ARESE

37

24

137

186

219

39

MILANO

CASSANO VIA DI VONA

39

27

140

182

196

50

MILANO

CORMANO

44

26

172

220

243

22

53

MILANO

LIMITO

43

28

151

189

200

10

53

MILANO

MAGENTA VF

43

28

151

191

218

53

MILANO

MOTTA VISCONTI

53

44

145

176

188

63

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

MILANO

MILANO - P.CO LAMBRO

42

26

151

195

213

10

56

MILANO

VIMERCATE

51

40

160

211

226

19

66

S
S

MILANO

TREZZO D'ADDA

54

45

166

215

239

21

64

MILANO

MILANO VIA PASCAL

45

31

158

201

213

13

59

MILANO

MONZA via MACHIAVELLI

39

24

146

195

215

12

45

PAVIA

PAVIA - VIA FOLPERTI

36

25

131

164

173

26

PAVIA

CORNALE

45

31

154

200

210

15

63

PAVIA

VOGHERA - VIA POZZONI

40

31

122

162

176

20

PAVIA

Mortara

42

32

128

164

184

SONDRIO

BORMIO

71

74

138

170

181

60

SONDRIO

CHIAVENNA

57

55

142

177

190

42

SONDRIO

MORBEGNO2

50

46

127

161

180

31

SONDRIO

SONDRIO PARIBELLI

46

32

155

195

215

10

60

VARESE

VARESE - VIA VIDOLETTI

55

52

155

211

233

18

57

VARESE

SOMMA LOMBARDO - MXP

43

34

136

184

218

35

VARESE

SARONNO - SANTUARIO

43

30

160

218

238

22

62

VARESE

FERNO

47

35

163

207

223

20

78

TRENTINO ALTO ADIGE


BOLZANO

BX1 Bressanone

35

22

119

145

163

17

BOLZANO

BR1 Brunico

41

32

119

145

153

17

No

BOLZANO

BZ1 Via Amba Alagi

44

36

143

177

199

48

BOLZANO

LA1 Laces

48

44

121

149

169

19

BOLZANO

RE1 Renon

RF

91

90

151

187

201

63

BOLZANO

ST1 Vipiteno

38

28

113

137

141

13

No

BOLZANO

ME1 Merano

No

BOLZANO

AB1 Autostrada del Brennero A22

BOLZANO

ME2 Merano

BOLZANO

LS1 Laives

BOLZANO

AB2 Autostrada del Brennero A22

BOLZANO

CR1 Cortina sulla strada del vino

BOLZANO

GA1 Gargazzone

36

20

129

161

181

TRENTO

BORGO VAL

42

32

130

170

199

TRENTO

MONTE GAZA

RF

97

91

168

208

214

17

40

32

117

149

163

16

n.d.

20

92

127

145

No

38

24

121

153

161

20

No

43

28

149

185

201

60

n.d.

32

14

135

163

175

No

42

26

149

189

215

56

No

No

37

100

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

TRENTO

RIVA GAR

44

33

156

203

236

15

64

TRENTO

ROVERETO LGP

52

46

148

187

204

54

TRENTO

TRENTO PSC

32

27

84

117

144

TRENTO

PIANA ROTALIANA

49

41

151

188

220

10

67

BELLUNO

BL - Citt

47

40

140

171

182

56

BELLUNO

AREA FELTRINA

n.d.

44

31

142

180

195

55

BELLUNO

PIEVE D'ALPAGO

63

59

144

171

181

64

BELLUNO

PASSO VALLES

RF

93

92

133

157

178

53

PADOVA

PD - Mandria

52

43

140

189

205

53

PADOVA

PD - Arcella

45

31

141

195

206

45

PADOVA

MONSELICE

53

47

147

190

203

63

PADOVA

ESTE

55

52

144

187

196

64

PADOVA

PARCO COLLI EUGANEI

52

51

127

160

173

33

ROVIGO

RO - Centro

37

32

110

143

170

10

ROVIGO

RO - Borsea

n.d.

49

43

139

170

192

52

ROVIGO

ADRIA

TREVISO

CONEGLIANO

TREVISO

TV - Via Lancieri di Novara

TREVISO

VENETO

52

48

136

183

190

49

n.d.

45

37

140

177

190

46

47

38

149

210

236

13

55

MANSUE'

n.d.

52

47

140

183

195

59

TREVISO

CASTELFRANCO

n.d.

46

40

141

178

207

45

TREVISO

CAVASO DEL TOMBA

RF

64

60

126

161

171

22

VENEZIA

VE - Parco Bissuola

VENEZIA

CHIOGGIA

VENEZIA

MAERNE

n.d.

40

32

123

158

176

22

VENEZIA

SAN DONA' DI PIAVE

n.d.

43

38

119

152

179

16

VENEZIA

VE - Sacca Fisola

47

40

130

167

179

34

VENEZIA

CONCORDIA SAGITTARIA

RF

39

VENEZIA

MIRA

44

35

136

174

198

45

VERONA

VR - Cason

43

27

154

197

210

12

60

VERONA

BOVOLONE

48

40

153

202

213

11

73

VERONA

SAN BONIFACIO

52

39

175

219

238

24

103

VERONA

LEGNAGO

51

47

150

193

209

72

50

43

139

190

203

58

n.d.

58

60

132

167

175

39

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

VERONA

BOSCOCHIESANUOVA

RF

82

80

166

205

215

15

92

VICENZA

BASSANO DEL GRAPPA

n.d.

57

54

151

194

211

10

61

VICENZA

MONTECCHIO MAGGIORE

n.d.

45

38

141

179

194

49

VICENZA

SCHIO

n.d.

59

53

160

201

219

17

67

VICENZA

VALDAGNO

n.d.

50

44

148

196

205

52

VICENZA

VI - Quartiere Italia

40

29

142

181

185

50

VICENZA

ASIAGO - CIMA EKAR

RF

97

90

175

212

221

21

109

GORIZIA

LUCINICO

49

48

124

155

172

23

GORIZIA

DOBERDO DEL LAGO

72

70

152

194

204

60

GORIZIA

MONFALCONE

61

61

136

168

175

44

GORIZIA

Gorizia

48

43

131

161

185

36

PORDENONE

PORDENONE CENTRO

45

40

126

179

197

28

PORDENONE

PORCIA

44

39

121

150

156

16

PORDENONE

CLAUT - LOCALITA PORTO PINEDO

45

36

141

177

188

42

TRIESTE

MONTE SAN PANTALEONE

60

61

117

152

169

TRIESTE

PIAZZA LIBERTA

48

49

103

132

147

UDINE

CAIROLI

54

50

145

188

214

55

UDINE

S.OSVALDO

53

50

141

191

216

42

UDINE

LIGNANO

48

45

116

154

169

14

UDINE

OSOPPO PROVI

48

44

127

162

181

29

UDINE

S.GIOVANNI AL NATISONE

61

58

141

175

200

48

UDINE

TARVISIO

47

42

123

144

155

24

UDINE

TOLMEZZO

42

33

132

177

185

34

UDINE

TORVISCOSA

57

55

133

159

166

42

UDINE

MONTE ZONCOLAN - SUTRIO

No

UDINE

TRIBIL INFERIORE

70

70

No

FRIULI VENEZIA GIULIA

LIGURIA
GENOVA

CORSO FIRENZE - GENOVA

62

56

141

172

183

40

GENOVA

PASSO DEI GIOVI

78

81

148

181

191

GENOVA

QUARTO - GENOVA

67

64

139

165

179

75

GENOVA

PARCO ACQUASOLA - GENOVA

67

65

136

175

185

52

LA SPEZIA

BOLANO

69

68

124

148

162

28

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

LA SPEZIA

MAGGIOLINA - LA SPEZIA

LA SPEZIA

CHIAPPA - LA SPEZIA

64

63

132

179

207

36

S
S

SAVONA

CENGIO - CAMPO DI CALCIO

45

36

122

157

170

21

SAVONA

QUILIANO

61

59

119

154

170

15

SAVONA

VARALDO - SAVONA

64

62

113

145

155

BOLOGNA

GIARDINI MARGHERITA

40

33

114

154

161

15

BOLOGNA

PIRANDELLO

No

BOLOGNA

SAN PIETRO CAPOFIUME

51

43

142

184

193

59

FERRARA

GHERARDI

RF

48

41

129

174

192

37

FERRARA

VILLA FULVIA

45

40

129

167

173

29

FERRARA

OSTELLATO

44

38

125

163

177

23

FORL-CESENA

PARCO RESISTENZA

48

40

125

153

180

EMILIA-ROMAGNA

FORL-CESENA

MELDOLA

47

40

136

166

178

45

MODENA

CARPI 2

45

35

136

180

191

36

MODENA

MARANELLO

45

33

151

199

221

11

63

MODENA

PARCO FERRARI

38

22

137

178

191

40

MODENA

GAVELLO

48

38

148

190

196

68

MODENA

VIGNOLA

51

47

146

193

224

53

PARMA

CITTADELLA

47

39

142

186

204

PARMA

SARAGAT

51

44

PARMA

BADIA

RF

64

62

158

194

PIACENZA

BESENZONE

RF

42

31

141

187

PIACENZA

PARCO MONTECUCCO

43

32

156

RAVENNA

PARCO BUCCI

47

42

RAVENNA

BALLIRANA

41

32

RAVENNA

DELTA CERVIA

47

RAVENNA

GIARDINI

REGGIO NELL'EMILIA

CASTELLARANO

REGGIO NELL'EMILIA

S. LAZZARO

REGGIO NELL'EMILIA

FEBBIO

RF

85

83

135

160

178

45

REGGIO NELL'EMILIA

SAN ROCCO

44

34

145

196

207

55

RIMINI

MARECCHIA

40

32

115

139

155

11

47

51

222

10

86

218

57

198

216

11

56

122

145

156

18

116

142

168

15

39

138

171

191

50

39

31

120

159

175

17

40

28

144

202

212

44

43

33

146

193

205

52

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

RIMINI

SAN CLEMENTE

RF

64

66

133

171

190

37

RIMINI

VERUCCHIO

51

47

124

160

177

26

AREZZO

AR-VIA-ACROPOLI

49

46

117

144

151

No

AREZZO

AR-CASA-STABBI

RF

65

66

107

128

138

FIRENZE

FI-BOBOLI

47

42

127

183

206

29

FIRENZE

FI-SETTIGNANO

59

55

128

170

177

28

FIRENZE

FI-MONTELUPO-VIA-ASIA

44

33

136

180

188

43

FIRENZE

FI-SCANDICCI-BUOZZI

46

36

140

192

230

46

FIRENZE

FI-CALENZANO-GIOVANNI

40

36

105

143

157

No

GROSSETO

GR-VIA-URSS

57

56

117

140

156

17

No

GROSSETO

GR-PARCO-MAREMMA

RF

71

69

125

149

160

29

LIVORNO

LI-VIA-GUIDO-ROSSA

n.d.

49

49

105

125

148

No

LIVORNO

LI-GABBRO

70

66

132

173

190

33

LIVORNO

LI-VILLA-MAUROGORDATO

69

67

128

164

186

38

LUCCA

LU-PORCARI

42

32

128

161

184

32

No

LUCCA

LU-2VIAREGGIO

45

42

111

137

160

No

TOSCANA

LUCCA

LU-CARIGNANO

61

58

127

156

168

37

MASSA CARRARA

MS-VIA-CARRIONA

46

43

109

143

151

No

PISA

PI-MONTECERBOLI-BIS

n.d.

73

72

129

161

174

50

No

PISA

PI-PASSI

47

44

112

136

149

PISA

PI-PONTEDERA

36

28

104

139

166

No

PISTOIA

PT-MONT-VIA-MERLINI

40

31

130

169

207

27

No

PISTOIA

PT-MONTALE

50

41

141

194

204

58

PRATO

PO-ROMA

48

45

116

165

191

11

No

PRATO

PO-FONTANELLE

39

34

101

131

153

No

PRATO

PO-PAPA-GIOVANNI

57

57

131

175

215

41

UMBRIA
PERUGIA

CORTONESE

45

46

107

124

134

PERUGIA

FONTIVEGGE

No

PERUGIA

P.S.GIOVANNI

45

42

115

140

152

PERUGIA

Santo Chiodo

42

41

98

121

148

No

PERUGIA

PIAZZA 40 MARTIRI

62

60

124

152

180

27

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

PERUGIA

BRUFA

55

54

115

144

155

10

PERUGIA

FONTIVEGGE1

65

66

131

156

166

41

TERNI

CARRARA

46

42

112

140

161

TERNI

NARNI SCALO

52

48

127

149

174

34

TERNI

VIA VERGA

48

43

125

152

187

23

TERNI

BORGO RIVO

51

49

115

135

152

TERNI

Le Grazie

53

48

135

166

190

49

MARCHE
ANCONA

CHIARAVALLE2

ANCONA

FALCONARA ACQUEDOTTO

RF

41

32

113

146

157

11

42

37

123

174

204

14

ANCONA

FALCONARA ALTA

67

70

121

ANCONA

FALCONARA SCUOLA

53

48

130

146

157

17

165

190

ANCONA

Ancona Cittadella

53

54

109

132

142

ANCONA

Genga -Parco Gola della Rossa

72

73

118

144

160

17

ASCOLI PICENO

SanBenedetto del Tronto

No

ASCOLI PICENO

MONTICELLI

MACERATA

Macerata COLLEVARIO

70

69

136

162

187

50

MACERATA

Civitanova IPPODROMO S. MARONE

69

66

PESARO-URBINO

VIA REDIPUGLIA

34

24

98

126

133

PESARO-URBINO

VIA SCARPELLINI

42

34

118

157

170

16

PESARO-URBINO

VIA NERUDA - LOC.PIANSEVERO - URBINO

71

73

126

150

161

35

No

FROSINONE

ALATRI

48

45

FROSINONE

FONTECHIARI

RF

60

56

FROSINONE

FROSINONE CITTA'

n.d.

LATINA

LT-V.TASSO

45

44

101

116

145

RIETI

LEONESSA

RF

76

76

126

155

179

RIETI

RIETI 1

52

47

127

157

188

ROMA

ALLUMIERE

82

80

130

159

ROMA

CASTEL DI GUIDO

RF

56

56

111

133

ROMA

CINECITTA

45

39

135

184

208

ROMA

CIVITAVECCHIA

60

62

106

135

148

ROMA

COLLEFERRO OBERDAN

38

31

119

148

162

LAZIO
134

162

52

No

36

37

166

37

153

36

No

14

No

176

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

ROMA

SEGNI

RF

49

44

ROMA

TENUTA DEL CAVALIERE

RF

41

34

128

177

197

31

No
S

ROMA

VILLA ADA

42

34

126

170

193

26

ROMA

LARGO PERESTRELLO

47

40

136

179

192

47

ROMA

CIPRO

37

32

105

136

164

ROMA

BUFALOTTA

38

31

115

157

175

12

ROMA

ARENULA

42

34

124

170

183

25

No

ROMA

MALAGROTTA

61

62

130

164

177

36

No

VITERBO

VITERBO

65

67

114

130

138

No

VITERBO

ACQUAPENDENTE

n.d.

No

L'AQUILA

AQ - Amiternum

41

37

117

147

168

19

PESCARA

PE - VIA SACCO

42

34

116

141

154

11

PESCARA

PE - TEATRO D'ANNUNZIO

41

39

107

130

152

No

PESCARA

POPOLI

48

45

125

154

162

28

No

TERAMO

TE - Porta Madonna

49

44

124

161

167

24

No

ABRUZZO

MOLISE
CAMPOBASSO

CAMPOBASSO3

71

73

116

130

138

CAMPOBASSO

CAMPOBASSO4

31

30

57

69

76

CAMPOBASSO

TERMOLI2

61

62

110

127

136

CAMPOBASSO

GUARDIAREGIA

RF

70

72

114

141

166

11

ISERNIA

ISERNIA2

ISERNIA

VASTOGIRARDI

67

68

118

143

153

ISERNIA

VENAFRO2

50

48

108

130

139

CAMPANIA
AVELLINO

AV42 OSPEDALE MOSCATI

50

49

BENEVENTO

BN32 PALAZZO DEL GOVERNO

38

34

104

CASERTA

CE53 CENTURANO

66

69

132

178

221

41

CASERTA

CE51 ISTITUTO MANZONI

66

67

130

182

217

36

CASERTA

CE54 SCUOLA SETTEMBRINI

61

64

NAPOLI

NA07 ENTE FERROVIE

34

31

NAPOLI

NA03 I POLICLINICO

51

46

134

187

220

NAPOLI

NA09 I.T.I.S. ARGINE

33

29

80

102

110

136

165

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m
82

99o
Perc.le

NAPOLI

NA06 MUSEO NAZIONALE

37

36

NAPOLI

NA08 OSPEDALE NUOVO PELLEGRINI

38

37

NAPOLI

NA02 OSPEDALE SANTOBONO

55

55

NAPOLI

NA01 OSSERVATORIO ASTRONOMICO

39

39

NAPOLI

NA05 SCUOLA VANVITELLI

42

41

88

114

125

SALERNO

SA23 SCUOLA OSVALDO CONTI

45

43

107

136

154

SALERNO

SA22 U.S.L. 53

40

40

93

126

148

S
No

108

114

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

147

128
175

PUGLIA
BARI

Caldarola

59

56

126

151

168

BARI

Molfetta ASM

61

61

113

131

153

BARI

STADIO S. NICOLA

60

58

118

138

150

13

No

BARI

KENNEDY

52

52

100

117

124

No

BARI

ANDRIA

70

70

132

153

173

50

No

BARI

ALTAMURA

65

64

119

145

154

10

No

BARI

MONOPOLI

61

61

110

133

143

No

BARI

Magna Grecia

55

55

109

132

154

No

BARI

via Canosa Scuola

No

BARI

stadio casardi

No

BRINDISI

Brindisi VIA TARANTO

81

84

133

148

184

64

No

BRINDISI

TORCHIAROLO

69

71

128

157

170

41

No

BRINDISI

VALZANI

73

74

130

154

166

45

No

BRINDISI

Filzi

77

77

137

161

178

66

No

FOGGIA

Monte S. Angelo SUOLO CIUFFREDA

77

74

125

152

158

24

FOGGIA

Manfredonia VIA DEI MANDORLI

60

60

105

126

190

No

LECCE

LECCE - S. M. Cerrate

69

71

122

146

158

19

LECCE

GALATINA - S. Barbara

67

68

126

154

181

27

LECCE

Lecce - Palio

71

72

126

158

180

28

No

LECCE

Maglie

72

72

129

160

175

35

No

LECCE

Campi Salentina

LECCE

La Porta

LECCE

Vecchia san Pietro in Lama

71

73

129

156

180

38

No

LECCE

via Romagna

71

72

127

155

167

33

No

TARANTO

STATTE

80

79

129

150

164

45

No

n.d.

69

71

127

154

188

33

71

71

140

171

191

62

No

10

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

TARANTO

TALSANO

65

66

117

146

155

TARANTO

MANDURIA

62

61

114

143

160

10

No

TARANTO

Martina Franca

65

67

120

141

158

13

No

TARANTO

Grottaglie

79

76

143

172

200

69

TARANTO

Massafra

55

55

No

MATERA

La Martella

77

75

132

159

166

60

POTENZA

MELFI

No

POTENZA

POTENZA - C.DA ROSSELLINO

60

60

114

133

146

POTENZA

Potenza - S.L.Branca

62

63

No

POTENZA

Lavello

53

51

No

BASILICATA

CALABRIA
COSENZA

Firmo

74

78

COSENZA

Saracena

67

70

113

126

136

COSENZA

Citt dei ragazzi

52

53

CROTONE

Gioacchino da Fiore

n.d.

63

63

REGGIO CALABRIA

POLISTENA

65

65

117

140

150

13

REGGIO CALABRIA

Villa Comunale

63

65

104

124

140

SICILIA
AGRIGENTO

CANICATTI

51

55

98

114

119

AGRIGENTO

CAMMARATA_OZONO

RF

89

88

128

148

160

31

AGRIGENTO

LAMPEDUSA_OZONO

RF

CALTANISSETTA

OSPEDALE V. EMANUELE

45

43

84

104

122

CALTANISSETTA

VIA VENEZIA

53

52

106

124

133

CATANIA

MISTERBIANCO

n.d.

67

67

123

143

264

20

CATANIA

LIBRINO

CATANIA

MORO

131

145

151

ENNA

ENNA

90

88

MESSINA

MESSINA (BOCCETTA)

33

31

MESSINA

Termica Milazzo

n.d.

71

73

114

133

PALERMO

BOCCADIFALCO

PALERMO

CASTELNUOVO

PALERMO

PARTINICO

68

69

117

11

40

143

143

160

11

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m
113

99o
Perc.le

PALERMO

TERMINI IMERESE

74

74

SIRACUSA

SAN CUSMANO

66

64

137

SIRACUSA

SCALA GRECA

43

44

78

89

SIRACUSA

MELILLI

81

79

130

161

SIRACUSA

PRIOLO

59

60

SIRACUSA

ACQUEDOTTO

76

74

131

158

TRAPANI

TRAPANI

n.d.

61

62

103

117

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.
144

94

180

37

163

48

125

SARDEGNA
CAGLIARI

CENAS5

63

65

106

125

152

No

CAGLIARI

CENAS7

No

CAGLIARI

CENAS8

65

67

114

130

142

No

CAGLIARI

CENSA1

69

72

108

126

142

No

CAGLIARI

CENSA2

55

57

91

112

125

CAGLIARI

CENSA9

63

64

104

123

131

No

CAGLIARI

piazza Sant'Avendrace

45

47

91

105

128

No

CAGLIARI

viale Ciusa

40

39

91

118

129

No

CAGLIARI

viale Diaz

48

47

101

126

133

No

CAGLIARI

TUVIXEDDU

58

57

104

120

137

CAGLIARI

Piazza Repubblica

49

49

98

122

135

CAGLIARI

viale La Plaja

46

46

101

122

134

No

CAGLIARI

Via Italia

43

42

88

105

116

No

CAGLIARI

CENMO1

50

52

No

CARBONIA-IGLESIAS

CENPS7

73

75

CARBONIA-IGLESIAS

CENIG1

63

63

No

112

141

149

CARBONIA-IGLESIAS

CENCB2

No

MEDIO CAMPIDANO

CENSG1

No

MEDIO CAMPIDANO

CENVC1

MEDIO CAMPIDANO

CENSG3

38

38

NUORO

CENNU2

59

59

96

110

NUORO

CENOT2

NUORO

CENOT3

63

65

124

144

NUORO

CENMA1

68

70

OLBIA-TEMPIO

CENS10

48

49

12

No

No

116

No

152

25

No

No

No

O3(2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione
ozono

Media

50o Perc.le 98o Perc.le

g/m

99o
Perc.le

Giorni di
Giorni di
Giorni di
Utilizzo della
superamento della superamento della
superamento
stazione ai fini
soglia di
soglia di allarme
dell'obiettivo a
della valutazione
Valore max
informazione per per la protezione lungo termine per e gestione della
la protezione della della salute 240 la protezione della qualit dell'aria
salute 180 g/m3
g/m3
salute 120 g/m3 ambiente (D. Lgs.
183/2004)
n.

ORISTANO

CENOR2

53

55

92

115

135

No

SASSARI

CENSS3

67

68

122

145

157

20

SASSARI

CENS12

55

54

SASSARI

CENS11

62

62

117

Fonte: ISPRA
Legenda:
Tipo di stazione Ozono: = U = urbana, RF = rurale di fondo, S = suburbana, R= rurale
n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura temporale insufficiente

13

144

151

NO2 (2010)

Tabella 6.28: NO2- Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs. 351/99) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
TORINO
VERCELLI
VERCELLI
VERCELLI
NOVARA
NOVARA
NOVARA
CUNEO
CUNEO
CUNEO
ASTI
ASTI
ASTI
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
BIELLA
BIELLA
BIELLA
BIELLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Chieri - Buozzi
Druento - La Mandria
Orbassano - Gozzano
Oulx - Roma
Torino - Lingotto
Torino - Consolata
Torino - Rebaudengo
Vinovo - Volontari
Borgosesia - Tonella
Vercelli - Gastaldi
Vercelli - CONI
Novara - Verdi
Novara - Roma
Oleggio - Circonvallazione
Alba - Tanaro
Cuneo - Alpini
Saliceto - Moizo
Asti - D'Acquisto
Asti - Baussano
Vinchio - San Michele
Alessandria - D'Annunzio
Alessandria - Volta
Casale M.to - Castello
Dernice - Costa
Biella - Lamarmora
Biella - Sturzo
Cossato - Pace
Ponzone - Mercato
Omegna - De Angelis
Pieve Vergonte - Industria
Verbania - Gabardi

T
F
F
T
F
T
T
F
F
T
F
F
T
T
F
F
F
F
T
F
T
T
F
F
T
F
F
F
F
F
F

AOSTA
AOSTA
AOSTA
AOSTA

AOSTA (MONT FLEURY)


AOSTA (PIAZZA PLOUVES)
AOSTA (TEATRO ROMANO)
AOSTA (Q.RE DORA)

F
T
F
F

PIEMONTE
S
39
R
16
S
37
S
21
U
42
U
65
U
74
S
35
U
22
U
44
S
26
U
32
U
58
U
39
U
30
U
34
R
16
U
35
U
49
R
22
U
47
S
34
U
31
R
10
U
45
U
31
U
23
S
20
U
36
S
25
U
28
VALLE DI AOSTA
S
27
U
31
U
25
U

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

31
11
32
15
37
62
70
30
18
39
22
27
54
33
26
29
12
30
46
16
43
30
28
6
42
23
15
15
31
21
23

102
60
97
73
106
130
153
90
62
101
71
84
130
112
79
89
50
85
109
72
108
68
68
48
99
85
69
51
87
63
72

138
94
133
106
150
189
210
116
85
162
91
111
169
227
110
128
75
127
148
94
174
90
108
69
123
107
86
72
119
81
97

175
123
171
129
170
283
233
127
101
206
108
119
222
411
128
165
87
162
186
99
210
99
136
86
129
122
96
78
137
117
102

0
0
0
0
0
5
15
0
0
2
0
0
1
16
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

21
26
16
-

80
93
87
-

112
139
130
-

126
164
153
-

0
0
0
-

s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
AOSTA
AOSTA
AOSTA
AOSTA
AOSTA
AOSTA

AOSTA (VIA PRIMO MAGGIO)


ENTREVES
DONNAS
ETROUBLES
LA THUILE
MORGEX

I
T
F
F
F
T

U
S
R
R
R
S

VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
VARESE
COMO
COMO
COMO
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO

BUSTO ARSIZIO - ACCAM


FERNO
GALLARATE S.LORENZO
SARONNO - SANTUARIO
SOMMA LOMBARDO - MXP
VARESE - VIA VIDOLETTI
VARESE - VIA COPELLI
CANTU - VIA MEUCCI
COMO
ERBA- Via Battisti
BORMIO
CHIAVENNA
MORBEGNO2
SONDRIO - VIA MERIZZI
SONDRIO PARIBELLI
ARCONATE
ARESE
CASSANO VIA DI VONA
CASSANO VIA MILANO
CORMANO
MAGENTA VF
MEDA
MILANO - V.LE MARCHE
MILANO - P.CO LAMBRO
MILANO - SENATO
MILANO - VERZIERE
MILANO VIA ZAVATTARI
MILANO VIA PASCAL
MONZA via MACHIAVELLI
MOTTA VISCONTI
LIMITO
TREZZO D'ADDA
VIMERCATE

F
F
T
F
I
F
T
F
T
F
F
F
F
F
F
F
F
F
T
T
F
T
T
F
T
T
T
F
F
F
F
F
F

S
U
U
U
R
S
U
S
U
U
U
S
U
U
U
S
U
U
U
U
U
U
U
S
U
U
U
U
U
R
U
S
U

32
38
23
5
4
26
LOMBARDIA
32
26
43
25
25
31
37
49
55
35
20
20
26
34
27
28
40
30
49
61
41
55
73
54
65
50
64
59
41
24
33
30
40

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

27
31
18
4
3
19

86
107
66
24
21
81

126
165
83
43
49
109

134
198
151
61
66
153

0
0
0
0
0
0

no
s
s
s
s
s

29
20
38
22
22
25
36
35
52
30
12
15
21
28
21
23
38
26
50
55
38
48
71
50
63
49
62
54
38
19
32
25
36

87
84
107
72
72
88
82
141
120
97
88
70
73
86
77
75
98
85
109
156
96
134
151
111
130
101
128
145
104
71
74
87
94

146
152
157
138
117
146
125
197
156
132
138
92
96
110
96
116
142
131
142
248
129
175
223
161
168
129
176
186
138
97
100
130
129

182
175
175
167
141
162
141
222
167
155
153
114
110
117
103
127
172
156
166
274
174
202
250
178
199
149
210
237
170
107
109
139
193

0
0
0
0
0
0
0
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
36
0
1
25
0
0
0
2
4
0
0
0
0
0

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
CREMONA
CREMONA
CREMONA
CREMONA
CREMONA
CREMONA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA

BERGAMO - VIA GARIBALDI


BERGAMO - VIA GOISIS
BERGAMO - VIA MEUCCI
CALUSCO
CASIRATE D'ADDA
FILAGO
LALLIO
OSIO SOTTO
SERIATE
TREVIGLIO
BRESCIA - BROLETTO
VIA TURATI
BRESCIA - VIA ZIZIOLA
GAMBARA
LONATO
REZZATO
SAREZZO - VIA MINELLI
CORNALE
Mortara
PARONA
PAVIA - VIA FOLPERTI
PAVIA - P.ZZA MINERVA
S.NAZZARO
VIGEVANO
VOGHERA - VIA POZZONI
CORTE DEI CORTESI
CREMA - VIA XI FEBBRAIO
CREMONA - P.ZZA CADORNA
CREMONA VIA FATEBENEFRATELLI
RIVOLTA D'ADDA
SORESINA
BORGOFRANCO
MANTOVA - VIA ARIOSTO
MANTOVA - LUNETTA
MANTOVA GRAMSCI
MANTOVA SANT'AGNESE
MANTOVA - TRIDOLINO
MARMIROLO - BOSCO FONTANA
MONZAMBANO
OSTIGLIA S.G.

T
F
F
F
F
F
I
F
F
T
T
T
F
F
F
I
F
F
F
I
F
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F
I
F
I
I

U
S
U
S
R
U
S
S
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S
R
U
S
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R
U
U
U
U
S
U
U
R
U
U
U
S
S
R
U
S
U
U
R
R
R
R

59
21
35
26
35
36
34
29
38
37
48
67
47
25
22
32
37
35
31
22
51
35
27
31
45
25
29
30
37
35
29
22
31
25
33
35
31
17
31
27

53
16
31
20
30
36
27
26
32
33
45
65
40
20
20
29
34
30
27
19
46
32
25
25
41
20
25
27
33
30
25
15
27
22
30
30
27
11
29
23

143
63
85
78
101
76
98
73
101
92
103
142
122
75
54
71
80
79
80
50
113
85
71
81
110
73
77
74
90
74
66
81
60
81
84
82
55
67
72

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

180
101
179
117
147
107
138
91
175
135
138
176
187
130
71
90
101
128
111
69
135
125
103
113
143
91
102
106
132
124
98
109
87
135
120
158
85
85
97

203
111
218
134
178
122
167
99
200
156
186
200
246
149
101
116
125
145
126
82
162
164
117
167
154
98
118
161
155
162
145
125
121
164
139
200
93
100
135

1
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
LECCO
LECCO
LECCO
LECCO
LECCO
LECCO
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI
LODI

PONTI S/MINCIO 2
PORTO MANTOVANO
SCHIVENOGLIA
SERMIDE TOGLIATTI
COLICO
LECCO VIA AMENDOLA
LECCO VIA SORA
MERATE
MOGGIO
VALMADRERA
ABBADIA CERRETO
BERTONICO
CODOGNO
LODI
LODI S.ALBERTO
MONTANASO
SAN ROCCO AL PORTO
TAVAZZANO
TURANO

I
F
F
I
F
T
F
T
F
F
F
F
T
T
F
F
F
F
T

R
S
R
R
S
U
U
U
R
S
R
U
U
U
U
R
R
S
U

BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO
BOLZANO

BZ1 Via Amba Alagi


BZ4 Via C. Augusta
BZ5 piazza Adriano
BX1 Bressanone
BR1 Brunico
CR1 Cortina sulla strada del vino
AB2 Autostrada del Brennero A22
GA1 Gargazzone
LA1 Laces
LS1 Laives
ME1 Merano
ME2 Merano
RE1 Renon
AB1 Autostrada del Brennero A22
ST1 Vipiteno

F
T
T
T
T
F
T
F
F
F
T
F
F
T
F

U
U
U
U
U
S
S
S
S
U
U
U
R
S
S

TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO

AVIO A22
BORGO VAL
PIANA ROTALIANA
RIVA GAR

T
F
F
F

S
U
R
U

32
25
20
21
21
54
29
49
8
29
24
26
39
32
34
26
26
31
31
P.A. BOLZANO
33
44
40
28
22
33
45
27
18
28
34
22
3
67
34
P.A. TRENTO
60
30
25
35

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

29
22
15
18
17
52
23
47
6
24
21
21
35
29
30
22
23
28
29

77
54
64
50
61
117
78
109
36
75
67
97
76
88
61
69
74
63

98
75
96
71
77
148
109
141
86
100
91
163
121
132
92
107
119
84

106
89
105
80
85
164
117
163
96
114
103
195
133
170
109
120
150
93

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

29
42
38
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97
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80
31
159
122

113
132
130
103
99
120
136
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86
107
139
94
43
181
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no
s
s
s
no
s
no
s
s
s
s
s
s
s

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26
20
33

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67
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101
87
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199
143
96
105

0
0
0
0

no
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
TRENTO
TRENTO
TRENTO
TRENTO

ROVERETO LGP
TRENTO PSC
TRENTO VBZ
MONTE GAZA

F
F
T
F

U
U
U
R

VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA

BOSCOCHIESANUOVA
BOVOLONE
LEGNAGO
SAN BONIFACIO
SAN MARTINO BUON ALBERGO
VR - Borgo Milano
VR - Cason
VR - Piazza Bernardi
VILLAFRANCA
ASIAGO - CIMA EKAR
BASSANO DEL GRAPPA
CHIAMPO
MONTEBELLO VICENTINO
MONTECCHIO MAGGIORE
SCHIO
THIENE
VALDAGNO
VI - Quartiere Italia
VI - San Felice
BL - Citt
PASSO VALLES
AREA FELTRINA
PIEVE D'ALPAGO
CASTELFRANCO
CAVASO DEL TOMBA
CONEGLIANO
MANSUE'
TV - Via Lancieri di Novara
VITTORIO VENETO
CHIOGGIA
CONCORDIA SAGITTARIA
MAERNE
MIRA
SAN DONA' DI PIAVE
SPINEA

F
F
F
F
T
T
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T
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I
I
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U
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U
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U
U
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32
62
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VENETO
13
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27
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37
24
17
34
24
30
33

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

25
27
56
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84
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-

95
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s

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100
108
88
118
131
97
25
86
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126
107
92
77
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105
117
120

84
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137
160
250
102
116
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150
40
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128
110
132
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160
129
38
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58
117
56
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97
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s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
ROVIGO
ROVIGO
ROVIGO
ROVIGO

VE - Parco Bissuola
VE - Sacca Fisola
VE - Via Tagliamento
VE - Malcontenta
PARCO COLLI EUGANEI
ESTE
MONSELICE
PD - Mandria
PD - Arcella
ADRIA
PORTO TOLLE
RO - Centro
RO - Borsea

F
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T
I
F
I
I
F
T
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T
F

UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
GORIZIA
GORIZIA
GORIZIA
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
PORDENONE

LIGNANO
OSOPPO PROVI
S.GIORGIO DI NOGARO
S.GIOVANNI AL NATISONE
TARVISIO
TOLMEZZO
TORVISCOSA
CAIROLI
D_ANNUNZIO
MANZONI
OSOPPO URBAN
S.OSVALDO
XXVI LUGLIO
DOBERDO DEL LAGO
Gorizia
MONFALCONE
MUGGIA
MONTE SAN PANTALEONE
PIAZZA VICO
VIA CARPINETO
PIAZZA LIBERTA
PITACCO
VIA SVEVO
TOR BANDENA
SAN SABBA
BRUGNERA

T
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I
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I
I

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S
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14
17
S
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29
U
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U
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46
U
16
21
S
13
19
U
35
39
U
17
22
FRIULI VENEZIA GIULIA
U
24
21
S
15
18
S
21
24
S
16
19
S
13
18
S
18
20
S
17
13
U
16
22
U
35
32
U
30
36
U
54
57
R
18
24
U
36
39
R
U
24
29
U
18
22
U
18
26
S
22
16
U
61
65
S
23
18
U
58
59
U
39
31
U
31
37
U
S
S
28
32

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

79
82
100
77
50
73
77
87
108
61
60
94
66

105
111
144
118
70
106
103
122
162
94
88
131
91

123
151
174
147
88
121
146
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209
109
99
150
101

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0

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

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48
64
57
60
48
55
70
109
138
80
103
79
70
86
76
139
67
129
113
104
82

96
75
90
86
84
76
87
102
167
203
118
137
109
109
117
119
190
95
177
148
158
114

127
90
97
100
129
90
96
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222
287
155
163
119
117
126
158
237
110
233
197
242
136

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s
s
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no
s
s
s
s
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s
s
s
no
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE
PORDENONE

CLAUT - LOCALITA PORTO PINEDO


PORDENONE CENTRO
PRATA DI PORDENONE
SACILE

F
T
T
T

SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
SAVONA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA

REGIONE CAVALLO - ALBENGA


LOCALITA' FARINA - CAIRO M.
CENGIO - CAMPO DI CALCIO
QUILIANO
CORSO RICCI - SAVONA
VARALDO - SAVONA
VADO LIGURE
PIAZZA GARIBALDI - BUSALLA
VIA GIOVENTU' - COGOLETO
CORSO FIRENZE - GENOVA
PIAZZA MASNATA - GENOVA
QUARTO - GENOVA
PARCO ACQUASOLA - GENOVA
CORSO EUROPA/VIA SAN MARTINO - GENOVA
VIA BUOZZI - GENOVA
VIA PASTORINO - BOLZANETO - GENOVA
GAVETTE - GENOVA
CORSO BUENOS AIRES - GENOVA
PASSO DEI GIOVI
CAMPO MACERA - RAPALLO
BOLANO
FOLLO
SAN CIPRIANO/LIBERTA - LA SPEZIA
CHIODO/AMENDOLA - LA SPEZIA
SAN VENERIO - LA SPEZIA
FOSSAMASTRA - LA SPEZIA
MAGGIOLINA - LA SPEZIA
CHIAPPA - LA SPEZIA
PIAZZA SAINT BON - LA SPEZIA
LE GRAZIE - PORTOVENERE
SARZANA

T
I
F
I
T
F
T
T
F
F
T
F
F
T
T
T
T
T
F
T
F
F
T
T
I
I
F
F
T
I
T

PIACENZA
PIACENZA
PIACENZA

BESENZONE
LUGAGNANO
PUBBLICO PASSEGGIO

F
F
F

R
U
S
S

8
40
29
24
LIGURIA
U
26
S
27
R
17
S
14
U
25
U
21
U
33
U
49
S
16
U
38
U
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U
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U
23
U
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U
62
U
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U
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U
52
R
34
U
43
R
11
R
11
U
45
U
35
S
13
U
38
U
20
S
6
U
28
S
16
U
34
EMILIA-ROMAGNA
R
18
S
26
U
33

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

6
37
24
19

25
99
84
67

39
152
126
96

61
177
165
119

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0
0
0

no
s
s
no

21
21
11
12
23
17
31
47
12
35
43
25
19
66
59
57
35
49
30
40
9
10
37
32
11
34
17
4
24
12
28

73
84
63
45
58
63
77
102
55
75
83
65
148
125
118
108
98
89
98
28
114
88
39
87
60
29
79
50
94

123
117
92
67
78
117
103
132
90
103
104
101
186
183
162
152
125
144
137
47
134
116
64
111
79
46
109
73
126

189
131
103
149
89
171
123
144
126
122
119
118
233
213
182
178
150
170
151
72
146
144
80
135
92
50
126
96
139

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no
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no
no
no
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no
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s
s
s
s
s
s
s

15
22
30

52
71
80

72
113
129

100
133
157

0
0
0

s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
PIACENZA
PIACENZA
PARMA
PARMA
PARMA
PARMA
PARMA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
REGGIO NELL'EMILIA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
MODENA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
FERRARA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA
RAVENNA

GIORDANI FARNESE
PARCO MONTECUCCO
SARAGAT
LEOPARDI
BADIA
CITTADELLA
MONTEBELLO
CASALGRANDE
CASTELLARANO
SAN ROCCO
S. LAZZARO
RISORGIMENTO
TIMAVO
FEBBIO
CARPI 2
CIRC. SAN FRANCESCO
MARANELLO
GAVELLO
NONANTOLANA
VIA GIARDINI
PARCO FERRARI
VIGNOLA
SAN MARINO
GIARDINI MARGHERITA
PORTA SAN FELICE
CAVOUR
DE AMICIS
PIRANDELLO
SAN PIETRO CAPOFIUME
SAN LAZZARO
CENTO
ISONZO
VILLA FULVIA
GHERARDI
OSTELLATO
BALLIRANA
DELTA CERVIA
PARCO BUCCI
MARCONI
CAORLE

T
F
F
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S
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R
S
U
S
U

49
30
26
25
19
33
46
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30
27
33
38
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40
48
37
16
58
53
42
28
26
34
52
36
19
44
29
44
26
16
15
14
17
21
30
21

44
25
23
20
13
30
42
35
28
22
29
34
42
5
35
44
33
11
54
50
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30
50
32
13
39
24
44
19
11
10
10
13
15
27
17

124
84
66
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111
89
67
74
88
101
105
18
112
113
84
47
127
117
115
85
85
109
93
75
105
84
87
75
52
51
51
54
68
80
63

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

171
115
103
101
96
111
169
144
104
111
151
149
161
35
170
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83
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127
134
99

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0
0

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)
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no
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no
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s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
RAVENNA
RAVENNA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
FORL-CESENA
RIMINI
RIMINI
RIMINI
RIMINI
RIMINI

ZALAMELLA
GIARDINI
FRANCHINI ANGELONI
PARCO RESISTENZA
ROMA
MELDOLA
SAVIGNANO
MARECCHIA
ABETE
FLAMINIA
SAN CLEMENTE
VERUCCHIO

T
F
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F

U
U
U
U
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U
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S

MASSA CARRARA
MASSA CARRARA
LUCCA
LUCCA
LUCCA
LUCCA
PISTOIA
PISTOIA
PISTOIA
PISTOIA
PISTOIA
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO

MS-VIA-CARRIONA
MS-VIA-FRASSINA
LU-CAPANNORI
LU-MICHELETTO
LU-PORCARI
LU-2VIAREGGIO
PT-MONTALE
PT-MONT-VIA-MERLINI
PT-MONT-VIA-ADUA
PT-ZAMENHOF
PT-SIGNORELLI
FI-CALENZANO-GIOVANNI
FI-CAMPI-BISENZIO
FI-EMPOLI-RIDOLFI
FI-BASSI
FI-BOBOLI
FI-GRAMSCI
FI-MOSSE
FI-SETTIGNANO
FI-GREVE-PASSO-PECORAI
FI-MONTELUPO-VIA-ASIA
FI-SCANDICCI-BUOZZI
FI-SIGNA
LI-VILLA-MAUROGORDATO
LI-VIALE-CARDUCCI
LI-VIA-GOBETTI
LI-COTONE-RETE-LI

T
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TOSCANA
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38
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49
34
32
8
44
25
19

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

33
19
23
26
39
18
16
24
32
43
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103
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118
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151
119
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76
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205
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s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
PISA
AREZZO
AREZZO
AREZZO
AREZZO
SIENA
SIENA
GROSSETO
GROSSETO
GROSSETO
PRATO
PRATO
PRATO
PRATO
PRATO
PRATO
PRATO

LI-GIARDINI-PUBBLICI
LI-VIA-GUIDO-ROSSA
LI-VIA-COSTITUZIONE
LI-VIA-VENETO
PI-CASCINA
PI-NAVACCHIO
PI-BORGHETTO
PI-FAZIO
PI-PASSI
PI-ORATOIO
PI-PONTEDERA
PI-SANTA-CROCE-COOP
AR-VIA-ACROPOLI
AR-VIA-FIORENTINA
AR-PIAZZA-REPUBBLICA
AR-CASA-STABBI
SI-LARGO-CAMPIDOGLIO
SI-LOC-DUE-PONTI
GR-VIA-URSS
GR-VIALE-SONNINO
GR-PARCO-MAREMMA
PO-MONTALESE
PO-SAN-PAOLO
PO-ROMA
PO-FONTANELLE
PO-STROZZI
PO-FERRUCCI
PO-PAPA-GIOVANNI

T
I
F
I
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I
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PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
TERNI

PORTA ROMANA
PIAZZA 40 MARTIRI
CORTONESE
FONTIVEGGE
P.S.GIOVANNI
PORTA PESA
FONTIVEGGE1
Santo Chiodo
Piazza Vittoria
BRUFA
NARNI SCALO

T
T
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T
T
T
T
I
T
F
I

U
U
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22
UMBRIA
27
22
16
34
46
29
19
33
12
20

10

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

40
13
12
9
36
23
35
32
14
15
32
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16
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29
22
27
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15

97
47
51
42
91
72
93
92
59
62
83
79
68
99
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18
74
66
93
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136
82
102
101
111
82

134
77
80
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102
122
131
79
93
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26
114
104
110
25
207
112
177
178
169
137

167
114
105
79
168
135
136
164
91
109
133
145
117
228
185
34
175
137
127
39
233
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210
207
188
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0
0

s
s
s
no
s
no
no
no
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
TERNI
TERNI
TERNI
TERNI

CARRARA
VIA VERGA
BORGO RIVO
Le Grazie

T
T
I
T

U
U
S
U

PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
MACERATA
MACERATA
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO
ASCOLI PICENO

MORCIOLA
VIA MONTEGRAPPA
VIA REDIPUGLIA
VIA SCARPELLINI
VIA NERUDA - LOC.PIANSEVERO - URBINO
ANCONA TORRETTE
ANCONA/VIA BOCCONI
Ancona - Porto
Ancona Cittadella
CHIARAVALLE2
CHIARAVALLE
Fabriano
FALCONARA ACQUEDOTTO
FALCONARA SCUOLA
Genga -Parco Gola della Rossa
JESI
Loreto
MARINA DI MONTEMARCIANO
Osimo
SENIGALLIA
Civitanova IPPODROMO S. MARONE
Macerata COLLEVARIO
MONTICELLI
MONTEMONACO
SanBenedetto del Tronto

F
T
F
F
F
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I
I
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T
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S
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S
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S
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S
U
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S
U
R
U

VITERBO
VITERBO
VITERBO
RIETI
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA

ACQUAPENDENTE
CIVITA CASTELLANA
VITERBO
LEONESSA
RIETI 1
ALLUMIERE
CIAMPINO
CIVITAVECCHIA
COLLEFERRO OBERDAN

T
T
F
T
I
I
I
T

R
U
U
R
U
S
U
S
U

27
22
60
11
MARCHE
20
36
31
33
13
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49
47
20
29
39
18
27
29
7
33
29
40
18
11
6
75
LAZIO
25
31
8
24
11
37
36
40

11

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

21
16
58
9

87
78
126
34

127
203
165
66

166
275
178
82

0
9
0
0

s
s
s
s

13
31
28
27
11
37
45
43
17
26
38
14
25
25
6
29
25
38
14
10
5
74

90
84
75
103
41
103
113
76
81
57
79
87
30
18
-

180
121
110
172
134
135
215
145
111
78
111
134
44
30
-

248
168
119
191
290
181
289
178
129
89
140
228
53
41
-

3
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-

no
no
no
s
no
no
no
no
s
no
no
no
no
no
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s
no
no
no
no
s
no
s
s
s

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27
4
18
9
32
33
38

80
83
38
80
32
94
86
91

113
113
68
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118
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149
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85
139
63
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176

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0
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0
0
0
0
0

no
s
s
s
s
s
no
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
LATINA
LATINA
LATINA
LATINA
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE

COLLEFERRO V. EUROPA
GUIDONIA
C.SO FRANCIA
CASTEL DI GUIDO
CINECITTA
L.GO MAGNA GRECIA
TENUTA DEL CAVALIERE
VILLA ADA
LARGO PERESTRELLO
FERMI
CIPRO
BUFALOTTA
TIBURTINA
ARENULA
SEGNI
APRILIA 2
LT-V.ROMAGNOLI
LT-V.TASSO
LATINA SCALO
ALATRI
ANAGNI
CASSINO
CECCANO
FERENTINO
FONTECHIARI
FROSINONE SCALO
FROSINONE CITTA'

I
I
T
F
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T
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U
U
U
U
U
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U
U

L'AQUILA
TERAMO
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA

AQ - Amiternum
TE - Porta Madonna
CITTA' S. ANGELO
PE - PIAZZA GRUE
PE - VIA FIRENZE
PE - CORSO VIT. EMANUELE
PE - VIA SACCO
PE - TEATRO D'ANNUNZIO
SPOLTORE

T
T
T
T
T
T
F
F
T

S
U
S
U
U
U
S
S
S

CAMPOBASSO
CAMPOBASSO

CAMPOBASSO1
CAMPOBASSO3

T
F

U
U

34
30
76
14
49
64
35
42
45
76
57
42
59
50
26
23
59
32
43
41
34
45
33
49
8
48
ABRUZZO
22
38
53
34
54
62
34
22
48
MOLISE
34
19

12

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

30
26
74
10
44
63
30
39
41
72
53
38
56
47
23
18
54
24
38
38
32
42
31
45
6
43
-

89
82
140
56
123
122
97
97
109
164
114
101
134
111
72
146
100
107
106
81
93
76
108
26
112
-

129
114
173
88
179
185
151
132
161
230
149
135
212
168
112
188
160
147
150
112
120
97
156
45
152
-

148
168
202
101
221
201
162
175
187
282
191
153
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170
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191
60
187
-

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0
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-

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s
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no
s
s
s
s
s
s
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no

16
35
46
29
53
59
30
19
45

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90
137
95
105
128
94
65
97

118
118
204
132
151
167
136
114
129

129
137
238
144
195
233
161
136
137

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0
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0
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0

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no
no
no
no
no
no
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no

29
13

96
78

139
109

192
129

0
0

s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA

CAMPOBASSO4
GUARDIAREGIA
TERMOLI1
TERMOLI2
ISERNIA1
ISERNIA2
VASTOGIRARDI
VENAFRO1
VENAFRO2

F
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T
F

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U

CASERTA
CASERTA
CASERTA
CASERTA
BENEVENTO
BENEVENTO
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI
AVELLINO
AVELLINO
SALERNO
SALERNO
SALERNO

CE53 CENTURANO
CE51 ISTITUTO MANZONI
CE52 SCUOLA DE AMICIS
CE54 SCUOLA SETTEMBRINI
BN31 OSPEDALE RIUNITI
BN32 PALAZZO DEL GOVERNO
NA07 ENTE FERROVIE
NA03 I POLICLINICO
NA09 I.T.I.S. ARGINE
NA06 MUSEO NAZIONALE
NA08 OSPEDALE NUOVO PELLEGRINI
NA02 OSPEDALE SANTOBONO
NA01 OSSERVATORIO ASTRONOMICO
NA05 SCUOLA VANVITELLI
AV42 OSPEDALE MOSCATI
AV41 SCUOLA V CIRCOLO
SA23 SCUOLA OSVALDO CONTI
SA21 SCUOLA PASTENA MONTE
SA22 U.S.L. 53

T
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U

FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI

Manfredonia MICHELANGELO
Manfredonia UNGARETTI
Monte S. Angelo SUOLO CIUFFREDA
Manfredonia VIA DEI MANDORLI
Manfredonia CAPITANERIA DI PORTO
ALTAMURA
ANDRIA
Caldarola
KING
STADIO S. NICOLA

T
I
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T

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S
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S
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6
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33
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30
CAMPANIA
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19
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PUGLIA
14
12
6
26
22
28
25
50
31
15

13

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

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5
28
30
39
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43
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13
98
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14
110
75

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20
135
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127
27
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100

132
28
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119
154
42
184
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1
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s
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s

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22
27
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24
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94
139
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-

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116
176
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235
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0
2
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8
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0
0

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE

ARCHIMEDE
KENNEDY
via Canosa Scuola
stadio casardi
CASAMASSIMA
ENAIP
CIAPI
Magna Grecia
Molfetta ASM
molfetta VERDI
MONOPOLI
Grottaglie
MANDURIA
Martina Franca
taranto CASA CIRCONDARIALE
Taranto ARCHIMEDE
taranto SAN VITO
STATTE
taranto MACHIAVELLI
Taranto CISI
taranto WIND
TALSANO
Brindisi VIA TARANTO
brindisi VIA MAGELLANO
brindisi VIA DEI MILLE
brindisi BOZZANO
brindisi SISRI
Filzi
Mesagne
S. Pancrazio Salentino
S. Pietro VERNOTICO
VALZANI
TORCHIAROLO
ARNESANO - Riesci
Campi Salentina
GALATINA - S. Barbara
La Porta
GUAGNANO - villa baldassarri
LECCE - S. M. Cerrate
Lecce - Palio

T
F
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S
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U

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25
15
16
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18
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9
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16
18
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31
8
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18

14

21
20
11
12
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15
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23
7
24
25
9
13
9
9
28
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6
19
10
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14
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10
9
6
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85
74
48
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106
55
81
81
51
106
84
51
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78
50
56
33
81
57
87
75
43
55
46
29
33
49
56
30
33
26
78
26
38
72

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

129
114
79
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102
135
85
104
117
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167
145
78
60
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129
108
71
82
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129
125
131
119
77
95
82
52
55
80
82
46
57
46
102
46
59
113

157
125
97
94
133
147
94
117
142
137
195
232
95
67
96
173
120
81
92
166
155
194
170
170
112
130
101
76
70
115
99
59
77
58
111
65
83
125

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0
0
0
0
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0
2
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0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)
s
s
no
no
no
s
s
no
s
no
s
s
s
s
s
s
s
s
s
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s
s
s
s
no
s
s
s
no
s
s
s
s
s
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE

GARIGLIANO
Vecchia san Pietro in Lama
via Romagna
Maglie
SURBO -Giorgilorio

T
T
F
F
T

U
S
S
S
S

POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
MATERA
MATERA
MATERA

Lavello
MELFI
San Nicola di Melfi
POTENZA - C.DA ROSSELLINO
Potenza - S.L.Branca
Viggiano
Ferrandina
La Martella
Pisticci

I
I
I
I
I
I
I
I
I

U
S
R
S
S
R
R
S
R

COSENZA
COSENZA
COSENZA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
CROTONE

Citt dei ragazzi


Firmo
Saracena
Locri
POLISTENA
PIAZZA CASTELLO
Villa Comunale
Gioacchino da Fiore

F
I
I
F
I
T
F
F

U
R
R
S
S
U
U
U

TRAPANI
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
MESSINA
MESSINA
MESSINA
AGRIGENTO

TRAPANI
BELGIO
BOCCADIFALCO
GIULIO CESARE
INDIPENDENZA
UNITA DI ITALIA
CASTELNUOVO
DI BLASI
CEP
PARTINICO
TERMINI IMERESE
MESSINA (BOCCETTA)
Termica Milazzo
CONTRADA GABBIA
AGRIGENTO_CENTRO

n.d.
T
F
T
T
T
T
T
T
F
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F
I
T

U
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S
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S
U
U
U
S
S
U

27
23
14
10
13
BASILICATA
13
14
10
9
14
11
15
CALABRIA
28
4
20
13
27
26
31
SICILIA
12
19
8
39
9
12
25

15

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

20
18
10
8
9

83
83
63
36
48

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136
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56
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161
147
64
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0
0
0
0
2

s
s
s
s
s

9
11
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9
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37
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-

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52
66
60
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80
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0
0
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0
-

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s
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no
s
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3
17
10
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14
42
78
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50
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102
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68
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115
354

0
0
0
0
0
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s
no
no
no
s
s
s
s

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0
0
4

s
no
no
no
no
no
no
no
no
s
s
no
s
s
s

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
ENNA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA

AGRIGENTO_MONSERRATO
AGRIGENTO_VALLE_DEI_TEMPLI
CANICATTI
PORTO EMPEDOCLE_1
AGIP MINERARIA
CIMITERO FARELLO
OSPEDALE V. EMANUELE
VIA VENEZIA
VIA GORI
ENNA
STESICORO
ZONA INDUSTRIALE
LIBRINO
VENETO
MISTERBIANCO
AUGUSTA
SAN CUSMANO
FLORIDIA
MELILLI
CIAPI
PRIOLO
BELVEDERE
SCALA GRECA
ACQUEDOTTO
BIXIO
SPECCHI
TISIA

SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO

CENSS3
CENSS4
CENS13
CENS12
CENS11
CENSS6
CENMA1
CENNU1
CENNU2
CENNU3
CENOT2
CENOT3

I
F
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I
I
F
T
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I
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I
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S
U
S
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U
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29
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18
29
27
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32
26
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SARDEGNA
8
8
39
25
46
7
56
22
14
8

16

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)

21
18
27
18
7
4
51
43
53
0
22
70
17
23
26
25
8
13
25
20
39
12
31
21
28

51
80
62
40
98
101
13
65
64
76
46
63
70
92
57
69
86
90

74
125
216
65
123
148
35
94
88
124
79
121
97
162
85
93
164
121

99
156
231
88
168
236
63
121
132
192
127
148
124
304
100
121
330
137

0
0
12
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
4
0
0
3
0

s
no
s
s
s
s
s
s
s
s
no
no
no
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

5
6
31
19
42
5
54
20
12
5

120
105
61
40
31

180
124
98
73
53

236
128
121
134
59

2
0
0
0
0

no
no
no
s
no
no
no
no
s
no
no
no

NO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
Tipo
stazione zona

Media

50 Perc.le

98
Perc.le

99,9
Perc.le

Valore max

g / m3
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
ORISTANO
ORISTANO
ORISTANO
OLBIA-TEMPIO
OLBIA-TEMPIO
OLBIA-TEMPIO
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS

CENAS5
CENAS6
CENAS7
CENAS8
piazza Sant'Avendrace
viale Ciusa
viale Diaz
TUVIXEDDU
Piazza Repubblica
viale La Plaja
CENMO1
CENNM1
CENSA1
CENSA2
CENSA9
CENSA3
CENVS1
CENOR1
CENOR2
CENOR3
CENS09
CENS10
CEOLB1
CENSG1
CENSG2
CENSG3
CENVC1
CENCB2
CENNF1
CENIG1
CENPS2
CENPS4
CENPS6
CENPS7
CENST1
CENST2

I
I
I
I
T
T
T
F
T
T
I
I
I
I
I
I
F
T
T
T
T
T
F
F
I
I
I
F
F
T
I
I
I
I
F
I

S
S
S
S
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U
U
S
U
U
U
R
S
S
R
U
S
U
U
U
U
U
S
U
S
U
R
S
S
U
S
S
S
S
R
S

11
14
14
40
42
39
16
39
29
16
11
9
9
8
11
13
17
18
16
27
9
15
10
3
5
5
10
5
-

8
12
10
36
37
37
13
33
23
10
8
6
7
5
8
10
11
11
12
22
7
9
7
2
3
4
8
4
-

44
45
48
86
110
52
108
97
42
37
35
32
41
44
67
74
52
33
14
21
18
37
17
-

Ore di superamento
di 200 mg/m3
n.

77
66
67
122
194
80
148
154
73
64
58
56
60
67
106
106
82
55
25
40
33
60
35
-

93
80
87
143
213
102
170
201
95
85
73
85
74
84
150
129
100
72
54
50
51
80
46
-

0
0
0
0
3
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

Fonte: ISPRA
Legenda:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura temporale insufficiente

17

Utilizzo della stazione ai fini


della valutazione e gestione
della qualit dell'aria
ambiente (D. Lgs. 351/99)
no
no
no
no
no
no
no
s
s
no
no
no
no
s
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
no
s
no
no

C6h6(2010)

Tabella 6.29: C6H6 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs. 351/99) (2010)

Media
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

50
Perc.le

98
Valore
Perc.le
max

Tipo zona

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D. Lgs. 351/99)

g / m3

TORINO
VERCELLI
NOVARA
CUNEO
CUNEO
ASTI
ALESSANDRIA
ALESSANDRIA
BIELLA
BIELLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Torino - Consolata
Vercelli - Gastaldi
Novara - Roma
Alba - Tanaro
Cuneo - Alpini
Asti - Baussano
Alessandria - D'Annunzio
Casale M.to - Castello
Biella - Lamarmora
Cossato - Pace
Pieve Vergonte - Industria
Verbania - Gabardi

AOSTA

AOSTA (PIAZZA PLOUVES)

VARESE
COMO
SONDRIO
MILANO
MILANO
BERGAMO
BERGAMO
BRESCIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
PAVIA
CREMONA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
LECCO
LODI
LODI

SOMMA LOMBARDO - MXP


COMO
SONDRIO - VIA MERIZZI
MILANO - SENATO
MILANO VIA ZAVATTARI
BERGAMO - VIA GARIBALDI
CALUSCO
BRESCIA - VIA ZIZIOLA
CORNALE
PAVIA - VIA FOLPERTI
S.NAZZARO
VOGHERA - VIA POZZONI
CREMONA - P.ZZA CADORNA
MANTOVA - VIA ARIOSTO
MANTOVA GRAMSCI
MANTOVA SANT'AGNESE
MONZAMBANO
SCHIVENOGLIA
LECCO VIA AMENDOLA
LODI
TURANO

PIEMONTE
T
T
T
F
F
T
T
F
T
F
F
F
VALLE DI AOSTA
T
LOMBARDIA
I
T
F
T
T
T
F
F
F
F
F
F
T
F
T
F
I
F
T
T
T

U
U
U
U
U
U
U
U
U
U
S
U

4
1,7
2,7
1,3
0,8
2,1
2
1,7
1,5
2,6
2,2
1,8

3,7
1,3
2,3
0,9
0,7
1,7
1,6
1,4
1,3
2,2
1,6
1,6

7,5
4,3
5,7
3,4
2,3
5
3,8
3,7
3,4
6,9
6,3
3,7

8,9
5,7
6,3
4,3
3,1
5,7
4,9
3,9
4,8
7,9
7,1
5

s
s
no
s
s
s
s
s
s
s
no
s

0,9

0,5

3,3

4,2

R
U
U
U
U
U
S
S
R
U
S
U
U
U
U
U
R
R
U
U
U

0,9
2,3
0,6
2,3
2,7
1,3
0,8
2
1,8
1,6
0,2
1,1
1,2
1,4
1,5
2
1,9
1,1

0,4
2
0,3
1,9
2,6
1
0,4
1,5
1,8
1,3
0
0,9
1
1
0,5
2
2
0,7

4
5,6
2,5
5,7
3,9
3,8
5,8
3,6
3,6
2,2
2,2
3,6
4,1
3,2
4,1
4,2
3,6

7
7
3,8
7,6
5,9
5,5
6,9
4
5,8
3,3
2,6
4
5,3
118,1
4,7
6,3
4,7

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

C6h6(2010)

Media
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

50
Perc.le

98
Valore
Perc.le
max

Tipo zona

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D. Lgs. 351/99)

g / m3

BOLZANO
BOLZANO
TRENTO
VERONA
VICENZA
VICENZA
BELLUNO
BELLUNO
BELLUNO
VENEZIA
PADOVA
PADOVA
ROVIGO
UDINE
UDINE
UDINE
GORIZIA
GORIZIA
GORIZIA
PORDENONE
PORDENONE
SAVONA
SAVONA
SAVONA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
PIACENZA
PARMA
REGGIO NELL'EMILIA

P.A. BOLZANO
T
T
P.A. TRENTO
TRENTO VBZ
T
VENETO
VR - Borgo Milano
T
CHIAMPO
I
SCHIO
F
BL - Citt
F
PASSO VALLES
F
AREA FELTRINA
F
VE - Parco Bissuola
F
PD - Mandria
F
PD - Arcella
T
RO - Centro
T
FRIULI VENEZIA GIULIA
TORVISCOSA
I
MANZONI
T
OSOPPO URBAN
T
LUCINICO
F
Gorizia
T
MONFALCONE
T
PORCIA
I
PORDENONE CENTRO
T
LIGURIA
CORSO FERRARI - ALBISOLA SUPERIORE
T
CORSO RICCI - SAVONA
T
VADO LIGURE
T
SARISSOLA - BUSALLA
I
CAMPORA - CAMPOMORONE
I
VIA GIOVENTU' - COGOLETO
F
QUARTO - GENOVA
F
CORSO EUROPA/VIA SAN MARTINO - GENOVA
T
VIA BUOZZI - GENOVA
T
EMILIA - ROMAGNA
GIORDANI FARNESE
T
MONTEBELLO
T
CASALGRANDE
T
BZ5 piazza Adriano
ME1 Merano

U
U

1,9
2,1

1,5
1,5

4,3
6,7

6,3
10,9

s
s

0,9

0,6

3,5

U
U
U
U
R
U
U
U
U
U

1,4
1,2
1,5
1,5
1,1

0,9
0,5
0,9
0,9
0,9

4,8
5,8
4,8
3,1

8,5
8,6
7,9
4,4

s
s
s
s
s
s
s
s
s
s

S
U
U
S
U
U
S
U

1,1
1,9
2,6
1,1
1,1
1,6
1,4
2,3

0,6
1,4
2,2
0,6
0,6
1,4
0,9
1,9

3,9
7
6,2
2,6
5,1
4,1
5,9
5,3

5,3
9
8,1
62,9
10,4
5,8
10,1
6,5

no
s
s
s
s
s
s
s

U
U
U
S
S
S
U
U
U

2,1
2,9
2,6
1,2
1,6
1,3
1,4
4,9
3,1

2
2,7
2,2
1
1,1
1,2
1,4
4,6
2,6

3,7
6,2
7,2
2,5
2,7
11
8,4

4,6
7,8
9,9
4,1
4
15
11,1

s
no
no
s
s
s
no
no
no

U
U
U

1,4
1,6
1

1,1
1,3
0,6

3,6
4,1
2,9

5,7
4,8
3,4

s
s
s

C6h6(2010)

Media
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

50
Perc.le

98
Valore
Perc.le
max

Tipo zona

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D. Lgs. 351/99)

g / m3
REGGIO NELL'EMILIA
MODENA
MODENA
BOLOGNA
BOLOGNA
FERRARA
RAVENNA
FORL-CESENA
RIMINI

TIMAVO
CIRC. SAN FRANCESCO
VIA GIARDINI
PORTA SAN FELICE
DE AMICIS
ISONZO
ZALAMELLA
ROMA
FLAMINIA

LIVORNO
LIVORNO
PISA
PISA

LI-VILLA-MAUROGORDATO
LI-VIA-GOBETTI
PI-BORGHETTO
PI-SANTA-CROCE-CERRI

PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA
PERUGIA

PORTA ROMANA
CORTONESE
FONTIVEGGE
FONTIVEGGE1

PESARO-URBINO
PESARO-URBINO
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
MACERATA
MACERATA
ASCOLI PICENO

MORCIOLA
VIA MONTEGRAPPA
ANCONA/VIA BOCCONI
Ancona - Porto
Ancona Cittadella
CHIARAVALLE2
Fabriano
FALCONARA ACQUEDOTTO
FALCONARA ALTA
FALCONARA SCUOLA
Genga -Parco Gola della Rossa
JESI
Loreto
MARINA DI MONTEMARCIANO
SENIGALLIA
Civitanova IPPODROMO S. MARONE
Macerata COLLEVARIO
MONTICELLI

T
T
T
T
T
T
T
T
T
TOSCANA
F
I
T
I
UMBRIA
T
F
T
T
MARCHE
F
T
T
I
F
F
T
I
I
I
F
T
I
T
T
F
F
F
LAZIO

U
U
U
U
U
U
U
U
U

1,5
1,5
1,3
2,2
1,2
1,7
1,4
1,7
2,7

1,2
1,2
1
2
0,8
1,3
1,1
1,3
2,5

3,7
4,1
3,5
4,1
3,8
4,5
3,9
4,5
5,4

4,1
4,7
4,1
4,4
4,8
6,1
4,5
6,8
5,9

s
s
s
s
s
s
s
s
no

S
U
U
R

0,6
0,6
2,2
1,1

0,5
0,5
2
0,7

1,5
1,4
4,7
3,5

1,8
1,8
5,8
5,4

s
s
s
s

U
U
U
U

0,9
-

0,6
-

3,6
-

6,1
-

s
s
no
s

U
U
U
S
U
S
U
S
S
S
R
U
S
S
U
R
S
U

1,7
2,3
2,3
1,3
1,8
2,1
2,7
0,2
2,2
1,6
2,1
0,3
0,7
2,7

1,3
2,1
2,2
1,2
1,7
1,9
2,4
0,1
2
1,4
1,8
0,3
0,6
1,8

4,4
5,3
4,9
3,4
3,3
4,5
0,6
2,4
-

27,1
8,3
6,7
3,8
4,9
6,4
0,7
5,4
-

no
no
no
no
s
no
no
no
no
no
s
s
no
no
no
s
no
s

C6h6(2010)

Media
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

50
Perc.le

98
Valore
Perc.le
max

Tipo zona

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D. Lgs. 351/99)

g / m3
VITERBO
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
LATINA
FROSINONE

VITERBO
RIETI 1
CIAMPINO
C.SO FRANCIA
CINECITTA
L.GO MAGNA GRECIA
VILLA ADA
FERMI
BUFALOTTA
TIBURTINA
MALAGROTTA
LT-V.ROMAGNOLI
FROSINONE SCALO

PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA
PESCARA

CITTA' S. ANGELO
MONTESILVANO
PE - PIAZZA GRUE
PE - VIA FIRENZE
PE - VIALE G. DI ANNUNZIO
PE - TEATRO D'ANNUNZIO
VIALE BOVIO
SPOLTORE

CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA
ISERNIA

CAMPOBASSO1
CAMPOBASSO3
TERMOLI1
TERMOLI2
ISERNIA1
ISERNIA2
VENAFRO1
VENAFRO2

CASERTA
BENEVENTO
NAPOLI
NAPOLI
AVELLINO
SALERNO

CE52 SCUOLA DE AMICIS


BN32 PALAZZO DEL GOVERNO
NA07 ENTE FERROVIE
NA09 I.T.I.S. ARGINE
AV42 OSPEDALE MOSCATI
SA22 U.S.L. 53

T
T
I
T
F
T
F
T
F
T
n.d.
T
I
ABRUZZO
T
T
T
T
T
F
T
T
MOLISE
T
F
T
T
T
F
T
F
CAMPANIA
T
T
T
T
T
T
PUGLIA

U
U
U
U
U
U
U
U
U
U
U
U
U

1,5
1,2
1,4
2,9
1,4
2,5
1,4
3,2
1,8
2,3
0,8
1,8
3

1,1
0,9
1,1
2,8
1
2,3
1,1
3
1,6
2,1
0,7
1,4
1,5

3,6
4,1
4,2
5,3
5
5,2
3,5
7
4,5
5,6
2,7
5
13,2

4,2
8,2
6,9
6,3
7
6,4
6,9
8,1
5,6
7,2
5,7
9
17,2

s
s
no
s
no
s
s
s
s
s
no
s
s

S
U
U
U
U
S
U
S

1,3
1,9
1,2
1,7
3,4
0,9
1,3
1

1,1
1,8
1
1,5
2,9
0,7
1,2
0,8

3
3,7
3
3,6
7,9
3,2
3,1
2,3

3,4
4,1
3,7
5,5
9,6
4,1
4,3
3,7

no
no
no
no
no
s
no
no

U
U
U
U
U
U
U
U

1,4
1,3
1,4
1,7
1,7
2,5
2

0,8
1
1,1
1,6
0,9
1,8
1,3

3,8
3,1
3,9
3,8
6,2
-

4,4
4,5
4,7
4,5
12,9
-

s
s
s
s
s
s
s
s

U
U
U
S
U
U

1,4
0,9
1,9
0,6
2,4
0,9

1,3
0,9
1,2
0,6
2,1
0,8

5,5
5,4
1,3

8
8,2
1,5

no
s
s
s
s
s

C6h6(2010)

Media
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

50
Perc.le

98
Valore
Perc.le
max

Tipo zona

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D. Lgs. 351/99)

g / m3
FOGGIA
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE

Manfredonia VIA DEI MANDORLI


ALTAMURA
ANDRIA
Caldarola
STADIO S. NICOLA
CAVOUR
via Canosa Scuola
MONOPOLI
MANDURIA
Massafra
taranto MACHIAVELLI
taranto WIND
Brindisi VIA TARANTO
Filzi
TORCHIAROLO
Campi Salentina
LECCE - S. M. Cerrate
Lecce - Palio
GARIGLIANO
Vecchia san Pietro in Lama

POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
MATERA
MATERA
MATERA

Lavello
POTENZA - VIALE UNICEF
Potenza - S.L.Branca
Viggiano
Ferrandina
La Martella
Pisticci

COSENZA
COSENZA
COSENZA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA
CROTONE

Citt dei ragazzi


Firmo
Saracena
Locri
PIAZZA CASTELLO
Villa Comunale
Gioacchino da Fiore

TRAPANI
PALERMO

TRAPANI
DI BLASI

T
T
T
T
T
T
T
T
T
I
I
T
T
T
I
F
F
T
T
T
BASILICATA
I
T
I
I
I
I
I
CALABRIA
F
I
I
F
T
F
F
SICILIA
n.d.
T

S
S
U
U
R
U
U
S
U
U
S
S
U
S
S
S
R
U
U
S

1,7
2,8
1,3
0,5
2,2
1,7
1,5
0,8
1,6
0,5
1,1
0,6
1,4
1,2
0,7
1,3
0,9
1,1

1,6
2,7
1,2
0,5
2,1
1,3
1,3
0,6
1,4
0,4
0,9
0,5
0,7
1
0,6
1,1
0,7
0,9

3,1
5,7
1,2
4,4
5,7
3,4
1,7
2,5
1,9
4,9
2,8
1,8
3,4
2,3
3,7

4,8
7,3
1,9
6,5
9
4,2
5,6
11
4
10,2
7
5,1
5,1
3,5
5,8

s
s
s
s
s
no
no
s
s
no
s
s
s
no
no
s
s
s
s
s

U
U
S
R
R
S
R

0,8
1,2
0,7
0,9
1,4

0,7
0,9
0,7
0,9
1,3

1,9
1,9
-

3,1
4
-

no
s
s
no
no
s
no

U
R
R
S
U
U
U

0
1,8
1
3

0
1,4
0,9
2,8

4,9
2,9
5,8

6,1
3,6
7

s
no
no
no
s
s
s

U
U

0,4
-

0,3
-

0,8
-

2,1
-

s
no

C6h6(2010)

Media
Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo stazione

50
Perc.le

98
Valore
Perc.le
max

Tipo zona

Utilizzo della stazione ai fini della


valutazione e gestione della qualit
dell'aria ambiente (D. Lgs. 351/99)

g / m3
PALERMO
PALERMO
MESSINA
MESSINA
MESSINA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
ENNA
CATANIA
CATANIA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA

PARTINICO
TERMINI IMERESE
MESSINA (BOCCETTA)
Termica Milazzo
CONTRADA GABBIA
OSPEDALE V. EMANUELE
PARCHEGGIO-AGIP
Gela ex autoparco
ENNA
STESICORO
MISTERBIANCO
SAN CUSMANO
PUNTA CUGNO
Sasol SR (ex CONDEA)
SPECCHI
TERACATI
MEGARA-GIANNALENA

SASSARI
NUORO
NUORO
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CARBONIA-IGLESIAS

CENS14
CENNU1
CENOT3
piazza Sant'Avendrace
viale Ciusa
TUVIXEDDU
CENSA2
CENSA9
CENSA3
CENPS7

F
F
T
F
I
T
I
I
F
T
n.d.
F
I
I
T
T
I
SARDEGNA
T
T
I
T
T
F
I
I
I
I

U
U
U
S
S
U
S
S
U
U
U
S
S
S
U
U
S

1,1
0,3
1
0,5
0,4
2,2
1
1,2
0,2
0,7
1,1
4,7
7
1,6
1,4

1
0,3
0,8
0,4
0,2
2,2
0,7
0,7
0,2
0,6
0,9
3,2
4,7
1,7
0,9

3,4
1,2
1,6
4,4
3,6
0,7
1,6
15,7
30,8
3,3
7

6,2
1,5
2
6,2
9,3
0,9
2,2
27,2
60,6
4,7
14,2

s
no
no
s
s
s
s
no
s
no
s
no
s
s
s
no
s

U
U
S
U
U
S
S
R
U
S

1,1
0,8
0,9
1,4
1,2
0,5
1,5
0,9
1,5
1,2

0,9
0,7
0,8
1,3
1
0,4
1,2
0,7
1,3
1,1

2,3
2,5
3,7
3,6
1,6
4,8
3
4
3

2,6
3,4
4,4
4,5
2,1
6,4
6,4
9,6
3,6

no
no
no
no
no
s
s
no
no
s

Fonte: ISPRA
Legenda:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo; tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale; n.d. = non disponibile; -: valore non calcolato per copertura temporale insufficiente

SO2 (2010)

Tabella 6.30: SO2 - Elenco stazioni di monitoraggio EoI, elaborazione dati e indicazione su utilizzo per valutazione qualit aria (D.Lgs. 351/99) (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
TORINO
TORINO
CUNEO
ASTI
ALESSANDRIA
BIELLA
VERBANO-CUSIO-OSSOLA

Torino - Rebaudengo
Torino - Consolata
Cuneo - Alpini
Asti - Baussano
Dernice - Costa
Biella - Lamarmora
Pieve Vergonte - Industria

AOSTA
AOSTA

MORGEX
AOSTA (PIAZZA PLOUVES)

VARESE
VARESE
COMO
COMO
SONDRIO
SONDRIO
SONDRIO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
MILANO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BERGAMO
BRESCIA
BRESCIA
BRESCIA
PAVIA

VARESE - VIA VIDOLETTI


BUSTO ARSIZIO - ACCAM
COMO
ERBA- Via Battisti
SONDRIO PARIBELLI
BORMIO
SONDRIO - VIA MERIZZI
MAGENTA VF
CASSANO VIA DI VONA
LIMITO
MILANO VIA PASCAL
CORMANO
TREVIGLIO
BERGAMO - VIA GARIBALDI
LALLIO
FILAGO
CALUSCO
BRESCIA - VIA ZIZIOLA
GAMBARA
BRESCIA VILLAGGIO SERENO
PAVIA - VIA FOLPERTI

PIEMONTE
T
U
8
T
U
6
F
U
5
T
U
7
F
R
7
T
U
7
F
S
7
VALLE DI AOSTA
T
S
2
T
U
8
LOMBARDIA
F
S
4
F
S
4
T
U
3
F
U
3
F
U
4
F
U
3
F
U
6
F
U
3
F
U
1
F
U
2
F
U
3
T
U
3
T
U
10
T
U
7
I
S
9
F
U
7
F
S
6
F
S
8
F
R
4
F
U
7
F
U
7

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

7
5
4
7
7
6
6

24
15
13
14
11
20
15

41
20
21
21
22
31
27

48
23
33
25
32
44
35

0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S

1
6

5
25

8
68

9
182

0
0

0
0

S
S

3
4
3
3
4
2
5
2
1
1
2
2
9
6
8
7
5
8
3
7
7

11
10
7
6
8
15
13
13
4
7
12
13
13
15
17
11
17
19
18
18
18

18
25
13
13
15
33
19
47
18
15
22
44
18
24
21
13
22
28
32
27
51

23
35
20
26
27
55
28
86
46
80
47
113
28
32
31
13
34
86
85
35
152

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
PAVIA
PAVIA
CREMONA
CREMONA
CREMONA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
MANTOVA
LECCO
LECCO
LODI
LODI
LODI

PARONA
S.NAZZARO
CORTE DEI CORTESI
CREMA - VIA XI FEBBRAIO
CREMONA VIA FATEBENEFRATELLI
BORGOFRANCO
MANTOVA GRAMSCI
MANTOVA - LUNETTA
PORTO MANTOVANO
MANTOVA - VIA ARIOSTO
SCHIVENOGLIA
MANTOVA - TRIDOLINO
COLICO
LECCO VIA AMENDOLA
LODI
TAVAZZANO
CODOGNO

BOLZANO
BOLZANO
TRENTO
TRENTO
TRENTO

BZ1 Via Amba Alagi


ST1 Vipiteno
TRENTO PSC
ROVERETO LGP
MONTE GAZA

VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VERONA
VICENZA
VICENZA
VICENZA
BELLUNO
BELLUNO

BOVOLONE
SAN MARTINO BUON ALBERGO
SAN BONIFACIO
VR - Cason
VR - Borgo Milano
BOSCOCHIESANUOVA
SCHIO
THIENE
VI - San Felice
AREA FELTRINA
BL - Citt

I
U
7
F
S
7
F
R
1
F
U
2
F
U
3
I
R
4
T
U
5
I
S
5
F
S
4
F
U
7
F
R
3
I
R
5
F
S
5
T
U
5
T
U
5
F
S
7
T
U
6
TRENTINO ALTO ADIGE
F
U
2
F
S
3
F
U
2
F
U
2
F
R
1
VENETO
F
U
1
T
U
1
F
U
2
F
R
1
T
U
1
F
R
1
F
U
0
T
U
7
T
U
1
F
U
2
F
U
1

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

5
5
1
2
2
4
4
4
4
4
3
4
4
5
4
6
5

30
39
4
7
10
9
16
13
9
54
9
11
8
14
12
14

143
180
15
19
27
20
49
78
29
181
15
16
12
40
31
26

171
546
29
38
123
32
158
138
56
269
28
28
26
78
78
36

0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
No
S
S
S
S
S

0
2
2
2
1

8
11
4
5
2

21
55
6
10
3

64
93
15
29
4

0
0
0
0
0

0
0
0
0
0

S
No
S
S
S

0
1
1
1
1
1
0
7
1
1
1

8
3
9
5
3
4
2
18
4
8
7

14
6
14
15
7
14
11
25
8
21
14

15
16
20
25
18
23
26
45
23
45
23

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

No
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
BELLUNO
TREVISO
TREVISO
TREVISO
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
VENEZIA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
PADOVA
ROVIGO
ROVIGO
ROVIGO
ROVIGO

PIEVE D'ALPAGO
TV - Via Lancieri di Novara
VITTORIO VENETO
CONEGLIANO
VE - Parco Bissuola
VE - Via Tagliamento
VE - Malcontenta
VE - Sacca Fisola
MONSELICE
PD - Mandria
PARCO COLLI EUGANEI
PD - Arcella
ESTE
ADRIA
RO - Borsea
PORTO TOLLE
RO - Centro

UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
UDINE
GORIZIA
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
TRIESTE
PORDENONE
PORDENONE

TOLMEZZO
D_ANNUNZIO
TORVISCOSA
S.GIORGIO DI NOGARO
OSOPPO PROVI
OSOPPO URBAN
DOBERDO DEL LAGO
VIA CARPINETO
SAN SABBA
PITACCO
VIA SVEVO
PIAZZA VICO
MUGGIA
MONTE SAN PANTALEONE
PORDENONE CENTRO
SEQUALS

F
S
1
F
U
3
T
U
1
F
U
2
F
U
3
T
U
2
I
S
4
F
U
5
I
U
1
F
U
1
F
R
1
T
U
1
I
S
2
F
U
1
F
U
1
F
S
1
T
U
1
FRIULI VENEZIA GIULIA
I
S
2
T
U
I
S
1
I
S
2
I
S
1
T
U
1
F
R
4
I
S
5
I
S
4
I
U
5
I
U
2
T
U
5
I
U
4
F
S
3
T
U
4
I
S
LIGURIA

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

1
3
1
1
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
0
1

4
8
3
7
21
12
20
4
3
4
5
5
6
5
4
5

24
16
9
11
64
26
48
9
5
7
11
9
10
9
7
10

31
19
9
17
100
39
80
27
9
11
19
21
12
11
8
19

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

1
1
1
1
1
3
3
2
2
2
3
2
2
4
-

11
4
8
5
7
12
23
23
31
11
21
18
11
-

42
8
15
17
11
23
61
97
83
27
35
43
18
-

281
29
69
25
17
35
163
154
145
39
41
81
22
-

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

S
S
S
No
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
SAVONA
SAVONA
SAVONA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
GENOVA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA
LA SPEZIA

VARALDO - SAVONA
VIA NAZIONALE - CARCARE
VADO LIGURE
GAVETTE - GENOVA
SARISSOLA - BUSALLA
CORSO FIRENZE - GENOVA
QUARTO - GENOVA
VIA GIOVENTU' - COGOLETO
PARCO ACQUASOLA - GENOVA
VIA BUOZZI - GENOVA
PIAZZA GARIBALDI - BUSALLA
MULTEDO VILLA CHIESA - GENOVA
FOLLO
FOSSAMASTRA - LA SPEZIA
SARZANA
MAGGIOLINA - LA SPEZIA

RAVENNA

CAORLE

LUCCA
LUCCA
LUCCA
LUCCA
PISTOIA
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
FIRENZE
LIVORNO
LIVORNO
LIVORNO
PISA
PISA

LU-MICHELETTO
LU-TANGENZIALE
LU-PORCARI
LU-2VIAREGGIO
PT-MONTALE
FI-BOBOLI
FI-GREVE-PASSO-PECORAI
FI-MOSSE
FI-BASSI
FI-EMPOLI-RIDOLFI
FI-SCANDICCI-BUOZZI
LI-VIA-GUIDO-ROSSA
LI-VIA-VENETO
LI-VIALE-CARDUCCI
PI-MONTECERBOLI-BIS
PI-SANTA-CROCE-CERRI

F
U
7
I
S
17
T
U
7
T
U
7
I
S
14
F
U
13
F
U
3
F
S
5
F
U
11
T
U
4
T
U
8
I
U
12
F
R
1
I
U
2
T
U
2
F
U
1
EMILIA - ROMAGNA
F
U
5
TOSCANA
T
U
2
T
U
1
F
S
1
F
U
1
F
R
1
F
U
1
I
R
T
U
1
F
U
1
T
U
1
F
U
1
I
S
0
I
S
0
T
U
2
I
S
1
I
R
0

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

6
8
7
6
9
13
2
5
11
3
7
11
1
1
2
1

21
112
20
13
78
27
7
11
23
15
19
46
7
5

37
189
39
23
329
47
21
14
44
46
90
106
12
15

92
275
82
70
404
89
50
18
106
76
151
269
27
21

0
0
0
0
6
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
2
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0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

12

19

61

2
1
1
1
0
1
1
1
1
1
0
0
1
0
0

4
4
3
8
5
3
4
4
4
2
4
9
4
4

6
7
6
13
18
6
7
7
6
4
9
28
10
14

6
10
8
16
21
7
9
12
12
35
32
66
20
27

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
PRATO

PO-ROMA

PERUGIA
TERNI
TERNI

CORTONESE
Le Grazie
VIA VERGA

PESARO-URBINO
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA
ANCONA

VIA MONTEGRAPPA
CHIARAVALLE
Ancona - Porto
FALCONARA SCUOLA
CHIARAVALLE2
FALCONARA ACQUEDOTTO
Ancona Cittadella
FALCONARA ALTA
Genga -Parco Gola della Rossa

VITERBO
VITERBO
RIETI
RIETI
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
LATINA
LATINA
LATINA
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE

CIVITA CASTELLANA
VITERBO
LEONESSA
RIETI 1
COLLEFERRO OBERDAN
COLLEFERRO V. EUROPA
CIVITAVECCHIA
SEGNI
BUFALOTTA
ALLUMIERE
MALAGROTTA
GUIDONIA
VILLA ADA
LT-V.ROMAGNOLI
APRILIA 2
LT-V.TASSO
ANAGNI
CASSINO
FROSINONE SCALO

U
UMBRIA
F
U
T
U
T
U
MARCHE
T
U
T
U
I
S
I
S
F
S
I
S
F
U
I
S
F
R
LAZIO
I
U
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S
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F
U
I
S
n.d.
U
I
U
F
U
T
U
F
U
T
U
I
U
I
U
I
U

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

15

27

1
12
11

1
11
11

5
28
24

8
47
39

13
63
44

0
0
0

0
0
0

S
S
S

4
5
5
8
3
6
4
6
3

3
5
5
6
3
6
4
5
3

11
11
25
6
7
14
-

17
23
102
8
21
74
-

19
31
298
14
41
163
-

0
0
0
0
0
0
-

0
0
0
0
0
0
-

No
No
No
No
No
No
S
No
No

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
-

0
1
1
1
1
1
1
0
1
1
1
0
1
1
-

6
2
2
2
2
3
4
2
2
4
3
-

33
8
4
4
5
5
9
10
6
13
5
-

70
17
8
5
7
11
21
18
63
27
6
-

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

S
No
S
S
S
S
S
S
S
S
No
S
No
S
S
S
S
S
S

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE
FROSINONE

FERENTINO
CECCANO
FONTECHIARI
FROSINONE CITTA'

I
I
F
n.d.

PESCARA
PESCARA

PE - VIA FIRENZE
PE - TEATRO D'ANNUNZIO

T
F

CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
CAMPOBASSO
ISERNIA
ISERNIA

CAMPOBASSO1
TERMOLI1
GUARDIAREGIA
VENAFRO1
ISERNIA1

T
T
F
T
T

FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
BARI
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO

Monte S. Angelo SUOLO CIUFFREDA


Manfredonia CAPITANERIA DI PORTO
Manfredonia UNGARETTI
Manfredonia MICHELANGELO
Manfredonia VIA DEI MANDORLI
ARCHIMEDE
via Canosa Scuola
Molfetta ASM
CIAPI
STADIO S. NICOLA
Magna Grecia
KING
molfetta VERDI
ENAIP
Caldarola
taranto WIND
Taranto CISI
taranto CASA CIRCONDARIALE
Massafra

F
T
I
T
T
T
T
F
F
T
I
T
T
F
T
T
I
F
I

U
U
R
U
ABRUZZO
U
S
MOLISE
U
U
R
U
U
CAMPANIA
PUGLIA
R
U
S
S
S
S
U
S
S
R
S
U
U
S
U
S
S
S
U

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

1
-

1
-

S
S
S
No

1
1

1
0

4
-

11
-

198
-

0
-

0
-

No
No

3
2
2
2
2

2
2
2
2
2

10
7
6
6
6

15
10
9
9
13

16
12
11
10
15

0
0
0
0
0

0
0
0
0
0

S
S
S
S
S

6
4
5
5
5
4
6
4
3
7
4
8
4
4
3
6
3
4

6
4
5
5
5
3
4
4
3
7
3
7
4
4
1
2
2
2

12
7
7
9
16
10
28
6
7
17
10
19
10
9
14
52
14
-

19
9
7
10
18
20
62
10
30
44
16
50
13
12
57
198
43
-

26
12
9
10
19
38
65
19
56
76
24
65
21
13
90
254
144
-

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-

S
S
S
S
S
S
No
S
S
S
No
S
S
S
S
S
S
S
No

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
TARANTO
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
BRINDISI
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE
LECCE

Taranto ARCHIMEDE
TALSANO
taranto MACHIAVELLI
taranto SAN VITO
Grottaglie
STATTE
brindisi SISRI
Brindisi VIA TARANTO
TORCHIAROLO
brindisi VIA MAGELLANO
S. Pancrazio Salentino
brindisi VIA DEI MILLE
VALZANI
Filzi
Mesagne
S. Pietro VERNOTICO
brindisi BOZZANO
SURBO -Giorgilorio
ARNESANO - Riesci
La Porta
GARIGLIANO
GALATINA - S. Barbara
LECCE - S. M. Cerrate
Maglie
GUAGNANO - villa baldassarri

POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
POTENZA
MATERA
MATERA
MATERA

MELFI
Potenza - S.L.Branca
Viggiano
POTENZA - C.DA ROSSELLINO
San Nicola di Melfi
Lavello
Pisticci
La Martella
Ferrandina

I
F
I
F
F
I
I
T
I
I
I
I
F
T
F
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T
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n.d.
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I
I
I
I

S
U
S
U
S
S
S
U
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
U
S
R
S
S
BASILICATA
S
S
R
S
R
U
R
S
R

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

2
2
4
1
3
2
1
0
1
5
1
1
3
3
1
1
2
1
1
3
3
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1
2
1

2
1
2
1
3
2
1
0
1
2
0
1
2
1
1
0
1
1
1
3
3
1
1
1
1

5
10
20
2
8
5
5
4
10
35
2
5
11
22
6
3
6
3
2
8
6
2
4
8
4

22
46
54
25
26
21
9
9
31
75
4
13
20
57
9
6
10
6
4
15
17
12
7
17
10

191
164
206
44
35
36
14
20
44
98
60
38
31
92
11
35
48
8
18
28
33
24
14
21
18

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
No
No
S
S
S
S
S
S
S
S
S
No
S

12
3
3
4
3

4
1
3
4
3

93
12
9
12
-

214
23
11
16
-

322
32
18
23
-

0
0
0
0
-

0
0
0
0
-

No
No
No
S
No
No
No
S
No

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
COSENZA
REGGIO CALABRIA
CROTONE

Citt dei ragazzi


Villa Comunale
Gioacchino da Fiore

TRAPANI
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
PALERMO
MESSINA
MESSINA
AGRIGENTO
AGRIGENTO
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA
ENNA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
CATANIA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA

TRAPANI
DI BLASI
CASTELNUOVO
TERMINI IMERESE
PARTINICO
CEP
GIULIO CESARE
BOCCADIFALCO
CONTRADA GABBIA
MESSINA (BOCCETTA)
AGRIGENTO_MONSERRATO
AGRIGENTO_VALLE_DEI_TEMPLI
CIMITERO FARELLO
AGIP MINERARIA
AGIP POZZO 57
LICEO SCIENTIFICO
MINERBIO
VIA VENEZIA
ENNA
ZONA INDUSTRIALE
VENETO
STESICORO
MISTERBIANCO
BIXIO
SAN CUSMANO
AUGUSTA
SPECCHI
TISIA
PRIOLO
BELVEDERE

F
F
F
n.d.
T
T
F
F
T
T
F
I
T
I
F
F
I
F
F
T
T
F
T
T
T
n.d.
T
F
I
T
T
I
T

CALABRIA
U
U
U
SICILIA
U
U
U
U
U
S
U
S
S
U
S
S
R
S
R
S
U
U
U
S
U
U
U
U
S
U
U
U
U
U

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

2
1

1
0

11
10

21
18

22
27

0
0

0
0

No
S
S

1
4
2
1
1
1
4
1
7
1
3
2
2
6
1
2
1
6
1
12
1
1
1
3
4

0
2
1
1
0
0
2
1
2
0
3
1
1
0
1
1
0
6
1
1
0
1
0
2
1

4
16
12
9
5
5
21
5
68
9
15
70
6
11
5
6
4
5
5
27

9
26
47
14
24
11
35
19
219
27
144
269
11
16
12
11
20
14
13
83

18
76
117
45
27
18
46
29
473
41
253
684
12
21
21
38
84
169
38
214

0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
4
0
0
0
0
0
0
0
0

0
0
0
0
0
0
0
0

S
S
S
S
S
S
S
S
S
No
S
No
S
S
No
S
No
S
S
No
No
No
S
S
S
S
S
S
S
S

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA
SIRACUSA

ACQUEDOTTO
CIAPI
FLORIDIA
SCALA GRECA
MELILLI

T
I
T
T
I

SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
SASSARI
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
NUORO
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI

CENS14
CENSS4
CENSS6
CENS11
CENSS3
CENS13
CENS12
CENSS8
CENSS5
CENMA1
CENNU3
CENOT2
CENSN1
CENNU2
CENNU1
CENOT3
CENSA1
viale Ciusa
CENAS5
CENMO1
viale La Plaja
CENNM1
CENSA3
CENAS6
CENAS7
CENSA2
CENSA9
piazza Sant'Avendrace
CENAS8

T
I
T
T
I
T
T
I
I
I
F
I
F
T
T
I
I
T
I
I
T
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I
I
I
I
T
I

U
S
U
U
U
SARDEGNA
U
S
U
U
S
U
S
R
U
U
S
S
U
U
U
S
S
U
S
U
U
R
U
S
S
S
R
U
S

Ore di
superamento
350 g/m
n.

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)

2
2
3
2
7

0
1
2
1
3

14
12
11
7
43

31
38
24
46
151

93
80
72
52
223

0
0
0
0
0

0
0
0
0
0

S
S
S
S
S

1
1
1
1
2
1
1
0
1
0
3
1
2
3
2
2
9
3
0
11
1
2
14
4
3
8
14

1
1
1
1
1
1
1
0
1
0
1
1
1
1
1
1
9
2
0
11
1
1
5
2
1
7
4

8
3
2
2
9
9
5
8
9
9
14
24
18
25
1
15
89
28
15
20
109

20
5
3
4
33
11
7
11
9
37
38
36
56
33
6
38
257
96
45
26
248

30
8
3
5
59
16
13
15
11
88
100
40
119
37
19
56
304
319
69
34
1640

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3

0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1

No
No
No
No
S
No
S
No
No
No
No
No
No
S
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
S
No
No
No

SO2 (2010)

Regione/Provincia

Nome stazione

Tipo
stazione

Tipo zona

Media

50
98
99,9 Valore
Perc.le Perc.le Perc.le max

g /m3
CAGLIARI
CAGLIARI
ORISTANO
ORISTANO
ORISTANO
OLBIA-TEMPIO
OLBIA-TEMPIO
OLBIA-TEMPIO
OGLIASTRA
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
MEDIO CAMPIDANO
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS
CARBONIA-IGLESIAS

CENVS1
Piazza Repubblica
CENOR2
CENOR3
CENOR1
CEOLB1
CENS10
CENS09
CENTO1
CENVC1
CENSG2
CENSG3
CENSG1
CENPS7
CENCB2
CENST2
CENPS6
CENST1
CENNF1
CENPS2
CENPS4
CENIG1

F
T
T
T
T
F
T
T
F
I
I
I
F
I
F
I
I
F
F
I
I
T

S
U
U
U
U
S
U
U
U
R
S
U
U
S
S
S
S
R
S
S
S
U

1
7
1
1
1
1
1
1
1
5
1
6
2
-

1
7
1
1
1
1
1
1
0
2
1
2
0
-

Fonte: ISPRA
Legenda:
Tipo di stazione: T = traffico, I = industriale, F = fondo;
tipo di zona: U = urbana, S = suburbana, R = rurale;
n.d. = non disponibile;
-: valore non calcolato per copertura temporale insufficiente

10

1
2
2
3
1
13
33
2
49
18
-

Ore di
superamento
350 g/m
n.

2
4
7
6
4
74
60
7
196
61
-

3
10
10
12
23
113
81
13
639
94
-

0
0
0
0
0
0
0
0
4
0
-

Utilizzo della
stazione
ai fini
Giorni di
superamento della valutazione
di 125 g/m e gestione della
qualit dell'aria
ambiente (D.Lgs.
351/99)
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
-

No
S
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
S
No
No
No
No
No
No
No
No

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