sicurezza
Jacopo Barbati
2 settembre 2014
Contents
1 Premesse
1.1 UE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2 Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.3 Mediterraneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2
2
2
3
Premesse
1.1
UE
1.2
Russia
oggi e che include gli Stati URSS con lesclusione delle Repubbliche Baltiche,
della Georgia, dellUcraina e del Turkmenistan.
Lerede vero dellURSS `e per`
o la Russia, la Nazione pi`
u grande ed economicamente e culturalmente pi`
u influente. I russi hanno impiegato circa due decadi
a digerire il loro ridimensionamento a livello mondiale, cercando una riscossa
sotto la presidenza di Vladimir Putin.
1.3
Mediterraneo
2 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-29/petrolio-e-gas-adriatico-po-croaziapo-grecia-094553.shtml?uuid=ABFmV7LB
Come visto, la Russia ora si trova in una posizione di forza energetica e nella
volont`
a di ripristinare il suo antico status di potenza a livello geopolitico mondiale. Ci`
o `e passato attraverso lorganizzazione di eventi di livello mondiale, come
le Olimpiadi Invernali di Soci nel 2014 o i Mondiali di Calcio nel 2018. Ma non
si `e limitato a questo.
Controverso (e in evoluzione costante) `e lintervento della Russia in Ucraina,
a seguito delle proteste di piazza scoppiate alla fine del 2013 proprio contro le
` noto infatti che Putin stia cercando
ingerenze russe nella politica ucraina. E
di attuare una unione doganale, messa in atto nel 2010 ma che, finora, ha raccolto limitate adesioni (da parte di Bielorussia e Kazakistan, con linteresse di
Kirghizistan, Tagikistan, Siria e Armenia; oltre che quello da parte di Stati
non riconosciuti come Transnistria, Abcasia, Ossezia del Sud). In Ucraina la
situazione si `e evoluta in modo tale da portare a una vera e propria guerra di
secessione nellEst del Paese tra separatisti filorussi ed esercito regolare ucraino.
Tensione alle stelle, UE alla porta che applica sanzioni economiche (subito ricambiate), interesse reale di Polonia, Germania, Francia, Lituania.
Ne `e dimostrazione ci`
o che `e successo nellagosto del 2014, quando i Ministri
degli Affari Esteri di Ucraina, Russia, Francia, Germania (rispettivamente Pavel
Klimkin, Sergei Lavrov, Laurent Fabius, Frank-Walter Steinmeier) si sono incontrati a Berlino per iniziare delle trattative per giungere a una tregua. Tentativo
fallito, come si poteva prevedere.
La risoluzione diplomatica e militare di questo spinoso scenario non pu`o essere
demandato, per la sua cruciale importanza, a una piccola frazione di Stati membri dellUE, anche perche dal 2010 e oggi diversi conflitti armati si sono svolti
ai bordi dellUE, e non solo sul fronte orientale.
Figure 5: Stima dei mancati introiti dovuti al bando russo in alcuni Paesi UE,
in milioni di Euro. Fonte: La Stampa
Non `e accettabile che le mediazioni tra Russia e Ucraina avvengano alla presenza
dei soli rappresentanti di Francia e Germania, come avvenuto in agosto.
Non `e accettabile che lUE lasci decidere agli Stati membri se fornire o meno
armamenti alle popolazioni curde che stanno resistendo in Iraq contro lavanzata
dei miliziani dellIS.
Non `e accettabile che lUE, prima area economica al mondo, continui a essere
cos` dipendente da terzi dal punto di vista energetico.
Non `e accettabile che in migliaia trovino la morte cercando un futuro migliore
in Europa attraversando il Mediterraneo.
Tanti problemi, di natura diversa, ma che possono trovare soluzione se e solo
se gli Stati membri dellUE prendessero la coraggiosa decisione di implementare
una politica estera e di difesa comune: per discutere con chi crea le instabilit`a
ed eventualmente intervenire in Ucraina, Iraq, Siria; per approntare efficienti
manovre di contenimento dellemergenza migrazione; per discutere e trattare
meglio con i propri partner commerciali nel settore energetico. Unirsi o perire:
`e il prezzo da pagare al mondo globalizzato.