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SCUOLA E PSICOLOGIA Che bello, finalmente un altro giorno di scuola dove posso im- parare e stare con i miei amici e gli insegnanti!” & quello che pensa Matteo mentre percorre la strada che separa la sua casa dalla scuo- la, Entra in classe, saluta, @ felice. Organizza il materiale, entra lin- segnante e Matteo e i compagni lo accolgono con entusiasmo, la lezione procede al meglio e suona la.campanella, "Ma come prof, & gia passata un'ora? Non ci siamo nem- meno resi cor Utopia? Sogno impossibile? Nelle Nostre classi, con i nostri ragaz- zi non potrebbe mai succedere una simile situazione? In realta quest’esperienza esiste e prende il nome di “flusso di coscienza siamo talmente presi dall’attivita che stiamo svolgendo da perdere ipletamente il senso del tem- po. Sard capitato a tutti noi mentre leggiamo un libro 0 siamo immersi in modo appassionato nella visio- ne di un film o quando pratichiamo \attivita sportiva che ci piace tanto. Quindi quest'esperienza psicologi- caé di per sé possibile, ma spes- so ci ritroviamo di fronte ad alunni spenti, che hanno perso quella cu- riosita nell'imparare che invece & innata in ogni bambino, e da inse- gnanti o genitori assistiamo impo- tenti a scene di ordinaria demoti- vazione: la testa da un’altra parte e illibro aperto da ore su quella stes- gina, le urla per iniziare i com piti a casa, la testa appoggiata sul banco a scuola, i voti insufficienti o lo sforzo minimo per raggiungere agognato 6. Non pensate che questo abbia a che fare con lintelligenza: il 20% dei ragazzi ha difficolta a scuola, ma solo il 2% di loro ha problematiche a livello intellettivo e il 5% ha un di~ sturbo specifico di apprendimento. Sono quindi moltissimii fattori che intervengono sulle difficolta scola- stiche e la bassa motivazione & uno dei fattori cruciali. Non esiste ricet- ta magica che possa trasformare il grugnito di un alunno di fronte ad un libro pieno di pagine da studiare inun favoloso sorriso, ma esistono dei suggerimenti che possono mi- gliorare la situazione. ricerche nel campo della moti- vazione allo studio hanno dimo- strato lesistenza di una relazione tra classi in cul i ragazzi si trovano bene e leffettivo grado di appren- dimento. Ma quali sono le caratte- ristiche che fanno si che ci si trovi SCUOLA E PSICOLOGIA bene in una classe? Un importante ruolo nella motivazione allo studio & quello svolto dagli insegnanti. George Kelly diceva "Se un ragaz- z0 va male a scuola, chiedigli com’ il rapporto con i suo’ insegnantt In re~ alta varie ricerche hanno dimostra- to che gli insegnanti pit amati dai ragazzi non sono necessariamente quelli che li fanno lavorare poco, li divertono, non li responsabilizza- no, bensi quelli amichevoli, dispo- nibili ad aiutare, comunicativi ma, al tempo stesso, ordinati, in grado dicontrollare la classe e di motivar- la, Anche i giudizi degli insegnan- ti hanno, com’ owio, una forte influenza sui ragazzi. Quando le aspettative sono negative, portano Yinsegnante a manifestare verso il ragazzo meno interesse, meno messaggi comunicativi non verbali . e dicalore, con la conseguenza che egli finisce per confermare l'aspet- tativa negativa dellinsegnante. Quindi linvito agli insegnanti, ol- tre a non mollare mai e mettere in atto le strategie pid’ adeguate per catturare la curiosita dei ragazzi, é quello di non abbandonarsi a facili giudizi, ma credere per primi che quello studente, cost intelligente ma cosi svogliato, possa farcela. Affettivita e cognitivita sono stret- tamente correlate. Se un ragazzo haun buon rapporto con insegnan- ti e compagni, si dedichera tran- quillamente allo studio; se accade invece il contrario, impegnera tutte le sue energie nel cambiare la re- lazione, a tutto svantaggio dell'ap- prendimento, cosi, anche i com- agni rappresentano una variabile ‘non trascurabile dell’ambiente. Dal confronto quotidiano con i com- pagni di classe respon- sabili, si pud imparare ad assumere atteg- giamenti convenienti a un buon equilibrio allinterno del gruppo: lavori \w cooperativi a scuola, di grup- po, ma anche mo - menti a casa in cui studiare e fare insieme i compiti, svalgono un ruolo cruciale nel tenere viva la passione per lo studio. E infine c’é I'acquisizione di un buon metodo di studio, Spesso i ragazzi non conoscono i! loro personale stile di apprendimento @ magari, pur mettendoci sforzo e impegno, non riescono a raggiungere i risul- tati sperati, che a lungo andare pud portare a bassa autostima e poco coinvolgimento scolastico. Occor- re riflettere con loro sulle strategie personali pid efficaci per rendere la resa massima. Sapete quanti ragazzi lasciano la scuola perché incapaci di gestire 'ansia? Secondo studi recenti, i ragazzi ansiosi in re- alta non sanno studiare, e conse- guentemente sono ansiosi perché consapevoli di conoscere inade- guatamente la materia. Abbiamo cosi visto come la buo- na riuscita di un ragazzo a scuo- la dipenda da tantissimi fattori, la motivazione @ fondamentale e Yaugurio @ che ogni alunno trovi nell'ambiente circostante (i suoi in- segnanti ela sua famiglia, la fidu- cia in ui fincoraggiamento positive a superare gli ostacoli e che trovi dentro se stesso quellautostima necessaria per credere di poter- cela fare, perché @ solo attraverso limpegno e la motivazione che si raggiungono i migliori traguardi, a scuola, come nella vita.

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