uno scrittore e poeta italiano.[1] Boccaccio stato uno fra i maggiori narratori italiani e europei del
XIV secolo: con il suo Decameron, che venne subito tradotto in molte lingue, diviene infatti
conosciuto ed apprezzato a livello europeo, tanto da influire, per esempio, anche nella letteratura
inglese, con Geoffrey Chaucer. Da alcuni studiosi[2] (tra i quali Vittore Branca) considerato il
maggiore narratore europeo e ha avuto un ruolo egemone nel panorama letterario del XIV secolo.
Poemetto in terza rima che celebra in chiave mitologica alcune gentildonne napoletane. Le ninfe,
seguaci della casta Diana, si ribellano alla dea Afrodite ed offrono le loro prede di caccia a Venere,
che trasforma gli animali, in bellissimi uomini. Tra questi vi anche il giovane Boccaccio che,
grazie all'amore, diviene un uomo pieno di virt: il poemetto propone, dunque, la concezione
cortese dell'amore che ingentilisce e nobilita l'uomo.
La Comedia delle ninfe fiorentine (o Ninfale d'Ameto) una narrazione in prosa, inframmezzata da
componimenti in terzine cantati da vari personaggi. Narra la storia di Ameto un rozzo pastore che un
giorno incontra delle ninfe devote a Venere e si innamora di una di esse, Lia. Nel giorno della festa
di Venere le ninfe si raccolgono intorno al pastore e gli raccontano le loro storie d'amore. Alla fine
Ameto immerso in un bagno purificatore e comprende cos il significato allegorico della sua
esperienza: infatti le ninfe rappresentano la virt e l'incontro con esse lo ha trasformato da essere
rozzo e animalesco in uomo
durante il venerd e il sabato, mentre nelle altre giornate un re o una regina scelgono il tema sul
quale sviluppare delle storie. Come eccezione programmata a tale schema, compare la figura del
giovane Dioneo, il quale non vincolato dal tema proposto per ogni giornata. Infatti l'autore riflette
il proprio io, sia su di lui, che su Panfilo e Filostrato (gli altri due ragazzi). I nomi scelti per i ragazzi
non risultano nuovi, in quanto compaiono gi nelle opere precedenti del Boccaccio o sono frutto di
reminiscenze letterarie: Ellissa=Didone; Lauretta ricorda Petrarca. Il testo indirizzato alle donne
con l'intento di farle divertire, difatti i contesti principali del Decameron sono: natura, fortuna,
amore, ingegno, intelligenza e beffa. Questo per rimediare alla Fortuna che ha concesso cos tante
distrazioni agli uomini (politica, commercio, caccia, gioco...) e alle donne nessuna distrazione
contro le pene d'amore.
Il Corbaccio (o Laberinto d'amore) viene inizialmente datato tra il 1354 e il 1356, calcolando l'et
del protagonista (quindi Boccaccio) basandosi sul passo. viene cio effettuato il calcolo della
stesura del Corbaccio sommando quarantuno anni (viene aggiunto un anno perch l'et alla quale
non si pi in fasce) all'anno di nascita di Boccaccio. Il filologo Giorgio Padoan per espone
diverse e valide critiche al metodo utilizzato per la datazione dell'opera posticipando al 1365 o 1366
valutando la similitudine con le altre opere di quegli anni, in particolare le Esposizioni sopra la
Comedia; a tutt'oggi ritenuta la datazione pi valida. Riguardo al titolo, il significato di Corbaccio
non mai stato del tutto chiarito, molti studiosi avvalorano la tesi che possa provenire da corvo,
viste le molteplici analogie fra l'animale, che prima mangia gli occhi delle proprie vittime per poi
cibarsi del cervello, e l'amore che rende prima ciechi e poi privi di senno.