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SEMINARIO TECNICO

IMPATTO ACUSTICO
dallaccertamento strumentale allelaborato finale
Lelaborazione della DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO costituisce argomento
di grande attualit in ordine alla necessit di effettuare una obiettiva valutazione delle criticit
al di la degli automatismi di misura e di calcolo; tanto pi che la pubblicazione del recente DL
n. 70 del 2011 conferma la CENTRALIT e soprattutto la RESPONSABILIT del
TECNICO ABILITATO che dovr CERTIFICARE il rispetto dei requisiti di protezione acustica
in campo ambientale.
E in questa ottica che Aesse Misure srl Societ distributrice del catalogo strumentale
01dB Metravib promuove incontri sul tema dellimpatto acustico avvalendosi fra laltro della
esperienza di Tommaso Gabrieli autore del Manuale Tecnico Impatto Acustico pubblicato da
Maggioli Editore e della esperienza di funzionari tecnici delle Arpa per le specifiche realt
regionali.
Il SEMINARIO affronter i CASI REALI di maggiore interesse e saranno esposti i criteri
per

individuare

LUOGHI

DI

MISURA, per

affrontare

lANALISI

DEI

TRACCIATI

FONOMETRICI, per operare con il CALCOLO PREVISIONALE e per fornire una corretta
restituzione dei RISULTATI ALLA COMMITTENZA.
La parte centrale del seminario esaminer le novit introdotte dal DL n. 70 del
2011 in materia di SEMPLIFICAZIONE DEI RAPPORTI TRA AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA E CITTADINO le cui conseguenze si rifletteranno sugli iter autorizzativi delle
opere e degli edifici previsti dalla Legge n. 447 del 1995.
Il SEMINARO rivolto ai TECNICI COMPETENTI IN ACUSTICA e ai PROFESSIONISTI del
settore che intendono aggiornarsi attraverso un percorso formativo su esperienze concrete.
I docenti possiedono una esperienza pluriennale nei rispettivi ambiti disciplinari e, oltre
al contenuto del seminario, potranno fornire indicazioni e suggerimenti su CASI REALI
EVENTUALMENTE POSTI DAI PARTECIPANTI.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA


09.00 - 09.20

registrazione dei partecipanti

09.20 - 09.30

presentazione del seminario

09.30 - 10.30

come impostare un elaborato tecnico

10.30 - 12.00

12.00 - 13.00

valutazione previsionale di impatto acustico

valutazione di clima acustico

valutazione di impatto acustico

individuazione dei punti di rilievo e tecniche di misura

analisi dei tracciati fonometrici e scorporo eventi sonori

il buon utilizzo del calcolo previsionale

casi reali affrontati per tipologia di criticit ambientale

attivit lavorative e tipiche sorgenti disturbanti

progetto di fabbricati residenziali e situazioni sensibili

13.00 - 14.00

pausa pranzo

14.00 - 17.00

casi reali affrontati per tipologia di criticit ambientale

17.00 - 17.30

attivit produttive, esercizi pubblici, strade e ferrovie

richieste specifiche e indicazioni risolutive

tavola rotonda e chiusura del seminario

Docenti: Tommaso Gabrieli (ARPAV), Piertoni Cambiaggio, Fabio Ceol (AESSE Misure Srl)
Rappresentante dellAgenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente Locale.

NOVITA NORMATIVE
DALLA LEGGE N. 13 / 2009 AL DL N.70 / 2011

Dr. Tommaso Gabrieli


tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

LEGGE N. 13 / 2009
Dr. Tommaso Gabrieli

Sino ad ora i temi erano separati sulla base delle sostanziali differenze in ordine alla
specifica di tutela. Da una parte la prevenzione e la tutela della collettivit stabilita da
una regolamentazione generale, dallaltra la tutela privata disciplinata dal codice civile.

Il proprietario di un fondo non pu impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori,


gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano
la normale tollerabilit. Nell'applicare questa norma l'autorit giudiziaria deve contemperare
le esigenze della produzione con le ragioni della propriet.

AMBITO
PUBBLICO

AMBITO
PRIVATO

LEGGE N. 447/95
DPCM 14.11.1997

844 c.c.

DM 16.03.1998

NORMALE TOLLERABILITA

CRITERIO DIFFERENZIALE

LEGGE N. 13 / 2009
Dr. Tommaso Gabrieli

Nell'accertare la normale tollerabilit delle immissioni


e delle emissioni acustiche, ai sensi dell'articolo 844
del codice civile, sono fatte salve in ogni caso le
disposizioni di legge e di regolamento vigenti che
disciplinano specifiche sorgenti e la priorit di un
determinato uso.
uso
CONSIDERAZIONI
TECNICHE

GIURIDICHE

ASPETTI OPERATIVI

LEGITTIMITA

APETTI GIURIDICI

VALUTAZIONI DI BUON SENSO CHE TROVANO CONFERMA SOLO DAGLI ESPERTI


ESPERTI LEGALI DEL SETTORE
Dr. Tommaso Gabrieli

ACCERTAMENTO DELLE
EMISSIONI

PRIORITA DI UN
DETERMIANTO USO

DISPOSIZIONE DI LEGGE
E DI REGOLAMENTO
VIGENTE

LARTICOLO
IMMISSIONI

844

FA

RIFERIMENTO

ALLE

LARTICOLO
844
E
APPLICATO
CON
OMOGENEITA MENTRE IL DPCM 14.11.1997
PONE CONDIZIONI DI APPLICABILITA IN MERITO
AI LIMITI INCREMENTALI (E A QUELLI ASSOLUTI)

SI RIMANDA AD UNA DISCIPLINA DI


DIFFERENTE RANGO

ASPETTI TECNICI
Dr. Tommaso Gabrieli

E
APPLICATO
A
TUTTI
I
CASI
INDIPENDENTEMENTE DALLA DESTINAZIONE
DUSO DEL TERRITORIO, DALLA PRESENZA DEL
PIANO DI C.A. E DALLA RUMOROSITA
RISCONTRATA

CRITERIO
COMPARATIVO

CRITERIO
DIFFERENZIALE

E APPLICATO SOLO QUANDO SONO SUPERATI


ALCUNI LIMITI DIURNI / NOTTURNI A FINESTRE
APERTE E CHIUSE
Finestre Aperte: 50 dBA / 40 dBA
Finestre Chiuse: 35 dBA / 25 dBA

NON SI APPLICA ALLE AREE PRODUTTIVE


IL CALCOLO DEI VALORI INCREMENTALI SI BASA
SU VALORI DI RUMOROSITA DIFFERENTI
Come conseguenza di ottengono
risultati parecchio diversi.

Correzioni per componenti Tonali / Impulsive / Tempo parziale


Incrementale: LAeq (Ambientale) LA95 (Residuo)
Differenziale: LAeq (Ambientale) LAeq (Residuo)

ASPETTI OPERATIVI
Dr. Tommaso Gabrieli

SUGGERIMENTI GENERALI
VALUTARE TUTTE LE CONDIZIONI DI OPERATIVITA
DELLE SORGENTI SOPRATTUTTO QUELLE CARATTERIZZATE DALLE
MAGGIORI EMISSIONI SONORE

VALUTARE GLI INTERVALLI DI TEMPO CARATTERIZZATI DA


UNA RUMOROSITA RESIDUA CAUTELATIVA
VALUTARE IL CRITERIO DIFFERENZIALE E FORNIRE QUALCHE
INDICAZIONE SUL CRITERIO COMPARATIVO

PER LA VERIFICA DEL CRITERIO DIFFERENZIALE LA


VALUTAZIONE DELLA RUMOROSITA PRODOTTA DALLE
SINGOLE SORGENTI DOVREBBE ESSERE CONDOTTA SECONDO LE
INDICAZIONI DELLA NORMA TECNICA UNI 10855/1999

NOVITA NORMATIVE
Dr. Tommaso Gabrieli

Grida di Allarme !
se la dichiarazione sostitutiva legata agli usuali accertamenti di verifica dei limiti allora come
prima in quanto occorre la documentazione di impatto e poi la dichiarazione sostitutiva; se invece
come sono convinto si potr fare una semplice dichiarazione che l'attivit non rumorosa, allora
verr fatta senza alcun problema nel primo caso una presa in giro, nel secondo i professionisti in
acustica hanno finito di lavorare
se non saranno apportate modifiche al nuovo dispositivo di legge ci sar come probabile effetto non
una riduzione ma un incremento dei costi a carico della collettivit a causa del prevedibile aumento dei
contenziosi e delle attivit di monitoraggio
risulta molto rischioso per un tecnico abilitato fare una autocertificazione senza aver prima effettuato
misure o verifiche e dunque senza prima aver interpellato un tecnico competente si indica quindi di
continuare ad eseguire tutte le valutazioni di acustica prescritte dalla normativa vigente.
il famigerato DL n. 70 / 2011 stato trasformato in Legge senza modifiche il DL fonte di gioia
per le imprese che non pagheranno pi le valutazioni previsionali fatte bene se la caveranno dando
pochi spiccioli all'autocertificatore o asseveratore di turnoe non rischieranno nemmeno pi di pagare
per eventuali contenziosil'unica alternativa rifiutarsi di asseverare, opporsi ad autocertificare,
cio...non lavorare ma non tutti se lo possono permettere

DECRETO LEGGE N. 70 DEL 2011


CONVERTITO IN LEGGE N. 106 / 2011

Dr. Tommaso Gabrieli

Per liberalizzare le costruzioni private sono apportate


modificazioni alla disciplina vigente.
vigente
Per gli edifici adibiti a civile abitazione lautocertificazione
autocertificazione asseverata da un
tecnico abilitato sostituisce la cosiddetta relazione acustica.
acustica
Per semplificare il procedimento per il rilascio del permesso di costruire
relativamente agli edifici adibiti a civile abitazione - alla Legge n. 447 del 1995
(art. 8 dopo comma 3) - aggiunta la seguente frase:
Nei comuni che hanno proceduto al coordinamento degli strumenti urbanistici
di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 6, per gli edifici adibiti a civile
abitazione, ai fini dell'esercizio della attivit edilizia ovvero del rilascio del
permesso di costruire, la relazione acustica e' sostituita da una
autocertificazione del tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di
protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento.

DECRETO LEGGE N. 70 DEL 2011


CONVERTITO IN LEGGE N. 106 / 2011

Dr. Tommaso Gabrieli

Come si rilegge lart. 8 comma 3 della Legge n. 447 / 1995


E' fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del
clima acustico delle aree interessate alla realizzazione delle
seguenti tipologie di insediamenti:
scuole, asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici;
nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma 2.

Nei comuni che hanno proceduto al coordinamento degli strumenti urbanistici


di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 6, per gli edifici adibiti a civile
abitazione, ai fini dell'esercizio della attivit edilizia ovvero del rilascio del
permesso di costruire, la relazione acustica e' sostituita da una
autocertificazione del tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di
protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento.

DECRETO LEGGE N. 70 DEL 2011


CONVERTITO IN LEGGE N. 106 / 2011

Dr. Tommaso Gabrieli

Figura del Tecnico Abilitato:


Ammettendo che lautocertificazione vada a sostituire
formalmente la relazione tecnica del clima acustico (che ha
come obiettivo quello di accertare la conformit rispetto ai limiti
della classificazione acustica) allora come tecnico abilitato si
dovrebbe intendere il tecnico competente in quanto il tecnico
competente la sola figura idonea a verificare lottemperanza ai
valori definiti dalle vigenti norme (limiti di zona).
In alternativa si potrebbe intendere che il tecnico abilitato la
figura delegata a rappresentare il richiedente llautorizzazione.
autorizzazione In
questo caso il tecnico abilitato pu
pu avvalersi della consulenza di
un tecnico competente - che effettua le analisi del caso - e poi
firma lautocertificazione assumendosene tutte le responsabilit.

REGOLAMENTO SEMPLIFICATIVO
Dr. Tommaso Gabrieli

OBIETTIVO DICHIARATO :
PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL SISTEMA PRODUTTIVO
La vigente disciplina in ordine alla documentazione di impatto acustico
prevede per le imprese gli stessi adempimenti indipendentemente dal
grado di rischio della attivit svolta.
Il regolamento interviene introducendo un criterio di proporzionalit in
merito agli adempimenti amministrativi e lutilizzo della pratica autocertificativa.

COME :
Alcune tipologie di attivit saranno esentate dallobbligo di presentare
la documentazione di impatto acustico. Per tutte le restanti attivit che
non superano i limiti di riferimento (emissione) vi la possibilit di produrre
una autocertificazione. In tutti i casi in cui le attivit comportino il superamento
dei limiti di riferimento (emissione) rimane lobbligo di produrre la
documentazione di impatto acustico.

REGOLAMENTO SEMPLIFICATIVO
Dr. Tommaso Gabrieli

ALCUNI DUBBI DI BUON SENSO


Dr. Tommaso Gabrieli

IL REGOLAMENTO FA RIFERIMENTO AI LIMITI


DI EMISSIONE QUANDO STABILISCE LESCLUSIONE
DALLOBBLIGO DI PRESENTARE LA DOCUMENTAZIONE
La tutela ambientale configurata dalla Legge n. 447 del 1995 unitamente
ai suoi regolamenti attuativi prevede una verifica di conformit rispetto
a tutta una serie di limiti tra cui soprattutto quello differenziale.
Come si deve interpretare il comma 2 che prevede la deroga per le attivit
le cui emissioni sonore di rumore non sono superiori ai limiti stabiliti dal
piano di classificazione acustica.
Analogamente anche al comma 1 si prevede la possibilit di ricorrere
alla dichiarazione sostitutiva dellatto di notoriet nel caso in cui le
attivit di cui allallegato B non producano il superamento dei limiti di emissione.

CONSIDERAZIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

IPOTIZZIAMO UN METODO UTILE AD AFFRONTARE LA


NUOVA SITUAZIONE
Il nuovo regolamento - indipendentemente da come sar attuato
nello specifico delle singole situazioni - fa emergere lopportunit di
distinguere con facilit
facilit ed immediatezza le situazioni a potenziale rischio
da quelle per le quali si possa escludere ogni forma di rischio rumore.
Tecniche di analisi semplificate possono consentire una
valutazione di indirizzo ma sicura nello stabilire la conformit
ai limiti di riferimento.
Art. 4 comma 1

Art. 4 comma 2

Art. 4 comma 3

Quando si prevede la facolt di fare ricorso

Quando viene indicata la possibilit per tutte le altre

Quando viene riconosciuta la

alla dichiarazione sostitutiva dellatto di

attivit (diverse da quelle del comma 1) di fare ricorso

necessit di fare ricorso alla

notoriet nel caso in cui non vengano

alla dichiarazione sostitutiva dellatto di notoriet

documentazione quando sono

superati i limiti di emissione.


emissione

nel caso in cui le emissioni non fossero superiori

superati i limiti indicati dalla

ai limiti di riferimento.
riferimento

classificazione acustica.
acustica

CONSIDERAZIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

Relativamente a quanto previsto al comma 1 il tecnico avr la possibilit di


fare ricorso alla dichiarazione sostituiva dellatto di notoriet ove non vengano
superati i limiti di emissione di rumore anche per le attivit di cui allallegato B
che fanno uso di impianti di diffusione sonora o che svolgano manifestazioni o
eventi con diffusione musicale o utilizzo di strumenti musicali. In questo caso il
tecnico dovr comunque effettuare una qualche valutazione strumentale e/o
previsionale.
Relativamente a quanto previsto al comma 2 il tecnico avr la possibilit di
fare ricorso alla dichiarazione sostituiva dellatto di notoriet per tutte le altre
attivit diverse da quelle indicate nellallegato B le cui emissioni di rumore non
siano superiori ai limiti stabiliti dalla classificazione acustica. Anche e
soprattutto in questo caso il tecnico dovr effettuare una qualche valutazione
strumentale e/o previsionale.
Il comma 3 sembra scritto per evitare i problemi che possono emergere dalla
applicazione dei primi due commi (a parte il fatto che lobbligatoriet della
documentazione sembra essere applicata nel caso in cui lattivit comporti
emissioni di rumore superiori a quelli stabiliti dalla classificazione acustica).

CONSIDERAZIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

Si pu immaginare di realizzare una prima analisi semplificata


attraverso verifiche fonometriche e/o di calcolo previsionale adottando
le pi semplici regole dellacustica e nelle condizioni di massima
cautela.
cautela Il risultato ottenuto - anche affetto da una certa incertezza potr orientare il tecnico nelle successive scelte anche di carattere
formale.
formale
Questo approccio pu non consentire lautocertificazione per le
situazioni i cui risultati non ne permettano lesclusione manifesta da
ogni

criticit

acustica.

Una

condizione

imprescindibile

rimane

comunque quella di procedere con valutazioni semplificate che al limite


producano falsi positivi (stima di un superamento che non esiste nella
realt) piuttosto che falsi negativi (stima di una falsa conformit).

CONSIDERAZIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

Tutte le indicazioni e gli spunti forniti in questa presentazione sono


attualmente oggetto di discussione tra gli specialisti esperti del settore.
Le valutazioni proposte e gli scenari ipotizzati sono frutto del mio buon
senso e di alcune nozioni tecniche / normative apprese dalla lettura di
documentazione.
Dopo un periodo di studio e di ricerca effettuato proprio per alimentare
le mie conoscenze sugli argomenti in questione mi capita di constatare
un paio di elementi: il primo che laggiornamento della normativa
vigente non tesa a chiarire gli elementi ancora incerti ma piuttosto ne
introduce di nuovi, la seconda che il professionista fatica un po a
superare alcune abitudini che lo portano a perdere quella flessibilit
che a volte, proprio a causa di una normativa poco chiara, potrebbe
risultare indispensabile.

NOVITA NORMATIVE
DALLA LEGGE N. 13 / 2009 AL DL N.70 / 2011

FINE PRESENTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli
tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

IMPATTO ACUSTICO
VERIFICA DELLA RUMOROSITA PRODOTTA DA UNA
STRADA CHE SUBIRA INCREMENTI DI TRAFFICO

Dr. Tommaso Gabrieli


tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

OBIETTIVI
Dr. Tommaso Gabrieli

Clima acustico condizionato dalle emissioni di una


strada che coinvolge una serie di edifici
direttamente esposti alle emissioni stradali.
Criteri di valutazione :

Campo di propagazione libero;


Accertamenti strumentali effettuati con la tecnica del
campionamento temporale e spaziale;
Calcolo previsionale impostato con un input al modello
semplificato;
Rispetto del limite valutato solo per il periodo diurno.

LAYOUT GENERALE
Dr. Tommaso Gabrieli

Ricettore 1

Ricettore 2
Strada scorrimento

METODOLOGIA
Dr. Tommaso Gabrieli

Scelte in merito agli accertamenti fonometrici e alle


stime previsionali :

Misura assistita per 30 min in un punto di riferimento


con campionamento delle emissioni veicolari;

Misure assistite per 10 min in punti di verifica;

Calibrazione del calcolo previsionale in corrispondenza


del punto di riferimento e dei punti di verifica;

Calcolo della mappa del rumore stato di fatto e stato di


progetto;

Verifica dei limiti di riferimento.

POSIZIONI DI MISURA / RICETTORI


Dr. Tommaso Gabrieli

Ricettore (2)
Ricettore (1)
Punto di Misura (1)
Punto di Verifica

Punto di Misura (2)


Punto di Riferimento
Punto di Misura (3)
Punto di Verifica
Punto di Misura (4)
Punto di Verifica

RILIEVO FONOMETRICO
Dr. Tommaso Gabrieli

Punto di Riferimento = Punto di Misura (2): 11 m dal bordo stradale


To = Tm = 30 min
Durante laccertamento strumentale
stato valutato il traffico suddiviso
per categoria di veicolo. Di ogni
veicolo stato ricavato il valore di
SEL (a 10 dB dal max).
N leggeri (30 min) = 325
N pesanti (30 min) = 12

OSSERVAZIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

A partire dai valori di SEL misurati nel punto di riferimento si calcola il livello
LAeq (30 min) :
SEL leggeri
SEL pesanti

nleggeri 10 10 + n pesanti 10 10
LAeq(T ) = 10 log
T

73.9
78.3

10
10
325

10
+
12

10

= 66.7 dBA
LAeq (T ) = 10 log

Stimando lo scarto tra il livello calcolato tramite SEL e i livello direttamente


misurato dal fonometro si valuta lattendibilit della ipotesi circa gli effetti indotti
dalla strada : = 66.7 65.9 = 0.8 dBA. Scostamento del tutto accettabile.

INPUT AL MODELLO DI CALCOLO


Dr. Tommaso Gabrieli

Il modello di calcolo consente di valutare le sorgenti lineari e chiede come dato


di input un valore di potenza sonora (complessivo o per metro lineare) distribuito
in frequenza.
Volendo ricavare il dato di input a partire dai risultati della misura e mancando
linformazione in frequenza ci si riconduce ad un metodo semplificato non privo
di importanti incertezze ma che per distanze dalla infrastruttura contenute e
nelle condizioni di campo libero pu fornire risultati significativi.
Alla strada viene assegnato uno spettro di emissione piatto il cui contributo
complessivo produce gli stessi effetti energetici - cio 65.9 dBA - in
corrispondenza del punto di verifica.
8

LwAj

LwA = 10 log 10 10

LwA j = LwA 10 log(8)

j =1

LwA rappresenta il livello di potenza sonora che possibile desumere dal livello
misurato attraverso la semplice equazione della divergenza geometrica in
campo semicilindrico.

INPUT AL MODELLO DI CALCOLO


Dr. Tommaso Gabrieli

L wA j = L wA 10 log (8 )

D = 10 log (Q ) = 10 log (2 ) = 3 dBA

L wA = LAeq + 5 + 10 log( 11 ) 81 . 6 dBA


L wA j = 81 . 6 10 log (8 ) = 72 . 6 dBA
Il livello LwAj quello da utilizzare come dato di input al modello per ogni banda di
ottava.
Una volta inserito il livello di potenza si definisce il fattore di assorbimento del
suolo e i parametri di temperatura e umidit. A questo punto si valuta la
compatibilit tra il livello stimato e quello misurato in corrispondenza del punto di
riferimento (calibrazione primo livello). Se tale confronto da esito positivo allora
si cominciano a valutare le previsioni in corrispondenza dei punti di verifica
(calibrazione secondo livello).

MAPPA STATO DI FATTO


Dr. Tommaso Gabrieli

Livelli di Calibrazione
Livelli desunti ai Ricettori

STATO DI PROGETTO
Dr. Tommaso Gabrieli

Il traffico orario medio ipotizzato per il periodo diurno in fase di progetto


consente di calcolare il livello LAeq riferito al periodo diurno :
73 . 9

10

+ 58 10
800
10
LAeq ( T ) = 10 log

T ( 60 x 60 )

78 . 3
10

= 68 . 2 dBA

sotto lipotesi che LAeq(h) = LAeq (16 h).


A partire da questo valore - analogamente a quanto operato per lo stato di fatto si calcola il livello di potenza sonora per ogni banda di ottava da inserire come
input al modello previsionale.

L wA j = L wA 10 log (8 )

D = 10 log (Q ) = 10 log (2 ) = 3 dBA

L wA = LAeq + 5 + 10 log( 11 ) 83 . 9 dBA


L wA j = 83 . 9 10 log (8 ) = 74 . 9 dBA

MAPPA STATO DI PROGETTO


Dr. Tommaso Gabrieli

Livelli desunti ai Ricettori

CONSIDERAZIONI FINALI
Dr. Tommaso Gabrieli

Stato di Fatto :
Ricettore 1

LAeq(16h) = 63.0 dBA

> 60 dBA

Ricettore 2

LAeq(16h) = 58.6 dBA

< 60 dBA
Limite di riferimento

Stato di Progetto :
Ricettore 1

LAeq(16h) = 65.0 dBA

> 60 dBA

Ricettore 2

LAeq(16h) = 60.6 dBA

> 60 dBA

Il clima acustico riferito allo stato di fatto dominato dalle emissioni stradali che
in corrispondenza del Ricettore 1 superano il limite di riferimento. Lo stato di
progetto caratterizzato dal superamento del limite di riferimento anche in
corrispondenza del Ricettore 2. Accettando i livelli ottenuti senza alcuna
valutazione circa le incertezze sui risultati ci si deve porre lobiettivo di
assicurare il rispetto di alcuni limiti interni agli alloggi.

CONSIDERAZIONI FINALI
Dr. Tommaso Gabrieli

Dal DPR n. 142 / 2004 emerge che qualora i limiti esterni non siano
tecnicamente conseguibili oppure qualora sulla base di valutazioni tecniche
economiche o di carattere ambientale si evidenzi lopportunit di procedere ad
interventi diretti al ricettore (abitativo) deve essere assicurato il rispetto del limite
di 40 dBA.
Consideriamo la situazione pi cautelativa in corrispondenza del Ricettore 1
dove si stima un livello LAeq (16h) = 65 dBA.
Evitando di ricorrere al calcolo preciso che richiede la determinazione della
intensit sonora e della potenza sonora trasmessa attraverso la partizione di
facciata si utilizza la pi semplice equazione dellisolamento acustico di facciata:

T
T
D 2 m , nT = L1, 2 m L 2 + 10 log
40 dBA
L 2 = 65 45 + 10 log
0 .5
0 .5
La condizioni posta conduce ad un tempo di riverbero T < 53 sec certamente in
accordo con quanto accade nella realt.

CONCLUSIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

Lo studio basato su accertamenti strumentali realizzati con la tecnica


del campionamento temporale. In tal senso sarebbe necessario
verificare leffettiva rappresentativit del risultato fonometrico rispetto
alla rumorosit diurna. Per la strada in questione sarebbe stato meglio
effettuare misure di almeno 3 - 4 h di misura suddivise nellarco
temporale diurno (tra met mattina e met pomeriggio saltando le ore
con traffico atipico).
Lanalogia tra i risultati ottenuti direttamente dallo strumento e dal
campionamento dei SEL dimostra leffettiva influenza delle emissioni
stradali sul clima acustico.
La scelta di riferirsi ad uno spettro di emissione piatto impedisce una
valutazione precisa della riflessione introdotta dalla pavimentazione e
dellassorbimento introdotto dallaria.

IMPATTO ACUSTICO
VERIFICA DELLA RUMOROSITA PRODOTTA DA UNA
STRADA CHE SUBIRA INCREMENTI DI TRAFFICO

FINE PRESENTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli
tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

ATTIVITA PRODUTTIVA
VERIFICA DELLA RUMOROSITA PRODOTTA DA
SINGOLE SORGENTI CON RUMORE RESIDUO NON
TRASCURABILE

Dr. Tommaso Gabrieli


tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

OBIETTIVI DELLO STUDIO


Dr. Tommaso Gabrieli

Insediamento produttivo confinante con un edificio


residenziale. Si intende verificare il limite di emissione
applicato alla rumorosit prodotta dallinsediamento valutata
in corrispondenza del ricettore maggiormente esposto. Si
mettono in evidenza le difficolt riscontrate i) durante
lidentificazione della rumorosit da attribuire alle sole
sorgenti produttive e per ii) proiettare tale rumorosit in
corrispondenza della posizione occupata dal ricettore
indagato.

Sorgenti sonore dellinsediamento :


9
9
9

Compressore per la produzione di aria compressa;


Ventilatore industriale;
Urti tra bombole in ferro.

LAYOUT GENERALE
Dr. Tommaso Gabrieli

Importante infrastruttura stradale

Attivit con bombole

Compressore

PM01

Ventilatore

PM03
PM02

Edificio indagato

Recinzione

DESCRIZIONE SORGENTI
Dr. Tommaso Gabrieli

Sorgenti della attivit indagata :

Compressore appoggiato al suolo a 2 m dalla recinzione di


confine dellimpianto e posto sotto una tettoia (funzionante
per 3 h / giorno);
Ventilatore appoggiato al suolo a 20 m circa dalla recinzione
(funzionante per 2 h / giorno);
Attivit di imbottigliamento bombole a 30 m circa dalla
recinzione (attivit per 3 h / giorno).

Sorgenti residue :

Importante infrastruttura di trasporto stradale.

CRITERI DI VALUTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

Le emissioni generate allinterno dellarea occupata dallimpianto - valutate


in corrispondenza del ricettore - sono poco percepibili in quanto
sistematicamente mascherate (disturbate) dalla rumorosit residua;

La scelta delle posizioni di misura dunque basata sulla necessit di


rilevare le emissioni delle singole sorgenti in posizioni dove queste
possano esercitare i loro effetti;

Le posizioni di misura sono tutte interne allarea di pertinenza della attivit


e la rumorosit registrata ha dunque subito alcune semplici operazioni di
normalizzazione con la distanza per poterla verificare in corrispondenza
del ricettore indagato;

Le emissioni indagate sono talvolta disturbate - oltre che dalla rumorosit


stradale - anche dalla rumorosit prodotta da attivit minori o comunque
atipiche rispetto agli obiettivi proposti;

Per confermare i presupposti di propagazione si sono realizzati alcuni


accertamenti contemporaneamente in due punti di misura.

VERIFICHE STRUMENTALI
Dr. Tommaso Gabrieli

La verifica strumentale mirata a valutare le emissioni prodotte dal compressore


produce risultati fortemente condizionati dalla propagazione in campo vicino e
ostacolato da pareti schermanti (tettoia e muretto). Tali risultati non possono
subire una immediata generalizzazione in base alla legge della divergenza
geometrica applicata alle sorgenti puntiformi; in mancanza di una applicazione
modellistica raffinata il dato finale sar piuttosto impreciso.
La verifica strumentale delle emissioni prodotte dalla attivit con le bombole
condotta in una unica posizione (PM01) e la principale necessit riguarda
loperazione di scorporo delle emissioni indagate rispetto ad un residuo che
influenza sistematicamente il tracciato rilevato.
La verifica strumentale delle emissioni prodotte dal ventilatore condotta in due
punti di misura contemporaneamente (PM02 e PM03) in quanto la rumorosit
registrata nel punto pi distante dal ventilatore (PM03) - che va bene per
rilevarne gli effetti in campo lontano - eccessivamente influenzata dalle
emissioni residue.

COMPRESSORE 1 di 4
Dr. Tommaso Gabrieli

La verifica condotta in due punti di misura (PM01: h=2m d=4m e PM01*: h=4m d=7m)
in prossimit della tettoia realizzati contemporaneamente per ricavare quante pi
informazioni possibili circa le emissioni e le modalit di propagazione.
Momenti interessati dalla
attivazione del compressore

75

70

65

60

55

PM01
50
09h25

09h30

attivit 3
compressore 1

09h35

09h40

09h45
compressore 4
attivit 4

attivit 2
compressore 3

residuo
residuo
residuo
residuo

09h50

09h55
compressore 2
attivit 1

2
3
4
1

Il compressore ha un funzionamento ciclico e durante lattivazione produce una


rumorosit stazionaria in parte condizionata da qualche evento residuale.

COMPRESSORE 2 di 4
Dr. Tommaso Gabrieli

1 4
LAeq(T )CompressoreRe siduo = 10 log
Ti 10
T i =1

LAieqCompressoreRe siduo

LAieq Re siduo
1 4
LAeq ( T ) Re siduo = 10 log
Ti 10 10
T i =1

10

LAeq (856 sec )Compressor e Re siduo = 64.6dBA

LAeq (1176 sec )Solo Re siduo = 59 . 4 dBA

59.4

64.6
LAeqCompressore = 10 log10 10 10 10 = 63.1dBA

Questo livello comprende anche il contributo di


alcuni eventi residuali atipici.

La presenza della tettoia che copre la sorgente e del muretto posteriore complicano
enormemente la possibilit di schematizzare il campo di propagazione. In effetti il campo
di propagazione tra sorgente e punto di misura PM01* non pu essere considerato libero
a causa dellostacolo costituito dal bordo della tettoia. Ad essere precisi anche il rumore
misurato in PM01 che vede la sorgente dipende da un campo sonoro in parte
riverberato sotto la tettoia. In queste condizioni si effettua laccertamento anche nel punto
di misura PM01* pi distante dalla sorgente e soprattutto pi orientato al ricettore.
I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

COMPRESSORE 3 di 4
Dr. Tommaso Gabrieli

Misure contemporanee

In colore nero il livello registrato a h = 4 m


In colore rosso il livello registrato a h = 2 m

75
70
65
60
55

PM01*

50
11h27

11h28

11h29

11h30

PM01

Tettoia
Ricettore

PM01
11h31

Il muretto posteriore scherma il campo


sonoro prodotto dal traffico stradale.

PM01*

In PM01 si risente in modo diretto delle


emissioni generate dal compressore e in
misura minore della rumorosit stradale
residua.
In PM01* i livelli misurati sono fortemente
condizionati dalle emissioni stradali che non
consentono una valutazione diretta della
rumorosit prodotta dal compressore.

Compressore

COMPRESSORE 4 di 4
Dr. Tommaso Gabrieli

Sono individuati i momenti del tracciato utili ad individuare


le sole emissioni prodotte dal compressore.

75
70
65
60
55

11h27

11h28

Nei momenti caratterizzati dalla minore


rumorosit stradale (auto molto lente o auto
ancora distanti dalla postazione microfonica) in
corrispondenza della posizione di misura PM01*
si possono avvertire i livelli prodotti dal
compressore; tali livelli potranno comunque
ancora subire linfluenza - anche se minima prodotta dalla rumorosit residua.

11h29

11h31

6PM01

60

55

50

45
1

Assistendo laccertamento strumentale


possibile verificare direttamente linfluenza delle
eventuali emissioni disturbanti rispetto lobiettivo
voluto.

5
PM01*

11h30

65

dBA

50

m isura

LAeq (A) = 62.5 dBA & LAeq (B) = 55.5 dBA


Attenuazione media 7 dB

VENTILATORE 1 di 2
Dr. Tommaso Gabrieli

La verifica condotta in due punti di misura (PM02 e PM03 entrambe a h=4m) per
agevolare il riconoscimento delle emissioni prodotte dal solo ventilatore e per confermare
lattenuazione attesa dalla legge della divergenza geometrica.
70

PM02 (20 m dal ventilatore)

PM03 (40 m dal ventilatore)

68

PM03

66
64
62
60

PM02

58
56
54
52

PM0350

11h14

11h15

11h16

11h17

Misure contemporanee
11h18

11h19

PM02

La verifica condotta nel punto di misura PM02 consente di valutare la variabilit


associata alle emissioni prodotte dal ventilatore (che non sono poi cos ridotte ~ 5760
dBA) in condizioni poco influenzate dalla rumorosit residua. Con la verifica effettuata
nel punto di misura PM03 si valuta il contributo del ventilatore sistematicamente
mascherato dalla rumorosit stradale; tale misura serve inoltre a verificare il risultato
previsionale applicato alle emissioni generate dalla sorgente indagata.

VENTILATORE 2 di 2
Dr. Tommaso Gabrieli

Per semplicit la variabilit associata ai dati rilevati nella posizione di misura PM02 si
considera dovuta solo alle dinamiche di funzionamento del ventilatore.
Gli intervalli di tempo - riferiti al tracciato rilevato nella posizione di misura PM03 - utili a
ricavare informazioni interessanti sugli effetti esercitati dal ventilatore sono quelli
caratterizzati dalla minore rumorosit prodotta dalla sorgente stradale.
La variabilit associata alle emissioni del ventilatore (PM02) risulta inferiore a 4 dB (L5 - L95
= 3.8 dB) mentre la variabilit introdotta dalle emissioni stradali (PM03) risulta molto
maggiore (L5 - L95 > 10 dB) a causa dei transiti delle auto pi vicine alla postazione
microfonica. Il livello prodotto dal solo ventilatore ricavato dal valore statistico L95
misurato nella posizione PM03 (L95 = 54.0 dBA) e dal livello equivalente misurato nella
posizione PM02 (LAeq = 58.9 dBA) ricordando che i singoli risultati - e dunque anche il
confronto tra essi - saranno comunque un po influenzati dalla rumorosit residua.
Si ricava il valore della attenuazione subita dai livelli sonori a causa della propagazione dalla
posizione PM02 alla posizione PM03: = LAeq - L95 = 58.9 - 54.0 = 4.9 dB. Si stima il
valore della attenuazione teorica dovuta dalla semplice divergenza geometrica e lo si
confronta con il valore misurato. La differenza tra i due valori tutta riconducibile alla
incertezza introdotta dalla variabilit dei fenomeni sonori non considerati (emissioni stradali
e ciclicit del ventilatore).

40
Teorica = 20 log
= 6 . 0 dB > Rilevata = 4 . 9 dB
20

ATTIVITA CARICO BOMBOLE 1 di 2


Dr. Tommaso Gabrieli
#3 Leq 1s A
80

LUN 29/05/06
10h31m14
59.4dB
Livelli
generati
dal traffico
stradale 0h28m46 SEL

Picchi generati dagli urti tra le


bombole. Si contano 33 urti in 15 min

75

91.8dB

Picchi generati dagli eventi anomali


Livelli stradali e del nastro
trasportatore

70
65
60
55
50
45
40

10h40 il carico delle10h45


10h50
I livelli minimi che 10h35
si misurano durante
bombole sono influenzati
dal
Spettro
atipiciprodotto da urti
nastro + traffico che - a
traffico
rumore
un nastro trasportatore
differenza degli urti - produce
livelli stazionari nel tempo.

11h00

PM01

Valore medio dei SEL registrati per ogni urto.

33

SELUrto =

10h55

SELi
i =1

33

= 69.6 2.5dBA

Scorporo degli impulsi

Scorporato dagli atipici

LAeqUrti _ Bombole (15 min) = SELUrto + 10 log(nUrti ) 10 log(15 60) = 55.2dBA


55 .2
60 .6

LAeq Nastro +Traffico = 10 log 10 10 10 10 = 59 .1BA

56 .3
59 .1

LAeq Nastro = 10 log 10 10 10 10 = 55 .8 BA

I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

ATTIVITA CARICO BOMBOLE 2 di 2


Dr. Tommaso Gabrieli

La verifica strumentale serve ad ottenere informazioni sulla rumorosit prodotta dalle


operazioni di carico delle bombole che - urtando fra loro - generano emissioni sonore a
carattere impulsivo. Le bombole vengono trasportate e caricate attraverso un nastro
trasportatore costantemente in funzione durante lintera operazione.
La prima parte del tracciato influenzata - oltre che dagli urti - anche dalle emissioni
prodotte dal nastro trasportatore e dal traffico stradale. La seconda parte del tracciato
riflette le emissioni stradali ed alcuni eventi atipici non di interesse.
Le due parti del tracciato sono caratterizzate da una rumorosit complessiva non troppo
differente implicando alcune difficolt ad ottenere valori di scorporo precisi.
Lindividuazione delle quote di rumore prodotte dalle singole sorgenti condotta per fasi
successive in funzione della priorit stabilita dalla possibilit di scorporo. La facilit con cui
si riescono ad individuare gli impulsi permette una valutazione immediata della quota
prodotta dalle bombole. A questo punto si in grado di valutare il contributo complessivo
della strada e del nastro trasportatore. Confrontando tra loro le due parti del tracciato si
infine in grado di ricavare il livello associato al solo nastro trasportatore.

CONCLUSIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

La rumorosit ricavata per ogni sorgente allinterno dellarea di pertinenza dellimpianto


viene estesa con la legge della divergenza geometrica in campo libero al ricettore
maggiormente esposto.
Le emissioni valutate al ricettore saranno successivamente sommate energeticamente e
poi normalizzate al tempo di riferimento diurno.
Il ventilatore, lurto tra bombole e il nastro trasportatore sono facilmente riconducibili a
sorgenti puntuali la cui rumorosit si propaga in campo libero fino a ricettore.
Relativamente al compressore - in mancanza di uno strumento previsionale sofisticato - si
possono fare solo alcune ipotesi riduttive come quella di associare al ricettore indagato il
livello valutato in corrispondenza del punto di misura PM01* (ipotesi cautelative). In
alternativa si pu cercare una maggiore correlazione tra la rumorosit prodotta dal
compressore valutata in punti via via pi distanti dalla tettoia (da 4 m a 7 m si misura una
attenuazione di 7 dB ben pi elevata rispetto a quella prevista dalla divergenza
geometrica).

ATTIVITA PRODUTTIVA
VERIFICA DELLA RUMOROSITA PRODOTTA DA
SINGOLE SORGENTI CON RUMORE RESIDUO NON
TRASCURABILE

FINE PRESENTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli
tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

IMPATTO ACUSTICO
PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO: BAR (2)

Dr. Tommaso Gabrieli


tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

ACCERTAMENTO STRUMENTALE
Dr. Tommaso Gabrieli

Verificare i limiti normativi in corrispondenza del ricettore


maggiormente esposto alla rumorosit prodotta da un bar
collocato in ambito urbano.

Sorgenti sonore :
9

Impianto stereo (gi presente) e Impianto per musica dal


vivo posti allinterno del locale;

Unit di climatizzazione (gi presente) posta allesterno del


locale;

Emissioni stradali.

OBIETTIVI GENERALI
Dr. Tommaso Gabrieli

Locale inserito in un edificio che ospita anche unit abitative


soprastanti il locale medesimo.

Criteri di valutazione :
9

Emissioni generate allinterno del locale che si propagano


attraverso il solaio al piano soprastante;
soprastante

Emissioni generate dalle unit


unit di climatizzazione esterne
valutate

in

corrispondenza

della

finestra

del

ricettore

maggiormente esposto;
9

Le emissioni prodotte dall


dallimpianto stereo e quelle prodotte
dall
dallimpianto di climatizzazione gi
gi esistenti possono essere
accertate direttamente;

Limpianto di musica dal vivo non ancora operativo.

LAYOUT GENERALE
Dr. Tommaso Gabrieli

FINESTRE RICETTORE

UNITA DI CLIMATIZZAZIONE

VERIFICA FONOMETRICA
Dr. Tommaso Gabrieli

Si caratterizza la sorgente interna (impianto stereo) con uno o pi


accertamenti fonometrici dentro al locale con emissioni musicali attive.
senza emissioni musicali

#6 Leq 1s A
70
65

5/01/07 17h39m34 62,6dB 0h04m10 SE86,6dB

60
55
50
45
40

con emissioni musicali


17h40
residuo

17h41

17h42

17h43

volume us
Il tracciato fonometrico puramente
rappresentativo. Il tempo di misura reale deve
risultare certamente maggiore e consentire la
pi idonea e cautelativa verifica delle
emissioni musicali.

TRASMISSIONE ATTR. SOLAIO


Dr. Tommaso Gabrieli

Osservazioni :
1. Si considera la rumorosit
dellimpianto stereo;

prodotta

dalle

emissioni

2. Si misura lo spettro in frequenza del livello equivalente


valutato sullintervallo di misura;
3. Si stima il potere fonoisolante offerto dal solaio; in alternativa
lo si verifica strumentalmente (opportunit rara);
4. Per ogni frequenza si applica lequazione che consente di
calcolare la trasmissione del rumore tra due locali chiusi
(campo riverberato) separati da una parete.

TRASMISSIONE ATTR. SOLAIO


Dr. Tommaso Gabrieli

Lp

= Lp 1 R + 10 log (S d ) 10 log ( A )

I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

LAeq complessivo valutato al vano superiore

TRASMISSIONE IN ESTERNO
Dr. Tommaso Gabrieli

L P 2 = L P1 R 6

Equazione utile a una prima stima del livello sonoro


valutato in prossimit della partizione perimetrale.

I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

LAeq complessivo valutato esternamente

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

La verifica strumentale stata


realizzata direttamente in facciata
di fronte alle finestre del piano
primo.
Il tracciato fonometrico piuttosto
sporco a dimostrazione di una
rumorosit condizionata da eventi
atipici o comunque poco influenzata
dalle emissioni impiantistiche.

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

Osservazioni :
1.

Il livello ambientale con gli impianti accesi inferiore al livello residuo;

2.

Il valore L95 valutato per il rumore ambientale aiuta a caratterizzare e soprattutto a valutare
quantitativamente lemissione prodotta dal solo impianto che emette in modo stazionario.
14
12

I livelli minimi con gli impianti attivi si collocano in

10

distribuzione riferita alla rumorosit residua.

corrispondenza di valori pi elevati rispetto a quelli della

8
6
4
2
0
50

52

54

56

58

60

62

64

66

68

70

Il livello che meglio approssima la rumorosit prodotta dalle sole emissioni impiantistiche pari a L95
Ambientale = 53.7 dBA che infatti risulta coerentemente maggiore del rispettivo valore statistico riferito
alla rumorosit residua L95 Residuo = 51.9 dBA. Dunque la semplice differenza tra livello LAeq
Ambientale e LAeq Residuo non in grado di riprodurre con correttezza il valore del livello differenziale.

IMPIANTO PER MUSICA DAL VIVO


Dr. Tommaso Gabrieli

Criteri di valutazione :
1. Nella impossibilit di effettuare una verifica strumentale diretta delle
emissioni musicali la valutazione ricondotta ad un calcolo
previsionale basato su ipotesi che dovranno essere confermate
nella realt;
2. Si vuole individuare la rumorosit massima erogabile dallimpianto in
progetto in modo da mantenere il rispetto del limite di applicabilit
del criterio differenziale (25 dBA) valutato in corrispondenza
dellalloggio soprastate;
3. Adottando lusuale espressione che lega le rumorosit valutata in
due alloggi separati da una parete si ricava in frequenza il limite
della rumorosit prodotta dallimpianto in progetto (valutata dentro il
locale).

IMPIANTO PER MUSICA DAL VIVO


Dr. Tommaso Gabrieli

Lp
90

= Lp 1 R + 10 log (S d ) 10 log ( A )

Rw solaio
LAeq piano prim o
LAeq piano interrato

80

70

60

50

La rumorosit prodotta dallimpianto riferita ad uno


spettro normalizzato ricavato da bibliografia oppure da
verifiche strumentali reali condotte dentro locali analoghi.

Lasciando fisso il valore di Rw, della superficie


Sd e dellassorbimento A ipotizzato per lalloggio
soprastante si trasla su e gi lo spettro di
emissione Lp1 in modo da non superare il limite
prestabilito per Lp2.

40

30

La distribuzione in frequenza della rumorosit calcolata


al piano primo deve fornire complessivamente un livello
inferiore a 25 dBA.

20

10

0
10

5
12

0
16

0
20

z
H

0
25

z
H

5
31

z
H

0
40

0
50

0
63

0
80

z
1

z
kH

25
1.

kH

z
6
1.

z
kH

kH

z
5
2.

z
kH

15
3.

kH

LIMITE DIFFERENZIALE
Dr. Tommaso Gabrieli

E possibile ricondursi a due tipologie di scenari:


valutazione del criterio in corrispondenza dellalloggio superiore con finestre aperte
per considerare gli effetti degli impianti di climatizzazione;
valutazione del criterio in corrispondenza dellalloggio superiore con finestre chiuse
per considerare gli effetti prodotti dalla musica.

Lo studio non comprende laccertamento strumentale della rumorosit residua


dentro lalloggio esposto e dunque:
nel caso degli impianti di climatizzazione la rumorosit ambientale misurata in
esterno in prossimit delle finestre potr essere confrontata con la rumorosit residua
registrata in esterno nella medesima posizione solo sotto lipotesi che tra lambiente
esterno e quello interno i livelli di tutte le sorgenti subiscano la medesima
attenuazione a finestre aperte;
nel caso delle emissioni musicali la rumorosit residua interna allalloggio potr
essere calcolata considerando lattenuazione subita dai livelli stradali che
attraversano le superfici perimetrali.

LIMITI ASSOLUTI
Dr. Tommaso Gabrieli

La verifica dei limiti condotta in corrispondenza delle finestre


dellalloggio pi esposto alle emissioni impiantistiche e musicali.
Limite di emissione :
la verifica pu essere realizzata in modo diretto utilizzando i valori statistici ricavati
dai risultati strumentali.

Limite assoluto di immissione :


difficile sostenere che la rumorosit ambientale dominata dalle emissioni
impiantistiche che risultano infatti fortemente condizionate dagli eventi atipici e
stradali;
in caso di superamento del limite assoluto di immissione si dichiarer il contributo a
tale non conformit dovuto alla attivit.

IMPATTO ACUSTICO
PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO: BAR (2)

FINE PRESENTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli
tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

CAPANNONE

INDUSTRIALE

RUMOROSITA GENERATA ALLINTERNO DI UN EDIFICIO


INDUSTRIALE E TRASMESSA VERSO LAMBIENTE
ESTERNO

Dr. Tommaso Gabrieli


tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

DESCRIZIONE PROGETTO
Dr. Tommaso Gabrieli

Fabbricato destinato a falegnameria previsto in corrispondenza di una


area produttiva mista. Saranno in funzione macchinari e utensili le cui
emissioni di rumore si propagheranno verso lambiente esterno
attraverso le partizioni perimetrali del fabbricato.

Sorgenti sonore :

Macchinari e utensili per la lavorazione del legno collocati


allinterno del fabbricato;

Impianti previsti allesterno del fabbricato a servizio del trattamento


climatico;

Emissioni stradali che dominano il clima acustico stato di fatto.

LAYOUT GENERALE
Dr. Tommaso Gabrieli

strada extraurbana
principale

fabbricato in
progetto

ricettore
maggiormente esposto

strada locale non


significativa

CRITERI DI VALUTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

Scenario stato di fatto :

Il clima acustico di ante operam valutato con una sola misura


fonometrica i cui risultati sono estesi allarea di indagine attraverso
un modello previsionale.

Scenario stato di progetto :

La rumorosit di post operam valutata considerando il contributo


delle sorgenti interne ed esterne al fabbricato in progetto;

I modelli di calcolo fanno riferimento i) alla norma UNI EN 12354-4


che consente di ricavare il livello di potenza sonora irradiato
dallinvolucro di un fabbricato a causa del rumore esercitato
allinterno dello stesso e ii) alla norma ISO 9613-2 per la
propagazione sonora in ambiente esterno.

LAYOUT PARTICOLARE
Dr. Tommaso Gabrieli

strada extraurbana
principale
punto di misura
posizione (1)

~4 0

ricettore
maggiormente esposto
fabbricato in
progetto

RILIEVO FONOMETRICO (1 di 2)
Dr. Tommaso Gabrieli

1 punto di misura - posizione (1)


To = 1 h (11.00 12.00) e 1 h (22.00 23.00)
Tm = 11 h periodo diurno e 8 h periodo notturno
Periodo Diurno

LAeq = 57.5 dBA


L95 = 48.2 dBA

Periodo Notturno

LAeq = 52.5 dBA


L95 = 42.0 dBA

RILIEVO FONOMETRICO (2 di 2)
Dr. Tommaso Gabrieli
LAeq = 57.5 dBA

Nel periodo
diurno
la
rumorosit
maggiormente concentrata sui livelli centrali
simili al livello equivalente complessivo.

Nel periodo notturno la distribuzione si presenta


pi larga e le sorgenti meno rilevanti riescono
ad esercitare i loro effetti rispetto alle emissioni
stradali.

LAeq = 52.5 dBA

OSSERVAZIONI
Dr. Tommaso Gabrieli

Posizioni di misura :

La configurazione planimetrica (posizione del ricettore, delle


sorgenti esistenti e di quelle in progetto) consente di verificare la
rumorosit di ante operam in un unico punto di misura. I risultati
dellaccertamento sono utilizzati per valutare il clima acustico
direttamente al ricettore e per calibrare il risultato previsionale utile
ad una rappresentazione estesa dello scenario stato di fatto;

La presenza di un maggior numero di ricettori e/o di una maggiore


articolazione delle sorgenti residuali poteva implicare scelte
diverse in merito al numero e alla posizione dei punti di misura.

CRITERI GENERALI
Dr. Tommaso Gabrieli

Obiettivo della analisi :


Verificare le emissioni prodotte allinterno del fabbricato che si propagano nellambiente
esterno attraverso le partizioni perimetrali verticali. La rumorosit di progetto unitamente
a quella esistente poi utilizzata per verificare la conformit rispetto ai limiti di norma in
corrispondenza del ricettore pi esposto.

Metodo :

Le partizioni perimetrali del fabbricato sono opportunamente segmentate sulla base


delle indicazioni della norma UNI 12354-4;
Si valuta la posizione di ogni sorgente interna al fabbricato e se ne ricava la rispettiva
distanza rispetto ad ogni segmento;
A partire dalla potenza sonora certificata per ogni sorgente si stima il campo sonoro
interno al fabbricato e valutato in corrispondenza di ogni segmento (ad 1 m dalla
partizione);
Si calcola il livello di potenza sonora della sorgente puntiforme che rappresenta ogni
segmento;
Si calcola il livello di pressione sonora ovvero il livello equivalente in corrispondenza
del ricettore indagato sulla base delle indicazioni della norma ISO 9613-2.

CRITERI GENERALI
Dati e Informazioni da recuperare :

Dr. Tommaso Gabrieli

Layout delle sorgenti interne al fabbricato indicandone le rispettive distanze rispetto


alle pareti perimetrali;
Layout delle sorgenti esterne al fabbricato valutandone la distanza e il tipo di
propagazione rispetto al ricettore indagato;
Livello di potenza sonora - in frequenza - di ogni sorgente prevista allinterno e
allesterno del fabbricato in progetto;
Tempo di attivazione di ogni sorgente;
Potere fonoisolante degli elementi perimetrali (pareti, portoni e finestre);
Coefficiente di assorbimento acustico medio interno al fabbricato in progetto.

Condizioni per la segmentazione :

Le condizioni di propagazione del suono ai pi vicini punti ricettori la stessa per tutti
gli elementi del segmento;
La distanza segmento-punto ricettore pi vicino maggiore del doppio della
dimensione massima del segmento;
Agli elementi del segmento si pu applicare lo stesso livello di pressione sonora
interna e la medesima direttivit.

LAYOUT INTERNO AL FABBRICATO


Dr. Tommaso Gabrieli

DATI SORGENTI E PARTIZIONI


Dr. Tommaso Gabrieli

Segmentazione delle partizioni verticali perimetrali :


La suddivisione delle pareti scelta sulla base della composizione in diversi elementi di ogni segmento e della
distanza tra questo ultimo rispetto al ricettore indagato; i versanti est ed ovest sono suddivisi in 2 segmenti.

TECNICHE DI ELABORAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

Segmentazione :

Il livello di potenza sonora della sorgente puntiforme che rappresenta il segmento


proporzionale alla superficie che deve rappresentare;
Nel caso dei fabbricati industriali la costante Cd vale tipicamente -3 dB;
La presenza - allinterno del fabbricato - di una o pi partizioni (ad esempio vani uffici,
vani accessori, etc) complica il calcolo del campo sonoro semiriverberato valutato
in corrispondenza delle partizioni perimetrali, in questo caso si possono
cautelativamente trascurare gli effetti esercitati dagli ostacoli interni;
Il potere fonoisolante complessivo di ogni segmento calcolato a partire dai singoli
Rw mediati tra loro e normalizzati alle superfici dei rispettivi elementi;

S
LW = L p ,int + Cd R ' + 10 log
S0

Lp,int : Livello di pressione sonora interno valutato ad 1


m dal segmento (dB)
Cd : Termine correttivo della diffusivit sonora (-3 dB)
R
: Potere fonoisolante apparente del segmento (dB)
S, S0 : Superficie del segmento e di riferimento (1 m2)

D n , e ,i
Ri
m
m+n

S
A
R ' = 10 log i 10 10 + 0 10 10
i =1 S
m +1 S

Ri
Si
Dn,e,i
A0
m, n

:
:
:
:
:

Potere fonoisolante app. dellelemento i-esimo (dB)


Superficie del segmento i-esimo (m2)
Isolamento ac. norm. piccolo elemento i-esimo (dB)
Superficie di riferimento (1 m2)
Numero di grandi e piccoli elementi del segmento

TECNICHE DI ELABORAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

Campo semiriverberato interno al capannone :


Dopo aver impostato la suddivisione in segmenti si stima il livello di pressione sonora
ovvero il livello equivalente prodotto da ciascuna sorgente interna in corrispondenza dei
segmenti perimetrali. Si valuta dunque la quota sonora riverberata che risulta uniforme
su tutto il volume interno e la quota sonora diretta valutata in corrispondenza del punto
che rappresenta ogni segmento perimetrale.

Q 4
+
L p ,int,i = LW ,i + 10 log

2
4ri R

R=

A
(1 )

A = i Si
i

Lp,int,i : Livello di pressione sonora interno prodotto dalla


sorgente i-esima per ciascun segmento (dB)
Lw,i : Livello di potenza sonora generata dalla sorgente iesima (dB)
Q
: Fattore di direttivit
ri
: Distanza tra la sorgente sonora e il punto
rappresentativo del segmento (m)
R
: Costante dambiente (m2)

Quota riverberata
Quota diretta

R
A
Si
i

:
:
:
:

Costante dambiente (m2)


Area equivalente di assorbimento acustico (m2)
Area della porzione i-esima della superficie (m2)
Coefficiente di assorbimento acustico della porzione i-esima della superficie (m2)

LIVELLO EQUIVALENTE INTERNO


Dr. Tommaso Gabrieli

Si calcola il livello di pressione sonora generato dalle sorgenti interne e valutato in


corrispondenza di ogni segmento. Esempio riferito al versante Est (Segmenti 2 e 3).
Superficie interna che racchiude tutto il volume :
S = 6608 m2
Segmento 2 :
25 m
r1 =
r2 =
19 m
15 m
r3 =
21 m
r4 =

T
Leqi (16h ) = Lpi + 10 log i
16
Leq2 (16h)
Leq3 (16h)
Leq4 (16h)

Leq1 (16h)
Leq(16h) = 10 log10 10 +10 10 +10 10 +10 10 dB

Segmento 3 :
20 m
r1 =
r2 =
14 m
09 m
r3 =
r4 =
20 m

Segmento 2 :
Q/4r12 =
Q/4r22 =
Q/4r32 =
Q/4r42 =

2.55 10-4
4.59 10-4
7.08 10-4
3.67 10-4

m-2
m-2
m-2
m-2

Segmento 3 :
Q/4r12 =
Q/4r22 =
Q/4r32 =
Q/4r42 =

4.03 10-4
8.54 10-4
21.6 10-4
4.22 10-4

m-2
m-2
m-2
m-2

Calcolo del livello equivalente prodotto da ogni sorgente


Calcolo del livello equivalente complessivo

I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

LIVELLO EQUIVALENTE INTERNO


I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

Dr. Tommaso Gabrieli

Livello equivalente Leq (16h) complessivo


in corrispondenza del Segmento 2

Livello equivalente Leq (16h) complessivo


in corrispondenza del Segmento 3

LIVELLO DI POTENZA SONORA


I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

Dr. Tommaso Gabrieli

Segmento 2 :
S
=
S Portone =
S Finestre =
S Cls
=

99
24
5
70

m-2
m-2
m-2
m-2

Segmento 3 :
S
=
S Porta
=
S Finestre =
S Cls
=

99
2
11
86

m-2
m-2
m-2
m-2

Le tabelle forniscono il livello di potenza sonora Lw


valutato per ogni elemento del segmento; in
alternativa si stima Rw complessivo e poi si calcola
Lw da associare allintero segmento.

Segmento 3

Segmento 2
Livello di potenza sonora calcolato per ogni
elemento del segmento. La somma energetica
dei tre livelli fornisce lo stesso risultato Lw
prodotto a partire dal valore medio Rw del
segmento.

LIVELLO DI POTENZA SONORA


Dr. Tommaso Gabrieli

Esempio di calcolo - alla frequenza di 63 Hz - del livello di potenza


sonora della sorgente puntiforme rappresentante il Segmento 2.

R ' Segmento

= 10 log

i =1

'

Segmento 2

Si
10
S

Ri
10

20
24
22
24

5
70
= 10
10 10 +
10 10 +
10 10
99
99
99

= 21 . 5 dB

S
LW = L p ,int + C d R ' + 10 log
S0

63 Hz

= 71 3 21.5 + 10 log(99) = 66.5dB

In alternativa - come mostrato in tabella - si calcola il livello di potenza sonora associato ad ogni
elemento del segmento che successivamente sono sommati energicamente.

LW

Portone

= 71 3 20 + 10 log (24 ) = 61 . 8 dB

LW

Finestre

= 71 3 24 + 10 log (5 ) = 50 . 8 dB

LW

Cls

= 71 3 22 + 10 log

LW _ Tot = 10 log10

61.8
10

+ 10

50.8
10

+ 10

64.5
10

(70 ) =

64 . 5 dB

66.5dBA

I dati e i risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

IMMISSIONI SONORE
Dr. Tommaso Gabrieli

Procedimento :

Una volta stabilito il livello di potenza LAw da associare ai segmenti di facciata si

Si indica la mappatura acustica calcolata per lo scenario stato di fatto calibrata sulla

Si stima infine la mappatura acustica riferita allo stato di progetto.

procede con la stima della propagazione in ambiente esterno;


base del risultato strumentale;

Ante Operam

In questa posizione il risultato del


modello deve essere compatibile con
il risultato strumentale.

MAPPATURA STATO DI PROGETTO


Dr. Tommaso Gabrieli

La falegnameria rappresentata attraverso le sei sorgenti che simulano le pareti emittenti e le


due sorgenti in corrispondenza degli impianti esterni in prossimit della parete ovest.
Post Operam

Ai livelli stradali si aggiunge la


rumorosit prodotta dalla nuova attivit.

10

RISULTATI
Dr. Tommaso Gabrieli

Commenti :

Il dato di input del modello di calcolo riferito al periodo diurno e dunque la mappa
rappresentativa della rumorosit sulle 16 ore. La mappa stato di progetto dunque
utilizzabile per la verifica delle immissioni diurne;
Il calcolo previsionale consente di valutare il contributo generato da ogni sorgente
sonora che esercita i propri effetti al ricettore indagato. In questo modo si verifica il
rispetto del limite di emissione diurno;
La verifica del limite differenziale deve essere condotta nelle condizioni pi cautelative
e dunque con tutte le sorgenti attive senza applicare normalizzazioni al periodo di
riferimento diurno. Si dovr effettuare un nuovo calcolo previsionale impostando come
input al modello il dato di potenza sonora priva delle normalizzazione sul tempo.
Quota di rumorosit dovuta ad ogni sorgente
esistente e di progetto valutata al ricettore e
riferita al periodo diurno.

RISULTATI
Dr. Tommaso Gabrieli

Osservazioni finali :
La valutazione delle immissioni deve essere condotta scorporando la
rumorosit stradale in quanto il ricettore si trova allinterno della fascia di
rispetto acustica della infrastruttura;
La verifica delle immissioni pu essere condotta senza particolari scorpori
solo se la rumorosit complessiva risulta inferiore al limite assoluto di
immissione della classe acustica di riferimento (in ogni caso il modello tarato
sullante operam consente lindividuazione immediata del contributo
stradale);
La valutazione del limite di emissione si effettua considerando solamente il
contributo (complessivo) delle sorgenti in progetto;
Per il principio di cautela la valutazione del criterio differenziale condotta
considerando anche il valore percentile L95 della rumorosit residua.

11

CAPANNONE

INDUSTRIALE

RUMOROSITA GENERATA ALLINTERNO DI UN EDIFICIO


INDUSTRIALE E TRASMESSA VERSO LAMBIENTE
ESTERNO

FINE PRESENTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli
tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

12

PARCO EOLICO
PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO

Dr. Tommaso Gabrieli


tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

OBIETTIVI GENERALI
Dr. Tommaso Gabrieli

Fornire risultati di indirizzo utili a stabilire le ricadute


acustiche prodotte da un parco eolico composto da sette
aerogeneratori mirando ad ottenere informazioni sul
rispetto dei limiti assoluti e del limite differenziale.

Sorgenti sonore :

Attivit agricole distribuite sul territorio;

Emissioni naturali;

Emissioni prodotte dal vento;

Aerogeneratori ad asse orizzontale su torri alte 70 m.

CRITERI DI VALUTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli

Lo studio prevede lanalisi delle emissioni sonore prodotte dai nuovi impianti valutate al
suolo anche sotto leffetto di trascinamento indotto dal vento. Le emissioni sono stimate
in funzione della velocit di rotazione delle pale che a sua volta dipende dalla velocit
del vento.
Sono considerati gli effetti acustici prodotti dal vento in quanto limpianto eolico entra in
funzione proprio quando c vento.
Si effettua una normalizzazione con la quota della velocit
velocit del vento per soddisfare
alcune esigenze di confrontabilit dei dati di input al modello previsionale.
Lo studio si sviluppa secondo il seguente schema:

Analisi della rumorosit


rumorosit prodotta dal vento valutata a bassa quota in quanto i
ricettore sono tipicamente costituiti da edifici che risentono del fenomeno ventoso
in corrispondenza del suolo;
Stima delle emissioni di progetto al suolo considerando le condizioni a maggiore
cautela (funzionalit degli impianti, rosa delle energie del vento, residuo ventoso);
Criterio differenziale valutato nelle condizioni pi cautelative in ordine agli
incrementi rispetto alla rumorosit di ante operam.

LAYOUT GENERALE
Dr. Tommaso Gabrieli

In rosso le sorgenti di progetto poste a quota h = 70 m, in blu i ricettori posti a quota h


= 2 m classificati sulla base della distanza dalle torri.

LAYOUT GENERALE
Dr. Tommaso Gabrieli

Lo studio si estende a tutti i ricettori interni a fasce di rispetto via via pi ampie che
individuano porzioni di territorio a diversa criticit.

WIND SHEAR

1 di 3
Dr. Tommaso Gabrieli

Considerando la necessit di confrontare leffetto prodotto dal vento con quello


introdotto dallimpianto in corrispondenza del suolo ( h = 2 m ) si opera una
normalizzazione della velocit dal vento utilizzando un andamento teorico logaritmico
che indica la riduzione verticale della suddetta velocit.
La potenza sonora generata dagli aerogeneratori certificata con una velocit del vento
prelevata a 10 m dal suolo e dunque risulta necessario operare i) un primo calcolo per
ricavare la velocit convenzionale del vento valutata alla quota del rotore e ii) un
secondo calcolo per riportare la suddetta velocit al suolo considerando le condizioni
orografiche reali in termini di rugosit del terreno.
Si calcola dunque la rumorosit prodotta dal vento che produce i propri effetti acustici al
suolo e che simultaneamente risulta responsabile del funzionamento
funzionamento degli impianti.
impianti La
normalizzazione con la quota dipende da una costante (rugosit del terreno) che
compare allinterno di una legge logaritmica e che dipende dalla orografia del suolo.
Equazione del Wind Shear (gradiente verticale)
che lega le velocit valutate alle rispettive altezze
dal suolo; z0 il fattore di rugosit del terreno.

WIND SHEAR

2 di 3
Dr. Tommaso Gabrieli

La figura mostra landamento della velocit del vento prelevata alle diverse quote di
interesse in funzione della velocit riferita alla quota di certificazione acustica (h = 10 m).
z0=0.3 m

m/sec

h=73.3m
h
= 70 m
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0

h=2m
h
=2m
18.8
17.2
15.7
14.1
12.5
11.0
9.4
7.8
6.3
4.7

1.6
2

4.3

3.8

3.2

2.7

2.2

10

6.5

6.0

5.4

4.9

11

12

13

Vento a 10 m dal suolo


I risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

WIND SHEAR

3 di 3
Dr. Tommaso Gabrieli

La tabella indica il livello di potenza sonora emessa dallaerogeneratore in funzione della


velocit del vento prelevata a quota h = 70 m. Lo stesso vento che fa girare le pale in
quota produce una rumorosit al ricettore corrispondente a velocit molto inferiori.
Nelle
condizioni
orografiche
ipotizzate (z0=0.3m) la velocit del
vento al suolo pu risultare anche di
10 dB inferiore rispetto a quella
valutata al rotore dellimpianto. Tale
differenza dipende dalla velocit del
vento.

I livelli residui si ottengono


correlando la rumorosit e la
velocit del vento valutati al suolo.

Si nota la presenza di alcune situazioni caratterizzate da un vento in quota sufficiente ad


attivare gli aerogeneratori al quale corrisponde per un vento a terra i cui effetti acustici
risultano potenzialmente trascurabili; per queste situazioni si prevede lo scenario acustico
caratterizzato dalla maggiore criticit legata specialmente al criterio differenziale.

ROSA DEI VENTI


Dr. Tommaso Gabrieli

Prima di impostare il calcolo previsionale si valuta il comportamento del vento che dar
origine al movimento delle pale.
Il calcolo previsionale dovrebbe essere
condotto per ogni settore della rosa. In
effetti lo scenario pi significativo risulta
essere quello caratterizzato dal vento a
maggiore energia ovvero quello che
occupa un certo settore per la maggior
parte del tempo e con le velocit pi
sostenute.
Tipicamente gli impianti eolici sono
fortunatamente

previsti

in

corrispondenza di crinali esposti per la


maggior parte del tempo dellanno a
venti provenienti al massimo da uno o
due settori.

RUMORE DEL VENTO

1 di 2
Dr. Tommaso Gabrieli

Tracciato della velocit del vento prelevata al suolo (h = 2 m) sovrapposto al tracciato dei
livelli sonori misurati nella medesima posizione.
W ind
LAeq

60
50
40

30

09-apr

10
08-apr

20

1
08-apr

2
07-apr

m/s

LAeq (dBA

time

W ind
LAeq

60
50
40

30

13-apr

10
13-apr

20

1
12-apr

2
11-apr

m/s

LAeq (dBA

time

I risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

RUMORE DEL VENTO

2 di 2
Dr. Tommaso Gabrieli

Curva di regressione logaritmica e lineare dei dati sperimentali. La scelta del tipo di
regressione dipende dalla disponibilit dei dati, dal test di bont e dalla finestre della
velocit del vento di interesse.
55

50

LAeq (dBA)

45

70

40

y = 19.997Ln(x) + 14.647
R2 = 0.6432

35
Casoni

Bibliografia

30

65
60

25

55

LAeq(dBA)

20

50

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

4.5

5.0

5.5

6.0

6.5

7.0

wind speed (m/s)

45
40
35
30
25

10

11

12

Crinale Sole
Casoni

30.2

33.6

36.9

40.3

43.6

47.0

50.3

53.7

57.0

60.4

63.7

Bibliografia

28.7

31.3

34.0

36.6

39.2

41.9

44.5

47.1

49.8

52.4

55.0

m/sec
I risultati indicati acquistano un valore meramente rappresentativo

MAPPE DELLE EMISSIONI


Dr. Tommaso Gabrieli

Senza leffetto di trascinamento i


risultati dipendono dalla orografia
del terreno.

Leffetto
di
trascinamento
si
riconosce
dallincremento
che
subisce la rumorosit sotto vento e
dalla discontinuit dei risultati in
corrispondenza del bordo del
settore di provenienza.

STATO DI PROGETTO

1 di 2
Dr. Tommaso Gabrieli

Il modello di calcolo fa riferimento agli algoritmi di propagazione indicati nella norma


tecnica ISO 9613 - 2 considera gli effetti prodotti dalla orografia del terreno e quelli
introdotti dallassorbimento atmosferico.
La stima condotta in frequenza e dunque il livello di potenza sonora delle sorgenti deve
essere fornito almeno in bande di ottava.
Leffetto di trascinamento valutato considerando il settore a maggiore energia,
energia i
restanti settori ritenuti significativi (interessati da una velocit media annuale significativa
e lo scenario privo di effetti esercitati dal vento.
vento
La previsione condotta indipendentemente dal periodo di riferimento diurno o notturno
considerando le seguenti condizioni cautelative in ordine alla operativit degli impianti in
progetto:

Impianti funzionanti per lintera giornata di 24 ore;

Tutti gli aerogeneratori funzionanti contemporaneamente.

STATO DI PROGETTO

2 di 2
Dr. Tommaso Gabrieli

Quando la rumorosit di ante operam dipende da attivit diffuse sul territorio le cui
emissioni risultano poco prevedibili e poco classificabili (attivit agricole, rumori naturali,
etc) risulta conveniente considerare unicamente gli effetti acustici introdotti dal vento.
vento
Le ricadute acustiche generate dagli impianti si sovrapporranno dunque alla rumorosit
residua di ante operam dovuta solamente al fenomeno ventoso. Tale scelta risulta
tipicamente cautelativa in quanto si escludono dallante operam gli effetti prodotti da tutte
le sorgenti diverse dal vento.
Nel caso di realt locali interessate da un clima acustico di ante operam specifico allora
varr la pena approfondire tali situazioni che acquisteranno pertanto un valore puntuale.
Le ricadute acustiche generate dal vento non considerano gli effetti introdotti dalla
specifica orografia del terreno e dalla propagazione su piccola scala (propagazione
attorno al ricettore) e dunque si potranno inevitabilmente creare situazioni caratterizzate
da una rumorosit residua diversa (anche minore) rispetto a quella prevista.

ELEMENTI DI INCERTEZZA
Dr. Tommaso Gabrieli

Tra tutte le installazioni produttive gli impianti eolici risultano tra quelle caratterizzate dalle
maggiori incertezze di valutazione in merito alla previsione acustiche; tale assunto deriva
dai seguenti elementi di incertezza:
Incertezza legata alla verifica del rumore prodotto dal vento (misure e regressioni);
9

Esistono pochi risultati bibliografici per giunta poco confrontabili; infatti gli accertamenti possono essere
realizzati a diverse quote o per diversi range di velocit di vento.

Incertezza legata agli effetti di trascinamento introdotti dal vento sulla propagazione
della rumorosit generata dagli impianti;
9

Gli standard di calcolo sono sviluppati sulla base di dati empirici. Gli effetti del vento agiscono soprattutto
alle distanze pi elevate per le quali si possono riscontrare incertezze difficilmente attribuibili ai soli effetti di
trascinamento.

Incertezza legata alla micropropagazione attorno ai singoli ricettori con riferimento


alle emissioni di progetto e alla rumorosit residuale (vento, etc).
9

Le ricadute acustiche prodotte dagli impianti riguardano porzioni di territorio piuttosto vaste. Risulta quindi
improponibile una descrizione completa e puntuale delle dinamiche che caratterizzano la rumorosit
attorno ai i singoli ricettori individuati. In questo senso le stime si riferiscono generalmente allambiente
esterno trascurando gli effetti legati alla micropropagazione.

IMPATTO ACUSTICO
PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO: BAR (2)

FINE PRESENTAZIONE
Dr. Tommaso Gabrieli
tommaso.gabrieli@libero.it
tgabrieli@arpa.veneto.it

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