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La Nuova Italia
Antologia della
Divina Commedia
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INDICE GENERALE
La Divina Commedia
Studiare la Divina Commedia
La poetica della Divina Commedia
I sensi della Divina Commedia
Struttura dellopera di Dante
Inferno
2
3
4
8
11
CANTO IV
CANTO V
LA STRUTTURA SINTATTICA E METRICA
CANTO XXIII
CANTO XXIV
CANTO XXV
CANTO XXVI
LA CRITICA Il folle volo di Ulisse
Indice generale
12
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15
23
24
32
39
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115
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123
Purgatorio
Struttura e ordinamento morale del Purgatorio
I percorsi tematici del Purgatorio
CANTO I
LA CRITICA Allegoria e lirismo nel canto proemiale
La scelta di Catone come custode del Purgatorio
Il suicidio di Catone
CANTO II
LA CRITICA Il coro sacro e il coro profano
CANTO III
LA CRITICA Regalit e cortesia di Manfredi
La memoria di Manfredi
CANTO IV
CANTO V
LA CRITICA Il rimprovero di Virgilio
I protagonisti del canto
CANTO VI
LA CRITICA La simmetria del dolore
CANTO VII
CANTO VIII
CANTO IX
Antipurgatorio: il cammino percorso dai due poeti
CANTO X
CANTO XI
CANTO XII
CANTO XIII
CANTO XIV
CANTO XV
CANTO XVI
CANTO XVII
CANTO XVIII
CANTO XIX
CANTO XX
CANTO XXI
CANTO XXII
CANTO XXIII
LA CRITICA Il tema del pentimento
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V
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Paradiso
Visione sintetica del Paradiso
I percorsi tematici del Paradiso
CANTO I
LA CRITICA Luce e musica come trascrizioni
dellineffabile
CANTO II
CANTO III
LA CRITICA La figura di Piccarda Donati
CANTO IV
CANTO V
CANTO VI
LA CRITICA Il discorso di Giustiniano
CANTO VII
CANTO VIII
VI
Indice generale
265
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280
287
289
290
292
300
301
301
CANTO IX
Sintesi dei Cieli della Luna, di Mercurio e di Venere
CANTO X
CANTO XI
LA CRITICA Lo stile di Dante nel canto XI
CANTO XII
Due canti a confronto
LA CRITICA La degenerazione dellOrdine
francescano
CANTO XIII
CANTO XIV
CANTO XV
LA CRITICA I canti di Cacciaguida
CANTO XVI
CANTO XVII
LA CRITICA La profezia di Cacciaguida
CANTO XVIII
CANTO XIX
CANTO XX
Sintesi dei Cieli del Sole, di Marte e di Giove
CANTO XXI
CANTO XXII
CANTO XXIII
CANTO XXIV
CANTO XXV
CANTO XXVI
CANTO XXVII
CANTO XXVIII
CANTO XXIX
CANTO XXX
CANTO XXXI
CANTO XXXII
CANTO XXXIII
Sintesi degli ultimi tre Cieli
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DANTE
ALIGHIERI
La Divina
Commedia
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Presentiamo una linea orientativa di studio dei canti pi noti della Divina Commedia come esempio per analizzarne altri.
La poetica di Dante, cos ricca di tematiche, ci permette di:
fare unanalisi della Divina Commedia per percorsi tematici (Il mondo classico, Lamore, La politica e Lumorismo), vedi p. 13, 159, 267;
spaziare attraverso la storia, la letteratura e la cultura del Medioevo;
fare riferimenti e confronti con prosatori, poeti e artisti europei anteriori al secolo XIV;
trovare accostamenti con personaggi e fatti storici, usi e costumi medievali.
Il lavoro risulter cos organizzato:
IL TESTO
Canti e passi dei canti pi significativi di ogni cantica con collegamenti in modo da dare una visione di tutta lopera
Introduzione ai testi
Note esplicative
Individuazione dei temi, dei punti chiave e dei percorsi tematici.
Cartine e grafici di sintesi del viaggio immaginario di Dante attraverso i tre regni;
Scheda di lavoro
Per i passi pi interessanti, oltre a facili pagine di critica, si propongono unanalisi testuale, agganci al contesto e il commento, come viene specificato negli schemi seguenti.
ANALISI TESTUALE
IL CONTESTO
RIFLESSIONE O COMMENTO
La Divina Commedia
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LA STORIA E LA SOCIET
Dante condanna i papi del suo tempo e gli imperatori venuti meno alla
loro funzione storica (tteoria dei due
Soli, espressa nel De Monarchia, vedi
M. 4, p. 172 ). Mette allInferno i papi
simoniaci, NICCOL III e BONIFACIO VIII.
LAMORE
I TEMI DANTESCHI
LA POLITICA
IL PAESAGGIO
Inf., VI, CIACCO parla delle lotte in Firenze tra Bianchi e Neri.
Inf., X, FARINATA esalta la vittoria ghibellina sui Guelfi.
Inf., XXXIII, UGOLINO: lotte di potere.
Purg., VI, SORDELLO: lIItalia sserva.
Par., VI, GIUSTINIANO parla dellIImpero.
letterale:
belva
morale: simboleggia
lavarizia, la cupidigia
LESSICO
SINTASSI
Introduzione
LE FIGURE MITOLOGICHE
STILE
A volte basso, triviale, perfino comico, plebeo, grottesco, soprattutto nellInferno; ma spesso elevato,
sublime, con parole elette o termini
scientifici e rapidi trapassi dal solenne al volgare anche nel Paradiso
(XVII: grattar rogna). Sono note
stilistiche fiorite dallimpegno morale e polemico
Ricchezza di similitudini attinte dalla realt.
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Il titolo dellopera
INCIPIT COMOEDIA DANTIS ALAGHERII FLORENTINI NATIONE NON MORIBUS
(incomincia la commedia di Dante Alighieri, fiorentino di nazione non di costumi)
Il titolo Commedia suo- IL GENERE POEMA
na un po strano alle nostre orecchie perch ci fa Il poema unopera poetica di carattere narrativo o didascalico. Secondo la materia trattata, prende il nome di:
pensare a qualcosa di di poema epico o eroico (lIliade, lOdissea e lEneide);
vertente, di leggero, men- poema storico (la Farsaglia di Lucano);
tre non si pu certo giudi- poema cavalleresco (lOrlando furioso dellAriosto e la Gerusalemme licare cos lopera di Dante. berata del Tasso);
Bisogna legare il titolo al- poema eroicomico: una parodia del poema epico-cavalleresco; falo stile letterario in cui lo- mosa La secchia rapita del Tassoni;
pera scritta. Secondo le poema satirico-didascalico (notissimo Il Giorno del Parini);
poema didascalico-dottrinale (la Divina Commedia).
regole di Aristotele, ancora valide nel Medioevo, tre
erano da considerarsi gli stili della poetica: tragico (o alto o sublime), comico (o medio), elegiaco (o basso).
Il primo, il tragico, era usato per le opere di grande importanza (la tragedia appunto che
presso gli antichi era considerata la forma perfetta di letteratura) o per i grandi poemi
come lEneide. Il terzo, lelegiaco, era lo stile usato nelle composizioni in cui prevaleva il
sentimento, come la poesia damore e la lirica in genere. Quindi lo stile che pi saddiceva ad unopera cos complessa come quella immaginata da Dante, con momenti da tragedia ed altri da lirica, con note veementi ed altre pacate, non poteva essere che quello comico o medio (vedi anche lepistola a Cangrande).
Dante Alighieri
Perch
commedia
A Cangrande
Questa lettera importante per capire i vari
sensi della Divina Com-
Punti chiave
La Commedia va letta secondo 4 sensi: letterale, allegorico, morale, anagogico
Il titolo si addice allopera perch inizia male e finisce bene
Lo stile umile
Al magnifico e vittorioso signore, messer Can Grande della Scala, Vicario
generale del santissimo Principato imperiale nella citt di Verona e nella
citt di Vicenza, il devotissimo suo Dante Alighieri, fiorentino di nascita non
di costumi, augura vita sempre felice e perpetuo accrescimento del suo glorioso nome. [...]
6. Volendo dunque fornire unintroduzione su parte di unopera, occorre dare notizia del tutto di cui quella parte. Perci anchio, volendo offrire a mo dintroduzione qualcosa della parte suddetta dellintera Commedia,
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La Divina Commedia
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ho creduto necessario premettere qualcosa sullintera opera affinch la comprensione della parte fosse pi facile e completa. Sei sono dunque le cose
che bisogna indagare allinizio di ogni opera dottrinale, e cio: il soggetto,
lautore, la forma, il fine, il titolo del libro e il genere di filosofia cui esso appartiene. Fra queste ve ne sono tre per le quali questa parte che ho stabilito
di dedicarvi differisce dal tutto, e cio il soggetto, la forma e il titolo. [...]
7. Pertanto, perch risulti chiaro ci che sto per dire, bisogna sapere che
il senso di questopera, non unico, anzi lo si pu dire polisemico, cio dotato di pi sensi; infatti il primo senso quello che risulta dalla lettera, il secondo quello che risulta da ci che significato attraverso la lettera. E il
primo si dice letterale, mentre il secondo allegorico, o morale o anagogico1. Questo modo di trattare, perch risulti pi chiaro, si pu osservare in
questi versi: Quando Israele usc dallEgitto, e la casa di Giacobbe da un popolo straniero, la Giudea divenne il suo santuario, Israele il suo possesso.
Infatti, se guardiamo alla sola lettera, ci viene significata luscita dei figli
dIsraele dallEgitto, al tempo di Mos; se allallegoria, ci significata la nostra redenzione compiuta da Cristo; se al senso morale, ci significata la
conversione dellanima dal lutto e dalla miseria del peccato allo stato di grazia; se al senso anagogico significata luscita dellanima santa dalla servit di questa corruzione alla libert delleterna gloria. E bench questi sensi mistici siano chiamati con nomi diversi, generalmente possono dirsi tutti allegorici dal momento che sono diversi dal senso letterale o storico. Infatti si dice allegorica dal greco allon, in latino alienum, cio diverso.
8. Viste queste cose, chiaro che il soggetto, intorno a cui potranno correre significati alterni, deve essere duplice. E pertanto bisogna prima considerare il soggetto di questopera per ci che riguarda la lettera, poi per
ci che riguarda lallegoria. Il soggetto dunque dellintera opera, presa soltanto dal punto di vista letterale, lo stato delle anime dopo la morte,
considerato in assoluto; infatti su quello e intorno a quello che si svolge il
corso di tutta lopera. Ma se si prende lopera dal punto di vista allegorico,
il soggetto luomo secondo che ben meritando o demeritando, essendo dotato di libero arbitrio, soggetto alla Giustizia del premio e del castigo. [...]
10. Il titolo del libro : Comincia la Commedia di Dante Alighieri, fiorentino di nascita, non di costumi. Alla cui comprensione necessario sapere che si dice commedia da comos casa di campagna, e oda, cio canto, per cui commedia equivale quasi a canto campagnolo. E la commedia un genere di narrazione poetica differente da tutti gli altri. Differisce
dunque dalla tragedia nella materia, poich la tragedia al principio meravigliosa e quieta, alla fine o conclusione aspra e orribile; ed chiamata
per questo da tragos cio capro e oda, quasi canto caprino, cio aspro
al modo dei capri; come appare da Seneca nelle sue tragedie. La commedia al contrario comincia con qualche difficolt ma termina largomento felicemente, come appare da Terenzio nelle sue commedie. E da qui alcuni
scrittori presero labitudine di dire nelle loro salutazioni, invece del saluto:
inizio tragico e fine comica. Esse differiscono ugualmente nel modo di
esprimersi: in modo elevato e sublime la tragedia, in modo familiare e
umile la commedia. [...] E da ci chiaro che la presente opera ben si intitola Comedia. Infatti se guardiamo alla materia, allinizio orribile e aspra,
poich Inferno; alla fine, felice, desiderabile e grata, perch Paradiso. Se
guardiamo al linguaggio, piano e umile perch il volgare in cui discorrono anche le donnette. [...]
da La poesia del Duecento e Dante, di A. Asor Rosa, Firenze, La Nuova Italia
Introduzione
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Perch
divina
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Laggettivo divina (forse per il contenuto dottrinale ed erudito) pare labbia aggiunto
Giovanni Boccaccio quando, nel 1373, fu chiamato dal Comune di Firenze a leggere e a
commentare lopera di Dante pubblicamente nella Chiesa di Badia.
Loltretomba
Il tempo
del viaggio
Secondo il sistema tolemaico seguito da Dante (vedi la figura nella pagina a fianco) la
Terra era immobile al centro delluniverso e, intorno, le giravano nove cieli (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Cielo stellato, Primo Mobile) racchiusi tutti entro limmensa sfera dellEmpireo, il cielo immobile, sede di Dio e dei beati.
Dante pensava che la Terra fosse divisa in due emisferi: uno, il boreale, con a nord Gerusalemme, formato solo di terra; laltro, laustrale, coperto tutto dallacqua.
Ma quando Lucifero si ribell a Dio, precipit dallEmpireo e cadde sulla Terra; una
massa di questa, inorridita dal suo contatto, sinabiss ed emerse dalla parte opposta,
dando origine alla montagna del Purgatorio. Cos nella Terra si form un gran vuoto,
una voragine a forma di imbuto, lInferno, nel cui profondo Lucifero si ferm.
Il viaggio immaginario di Dante nelloltretomba dura una settimana: dal venerd santo, 8 aprile 1300, fino al gioved dopo Pasqua, 14 aprile. Dante ha scelto la settimana
di Pasqua del 1300 per tre ragioni:
1) per la sua condizione di peccatore in cerca di redenzione (simbologia della Pasqua);
2) perch la Pasqua cade in primavera che segna il rinnovarsi della stagione e della vita;
3) perch il 1300 fu lAnno Santo dedicato particolarmente al ripensamento spirituale.
Recenti studi, tuttavia, hanno fatto emergere lipotesi che il viaggio dantesco sia stato collocato da Dante non nel 1300 ma nel 1301, anno del Giubileo secondo la cronologia seguita dal calendario fiorentino, e quindi coerentemente in contrasto col papa, Bonifacio VIII. Lipotesi avrebbe trovato riscontro nellanalisi delle coordinate astronomiche e
astrologiche (nel Medioevo astronomia e astrologia erano ununica disciplina) di cui Dante ha disseminato la sua opera; un orologio naturale che permette di collocare cronologicamente gli eventi al di l delle differenze politiche di qualsiasi calendario convenzionale.
Il viaggio di Dante
ATTRAVERSO
LINFERNO
ASCENDENDO
AL CIELO
Dante, guidato da
Beatrice, impiega un
giorno e mezzo per
ascendere di Cielo in
Cielo fino alla visione
beatificante di Dio.
Il viaggio inizia e termina il 14 aprile, gioved dopo Pasqua.
La Divina Commedia
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Introduzione
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INFERNO
PURGATORIO
PARADISO
I Cantica
II Cantica
III Cantica
33 Canti + 1
33 Canti
33 Canti
La Divina Commedia composta di tre Cantiche di 33 canti luna, pi un canto di introduzione a tutta lopera: 33 + 33 + 33 + 1 = 100.
I terzina
III terzina
IV terzina
La Divina Commedia
Il poeta viandante
Alcuni verbi della
prima, terza e quarta terzina sono al
passato remoto, prima persona singolare: mi ritrovai...,
trovai..., intrai...,
abbandonai.... Si
capisce subito che
Dante a raccontare
la vicenda vissuta
come viaggiatore:
il poeta viandante, il protagonista
del dramma.
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Simbolo e allegoria
Certe parole della Divina Commedia, oltre al significato letterale, ne hanno anche uno simbolico e uno allegorico,
se ci richiama subito alla mente una sua ca- come possiamo rilevare dalla lettura del
ratteristica tipica: in questo caso, i due si- canto I. Come abbiamo visto (vedi schesenso simbolico
gnificati (letterale e simbolico) sono tra loro
ma a p. 3), la lupa dantesca, in senso
legati
letterale, un animale; ma la parola
lupa ci richiama subito alla mente
se
il
significato
letterale
si
trasforma
in
un
unidea ad essa legata: la voracit, lavisenso allegorico
traslato, cio in una trasposizione di senso
dit, la cupidigia... Ecco che la lupa diventa un simbolo, il simbolo dellavarizia o dellavaro: tra il senso letterale e quello simbolico c dunque un legame immediato, un filo diretto che allaccia i due significati della parola, quello letterale e quello
simbolico.
Per Dante, sul piano politico, poi, la lupa rappresenta la Curia pontificia e, specificatamente, il papa Bonifacio VIII, avido di ricchezze. Ma per chi non conosce la storia medievale e ignora in particolare il dissidio Dante/Bonifacio VIII, non appare subito chiara
lallusione politica: in questo caso, lupa = Curia papale assume valore di un traslato, di
unallegoria (infatti le due parole non sono legate direttamente, ma da un significato indiretto, dalla storia). Lallegoria dunque un traslato metaforico, cio una trasposizione di senso.
Facciamo anche altri esempi sui sensi da dare alle altre due fiere che compaiono nel primo canto:
SENSO SIMBOLICO E SENSO ALLEGORICO
LONZA
LEONE
senso letterale: fiera nota per la sua forza (da qui il simbolo)
senso simbolico: la superbia
senso allegorico-politico: il regno di Francia
NOTA AL TESTO: Il testo del poema segue ledizione critica della vulgata curata da Giorgio
Petrocchi. Nel commento, le parole sottolineate rimandano al Glossario dei termini retorici, linguistici e metrici in fondo al volume.
Introduzione
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Domenico di Michelino, Dante e il suo poema (1465), Firenze, Museo dellOpera del Duomo.
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La Divina Commedia
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Inferno
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Struttura e ordinamento
morale dellInferno
LINFERNO
I PERSONAGGI
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Inferno
Superato lAntinferno, dove sono puniti gli IGNAVI, e il Limbo (I cerchio), dove sono le anime dei NON BATTEZZATI, si entra nel vero e proprio Inferno. Lanima si presenta a MINOSSE, giudice infernale, confessa i suoi peccati e precipita nel cerchio a lei assegnato in rapporto alla colpa commessa.
LInferno vero e proprio strutturato in 4 sezioni.
ALTO INFERNO
ERETICI
I SEZIONE
Cerchio
II
III
IV
V
Nel VI cerchio vi sono gli eretici racchiusi dentro le mura roventi della citt di Dite (= dei diavoli). Quella degli eretici una
categoria a s, fuori dello schema infernale: infatti in vita vollero restare fuori delle leggi e dei dogmi del Cristianesimo,
cio fuori della Grazia di Dio.
BASSO INFERNO
II SEZIONE
Qui sono puniti coloro che usarono la violenza (inizia qui il Basso Inferno). Vi sono
tre forme di violenza e perci il VII cerchio
diviso in 3 gironi.
Dannati
Violenti contro il prossimo
Violenti con s stessi
Violenti contro Dio
Girone
I
II
III
PECCATO E PENA
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III SEZIONE
IV SEZIONE
Dannati
Seduttori
Adulatori
Simoniaci
Indovini
Barattieri
Ipocriti
Ladri
Cattivi consiglieri
Seminatori di discordie
Falsari
Dannati
Traditori dei parenti (immersi
nel ghiaccio fino alle spalle)
LUCIFERO
Bolgia
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
Ed ecco, nel punto pi basso dellInferno, lo spaventoso Lucifero, lo imperador del doloroso regno. Ha sei ali, tre facce con tre bocche in cui maciulla tre traditori: Giuda, il traditore di Dio, Bruto e Cassio, i traditori di Cesare (che per Dante impersona lImpero).
I due poeti si aggrappano ai peli di Lucifero e scendono lungo il suo corpo gigantesco fino alla natural burella, una specie di stretto canale che dal centro della terra porta alla montagna del Purgatorio, dove escono a riveder le stelle.
Virgilio (canto I)
Enea (canto II)
Caronte (canto III)
I grandi dellantichit (canto IV)*
Minosse e Didone (canto V)
Cerbero (canto VI)
Ulisse e Diomede (canto XXVI)
LAMORE
LA POLITICA
LUMORISMO
ANALOGIA DI TEMI
Loltretomba in Omero e in Virgilio
Introduzione
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Inferno
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Canto I
ARGOMENTO
PERSONAGGI
E DANNATI
PENA
E CONTRAPPASSO
Smarrimento di Dan- Dante, Virgilio e tre animali ferote nella selva del pecci: una lonza, un leone, una lupa
cato.
Virgilio lo invita a seguirlo in un viaggio
ultraterreno, nellAldil
Canto I
di liberarsi dal peccato: per salvarsi, occorre conoscere pi a fondo le radici del bene e del male. Perci, in
attesa che arrivi il veltro a uccidere la lupa, sar bene che lo segua: gli far da guida e gli mostrer le pene dellInferno e le gioiose espiazioni delle anime del
Purgatorio destinate a salire in Paradiso. Se poi vorr
vedere i beati, gli far da guida unanima santa poich
Dio non vuole che egli, pagano, varchi la porta del
Cielo. Rinfrancato da queste parole di Virgilio, Dante
dice che pronto a seguirlo: Allor si mosse, e io li
tenni dietro. Dante incomincia cos quella peregrinazione che lo condurr alla salvezza, alla catarsi del
suo traviamento intellettuale e morale. Questo viaggio
nel regno dei morti sar un monito a tutta la societ
sviata e corrotta, uno strumento di azione e di redenzione individuale e sociale, morale e politica (N.
Sapegno).
I PUNTI CHIAVE DEL CANTO
anni). Selva: nel significato letterale indica bosco con tanti alberi e cespugli; nel
significato simbolico morale significa
traviamento morale e intellettuale in
cui si trov Dante dopo la morte di Beatrice; in senso generale, la selva simbo-
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4-6. Ahi quanto... paura!: Ah, quanto difficile e doloroso (cosa dura) descrivere
(dir) come era questa (esta: deriva dal
latino ista) selva intricata (selvaggia) e
piena di sterpi (aspra) e difficile da uscirne (forte), che solo a ripensare ad essa
sento rinnovarsi in me lorrore spaventoso
(paura).
7. Tant amara... morte: tanto angosciosa e spaventosa (amara) che solo la
morte lo un po di pi. un verso lapidario: nella sua brevit esprime tutta langosciosa paura di Dante che si accorge allimprovviso di essersi smarrito nellorrida
selva del peccato.
8. del ben: di aver preso coscienza della
mia condizione di peccatore.
9. de laltre cose: delle tre fiere di cui parler pi avanti.
11-12. pien di sonno: con la mente ottenebrata dallerrore del peccato. una metafora (il sonno che addormenta la coscienza del
peccatore). a quel punto... abbandonai:
nel momento in cui (punto), morta Beatrice, abbandonai la via della verit (verace), del bene, della salvezza.
13-16. Ma poi... alto: Ma dopo che arrivai
ai piedi di un colle dove terminava la selva (valle) che mi aveva riempito il cuo-
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Inferno
FIGURE RETORICHE
una figura retorica quella che, sotto il senso letterale delle parole, cela
una verit o un pensiero profondo.
Sono figure retoriche, per esempio,
la similitudine, la metafora, la sinestesia, lallitterazione, ecc.
La similitudine: un confronto o
paragone.
Es.: E come quei che con lena affannata / uscito fuor del pelago a la
riva / si volge allacqua perigliosa e
guata / cos lanimo mio, chancor
fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo
passo / che non lasci giammai persona viva (Inf., I, 22-27).
La metfora (= trasporto di senso)
pu essere una similitudine abbreviata o una trasposizione di senso
come in questa espressione di Dante: Nel mezzo del cammin di nostra
vita.... Il nome cammin significa
qui vita umana: una metafora.
Anche la diritta via una trasposizione di senso (infatti sta per la via
della salvezza): unaltra metafora.
Es.: lago del cor (Inf., I, 20).
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terna del cuore ricettacolo dogni nostra passione. Pita deriva dal latino
petas che, in origine, significava devozione, affetto; qui in Dante angoscia,
affanno.
22-27. E come quei... viva: E come colui
che, con il respiro affannoso (lena affannata) riuscito a uscire dal mare (del pelago, dal latino pelagus), che lo stava per
travolgere, e a toccare la riva, si volge verso lacqua (a retro = indietro) insidiosa
(perigliosa) e guarda (guata), cos lanimo mio, che ancor fuggiva, si volse a riguardare verso la selva paurosa (lo passo) che non lasci uscire nessuno (persona) senza peccato (viva). Dante lascia sottintendere che solo con volont si
pu uscire dal peccato e raggiungere la purificazione spirituale.
In questa bella similitudine il pelago
paragonato alla selva, al peccato, il
naufrago allanimo del poeta (dal latino animus = mente, pensiero, volont, da
non confondere con anima, la nostra
parte immortale), cio alla sua volont di
redimersi.
la prima similitudine che incontriamo nel
poema (ce ne sono circa seicento e alcune
veramente indimenticabili).
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Canto I
FIGURE RETORICHE
La
allitterazione: ripetizione di uno
stesso suono in parole vicine.
Es.: volte vlto (Inf., I, 36).
44-45. ma non s... dun leone: ma la speranza di salvarmi svan subito allapparizione di un leone. Questo animale, dotato
di grande forza, simboleggia la SUPERBIA e
la VIOLENZA. Sotto laspetto politico simboleggia la Francia, molto potente nel basso
Medioevo.
46-48. Questi parea... tremesse: Sembrava che il leone (questi) mi venisse incontro a testa alta, spinto da una fame cos rabbiosa che pareva ne avesse paura laria stessa.
49-51. Ed una lupa... grame: E dietro al leone, ecco una lupa talmente magra che sembrava carica (carca) di tutte le bramosie
(brame) s da far vivere nel dolore (grame) molte genti. La lupa, magra e affamata, simboleggia la CUPIDIGIA e lAVARIZIA, passioni peccaminose che in ogni tempo tormentano la societ e la spingono inesorabilmente verso il disordine morale e politico. Il riferimento qui a Bonifacio VIII, avido
e avaro.
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FIGURE RETORICHE
PERCORSI TEMATICI
IL MONDO CLASSICO
LAMORE
LA POLITICA
LUMORISMO
Virgilio
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Inferno
61-63. Mentre chi rovinava... fioco: Mentre io stavo precipitando verso la selva
(in basso loco), cio ricadendo nel peccato, mi apparve improvvisa unombra in
figura umana che, per la lunga abitudine
al silenzio, pareva aver perduto la forza
di parlare (parea fioco). questa la
spiegazione letterale, ma preferibile
una interpretazione pi poetica: nella penombra della selva mi apparve indistinta
ed evanescente (fioco) una figura umana (vedremo tra poco che Virgilio, il
grande poeta latino; egli simboleggia la
RAGIONE che permette a Dante di capire la
gravit del peccato in cui si stava dibattendo la sua anima). Nota unaltra sinestesia: chi per lungo silenzio parea fioco.
65. Miserere: Abbi piet.
66. omo certo: uomo vero, in carne e ossa.
67. Rispuosemi: Mi rispose (il pronome
mi aggiunto alla fine del verbo in funzione enclitica).
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principio e causa di gioia perfetta (tutta)? Il colle illuminato dal sole simbolo
della felicit e della vita rivolta al bene.
79-80. Or se tu... fiume?: Sei tu quel famoso Virgilio, sorgente di cultura e fiume
di eloquenza da cui appresi lo bello stilo
che mha fatto onore? Questo veramente un atto di umilt da parte di Dante. Qui
fonte e fiume sono metafore.
81. vergognosa: umile e riverente.
82-84. O de li altri poeti... volume: Tu sei
onore e guida illuminante (lume) di tutti
gli altri poeti; mi giovi presso di te (vagliami) lo studio intenso delle tue opere e
lamore grande che mi ha spinto a cercare
la tua Eneide (volume). Bella questa testimonianza damore per il poeta latino
che Dante considera suo maestro e autore
preferito.
85-87. Tu se... onore: Tu sei il mio maestro
e il mio autore preferito dal quale attinsi
leleganza retorica e lo stile tragico, solenne (lo bello stilo) adatto a trattare gli argomenti pi elevati della poesia. Nel De
Canto I
vulgari eloquentia Dante distingue tre forme di stile: TRAGICO o illustre, COMICO o medio, ELEGIACO o umile.
89. saggio: maestro di sapienza. Ecco lo
schema classico usato da Dante per ottenere laiuto di Virgilio: prima ne ha esaltato le opere; poi ha messo in luce il suo
amore per lEneide, il grande poema da lui
studiato assiduamente; infine la richiesta
di aiuto.
90. polsi: arterie.
91-93. A te... selvaggio: Se vuoi uscire da
questa situazione, rispose Virgilio dopo
che mi vide lagrimar, devi imboccare
unaltra via (viaggio). Senza laiuto della ragione Dante non riuscir a liberarsi
dalla tentazione peccaminosa dei sensi e
dello spirito.
94. tu gride: invochi aiuto. Lavarizia
(questa bestia, la lupa) cos radicata
nei cuori umani che nessuno riesce a salvarsi. un monito rivolto anche alla societ corrotta del tempo: agli ecclesiastici, allimperatore, ai politicanti, al popo-
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Inferno
118. e vederai: e vedrai le genti del Purgatorio che sono contente di espiare la loro
colpa nel fuoco perch sperano, quando
lespiazione sar completa, di salire in Cielo (beate genti).
121-123. A le qua... partire: Se tu vorrai salire tra le beati genti (a le qua), ti far da
guida unanima pi degna di me (Beatrice).
Virgilio simboleggia la RAGIONE che pu guidare luomo sulla via del bene e della perfezione, ma solo la GRAZIA, simboleggiata da
Beatrice, potr condurlo a capire le verit
eterne.
124. imperador: Dio.
125. perchio fu ribellante: Dio, poich non
fui sottomesso alla sua legge (ribellante), cio non potei essere cristiano (Virgilio mor diciannove anni prima che nascesse Cristo), non vuole che entri in Cielo.
127. In tutte parti... regge: Dio imperatore del creato, ma governa il Paradiso (quivi) come re.
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intende arrivare alla sua perfezione morale, stimolando contemporaneamente la societ del suo tempo a diventare modello
trascendente della citt di Dio.
Significato letterale
Le tre fiere, la lonza, il leone e la lupa, raffigurano i tre peccati che maggiormente avavarizia.
vincono lumanit: la lussuria, la superbia e la
Il colle illuminato dal sole rappresenta la luce di speranza che si accende nel cuore angosciato di Dante, una speranza di salvezza accentuata dallora del tempo, il mattino,
e dalla dolce stagione, la primavera, la stagione del risveglio della natura e della risurrezione pasquale di Cristo.
Significato allegorico
e simbolico
La figura di Virgilio che viene in soccorso di Dante, spaurito, che dubita ormai della salvezza la ragione che lo aiuta a uscire dallintrico dei peccati per avviarlo sul sentiero
della rettitudine spirituale e morale.
Il veltro, di cui Virgilio annuncia la venuta, raffigura colui che giunger per redimere il genere umano e riportarlo ai valori eterni del bene e della giustizia sociale.
Canto I
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Laspetto
sociale
Laspetto
culturale
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Dante aveva una stima immensa di Virgilio e ne aveva studiato a fondo lEneide, lopera
maggiore del grande mantovano, che egli stimava il poeta classico latino pi grande di
tutti sia per lo stile elegante ed elevato, sia per lequilibrio proprio del savio, sia, infine,
per il messaggio di pace e di amore lanciato al mondo nella sua famosa IV Bucolica. E
spesso, come vedremo, nel poema dantesco riaffiorano personaggi (qui Camilla, Eurialo,
Niso, Turno...) e ricordi dellEneide, opera composta per celebrare lImpero Romano di
Augusto il quale, secondo la teoria cara a Dante, aveva dato pace al mondo e, secondo il
disegno della Divina Provvidenza, aveva reso splendida Roma perch divenisse un giorno
sede del vicario di Cristo in terra.
La Divina Commedia sotto laspetto storico riflette il conflitto tra Papato e Impero,
dissidio profondo che ha influito grandemente sulla concezione politica di Dante (ricorda
la sua teoria dei due Soli espressa con passione nella Monarchia). Tale dissidio ha portato la divisione politica nel mondo e tra le citt della stessa regione e ha condotto la societ alla corruzione e allo sfascio morale.
Sotto laspetto sociale la lotta per il predominio nel mondo port lImpero a estraniarsi
dalle condizioni dellItalia, giardino de lo Imperio, ed ecco le lotte civili insanguinare le
citt, tra cui Firenze dilaniata dai partiti (Guelfi e Ghibellini prima, Bianchi e Neri dopo)
sempre in lotta tra loro, e la decadenza sociale e morale con il conseguente esilio di cittadini onesti, vittime innocenti della violenza e della corruzione (rileggi la vita di Dante,
vol. I, M. 4, pp. 164-166).
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la critica
La visione delloltremondo
Questo primo canto serve
di proemio a tutto il poema e, come tale, ha una
funzione importantissima.
Imposta la situazione poetica e la presenza in nuce
(in sintesi) di tutta la complessit degli elementi che
concorrono a costituirne
lidea primordiale: visione
di un viaggio oltremondano; significato allegorico
che tale visione assume in
rapporto al fine morale e
politico che lo scrittore si
S C H E D A
L A V O R O
D I
COMPRENSIONE
Che cosa significa in senso allegorico il colle illu minato dal sole?
a) il peccato
b) la fatica del cammino spirituale
c) la speranza di salvezza
d) la luce della grazia divina
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Le allegorie dilatano il valore di una parola, dal particolare alluniversale; prendiamo, per esempio, la
lonza: in senso simbolico-morale indica il peccato
di lussuria che ostacola a Dante-uomo la via verso la salvezza. Individua nel testo altri esempi di
parole usate in senso simbolico e morale.
12
Al verso 63 presente la sinestesia: chi per lungo silenzio parea fioco: la sai spiegare?
Ai versi 79-80 sono presenti le due metafore fonte e fiume: le sai spiegare?
Canto I
RIFLESSIONE
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Canto II
ARGOMENTO
La missione di Enea,
di san Paolo e di
Dante voluta da Dio
Beatrice scende dallEmpireo per poter
salvare Dante tormentato da dubbi
tremendi
PERSONAGGI
E DANNATI
PENA
E CONTRAPPASSO
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per intraprendere un viaggio nellaldil. Se accettassi di seguirti, temo che sarebbe giudicata una
follia. Tu sei saggio e comprendi pi di quanto io
sappia dire.
Virgilio comprende lo stato danimo di Dante e, per
fargli superare questo momento di debolezza e
disperdere ogni suo dubbio, gli rivela la ragione che
lo spinse a venire in suo aiuto: il viaggio voluto
in Cielo dove tre donne beate hanno a cuore la sua
salvezza, la Vergine Maria, Lucia e Beatrice. E
proprio Beatrice, scesa nel Limbo, la sede a lui
assegnata da Dio, laveva pregato di andare in soccorso di Dante in procinto di ricadere nella perdizione. Perci, via ogni dubbio, dato che tre donne
benedette hanno in Cielo cura di lui: prenda
coraggio e lo segua. Dante, udite le parole di
Virgilio, ritrova la sua forza danimo e si dichiara
pronto a seguirlo per lo cammino alto e silvestro
che conduce allentrata dellInferno.
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Canto II
PERCORSI TEMATICI
IL MONDO CLASSICO
LAMORE
LA POLITICA
LUMORISMO
Enea
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Inferno
PERCORSI TEMATICI
IL MONDO CLASSICO
LAMORE SPIRITUALE
LA POLITICA
LUMORISMO
Beatrice
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LO STILE
Canto II
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Inferno
106-108. non odi vanto?: non senti langoscia (la pita) del suo pianto? Non
vedi la violenza tempestosa del male (la
morte: simboleggia il peccato che spegne lanima) il quale minaccia di trascinarlo alla perdizione (mar)?
109. Al mondo: Al mondo non ci furono
(fur) mai persone cos rapide (ratte)
a fare il loro vantaggio (lor pro) o a fuggire il loro danno come feci io dopo che
Lucia mi ebbe detto tali parole.
112. beato scanno: seggio celeste.
113. fidandomi: fiduciosa nel tuo nobile
(onesto) parlare che fa onore a te e a
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Canto II
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Luomo, se vuol distinguersi dagli animali, deve puntare con tutte le forze della sua
volont a seguir virtute e canoscenza, ad elevarsi intellettualmente e spiritualmente,
ad affrontare con serenit e coscienza ogni ostacolo. Per, ci ammonisce il poeta, deve
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essere consapevole dei limiti imposti da Dio: varcarli significa temeraria follia, peccare di superbia (ricorda Lucifero precipitato dal Cielo).
S C H E D A
D I
COMPRENSIONE
Dante si prepara a sostenere la guerra / s del cammino e s de la pietate: sai spiegare questo verso?
(max 5 righe).
Perch il poeta teme che la sua venuta nel regno della morta gente sia folle? (max 5 righe)
L A V O R O
Abbiamo visto nella prima parte di questo canto II che Dante, come quei che disvuol
ci che volle, stava per rinunciare al suo viaggio nelloltretomba. Virgilio, per infondergli coraggio e rassicurarlo, gli espone la ragione che lo spinse ad accorrere in suo
aiuto: il viaggio voluto nel Cielo ( una specie di sanzione celeste e uno sprone a
comporre il poema che dar insegnamenti morali e religiosi ai viventi).
Sotto laspetto poetico e letterario questa parte del canto, che ha per tema lamore spirituale di Beatrice e si allaccia alla Vita nuova e alle Rime, appare veramente suggestiva. senzaltro quella pi poetica e lirica del canto II.
Qui la figura di Beatrice non ancora simbolo di GRAZIA BEATIFICANTE e GUIDA SPIRITUALE
E TEOLOGICA come sar nel Paradiso, ma la donna amata dal poeta, accesa per dallardore celeste della caritas che illumina lo spirito e lo eleva a Dio, una donna che trepida per la salvezza del suo amico perseguitato dalla Fortuna. Una figura beata e bella
dunque, ma viva, perch in lei vibra ancora il ricordo affettuoso del suo gentile poeta.
Di tono stilnovistico la descrizione: i suoi occhi sono splendenti come stella, langelica
voce soave e piana, li occhi lucenti lagrimando volse: una creatura celeste che
piange, fatto, questo, che suscita la commozione di Virgilio.
Lamore di Beatrice slancio di unanima piena di Dio, che vuole salvare il suo poeta
affinch possa un giorno godere in eterno larmonia del Cielo inondato dalla luce divina, luce che amore e bont infinita per tutte le creature. La sua perorazione in favore
di Dante, espressa con commossa ma contenuta sapienza, riflette lo stile della Vita
nuova e quello dei poeti stilnovisti (Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni,
Gianni Alfani); anche il lessico lo stesso, e la struttura sintattica, sempre varia e
sapiente, ben sintona alle movenze ritmiche del verso che scorre fluido diffondendo
quel senso di soave armonia e musicalit che si pu rilevare anche nel celebre sonetto
Tanto gentile e tanto onesta pare. La narrazione scorrevole e in accordo con la forma
dialogica che la rende movimentata e vivace.
RIFLESSIONE
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Come interpreti lamoroso interessamento di Beatrice che lascia il suo beato scanno dellEmpireo
e scende nel Limbo? (max 20 righe)
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Canto III
ARGOMENTO
PERSONAGGI
E DANNATI
PENA
E CONTRAPPASSO
ME SI VA NE LA CITT DOLENTE
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