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sommario

Amici di Teresa
Perch ti amo, Teresa

3-8

Libri Teresiani
Limiti umani

23

Luoghi Teresiani
San Giovanni in Foro

9-10

Pagine Teresiane
La cresima spiega tutto

24-26

INSERTO: Feste Teresiane


Per il tuo solo amore

11-20

Amici di Teresa
Voglio Essere una santa!

27-31

Inserto per bambini


Sulle orme di Giovanni della Croce

63-66

Nella pace del Signore


31

Avila (si riconosce sullo sfondo)


Teresa col fratello Rodrigo, compagno dei suoi fervori infantili, fugge
da casa alla ricerca del martirio
nella terra dei Mori, ma viene presto
recuperata da uno zio.

SEI LUNETTE

Nella lunetta sopra: Ges mostra


a Teresa lInferno ed il posto che
avrebbe meritato di occupare, di
Giuseppe Tortelli.

un magnifico ciclo pittorico


su santa Teresa di Ges
Sono state restaurate le lunette degli
altari laterali della nostra chiesa S.
Pietro in Oliveto a Brescia che rappresentano altrettante esperienze mistiche della santa Madre Teresa. Il restauratore le ha definite il ciclo pittorico
pi bello del XVII secolo presente nel
territorio bresciano. Dall8 settembre
all8 ottobre saranno esposte al Museo
Diocesano di Brescia per poi tornare
nella loro chiesa dove saranno esposte
sino al 20 ottobre. Lesposizione accompagnata da una piccolo catalogo
esplicativo (48 pp.) con contributi teologici, spirituali, artistici e storici. Pu
essere acquistato sul loco o richiesto
in redazione. Il risultato del lavoro di
restauro sorprendente, come potrete
intuire dalle foto che illustrano questo
numero del periodico, ed i costi ingenti. Tutti possono dare il loro piccolo o grande contributo.

tu
Ascolta anche antaTeresa

Radio S

A cura della Provincia Veneta dei Carmelitani Scalzi


Vicolo Scalzi, 13 - 37122 Verona
Con approvazione ecclesiastica.
Autorizzazione tribunale di Verona 20/01/1966 n. 191
Dir. Responsabile:
p. Antonio Maria Sicari ocd
Rapp. legale:
p. Umberto Raineri ocd
Direttore:
p. Giacomo Gubert ocd
N Repertorio ROC.: n. 24593 del 06/06/2014
Foto:
Foto Soave via L. Manara, 10 - Verona
www.flickr.com

Ritratto di Teresa dAvila


eseguito sulla base della sua
maschera funeraria.

www.radiosantateresa.it
Ricordiamo che tutti i primi gioved del mese
la santa messa sar offerta per tutti i nostri devoti lettori
alle ore 8.00 e alle ore 18.30 (ora italiana).

Redazione: Padri Carmelitani Scalzi



Santuario di s. Teresa del Bambino Ges

Via Volturno, 1 - 37135 Verona

tel. 045.500.266 - fax 045.581.214
Impaginazione:
Grafiche Vilcar - Villa Carcina (Bs)
Stampa:
Litografia Casagrande

via dellArtigianato, 10

Colognola ai Colli (VR)
Spedizione: Nuova Zai - via A. Secchi, 7 - Verona

PERCH TI AMO, TERESA


Chi avrebbe potuto inventarti?

amici di teresa

di mons. Guy Gaucher,


fu vescovo ausiliare di Bayeux e Lisieux
da Quaderni Carmelitani, n. 23 (2006)
Traduzione dal francese di Fabio Ragazzoni

Per ricordare mons. Guy Gaucher, a pi di un anno dalla scomparsa, riproponiamo lomelia con
cui salut, il 19 giugno 2005, la
diocesi di Lisieux.
Fratelli e sorelle in Cristo,
in questa messa di ringraziamento, permettetemi, per una volta, di
non meditare solamente la parola
di Dio della domenica. In questa
basilica in cui celebro lEucaristia
di saluto alla diocesi di Bayeux e
Lisieux e al Plerinage, vorrei condividere con voi, unultima volta,
ci che io devo a suor Teresa di
Ges bambino del Volto Santo.
Certo, tutti i ringraziamenti vanno
prima ed essenzialmente al Dio trinitario. Sono il Padre, il Figlio e lo
Spirito Santo, origine e fine di tutto, che reggono la Chiesa, il mondo e ognuna delle nostre vite. Ma
la grazie di Dio passa attraverso
degli intermediari, dei mediatori,
delle mediatrici. Teresa Martin
una di queste, privilegiata. Nellora
in cui il mio ministero episcopale si eserciter altrove perch la
missione continua voglio rendere grazie per questa giovane donna, faro di questo secolo, come
disse Yves Congar, attraverso una
meditazione, una testimonianza
che potrebbe intitolarsi: Perch ti
amo, Teresa.
Come tanti altri, allinizio non ho
provato che indifferenza, se non
disprezzo, verso te, Teresa. La tua

statua nella mia parrocchia, quella degli Orphelins dAuteuil, non


mi attirava molto. A ventidue anni,
sono passato per Lisieux senza
degnarmi di visitare il tuo Carmelo. Tutto sembrava allontanarmi
da te: gli innumerevoli mercanti
che proponevano la tua immagine
zuccherata, brutta perch troppo
graziosa, il poco troppo pocoche sapevo di te: il tuo ambiente cattolico chiuso su se stesso,
la tua famiglia da canonizzare in
Santa Teresa Settembre 2015

amici di teresa
Dettagli della lunetta di
Giuseppe Tortelli

blocco, la tua belle Epoque che


mi irritava con il suo moralismo augusto, la sua arte conformista, la
sua ingenua fiducia nel Progresso; il tuo linguaggio pio, la tua vita
angelica al Carmelo, strana per
i suoi usi, i suoi veli neri e le sue
grate, la tua morte romantica in
mezzo alle rose. Quanto a coloro
che tessevano le tue lodi, mi infastidivano ancora di pi! Veramente
tutto di te mi irritava.
Queste situazioni impossibili non
sono per farti dispiacere; tu ami
la lotta. Ma in che modo ci catturi
per rovesciarci, incastrarci, per
infilarti nelle nostre vite, come se si
trattasse di uno scasso, senza tuttavia importi? A volte arrivi come
un fulmine, a volte prendi tempo.
Spesso ti sufficiente mostrare il
tuo vero volto. Chi pu resistere
al tuo fascino segreto? Solo coloro che non ricevono questa grazia
teresiana. Perch serve evidentemente una grazia. Grazia che
annienta, come se si prendesse
gioco del baluardo di ostacoli accumulati a piacimento. Cosicch
quando mi si domanda perch ti
amo,. Io non posso che rispondere: perch sei tu. Ci, evidentemente, non spiega niente. Allora,
mi si chiede di dare delle ragioni. E
allora, cerchiamole.
Ti amo perch rimani una sorpre-

Santa Teresa Settembre 2015

sa continua, una personalit inafferrabile, disorientante. Non hai


niente in comune con quellimmagine pietrificata che immaginavo
prima. Tu stessa ti sei meravigliata
dei contrasti del tuo carattere.
vero, ti ho creduta birichina allorch la tua intelligenza intuitiva
era in costante movimento. Cerchi
continuamente, mai soddisfatta
delle tue scoperte. Vuoi andare
sempre pi lontano, soprattutto
quando in gioco Dio. Ma tu sai
anche valutare le persone che ti
circondano. Non ti lasci gettare
polvere negli occhi.
Talvolta ti mostri dolce, timida.
Talvolta sei una vergine guerriera
avida di gloria, affascinata da tua
sorella Giovanna dArco. Tenace, audace, temeraria, vai fino in
fondo al tuo progetto: amare fino
a morire. Dapprima ti ho preso
come una pia fanciulla, una signorina di buona famiglia, una religiosa esemplare quando invece eri
unamante appassionata di Ges,
il tuo Diletto, cui in segreto davi del
tu. Per Lui, osi tutto: rincorrere per
strada il tuo vescovo perch anticipi la data della tua prima comu-

mi riguarda, non trovo pi niente


nei libri, se non nel solo Vangelo.
Questo libro mi basta. Ti amo
perch sei rimasta una bambina o,
piuttosto, hai ritrovato tutte le grazie del bambino in et adulta, privilegio cos raro. A dodici - tredici
anni dovevi essere insopportabile
con le tue lacrime inesauribili; le
tue arie da Maddalena che piangeva per aver pianto. Che contrasto con la maturit degli ultimi
anni (hai poco pi di ventanni) che
ti pone tra le carmelitane vissute.
Ti amo per il tuo umorismo, la lucidit su te stessa e su coloro
che ti circondano. Ami i santi che
scherzano, che restano sempre
gioiosi, che amano la loro famiglia. anche per questo che ti si
ama. Quando nella maturit, verso il 1895, mi sembra sei infine
pienamente te stessa, tu respiri la
vita, tu ami liberamente la natura,
i fiori, gli animali, il cielo, le stelle
Ma prima di tutto, tu ami gli uomini, soprattutto le povere sorelle
della comunit. La tua vocazione
alla solitudine che paradosso
ha fatto sbocciare la tua natura di
donna. La tua affettivit cos agi-

amici di teresa

nione, andare a trovarlo a Bayeux


(i capelli raccolti per sembrare pi
matura) affinch ti conceda di entrare al Carmelo a quindici anni;
ricorrere allo stesso papa per sollecitare lo stesso permesso. Non
hai nessun dubbio. Ancora per
amore, diventi nel settembre 1896
folle soffrendo di desideri infiniti
che opprimono il tuo cuore; vuoi
essere prete, dottore della Chiesa,
missionario, martire ragionevole? No. Tu lo sai, ma non rinunci. Bisogna trovare una soluzione
e tu la troverai. Eclissata, silenziosa e pertanto intrepida (pi di tua
sorella Celina), avanzi da sola su
percorsi sconosciuti. La mia follai
quella di sperare. La tua giovinezza e la tua debolezza sono la
tua forza.
Ti amo perch la tua piccola via,
eureka geniale, ritrova il cuore del
Vangelo in unepoca in cui i cristiani sono lacerati da una moltitudine
di obblighi, di opere, di pratiche
spesso timorose, ossessionati
dalla Giustizia di Dio. Punti diritta
allessenziale con la tua semplicit
limpida come una sorgente, inflessibile come lacciaio. Per quanto

Santa Teresa Settembre 2015

amici di teresa
Dettaglia della
lunetta di Angelo
Trevisani

tata prima (la tua vita era iniziata


male: la perdita della mamma e
delle sorelle che ti hanno fatto
da mamma, la grave malattia, gli
scrupoli, le pene dellanima, la
tua ipersensibilit) si equilibrata
ed hai amato tutte le tue sorelle, i
tuoi due fratelli pure cos giovani.
Ti sei sviluppata con una libert
sorprendente attraverso le piccolezze, le incomprensioni di una
vita di clausura, senza disprezzare
nessuna sorella, facendo attenzione ad ognuna, amandola per quel
che era.
Ti amo perch sei una ragazza
autentica, che ama la verit, che
lotta per essa, depistando spietatamente le scappatoie, le piccole
pie ipocrisie. Preferisti essere
esclusa dal Carmelo piuttosto che
permettere a suor Marta, tua compagna di noviziato, di attaccarsi a
madre Maria di Gonzaga come un
cane al suo padrone. Tu ami le situazioni chiare. Quando hai dovuto
soffrire di trovarti al crocevia delle
influenze di tutte le Madri che volevano formarti alla loro idee! Come
hai saputo scappare da loro, risoluta sulla tua via di libert e di abbandono a Dio solo, per tracciare
la tua strada, ispirata dallo Spirito!
Tu non vuoi sembrare, ma essere.
Tanto peggio se ci dispiace.
Ti amo perch alla fine della vita sei

Santa Teresa Settembre 2015

entrata nelle tenebre e perch ti sei


seduta alla tavola dei peccatori.
Sei uscita dal ghetto cattolico che
guardava questo grandi peccatori dallalto della sua retta coscienza. Il tuo primo figlio lo troverai in
prigione mentre aspetta la ghigliottina. Enrico Pranzini morir perdonato senza sapere ci che ti deve,
ma tu, tu non lo dimenticherai mai.
I tuoi compagni si chiamano ancora Giacinto Loyson, ex provinciale
dei carmelitani, sposato, che si
opposto allinfallibilit papale: tu lo
consideri come tuo fratello. Inchiodata sul tuo letto di dolore, offri la tua ultima comunione per lui
e le sofferenze per Renato Tostain,
un ateo moralmente irreprensibile
che ha sposato tua cucina Margherita Maudelonde,. Hai conosciuto la prove della fede che hai
affrontato nel silenzio di Dio, nei richiami vertiginosi del nulla, nella
tentazione del suicidio nelle varie
sofferenza fisiche e morali. Attraverso tutto questo, hai conservato
la speranza della donna audace,
che gioca tutta la sua vita sul suo
amore, senza mai fare la stoica, restando piccola, vulnerabile.

statare, a contatto con folle che


vengono da ogni parte del mondo, la potenza della tua azione sui
cuori, per le genti di ogni ambiente sociale, di ogni nazione, di ogni
lingua. Ho anche avuto la grazia di
constatare laspetto incredibile dei
tuoi viaggi attraverso il mondo. Dal
1994, le tue Reliquie percorrono i
cinque continenti: lho visto con i
miei occhi: in Italia, Belgio, a New
York, nelle Filippine, a Hong Kong,
in Canada, in Russia, in Libano, nel
Benin, in Polonia Sei veramente
una sorella universale.
Ti amo perch tutto ci che hai
scritto vero e tu mantieni le tue
promesse, tra le altre questa:
Passer il mio Cielo a far del bene

amici di teresa

Ti amo perch mi hai mostrato lo


spirito del Carmelo e perch, attraverso te, ha ispirato molte persone
a consegnarsi allAmore, nel cuore
della Chiesa, con la preghiera gratuita e silenziosa. Patrona universale delle missioni, tu sei la prova
dellefficacia misteriosa di questa
preghiera nascosta. Tutta la tua
vita postuma lo mostra, lo grida.
Piccola carmelitana sconosciuta,
hai ispirato il Concilio Vaticano II,
sei la maestra di intere generazioni, di tutti i risvolti della societ. Hai
reso democratica la santit vivendo di fede, speranza e amore nella
vita quotidiana, quella della maggioranza degli uomini.
Ti amo perch, da ragazza gioiosa
e audace hai sconvolto il pesante
apparato ecclesiale. Seri inquirenti
hanno voluto farti entrare nei casellari di questionari preparato per
una santit predefinita. Hai sventato tutti questi piani e per te stato necessario abbreviare i termini
regolamentari. stato facile, tutti i
papi furono tuoi amici. Hai esaudito il mondo con miracoli innumerevoli, in maniera talvolta inedita
in cui si poteva riconoscere il tuo
umorismo.
Ti amo, infine bisogna che mi fermi con la mia litania come segno,
riflesso, prova (che parola impiegare?) dellAmore Misericordioso
del Padre che si manifestato al
mondo attraverso Ges e il suo
Spirito che soffia dove vuole. Se la
Trinit ha fatto di te questo capolavoro della natura e della grazia
bisogna ringraziarla con un silenzio adorante. Per te, o Dio, anche
il silenzio lode (Sal 64).
Ti amo perch sei unintrepida missionaria di Ges nel nostro mondo
secolarizzato. In diciassette anni di
presenza a Lisieux, ho potuto con-

Santa Teresa Settembre 2015

amici di teresa
Visione della
Santissima
Trinit di Angelo Trevisani

sulla terra fino alla fine del mondo.


Ti amo infine necessario fermarsi- perch una tua promessa
si realizzato il 19 ottobre 1997,
cento anni dopo la tua morte: Ah!
Malgrado la mia piccolezza, vorrei
illuminare le anime come i Profeti, i
Dottori (Ms B 3r).
Ora vorrei associare al mio ringraziamento il papa Giovanni Paolo II (ora santo, ndr). Tutto il mio
episcopato si svolto sotto il suo
Pontificato. Ora se Teresa stata
proclamata Dottore della Chiesa
a 24 anni il pi giovane dopo
2000 anni dobbiamo ringraziare
lui che, superando ogni ostacolo,
ha riconosciuto, nel suo genio
femminile un contributo capitale
alla Scienza dellAmore divino
(Titolo della Lettera Apostolica,
19 ottobre 1997). Bella occasione
questa di ringraziare la Trinit per
il dono di Giovanni Paolo II, altro
mediatore della grazia divina per il
nostro mondo. Poich la sua causa di Beatificazione sar aperta il
prossimo 28 giugno procedura
eccezionale come dubitare che
non raggiunga presto la sua amica
Teresa sugli altari?

Santa Teresa Settembre 2015

La nostra Chiesa la Chiesa dei


Santi, scriveva Bernanos. Lodiamo Dio per i suoi Santi, rendiamo
grazie per la loro esistenza: sono
un segno per il mondo che il Vangelo si pu vivere dappertutto, in
tutte le condizioni di vita. Sono
le nostre guide, i nostri maestri, i
nostri amici, ci aiutano a raggiungere il fine del nostro cammino.
Sono la famiglia di Dio. Teresa ha
detto: Chi avrebbe potuto inventare la Santa Vergine? Si potrebbe
dire: Chi avrebbe potuto inventare suor Teresa di Ges Bambino
del Volto Santo? Cos vicina e
cos lontana, cos ordinaria e cos
straordinaria, questa piccola normanna amata in tutto luniverso,
che si crede di conoscere e che si
nasconde sempre perch lultima
parola della sua persona esprime
qualcosa del Mistero insondabile
dellAmore di Dio.
S, grazie, Signore, di averci donato santa Teresa di Lisieux. Sii lodato per colei che ha risposto pienamente al richiamo del tuo Amore
Misericordioso. Ecco qualche ragione del Perch ti amo, Teresa.

SAN GIOVANNI IN FORO


nel centro storico di Verona

l luogo teresiano deccellenza nel centro storico di Verona


la chiesa di San Giovanni in
Foro, situata lungo il Corso
Porta Borsari, risalente allincirca
al XII secolo. La chiesa confinava
direttamente con il Foro romano,
oggi piazza Erbe, come fa intuire
anche il nome delledificio religioso, che, sempre per la sua vicinanza al Foro, ebbe anche il titolo
di basilica. Come ricorda la scritta
di una parete esterna, combusta est civitas Veronae, la chiesa
venne gravemente danneggiata
dallincendio che distrusse parte di Verona nel 1172. Nel 1905
si staccarono dalla chiesa alcuni
calcinacci, e fu allora che le murature romaniche vennero alla luce.
Allesterno presente una tomba

in marmo con croce e stemmi, e


sovrapposto un trittico. Il campanile, con base del XIV secolo e
parte superiore pi recente, in
cotto. Notevole il piccolo portale
rinascimentale della chiesa, scolpito da Gerolamo Giolfino, con
tre statue, in cima San Giovanni Evangelista, ai lati San Pietro
e San Giovanni Battista, mentre
nella nicchia un affresco di Nicola
Giolfino con San Giovanni.
In questa antica chiesa, tra il 1927
ed il 1929, venne aperta una cappella, che ospita un gisant della Santa, luogo di preghiera, di
rose e di grazie, dedicata alla pi
grande santa dei tempi moderni,
la nostra Teresa di Lisieux. Ne leggiamo la storia in una iscrizione
che qui riproduciamo:

luoghi teresiani

di p. Giacomo Gubert ocd

Santa Teresa Settembre 2015

luoghi teresiani

A LA MAGGIOR GLORIA DI DIO


IN ONORE DI
S. TERESA DEL BAMBINO GES
NEL 1927 PER CONCESSIONE DI
S. E. MONS. VESCOVO
GIROLAMO CARDINALE
VENNE APERTA
QUESTA CAPPELLA
IL MONUMENTO
MUNIFICO DONO DELLA
SIG. VIRGINIA MARTINI
FU SCOLPITO DAL
PROF. U. PIGHI
E BENEDETTO
SOLENNEMENTE
IL 6 GENNAIO 1929
CON LE OBLAZIONI
DEI DEVOTI
LA CAPPELLA VENNE IN SEGUITO
ARRICCHITA
DELLALTARE IN MARMO
DELLA BALAUSTRA
DEL CANCELLO
E DEI MOSAICI VENEZIANI
SU CARTONI
DELLARCH. E. FAGIUOLI
E DEL PROF. G. MIOLATO
LAVORI APPROVATI DALLA
REGIA SOVRAINTENDENZA
E DALLA COMMISSIONE PER
LARTE SACRA
1939
SAC. PIO TINAZZI

Il piano iconografico classico: al


centro lurna con Teresa sul letto
di morte, ai lati i mosaici con gli
episodi salienti della sua breve vita
(con una curiosit: in un mosaico
Teresa aiuta una novizia dallaria
abbattuta che si muove con una
stampella. Limmagine rimanda
al suo ufficio di vice maestra delle novizie ma anche alla pazienza
con cui assisteva linferma suor
San Pietro, che tuttavia era anziana). Una grande iscrizione ricorda
gli anniversari pi importanti della
vita di Teresa. Un affresco sopra
lingresso della cappella ritrae Teresa che sparge rose sopra la citt di Verona. E cos fu, e sar,
per grazia di Dio!

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Santa Teresa Settembre 2015

PER IL TUO SOLO AMORE

Dodici giorni attraverso lAtto dOfferta


allAmore Misericordioso
Per prepararci alle feste teresiane
dellanno del Signore 2015 ed allormai prossimo Giubileo della Misericordia, vi proponiamo un breve
viaggio in dodici tappe attraverso
una delle perle dellinsegnamento
di Teresa, lAtto di Offerta allAmore
Misericordioso.

In questo viaggio scegliamo come


guida lopera del sacerdote francese Jacques Fau, edita in Italia da
Punto Famiglia di Angri (SA) (www.
editricepuntofamiglia.it) con la prefazione di fr. Franois-Marie Lthel
ocd, che abbiamo pubblicato nello
scorso numero di giugno.

O mio Dio, Trinit Beata, io desidero Amarti e farti Amare, lavorare alla glorificazione della Santa Chiesa salvando le anime che
sono sulla terra e liberando quelle
che soffrono nel purgatorio. Desidero compiere perfettamente
la tua volont e arrivare al grado
di gloria che mi hai preparato nel
(Gv 14,2) tuo regno; in una parola,
desidero essere Santa, ma sento
la mia impotenza e ti domando, o
mio Dio, di essere tu stesso la mia
Santit! (Gv 3,16)
Poich mi hai amata fino a darmi
il tuo unico Figlio perch sia il mio
Salvatore e il mio Sposo, i tesori infiniti dei suoi meriti sono miei ed io
te li offro con gioia, supplicandoti
di non guardarmi che attraverso
il Volto di Ges e nel suo Cuore
ardente dAmore. Ti offro ancora
tutti i meriti dei Santi sia del Cielo
che della terra, i loro atti dAmore e quelli dei Santi Angeli; ti offro infine, o Beata Trinit, lAmore
e i meriti della Santa Vergine, mia

Madre diletta. A lei affido la mia


offerta pregandola di presentartela. Il suo Figlio divino, mio Amato
Sposo, nei (Eb 5,7) giorni della sua
vita mortale ci ha detto: Tutto ci
che domanderete al Padre mio (Gv
16,23) nel mio nome, ve lo dar !
Sono dunque certa che esaudirai i
miei desideri. Lo so, o mio Dio: pi
vuoi dare, pi fai desiderare! Sento nel mio cuore desideri immensi
ed con fiducia che ti chiedo di
venire a prendere possesso della
mia anima. Ah, non posso ricevere
la Santa Comunione tanto spesso come desidero! Ma, Signore,
non sei tu Onnipotente?... Resta
in me, come nel tabernacolo: non
allontanarti mai dalla tua piccola
ostia! Vorrei consolarti dellingratitudine dei cattivi e ti supplico di
togliermi la libert di dispiacerti. Se
qualche volta cado per debolezza, il tuo Sguardo Divino purifichi
subito la mia anima consumando
tutte le mie imperfezioni, come il
fuoco che trasforma ogni cosa in

feste teresiane 2015

J.M.J.T.
Offerta di me stessa come Vittima
dOlocausto allAmore Misericordioso del Buon Dio.

Santa Teresa Settembre 2015

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feste teresiane 2015


Dettaglio della lunetta
di Andrea Celesti

12

se stesso... Ti ringrazio, o mio Dio,


di tutte le grazie che mi hai accordate, in particolare di avermi fatta
passare attraverso il crogiolo della
sofferenza. (Sap 3,5-6) Sar con
gioia che ti contempler (Mt 24,30)
nellultimo giorno mentre reggi lo
scettro della Croce. Poich ti sei
degnato di darmi in sorte questa
Croce tanto preziosa, (Gv 20,27)
spero di rassomigliarti nel Cielo e
di veder brillare sul mio corpo glorificato (Gal 6,17) le sacre stimmate
della tua Passione!
Dopo lesilio della terra, spero di
venire a goderti nella Patria; ma
non voglio ammassare meriti per
il Cielo, voglio lavorare per il tuo
solo Amore, con lunico scopo di
farti piacere, di consolare il tuo Sacro Cuore e di salvare anime che ti
ameranno eternamente.
Alla sera di questa vita, comparir
davanti a te a mani vuote, perch
non ti chiedo, Signore, di contare
le mie opere. (Is 64,6) Ogni nostra
giustizia imperfetta ai tuoi occhi.
Voglio dunque rivestirmi della tua
propria Giustizia e ricevere dal tuo
Amore il possesso eterno di Te
stesso. Non voglio altro Trono e altra Corona che Te, o mio Amato!
(Sal 89,4)

Santa Teresa Settembre 2015

Ai tuoi occhi il tempo nulla: un


giorno solo come mille anni.
Tu puoi dunque prepararmi in un
istante a comparire davanti a te.
Allo scopo di vivere in un atto di
perfetto Amore, mi offro come
vittima dolocausto al tuo Amore
misericordioso, supplicandoti di
consumarmi (2vo) senza posa, lasciando traboccare nella mia anima (Gv 7,38) le onde dinfinita tenerezza che sono racchiuse in te,
cos che io diventi Martire del tuo
Amore, o mio Dio!
Questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a te, mi
faccia infine morire e la mia anima
si slanci senza ritardo nelleterno
abbraccio del Tuo Amore Misericordioso! Voglio, o mio Amato, ad
ogni battito del cuore rinnovarti
(Ct 4,6) questa offerta un numero
infinito di volte, fino a che, svanite
le ombre (1Cor 13,12), possa ridirti il mio Amore in un Faccia a
Faccia Eterno!
Maria Francesca Teresa
di Ges Bambino del Volto Santo
rel. carm. Ind.
Festa della Santissima Trinit
9 giugno dellanno di grazia 1895

So che necessario essere completamente puri per comparire dinanzi al Dio di ogni Santit, ma so anche che il Signore
infinitamente Giusto, ed questa giustizia, che spaventa tante
anime, a costituire il motivo della mia gioia e della mia fiducia. Essere giusto non vuol dire soltanto esercitare la severit per
punire i colpevoli, vuol dire anche riconoscere le intenzioni rette e ricompensare la virt. Io spero tanto dalla giustizia di Dio
quanto dalla sua misericordia. Appunto perch giusto Egli
compassionevole (Sal 102,8) e pieno di dolcezza, lento nel punire e ricco di misericordia (Sal 102,14). Infatti conosce la nostra
fragilit e si ricorda che noi siamo (Sal 103,13) polvere. Come
un padre prova tenerezza per i suoi figli, cos il Signore prova
compassione di noi ... (LT 226)
Alla fine del Manoscritto A, redatto nel 1895, spiega com giunta a offrirsi allAmore Misericordioso:
Questanno il 9 giugno, festa della Santissima Trinit, ho ricevuto la grazia di
capire pi che mai quanto Ges desideri
essere amato (Ms A 84r). Dopo tante
grazie posso cantare con il salmista che
il Signore buono, che la sua misericordia eterna (Sal 117,1). Mi sembra
che se tutte le creature avessero le stesse
grazie che ho io, il Buon Dio non sarebbe
temuto da nessuno, ma amato fino alla
follia, e che per amore e non tremando,
nessuna anima acconsentirebbe mai a
darGli dispiacere. Capisco per che non
tutte le anime possono somigliarsi: bisogna che ce ne siano di diversi tipi allo scopo di onorare in modo speciale ognuna
delle perfezioni del Buon Dio. A me Egli
ha donato la sua Misericordia infinita ed
attraverso essa che contemplo ed adoro le altre perfezioni Divine! Allora tutte mi appaiono raggianti damore, perfino la Giustizia (e forse anche pi di ogni altra) mi sembra rivestita damore.
Che dolce gioia pensare che il Buon Dio Giusto, cio che tiene
conto delle nostre debolezze, che conosce perfettamente la fragilit della nostra natura. Di cosa dunque dovrei avere paura? Ah,
il Dio infinitamente giusto che si degn di perdonare con tanta
bont tutte le colpe del figliol prodigo, (Lc 15,21-24) non deve forse essere Giusto anche verso di me che sono sempre con Lui?...
(Lc 15,31) (Ms A 83v-84r).

feste teresiane 2015

I - GIUSTIZIA DI DIO

he cosa intende Teresa per Giustizia di Dio? In una lettera al suo fratello spirituale padre Roulland, sacerdote delle Missioni estere di Parigi e missionario in Cina, Teresa
sviluppa il suo pensiero sulla Giustizia di Dio.

Santa Teresa Settembre 2015

13

Il grande messaggio che Teresa ci lascia, di donarsi senza misura, di lavorare sena cercare la ricompensa, si ritrova
espresso nel Manoscritto B. I desideri
infiniti, come scrisse nella prima redazione dellAtto di offerta, non cessano di tormentare la sua
anima: Oh, mio Ges, che cosa risponderai a tutte le mie follie? (Ms B 3r). nella Scrittura che trover la risposta, la Prima
Lettera ai Corinzi le far scoprire che la sua vocazione lAmore. San Paolo le mostrer la diversit dei ministeri, e attraverso
limmagine del corpo, il posto del cuore. . Capii che la Chiesa
aveva un Cuore, e che questo Cuore era acceso dAmore []
Nel Cuore della Chiesa sar lAmore! (Ms B 3v). Che cosa c
di pi gratuito dellAmore? A Ges, Teresa risponde offrendosi
come vittima dolocausto cio come dono totale, sena riserve n
ritorno. Oh Ges, lo so, lamore si paga soltanto con lamore:
cos ho cercato ed ho trovato il modo per calmare il mio cuore
rendendoti Amore per Amore (Ms B 4r).

l 9 giugno 1895, festa della SS. Trinit, Teresa riceve la grazia di capire pi che mai quanto Ges desideri essere amato
(Ms A 84r). Dopo la Messa, Teresa si offre come vittima
dolocausto dallAmore Misericordioso e scrive nel suo Atto di
offerta: Voglio lavorare per il tuo solo Amore, con lunico scopo
di farti piacere.
Questa, in un certo senso, non una scoperta ma ci che Teresa
viveva fin dallentrata al Carmelo. Si tratta piuttosto di un approfondimento: Ges le fa comprendere che sulla strada giusta. Il 10 maggio 1896, la Madre Anna di Ges, fondatrice del
Carmelo in Francia, le d in sogno lo stesso incoraggiamento:
O Madre mia [] mi dica se il buon Dio mi domanda qualche
cosa di pi delle mie povere piccole azione e dei miei desideri.
contento di me? Il volto della Santa assume unespressione
incomparabilmente pi affettuosa della prima volta che mi parl.
Il suo sguardo e le sue carezze erano la pi dolce delle risposte.
Tuttavia mi disse: Il buon Dio non chiede altro da lei: contento, molto contento! ... (Ms B 2r-2v).
La lettera a suor Maria del Sacro Cuore, del settembre 1896 (Ms

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feste teresiane 2015

II AMORE GRATUITO
III FAR PIACERE
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eresa, bambina educata alla generosit verso Dio ed il prossimo attraverso i rosari delle pratiche e numerosi e quotidiani piccoli
sacrifici, scriver, una volta lasciate le
fasce dellinfanzia ed entrata al Carmelo, di non volere accumulare merito
per il Cielo, Non ti chiedo, Signore,
di contare le mie opere e comparir
davanti a te a mani vuote.

IV LIBERT E AMORE

B) svilupper la stessa idea. per soddisfare la Giustizia Divina


occorrevano vittime perfetta, ma alla legge del timore succeduta la legge dellAmore; e lAmore ha scelto per olocausto me,
debole ed imperfetta creatura! (Ms B 3v)
Ma come rispondere concretamente a questo amore? Come far
piacere a Ges? Non ho altro mezzo per provarti il mio amore
che gettare fiori, cio non lasciar sfuggire nessun piccolo sacrificio, nessuno sguardo, nessuna parola, approfittare di tutte le cose
pi piccole e farle per amore! [] Ges, a che cosa ti serviranno i
miei fiori ed i miei canti? Ah, lo so bene: questa pioggia profumata, questi petali fragili e senza alcun valore, questi canti damore
del pi piccolo dei cuori, ti incanteranno (Ms B 4r-4v)

uando Teresa parla di libert, che


cosa intende con questa parola? Perch
chiede a Ges di prendere la sua libert?
Allepoca della sua prima comunione di quale
libert ha paura? un rifiuto ad impegnarsi, ad
assumersi la propria responsabilit? Sicuramente no La sua volont di non rifiutare nella a Dio
non un atteggiamento passio, una mancanza
di maturit: Teresa non aspetta che Dio agisca
al suo posto. Dobbiamo capire bene che cosa intende Teresa quando chiede a Ges di toglierle
la libert di dispiacergli. Dopo la sua malattia e
specialmente durante il viaggio ad Alenon ha
fatto lesperienza delle sollecitazioni del mondo.
Si rende conto che per molte persone, essere liberi vuol dire cercare una vita facile, respingere
ogni costrizione, volere la propria autonomia,
lascarsi guidare dai propri istinti, dai propri interessi o dalle sollecitazioni del mondo. Di fronte
a queste tentazione Teresa consapevole della
sua piccolezza, della sua impotenza.
Avendo sentito, fin dalla pi giovane et, che
Dio le chiedeva di donarsi a Lui, Teresa liberamente ha scelto di donare tutto, di non rifiutare niente e chiede
a Dio la forza necessaria. Non dunque la preghiera del Padre
nostro: Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male?
Teresa non vuole essere una santa a met! Vuole rispondere alla
chiamata di Dio, chiedendogli di toglierle la libert di dispiacergli. Le sue poesie riflettono perfettamente il suo pensiero come,
ad esempio, due strofe di Vivere damore (P 17):
Viver dAmore dare senza tregua,
senza pretesa di compensi umani.
Ah, senza misura io do, ben certa
che non si calcola quando pur si ama!

Momento della
morte di santa
Teresa, lunetta di
Giovanni Segala
da Murano

Viver dAmore, oh, che follia strana! ,


mi dice il mondo: Cessate il vostro canto,
e vita e profumi non sprecate pi!
Sappiate farne un uso intelligente! .
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Il Martirio, ecco il segno della mia giovinezza (Ms B 3r).


Nel settembre 1896, quando Teresa scrive i ricordi del suo
ultimo ritiro, mette al primo posto i suoi desideri di martirio perch in esso vede il vertice dellamore. ben consapevole
che questo desiderio era profondamente inscritto in lei da molto tempo. Tuttavia se leventualit di versare il suo sangue per
Ges sembra improbabile, Teresa pensa che ci siano molti modi
di essere martire. Lo scriveva al rev. Bellire: Il martirio del cuo-

Santa Teresa
scortata nella notte
dai santi angeli, di
Francesco Paglia.

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V PRUDENZA UMANA
E FOLLIA DI DIO
VI DESIDERIO
DI MARTIRIO

urante i mesi che separano la conversione del Natale


1886 allentrata al Carmelo nellaprile 1888, Teresa sperimenter la potenza di Dio. Dovr affrontare la prudenza del mondo, per rispondere alla Sua chiamata. Prima della
grazia di Natale, era consapevole della sua eccessiva sensibilit:
Non so come mi cullassi nel dolce pensiero di entrare al Carmelo visto che ero ancora nella fasce dellinfanzia! Ges mi
rese forte e coraggiosa, mi rivest della sua armatura e da quella
notte benedetta, non fui vinta in nessun combattimento (Ms A,
44v). Egli le far scoprire che al follia di Dio pi forte della sua
debolezza.
Teresa, ribaltando la prospettiva della prudenza umana, apre un
nuovo cammino per andare verso Dio. Non un cammino facile
in cui ci si lascia vivere e ci si comporta secondo i criteri della
prudenza umana, ma, al contrario, bisogna rispondere alla follia
di Dio con un amore folle.
Quello che la grazia di Natale le ha fatto scoprire, Teresa lo mette
in pratica. Sapendo che Dio si accontenta della sua buona volont, si lascia affascinare dallo sguardo divino, desiderando diventare la preda del suo Amore (cfr. Ms B 5v). Bisogna accettare
che la follia di Dio sia pi forte della nostra prudenza umana.
Teresa ritrova ci che san Paolo dice ai Corinzi: Luomo lasciato alla sue forza non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse
sono follia per lui (1Cor 2,14) e la sapienza di questo mondo
stoltezza davanti a Dio! (1Cor 3,19).
sicuramente uneco del Vangelo quello che riceviamo da Teresa: Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perch
hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelati ai
piccoli (Lc 10,21). In lei si realizza la beatitudine Beati i poveri
in spirito, perch di essi il regno dei cieli (Mt 5,3).

S a n t a Te r e s a

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speciale bambini

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VII LO SPIRITO EFFUSO


PER IL PERDONO DEI PECCATI

Morir dAmore assai dolce martirio,


che vorrei appunto per te patire!
O Cherubini, accordate la lira:
del mio esilio io sento gi la fine.

Fiamma dAmor, continua a consumarmi!


Vita fugace, pesa il tuo fardello!
Ges Divino, il mio sogno adempi:
morir dAmore.

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re non meno fecondo delleffusione del sangue (LT 213). E


sempre allo stesso: Lei mi dice, fratello mio, di impetrarle la
grazia del martirio. Questa grazia lho spesso sollecitata per me,
ma non ne sono degna [] Poich sembra che il Signore non
voglia accordarmi che il martirio dellamore, spero che mi permetter, per mezzo suo, di cogliere laltra palma alla quale aspiriamo (LT 224). Teresa si sente chiaramente chiamata a questo
martirio damore, dono di amore assoluto, come nellolocausto,
dove la vittima completamente consumata. Il 7 settembre 1896
scrive a suor Maria del Sacro Cuore: I miei desideri di martirio
non sono nulla; non sono quei desideri che mi danno la fiducia
illimitata che sento nel cuore [] Ci che piace al buon Dio []
di vedermi amare la mia piccolezza, la mia povert, la cieca
speranza che ho nella sua misericordia! (LT 197). Questo
desiderio di martirio si realizzer rinnovando, a ogni battito del
cuore, lofferta che ha fatto allAmore Misericordioso. questo
che diceva nella poesia Viver dAmore. Teresa lha vissuto:

uardiamo da vicino le immagini utilizzate da Teresa per


esprimere ci che ha percepito dellazione dello Spirito
Santo in lei. Esse ci condurranno ad una maggiore intimit con lo Spirito che stato effuso per il perdono dei peccati.
Lo Spirito Santo anzitutto uno sguardo che le insegna molte
cose. Sguardo di Ges incontrato sin da bambina, una sera, al
tramonto, sul mare. Scriver: Presi la decisione di non allontanare mai la mia anima dello sguardo di Ges (Ms A 22r).
Sguardo con cui fondersi nel giorno della sua prima comunione:
Da molto tempo, Ges e la povera piccola Teresa si erano guardati e si erano capiti Quel giorno non era pi uno sguardo, ma
una fusione, non eran pi due []. Restava solo Ges, Egli era il
padrone, il Re (Ms A 35r). Incrociano lo sguardo di Ges, Te-

Processione con
il Santissimo
Sacramento, S.Teresa
vede il Bambino Ges
procedere verso di
lei attorniata dalle
monache, di Andrea
Celesti.

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VIII IL VOLTO SANTO
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resa consapevole di essere perdonata. Perci, nella sua preghiera pu dire con fiducia:
Se qualche volta cado per debolezza, il tuo
Sguardo Divino purifichi subito la mia anima
consumando tutte le mie imperfezioni.
Unaltra immagine che ricorre spesso negli
scritti di Teresa quella del fuoco, cos come
il verboconsumare e il sostantivo crogiolo, termine questultimo che Teresa prende
in prestito dal libro della Sapienza. Come loro viene purificato dal fuoco del crogiolo, cos
ella vuole essere purificata dal Fuoco dellamore: La prova deve purificarci come loro
nel crogiolo (LT 165).
La terza immagine, lo Spirito come acqua
viva che inonda, ricorre soprattutto in occasione della scoperta dellAmore Misericordioso. Scrive. Credo che se tu trovassi anime
che si offrono come Vittime di olocausto al
tuo Amore, tu le consumeresti rapidamente;
credo che saresti felici di non comprimere i
torrenti di infinite tenerezze che sono in te
... (Ms A 84r). Poco dopo, confida a madre Agnese: Madre
diletta, lei che mi ha permesso di offrirmi cos al buon Dio, lei
conosce i fiumi o meglio gli oceani di grazie che sono venuti ad
inondare la mia anima Ah, da quel giorno felice, mi sembra
che lAmore mi penetri e mi circondi, mi sembra che ad ogni
istante questo Amore Misericordioso mi rinnovi, purifichi la mia
anima e non vi lasci nessuna traccia di peccato (Ms a 84r).

anta Teresa dAvila raccomandava a coloro che esordivano


nellorazione di farsi aiutare da delle immagini: Cercate
di avere unimmagine o un ritratto del Signore che sia di
vostro gradimento, non per portarla sul vostro cuore senza mai
guardarla, ma per parlarci spesso: Egli vi inspirer ci che dovete
dirgli (Cammino di perfezione, c. 26/8).
Due immagini su tutte hanno ricoperto un ruolo importante nella vita della figlia santa Teresa di Lisieux: quella di Ges Bambino e quella del Volto Santo.
Continuando una riflessione sul significato della sofferenza in
Teresa, soffermiamoci sullimmagine del Volto Santo e cerchiamo di individuarne il significato nella sua vita spirituale.
Innanzi tutto, limmagine del Volto Santo evoca per Teresa linvito a consolare Ges, a pregare per riparare gli errori che gli
hanno causato tanta sofferenza. Dopo lentrata al Carmelo, questa devozione si approfondisce. Nel primo manoscritto del 1895,
indirizzato a madre Agnese, scrive: Fino ad allora non avevo
sondato la profondit dei tesori nascosti nel Volto Santo; fu per
suo tramite, Madre diletta, che ho imparato a conoscerli: come
in passato ci aveva precedute tutto al Carmelo, cos lei aveva pe-

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Dettagli della
lunetta di
Domenico Carretti

immagine del Sacro Cuore, e pi ancora quella del Volto Santo, hanno occupato un posto importante nella vita
spirituale di Teresa di Ges Bambino. Per Teresa lessenziale in queste immagini crescere nellintelligenza della Fede,
favorire unintimit sempre pi stretta con Ges: O Ges, mio
primo, mio solo Amico, tu che io amo unicamente (Ms B 4v).
IL 21 giugno 1897, scrive al rev. Bellire: Quando vedo Maddalena avanzarsi in mezzo ai numerosi convitati, bagnare con
le sue lacrime i piedi del suo Maestro adorato (Lc 7,3638), che
lei tocca per la prima volta, sento che il suo cuore ha compreso
gli abissi damore e di misericordia del Cuore di Ges e che, per
quanto peccatrice sia, questo Cuore damore non solo disposto
a perdonarla, ma anche a prodigarle i benefici della sua intimit
divina (Lc 10,39), ad elevarla fino alle pi alte cime della contemplazione. Ah, caro piccolo Fratello mio, da quando mi stato
dato di capire cos lamore del Cuore di Ges, le confesso che
esso ha scacciato dal mio cuore ogni timore. Il ricordo delle mie
colpe mi umilia, mi induce a non appoggiarmi mai sulla mia
forza che non che debolezza; ma ancor pi questo ricordo mi
parla di misericordia e damore (LT 247).
Pregare il Sacro Cuore significa per Teresa scoprire che il Cuore
di Ges suo, come il suo cuore solo di Ges, amare con
il Cuore stesso di Ges. Possiamo fare nostri i sentimenti che
esprime nellatto di offerta allAmore Misericordioso: Allo scopo di vivere in un atto di perfetto Amore, mi offro come vittima
dolocausto al tuo Amore Misericordioso, supplicandoti di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima le
onde dinfinita tenerezza che sono racchiuse in te.

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IX IL SACRO CUORE

netrato per prima i misteri damore nascosti nel Volto del nostro
Sposo (Ms A 71r). La malattia del pap, Luigi Martin, influenzer levoluzione del suo pensiero e la condurr a contemplare
ancora pi in profondit il Volto Santo. Nellimmagine del pap
umiliato dalla malattia mentale, Teresa scopre una riproduzione
dellimmagine del Volto Santo. Di fronte al mistero della sofferenza per malattia del pap, che ha colpito le facolt mentali del
suo re amato, Teresa scopre che vi un legame stretto tra la
sua sofferenza e le sofferenze di Cristo, evocate dallimmagine
del Volto Santo.
Ormai, guardano limmagine del Volto Santo, vi scopre il segno
dellamore di Cristo: Ges brucia damore per noi. Guarda il
suo Volto adorabile Guarda quegli occhi spenti e abbassati []
Guarda Ges nel suo Volto e l vedrai come ci ama (LT87).

Viver dAmore dare senza tregua,


senza pretesa di compensi umani.
Ah, senza misura io do, ben certa
Al Cuor Divino, colmo di dolcezza,
che non si calcola quando pur si ama! ho dato tutto ed or leggera corro
ed io altro non ho che la mia ricchezza:
viver dAmore (P 17,5)
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X LA PROVA DEL DUBBIO


La santa Vergine
appara a santa
Teresa e le dona una
collana, di Domenico
Carretti.

eresa di Ges Bambino ha conosciuto nella sua vita numerose prove: fisiche, affettive, spirituali Il suo esempio
pu aiutare coloro che stanno vivendo momenti difficili. Ricordiamo in particolare la sua prova del dubbio, che ha
conosciuto durante la sua vita religiosa. Ora, bene osservare
come Teresa reagisce di fronte alla tentazione del dubbio. Oggi
alcuni di noi vorrebbero abbandonare tutto, adducendo come
esempio che anche Teresa di Ges Bambino e Madre Teresa di
Calcutta hanno dubitato. Teresa non si rimprovera, non d lezioni ma, seduta alla tavola dei peccatori, chiede perdono per i
suoi fratelli e prega per loro. Oh Signore, rimandaci giustificati
... (Ms C 6r). Vediamo i mezzi principali che Teresa utilizza
contro le tentazioni.
Innanzitutto la volont di credere
Ges sa bene che, pur non avendo il godimento della Fede,
mi sforzo almeno di compierne le opere. Credo di aver fatto
pi atti di fede da un anno ad oggi che non durante tutta la mia
vita. Ad ogni occasione di lotta [] mi comporto da coraggiosa (Ms C 7r).
Si appoggia su tutte le parole del Vangelo che fondano sulla
sua speranza
Durante la sua adolescenza, si era entusiasmata per il libro del
rev. Arminjon: Fine del mondo presente e misteri della vita
futura. Teresa cita spesso questa frase: Il Dio riconoscente
esclamer: adesso il mio turno. NellAtto di offerta, ci sono
due riferimenti espliciti sulla speranza che nutre riguardo alla
felicit del cielo. Parlando della grazia che Dio le ha fatto, facendola passare attraverso il crogiolo della sofferenza, scrive:
Sara con gioia che ti contempler nellultimo giorno mentre
reggi lo scettro della Croce. Aspetta con fiducia il momento in
cui potr ridire il suo amore in un faccia a faccia eterno.
Vivere damore
Cos, nonostante questa prova che mi toglie ogni godimento,
posso per esclamare: Signore tu mi colmi di gioia con tutto
quello che fai (Salmo 91). Perch, c forse gioia pi grande di
quella di soffrire per tuo amore? ...(Ms C 7r)

Dettagli della
lunetta di Giovanni Segala
da Murano

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XI LA GIOIA PERFETTA

eresa trova nella vita attuale/terrena unanticipazione della felicit promessa da Ges. Latto di offerta allAmore
Misericordioso ne una testimonianza. Il 9 giugno 895,
dopo aver scoperto come Ges desidera essere amato, Teresa
far, di questa fede nellamore, il filo conduttore di tutta la sua
vita: Penso che se tu trovassi anime che si offrono come Vittime di olocausto al tuo Amore, tu le consumeresti rapidamente;
credo che saresti felice di non comprimere affatto i torrenti di
infinite tenerezze che sono in te []. Che io sia questa felice
vittima (Ms A 84r).
Allo scopo di vivere in un atto di perfetto Amore, mi offro come
vittima dolocausto al tuo Amore Misericordioso. la gioia di
donarsi che si esprime perfettamente: Si pi beati nel dare che
nel ricevere! (At 20,35). Questa gioia profonda, dellunione a
Dio nellAmore, si esprimer pi chiaramente nella lettera indirizzata a suor Maria del Sacro Cuore (Manoscritto B). Meditando i capitoli 12 e 13 della Prima Lettera ai Corinzi, Teresa ha
scoperto che nel Corpo di Cristo v un Cuore e in questo cuore
trova la sua vocazione. Questa gioia delirante, o piuttosto, come
dice Teresa, questa pace calma e serena il grande messaggio
teresiano. Per molti aspetti, Teresa vicina a Francesco dAssisi.
Come Francesco, Teresa aspira a ricevere le stimmate: Poich ti
sei degnato di darmi in sorte questa Croce tanto preziosa, spero
di rassomigliarti in Cielo e di veder brillare sul mio coproo glorificato le sacre stimmate della tua Passione! Quando parla di
Gioia, ha degli accenti che sembrano quelli di Francesco dAssisi
quando, nei Fioretti, spiega a Fra Leone dove si trova la Perfetta
Letizia: Talvolta, vero, il cuore delluccellino assalito dalla
tempesta: gli sembra di non credere che non esiste altro se non le
nubi che lo avvolgono. quello il momento della gioia perfetta
per il povere debole esserino. Che felicit per lui restare l ugualmente, fissare la luce invisibile che si nasconde alla sua fede!!!
(Ms B 5 r). Che Francesco e Teresa aiutino tutti coloro che sono
nellafflizione a ritrovare la gioia perfetta promessa da Ges: Vi
ho detto queste cose perch la mia gioia sia in voi e la vostra gioia
sia piena (Gv 15,11).

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Che Teresa ci insegni a vivere nella fiducia dellAmore trinitario,


cos profondamente legato allAmore Misericordioso, al quale si
offerta il 9 giugno 1895!

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XII TRINIT BEATA


Dettaglio della lunetta di Francesco
Paglia

i medito latto di offerta, pi percepisco che Teresa ha


una profonda comprensione del mistero della Santissima
Trinit. Ha ricevuto la grazia di comprendere lamore che
racchiuso in Dio: Dio non che amore e Teresa, quando parla dAmore, intende soprattutto lamore con cui Ges desidera
essere amato. Il mistero della Trinit ci rivela lAmore che in
Dio: Teresa desidera offrirsi a Lui. Questa comprensione dellAmore Trinitario sottolineata dallaggettivoBeata: nella contemplazione dellAmore trinitario che Teresa trova la sua vera
felicit: Trinit Beata. Ges, allinizio del suo ministero, aveva
cominciato la rivelazione del messaggio evangelico con le Beatitudini: Beati i Misericordioso perch otterranno misericordia.
questa misericordia che, agli occhi di Teresa, descrive meglio
il Volto di Dio: ella si offre allAmore Misericordioso, fonte della
vera felicit. La misericordia del Padre si esprime nel dono del
Figlio: Poich mi hai amata fino a darmi il tuo unico Figlio perch sia il mio Salvatore e il mio Sposo. La misericordia di Ges
simboleggiata dallimmagine del Volto Santo: Guarda, Ges,
nel suo Volto e l vedrai come ci ama (LT 87). La misericordia
p tale anche perch, attraverso lo Spirito Santo, i nostri peccati
sono perdonati. Latto di offerta esprime quindi la piet trinitaria di Teresa. Nella lettera a suor Maria del Sacro Cuore, scritta
l8 settembre 1896, ci dice la sua aspirazione: Luccellino vorrebbe volare verso quel Sole brillante che affascina i suoi occhi,
vorrebbe imitare le Aquile sue sorelle che vede elevarsi fino al
focolare Divino della Trinit Santissima (Ms B 5r). La Trinit
veramente per lei lespressione pi perfetta dellAmore a cui si
offre come vittima. Cos il suo desiderio pi profondo di amare
e far amare la Trinit Beata. Sar con gioia che ti contempler
nellultimo giorno. Nel frattempo, nella Fede, spesso non sentita, non cesser di fissare la luce invisibile che si nasconde alla
sua fede!!! ... (Ms B 5r).

LIMITI UMANI
di una grande santa

u un santo avere dei limiti? Forse ad un primo impatto suona un po male


accostare la parola limite
alla figura di una persona che magari ha trascorso gran parte della
sua esistenza, se non tutta lintera
vita, nellamore zelante per il Signore e per il prossimo...
eppure pi si ci avvicina
alla luce e pi si riesce a
vedere meglio e a riconoscere con maggiore
scrupolo le proprie imperfezioni e i propri limiti. Sembra quasi come
possedere un nuovo
paio di occhiali, e non
bisogna spaventarsi se
pensiamo di presentarci
a mani vuote davanti al
Signore, questo ce lo insegna proprio la nostra amata Teresa di Lisieux, la santa
protagonista del libro di Luis Jorge Gonzlez, dal titolo Teresa di
Lisieux, i limiti umani di una grande santa. Lautore, attualmente
docente di psicologia e spiritualit
al Pontificio Istituto di Spiritualit
Teresianum e presso la Pontificia
Universit Urbaniana di Roma, in
questo libro vuole trasmettere al
lettore come sia importante trasformare i propri limiti non in una
scala impervia e impossibile da
percorrere, ma in una salita dolce
che - seppur nel dolore
- fa intravedere sempre la luce
dellarrivo, perch ognuno possiede i doni e le forze necessarie per
giungere alla cima. Teresa sembra
ripeterci in continuazione: Se io ce
lho fatta puoi farcela anche
tu!, sembra quasi uno dei punti

cardine della sua testimonianza,


invitare cio tutti noi a valorizzare
le nostre potenzialit spirituali,
a desiderare il Cielo senza considerarlo solamente appannaggio di
una lite di privilegiati, o di chi non
ha mai avuto momenti di debolezza cos come sembrano le vite
dei pi grandi santi. Tutti
hanno dovuto superare
delle prove, dei periodi di
oscurit, delle notti interminabili senza quasi pi
una speranza.
Dopo una brevissima introduzione il testo si sviluppa affrontando sette
caratteristiche del vissuto umano di Teresa: autostima, salute fisica, larte
del pensare, libert emozionale, comportamento
eccellente, missione personale,
contributo a forgiare la storia; lautore utilizza una chiave psicologia,
essendo laureato anche in psicologia clinica, e in particolare fa riferimento alla PNL (Programmazione
Neurolinguistica) sostenendo che
Teresa utilizzasse, seppur inconsapevolmente, alcune delle tecniche
per lo sviluppo umano che sono
state poi codificate nellambito di
questo ramo della psicologia.

luoghi teresiani

di Annalisa Bonadonna

I bambini della
scuola dellinfanzia
Maria Immacolata di Pozzo di
Camacici, San
Giovanni Lupatoto
(VR), dopo aver
ascoltato il nostro
padre Gino, parroco
e priore, parlare
loro dei genitori
di santa Teresa,
hanno preparato
questo grande
cartellone con tutti
i loro disegni sul
tema La buona
famiglia. Esso fu
esposto per alcune
settimane nella
cappella dei santi
genitori.

Santa Teresa Settembre 2015

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LA CRESIMA SPIEGA TUTTO

pagine teresiane

di Giulia Gabrieli
da Un Gancio in mezzo al Cielo
Edizioni Paoline,

24

Fare la volont
di Dio vivere la sua Parola.
La sua Parola amore.
Fare la sua volont
vivere nel suo amore.

n realt, per capire davvero


quello che mi sta succedendo,
bisogna tornare al giorno della mia cresima. Allinizio non
mi era cos chiaro. Lho capito
questestate, quando un giorno
mi sono ricordata che don Andrea, il nostro curato, durante gli
incontri di preparazione, ci aveva letto il brano che parla della
discesa dello Spirito Santo sugli
apostoli e sulla Madonna. Da quel
momento loro, che improvvisamente sapevano parlare tantissime lingue, hanno iniziato a testimoniare, sono andati in tutto il
mondo a testimoniare lamore del
Signore, lesistenza di questo Dio
che buono, che amore, che
vita. Mi erano rimaste profondamente impresse questa parole del
don: Quando riceverete lo Spirito Santo anche
voi dovrete fare
come gli apostoli:
essere al servizio
del Signore, fare
la sua volont. E
mi chiedevo che
cosa potevo fare
io per il Signore,
come potevo fare
a testimoniare il
suo amore.
Poi, ci ha raccon-

Santa Teresa Settembre 2015

tato la storia di un ragazzo, al quale avevano letto lo stesso brano e


avevano spiegato la stessa cosa.
Ebbene, questo ragazzo, il giorno dopo aver ricevuto la cresima,
si presentato dal suo parroco
di buonora e gli ha detto: Sono
pronto, che cosa devo fare per il
Signore?
Ero rimasta molto colpita da questo episodio. Per mi sembrava
un po strano andare alla mattina
di buonora dal dono e dire: Che
cosa devo fare?. Perci sono stata zitta e ho passato molti giorni
a chiedermi cosa potevo fare per
essere degna di avere ricevuto i
sette doni dello Spirito Santo e viverli come hanno fatto i discepoli.
Continuavo a pensarci, questa
cosa mi frullava nella testa, davvero non capivo che cosa potevo
fare, io, per il Signore E, di l a
due mesi, si presentata la malattia. Ecco, io la malattia la sto
vivendo come un impegno da
cresimanda. Per questo cerco di
vivere al meglio lattimo, perch
sono sicura che il Signore mi sta
chiedendo questo.
un impegno che ho preso io. Dio
mi ha donato lo Spirito Santo, mi
ha fatto la domanda: Vuoi essere
testimone del mio amore? Io gli
ho detto s e adesso lo porto fino
alla fine.
Infatti, ogni giorno, le mie sofferenze e anche le mie gioie le affido
tutte al Signore, perch so che l
sono nelle mani giuste e le offro a
tante persone. Un giorno le offro
alle persone che stanno con me,

era veramente in lui, perch quando noi facciamo questi gesti verso
il prossimo, quando li facciamo
veramente con il cuore, non perch dobbiamo farli, sappiamo che
far bene a lui, E non dobbiamo
volere niente in cambio: in quel
momento Ges vive in noi. Ma in
quel momento penso anche che
Ges sia stato in quella bambina,
che ha saputo cogliere nel prossimo la bont del Signore. []
Dio bussa sempre alla nostra porta, nostro amico, nei nostri genitori, nel nostro prossimo. Bisogna saper cogliere tutto questo
e allora s che avremo veramente dentro di noi lo Spirito Santo,
questo grandissimo dono del Signore.

pagine teresiane

un altro giorno ai non credenti,


perch tutti abbiamo bisogno di
preghiere di sostegno. Ognuno ha
un Dio, Dio c per tutti.
Tutti possono farlo. E io mi rivolgo soprattutto ai ragazzi. Offrite le
vostre giornate a tanti altri ragazzi
che soffrono perch non hanno la
fede, hanno un grande vuoto. Dio
ci d questa grandissima forza:
potete costruire grattacieli, scalare le montagne.
Ora io non dico che bisogna per
forza passare attraverso unesperienza come la malattia per vivere
la cresima. Anzi, non ve lo auguro
di certo. Per, potete vivere questo mandato facendo dei gesti
verso il prossimo, aiutando il vostro compagno che pi in difficolt a fare il compito, sostenendo le persone meno fortunate.
Nelle persone che voi aiutate c il
Signore, c proprio Ges.
Questo mi fa venire in mente una
piccola storia.
Una bambina cieca si guadagna
da vivere vendendo le mele vicino ad un aeroporto. A un certo
punto arriva un gruppo di ragazzi che deve prendere laereo per
ritornare a casa. Solo che questi
ragazzi fanno un bel po di casino
e finiscono per rovesciare la bancarella dove lei aveva esposto le
mele. Tutti se ne fregano, tranne
uno, che dice ai suoi amici: Avvisate a casa che prendo il prossimo aereo. E rimane l ad aiutare
la piccola cieca a risistemare tutte
le mele.
La bambina, finito per bene il lavoro, gli chiede tutta seria: Ma tu
sei Ges?
Il ragazzo rimane talmente colpito
In realt, in quel momento Ges

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pagine teresiane
Questa parole di Giulia Gabrieli
mi ricordano le poche righe che
santa Teresa scrisse a proposito della sua cresima. Ve le ripropongo: Poco tempo dopo la mia
prima Comunione, entrai di nuovo in ritiro per la Cresima. Mi ero
preparata con grande cura a ricevere la visita dello Spirito Santo,
non capivo perch non si desse
una grande importanza al fatto di
ricevere questo sacramento dAmore. Di solito si faceva soltanto
un giorno di ritiro per la Cresima,
ma poich Monsignore non aveva
potuto venire nel giorno stabilito,
ebbi la consolazione di avere due
giorni di solitudine. Per distrarci la
nostra maestra ci port a Monte
Cassin e l raccolsi a piene mani
grandi margherite per il Corpus
Domini. Ah, come era gioiosa la
mia anima; come gli apostoli attendevo con felicit la visita dello
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Santa Teresa Settembre 2015

Spirito Santo! Mi rallegravo allidea


di essere presto perfetta cristiana
e soprattutto di avere eternamente sulla fronte la croce misteriosa
che il Vescovo segna imponendo
il sacramento... Finalmente il momento felice arriv: al momento
della discesa dello Spirito Santo
non sentii un vento impetuoso,
ma piuttosto quella brezza leggera
144 della quale il profeta Elia ud il
mormorio sul monte Oreb. In quel
giorno ricevetti la forza di soffrire,
poich poco dopo doveva cominciare il martirio della mia anima...
Fu la mia cara piccola Leonia che
mi fece da Madrina; era cos commossa che non riusc ad impedire
alle lacrime di scorrere per tutto il
tempo della cerimonia. Ricevette
con me la Santa Comunione, poich ebbi ancora la felicit di unirmi a Ges in quel bel giorno (Ms A
36v-37r).

VOGLIO ESSERE UNA SANTA!


una vita ordinaria (I)

a santit non consiste in


fenomeni straordinari, ma
piuttosto nel fare in maniera straordinaria le cose
ordinarie! Si rimane male quando
si apprende che la vita di Teresa
Martin fu del tutto ordinaria.
Si dimentica che diventata santa
Teresa di Ges Bambino del Volto
Santo, conosciuta nel mondo intero, con numerosi titoli (Patrona
Universale delle Missioni, Patrona secondaria di Francia, Dottore della Chiesa, ecc.), passando
inosservata nella sua famiglia, nel
suo ambiente, nel suo Carmelo,
e perfino dal suo padre spirituale... Certo, a Lisieux, si potuto
parlare di una giovane che ebbe
laudacia di parlare al Papa Leone
XIII durante unudienza a Roma
(un giornale locale lo segnal). Poi
era entrata al Carmelo a quindici

anni e tre mesi. Ma quando mor il 30 settembre 1897 - in un piccolo Carmelo di provincia, era pressoch sconosciuta, non cerano
che 30 persone alla sua sepoltura
nel cimitero di Lisieux. Il 17 maggio 1925, alla sua canonizzazione
in San Pietro a Roma ce ne furono 500.000. Quindi? Quindi, s, fu
una vita molto ordinaria e molto
nascosta.
Alenon (1873-1877)
Una famiglia cristiana, a Alenon,
il padre Luigi Martin, orologiaiogioielliere, la madre, Zelia Gurin,
merlettaia. Ebbero nove figli di cui
quattro morti in tenera et. Restano quattro figlie ed ecco che a
quarantanni, la mamma incinta:
Teresa nasce il 2 gennaio 1873.
Bambina allegra, vivace, dopo un
anno a balia (sua madre non pu

amici di teresa

di Mons. Guy Gaucher,


Fu vescovo ausiliare di Bayeux e Lisieux

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amici di teresa
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nutrirla), ha una vita felice, riempita damore dai suoi genitori e


dalle sue sorelle. Lultima piccola
riceve dalla sua famiglia una fede
profonda, viva, caritatevole. Va
tutto bene, fino al dramma: Zelia
Martin muore di un cancro al seno
(agosto 1877).
Teresa ha quattro anni e mezzo.
Lo choc molto forte per la piccola Teresa. Sceglie la sorella Paolina come seconda mamma ma
la ferita profonda e impiegher
dieci anni a cicatrizzarsi.

Santa Teresa Settembre 2015

Lisieux (1877-1888)
Con cinque figlie da allevare, il signor Martin cede alle insistenze
del cognato Isidoro Gurin, farmacista a Lisieux. Tutta la famiglia
si stabilisce ai Buissonnets. Teresa vi trova un ambiente caldo ma
i cinque anni in cui andr a scuola
dalle Benedettine resteranno per
lei i pi tristi della sua vita. Buona alunna ma timida, scrupolosa,
vive male i contrasti della sua vita
scolastica... La partenza di Paolina per il Carmelo di Lisieux riapre la ferita. A dieci anni, Teresa
si ammala gravemente: sintomi
allarmanti di una regressione infantile, allucinazioni, anoressia.
La medicina rinuncia. Le famiglie,
il Carmelo pregano. Il 13 maggio
1883, una statua della Vergine
Maria sorride a Teresa che guarisce istantaneamente. L8 maggio
dellanno successivo riceve la sua
prima comunione: per lei una
fusione damore. Ges si dona
a lei e lei si dona a Ges. Pensa
gi a diventare carmelitana. La
partenza per il Carmelo della sua
terza mamma, sua sorella Maria, la destabilizza. Soffre di una
grave crisi di scrupoli ossessivi,
diventa ipersensibile e piagnucolosa alleccesso. Vuole morire ed essere liberata. La notte di
Natale 1886, la grazia tocca il suo
cuore. una vera conversione
che la trasforma in donna forte. Il
Bambino del presepio, il Verbo di
Dio, le ha trasmesso la sua forza
nellEucaristia. Eccola pronta a
combattere per il Carmelo, a superare tutti gli ostacoli: suo padre,
suo zio, il Superiore del Carmelo,
il Vescovo, il Papa Leone XIII. Perch la grazia le ha aperto il cuore e vuole salvare i peccatori con

Ges che, sulla Croce, ha sete di


anime. Teresa, a quattordici anni e
mezzo, decide di restare ai piedi
di questa Croce per raccogliere
il sangue divino e donarlo alle anime. Questa la sua vocazione:
Amare Ges e farlo amare. Nel
1887, sentendo parlare di un assassino che ha ucciso tre donne a
Parigi, prega e si sacrifica per lui,
volendo ad ogni costo strapparlo
dallinferno. Enrico Pranzini giudicato e condannato alla ghigliottina. Ma prima di morire, bacia il
Crocifisso! Teresa piange di gioia:
esaudita, lo nomina il suo primo
figlio. Durante un pellegrinaggio
in Italia, Teresa si accorge che fuori della loro sublime vocazione, i
sacerdoti hanno i loro piccoli lati
nascosti. Coglie che bisogna pregare molto per loro perch sono
uomini deboli e fragili. Teresa
comprende che la sua vocazione
non soltanto di pregare per la
conversione dei grandi peccatori
ma anche di pregare per i sacer-

doti. Nel corso dello stesso pellegrinaggio, ella domanda al Papa


di entrare al Carmelo a quindici
anni. Risposta evasiva, fiasco,
ma il 9 aprile 1888, lascia per
sempre suo padre, le sue sorelle,
i Buissonnets, il suo cane Tom...
Al Carmelo (1888-1897)
Un cammino di solitudine
Felice di essere l per sempre,
prigioniera con Lui... e 24 suore. La vita comunitaria, il freddo,
la preghiera sovente nellaridit, la
solitudine affettiva (anche se ritrova due sorelle), sopporta tutto con
ardore. La sua pi grande sofferenza sar la malattia del suo pap
diletto, ricoverato al Bon Sauveur
di Caen, ospedale per malati mentali. Nuovo dramma famigliare per
Teresa. Si immerge nella preghiera con il Servo sofferente di Isaia 53, sulle tracce della passione
di Ges. Ma il clima spirituale del
suo Carmelo, segnato da una
paura diffusa di Dio, visto innanzitutto come giustiziere, le pesa.

UN MESSAGGIO
DAMORE E DI
FIHAVANANA
(fratellanza)
Prosegue il viaggio
delle reliquie di
santa Teresa in
Madagascar.
Sono atterrate
allareoporto dIvato il 3 luglio scorso,
accolte dallarcivescovo mons. Odon
Razanakolona.
Esse, insieme alle
reliquie dei beati
Luigi e Zelia, percorreranno le 21
diocesi dellIsola
Rossa partendo da
quella dAntsiranana. Allaccoglienza
dei reliquiari, che
hanno gi visitato il
Madagascar, hanno
partecipato anche
il capo del governo
con la sua consorte

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amici di teresa
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Aspira allAmore quando legge la


Viva Fiamma dAmore di San Giovanni della Croce. Nel 1891, a diciotto anni, un sacerdote la lancia
sulle onde della fiducia e dellAmore sulle quali non osava avanzare, essendo piuttosto restia in
questo cammino audace, anche
per sua sorella Paolina, Madre
Agnese di Ges, che diverr priora nel 1893. Suo padre, ritornato
in famiglia, muore nel 1894: Celina che lo curava entra a sua volta
al Carmelo. in questepoca che
la giovane suor Teresa di Ges
Bambino del Volto Santo (questo
il suo nome vero, riassunto della
sua vocazione), scopre, dopo anni
di ricerca, la via dellinfanzia spirituale che trasformer la sua vita.
Riceve la grazia di approfondire
la Paternit di Dio che non che
amore Misericordioso (espresso
in suo Figlio Ges incarnato). La
vita cristiana non altro che la vita
di figli del Padre (figli nel Figlio),

Santa Teresa Settembre 2015

inaugurata nel battesimo e vissuta in una confidenza assoluta. Se


non ritornerete come bambini,
non entrerete nel Regno dei Cieli,
dice Ges (Mt 18,3). Per fortuna,
Madre Agnese le ordina di scrivere i suoi ricordi dinfanzia. Teresa obbedisce e scrive 86 pagine
in un piccolo quaderno. Allorch
alla sua epoca le anime elette
(rare) si offrivano come vittime alla
Giustizia divina, il 9 giugno 1895,
durante la messa della Trinit, la
debole e imperfetta Teresa si offre al suo Amore Misericordioso.
Questo dono totale la rinnova,
brucia ogni suo peccato. Nel settembre 1896, Teresa sente che la
sua bella vocazione (carmelitana,
sposa e madre) non le basta pi.
Prova durante la sua preghiera il
richiamo di grandi desideri: essere
sacerdote, diacono, profeta, dottore (della Chiesa), missionario,
martire... Queste sofferenze spariranno quando trover infine la sua
vocazione leggendo un passo di
san Paolo sulla carit (1Cor 13).
Allora, tutto diventa luminoso per
lei e pu scrivere: O Ges, mio
Amore... ho trovato infine la mia
vocazione, lAmore! S ho trovato il mio posto nella Chiesa e questo posto, o mio Dio, me lavete
dato Voi... nel cuore della Chiesa,
mia Madre, io sar lAmore... cos
sar tutto... cos il mio sogno sar
realizzato!!! (Manoscritto B, 3v).
Sempre pi preoccupata dei peccatori che non conoscono questo
Amore Misericordioso, ella entra
nella Pasqua 1896 in una notte
fitta dove la sua fede e la sua speranza devono combattere. Tanto
pi che una tubercolosi consuma
la sua salute e la indebolisce. Usa
le sue ultime forze per insegnare la
via dinfanzia alle cinque novizie di
cui responsabile e a due fratelli

spirituali, sacerdoti missionari per


lAfrica e la Cina. Vivendo questa
com-passione, in unione con la
Passione di Ges nel Getsemani e sulla Croce, spossata dalle
emottisi, conserva il suo sorriso e
la sua squisita carit che rialza il
morale delle sorelle, costernate di
vederla morire in atroci sofferenze. Per obbedienza, continua fino
allo sfinimento la redazione dei
suoi ricordi nei quali, con trasparente verit, canta le misericordie
del Signore nella sua breve vita.
Pregando per fare del bene sulla
terra, dopo la sua morte, fino alla
fine del mondo, profetizzando
umilmente che la sua missione
postuma sar di donare la sua
piccola via alle anime e di passare il suo Cielo a fare del bene

sulla terra, muore il 30 settembre


1897. Un anno dopo la sua morte,
fu pubblicato un libro composto a
partire dai suoi scritti: la Storia di
unAnima che conquist il mondo
e fece conoscere questa giovane
suora che am Ges fino a morir
damore. Questa vita nascosta
irradi luniverso. Tutto ci continua da pi di cento anni... (segue)

nella pace del signore

Come la cerva anela


ai corsi dacqua,
cos lanima mia anela
a te, o Dio.
Lanima mia ha sete di
Dio,
del Dio vivente:
quando verr e vedr
il volto di Dio?

ELENA CARNIELETTO

VINCENZO FRANCHINI di
Nogara (VR)
nel IX anniversario

FRANCO CREMONESI

GAETANA FERMANTI

nel III anniversario


(+ 15 agosto 2012),
Goito (MN)

(n. 27-1-1932
m. 20-6-2015)

IMERIO SARTI

FLORA VIGNATO

(n. 21-7-1947 m. 24-9-2012)


di Bovolone (VR)

(n 10-5-1981 m. 17-9-1994)
di Bovolone (VR)

NELLO MUTTI
Ca degli Oppi (VR)

Dario Vertuan,
Ca degli Oppi (VR)
XV anniversario

(n. 14-9-1922 m. 9-8-2013),


nel II anniversario Sentitemi
vicino e parlatemi ancora. Io
vi amer dal cielo come
vi ho amati in terra.

GUIDO TESSARINI
Ca di David (VR)
nel VII anniversario

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CANONIZZAZIONE

DI LUIGI E ZELIA MARTIN

genitori di S. Teresa di G. B.
Piazza San Pietro, 18 ottobre 2015
"Ho avuto dei genitori pi
degni del Cielo che della terra".
Saremo felici
solo una volta
tutti riuniti
in Cielo
Dettaglio
dellurna dei
beati Luigi e Zelia.
Insieme a tutta la
famiglia c anche
il piccolo Pietro.
Ora si dovr
aggiungere
Carmen,
la bambina guarita per lintercessione dei beati.

Partenza dal piazzale della basilica


alle 22 - di sabato 17 ottobre.
Ritorno nella serata di domenica
Costo del viaggio in torpedone: 40 euro.

Le iscrizioni si accettano in Santuario,


presso il Negozio dei Ricordi
o gli uffici parrocchiali.

Ascolta la Santa Messa


anche su RADIO SANTA TERESA
www.radiosantateresa.it

ORARIO SANTE MESSE


ORARIO FERIALE:
7.00 - 8.00 - 9.00 - 10.00
16.30 - 18.30
ORARIO FESTIVO:
7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30
12.00 - 16.30 - 18.30

PADRI CARMELITANI SCALZI


Santuario di S. Teresa
del Bambino Ges Via Volturno, 1
37135 Verona - tel. 045.500.266
fax 045.581.214
rivistasantateresa@gmail.com
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Prenotazione pellegrinaggi
Tel.: 045.500.266

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Domenica 4 ottobre 2015
dopo la s. Messa delle 18.30
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C.C.P. 213371

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