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ciascuno degli integrali cos ottenuti. Ad esempio, la formula per la circuitazione lungo una
linea chiusa spezzata la seguente:
G
A dA =
i =1
G
A d Ai
G
dove Ns il numero di elementi della spezzata, i li-esimo tratto della spezzata e A i la sua
parametrizzazione. Una cosa del tutto analoga avviene quando si deve effettuare il flusso
attraverso una superficie costituita da pi facce, separate luna dallaltra da spigoli (si pensi
ad esempio alla superficie di un poliedro). Anche in questo caso, occorre parametrizzare
separatamente ciascuna delle facce e per ciascuna di esse effettuare un integrale, e alla fine
sommare gli integrali su ciascuna faccia. Ad esempio, la formula per il flusso attraverso una
superficie chiusa siffatta :
w
S
A i n dS =
NF
w
A ini dSi
i =1 Si
i z
mentre la superficie concatenata con una linea sul piano xy la superficie piana delimitata dalla
linea stessa che ha come normale i z (o iz , se la linea viene percorsa in senso orario). Il teorema di
Stokes sul piano xy (chiamato anche formula di Green) assume quindi la forma:
G
A dA =
Ax dx + Ay dy =
Ay Ax
x
y
d S
La formula scritta sopra permette quindi di ricondurre un integrale unidimensionale lungo una linea
chiusa del piano (orientata in senso antiorario) ad un integrale doppio esteso alla superficie S
racchiusa da tale linea. Naturalmente, se si vuole effettuare una circuitazione in senso orario occorre
cambiare il segno del secondo membro dellequazione.
Poich la formula di Green un caso particolare del teorema di Stokes, anchessa applicabile
soltanto se il dominio di definizione del campo ha delle ben determinate caratteristiche di regolarit:
se S la superficie piana racchiusa dalla linea, la formula di Green applicabile solo se lintegrale
esteso alla superficie S esiste, cio se le 2 derivate parziali esistono in ogni punto di S.
La formula di Green si pu estendere anche a regioni S del piano delimitate da 2 curve chiuse 1e 2
(regioni forate). In tal caso si ha:
G
G
Ay Ax
A d A - A d A =
dS
x
y
Un altro teorema integro-differenziale che in molti casi pu essere utilizzato per semplificare il
calcolo integrale il teorema di Gauss. Esso permette infatti di ricondurre il calcolo di un flusso
attraverso una superficie chiusa al calcolo di un integrale esteso al volume racchiuso da tale
superficie. Lutilizzo di questo teorema spesso vantaggioso, perch il calcolo di un flusso in alcuni
casi pu risultare piuttosto oneroso, mentre il calcolo di un integrale di volume di una funzione
scalare (la divergenza del campo A), unoperazione in molti casi abbastanza agevole.
Naturalmente, occorre ricordare che anche questo teorema applicabile solo se il dominio di
definizione di A sufficientemente regolare: in pratica, occorre che la grandezza A sia definita
in tutto il volume V racchiuso dalla superficie.
Per quanto riguarda gli integrali di linea, esistono 2 ulteriori metodi, applicabili per solo in casi
particolari:
a) Se richiesto di effettuare lintegrale di un campo vettoriale lungo una linea definita sul piano xy
che rappresenta il grafico, o una parte di grafico, di una funzione di una variabile del tipo y = f(x)
oppure x = g(y), possibile risolvere lintegrale direttamente nelle variabili x e y, senza necessit di
parametrizzare la linea. Infatti, si ricordino le propriet del calcolo differenziale per funzioni di una
variabile:
- y = f (x ) dy = f (x ) dx
- x = g ( y ) dx = g ( y ) dy
Si hanno quindi le 2 seguenti formule risolutive:
- Caso y = f(x):
x2
G
V d A = Vx dx + V y dy = Vx (x, f (x ))dx + V y (x, f (x )) f ( x)dx
x1
- Caso x = g(y):
G
V
d
A = Vx dx + V y dy =
y2
[V (g (x ), y ) g ( y) dy + V (g (x ), y ) dy]
x
y1
G
b) Se il campo V conservativo, quindi la forma differenziale V d A esprimibile come il
differenziale esatto di una funzione scalare U, cio risulta:
G
V d A = dU
Allora si pu calcolare lintegrale nel seguente modo:
G P2
V
d
A= dU = U (P2 ) U (P1 )
C
C P1
in virt del fatto che lintegrale di linea di un campo conservativo non dipende dalla forma della
linea, ma solamente dagli estremi di integrazione.
1
B
dS = 3x 2 + 3y 2 dS
S
S
S
2
2
2
Passando alle coordinate cilindriche ( x + y = , dS= d d ) si ha infine:
F dA = F i dS = x
z
1 /2
F dA = 3
0 0
/2
d d = 3
0
Fx
y
4
3
d d = 3 =
2 4 0 8
0
1
Si noti che grazie allapplicazione della formula di Green stato possibile pervenire alla soluzione
con pochi e semplici passaggi. Naturalmente, si sarebbe potuto risolvere lintegrale anche
parametrizzando separatamente ciascuna delle 3 linee che costituiscono , nel modo seguente:
G
x = t
A AB :
t [0 , 1]
y = 0
G
x = cos t
A BC :
t 0 ,
2
y = sin t
G
x = 0
A AB :
t [0 , 1]
y = t
Verificare per esercizio che applicando questultimo metodo si ritrova il medesimo risultato.
A i
Poich risulta:
A =
dS = A dV
V
A x A y A z
+
+
= 6xz - 6xz + 6z = 6z
x
y
z
Si ottiene infine:
1
z2
A
dV
=
dx
dy
6z
dz
=
6
2 =3
V
0
0
0
0
1
Si noti che grazie allapplicazione del teorema di Gauss stato possibile pervenire alla soluzione
con pochi e semplici passaggi. Se si volesse risolvere lintegrale senza ricorrere a tale teorema, si
dovrebbe invece parametrizzare separatamente ciascuna delle 6 facce della superficie cubica e
calcolare il flusso attraverso ognuna di essa, con notevole dispendio in termini di tempo di calcolo
richiesto.
Esempio 3 (dal compito complessivo del 11/06/2002)
Dato il campo vettoriale v = (2xz2 + 2y) i x + (4yz + 3x) i y + (2x2z + 2y2) i z se ne calcoli la
circuitazione lungo la circonferenza C del piano xy avente raggio R.
Soluzione: si ricava facilmente:
i
x
v =
x
vx
i
y
y
vy
i
z
v y
v
v
v
v
v
i x z x i y + y x i z = i z
= z
y
z
z
z y
x
x
vz
v i dA = v i
A
dS = i z i z dS = R 2
S
in cui per ovvie ragioni di comodit stata scelta come superficie concatenata alla curva chiusa C, il
cerchio del piano xy, avente normale positiva uscente i z .
Esempio 4
Dato il campo vettoriale:
V=2x i x + xy i y
si calcoli lintegrale di V sullarco di parabola y = 2x2 di estremi A(0,0) e B(1,2).
Soluzione:
La curva sulla quale richiesto di integrare V pu essere parametrizzata nel modo seguente:
x = t
t [0 , 1]
2
y = 2t
Tuttavia, se osserviamo che si tratta di una curva definita sul piano xy e coincidente con il grafico di
una funzione di una variabile del tipo y = f(x), possiamo risolvere lintegrale direttamente nelle
variabili x e y senza bisogno di ricorrere al parametro t. Infatti:
G
V
d
A = Vx dx + V y dy = 2 xdx + xydy
dy = f ( x )dx = 4 xdx
si ottiene infine:
1
1
1
G 1
2
V d A = 2 xdx + x 2 x 4 xdx = 2 xdx + 8 x 4 dx =
[ ]
1
x2 0
x5
8 13
+ 8 = 1 + =
5 5
5 0
a
9
i A dA = d = ( B) ( A) = e (9e 1)
3) Sia V =
y
x
i (campo di Biot-Savart)
i + 2
y
2 x
x +y
x + y2
2
2
z 1.
2
V i dS
n
dH =
I ( r ) d A sin
ih
2
4 r r
r-r'
r
r'
dl '
I'
dove il versore i h che individua la direzione del campo dH ortogonale al piano individuato dai
G
G
vettori d A = i d A e r - r', ed ha verso concorde con d A x (r - r'). In formule:
i = d A ( r r )
h
d A ( r r )
Nel caso di un filo rettilineo indefinito lungo lasse z percorso dalla corrente I lequazione scritta
sopra si riduce a (legge di Biot-Savart):
I
i
2 r
H=
La legge di Laplace potr venire integrata per ottenere il campo magnetico totale prodotto da una
spira di corrente. Se tale spira circolare con raggio R e posizionata sul piano xy (vedi figura), e P
un punto posizionato lungo l'asse della spira, si ha:
dH =
G
I Rd
4 R + z
i
h
G
R 2 + z 2 e = 0, poich risulta d A ( r r ) .
dH
dH
P.
r - r'
R2 + z 2
spira
r'
dl '
H=
I R i h
4 ( R 2 + z 2 ) d
0
Innanzitutto, osserviamo che il campo non pu avere componente in direzione i perch per
G
definizione i h ortogonale a d A e quindi a i . Inoltre, trattandosi dell'integrale di un vettore esso
si pu suddividere in due componenti, lungo i versori i e i z del sistema di riferimento cilindrico
(che utile adottare). Tuttavia, nel caso particolare non necessario svolgerlo per esteso perch si
possono sfruttare alcune considerazioni basate sulla simmetria del problema (vedi figura
precedente). Infatti, facile notare che le componenti radiali dei vari contributi si elidono tra loro
mentre quelle assiali si sommano. Considerando allora solo queste ultime, si ottiene evidentemente
che il campo totale H deve essere diretto lungo i z :
H = H i z
Per determinare il campo totale, quindi sufficiente integrare lungo la spira la sola componente
assiale del campo magnetico elementare dH. Mediante semplici considerazioni geometriche (vedi
figura), facile verificare che risulta:
dH z = dH i z = dH cos
2
= dH sin = dH
I Rd
4 R 2 + z 2
R
2
R +z
R
R 2 + z2
I R
H = dH z i z =
2
2
4 R + z
R 2 + z2
d i z
H=
I R 2
2 R2 + z2
i
3/ 2 z
b) Legge di Gauss
E' noto che il vettore di spostamento elettrico prodotto da una carica puntiforme vale:
D=
q
4 r
i
2 r
Si supponga di volere calcolare il flusso di D attraverso una qualsiasi superficie chiusa S che
racchiude la carica q.
in
dS
d
q.
d = D i n dS =
q
4 r
dS cos
Per ottenere il flusso complessivo, occorre integrare il flusso elementare lungo lintera superficie S;
si osservi inoltre che, essendo d inversamente proporzionale a r 2 , conviene effettuare lintegrale
sfruttando la definizione di angolo solido. Si ricordi che:
si definisce angolo solido ciascuna delle due regioni in cui viene suddiviso lo spazio da una
superficie conica formata dalle semirette passanti per uno stesso punto (denominato vertice
dellangolo solido) e per i punti di una curva chiusa semplice non contenente il vertice.
Inoltre, detta S larea della superficie ottenuta come intersezione fra il cono ed una sfera di raggio
r centrata nel vertice dellangolo solido, il rapporto S/r2 indipendente da r e rappresenta quindi
una misura dellampiezza dellangolo solido:
S
r
[srad]
Lo steradiante [srad] (nome derivante dal greco stereos, solido) l'unit di misura del Sistema
Internazionale per l'angolo solido, il corrispondente tridimensionale del radiante. Lo steradiante
definito come langolo solido sotteso, al centro di una sfera di raggio r, da una porzione della
superficie della sfera avente area r2 . Poich l'area dell'intera sfera equivale a 4r2, ne segue che
l'angolo solido sotteso da tutta la sfera pari a 4 srad. In base a quanto appena detto, si pu
definire langolo solido d sotteso dallelemento infinitesimo dS di superficie sferica, espresso in
coordinate sferiche:
d =
dS
r2
= sin d d
[srad]
sotteso allelemento infinitesimo dS di superficie sferica centrata in q e passante per dS. Tale
angolo vale:
d =
dS
r
dS
cos
d =
q d
4
Poich, come si detto in precedenza, langolo solido sotteso ad una superficie sferica corrisponde
a 4 [srad], si ottiene infine:
q
D i n dS =
4
d =
q
4 = q
4
Quindi il flusso di D attraverso una qualunque superficie chiusa uguale alla carica in essa
contenuta.