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Struttura dellUFC
Descrittori riconosciuti dallISFOL come essenziali affinch lUFC corrisponda a criteri di
standardizzazione e a modello di riferimento formativo confrontabile, spendibile e applicabile in
diversi contesti.
Titolo
Risultato atteso
Attivit
Competenze
Prerequisiti
Contenuti
Sono gli ambiti del sapere sui quali si fondono le competenze dellUFC
Durata
Modalit formative
Modalit di
valutazione
UFM ( Unit Formative Modulari ) - Un modello didattico per lEDA (Progetto POLIS - CTP Casale Monferrato Piemonte)
Lo schema modulare utilizzato nel progetto Polis, rimanda allidea della modularit vista come
una segmentazione di un percorso pi ampio in unit minime per realizzare una certa flessibilit nei
percorsi (personalizzazione) e nelle strategie formative ( certificazione dei crediti e percorsi
integrativi).
Il rischio di sbilanciare troppo lattenzione degli insegnanti verso la costruzione, larchitettura , a
scapito delle condizioni interne allapprendimento, vengono superate nel momento in cui si
inseriscono, nel processo di elaborazione del modello, i bisogni delladulto in rientro scolastico e
lopportunit di unazione formativa che deve mirare a coinvolgere i soggetti valorizzando gli
schemi interpretativi gi presenti nelladulto.
Quindi la modularit del percorso, pur rimanendo un elemento cardine per lo sviluppo delle
competenze, luso finalizzato delle conoscenze, la certificazione dei crediti (proposte non diverse
dallo schema Isfol) vissuta anche come elemento necessario per dare avvio ad un percorso di
apprendimento ( logica del sistema aperto non predefinito: azione formativa come qualcosa che pu
modificarsi ed arricchirsi strada facendo).
In questo caso, lesperienza dei docenti EDA del Piemonte, ha posto lattenzione su due
questioni fondamentali:
- il modello didattico deve porre il soggetto in rientro formativo al centro dellazione educativa
( curricolo costruito intorno ai bisogni e agli interessi delladulto )
- i moduli non devono essere pensati come elementi rigidi e predefiniti di un percorso pi
complessivo che pu essere invece flessibile, variamente articolato perch pensato e costruito
sulla base di un catalogo ampio di unit modulari.
La struttura dellUFM
Titolo dellUFM:
la denominazione che viene data alla
UFM, che sintetizzi/richiami un tema,
un problema o un compito emerso
come rilevante.
Prerequisiti:
le competenze/conoscenze indispensabili che bisogna gi
possedere
Obiettivi di Apprendimento:
Durata:
Corrisponde ad una delle macro
il numero di ore ragionevolmente previsto per lo
competenze individuate nellanalisi dei svolgimento dellaUFM
bisogni
Articolazione dellobiettivo generale Contenuti
in un modello di competenze
descrivibili:
Modalit
formative
Modalit di
valutazione
in termini di
attivit
Risorse ( materiali
e umane ) e
strategie
( tecniche e
strumenti ) per
lapprendimento
che si prevede di
utilizzare.
Metodi e
strumenti di
valutazione.
in termini di
capacit
Saperi,
conoscenze e
concetti,
ovvero: azioni,
ovvero: le capacit
attraverso i quali
compiti,
che si ritiene siano
verranno
individuati come implicate
sviluppate le
inerenti lobiettivo dallobiettivo
competenze
generale.
generale e che si
intende
sviluppare( perch
La descrizione
emerse come
avviene mediante bisogni formativi).
forme verbali
allinfinito.
La descrizione
avviene mediante
forme verbali
allinfinito
Ovvero: il
modello
di esperienze di
apprendimento
progettato
Criteri generali: la
valutazione fa
parte integrante
del processo di
formazione.
La differenza tra questo schema e il modello dellIsfol risulta ora sostanziale: mentre nellUFC si
evince che la preoccupazione principale di tipo organizzativo ( progettare percorsi standard e
definiti allinterno di un sistema di competenze predeterminate), nellUFM la preoccupazione
principale di tipo pedagogico ( definire le condizioni interne ottimali per dare inizio ad un
percorso di apprendimento articolato sui bisogni dei soggetti in rientro formativo) .
Esempio di Unit Formativa Modulare ( da: Percorsi didattici per lEDA- MIUR - Capp/Calaminici )
Titolo dellUFM:
In poche parole ( meccanismi del
linguaggio per sintetizzare)
Prerequisiti:
Capacit di estrarre le informazioni contenute in un
semplice testo descrittivo riferendole agli argomenti cui
effettivamente si riferiscono
Durata:
40 ore
Obiettivi di Apprendimento:
Possedere strumenti e criteri per
realizzare sintesi, per riassumere testi
di tipo descrittivo.
Articolazione dellobiettivo generale Contenuti
in un modello di competenze
descrivibili:
in termini di
attivit
in termini di
capacit
Meccanismi del
linguaggio
verbale:
produrre:
- Parafrasare
meccanismi di
- Un testo pi
- Applicare
sintesi lessicale
breve del testo
meccanismi di
( sinonimi,
di partenza che
sintesi
pronomi e
ne conserva
lessicale
anafore,
tutte le
- Applicare
nominalizzazioni,
informazioni
criteri di
metafore ); il
- Un testo che
selezione
meccanismo delle
conserva solo
dellinformazi
presupposizioni;
parte
one:
inferenze e
dellinformazi valenza
integrazione delle
one.
esplicativa delle
conoscenze;
- Un testo pi
informazioni,
legami esplicativi
breve nella
scopi dellautore
tra le conoscenze
forma e nel
del brano di
e selezione delle
contenuto
partenza,
conoscenze;
- Un testo pi
scopi che si
legami scopistici e
breve che
vogliono
selezione delle
modifica
raggiungere
informazioni.
forma e
applicando la
contenuto
sintesi.
Modalit
formative
Modalit di
valutazione
Per lo sviluppo
delle competenze
verranno
privilegiate
metodologie di
apprendistato
cognitivo in
piccoli gruppi.
Esecuzioni di
prove consistenti
in applicazioni di
procedure di
autocontrollo o di
meccanismi
linguistici presi in
considerazione.
La riflessione sui
meccanismi del
linguaggio sar
sviluppata
utilizzando la
metodologia
dellapprendiment
o per scoperta.
Utenza di riferimento:
Adulti italiani, stranieri con
conoscenze di base dellitaliano
Ambiti di utilizzo:
percorso per licenza media o rientro
formativo nella secondaria superiore
La UFM progettata pu essere eventualmente suddivisa in sottomoduli e unit didattiche che
comunque mantengono la stessa struttura formale ( durata, obiettivo, attivit, capacit,
contenuti, modalit formative, modalit valutative).
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Risultato atteso e competenze sono elementi percepiti nellUda ma con unattenzione diversa
rispetto allUFC.
LIsfol concepisce la competenza come linterfaccia fra lanalisi del lavoro e la proposta
formativa, come il punto di arrivo dei processi di analisi del lavoro e il punto di partenza per
stabilire i risultati attesi dellazione formativa. Il termini di riferimento sono quindi le attivit
organizzative del lavoro.
NellUda risultato atteso e competenze consistono nella prefigurazione di un essere in grado
di corrispondente a bisogni ed esigenze che si ritiene un adulto possa esprimere in rapporto a
determinate situazioni problematiche di vita e lavorative .
Mentre lUFC ha un carattere lineare e relativamente stabile:
Competenze
Azione formativa
LUda ha invece una configurazione circolare, prevede la possibilit di una interazione fra
struttura, che prefigura un determinato risultato e processo che pu produrre esiti conformi, parziali,
o non corrispondenti rispetto a quelli prefigurati.
Bisogni
delladulto
Azione
educativa
Competenze/
conoscenze
Il tipo di competenze che lUDA pu concorrere a sviluppare non legato n allanalisi delle
attivit lavorative, n allanalisi disciplinare (programmi).Bens alla problematicit delle situazioni
reali, lavorative e di vita, e allesercizio dei diritti di cittadinanza attiva. Questo significa
individuare le competenze che stanno allincrocio fra le discipline e i diritti di cittadinanza e l
praticare lazione di sostegno educativo.
Processo :
6. Scheda didattica
Condizioni di
ingresso
Metodologie
Risorse / strumenti
Verifica e
valutazione
Struttura:
1. Denominazione
Uda
2. Risultato atteso
3. Competenze
4. Conoscenze
5. Durata
Documentazione
Certificazione
Dichiarazione
Attestato di frequenza
Attestati
Dichiarazioni
La Struttura
Titolo dellUdA:
Indica il nome sintetico dellunit. Evidenzia la competenza raggiungibile.
Deve indicare:
- lintenzionalit didattica pedagogica
- il significato della proposta per lutente.
Es. Capire/parlare con i numeri
Area di processo :
ogni UdA caratterizzata da azioni riconducibili ad unarea composita di processi: si tratta di
evidenziare operatori concettuali, modalit operative e/o conoscitive che caratterizzano lo
svolgimento dellUdA. ( es. tematizzare, sviluppare processi analogici, descrivere processi
operativi, ecc. ).
Risultato atteso:
Risulta associato alla macrocompetenza dellunit . Esprime la prefigurazione degli esiti
certificabili dellUdA.
Es. Saper far di conto
Competenze:
rappresentano larticolazione del risultato atteso, sono quelle che si intende sviluppare attraverso il
processo formativo. Vengono precedute dallespressione essere in grado di .
Es. Essere in grado di effettuare moltiplicazioni con numeri naturali
Conoscenze:
sono le condizioni attraverso cui si sviluppano le competenze.
Durata:
Espressa in ore definisce, allinterno di un range di tempo, la durata dellintervento formativo.
Il Processo
Competenze
dingresso
Contenuti
Metodologie
Risorse /
strumenti
Verifica e
valutazione
Sono le condizioni
di partenza
rilevate in fase di
accoglienza che
consentono di
stipulare il patto
formativo,
prefigurando un
percorso didattico
possibile. Oltre
alle competenze
opportuno
rilevare:
conoscenze,
abilit,
motivazioni.
Comprendono i
modi e le strategie
didattiche, scelte
in rapporto
allutenza e alla
situazione.
La documentazione
Documentazione:
-
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Il progetto FORMARE
(Lesperienza della Rete dei CTP Scuole Serali Superiori di Parma )
Il progetto, finanziato con fondi della Regione Emilia Romagna, nasce dal gruppo di
progettazione del CTP delle Scuole Serali Superiori di Parma.
Il CTP costituito da una rete di scuole superiori.
Quattro di queste scuole hanno partecipato alla presentazione del progetto: lIstituto Tecnico per
Geometri C. Rondani , lIstituto Tecnico Statale L. da Vinci , lIstituto Tecnico Commerciale
Bodoni e lIstituto Professionale Statale P.Giordani .
Lidea del progetto
Lobiettivo prioritario del progetto FORMARE quello di migliorare ed ampliare lofferta
formativa che le istituzioni scolastiche possono offrire, anche nellottica di una integrazione con la
formazione professionale.
Punto di partenza stato il progetto SIRIO e il modello proposto dal Ministero per gli Istituti
Professionali con la C.M. n. 305 del 20/05/1997, attualmente in vigore negli Istituti che si
occupano di EdA.
I punti di forza previsti da questi progetti ministeriali (riconoscimento di crediti formativi,
tutoring, metodologie didattiche tendenti a valorizzare esperienze culturali e professionali
dellutenza) devono diventare effettivamente operativi ed interpretati in modo da favorire il pi
possibile coloro che decidono di rientrare in formazione.
Quindi occorre che diventino operanti:
- percorsi flessibili che valorizzino lesperienza di cui sono portatori gli studenti;
- introduzione di nuove tecnologie di supporto alla didattica;
- riorganizzazione della struttura e degli orari dei corsi, introducendo la modalit della classe
aperta ;
- integrazione tra i sistemi della formazione e dellistruzione in termini di reciproco
riconoscimento dei crediti formativi.
Lintegrazione fra listruzione e la formazione professionale si deve concretizzare attraverso
progetti integrati che prevedano un 15% del monte ore curricolare ad appannaggio della formazione
professionale, che deve essere presente sia nel Comitato Tecnico che nel Consiglio di Corso, con la
quale si concorder la programmazione annuale dei corsi. Sar inoltre possibile prevedere
nellambito dei percorsi curricolari, mirati al conseguimento del diploma, dei percorsi alternativi
che siano riconosciuti e integrati con la formazione professionale.
Punto centrale, quindi, diventa la modularizzazione delle discipline degli Istituti facenti parte del
C.T.P., che deve avere come conseguenza il riconoscimento delle competenze, che ciascun modulo
prevede, da parte delle diverse istituzioni scolastiche interessate al progetto e da parte della
formazione professionale.
In questo modo alla fine del percorso lo studente avr la possibilit di :
1. sostenere lesame di stato
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Per larea comune, il gruppo era composto dai docenti dei vari Istituti, per le aree di indirizzo anche
da un solo docente della specializzazione.
PROGETTO FORMARE
PRODUZIONE MODULI
MODULO N.
Standard di
Riferimento
(TITOLO)
Dal titolo devono emergere lunicit del modulo e le competenze fondamentali formate
attraverso il percorso.
Standard Nazionali EDA
Standard Regionali EDA
Documento Tecnico
Standard Minimi di Comp.
Risultato Atteso
(al termine del
modulo)
Attivit
(usare i verbi
allinfinito)
Competenze
(usare i verbi
allinfinito)
Non sono quelle che compie il docente per insegnare, ma sono linsieme delle attivit che il
soggetto, in possesso delle competenze specifiche, svolge per raggiungere il risultato atteso.
Le competenze esprimono che cosa il soggetto devessere in grado di fare per presidiare
efficacemente le attivit descritte sopra .
Durata
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Fasi e Contenuti
Fase 1: Start
Descrivi
lattivit iniziale
usata come
innesco del
modulo
(Durata: ore
)
U.D.1
U.D.2
Fase 2:
Realizzazione
Indica il titolo e i
contenuti di massima
svolti nelle diverse
Unit didattiche
(Durata: ore )
U.D.3
U.D.4
A. Oggetto di osservazione:
Fase 3: Verifica
B. Indicatori:
Le verifiche del modulo
hanno come oggetto il
risultato atteso e le
competenze implicate
(Durata: ore
C. Modalit di verifica:
U.D. di Recupero (indica quali contenuti essenziali in termini di CN e CP si intende recuperare):
(Fase 4):
Diversificazione
Possibile articolazione
in gruppi di lavoro
(Durata: ore
14
d
e
l
l
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p
p
r
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n
t
e
(Durata: ore
I saperi e le abilit richieste per seguire il percorso formativo vengono dichiarate nella seconda parte del
Modulo e non fanno parte del corpo del modulo in progettazione
VANNO COPERTE TUTTE LE DIMENSIONI DISCIPLINARI PREVISTE DAI PROFILI, DAI
PROGRAMMI E DAGLI ESAMI DI STATO, CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE
COMPETENZE SPENDIBILI ANCHE ALLESTERNO DEL SISTEMA DELLISTRUZIONE
Per quanto riguarda lArea Linguistico-Comunicativa, importante per la spendibilit esterna dei moduli
distinguere tra moduli finalizzati a competenze linguistico comunicative, prioritarie per lEDA, e moduli
finalizzati alla educazione letteraria o culturale.
ATTENZIONE AL TITOLO
NON SONO QUELLE CHE COMPIE IL DOCENTE PER INSEGNARE, MA QUELLE CHE
SVOLGONO COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLE COMPETENZE PER REALIZZARE IL
RISULTATO ATTESO DICHIARATO. SI RIFERISCONO QUINDI ALLA SCOMPOSIZIONE DEL
PROCESSO DI LAVORO.
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PARTE SECONDA
6.
ATTENZIONE AI PREREQUISITI
DEVONO AVERE UN TITOLO CHE ESPLICITI CON CHIAREZZA IL SEGMENTO DI PERCORSO CHE VIENE
AFFRONTATO.
QUANTO PIU LU.D. HA UNA TEMATIZZAZIONE CHIARA, AUTONOMA E CONCLUSA, TANTO PIU SARA
POSSIBILE UTILIZZARE IN FUTURO LE UUDD PER COMPORRE NUOVI PERCORSI FORMATIVI (AD
ESEMPIO, IN FAD)
8.
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I FASE
1.
Si determina in via preliminare, per una data disciplina o per discipline affini, l'estensione
del curricolo sull'intero corso di studio (Programmazione disciplinare pluriennale) (vedi
scheda). Estremi di riferimento sono i saperi (mappe generali di conoscenze e abilit) previsti in
entrata e gli obiettivi generali finali, da conseguire in uscita (il profilo dei saperi essenziali,
irrinunciabili, in uscita).
2.
Si suddivide empiricamente il curricolo in tanti segmenti quanti sono gli anni di studio del
corso
3.
Si identificano i saperi essenziali attesi alla fine di ogni anno, adottando i seguenti criteri:
- gradualit
- tempo a disposizione
- livelli medi di ingresso
- livelli programmati in uscita (standard minimi)
II FASE
4.
5.
6.
18
LE ABILITA IN CONTESTO
Il "saper fare"
LE CONOSCENZE
I nuclei essenziali, irrinunciabili,
della disciplina
1-2
19
RISULTATO ATTESO
ATTIVITA'
(per ottenere il R.A.)
COMPETENZE
(conoscenze e abilit)
DURATA
in ore
(min-max)
1.
2.
3.
4.
20
Il modello Formare parte tenendo presente lesperienza Sirio . Quindi la rivisitazione dei programmi
ministeriali fatta alla luce delle aspettative formative degli adulti in rientro e alle necessit di un percorso
comunque ancora legato allesame di stato. Il gruppo di progetto ha dovuto conciliare le esigenze di
percorsi formativi finalizzati a favorire i temi delloccupabilit, della cittadinanza attiva con quelli dei
programmi ministeriali per accedere al diploma di stato.
Modulo
Il modello cerca di rispondere alle esigenze emerse in questi ultimi anni nel sistema EDA: modularit
dei percorsi, flessibilit dei moduli che li compongono, riconoscimento reciproco dei crediti,
personalizzazione dei percorsi formativi.
Coniugando queste indicazioni il modello FORMARE esclude che i moduli possano essere visti come
elementi rigidi di un percorso che vuole essere flessibile.
Ogni modulo costituisce, una unit in s definita, conclusa e trasferibile in un percorso pi ampio.
La definizione del modulo contenuta nel risultato atteso / competenza che si vuole formare, la sua
flessibilit ed adattabilit al percorso inclusa nel contenuto delle unit didattiche che pu
differenziarsi pur mantenendo inalterati gli obiettivi del modulo.
Il modulo del progetto FORMARE visto come strumento che mira a sviluppare conoscenze
rispetto a delle attivit presidiate da un insieme di competenze. Le fasi del percorso di apprendimento,
definite dalle Unit didattiche, vengono assunte come parte del processo educativo che il modulo
intende avviare. In pratica i contenuti devono sviluppare i saperi sui quali si possono sviluppare e
manifestare le competenze.
Competenze
La competenza diventa la dimensione operativa del sapere. Sono quella serie di azioni concettuali
e pratiche che siamo in grado di fare in quanto supportate da conoscenze/saperi. Azioni che poi
presiedono alle attivit del modulo.
Esempio:
Risultato atteso : Sa organizzare file di tipo diverso in cartelle gerarchicamente strutturate
Contenuto
Cartelle e file
Tipi di file
Le directory.
Competenza
Leggere una struttura
ad albero di cartelle.
Attivit
Spostarsi nella
struttura ad albero per
copiare, spostare e
reperire informazioni.
Se il risultato atteso esprime lobiettivo/competenza generale verso cui tende il modulo, lattivit a volte
non appare significativa e discriminante in quanto spesso rischia di coincidere con le competenze.
Certificazione
Il modello FORMARE, non diversamente da altri modelli, centrato sullacquisizione di
competenze e dichiaratamente orientato allutilizzo di modalit di certificazione .Inoltre la valutazione
e le verifiche fanno parte integrate del processo formativo in quanto strumenti di indagine
sullandamento del percorso educativo.
Il modello, allinterno del progetto Sirio, consente di attribuire allalunno, crediti sia di tipo formale,
sia di tipo non formale. Lalunno pu far valere le valutazioni positive conseguite nelle materie di altri
corsi e in caso di non superamento dellanno lalunno pu essere esonerato dalla frequenza di quei
moduli e /o discipline per le quali c una dichiarazione di competenze acquisite.
Limpianto, facendo riferimento alla modularit, ci pu permettere, anche in itinere, la certificazione
dei crediti che ladulto pu spendere anche se dovesse interrompere il percorso di studio.
Standards
Nel nostro modello gli standards di contenuto, definiti a livello nazionale e/o regionale, sono stati
utilizzati come orientatori di riferimento per le pratiche educative.
Discipline
Nel modello, lattenzione ai processi di apprendimento fortemente marcata, cio lattivit didattica
volta a favorire una evoluzione delle strategie mentali che portano ad un determinato
risultato. Questo aspetto, rispetto allambito Sirio legato ancora alla dinamica
discipline/risultati da trasmettere, molto innovativo. Lavorare per competenze, significa
innanzitutto dare priorit ai processi rispetto ai contenuti, cio far entrare nello spazio della
formazione, lattenzione ai processi di apprendimento.
Con lO.M n455 si aperta una nuova fase nelleducazione degli adulti ; non solo nelleducazione di
base .Listituzione dei CTP anche nelle scuole superiori pone allattenzione degli educatori le
problematiche sullintegrazione dei diversi segmenti del sistema EDA e del rientro in formazione lungo
tutto larco della vita .
Levidente bisogno di rendere praticabili percorsi formativi circolari secondo esigenze, tempi e modalit
differenti, implica, necessariamente la messa a punto di un modello di progettazione didattica funzionale
alla realizzazione di unofferta formativa integrata.
La presenza su un territorio di ambienti EDA fortemente raccordati, assicurano, nellambito educativo,
un servizio e una copertura sociale in grado di prevenire e curare elementi di disagio ed emarginazione.
Modelli formativi condivisi rappresentano le linee di comunicazione e dialogo naturali dei sistemi
educativi e il forte collante strumentale per realizzare una vera integrazione fra questi sistemi .
Individuando nella competenza lentit di riferimento comune, inseriamo nel sistema un elemento di
forte stabilit pedagogica che ci permette di ridefinire i parametri della modularit, considerando i moduli
non pi come elementi rigidi, predefiniti, di un percorso che diventa invece flessibile e aperto, perch
costruito sulla base di un catalogo/repertorio ampio di unit modulari.
Documentazione di riferimento:
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