" ... ciascuno di noi come essere umano crea un modello del mondo che diverso dal mondo in s.
Ciascuno di noi crea un modello del mondo che diverso dal modello del mondo di ogni altra
persona. Inoltre si possono costruire dei modelli formali - dei metamodelli - i quali rappresentano
gli schemi di modellamento (vedi Modellamento) che sono in funzione quando noi esseri umani
creiamo queste mappe." (Bandler & Grinder I modelli della tecnica ipnotica)
Il metamodello deriva dallo studio e dall'applicazione della GRAMMATICA
TRASFORMAZIONALE (vedi Grammatica trasformazionale) (modello esplicito del procedimento
con cui si rappresenta il mondo e se ne comunica la rappresentazione) alle innovative idee della
PNL: esso rappresenta il modello del modello; il modello con il quale strutturato il principale
sistema rappresentazionale degli esseri umani, e cio il linguaggio (= modello).
Il METAMODELLO lo studio del rapporto tra struttura profonda (VAK) e struttura superficiale
(vedi
Struttura
profonda,
Struttura
superficiale).
vedi
Milton
Model
dell'esperienza del cliente in una forma che in qualche modo la renda pi ricca. E' difficile che le
terapie possano ottenere questo risultato cambiando il mondo. Allora il loro approccio tipico il
cambiamento dell'esperienza che il cliente ha del mondo. Gli individui non agiscono direttamente
sul mondo, ma vi agiscono necessariamente attraverso la loro percezione o modello del mondo.
Quindi le terapie hanno la caratteristica di operare al fine di cambiare il modello che il cliente ha del
mondo, e di conseguenza il suo comportamento e le sue esperienze ... La strategia complessiva che
il terapeuta ha adottato quella, specificata esplicitamente dal metamodello, di contestare e
ampliare le parti impoverite del modello del cliente. Questa assume caratteristicamente la forma sia
del recupero (RECITAZIONE) sia della creazione (FANTASIA GUIDATA, DOPPIO LEGAME
TERAPEUTICO, ...) di una struttura di riferimento che contraddica, e quindi contesti, le
generalizzazioni limitanti che esistono nel modello del cliente" (Bandler & Grinder La struttura
della magia).
MECCANISMI TRASFORMAZIONALI
Il Metamodello si occupa dei MECCANISMI TRASFORMAZIONALI (vedi Meccanismi
trasformazionali) che ognuno di noi pone in essere nel proprio linguaggio, trasformazioni che
possono cancellare, deformare o generalizzare, nella struttura superficiale (vedi Struttura
superficiale) parte delle esperienze sottostanti, custodite nella struttura profonda (vedi Struttura
profonda).
OBIETTIVO DEL METAMODELLO
Permettere all'interlocutore di divenire consapevole della trasformazione avvenuta, attraverso la
quale l'esperienza, contenuta nella struttura profonda, giunge alla sua struttura superficiale.
STRUMENTI DEL METAMODELLO
Le DOMANDE METAMODELLO (vedi Domande Metamodello) e le CONTESTAZIONI
rappresentano gli strumenti specifici attraverso i quali permettere all'interlocutore di scoprire la
"ricchezza"
delle
strutture
profonde.
Tali strumenti possono essere usati anche per comprendere quelle trasformazioni che vengono
effettuate per un fine specifico, come per es. quelle dei messaggi pubblicitari.
BUONA FORMAZIONE SEMANTICA
Recuperare la ricchezza delle strutture profonde significa giungere alla "buona formazione
semantica", in cui ogni parte del modello stata "esplorata", bloccando l'effetto di impoverimento
causato dalle cancellazioni, dalle deformazioni e dalle generalizzazioni.
il procedimento con il quale elementi o parti del modello di una persona vengono staccati dalla
loro esperienza originaria e giungono a rappresentare lintera categoria di cui lesperienza un
esempio. Per esempio utile sapere generalizzare dallesperienza di una bruciatura al contatto con
una stufa rovente alla regola che le stufe roventi non vanno toccate. Quindi la nostra capacit di
generalizzare essenziale per affrontare il mondo. Con questo meccanismo possiamo utilizzare la
nostra memoria, la nostra esperienza passata, per risolvere problemi in situazioni simili. Daltra
parte lo stesso processo di generalizzazione potrebbe portare una persona a stabilire delle regole che
di volta in volta possono essere opportune o meno La generalizzazione pu diventare un
meccanismo bloccante quando ad es. si morsi da un cane e concludiamo che tutti i cani mordono.
Da qui se ne deduce che non esistono generalizzazioni giuste, ma ciascun modello devessere
valutato nel suo contesto.
UMANO
(CANCELLAZIONI,
Cancellazioni:
nomi non specifici
verbi non specifici
paragoni e giudizi
nominalizzazioni
Generalizzazioni:
Quantificatori universali
Operatori modali di possibilit
Operatori modali di necessit
Distorsioni:
Lettura della mente
Presupposti
Causa-effetto
Equivalenze complesse
Se ad esempio ascoltiamo una persona che afferma: Non me ne va mai bene una possiamo
contestare la sua affermazione in una duplice maniera. In primo luogo possiamo sottolineare il
quantificatore (ma proprio mai mai?) o in alternativa, possiamo proporre un contro esempio (e
invece c stata una volta in cui hai avuto successo?)
Chi fa uso delle cancellazioni percepisce una realt vera ma incompleta: questa situazione pu
portare a non rendersi conto delle proprie potenzialit o delle proprie opzioni di scelta.
Cancellazione PNL
un procedimento con cui, selettivamente, prestiamo attenzione a certe dimensioni della nostra
esperienza e ne scartiamo altre. Cos facendo possiamo utilmente orientarci nellenorme quantit di
dati che ci provengono dal mondo esterno attraverso i nostri organi di senso. Un esempio e quello
della madre che non si sveglia per nessun rumore, ma che in grado di percepire anche un flebile
respiro del proprio bambino. Anche la cancellazione tuttavia pu farci perdere, nel suo uso
deleterio, importanti aspetti dellesperienza quotidiana. Quante volte ad esempio pu capitarci di
considerare solo molto tempo dopo valori positivi di una persona che non ci era molto simpatica;
eppure tali valori erano da sempre presenti in quellindividuo, ma semplicemente. non li
vedevamo! La cancellazione riduce il mondo a proporzioni che ci sentiamo in grado di maneggiare.
Questa riduzione pu essere utile in alcuni contesti, ma pu essere fonte di sofferenza in altri.
Pi in particolare, le CANCELLAZIONI si articolano in quattro cosiddette sottocategorie:
1.Nomi non specifici.
In base ad essi non specifichiamo il nome od il soggetto al quale facciamo riferimento oppure
cancelliamo loggetto nella frase.
La gente dice; Possiamo imparare facilmente; I giovani doggi; Gli imprenditori; I sindacalisti.
Come potete notare mancano riferimenti specifici, si nominano macro categorie (giovani, gente)
senza specificare a chi nello specifico ci si riferisce.
Nel caso in cui diceste, ad esempio che i giovani doggi non hanno ben chiara lidea del futuro,
potr esistere qualcuno, appartenente a tale categoria, che non si riconosce in quanto da voi detto,
magari perch sa perfettamente come affrontare il suo futuro e come raggiungere i suoi obiettivi.
Nonostante ci, per, non potr obiettare in alcun modo alla vostra affermazione (in quanto non
stato fatto alcun riferimento specifico a Lui) e se lo far, avrete la possibilit, tramite un opportuno
ricalco, di elogiarlo in quanto egli rappresenta quello sparuto gruppo di giovani in grado di lottare
contro la rassegnazione e la confusione ormai dilagante!
2.Verbi non specifici
Grazie ad essi esprimiamo che cosa opportuno fare o non fare, pur non suggerendo come.
Bisogna imparare; Dobbiamo migliorare; Vogliamo crescere.
Ma come possiamo imparare, migliorare, crescere?
Questo non viene detto, in quanto specificando le azioni che potrebbero essere intraprese per la
realizzazione di questi obiettivi potremmo scontrarci con le mappe degli altri. Pensate ad una frase
quale: Dobbiamo imparare a credere di pi in noi stessi!. Come? Se diceste che per potere fare ci
sarebbe sufficiente rischiare maggiormente, sfidando se stessi e gli altri per affermare la propria
individualit, come credete che potrebbero reagire tutti coloro che non hanno i valori della sfida e
del rischio radicati fortemente in s? Probabilmente non riuscirebbero ad immedesimarsi in quanto
da voi affermato. Non facendo dei riferimenti specifici, invece, ognuno potr trovare dentro di s la
risposta e, contemporaneamente, non entreranno in conflitto con voi!
3. Paragoni e giudizi
Essi vengono espressi senza inserire, per, il termine di paragone o la fonte del giudizio;
Parlano troppo; E la maniera migliore.
Rispetto a chi o a che cosa, potremmo chiederci? Volendo, potremmo anche fornire la risposta, ma
attenzione ad esplicitarla! Valutiamo sempre che, specificando un termine di paragone, potremmo
scatenare le obiezioni di coloro che hanno una mappa differente dalla nostra!
Supponete, ad esempio, di dichiarare in pubblico che il programma di formazione da voi presentato
migliore di quello di coloro che vi hanno preceduto. E se, in sala, ci fosse chi al contrario ha
accolto favorevolmente i modelli presentati da altri formatori? Diventereste un bersaglio troppo
facile, la polemica verrebbe accesa, e la situazione si complicherebbe.
Ma se, al contrario, affermaste semplicemente che il programma da voi presentato il migliore?
Rispetto a cosa? Non lo si dice. Rispetto a chi?
Non specificato.
Le possibilit che qualcuno si opponga, pertanto, ad unaffermazione di questo tipo diminuiranno
notevolmente anche se non escludete che ci accada, anzi! ma soprattutto, e questa la cosa pi
importante, trasmetterete un messaggio inequivocabile senza esporvi troppo alle critiche!
4. Nominalizzazioni
Attraverso di esse utilizziamo termini che, per, in effetti, indicano un processo.
Libert; Amore; Lealt.
Che cos la Libert? Potete dire di averla mai incontrata? Siete in grado di descriverla? Potreste
giurare di averla toccata, ascoltata, annusata? Probabilmente no, visto e considerato che Libert
solo un nome che indica un particolare stato danimo, una condizione del nostro essere. Ci
sentiamo liberi, siamo innamorati, manteniamo un atteggiamento leale nei confronti degli altri:
questi sono tutti dei processi (essere o sentirsi liberi, innamorati, leali) che vengono espressi attraverso le nominalizzazioni - utilizzando un semplice termine: grazie ad essi possiamo, quindi,
permetterci di rimanere vaghi, dando la possibilit a chi ci ascolta di cercare in ci che diciamo il
significato per lui pi idoneo.
.
Si ha una cancellazione anche quando si utilizzano avverbi che terminano in -mente, che
trasformano una valutazione soggettiva in una affermazione universale (ovviamente tu non
hai voglia di fare niente), oppure quando il soggetto trasforma una situazione soggettiva in una
indipendente dal proprio agire (questo il mio carattere, cosa ci posso fare?).
In base ad essi possiamo pronunciare delle affermazioni categoriche, senza specificare nel dettaglio
a quali casi ci riferiamo.
Mai; Sempre; Ogni volta.
Ogni volta che penseremo a questo, la domanda che ne scaturir sorger spontanea. E la risposta
sar consequenziale!. Ma possibile che ci si verifichi in tutti i casi, sempre, ogni volta?
E immaginabile che, in occasione di uno stesso evento, le domande che ci faremo saranno sempre
le stesse?
Probabilmente no, ma in questoccasione potr essere per noi funzionale mettere in atto questo
processo per guidare il nostro interlocutore nella direzione desiderata!
2. Operatori modali di possibilit
Grazie ad essi possibile formulare delle frasi non aventi il carattere della categoricit, anche se
in funzione del modo in cui le articoliamo abbiamo comunque lopportunit di dirigere gli
interlocutori verso le nostre mappe.
Posso; Non posso; Si pu.
Pensate a questa frase: Fino ad oggi avete agito in questa maniera. E possibile, per, scegliere tra
alternative differenti ed altrettanto funzionali. Ad esempio quella da noi proposta. Cosa avete detto,
in definitiva? Non avete fatto altro che proporre un nuovo cammino da percorrere assieme, il vostro,
senza che ci, per, venga apertamente esplicitato. In questa maniera, i vostri interlocutori non
avranno la percezione di essere stimolati a prendere una decisione in una direzione piuttosto che
in unaltra, anche se, in realt, questo il risultato che potreste conseguire!
3. Operatori modali di necessit
Essi indicano, come conferma lo stesso termine, la necessit di agire in una determinata maniera.
Devo; E necessario; E indispensabile.
Pensate alla differenza che intercorre tra una frase del tipo: Prendete in considerazione anche
questo aspetto, dato che in precedenza lo avete trascurato! ed unaltra, contenutisticamente identica
ma linguisticamente differente: E necessario che voi prendiate in considerazione anche questo
aspetto, che prima era stato trascurato.
Nel primo caso, la frase formulata verr interpretata come un rimprovero, un ordine,
unintimazione.
Nel secondo, invece, voi formulerete un comando celato, ed ogni individuo potr, quindi, prendere
in considerazione quanto detto da voi senza percepire, per, le vostre affermazioni come delle
imposizioni.
Le DISTORSIONI sono caratterizzate da quattro sottocategorie:
1. Lettura della mente
Grazie ad essa possibile agire come se si conoscesse lesperienza o il pensiero dellaltro
Vi starete chiedendo; So che cosa state provando; C curiosit in voi.
So a cosa state pensando: anchio, probabilmente, farei lo stesso se mi trovassi nelle vostre
condizioni!. Sappiamo veramente a cosa stanno pensando gli altri? Abbiamo davvero una
dimensione chiara e precisa dei pensieri, delle paure, delle speranze di ognuno? Sicuramente no!
Ma pensate a come una semplice frase del genere possa innescare in chi vi sta di fronte un processo
dimmedesimazione. In definitiva, non farete altro che suggerire questo concetto: Io sono come
voi: ho gli stessi dubbi, le stesse perplessit, gli stessi sogni. Posso capirvi perch provo le stesse
cose!.
2. Presupposti
Essi vengono utilizzati allorch si vuole dare per scontato o per assunto qualcosa.
Continuando a credere in noi; Ancora una volta; Prima della realizzazione del nostro progetto.
Ad esempio, se dicessimo: Continuando a credere in noi, partecipando alle nostre lezioni, vi
renderete conto di come cambier la vostra vita!, che cosa intendiamo? Diamo per scontato che le
persone che abbiamo di fronte sceglieranno i nostri corsi! Ci non significa che ci avverr
senzaltro, ma porremo sicuramente le basi per prospettare ai nostri interlocutori un futuro migliore,
ossia quello che abbiamo intenzione di creare!
3. Causa-effetto
Attraverso questa categoria leghiamo due eventi interpretandone uno come la causa che innescher
il consequenziale effetto
Ascoltarmi vi far capire; Se sar eletto le cose cambieranno; Continuando cos finiremo male.
Se mi presterete attenzione sarete in grado di capire limportanza di ci che sto per dirvi!
Qual la causa?
Dobbiamo pensare che il nostro cervello un meraviglioso e potentissimo strumento che, per, a
livello consapevole soggetto a qualche limite.
Ad esempio, esso non pu accettare informazioni incomplete.
Se io vi dicessi che.. voi cosa fareste? Provate a notare quanto e come vi soffermerete su
questa frase.
Tenterete di darle un significato logico: proverete ad immaginare cosa intendessimo dire oppure
cercherete di completare voi il periodo, al fine di dargli un senso. In alternativa, rimarrete interdetti
pur continuando a riflettere.
Se esprimiamo un concetto con un significato non perfettamente definito, anche la mente dei nostri
interlocutori tender a completarlo come voi avete fatto prima.
Proviamo a pensare ad un discorso come questo: In una situazione come quella attuale, la necessit
di migliorare diventa fondamentale. Unendo le nostre risorse potremo ottenere i risultati che
desideriamo, riuscendo a dare vita ad un processo di continua crescita che ci porter benessere.
Possiamo imparare a farlo. Possiamo farcela. Ma sar importante trovare dentro di noi le risorse
necessarie. E quando ci saremo resi conto di quello che siamo stati in grado di realizzare, allora
potremo dire ad alta voce che ci siamo riusciti. Ma prima di concretizzare questo progetto bisogna
creare le condizioni giuste. Questo ci che faremo!
Quanto vi identificate in questa affermazione? A chi pu essere diretta? A chiunque. Notate come
laspecificit del linguaggio possa permettere a tutti di trovare, allinterno del discorso, motivazioni
valide per partecipare al progetto.
Continuando nel nostro viaggio, consideriamo quanto possa essere importante riuscire a trasferire le
nostre idee in maniera s generica, ma anche persuasiva.
Ricordate, infatti, che aspecifico non significa privo di contenuti, anzi!
Abbiamo gi parlato di ci che motiva, che in grado di scatenare emozioni, voglia di fare,
partecipazione, unendo tutto questo alla capacit di comunicarlo in maniera tale che possa essere
condiviso da quanta pi gente possibile: E la differenza che fa la differenza! Ovviamente,
lutilizzo efficace degli universali richiede molto esercizio: applicando un pezzo alla volta,
provando e riprovando riusciremo a raggiungere quellautomatismo che ci permetter di agire nella
direzione prefissata, avvalendoci di questi strumenti, quasi senza rendercene conto.
Per prendere un bicchiere e bere basta pensare di farlo, il resto automatico!
Riuscite, adesso, a notare come scrivendo stiamo continuando ad usare il nostro modello? Quante
Cancellazioni, Generalizzazioni e Distorsioni riuscite ad individuare?
Provate adesso a non pensate al colore blu! Cosa centra ora il blu?
Serve ad accompagnarvi verso un altro limite che il nostro cervello ha, a livello consapevole.
Esso, infatti, non accetta negazioni! A che colore avete pensato prima? Probabilmente al blu! Ma
vi era stato detto di non farlo! Ma ci pressoch impossibile, dato che per negare il cervello ha
bisogno di affermare!
Purtroppo molte volte, pur non essendone consapevoli, inneschiamo reazioni non desiderate, od
almeno non previste.
Pensate, infatti, ad un genitore che dice al figlio Non giocare con lacqua!. Magari, fino a quel
momento, il bambino non aveva neanche pensato di potere giocare con lacqua. ma - dopo
laffermazione del genitore questo pensiero si insinua nella sua mente, si
fa pi insistente, il suo sguardo si trasforma ed egli sillumina dato che, adesso, ha a disposizione
un nuovo gioco, ossia quello che gli consentir di allagare la casa! Provate, in alternativa, a dire a
qualcuno: Non inciampare!. Cosa accadr presumibilmente? Forse egli non cadr, ma probabile
che cominci a camminare in modo artificioso, attento a non inciampare e forse, prima o poi, lo
far davvero!
In che maniera possiamo sfruttare tutto questo? Semplicemente utilizzando le negazioni per
affermare il contrario di ci che state dicendo, in modo tale da non far percepire, per, ai vostri
interlocutori che state imponendo loro qualcosa. Con questo non voglio dire che siamo i migliori:
cosa otterrete pronunciando questa frase? E ipotizzabile che qualcuno sposti la propria attenzione,
indipendentemente da ci che apparentemente state affermando, sul fatto che voi siete i migliori?
Attenzione per ad usare con parsimonia questo strumento considerato che, allinterno di una stessa
frase, troppe negazioni creano confusione. Non ricordate di ricordare di non ricordare. Cosa vuol
dire? Quanto tempo ci necessario per capirne il senso? Badate quindi ad un uso funzionale della
negazione senza pertanto esagerare!
Deformazione PNL
Con questo processo possiamo letteralmente trasformare la realt introducendo dei cambiamenti
nella nostra esperienza sensoriale. Famoso lesperimento in cui venne fatto vedere ad un gruppo di
studenti un mazzo di carte con le picche rosse ed i cuori neri; nessuno di loro not alcunch di
strano. Appare evidente che quelle facolt che ci permettono di organizzare la realt nella maniera
per noi pi creativa e proficua sono le stesse facolt che noi possiamo utilizzare a nostro danno,
tanto da portarci a considerare il mondo da unottica estremamente impoverita, causa di problemi e
infelicit. Le difficolt che incontriamo non si trovano nella realt ma nella mappa del mondo che ci
siamo costruiti. Ne deriva che la soluzione dei problemi non si basa su inutili tentativi di cambiare
la realt esterna, ma al contrario su precise operazioni mentali che ci consentano di riorganizzare la
esperienza che abbiamo del mondo e di accedere a nuove alternative.
Forse ora capisci perch a molti piennellisti non piace: bisogna studiarselo seriamente
e imparare le diverse domande di confrontazione per accedere alla struttura profonda
celata dietro la frase.
Ad esempio, supponiamo che qualcuno venga da me per avere una mano. Mi dice che
non riesce pi ad avere una relazione seria con una donna perch Tutte le donne sono
uguali. Questa frase la partenza per accedere alla struttura profonda. In questo
caso mi trovo di fronte ad una generalizzazione, nello specifico Quantificatore
Universale identificato da tutte.
a) se ne renda conto
b) emerga il vero problema
Nel primo caso, grazie alla magia del Metamodello, potrebbe risolversi il problema; nel
secondo caso si potrebbe individuare il nocciolo del problema e/o la credenza celata.
Conoscere molte tecniche della PNL serve a poco se non si possiede la padronanza del
Metamodello.
Ci sono tanti piennellisti poco capaci, che credono che il Metamodello si risolva in una
sola domanda: Cosa intendi specificatamente?. Non cos: ci sono differenti
domande in base alla diverse violazioni.
Il Metamodello non un generatore di Rapport, non crea empatia. Per questo motivo
non bisogna abusarne durante la normale comunicazione. Immagina di avere un amico
che ad ogni tua affermazione dica:
Ma cosa intendi?, Ma sempre, sempre?, Come fai a saperlo, Rispetto a quale
altro?, ecc..
Cosa otterresti? Di stressare la comunicazione e di far esaurire lamicizia!
Il Metamodello utile per spezzare obiezioni e muri.
Libro consigliato
1. I FILTRI DELLATTENZIONE
Vi siete mai chiesti, fino ad oggi, come funziona concretamente il 7+-2?
In altri termini per quale ragione il nostro cervello nel momento stesso in cui si
confronta con la Realt Esterna per attingere da essa il maggior numero di
informazioni possibile SCEGLIE uninformazione piuttosto che unaltra?
Se il numero maggiore di informazioni che noi riusciamo coscientemente a
registrare variano da 5 a 9, in virt di quale arcano meccanismo queste informazioni
vengono preferite ad altre, a parit di contenuto o dimportanza?
Proprio in virt dei metaprogrammi, altrimenti denominati filtri dellattenzione.
Attraverso di essi, lo conferma la stessa definizione, ognuno di noi presta maggiore
attenzione a determinati elementi piuttosto che ad altri, contribuendo cos, grazie al
limite selettivo del 7+-2, a scegliere quel numero massimo di informazioni da noi
percepibili che delineeranno la nostra Rappresentazione Interna della Realt Esterna.
RIEPILOGANDO:
METAPROGRAMMI A SELEZIONE PRIMARIA
Attivit
Persone
(come e cosa)
(chi)
Tempo
Cose
Informazioni
(perch)
Luoghi
(quando)
(quale oggetto)
(dove)
5. LUOGHI (dove): tutti coloro che utilizzano questo filtro prestano costantemente
attenzione ai luoghi ed alla collocazione spaziale di tutto ci a cui fanno riferimento.
Esempio: Sono andato a Firenze per visitarla. LArno era bellissimo e la citt era molto
vicina a quel paesino dove ero stato da piccolo.
Es.
Voglio
Es. Voglio studiare
studiare
correre
il
rischio
perch voglio essere promosso
per
di
essere
non
bocciato
POSSIBILITA
NECESSITA
al dovere ed al necessario)
stesso
ESTERNA
(si preoccupa moltissimo del
parere degli altri, chiede
continue conferme alle sue
azioni a chi gli sta accanto)
Es. Oggi ho lavorato molto bene
perch me lhanno detto i miei
colleghi ed anche i miei superiori.
Come fai a sapere che? Probabili risposte: Perch me ne sono reso conto
(referenza interna)
Perch me lhanno detto! (referenza esterna)
E possibile, in alcuni casi, che un individuo presenti una referenza interna con check
esterno o, viceversa, una referenza esterna con check interno. Nel primo caso,
lindividuo attribuisce la responsabilit, il merito o la colpa delle sue
azioni/decisioni/opinioni a se stesso anche se gradisce una conferma dallesterno (es.
Sono convinto di aver agito in buona fede ma il fatto che me lo abbiate confermato
anche voi mi rende ancora pi sereno!); nel secondo caso, lindividuo presta molta
attenzione ai pareri degli altri anche se prende in seria considerazione anche le proprie
opinioni (es. Gli altri mi confermano che ho agito in buona fede ma importante
anche quello che penso io!).
Modello IPNOTICO
Il modello ipnotico .... il contrario del Metamodello!
Si parla di modello ipnotico di Milton Erickson (Milton Model) con riferimento a quella
serie di schemi linguistici che hanno il potere di portare l'attenzione e la mente
dell'interlocutore in una particolare direzione.
Una delle caratteristiche del Milton Model che pu anche essere visto come un
metamodello al contrario, molte categorie, infatti, si trovano anche a coincidere!
Es. Cancellare/acquisire informazioni
Se una persona cancella informazioni (es. sto male) e noi vogliamo vedere cosa c'
nella mappa di questa persona possiamo fare domande di precisione del metamodello.
Al contrario, se una persona ci dice mi piaci quando fai o dici X possiamo
GENERALIZZARE questo momento cancellando informazioni e rispondendo qualcosa
del tipo quindi ti piaccio? (nota: questa non funziona a fine seduttivo... solo un
esempio!)
Malformazioni Semantiche
Causa/Effetto La causa/effetto una malformazione del pensiero della persona che
implica che un evento esterno sia la causa di un effetto interno. E' un pattern presente
sia in positivo (la ferrari mi fa sentire un dio ;-)) che in negativo (sono triste perch sei
in ritardo). In entrambi i casi, a mio avviso, sempre bene chiarire questo schema di
pensiero perch TOGLIE LA RESPONSABILITA' dalla persona (sia in positivo che in
negativo) e quindi la rende poco stabile emotivamente.
Di solito si risponde con una frase del tipo in che modo il fatto che io sia in ritardo ti
intristisce? E se fossi andato a comprarti delle rose? oppure con un controesempio.
Lettura del Pensiero Logicamente quasi l'opposto della causa effetto... in questo caso
pretendiamo di vedere dentro la mente dell'interlocutore basandoci su un dato
esterno spesso non specificato.
sei sorpreso -> cosa te lo fa credere?, quando hai deciso che io sono sorpreso?,
quando hai iniziato a crederlo? (tutte queste risposte presuppongono che il giudizio
espresso sia frutto di una convinzione della persona che lo esprime e non la realt)
Mancanza del performer (inglese: lost performative) E' un giudizio che viene
espresso da una persona senza che questa si prenda la responsabilit di tale giudizio.
Ad esempio quando si dice la cosa giusta......... sono d'accordo, ma..... la cosa
giusta per chi? Chi lo dice?
Via
interna (so quello che meglio per me) esterna ( mi dicono che...)
Similarit
Piccoli Pezzi di
Differenza
in time
through time
6) Combina ed utilizza simultaneamente nel tuo gruppo, tutti i pattern che hai
imparato
Linguaggio- Il Metamodello
Gruppi da 3
1. Crea delle frasi per ognuna di questa categorie:
- Cancellazioni D - Mancanza di indice referenziale
Limitazioni selettive
- Quantificatori
Linguaggio Il metamodello
Gruppi da 3
1. Come nellesercizio precedente ma con le seguenti parti
- Causa-effetto - Lettura del pensiero - Performative perdute
- Nominalizzazioni - Equivalenze complesse
Linguaggio- Il metamodello
Gruppi da 3
Una persona parla mentre le altre due segnano ed identificano le parti del
metamodello ed intervengono. Provare a turno.
Linguaggio Presupposizioni
1. La persona A crea una frase
2. La persona B attraverso E identifica le presupposizioni
3. Provare a turno allinterno del gruppo
Trovare le domande attraverso le presupposizioni
Gruppi da 2
1. La persona A chiede Cosa desideri? e la persona B risponde con unaffermazione.
2. La persona A identifica quale presupposizione contenuta nellaffermazione
3. La persona A decide Quale informazione voglio?
4. La persona A decideChe domanda devo fare per ottenere questa informazione?.
5. La persona A pensa a Quali sono le presupposizioni in questa domanda?.
6. La persona A formula la domanda.
7. Scrive la domanda