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26-SET-2015

da pag. 3
Quotidiano nazionale

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Direttore: Virman Cusenza

Lettori Audipress 07/2015: 135.752

Palermo, bufera a palazzo di Giustizia


nell'inchiesta coinvolto pure il prefetto
IL RAFFORZAMENTO
DELLA SCORTA
DELLA SAGUTO
FORSE ERA FIGLIA
DI MINACCE
COSTRUITE AD ARTE
IL CASO
ROMA Un "verminaio". E' la definizione pi ricorrente degli investigatori alle prese con l'inchiesta
sul sistema familistico palermitano nella gestione dei beni confiscati alla mafia. Al vaglio degli
inquirenti di Caltanissetta finita anche la posizione del prefetto
di Palermo, Francesca Cannizzo.
Verifiche sarebbero in corso, in
particolare, sul contenuto di alcune sue conversazioni intercettate con lormai ex presidente
della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo,
Silvana Saguto, indagata per corruzione aggravata, induzione alla concussione, abuso d'ufficio e,
in concorso col padre, per riciclaggio. Gli accertamenti sul ruolo del prefetto ruoterebbero attorno al rafforzamento della
scorta al magistrato decisa a seguito della notizia, rilanciata lo
scorso 22 maggio da alcuni siti
web e agenzie, che la mafia voleva morta la Saguto e un'altra "toga", Renato di Natale. I magistrati di Caltanissetta sospettano che
si sia trattato di un'operazione
costruita a tavolino: un ufficiale
della Dia di Palermo avrebbe diffuso una notizia molto vecchia quella di una nota dei servizi segreti in allarme per l'incolumit
della Saguto - con l'obiettivo di
sollevare un clamore mediatico
attorno alla giudice paladina del!' antimafia per controbilanciare
alcuni servizi tv di Telejato e delle Iene che ne mettevano in dubbio la buona fede. In questo modo, invece, avrebbe ricevuto la
solidariet dei colleghi e del1' Anm.

I COMPENSI
Se i contorni della vicenda che
arrivata a lambire il prefetto di
Palermo sono ancora tutti da
chiarire, dallo stretto riserbo de-

FINORA SAREBBERO
CINQUE
I MAGISTRATI
INDAGATI
DALLA PROCURA
DI CALTANISSETTA

gli inquirenti di Caltanissetta filtra la notizia di un altro magistrato indagato, il quinto per
quello che a tutt'oggi dato sapere. Si tratta di Fabio Licata, collega di sezione della Saguto. Ascoltato nei giorni scorsi, ha dovuto
fornire spiegazioni circa l'adeguamento di un compenso da
3.500 euro lordi al mese, da lui
autorizzato, in favore del marito
dellaSaguto, Lorenzo Caramma,
per la consulenza nella gestione
della cava Buttitta, una delle amministrazioni giudiziarie milionarie che la sezione misure prevenzione aveva affidato all'avvocato Cappellano Seminara. Per
certo, agli atti dell 'inchiesta sono
finiti i 750 mila euro che Caramma ha ricevuto in dieci anni di
consulenze e incarichi da Cappellano Seminara, il pi noto (e
ricco) tra gli amministratori giudiziari, finito nei guai assieme a
un altro noto professionista del
settore, Carmelo Provenzano, ricercatore all'universit Kore di
Enna.

GLI ACCERTAMENTI
I finanzieri del nucleo di polizia
tributaria di Palermo stanno
spulciando i conti e tutte le movimentazioni economiche della Saguto, della sua famiglia, e dell'avvocato Cappellano Seminara alla ricerca di una prova che avvalori il sospetto di "mazzette", soldi ricevuti in cambio dell'affidamento di beni mafiosi nelle mani
di pochi "eletti".
Tra i magistrati indagati c' anche Tommaso Virga, ex consigliere togato del Csm, accusato
di induzione alla concussione
perch sospettato di aver favorito un procedimento disciplinare
a carico della Saguto. La quale, a
sua volta, avrebbe garantito la
nomina del figlio di Virga, Walter, ad amministratore giudizia-

GIUSTIZIA

rio dei beni milionari sequestrati


agli eredi di Vincenzo Rappa.
Dalle prime verifiche non sarebbero emersi, tuttavia, interventi
di Virga su un fascicolo disciplinare, ma ulteriori accertamenti
sono in corso su altre pratiche
aperte al Csm.
L'inchiesta penale corre parallela con quella amministrativa e
disciplinare, da ieri entrata nel
vivo.

GLI INTERVENTi
Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, accompagnato da
una delegazione della prima
Commissione guidata da Paola
Balducci, ha incontrato a Palermo il presidente della Corte d'appello, Gioacchino Natoli e il presidente del Tribunale, Salvatore
Di Vitale. Agiremo con rigore e
tempestivit, stata l'assicurazione di Legnini dopo aver ricevuto dal presidente del tribunale
una serie di documenti, al momento incompleti, sull'attivit
della sezione finita sotto inchiesta. L'ipotesi quella di intervenire con un trasferimento dei
magistrati coinvolti. E' pesante
l'aria che si respira negli uffici
giudiziari di Palermo, dove i magistrati indagati sono anche Lorenzo Chiaromonte (abuso d'ufficio) e il pm Dario Scaletta (per
rivelazione del segreto d'ufficio).
L'aria si far ancora pi pesante
nei prossimi giorni, quando arriveranno anche gli ispettori del
ministro Orlando.
Silvia Barocci
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Gli altri indagati

Gaetano
Cappellano

Silvana
Saguto

Tommaso
Virga

E' l'avvocato che avrebbe ricevuto

F l'ex presidente della sezione Misure di


prevenzione del Tribunale di Palermo. I pm
di Caltanissetta, che l'accusano di
corruzione, hanno iscritto sul registro
degli indagati anche il padre, il marito e il
figlio.

Ex presidente di sezione del Tribunale di


Palermo, ex consigliere togato al Csm,
finito sul registro degU indagati per
induzione alla concussione, sospettato di
avere favorito un procedimento
disciplinare a carico della Saguto.

incarichi d'oro da Silvana Saguto. Secondo


l'ipotesi della procura di Caltanissetta,
.. avrebbe girato anche incarichi al marito
della Saguto, al quale sarebbero stati
garantiti compensi di rilevante entit

GIUSTIZIA

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