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Quotidiano nazionale
art
I COMPENSI
Se i contorni della vicenda che
arrivata a lambire il prefetto di
Palermo sono ancora tutti da
chiarire, dallo stretto riserbo de-
FINORA SAREBBERO
CINQUE
I MAGISTRATI
INDAGATI
DALLA PROCURA
DI CALTANISSETTA
gli inquirenti di Caltanissetta filtra la notizia di un altro magistrato indagato, il quinto per
quello che a tutt'oggi dato sapere. Si tratta di Fabio Licata, collega di sezione della Saguto. Ascoltato nei giorni scorsi, ha dovuto
fornire spiegazioni circa l'adeguamento di un compenso da
3.500 euro lordi al mese, da lui
autorizzato, in favore del marito
dellaSaguto, Lorenzo Caramma,
per la consulenza nella gestione
della cava Buttitta, una delle amministrazioni giudiziarie milionarie che la sezione misure prevenzione aveva affidato all'avvocato Cappellano Seminara. Per
certo, agli atti dell 'inchiesta sono
finiti i 750 mila euro che Caramma ha ricevuto in dieci anni di
consulenze e incarichi da Cappellano Seminara, il pi noto (e
ricco) tra gli amministratori giudiziari, finito nei guai assieme a
un altro noto professionista del
settore, Carmelo Provenzano, ricercatore all'universit Kore di
Enna.
GLI ACCERTAMENTI
I finanzieri del nucleo di polizia
tributaria di Palermo stanno
spulciando i conti e tutte le movimentazioni economiche della Saguto, della sua famiglia, e dell'avvocato Cappellano Seminara alla ricerca di una prova che avvalori il sospetto di "mazzette", soldi ricevuti in cambio dell'affidamento di beni mafiosi nelle mani
di pochi "eletti".
Tra i magistrati indagati c' anche Tommaso Virga, ex consigliere togato del Csm, accusato
di induzione alla concussione
perch sospettato di aver favorito un procedimento disciplinare
a carico della Saguto. La quale, a
sua volta, avrebbe garantito la
nomina del figlio di Virga, Walter, ad amministratore giudizia-
GIUSTIZIA
GLI INTERVENTi
Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, accompagnato da
una delegazione della prima
Commissione guidata da Paola
Balducci, ha incontrato a Palermo il presidente della Corte d'appello, Gioacchino Natoli e il presidente del Tribunale, Salvatore
Di Vitale. Agiremo con rigore e
tempestivit, stata l'assicurazione di Legnini dopo aver ricevuto dal presidente del tribunale
una serie di documenti, al momento incompleti, sull'attivit
della sezione finita sotto inchiesta. L'ipotesi quella di intervenire con un trasferimento dei
magistrati coinvolti. E' pesante
l'aria che si respira negli uffici
giudiziari di Palermo, dove i magistrati indagati sono anche Lorenzo Chiaromonte (abuso d'ufficio) e il pm Dario Scaletta (per
rivelazione del segreto d'ufficio).
L'aria si far ancora pi pesante
nei prossimi giorni, quando arriveranno anche gli ispettori del
ministro Orlando.
Silvia Barocci
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26-SET-2015
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