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Linee Guida per la realizzazione di

interventi di efficienza energetica in


Partenariato Pubblico Privato
Il settore della Pubblica Illuminazione

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2015 Finlombarda S.p.A.

Linee Guida per la realizzazione di


interventi di efficienza energetica in
Partenariato Pubblico Privato
Il settore della Pubblica Illuminazione

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LINEE GUIDA PPP - IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Il presente documento e i relativi allegati sono stati redatti a cura di Finlombarda Finanziaria per
lo sviluppo della Lombardia S.p.A. che si avvalsa, per i contenuti di carattere giuridico, del
supporto di Legance - Avvocati Associati.

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Avvertenze
Il presente documento dedicato al tema della riqualificazione energetica
degli impianti di pubblica illuminazione attraverso partnership tra soggetti
pubblici e privati. Lobiettivo del documento quello di descrivere in linea
generale gli aspetti di maggior rilevo che caratterizzano il Partenariato
Pubblico Privato in tale settore, evidenziare i vantaggi che potrebbero
derivarne e le principali criticit nonch fornire alcune indicazioni operative
per la realizzazione di questo tipo di operazioni.
Le indicazioni contenute in questo documento sono di carattere generale e
non offrono un quadro esaustivo delle soluzioni che unamministrazione
comunale pu adottare per giungere alla messa a norma e alla
riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione. Esso
intende indicare un possibile approccio attraverso il quale, nellattuale
contesto di limitata capacit di spesa degli enti pubblici territoriali, possibile
sostenere gli investimenti in questo settore.
Il presente documento non intende costituire un parere, un suggerimento
dinvestimento o un giudizio su fatti, persone o societ. Finlombarda S.p.A.
non si assume alcuna responsabilit per un uso improprio delle informazioni
fornite e del contenuto del presente documento.
vietata la riproduzione, totale o parziale, in qualsiasi forma o mezzo e di
qualsiasi parte del presente documento senza lautorizzazione scritta da
parte della Regione Lombardia.

Milano, settembre 2015

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Indice
PREMESSA ................................................................................................................................................ 6
PARTE PRIMA: COSA FARE PRIMA DI AVVIARE UN INTERVENTO IN PPP ........................................... 8
Introduzione ............................................................................................................................................... 9
1.

Modello di intervento proposto ........................................................................................................10

2.

Linvestimento che intendo fare si presta ad essere realizzato in PPP? ........................................12


2.1.
I presupposti di base per laffidamento tramite PPP____________________________________ 12
2.2.
Implementazione di un intervento economicamente sostenibile __________________________ 12
2.3.
La ricognizione dei consumi reali e dei costi di gestione ________________________________ 13
2.4.
La valutazione economico - finanziaria _____________________________________________ 14
2.5.
Le leve a disposizione della Pubblica Amministrazione _________________________________ 20

3.

Come verificare che linvestimento sia contabilizzabile fuori bilancio? .....................................22


3.1.
Le regole Eurostat______________________________________________________________ 22
3.2.
Il rispetto del Patto di Stabilit e del Limite di indebitamento _____________________________ 24

4.

Come gestire al meglio un rapporto cos complesso con un privato? ...........................................25


4.1.
Lanalisi dei rischi ______________________________________________________________ 25
4.2.
Lallocazione dei rischi - La matrice dei rischi ________________________________________ 25

PARTE SECONDA: AVVIO DELLA PROCEDURA PER LAFFIDAMENTO DI UN CONTRATTO EPC .....31
5. Il Partenariato Pubblico Privato e lutilizzo di contratti per gli interventi di efficientamento
energetico .................................................................................................................................................32
6.

Il contratto EPC e il Finanziamento Tramite Terzi............................................................................33


6.1.
La tipologia contrattuale dellEPC nel quadro normativo di riferimento _____________________ 33
6.2.
Le parti ______________________________________________________________________ 34

7.

Le modalit di affidamento dellEPC e i vincoli di finanza pubblica ...............................................36

8. Indicazioni operative per laffidamento di un contratto EPC per la riqualificazione energetica


della pubblica illuminazione .....................................................................................................................40
8.1.
Attivit preliminari ______________________________________________________________ 40
8.2.
Oggetto dellaffidamento _________________________________________________________ 41
8.3.
Scelta del criterio di affidamento___________________________________________________ 42
8.4.
Individuazione dei requisiti dei partecipanti __________________________________________ 43
8.5.
Documenti da porre a base di gara ________________________________________________ 44
8.6.
Individuazione dei criteri di selezione delle offerte _____________________________________ 45
9.

I principali contenuti di un contratto EPC ........................................................................................48

ALLEGATI..................................................................................................................................................58
Allegato 1: la pubblica illuminazione nel quadro delle smart cities .......................................................59
Allegato 2: la propriet dellinfrastruttura e la procedura per il riscatto dei pali ...................................60
Allegato 3: la gestione del servizio di illuminazione pubblica nel quadro normativo ...........................62
Allegato 4: la valutazione economico-finanziaria - approfondimenti .....................................................64

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Premessa

Le presenti Linee Guida hanno lobiettivo di dare indicazioni alle Pubbliche Amministrazioni
lombarde su come impostare operazioni di Partenariato Pubblico Privato (di seguito anche PPP)
per la riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione.
Negli ultimi anni, infatti, lefficienza energetica ha assunto unimportanza crescente nel dibattito e
nelle politiche comunitarie divenendo uno dei principali driver individuati dalla strategia energetica
dellUnione Europea per la lotta ai cambiamenti climatici (Pacchetto Clima-Energia 2020) che
pone, entro il 2020, obiettivi in termini di riduzione della CO2 (-20%), aumento della produzione di
energia da fonti rinnovabili (+20%) e aumento del risparmio energetico (-20%).
Per efficienza energetica di un sistema sintende la capacit dello stesso di sfruttare lenergia che
gli viene fornita per soddisfare un fabbisogno; nel caso dei sistemi di pubblica illuminazione
lefficienza energetica degli impianti , pertanto, misurabile in termini di quantit di energia elettrica
consumata per soddisfare le funzioni di utilit sociale attribuite al servizio. La possibilit di
intervenire nella riqualificazione energetica di impianti di illuminazione pubblica, con differenti
opzioni tecnico-ingegneristiche, rappresenta oggi una grande opportunit sotto tre differenti profili:

adeguamento degli impianti agli standard di legge;

riduzione dei consumi e dei costi di energia elettrica;

riduzione dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria del servizio.

Lilluminazione pubblica rientra tra le opere di urbanizzazione primaria che svolgono le seguenti
funzioni di pubblica utilit: garantire la visibilit nelle ore buie; garantire la sicurezza per il traffico
stradale veicolare; conferire un maggiore "senso" di sicurezza fisica e psicologica alle persone e
quindi aumentare la qualit della vita sociale e delle attivit serali; valorizzare le strutture
architettoniche e ambientali.
La pubblica illuminazione rappresenta, quindi, un investimento dovuto per le Pubbliche
Amministrazioni pur non offrendo un ritorno economico diretto. Il servizio rappresenta una voce di
spesa significativa nei bilanci delle amministrazioni comunali: i dati ISTAT relativi alle spese delle
amministrazioni comunali per funzione (anno 2012) evidenziano come il servizio di illuminazione
pubblica incida per il 3% circa sulle spese correnti (a livello di impegni) dei Comuni italiani per un
importo annuo di circa 1,4 miliardi di euro, di cui 245 milioni relativi alla Lombardia. Il peso non
marginale che questo servizio riveste sulla finanza pubblica e sul bilancio energetico nazionale pu
essere in parte attribuito alla scarsa efficienza energetica degli impianti e alle ridotte risorse
economiche che gli enti locali possono destinare al miglioramento del servizio.
Questo settore rappresenta, tuttavia, un campo di prova per le Pubbliche Amministrazioni per
adottare soluzioni tecnologiche innovative che permettano, da un lato, di superare le criticit e i
problemi propri di un sistema tecnologicamente obsoleto e molto costoso in termini gestionali,
manutentivi, di sicurezza e di impatto ambientale e, dallaltro, di cogliere le opportunit derivanti dal
progresso tecnologico che si concretizzano in interventi di adeguamento e riqualificazione
energetica degli impianti in grado di elevare gli standard di sicurezza e gestionali e di minimizzare
gli impatti ambientali.
Questo documento non entra nel merito di specifiche soluzioni tecnico-ingegneristiche ma, in
questa sede, sembra opportuno inquadrare le principali aree di intervento che permettono di
aumentare lefficienza di sistemi per la pubblica illuminazione:

interventi sulle sorgenti luminose;


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interventi sui sistemi di gestione del servizio.

Gli interventi che riguardano la sostituzione delle sorgenti luminose possono essere valutati
attraverso lanalisi delle caratteristiche di efficienza luminosa, affidabilit e vita utile; invece gli
interventi sui sistemi di gestione del servizio riguardano limpiego di tecnologie che permettono la
gestione, anche in tempo reale o per intervalli di tempo, dei parametri illuminotecnici in modo da
modulare le prestazioni degli impianti in base agli effettivi fabbisogni di servizio.
Oltre agli interventi che interessano direttamente gli impianti di pubblica illuminazione e che
determinano risparmi energetici e di costo derivanti da una maggiore efficienza dellinfrastruttura,
si sottolinea che queste operazioni possono comprendere anche la ridefinizione delle condizioni di
fornitura di energia elettrica, elemento che, sebbene non direttamente finalizzato alla riduzione dei
consumi, pu portare benefici in termini economici e quindi di redditivit complessiva del progetto
di efficientamento energetico.
La rilevanza che ad oggi hanno assunto tali tematiche si scontra tuttavia con la presenza di tre
principali barriere agli investimenti per la riqualificazione energetica in ambito pubblico:

conoscitiva, definita come mancanza di consapevolezza nella PA dellimportanza della


gestione oculata dei consumi energetici;

finanziaria, legata alla difficolt da parte degli enti locali di reperire le risorse necessarie per
realizzare gli investimenti;

realizzativa, ovvero la difficolt di regolare in modo equilibrato i rapporti tra le PA e i


soggetti che realizzano gli interventi di efficienza energetica.

Obiettivo delle presenti linee guida quello di fornire indicazioni operative per implementare
interventi di efficienza energetica della pubblica illuminazione mediante modelli di Partenariato
Pubblico Privato (PPP) che possano aiutare le amministrazioni pubbliche locali a superare le citate
barriere agli investimenti.

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PARTE PRIMA: Cosa fare prima di avviare un intervento in PPP

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Introduzione

Le operazioni di PPP oggetto del presente documento prevedono laffidamento ad un soggetto


privato della riqualificazione energetica, del finanziamento, della gestione e manutenzione degli
impianti di pubblica illuminazione. Affinch tali operazioni siano inquadrabili come PPP,
necessario che la Pubblica Amministrazione trasferisca al soggetto privato una serie di rischi del
progetto (e il relativo impatto economico) che, nel caso di gestione diretta del servizio da parte
dellente, graverebbero interamente sulla Pubblica Amministrazione. La scelta di questultima di
avviare unoperazione di PPP deve, tuttavia, essere svolta sin dalla fase di programmazione
dellintervento: il PPP non , infatti, uno strumento di finanza sostitutiva, n, tantomeno, un
meccanismo di allocazione del debito fuori bilancio (sulla base dei parametri indicati da Eurostat
nel Manual on Government Deficit and Debt1 ), quanto, piuttosto, uno strumento che consente
unopportuna allocazione dei rischi tra soggetto pubblico e soggetto privato.
Nel settore della pubblica illuminazione, i benefici per una Pubblica Amministrazione in termini di
riduzione dei rischi legati allintero processo di riqualificazione energetica e gestione riguardano:

la riduzione del rischio di costruzione: la scelta di una procedura di PPP non implica, di per
s, minori tempi o costi di realizzazione degli interventi di riqualificazione degli impianti ma
consente di allocare questo rischio sul soggetto aggiudicatario della procedura di PPP,
liberando la Pubblica Amministrazione dal costo legato a ritardi e/o incrementi dei costi di
costruzione;

il trasferimento dei principali rischi associati alla fase di esercizio con particolare riferimento
alla disponibilit degli impianti e al rispetto degli standard di servizio definiti dalla Pubblica
Amministrazione;

la possibilit di non individuare le modalit di copertura finanziaria dellinvestimento


attraverso le proprie disponibilit finanziarie (se non eventualmente in maniera parziale);

la definizione degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici con il trasferimento al


partner privato del rischio del loro mancato raggiungimento.

Per ottenere tali benefici, diventa pertanto fondamentale implementare modelli di intervento che si
caratterizzano per un approccio integrato che prevede in capo al soggetto privato:

lo sviluppo progettuale;

la realizzazione delle opere di riqualificazione energetica;

il finanziamento delle opere di riqualificazione;

la gestione dei sistemi energetici riqualificati2.

Sulla base di tali premesse, si evidenzia che una corretta analisi di fattibilit dellinvestimento in
PPP non pu prescindere dalla verifica di condizioni di sostenibilit economica e finanziaria
delloperazione e del rispetto dei vincoli di finanza pubblica, prendendo in esame sia la fase di
realizzazione, sia la fase di gestione dellopera.

Documento pubblicato con cadenza periodica da Eurostat. Allinterno delle presenti linee guida si fa riferimento alla
versione di Agosto 2014.
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Si fa presente che la Pubblica Amministrazione pu anche decidere di affidare ulteriori servizi che esulano dal risparmio
energetico agendo in ottica smart city. Per ulteriori approfondimenti, si veda lallegato 1 al presente documento.

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1.

Modello di intervento proposto

Nellambito della riqualificazione energetica della pubblica illuminazione, lapplicazione del PPP
trova espressione nellEnergy Performance Contract (EPC)3 abbinato allistituto del Finanziamento
Tramite Terzi (FTT).
Attraverso lEPC, infatti, un soggetto (solitamente una societ di servizi energetici) si obbliga al
compimento - con propri mezzi finanziari o con mezzi finanziari di terzi - di una serie di servizi e di
interventi integrati volti alla riqualificazione e al miglioramento dellefficienza di un sistema
energetico (un impianto o un edificio) di propriet di altro soggetto (beneficiario), verso un
corrispettivo (canone) correlato allentit dei risparmi energetici (preventivamente individuati in fase
di analisi di fattibilit) ottenuti in esito allefficientamento del sistema.
Il FTT, sulla base della definizione contenuta nel D.Lgs. 115/2008, , invece, uno strumento
contrattuale che costituisce una tipica modalit di attuazione del contratto EPC e rappresenta un
accordo che comprende un terzo (generalmente un istituto di credito) che fornisce i capitali per
lattuazione della misura di efficientamento energetico.
Va tuttavia considerato che la realizzazione di interventi di efficienza energetica passa attraverso
la valutazione di differenti opzioni tecnologiche e gestionali che presuppongono approfondite
conoscenze tecnico-ingegneristiche e unanalisi della sostenibilit economica e finanziaria degli
investimenti. La crescente attenzione allefficienza energetica e la complessit intrinseca di questi
investimenti ha portato alla nascita e al consolidamento di operatori specializzati: le Energy
Service Company (ESCo).
Le ESCo sono definite dal D.Lgs. 115/2008 come persona fisica o giuridica, che fornisce servizi
energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei
locali dell'utente e ci facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei
servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica
conseguito e sul raggiungimento di altri criteri di rendimento stabiliti. Una ESCo quindi un
operatore economico che finanzia, sviluppa, installa e gestisce progetti di efficienza energetica.
Le ESCo sono quindi soggetti specializzati in grado di offrire al loro cliente:

la diagnosi energetica e laudit energetico, finalizzati ad individuare le opportunit


dintervento;

lo studio di fattibilit degli interventi di miglioramento dellefficienza energetica;

la progettazione degli interventi;

il reperimento delle risorse finanziarie;

la realizzazione dellintervento;

la gestione degli impianti realizzati.

Indipendentemente della natura del partner privato al quale viene affidata la gestione e
lefficientamento energetico dellinfrastruttura di pubblica illuminazione, le operazioni descritte nel
presente documento si caratterizzano per:

Tale modello contrattuale, come si vedr pi in dettaglio nella seconda parte del presente documento, previsto nel
nostro ordinamento allart. 2, co. 2, lett. n) del D.Lgs. 102/2014.

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1. un approccio integrato di tutte le fasi di realizzazione e gestione del progetto, dando la


priorit al risparmio energetico;
2. remunerazione del partner privato in funzione del risparmio energetico effettivamente
conseguito;
3. finanziamento diretto o indiretto dellintervento (al riguardo il partner privato sar libero di
reperire le risorse finanziarie nei modi ritenuti pi opportuni anche ricorrendo al FTT);
4. garanzia alla PA del risparmio energetico definita contrattualmente.
Tali caratteristiche vengono anche ribadite dallo European PPP Expertise Center (EPEC) della
Banca Europea per gli Investimenti (BEI), quali presupposti fondamentali per poter inquadrare
lEPC quale contratto di Partenariato Pubblico Privato.4
Figura 1: Modello di intervento per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica

Guidance on Energy Efficiency in Public Buildings.

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2.

Linvestimento che intendo fare si presta ad essere realizzato in PPP?

2.1.

I presupposti di base per laffidamento tramite PPP

Il ricorso a modelli di PPP per la riqualificazione energetica e la gestione degli impianti di pubblica
illuminazione dovrebbe essere il frutto di un attento processo di programmazione volto, in primo
luogo, a valutare lapplicabilit di tali modelli al caso concreto.
LAmministrazione che decide di indire una gara pubblica per la riqualificazione energetica e la
gestione del servizio di pubblica illuminazione deve acquisire informazioni sulle caratteristiche
dellinfrastruttura da affidare in gestione. Tali informazioni generalmente sono raccolte in un
documento che definisce lo stato di consistenza dellinfrastruttura in termini di:

propriet della rete (propriet pubblica o propriet di terzi);

gestore della rete (gestione diretta o di terzi);

numero totale dei centri luminosi e loro tipologia;

tipologia dei circuiti di alimentazione;

et media degli impianti.

La propriet pubblica della rete rappresenta il primo presupposto fondamentale per poter bandire
una gara in PPP. Pertanto, la Pubblica Amministrazione che non dispone della propriet degli
impianti e intende ricorrere al PPP deve avviare la procedura per il riscatto dellinfrastruttura
indicata nel DPR 902/86 (Cfr. Allegato 2). Il riscatto degli impianti pu risultare pi difficoltoso nel
caso di linee elettriche promiscue (linee di alimentazione dellinfrastruttura coincidono con la rete di
distribuzione dell'energia elettrica). In questi casi la Pubblica Amministrazione, per garantire la
continuit del servizio pur senza affidare la gestione per un periodo lungo, potrebbe stipulare una
convenzione per la gestione provvisoria dell'impianto e predisporre e attuare tutte le operazioni
necessarie per leventuale riscatto e separazione degli impianti (c.d. spromisquamento delle linee).
Verificati tali presupposti la Pubblica Amministrazione potr bandire la gara per affidare il servizio.
Per approfondire le possibili modalit di affidamento di un servizio pubblico locale - quale la
pubblica illuminazione - possibile consultare lAllegato 3 al presente documento.
La Pubblica Amministrazione deve, inoltre, dare evidenza nella determina a contrarre, che stata
compiuta una verifica con riferimento alla possibilit di acquistare tramite Consip. A tal proposito,
sar necessario verificare lesistenza di convenzioni attive in Lombardia del tipo Servizio Luce e,
in caso di esito positivo, dimostrare che loggetto del servizio che si intende affidare differisce da
quello contenuto nelle convenzioni Consip.

2.2.

Implementazione di un intervento economicamente sostenibile

La Pubblica Amministrazione, per verificare i presupposti di un PPP nella settore della pubblica
illuminazione, deve conoscere a fondo le caratteristiche prestazionali dellinfrastruttura. Ci
rappresenta un elemento fondamentale per comprendere, da un lato, come intervenire dal punto di
vista tecnico-ingegneristico per ridurre i costi di gestione del servizio e, dallaltro, per comprendere
se le ipotesi progettuali garantiscano la sostenibilit economica e finanziaria dellinvestimento per il
partner privato e dunque rendano di fatto applicabile il PPP.

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Alcune caratteristiche delle infrastrutture di pubblica illuminazione possono rendere pi o meno


attrattiva la gestione del servizio e le riqualificazioni energetiche per un eventuale partner privato,
ad esempio:

il numero di punti luce da riqualificare;

lo stato di obsolescenza dei corpi illuminanti e delle strutture di sostegno;

la rete elettrica che alimenta linfrastruttura.

Tali aspetti possono impattare sul risparmio energetico potenziale, sul livello di investimento
necessario per riqualificare gli impianti e, conseguentemente, sui tempi di rientro dellinvestimento
e sulla redditivit potenziale del partner privato e del progetto. Posto che ogni progetto di
riqualificazione energetica presenta specificit che devono essere valutate nel dettaglio, di seguito
si riportano alcuni concetti generali che possono aiutare a comprendere, in fase preliminare, se
unoperazione di riqualificazione energetica possa soddisfare le condizioni base per un PPP.
Con riferimento al primo aspetto, si evidenzia che, infrastrutture di pubblica illuminazione che
contano un numero limitato di punti luce, pur presentando corpi illuminanti obsoleti, possono non
presentare un potenziale di risparmio tale da garantire una sufficiente remunerazione al privato. Di
norma si tende a considerare attrattiva per un privato la gestione di uninfrastruttura composta da
almeno 1.000 1.500 punti luce; ci non esclude che anche infrastrutture con un minor numero di
corpi illuminanti possono essere ritenute attrattive da potenziali partner privati o che, viceversa,
infrastrutture con un maggior numero di pali non presentino le condizioni per un PPP.
Anche lo stato di obsolescenza dellinfrastruttura rappresenta un elemento di primaria importanza
nel valutare lopportunit di un progetto di riqualificazione energetica in PPP. In linea generale, si
pu valutare positivamente la presenza di corpi illuminanti obsoleti in quanto, ci, pu significare la
presenza di un elevato potenziale. Tuttavia, possibile che infrastrutture dotate di corpi illuminanti
obsoleti non presentino un elevato potenziale di risparmio a causa della necessit di adeguare le
nuove installazioni agli standard di legge aumentando il voltaggio dei nuovi corpi illuminanti. Altro
aspetto da tenere in considerazione in questa fase preliminare allavvio della procedura per
lindividuazione del partner privato, riguarda lo stato di degrado dei supporti dei corpi illuminanti
(lampioni/pali); infatti la sostituzione di questi elementi rappresenta un investimento senza alcun
ritorno economico diretto poich non determina un risparmio energetico.
Come accennato, anche la natura della rete elettrica che alimenta linfrastruttura un elemento da
considerare per il quale si possono presentare due scenari alternativi:

presenza di una rete elettrica dedicata alla pubblica illuminazione;

presenza di una rete elettrica promiscua (non dedicata).

La mancanza di una rete elettrica dedicata rende impossibile la misurazione delle prestazioni
energetiche dei singoli punti luce e, di conseguenza, la rilevazione puntuale dei risparmi energetici
ottenibili. Anche in questo caso, i costi necessari per la realizzazione di una rete elettrica dedicata
possono incidere negativamente sullattrattivit del progetto, poich, analogamente agli
investimenti sui supporti dei corpi illuminanti, non determina risparmi energetici, ma solo un
aumento dei costi di investimento.
Il prossimo paragrafo affronta pi nel dettaglio gli elementi da considerare in sede di valutazione
preliminare di un PPP.

2.3.

La ricognizione dei consumi reali e dei costi di gestione

La valutazione di unipotesi progettuale di riqualificazione energetica di un impianto di pubblica


illuminazione rende necessaria una ricognizione dei consumi reali di energia elettrica e dei costi di
gestione dellimpianto nel suo complesso. Lobiettivo dellattivit ricognitiva quello di giungere alla
determinazione puntuale delle caratteristiche prestazionali del sistema da riqualificare e dei relativi
costi di gestione. Tanto maggiore la conoscenza che lAmministrazione ha dei dati relativi alla
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rete di illuminazione pubblica, specie in ordine alle sue caratteristiche tecniche, ai consumi ed ai
costi di gestione, quanto pi puntuale e attendibile pu essere la valutazione di fattibilit
progettuale e di convenienza di un PPP.
La ricognizione degli impianti avr come contenuti essenziali:

la ricostruzione i dati storici relativi ai consumi e ai costi di energia elettrica;

lanalisi dei contratti in essere (es. modalit di gestione e manutenzione degli impianti);

lindividuazione degli impianti che necessitano di un intervento di riqualificazione, grazie


anche ad unindagine sul campo che valuti il loro stato di conservazione.

Pi in dettaglio, ad esito di tale attivit ricognitiva lAmministrazione dovrebbe giungere ad una


conoscenza dettagliata delle seguenti caratteristiche dellimpianto:

parametri caratteristici dellilluminazione;

tipologie di applicazioni;

tipologie di apparecchi illuminanti;

condizioni degli apparecchi illuminanti installati;

tipologia di sorgenti installate;

tipologia di sostegni;

tipologia di linee elettriche;

conformit degli impianti alle norme di legge.

Una problematica che la Pubblica Amministrazione potrebbe affrontare in sede di ricognizione


legata alla determinazione dei consumi reali dellinfrastruttura. Come accennato, pu accadere che
gli impianti di pubblica illuminazione siano alimentati da linee elettriche non dedicate (c.d. linee
promiscue) e che la Pubblica Amministrazione paghi al gestore dellinfrastruttura un prezzo
forfettario comprensivo dei costi di manutenzione ordinaria. Quando ricorrono tali circostanze, ai
fini della determinazione dei costi di energia elettrica, in alternativa al costo effettivo per punto luce,
pu essere assunto il costo forfettario pagato dallAmministrazione alla precedente gestione. Tale
dato potr eventualmente essere verificato mediante una stima dei consumi effettivi sulla base
delle caratteristiche tecniche degli impianti. Tale verifica dovr tenere conto anche del
decadimento prestazionale determinato dallobsolescenza delle installazioni.
Una volta compiuta la ricognizione, la Pubblica Amministrazione potr opportunamente recepirne
gli esiti attraverso un provvedimento formale (nelle forme della determina del Dirigente competente
oppure della delibera di Giunta), in modo da cristallizzare i risultati dellattivit istruttoria in un atto a
evidenza pubblica.
2.4.

La valutazione economico - finanziaria 5

Il buon esito di unoperazione di PPP dipende innanzitutto dal fatto che loggetto della partnership
con il privato, nel caso specifico la riqualificazione energetica e la gestione della rete di pubblica
illuminazione, rappresenti per il privato una iniziativa economicamente conveniente o, detto in altri
termini, presenti quello che viene normalmente definito equilibrio economico-finanziario. Per
questo motivo, prima di intraprendere le attivit necessarie per implementare un operazione di
PPP, la Pubblica Amministrazione deve effettuare una valutazione economico finanziaria
preliminare finalizzata a verificare se e a quali condizioni lintervento individuato realizzabile
mediante lapporto di capitali privati. Questo si traduce nella verifica di due aspetti:

Per approfondimenti in merito agli indicatori di sostenibilit economica e finanziaria menzionati nella presente sezione
si rimanda allAllegato 4 delle Linee Guida.

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la convenienza economica intesa come la capacit del progetto di sostenersi


economicamente, generando anche un livello di redditivit adeguato al capitale investito;

la sostenibilit finanziaria intensa come la capacit di generare flussi di cassa sufficienti a


garantire il rimborso del debito e quindi la possibilit di reperire i capitali necessari per
intraprendere liniziativa (bancabilit).

In allegato al presente documento riportato un file di lavoro in Excel PPP per la pubblica
illuminazione_PEF preliminare con relativo manuale di istruzioni che permette di effettuare
concretamente unanalisi finanziaria preliminare e verificare quindi questi aspetti mettendo in
pratica quanto esposto di seguito.

Convenienza economica del Progetto: analisi dei flussi di cassa operativi del progetto

Per verificare lequilibrio economico finanziario di un intervento di PPP la Pubblica


Amministrazione deve valutare la capacit del progetto di riqualificazione energetica di generare
per il privato flussi di cassa operativi, ossia dei flussi di cassa generati dal progetto
indipendentemente dalle modalit con cui esso verr finanziato (senza quindi considerare i flussi di
cassa legati ad esempio a finanziamenti bancari). Le attivit da svolgere consistono
sostanzialmente nella stima delle principali voci di costo e di ricavo e nellindividuazione delle
ipotesi generali che permettono di quantificare tali grandezze nel tempo di durata della
concessione.
Questa analisi pu essere effettuata con livelli di dettaglio crescenti. In una prima fase la Pubblica
Amministrazione potrebbe effettuare una analisi preliminare sulla base dei dati facilmente reperibili
relativi alla gestione passata. Questa analisi potrebbe essere svolta con lausilio del file allegato.
Qualora lesito di questa fase preliminare sia positivo, opportuno avviare una fase di
approfondimento in cui, eventualmente col supporto di esperti del settore, mettere a punto stime
pi dettagliate.

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Stima dei ricavi e dei costi del progetto di riqualificazione energetica

Le dimensioni economico e finanziarie che devono essere considerate per valutare i


flussi di cassa operativi di un progetto di riqualificazione energetica nella pubblica
illuminazione attengono alla fase di realizzazione dei lavori (investimento iniziale) e
alla fase di gestione degli impianti.
Con riferimento alla fase di realizzazione dei lavori, occorre stimare i costi complessivi
dinvestimento distinguendo tra:

costi sostenuti per ladozione di tecnologie pi performanti (ad esempio, la


sostituzione dei corpi illuminanti) e quindi capaci di generare risparmi diretti
nella gestione futura della rete (minori consumi e/o minori costi di gestione e
manutenzione);

costi che, al contrario, non garantiscono un risparmio nella gestione futura


(quali, ad esempio, i costi per la sostituzione dei sostegni o per lo
spromisquamento delle reti elettriche di alimentazione dellimpianto).

Una volta stimati i costi dinvestimento, necessario poi:

attribuire ad essi la relativa aliquota IVA (le aliquote variano in relazione alla
tipologia di opere effettuate);

determinare il loro ammortamento (pu essere correlato alla vita utile dei beni
secondo quanto previsto dalle norme contabili e fiscali o essere calcolato
secondo il principio finanziario, ovvero dividendo il costo dellinvestimento per il
numero di anni dellaffidamento).

Con riferimento alla fase di gestione degli impianti di pubblica illuminazione


riqualificati, al fine di stimare i flussi di cassa operativi del progetto, come anticipato, le
dimensioni economiche che la Pubblica Amministrazione deve considerare riguardano
i ricavi e i costi operativi del partner privato.
I ricavi di un progetto per la riqualificazione energetica e la gestione di un impianto di
illuminazione pubblica sono tipicamente rappresentati dal canone annuo corrisposto
dalla Pubblica Amministrazione al privato. Tale canone commisurato alle spese
sostenute dalla Pubblica Amministrazione per il servizio prima della riqualificazione
energetica (c.d. baseline). La baseline infatti rappresentata dalla somma dei costi
storici per lapprovvigionamento energetico e per la gestione e manutenzione degli
impianti.
La sostenibilit degli investimenti individuati per la riqualificazione energetica degli
impianti dipende infatti dalla capacit degli stessi di generare un risparmio che, come
pi volte sottolineato, rappresenta la remunerazione del partner privato. Parte di tale
risparmio potr inoltre essere retrocesso alla Pubblica Amministrazione come meglio
illustrato nella seconda parte del presente documento allinterno del paragrafo
Individuazione dei criteri di selezione delle offerte.
I ricavi di un progetto di efficienza energetica possono, inoltre, derivare dal sistema di
incentivazione nazionale dei Titoli di Efficienza Energetica (o TEE) che certificano,
appunto, i risparmi di energia primaria conseguiti e implicano il riconoscimento di un
contributo economico per ogni Tonnellata di Petrolio Equivalente (TEP) risparmiata6.

Ai fini dellottenimento dei certificati bianchi, per inviare proposte di progetto, richieste di verifica preliminare e richieste
di verifica e certificazione, i soggetti proponenti devono collegarsi al Sistema Accreditamento Operatori del GSE e
completare una procedura di accreditamento preliminare e propedeutica allutilizzo dellapplicativo informatico del GSE
relativo ai progetti di efficienza energetica. Inoltre, lart. 16, comma 1 del D. Lgs. 115/2008 prevede che allo scopo di
promuovere un processo di incremento del livello di qualit e competenza tecnica per i fornitori di servizi energetici, con
uno o pi decreti del Ministro dello Sviluppo Economico approvata, a seguito delladozione di apposita norma tecnica
UNI-CEI, una procedura di certificazione volontaria per le ESCO. Con riferimento a quanto sopra, lart. 7, comma 2 del

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Con riferimento, infine, ai costi operativi del progetto, devo essere stimati:

i consumi elettrici futuri e i relativi costi;


i costi futuri per la gestione e manutenzione degli impianti.

Si sottolinea che, la determinazione dei costi di approvvigionamento energetico va


effettuata indipendentemente dal fatto che il partner privato si faccia carico delle
bollette energetiche; essa rappresenta infatti requisito fondamentale per la
determinazione dei risparmi conseguibili. Si segnala inoltre che, qualora la Pubblica
Amministrazione decida di affidare al privato anche lapprovvigionamento energetico, i
relativi costi storici possono essere posti quale criterio per la selezione delle offerte in
virt del fatto che i soggetti privati attivi nel settore della riqualificazione energetica
possono essere in grado di offrire prezzi pi competitivi.
Ai costi operativi vanno poi aggiunte, ai fini della determinazione dei flussi di cassa
operativi, le imposte sui redditi (IRES e IRAP)7 che gravano sul privato per lattivit
oggetto di PPP. Il loro ammontare influenzato oltre che dai costi e ricavi operativi, in
parte rilevante, anche dalla struttura finanziaria con cui linvestimento finanziato. Dal
momento che in questa fase si effettua una analisi dei flussi di cassa operativi (quindi
indipendentemente dalla struttura finanziaria del progetto) si utilizzano le imposte
figurative, ossia calcolate come se il privato non utilizzasse finanziamenti a supporto
dellinvestimento.

Evoluzione temporale dei flussi di cassa

Per quantificare il ritorno economico dellintervento poi necessario ipotizzare:

tasso di crescita dei costi e dei ricavi: dovendo tenere conto del tasso di
crescita nel tempo, i costi e i ricavi possono essere adeguati, su base annua,
allandamento dellinflazione previsto per lintero periodo di gestione.
Ladeguamento allinflazione si effettua indicizzando i valori di costi e ricavi
facendo riferimento al tasso di inflazione programmata. Nel caso in cui il
partner privato provveda anche alla fornitura energetica, sar opportuno
adeguare tale componente del canone annuo sulla base dellaumento dei
prezzi che caratterizza lenergia elettrica;

durata dellaffidamento: opportuno definire un orizzonte temporale minimo


per la gestione. La durata dellaffidamento deve essere congrua, deve cio
consentire, da un lato, un adeguato rientro sul capitale investito al soggetto
privato e, dallaltro, evitare che questultimo raggiunga elevati livelli di
redditivit. Come verr spiegato successivamente, la durata dellaffidamento
rappresenta una della leve a disposizione della Pubblica Amministrazione ai
fini del raggiungimento dellequilibrio economico-finanziario del progetto.

Per il calcolo dei flussi di cassa si pu ricorrere per semplicit al metodo c.d. diretto che consiste
nel calcolare direttamente le entrate e le uscite del progetto nel modo seguente:

decreto ministeriale sui certificati bianchi (decreto del 28 dicembre 2012) indica che decorsi due anni dallemanazione
del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di cui allart. 16 citato nel paragrafo che precede, le societ di servizi
energetici, al fine di presentare i progetti utili per lottenimento dei certificati bianchi, devono possedere la certificazione di
cui alla norma UNI-CEI 11352 .La norma tecnica UNI-CEI 11352, pubblicata ad aprile 2010 e poi modificata nellaprile
2014, definisce i requisiti generali e una lista di controllo per la verifica dei requisiti delle societ che forniscono servizi
energetici volti al miglioramento dellefficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati.
7

Al momento di chiusura delle presenti Linee Guida laliquota IRES pari al 27,5%e quella IRAP al 3,9%.

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Tabella 1: Calcolo dei flussi di cassa operativi

+ Ricavi operativi
- Costi operativi
= Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA)
- Investimenti
- /+ IVA
+ Contributo in conto capitale (eventuale)
- Imposte figurative
= FCFO (flussi di cassa del progetto o flussi di cassa operativi)

Questo calcolo dovr essere effettuato per ciascun anno di durata dellaffidamento.
Una volta determinati i flussi di cassa operativi, si pu procedere alla valutazione del progetto
attraverso il calcolo di indicatori che consentono di esprimere giudizi relativi alla minore o maggiore
economicit e redditivit dellintervento.
Gli indicatori tipicamente utilizzati sono il TIR di progetto (Tasso Interno di Rendimento, ossia il
tasso medio annuo di rendimento del progetto) e il VAN di progetto (Valore Attuale Netto, ossia il
valore dei flussi di cassa attualizzati generati dal progetto durante la gestione).
Il metodo diretto per il calcolo dei flussi di cassa permette con semplicit di verificare in via
preliminare se lintervento oggetto di possibile PPP in equilibrio economico-finanziario o in che
misura, modificando i valori delle leve a disposizione della Pubblica Amministrazione, pu essere
portato in equilibrio.
Questo significa che, una volta definito un livello di remunerazione dellinvestimento (sulla base dei
valori attuali di mercato potrebbe attestarsi indicativamente tra il 6% e l8%, ma pu essere
maggiore in funzione della rischiosit dellinvestimento per il privato) possibile modificare le
diverse leve a disposizione della Pubblica Amministrazione (ad es.: durata dellaffidmento,
contributo in conto capitale) per verificare che il VAN risulti positivo (o il TIR in linea con i valori
indicati).
Al termine di questa analisi possibile prendere decisioni rilevanti circa lavvio di tutte le attivit
successive per implementare loperazione di PPP. Infatti qualora anche agendo sulle leve di cui
sopra (e di cui si parler pi diffusamente di seguito) il progetto generi un VAN negativo, la
Pubblica Amministrazione dovr valutare come modificare il progetto (rendendolo pi conveniente,
ad esempio, riducendo i costi dinvestimento relativi a spese che non determinano un risparmio
diretto nella successiva gestione delle rete di pubblica illuminazione) oppure abbandonare lipotesi
del PPP.
Un altro indicatore molto utile e intuitivo che pu essere utilizzato per valutare la convenienza del
progetto il Payback period: esso esprime lintervallo di tempo necessario affinch il partner
privato recuperi le spese dinvestimento. In altre parole indica il numero di anni necessari (a partire
dalla conclusione della fase di costruzione) affinch i flussi di cassa cumulati eguaglino
linvestimento iniziale. Esso, come descritto allinterno dellAllegato 4, pu essere calcolato sia in
maniera semplice dividendo linvestimento inziale per i flussi di cassa operativi generati nel corso
della fase di gestione 8 oppure in maniera attualizzata tenendo conto del valore finanziario del
tempo e del costo del capitale (WACC).

In questo caso i flussi di cassa non sono scontati ma semplicemente considerati secondo il loro valore nominale.

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Come detto, questo processo pu essere svolto in due fasi: una fase preliminare ed una fase di
approfondimento. Gi la fase preliminare pu dare indicazioni chiare circa la percorribilit
dellipotesi di avvio di una operazione di PPP. Se in particolare in seguito alla fase di
approfondimento risultano forti evidenze circa la difficolt a raggiungere lequilibrio economico
finanziario, bene valutare bene lopportunit di proseguire nelloperazione. Qualora ci siano
invece margini di possibile interesse per loperazione, pu essere utile completare lanalisi
finanziaria includendo anche la simulazione dei flussi relativi al finanziamento in capo al privato, in
modo da ottenere un analisi dei flussi complessivi del progetto.

Convenienza economica del Progetto: analisi dei flussi complessivi del progetto

Una volta accertato che il progetto in grado di generare un rendimento indipendentemente dalle
modalit di finanziamento, potrebbe essere opportuno completare lanalisi economico-finanziaria
verificando la redditivit dellinvestitore privato nellipotesi che questultimo ricorra al finanziamento
bancario.
In particolare, deve essere ipotizzata una struttura finanziaria intesa come combinazione 9 di
capitale di debito (Kd) e di rischio (Ke)10. Con riferimento al capitale di debito (Kd) necessario
ipotizzare (ad esempio sulla base di un confronto con una banca):

la percentuale di debito rispetto allinvestimento stimato;

il tasso di interesse;

la durata del piano di ammortamento;

la durata e il tasso di interesse delleventuale pre-ammortamento.

Si noti che le stime di queste grandezze sono abbastanza aleatorie sia perch dipendono
dallandamento del mercato finanziario, sia perch, soprattutto sui progetti di piccole dimensioni,
sono influenzate in parte rilevante anche dalle caratteristiche del soggetto aggiudicatario.
Con riferimento al capitale di rischio (Ke) si deve ipotizzare il tasso di rendimento atteso
dallinvestitore privato (anche in questo caso i valori possono variare molto con un ordine di
grandezza che si pu ipotizzare tra l8% e il 12%, anche se anche queste sono stime aleatorie).
Il passo successivo da compiere il calcolo dei flussi di cassa complessivi, ossia destinati
allazionista privato (FCFE) nel modo seguente:
Tabella 2: Calcolo dei flussi di cassa dellazionista

FCFO
+ Finanziamenti ottenuti
- Servizio del debito (capitale e interessi)
+ Beneficio fiscale
= FCFE (flussi di cassa dellazionista)

Nel caso in cui sia prevista lerogazione di un contributo in conto capitale, questo va considerato nella determinazione
della leva finanziaria. Pertanto, per calcolare lammontare del debito complessivo bisogna sottrarre al valore degli
investimenti lammontare del contributo pubblico e lequity.
10

In questa sede si considera un Ke pari al 10%.

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Partendo dai flussi di cassa operativi (FCFO), va sommato il valore del finanziamento a cui si
sottrae il servizio del debito (comprensivo di quota capitale e quota interessi) e si aggiunge il
beneficio fiscale11.
Una volta ottenuti i flussi di cassa totali (FCFE) per ciascun anno del progetto (dalla costruzione
alla fine della gestione) possibile calcolare il TIR dellazionista e viceversa ipotizzando un tasso
di attualizzazione pari al Ke di cui sopra, possibile verificare se il VAN dellazionista positivo e
prossimo allo zero, condizione che rappresenta in modo sintetico lequilibrio economico finanziario
de progetto.
La sostenibilit finanziaria

Lultima dimensione di analisi la valutazione della sostenibilit finanziaria. Infatti, non tutti gli
investimenti economicamente convenienti risultano poi fattibili dal punto di vista finanziario. La
sostenibilit finanziaria di un progetto pu essere espressa anche in termini di bancabilit
ricorrendo a indicatori capaci di valutare il margine di sicurezza su cui i soggetti finanziatori
possono contare per essere garantiti sul puntuale pagamento del servizio del debito. Gli indicatori
maggiormente utilizzati sono il Debt Service Cover Ratio (DSCR) e il Loan Life Cover Ratio
(LLCR). Valori positivi (nellintorno di 1,3) del DSCR indicano la capacit dellinvestimento di
generare risorse sufficienti a ripagare il sevizio del debito; valori maggiori di 1 del LLCR indicano la
liquidit generata dal progetto dopo aver ripagato il debito.

2.5.

Le leve a disposizione della Pubblica Amministrazione

Nei casi in cui i risparmi generati tramite gli interventi di riqualificazione energetica ipotizzati non
siano sufficienti a garantire lequilibrio economico-finanziario dellinvestimento opportuno che la
Pubblica Amministrazione agisca su alcune ipotesi alla base dellintervento di riqualificazione
energetica. Nel dettaglio, si potr agire sulle seguenti leve:

durata dellaffidamento: un suo allungamento pu contribuire al miglioramento della


redditivit del progetto; va, tuttavia, considerato che tale leva potrebbe non condurre ai
risultati sperati in quanto i flussi finanziari positivi che si generano in un arco temporale
molto lungo hanno una ponderazione ridotta per effetto del meccanismo di attualizzazione
di tali flussi;

contributo in conto capitale al partner privato: pu essere concesso dalla Pubblica


Amministrazione a sostegno di quegli investimenti che non determinano un risparmio
energetico nella fase di gestione e che pertanto non hanno un ritorno economico. Vale la
pena sottolineare gi in questa sede che tale contributo deve essere erogato sulla base del
reale stato dei lavori e non deve coprire alcun extra-costo in maniera sistematica, pertanto,
qualsiasi costo aggiuntivo che non sia riconducibile, ad esempio, a fatti esterni non
prevedibili o legati a cause di forza maggiore o a modifiche normative, deve essere
sostenuto dal partner privato. Per di pi, la corresponsione di un contributo pubblico in
conto capitale deve essere attentamente valutata alla luce dei limiti ad oggi esistenti con
riferimento al rispetto del Patto di Stabilit e del Limite di Indebitamento di cui si parler pi
diffusamente nel capitolo successivo12;

11

Dal momento che sono state calcolate le imposte figurative, necessario calcolare il beneficio derivante dalla
deducibilit degli oneri finanziari nel limite del 30% del reddito operativo lordo (EBIT) secondo quanto disposto dallart.
96 del TUIR. Per le SPV (societ veicolo) la deducibilit totale.
12

In ogni caso necessario che la Pubblica Amministrazione svolga una valutazione di congruit del contributo pubblico
sulla base delle analisi finanziarie ed economiche sopra descritte in modo da verificare se il contributo sia in grado di
garantire la bancabilit e la redditivit del progetto e degli azionisti. Attraverso lanalisi degli indici di redditivit (es. TIR)
si giunge a determinare il livello ottimale di contribuzione pubblica. Se infatti da tali analisi si evince che il contributo
troppo basso o troppo alto ai fini del raggiungimento dellequilibrio economico-finanziario, la Pubblica Amministrazione
pu decidere di modificarlo.

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concessione di una garanzia sul finanziamento o sul rifinanziamento del partner privato al
fine di garantire al soggetto privato di ottenere dei tassi di interesse pi contenuti; anche in
questo caso necessario, come verr descritto nel capitolo successivo, effettuare
unattenta valutazione circa la compatibilit della garanzia con i vincoli di finanza pubblica13;

livello di risparmi retrocessi alla Pubblica Amministrazione: la caratteristica fondamentale di


un contratto EPC risiede nella presenza di un risparmio energetico garantito
contrattualmente con leventuale retrocessione alla Pubblica Amministrazione di una quota
di tale risparmio. Agendo su tale leva in sostanza possibile determinare limporto annuo
del canone da corrispondere al partner privato quale, come visto in precedenza, fonte
principale dei suoi ricavi;

rialzo percentuale degli investimenti posti a base di gara: agendo su tale leva il decisore
pubblico valuta la fattibilit di un livello ulteriore di investimenti rispetto a quelli inizialmente
previsti; a titolo esemplificativo la Pubblica Amministrazione potrebbe valutare la
convenienza e la sostenibilit per il privato nel realizzare interventi che non incidono
direttamente sul risparmio energetico. Tale leva pu essere utilizzata solo nel caso in cui i
risultati economico-finanziari mostrino la presenza di un livello di remunerazione del privato
superiore a quello definito e sia precisa volont del decisore pubblico effettuare ulteriori
interventi piuttosto che ridurre il proprio livello di esborso monetario.

13

Gli effetti dovuti al ricorso allo strumento della garanzia non sono modellizzabili allinterno dellapplicativo excel
allegato.

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3.

Come verificare che linvestimento sia contabilizzabile fuori bilancio?

Lanalisi dellimpatto sui vincoli di finanza pubblica di un progetto di efficientamento energetico


degli impianti di pubblica illuminazione rappresenta un altro importante tassello ai fini della verifica
dellopportunit di procedere tramite PPP. Occorre tuttavia tener presente che la decisione di
ricorrere al PPP non deve essere mossa da finalit elusive dei vincoli di finanza pubblica, ma deve
essere accuratamente motivata da ragioni di effettiva convenienza economica e di miglioramento
degli standard qualitativi dei servizi resi.
Lanalisi sui vincoli di finanza pubblica si compone di due fasi fondamentali che richiedono alla
Pubblica Amministrazione di:
1. verificare che linvestimento per la riqualificazione energetica possa essere contabilizzato
fuori dal bilancio della Pubblica Amministrazione, e dunque i relativi costi di realizzazione
non contribuiscano allincremento del debito e del deficit pubblico (c.d. contabilizzazione
off-balance);
2. valutare limpatto delle spese della Pubblica Amministrazione sia sul Patto di Stabilit sia
sul Limite di Indebitamento (ex art. 204 del Testo Unico per gli Enti Locali)14.

3.1.

Le regole Eurostat

Con riferimento alla possibilit di contabilizzare gli investimenti fuori dal bilancio pubblico,
necessario rispettare le regole stabilite nel Manual on Government Deficit and Debt redatto da
Eurostat e pi volte riprese dalla Corte dei Conti. In base a tali regole, linvestimento di
riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione pu essere registrato allinterno del bilancio
del soggetto privato, anzich della Pubblica Amministrazione, solo se vi forte evidenza che il
privato sopporti la maggior parte dei rischi associati alloperazione.15 In tal modo lAmministrazione
pu non iscrivere nel suo attivo patrimoniale linvestimento realizzato evitando linsorgere di un
debito figurativo, di pari importo, tra le fonti del suo conto del patrimonio. I rischi da considerare per
unoperazione di efficientamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione ai fini della
valutazione dellimputabilit delloperazione al pubblico o al privato afferiscono, alle seguenti
categorie:

rischio di costruzione, connesso alla fase progettuale e di realizzazione dellinvestimento;

14

Lart. 204, co. 1 del TUEL e s.m.i. dispone che l'ente locale pu assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di
finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui
precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito
stipulate e a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in
conto interessi, non supera [] il 10 per cento, a decorrere dall'anno 2015, delle entrate relative ai primi tre titoli delle
entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui.
15

Per i casi particolarmente complessi, in cui il classico approccio basato sulla valutazione dei rischio non fornisca una
chiara indicazione sulla classificazione on/off balance di unoperazione di PPP, il nuovo Manuale Eurostat, sulla base dei
contenuti del nuovo Sistema Europeo dei Conti (SEC 2010), introduce l'applicazione del criterio di controllo. Si tratta
tuttavia di un criterio aggiuntivo e integrativo ai fini dellallocazione dei rischi di progetto.

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rischio di disponibilit, attinente alla fase operativa e connesso ad una scadente o


insufficiente gestione degli impianti, a seguito della quale la quantit e/o la qualit del
servizio reso risultano inferiori ai livelli previsti nellaccordo contrattuale16.

Da una lettura congiunta del Manual on Government Deficit and Debt e della giurisprudenza della
Corte dei Conti che si andata consolidando nel corso degli anni sul tema del PPP, si forniscono
nella tabella successiva delle esemplificazioni legate al rischio di costruzione e al rischio di
disponibilit anche facendo riferimento ai casi in cui invece il soggetto pubblico a sopportare tali
rischi.
Tabella 3: I rischi primari da presidiare in unoperazione di PPP

Rischio

Definizione

Esemplificazioni del rischio

Rischio di
costruzione

Rischio connesso alla


fase progettuale e di
realizzazione
dellinvestimento

Rischio di
disponibilit

Rischio attinente alla


fase operativa. E
connesso ad una
gestione scadente o
insufficiente degli
impianti, a seguito
della quale la quantit
e la qualit del
servizio risultano
inferiori ai livelli
previsti nellaccordo
contrattuale.

ritardo nei tempi di consegna;


non rispetto degli standard di
progetto;
aumento dei costi;
inconvenienti di tipo tecnico per le
opere e gli impianti;
esternalit negative, compreso il
rischio ambientale;
situazioni che comportano il
pagamento di indennizzi a terzi;
mancato completamento dei lavori.
performance quali/quantitativa di
erogazione del servizio inferiore alle
aspettative;
indisponibilit parziale o totale di
determinati servizi;
servizi che non soddisfano i criteri
qualitativi specificati nel contratto di
PPP (es. riduzione consumi
energetici definita contrattualmente).

Casistiche che
presuppongono un
rischio a carico della
Pubblica
Amministrazione
La Pubblica
Amministrazione copre
sistematicamente i
costi aggiuntivi per
qualsiasi ragione
oppure costretta a
effettuare i pagamenti
anche in caso di
inadempienza della
controparte privata
Gli accordi contrattuali
non prevedono
penalit automatiche e
significative per i livelli
inadeguati di
performance della
controparte oppure nel
caso in cui tali penalit
non vengano applicate
sistematicamente

Oltre allanalisi sul trasferimento del rischio, per una corretta contabilizzazione dellinvestimento, ai
sensi Eurostat, necessario esaminare i seguenti aspetti:

compartecipazione della Pubblica Amministrazione al finanziamento della fase di


costruzione: i contributi in conto capitale, se previsti, non possono eccedere il 50% dei costi
di realizzazione degli investimenti di riqualificazione, pena la loro completa
contabilizzazione on-balance17;

16

Secondo Eurostat dallanalisi dei rischi deve emergere che il soggetto privato sopporti il rischio di costruzione e almeno
uno tra il rischio di disponibilit e il rischio di domanda. Questultimo rischio connesso alla variabilit della domanda per
un particolare servizio indipendentemente dalla performance del partner privato; esso risulta da fattori quali cambiamenti
nelle preferenze dei consumatori, obsolescenza tecnologica, cicli produttivi o tendenze di mercato. Con riferimento al
settore della pubblica illuminazione e alle caratteristiche dellEPC ragionevole ritenere che si possa realizzare il
trasferimento del rischio di costruzione e del rischio di disponibilit. Il rischio di domanda, infatti, non applicabile in
quanto il servizio di pubblica illuminazione non soggetto a fluttuazioni della domanda.
17

I fondi dell'Unione europea non devono essere considerati allinterno del computo del limite del 50%.

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presenza di garanzie pubbliche: se la Pubblica Amministrazione prevede delle garanzie


che coprono la maggior parte (>50%) dei costi di costruzione o che assicurano un ritorno
economico certo allinvestimento del soggetto privato, lintero importo dellinvestimento
deve essere contabilizzato allinterno del bilancio della Pubblica Amministrazione; con
particolare riferimento alle garanzie per la fase di costruzione, esse vanno considerate
congiuntamente ai finanziamenti pubblici per la fase di costruzione stessa (di cui al punto
precedente) in modo tale da verificare che il loro effetto combinato non porti al
superamento del 50% dei costi di costruzione18;

clausole per la risoluzione anticipata del contratto: necessario che il contratto preveda il
pagamento di penali da parte del privato in caso di risoluzione anticipata del contratto sia
durante la fase di realizzazione degli interventi sia durante la fase di esercizio per fatti a
esso imputabili direttamente (ad es. ritardi per la conclusione dei lavori, costi addizionali); in
assenza di tali penali il rischio di costruzione e/o di disponibilit continua ad essere
sostenuto dalla Pubblica Amministrazione e dunque limporto dellinvestimento non pu
essere contabilizzato allinterno dei bilanci del soggetto privato.

3.2.

Il rispetto del Patto di Stabilit e del Limite di indebitamento

Una volta verificato che le caratteristiche delloperazione consentono di ottenere la


contabilizzazione off-balance dellinvestimento e attuate, se del caso le necessarie correzioni,
necessario esaminare gli effetti sul Patto di Stabilit e sul Limite di indebitamento di unoperazione
di PPP 19 per la riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione. pertanto
fondamentale tenere presente che:

il canone versato dalla Pubblica Amministrazione al soggetto privato incider sul Patto di
Stabilit per il saldo di parte corrente in quanto va contabilizzato tra gli impegni;

eventuali contribuzioni in conto capitale vanno ad impattare sulla spesa in conto capitale ai
fini del Patto di Stabilit; se finanziati con indebitamento, i contributi in conto capitale
gravano sui limiti percentuali alle forme di finanziamento (con riferimento al limite di
indebitamento ex art. 204 del TUEL);

lerogazione di una garanzia sul finanziamento o sul rifinanziamento del partner privato,
incide sul limite di indebitamento: si ricorda che lart. 207 del D.lgs. 267/2000 stabilisce che
gli interessi passivi annui relativi alle operazioni di indebitamento stipulate da terzi e
garantite dalla Pubblica Amministrazione con propria fideiussione rilasciata allistituto
finanziatore concorrono:
a) al calcolo del parametro utilizzato per il limite di indebitamento (interessi passivi su
entrate correnti) e non possono impegnare pi di un quinto di tale limite;
b) ai fini del calcolo dellobiettivo del Patto di Stabilit, rileva, invece, solo il costo
sostenuto dallEnte per il rilascio di tale garanzia.

18

Il limite del 50% si applica con riferimento a tutte le attivit svolte dal privato per una determinata Pubblica
Amministrazione e non si riferisce pertanto alle sole attivit oggetto di uno specifico contratto di PPP.
19

Gli effetti sul Patto di Stabilit e sul limite di indebitamento di seguito descritti fanno riferimento ad unoperazione che
rispetta i parametri Eurostat per la contabilizzazione off-balance dellinvestimento.

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4.

Come gestire al meglio un rapporto cos complesso con un privato?

Per una Pubblica Amministrazione, il ricorso ad un PPP per la riqualificazione energetica di un


impianto di pubblica illuminazione e la sua successiva gestione pu risultare pi costoso rispetto
ad un appalto tradizionale. Tale maggior costo, tuttavia, pu essere giustificato dalla possibilit di
trasferire parte dei rischi delloperazione, che in un appalto tradizionale ricadrebbero sulla Pubblica
Amministrazione, sul partner privato. Affinch tali rischi vengano effettivamente trasferiti al partner
privato, tuttavia, la Pubblica Amministrazione dovr essere in grado di regolamentare ex ante nel
contratto con il privato tutti i rapporti/fenomeni che si possono generare in fase di esecuzione.
Nelle prossime pagine si offrono alcune indicazioni di natura operativa per individuare e gestire i
principali rischi legati a questo tipo di operazioni.

4.1.

Lanalisi dei rischi

Alla luce di quanto esposto, la corretta implementazione di un PPP passa attraverso la definizione
ex ante (e di concerto con i principi legati al trasferimento dei rischi richiamati da Eurostat) di una
chiara allocazione dei rischi e di uno schema di premi e penali nella documentazione a base di
gara.
Da un punto di vista metodologico, occorre in primo luogo procedere allindividuazione dei rischi
principali connessi alla realizzazione di progetti di riqualificazione energetica degli impianti di
pubblica illuminazione che attengono alle varie fasi di implementazione dellintervento (gara,
costruzione e gestione) e alla quantificazione dellimpatto economico-finanziario degli stessi. In
secondo luogo, bisogna analizzare i possibili scenari di allocazione tra i soggetti coinvolti e, infine,
individuare le condizioni che garantiscano leffettivo trasferimento (es. penali). Tale processo trova
traduzione in un utile strumento di lavoro che la matrice dei rischi.

4.2.

Lallocazione dei rischi - La matrice dei rischi

La matrice dei rischi uno strumento utile per individuare i rischi di un PPP e definirne le possibili
allocazioni/mitigazioni.
Nellambito dellallocazione dei rischi, un aspetto al quale prestare particolare attenzione
lindividuazione delle ipotesi che incidono sulla redditivit dellinvestimento per il partner privato.
Infatti, per evitare di incorrere in ridefinizioni del contratto che potrebbero risultare particolarmente
costose per la Pubblica Amministrazione, necessario prevedere, come si vedr in seguito, delle
clausole che individuino e circoscrivano (ove possibile) in maniera chiara e puntuale le situazioni in
base alle quali si debba procedere alla ridefinizione del contratto. In particolare, vanno previste
tutte le circostanze che influiscono positivamente e negativamente sulla redditivit del progetto (ad
es. eventi straordinari, imprevedibili, non riconducibili alla responsabilit del privato, subentro di
nuove disposizioni normative, ecc.) e, nel caso in cui esse si verifichino, lequilibrio degli obblighi
stabilito nel contratto deve essere ripristinato sempre nel rispetto dei parametri di redditivit stabiliti
in sede di aggiudicazione.
Volendo proporre un esempio di matrice dei rischi con riferimento alla riqualificazione energetica
della pubblica illuminazione, si riporta di seguito una classificazione a titolo non esaustivo dei

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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

principali rischi e una esemplificazione delle possibili leve20 che una Pubblica Amministrazione pu
attivare per mitigarli o per trasferirli concretamente in capo al partner privato.
Tabella 4: Matrice dei rischi per un progetto di riqualificazione energetica degli impianti di pubblica
illuminazione

Tipologie di
rischio

Descrizione

Allocazione Strumenti di mitigazione e


possibili modalit di
trasferimento

Rischi di progettazione e costruzione


Consistenza
degli impianti

Rischio che le
caratteristiche
dellinfrastruttura non
siano in linea con
laffidamento di un
PPP o che le
informazioni sulla
consistenza degli
impianti non siano
complete

Pubblico

necessario che la Pubblica


Amministrazione svolga tutte le
analisi di natura propedeutica
volte a valutare lapplicabilit del
PPP e lattrattivit delliniziativa
per un partner privato e che
predisponga uno stato di
consistenza degli impianti oggetto
dellaffidamento.

Progettazione

Rischio che gli


elaborati progettuali
non rispondano agli
standard di servizio
desiderati dalla
Pubblica
Amministrazione
(anche in termini di
riduzione dei consumi
energetici)

Pubblico e
privato

Questo rischio assunto dalla


Pubblica Amministrazione fino alla
conclusione della procedura di
affidamento in quanto la
definizione di desiderata non in
linea con il potenziale risparmio
energetico potrebbe portare alla
mancata aggiudicazione della
gara. possibile dunque mitigare
questo rischio grazie ad unattenta
analisi dei consumi e dei costi di
gestione nonch grazie alla
valutazione economicofinanziaria.
Dopo laggiudicazione il
soggetto privato che, anche sulla
base dellofferta presentata, dovr
assumere la piena responsabilit
della realizzazione dellopera
secondo gli standard, i tempi e i
costi previsti.

20

Si segnala che il ricorso alle leve va valutato nel contesto di ogni singola operazione.

26
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Costruzione

Rischio che il
verificarsi di alcuni
eventi possa ritardare
la realizzazione degli
interventi di
riqualificazione
energetica con
possibile incremento
dei costi

Privato

Per trasferire concretamente


questo rischio importante che la
Pubblica Amministrazione accerti,
gi in fase di valutazione delle
offerte, la veridicit del valore
dellinvestimento contenuto nel
progetto del privato il quale
potrebbe nascondere ampie
marginalit tali da ridurre quasi
del tutto il rischio in capo ad esso.
Sulla base poi delle regole
Eurostat, bisogna considerare i
seguenti aspetti:

Collaudo

Rischio che i lavori di


riqualificazione
energetica non
superino la fase di
collaudo

Privato

27
2015 Finlombarda S.p.A.

qualsiasi costo aggiuntivo (per


fatti imputabili al partner
privato) deve essere
sostenuto dal privato;

se prevista lerogazione di
un contributo in conto capitale,
esso deve essere correlato al
reale stato di realizzazione
degli interventi di
riqualificazione energetica;

applicazione di penali che


scattano in maniera
automatica al manifestarsi del
ritardo;

previsione che, nel caso di


ritardi nello svolgimento dei
lavori per cause imputabili al
privato, la durata della
concessione non pu essere
modificata;

previsione di sospensione dei


lavori da parte della Pubblica
Amministrazione nel caso in
cui il privato affidatario non
ottemperi alle previsioni
progettuali e alle prescrizioni
contenute nel contratto EPC.

necessario prevedere nel


contratto che nel caso in cui si
verifichi questo evento, il partner
privato dovr sopportare tutti i
costi necessari per giungere al
collaudo.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Modifiche
richieste dalla
Pubblica
Amministrazione

Rischio di un aumento Pubblico


dei costi o ritardi per
la progettazione e la
realizzazione degli
interventi di
riqualificazione
energetica a seguito
di richieste provenienti
dalla Pubblica
Amministrazione

La richiesta, da parte della


Pubblica Amministrazione, di
modifiche agli elaborati progettuali
e agli interventi di costruzione
un evento le cui conseguenze
devono essere sopportate
dallEnte Pubblico. Tali richieste
possono essere causa di
revisione del contratto soprattutto
nel caso in cui conducano ad una
riduzione dei risparmi energetici
conseguibili.

Aumento dei
tassi di
interesse

Rischio di un aumento
dei tassi di interesse
con conseguente
aumento del costo
delliniziativa

Privato

Nel caso in cui si verifichi un


incremento dei tassi di interesse
(esclusi i casi di crisi sistemica)
non andrebbe effettuata alcuna
revisione del contratto.

Finanziamento
non disponibile

Rischio che il capitale


di debito o di rischio
non siano disponibili
per la realizzazione
dellinvestimento

Privato

Facendo riferimento agli elementi


distintivi di un PPP, tale rischio
deve essere sostenuto dal partner
privato. La Pubblica
Amministrazione pu contribuire
alla mitigazione di tale rischio
attraverso la corresponsione di un
contributo in conto capitale o la
prestazione di una garanzia. La
Pubblica Amministrazione pu
tutelarsi prevedendo nel bando di
gara che laffidamento, entro un
determinato termine dalla
approvazione del progetto
definitivo (non superiore a 24
mesi), si intende risolto in caso di
mancata sottoscrizione del
finanziamento.

Rischio di incremento
dei costi dei fattori
produttivi legati
allerogazione del
servizio

Pubblico e
privato

In genere la Pubblica
Amministrazione ha la garanzia
dei risparmi di energia e dei costi
operativi, che sono definiti ex-ante
ma non sulle variazioni dovute a
fattori esogeni quali il prezzo
dellenergia elettrica e alle
variazioni duso dellinfrastruttura.
Il contratto potr prevedere
meccanismi di adeguamento del
canone alle variazioni dei costi
legati a tali fattori.

Rischi finanziari

Rischi operativi
Fattori produttivi

28
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Manutenzioni e
ristrutturazioni

Rischio che la qualit Privato


della progettazione e
degli interventi di
riqualificazione non
siano adeguati e si
traducano in un
incremento dei costi di
manutenzione

necessario prevedere nel


contratto che questo rischio sia
totalmente a carico del privato.
Anche in questo caso opportuno
prevedere lapplicazione di penali
nel caso in cui il privato non
rispetti gli standard e le cadenze
definite nel piano delle
manutenzioni.
Allinterno del contratto pu
essere previsto un meccanismo di
controllo da parte del della
Pubblica Amministrazione,
esercitato con cadenze periodiche
definite, sullattivit svolta dal
privato per tutta la durata del
contratto.

Cambiamenti nei
livelli quali e
quantitativi di
erogazione del
servizio

Rischio che la
Pubblica
Amministrazione
richieda modifiche agli
standard pattuiti per
lerogazione del
servizio

Pubblico

Gli effetti dovuti alle richieste, da


parte della Pubblica
Amministrazione, di modifiche agli
standard di servizio devono
essere sopportate dal pubblico.
Tali richieste possono essere
causa di revisione del contratto
soprattutto nel caso in cui
conducano ad una riduzione dei
risparmi energetici conseguibili.

Rischio di
disponibilit

Rischio che il privato


gestisca in maniera
scadente o
insufficiente gli
impianti con
conseguenza che la
quantit e la qualit
del servizio risultano
inferiori ai livelli
previsti nellaccordo
contrattuale (es.
riduzione consumi
energetici definita
contrattualmente)

Privato

Sulla base delle regole Eurostat,


necessario prevedere
lapplicazione automatica di penali
a carico del privato.

Rischio di una pi
rapida obsolescenza
degli impianti

Privato

Obsolescenza
tecnica e
tecnologica

In generale bisogna prevedere un


collegamento tra i canoni versati
dalla Pubblica Amministrazione e
la garanzia della disponibilit del
servizio e degli impianti. Eventuali
indisponibilit del servizio devono
incidere automaticamente sul
canone fino ad azzerarlo in caso
di totale indisponibilit per il
periodo di riferimento del canone.

29
2015 Finlombarda S.p.A.

Il privato legato con la Pubblica


Amministrazione da un contratto
di rendimento energetico (EPC) e,
in virt di ci, deve effettuare tutti
gli interventi che si rendono
necessari (es. sostituzione corpi
illuminanti) per il conseguimento
dellobiettivo di risparmio
energetico pattuito.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Rischi legislativi e politici


Cambiamenti nel
quadro
legislativo

Rischio
dellinsorgenza di
modifiche normative

Pubblico

Il rischio di cambiamenti normativi


in capo alla Pubblica
Amministrazione in quanto
soggetto meglio in grado di
gestirlo.

Cambiamenti nel
quadro
regolamentare

Rischio che possa


mutare il quadro
regolamentare che
disciplina lerogazione
del servizio di
pubblica illuminazione

Pubblico e
privato

Gli interventi correttivi che


riguardano ladeguamento alle
norme regolamentari intervenute
nel corso del contratto sono a
carico del privato. La Pubblica
Amministrazione dovrebbe
tuttavia tener presente anche la
portata delle modifiche
regolamentari che si dovessero
presentare, in quanto si potrebbe
giungere ad una revisione del
contratto.

Cambiamento
della disciplina
fiscale

Rischio che il progetto


sia sottoposto ad un
diverso trattamento
fiscale

Pubblico e
privato

Tale rischio incide sia sulla


Pubblica Amministrazione per
quanto riguarda il trattamento ai
fini IVA del canone, sia sul partner
privato con riferimento al
trattamento fiscale per lacquisto
dei fattori produttivi.

Rischio che eventi


imprevedibili rendano
impossibile lo
svolgimento degli
interventi di
riqualificazione
energetica o
lerogazione del
servizio

Pubblico e
privato

Il manifestarsi di tali eventi pu


essere causa di revisione del
contratto. Per mitigarli sarebbe
pertanto opportuno prevedere ex
ante i presupposti (il pi possibile
oggettivi e misurabili) il cui
verificarsi determina la revisione
del contratto.

Forza maggiore
Forza maggiore

30
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

PARTE SECONDA: Avvio della procedura per laffidamento di un


contratto EPC

31
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

5.
Il Partenariato Pubblico Privato e lutilizzo di contratti per gli interventi
di efficientamento energetico

La legislazione vigente contempla la possibilit di realizzare interventi di efficientamento energetico


attraverso Partenariato Pubblico Privato. In particolare, lart. 14 del d.l. 7 maggio 2012, n. 52, conv.
in l. n. 6 luglio 2012, n. 94, impone alle Pubbliche Amministrazioni di adottare misure finalizzate al
contenimento dei consumi di energia e allefficientamento degli usi finali della stessa e, fra gli
strumenti che il medesimo d.l. n. 52/2012 identifica espressamente per ladozione di queste
misure, vi il Partenariato Pubblico-Privato, di cui all'art. 3, comma 15-ter, del Codice dei contratti
pubblici.
Anche il D.l. 4 luglio 2014, n. 102 in attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica,
prevede che lEnea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'Energia e lo sviluppo economico
sostenibile) favorisca la partecipazione delle Banche e degli Istituti finanziari al finanziamento di
interventi di miglioramento dell'efficienza energetica, anche attraverso la messa a disposizione di
dati ed esperienze di partenariato pubblico-privato.
Del pari, lo stesso legislatore comunitario, ai fini degli acquisti degli enti pubblici, ribadisce la
necessit che gli Stati membri incoraggino, per gli appalti di servizi con un contenuto energetico
significativo, la possibilit di concludere contratti di rendimento energetico a lungo termine che
consentano risparmi energetici a lungo termine.21
Se dunque, per un verso, lordinamento ammette, e anzi tende a promuovere, il ricorso ai contratti
di rendimento energetico, occorre chiedersi, date le caratteristiche che devono sussistere affinch
possa configurarsi un modello di Partenariato, al ricorrere di quali condizioni un intervento di
efficientamento energetico pu effettivamente essere configurato secondo il modello del PPP. Tali
condizioni possono essere sintetizzate, come gi accennato nella prima parte del presente
documento, nei seguenti punti:

21

durata della collaborazione tra pubblico e privato, relativamente ai vari interventi che
compongono lefficientamento energetico nel suo complesso, sufficientemente lunga in
modo da consentire di recuperare linvestimento effettuato e remunerare il capitale
investito;

finanziamento dellintervento garantito dal settore privato: pu anche essere ammesso che
ai finanziamenti privati si aggiungano quote di finanziamento pubblico, ma il finanziamento
privato deve comunque garantire la realizzabilit dellintervento;

ruolo centrale e operativo del soggetto privato con lAmministrazione che si concentra
principalmente sulla definizione degli obiettivi da raggiungere e sulla verifica del loro
raggiungimento;

ricaduta sul soggetto privato della maggior parte dei rischi che attengono alla realizzazione
dellintervento.

Art. 6 Direttiva 2012/27/UE.

32
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

6.

Il contratto EPC e il Finanziamento Tramite Terzi

6.1.

La tipologia contrattuale dellEPC nel quadro normativo di riferimento

In via preliminare, si segnala che lEPC il contratto di rendimento energetico con il quale un
soggetto fornitore si obbliga al compimento - con propri mezzi finanziari o con mezzi finanziari di
terzi soggetti - di un progetto avente lo scopo di migliorare lefficienza di un sistema energetico (un
impianto o un edificio) di propriet di altro soggetto (beneficiario), verso un corrispettivo correlato
allentit dei risparmi energetici ottenuti.
Inizialmente disciplinati nellambito della Direttiva CE/32/2006 (recepita in Italia con il D.lgs. n.
115/2008), attualmente i contratti di EPC sono definiti dalla Direttiva 2012/27/UE come accordi
contrattuali tra il beneficiario e il fornitore di una misura di miglioramento dell'efficienza energetica,
verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, laddove siano erogati investimenti
(lavori, forniture o servizi) nell'ambito della misura in funzione del livello di miglioramento
dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica
concordati, quali i risparmi finanziari22.
Rispetto a quanto sopra, si intende per miglioramento dellefficienza energetica, l'incremento
dell'efficienza energetica risultante da cambiamenti tecnologici, comportamentali e/o economici23; e
per efficienza energetica il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, servizi, merci o
energia e l'immissione di energia 24
Ci premesso, il legislatore comunitario, ai fini dellofferta di servizi energetici 25 , segnala la
necessit di fornire informazioni sulle migliori pratiche per i contratti di rendimento energetico e di
utilizzare contratti tipo per i contratti di rendimento energetico che contengano almeno i seguenti
elementi26:

un elenco chiaro e trasparente delle misure di efficienza da applicare o dei risultati da


ottenere in termini di efficienza;

i risparmi garantiti da conseguire applicando le misure previste dal contratto;

la durata e gli aspetti fondamentali del contratto, le modalit e i termini previsti;

un elenco chiaro e trasparente degli obblighi che incombono a ciascuna parte contrattuale;

data o date di riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati;

un elenco chiaro e trasparente delle fasi di attuazione di una misura o di un pacchetto di


misure e, ove pertinente, dei relativi costi;

22

Art. 2.27 della Direttiva 2012/27/UE.

23

Art. 2.6 della Direttiva 2012/27/UE.

24

Art. 2.4 della Direttiva 2012/27/UE.

25

Il servizio energetico definito come la prestazione materiale, l'utilit o il vantaggio derivante dalla combinazione di
energia con tecnologie o operazioni che utilizzano in maniera efficiente l'energia, che possono includere le attivit di
gestione, di manutenzione e di controllo necessarie alla prestazione del servizio, la cui fornitura effettuata sulla base di
un contratto e che in circostanze normali ha dimostrato di produrre un miglioramento dell'efficienza energetica o risparmi
energetici primari verificabili e misurabili o stimabili, Art. 2.7 della Direttiva 2012/27/UE.
26

Art. 18 e Allegato XIII della Direttiva 2012/27/UE.

33
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

l'obbligo di dare piena attuazione alle misure previste dal contratto e la documentazione di
tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto;

disposizioni che disciplinino l'inclusione di requisiti equivalenti in eventuali concessioni in


appalto a terze parti;

unindicazione chiara e trasparente delle implicazioni finanziarie del progetto e la quota di


partecipazione delle due parti ai risparmi pecuniari realizzati (ad esempio, remunerazione
dei prestatori di servizi);

disposizioni chiare e trasparenti per la quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti


conseguiti, controlli della qualit e garanzie;

disposizioni che chiariscano la procedura per gestire modifiche delle condizioni quadro che
incidono sul contenuto e i risultati del contratto (ad esempio, modifica dei prezzi
dell'energia, intensit d'uso di un impianto);

informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in
caso di inadempienza.

Nel recepire la Direttiva 2012/27/UE, il D.Lgs. 102/2014 prevede, tra laltro:


-

una definizione di EPC sostanzialmente simile a quella presente nella Direttiva27;

il contenuto minimo dei contratti di rendimento energetico sottoscritti con il settore pubblico
o nel relativo capitolato d'appalto28.

Nellambito di un PPP e, quindi, in considerazione del fatto che il fornitore deve garantire il
finanziamento dellinvestimento, recuperando lo stesso con i proventi derivanti dal risparmio
conseguito, il contratto EPC si combina con il meccanismo del Finanziamento Tramite Terzi (FTT)
definito come un accordo contrattuale che comprende un terzo, oltre al fornitore di energia e al
beneficiario della misura di miglioramento dell'efficienza energetica, che fornisce i capitali per tale
misura e addebita al beneficiario un canone pari a una parte del risparmio energetico conseguito
avvalendosi della misura stessa29.
Il terzo pu essere un Istituto finanziario che mette a disposizione le risorse per realizzare gli
investimenti di risparmio energetico, pu essere lo stesso fornitore, o pi frequentemente, una
parte del finanziamento viene fornito da un Istituto finanziario (debito) e una parte viene allocata
dal fornitore (equity).

6.2.

Le parti

La stipula di un contratto EPC prevede la presenza di un beneficiario e di un fornitore.


Lapplicazione di tale modello contrattuale per la riqualificazione energetica degli impianti di
pubblica illuminazione, vede la Pubblica Amministrazione soggetto beneficiario.
Il fornitore inteso come persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici o altre misure di
miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali del cliente finale30.Il fornitore
stesso o un terzo (istituto finanziatore) sostiene i costi degli investimenti necessari per gli
interventi.

27

Art. 2, lett. n) del D.Lgs. 102/2014. accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e
il fornitore di una misura di miglioramento dell'efficienza energetica, verificata e monitorata durante l'intera durata del
contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento
dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i risparmi
finanziari
28

Allegato 8 del D.Lgs. 102/2014. Si rinvia allAllegato 2.

29

Art. 2.1 D.Lgs. 115/2008, art. 3. Lettera k Direttiva 2006/32/CE.

30

Art. 2.24 della Direttiva 2012/27/UE.

34
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

E possibile prevedere che i soggetti partecipanti posseggano la qualifica di ESCo ai sensi dellart.
2, c. 1, lett. i), del D.Lgs. n. 115/2008. Tuttavia, tale requisito, come meglio analizzato nel seguito,
non obbligatorio.
Ai sensi della citata norma la ESCo persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici
ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali
dell'utente e, ci facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi
forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e
sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti31.
In definitiva, le societ di servizi (come anche eventualmente le persone fisiche) con particolari
caratteristiche e che svolgono determinate funzioni possono essere definite ESCo se:

forniscono servizi energetici o altre misure di miglioramento dellefficienza energetica;

la remunerazione del servizio legata al risparmio energetico effettivamente conseguito


con la realizzazione del progetto;

gli interventi tecnici necessari ad ottenere i risparmi energetici sono effettuati mediante
investimenti sostenuti dalle stesse ESCo.

Lobiettivo delle ESCo quello di ottenere un risparmio attraverso il miglioramento dellefficienza


energetica. Per tale ragione, lelemento caratteristico dellattivit delle ESCo costituito dalle
forme contrattuali utilizzate per lo svolgimento dei relativi servizi di tipo EPC. Per mezzo di tali
contratti, le ESCo devono svolgere le attivit di progettazione, realizzazione, gestione e
manutenzione dellintervento, attraverso lassunzione del rischio tecnico, del rischio finanziario
(almeno parzialmente ad esempio nel caso di corresponsione di contributi in conto capitale) e della
garanzia delleffettivo raggiungimento del livello di risultato ipotizzato32.
La definizione di ESCo, quindi, riguarda le societ che forniscono i suddetti servizi energetici
ovvero altre misure di miglioramento dellefficienza energetica con le modalit e nei termini
prescritti in precedenza, senza necessit di ulteriori requisiti formali.

31

Art. 2, comma 1, lettera D del Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115.

32

In particolare, per mezzo dei contratti EPC, la ESCO si obbliga al compimento - con propri mezzi finanziari o
finanziamento tramite terzi - di una serie di servizi e di interventi integrati volti alla riqualificazione e al miglioramento
dellefficienza energetica di un sistema energetico (impianto o edificio) di propriet di altro soggetto (beneficiario), verso
un corrispettivo correlato allentit dei risparmi energetici (preventivamente individuati in fase di analisi di fattibilit)
ottenuti in esito allefficientamento del sistema.

35
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

7.

Le modalit di affidamento dellEPC e i vincoli di finanza pubblica

Ad oggi lEPC, pur essendo un contratto nominato in quanto espressamente previsto dal
legislatore, resta un contratto atipico poich privo di una completa disciplina normativa soprattutto
con riferimento al suo inquadramento allinterno del Codice dei Contratti Pubblici; mancano infatti
delle indicazioni sia per quanto riguarda la modalit di affidamento (appalto o concessione) sia per
quanto riguarda loggetto (lavori, servizi o forniture).33
Nellambito del Codice dei Contratti Pubblici, la figura dellEPC di cui si discute pu, in generale,
rientrare nella definizione di PPP come contratti aventi per oggetto una o pi prestazioni quali la
progettazione, la costruzione, la gestione o la manutenzione di unopera pubblica o di pubblica
utilit, oppure la fornitura di un servizio, compreso in ogni caso il finanziamento totale o parziale a
carico di privati, anche in forme diverse, di tali prestazioni, con allocazione dei rischi ai sensi delle
prescrizioni e degli indirizzi comunitari vigenti. Rientrano, a titolo esemplificativo, tra i contratti di
partenariato pubblico privato la concessione di lavori, la concessione di servizi, la locazione
finanziaria, laffidamento di lavori mediante finanza di progetto, le societ miste34).
Il partner privato, infatti, identifica, progetta e realizza lintervento sugli impianti di pubblica
illuminazione, provvede al servizio di manutenzione e gestione finanziando il relativo investimento
e quindi assumendone il rischio.
Si affrontano nel seguito del paragrafo gli aspetti relativi alla qualifica della struttura contrattuale
appalto o concessione ai fini della definizione della procedura di affidamento.
La qualificazione dei contratti a prestazioni corrispettive tra operatori economici e amministrazioni
aggiudicatrici deve essere valutata alla luce del diritto comunitario. In particolare, di recente il
legislatore europeo attraverso la Direttiva 2014/23/UE 35 , alla luce delloramai consolidato
orientamento giurisprudenziale 36 , ha inteso disciplinare: (i) la definizione di concessione e (ii)
quello che nella prassi era divenuto il principale elemento di differenziazione tra concessione e
appalto: il rischio.
Per quanto riguarda la definizione, la Direttiva precisa che le concessioni sono contratti a titolo
oneroso mediante i quali una o pi amministrazioni aggiudicatrici o uno o pi enti aggiudicatori
affidano lesecuzione di lavori o la prestazione e gestione di servizi a uno o pi operatori
economici. Tali contratti hanno per oggetto lacquisizione di lavori o servizi attraverso una

33

Con Deliberazione n. 71 del 6 luglio 2011 lallora Autorit di Vigilanza sui Contratti Pubblici gi sottolineava la
necessit di colmare alcune lacune normative che, parallelamente a quanto previsto per la finanza di progetto (artt. 152
e 153 del Codice e art. 278 del d.P.R. 207/2010 Regolamento di attuazione del Codice) dispongano anche []per il
FTT [] la procedura equivalente di affidamento, rispetto alla quale anche le prescrizioni recate dal d.lgs. 115/2008
risultano altamente carenti soprattutto quando si rivolgono ad operatori diversi dalle E.S.Co..
34

Art. 3.comma 15ter del Codice dei Contratti Pubblici.

35

Direttiva 2014/23/UE che definisce le concessioni come contratti a titolo oneroso mediante i quali una o pi
amministrazioni aggiudicatrici o uno o pi enti aggiudicatori affidano lesecuzione di lavori o la prestazione e gestione di
servizi a uno o pi operatori economici. Tali contratti hanno per oggetto lacquisizione di lavori o servizi attraverso una
concessione il cui corrispettivo consiste nel diritto di gestire i lavori o i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo.
Essi possono, ma non devono necessariamente, implicare un trasferimento di propriet alle amministrazioni
aggiudicatrici o agli enti aggiudicatori, ma i vantaggi derivanti dai lavori o servizi in questione spettano sempre alle
amministrazioni aggiudicatrici o agli enti aggiudicatori.
36

Ex multis, Corte di Giust. UE, sent. del 13 ottobre 2005, nella causa C-458/03, Parking Brixen GmbH/Gemeinde
Brixen e Stadtwerke Brixen AG, pubblicata in Racc. [2005] I - 8585.

36
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

concessione il cui corrispettivo consiste nel diritto di gestire i lavori o i servizi o in tale diritto
accompagnato da un prezzo (contributo in conto capitale).
Il fattore rischio si pone, infatti, come discrimen, in quanto connesso allincertezza del ritorno
economico dellattivit di gestione, che nella concessione grava sul soggetto concessionario. In tal
senso, lart. 5, par. 1, della Direttiva n. 2014/23/UE ha specificato che laffidamento di lavori o
servizi in concessione implica il trasferimento al concessionario del rischio operativo legato alla
gestione dei lavori o dei servizi.
Tale rischio - che ha natura economica37 - dovrebbe derivare da fattori al di fuori del controllo delle
parti.
Secondo la Direttiva, infatti, il concessionario assume il rischio operativo nel caso in cui, in
condizioni operative normali38, non sia garantito il recupero degli investimenti effettuati o dei costi
sostenuti per la gestione dei lavori o dei servizi oggetto della concessione. La parte del rischio
trasferita al concessionario dovrebbe comportare una reale esposizione alle fluttuazioni del
mercato, tale per cui ogni potenziale perdita stimata subita dal concessionario non sia meramente
ipotetica o trascurabile e non sia garantito un introito minimo pari o superiore agli investimenti
effettuati e ai costi per lesecuzione del contratto39.
possibile pertanto affermare che esistono in un contratto EPC alcune caratteristiche quali, ad
esempio, la presenza di un contratto complesso di lunga durata 40 e lassunzione, da parte del
partner privato, di una serie di rischi solitamente in capo alle Pubbliche Amministrazioni che lo
rendono assimilabile allistituto della concessione.
Ci premesso, la difficolt di inquadramento dellEPC nellambito del rapporto concessorio
potrebbe derivare dal fatto che le prestazioni energetiche di cui si tratta sono essenzialmente
dirette a favore della stessa Amministrazione. In altri termini, nel caso dellEPC lobiettivo quello
di realizzare misure di risparmio energetico negli edifici: , dunque, la Pubblica Amministrazione (e
non la collettivit) il destinatario del beneficio energetico realizzato dallimprenditore, mentre il
flusso di cassa originato da proventi spettanti di diritto alla Pubblica Amministrazione stessa e da
questa ceduti al concessionario. In tal senso, opportuno segnalare che in una delibera del 2012,
lAutorit di Vigilanza sui Contratti Pubblici (oggi Autorit Nazionale Anticorruzione) ha ritenuto che
loperazione di efficientamento energetico tramite Esco sia ascrivibile allo schema dellappalto
misto piuttosto che a quello concessorio. Secondo lAutorit, infatti, il rischio, gravante sulla Esco,
del mancato ottenimento del risparmio e quindi della mancata copertura dei costi e conseguimento
dei profitti, non si qualifica propriamente come un rischio di gestione giacch il profitto che si
realizza non dipende dalla fruizione del servizio da parte dellutenza o del committente, ma dalla
capacit della stessa ESCo di conseguire un maggiore o minore risparmio energetico. In effetti,
nellambito del contratto di efficientamento energetico, la gestione sembra assumere un aspetto
quasi accessorio rispetto alloggetto principale del rapporto negoziale, che consiste nella

37

La Corte di Giustizia, ha affermato che il rischio di gestione economica del servizio deve essere inteso come rischio di
esposizione allalea del mercato, il quale pu tradursi nel rischio di concorrenza da parte di altri operatori, nel rischio di
uno squilibrio tra domanda e offerta di servizi, nel rischio dinsolvenza dei soggetti che devono pagare il prezzo dei
servizi forniti, nel rischio di mancata copertura integrale delle spese di gestione mediante le entrate o ancora nel rischio
di responsabilit di un danno legato ad una carenza del servizio. In tal senso, sentenze 10 settembre 2009, causa C206/08, Eurawasser, 27 ottobre 2005, causa C-234/03, Contse e a.
38

Volendo fornire uninterpretazione dellinciso in condizioni operative normali, parrebbe che la nuova Direttiva abbia
voluto escludere dal rischio operativo quello finanziario sistemico in quanto non controllabile dal partner privato. Il rischio
sistemico verrebbe in questo caso assimilato alla forza maggiore e non alla limitata capacit, da parte del
concessionario, di gestire complicate situazioni finanziarie.
39

Cfr. considerando 18 della Direttiva 2014/23/UE.

40

Giova ricordare, quale principio gi espresso nel presente documento e richiamato anche allinterno della nuova
Direttiva (es. Considerando n. 52) sui contratti di concessione, che la durata dellaffidamento deve essere limitata al
periodo in cui si pu ragionevolmente prevedere che il privato recuperi gli investimenti effettuati e ottenga un ritorno sul
capitale investito.

37
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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

realizzazione degli interventi idonei per il conseguimento della razionalizzazione delluso


dellenergia e quindi del risparmio 41.
Lorientamento sopra esposto, tuttavia sembra non considerare lapplicazione della concessione
anche per la realizzazione delle opere cd. fredde dove lunico soggetto pagatore la Pubblica
Amministrazione. Nonostante la nuova Direttiva sulle concessioni, abbia di fatto enfatizzato
maggiormente rispetto al passato il trasferimento del rischio al soggetto privato, continua ad
ammettere la realizzazione di interventi a tariffazione sulla Pubblica Amministrazione parlando di
rischio operativo dal lato dellofferta e non dal lato della domanda. 42
In conclusione, alla luce dellattuale incertezza normativa, si ritiene che il corretto inquadramento di
ciascuna operazione di PPP per la riqualificazione energetica di edifici pubblici dovrebbe essere
realizzato sulla base di una valutazione delle singole fattispecie e non anche in termini generali
relativi allintera categoria.
Quanto poi al tema dellallocazione contabile in bilancio, elemento di rilievo per la Pubblica
Amministrazione, analizzando la giurisprudenza contabile della Corte dei Conti con riferimento ai
contratti di PPP, si pu desumere la sostanziale irrilevanza del nomen iuris di un contratto (appalto
o concessione) ai fini della verifica delleffettivo trasferimento dei rischi necessario per la
contabilizzazione off-balance dellinvestimento secondo Eurostat.
In particolare la Corte dei Conti, ribadendo anchessa limpossibilit di una generalizzazione, ha
segnalato (nellambito di un PPP in materia di illuminazione pubblica) che, visto che la normativa in
materia di partenariato pubblico privato non prevede uno schema rigido o ben definito, il corretto
inquadramento delloperazione di partenariato pubblico privato - anche ai fini contabili di ciascuna
operazione - non pu che scaturire da unattenta valutazione, caso per caso, delle singole
fattispecie43. Pertanto, gli enti - nella redazione del capitolato prestazionale, del bando di gara e
delle conseguenti clausole contrattuali - dovranno utilizzare capacit di valutazione delle diverse
41

Con Deliberazione n. 37 del 4 aprile 2012 lallora Autorit di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha ritenuto che
loperazione di efficientamento energetico tramite Esco sia ascrivibile allo schema dellappalto misto piuttosto che a
quello concessorio. In particolare lAutorit ha indicato che Uno degli aspetti su cui si appuntata lattenzione della
Commissione Europea lo schema giuridico appalto o concessione che laffidamento di servizi ad una Esco realizza,
dipendendo da questa variabile lindividuazione delle norme disciplinanti le modalit di affidamento. Il dubbio
giustificato dal fatto che loperazione presenta alcune caratteristiche, quali lattribuzione alla Esco del rischio del mancato
conseguimento del risparmio e la durata significativa del rapporto contrattuale, che richiamano la concessione. Occorre
tuttavia in primo luogo considerare che lunico riferimento normativo in materia, rinvenibile nellart. 15, comma 1, del
d.lgs. n. 115/2008, qualifica i contratti aventi ad oggetto laffidamento di servizi energetici alla stregua di appalti pubblici,
come gi evidenziato dalla scrivente Autorit nella Determinazione n. 6 del 26 ottobre 2011. E, in effetti, una attenta
analisi della fattispecie conduce a ritenere che il contratto sia qualificabile come appalto. La peculiarit che caratterizza
la concessione risiede nella circostanza che il corrispettivo dei lavori (nel caso di concessione di lavori) o dei servizi (per
la concessione di servizi) consiste unicamente nel diritto di gestire lopera realizzata o il servizio o in tale diritto
accompagnato da un prezzo (art. 3, commi 11 e 12, del d.lgs. n. 163/2006). Ci significa che lalea della gestione viene
trasferita dal concedente al concessionario il quale trae la propria remunerazione dai proventi riscossi dagli utenti
dellopera o del servizio rimanendo esposto al rischio delle dinamiche tipiche della variazione della domanda. Nel caso
poi delle opere c.d. fredde, ovvero inidonee a realizzare un flusso di cassa che consenta di ripagare linvestimento e
remunerare il capitale, lo schema della concessione si pu realizzare se il rischio della gestione rimane a carico del
concessionario attraverso lassunzione, da parte di questi, del rischio di disponibilit, ovvero del rischio legato al livello
dei servizi di gestione che il concessionario tenuto a garantire. Nel caso del contratto avente ad oggetto servizi di
efficientamento energetico le prestazioni sono eseguite dalla Esco a favore della pubblica amministrazione che ne
fruisce direttamente ottenendo impianti pi efficienti e le paga attraverso lattribuzione di una quota del risparmio
conseguito. Per quanto concerne il rischio, gravante sulla Esco, del mancato ottenimento del risparmio e quindi della
mancata copertura dei costi e conseguimento dei profitti, esso non si qualifica propriamente come un rischio di gestione
giacch il profitto che si realizza non dipende dalla fruizione del servizio da parte dellutenza o del committente, ma dalla
capacit della stessa Esco di conseguire un maggiore o minore risparmio energetico. In effetti, nellambito del contratto
di efficientamento energetico, la gestione sembra assumere un aspetto quasi accessorio rispetto alloggetto principale
del rapporto negoziale che consiste nella realizzazione degli interventi idonei per il conseguimento della
razionalizzazione delluso dellenergia e quindi del risparmio. Alla luce di tali considerazioni si pu ritenere che
loperazione di efficientamento energetico tramite Esco sia ascrivibile allo schema dellappalto misto piuttosto che a
quello concessorio.
42
43

Cfr., ad esempio, considerando 18 e 20 o art. 5 della Direttiva 2014/23/UE.


Sezione Regionale di controllo per la Puglia, Deliberazione n. 66/PAR/2012 del 31/05/2012

38
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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

categorie di rischio, onde fissare in maniera certa, trasparente e conforme ai criteri elaborati in
sede europea la distribuzione dei rischi e dei rendimenti sottostanti il contratto di partenariato
pubblico privato 44.
Dett ci, risulta di particolare importanza identificare sin dallinizio (prima quindi dellavvio della
gara) gli obiettivi e le finalit della pubblica amministrazione e la conseguente struttura contrattuale
utile a tali scopi. E ci anche perch una differente successiva qualificazione del contratto (quale
appalto o concessione), determinerebbe loriginaria illegittimit della procedura di gara

44

Sezione Regionale di controllo per la Puglia, Deliberazione n. 161 del 31/10/2013.

39
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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

8.
Indicazioni operative per laffidamento di un contratto EPC per la
riqualificazione energetica della pubblica illuminazione

Considerando il dibattito ad oggi esistente con riferimento alle modalit di affidamento di un


contratto EPC, le presenti linee guida, anche alla luce delle considerazioni emerse nel paragrafo
precedente con riferimento ai vincoli di finanza pubblica, non intendono entrare nel merito degli
aspetti prettamente amministrativi riguardanti la procedura di gara, quanto fornire gli elementi
essenziali per far s che la Pubblica Amministrazione giunga allaggiudicazione di un contratto che:
consenta di realizzare lobiettivo di efficientamento energetico degli impianti di pubblica
illuminazione grazie alle maggiori competenze e allefficacia nellerogazione dei servizi che
un privato pu apportare in un rapporto di PPP;
sia coerente con le regole definite da Eurostat per la contabilizzazione off-balance dei costi
dinvestimento.
Presentiamo nel seguito una tabella di riepilogo delle attivit utili per attivare un contratto EPC
comprensive di una fase di identificazione, preparazione, aggiudicazione e realizzazione.

Tabella 5: Attivazione di un contratto EPC - fasi

Attivit preliminari

Gara

Attivit successive

Stabilire obiettivi e priorit della Pubblica Amministrazione


Procedere con lindagine conoscitiva sullo stato di consistenza degli
impianti
Valutare il livello di riqualificazione/ristrutturazione e il potenziale
risparmio energetico
Identificare le possibili forme di finanziamento
Stabilire la fattibilit tecnico-economica di un contratto EPC + FTT
Determina a contrarre
Identificare loggetto dellaffidamento
Identificare requisiti e criteri di aggiudicazione
Redazione documentazione di gara (capitolato, schema di contratto,
allegati tecnici)
Pubblicazione
Selezione e aggiudicazione
Sottoscrizione contratto
Consegna impianti
Gestione fase di progettazione/realizzazione
Gestione fase operativa /monitoraggio

Presentiamo nel seguito un approfondimento di alcune delle fasi indicate nella tabella di cui sopra.
8.1.

Attivit preliminari

In via preliminare, come gi discusso nella prima parte del presente documento, la Pubblica
Amministrazione deve (i) individuare gli impianti sui quali intervenire (valutando anche gli aspetti
40
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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

legati alla loro propriet e gestione); valutare il potenziale risparmio energetico e (iii) identificare la
forma di affidamento sulla base della fattibilit di un sistema con EPC.
Di particolare rilievo, in tale fase, la ricostruzione della cd. baseline: lanalisi dei consumi e dei
costi storici di fornitura e gestione degli impianti di pubblica illuminazione. Sulla base di tali
elementi, la Pubblica Amministrazione pu effettuare, come gi descritto, unanalisi preliminare
sulla fattibilit del progetto.
La Pubblica Amministrazione dovrebbe altres elaborare una base progettuale anche al fine di
definire in modo pi specifico i criteri di valutazione, identificando i parametri idonei a graduare il
merito delle singole proposte, nel rispetto dei principi di trasparenza, chiarezza e
predeterminazione.
Inoltre, ai sensi dellart. 11.2 del D. Lgs. 163/2006, prima dell'avvio delle procedure di affidamento
dei contratti pubblici, le amministrazioni aggiudicatrici decretano o determinano di contrarre, in
conformit ai propri ordinamenti, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di
selezione degli operatori economici e delle offerte. Lart. 55 del medesimo decreto stabilisce poi
che il decreto o la determina a contrarre, ai sensi dell'articolo 11, indica se si seguir una
procedura aperta o una procedura ristretta. Allinterno della determina a contrarre la Pubblica
Amministrazione potr altres motivare il mancato ricorso alle convezioni Consip45.
Del pari, lart. 192 del D.Lgs n. 267/2000 stabilisce che La stipulazione dei contratti deve essere
preceduta da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa indicante: a) il
fine che con il contratto si intende perseguire; b) l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole
ritenute essenziali; c) le modalit di scelta del contraente ammesse dalle disposizioni vigenti in
materia di contratti delle pubbliche amministrazioni e le ragioni che ne sono alla base.

8.2.

Oggetto dellaffidamento

La procedura che la Pubblica Amministrazione pu indire avr ad oggetto laffidamento del servizio
di pubblica illuminazione e riqualifica degli impianti, mediante il ricorso al finanziamento tramite
terzi o, nel caso la Pubblica Amministrazione desideri introdurre servizi innovativi, anche la
predisposizione dellinfrastruttura ai servizi smart cities.
A titolo esemplificativo, pertanto, le attivit oggetto dell'affidamento possono essere:

la progettazione e realizzazione degli interventi finalizzati allincremento dellefficienza


energetica degli impianti di pubblica illuminazione;

la fornitura delle apparecchiature necessarie e loro installazione;

la realizzazione degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e a norma degli impianti
di pubblica illuminazione e semaforici, quadri elettrici, protezione dei contatti diretti/indiretti
e impianti di terra;

il finanziamento degli interventi.

la gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici;

leventuale ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia elettrica o direttamente la


fornitura;

leventuale previsione di servizi in ottica smart cities.

In altre parole, la procedura dovr disciplinare lerogazione di beni e servizi atti ad assicurare le
condizioni ottimali per il soddisfacimento dei fabbisogni dellAmministrazione pubblica in materia di
servizio di pubblica illuminazione, in ottemperanza alla normativa tecnica di settore (norme CEI ed
45

Come gi accennato nel paragrafo I presupposti di base per laffidamento tramite PPP, sar necessario verificare
lesistenza di convenzioni attive in Lombardia del tipo Servizio Luce e, in caso di esito positivo, dimostrare che loggetto
del servizio che si intende affidare differisce da quello contenuto nelle convenzioni Consip.

41
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

UNI), nonch la progettazione, lesecuzione di interventi di carattere impiantistico e gestionale, da


intendersi come accessori al servizio richiesto, tesi a migliorare lefficienza energetica, luminosa e
gestionale del servizio medesimo.
Per ulteriori dettagli, si rinvia allo schema di contratto presente nel paragrafo I principali contenuti
di un contratto EPC.

8.3.

Scelta del criterio di affidamento

La selezione del soggetto privato pu avvenire attraverso ladozione, nella lex specialis della
procedura, di uno dei criteri di affidamento previsti dalla normativa vigente.
Com noto, il Codice dei contratti Pubblici, recependo la normativa europea, prevede quattro
differenti criteri:

Procedura aperta: ogni operatore economico interessato pu presentare unofferta;

Procedura ristretta: ogni operatore economico pu richiedere di partecipare alla fase di


gara, ma solo quelli che sono stati successivamente invitati dalla stazione appaltante
possono presentare unofferta;

Procedura negoziata: le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti
e negoziano con uno o pi di essi le condizioni dellappalto; pu essere utilizzata solo nei
casi e nelle condizioni stabiliti dalla legge (artt. 56 e 57 Codice dei Contratti Pubblici);

Dialogo competitivo: la stazione appaltante, in caso di appalti particolarmente complessi,


avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale procedura, al fine di elaborare una o pi
soluzioni atte a soddisfare le sue necessit e sulla base della quale o delle quali i candidati
selezionati saranno invitati a presentare le offerte.

Le due modalit di affidamento cd. standard sono la procedura aperta e la procedura ristretta. La
scelta fra queste due modalit rimessa alla discrezionalit dellAmministrazione, potendosi
tenere conto, nel compiere questa scelta, di quanto stabilito dallart. 55 del Codice dei contratti
pubblici (ai sensi del quale Le stazioni appaltanti utilizzano di preferenza le procedure ristrette
quando il contratto non ha per oggetto la sola esecuzione, o quando il criterio di aggiudicazione
quello dell'offerta economicamente pi vantaggiosa) e della segnalazione congiunta al Governo
dellAutorit per la Vigilanza sui Contratti Pubblici e dellAutorit Garante della Concorrenza e del
Mercato, che hanno auspicato con una segnalazione al Governo del 28 marzo 2006 il ricorso a
procedure di affidamento caratterizzate da un pi elevato livello di competizione.
Si segnala altres che ai sensi dellart. 15 del D. Lgs. 115/2008 nel caso di appalti pubblici non
riconducibili ai settori speciali disciplinati dalla parte III del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.
163, ed aventi ad oggetto l'affidamento della gestione dei servizi energetici e la realizzazione degli
interventi attraverso lo strumento del finanziamento tramite terzi, si applicano le procedure aperta e
ristretta per la individuazione degli operatori economici che possono presentare le offerte.
Com noto, dalla scelta della modalit di aggiudicazione discende una diversa strutturazione della
procedura, poich:

in caso di procedura aperta, lAmministrazione pubblicher un bando di gara al quale


potranno partecipare, presentando offerta, tutte le imprese in possesso dei requisiti da
esso previsti;

in caso di procedura ristretta, invece, lAmministrazione stabilisce nel bando specifici


requisiti di qualificazione (potendo anche indicare il numero minimo e eventualmente
anche il numero massimo dei concorrenti), sulla base dei quali saranno invitate a
presentare offerta soltanto i soggetti qualificati.

In entrambi i casi, dunque, con il provvedimento amministrativo che indice la procedura ad


evidenza pubblica lAmministrazione approva il bando di gara, ma, mentre nel caso di procedura
aperta lattivit successiva quella di esame e valutazione delle offerte pervenute, nel caso di
42
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

procedura ristretta sinterpone la fase di ammissione dei candidati e la successiva spedizione della
lettera dinvito a presentare offerta ai soli candidati in possesso dei requisiti stabiliti.

8.4.

Individuazione dei requisiti dei partecipanti

In via preliminare, opportuno segnalare che le peculiarit delle prestazioni da fornire impongono
unattenta definizione dei requisiti di partecipazione. Il partner privato infatti deve possedere le
adeguate competenze tecniche e le disponibilit economiche necessarie per realizzare quanto
commissionato, assumendosi lonere dellinvestimento e il rischio del mancato risparmio.
Qualunque sia la modalit di aggiudicazione prescelta, necessario individuare i requisiti di ordine
generale e i requisiti minimi di carattere giuridico, economico-finanziario, tecnico e organizzativo.46
Lindividuazione dei requisiti deve essere ispirata ai principi di non discriminazione e deve
consentire la pi ampia concorrenza possibile.
Per quanto riguarda la capacit economico-finanziaria, in considerazione del fatto che
l'aggiudicatario dovr realizzare in proprio significativi investimenti e avere requisiti idonei per
laccesso a finanziamenti terzi, occorrer prevedere requisiti parametrati allinvestimento richiesto
al soggetto privato, definendo quindi, per esempio, lammontare minimo richiesto di capitale
sociale interamente versato, lammontare minimo del fatturato attinente ai servizi di efficientamento
energetico (come definiti dall'art. 3, lett, e), della direttiva 2006/32/CEE) o comunque ad attivit
svolte in campo energetico negli ultimi esercizi, nonch la disponibilit di risorse finanziarie proprie
o di Linee di credito in misura proporzionale agli interventi da realizzare, da certificarsi, ai sensi
dell'art. 41, comma 1, lett. a), del Codice dei contratti pubblici, tramite apposite dichiarazioni
rilasciate da istituti bancari o intermediari autorizzati ai sensi del D.Lgs. n. 385/1993, attestanti le
capacit finanziarie ed economiche e, pi in generale, il merito di credito, per poter realizzare gli
interventi. essenziale che i requisiti inerenti alla capacit economico-finanziaria siano idonei in
considerazione dellinvestimento richiesto al soggetto privato; allo stesso tempo non devono
essere eccessivamente stringenti per non limitare irragionevolmente il numero dei soggetti
potenzialmente interessati.
In tale contesto, la struttura dellEPC con FTT potrebbe prevedere, quale formula di garanzia, la
cessione dei crediti allistituto finanziatore. Accettando la cessione dei crediti, la Pubblica
Amministrazione si obbliga a pagare allistituto finanziatore le somme dovute a valere sui crediti
ceduti. Tale operazione consente di ottimizzare i costi del finanziamento, senza per limitare in
modo significativo il trasferimento dei rischi. Pertanto, sarebbe auspicabile che le pubbliche
amministrazioni prevedessero, nei documenti di gara, la possibilit per il partner privato di
utilizzare la cessione dei crediti quale forma di garanzia.
E possibile prevedere che i soggetti partecipanti posseggano la qualifica di ESCo accreditate per il
conseguimento dei titoli di efficienza energetica presso il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.
(GSE) 47 . Tuttavia, questa previsione, che costituisce una mera facolt per lAmministrazione,
potrebbe avere come conseguenza un significativo restringimento del novero dei concorrenti,
conseguenza che, specie ove sintenda privilegiare il confronto concorrenziale e consentire la
partecipazione anche a soggetti non certificati, potrebbe risultare non corrispondente alle esigenze
dellEnte.
46

Si segnala che in tale sezione non si elencano tutti i requisiti previsti dalla legge ma solo quelli che consentono di
meglio selezionare un partner privato dato loggetto dellaffidamento.
47

Il GSE svolge le attivit di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica
condotti nellambito del meccanismo dei certificati bianchi. Al fine di presentare un progetto di efficienza energetica al
GSE, la prima fase della procedura consiste nellaccreditamento telematico al cd. Sistema Efficienza Energetica che
permette di gestire la verifica e certificazione dei progetti. In base alle Linee Guida, di cui alla Deliberazione dellAutorit
per lenergia elettrica e il gas 27 ottobre 2011, EEN 9/11 (Linee Guida), possono essere accreditate presso il GSE le
societ di servizi energetici comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, che alla data di avvio del progetto
hanno come oggetto sociale, anche non esclusivo, lofferta di servizi integrati per la realizzazione e leventuale
successiva gestione di interventi.

43
2015 Finlombarda S.p.A.

LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Occorre quindi che lAmministrazione valuti caso per caso, anche e specialmente con riguardo alle
peculiarit degli interventi da realizzare, lintroduzione di questo requisito.
Infine, per quanto concerne la capacit tecnica e organizzativa, sar opportuno prevedere
pregresse esperienze di affidamento di contratti di tipo EPC o Servizio Energia e cos per esempio:

aver eseguito con buon esito negli ultimi 3 anni almeno due incarichi relativi a contratti
EPC o Servizio Energia su impianti di pubblica illuminazione;

disporre di competenze ed esperienze progettuali comprovabili nella progettazione di


interventi di riqualificazione energetica;

disporre di certificazione di conformit alla norma ISO 9001:2008 nel campo dei servizi
energetici o progettazione/costruzione di impianti;

disporre di risorse umane competenti e con esperienze professionali di durata almeno


quinquennale nella realizzazione di interventi di efficienza energetica.

Si potrebbe altres richiedere il requisito di cui alla norma tecnica UNI-CEI 11352 per progettare,
eseguire gestire e monitorare gli interventi di miglioramento dellefficienza energetica48.
Peraltro, come gi precedentemente indicato, i requisiti afferenti alla capacit tecnica e
organizzativa dovranno essere valutati ed individuati in relazione alle effettive caratteristiche
dellinvestimento, in modo da non limitare la possibilit di accesso ad aziende di medie dimensioni
ma comunque dinamiche e competenti.
Qualora i concorrenti intendano effettuare i lavori oggetto di affidamento con la propria
organizzazione di impresa, sar anche da richiedere la produzione di copia delle attestazioni di
qualificazione rilasciate da societ di attestazione (SOA regolarmente autorizzata, in corso di
validit, per la categoria OG1 o, secondo le classifiche per le lavorazioni richieste dal bando,
ovvero per le categorie e le classifiche attinenti alle lavorazioni che i concorrenti intendono
eseguire direttamente).

8.5.

Documenti da porre a base di gara

La documentazione posta a base di gara deve anzitutto includere tutte le informazioni che possano
influire sulla decisione di presentare unofferta e sulla determinazione del suo contenuto.
In particolare, la documentazione da porre a base di gara per laffidamento di un contratto di EPC
rappresentata almeno da:
1. schema di contratto;

48

Con particolare riferimento alla norma tecnica UNI-CEI 11352, si segnala che tale norma definisce i requisiti generali e
una lista di controllo per la verifica dei requisiti delle societ che forniscono servizi energetici volti al miglioramento
dellefficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati. In particolare, la norma definisce: 1. Requisiti
generali; 2. Attivit facoltative 3.Lista di controllo per la verifica dei risultati. I requisiti che la ESCo deve possedere sono i
seguenti: a) offrire un servizio di efficienza energetica; b) svolgere le seguenti attivit: diagnosi energetiche; elaborazione
di studi di fattibilit; progettazione e realizzazione degli interventi da realizzare; messa in esercizio e collaudo;
conduzione, manutenzione e monitoraggio degli impianti; rendicontazione dei risultati periodici; supporto tecnico e
formazione; certificazione energetica degli edifici; c) possedere le capacit organizzative, diagnostiche, progettuali,
gestionali, economiche e finanziarie necessarie; d)offrire garanzia contrattuale di miglioramento dellefficienza energetica
attraverso i servizi e le attivit fornite, con assunzione in proprio dei rischi tecnici e finanziari connessi con leventuale
mancato raggiungimento degli obiettivi concordati; e) collegare la remunerazione dei servizi e delle attivit fornite al
miglioramento dellefficienza energetica ed ai risparmi conseguiti. La verifica dei requisiti viene effettuata in relazione a
quanto indicato nella norma stessa (ad esempio, tramite la verifica della presenza nelloggetto sociale dellatto costitutivo
delle attivit elencate nei paragrafi che precedono e della realizzazione di almeno un contratto di servizio di efficienza
energetica con garanzia di risultato). Si segnala inoltre che nellappendice A, la lista di controllo per la verifica delle
capacit, al punto A.2.2 capacit diagnostica e progettuale si indica la necessaria presenza nellorganigramma
dellarea tecnica, di un responsabile con adeguata competenza nella gestione dellenergia e dei mercati energetici e la
presenza di un tecnico con adeguata competenza per la progettazione nelle aree di intervento delle ESCo.

44
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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

2. capitolato speciale descrittivo e prestazionale, che contenga, oltre a quanto previsto


dallart. 7 dellAllegato Tecnico XXI, Sezione I, del Codice dei contratti pubblici, tutto quanto
non sia pienamente deducibile dagli elaborati grafici; in particolare dovr fornire indicazioni
circa le specificazioni delle caratteristiche del servizio e della gestione e la descrizione
delle attivit in capo al partner privato e allAmministrazione (modalit e orari di
funzionamento degli impianti, attivit di manutenzione, consegna degli impianti,
misurazione dei consumi energetici, ecc.);
3. elaborati progettuali dai quali emergano le prestazioni desiderate dalla Pubblica
Amministrazione e le modalit di intervento sugli impianti;
4. determinazione dei risparmi e del canone in cui sono descritte le modalit di calcolo dei
risparmi energetici, la determinazione del canone periodico, le modalit di monitoraggio,
verifica e reporting delle prestazioni;
5. diagnosi energetiche comprensive dei disegni architettonici, delle caratteristiche degli
impianti elettrici e di documentazione fotografica.

8.6.

Individuazione dei criteri di selezione delle offerte

La valutazione di unofferta di Partenariato Pubblico Privato deve essere condotta secondo il


criterio dellofferta economicamente pi vantaggiosa e, pertanto, considerare, oltre agli elementi
economici dell offerta (es. canone periodico, importo dei lavori, percentuale di risparmio
conseguibile), anche gli elementi tecnici del progetto (cronoprogramma dei lavori, proposta
gestionale, proposta tecnica, ecc.).
In particolare, lart. 15 del D. Lgs. 115/2008 prevede che agli appalti pubblici non riconducibili ai
settori speciali disciplinati dalla parte III del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ed aventi ad
oggetto l'affidamento della gestione dei servizi energetici e che prevedono unitamente
all'effettuazione di una diagnosi energetica, la presentazione di progetto in conformit ai livelli di
progettazione specificati dall'articolo 93 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonch la
realizzazione degli interventi attraverso lo strumento del finanziamento tramite terzi, si applica il
criterio dell'offerta economicamente pi vantaggiosa all'articolo 83 del decreto legislativo 12 aprile
2006, n. 163, anche in mancanza di progetto preliminare redatto a cura dell'Amministrazione.
Il bando di gara dovr prevedere l'invio, quindi, da parte dei concorrenti, di un'Offerta Tecnica e di
un'Offerta Economica, con precisa indicazione degli elementi che la Pubblica Amministrazione
intende considerare in sede di valutazione delle stesse.
Offerta tecnica

La Pubblica Amministrazione dovr porre particolare attenzione alla definizione dei criteri di
valutazione delle offerte tecniche che dovranno consentire la comparazione e la valutazione
oggettiva di differenti ipotesi tecnico-ingegneristiche e gestionali.
Un esempio dei criteri di valutazione delle offerte tecniche adottabili in una gara per il laffidamento
del servizio di pubblica illuminazione e riqualifica degli impianti riportato nellelenco che segue:
i) proposta gestionale;
ii) progetto tecnico.
Tali aree di valutazione dovranno a loro volta essere articolate in sotto-criteri di valutazione. Nella
proposta gestionale degli impianti (i.), si dovranno descrivere tutti gli elementi proposti per lo
svolgimento del servizio, dettagliando e referenziando gli aspetti qualificanti ai fini del bando; a
titolo esemplificativo:

modalit di conduzione e manutenzione degli impianti, dando evidenza delle modalit di


pianificazione del servizio e delle operazioni di manutenzione (specifiche e frequenze)
45

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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

proposte per lespletamento del servizio, comprensive delle procedure di monitoraggio che
consentano il controllo delle prestazioni e il rispetto dei livelli di servizio assicurati;

modalit organizzative del servizio di reperibilit e pronto intervento, dando indicazione dei
tempi previsti, delle attivit proposte, delle modalit organizzative, ad esempio, di un
servizio Call Center, delle modalit di aggiornamento e messa a disposizione dei dati su di
un sistema informativo, dei tempi di esecuzione delle prestazioni ordinarie e straordinarie e
dei tempi di esecuzione delle opere e degli interventi previsti.

struttura organizzativa proposta, completa di prospetto recante il numero di persone


impegnate specificatamente per le prestazioni proposte, la loro qualifica professionale e la
relativa dotazione di mezzi operativi;

caratteristiche e funzionalit del sistema informativo utilizzato per la gestione del servizio al
fine di garantire la trasparenza della gestione e la condivisione con la struttura tecnica
comunale delle informazioni e dei dati relativi alle attivit eseguite e ai risultati conseguiti.

Con riferimento al progetto tecnico (ii.), ad esempio il concorrente dovr presentare:

lo stato di fatto e la diagnosi energetica degli impianti di pubblica illuminazione;

gli elaborati progettuali che descrivano gli interventi di riqualificazione energetica, di


adeguamento normativo e, se richieste, le proposte migliorative;

il cronoprogramma delle fasi di intervento.

Offerta economica

LOfferta Economica richiesta ai concorrenti ha come obiettivi, da un lato, quello di definire il livello
degli investimenti che il privato si impegna a realizzare e a finanziare e, dallaltro, quello di definire
il canone periodico da corrispondere al privato quale corrispettivo per i servizi prestati.
La Pubblica Amministrazione potr definire gi nel Bando di gara gli elementi minimi da richiedere
al Partner Privato quali, ad esempio, il livello minimo di risparmio energetico garantito, il livello
minimo di investimenti richiesti al privato e il livello minimo di risparmi che il privato si impegna a
retrocedere periodicamente alla Pubblica Amministrazione. Nel definire tali valori, tuttavia, la
Pubblica Amministrazione dovr verificare la coerenza degli stessi con unoperazione di PPP e,
cio, verificare che questi non compromettano lequilibrio economico-finanziario del progetto e
consentano una marginalit in linea con le aspettative del privato. Ci, ovviamente, per
scongiurare la possibilit che la gara vada deserta.
Come gi evidenziato, tuttavia, per dare vita ad unoperazione di PPP e pertanto trasferire parte
dei rischi del progetto sul partner privato, il corrispettivo per i servizi prestati (canone periodico)
deve essere strettamente legato alleffettivo raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico
garantiti contrattualmente: il mancato raggiungimento degli obiettivi deve comportare una riduzione
del canone e, allo stesso modo, il superamento degli stessi un eventuale incremento dello stesso.
Come gi evidenziato, la definizione del canone periodico parte dallanalisi dei costi storici di
gestione dellinfrastruttura (c.d. baseline). Nel caso in cui si preveda di affidare al partner privato
sia lapprovvigionamento energetico sia la gestione e manutenzione degli impianti riqualificati,
consigliabile richiedere la scomposizione del canone dando evidenza della quota attribuibile alla
fornitura di energia elettrica. Ci, infatti, in sede di monitoraggio delle prestazioni contrattuali,
permetterebbe di valutare separatamente il risparmio economico derivante dalle riqualificazioni
energetiche e dalla gestione, esercizio e manutenzione degli impianti, dal risparmio economico
riconducibile all'eventuale ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia elettrica.
Attraverso lOfferta Economica, pertanto, la Pubblica Amministrazione dovr giungere alla
definizione di tutti gli elementi sopra indicati e pertanto:

limporto degli investimenti da realizzare sullinfrastruttura di pubblica illuminazione;

i risparmi garantiti contrattualmente calcolati sulla baseline;


46

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la percentuale di risparmi garantiti che il privato si impegna a retrocedere periodicamente


alla pubblica amministrazione;

lextra risparmio periodico riconosciuto alla Pubblica Amministrazione (eventuale);

il periodo di durata dellaffidamento.

Tra i criteri di valutazione delle offerte economiche, lAmministrazione Pubblica, potr stabilire di
valutare il rialzo offerto sul livello degli investimenti minimi richiesti nel Bando di gara. Gli
investimenti offerti dovranno comprendere gli oneri per la sicurezza ed essere esposti al netto di
IVA.
I risparmi garantiti contrattualmente, calcolati sulla baseline, rappresentano lelemento centrale
dellofferta economica anche perch definiscono le soglie di applicazione di penali ed eventuali
premialit sul canone periodico. La Pubblica Amministrazione, in sede di definizione dei criteri di
valutazione delle offerte economiche, potr stabilire di valutare leventuale maggior risparmio
garantito rispetto a quanto indicato come livello minimo nel Bando di gara.
La percentuale di risparmi garantiti che il privato si impegna a retrocedere periodicamente alla
pubblica amministrazione , infine, lelemento che determina lammontare del canone periodico in
riduzione alla baseline posta a base di gara. Anche in questo caso, la Pubblica Amministrazione, in
sede di definizione dei criteri di valutazione delle offerte economiche, potr stabilire di valutare
leventuale maggior risparmio garantito che il privato si impegna a retrocedere periodicamente alla
Pubblica Amministrazione.
Lextra risparmio rappresentato dalleventuale quota di risparmio in eccesso rispetto al risparmio
minimo garantito contrattualmente dal soggetto privato che pu essere ottenuto periodicamente
grazie a buone performance della gestione. Anche in questo caso, la Pubblica Amministrazione, in
sede di definizione dei criteri di valutazione delle offerte economiche, potr stabilire di valutare
leventuale maggior quota di extra-risparmio che il privato si impegna a retrocedere periodicamente
alla pubblica amministrazione.
Altro elemento di valutazione economica che pu adottare la Pubblica Amministrazione
rappresentato dalla durata dellaffidamento, definito come il numero di anni di durata del PPP, a
partire dal momento della consegna dei lavori. Anche in questo caso la pubblica amministrazione
potr stabilire una durata massima dellaffidamento e valutare positivamente una proposta di
riduzione del rapporto di partenariato.
Si segnala, infine, che un ulteriore elemento di valutazione dellofferta economica potrebbe essere
rappresentato dal ribasso sul contributo in conto capitale concesso dalla Pubblica Amministrazione
(questultimo se previsto).

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9.

I principali contenuti di un contratto EPC

In via preliminare, opportuno segnalare che il contratto deve individuare in maniera dettagliata le
obbligazioni e le responsabilit del partner privato con particolare riferimento a quanto segue:
responsabilit per progettazione, realizzazione e successiva gestione e manutenzione;
responsabilit per il finanziamento degli interventi e lerogazione dei servizi; responsabilit per il
corretto adempimento di tutte le obbligazioni assunte con la sottoscrizione del contratto, dei suoi
allegati e delle norme ivi richiamate; nonch per ladozione di sistemi di tutela dei dati sensibili. Di
particolare rilievo, le obbligazioni legate alle performance energetiche degli impianti di pubblica
illuminazione riqualificati.
Inoltre, ai fini del trasferimento del rischio di costruzione secondo le regole Eurostat necessario
considerare che:

eventuali incrementi dei costi di realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica,


per fatti non imputabili alla Pubblica Amministrazione, sono a carico del privato;

gli extra-costi derivanti dal mancato rispetto degli standard definiti dalla Pubblica
Amministrazione e delle specifiche tecniche (allinterno dei documenti di gara) sono a
carico del soggetto privato;

i ritardi nell'esecuzione dei lavori attribuibili al privato devono trovare esplicita trattazione
anche attraverso la previsione di penali automatiche49 e lassunzione da parte del privato
degli eventuali costi aggiuntivi: a tal proposito opportuno inserire una chiara definizione
delle cause di ritardo e di quelle che non costituiscono oggetto di penali.

Con riferimento al finanziamento delliniziativa, necessario specificare che tutti i costi relativi alla
progettazione, allesecuzione, alla gestione del servizio ed alla manutenzione degli impianti
saranno a completo carico dellaggiudicatario che potr finanziarli anche a mezzo di soggetti terzi
ai sensi dellart. 2, lett. m), D. Lgs. 115/2008 (cd. Finanziamento Tramite Terzi).
Inoltre, sempre nel rispetto delle regole Eurostat, con riferimento alla fase di esercizio degli
impianti, occorre che il sistema di obblighi in capo al soggetto privato tenga conto dei seguenti
elementi:

previsione di un collegamento tra i canoni versati dalla Pubblica Amministrazione e la


garanzia della disponibilit degli impianti. Eventuali indisponibilit devono incidere
automaticamente sul canone 50 fino ad azzerarlo in caso di totale indisponibilit per il
periodo di riferimento del canone;

adozione del principio no service - no fee: nessun canone sino all'erogazione del servizio
(nel caso della pubblica illuminazione si tratta ovviamente di un principio generale dato che
il servizio non pu essere interrotto; ad ogni modo uno standard che impegna il privato
inteso come obbligo di mantenere in funzione gli impianti nonostante gli interventi di
riqualificazione);

49

Il carattere automatico delle penali consiste nel fatto che lobbligo del soggetto privato di pagare delle somme di denaro
allAmministrazione in conseguenza del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati (es. degli obiettivi cronologici o
di quelli qualitativi) nasce nel momento stesso in cui si accerta che tali obiettivi non sono stati conseguiti, senza la
necessit di dimostrare per quali ragioni questo mancato conseguimento si sia verificato.
50

Cfr. nota sopra.

48
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chiara definizione, allinterno dei documenti di gara, delle clausole e degli standard
qualitativi di servizio (gestione, manutenzione, servizi connessi, pronto intervento, messa in
sicurezza) con previsione di penali automatiche ed eventualmente di idonee garanzie in
caso di mancato rispetto dei medesimi;

chiara definizione delle cause di indisponibilit del servizio imputabili al privato e di quelle
che non costituiscono inadempimento oggetto di penali;

definizione dei livelli attesi di risparmio energetico con annessa previsione di penali a carico
del privato in caso di mancato raggiungimento dei livelli di efficienza previsti;

previsione che il soggetto privato si faccia carico dei rischi di aggiornamento tecnologico;

assunzione da parte del privato dei costi aggiuntivi, anche derivanti da manutenzioni, per il
rispetto dei volumi quali-quantitativi definiti nei documenti di gara;

previsione di penali in caso di inadempienza agli obblighi, penali che saranno automatiche
e che non dovranno essere oggetto di negoziazione;

penalit per il mancato rispetto degli standard qualitativi proporzionali al servizio non
erogato e dal valore non puramente simbolico.

Da ultimo, opportuno rammentare che la durata relativamente lunga del contratto potrebbe
comportare linsorgere di situazioni non previste allinterno dello stesso. Pur sempre considerando
che laffidamento deve sempre avere una durata minima tale da consentire al soggetto privato un
adeguato rientro sul capitale investito, consigliabile strutturare contratti abbastanza flessibili e
dotarsi internamente, o grazie al supporto di legali, di adeguate competenze giuridiche e negoziali
che saranno successivamente necessarie nella fase di stipula del contratto.
Presentiamo nella tabella che segue i principali contenuti di un contratto EPC. Vengono nel
dettaglio affrontati gli aspetti ai quali prestare particolare attenzione per la strutturazione di tale
tipologia contrattuale senza entrare nel merito di disposizioni universalmente valide con riferimento
ai contratti pubblici.

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Tabella 6: I principali contenuti di un contratto EPC

Clausole
Parti

Contenuto
La Pubblica Amministrazione e il partner privato

Premesse

Nelle premesse si possono richiamare: (i) i principi base della politica energetica
nazionale diretta alla riduzione del consumo energetico; (ii) le esigenze di
riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione per come
identificati dalla pubblica amministrazione; (ii) liter amministrativo che ha condotto
allaggiudicazione della gara; (iii) i principali atti amministrativi che precedono la
stipulazione del contratto tra la Pubblica Amministrazione e il privato affidatario. Gli
atti richiamati nelle premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del
contratto, per cui lAmministrazione sar tenuta alla puntuale ricognizione degli atti
che intende introdurre nel rapporto contrattuale con il privato.

Finalit

Lo scopo la riqualificazione energetica e la gestione degli impianti di pubblica


illuminazione, al fine di garantire un miglioramento delle prestazioni energetiche,
fornire un efficace servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria
nonch conseguire un risultato in termini di prestazione e risparmio energetico.

Documenti allegati

Offerta tecnica (comprensiva, tra laltro, della progettazione e del cronoprogramma


nonch della proposta gestionale) ed economica (in ragione degli impegni presi dal
partner privato)

In termini generali, il contratto ha ad oggetto:


a)

b)
c)
Oggetto

d)

Progettazione e realizzazione degli interventi di riqualificazione


energetica degli impianti allo scopo di migliorarne la funzionalit
ottenendo una riduzione dei consumi di energia elettrica (ad esempio,
installazione di nuovi sistemi per la produzione di energia da fonti
rinnovabili, e di implementazione di sistemi di gestione);
Esercizio e conduzione degli impianti;
Manutenzione ordinaria e straordinaria (questultima se prevista) degli
impianti esistenti o realizzati durante il periodo contrattuale e delle
eventuali opere realizzate.
Finanziamento degli interventi di cui sopra.

Allinterno delloggetto dovranno essere altres individuati i servizi aggiuntivi che


potranno essere affidati in gestione al privato (nel caso in cui si decida di agire in
logica smart cities).
E preferibile distinguere, nellambito delloggetto, le attivit relative alla
progettazione51, la direzione dei lavori e la realizzazione degli interventi costruttivi da
quelle attinenti alla gestione. In particolare, andranno identificate con precisione le
attivit relative alla gestione degli impianti con particolare riferimento alla
manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria (se prevista).

51

Gli elaborati progettuali che il soggetto privato deve produrre in seguito alla firma del contratto variano in funzione dei
documenti posti a base di gara dalla Pubblica Amministrazione e della procedura di affidamento selezionata.

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Il partner privato, a seconda del livello progettuale richiesto in sede di presentazione


dellofferta tecnica, provvede ad elaborare gli ulteriori elaborati progettuali. A fronte di
eventuali commenti/osservazioni della Pubblica Amministrazione, il partner privato
presenter la versione finale del progetto.
Nel contratto saranno poi definite le modalit e le tempistiche:
- per lottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorit
competenti (ad esempio, Vigili del fuoco).
-

Progettazione

per la consegna e definizione degli elaborati progettuali (comprensivi di


cronoprogramma aggiornato).

I documenti di progettazione ed il cronoprogramma dovranno essere predisposti nel


rispetto di tutte le normative applicabili, tenuto conto di eventuali prescrizioni e
indicazioni fornite dalla pubblica amministrazione.
La consegna degli impianti dovr essere effettuata quanto prima al fine di consentire
lavvio delle attivit di progettazione/esecuzione.
Con particolare riferimento alla progettazione, il contratto dovr specificare che gli
elaborati progettuali predisposti dal partner privato devono essere realizzati in modo
tale che gli interventi di riqualificazione energetica consentano il raggiungimento
dell'obiettivo di risparmio energetico richiesto. Ogni extra-costo sui lavori di
riqualificazione energetica derivante da errori negli elaborati progettuali a carico del
partner privato.

Modalit di esecuzione dei lavori - I lavori dovranno essere eseguiti a regola darte e in

conformit alle prescrizioni degli elaborati tecnici, grafici e prestazionali di cui


constano i documenti di progettazione, nonch nel rispetto di ogni normativa
applicabile, incluse quelle in materia ambientale, di sicurezza e di igiene e ogni
disposizione, condizione o adempimento la cui osservanza sia necessaria ad
ottenere i permessi. I lavori dovranno essere programmati ed eseguiti in modo tale
da non compromettere la normale operativit e funzionalit degli impianti.
Realizzazione

Rispetto del cronoprogramma il partner privato dovr svolgere i lavori in conformit


al cronoprogramma e dovr completare lopera entro la data di completamento ivi
prevista. Per ogni giorno di ritardo rispetto alla data garantita di completamento, ove
ci sia imputabile allaffidatario, dovr essere applicata una penale.
Ultimazione lavori e collaudo nel contratto saranno definite le attivit di collaudo e
di accettazione dellopera da parte della Pubblica Amministrazione, prevedendo
anche la verifica della capacit degli interventi di riqualificazione di soddisfare i
parametri prestazionali richiesti. In caso esito negativo del collaudo, gli eventuali
costi per le modifiche/integrazioni utili al superamento dello stesso saranno a carico
del partner privato.

Il partner privato si impegner ad erogare i servizi di gestione per tutta la durata del
contratto secondo le modalit indicate nel capitolato, in modo tale da non
compromettere la normale operativit e funzionalit degli impianti e da raggiungere
gli obiettivi di risparmio energetico previsti nel contratto
Modalit di gestione degli impianti di pubblica illuminazione
Tra le attivit che rientrano nella gestione degli impianti si possono richiedere:

Gestione e
manutenzione

esercizio e conduzione di tutti gli impianti affidati in gestione o installati


comprese le apparecchiature accessorie e le linee elettriche di alimentazione
(ove applicabile);
accensione e spegnimento degli impianti secondo le modalit e le durate
indicate nel capitolato e nel progetto gestionale presentato in sede di offerta
anche a mezzo di orologi astronomici, fotocellule o timer;
fornitura di energia elettrica per lalimentazione degli impianti (se prevista).

Procedure di controllo delle prestazioni e del conseguimento dei risparmi energetici

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Tra le attivit previste: i sistemi di misura, monitoraggio e reporting.


Attivit di manutenzione
Il partner privato dovr curare la manutenzione ordinaria e straordinaria (questultima
se prevista) degli impianti, delle linee elettriche di alimentazione, dei quadri elettrici
dei sostegni e degli apparecchi di illuminazione in modo da assicurare la migliore
conservazione ed il pi efficiente grado di funzionamento degli stessi.
Gestione degli impianti con sistemi telematici
La conduzione ed il controllo degli impianti potranno essere effettuati per mezzo di
sistemi telematici qualora previsti nel progetto presentato dal partner privato.
Servizio di reperibilit e pronto intervento
Il partner privato dovr garantire un servizio di pronto intervento e reperibilit
organizzato in modo tale da assicurare lintervento presso limpianto secondo i tempi
indicati nel contratto.
Gestione dei titoli di efficienza energetica
Il partner privato si occuper delle attivit utili al conseguimento dei titoli di efficienza
energetica.
Garanzie Il partner privato garantir la gestione degli impianti anche in termini di
livelli di performance e conseguimento del risparmio energetico per tutto il periodo
della gestione.
In tale contesto dovranno essere definite anche le procedure per gestire le modifiche
delle condizioni che incidono sul contenuto e i risultati del contratto (ad esempio,
modifica dei prezzi dell'energia, intensit d'uso degli impianti).

Prestazioni
garantite

Nel contratto dovranno essere inseriti gli impegni dellofferta economica e quindi
anche i risparmi garantiti da conseguire applicando le misure ivi previste, le date di
riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati, oltre alle procedure utili per
la quantificazione e verifica dei risparmi garantiti.
In particolare, dovranno essere disciplinate le procedure per effettuare il
monitoraggio sui risultati e predisporre eventuali azioni correttive per ripristinare o
mantenere la performance.

Obblighi salute e
sicurezza

Tutti i soggetti coinvolti nelle attivit oggetto del contratto saranno tenuti
allosservanza delle misure generali di tutela di cui al D.Lgs. 81/2008, nonch ad
adottare ogni altra cautela e/o presidio previsto dalla normativa in materia di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro.

Subappalto

Il subappalto dovr essere previsto nei limiti e con le modalit di cui allart. 37 e 118
del Codice dei Contratti Pubblici e della normativa di settore, compresa quella in
materia di tracciabilit finanziaria.

La durata dovrebbe corrispondere al tempo in cui si pu ragionevolmente prevedere


che il partner privato recuperi gli investimenti effettuati nellesecuzione dei
lavori/servizi, insieme con un ritorno sul capitale investito tenuto conto degli
investimenti necessari per conseguire gli obiettivi contrattuali specifici.
Durata del contratto

Per questo motivo, il soggetto privato dovr poter ottenere una proroga della durata
del contratto ogni qualvolta subisca dei ritardi (in particolare, durante il periodo di
costruzione) per fatti allo stesso non direttamente imputabili (es. ulteriori richieste da
parte della Pubblica Amministrazione, insorgenza di modifiche legate a nuove leggi,
ecc.). Al contrario, sono escluse modifiche della durata del contratto per eventuali

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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

ritardi per cause imputabili al partner privato.

Obbligazioni
Pubblica
Amministrazione

Forza Maggiore

E evidente che gli oneri posti in capo alla Pubblica Amministrazione riguardino
principalmente lo specifico dovere di leale cooperazione nellespletamento delle
attivit contrattuali. Nel caso di specie, questi obblighi si sostanziano nel compimento
entro il minor tempo possibile delle attivit amministrative di propria competenza che
si rendessero necessarie alla realizzazione degli interventi di riqualificazione
energetica previsti nel contratto ed alla relativa fase di gestione.
Il contratto dovr individuare in maniera dettagliata anche le obbligazioni e le
responsabilit della Pubblica Amministrazione. In particolare, andranno precisati: un
impegno a garantire un utilizzo degli impianti nei modi, forme e tempi in base ai quali
sono stati in primis elaborati i documenti a base di gara e poi approvati quelli oggetto
di offerta; obblighi dinformazione a favore del partner privato; la responsabilit per
lerogazione dei contributi pubblici eventualmente previsti; gli obblighi derivanti dalla
presentazione di modifiche sugli interventi di riqualificazione e sugli standard di
servizio, ecc.

Il contratto dovr prevedere adeguata disciplina degli eventi di forza maggiore,


individuandoli e specificando le conseguenze del loro ricorrere, in termini di diritto
alla revisione del contratto, ovvero di idonee cause di giustificazione per ritardi e/o
proroghe dei termini di realizzazione ed ultimazione dei lavori, o addirittura, nei casi
pi gravi, di risoluzione del contratto.
In particolare auspicabile che sia chiara la disciplina dei presupposti in base ai
quali si pu giungere ad una revisione del contratto che, qualora si verifichi, dovr in
ogni caso prevedere che il privato assuma la maggior parte dei rischi legati
all'operazione.

Salva la eventuale applicazione della clausola di risoluzione e il risarcimento dei


maggiori danni subiti, la Pubblica Amministrazione potr applicare delle penali in
caso di:
-

Penali

ritardi nella consegna del progetto definitivo/esecutivo/cronoprogramma per


fatti imputabili al partner privato;
ritardo rispetto alle date indicate nel cronoprogramma e quindi di
superamento della data garantita di completamento per fatti imputabili al
partner privato;
sospensione/interruzione lavori per un determinato periodo;
violazioni delle prescrizioni presenti nel capitolato posto a base di gara con
riferimento alla fase di realizzazione degli interventi e di gestione;
sospensione/interruzione servizi per un determinato periodo;
mancato o intempestivo intervento da parte del partner privato o mancata o
intempestiva segnalazione di eventuali inconvenienti alla Pubblica
Amministrazione;
mancato rispetto degli standard qualitativi e del cronoprogramma del piano
manutenzioni;
mancato raggiungimento dei livelli di efficienza previsti nel contratto;
mancato raggiungimento degli standard qualitativi relativi allerogazione del
servizio previsti nel contratto;
mancato rispetto degli orari di funzionamento degli impianti;
violazioni gravi della normativa sulla sicurezza e salute lavoratori.

Di particolare rilievo il fatto che:


-

il meccanismo di applicazione delle penali deve essere automatico; le stesse


saranno quindi applicate al verificarsi del singolo evento
il valore delle penali, anche se graduato sulla base della gravit delle

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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

violazioni, dovr comunque risultare significativo


Esclusione di applicazione di penali - Per quanto riguarda i ritardi nellesecuzione dei
lavori, si potr indicare che gli stessi non comporteranno lapplicazione di penali nel
caso di ritardi dovuti a: (i) forza maggiore; (ii) modifiche legislative che rendano
necessarie varianti in corso d'opera; (iii) fatto della Pubblica Amministrazione che
affida il contratto; (iv) mancato rilascio o ritardo nell'ottenimento dei permessi rispetto
ai termini previsti dal cronoprogramma, per cause non imputabili al partner privato; o
(v) annullamento giurisdizionale o revoca dei permessi per fatto non imputabile al
partner privato.

Equilibrio
economicofinanziario

Il contratto dovrebbe contenere una chiara definizione di equilibrio economico e


finanziario (che faccia possibilmente riferimento a parametri di natura finanziaria),
anche al fine di consentire di verificarne con certezza il raggiungimento, nonch una
chiara identificazione degli eventi c.d. destabilizzanti che danno diritto al partner
privato di chiedere la revisione contratto. Il contratto deve altres definire con
altrettanta chiarezza la procedura che le parti dovranno seguire per leventuale
revisione (esempio: identificazione dei tempi di presentazione della proposta di
riequilibrio da parte del privato, dei tempi di risposta da parte della Pubblica
Amministrazione; procedura e protocolli da seguire, etc.) e dei diritti spettanti al
privato in caso di mancato accordo sulla revisione.
La revisione del contratto comunque da escludere nel caso di rischi finanziari, quali
laumento dei tassi di interesse (a meno di crisi sistemiche) o pi in generale il rischio
di indisponibilit del finanziamento.
Si potrebbe invece prevedere che il rischio c.d. di change in law (anche di natura
regolamentare) determini, a seconda della sua portata sullequilibrio economicofinanziario, la revisione del contratto.
Come previsto dal D. L. 102/2014 il contratto dovrebbe altres fornire una indicazione
chiara e trasparente delle implicazioni finanziarie del progetto e la quota di
partecipazione delle due parti ai risparmi pecuniari realizzati.

L'eventuale contributo in conto capitale non pu superare il 50% dei costi di


realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica (tale limite percentuale
deve essere rispettato per tutta la durata del contratto e non si applica al caso di
risorse finanziarie provenienti da fondi comunitari52) e non deve essere versato nel
caso in cui si verifichino inadempienze del privato in fase di costruzione.
Le garanzie sul debito del privato e tutte le altre forme di garanzia che forniscono al
privato un livello predeterminato di ricavi o di rendimento non possono eccedere il
50% dei costi di realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica.
Contributi e
garanzie

Le garanzie e il contributo in corso d'opera non possono eccedere


complessivamente il 50% dei costi di realizzazione degli interventi di riqualificazione
energetica.
Pare utile sottolineare che nella prassi corrente frequente la possibilit che la
Pubblica Amministrazione, al fine di consentire al partner privato lottenimento del
finanziamento, possa costituire specifiche garanzie su richiesta degli istituti
finanziatori. Trattandosi di un elemento molto rilevante ai fini dellammissione del
progetto ai finanziamenti bancari, a tutela della par condicio tra gli operatori
concorrenti, lAmministrazione deve indicare nel bando se disponibile a fornire tali
garanzie e in che limite (tenendo conto dei vincoli ai fini Eurostat e ai fini del rispetto
del Limite di indebitamento).

52

Valgono le precisazioni riportate nella prima sezione del presente documento.

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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Strumenti di
controllo/Standard
di qualit

Il contratto dovr prevedere come assicurare la vigilanza/sorveglianza


dellAmministrazione Pubblica nelle varie fasi (realizzazione, gestione). In particolare,
andranno previste modalit per la raccolta delle informazioni e la loro trasmissione,
individuando una specifica modalit in termini anche di gestione trasparente delle
informazioni. Si potrebbero prevedere tipologie di standard qualitativi/quantitativi,
carte dei servizi o altri impegni che disciplinino la qualit dei servizi offerti.
Di particolare importanza il tema della misurazione dei consumi energetici. Tale
attivit dovr essere svolta dal partner privato nellambito di una procedura oggetto di
controllo e supervisione da parte della Pubblica Amministrazione.

Adeguamento
tecnologico

Nel contratto, anche in ragione della durata dello stesso, dovranno essere previste
forme di adeguamento del servizio agli standard tecnico-regolamentari che
dovessero sopravvenire. Adeguamenti tecnico-prestazionali da sviluppo tecnologico
devono rientrare nelle responsabilit del privato che rimane sempre legato da un
obbligo di performance.

Il corrispettivo degli interventi di riqualificazione energetica, rappresentato dalla


corresponsione di un canone unico e periodico (solitamente annuo). Tale canone
rivedibile annualmente in base ad un indice di rivalutazione monetaria (es. ISTAT
FOI) e al costo dellenergia (nel caso in cui sia previsto che il soggetto privato si
occupi della sua fornitura).
Canone

Resta inteso che, sulla base dei principi esemplificati per quanto riguarda gli obblighi
dellaffidatario, il canone periodico sar ridotto o annullato in caso di indisponibilit
del servizio o di mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico.
Nel caso in cui non siano previsti contribuiti in conto capitale, il contratto dovr
specificare che nessun altro corrispettivo sar corrisposto allinfuori del canone, cos
come risultante dallofferta economica aggiudicataria.

Cessione crediti

Come indicato nel paragrafo relativo ai requisiti di gara, il contratto potrebbe


prevedere che i crediti del privato siano liberamente cedibili agli istituti finanziatori (in
caso di FTT) e che, nel limite massimo consentito dalle norme inderogabili di legge, il
privato possa concedere privilegi e costituire garanzie sui beni del progetto.

Propriet degli
impianti

Per quanto riguarda la propriet degli impianti, le varie formule di contratto EPC
prevedono che durante lesecuzione del contratto tutti gli impianti e gli altri materiali
eventualmente installati per migliorare le prestazioni energetiche rimangano in capo
al partner privato. Alla scadenza contrattuale la Pubblica Amministrazione diventer
proprietaria delle opere eseguite. La propriet degli impianti rileva anche nellambito
delle garanzie a tutela delleventuale finanziamento. Nella prassi infatti le banche
richiedono la costituzione di privilegi generali e/o speciali su tali beni.

Il contratto dovrebbe disciplinare i casi di cessazione anticipata, con riferimento, alla


risoluzione per fatto della Pubblica Amministrazione o del privato, alla revoca per
pubblico interesse e al recesso, compreso il recesso per mancato accordo sulla
revisione del piano economico- finanziario.
Termine anticipato

Nel seguito un possibile elenco di clausole di risoluzione:


-

grave negligenza nellesecuzione dei lavori e del servizio;


sospensione/interruzione lavori oltre un determinato periodo;
violazioni gravi delle prescrizioni presenti nel capitolato posto a base di gara;
sospensione/interruzione servizi oltre un determinato periodo;
violazioni gravi della normativa sulla sicurezza e salute lavoratori;

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LINEE GUIDA PPP- IL SETTORE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE

mancata attivazione delle garanzie/coperture assicurative;


per reiterate violazioni che comportano lapplicazione di penali superiori a un
determinato importo;
violazione delle disposizioni in materia di subappalto.

Nei suddetti casi saranno altres previste delle penali.


Nel caso in cui in corso di esecuzione del contratto sopraggiunga il fallimento del
partner privato, risultano applicabili le disposizioni di cui agli artt. 37 e 140 del
Codice.
In particolare, l'art. 140 del Codice dei Contratti sancisce la possibilit, per la
Pubblica Amministrazione, di dare corso al riaffidamento delle prestazioni non
eseguite dall'aggiudicatario in caso di fallimento di questultimo. Nello specifico, la
norma consente alla stazione appaltante di interpellare i concorrenti in graduatoria
dal secondo al quinto classificato per lultimazione dei lavori, con affidamento alle
medesime condizioni economiche proposte dallaggiudicatario.

Fallimento del
partner privato

Nel caso di raggruppamenti temporanei e consorzi, il Codice specifica poi che in


caso di fallimento del mandatario ovvero, qualora si tratti di imprenditore individuale,
in caso di morte, interdizione, inabilitazione o fallimento del medesimo ovvero nei
casi previsti dalla normativa antimafia, la Pubblica Amministrazione pu proseguire il
rapporto con altro operatore economico che sia costituito mandatario nei modi
previsti dal Codice purch abbia i requisiti di qualificazione adeguati ai lavori o servizi
o forniture ancora da eseguire; non sussistendo tali condizioni la Pubblica
Amministrazione pu recedere dal contratto. In caso di fallimento di uno dei
mandanti ovvero, qualora si tratti di imprenditore individuale, in caso di morte,
interdizione, inabilitazione o fallimento del medesimo ovvero nei casi previsti dalla
normativa antimafia, il mandatario, ove non indichi altro operatore economico
subentrante che sia in possesso dei prescritti requisiti di idoneit, tenuto alla
esecuzione, direttamente o a mezzo degli altri mandanti, purch questi abbiano i
requisiti di qualificazione adeguati ai lavori o servizi o forniture ancora da eseguire.
A prescindere dalle ipotesi specifiche di fallimento, nellipotesi di una concessione e
in una fase anche eventualmente antecedente al fallimento, rileva altres lart. 159
del Codice ai sensi del quale in tutti i casi di risoluzione di un rapporto concessorio
per motivi attribuibili al soggetto concessionario, gli enti finanziatori ivi inclusi i titolari
di obbligazioni e titoli similari emessi dal concessionario del progetto potranno
impedire la risoluzione designando una societ che subentri nella concessione al
posto del concessionario e che verr accettata dal concedente (Pubblica
Amministrazione) a condizione che:
a) la societ designata dai finanziatori abbia caratteristiche tecniche e
finanziarie sostanzialmente corrispondenti a quelle previste nel bando di
gara o negli atti in forza dei quali la concessione stata affidata, avendo
comunque riguardo alla situazione concreta del progetto ed allo stato di
avanzamento dello stesso alla data del subentro;
b) l'inadempimento del concessionario che avrebbe causato la risoluzione cessi
entro un determinato termine.

Restituzione degli
impianti al termine
del contratto

Alla fine del rapporto contrattuale, gli impianti dovranno essere riconsegnati alla
Pubblica Amministrazione e dovr essere redatto un verbale di riconsegna.

Legge Applicabile

Andr precisata lapplicabilit della legge italiana, nonch il richiamo alle disposizioni
(ad esempio a quelle del Codice dei Contratti), eventualmente rilevanti per
lesecuzione del contratto.

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Allegati

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Allegato 1: la pubblica illuminazione nel quadro delle smart cities

La definizione di smart city (o di citt intelligente) molto ampia e si concretizza nella possibilit di
trasformare le strutture urbane esistenti attraverso tecnologie innovative per abilitare lerogazione
di servizi in differenti ambiti della vita economica e sociale di un territorio. Lo sviluppo di una smart
citiy consiste cio nella riprogettazione del contesto urbano mediante lo sviluppo di un sistema di
reti interconnesse che permetta di gestire in modo integrato tecnologie ed informazioni. I sistemi di
smart city permettono, infatti, di adottare decisioni in modo dinamico, sulla base di milioni di
informazioni che insorgono e variano nel tempo: traffico, precipitazioni, domanda di energia,
inquinamento, disponibilit di parcheggi, disponibilit e posizione dei mezzi di trasporto pubblico,
stato di riempimento dei cassonetti dei rifiuti sono solo alcuni esempi delle informazioni che,
adeguatamente processate e correlate, permetterebbero di organizzare in modo pi efficace ed
efficiente molteplici attivit.
Le infrastrutture di pubblica illuminazione risultano particolarmente adatte a tale scopo proprio per
la loro distribuzione capillare sul territorio che le rende un elemento urbano particolarmente adatto
allimplementazione di questi modelli innovativi di sviluppo urbano. Una pubblica Amministrazione
che intraprende investimenti sulla rete di pubblica illuminazione pu quindi decidere di non limitarsi
alladeguamento e al miglioramento dellefficienza energetica del sistema, ma anche, di includere
la progettazione di soluzioni
in ottica smart cities. Lanalisi delle opportunit derivanti
dallintegrazione di tecnologie per lo sviluppo di servizi innovativi nelle infrastrutture di pubblica
illuminazione e la relativa valutazione di sostenibilit economica e finanziaria non vengono trattate
nel presente documento. Le soluzioni tecnologiche adottabili sono, infatti, molteplici e altrettanto
numerosi sono i modelli di business adottabili per implementare servizi di questa natura; ne deriva
che tali valutazioni devono essere condotte caso per caso dalle pubbliche amministrazioni
competenti. Si sottolinea, tuttavia, che non tutte le soluzioni possibili per implementare una
strategia di sviluppo di citt intelligente presentano un profilo di sostenibilit dal punto di vista
economico e finanziario e che pertanto, tali interventi possono, in alcuni casi, migliorare il business
plan di un intervento, in altri, peggiorarlo. A tale riguardo si sottolinea che limplementazione di un
progetto di smart cities non si limita alla necessit di dotare strutture urbane gi esistenti di sensori
per la raccolta delle informazioni dal territorio ma anche alla necessit di collegare tali sensori a
reti di telecomunicazione che abilitino la trasmissione delle informazioni raccolte sul territorio.

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Allegato 2: la propriet dellinfrastruttura e la procedura per il riscatto dei pali

Qualora le Amministrazioni locali intendano affidare ad un soggetto terzo la gestione del servizio di
efficientamento energetico, va anzitutto considerato il tema della propriet dellinfrastruttura
esistente.
Com noto, non tutti gli impianti esistenti sono necessariamente di propriet dellAmministrazione;
anzi, normalmente nel tempo si sono sedimentate molte opere realizzate da ENEL, e rimaste in
sua propriet, cos come interventi realizzati dai singoli gestori del servizio di illuminazione
pubblica e parimenti rimaste nella propriet di questi ultimi.
Affinch lAmministrazione locale possa esternalizzare la gestione del servizio e le opere di
riqualificazione energetica, tuttavia, la propriet pubblica costituisce un presupposto necessario,
perch, diversamente, un confronto competitivo per lindividuazione del gestore non sarebbe
praticabile, data lasimmetria di partenza in forza della quale il proprietario privato sarebbe lunico a
potersi candidare per la gestione del servizio.
LAmministrazione che non dispone della propriet degli impianti pu, tuttavia, decidere di avviare
la procedura di riscatto dellinfrastruttura seguendo le modalit indicate dal DPR 902/86.
La finalit del riscatto non solo quella di consentire ai Comuni lassunzione diretta dei servizi, ma
anche, e soprattutto se non esclusivamente, quella di garantire la disponibilit degli impianti in
modo da individuare la migliore modalit di gestione del servizio mediante lindizione di una gara
pubblica.
Pur se riguardante il settore del gas, anche la giurisprudenza costituzionale conferma che il
riscatto uno strumento finalizzato alla riorganizzazione del servizio in vista di un assetto pi
confacente alle esigenze della collettivit (Corte Cost., 14 maggio 2008, n. 132).
La legge individua una precisa sequenza procedimentale per giungere al riscatto della propriet
degli impianti che include una metodologia per lanalisi dello stato di consistenza dellinfrastruttura
e la definizione di un indennizzo per il gestore-proprietario.
La procedura per il riscatto della propriet dellinfrastruttura di cui al DPR 902/86 articolata come
segue:

per lavvio della procedura e per la sua notifica necessaria una delibera consiliare che d
mandato alla Giunta e allUfficio Tecnico per procedere ;

entro 30 giorni dalla data della deliberazione, la Pubblica Amministrazione deve notificare
al proprietario l'atto di preavviso a mezzo ufficiale giudiziario;

entro 30 giorni dalla notifica, il proprietario deve redigere lo stato di consistenza degli
impianti e trasmetterlo allAmministrazione che a sua volta(entro 30 giorni) deve
comunicargli il proprio accordo o le eventuali osservazioni e proposte di rettifica;

nel caso in cui il proprietario non provveda, lAmministrazione pu redigere lo stato di


consistenza entro 120 giorni dalla scadenza del termine fissato per il proprietario il quale ha
poi 15 giorni di tempo per presentare eventuali controdeduzioni in assenza delle quali lo
stato di consistenza si intende accettato;

se il proprietario presenta controdeduzioni, lAmministrazione ha 15 giorni per verificarle e


per redigere una lettera di accordo che comunica al proprietario;
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il proprietario ha 30 giorni per presentare eventuali ulteriori controdeduzioni.

Lo stato di consistenza costituisce la base per la determinazione dell'indennit di riscatto, tenuti


presenti i criteri fissati dall'art. 24 del testo unico 15 ottobre 1925, n. 2578. Ove fra le parti non
sussistono contestazioni circa la determinazione della predetta indennit, l'accordo relativo deve
risultare da una convenzione stipulata in forma pubblica amministrativa fra la Pubblica
Amministrazione e il proprietario.
Nei giorni successivi allaccordo, il proprietario deve presentare il conto economico per il riscatto
dellimpianto con indicazione del valore degli impianti a titolo di indennizzo.
Per valutare tale indennizzo lAmministrazione deve considerare il degrado che gli impianti hanno
subito nel tempo, lo stato di obsolescenza degli apparecchi di illuminazione e la loro rispondenza
agli standard definiti dalla legge. Non raro che il valore residuo degli impianti sia pari a zero.
A questo punto, la Pubblica Amministrazione pu alternativamente :

accettare lindennizzo ed acquisire gli impianti;

accettare lindennizzo proposto riservandosi di procedere, in seguito a verifiche di natura


tecnico-economica sugli impianti, alla decurtazione dellindennizzo proposto;

effettuare una propria valutazione sugli impianti e comunicare formalmente la propria


offerta al proprietario: in tal caso e indipendentemente dalla ricezione della comunicazione
di accettazione della proposta da parte del proprietario, la Pubblica Amministrazione pu
procedere ad acquisire la propriet degli impianti.

Ovviamente nel secondo e nel terzo caso, aumentano le probabilit che venga avviata una
procedura arbitrale con conseguente nomina di periti per la valorizzazione economica degli
impianti.

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Allegato 3: la gestione del servizio di illuminazione pubblica nel quadro


normativo

In base a quanto unanimemente sostenuto dalla pi recente giurisprudenza amministrativa,


lilluminazione pubblica rappresenta un servizio pubblico locale a rilevanza economica, posto che
le attivit afferenti alla messa a norma, adeguamento, manutenzione e gestione della rete e degli
impianti di illuminazione pubblica insistenti sul territorio comunale configurano un servizio pubblico
locale, attesa la loro utilit per obiettive esigenze della collettivit e la loro funzionalit al
perseguimento di scopi sociali e di sviluppo della societ civile.
La stessa qualifica vale anche per le attivit connesse alla realizzazione di nuove reti e impianti
strumentali allerogazione del servizio comunale di pubblica illuminazione, e ci alla luce del fatto
che trattasi comunque di attivit caratterizzate, sul piano soggettivo, dal perseguimento di scopi
sociali e di sviluppo della societ civile, selezionati in base a scelte di carattere eminentemente
politico, quanto alla destinazione delle risorse economiche disponibili ed allambito di intervento, e,
su quello soggettivo, dalla riconduzione diretta o indiretta ad una figura soggettiva di rilievo
pubblico.
Pertanto, sulla base del quadro normativo attualmente vigente (che, dopo labrogazione dellart.
23bis, d.l. n. 112/2008, e della sentenza della Corte costituzionale n. 199/2012, rappresentato
dalle disposizioni dellordinamento comunitario), il servizio di illuminazione pubblica pu essere in
astratto affidato:

in house;

ad una societ mista affidataria del servizio in cui il socio privato sia scelto mediante
procedure ad evidenza pubblica;

a un soggetto terzo, mediante procedura ad evidenza pubblica.

Laffidamento in house ammesso in presenza di due rigorose condizioni: la prima che lente
affidatario sia assoggettato da parte dellamministrazione affidante ad un controllo analogo a
quello esercitato sui propri organi, requisito che implica, anzitutto, che i soci pubblici detengano la
totalit delle partecipazioni e, in secondo luogo, che siano dotati di poteri decisionali (direttivi,
ispettivi e di nomina) idonei a determinare una influenza determinante sia sugli obiettivi strategici
che sulle decisioni importanti della societ; la seconda richiede che la societ realizzi la parte pi
importante della propria attivit con gli enti soci.
Laffidamento a societ mista consiste nel fatto che il servizio viene affidato ad una societ di cui
sono parte lente pubblico (o gli enti pubblici) nel cui territorio il servizio dovr essere reso, nonch
uno o pi soci privati. Questi soci dovranno essere scelti con una procedura ad evidenza pubblica
a doppio oggetto: lente affidante non dovr infatti limitarsi alla mera ricerca del socio ma dovr
altres indicare: il tipo di societ, il valore dellapporto societario richiesto, il modello di governance
pubblico-privato, i compiti operativi connessi alla gestione del servizio, la durata della concessione,
le modalit di uscita del socio privato una volta rimesso a gara il servizio.
Infine, la terza modalit prevede laffidamento del servizio a un soggetto terzo scelto mediante
gara. Secondo la definizione normativa di partenariato pubblico privato, sia la societ mista, sia
laffidamento a un soggetto terzo, individuato con gara, delle attivit rivolte alla progettazione,

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costruzione, la gestione o la manutenzione di unopera pubblica o alla fornitura di un servizio si


possono configurare come PPP.53
Per scegliere la modalit di organizzazione del servizio di illuminazione pubblica, pertanto, la
Pubblica Amministrazione dovr tenere in considerazione che:
(1) esiste uno specifico obbligo per le Amministrazioni pubbliche di adottare misure di
contenimento dei consumi e di efficientamento energetico:
(2) questo implica di prescegliere quelle modalit di organizzazione del servizio che non
includano soltanto le attivit volte a fornire illuminazione, ma che contengano anche
specifici interventi volti allefficienza energetica;
(3) fra queste modalit, la stessa norma che impone ladozione di misure di efficientamento
(d.l. n. 52/2012) indica lo strumento del partenariato pubblico privato come forma per
adempiere a questo obbligo;
(4) le caratteristiche del partenariato pubblico privato, come qualificato dallordinamento
vigente, si rinvengono anche in alcune modalit di affidamento del servizio attualmente
ammesse e in particolare nella societ mista e nellaffidamento a terzi, laddove entrambe
queste forme comprendano il finanziamento totale o parziale a carico di privati, anche in
forme diverse, di tali prestazioni.

53

Tenendo conto delle complessit che caratterizzano la costituzione e la successiva gestione di una societ mista
pubblico-privata, come visto, lintero documento incentrato sulla strutturazione di modelli di partenariato cd.
contrattuale e non istituzionalizzato.

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Allegato 4: la valutazione economico-finanziaria - approfondimenti

La convenienza economica: indici di redditivit


La valutazione della convenienza economica associata ad unoperazione di PPP si basa sul
calcolo di due indicatori: il TIR ed il VAN.

IL TASSO INTERNO DI RENDIMENTO (TIR)

E il tasso di attualizzazione che rende nulla la somma algebrica dei flussi di cassa in un
dato periodo;

Indica il massimo costo del capitale che rende un progetto economicamente conveniente;

Formula:
n
CFt
CFt

t
t
t 0 (1 TIR)
t 0 (1 TIR)
n

Dove:
CFt= Flussi di cassa nel periodo t-esimo (Cash Flows)
TIR= tasso interno di rendimento
n= ultimo anno considerato nel piano previsionale

Criterio del TIR per decisioni di investimento: unopportunit di investimento


economicamente conveniente quando il TIR supera il suo costo del capitale, ovvero il
costo delle fonti necessarie per finanziare linvestimento. Va rifiutato un investimento in cui
il TIR sia inferiore al costo del capitale.

TIR DI PROGETTO:

Esprime in termini percentuali la


redditivit di un progetto di investimento,
intesa come capacit dello stesso di
generare flussi di cassa futuri positivi;

Si basa sul calcolo dei flussi di cassa


operativi (Project Cash Flows o FCFOunlevered).

TIR DEGLI AZIONISTI:

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Esprime in termini percentuali la


redditivit dei flussi di cassa relativi agli
azionisti,
ovvero
la
capacit
dellinvestimento di pagare il servizio del
debito e di remunerare gli azionisti;

Si basa sul calcolo dei flussi di cassa


degli azionisti (Shareholders Cash
Flows o FCFE-levered).

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IL VALORE ATTUALE NETTO (VAN)

Esprime in termini monetari il valore creato o distrutto dal progetto di investimento ed il suo
contributo alla creazione di valore per gli azionisti;

Il VAN calcolato come somma algebrica del valore di ogni flusso di cassa futuro
attualizzato impiegando il costo del capitale del progetto (i) .

Formula:
n

VAN
t 0

CFt

(1 i )t

t 0

CFt

(1 i )t

Dove:
CFt= Flussi di cassa nel periodo t-esimo (Cash Flows)
i= Tasso di attualizzazione
n= ultimo anno considerato nel piano previsionale

Criterio del VAN per decisioni di investimento: un progetto di investimento


infrastrutturale economicamente conveniente quando presenta un VAN maggiore o
uguale a zero. Un intervento non economicamente conveniente se presenta un VAN
negativo. Tuttavia, nella prassi si accettano valori del VAN prossimi allo zero.

VAN DI PROGETTO

VAN DEGLI AZIONISTI

Esprime in termini monetari il valore


creato o distrutto dal progetto nel
momento della valutazione.

Esprime in termini monetari il valore


creato o distrutto dallinvestimento
effettuato dagli azionisti.

Nel calcolo del VAN di progetto, si


considerano i FCFO attualizzati. Il tasso
di attualizzazione usato il WACC
(costo medio ponderato del capitale)
dato da:

Nel calcolo del VAN degli azionisti, si


considerano i FCFE attualizzati. Il tasso
di attualizzazione il costo dellequity
(Ke), ossia il rendimento atteso
dallinvestitore54:

WACC Kd

Ke Rf (Rm Rf )

D
E
(1 ) Ke
DE
DE

Dove:

Dove:

Rf= Tasso di rendimento delle attivit prive di rischio


(Risk Free Rate)
Rm= Tasso di rendimento medio del mercato azionario
Rm-Rf= Premio per il rischio generale di mercato
= coefficiente di volatilit o di rischiosit sistematica
dellazienda.

Kd = costo del debito


Ke = costo dellequity
D = Debito
E = Equity

D
leva finanziaria
DE

= aliquota fiscale

54

Si segnala che allinterno del modello excel allegato il costo dellequity, per esigenze si semplificazione, rappresenta
un dato di input.

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IL PAYBACK PERIOD
Pu essere altres utilizzato il Payback period al fine di ricercare lintervallo di tempo necessario
per recuperare integralmente, grazie ai ricavi della fase di gestione, le spese di investimento
iniziali.
Il Payback period semplice dato dalla seguente formula:

Il Payback attualizzato viene invece calcolato secondo la seguente formula:

( ) (1

+ )

=0

dove:
F(t)=flussi di cassa operativi del periodo di gestione
k= costo del capitale (WACC)
F0= investimento inziale

La sostenibilit finanziaria: indici di bancabilit


Per sostenibilit finanziaria di unoperazione di PPP, si intende la capacit di un progetto di
investimento infrastrutturale di generare flussi di cassa tali da garantire il rimborso dei
finanziamenti accesi e la remunerazione degli investitori privati coinvolti nella realizzazione e
gestione dellopera (c.d. azionisti). Gli indicatori di bancabilit convenzionalmente usati nella
verifica delle condizioni di sostenibilit sono: il DSCR e il LLCR.
DEBT SERVICE COVER RATIO (DSCR)

Esprime la capacit dellinvestimento di rimborsare il servizio del debito in ciascun anno di


gestione operativa del progetto, per tutta la durata del finanziamento.

Lindicatore calcolato su base annua, come rapporto tra il flusso di cassa operativo del
progetto ed il servizio del debito (somma tra la quota capitale e la quota interessi).

Formula:

DSCR
Dove:
FCOt= Flussi di cassa operativi nellanno corrente t-esimo
Kt= quota capitale da rimborsare nellanno t-esimo
It= quota interessi da ripagare nellanno t-esimo

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FCOt
Kt It

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LOAN LIFE COVER RATIO (LLCR)

Esprime la capacit del progetto di generare flussi di cassa positivi (i.e. risorse finanziarie)
dopo aver ripagato il servizio del debito.

Lindicatore esprime il rapporto tra il valore attualizzato dei flussi di cassa operativi per il
servizio del debito sommati alla riserva di cassa per il servizio del debito, sul debito
residuo (outstanding).

Formula:
sm

LLCR

FCOt

(1 i)

t s

Dt

Dove:
s= periodo di valutazione dellindicatore
s+m=ultimo periodo di rimborso del debito
FCOt= flusso di cassa per il servizio del debito
D= debito residuo (outstanding) al periodo t-esimo
i= tasso di attualizzazione dei flussi di cassa
R= eventuale riserva a servizio del debito accumulata al periodo di valutazione (Debt Reserve)

La raccolta delle informazioni relative alla valutazione economico-finanziaria del progetto di


investimento propedeutica non solo alla determinazione della volont della PA di procedere
nelloperazione di PPP, ma costituisce altres la base per la selezione del tipo e dellentit del
contributo pubblico pi congruo alla specifica operazione.

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