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Il presente documento e i relativi allegati sono stati redatti a cura di Finlombarda Finanziaria per
lo sviluppo della Lombardia S.p.A. che si avvalsa, per i contenuti di carattere giuridico, del
supporto di Legance - Avvocati Associati.
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Avvertenze
Il presente documento dedicato al tema della riqualificazione energetica
degli impianti di pubblica illuminazione attraverso partnership tra soggetti
pubblici e privati. Lobiettivo del documento quello di descrivere in linea
generale gli aspetti di maggior rilevo che caratterizzano il Partenariato
Pubblico Privato in tale settore, evidenziare i vantaggi che potrebbero
derivarne e le principali criticit nonch fornire alcune indicazioni operative
per la realizzazione di questo tipo di operazioni.
Le indicazioni contenute in questo documento sono di carattere generale e
non offrono un quadro esaustivo delle soluzioni che unamministrazione
comunale pu adottare per giungere alla messa a norma e alla
riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione. Esso
intende indicare un possibile approccio attraverso il quale, nellattuale
contesto di limitata capacit di spesa degli enti pubblici territoriali, possibile
sostenere gli investimenti in questo settore.
Il presente documento non intende costituire un parere, un suggerimento
dinvestimento o un giudizio su fatti, persone o societ. Finlombarda S.p.A.
non si assume alcuna responsabilit per un uso improprio delle informazioni
fornite e del contenuto del presente documento.
vietata la riproduzione, totale o parziale, in qualsiasi forma o mezzo e di
qualsiasi parte del presente documento senza lautorizzazione scritta da
parte della Regione Lombardia.
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Indice
PREMESSA ................................................................................................................................................ 6
PARTE PRIMA: COSA FARE PRIMA DI AVVIARE UN INTERVENTO IN PPP ........................................... 8
Introduzione ............................................................................................................................................... 9
1.
2.
3.
4.
PARTE SECONDA: AVVIO DELLA PROCEDURA PER LAFFIDAMENTO DI UN CONTRATTO EPC .....31
5. Il Partenariato Pubblico Privato e lutilizzo di contratti per gli interventi di efficientamento
energetico .................................................................................................................................................32
6.
7.
ALLEGATI..................................................................................................................................................58
Allegato 1: la pubblica illuminazione nel quadro delle smart cities .......................................................59
Allegato 2: la propriet dellinfrastruttura e la procedura per il riscatto dei pali ...................................60
Allegato 3: la gestione del servizio di illuminazione pubblica nel quadro normativo ...........................62
Allegato 4: la valutazione economico-finanziaria - approfondimenti .....................................................64
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Premessa
Le presenti Linee Guida hanno lobiettivo di dare indicazioni alle Pubbliche Amministrazioni
lombarde su come impostare operazioni di Partenariato Pubblico Privato (di seguito anche PPP)
per la riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione.
Negli ultimi anni, infatti, lefficienza energetica ha assunto unimportanza crescente nel dibattito e
nelle politiche comunitarie divenendo uno dei principali driver individuati dalla strategia energetica
dellUnione Europea per la lotta ai cambiamenti climatici (Pacchetto Clima-Energia 2020) che
pone, entro il 2020, obiettivi in termini di riduzione della CO2 (-20%), aumento della produzione di
energia da fonti rinnovabili (+20%) e aumento del risparmio energetico (-20%).
Per efficienza energetica di un sistema sintende la capacit dello stesso di sfruttare lenergia che
gli viene fornita per soddisfare un fabbisogno; nel caso dei sistemi di pubblica illuminazione
lefficienza energetica degli impianti , pertanto, misurabile in termini di quantit di energia elettrica
consumata per soddisfare le funzioni di utilit sociale attribuite al servizio. La possibilit di
intervenire nella riqualificazione energetica di impianti di illuminazione pubblica, con differenti
opzioni tecnico-ingegneristiche, rappresenta oggi una grande opportunit sotto tre differenti profili:
Lilluminazione pubblica rientra tra le opere di urbanizzazione primaria che svolgono le seguenti
funzioni di pubblica utilit: garantire la visibilit nelle ore buie; garantire la sicurezza per il traffico
stradale veicolare; conferire un maggiore "senso" di sicurezza fisica e psicologica alle persone e
quindi aumentare la qualit della vita sociale e delle attivit serali; valorizzare le strutture
architettoniche e ambientali.
La pubblica illuminazione rappresenta, quindi, un investimento dovuto per le Pubbliche
Amministrazioni pur non offrendo un ritorno economico diretto. Il servizio rappresenta una voce di
spesa significativa nei bilanci delle amministrazioni comunali: i dati ISTAT relativi alle spese delle
amministrazioni comunali per funzione (anno 2012) evidenziano come il servizio di illuminazione
pubblica incida per il 3% circa sulle spese correnti (a livello di impegni) dei Comuni italiani per un
importo annuo di circa 1,4 miliardi di euro, di cui 245 milioni relativi alla Lombardia. Il peso non
marginale che questo servizio riveste sulla finanza pubblica e sul bilancio energetico nazionale pu
essere in parte attribuito alla scarsa efficienza energetica degli impianti e alle ridotte risorse
economiche che gli enti locali possono destinare al miglioramento del servizio.
Questo settore rappresenta, tuttavia, un campo di prova per le Pubbliche Amministrazioni per
adottare soluzioni tecnologiche innovative che permettano, da un lato, di superare le criticit e i
problemi propri di un sistema tecnologicamente obsoleto e molto costoso in termini gestionali,
manutentivi, di sicurezza e di impatto ambientale e, dallaltro, di cogliere le opportunit derivanti dal
progresso tecnologico che si concretizzano in interventi di adeguamento e riqualificazione
energetica degli impianti in grado di elevare gli standard di sicurezza e gestionali e di minimizzare
gli impatti ambientali.
Questo documento non entra nel merito di specifiche soluzioni tecnico-ingegneristiche ma, in
questa sede, sembra opportuno inquadrare le principali aree di intervento che permettono di
aumentare lefficienza di sistemi per la pubblica illuminazione:
Gli interventi che riguardano la sostituzione delle sorgenti luminose possono essere valutati
attraverso lanalisi delle caratteristiche di efficienza luminosa, affidabilit e vita utile; invece gli
interventi sui sistemi di gestione del servizio riguardano limpiego di tecnologie che permettono la
gestione, anche in tempo reale o per intervalli di tempo, dei parametri illuminotecnici in modo da
modulare le prestazioni degli impianti in base agli effettivi fabbisogni di servizio.
Oltre agli interventi che interessano direttamente gli impianti di pubblica illuminazione e che
determinano risparmi energetici e di costo derivanti da una maggiore efficienza dellinfrastruttura,
si sottolinea che queste operazioni possono comprendere anche la ridefinizione delle condizioni di
fornitura di energia elettrica, elemento che, sebbene non direttamente finalizzato alla riduzione dei
consumi, pu portare benefici in termini economici e quindi di redditivit complessiva del progetto
di efficientamento energetico.
La rilevanza che ad oggi hanno assunto tali tematiche si scontra tuttavia con la presenza di tre
principali barriere agli investimenti per la riqualificazione energetica in ambito pubblico:
finanziaria, legata alla difficolt da parte degli enti locali di reperire le risorse necessarie per
realizzare gli investimenti;
Obiettivo delle presenti linee guida quello di fornire indicazioni operative per implementare
interventi di efficienza energetica della pubblica illuminazione mediante modelli di Partenariato
Pubblico Privato (PPP) che possano aiutare le amministrazioni pubbliche locali a superare le citate
barriere agli investimenti.
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Introduzione
la riduzione del rischio di costruzione: la scelta di una procedura di PPP non implica, di per
s, minori tempi o costi di realizzazione degli interventi di riqualificazione degli impianti ma
consente di allocare questo rischio sul soggetto aggiudicatario della procedura di PPP,
liberando la Pubblica Amministrazione dal costo legato a ritardi e/o incrementi dei costi di
costruzione;
il trasferimento dei principali rischi associati alla fase di esercizio con particolare riferimento
alla disponibilit degli impianti e al rispetto degli standard di servizio definiti dalla Pubblica
Amministrazione;
Per ottenere tali benefici, diventa pertanto fondamentale implementare modelli di intervento che si
caratterizzano per un approccio integrato che prevede in capo al soggetto privato:
lo sviluppo progettuale;
Sulla base di tali premesse, si evidenzia che una corretta analisi di fattibilit dellinvestimento in
PPP non pu prescindere dalla verifica di condizioni di sostenibilit economica e finanziaria
delloperazione e del rispetto dei vincoli di finanza pubblica, prendendo in esame sia la fase di
realizzazione, sia la fase di gestione dellopera.
Documento pubblicato con cadenza periodica da Eurostat. Allinterno delle presenti linee guida si fa riferimento alla
versione di Agosto 2014.
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Si fa presente che la Pubblica Amministrazione pu anche decidere di affidare ulteriori servizi che esulano dal risparmio
energetico agendo in ottica smart city. Per ulteriori approfondimenti, si veda lallegato 1 al presente documento.
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1.
Nellambito della riqualificazione energetica della pubblica illuminazione, lapplicazione del PPP
trova espressione nellEnergy Performance Contract (EPC)3 abbinato allistituto del Finanziamento
Tramite Terzi (FTT).
Attraverso lEPC, infatti, un soggetto (solitamente una societ di servizi energetici) si obbliga al
compimento - con propri mezzi finanziari o con mezzi finanziari di terzi - di una serie di servizi e di
interventi integrati volti alla riqualificazione e al miglioramento dellefficienza di un sistema
energetico (un impianto o un edificio) di propriet di altro soggetto (beneficiario), verso un
corrispettivo (canone) correlato allentit dei risparmi energetici (preventivamente individuati in fase
di analisi di fattibilit) ottenuti in esito allefficientamento del sistema.
Il FTT, sulla base della definizione contenuta nel D.Lgs. 115/2008, , invece, uno strumento
contrattuale che costituisce una tipica modalit di attuazione del contratto EPC e rappresenta un
accordo che comprende un terzo (generalmente un istituto di credito) che fornisce i capitali per
lattuazione della misura di efficientamento energetico.
Va tuttavia considerato che la realizzazione di interventi di efficienza energetica passa attraverso
la valutazione di differenti opzioni tecnologiche e gestionali che presuppongono approfondite
conoscenze tecnico-ingegneristiche e unanalisi della sostenibilit economica e finanziaria degli
investimenti. La crescente attenzione allefficienza energetica e la complessit intrinseca di questi
investimenti ha portato alla nascita e al consolidamento di operatori specializzati: le Energy
Service Company (ESCo).
Le ESCo sono definite dal D.Lgs. 115/2008 come persona fisica o giuridica, che fornisce servizi
energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei
locali dell'utente e ci facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei
servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica
conseguito e sul raggiungimento di altri criteri di rendimento stabiliti. Una ESCo quindi un
operatore economico che finanzia, sviluppa, installa e gestisce progetti di efficienza energetica.
Le ESCo sono quindi soggetti specializzati in grado di offrire al loro cliente:
la realizzazione dellintervento;
Indipendentemente della natura del partner privato al quale viene affidata la gestione e
lefficientamento energetico dellinfrastruttura di pubblica illuminazione, le operazioni descritte nel
presente documento si caratterizzano per:
Tale modello contrattuale, come si vedr pi in dettaglio nella seconda parte del presente documento, previsto nel
nostro ordinamento allart. 2, co. 2, lett. n) del D.Lgs. 102/2014.
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2.
2.1.
Il ricorso a modelli di PPP per la riqualificazione energetica e la gestione degli impianti di pubblica
illuminazione dovrebbe essere il frutto di un attento processo di programmazione volto, in primo
luogo, a valutare lapplicabilit di tali modelli al caso concreto.
LAmministrazione che decide di indire una gara pubblica per la riqualificazione energetica e la
gestione del servizio di pubblica illuminazione deve acquisire informazioni sulle caratteristiche
dellinfrastruttura da affidare in gestione. Tali informazioni generalmente sono raccolte in un
documento che definisce lo stato di consistenza dellinfrastruttura in termini di:
La propriet pubblica della rete rappresenta il primo presupposto fondamentale per poter bandire
una gara in PPP. Pertanto, la Pubblica Amministrazione che non dispone della propriet degli
impianti e intende ricorrere al PPP deve avviare la procedura per il riscatto dellinfrastruttura
indicata nel DPR 902/86 (Cfr. Allegato 2). Il riscatto degli impianti pu risultare pi difficoltoso nel
caso di linee elettriche promiscue (linee di alimentazione dellinfrastruttura coincidono con la rete di
distribuzione dell'energia elettrica). In questi casi la Pubblica Amministrazione, per garantire la
continuit del servizio pur senza affidare la gestione per un periodo lungo, potrebbe stipulare una
convenzione per la gestione provvisoria dell'impianto e predisporre e attuare tutte le operazioni
necessarie per leventuale riscatto e separazione degli impianti (c.d. spromisquamento delle linee).
Verificati tali presupposti la Pubblica Amministrazione potr bandire la gara per affidare il servizio.
Per approfondire le possibili modalit di affidamento di un servizio pubblico locale - quale la
pubblica illuminazione - possibile consultare lAllegato 3 al presente documento.
La Pubblica Amministrazione deve, inoltre, dare evidenza nella determina a contrarre, che stata
compiuta una verifica con riferimento alla possibilit di acquistare tramite Consip. A tal proposito,
sar necessario verificare lesistenza di convenzioni attive in Lombardia del tipo Servizio Luce e,
in caso di esito positivo, dimostrare che loggetto del servizio che si intende affidare differisce da
quello contenuto nelle convenzioni Consip.
2.2.
La Pubblica Amministrazione, per verificare i presupposti di un PPP nella settore della pubblica
illuminazione, deve conoscere a fondo le caratteristiche prestazionali dellinfrastruttura. Ci
rappresenta un elemento fondamentale per comprendere, da un lato, come intervenire dal punto di
vista tecnico-ingegneristico per ridurre i costi di gestione del servizio e, dallaltro, per comprendere
se le ipotesi progettuali garantiscano la sostenibilit economica e finanziaria dellinvestimento per il
partner privato e dunque rendano di fatto applicabile il PPP.
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Tali aspetti possono impattare sul risparmio energetico potenziale, sul livello di investimento
necessario per riqualificare gli impianti e, conseguentemente, sui tempi di rientro dellinvestimento
e sulla redditivit potenziale del partner privato e del progetto. Posto che ogni progetto di
riqualificazione energetica presenta specificit che devono essere valutate nel dettaglio, di seguito
si riportano alcuni concetti generali che possono aiutare a comprendere, in fase preliminare, se
unoperazione di riqualificazione energetica possa soddisfare le condizioni base per un PPP.
Con riferimento al primo aspetto, si evidenzia che, infrastrutture di pubblica illuminazione che
contano un numero limitato di punti luce, pur presentando corpi illuminanti obsoleti, possono non
presentare un potenziale di risparmio tale da garantire una sufficiente remunerazione al privato. Di
norma si tende a considerare attrattiva per un privato la gestione di uninfrastruttura composta da
almeno 1.000 1.500 punti luce; ci non esclude che anche infrastrutture con un minor numero di
corpi illuminanti possono essere ritenute attrattive da potenziali partner privati o che, viceversa,
infrastrutture con un maggior numero di pali non presentino le condizioni per un PPP.
Anche lo stato di obsolescenza dellinfrastruttura rappresenta un elemento di primaria importanza
nel valutare lopportunit di un progetto di riqualificazione energetica in PPP. In linea generale, si
pu valutare positivamente la presenza di corpi illuminanti obsoleti in quanto, ci, pu significare la
presenza di un elevato potenziale. Tuttavia, possibile che infrastrutture dotate di corpi illuminanti
obsoleti non presentino un elevato potenziale di risparmio a causa della necessit di adeguare le
nuove installazioni agli standard di legge aumentando il voltaggio dei nuovi corpi illuminanti. Altro
aspetto da tenere in considerazione in questa fase preliminare allavvio della procedura per
lindividuazione del partner privato, riguarda lo stato di degrado dei supporti dei corpi illuminanti
(lampioni/pali); infatti la sostituzione di questi elementi rappresenta un investimento senza alcun
ritorno economico diretto poich non determina un risparmio energetico.
Come accennato, anche la natura della rete elettrica che alimenta linfrastruttura un elemento da
considerare per il quale si possono presentare due scenari alternativi:
La mancanza di una rete elettrica dedicata rende impossibile la misurazione delle prestazioni
energetiche dei singoli punti luce e, di conseguenza, la rilevazione puntuale dei risparmi energetici
ottenibili. Anche in questo caso, i costi necessari per la realizzazione di una rete elettrica dedicata
possono incidere negativamente sullattrattivit del progetto, poich, analogamente agli
investimenti sui supporti dei corpi illuminanti, non determina risparmi energetici, ma solo un
aumento dei costi di investimento.
Il prossimo paragrafo affronta pi nel dettaglio gli elementi da considerare in sede di valutazione
preliminare di un PPP.
2.3.
rete di illuminazione pubblica, specie in ordine alle sue caratteristiche tecniche, ai consumi ed ai
costi di gestione, quanto pi puntuale e attendibile pu essere la valutazione di fattibilit
progettuale e di convenienza di un PPP.
La ricognizione degli impianti avr come contenuti essenziali:
lanalisi dei contratti in essere (es. modalit di gestione e manutenzione degli impianti);
tipologie di applicazioni;
tipologia di sostegni;
Il buon esito di unoperazione di PPP dipende innanzitutto dal fatto che loggetto della partnership
con il privato, nel caso specifico la riqualificazione energetica e la gestione della rete di pubblica
illuminazione, rappresenti per il privato una iniziativa economicamente conveniente o, detto in altri
termini, presenti quello che viene normalmente definito equilibrio economico-finanziario. Per
questo motivo, prima di intraprendere le attivit necessarie per implementare un operazione di
PPP, la Pubblica Amministrazione deve effettuare una valutazione economico finanziaria
preliminare finalizzata a verificare se e a quali condizioni lintervento individuato realizzabile
mediante lapporto di capitali privati. Questo si traduce nella verifica di due aspetti:
Per approfondimenti in merito agli indicatori di sostenibilit economica e finanziaria menzionati nella presente sezione
si rimanda allAllegato 4 delle Linee Guida.
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In allegato al presente documento riportato un file di lavoro in Excel PPP per la pubblica
illuminazione_PEF preliminare con relativo manuale di istruzioni che permette di effettuare
concretamente unanalisi finanziaria preliminare e verificare quindi questi aspetti mettendo in
pratica quanto esposto di seguito.
Convenienza economica del Progetto: analisi dei flussi di cassa operativi del progetto
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attribuire ad essi la relativa aliquota IVA (le aliquote variano in relazione alla
tipologia di opere effettuate);
determinare il loro ammortamento (pu essere correlato alla vita utile dei beni
secondo quanto previsto dalle norme contabili e fiscali o essere calcolato
secondo il principio finanziario, ovvero dividendo il costo dellinvestimento per il
numero di anni dellaffidamento).
Ai fini dellottenimento dei certificati bianchi, per inviare proposte di progetto, richieste di verifica preliminare e richieste
di verifica e certificazione, i soggetti proponenti devono collegarsi al Sistema Accreditamento Operatori del GSE e
completare una procedura di accreditamento preliminare e propedeutica allutilizzo dellapplicativo informatico del GSE
relativo ai progetti di efficienza energetica. Inoltre, lart. 16, comma 1 del D. Lgs. 115/2008 prevede che allo scopo di
promuovere un processo di incremento del livello di qualit e competenza tecnica per i fornitori di servizi energetici, con
uno o pi decreti del Ministro dello Sviluppo Economico approvata, a seguito delladozione di apposita norma tecnica
UNI-CEI, una procedura di certificazione volontaria per le ESCO. Con riferimento a quanto sopra, lart. 7, comma 2 del
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Con riferimento, infine, ai costi operativi del progetto, devo essere stimati:
tasso di crescita dei costi e dei ricavi: dovendo tenere conto del tasso di
crescita nel tempo, i costi e i ricavi possono essere adeguati, su base annua,
allandamento dellinflazione previsto per lintero periodo di gestione.
Ladeguamento allinflazione si effettua indicizzando i valori di costi e ricavi
facendo riferimento al tasso di inflazione programmata. Nel caso in cui il
partner privato provveda anche alla fornitura energetica, sar opportuno
adeguare tale componente del canone annuo sulla base dellaumento dei
prezzi che caratterizza lenergia elettrica;
Per il calcolo dei flussi di cassa si pu ricorrere per semplicit al metodo c.d. diretto che consiste
nel calcolare direttamente le entrate e le uscite del progetto nel modo seguente:
decreto ministeriale sui certificati bianchi (decreto del 28 dicembre 2012) indica che decorsi due anni dallemanazione
del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di cui allart. 16 citato nel paragrafo che precede, le societ di servizi
energetici, al fine di presentare i progetti utili per lottenimento dei certificati bianchi, devono possedere la certificazione di
cui alla norma UNI-CEI 11352 .La norma tecnica UNI-CEI 11352, pubblicata ad aprile 2010 e poi modificata nellaprile
2014, definisce i requisiti generali e una lista di controllo per la verifica dei requisiti delle societ che forniscono servizi
energetici volti al miglioramento dellefficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati.
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Al momento di chiusura delle presenti Linee Guida laliquota IRES pari al 27,5%e quella IRAP al 3,9%.
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+ Ricavi operativi
- Costi operativi
= Margine Operativo Lordo (MOL o EBITDA)
- Investimenti
- /+ IVA
+ Contributo in conto capitale (eventuale)
- Imposte figurative
= FCFO (flussi di cassa del progetto o flussi di cassa operativi)
Questo calcolo dovr essere effettuato per ciascun anno di durata dellaffidamento.
Una volta determinati i flussi di cassa operativi, si pu procedere alla valutazione del progetto
attraverso il calcolo di indicatori che consentono di esprimere giudizi relativi alla minore o maggiore
economicit e redditivit dellintervento.
Gli indicatori tipicamente utilizzati sono il TIR di progetto (Tasso Interno di Rendimento, ossia il
tasso medio annuo di rendimento del progetto) e il VAN di progetto (Valore Attuale Netto, ossia il
valore dei flussi di cassa attualizzati generati dal progetto durante la gestione).
Il metodo diretto per il calcolo dei flussi di cassa permette con semplicit di verificare in via
preliminare se lintervento oggetto di possibile PPP in equilibrio economico-finanziario o in che
misura, modificando i valori delle leve a disposizione della Pubblica Amministrazione, pu essere
portato in equilibrio.
Questo significa che, una volta definito un livello di remunerazione dellinvestimento (sulla base dei
valori attuali di mercato potrebbe attestarsi indicativamente tra il 6% e l8%, ma pu essere
maggiore in funzione della rischiosit dellinvestimento per il privato) possibile modificare le
diverse leve a disposizione della Pubblica Amministrazione (ad es.: durata dellaffidmento,
contributo in conto capitale) per verificare che il VAN risulti positivo (o il TIR in linea con i valori
indicati).
Al termine di questa analisi possibile prendere decisioni rilevanti circa lavvio di tutte le attivit
successive per implementare loperazione di PPP. Infatti qualora anche agendo sulle leve di cui
sopra (e di cui si parler pi diffusamente di seguito) il progetto generi un VAN negativo, la
Pubblica Amministrazione dovr valutare come modificare il progetto (rendendolo pi conveniente,
ad esempio, riducendo i costi dinvestimento relativi a spese che non determinano un risparmio
diretto nella successiva gestione delle rete di pubblica illuminazione) oppure abbandonare lipotesi
del PPP.
Un altro indicatore molto utile e intuitivo che pu essere utilizzato per valutare la convenienza del
progetto il Payback period: esso esprime lintervallo di tempo necessario affinch il partner
privato recuperi le spese dinvestimento. In altre parole indica il numero di anni necessari (a partire
dalla conclusione della fase di costruzione) affinch i flussi di cassa cumulati eguaglino
linvestimento iniziale. Esso, come descritto allinterno dellAllegato 4, pu essere calcolato sia in
maniera semplice dividendo linvestimento inziale per i flussi di cassa operativi generati nel corso
della fase di gestione 8 oppure in maniera attualizzata tenendo conto del valore finanziario del
tempo e del costo del capitale (WACC).
In questo caso i flussi di cassa non sono scontati ma semplicemente considerati secondo il loro valore nominale.
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Come detto, questo processo pu essere svolto in due fasi: una fase preliminare ed una fase di
approfondimento. Gi la fase preliminare pu dare indicazioni chiare circa la percorribilit
dellipotesi di avvio di una operazione di PPP. Se in particolare in seguito alla fase di
approfondimento risultano forti evidenze circa la difficolt a raggiungere lequilibrio economico
finanziario, bene valutare bene lopportunit di proseguire nelloperazione. Qualora ci siano
invece margini di possibile interesse per loperazione, pu essere utile completare lanalisi
finanziaria includendo anche la simulazione dei flussi relativi al finanziamento in capo al privato, in
modo da ottenere un analisi dei flussi complessivi del progetto.
Convenienza economica del Progetto: analisi dei flussi complessivi del progetto
Una volta accertato che il progetto in grado di generare un rendimento indipendentemente dalle
modalit di finanziamento, potrebbe essere opportuno completare lanalisi economico-finanziaria
verificando la redditivit dellinvestitore privato nellipotesi che questultimo ricorra al finanziamento
bancario.
In particolare, deve essere ipotizzata una struttura finanziaria intesa come combinazione 9 di
capitale di debito (Kd) e di rischio (Ke)10. Con riferimento al capitale di debito (Kd) necessario
ipotizzare (ad esempio sulla base di un confronto con una banca):
il tasso di interesse;
Si noti che le stime di queste grandezze sono abbastanza aleatorie sia perch dipendono
dallandamento del mercato finanziario, sia perch, soprattutto sui progetti di piccole dimensioni,
sono influenzate in parte rilevante anche dalle caratteristiche del soggetto aggiudicatario.
Con riferimento al capitale di rischio (Ke) si deve ipotizzare il tasso di rendimento atteso
dallinvestitore privato (anche in questo caso i valori possono variare molto con un ordine di
grandezza che si pu ipotizzare tra l8% e il 12%, anche se anche queste sono stime aleatorie).
Il passo successivo da compiere il calcolo dei flussi di cassa complessivi, ossia destinati
allazionista privato (FCFE) nel modo seguente:
Tabella 2: Calcolo dei flussi di cassa dellazionista
FCFO
+ Finanziamenti ottenuti
- Servizio del debito (capitale e interessi)
+ Beneficio fiscale
= FCFE (flussi di cassa dellazionista)
Nel caso in cui sia prevista lerogazione di un contributo in conto capitale, questo va considerato nella determinazione
della leva finanziaria. Pertanto, per calcolare lammontare del debito complessivo bisogna sottrarre al valore degli
investimenti lammontare del contributo pubblico e lequity.
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Partendo dai flussi di cassa operativi (FCFO), va sommato il valore del finanziamento a cui si
sottrae il servizio del debito (comprensivo di quota capitale e quota interessi) e si aggiunge il
beneficio fiscale11.
Una volta ottenuti i flussi di cassa totali (FCFE) per ciascun anno del progetto (dalla costruzione
alla fine della gestione) possibile calcolare il TIR dellazionista e viceversa ipotizzando un tasso
di attualizzazione pari al Ke di cui sopra, possibile verificare se il VAN dellazionista positivo e
prossimo allo zero, condizione che rappresenta in modo sintetico lequilibrio economico finanziario
de progetto.
La sostenibilit finanziaria
Lultima dimensione di analisi la valutazione della sostenibilit finanziaria. Infatti, non tutti gli
investimenti economicamente convenienti risultano poi fattibili dal punto di vista finanziario. La
sostenibilit finanziaria di un progetto pu essere espressa anche in termini di bancabilit
ricorrendo a indicatori capaci di valutare il margine di sicurezza su cui i soggetti finanziatori
possono contare per essere garantiti sul puntuale pagamento del servizio del debito. Gli indicatori
maggiormente utilizzati sono il Debt Service Cover Ratio (DSCR) e il Loan Life Cover Ratio
(LLCR). Valori positivi (nellintorno di 1,3) del DSCR indicano la capacit dellinvestimento di
generare risorse sufficienti a ripagare il sevizio del debito; valori maggiori di 1 del LLCR indicano la
liquidit generata dal progetto dopo aver ripagato il debito.
2.5.
Nei casi in cui i risparmi generati tramite gli interventi di riqualificazione energetica ipotizzati non
siano sufficienti a garantire lequilibrio economico-finanziario dellinvestimento opportuno che la
Pubblica Amministrazione agisca su alcune ipotesi alla base dellintervento di riqualificazione
energetica. Nel dettaglio, si potr agire sulle seguenti leve:
11
Dal momento che sono state calcolate le imposte figurative, necessario calcolare il beneficio derivante dalla
deducibilit degli oneri finanziari nel limite del 30% del reddito operativo lordo (EBIT) secondo quanto disposto dallart.
96 del TUIR. Per le SPV (societ veicolo) la deducibilit totale.
12
In ogni caso necessario che la Pubblica Amministrazione svolga una valutazione di congruit del contributo pubblico
sulla base delle analisi finanziarie ed economiche sopra descritte in modo da verificare se il contributo sia in grado di
garantire la bancabilit e la redditivit del progetto e degli azionisti. Attraverso lanalisi degli indici di redditivit (es. TIR)
si giunge a determinare il livello ottimale di contribuzione pubblica. Se infatti da tali analisi si evince che il contributo
troppo basso o troppo alto ai fini del raggiungimento dellequilibrio economico-finanziario, la Pubblica Amministrazione
pu decidere di modificarlo.
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concessione di una garanzia sul finanziamento o sul rifinanziamento del partner privato al
fine di garantire al soggetto privato di ottenere dei tassi di interesse pi contenuti; anche in
questo caso necessario, come verr descritto nel capitolo successivo, effettuare
unattenta valutazione circa la compatibilit della garanzia con i vincoli di finanza pubblica13;
rialzo percentuale degli investimenti posti a base di gara: agendo su tale leva il decisore
pubblico valuta la fattibilit di un livello ulteriore di investimenti rispetto a quelli inizialmente
previsti; a titolo esemplificativo la Pubblica Amministrazione potrebbe valutare la
convenienza e la sostenibilit per il privato nel realizzare interventi che non incidono
direttamente sul risparmio energetico. Tale leva pu essere utilizzata solo nel caso in cui i
risultati economico-finanziari mostrino la presenza di un livello di remunerazione del privato
superiore a quello definito e sia precisa volont del decisore pubblico effettuare ulteriori
interventi piuttosto che ridurre il proprio livello di esborso monetario.
13
Gli effetti dovuti al ricorso allo strumento della garanzia non sono modellizzabili allinterno dellapplicativo excel
allegato.
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3.
3.1.
Le regole Eurostat
Con riferimento alla possibilit di contabilizzare gli investimenti fuori dal bilancio pubblico,
necessario rispettare le regole stabilite nel Manual on Government Deficit and Debt redatto da
Eurostat e pi volte riprese dalla Corte dei Conti. In base a tali regole, linvestimento di
riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione pu essere registrato allinterno del bilancio
del soggetto privato, anzich della Pubblica Amministrazione, solo se vi forte evidenza che il
privato sopporti la maggior parte dei rischi associati alloperazione.15 In tal modo lAmministrazione
pu non iscrivere nel suo attivo patrimoniale linvestimento realizzato evitando linsorgere di un
debito figurativo, di pari importo, tra le fonti del suo conto del patrimonio. I rischi da considerare per
unoperazione di efficientamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione ai fini della
valutazione dellimputabilit delloperazione al pubblico o al privato afferiscono, alle seguenti
categorie:
14
Lart. 204, co. 1 del TUEL e s.m.i. dispone che l'ente locale pu assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di
finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui
precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito
stipulate e a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in
conto interessi, non supera [] il 10 per cento, a decorrere dall'anno 2015, delle entrate relative ai primi tre titoli delle
entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui.
15
Per i casi particolarmente complessi, in cui il classico approccio basato sulla valutazione dei rischio non fornisca una
chiara indicazione sulla classificazione on/off balance di unoperazione di PPP, il nuovo Manuale Eurostat, sulla base dei
contenuti del nuovo Sistema Europeo dei Conti (SEC 2010), introduce l'applicazione del criterio di controllo. Si tratta
tuttavia di un criterio aggiuntivo e integrativo ai fini dellallocazione dei rischi di progetto.
22
2015 Finlombarda S.p.A.
Da una lettura congiunta del Manual on Government Deficit and Debt e della giurisprudenza della
Corte dei Conti che si andata consolidando nel corso degli anni sul tema del PPP, si forniscono
nella tabella successiva delle esemplificazioni legate al rischio di costruzione e al rischio di
disponibilit anche facendo riferimento ai casi in cui invece il soggetto pubblico a sopportare tali
rischi.
Tabella 3: I rischi primari da presidiare in unoperazione di PPP
Rischio
Definizione
Rischio di
costruzione
Rischio di
disponibilit
Casistiche che
presuppongono un
rischio a carico della
Pubblica
Amministrazione
La Pubblica
Amministrazione copre
sistematicamente i
costi aggiuntivi per
qualsiasi ragione
oppure costretta a
effettuare i pagamenti
anche in caso di
inadempienza della
controparte privata
Gli accordi contrattuali
non prevedono
penalit automatiche e
significative per i livelli
inadeguati di
performance della
controparte oppure nel
caso in cui tali penalit
non vengano applicate
sistematicamente
Oltre allanalisi sul trasferimento del rischio, per una corretta contabilizzazione dellinvestimento, ai
sensi Eurostat, necessario esaminare i seguenti aspetti:
16
Secondo Eurostat dallanalisi dei rischi deve emergere che il soggetto privato sopporti il rischio di costruzione e almeno
uno tra il rischio di disponibilit e il rischio di domanda. Questultimo rischio connesso alla variabilit della domanda per
un particolare servizio indipendentemente dalla performance del partner privato; esso risulta da fattori quali cambiamenti
nelle preferenze dei consumatori, obsolescenza tecnologica, cicli produttivi o tendenze di mercato. Con riferimento al
settore della pubblica illuminazione e alle caratteristiche dellEPC ragionevole ritenere che si possa realizzare il
trasferimento del rischio di costruzione e del rischio di disponibilit. Il rischio di domanda, infatti, non applicabile in
quanto il servizio di pubblica illuminazione non soggetto a fluttuazioni della domanda.
17
I fondi dell'Unione europea non devono essere considerati allinterno del computo del limite del 50%.
23
2015 Finlombarda S.p.A.
clausole per la risoluzione anticipata del contratto: necessario che il contratto preveda il
pagamento di penali da parte del privato in caso di risoluzione anticipata del contratto sia
durante la fase di realizzazione degli interventi sia durante la fase di esercizio per fatti a
esso imputabili direttamente (ad es. ritardi per la conclusione dei lavori, costi addizionali); in
assenza di tali penali il rischio di costruzione e/o di disponibilit continua ad essere
sostenuto dalla Pubblica Amministrazione e dunque limporto dellinvestimento non pu
essere contabilizzato allinterno dei bilanci del soggetto privato.
3.2.
il canone versato dalla Pubblica Amministrazione al soggetto privato incider sul Patto di
Stabilit per il saldo di parte corrente in quanto va contabilizzato tra gli impegni;
eventuali contribuzioni in conto capitale vanno ad impattare sulla spesa in conto capitale ai
fini del Patto di Stabilit; se finanziati con indebitamento, i contributi in conto capitale
gravano sui limiti percentuali alle forme di finanziamento (con riferimento al limite di
indebitamento ex art. 204 del TUEL);
lerogazione di una garanzia sul finanziamento o sul rifinanziamento del partner privato,
incide sul limite di indebitamento: si ricorda che lart. 207 del D.lgs. 267/2000 stabilisce che
gli interessi passivi annui relativi alle operazioni di indebitamento stipulate da terzi e
garantite dalla Pubblica Amministrazione con propria fideiussione rilasciata allistituto
finanziatore concorrono:
a) al calcolo del parametro utilizzato per il limite di indebitamento (interessi passivi su
entrate correnti) e non possono impegnare pi di un quinto di tale limite;
b) ai fini del calcolo dellobiettivo del Patto di Stabilit, rileva, invece, solo il costo
sostenuto dallEnte per il rilascio di tale garanzia.
18
Il limite del 50% si applica con riferimento a tutte le attivit svolte dal privato per una determinata Pubblica
Amministrazione e non si riferisce pertanto alle sole attivit oggetto di uno specifico contratto di PPP.
19
Gli effetti sul Patto di Stabilit e sul limite di indebitamento di seguito descritti fanno riferimento ad unoperazione che
rispetta i parametri Eurostat per la contabilizzazione off-balance dellinvestimento.
24
2015 Finlombarda S.p.A.
4.
4.1.
Alla luce di quanto esposto, la corretta implementazione di un PPP passa attraverso la definizione
ex ante (e di concerto con i principi legati al trasferimento dei rischi richiamati da Eurostat) di una
chiara allocazione dei rischi e di uno schema di premi e penali nella documentazione a base di
gara.
Da un punto di vista metodologico, occorre in primo luogo procedere allindividuazione dei rischi
principali connessi alla realizzazione di progetti di riqualificazione energetica degli impianti di
pubblica illuminazione che attengono alle varie fasi di implementazione dellintervento (gara,
costruzione e gestione) e alla quantificazione dellimpatto economico-finanziario degli stessi. In
secondo luogo, bisogna analizzare i possibili scenari di allocazione tra i soggetti coinvolti e, infine,
individuare le condizioni che garantiscano leffettivo trasferimento (es. penali). Tale processo trova
traduzione in un utile strumento di lavoro che la matrice dei rischi.
4.2.
La matrice dei rischi uno strumento utile per individuare i rischi di un PPP e definirne le possibili
allocazioni/mitigazioni.
Nellambito dellallocazione dei rischi, un aspetto al quale prestare particolare attenzione
lindividuazione delle ipotesi che incidono sulla redditivit dellinvestimento per il partner privato.
Infatti, per evitare di incorrere in ridefinizioni del contratto che potrebbero risultare particolarmente
costose per la Pubblica Amministrazione, necessario prevedere, come si vedr in seguito, delle
clausole che individuino e circoscrivano (ove possibile) in maniera chiara e puntuale le situazioni in
base alle quali si debba procedere alla ridefinizione del contratto. In particolare, vanno previste
tutte le circostanze che influiscono positivamente e negativamente sulla redditivit del progetto (ad
es. eventi straordinari, imprevedibili, non riconducibili alla responsabilit del privato, subentro di
nuove disposizioni normative, ecc.) e, nel caso in cui esse si verifichino, lequilibrio degli obblighi
stabilito nel contratto deve essere ripristinato sempre nel rispetto dei parametri di redditivit stabiliti
in sede di aggiudicazione.
Volendo proporre un esempio di matrice dei rischi con riferimento alla riqualificazione energetica
della pubblica illuminazione, si riporta di seguito una classificazione a titolo non esaustivo dei
25
2015 Finlombarda S.p.A.
principali rischi e una esemplificazione delle possibili leve20 che una Pubblica Amministrazione pu
attivare per mitigarli o per trasferirli concretamente in capo al partner privato.
Tabella 4: Matrice dei rischi per un progetto di riqualificazione energetica degli impianti di pubblica
illuminazione
Tipologie di
rischio
Descrizione
Rischio che le
caratteristiche
dellinfrastruttura non
siano in linea con
laffidamento di un
PPP o che le
informazioni sulla
consistenza degli
impianti non siano
complete
Pubblico
Progettazione
Pubblico e
privato
20
Si segnala che il ricorso alle leve va valutato nel contesto di ogni singola operazione.
26
2015 Finlombarda S.p.A.
Costruzione
Rischio che il
verificarsi di alcuni
eventi possa ritardare
la realizzazione degli
interventi di
riqualificazione
energetica con
possibile incremento
dei costi
Privato
Collaudo
Privato
27
2015 Finlombarda S.p.A.
se prevista lerogazione di
un contributo in conto capitale,
esso deve essere correlato al
reale stato di realizzazione
degli interventi di
riqualificazione energetica;
Modifiche
richieste dalla
Pubblica
Amministrazione
Aumento dei
tassi di
interesse
Rischio di un aumento
dei tassi di interesse
con conseguente
aumento del costo
delliniziativa
Privato
Finanziamento
non disponibile
Privato
Rischio di incremento
dei costi dei fattori
produttivi legati
allerogazione del
servizio
Pubblico e
privato
In genere la Pubblica
Amministrazione ha la garanzia
dei risparmi di energia e dei costi
operativi, che sono definiti ex-ante
ma non sulle variazioni dovute a
fattori esogeni quali il prezzo
dellenergia elettrica e alle
variazioni duso dellinfrastruttura.
Il contratto potr prevedere
meccanismi di adeguamento del
canone alle variazioni dei costi
legati a tali fattori.
Rischi finanziari
Rischi operativi
Fattori produttivi
28
2015 Finlombarda S.p.A.
Manutenzioni e
ristrutturazioni
Cambiamenti nei
livelli quali e
quantitativi di
erogazione del
servizio
Rischio che la
Pubblica
Amministrazione
richieda modifiche agli
standard pattuiti per
lerogazione del
servizio
Pubblico
Rischio di
disponibilit
Privato
Rischio di una pi
rapida obsolescenza
degli impianti
Privato
Obsolescenza
tecnica e
tecnologica
29
2015 Finlombarda S.p.A.
Rischio
dellinsorgenza di
modifiche normative
Pubblico
Cambiamenti nel
quadro
regolamentare
Pubblico e
privato
Cambiamento
della disciplina
fiscale
Pubblico e
privato
Pubblico e
privato
Forza maggiore
Forza maggiore
30
2015 Finlombarda S.p.A.
31
2015 Finlombarda S.p.A.
5.
Il Partenariato Pubblico Privato e lutilizzo di contratti per gli interventi
di efficientamento energetico
21
durata della collaborazione tra pubblico e privato, relativamente ai vari interventi che
compongono lefficientamento energetico nel suo complesso, sufficientemente lunga in
modo da consentire di recuperare linvestimento effettuato e remunerare il capitale
investito;
finanziamento dellintervento garantito dal settore privato: pu anche essere ammesso che
ai finanziamenti privati si aggiungano quote di finanziamento pubblico, ma il finanziamento
privato deve comunque garantire la realizzabilit dellintervento;
ruolo centrale e operativo del soggetto privato con lAmministrazione che si concentra
principalmente sulla definizione degli obiettivi da raggiungere e sulla verifica del loro
raggiungimento;
ricaduta sul soggetto privato della maggior parte dei rischi che attengono alla realizzazione
dellintervento.
32
2015 Finlombarda S.p.A.
6.
6.1.
In via preliminare, si segnala che lEPC il contratto di rendimento energetico con il quale un
soggetto fornitore si obbliga al compimento - con propri mezzi finanziari o con mezzi finanziari di
terzi soggetti - di un progetto avente lo scopo di migliorare lefficienza di un sistema energetico (un
impianto o un edificio) di propriet di altro soggetto (beneficiario), verso un corrispettivo correlato
allentit dei risparmi energetici ottenuti.
Inizialmente disciplinati nellambito della Direttiva CE/32/2006 (recepita in Italia con il D.lgs. n.
115/2008), attualmente i contratti di EPC sono definiti dalla Direttiva 2012/27/UE come accordi
contrattuali tra il beneficiario e il fornitore di una misura di miglioramento dell'efficienza energetica,
verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, laddove siano erogati investimenti
(lavori, forniture o servizi) nell'ambito della misura in funzione del livello di miglioramento
dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica
concordati, quali i risparmi finanziari22.
Rispetto a quanto sopra, si intende per miglioramento dellefficienza energetica, l'incremento
dell'efficienza energetica risultante da cambiamenti tecnologici, comportamentali e/o economici23; e
per efficienza energetica il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, servizi, merci o
energia e l'immissione di energia 24
Ci premesso, il legislatore comunitario, ai fini dellofferta di servizi energetici 25 , segnala la
necessit di fornire informazioni sulle migliori pratiche per i contratti di rendimento energetico e di
utilizzare contratti tipo per i contratti di rendimento energetico che contengano almeno i seguenti
elementi26:
un elenco chiaro e trasparente degli obblighi che incombono a ciascuna parte contrattuale;
22
23
24
25
Il servizio energetico definito come la prestazione materiale, l'utilit o il vantaggio derivante dalla combinazione di
energia con tecnologie o operazioni che utilizzano in maniera efficiente l'energia, che possono includere le attivit di
gestione, di manutenzione e di controllo necessarie alla prestazione del servizio, la cui fornitura effettuata sulla base di
un contratto e che in circostanze normali ha dimostrato di produrre un miglioramento dell'efficienza energetica o risparmi
energetici primari verificabili e misurabili o stimabili, Art. 2.7 della Direttiva 2012/27/UE.
26
33
2015 Finlombarda S.p.A.
l'obbligo di dare piena attuazione alle misure previste dal contratto e la documentazione di
tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto;
disposizioni che chiariscano la procedura per gestire modifiche delle condizioni quadro che
incidono sul contenuto e i risultati del contratto (ad esempio, modifica dei prezzi
dell'energia, intensit d'uso di un impianto);
informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in
caso di inadempienza.
il contenuto minimo dei contratti di rendimento energetico sottoscritti con il settore pubblico
o nel relativo capitolato d'appalto28.
Nellambito di un PPP e, quindi, in considerazione del fatto che il fornitore deve garantire il
finanziamento dellinvestimento, recuperando lo stesso con i proventi derivanti dal risparmio
conseguito, il contratto EPC si combina con il meccanismo del Finanziamento Tramite Terzi (FTT)
definito come un accordo contrattuale che comprende un terzo, oltre al fornitore di energia e al
beneficiario della misura di miglioramento dell'efficienza energetica, che fornisce i capitali per tale
misura e addebita al beneficiario un canone pari a una parte del risparmio energetico conseguito
avvalendosi della misura stessa29.
Il terzo pu essere un Istituto finanziario che mette a disposizione le risorse per realizzare gli
investimenti di risparmio energetico, pu essere lo stesso fornitore, o pi frequentemente, una
parte del finanziamento viene fornito da un Istituto finanziario (debito) e una parte viene allocata
dal fornitore (equity).
6.2.
Le parti
27
Art. 2, lett. n) del D.Lgs. 102/2014. accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e
il fornitore di una misura di miglioramento dell'efficienza energetica, verificata e monitorata durante l'intera durata del
contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento
dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i risparmi
finanziari
28
29
30
34
2015 Finlombarda S.p.A.
E possibile prevedere che i soggetti partecipanti posseggano la qualifica di ESCo ai sensi dellart.
2, c. 1, lett. i), del D.Lgs. n. 115/2008. Tuttavia, tale requisito, come meglio analizzato nel seguito,
non obbligatorio.
Ai sensi della citata norma la ESCo persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici
ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali
dell'utente e, ci facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi
forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e
sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti31.
In definitiva, le societ di servizi (come anche eventualmente le persone fisiche) con particolari
caratteristiche e che svolgono determinate funzioni possono essere definite ESCo se:
gli interventi tecnici necessari ad ottenere i risparmi energetici sono effettuati mediante
investimenti sostenuti dalle stesse ESCo.
31
32
In particolare, per mezzo dei contratti EPC, la ESCO si obbliga al compimento - con propri mezzi finanziari o
finanziamento tramite terzi - di una serie di servizi e di interventi integrati volti alla riqualificazione e al miglioramento
dellefficienza energetica di un sistema energetico (impianto o edificio) di propriet di altro soggetto (beneficiario), verso
un corrispettivo correlato allentit dei risparmi energetici (preventivamente individuati in fase di analisi di fattibilit)
ottenuti in esito allefficientamento del sistema.
35
2015 Finlombarda S.p.A.
7.
Ad oggi lEPC, pur essendo un contratto nominato in quanto espressamente previsto dal
legislatore, resta un contratto atipico poich privo di una completa disciplina normativa soprattutto
con riferimento al suo inquadramento allinterno del Codice dei Contratti Pubblici; mancano infatti
delle indicazioni sia per quanto riguarda la modalit di affidamento (appalto o concessione) sia per
quanto riguarda loggetto (lavori, servizi o forniture).33
Nellambito del Codice dei Contratti Pubblici, la figura dellEPC di cui si discute pu, in generale,
rientrare nella definizione di PPP come contratti aventi per oggetto una o pi prestazioni quali la
progettazione, la costruzione, la gestione o la manutenzione di unopera pubblica o di pubblica
utilit, oppure la fornitura di un servizio, compreso in ogni caso il finanziamento totale o parziale a
carico di privati, anche in forme diverse, di tali prestazioni, con allocazione dei rischi ai sensi delle
prescrizioni e degli indirizzi comunitari vigenti. Rientrano, a titolo esemplificativo, tra i contratti di
partenariato pubblico privato la concessione di lavori, la concessione di servizi, la locazione
finanziaria, laffidamento di lavori mediante finanza di progetto, le societ miste34).
Il partner privato, infatti, identifica, progetta e realizza lintervento sugli impianti di pubblica
illuminazione, provvede al servizio di manutenzione e gestione finanziando il relativo investimento
e quindi assumendone il rischio.
Si affrontano nel seguito del paragrafo gli aspetti relativi alla qualifica della struttura contrattuale
appalto o concessione ai fini della definizione della procedura di affidamento.
La qualificazione dei contratti a prestazioni corrispettive tra operatori economici e amministrazioni
aggiudicatrici deve essere valutata alla luce del diritto comunitario. In particolare, di recente il
legislatore europeo attraverso la Direttiva 2014/23/UE 35 , alla luce delloramai consolidato
orientamento giurisprudenziale 36 , ha inteso disciplinare: (i) la definizione di concessione e (ii)
quello che nella prassi era divenuto il principale elemento di differenziazione tra concessione e
appalto: il rischio.
Per quanto riguarda la definizione, la Direttiva precisa che le concessioni sono contratti a titolo
oneroso mediante i quali una o pi amministrazioni aggiudicatrici o uno o pi enti aggiudicatori
affidano lesecuzione di lavori o la prestazione e gestione di servizi a uno o pi operatori
economici. Tali contratti hanno per oggetto lacquisizione di lavori o servizi attraverso una
33
Con Deliberazione n. 71 del 6 luglio 2011 lallora Autorit di Vigilanza sui Contratti Pubblici gi sottolineava la
necessit di colmare alcune lacune normative che, parallelamente a quanto previsto per la finanza di progetto (artt. 152
e 153 del Codice e art. 278 del d.P.R. 207/2010 Regolamento di attuazione del Codice) dispongano anche []per il
FTT [] la procedura equivalente di affidamento, rispetto alla quale anche le prescrizioni recate dal d.lgs. 115/2008
risultano altamente carenti soprattutto quando si rivolgono ad operatori diversi dalle E.S.Co..
34
35
Direttiva 2014/23/UE che definisce le concessioni come contratti a titolo oneroso mediante i quali una o pi
amministrazioni aggiudicatrici o uno o pi enti aggiudicatori affidano lesecuzione di lavori o la prestazione e gestione di
servizi a uno o pi operatori economici. Tali contratti hanno per oggetto lacquisizione di lavori o servizi attraverso una
concessione il cui corrispettivo consiste nel diritto di gestire i lavori o i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo.
Essi possono, ma non devono necessariamente, implicare un trasferimento di propriet alle amministrazioni
aggiudicatrici o agli enti aggiudicatori, ma i vantaggi derivanti dai lavori o servizi in questione spettano sempre alle
amministrazioni aggiudicatrici o agli enti aggiudicatori.
36
Ex multis, Corte di Giust. UE, sent. del 13 ottobre 2005, nella causa C-458/03, Parking Brixen GmbH/Gemeinde
Brixen e Stadtwerke Brixen AG, pubblicata in Racc. [2005] I - 8585.
36
2015 Finlombarda S.p.A.
concessione il cui corrispettivo consiste nel diritto di gestire i lavori o i servizi o in tale diritto
accompagnato da un prezzo (contributo in conto capitale).
Il fattore rischio si pone, infatti, come discrimen, in quanto connesso allincertezza del ritorno
economico dellattivit di gestione, che nella concessione grava sul soggetto concessionario. In tal
senso, lart. 5, par. 1, della Direttiva n. 2014/23/UE ha specificato che laffidamento di lavori o
servizi in concessione implica il trasferimento al concessionario del rischio operativo legato alla
gestione dei lavori o dei servizi.
Tale rischio - che ha natura economica37 - dovrebbe derivare da fattori al di fuori del controllo delle
parti.
Secondo la Direttiva, infatti, il concessionario assume il rischio operativo nel caso in cui, in
condizioni operative normali38, non sia garantito il recupero degli investimenti effettuati o dei costi
sostenuti per la gestione dei lavori o dei servizi oggetto della concessione. La parte del rischio
trasferita al concessionario dovrebbe comportare una reale esposizione alle fluttuazioni del
mercato, tale per cui ogni potenziale perdita stimata subita dal concessionario non sia meramente
ipotetica o trascurabile e non sia garantito un introito minimo pari o superiore agli investimenti
effettuati e ai costi per lesecuzione del contratto39.
possibile pertanto affermare che esistono in un contratto EPC alcune caratteristiche quali, ad
esempio, la presenza di un contratto complesso di lunga durata 40 e lassunzione, da parte del
partner privato, di una serie di rischi solitamente in capo alle Pubbliche Amministrazioni che lo
rendono assimilabile allistituto della concessione.
Ci premesso, la difficolt di inquadramento dellEPC nellambito del rapporto concessorio
potrebbe derivare dal fatto che le prestazioni energetiche di cui si tratta sono essenzialmente
dirette a favore della stessa Amministrazione. In altri termini, nel caso dellEPC lobiettivo quello
di realizzare misure di risparmio energetico negli edifici: , dunque, la Pubblica Amministrazione (e
non la collettivit) il destinatario del beneficio energetico realizzato dallimprenditore, mentre il
flusso di cassa originato da proventi spettanti di diritto alla Pubblica Amministrazione stessa e da
questa ceduti al concessionario. In tal senso, opportuno segnalare che in una delibera del 2012,
lAutorit di Vigilanza sui Contratti Pubblici (oggi Autorit Nazionale Anticorruzione) ha ritenuto che
loperazione di efficientamento energetico tramite Esco sia ascrivibile allo schema dellappalto
misto piuttosto che a quello concessorio. Secondo lAutorit, infatti, il rischio, gravante sulla Esco,
del mancato ottenimento del risparmio e quindi della mancata copertura dei costi e conseguimento
dei profitti, non si qualifica propriamente come un rischio di gestione giacch il profitto che si
realizza non dipende dalla fruizione del servizio da parte dellutenza o del committente, ma dalla
capacit della stessa ESCo di conseguire un maggiore o minore risparmio energetico. In effetti,
nellambito del contratto di efficientamento energetico, la gestione sembra assumere un aspetto
quasi accessorio rispetto alloggetto principale del rapporto negoziale, che consiste nella
37
La Corte di Giustizia, ha affermato che il rischio di gestione economica del servizio deve essere inteso come rischio di
esposizione allalea del mercato, il quale pu tradursi nel rischio di concorrenza da parte di altri operatori, nel rischio di
uno squilibrio tra domanda e offerta di servizi, nel rischio dinsolvenza dei soggetti che devono pagare il prezzo dei
servizi forniti, nel rischio di mancata copertura integrale delle spese di gestione mediante le entrate o ancora nel rischio
di responsabilit di un danno legato ad una carenza del servizio. In tal senso, sentenze 10 settembre 2009, causa C206/08, Eurawasser, 27 ottobre 2005, causa C-234/03, Contse e a.
38
Volendo fornire uninterpretazione dellinciso in condizioni operative normali, parrebbe che la nuova Direttiva abbia
voluto escludere dal rischio operativo quello finanziario sistemico in quanto non controllabile dal partner privato. Il rischio
sistemico verrebbe in questo caso assimilato alla forza maggiore e non alla limitata capacit, da parte del
concessionario, di gestire complicate situazioni finanziarie.
39
40
Giova ricordare, quale principio gi espresso nel presente documento e richiamato anche allinterno della nuova
Direttiva (es. Considerando n. 52) sui contratti di concessione, che la durata dellaffidamento deve essere limitata al
periodo in cui si pu ragionevolmente prevedere che il privato recuperi gli investimenti effettuati e ottenga un ritorno sul
capitale investito.
37
2015 Finlombarda S.p.A.
Con Deliberazione n. 37 del 4 aprile 2012 lallora Autorit di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha ritenuto che
loperazione di efficientamento energetico tramite Esco sia ascrivibile allo schema dellappalto misto piuttosto che a
quello concessorio. In particolare lAutorit ha indicato che Uno degli aspetti su cui si appuntata lattenzione della
Commissione Europea lo schema giuridico appalto o concessione che laffidamento di servizi ad una Esco realizza,
dipendendo da questa variabile lindividuazione delle norme disciplinanti le modalit di affidamento. Il dubbio
giustificato dal fatto che loperazione presenta alcune caratteristiche, quali lattribuzione alla Esco del rischio del mancato
conseguimento del risparmio e la durata significativa del rapporto contrattuale, che richiamano la concessione. Occorre
tuttavia in primo luogo considerare che lunico riferimento normativo in materia, rinvenibile nellart. 15, comma 1, del
d.lgs. n. 115/2008, qualifica i contratti aventi ad oggetto laffidamento di servizi energetici alla stregua di appalti pubblici,
come gi evidenziato dalla scrivente Autorit nella Determinazione n. 6 del 26 ottobre 2011. E, in effetti, una attenta
analisi della fattispecie conduce a ritenere che il contratto sia qualificabile come appalto. La peculiarit che caratterizza
la concessione risiede nella circostanza che il corrispettivo dei lavori (nel caso di concessione di lavori) o dei servizi (per
la concessione di servizi) consiste unicamente nel diritto di gestire lopera realizzata o il servizio o in tale diritto
accompagnato da un prezzo (art. 3, commi 11 e 12, del d.lgs. n. 163/2006). Ci significa che lalea della gestione viene
trasferita dal concedente al concessionario il quale trae la propria remunerazione dai proventi riscossi dagli utenti
dellopera o del servizio rimanendo esposto al rischio delle dinamiche tipiche della variazione della domanda. Nel caso
poi delle opere c.d. fredde, ovvero inidonee a realizzare un flusso di cassa che consenta di ripagare linvestimento e
remunerare il capitale, lo schema della concessione si pu realizzare se il rischio della gestione rimane a carico del
concessionario attraverso lassunzione, da parte di questi, del rischio di disponibilit, ovvero del rischio legato al livello
dei servizi di gestione che il concessionario tenuto a garantire. Nel caso del contratto avente ad oggetto servizi di
efficientamento energetico le prestazioni sono eseguite dalla Esco a favore della pubblica amministrazione che ne
fruisce direttamente ottenendo impianti pi efficienti e le paga attraverso lattribuzione di una quota del risparmio
conseguito. Per quanto concerne il rischio, gravante sulla Esco, del mancato ottenimento del risparmio e quindi della
mancata copertura dei costi e conseguimento dei profitti, esso non si qualifica propriamente come un rischio di gestione
giacch il profitto che si realizza non dipende dalla fruizione del servizio da parte dellutenza o del committente, ma dalla
capacit della stessa Esco di conseguire un maggiore o minore risparmio energetico. In effetti, nellambito del contratto
di efficientamento energetico, la gestione sembra assumere un aspetto quasi accessorio rispetto alloggetto principale
del rapporto negoziale che consiste nella realizzazione degli interventi idonei per il conseguimento della
razionalizzazione delluso dellenergia e quindi del risparmio. Alla luce di tali considerazioni si pu ritenere che
loperazione di efficientamento energetico tramite Esco sia ascrivibile allo schema dellappalto misto piuttosto che a
quello concessorio.
42
43
38
2015 Finlombarda S.p.A.
categorie di rischio, onde fissare in maniera certa, trasparente e conforme ai criteri elaborati in
sede europea la distribuzione dei rischi e dei rendimenti sottostanti il contratto di partenariato
pubblico privato 44.
Dett ci, risulta di particolare importanza identificare sin dallinizio (prima quindi dellavvio della
gara) gli obiettivi e le finalit della pubblica amministrazione e la conseguente struttura contrattuale
utile a tali scopi. E ci anche perch una differente successiva qualificazione del contratto (quale
appalto o concessione), determinerebbe loriginaria illegittimit della procedura di gara
44
39
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8.
Indicazioni operative per laffidamento di un contratto EPC per la
riqualificazione energetica della pubblica illuminazione
Attivit preliminari
Gara
Attivit successive
Presentiamo nel seguito un approfondimento di alcune delle fasi indicate nella tabella di cui sopra.
8.1.
Attivit preliminari
In via preliminare, come gi discusso nella prima parte del presente documento, la Pubblica
Amministrazione deve (i) individuare gli impianti sui quali intervenire (valutando anche gli aspetti
40
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legati alla loro propriet e gestione); valutare il potenziale risparmio energetico e (iii) identificare la
forma di affidamento sulla base della fattibilit di un sistema con EPC.
Di particolare rilievo, in tale fase, la ricostruzione della cd. baseline: lanalisi dei consumi e dei
costi storici di fornitura e gestione degli impianti di pubblica illuminazione. Sulla base di tali
elementi, la Pubblica Amministrazione pu effettuare, come gi descritto, unanalisi preliminare
sulla fattibilit del progetto.
La Pubblica Amministrazione dovrebbe altres elaborare una base progettuale anche al fine di
definire in modo pi specifico i criteri di valutazione, identificando i parametri idonei a graduare il
merito delle singole proposte, nel rispetto dei principi di trasparenza, chiarezza e
predeterminazione.
Inoltre, ai sensi dellart. 11.2 del D. Lgs. 163/2006, prima dell'avvio delle procedure di affidamento
dei contratti pubblici, le amministrazioni aggiudicatrici decretano o determinano di contrarre, in
conformit ai propri ordinamenti, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di
selezione degli operatori economici e delle offerte. Lart. 55 del medesimo decreto stabilisce poi
che il decreto o la determina a contrarre, ai sensi dell'articolo 11, indica se si seguir una
procedura aperta o una procedura ristretta. Allinterno della determina a contrarre la Pubblica
Amministrazione potr altres motivare il mancato ricorso alle convezioni Consip45.
Del pari, lart. 192 del D.Lgs n. 267/2000 stabilisce che La stipulazione dei contratti deve essere
preceduta da apposita determinazione del responsabile del procedimento di spesa indicante: a) il
fine che con il contratto si intende perseguire; b) l'oggetto del contratto, la sua forma e le clausole
ritenute essenziali; c) le modalit di scelta del contraente ammesse dalle disposizioni vigenti in
materia di contratti delle pubbliche amministrazioni e le ragioni che ne sono alla base.
8.2.
Oggetto dellaffidamento
La procedura che la Pubblica Amministrazione pu indire avr ad oggetto laffidamento del servizio
di pubblica illuminazione e riqualifica degli impianti, mediante il ricorso al finanziamento tramite
terzi o, nel caso la Pubblica Amministrazione desideri introdurre servizi innovativi, anche la
predisposizione dellinfrastruttura ai servizi smart cities.
A titolo esemplificativo, pertanto, le attivit oggetto dell'affidamento possono essere:
la realizzazione degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e a norma degli impianti
di pubblica illuminazione e semaforici, quadri elettrici, protezione dei contatti diretti/indiretti
e impianti di terra;
In altre parole, la procedura dovr disciplinare lerogazione di beni e servizi atti ad assicurare le
condizioni ottimali per il soddisfacimento dei fabbisogni dellAmministrazione pubblica in materia di
servizio di pubblica illuminazione, in ottemperanza alla normativa tecnica di settore (norme CEI ed
45
Come gi accennato nel paragrafo I presupposti di base per laffidamento tramite PPP, sar necessario verificare
lesistenza di convenzioni attive in Lombardia del tipo Servizio Luce e, in caso di esito positivo, dimostrare che loggetto
del servizio che si intende affidare differisce da quello contenuto nelle convenzioni Consip.
41
2015 Finlombarda S.p.A.
8.3.
La selezione del soggetto privato pu avvenire attraverso ladozione, nella lex specialis della
procedura, di uno dei criteri di affidamento previsti dalla normativa vigente.
Com noto, il Codice dei contratti Pubblici, recependo la normativa europea, prevede quattro
differenti criteri:
Procedura negoziata: le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti
e negoziano con uno o pi di essi le condizioni dellappalto; pu essere utilizzata solo nei
casi e nelle condizioni stabiliti dalla legge (artt. 56 e 57 Codice dei Contratti Pubblici);
Le due modalit di affidamento cd. standard sono la procedura aperta e la procedura ristretta. La
scelta fra queste due modalit rimessa alla discrezionalit dellAmministrazione, potendosi
tenere conto, nel compiere questa scelta, di quanto stabilito dallart. 55 del Codice dei contratti
pubblici (ai sensi del quale Le stazioni appaltanti utilizzano di preferenza le procedure ristrette
quando il contratto non ha per oggetto la sola esecuzione, o quando il criterio di aggiudicazione
quello dell'offerta economicamente pi vantaggiosa) e della segnalazione congiunta al Governo
dellAutorit per la Vigilanza sui Contratti Pubblici e dellAutorit Garante della Concorrenza e del
Mercato, che hanno auspicato con una segnalazione al Governo del 28 marzo 2006 il ricorso a
procedure di affidamento caratterizzate da un pi elevato livello di competizione.
Si segnala altres che ai sensi dellart. 15 del D. Lgs. 115/2008 nel caso di appalti pubblici non
riconducibili ai settori speciali disciplinati dalla parte III del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.
163, ed aventi ad oggetto l'affidamento della gestione dei servizi energetici e la realizzazione degli
interventi attraverso lo strumento del finanziamento tramite terzi, si applicano le procedure aperta e
ristretta per la individuazione degli operatori economici che possono presentare le offerte.
Com noto, dalla scelta della modalit di aggiudicazione discende una diversa strutturazione della
procedura, poich:
procedura ristretta sinterpone la fase di ammissione dei candidati e la successiva spedizione della
lettera dinvito a presentare offerta ai soli candidati in possesso dei requisiti stabiliti.
8.4.
In via preliminare, opportuno segnalare che le peculiarit delle prestazioni da fornire impongono
unattenta definizione dei requisiti di partecipazione. Il partner privato infatti deve possedere le
adeguate competenze tecniche e le disponibilit economiche necessarie per realizzare quanto
commissionato, assumendosi lonere dellinvestimento e il rischio del mancato risparmio.
Qualunque sia la modalit di aggiudicazione prescelta, necessario individuare i requisiti di ordine
generale e i requisiti minimi di carattere giuridico, economico-finanziario, tecnico e organizzativo.46
Lindividuazione dei requisiti deve essere ispirata ai principi di non discriminazione e deve
consentire la pi ampia concorrenza possibile.
Per quanto riguarda la capacit economico-finanziaria, in considerazione del fatto che
l'aggiudicatario dovr realizzare in proprio significativi investimenti e avere requisiti idonei per
laccesso a finanziamenti terzi, occorrer prevedere requisiti parametrati allinvestimento richiesto
al soggetto privato, definendo quindi, per esempio, lammontare minimo richiesto di capitale
sociale interamente versato, lammontare minimo del fatturato attinente ai servizi di efficientamento
energetico (come definiti dall'art. 3, lett, e), della direttiva 2006/32/CEE) o comunque ad attivit
svolte in campo energetico negli ultimi esercizi, nonch la disponibilit di risorse finanziarie proprie
o di Linee di credito in misura proporzionale agli interventi da realizzare, da certificarsi, ai sensi
dell'art. 41, comma 1, lett. a), del Codice dei contratti pubblici, tramite apposite dichiarazioni
rilasciate da istituti bancari o intermediari autorizzati ai sensi del D.Lgs. n. 385/1993, attestanti le
capacit finanziarie ed economiche e, pi in generale, il merito di credito, per poter realizzare gli
interventi. essenziale che i requisiti inerenti alla capacit economico-finanziaria siano idonei in
considerazione dellinvestimento richiesto al soggetto privato; allo stesso tempo non devono
essere eccessivamente stringenti per non limitare irragionevolmente il numero dei soggetti
potenzialmente interessati.
In tale contesto, la struttura dellEPC con FTT potrebbe prevedere, quale formula di garanzia, la
cessione dei crediti allistituto finanziatore. Accettando la cessione dei crediti, la Pubblica
Amministrazione si obbliga a pagare allistituto finanziatore le somme dovute a valere sui crediti
ceduti. Tale operazione consente di ottimizzare i costi del finanziamento, senza per limitare in
modo significativo il trasferimento dei rischi. Pertanto, sarebbe auspicabile che le pubbliche
amministrazioni prevedessero, nei documenti di gara, la possibilit per il partner privato di
utilizzare la cessione dei crediti quale forma di garanzia.
E possibile prevedere che i soggetti partecipanti posseggano la qualifica di ESCo accreditate per il
conseguimento dei titoli di efficienza energetica presso il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.
(GSE) 47 . Tuttavia, questa previsione, che costituisce una mera facolt per lAmministrazione,
potrebbe avere come conseguenza un significativo restringimento del novero dei concorrenti,
conseguenza che, specie ove sintenda privilegiare il confronto concorrenziale e consentire la
partecipazione anche a soggetti non certificati, potrebbe risultare non corrispondente alle esigenze
dellEnte.
46
Si segnala che in tale sezione non si elencano tutti i requisiti previsti dalla legge ma solo quelli che consentono di
meglio selezionare un partner privato dato loggetto dellaffidamento.
47
Il GSE svolge le attivit di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica
condotti nellambito del meccanismo dei certificati bianchi. Al fine di presentare un progetto di efficienza energetica al
GSE, la prima fase della procedura consiste nellaccreditamento telematico al cd. Sistema Efficienza Energetica che
permette di gestire la verifica e certificazione dei progetti. In base alle Linee Guida, di cui alla Deliberazione dellAutorit
per lenergia elettrica e il gas 27 ottobre 2011, EEN 9/11 (Linee Guida), possono essere accreditate presso il GSE le
societ di servizi energetici comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, che alla data di avvio del progetto
hanno come oggetto sociale, anche non esclusivo, lofferta di servizi integrati per la realizzazione e leventuale
successiva gestione di interventi.
43
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Occorre quindi che lAmministrazione valuti caso per caso, anche e specialmente con riguardo alle
peculiarit degli interventi da realizzare, lintroduzione di questo requisito.
Infine, per quanto concerne la capacit tecnica e organizzativa, sar opportuno prevedere
pregresse esperienze di affidamento di contratti di tipo EPC o Servizio Energia e cos per esempio:
aver eseguito con buon esito negli ultimi 3 anni almeno due incarichi relativi a contratti
EPC o Servizio Energia su impianti di pubblica illuminazione;
disporre di certificazione di conformit alla norma ISO 9001:2008 nel campo dei servizi
energetici o progettazione/costruzione di impianti;
Si potrebbe altres richiedere il requisito di cui alla norma tecnica UNI-CEI 11352 per progettare,
eseguire gestire e monitorare gli interventi di miglioramento dellefficienza energetica48.
Peraltro, come gi precedentemente indicato, i requisiti afferenti alla capacit tecnica e
organizzativa dovranno essere valutati ed individuati in relazione alle effettive caratteristiche
dellinvestimento, in modo da non limitare la possibilit di accesso ad aziende di medie dimensioni
ma comunque dinamiche e competenti.
Qualora i concorrenti intendano effettuare i lavori oggetto di affidamento con la propria
organizzazione di impresa, sar anche da richiedere la produzione di copia delle attestazioni di
qualificazione rilasciate da societ di attestazione (SOA regolarmente autorizzata, in corso di
validit, per la categoria OG1 o, secondo le classifiche per le lavorazioni richieste dal bando,
ovvero per le categorie e le classifiche attinenti alle lavorazioni che i concorrenti intendono
eseguire direttamente).
8.5.
La documentazione posta a base di gara deve anzitutto includere tutte le informazioni che possano
influire sulla decisione di presentare unofferta e sulla determinazione del suo contenuto.
In particolare, la documentazione da porre a base di gara per laffidamento di un contratto di EPC
rappresentata almeno da:
1. schema di contratto;
48
Con particolare riferimento alla norma tecnica UNI-CEI 11352, si segnala che tale norma definisce i requisiti generali e
una lista di controllo per la verifica dei requisiti delle societ che forniscono servizi energetici volti al miglioramento
dellefficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati. In particolare, la norma definisce: 1. Requisiti
generali; 2. Attivit facoltative 3.Lista di controllo per la verifica dei risultati. I requisiti che la ESCo deve possedere sono i
seguenti: a) offrire un servizio di efficienza energetica; b) svolgere le seguenti attivit: diagnosi energetiche; elaborazione
di studi di fattibilit; progettazione e realizzazione degli interventi da realizzare; messa in esercizio e collaudo;
conduzione, manutenzione e monitoraggio degli impianti; rendicontazione dei risultati periodici; supporto tecnico e
formazione; certificazione energetica degli edifici; c) possedere le capacit organizzative, diagnostiche, progettuali,
gestionali, economiche e finanziarie necessarie; d)offrire garanzia contrattuale di miglioramento dellefficienza energetica
attraverso i servizi e le attivit fornite, con assunzione in proprio dei rischi tecnici e finanziari connessi con leventuale
mancato raggiungimento degli obiettivi concordati; e) collegare la remunerazione dei servizi e delle attivit fornite al
miglioramento dellefficienza energetica ed ai risparmi conseguiti. La verifica dei requisiti viene effettuata in relazione a
quanto indicato nella norma stessa (ad esempio, tramite la verifica della presenza nelloggetto sociale dellatto costitutivo
delle attivit elencate nei paragrafi che precedono e della realizzazione di almeno un contratto di servizio di efficienza
energetica con garanzia di risultato). Si segnala inoltre che nellappendice A, la lista di controllo per la verifica delle
capacit, al punto A.2.2 capacit diagnostica e progettuale si indica la necessaria presenza nellorganigramma
dellarea tecnica, di un responsabile con adeguata competenza nella gestione dellenergia e dei mercati energetici e la
presenza di un tecnico con adeguata competenza per la progettazione nelle aree di intervento delle ESCo.
44
2015 Finlombarda S.p.A.
8.6.
La Pubblica Amministrazione dovr porre particolare attenzione alla definizione dei criteri di
valutazione delle offerte tecniche che dovranno consentire la comparazione e la valutazione
oggettiva di differenti ipotesi tecnico-ingegneristiche e gestionali.
Un esempio dei criteri di valutazione delle offerte tecniche adottabili in una gara per il laffidamento
del servizio di pubblica illuminazione e riqualifica degli impianti riportato nellelenco che segue:
i) proposta gestionale;
ii) progetto tecnico.
Tali aree di valutazione dovranno a loro volta essere articolate in sotto-criteri di valutazione. Nella
proposta gestionale degli impianti (i.), si dovranno descrivere tutti gli elementi proposti per lo
svolgimento del servizio, dettagliando e referenziando gli aspetti qualificanti ai fini del bando; a
titolo esemplificativo:
proposte per lespletamento del servizio, comprensive delle procedure di monitoraggio che
consentano il controllo delle prestazioni e il rispetto dei livelli di servizio assicurati;
modalit organizzative del servizio di reperibilit e pronto intervento, dando indicazione dei
tempi previsti, delle attivit proposte, delle modalit organizzative, ad esempio, di un
servizio Call Center, delle modalit di aggiornamento e messa a disposizione dei dati su di
un sistema informativo, dei tempi di esecuzione delle prestazioni ordinarie e straordinarie e
dei tempi di esecuzione delle opere e degli interventi previsti.
caratteristiche e funzionalit del sistema informativo utilizzato per la gestione del servizio al
fine di garantire la trasparenza della gestione e la condivisione con la struttura tecnica
comunale delle informazioni e dei dati relativi alle attivit eseguite e ai risultati conseguiti.
Offerta economica
LOfferta Economica richiesta ai concorrenti ha come obiettivi, da un lato, quello di definire il livello
degli investimenti che il privato si impegna a realizzare e a finanziare e, dallaltro, quello di definire
il canone periodico da corrispondere al privato quale corrispettivo per i servizi prestati.
La Pubblica Amministrazione potr definire gi nel Bando di gara gli elementi minimi da richiedere
al Partner Privato quali, ad esempio, il livello minimo di risparmio energetico garantito, il livello
minimo di investimenti richiesti al privato e il livello minimo di risparmi che il privato si impegna a
retrocedere periodicamente alla Pubblica Amministrazione. Nel definire tali valori, tuttavia, la
Pubblica Amministrazione dovr verificare la coerenza degli stessi con unoperazione di PPP e,
cio, verificare che questi non compromettano lequilibrio economico-finanziario del progetto e
consentano una marginalit in linea con le aspettative del privato. Ci, ovviamente, per
scongiurare la possibilit che la gara vada deserta.
Come gi evidenziato, tuttavia, per dare vita ad unoperazione di PPP e pertanto trasferire parte
dei rischi del progetto sul partner privato, il corrispettivo per i servizi prestati (canone periodico)
deve essere strettamente legato alleffettivo raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico
garantiti contrattualmente: il mancato raggiungimento degli obiettivi deve comportare una riduzione
del canone e, allo stesso modo, il superamento degli stessi un eventuale incremento dello stesso.
Come gi evidenziato, la definizione del canone periodico parte dallanalisi dei costi storici di
gestione dellinfrastruttura (c.d. baseline). Nel caso in cui si preveda di affidare al partner privato
sia lapprovvigionamento energetico sia la gestione e manutenzione degli impianti riqualificati,
consigliabile richiedere la scomposizione del canone dando evidenza della quota attribuibile alla
fornitura di energia elettrica. Ci, infatti, in sede di monitoraggio delle prestazioni contrattuali,
permetterebbe di valutare separatamente il risparmio economico derivante dalle riqualificazioni
energetiche e dalla gestione, esercizio e manutenzione degli impianti, dal risparmio economico
riconducibile all'eventuale ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia elettrica.
Attraverso lOfferta Economica, pertanto, la Pubblica Amministrazione dovr giungere alla
definizione di tutti gli elementi sopra indicati e pertanto:
Tra i criteri di valutazione delle offerte economiche, lAmministrazione Pubblica, potr stabilire di
valutare il rialzo offerto sul livello degli investimenti minimi richiesti nel Bando di gara. Gli
investimenti offerti dovranno comprendere gli oneri per la sicurezza ed essere esposti al netto di
IVA.
I risparmi garantiti contrattualmente, calcolati sulla baseline, rappresentano lelemento centrale
dellofferta economica anche perch definiscono le soglie di applicazione di penali ed eventuali
premialit sul canone periodico. La Pubblica Amministrazione, in sede di definizione dei criteri di
valutazione delle offerte economiche, potr stabilire di valutare leventuale maggior risparmio
garantito rispetto a quanto indicato come livello minimo nel Bando di gara.
La percentuale di risparmi garantiti che il privato si impegna a retrocedere periodicamente alla
pubblica amministrazione , infine, lelemento che determina lammontare del canone periodico in
riduzione alla baseline posta a base di gara. Anche in questo caso, la Pubblica Amministrazione, in
sede di definizione dei criteri di valutazione delle offerte economiche, potr stabilire di valutare
leventuale maggior risparmio garantito che il privato si impegna a retrocedere periodicamente alla
Pubblica Amministrazione.
Lextra risparmio rappresentato dalleventuale quota di risparmio in eccesso rispetto al risparmio
minimo garantito contrattualmente dal soggetto privato che pu essere ottenuto periodicamente
grazie a buone performance della gestione. Anche in questo caso, la Pubblica Amministrazione, in
sede di definizione dei criteri di valutazione delle offerte economiche, potr stabilire di valutare
leventuale maggior quota di extra-risparmio che il privato si impegna a retrocedere periodicamente
alla pubblica amministrazione.
Altro elemento di valutazione economica che pu adottare la Pubblica Amministrazione
rappresentato dalla durata dellaffidamento, definito come il numero di anni di durata del PPP, a
partire dal momento della consegna dei lavori. Anche in questo caso la pubblica amministrazione
potr stabilire una durata massima dellaffidamento e valutare positivamente una proposta di
riduzione del rapporto di partenariato.
Si segnala, infine, che un ulteriore elemento di valutazione dellofferta economica potrebbe essere
rappresentato dal ribasso sul contributo in conto capitale concesso dalla Pubblica Amministrazione
(questultimo se previsto).
47
2015 Finlombarda S.p.A.
9.
In via preliminare, opportuno segnalare che il contratto deve individuare in maniera dettagliata le
obbligazioni e le responsabilit del partner privato con particolare riferimento a quanto segue:
responsabilit per progettazione, realizzazione e successiva gestione e manutenzione;
responsabilit per il finanziamento degli interventi e lerogazione dei servizi; responsabilit per il
corretto adempimento di tutte le obbligazioni assunte con la sottoscrizione del contratto, dei suoi
allegati e delle norme ivi richiamate; nonch per ladozione di sistemi di tutela dei dati sensibili. Di
particolare rilievo, le obbligazioni legate alle performance energetiche degli impianti di pubblica
illuminazione riqualificati.
Inoltre, ai fini del trasferimento del rischio di costruzione secondo le regole Eurostat necessario
considerare che:
gli extra-costi derivanti dal mancato rispetto degli standard definiti dalla Pubblica
Amministrazione e delle specifiche tecniche (allinterno dei documenti di gara) sono a
carico del soggetto privato;
i ritardi nell'esecuzione dei lavori attribuibili al privato devono trovare esplicita trattazione
anche attraverso la previsione di penali automatiche49 e lassunzione da parte del privato
degli eventuali costi aggiuntivi: a tal proposito opportuno inserire una chiara definizione
delle cause di ritardo e di quelle che non costituiscono oggetto di penali.
Con riferimento al finanziamento delliniziativa, necessario specificare che tutti i costi relativi alla
progettazione, allesecuzione, alla gestione del servizio ed alla manutenzione degli impianti
saranno a completo carico dellaggiudicatario che potr finanziarli anche a mezzo di soggetti terzi
ai sensi dellart. 2, lett. m), D. Lgs. 115/2008 (cd. Finanziamento Tramite Terzi).
Inoltre, sempre nel rispetto delle regole Eurostat, con riferimento alla fase di esercizio degli
impianti, occorre che il sistema di obblighi in capo al soggetto privato tenga conto dei seguenti
elementi:
adozione del principio no service - no fee: nessun canone sino all'erogazione del servizio
(nel caso della pubblica illuminazione si tratta ovviamente di un principio generale dato che
il servizio non pu essere interrotto; ad ogni modo uno standard che impegna il privato
inteso come obbligo di mantenere in funzione gli impianti nonostante gli interventi di
riqualificazione);
49
Il carattere automatico delle penali consiste nel fatto che lobbligo del soggetto privato di pagare delle somme di denaro
allAmministrazione in conseguenza del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati (es. degli obiettivi cronologici o
di quelli qualitativi) nasce nel momento stesso in cui si accerta che tali obiettivi non sono stati conseguiti, senza la
necessit di dimostrare per quali ragioni questo mancato conseguimento si sia verificato.
50
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chiara definizione, allinterno dei documenti di gara, delle clausole e degli standard
qualitativi di servizio (gestione, manutenzione, servizi connessi, pronto intervento, messa in
sicurezza) con previsione di penali automatiche ed eventualmente di idonee garanzie in
caso di mancato rispetto dei medesimi;
chiara definizione delle cause di indisponibilit del servizio imputabili al privato e di quelle
che non costituiscono inadempimento oggetto di penali;
definizione dei livelli attesi di risparmio energetico con annessa previsione di penali a carico
del privato in caso di mancato raggiungimento dei livelli di efficienza previsti;
previsione che il soggetto privato si faccia carico dei rischi di aggiornamento tecnologico;
assunzione da parte del privato dei costi aggiuntivi, anche derivanti da manutenzioni, per il
rispetto dei volumi quali-quantitativi definiti nei documenti di gara;
previsione di penali in caso di inadempienza agli obblighi, penali che saranno automatiche
e che non dovranno essere oggetto di negoziazione;
penalit per il mancato rispetto degli standard qualitativi proporzionali al servizio non
erogato e dal valore non puramente simbolico.
Da ultimo, opportuno rammentare che la durata relativamente lunga del contratto potrebbe
comportare linsorgere di situazioni non previste allinterno dello stesso. Pur sempre considerando
che laffidamento deve sempre avere una durata minima tale da consentire al soggetto privato un
adeguato rientro sul capitale investito, consigliabile strutturare contratti abbastanza flessibili e
dotarsi internamente, o grazie al supporto di legali, di adeguate competenze giuridiche e negoziali
che saranno successivamente necessarie nella fase di stipula del contratto.
Presentiamo nella tabella che segue i principali contenuti di un contratto EPC. Vengono nel
dettaglio affrontati gli aspetti ai quali prestare particolare attenzione per la strutturazione di tale
tipologia contrattuale senza entrare nel merito di disposizioni universalmente valide con riferimento
ai contratti pubblici.
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Clausole
Parti
Contenuto
La Pubblica Amministrazione e il partner privato
Premesse
Nelle premesse si possono richiamare: (i) i principi base della politica energetica
nazionale diretta alla riduzione del consumo energetico; (ii) le esigenze di
riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione per come
identificati dalla pubblica amministrazione; (ii) liter amministrativo che ha condotto
allaggiudicazione della gara; (iii) i principali atti amministrativi che precedono la
stipulazione del contratto tra la Pubblica Amministrazione e il privato affidatario. Gli
atti richiamati nelle premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del
contratto, per cui lAmministrazione sar tenuta alla puntuale ricognizione degli atti
che intende introdurre nel rapporto contrattuale con il privato.
Finalit
Documenti allegati
b)
c)
Oggetto
d)
51
Gli elaborati progettuali che il soggetto privato deve produrre in seguito alla firma del contratto variano in funzione dei
documenti posti a base di gara dalla Pubblica Amministrazione e della procedura di affidamento selezionata.
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Progettazione
Modalit di esecuzione dei lavori - I lavori dovranno essere eseguiti a regola darte e in
Il partner privato si impegner ad erogare i servizi di gestione per tutta la durata del
contratto secondo le modalit indicate nel capitolato, in modo tale da non
compromettere la normale operativit e funzionalit degli impianti e da raggiungere
gli obiettivi di risparmio energetico previsti nel contratto
Modalit di gestione degli impianti di pubblica illuminazione
Tra le attivit che rientrano nella gestione degli impianti si possono richiedere:
Gestione e
manutenzione
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Prestazioni
garantite
Nel contratto dovranno essere inseriti gli impegni dellofferta economica e quindi
anche i risparmi garantiti da conseguire applicando le misure ivi previste, le date di
riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati, oltre alle procedure utili per
la quantificazione e verifica dei risparmi garantiti.
In particolare, dovranno essere disciplinate le procedure per effettuare il
monitoraggio sui risultati e predisporre eventuali azioni correttive per ripristinare o
mantenere la performance.
Obblighi salute e
sicurezza
Tutti i soggetti coinvolti nelle attivit oggetto del contratto saranno tenuti
allosservanza delle misure generali di tutela di cui al D.Lgs. 81/2008, nonch ad
adottare ogni altra cautela e/o presidio previsto dalla normativa in materia di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Subappalto
Il subappalto dovr essere previsto nei limiti e con le modalit di cui allart. 37 e 118
del Codice dei Contratti Pubblici e della normativa di settore, compresa quella in
materia di tracciabilit finanziaria.
Per questo motivo, il soggetto privato dovr poter ottenere una proroga della durata
del contratto ogni qualvolta subisca dei ritardi (in particolare, durante il periodo di
costruzione) per fatti allo stesso non direttamente imputabili (es. ulteriori richieste da
parte della Pubblica Amministrazione, insorgenza di modifiche legate a nuove leggi,
ecc.). Al contrario, sono escluse modifiche della durata del contratto per eventuali
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Obbligazioni
Pubblica
Amministrazione
Forza Maggiore
E evidente che gli oneri posti in capo alla Pubblica Amministrazione riguardino
principalmente lo specifico dovere di leale cooperazione nellespletamento delle
attivit contrattuali. Nel caso di specie, questi obblighi si sostanziano nel compimento
entro il minor tempo possibile delle attivit amministrative di propria competenza che
si rendessero necessarie alla realizzazione degli interventi di riqualificazione
energetica previsti nel contratto ed alla relativa fase di gestione.
Il contratto dovr individuare in maniera dettagliata anche le obbligazioni e le
responsabilit della Pubblica Amministrazione. In particolare, andranno precisati: un
impegno a garantire un utilizzo degli impianti nei modi, forme e tempi in base ai quali
sono stati in primis elaborati i documenti a base di gara e poi approvati quelli oggetto
di offerta; obblighi dinformazione a favore del partner privato; la responsabilit per
lerogazione dei contributi pubblici eventualmente previsti; gli obblighi derivanti dalla
presentazione di modifiche sugli interventi di riqualificazione e sugli standard di
servizio, ecc.
Penali
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Equilibrio
economicofinanziario
52
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Strumenti di
controllo/Standard
di qualit
Adeguamento
tecnologico
Nel contratto, anche in ragione della durata dello stesso, dovranno essere previste
forme di adeguamento del servizio agli standard tecnico-regolamentari che
dovessero sopravvenire. Adeguamenti tecnico-prestazionali da sviluppo tecnologico
devono rientrare nelle responsabilit del privato che rimane sempre legato da un
obbligo di performance.
Resta inteso che, sulla base dei principi esemplificati per quanto riguarda gli obblighi
dellaffidatario, il canone periodico sar ridotto o annullato in caso di indisponibilit
del servizio o di mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico.
Nel caso in cui non siano previsti contribuiti in conto capitale, il contratto dovr
specificare che nessun altro corrispettivo sar corrisposto allinfuori del canone, cos
come risultante dallofferta economica aggiudicataria.
Cessione crediti
Propriet degli
impianti
Per quanto riguarda la propriet degli impianti, le varie formule di contratto EPC
prevedono che durante lesecuzione del contratto tutti gli impianti e gli altri materiali
eventualmente installati per migliorare le prestazioni energetiche rimangano in capo
al partner privato. Alla scadenza contrattuale la Pubblica Amministrazione diventer
proprietaria delle opere eseguite. La propriet degli impianti rileva anche nellambito
delle garanzie a tutela delleventuale finanziamento. Nella prassi infatti le banche
richiedono la costituzione di privilegi generali e/o speciali su tali beni.
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Fallimento del
partner privato
Restituzione degli
impianti al termine
del contratto
Alla fine del rapporto contrattuale, gli impianti dovranno essere riconsegnati alla
Pubblica Amministrazione e dovr essere redatto un verbale di riconsegna.
Legge Applicabile
Andr precisata lapplicabilit della legge italiana, nonch il richiamo alle disposizioni
(ad esempio a quelle del Codice dei Contratti), eventualmente rilevanti per
lesecuzione del contratto.
56
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Allegati
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La definizione di smart city (o di citt intelligente) molto ampia e si concretizza nella possibilit di
trasformare le strutture urbane esistenti attraverso tecnologie innovative per abilitare lerogazione
di servizi in differenti ambiti della vita economica e sociale di un territorio. Lo sviluppo di una smart
citiy consiste cio nella riprogettazione del contesto urbano mediante lo sviluppo di un sistema di
reti interconnesse che permetta di gestire in modo integrato tecnologie ed informazioni. I sistemi di
smart city permettono, infatti, di adottare decisioni in modo dinamico, sulla base di milioni di
informazioni che insorgono e variano nel tempo: traffico, precipitazioni, domanda di energia,
inquinamento, disponibilit di parcheggi, disponibilit e posizione dei mezzi di trasporto pubblico,
stato di riempimento dei cassonetti dei rifiuti sono solo alcuni esempi delle informazioni che,
adeguatamente processate e correlate, permetterebbero di organizzare in modo pi efficace ed
efficiente molteplici attivit.
Le infrastrutture di pubblica illuminazione risultano particolarmente adatte a tale scopo proprio per
la loro distribuzione capillare sul territorio che le rende un elemento urbano particolarmente adatto
allimplementazione di questi modelli innovativi di sviluppo urbano. Una pubblica Amministrazione
che intraprende investimenti sulla rete di pubblica illuminazione pu quindi decidere di non limitarsi
alladeguamento e al miglioramento dellefficienza energetica del sistema, ma anche, di includere
la progettazione di soluzioni
in ottica smart cities. Lanalisi delle opportunit derivanti
dallintegrazione di tecnologie per lo sviluppo di servizi innovativi nelle infrastrutture di pubblica
illuminazione e la relativa valutazione di sostenibilit economica e finanziaria non vengono trattate
nel presente documento. Le soluzioni tecnologiche adottabili sono, infatti, molteplici e altrettanto
numerosi sono i modelli di business adottabili per implementare servizi di questa natura; ne deriva
che tali valutazioni devono essere condotte caso per caso dalle pubbliche amministrazioni
competenti. Si sottolinea, tuttavia, che non tutte le soluzioni possibili per implementare una
strategia di sviluppo di citt intelligente presentano un profilo di sostenibilit dal punto di vista
economico e finanziario e che pertanto, tali interventi possono, in alcuni casi, migliorare il business
plan di un intervento, in altri, peggiorarlo. A tale riguardo si sottolinea che limplementazione di un
progetto di smart cities non si limita alla necessit di dotare strutture urbane gi esistenti di sensori
per la raccolta delle informazioni dal territorio ma anche alla necessit di collegare tali sensori a
reti di telecomunicazione che abilitino la trasmissione delle informazioni raccolte sul territorio.
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Qualora le Amministrazioni locali intendano affidare ad un soggetto terzo la gestione del servizio di
efficientamento energetico, va anzitutto considerato il tema della propriet dellinfrastruttura
esistente.
Com noto, non tutti gli impianti esistenti sono necessariamente di propriet dellAmministrazione;
anzi, normalmente nel tempo si sono sedimentate molte opere realizzate da ENEL, e rimaste in
sua propriet, cos come interventi realizzati dai singoli gestori del servizio di illuminazione
pubblica e parimenti rimaste nella propriet di questi ultimi.
Affinch lAmministrazione locale possa esternalizzare la gestione del servizio e le opere di
riqualificazione energetica, tuttavia, la propriet pubblica costituisce un presupposto necessario,
perch, diversamente, un confronto competitivo per lindividuazione del gestore non sarebbe
praticabile, data lasimmetria di partenza in forza della quale il proprietario privato sarebbe lunico a
potersi candidare per la gestione del servizio.
LAmministrazione che non dispone della propriet degli impianti pu, tuttavia, decidere di avviare
la procedura di riscatto dellinfrastruttura seguendo le modalit indicate dal DPR 902/86.
La finalit del riscatto non solo quella di consentire ai Comuni lassunzione diretta dei servizi, ma
anche, e soprattutto se non esclusivamente, quella di garantire la disponibilit degli impianti in
modo da individuare la migliore modalit di gestione del servizio mediante lindizione di una gara
pubblica.
Pur se riguardante il settore del gas, anche la giurisprudenza costituzionale conferma che il
riscatto uno strumento finalizzato alla riorganizzazione del servizio in vista di un assetto pi
confacente alle esigenze della collettivit (Corte Cost., 14 maggio 2008, n. 132).
La legge individua una precisa sequenza procedimentale per giungere al riscatto della propriet
degli impianti che include una metodologia per lanalisi dello stato di consistenza dellinfrastruttura
e la definizione di un indennizzo per il gestore-proprietario.
La procedura per il riscatto della propriet dellinfrastruttura di cui al DPR 902/86 articolata come
segue:
per lavvio della procedura e per la sua notifica necessaria una delibera consiliare che d
mandato alla Giunta e allUfficio Tecnico per procedere ;
entro 30 giorni dalla data della deliberazione, la Pubblica Amministrazione deve notificare
al proprietario l'atto di preavviso a mezzo ufficiale giudiziario;
entro 30 giorni dalla notifica, il proprietario deve redigere lo stato di consistenza degli
impianti e trasmetterlo allAmministrazione che a sua volta(entro 30 giorni) deve
comunicargli il proprio accordo o le eventuali osservazioni e proposte di rettifica;
Ovviamente nel secondo e nel terzo caso, aumentano le probabilit che venga avviata una
procedura arbitrale con conseguente nomina di periti per la valorizzazione economica degli
impianti.
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in house;
ad una societ mista affidataria del servizio in cui il socio privato sia scelto mediante
procedure ad evidenza pubblica;
Laffidamento in house ammesso in presenza di due rigorose condizioni: la prima che lente
affidatario sia assoggettato da parte dellamministrazione affidante ad un controllo analogo a
quello esercitato sui propri organi, requisito che implica, anzitutto, che i soci pubblici detengano la
totalit delle partecipazioni e, in secondo luogo, che siano dotati di poteri decisionali (direttivi,
ispettivi e di nomina) idonei a determinare una influenza determinante sia sugli obiettivi strategici
che sulle decisioni importanti della societ; la seconda richiede che la societ realizzi la parte pi
importante della propria attivit con gli enti soci.
Laffidamento a societ mista consiste nel fatto che il servizio viene affidato ad una societ di cui
sono parte lente pubblico (o gli enti pubblici) nel cui territorio il servizio dovr essere reso, nonch
uno o pi soci privati. Questi soci dovranno essere scelti con una procedura ad evidenza pubblica
a doppio oggetto: lente affidante non dovr infatti limitarsi alla mera ricerca del socio ma dovr
altres indicare: il tipo di societ, il valore dellapporto societario richiesto, il modello di governance
pubblico-privato, i compiti operativi connessi alla gestione del servizio, la durata della concessione,
le modalit di uscita del socio privato una volta rimesso a gara il servizio.
Infine, la terza modalit prevede laffidamento del servizio a un soggetto terzo scelto mediante
gara. Secondo la definizione normativa di partenariato pubblico privato, sia la societ mista, sia
laffidamento a un soggetto terzo, individuato con gara, delle attivit rivolte alla progettazione,
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Tenendo conto delle complessit che caratterizzano la costituzione e la successiva gestione di una societ mista
pubblico-privata, come visto, lintero documento incentrato sulla strutturazione di modelli di partenariato cd.
contrattuale e non istituzionalizzato.
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E il tasso di attualizzazione che rende nulla la somma algebrica dei flussi di cassa in un
dato periodo;
Indica il massimo costo del capitale che rende un progetto economicamente conveniente;
Formula:
n
CFt
CFt
t
t
t 0 (1 TIR)
t 0 (1 TIR)
n
Dove:
CFt= Flussi di cassa nel periodo t-esimo (Cash Flows)
TIR= tasso interno di rendimento
n= ultimo anno considerato nel piano previsionale
TIR DI PROGETTO:
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Esprime in termini monetari il valore creato o distrutto dal progetto di investimento ed il suo
contributo alla creazione di valore per gli azionisti;
Il VAN calcolato come somma algebrica del valore di ogni flusso di cassa futuro
attualizzato impiegando il costo del capitale del progetto (i) .
Formula:
n
VAN
t 0
CFt
(1 i )t
t 0
CFt
(1 i )t
Dove:
CFt= Flussi di cassa nel periodo t-esimo (Cash Flows)
i= Tasso di attualizzazione
n= ultimo anno considerato nel piano previsionale
VAN DI PROGETTO
WACC Kd
Ke Rf (Rm Rf )
D
E
(1 ) Ke
DE
DE
Dove:
Dove:
D
leva finanziaria
DE
= aliquota fiscale
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Si segnala che allinterno del modello excel allegato il costo dellequity, per esigenze si semplificazione, rappresenta
un dato di input.
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IL PAYBACK PERIOD
Pu essere altres utilizzato il Payback period al fine di ricercare lintervallo di tempo necessario
per recuperare integralmente, grazie ai ricavi della fase di gestione, le spese di investimento
iniziali.
Il Payback period semplice dato dalla seguente formula:
( ) (1
+ )
=0
dove:
F(t)=flussi di cassa operativi del periodo di gestione
k= costo del capitale (WACC)
F0= investimento inziale
Lindicatore calcolato su base annua, come rapporto tra il flusso di cassa operativo del
progetto ed il servizio del debito (somma tra la quota capitale e la quota interessi).
Formula:
DSCR
Dove:
FCOt= Flussi di cassa operativi nellanno corrente t-esimo
Kt= quota capitale da rimborsare nellanno t-esimo
It= quota interessi da ripagare nellanno t-esimo
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FCOt
Kt It
Esprime la capacit del progetto di generare flussi di cassa positivi (i.e. risorse finanziarie)
dopo aver ripagato il servizio del debito.
Lindicatore esprime il rapporto tra il valore attualizzato dei flussi di cassa operativi per il
servizio del debito sommati alla riserva di cassa per il servizio del debito, sul debito
residuo (outstanding).
Formula:
sm
LLCR
FCOt
(1 i)
t s
Dt
Dove:
s= periodo di valutazione dellindicatore
s+m=ultimo periodo di rimborso del debito
FCOt= flusso di cassa per il servizio del debito
D= debito residuo (outstanding) al periodo t-esimo
i= tasso di attualizzazione dei flussi di cassa
R= eventuale riserva a servizio del debito accumulata al periodo di valutazione (Debt Reserve)
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