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Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

Nuove norme sulla protezione contro i fulmini


Pubblicato il: 31/05/2006
Aggiornato al: 31/05/2006

di Gianfranco Ceresini

Nello scorso mese di aprile sono state pubblicate dal CEI le attese nuove norme europee
riguardo alla protezione contro i fulmini.
La nuova serie di Norme CEI 62305/1-4 composta da quattro parti: principi generali, valutazione
del rischio, danno materiale alle strutture e pericolo per le persone, impianti elettrici ed elettronici
nelle strutture.

1. Generalit
Nello scorso mese di aprile sono state pubblicate dal CEI le attese nuove norme europee riguardo alla
protezione contro i fulmini. La nuova serie di Norme CEI EN 62305/1-4 composta dalle seguenti quattro
parti:

CEI EN 62305-1 Protezione contro i fulmini. Principi generali

CEI EN 62305-2 Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio

CEI EN 62305-3 Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le
persone

CEI EN 62305-4 Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture

Questa serie di norme si applicher allesecuzione di nuove realizzazioni delle misure di protezione contro il
fulmine per le strutture e i servizi ad esse connessi, oltre alle trasformazioni radicali di quelle gi esistenti. La
serie di Norme CEI EN 62305/1-4 sostituisce quindi i seguenti documenti normativi:

Norma CEI 81-1 Protezioni delle strutture contro i fulmini

Norma CEI 81-4 Protezioni delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine

Guida CEI 81-8 Guida dapplicazione allutilizzo di limitatori di sovratensione sugli impianti
utilizzatori di bassa tensione.

Le Norme CEI 81-1 e CEI 81-4, nonch la Guida CEI 81-8, rimangono in vigore contemporaneamente alla
serie di Norme CEI EN 62305/1-4, ma non oltre il 1 febbraio 2007. Questo periodo di contemporanea
validit ha lo scopo di consentire la realizzazione delle misure di protezione in corso di esecuzione. Le
misure di protezione previste secondo le precedenti Norme CEI 81-1 e 81-4 e la Guida CEI 81-8 sono in
genere ritenute egualmente idonee agli effetti della sicurezza. Le nuove norme precisano che per le strutture
con rischio di esplosione, gli ospedali e le altre strutture in cui guasti di impianti interni possono provocare
immediato pericolo per la vita umana, in cui non sia gi stato installato un impianto di protezione contro i
fulmini (LPS) realizzato in conformit alle precedenti Norme CEI 81-1, lidoneit delle misure di protezione
deve essere verificata in conformit alla nuova Norma.

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Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a
socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono
possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

2. CEI EN 62305-1 (CEI 81/10-1)

Protezione contro i fulmini. Principi generali


Questa parte definisce i principi generali alla base della protezione contro i fulmini di strutture (inclusi gli
impianti, il contenuto e le persone) e degli impianti in esse entranti.
Si mettono in evidenza i possibili effetti che un fulmine pu causare alla struttura colpita in base alle
caratteristiche della struttura stessa.
I criteri per la progettazione, linstallazione e la manutenzione delle misure di protezione contro il fulmine
sono considerati in tre gruppi separati:

il primo gruppo, relativo alle misure di protezione atte a ridurre il rischio sia di danno materiale
che di pericolo per le persone, riportato nella Norma CEI EN 62305-3;

il secondo gruppo, relativo alle misure di protezione atte a ridurre i guasti di impianti elettrici ed
elettronici presenti nella struttura, riportato nella Norma CEI EN 62305-4;

il terzo gruppo, relativo alle misure di protezione atte a ridurre i danni materiali e i guasti dei
servizi entranti nella struttura (principalmente linee elettriche e di telecomunicazione), riportato
nella norma EN 62305-5 (in preparazione).

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Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

3. CEI EN 62305-2 (CEI 81/10-2)

Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio


Questa parte fornisce la procedura per la determinazione del rischio dovuto a fulmini a terra in una struttura.
Tale procedura consente di stabilire se la protezione della struttura sia necessaria o meno e, in caso
affermativo, di individuare le misure pi idonee da adottare secondo le modalit richieste dalla norma
impiantistica.
I fulmini a terra sono pericolosi per le strutture e per i servizi. Il pericolo per la struttura pu consistere in:

danno alla struttura ed al suo contenuto,

guasti dei relativi impianti elettrici ed elettronici,

danno agli esseri viventi allinterno o in prossimit della struttura.

Gli effetti consequenziali dei danni e dei guasti possono estendersi ai dintorni della struttura o possono
interessare lambiente. Il pericolo ai servizi pu consistere in:

danni al servizio stesso,

guasti dei relativi apparati elettrici ed elettronici.

Per ridurre la perdita dovuta al fulmine pu essere necessario adottare misure di protezione. Se esse siano
necessarie e quali caratteristiche debbano avere deve essere determinato attraverso la valutazione del
rischio. Il rischio, definito nella Norma CEI EN 62305 come la probabile perdita media annua dovuta al
fulmine in una struttura e in un servizio, dipende da:

il numero annuo di fulmini che interessano la struttura ed il servizio;

la probabilit che un fulmine che interessi la struttura o il servizio provochi danno;

lammontare medio della perdita conseguente.

I fulmini che interessano la struttura possono essere divisi in:

fulmini diretti sulla struttura,

fulmini che colpiscono in prossimit della struttura e/o in prossimit di un servizio ad essa
relativo (linee di energia e di telecomunicazione, altri servizi).

I fulmini che interessano il servizio possono essere divisi in:

fulmini diretti sul servizio,

fulmini che colpiscono in prossimit del servizio o una struttura connessa al servizio stesso.

I fulmini che colpiscono la struttura o il relativo servizio possono causare danni materiali e pericolo per gli
esseri viventi. I fulmini che colpiscono in prossimit della struttura o del servizio ed i fulmini sulla struttura o
sul servizio possono causare guasti agli impianti elettrici ed elettronici dovuti alle sovratensioni derivanti
dallaccoppiamento resistivo e induttivo di questi impianti con la corrente di fulmine.
Inoltre i guasti prodotti dalle sovratensioni da fulmine nelle installazione degli utenti e nelle linee di energia
possono anche generare sovratensioni di origine interna (sovratensioni di manovra) nelle installazioni.
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Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

Il numero di fulmini che interessano la struttura ed il servizio dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche
della struttura e del servizio, dalle caratteristiche ambientali della struttura ed del servizio, nonch dalla
densit di fulmini al suolo della zona in cui la struttura ed il servizio sono ubicati.
La probabilit di danno da fulmine dipende dalla struttura, dal servizio, dalle caratteristiche della corrente di
fulmine, nonch dal tipo e dallefficienza delle misure di protezione adottate.
Lammontare medio annuo delle perdite conseguenti dipende dallentit dei danni e dai conseguenti effetti
che possono derivare dalla fulminazione. Leffetto delle misure di protezione dipende dalla qualit di
ciascuna misura di protezione e pu ridurre le probabilit di danno o lammontare delle perdite conseguenti.
Quando si desideri evitare comunque possibili rischi, la decisione di adottare misure di protezione contro il
fulmine pu essere presa indipendentemente dal risultato di qualsivoglia valutazione del rischio.

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Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

4. CEI EN 62305-3 (CEI 81/10-3)


Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone
Questa terza parte tratta della protezione contro i fulmini di una struttura per limitare i danni materiali e i
danni agli esseri viventi. Sono forniti i criteri per la realizzazione dellimpianto di protezione contro i fulmini
(LPS). Vengono fornite le prescrizioni per il progetto, l'installazione, la verifica e la manutenzione di LPS per
strutture, senza limitazioni in altezza e la messa in atto di misure di protezione contro i danni agli esseri
viventi causati dalle tensioni di contatto.
LLPS normalmente composto da un impianto di protezione esterno e da un impianto di protezione interno.
Limpianto di protezione esterno ha lo scopo di:
a. intercettare i fulmini diretti sulla struttura (con un sistema di captatori);
b. condurre a terra senza danni la corrente di fulmine (con un sistema di calate);
c.

disperdere a terra la corrente di fulmine (con un sistema di dispersori).

Limpianto di protezione interno ha lo scopo di prevenire le scariche pericolose nella struttura utilizzando
connessioni equipotenziali o distanze di sicurezza (e quindi isolamento elettrico) tra i componenti dellLPS
esterno ed altri elementi metallici interni alla struttura. Le principali misure di protezione contro i danni agli
esseri viventi dovuti alle tensioni di contatto e di passo hanno lo scopo di:
1. ridurre la corrente pericolosa che pu fluire nel corpo mediante lisolamento delle parti conduttrici
esposte e/o incrementando la resistivit superficiale del suolo;
2. ridurre la possibilit che si manifestino pericolose tensioni di contatto e di passo utilizzando
barriere e/o cartelli ammonitori.
La classe e lubicazione di un LPS dovrebbe essere accuratamente analizzato durante il progetto iniziale di
una nuova struttura, per sfruttare al massimo il vantaggio di utilizzare le parti metalliche della struttura
stessa. In questo modo reso pi facile il progetto e la costruzione di una impianto integrato, il
miglioramento estetico complessivo e pu essere incrementata, con minor costo e difficolt, lefficacia
dellimpianto di protezione. Una volta iniziati i lavori di costruzione pu essere infatti impossibile laccesso al
suolo e luso appropriato dei ferri di armatura delle fondazioni per realizzare un efficace sistema di
dispersori. La natura e la resistivit del suolo dovrebbe essere considerata sin dai primi stadi del progetto.
Questa informazione fondamentale per il progetto del sistema di dispersori e pu influenzare il progetto
delle fondazioni della struttura.
Al fine di ottenere il miglior risultato con il minimo costo sono quindi raccomandabili frequenti consultazioni
tra il progettista dellLPS, gli installatori, gli architetti ed i costruttori. Se limpianto di protezione dovesse
essere installato su una struttura esistente, dovrebbero essere fatti tutti gli sforzi per garantire che esso
soddisfi i principi di questa Norma. La classe e linstallazione dellLPS dovrebbero tenere conto delle
caratteristiche della struttura esistente.

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5. CEI EN 62305-4 (CEI 81/10-4)

Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture


Questa ultima parte fornisce informazioni sul progetto, linstallazione, lispezione, la manutenzione e la
verifica del sistema di misure di protezione contro gli effetti elettromagnetici associati al fulmine sugli impianti
elettrici ed elettronici interni alle strutture, al fine di ridurre il rischio di danni permanenti.
Il fulmine come sorgente di danno un fenomeno di energia estremamente elevata. La scarica di fulmine
rilascia unenergia di molte centinaia di mega-joule. Se si confronta con i millijoule di energia che possono
essere sufficienti a danneggiare gli apparati elettronici sensibili e gli impianti elettronici, evidente come
siano necessarie misure di protezione addizionali per proteggere questi apparati.
Sono particolarmente importanti gli impianti elettrici ed elettronici utilizzati per limmagazzinamento e
lelaborazione dei dati e quelli per il controllo e la sicurezza nelle installazioni caratterizzate da considerevoli
costi dinvestimento, dimensioni e complessit (per le quali il disservizio un evento del tutto indesiderabile
per motivi di sicurezza e di costi).
Come indicato nella norma CEI EN 62305-2, il fulmine pu provocare diversi tipi di danno in una struttura:
D1 danno agli esseri viventi a causa delle tensioni di passo e di contatto;
D2 danno materiale dovuto agli effetti (meccanici, termici, chimici ed esplosivi) della corrente di fulmine;
D3 danno agli impianti elettrici ed elettronici dovuto al LEMP (impulso elettromagnetico connesso al fulmine).
I guasti permanenti agli impianti elettici ed elettronici possono essere causati dallimpulso elettromagnetico
connesso al fulmine (LEMP) tramite:
a. gli impulsi condotti trasmessi agli apparati attraverso i conduttori;
b. gli effetti del campo elettromagnetico irradiato direttamente sullapparato stesso.
Gli impulsi che interessano la struttura possono essere generati internamente o esternamente ad essa:

gli impulsi esterni alla struttura sono generati dai fulmini che colpiscono le linee entranti o il suolo
nelle loro vicinanze, e sono trasmessi agli impianti elettrici ed elettronici attraverso le linee stesse;

gli impulsi interni alla struttura sono generati dai fulmini che colpiscono la struttura o il suolo vicino
ad essa.

Laccoppiamento pu avvenire con meccanismi diversi:

accoppiamento resistivo (per esempio limpedenza di terra del sistema di dispersori o la resistenza
dello schermo di un cavo);

accoppiamento induttivo (per esempio dovuto alle spire negli impianti elettrici ed elettronici o
allinduttanza delle connessioni);

accoppiamento elettrostatico (per esempio dovuto alleffetto antenna).

Gli effetti dellaccoppiamento elettrostatico sono generalmente molto ridotti in confronto a quelli dovuti
allaccoppiamento induttivo e possono essere ignorati.
Il campo magnetico irradiato pu essere generato:
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Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

dallintera corrente che fluisce nel canale del fulmine,

da una frazione di corrente di fulmine che scorre nei conduttori, per esempio nelle calate di un
LPS esterno secondo la CEI EN 62305-3 o nello schermo esterno della struttura.

Queste nuove norme avranno anche influenza sulla Norma CEI 64-8 relativa alla sicurezza degli impianti
elettrici utilizzatori di bassa tensione. Ricordiamo che, in base alla norma CEI 64-8, progettisti e installatori
sono tenuti alla valutazione del rischio da sovratensioni ed allallestimento delle eventuali (se dovute) misure
di protezione.

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