capolinea
- Francesca Coin, 22.09.2015
Saggi. Post-capitalism:a guide to our future delleconomista e giornalista inglese Paul Mason.
Mutuo soccorso e cooperazione sociale per affrontare il degrado ambientale e le forti diseguaglianze
sociali
La prima cosa da dire dellultimo libro di Paul Mason Post-capitalism:a guide to our future, uscito lo
scorso Luglio per Allen Lane, la cui traduzione italiana uscir nel 2016 per Il Saggiatore, che la lettura che se ne pu fare in Italia diversa rispetto alla lettura che se ne far nel resto del mondo. Un
modo semplice (e al contempo semplificatorio) per presentare Post-capitalism dire che esso traduce per un pubblico anglo-americano mainstream alcune delle tesi pi lucide delloperaismo italiano. Presentato allestero come un libro che spiega Hardt e Negri per non addetti ai lavori, il testo
di Paul Mason si pone un problema principale: come uscire da un futuro fatto di precariet, collasso
finanziario e crisi ambientale? La risposta di Mason il libro stesso, che ambiziosamente si presenta
come un manuale verso il post-capitalismo.
Ma facciamo un passo indietro. Questo testo ambizioso e per certi versi appassionato si pu meglio
comprendere a partire da una presentazione dellautore. Giornalista economico della Bbc noto al
pubblico internazionale per i suoi reportage dalla Grecia, da Gaza o da Silicon Valley, negli ultimi
anni Mason si dedicato precisamente a comprendere le mutazioni nei movimenti globali. Da Live
Working or Die Fighting, uscito per Vintage nel 2008, a Why its Kicking off Everywhere: the New
Global Revolution, pubblicato da Verso nel 2013, negli ultimi anni lo sguardo di Paul Mason si confrontato con la capacit di autoaffemazione dei movimenti dentro e contro il capitalismo finanziario.
Le radici italiane
Per tracciare un sentiero verso il Post-capitalismo Paul Mason ricorre a una cassetta degli attrezzi
familiare. Il cuore del suo testo poggia infatti sul Frammento sulle Macchine dei Grundrisse di Karl
Marx, il concetto di Intelletto Generale e la teoria del valore lavoro. Lelaborazione teorica che si
produce attorno a riviste quali Quaderni rossi e Classe operaia e che con straordinaria capacit
anticipatrice riscopre la quarta sezione del I Libro del Capitale, il Capitolo VI inedito o il Frammento sulle Macchine, costituisce uno dei capisaldi teorici di questo testo, che si rif al lessico operaista per spiegare le trasformazioni del processo di valorizzazione del capitale e con esse
lestensione del comando del capitale dalla fabbrica alla societ. Se negli anni Settanta Negri e la
sinistra radicale italiana erano prematuri nellaffermare che la fabbrica non era pi il luogo della
lotta di classe e che la societ stessa era diventata la fabbrica, oggi questaffermazione corretta,
scrive il giornalista inglese.
Da questo punto di vista bisognerebbe dire che il saggio di Paul Mason ha unimportanza simbolica,
ovvero scandisce la diffusione nel dibattito mainstream di tesi che sino ad oggi sono state monopolio
di filosofi radicali e movimenti sociali. Recensito nel Financial Times e attaccato dalla destra, il testo
a posto di fronte agli economisti ortodossi temi che questi spesso ignorano n intendono legittimare.
C da dire, tuttavia, che questo lavoro non una trasposizione delle tesi operaiste in salsa anglosassone. Inoltre, non si rif al capitalismo cognitivo anche se lautore richiama spesso la teoria e i
suoi autori. Dal punto di vista metodologico, riprende la teoria delle onde di Kondratiev, giungendo
ai mutati rapporti tra capitale e lavoro a partire dallanalisi dei parametri non lineari dellultimo
ciclo economico. Anche se annota che si rifa alle tesi del filosofo italiano Paolo Virno, nel testo cita
Yann Moulier-Boutang e interpreta il capitalismo cognitivo come una sorta di terzo capitalismo
a cui contrappone la transizione al post-capitalismo.
La cosa in verit pi complicata di cos. Carlo Vercellone, da sempre uno dei teorici pi precisi
e raffinati del capitalismo cognitivo, ha tenuto spesso a sottolineare come il concetto di capitalismo
cognitivo volesse evidenziare il ruolo centrale nellepoca postfordista assunto dalla conoscenza,
senza per celebrare la capacit delle nuove tecnologie di liberare il lavoro dallalienazione, come
hanno fatto i teorici delleconomia della conoscenza, bens esplicitando la trasformazione nella relazione tra capitale e lavoro e le possibilit di superamento della sussunzione. Da questo punto di vista
la vicinanza tra Paul Mason e i teorici del capitalismo cognitivo pare sussistere nel tentativo di
de-naturalizzare le categorie economiche e dismettere la pelle del lavoro salariato.
Molto più che documenti.
Scopri tutto ciò che Scribd ha da offrire, inclusi libri e audiolibri dei maggiori editori.
Annulla in qualsiasi momento.