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Testo goliardicamente riadattato della "Relatione di tutto l’occorso nella visita fatta da Sua
Signoria Illustrissima Messere il Principe di Corcumello
e Boccadoro ai suoi alti, bassi & mezzani Possedimenti". Roma 1880. NB: Il testo riportato appare rimaneggiato.
Titolo originale
Gonnella Baruch, Relatione del Principe di Corcumello ai suoi dominii, Roma 1880 (tip. Forzani)
Testo goliardicamente riadattato della "Relatione di tutto l’occorso nella visita fatta da Sua
Signoria Illustrissima Messere il Principe di Corcumello
e Boccadoro ai suoi alti, bassi & mezzani Possedimenti". Roma 1880. NB: Il testo riportato appare rimaneggiato.
Testo goliardicamente riadattato della "Relatione di tutto l’occorso nella visita fatta da Sua
Signoria Illustrissima Messere il Principe di Corcumello
e Boccadoro ai suoi alti, bassi & mezzani Possedimenti". Roma 1880. NB: Il testo riportato appare rimaneggiato.
Relatione di tutto loccorso nella visita fatta da Sua
Signoria Illustrissima Messere il Principe di Corcumello
e Pajiara ai suoi alti, bassi & mezzani Possedimenti. Avvegna Dio che essendo Sua Signoria Illustrissima per molto spatio di anni dimorata lunge dai suoi aviti dominii in servitio della Maest Sua il Re nostro Signore, tanto nei negotii de ambascerie ove Maest Sua per degnatione & merito soleva occuparlo; quanto nelle guerre contro i nemici della medesima, al di qua e al di l del monte, ove la Signoria Sua acquistossi laude & honori infiniti; & essendo, dico, sempre amorevolissimo e partialissimo dei suoi servitori e vassalli & questi similmente amerevolissimi & fedelissimi alla Signoria Sua ; et avendo questi varie volte supplicato la medesima della gratia & degnatione di allietarli colla sua presentia & della sua Illustrissima Famiglia , la Signoria Sua accedendo alle istantie loro, risolse di lasciare la residentia nel palazzo di Civitella e di visitare il glorioso & nobile castello di Corcumello Egli perci, chiamato a se il suo Gran Conestabile gliimpose mandasse ovunque il Bando annuntiatore di cos grande a gradita novella. Sollecito il Gran Conestabile di eseguire gli comodamenti di Sua Signoria Illustrissima dal banditore Graziano accompagnato da due barbute fece buttare il seguente bando. Da parte di Sua Signoria Illustrissima il Principe si pubblica, jo BANNO. Noi Don Minicuccio da Cipollitto Principe di Corcumello & Pajiara; Duca di Collamico, Conte di Val di Botte, & Val Maqggiore; Marchese di Vignali, Ari Vecchie, Salecuni &
Limacciola; Barone di Frainito, Carpineto, Chiuselle & Via
Piana: Signore di Puzzalo, Fonte Cajina, Fonte Staccina, Vareco, Coji, Vicinola, Terrarana, etc., etc., etc. Essendoci degnati di accedere alle umili & ripetute istantie dei nostri affetionatissimi vassalli facciamo sapere ad ogni & ciascuna persona qualmente nel giorno 13 maggio alle ore 16 in punto habbiamo risoluto di felicitarli colla nostra presentia & in compagnia della nostra Illustrissima Famiglia & della nostra Corte: Ordiniamo perci a tutti & singoli Priori e Massari delle nostre terre, castella e loghi, se debbiano trovare sul nostro percorso che allhora suindicata se effettuer dalla nostra abituale dimora per Via dei Conti Vetoli, Via Casimirro, Belvedere de jrt e screta, Piazza Centrale ad effetto de soddisfare alle angherie, parangherie, canoni, censi, servit reali & personali che devono alla Nostra Illustrissima Casa. Chiunque ardisce sottrarsi a questobbigo & non comparir sar condannato alla compagnia perpetua della fontana & etiam ad altre pene ad nostro arbitrio usque ad anum asini flare Ordiniamo & comandiamo inoltre ad ogni e ciascun nostro vassallo utriusque sexus, non hauto riguardo ad et & conditione, spetialmente etiam alle spose da poco tempo & alle zitelle da marito se debbiano trovare come sopra per fare il debito & conveniente omaggio alla Nostra Illustrissima Persona & Famiglia. Chiunque contravenir sar condannato, se maschio a 20 tratti di corda, & se femmina a 10 giri di frusta da darseli immediatamente. Fiduciosi nellaffetione dei nostri vassalli, come sopra, alla nostra Illustrissima Casa & Persona habbiamo comandato quanto sopra. Dalla Nostra Residentia questoggi 6 maggio 1880. Milone Cancelliere
Gioved scorso adunque 13 del corrente maggio
accompagnato dalla sua Corte & Famiglia, Sua Signoria Minicuccio da Cipollitto lasci la residentia di Corcumello nellordine che segue: Aprivano il corteo due uomini darme a cavallo Caporale Domenico e Angeluccio maniscalchi seguiti da due araldi; Il vessillo della illustrissima Casa Cipollata tenuto dal vessillifero Gaetano del Signore addestrato da una barbuta; Moschettieri; Ascanio Fantauzzi, Ignazio Meco, Pietro Melone e Ercole della Cerqua tutti dipintori: Il gran Conestabile messere Achille da Collefracido cavaliere ebanista, il cui destriere era tenuto dal valletto Michele Ferrazza artista a tutto canto: Gli alabardieri; Bernardino decoratore, Giacomo & Marco Antonio Pensa precedevano la portantina che dipinse lo maestro Bruno. Vi sedeva dentro messer Minicucci Vicario criminale del padrone, circondato da sei staffieri col Lorenzo Di Cicco detto Barbetta architetto, & Giustino Milone chiamato Sansone maestro di giustizia. Subito appresso i giudici civili Lattaro Giuseppe studente, Leuterio Fantauzzi negoziante, Don Paolo Minicucci avvocato da vero & non da burla, Marco Antonelli pittore. La domnicella Emma Simonetti sedeva nel carrozzino tirato da due capre allato del damnicello Ugo suo fratellino, sotto la tutela e sorveglianza di messer Achille DAgostino fonditore, dal cui cenno dipendevano i moschettieri Pietro Di Benedetto cesellatore, Agostino Berardi dipintore, Carlo Roggerio decoratore & i cacciatori del padrone Felice & Michele Ferrazza, infine lultimo nato di casa Cipollitto tale Paolo che teneva a guinzaglio il Briscola pastore abruzzese cane prediletto del Signore.
Seguivano gli ottavini, i bombardini, i tamburri e le
ciarammelle. Tocc a Gaetano detto il guercio a guidare i sei palafreni attelati al cocchio nobile con Sua Signoria Miicuccio da Cipollitto con alla destra madonna Sofia sua degna consorte, di fronte il damigello erede del principato, Ettore con alla destra la balia Giovannona. In mezzo a due staffieri il paggio Bellosguardo Augusto colle chiavi delle castella. Guidava la seconda carrozza il cocchiere Giulio Piccolini detto il nero. Vi stavano sopra le dame donore e di compagnia di madonna la Principessa che sono le signore: Donna Celeste, Donna Agnese, Donna Tecla e Donna Olimpia. Seguivano otto cavalieri in arme: Agostino Berardi, Battista Fantauzzi, Antonio e Aurelio Milone Manfredo detto il piccolo, Adolfo Chiostri, Giovanni e Andrea Ferrazza tutti zappatori. Come si doveva attendere, non mac laccompagnamento dei soliti calottini Giovanni e Michelangelo Simonetti. Pervenuta sua Signoria nella piazza vi trov tutti i Priori et Massai et vassalli a rendergli omaggio. Del che rimase assai contenta & soddisfatta come pure della universale accoglienza ricevuta dai suoi vassalli. Delle quali cose tutte ebbe la benignit di renderne affabili ringraziamenti in modo spetialissimo al suo Gran Contestabile Milone per la cui vigilantia, severit e fermezza erasi dovuta la bella e consolante ceremonia ad laude & honore della gloriosa Casa Cipollitto.
Josepho Calecanterra Historiografo di Sua Signoria .
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