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ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA

I sottoscritti Castaldi Gianluca nato a --------------------------------------------------, Del Grosso Daniele


nato a -------------------------------------------------, Vacca Gianluca nato il ---------------------------------------------------- e Andrea Colletti nato a ---------------------------------------------------- in qualit di Senatori e
Deputati della Repubblica Italiana;
I sottoscritti Sara Marcozzi nata ---------------------------------------------------, Domenico Pettinari nato a ----------------------------------------------, Pietro Smargiassi nato ----------------------------------------------------,
Riccardo Mercante nato il ------------------------------------------------------ e Gianluca Ranieri nato il --------------------------------------------------------- in qualit di Consiglieri del Consiglio Regionale d'Abruzzo;
espongono quanto segue:
espongono quanto segue:
1. in data 10 Settembre 2002 perviene al Ministero dello Sviluppo Economico, da parte della
Societ Gas della Concordia spa, richiesta di autorizzazione per ricerca di idrocarburi liquidi
e gassosi. Con D.M. 5 Maggio 2005 alla detta Societ viene accordato, per la durata di anni
sei, il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi contraddistinto dalla sigla
B.R269.GC ubicato nel mare Adriatico nell'ambito della Zona B. Ai sensi dell'art. 10 DPR
484/1994 il procedimento di concessione autorizzazione per ricerca idrocarburi doveva
concludersi entro 240 giorni dalla presentazione della domanda o entro 330 giorni in caso
di necessit di acquisizione del giudizio di compatibilit ambientale. La domanda della
Concordia spa pervenuta il 10 Settembre 2002 e dunque il procedimento doveva
concludersi entro l'8 Maggio 2003 (ovvero entro il 6 Agosto 2003 nella seconda ipotesi). Il
decreto che autorizza la ricerca reca invece la data del 5 Maggio 2005 e dunque stato
rilasciato oltre i termini di legge;
2. con DD.MM. 28 Luglio 2005 e 16 Aprile 2008, la titolarit del permesso stata intestata in
ultimo alla Societ Medoilgas Italia spa;
3. in data 17 Dicembre 2008 la Societ Medoilgas Italia spa presenta istanza per la coltivazione
di idrocarburi liquidi e gassosi in area ricompresa nel permesso di ricerca B.R269.GC,
denominato Ombrina Mare 2;
4. il 26 Agosto 2010 entra in vigore il D. Lgs. 128/2010 il quale vieta all'interno del perimetro
delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette le attivit di ricerca, di prospezione
nonch di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare...il divieto altres stabilito
nelle zone di mare poste entro dodici miglia marine dal perimetro esterno delle suddette
aree marine e costiere protette ...le disposizioni del presente comma si applicano anche ai
procedimenti autorizzatori in corso alla data di entrata in vigore del presente comma;
5. in data 8 Novembre 2010, con nota prot. n. 0026875, il Ministero dell'Ambiente comunica
alla Societ Medoilgas Italia spa il preavviso di rigetto dell'istanza di concessione di
coltivazione d 30 B.C.-MD ed in data 22 Novembre 2010 la Societ Medoilgas Italia spa
formula le proprie osservazioni a termini di legge;
6. nelle more, in data 23 Febbraio 2011, la Societ Medoilgas Italia spa chiede la proroga
triennale del permesso di ricerca denominato B.R. 269.GC la cui area ricomprende la
richiesta concessione di coltivazione B.R. 269.GC presentata dalla stessa Societ;
7. in sostanza, la Societ Medoilgas Italia spa chiede la proroga del permesso di ricerca per
un'area in cui la ricerca gi terminata con esito positivo e per la quale stato richiesto il

permesso di coltivazione;
8. in risposta alla richiesta di proroga il Ministero emana nota del 5 aprile 2011 prot. n.
0007167 con la quale rappresenta che l'area richiesta con l'istanza di proroga del permesso
B.R. 269.GC, che comprende l'area della richiesta concessione d 30 B.C.-MD, ricade
interamente in aree tutelate dal D. Lgs. 128/2010;
9. il Ministero, tuttavia, aggiunge che l'istruttoria conseguente alla richiesta di proroga del
permesso di ricerca potr avere corso in relazione all'esito del sopra citato preavviso di
rigetto, da parte del Ministero dell'Ambiente, del permesso di coltivazione;
10. al contrario di quanto affermato nella citata nota ministeriale, appare evidente come l'esito
del procedimento relativo alla concessione del permesso di coltivazione fosse ininfluente
rispetto all'istanza di proroga del permesso di ricerca, dovendosi entrambe le istanze
rigettare in forza del citato D. Lgs. 128/2010!;
11. ma il Ministero va oltre e, con nota ministeriale prot. n. 9445 del 3 Maggio 2011 della
Direzione UNMIG-Div. 1, fornisce il nulla osta alla proroga di vigenza del permesso per
l'area coincidente con l'area della richiesta concessione;
12. imbeccata dal Ministero, la Societ Medoilgas Italia spa, in data 13 maggio 2011, chiede la
riduzione dell'area del permesso di ricerca denominato B.R. 269.GC in modo da renderla
coincidente con l'area richiesta con l'istanza di concessione d 30 B.C.-MD. Tale richiesta
viene motivata con la necessit di mantenere l'operativit e la sicurezza dell'impianto
esistente in relazione alla richiesta concessione di coltivazione d 30 B.C.-MD;
13. cosicch, in data 7 Novembre 2011, il Ministero dello Sviluppo Economico, con
provvedimento a firma del Direttore Generale Franco Terlizzese, decreta la sospensione
decorso temporale del permesso di ricerca B.R. 269.GC per la durata di un anno, ai soli
fini del computo della durata, dal 5 Maggio 2011 al 5 Maggio 2012;
14. nel citato provvedimento del 7 Novembre 2011 il Direttore Generale scrive: Visto in
particolare l'articolo 6, comma 10, della legge n. 9 del 1991, secondo il quale 'qualora nel
corso del permesso di ricerca le amministrazioni competenti impongano al titolare del
permesso particolari adempimenti o limitazioni che comportino la sospensione dell'attivit
di ricerca il Ministro dell'Industria, del commercio e dell'artigianato pu disporre con
decreto, su istanza del titolare stesso, che il decorso temporale del permesso, ai soli fini del
computo della durata dello stesso,resti sospeso per il tempo necessario per ottemperare agli
adempimenti stessi';
15. dalla lettura di tale norma appare evidente come la sospensione possa disporsi in presenza
di due requisiti indispensabili: a) che gli adempimenti imposti comportino la sospensione
dell'attivit di ricerca; b) che vi sia istanza del titolare;
16. questi due elementi non sussistono nel caso di specie giacch: a) l'attivit di ricerca per
l'area interessata non stata sospesa per via di particolari adempimenti imposti ma
semplicemente cessata, avendo tale attivit avuto esito positivo, tanto da portare alla
richiesta di concessione di coltivazione; b) il titolare del permesso di ricerca non ha chiesto
la sospensione del decorso ma bens la proroga dello stesso permesso!
17. ma le anomalie non finiscono con il provvedimento che concede la sospensione seppur in
assenza di istanza: in data 27 Aprile 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico, con
provvedimento a firma del Direttore Generale Franco Terlizzese, vista l'istanza in data 23
Febbraio 2011 della Societ Medoilgas Italia spa e ritenuto di poter accordare la proroga
ai fini del completamento dell'attivit di ricerca nell'ambito del programma orginario e nel
rispetto della normativa vigente, decreta la proroga del permesso di ricerca B.R.269.GC
per la durata di anni tre a decorrere dal 5 Maggio 2012;
18. due piccioni con una fava: con la stessa istanza datata 23 Febbraio 2011 la Societ
Medoilgas Italia spa ottiene sia la sospensione del permesso di ricerca, che non ha mai

chiesto, che la proroga del permesso di ricerca a decorrere dal 5 Maggio 2012, data in cui
finiva la sospensione in precedenza illegittimamente disposta;
19. ma la proroga del 27 Aprile 2012 non poteva essere concessa giacch era in vigore lo stesso
divieto di attivit di ricerca, prospezione e coltivazione, contemplato nel citato D. Lgs.
128/2010, che aveva condotto il Ministero dell'Ambiente a negare alla Medoilgas Italia spa il
permesso di coltivazione!;
20. ma facciamo un passo indietro: come sopra detto, la Commissione tecnica di verifica
dell'impatto ambientale, rilevando che il divieto di coltivazione disposto con il D. Lgs.
128/2010 riguardava anche l'istanza presentata dalla Medoilgas Italia spa in data 17
Dicembre 2008, aveva espresso parere negativo di compatibilit ambientale con
provvedimento n. 541 del 7 Ottobre 2010, motivato con riferimento alla presenza nella
zona costiera prospiciente l'area di ricerca di due Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.)
denominati Fosso delle Farfalle e Lecceta litoranea di Torino di Sangro e Foce del Fiume
Sangro oltre che di un'area sottoposta a vincolo paesaggistico dichiarata di notevole
interesse pubblico. Con nota dell'8 Novembre 2010 la Direzione Generale per le Valutazioni
Ambientali, ai sensi dell'art. 10 bis della L. 241/1990, preavvisava la Medoilgas Italia spa del
parere negativo e quest'ultima formulava, nei termini di legge, le sue osservazioni con nota
del 22 Novembre 2010. A partire da quest'ultima data, ovvero dal ricevimento della detta
nota, decorreva il termine di quindici giorni entro il quale il Ministero, a norma dell'art.
16 DPR 484/1994, avrebbe dovuto formalizzare il provvedimento di diniego
dell'autorizzazione per la coltivazione. E, invece, il Ministero, con nota n. 783 del 12
Gennaio 2011, richiedeva al Consiglio di Stato parere in merito all'interpretazione dell'art.
6, comma 17, del d. Lgs. 152/2006, come modificato dal D. Lgs. 128/2010. Il Consiglio di
Stato, gi nell'Adunanza della Seconda Sezione del 20 ottobre 2011, aveva sciolto i dubbi
del Ministero chiarendo che la prima questione interpretativa sottoposta debba essere
risolta nel senso di estendere ai proposti siti di importanza comunitaria il divieto di ricerca,
prospezione e coltivazione di idrocarburi previsto dall'art. 6, comma 17, D. Lgs. 152/2006
come modificato dall'art. 2, comma 3, del D. Lgs. 128/2010. Dunque, anche nel caso in cui
volesse ritenersi che il termine di quindici giorni per l'emissione del formale provvedimento
di diniego decorresse dalla data di pubblicazione del parere del Consiglio di Stato, anche in
questo caso risulterebbe palese la illegittima violazione dei termini di legge dovuta alla
colpevole (o dolosa?) inerzia del Ministero il quale, al 26 Giugno 2012, dopo otto mesi dalla
pubblicazione del parere del Consiglio di Stato, non aveva ancora emanato alcun
provvedimento di diniego!
21. Il 26 Giugno 2012 la data in cui entra in vigore il D. L. 83/2012, il cui art. 35 prevede la
modifica dell'art. 6 comma 17 D. Lgs. 152/2006, cos come introdotto dall'art. 2 comma 3, D.
Lgs. 128/2010. Con il D. L. 82/2012 viene confermato il divieto di ricerca, prospezione e
coltivazione in aree situate entro le dodici miglia da aree protette ed anzi esso viene esteso
anche per gli idrocarburi liquidi, dalle cinque miglia (come previsto dal D. Lgs. 128/2010) alle
dodici miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero nazionale. Tuttavia, viene
introdotta una deroga che appare costruita su misura per alcuni, specifici, procedimenti
concessori volutamente tenuti in sospeso: il divieto non vale per i procedimenti concessori
di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge n. 9 del 1991 in corso alla data di entrata in vigore del
decreto legislativo 29 Giugno 2010 n. 128 ed i procedimenti autorizzatori e concessori
conseguenti e connessi. Si badi bene: non vengono fatti salvi i procedimenti in corso alla
data di entrata in vigore dello stesso decreto legge appena approvato ma vengono fatti salvi
tutti i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore di un precedente decreto
legislativo in forza del quale il permesso doveva invece negarsi!;
22. il giorno successivo all'entrata in vigore del decreto legge che rimette in gioco Ombrina

Mare 2 la societ Medoilgas Italia s.p.a. invia una lettera, datata appunto 27 Giugno 2012,
al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, da porre allattenzione del dott. Mariano Grillo (a
capo della Direzione Generale per la valutazione ambientale del Ministero dellambiente
che ha competenze sugli adempimenti amministrativi volti a consentire, in collaborazione
con le altre Direzioni generali, l'espletamento delle procedure di valutazione di impatto
ambientale), recante prot. n. DIVA 2012 0016011 (All. n. 2)
23. Nella lettera della Medoilgas Italia s.p.a. Si legge tra l'altro: come ampiamente e pi volte
rappresentato in passato, le attivit della nostra societ... sono state duramente colpite
dalle disposizioni introdotte con il decreto legislativo 128 del 2010 (cosiddetto correttivo
ambientale), il quale ha emendato il decreto legislativo 152 del 2006 (Codice
dellAmbiente) in modo da introdurre drastiche restrizioni, tra laltro, alle attivit di
esplorazione e coltivazione di idrocarburi nei mari italiani.
I danni elevatissimi che, nellassenza di correttivi legislativi, la nostra azienda destinata a
subire, sono stati gi esposti e quantificati agli uffici del Suo Ministero in occasione di
precedenti incontri. A tali danni, come noto, vanno aggiunte le conseguenze negative per
lintero sistema energetico italiano nel suo complesso, a causa della perdita certa di
investimenti, di introiti fiscali e royalties e, non ultimo, di posti di lavoro diretti e indotti.
Larticolo 35 Disposizioni in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi del decreto
legge n. 83 del 22 giugno 2012 Misure urgenti per la crescita del paese pubblicata in
Gazzetta ufficiale in data 26 giugno 2012, soddisfa le suddette esigenze da noi in passato
prospettate, laddove, in particolare, prevede di fare salvi i procedimenti concessori in
materia di idrocarburi off-shore che erano in corso alla data di entrata in vigore del citato
decreto legislativo 128.. Il dottor Morando, che ha inviato la lettera in qualit di
Amministratore Delegato della Medoilgas Italia s.p.a., esprime infine un doveroso
apprezzamento per il prezioso contributo apportato da Lei e dai suoi collaboratori per
l'individuazione della soluzione poi adottata dal Governo al fine di porre riparo ad una
situazione insostenibile oltre che ingiusta per gli operatori del settore auspicandone un
positivo completamento delliter alle Camere per una sua definitiva e rapida approvazione;
24. in effetti il decreto viene convertito con L. 134/2012 e dunque l'auspicio della Medoilgas
Italia spa viene totalmente soddisfatto. Esso per non rimuove le drastiche restrizioni
introdotte dal D. Lgs. 128/2010 ma anzi estende il divieto di ricerca prospezione e
coltivazione dei soli idrocarburi anche alle zone di mare poste tra le cinque e le dodici
miglia dalle linee di costa. Per rimette in pista il procedimento di concessione del
permesso di estrazione d 30 B.C.-MD in favore della stessa Medoilgas Italia spa, permesso
tenuto ben al caldo dallo stesso Ministero che l'avrebbe dovuto negare. Grazie, appunto,
alla soluzione su misura individuata dal Ministro e dai suoi collaboratori: fare salvi i
procedimenti concessori in materia di idrocarburi off-shore che erano in corso alla data di
entrata in vigore del citato decreto legislativo 128 ;
25. in forza della nuova previsione normativa, contenuta nel D. L. 82/2012 (fatti salvi i
procedimenti concessori di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge n. 9 del 1991 in corso alla
data di entrata in vigore del decreto legislativo 29 Giugno 2010 n. 128 ed i procedimenti
autorizzatori e concessori conseguenti e connessi), che la Direzione Generale per le
Valutazioni Ambientali ha riavviato, con note DVA-2012-0016621 del 11 Luglio 2012 e
successiva DVA-2012-0028277 del 22 Novembre 2012, il procedimento per il conferimento
della concessione di coltivazione in mare d 30 B.C.-MD in favore di Medoilgas Italia spa;
26. ma tale riavvio, da parte della Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali, il frutto
di un'errata interpretazione della norma derogatoria introdotta dal D. Lgs. 82/2012. Possono
infatti ritenersi salvi i procedimenti in corso riguardanti la ricerca, la prospezione e la
coltivazione di idrocarburi liquidi oltre le cinque miglia (la tutela di legittime aspettative

ammesso e non concesso che esse prevalgano su diritti costituzionali quali la salute,
l'ambiente, il paesaggio ed il territorio - pu garantirsi in favore di chi, alla data di entrata in
vigore del D.L. 82/2012, avesse in corso procedimenti concessori per impianti relativi ad
idrocarburi liquidi situati oltre cinque miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro
costiero nazionale consentiti dal D. Lgs. 128/2010 e vietati invece dall'appena approvato
D. Lgs. 82/2012) ma non possono ritenersi salvi i procedimenti in corso riguardanti istanze di
concessione ricomprese entro le dodici miglia dal perimetro delle aree protette (come nel
caso del procedimento di concessione di coltivazione in favore della Medoilgas Italia spa),
per i quali lo stesso art. 17, nel testo introdotto dal D. Lgs. 128/2010, disponeva
espressamente l'obbligo di opporre diniego all'istanza di permesso (le disposizioni di cui al
presente comma si applicano ai procedimenti autorizzatori in corso alla data di entrata in
vigore del presente comma). Insomma, alla data del 26.8.2010, gli istanti nei procedimenti
in corso, riguardanti impianti ricompresi entro le dodici miglia dalla aree protette (ivi
compresa la Medoilgas Italia spa), non avevano pi alcuna ipotetica legittima aspettativa
tutelabile mentre ce l'avevano gli istanti nei procedimenti in corso riguardanti impianti
relativi ai soli idrocarburi liquidi situati oltre le cinque miglia dalle linee di costa lungo
l'intero perimetro costiero nazionale;
27. Ma vi un altro motivo per cui non poteva disporsi il riavvio del procedimento di Via come
invece disposto dalla Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali con note DVA-20120016621 del 11.7.2012 e DVA-2012-0028277 del 22.11.2012. L'art. 17 D.P.R. 484/94 prevede
che il procedimento di concessione si concluda entro 250 giorni dal deposito dell'istanza. Se
si considera che l'istanza della Medoilgas spa reca la data del 17.12.2008, deve concludersi
che il procedimento concessorio doveva concludersi entro il 24.8.2009. E invece, alla data
odierna, ancora aperto.

Per tutto quanto esposto, si chiede di accertare se vi siano fatti costituenti reato tra quelli
sopra riportati.

Roma, 8 Ottobre 2015

Daniele Del Grosso

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Sara Marcozzi

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Gianluca Vacca

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Domenico Pettinari

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Andrea Colletti

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Smargiassi Pietro

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Castaldi Gianluca

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Gianluca Ranieri

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Riccardo Mercante

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