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Corriere della Sera > Politica > Legge anti-articolo 18, il Quirinale:«Nessun condizionamento al Presidente»
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PIÙletti
«NIENTE PRESSIONI ATTRAVERSO SCOOP». L'AUTORE DELL'ARTICOLO: «VERIFICHE ALLA FONTE»
1 Bimbo morto, fermati madre e c
ROMA - Il disegno di legge che prevede la possibilità che i contenziosi di lavoro per i dipendenti delle
aziende con più di 15 abitanti (ovvero quelli tutelati dall'art. 18 dello statuto dei lavoratori) siano IN PRIMO piano
valutati da un arbitro e non necessariamente da un giudice non è stata valutata negativamente dal
capo dello stato. La precisazione è stata diramata dall'ufficio stampa del Quirinale dopo che CRONACHE
Repubblica ha annunciato, per firma del vicedirettore Massimo Giannini, che Giorgio Napolitano Napolitano: «Basta contr
«non ha ancora preso una decisione. Ma, allo stato attuale, sembra intenzionato a non firmare la Ma resta lo scontro Alfano-C
POLIT ICA
legge. E a rinviarla al Parlamento con un messaggio motivato per una nuova deliberazione».
Cucchi, la commissione M
«PRIVA DI FONDAMENTO» - «È priva di fondamento - si legge nella nota - l'indiscrezione di morì prima della tentata ria
stampa secondo la quale il Presidente della Repubblica avrebbe già assunto un orientamento a CRONACA
proposito della promulgazione del disegno di legge 1167-B approvato dal Parlamento. Il Capo dello Potenza, trovati resti uma
Stato, nel rigoroso esercizio delle sue prerogative costituzionali, esamina il merito di questo come di Il questore: «Forse sono di E
CRONACHE
ogni altro provvedimento legislativo con scrupolosa attenzione e nei tempi dovuti; e respinge ogni
condizionamento che si tenda a esercitare nei suoi confronti anche attraverso scoop giornalistici». Caso derivati, a giudizio q
e due funzionari del Comun
LA SODDISFAZIONE DEL MINISTRO - Una presa di posizione, quella del Quirinale, accolta CRONACA
con favore dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: «L'arbitrato è un istituto disegnato da Marco
Biagi e originariamente contenuto nel suo disegno di legge - ha spiegato il ministro -. Il testo
approvato è stato frutto di quattro letture in Parlamento e giovedì scorso tutte le organizzazioni dei
lavoratori e degli imprenditori, tranne la Cgil, hanno condiviso questo istituto avviando il negoziato
per definirne l'applicazione quale opportunità libera tanto per i lavoratori quanto per le imprese».
LA REPLICA DI GIANNINI - Anche lo stesso Giannini ha preso la parola dopo la diffusione della
nota del Quirinale: «Mi premono due rispettose ma doverose precisazioni - ha detto il vicedirettore
del quotidiano romano -: 1) La forte contrarietà del Capo dello Stato al testo che era all'esame del
Senato - spiega Giannini - mi è stata riferita personalmente da una fonte autorevole, che aveva
parlato con il presidente della questione all'inizio della scorsa settimana. 2) Dopo i necessari
approfondimenti politici e giuridici sul tema, prima di completare la stesura del mio articolo e di
metterlo in pagina, ieri sera alle 20 e 30 ho verificato quanto stavo scrivendo con un'altra fonte,
questa volta del Quirinale, e dunque ufficiale e diretta, che mi ha illustrato al telefono gli
orientamenti del Colle in materia. Dunque, con tutto il massimo rispetto per la più importante e
autorevole istituzione del Paese: nessuna "falsità", e soprattutto nessuna "pressione"».
1 di 2 17/03/2010 21:56
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