Allenare la mente
come
il
fisico
Il meccanismo mentale del campione
Quante volte abbiamo sentito dire
rivolto a un atleta: Mettici la
testa; che cosa la mentalit di un
vincente? La strada da intraprendere passa per lallenamento mentale esattamente come si allena il
fisico, unequazione che mette insieme la ripetizione del gesto atletico con la possibilit di esprimere
sempre il proprio potenziale sentendosi appagato e, soprattutto, divertito.
Quanto tempo siete disposti a investire su voi per ottenere lo stato
della massima prestazione? Quanto
in realt vi conoscete? S, perch
prima di parlare di allenamento
mentale, qualunque siano gli strumenti da utilizzare, primario
comprendere bene la percezione di
cosa sta l fuori: il campo di gara o
di allenamento, gli avversari, le
condizioni atmosferiche, i materiali, i compagni di team; non
una passiva rappresentazione della
realt, ma una conseguenza del lavoro di costruzione del nostro cervello. Cominciamo con laffermare
che essere campioni vuol dire
prendere consapevolezza di se
stessi (non solo a parole), dei propri punti forti e deboli, di cosa ci
d o toglie energia ma, soprattutto,
cosa vuol dire fare delle scelte costantemente attraverso il coraggio
50 TRIATHLETE
A chi non
piacerebbe
conoscere
cosa fa la
differenza tra
un atleta e
un fuoriclasse
*BIBLIOGRAFIA:
G.Vercelli - Vincere con la mente
G.Vercelli & Riccardo Penna
Performance
Sportiva Performance di Vendita
Riccardo Penna
Copilota di rally e triatleta, 53
anni stato Commercial Training
Manager per il brand Alfa Romeo
e ideatore di Alfa Academy, la
struttura di formazione worldwide per i dealer. Docente e
Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica, svolge
oggi la sua attivit come Executive Team Coach. Per la FiTri
opera in progetti deccellenza
nellambito dello Sviluppo Organizzativo e del Settore Istruzione
Tecnica. Realizza per atleti e allenatori workshop con il metodo
S.F.E.R.A. focalizzando lattenzione sugli obiettivi, sulla determinazione e motivazione rivolti
alla massima performance sia
sportiva sia professionale. Per approfondimenti e adesioni scrivere a
riccardo@riccardopenna.com
TRIATHLETE 51
PSICOLOGIA SPORTIVA
di Riccardo Penna; foto: Itu; Archivio Penna
Allenare la mente
come
il
fisico
Concentrazione per vincere
(seconda parte)
S come sincronia
Avere la capacit di autoregolarsi e
di portasi nel miglior equilibrio psicofisico, avere la dimensione del
presente, la capacit di essere concentrati, essere nel momento della
massima prestazione, quello che si
definisce Qui e ora, quando si in
sincronia il presente viene vissuto
istante per istante con la massima
consapevolezza possibile. Ma cosa
accade quando si fuori sincronia e
la mente vaga nel passato o si preoccupa del futuro e il corpo continua il gesto atletico perch
presente? Immaginate di guidare
unauto dove la mente sono le mani
sul volante; a un certo punto decidete di proseguire togliendole: andrete senzaltro avanti, ma con
quale controllo? Quando si
fuori sincronia ci si concentra su
problemi e ostacoli, aumentando la
paura di sbagliare. Al contrario,
54 TRIATHLETE
In gara
importante
essere
concentrati e
consapevoli
del presente,
in perfetta
sinergia con
lambiente
*BIBLIOGRAFIA:
G.Vercelli - Vincere
con la mente
G.Vercelli & Riccardo Penna
Performance Sportiva Performance di
Vendita
Allenamento alla
presenza
Un esercizio da mettere subito in
pratica in allenamento o in gara e riconducibile a capire quando state
andando fuori sincronia e come fare
per tornare: mentalmente iniziate
a parlarvi di pi raccontandovi cosa
state facendo in quel preciso istante.
Si tratta di descrivere minuziosamente e lentamente cosa si sta facendo durante la prestazione: la
sensibilit rispetto allazione e al
proprio corpo aumenteranno. Provate al mattino presto quando arrivate al campo gara: allenatevi a
descrivere ogni situazione utilizzando i cinque sensi. La descrizione
deve comprendere ci che si vede,
F come forza
Il secondo fattore F come forza: si
va in gara da soli con i propri punti
di forza; sapreste dire quali sono i
vostri punti di forza come atleta, dal
punto di vista tecnico, fisico e psicologico? Sono collegati alle risorse
individuali; cosa disturba il loro sviluppo?
Semplice, la mancanza di obiettivi
ben definiti.
E come energia
il terzo fattore. Possiamo dire che
lenergia luso attivo della quantit
di forza che sprigioniamo durante lo
sport. Immaginiamo di essere un
tecnico del suono che ha di fronte
tutti i cursori di una consolle per regolare i volumi, i toni, gli alti e i
bassi: ecco, lo sviluppo costante
dellenergia passa attraverso una costante autoregolazione. Cosa disturba lenergia? Nuovamente la
situazione di fare molte cose insieme lasciando troppe porte aperte,
molti compiti da eseguire, anche i
pi banali sono i principali dissipatori di energia fisica e mentale.
Quante volte nella quotidianit lasciamo e ripetiamo costantemente
che dobbiamo fare quella determinata azione o compito e non la facciamo magari procrastinandola?
R come ritmo
Questo quarto fattore ci porta al respiro, alla falcata, alla pedalata con
la sua giusta cadenza, la sua ordinata sequenza di azioni. Rispetto allenergia, questo fattore da
intendersi come la qualit della
A come attivazione
il primo passo, falcata, bracciata,
pedalata, linizio della performance, ma come si accende la macchina da gara? Dobbiamo attivarci
proprio come una password apre il
circuito di un file o di un pc.
Ognuno deve poter attingere a un
personale rituale di attivazione, un
segnale che ha lo scopo di far sentire latleta pronto, consapevole solo
delle proprie convinzioni positive.
Un rituale che, se ben strutturato,
porta a una condizione di straordinaria connessione mente-corpo.
Pensa a una frase che ricordi, a un
gesto che ti riporta a una situazione
di divertimento dello sport che pratichi. Ricerca sempre una tua routine prima di iniziare il primo gesto
atletico, dovrai farlo diventare un
vero e proprio segnale di pre-competizione.
Riccardo Penna
Copilota di rally e triatleta, 53
anni stato Commercial Training Manager per il brand Alfa
Romeo e ideatore di Alfa Academy, la struttura di formazione
world-wide per i dealer. Docente e Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica,
svolge oggi la sua attivit come
Executive Team Coach. Per la
FiTri opera in progetti deccellenza nellambito dello Sviluppo
Organizzativo e del Settore
Istruzione Tecnica. Realizza per
atleti e allenatori workshop con
il metodo S.F.E.R.A. focalizzando
lattenzione sugli obiettivi, sulla
determinazione e motivazione
rivolti alla massima performance sia sportiva sia professionale. Per approfondimenti e
adesioni scrivere a
riccardo@riccardopenna.com
TRIATHLETE 55
PSICOLOGIA SPORTIVA
di Riccardo Penna; foto: triathlon.org
Obiettivi compatibili
Esprimersi
nella
performance
al meglio
delle proprie
potenzialit
*BIBLIOGRAFIA:
S.F.E.R.A Il meccanismo
mentale del campione,
Riccardo Penna; Vincere con la Mente,
G.Vercelli; Performance sportiva performance di vendita,
G.Vercelli e Riccardo
Penna.
Analisi adeguata
Se stata fatta unanalisi adeguata
della passata stagione, non si riparte certo da zero. La percezione
di efficacia personale ricollegabile sempre alla chiarezza degli
obiettivi, infatti gli atleti, ma anche
le persone, che nutrono fiducia
nelle proprie capacit tendono a
perseguire con maggiore tenacia i
propri obiettivi, superando ostacoli
e delusioni. Il sentirsi in grado di
realizzare una certa performance
stimola il raggiungimento di traguardi sempre pi elevati, rafforzando limpegno per il loro
conseguimento. Nello stesso
tempo, il fatto di stabilire obiettivi
specifici e misurabili influenza di-
Compatibilit
con la famiglia
Questo obiettivo, quello che ci si
prefissato, compatibile con la famiglia, il lavoro, gli amici? Oltre a
ci, bisogna chiedersi se ci si impegner realmente nel perseguirlo,
se lo si vuole veramente. Tali riflessioni finali potrebbero anche
indurre a modificare lobiettivo:
non spaventiamoci, meglio farlo
prima che non quando ormai
quel giorno, sul pontile, prima
dello start. La canzone di un tempo
diceva: I sogni son desideri..., gli
obiettivi, certo, unaltra cosa!
Riccardo Penna
Copilota di rally e triatleta di 54
anni, stato Commercial Training
Manager per Alfa Romeo. Docente e Master Trainer in Programmazione Neurolinguistica,
svolge oggi la sua attivit come
Executive Team Coach. Per la
Fi.Tri opera in progetti deccellenza nellambito dello Sviluppo
organizzativo e del Settore istruzione tecnica. Realizza per atleti
e allenatori workshop con il metodo S.F.E.R.A. sugli obiettivi, sulla
determinazione e motivazione rivolti alla massima performance
sia sportiva sia professionale.
Per info:
riccardo@riccardopenna.com
TRIATHLETE 105
PSICOLOGIA SPORTIVA
di Riccardo Penna; foto: triathlon.org
La forza
del colore
Ma anche il colore incide? Statistiche alla mano, ad Atene 2004
82 TRIATHLETE
Riccardo
Penna
Copilota di rally e triatleta, 54 anni, stato
Commercial Training Manager per il brand Alfa
Romeo e ideatore di
Alfa Academy, la struttura di formazione
world-wide per i dealer.
Docente Master Trainer in Programmazione
Neuro Linguistica,
svolge oggi la sua attivit come Executive
Team Coach. Per la Federazione Italiana Triathlon opera in progetti
deccellenza nellambito
dello Sviluppo Organizzativo e del Settore Istruzione Tecnica. Realizza
per atleti e allenatori
workshop con il metodo
S.F.E.R.A. sugli obiettivi,
sulla determinazione e
motivazione rivolti alla
massima performance
sia sportiva sia professionale; per approfondimenti e adesioni
scrivere a riccardo@riccardopenna.com
TRIATHLETE 83
PSICOLOGIA SPORTIVA
Riscopri il team
che c in te
I fattori costitutivi
del team deccellenza
OBIETTIVI
METODO
RUOLI
CLIMA
COMUNICAZIONE
74 TRIATHLETE
SINCRONIA
Fattori
costitutivi
di eccellenza
Come
aumentare
le proprie
performance
e quelle
complessive
del team
sportivo e
professionale
chiave su cui si basa il funzionamento del team, e cio la comunicazione. Il 90% del fallimento di progetti col mancato
Come team andiamo a vedere
raggiungimento degli obiettivi,
ora quali sono i fattori costitutianche a livello lavorativo, rivi di eccellenza che rendono efconducibile alla completa asficaci gli sforzi per raggiungere
senza dei corretti processi di ingli obiettivi prefissati. Conoformazione a due vie, esposiscerli vuol anche dire cambiare
zione e ascolto, alla mancanza
i comportamenti, rispecchiarne
di momenti istituzionali di condi nuovi che possono contribuifronto sia personali sia profesre al successo nello sport, nella
sionali, al non sapersi dare covita e negli affari. Cominciamo
struttivi e oggettivi feedback redunque analizzando quello che
lativi alla performance e non
dovrebbe possedere il nostro
alle persone.
team per raggiungere efficacia.
Si scopre che individui che laDeve avere competenze in due
vorano a stretto contatto non si
aree specifiche: quella del comparlano mai e quando lo fanno
pito, il saper fare, produrre risono incuranti del modo pi
sultati, e quella relazionale, il
idoneo per mettersi nei panni
saper gestire le relazioni interdel ricevente. Come ovviare a
personali (pensate a quante pertutto ci? Ricercare quella sinsone vengono coinvolte nei nocronia che ci rende unici ma
stri processi di allenamento). Il
uniti ad altri, il fattore pi imfattore sicuramente importante
portante del nostro team interio la definizione degli obiettivi,
re la dimensione del presente, la
che vanno sempre comunicati,
capacit di essere concentrati,
chiariti e condivisi. Dopo viene
di essere nel momento della
la definizione del metodo, cio
Da singolo
massima prestazione quello che
la strategia con cui si affronta il
a squadra
si definisce qui e ora. QuanProviamo allora a pensare da sin- percorso: come faccio a migliodo siamo in sincronia, il presengolo atleta a come se fossimo un rare nelle discipline? Come afte viene vissuto istante per
fronto quel problema, come
team, dove il risultato delle proistante con la massima consapeprie performance deve essere su- prendo quella decisione? Cos
volezza possibile. Non si porta
periore al singolo sforzo e impe- sono i ruoli, linsieme dei com- BIBLIOGRAFIA:
G.Vercelli-Vincere con la lattenzione nel passato e non ci
portamenti che ci si aspetta da
gno profuso. Esistono dentro di
Mente,
si preoccupa mai del futuro.
noi due definite macro entit: una chi ricopre una certa posizione G.Vercelli & Riccardo
Migliorati con il tuo team e
che ci sprona ad assumerci rischi, allinterno del team. E ancora: il Penna-Performance
sempre aperti alla sfida, alle nuo- clima, il vissuto emotivo dello
Sportiva Performance potrai tentare anche limpossibile!
stare insieme. Siamo noi il cli- di Vendita
ve idee e alla libert di pensiero
ma, siamo noi che generiamo
e, al contempo, unaltra che ha
paura di farlo, che ha sempre bi- latmosfera quale il sostegno, la
soddisfazione, il riconoscimensogno di essere convinta, con i
Per info: riccardo@riccardopenna.com
to, la stima. E infine, il processo
suoi dubbi e le sue ansie.
Chi pratica la nostra disciplina
un egoista? Si allena da solo senza condividere le emozioni, arriva sul campo e si prepara alla
gara in religioso silenzio, vive la
performance in una determinata
e unica personale concentrazione. Dialoga con se stesso cercando conforto nei risultati, conferme sul giusto allenamento, avvolto da una perenne altalenante
motivazione. Poi, per il resto della settimana, deve vivere in
team con altre persone, confrontarsi sui risultati e gli obiettivi
professionali che vuole raggiungere, comunicare e condividere
le gioie e le paure, dare e ricevere
feedback che indicano la propria
percezione nel mondo. Siamo
tutti chiamati a essere contemporaneamente fornitori e clienti di
progetti e idee da capitalizzare
anche se ci siamo allenati a
soffrire in solitudine, non sappiamo come vivere, lavorare, fare
sport e stare insieme.
TRIATHLETE 75
PSICOLOGIA SPORTIVA
di Riccardo Penna, Executive Team Coach
foto: ITU
Come
essere
il project
manager
del proprio
successo
BIBLIOGRAFIA:
G.Vercelli:
Vincere con la Mente,
G.Vercelli & Riccardo Penna:
Performance Sportiva
Performance di Vendita,
Robert Dilts:
I livelli di pensiero.
Sfida o
divertimento?
I cinque focus
5 IDENTITA
4 CONVINZIONI
3 CAPACITA
2 COMPORTAMENTI
1 AMBIENTE
Lultima
domanda
Ecco perch lultima domanda
da porsi : che senso ha per me
raggiungere questo obiettivo?
Ho applicato questi processi per
finire il mio primo doppio olimpico allet di 52 anni. Ho dovuto ri-iniziare tutto da zero,
capire su cosa agire, come allenarmi e con chi, dove mi bloc-
PSICOLOGIA SPORTIVA
di Riccardo Penna, Executive Team Coach,
riccardo@riccardopenna.com
Crederci sempre
Pensieri
positivi
Cos il solito sportivo ci dir
che non ce la puoi fare a uscire
dallacqua in quel dato tempo,
oppure che non correrai mai
TRIATHLETE 47
PSICOLOGIA SPORTIVA
Questioni di
precedenze
BIBLIOGRAFIA:
G.Vercelli:
Vincere con la Mente,
G.Vercelli & Riccardo Penna:
Performance Sportiva
Performance di Vendita,
Robert Dilts:
I livelli di pensiero.
credenze depotenzianti sono arrivate, cos possono essere abbandonate, ma solo con la
propria motivazione. Andiamo
in un altro contesto che deve far
riflettere. La medicina ha parlato per la prima volta di effetto
placebo gi nellOttocento: possiamo trarre beneficio da un medicinale perch siamo convinti
che possa farci del bene, anche
se esso non produce nessun apprezzabile miglioramento fisico
sulla nostra salute. Ma torniamo
allo sport, come coach uso
molto la storia di Roger Bannister, latleta che nel 1954 percorse un miglio in meno di
quattro minuti (molte persone
ritenevano impossibile per lessere umano questa performance). Questo esito fu un
grande trionfo, per lintera umanit. Dopo di lui altre persone
furono in grado di percorrere la
stessa distanza in meno di quattro minuti, attuando tempi migliori dei suoi; oggi Bolt! Cosa
aveva fatto Bannister di cos importante? Aveva fornito nuove
occasioni e nuovi pretesti su cui
confidare e applicarsi. Nel
mondo ogni anno molti atleti
perdono la condizione favorevole di elevarsi al rango di campioni non per una vera carenza
di capacit tecnica/talento, ma
sopratutto per i limiti imposti
dal loro sistema di convinzioni
personali.
La mente opera i cambiamenti
in un istante, basta crederci
sempre!
Cominciamo a mettere in discussione quelle che sono le credenze depotenzianti (in bici:
cado sempre in discesa, quando
piove) e, invece, vivere di pi
lemozione positiva che desideriamo (mi diverto, sono attento e
preparato, sono calmo e concentrato in questa situazione); cerchiamo di aggiungere contenuti,
informazioni, cerchiamo di vederci nel nuovo cambiamento
con intensit emotiva. Sfida ci
che ci d fastidio, mettiamo volutamente in discussione il momento e da chi
perviene. Quali
sono stati le conseCREDENZE
guenze e perch
vogliamo continuare a mantenere
vive questi tipi di
RISULTATI
disagio? Come le
RISORSE
AZIONI