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STATUTO ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE “MENTE LOCALE”

Art.1 - Denominazione, sede e durata


E' costituita, ai sensi della Legge 7 dicembre 2000, n. 383, l'Associazione di promozione sociale Mente
Locale, con sede presso il domicilio del Presidente pro tempore.
E’ prevista altresì la possibilità che l’Associazione si doti di altre sedi per lo svolgimento delle sue attività.
Il cambio di sede non richiede modifica del presente Statuto.
La durata dell’Associazione è illimitata.
Art.2 – Scopi e obiettivi
L’Associazione nasce al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza
finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.
Scopo dell'Associazione è in particolare:
a) la promozione di una nuova cultura politica, che ponga al centro la valorizzazione delle risorse e delle
opportunità dei giovani, nel segno degli ideali di solidarietà sociale, equa distribuzione delle risorse,
pari opportunità, lotta per la laicità delle istituzioni e della vita sociale e culturale, e per la
trasparenza nell’azione pubblica, contro ogni forma di clientelismo;
b) l’interesse attivo alle vicende della vita politica locale e nazionale di maggiore rilievo, in una
prospettiva attiva, critica e propositiva, con speciale riguardo ai temi del rispetto dei diritti dell’uomo
e del cittadino in ogni loro dimensione, delle risorse ambientali, dei principi di legalità ed equità
nell’attività amministrativa, delle tematiche del mondo del lavoro e del sociale;
c) la ricerca e la promozione culturale, nonché la valorizzazione del patrimonio artistico, paesaggistico e
delle tradizioni locali;
d) la diffusione della pratica sportiva tesa al miglioramento degli stili di vita, della condizione fisica e
psichica nonché delle relazioni sociali;
e) il contributo a un migliore coordinamento delle esperienze associative che operano nel territorio.
Art.3 - Attività
Al fine di perseguire gli scopi istituzionali, l’Associazione può svolgere attività quali:
a) l’organizzazione di convegni, assemblee, e ogni altro evento pubblico coerente con i propri fini;
b) l’organizzazione di eventi culturali e sportivi;
c) la pubblicazione di ricerche, studi e di ogni altra attività prodotta coerentemente con i propri fini;
d) l’adesione a comitati e gruppi non politici che operano in campo locale, nazionale e internazionale di
analoghe finalità, potendo altresì sottoscrivere convenzioni per lo svolgimento di attività comuni;
e) la promozione di azioni giurisdizionali al fine di intervenire nei giudizi promossi da terzi, a tutela
dell’interesse dell’Associazione;
f) l’intervento in giudizi civili e penali per il risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di interessi
collettivi concernenti le finalità generali perseguite dall’Associazione;
g) il ricorso in sede di giurisdizione amministrativa per l’annullamento di atti illegittimi lesivi degli
interessi collettivi relativi alle finalità di cui all’art. 2
e ogni altra attività idonea a conseguire i fini istituzionali del sodalizio e gli scopi di cui all’art. 2.
Art.4 - Ammissione dei soci
Sono ammessi a far parte dell'Associazione coloro che intendano collaborare al raggiungimento dei fini
istituzionali del sodalizio, accettando le regole previste dal presente Statuto e dai regolamenti.
L'ammissione del socio avviene ad opera del Presidente, previa domanda scritta del richiedente; il socio si
impegna al versamento della quota associativa annuale fissata dal Direttivo ed approvata dall'Assemblea,
al rispetto dello Statuto e dei regolamenti emanati. Lo status di socio scatta all’atto del versamento della
quota annuale di iscrizione. Il Consiglio Direttivo è successivamente tenuto alla ratifica dell’ammissione.
L’eventuale rifiuto della ratifica deve essere adeguatamente motivato dalla sussistenza, da parte del
socio, di comportamenti inequivocabilmente incompatibili con le finalità elencate nel presente Statuto:
tali motivazioni devono essere comunicate in forma scritta al candidato non ammesso.
I dati personali acquisiti all’atto dell’iscrizione presso l’Associazione nonché nel corso del rapporto
associativo sono finalizzati all’instaurazione e gestione del vincolo associativo e non possono essere
comunicati o diffusi a terzi a meno di espressa accettazione da parte dell’interessato e salve le
comunicazioni richieste per gli adempimenti di legge e per la stipula di polizze assicurative.
A tutti i soci sono attribuiti pari diritti e doveri.
Non è ammessa la figura del socio temporaneo. La quota associativa è intrasmissibile.
I soci si distinguono in soci fondatori, ordinari, giovani e onorari: sono soci fondatori i soci che hanno
sottoscritto l’Atto Costitutivo dell’Associazione; sono soci ordinari i soci con età superiore ai 30 anni; sono
soci giovani i soci al di sotto dei 30 anni. Tale status decade al compimento dei 30 anni.
In osservanza dei principi dell’art.2, l’ammontare della quota annuale di iscrizione per il socio giovane non
può superare i due terzi della quota deliberata per il socio ordinario; il Consiglio Direttivo ha la facoltà di
revocare tale vantaggio economico per il socio giovane che svolga un’attività economicamente rilevante.
Possono diventare soci onorari personalità distintesi nella vita civile o in ambito culturale, invitate dal
Presidente ad aderire all’Associazione senza oneri di spesa, previa approvazione dell’Assemblea con
maggioranza dei due terzi dei presenti.
Art.5 - Diritti dei soci.
Tutti i soci hanno diritto al voto e all’elettorato attivo e passivo, fatti salvi i casi di incompatibilità con
l’elezione a cariche sociali previsti dal presente Statuto e la sospensione disciplinare ex art. 7.
Tutti i soci hanno i diritti di informazione e di controllo stabiliti dalle leggi e dal presente Statuto; in
particolare, i soci hanno diritto di accesso a documenti, delibere, bilanci, rendiconti e registri
dell'Associazione, nonché il diritto di presentare al Presidente dell’Associazione reclami e ricorsi secondo
le norme del presente Statuto e del Regolamento d’attuazione.
Tutti i soci hanno il diritto di presentare proposte di progetto e ordini del giorno all’Assemblea.
Il socio non può in alcun modo essere retribuito, ma ha diritto al solo rimborso delle spese sostenute per
l'attività prestata, avvalendosi l'Associazione dell’attività volontaria e gratuita dei propri associati.
L'Associazione può, in caso di particolare necessità, assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di
consulenze e di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati.
Art. 6 – Doveri dei soci.
Il comportamento del socio verso gli altri aderenti ed all'esterno dell'Associazione deve essere animato da
spirito di solidarietà ed attuato con correttezza, buona fede, onestà, probità e rigore morale, nel rispetto
del presente Statuto e delle linee programmatiche emanate.
E’ fatto divieto ai soci e ai non soci di utilizzare il nome, i simboli e le attività dell’Associazione per
finalità di propaganda partitica o elettorale. E’ fatto inoltre divieto all’Associazione di sostenere, in modo
diretto o indiretto, formazioni e gruppi politici nelle proprie campagne.
Il socio deve versare nei tempi stabiliti la retta annuale, in un’unica rata, e qualsiasi altro contributo
straordinario deliberato dall’Assemblea.
Art.7 – Recesso, sanzioni disciplinari ed esclusione del socio.
Il socio può recedere dall'Associazione tramite comunicazione scritta da inviare al Presidente: il recesso ha
effetto immediato.
Il socio può essere sottoposto alle sanzioni disciplinari del richiamo scritto e della sospensione, irrogate
dal Presidente dell’Associazione; il socio può appellare tale decisione presso il Collegio dei Probiviri,
laddove esso sia costituito, e - nel caso esso non sia costituito - presso un collegio costituito dai tre
membri più anziani per iscrizione del Consiglio Direttivo.
Il socio può essere espulso dell’Associazione per i seguenti motivi:
a) morosità protrattasi per 3 mesi dal temine di versamento richiesto;
b) utilizzo di beni e dati a disposizione dell’Associazione a vantaggio di terzi, o in ogni caso per
finalità estranee o contrastanti con quelle previste nel seguente Statuto;
c) comportamenti incompatibili con gli scopi dell’Associazione e i doveri previsti all’art. 6;
d) condanna penale passata in giudicato;
e) gravi motivi che abbiano arrecato danno morale e/o materiale all'Associazione stessa.
L'esclusione del socio è deliberata dal Consiglio Direttivo e la relativa delibera, contenente le motivazioni
del provvedimento, deve essere comunicata all’interessato a mezzo lettera semplice. Il socio espulso può
presentare appello contro tale provvedimento presso il Collegio dei Probiviri, laddove esso sia costituito;
nel caso non sia costituito, presso un collegio formato da 3 soci nominati ad hoc dall’Assemblea.
Per la procedura di irrogazione delle sanzioni disciplinari e di esclusione del socio si rinvia al Regolamento
esecutivo.
Nel caso tale Regolamento non sia stato ancora approvato, la disciplina della procedura è approvata con
delibera del Consiglio Direttivo.
La decisione di qualsiasi collegio d’appello è inappellabile.
Art.8 - Gli organi sociali
Gli organi dell'Associazione sono:
1) l'Assemblea dei soci,
2) il Consiglio Direttivo,
3) il Presidente,
4) Il Collegio dei Probiviri.
Tutte le cariche sociali sono assunte a titolo gratuito.
Art.9 - L'Assemblea
L'Assemblea è organo sovrano dell'Associazione. L'Assemblea è convocata almeno una volta all'anno dal
Presidente dell'Associazione o da chi ne fa le veci, mediante:
1) avviso da inviare con e-mail agli associati, almeno 5 giorni prima di quello fissato per l'adunanza;
2) avviso affisso all’albo sociale almeno 7 giorni prima.
L’Assemblea indica nel suo seno il Presidente della riunione, che a sua volta nomina il Segretario
verbalizzante e due scrutatori.
L’Assemblea deve essere convocata quando il Direttivo lo ritenga necessario o quando lo richieda almeno
un quinto dei soci.
Gli avvisi di convocazione devono contenere l'ordine del giorno dei lavori e l’indicazione della sede ove si
tiene la riunione.
L'Assemblea può essere ordinaria e straordinaria. E' straordinaria l'Assemblea convocata per la modifica
dello Statuto, la delibera del trasferimento della sede legale o dello scioglimento dell'Associazione. E'
ordinaria in tutti gli altri casi.
L'Assemblea ordinaria è valida in prima convocazione se è presente la maggioranza dei soci; in seconda
convocazione, da tenersi in data diversa dalla prima, se è presente almeno un quarto dei soci.
Spetta alla competenza dell'Assemblea ordinaria la delibera delle seguenti questioni:
1) elezione del Presidente,
2) elezione del Consiglio Direttivo,
3) elezione del Collegio dei Probiviri,
4) proposizione di iniziative, indicandone modalità e supporti organizzativi,
5) presentazione e approvazione di ordini del giorno al fine di indirizzare l’attività dell’Associazione
6) approvazione della costituzione e della composizione di commissioni di progetto,
7) approvazione del rendiconto economico finanziario consuntivo e preventivo annuale predisposti
dal Consiglio Direttivo,
8) determinazione annuale dell'importo della quota sociale di adesione per soci ordinari e giovani
9) approvazione del programma annuale dell'Associazione.
Le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei presenti, con voto palese, tranne
nei casi in cui venga richiesto voto segreto da un terzo dei presenti.
Ogni socio ha diritto di esprimere un voto; ogni socio può portare una sola delega di un altro associato.
Il socio può ricorrere al diritto di delega in non più di 3 assemblee nel corso di un anno solare, e non può
ricorrervi in caso di Assemblea straordinaria.
Le discussioni e le deliberazioni dell'Assemblea ordinaria e straordinaria sono riassunte in un verbale
redatto dal Segretario dell'Assemblea. Il verbale è sottoscritto dal Presidente dell’Assemblea e
dall'estensore e trascritto su apposito registro, conservato a cura del Presidente.
Ogni socio ha diritto di consultare i verbali delle sedute e chiederne, a sue spese, una copia.
Spetta alla competenza dell'Assemblea straordinaria la delibera delle seguenti questioni:
1) approvazione di eventuali modifiche allo Statuto con la presenza di almeno due terzi dei soci e
con decisione deliberata a maggioranza dei presenti;
2) approvazione di eventuali modifiche agli artt. 2, 3, 4.2, 6.1, 6.2, 7.3, 7.7, 9.6, 9.9, 9.10, 9.13,
9.14, 10.5, 11.3, 11.4, 11.5, 12.2 e 13.2 del presente Statuto, con la presenza di almeno due terzi dei
soci e il voto favorevole dei quattro quinti dei presenti;
3) scioglimento dell'Associazione e devoluzione del patrimonio residuo, con la presenza di almeno
due terzi dei soci e il voto favorevole dei tre quarti dei presenti;
4) approvazione dello spostamento della sede sociale, con la presenza di almeno la metà più uno dei
soci e il voto favorevole espresso a maggioranza semplice.
Hanno diritto di partecipare alle assemblee, di votare e di essere eletti, tutti i soci iscritti, purché in
regola con il pagamento della quota e purché non interessati da sanzioni disciplinari di sospensione o da
procedimenti disciplinari in corso.
Art.10 - Il Consiglio Direttivo
L'Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo eletto dall'Assemblea e composto da 4 membri più
il Presidente dell’Associazione.
Il Consiglio Direttivo dura in carica 2 anni.
Dei 4 membri del Direttivo, almeno 2 devono essere soci giovani; la carica di Consigliere non può essere
rivestita per più di 3 mandati consecutivi.
Al raggiungimento dei 70 iscritti, il numero dei membri del Direttivo aumenta di 2 unità, e tale aumento
scatta ogni 30 nuovi iscritti, fino a un numero massimo di 14 membri più il Presidente; almeno uno dei due
nuovi membri deve essere socio giovane; l’elezione dei nuovi membri del Direttivo a seguito di questa
norma è immediata, salvo che manchino meno di 4 mesi alla scadenza del mandato del Direttivo.
I membri del Consiglio Direttivo non possono rivestire cariche istituzionali, né possono rivestire il ruolo di
presidente, segretario, tesoriere, membro dei Probiviri o membro della segreteria di partiti o gruppi
politici a livello locale o superiore; nel caso sussista una di tali condizioni, il socio decade
immediatamente dall’incarico e si provvede alla sua sostituzione. In caso di candidatura a carica elettiva,
il socio membro del Direttivo è sospeso dall’incarico per l’intera durata della campagna elettorale. Non
possono essere eletti membri del Direttivo i soci che, nell’anno precedente l’elezione, siano stati
sanzionati con sospensione ex art. 7 del presente Statuto.
Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno una volta ogni tre mesi.
La convocazione del Consiglio Direttivo è decisa dal Presidente o richiesta e automaticamente convocata
da un terzo dei membri del Consiglio Direttivo stesso.
Il Consiglio Direttivo:
1. compie tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;
2. redige e presenta all'Assemblea il rapporto annuale sulle attività dell'Associazione;
3. redige e presenta all'Assemblea il rendiconto economico finanziario consuntivo ed il bilancio preventivo;
4. ratifica l’ammissione dei nuovi soci;
5. sancisce l’esclusione dei soci.
Le delibere devono essere assunte con il voto della maggioranza assoluta dei presenti.
In caso di parità di voti, la delibera è assunta secondo il voto del Presidente.
Il Consiglio Direttivo è legalmente costituito quando è presente la maggioranza dei componenti.
Alle riunioni del Consiglio Direttivo può partecipare, con diritto di voto, il responsabile di ogni
commissione, in occasione del voto sulle questioni di sua competenza.
Nell'ambito del Consiglio Direttivo sono previste almeno le seguenti figure:
1) il Tesoriere (scelto dal Presidente tra gli eletti al Direttivo), che abbia i seguenti requisiti:
• deve essere maggiorenne al momento della nomina
• non deve essere sottoposto a procedimenti penali per reati contro il patrimonio e la fede
pubblica
2) il Vice Presidente (eletto nell'ambito del Consiglio Direttivo stesso).
Art.11 - Il Presidente
Il Presidente dell’Associazione dura in carica due anni, ha la legale rappresentanza dell'Associazione,
firma tutti gli atti e le tessere dei soci, provvede alla convocazione dell'Assemblea dei soci e del Consiglio
Direttivo, che presiede, dando esecuzione alle sue deliberazioni.
Il Presidente deve avere almeno due anni di iscrizione ininterrotta all’Associazione; la carica di Presidente
può essere rivestita per non più di due mandati consecutivi.
Il Presidente è eletto direttamente dall’Assemblea, è sottoposto al regime di incompatibilità previsto
dall’art.10, comma 5; il Presidente, inoltre, si impegna a non candidarsi a cariche elettive per l’intera
durata del suo mandato, e in caso contrario decade automaticamente dalla carica.
In caso di dimissioni del Presidente, di impedimento che si protragga oltre i sei mesi o di decadenza,
l’Assemblea elegge un nuovo Presidente, in carica fino allo scadere del mandato del Direttivo.
Il Presidente non deve essere sottoposto a procedimenti penali per reati contro il patrimonio e la fede
pubblica, né risultare sottoposto a sanzione disciplinare ex art.7 nei due anni precedenti alla sua elezione.
Art.12 - Il Vice Presidente
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza o di legittimo impedimento.
Valgono per il Vice Presidente le norme dell’art. 11, commi 3, 4 e 5, del presente Statuto.
Art. 13 – Il Collegio dei Probiviri
Il Collegio dei Probiviri è composto da 3 soci eletti dall'Assemblea, iscritti all’Associazione da almeno 3
anni senza interruzione, di cui almeno un socio giovane.
La carica di Proboviro dura due anni; è incompatibile con le altre cariche sociali; è sottoposta al regime di
incompatibilità descritto nell’art. 10.5; non è possibile rivestire tale carica per due mandati consecutivi.
Il Collegio dei Probiviri è eletto al raggiungimento dei 70 iscritti.
Il Collegio dei Probiviri è responsabile del rispetto del regolamento dell'Assemblea, applica le sanzioni per
le relative violazioni e svolge funzioni di arbitrato tra le varie componenti dell'Associazione.
Spetta in particolare al Collegio dei Probiviri
1. svolgere funzione di appello in merito alle vertenze sorte nell'ambito dell'Associazione e che
interessino uno o più soci nei provvedimenti disciplinari e di espulsione ex art. 7;
2. controllare il corretto funzionamento dell'Associazione, nonché il rispetto, da parte delle cariche
elette, delle norme statutarie. Per perseguire questo fine, il Collegio dei Probiviri può chiedere
informazioni riguardanti il loro operato agli altri organi dell'Associazione o ai soci eletti o delegati a
compiere particolari funzioni per l'Associazione singolarmente.
3. dirimere vertenze e questioni sollevate da uno o più soci riguardanti la corretta interpretazione
dello Statuto e dei suoi principii.
In caso di mancata costituzione del Collegio dei Probiviri per numero insufficiente di iscritti, le
attribuzioni di tale organo sono riferite al Consiglio Direttivo, fatta eccezione per il rispetto delle norme
previste dell’art.10, il cui controllo è di competenza dell’Assemblea.
Art.14 - I mezzi finanziari
L’Associazione trae le risorse economiche per lo svolgimento delle proprie attività da:
a) quote e contributi dei soci, nella misura decisa annualmente dal Direttivo e ratificata dall'Assemblea;
b) eredità, donazioni e legati;
c) contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al
sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
d) contributi dell’Unione europea e di organismi internazionali;
e) entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
f) proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di
attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria
e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
g) erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
h) entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e
sottoscrizioni anche a premi;
i) altre entrate compatibili con le finalità sociali dell’associazionismo di promozione sociale.
L’Associazione è tenuta per almeno dieci anni alla conservazione della documentazione, con l’indicazione
dei soggetti eroganti, relativa alle risorse economiche derivanti da eredità, donazioni e legati, contributi
dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di
specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari, contributi dell’Unione europea
e di organismi internazionali, entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati, nonché, per le
erogazioni liberali degli associati e dei terzi della documentazione relativa alle erogazioni liberali se
finalizzate alle detrazioni di imposta e alle deduzioni dal reddito imponibile.
Art.15 - Rendiconto economico finanziario
L’esercizio sociale va dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Il rendiconto economico finanziario viene predisposto dal Consiglio Direttivo, viene depositato presso la
sede dell'Associazione almeno 20 giorni prima dell'Assemblea e può essere consultato da ogni associato.
Tale rendiconto deve essere approvato dall’Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio
sociale, salvi casi eccezionali in occasione dei quali può essere approvato entro e non oltre sei mesi.
L’eventuale avanzo di gestione deve essere destinato a favore delle attività istituzionali statutariamente
previste, e in nessun caso può essere diviso tra gli associati.
Art.16 - Scioglimento
Per deliberare lo scioglimento dell'Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole
di almeno i tre quarti dei presenti in Assemblea straordinaria, alla presenza di almeno due terzi dei soci.
L'Assemblea che delibera lo scioglimento dell'Associazione nomina uno o più liquidatori e delibera sulla
destinazione del patrimonio che residua dalla liquidazione stessa.
La devoluzione del patrimonio sarà effettuata con finalità di pubblica utilità a favore di associazioni di
promozione sociale di finalità similari sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190,
della Legge 23/12/1996, n. 662.
Art. 17 - Rinvio
Per quanto non previsto dal presente Statuto valgono le norme di legge vigenti in materia.
Art. 18 – Norma transitoria
Dall’approvazione del presente Statuto e per un anno da tale data, le competenze degli organi qui previsti
sono svolte da un Direttivo Provvisorio eletto in occasione dell’Assemblea dei soci Fondatori. Esso riassume
i poteri degli organi sociali e ha l’obbligo di indire l’Assemblea per la loro elezione entro tale termine.
Il Direttivo Provvisorio è composto da 2 membri più il Presidente dell’Associazione; la sua composizione
aumenta di 2 unità al raggiungimento dei 45 soci e, successivamente, secondo le norme dell’art.10.
Il Direttivo Provvisorio può chiedere non più di due proroghe della sua durata in carica, ciascuna di 3 mesi:
tale richiesta, debitamente motivata, deve essere approvata dall’Assemblea a maggioranza semplice.
Il Direttivo Provvisorio assume le competenze del Collegio dei Probiviri per l’intera durata in carica.
In occasione del primo mandato elettivo, alla carica di Presidente dell’Associazione è eletto un socio
iscritto da almeno 10 mesi, in deroga all’art. 11.2 del presente Statuto.
In deroga all’art. 13.1, in occasione del primo mandato elettivo, il Collegio dei Probiviri è composto da
soci iscritti da almeno 10 mesi; in occasione del secondo mandato, da soci iscritti almeno da 24 mesi.

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