25.09.15
Prosegue il balletto delle proroghe delle concessioni autostradali. Lo Stato rinuncia cos ai proventi delle gare.
Ma non si preoccupa neanche di stabilire leffettiva utilit delle nuove tratte che giustificano quei prolungamenti.
Tanto a pagare sono gli automobilisti, con laumento dei pedaggi.
Mosaico di proroghe
Dopo la lettera della Unione Europea che contestava i criteri del decreto sblocca Italia sulle proroghe
autostradali senza gara, nel maggio scorso il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dichiarava: forse
bene fare una riflessione attenta per adeguarci alle norme comunitarie. In realt, il balletto dei rinnovi senza gara
sembra procedere velocemente e con la benedizione dello stesso governo; a pagare saranno come sempre gli utenti
delle autostrade.
La scorsa settimana, inaugurando lultimo tratto della Valdastico Sud, il ministro ha sostenuto la sua propostainvito alla provincia di Trento, che si fin qui opposta, perch trovi un accordo con la Regione Veneto sul
tracciato della Valdastico Nord dal costo di oltre 2 miliardi.
Si tratta di un tassello essenziale per un mosaico di proroghe. solo per la realizzazione del progetto Valdastico
Nord che pu trovare giustificazione il prolungamento di undici anni della concessione alla Serenissima
Brescia-Padova (proroga che ha un valore stimato di 1,1 miliardi, calcolando il Mol degli ultimi anni,). E solo in
questo caso la concessionaria girerebbe, come da convenzione con lAnas, 258 milioni per la realizzazione di un
tratto di 5 km di autostrada in Valtrompia, nel bresciano. Un circolo vizioso che si allunga fino alle Autovie
Venete che, scaduta la concessione, pronta a fondersi con Serenissima per evitare la gara.
I trentini avevano sempre detto di puntare sul ferro in Valsugana e che la nuova tratta autostradale non era
necessaria, anche se nessuna analisi indipendente nota, come sempre in Italia, n per lautostrada n per la
ferrovia. Per superare la loro annosa opposizione alla Valdastico Nord ecco che si promette loro di prorogare
senza gara unaltra importante concessione in scadenza. Si tratta dellAutostrada A22 del Brennero, posseduta per
il 54 per cento da enti pubblici del Trentino Alto Adige e per il 28 per cento da enti pubblici del Veneto. In
cambio del s alla Valdastico, lAutobrennero riceverebbe in dote trentanni di concessione (fino al 2045) grazie
alla formula della societ totalmente pubblica (in house). Al Trentino e soci pubblici basterebbe liquidare il 17 per
cento della compagine privata attualmente presente in Autobrennero.
Pagano sempre gli automobilisti
Costruire la tratta Valdastico Nord chiaramente di grande interesse per le concessionarie, ma si tratta di un
progetto socialmente utile e in grado di ripagarsi? Se la concessionaria ha mai fatto stime di redditivit, certo non
le ha rese note.
A uninterrogazione di un consigliere del Movimento 5 Stelle, il direttore generale del ministero Coletta ha
risposto per lettera che il progetto Valdastico Nord non corredato dallanalisi costi-benefici in quanto lopera a
carico della Serenissima, senza oneri per lo Stato. Risposta davvero sorprendente: dellutilit dellopera il
ministero si disinteressa, tanto a pagare saranno comunque gli utenti. Infatti, per la concessionaria del tutto
irrilevante che lopera sia finanziariamente incapace di ripagarsi (cio che il pedaggio sulla nuova tratta sia
insufficiente a coprirne i costi): il maggior costo verr ribaltato in parte anche su chi percorre la tratta BresciaPadova e poi comunque, con le norme attuali, la Serenissima avr anche il diritto di farsi rimborsare dal
subentrante a fine concessione gli investimenti realizzati e non ammortizzati. Lo Stato accetta di far pagare agli
automobilisti i costi di opere aggiuntive, non valutate n nella loro utilit n nei costi, solo per accomodare gli
interessi dei concessionari che mirano, tutti, a rinnovi senza gara, quindi al perpetuarsi di profitti ingiustificati, in
contrasto con le norme europee e contro gli interessi dello Stato stesso, che rinuncia ai proventi che deriverebbero