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L'interpretazione gramsciana
del linguaggio
di LUCIANO AMODIO
(1) C. Marx
.,
<(
Di questa base Gramsci fa il fondamento anche morale ver la critica verso gli aspetti neolalistici e astrattisti
della cultura contemvoranea - cultura
di cui ci sembra gli Sfugga l'importanza
nel senso di un rinnovamento formale
capace di aprirsi anche a nuovi contenuti e in realt aderente in una sua
certa facilit di applicazione o se vogliamo di declassamento pratico, al linguaggio e alla coscienza delle grandi
masse cosmopolitizzate dalla rapida evoluzione tecnico-sociale, e che in realt non potranno trovare ed elaborare
una loro nuova eticit attraverso nessun collegamento storico col folklore per cui Gramsci non condivide del resto
l'ammirazione comune ad alcuni marxisti in nome dell'antirazionalismo - ma
proprio attraverso lo strappo forzato e
spietato che le sradica dal loro ambiente storico e tradizionale, e le costringe
ad un rinnovamento totale delle loro
categorie di pensiero e delle loro direzioni sentimentali.
In realt si pu quindi trovare tra
l'una e le altre, tra la cultura d'avanguardia e le masse in movimento e in
ricerca di una forma (al di sovra della
organicit economica, 'non ancora egemonicamente catalizzata e auindi completamente attualizzata nella sua forza
d'urto a causa della profonda rivoluzione contemporanea dei contenuti di coscienza, delle contraddizioni esistenti in
seno alle direzioni tecniche di sviluppo
e del carattere ancora socialmente dis g r e g a t i ~della
~
produzione capitalistica), una profonda identit di atteggiamenti e di indirizzi, mascherati nelle seconde dali'attivit esterna pi coesiva
e da rapporti limitatamente obiettivi
(anche se essenziali) a carattere positivo. Se questa coincidenza spesso misconosciuta, lo si deve, ci sembra, alla
soprawivenza di una intercapedine sociale e psicologica, che da un lato si
sviluppa nella teologizzazione narcisistica dell'estetico, dall'altro il pregiudizio similare del pubblico piccolo borghese sulla funzione nobilmente educatrice dell'arte.
"
(25)
se-popolare (28). I1 linguaggio passato cristallizzato e attualizzato, profondo segno dell'intima storicit del presente e dell'individuo. I1 persistere dei
dialetti e l'uso di essi nell'espressione
dei sentimenti pi intimi, gli errori di
pronuncia dei vocaboli italiani indicano che la lingua letteraria ancora cosmopolita, cio limitata all'espressione
di sentimenti e nozioni parziali (29).
In ogni linguaggio immanente una
grammatica, come socialmente esiste di
fatto se non scritta una grammatica
normativa, che unifica i linguaggi personali attraverso la critica reciproca, in
modo da creare un conformismo grammaticale. Ma esso sconnesso, discontinuo, limitato a strati sociali e centri
locali con la tendenza verso l'egemonia
della citt e delle classi intellettuali.
Questa unificazione che rende pi ricche le possibilit espressive individuali, deve essere proposta come scopo cosciente - come grammatica comparativa, ossia intesa nel quadro della storia mondiale, in rapporto alle altre lingue che influiscono sulla lingua data (30), grammatica non arbitraria a
causa del carattere di storicit della
lingua ( a le lingue artificiali sono come
i gerghi: non vero che siano assolutamente non lingue, perch sono in
qualche modo utili: hanno un contenuto storico-sociale molto limitato n (31) ).
I1 passaggio da dialetto a lingua nazionale letteraria il passaggio a un pi
ampio ambiente culturale, politico, morale, sentimentale. N La storia delle lin.
gue storia delle innovazioni linguistiche, ma queste innovazioni non sono
individuali (come avviene nell'arte), ma
sono di un'intiera comunit sociale che
ha innovato la sua cultura, che ha
cc progredito
storicamente: naturalmente anch'esse diventano individuali,
ma non dell'individuo-artista, dell'individuo elemento storico-culturale, completo, determinato (32). L'innovazione
non avviene per partenogenesi, ma per
interferenza di culture diverse - per
masse di elementi linguistici in seguito al salire a classe dirigente di una
nuova classe - oppure per singoli elementi attraverso il gergo dei mestieri,
cio di societ particolari. L'unificazione pu essere affrettata da una gram(28) Op. cit., pag. 21.
(29) Letteratura e vita
pag. 138.
(30) Op. cit., pag. 199.
(31) Op. cit., pag. 209.
(32) Op. cit., pag. 210.
nazionale n,
di ottenere una determinata lingua unitaria, uno solo dei fattori - e otterr se quest'unificazione necessaria,
una lingua unitaria con un processo da
esso accelerato, la razionalit dell'intervento proporzionale alla sua organicita e al suo collegamento alla tradizie
ne. Questo processo parallelo all'allargamento della classe dirigente e al superamento della scissione fra i gruppi
dirigenti e le masse popolari (34).