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A=i=1 A i
{ Ai }i N
sono in F, allora la
appartiene a F.
F, tale da essere
i=1
una successione di insiemi mutuamente disgiunti in F , allora:
( +
E i ) = ( Ei )
i=1
12. Si definisce spazio di misura uno spazio misurabile Si definisce spazio misurabile (X, F)
dotato di una misura positiva definita sulla -algebra F costituita da sottoinsiemi
misurabili di X. Un tale spazio si rappresenta con una terna (X, F, ).
13. Si definisce spazio di probabilit (, F, P) uno spazio di misura tale che P(E)0 per ogni E
I membri di F sono detti insiemi misurabili, e la struttura (X, F, ) viene detta spazio di misura.
Se F una -algebra su , allora si dice spazio misurabile e gli elementi di F sono detti insiemi
misurabili in .
Gli elementi di F sono detti insiemi misurabili di . L'insieme chiamato a volte spazio
campionario.
La -algebra il metodo pi appropriato per descrivere un insieme di eventi dato un insieme di
eventi elementari . Una -algebra F costruita su viene detta spazio degli eventi.
La misura di probabilit indotta sullo spazio misurabile di arrivo (E, ) da una variabile aleatoria
X, a partire dalla misura di probabilit su (, F) , detta la distribuzione di probabilit, o legge
di probabilit, indicata con PX ed definita nel seguente modo PX(A) := (X-1(A)) per ogni A.
Essa ben definita proprio perch X-1(A)F per ogni A. Quando la variabile aleatoria chiara
dal contesto spesso si omette il pedice X. Per brevit, invece di scrivere (X-1(A)) spesso si usa la
notazione PX(A) = P(xA).
Per variabili aleatorie a valori reali, la legge di probabilit della variabile casuale X individuata
univocamente dalla sua funzione di ripartizione, definita come
F ( x )=P(X x) . Inoltre:
se la variabile casuale X discreta, cio l'insieme dei possibili valori (il rango o supporto di
X) finito o numerabile, definita anche la funzione di massa (o funzione massa di
P ( X A )= f ( x ) dx
A