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Chuck Palahniuk

CORSO DI SCRITTURA
Traduzione di fratello ax

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Lezione di Giugno Dadi e bulloni: verbi del pensiero

Lezione di giugno - DADI E BULLONI: VERBI DEL


PENSIERO
In sei secondi mi odierai.
Ma in sei mesi sarai uno scrittore migliore.
Da adesso in poi, almeno per la prossima met dellanno, non
devi usare i verbi di pensiero. Questi includono: Pensare,
Sapere, Capire, Comprendere, Credere, Volere, Ricordare,
Immaginare, Desiderare e centinaia di altri che tu ami usare.
La lista dovrebbe anche includere Amare e Odiare...
Inizia cos la sesta lezione di scrittura di Chuck Palahniuk nella quale il nostro chiede
agli aspiranti scrittori di presentare, al posto di personaggi che sanno ogni cosa, i dettagli
che permettono al lettore di sapere ogni cosa.
02 Jul 2004, inviato da Nando

Invece di un personaggio che vuole qualcosa, descrivi la cosa in modo che sia il lettore a volerla. Anzich
scrivere: Adam sapeva di piacere a Gwentu dirai: Tra una lezione e laltra Gwen era sempre
appoggiata al suo armadietto quando lui andava ad aprirlo. Ruotava gli occhi e dava una spinta con un
piede, lasciando un segno nero col tacco, ma lei lasciava anche lodore del suo profumo. La serratura
sarebbe stata ancora calda del suo culo. E al prossimo intervallo, Gwen sarebbe di nuovo appoggiata l.
Quello che Palahniuk ci insegna che Pensare astratto. Sapere e Credere sono intangibili. E che le
storie che scriviamo saranno pi forti se ci limitiamo a mostrare le azioni fisiche e i dettagli dei
personaggi cos da permettere al lettore di pensare e sapere. E amare e odiare.
Uno dei pi comuni errori commessi da chi inizia a scrivere lasciare i propri personaggi soli.
Scrivendo, devi essere solo. Leggendo, il tuo lettore solo. ma il tuo personaggio dovrebbe passare
pochissimo tempo da solo. Perch un personaggio solitario inizia a pensare o preoccuparsi o a
meravigliarsi.
Ad esempio: Aspettando il bus Mark inizi a preoccuparsi sulla durata del viaggio...
Unanalisi migliore sarebbe: Lorario diceva che il bus sarebbe arrivato a mezzogiorno, ma lorologio di
Mark diceva che erano gi le 11:57. Potevi vedere lintera strada fino al mall e non vedere un bus. Non
cera dubbio. Lautista era parcheggiato al capolinea a schiacciare un pisolino. Lautista addormentato e
Mark stava per essere in ritardo. O peggio, lautista stava bevendo e torner ubriaco addebitando a
Mark settanta cinque cents per morire in incidente stradale con tanto di fiamme...
Anche un personaggio solo deve cadere in fantasie o ricordi. Ma anche allora non usare verbi di
pensiero. E gi che ci sei dimentica anche di usare i verbi dimenticare e ricordare.
Mai pi: Wanda ricorda come Nelson era solito pettinarle i capelli ma piuttosto Tornando al loro
anno di universit, Nelson era solito pettinarle i capelli lisci con lunghi colpi della mano.
Altro suggerimento di Chuck Palahniuk non prendere scorciatoie, spacchetta, disfa, invece. E ancora,
metti il tuo personaggio con un altro personaggio, mettili insieme e fai partire lazione. lascia che siano
le loro azioni e le loro parole a mostrare i loro pensieri. Tu resta fuori dalle loro teste.
E intanto che eviti i verbi di pensiero, sii molto cauto con luso dei verbi blandi e ha. Prova invece
a nascondere i dettagli su quel che un personaggio o ha, in gesti o azioni. Mostrerai la tua storia
anzich raccontarla.
E una volta che avrai imparato a spacchettare i tuoi personaggi, odierai per sempre lo scrittore pigro di
Jim sedeva vicino al telefono, chiedendosi perch Amanda non chiamasse.

Da joechummer:

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Lezione di Giugno Dadi e bulloni: verbi del pensiero

1a)E ok usare un verbo di pensiero per essere pi brevi, per esempio quando hai cose
importanti da fare? E disfare il verbo distoglierebbe lattenzione dal focus?
Risposta: Per i prossimi 6 mesi no. Trova il tuo vero focus e stai con quello. Se hai bisogno di usare
verbi di pensiero per spiegarti, potresti non essere chiaro abbastanza su quello che vuoi mostrare.
Ancora, fai finta di essere una macchina fotografica, una distinzione minimalista chiamata angelo
registratore, che deve dimostrare tutto con lazione. Non puoi spiegarla.
1b) Inoltre, c qualcosa di sbagliato inerente allentrare nella testa di un personaggio
quando solo? I miei personaggi in terza persona (specialmente quelli malinconici)
spesso diventano introspettivi e penso che questo aiuti ad aumentare alcuni aspetti della
motivazione del personagggio, per sapere cosa gli gira per la testa.
Risposta: Dio non voglia! Le parti peggiori della narrativa sono le declamazioni auto ossessionate dei
personaggi solitari. Se devi proprio essere introspettivo, passa a una scena retrospettiva. Ma ancora
una scena fisicamente tangibile. Oppure dai al tuo personaggio solitario un compito che dimostri
qualche spinta non detta o una motivazione.

2) Da bh:
Ego scrittura: Nel tema di questo mese fai riferimento ai verbi del pensiero. Questi tipi
di verbi sembrano essere funzioni dellego, come definito da Jung, sentire, pensare,
intuizione e sensazione. Nei tuoi workshop sullautorit di testa e cuore e sommergere
lio, tocchi anche alcuni argomenti che assomigliano alle teorie Jungiane sullego. Jung
un riferimento per alcune delle tue teorie sullo scrivere? Se si, quale altre teorie
psicologiche o sociologiche sono incluse nella tua scrittura?
Risposta: Scusa, no. Faccio solo quello che mi sembra che funzioni. Per mi piaciono altri lavori di
Jung.

3) Da Spike
Ho notato che tanti verbi di pensiero hanno a che fare con ansia o timore. Nellesempio
che hai fatto con lultimo autobus dai una rapida analisi di questo con il personaggio che
si preoccupa di tutto quello che potrebbe accadere, incluso un autista di autobus ubriaco
e un incidente spettacolare. In Guts, hai un personaggio in una situazione di vita o di
morte, ma anche preoccupato che i genitori lo scoprano a mastubarsi nella loro piscina.
Quale tipo di ansia o timore piu potente in narrativa, il tipo di paura vita o morte
oppure il tipo di paura che ha che fare con vergogna e disagio?
Risposta: La maggior parte delle persone ti diranno: Vita contro Morte. Ma non penso che
concepiamo la morte cos facilmente. Anche nelle peggiori situazioni sembra che la gente sia pi
interessata nel salvarsi la faccia. E la mancanza di risposta a questioni pi grosse (morte!) genera
risate. La risposta socialmente inappropriata sempre un modo giusto per trovare humor. Quel
negare il dramma inerente. Allora... vuoi terrificare i lettori con la minaccia di morte, ma
periodicamente allievare la tensione con il tuo personaggio pi preoccupato di come appariranno i

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suoi capelli quando il suo cadavere sar ritrovato. Quellallentamento ti permette di costruire un
punto pi grande di terrore senza stancare il lettore.

4)da pmck:
In dairy tratti con gli aspetti fisici del subconscio attraverso la Grafologia e la pittura di
Misty. Ho una storia dove lidea far vedere unaltro lato del narratore dando accesso al
suo pensiero subconscio. Nel senso che uso il dialogo interno come un mezzo alternativo
di descrizione del personaggio per il lettore.
Come faccio a spacchettare questo? Lidea che ho avere la narrazione occasionalmente
interrotta da citazioni a caso dal suo lato animale.
Mi sto avventurando fuori sentiero con questo approccio?
Risposta: Considera di mettere quelle citazioni nel mondo reale. Oppure attraverso il metodo dell
amico invisibile (Harvey o Fight Club). O permettendo al tuo personaggio di racimolare quello di cui
ha bisogno dallapparentemente casuale scenario, es. le conversazione origliate, sermoni o segni che
succedono e basta. Come il finale in American Psycho dove il narratore vede una porta con un
cartello con scritto Questa non unuscita. Come umani siamo sempre alla ricerca di segni, i miei
preferiti sono i biscotti della fortuna. Potresti provare i sogni, ma oggi sembrano banali e stra-usati.
Come i testi delle canzoni. O il testo in italico.
5) Da jptorney:
Ok, Chuck. Ho applicato la tecnica spacchettamento a una storia e la lunghezza di
questa raddoppiata. Ed era gi troppo lunga. Dopo averci pensato sopra per un paio di
giorni, mi uscita questa domanda: scrittori come te, Denis Johnson e Bret Easton Ellis
sembrano sapere esattamente quali dettagli includere in una short story e quali tagliare.
Quali parti di una storia ricevono pi enfasi di altre. Io sembro enfatizzare ogni cosa per
paura che il lettore non abbia il quadro completo. Quale regola, trucco o guida puoi dare
per aiutare me e altra gente che potrebbe avere questo problema?
Grazie per laiuto. Questo workshop mega.
Risposta: Trova un modo per raccontare la tua storia in UNA pagina. Poi in due pagine. Aggiungi
quello di cui hai bisogno. Scrive per rendere la tua storia il pi breve possibile - con poche o nessuna
descrizione - solo un sacco di azione fisica. Fidati che il lettore seguir lazione e inventer la sua
argomentazione dietro quella. La gente seguir lazione. Poi fidati e smetti di provare a controllare
troppo. Ma prima di tutto, TU sai cosa succede nella storia? Troppo spesso gonfiamo la storia perch
stiamo nascondendo una mancanza di eventi. O perch questi eventi non sono forti abbastanza per
reggere una storia intera. Questo il perch buone short stories fanno buoni film, perch lazione
compressa e succede bam-bam-bam in breve tempo.
6) Da Iakanen:
Sembra che leliminazione dei verbi di pensiero sia in qualche modo legata al
Sommergere lIo (Submerging the I era il tema del workshop del mese scorso. ndt). Ho
trovato questo dopo aver sommerso lio nel capitolo al quale sto lavorando, che quando
tornavo indietro per rimuovere verbi di pensiero, in molte parti avevo verbi di pensiero
da rimuovere, avevo fallito di sommergere lio precedentemente. Coincidenza?

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Risposta: Nessuna coincidenza qui. Ricorda, tu sei una macchina fotografica. Anche nella vita reale,
prova a vivere senza imporre tanti dialoghi interni nel tuo mondo. Smetti di giudicare e preoccuparti,
presta solo attenzione e studia come la gente muove le mani mentre parla, spesso una storia
migliore di quella che raccontano le loro bocche. Puoi sempre tornare indietro al pensare e
inventare significati segreti per il mondo attorno a te.

7) Da Voxangelikus:
Spacchettando una storia o unidea pi efficiente iniziare con i tuoi pensieri in qualsiasi
forma essi siano (ad esempio note scritte, una versione impacchettata degli eventi) e poi
espanderti su questi o provare a spacchettare il pi possibile subito? Sin da quando ho
visitato questo sito ho notato che prendo un sacco di scorciatoie, e forse per me meglio
scrivere tutto e poi espanderlo (come potrebbe essere diverso per qualcunaltro)... ma
ero curioso riguardo alla tecnica che tu trovi pi efficace.
Risposta: Per la mia prima bozza, provo ad averla giusta nella mia testa. Poi, quando temo di
dimenticarla, e perch odio star seduto fermo, scrivo la cosa in una stesura. Solitamente cinque o sei
pagine, cucendo insieme le mie note e i miei pensieri rapidamente. La stampo e la porto con me,
leggendola e rileggendola. Cercandone i punti deboli. Nel mondo esterno cerco i dettagli fisici di cui
avr bisogno per la prossima stesura. E faccio rimbalzare le idee sulla gente, per trovare nuovi modi
di dimostrare i temi. Al momento in cui mi siedo per la seconda bozza, la prima coperta di note. Ne
faccio una copia rivista e ripulita e ripeto questo processo molte altre volte.
8) Da NinjaGenius37:
Caro sig. Palahniuk,
a rischio di suonare infantile o irrispettoso circa il tempo che lei dedica a questa rubrica,
vorrei farle una domanda a caso non legata al tema. Ha mai letto i libri di Harry Potter?
Pare che molta gente ne sia presa e mi chiedevo quale fosse la sua posizione. A proposito,
le sue ultime lezioni mi hanno aiutato molto. Passer probabilmente anni ad aggiornare
tutti i miei scritti ma ora saranno molto migliori. Grazie uomo, sei il migliore.
Risposta: Spiacente, non ho mai letto i libri di Harry Potter.
9)
Chuck, grazie per il tuo tempo e il tuo sforzo. Cosa ne pensi degli scrittori che
imitano/rubano il tuo stile? Largomento cresciuto nel workshop.
Risposta: Imitare un buon modo di imparare e poi evolvere il tuo stile. Nel workshop di Tom
Spanbauer, a un certo punto, tutti gli studenti sembrano cattive copie di Tom. La maggior parte
avanza incorporando aspetti dello stile Minimalista di Tom alla propria, unica, voce. Io... io ho
iniziato a scrivere copiando Stephen King. Poi Steinbeck. Poi Dorothy Parker. Per copiare qualche
stile hai bisogno di sezionarlo. Studiarlo. solo allora tu puoi riprodurlo e prendere in prestito da
quello.

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10) Da hereticblue:
Dopo che uno scrittore ha creato qualcosa che pensa meriti di essere pubblicato, quand
il momento migliore per registrare sotto copyright quel lavoro? Considerando come
lagente, leditore ecc.che potresti acquisire possa dopo volere cambiarne vari aspetti.
Capisco che il tuo agente probabilmente sinteressi a questo ma che ne di quelli di noi
che cercheranno in futuro agenti per la prima pubblicazione? Ti ringrazio
anticipatamente per tutto il tuo aiuto con il workshop e le domande e risposte.
Risposta: Lunica cosa che ho sempre fatto mettere quel simbolo di copyright (la C cerchiata) con la
data sulla mia pagina del titolo. Alcuni insisteranno per far si che tu la metta su ogni pagina. Altri
insisteranno dicendoti di spedire a te stesso una copia del lavoro, datata e sigillata, da aprire in
tribunale in caso di bisogno. Ma, per favore... non mi sono mai preoccupato cos tanto se non per
rendere la storia il pi efficace possibile. Nessuno oserebbe rubare The Lottery di Shirley Jackson.
La tua voce, la tua trama, questa la tua migliore protezione. E la piccola C cerchiata.
Tenete presente che il workshop iniziato da tempo e di conseguenza, in questa raccolta di domande e
risposte, si trovano riferimenti a tematiche trattate precedentemente e probabilmente poco
comprensibili dalla maggior parte di voi... pazientate un altro po', presto troverete anche la traduzione
degli argomenti gi discussi.
Intanto vi ricordo che la scadenza per l'invio delle domande per il nuovo tema di luglio, "Big voice vs
little voice", il 15 luglio. Ovviamente anche i nostri chucksters possono partecipare.
(Per la traduzione del workshop si ringrazia vivamente 'fratello ax')

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Lezione di Luglio Grande voce VS Piccola voce

Lezione di luglio - GRANDE VOCE VS PICCOLA


VOCE
Pubblicate le domande/risposte per questa lezione.
Molto di quello che succede qui in questo workshop stabilire per noi un linguaggio
comune sulla scrittura.
In questo modo saremo in grado di comunicare riguardo a ci che funziona in uno
scritto. E su cosa potrebbe funzionare ancora meglio.
Alcuni di questi termini, "cavalli", "angelo registratore" o "sul corpo" potresti chiamarli
in altri modi.
Il punto di queste lezioni a tema riconoscere ogni termine o caratteristica, dargli un
nome e descriverlo come un termine comune, poi far pratica usando la caratteristica per
rendere pi efficace la tua scrittura.
Il termine di questo mese lo chiameremo "Grande Voce".
21 Jul 2004, inviato da Nando

Questo quando il personaggio parla direttamente al lettore, facendo osservazioni sul mondo. NON
descrivendo una scena fisica. E' chiamata "Grande Voce" per essere differenziata dalla "Piccola Voce",
che quella descrizione dettagliata di una scena chiamata anche "angelo registratore".
La "piccola Voce" registra chi fa cosa, come la scena appare, come si sente il corpo del narratore. Tutti i
dettagli
obiettivi
che
creano
la
scena
nella
mente
del
lettore.
Ma la "Grande Voce", quella fa si che il personaggio salga su di un palchetto improvvisato e faccia un
piccolo discorso.
Quello Tyler Durden quando proclama "Quel che vedi al fight club una generazione di uomini
allevati da donne". O le declamazioni di Carl Streator sull'inquinamento acustico. O le speculazioni
filosofiche su Dio in Invisible Monsters.
Queste asserzioni della "Grande Voce" non devono per forza essere vere, devono esserlo per quel
personaggio. Cazzo, non devi sempre credere a queste affermazioni, ma il tuo personaggio deve
dimostrare l'esattezza delle sue tesi e difendere ogni dichiarazione. E presentare abbastanza evidenza in
modo che l'affermazione risuoni sul pubblico.
Un personaggio interessante fa cose, commette errori, ha necessit ed esprime forti opinioni. Qualche
volta opinioni stupide, ma anche queste tirano fuori qualcosa da un personaggio passivo senza un'idea
in testa. Pi importante , spostarti a declamazioni in "Grande Voce" ti permette di creare effetti diversi.
E creare inoltre un miglior personaggio.
Ci sono molti modi per non presentare la "Grande Voce", ma ecco i benefici:
Pensa alla serie televisiva "the Waltons": ogni episodio inizia con una lenta panoramica lungo il
paesaggio e una voce fuori campo parla dell'infanzia del narratore sul Monte Walton. Questa voce
termina quando inizia la scena fisica tra i personaggi. E quasi non importa quello che la voce dice.
Spesso neanche la sento. O il parlato cos vago che potrebbe precedere ogni episodio. Tuttavia ...crea
uno stato d'animo. Idea ogni episodio e instaura un clima di nostalgia. Quasi una dissolvenza verso una
scena retrospettiva. la telecamera fa una panoramica sopra la foresta, la voce muove attraverso il tempo,
portandoci indietro agli anni '30.
Dunque la "Grande Voce" pu essere uno strumento che forma, concepisce. Come all'inizio de "il grande
Gatsby", il primo capitolo, dove Nick, ora adulto, sfinito e amareggiato, parla di come perse l'innocenza.
Solo allora... quando questo tono di perdita stabilito, cadiamo nel lungo flashback che il romanzo in
realt .

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Lezione di Luglio Grande voce VS Piccola voce

Ora pensa alla serie televisiva "Sex and the city" e il personaggio principale, Carry, che digita al
computer mentre sentiamo le sue osservazioni da fuori campo. Ancora una volta la "Grande Voce" in
azione. Ma qui agisce come cuscinetto tra le scene fisiche in "Piccola Voce"."
Ancora uno strumento costituente. Ma il suo pi grande utilizzo separare le scene e spaziarle a parte
nel tempo. Pensa ora al film "Citizen Kane", l la "Grande Voce" letteralmente la voce dei reporter del
cinegiornale che stanno in profilo, le loro facce perse nell'oscurit e fumo di sigaretta, che si
domandano: " Chi era Charles Foster Kane? Quali erano i suoi sogni? Che cos'era Rosebud? Essi fanno
tutte le domande della "Grande Voce". Stabilendo i temi e il clima della storia, senza mai diventare
personaggi. Inoltre, noi torniamo a loro per stabilire un posto per ogni segmento dei flashback della
"Piccola Voce".
Ogni reporter racconta di qualcuno che prossimamente visiteremo. Questo compone la storia da luogo a
luogo, da intervista a intervista in modo che lo spettatore non mai lasciato indietro in confusione.
Bene, la "Grande Voce" fa tutto questo. Sviluppa la visione del mondo del personaggio, permettendogli
di avere un'opinione e di essere controverso. E filosofico. Inoltre, non devi essere d'accordo col tuo
personaggio. Infatti pi interessante se tu non sei d'accordo affatto, ma devi comunque rendere forte,
dimostrabile e convincente la sua tesi.
La "Grande Voce" sviluppa lo stato d'animo e dispone la scena: "Sul monte Walton, durante la Grande
Depressione, raramente avevamo le scarpe ma i nostri cuori erano sempre rigonfi d'amore gli uni per gli
altri"... e cos la vacca trotterellava via a partorire. La "Grande Voce" crea anche un senso di tempo che
passa. In questo modo, molte ore o giorni sembrano trascorrere in poche pagine.
Passare alla "Grande Voce" ti pu aiutare ad avviare la tua prossima scena. In pi, se non altro, la
"Grande Voce" d un altro texture di informazioni alla storia, aiuta a variare la voce narrativa.
E adesso, ci che non devi fare con la "Grande Voce":
Non usarla troppo a lungo.
E ancora, non usare la "Grande Voce" troppo a lungo.
Sembra funzionare meglio nei passaggi brevi, interrotta da azione fisica e sensazione.
Prendi ad esempio il capitolo 3 di "Ninna nanna", l la "Grande Voce" intagliata in una scena con poca
azione fisica. Il narratore sta costruendo un modellino composto da un miliardo di piccoli pezzi. L'odore
di colla. Il rumore della porta a fianco. Tutto questo aiuta a fissare la scena fisicamente in modo che le
lungo discorso della "Grande Voce" non schiacci il lettore. Qui il narratore solo, situazione sempre
terribile per creare tensione.
ma il compito fisico, pi il discorso della "Grande Voce" creano abbastanza interesse per il lettore.
D'altra parte qui non succede nulla. Un uomo costruisce una casa di plastica e la calpesta. Fine.
Capitolo 6 di "Fight Club", stessa cosa. Qui c' un uomo seduto a una noiosa riunione d'affari. Non sta
nemmeno facendo andare il proiettore delle diapositive. E' in un angolo buio. Ma la sensazione fisica
della sua bocca piena di sangue, oltre alle sue declamazioni in "Grande Voce", permette alla sua storia di
saltare nel tempo e luogo.
Quindi, "Grande Voce", tienila corta.
L'unica possibilit di tenerla pi lunga dovrebbe essere una parlata di chiusura ma anche questa pu
uccidere l'energia della trama se tenuta troppo lunga.
la parlata di chiusura in "Grande Gatsby" fottutamente spacca cuore.
E breve.
Un'altra avvertenza sulla "Grande Voce" Riconsiderate anche il fatto di aprire con questa.
Questa solo la mia noiosa idea personale, ma raramente mi piace un libro o un racconto che apre con
un pensiero, un'osservazione o un proclama. Ho bisogno di essere catturato da un'azione trascinante,
poi ascolter la "Grande Voce". Ecco perch il primo capitolo del "Grande Gatsby" mi fa sempre
incespicare. Come lettore io non conosco Nick Carraway, non ancora almeno, cos ho sempre opposto
resistenza al suo lungo, distratto e complicato parlare. No, la mia preferenza sempre quella di usare
una rapida scena trainante, quella che al cinema chiamano 'gripper', che afferra, prima di rischiare la
"Grande Voce" nel secondo capitolo.

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Lezione di Luglio Grande voce VS Piccola voce

L'eccezione a questo "Diary", e l'ho fatto solo per amore del cambiamento.
La mia prima scelta sempre aprire con un'irresistibile scena in "Piccola Voce".
*********************************************************
Ecco i compiti relativi a questo tema:
Guardati intorno e trova esempi della "Grande Voce". Cerca di capire quale il loro proposito: Stato
d'animo? Costruzione? Implicazione del trascorrere del tempo? Messaggio politico? Cambio di luogo?
Poi, guarda al tuo lavoro.
Sperimenta con la "Grande Voce" per creare uno stato d'animo, un clima. Poi con i passaggi di scena in
scena crea un senso del tempo.
Poi scrivi un discorso da piccolo palco improvvisato in strada per il tuo personaggio.
Qualcosa che gli permetta di dichiarare la sua visione del mondo e scrivi una scena in "Piccola Voce"
dove presenti quel discorso.
Si, estate. E questa la stagione peggiore per scrivere. nessuno sottopone lavori nei workshop locali.
Sono tutti in viaggio o vacanza.
Per continuare a lavorare, considera di portare con te un taccuino. Mentre viaggi, passando tempo con
sconosciuti e familiari, ascolta e prendi nota.
Gli areoporti sono miniere d'oro per i dettagli fisici. Come la gente bighellona, come sta in piedi, come si
appoggia. Trascorri questa bella stagione cercando il materiale e le idee che potrai sviluppare quando il
tempo peggiorer. Se hai gi un progetto, stampane una copia e portala con te aggiungendo dettagli
fisici e avvenimenti cos come li vedi.
Rendi letteralmente pi reali i tuoi personaggi prendendo modelli
Ascolta e raccogli idee. Frasi strane. Gesti. Presta attenzione. E prendi nota.
Qualcosa di trascinante e irresistibile si incoller alla tua mente.

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nella

vita

reale.

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Domande e Risposte

1) Da joechummer:
La Grande Voce pu essere riferita alla terza persona (sebbene probabilmente in modo
diverso rispetto alla prima persona)? Quando la terza persona non sta narrando, pu
subentrare in questo compito ilnarratore dio? E se si, usare la Grande Voce del dio
narratore distoglie dal determinare lautorit cuore/testa (tema trattato da CP in una
passata
lezione.ndt)
del
personaggio
o
gli
conferisce
credibilit?
Risposta: Si, puoi usare la Grande Voce da una prospettiva in terza persona, ma (nella mia opinione
fossilizzata) non regge troppo peso perch colui che parla non presente come personaggio. Nel
migliore dei casi, chi parla lautore nascosto. Di certo non Dio, racchiuso nella terza persona. Ad
eccezione forse della Bibbia o simili: Se il lettore non sa chi sta facendo queste affermazioni in Grande
Voce, senza che sia un personaggio a dirle, sembreranno aria fritta. Come proclami dellautore, e il
tuo intero lavoro nascondere quellautore (tu). Dovresti far sentire il lettore come se la storia stesse
accadendo a lui...Come se le affermazioni in Grande Voce fossero state dette direttamente a lui da un
grande personaggio.
2) Da Reedrock:
Lutilizzo della Grande Voce come strumento di enunciazione allinizio di un pezzo
spesso in uno stile diverso rispetto al resto dellopera, come lo scorrimento di testo
dapertura in Guerre Stellari o la prefazione di Dave Eggers nel suo Lopera struggente di
un formidabile genio'. Consiglieresti di usare uno stile diverso, come cambiare i fonts, i
margini o utilizzare il corsivo per distinguere gli strumenti di enunciazione della Grande
Voce come un qualcosa che sar letto in modo diverso rispetto al resto della storia? O il
contenuto
da
solo
dovrebbe
raggiungere
lo
stesso
risultato?
Grazie.
Risposta: Veramente non posso dire di essere un grande fan di questi metodi meccanici. Dato che
scrivo per mimetizzare leffetto di una storia raccontata ad alta voce, lesecuzione di un monologo, il
tipo di carattere ha poco effetto. Una storia letta in Courier New suona uguale a una storia letta in
New Times Roman. Invece, uso pi interruzioni di riga o fammenti di frase o paragrafi a frase
singola per controllare la velocit del lettore. E user frasi che il lettore non sotto vocalizzer in modo
tipico, come lattribuzione blanda tipo lui disse/lei disse, perch quello crea un battito vuoto di tempo.
Una pausa silenziosa nella mente del lettore prima che lui stesso atterri, pi duramente, sul passaggio
che segue. Lavorando alla radio, NPR, durante il college, ero allenato a leggere la mia copia ad alta
voce, e a scriverla in modo che gli annunciatori la leggessero nel modo che intendevo. Quindi, prima
che tu cambi i margini o i caratteri tipografici, vedi di cambiare la tua prospettiva (passando da
prima a terza persona, da presente a passato) o stile (passando dal calmo Angelo registratore alla
poetica Grande Voce).
Ma, ancora, questo sono solo io. Ricorda, un qualche giorno sarai tu in qualche libreria, a leggere
davanti a una folla, e tutto ci che avrai sar la tua voce. Allora, la bella tipografia non ti salver.
3) Da Ksik10:
Intanto grazie per prenderti la briga di scrivere altre terrificanti storie nel tentativo di
assegnare parte della tua infinita saggezza in alcuni di noi comuni mortali.

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10

Lezione di Luglio Grande voce VS Piccola voce

Se tu hai mai letto Furore di John Steinbeck, tu sai che ogni altro capitolo un lungo,
poetico passaggio in Grande Voce che da tutto lo sfondo alla storia. Inoltre, queste sono
alcune delle pi interessanti e meglio scritte parti del libro, sebbene alcune sembrano
durare allinfinito. Dopo che Steinbeck ha vinto il premio nobel (il che, suppongo,
automaticamente significa che egli straordinario), pensi che sia ragionevole usare la
Grande Voce in modo cos esteso, finch sostiene ed estende le idee di un romanzo cos
bene?
Risposta: Eccellente, esempio eccellente. Quelle sezioni in Grande Voce di Furore sono le mie parti
preferite. E creano il mondo attorno ai personaggi cos che lautore non deve rallentare la sua azione
aggiungendo descrizioni di piante, terra e cielo. Il mio unico reclamo come quei capitoli in Grande
Voce scompaiano pi avanti nel romanzo e la narrativa tra le righe sui Joads abbia il sopravvento.
Ecco dove tendo a perdere un p di interesse. Si, i passaggi in Grande Voce spingono un messaggio
politico, ma infelice che nessun personaggio, sino a Tom e Casey molto dopo, faccia queste
affermazioni. Ancora, in quei passaggi il linguaggio poetico potrebbe non uscire mai dalle loro
bocche. Quindi, in risposta alla tua domanda... Avrei desiderato che Steinbeck usasse PIU di quei
passaggi, pi avanti nel libro, per ingrassare i paesaggi della California cos come aveva fatto col
Midwest.
Nota inoltre come Steinbeck usa il linguaggio e la cadenza ddella Bibbia di Re James per scrivere quei
passaggi con la voce di Dio. Quello un modo carino per prendere in prestito lautorit di cui ha
bisogno per andare in Grande Voce ed essere convincente. Ma solo in un mondo in cui i lettori
conoscono la loro Bibbia...
4) Da Xeroxchild420:
Ciao Chuck,
Apprezzo tutto quel che hai fatto, tu mi hai ispirato come lettore e come scrittore, via alla
domanda: La Grande Voce pu operare contraria alla Piccola Voce? In altre parole, pu
la Grande Voce narrare al lettore una truce realt oscura mentre la Piccola Voce concede
felicemente a chiunque piccoli temi stupidi? E unidea malandata? O funziona?
Risposta: Suona come una grande idea. Qualche anno fa ho preparato un amico col suo manoscritto e
gli consigliai di aggiungere commenti in Grande Voce che potevano essere inseriti a far domande e
minare la storia esistente. Lidea era di aggiungere i commenti di un editore fittizio che leggeva la
storia
e
percepiva
gli
aspetti
falsi
e
inattendibili
di
questa.
Questo falso editore, comportandosi come i reporter in Citizen Kane, avrebbero fatto le domande che
anche il lettore avrebbe fatto, circa fatti inconsistenti ecc. Facendo precedere ogni commento con
qualcosa di semplice tipo Nota dellEditore: avrebbe spiegato e dato alla Grande Voce un autorit
tipo Dio. Quindi, si, dovresti trovare un qualche modo intelligente per far questo. In Survivor lho fatto
rendendo il personaggio di Fertility onniscente, dal suo punto di vista tipo quello di Dio, lei pu
negare il dramma che diversamente getta nel panico il narratore. In pi, un modo divertente per
rompere il melodramma di una scena e portarlo a un nuovo livello.
5) Da MagElvs:
Cosa pensi de Il giovane Holden (Salinger. ndt)? Nella tua lezione tu dici quanto detesti i
lunghi discorsi in Grande Voce e quel libro pieno di cose di quel tipo.
Risposta: Mi dispiace, non ho letto Il giovane Holden dai tempi delle superiori, e quel mondo di scuole
private e hotel di citt non ha senso per me. Non cerano strade dentro al libro per un ragazzo di una
casa roulotte a Burbank, Washington. Dunque, non uno dei miei preferiti.

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Lezione di Luglio Grande voce VS Piccola voce


6) Da Tirgesfu:
Mi sto sforzando di costruire su ogni lezione. Devo dire che trovo molto difficile usare
una Grande Voce senza i verbi di pensiero. Guardando film alla ricerca di esempi ho
trovato un sacco di introduzioni in Grande Voce che usa pensieri e sentimenti. Puoi
indicarmi un esempio di introduzione in Grande Voce che non utilizzi verbi di pensiero?
Sto facendo la connessione da Grande Voce e verbi di pensiero correttamente?
Risposta: Dai unocchiata a Furore per i buoni esempi citati sopra. Considera anche come Cristo
insegnava, raccontando parabole in Grande Voce o storie incredibili come le favole di Esopo e come i
reporter senza faccia in Citizen Kane dimostrino un messaggio pi esteso. E dove la gente traduce in
pratica il messaggio. Anche in Grande Voce puoi usare azione e sensazioni fisiche. O puoi racchiudere
a sandwich i proclami della tua grande Voce tra morsi di azione fisica, cos da tenere a terra la voce, e
tenere in lettore nella scena. Specialmente in Grande Voce non vuoi usare verbi di pensiero perch la
loro
innata
debolezza
miner
lautorit
della
tua
grande
affermazione.
7) Da Smitty:
Come gestisci i tempi dei verbi passando avanti e indietro da Grande Voce e Piccola Voce?
E importante?
Risposta: Quando miscelo Grande e Piccola Voce, la mia tendenza di usare il tempo passato per la
piccola e il presente per la grande. Con la Grande Voce, il tuo personaggio sta facendo osservazioni
che trascendono il luogo e il tempo. Questa la natura degli esseri umani..., grosse stronzate come
questa. Cos quella Grande Voce non legata alla scena in Piccola Voce. Alternare il tempo dei verbi
aiuter a tenere quelle voci separate. In pi, creer maggiore contrasto tra i passaggi sulla pagina.
Gli affari fisici della Piccola voce contro i cori e gli strumenti di transizione della Grande Voce.
Ricorda inoltre: la Grande Voce non veramente Dio che sta parlando, lo scrittore nascosto che
insinua il passaggio del tempo, la visione del mondo del personaggio, cambiamenti di soggetto o
qualche altro proposito di trama segreta.
8) Da JohnnySega:
Le tue lezioni mi sono state di grande aiuto, probabilmente pi dei workshop
alluniversit. La mia domanda esula dallargomento corrente ma per me di grande
importanza in questo momento. Come trovi lenergia/creativit per scrivere quando la
tragedia colpisce la tua vita? Mia mamma morta ieri di cancro e io mi sto chiedendo
come poter trovare la forza per continuare a scrivere. Qualche consiglio?
Risposta: Ecco due idee da considerare: Primo, puoi usare lo scrivere come una capacit e unarte
sulla quale focalizzare la tua attenzione mentre il tempo ti separer, oltre, da questo evento triste e
doloroso. Starai ancora elaborando la sua morte, perch tutto quello che uno scrittore pu mai fare
descrivere la sua stessa faccia. La tua vita tutto - ma mascherato - quel che scrivi. Ogni libera
espressione della tua personalit ti sar daiuto, esaurendo il tuo dolore e la tua afflizione. Ricorda:
quando una persona normale prende unaspirina per il mal di testa, uno scrittore prende appunti. Sii
consapevole e al lavoro. La tua abilit sta nellarchiviare e documentare questo, anche creandoci
attorno una metafora e rendendolo fiction. Seriamente, passeranno anni prima che tu riconosca il
tuo tema personale nel lavoro che creerai adesso.
Secondo, forse anche pi importante, ogni morte un regalo. Ecco un promemoria che ti dice che
anche tu morirai. Tu morirai. Il tuo corpo marcir. Altra gente avr la tua roba preziosa...Allora,
perch non trascorrere la vita praticando la passione che vuoi praticare? Scrittura. Musica. Pittura.
Recitazione. Ecco un non troppo gentile promemoria che la tua vita non per sempre. Ecco qui

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Lezione di Luglio Grande voce VS Piccola voce


lautorizzazione per praticare la tua passione. Tutti i miei libri sono nati dopo la morte di un caro
amico o di un membro della mia famiglia. Qualche volta, quello il solo modo in cui posso lasciare il
trambusto in Piccola Voce del mondo di tutti i giorni e sedermi abbastanza a lungo da poter scrivere.
Non ti conosco, ma ti prego di accettare le mie condoglianze.
9) Da Anele925:
Caro Chuck,
Palahniuk ucraino come Johnson americano. Quindi la mia domanda: Oltre al
cognome, hai anche un nome ucraino? Parli la lingua? E perch non lo pronunci quasi
mai nel modo giusto? Pensi di visitare la terra dei tuoi avi in qualche momento della tua
vita?
Risposta: Hah! No, non ho collegamenti con le mie radici. Nessun uovo di Pasqua. Niente. La mia
famiglia pronuncia il nome Paula-NIK, ecco perch lo pronuncio cos (Immagina dire a tutti le mie
vecchie zie e zii: Lo dite in modo SBAGLIATO, stupidi immigrati...). E no, nessun altro nome. Nella
famiglia Franco-Canadese di mia Mamma il primogenito maschio di ogni generazione chiamato
automaticamente Charles. Cos le generazioni si alternano usando Charles, Charlie e Chuck. Ho un
nome di default.
10) Da Nemmex:
Ero al Crest (la settimana scorsa) e ti ho sentito parlare...Mi chiedevo se tu potessi
condividere queste cose importanti che hai imparato da altri scrittori nei workshop.
Quella che citavi laltra sera era sul non avere i personaggi tra lazione e il lettore. Parte
di quello mi ha veramente aperto gli occhi e cos mi chiedevo se tu potessi ripetere o
espanderti maggiormente su quellidea.
Grazie,
il gentiluomo che ha quasi colpito la sua fidanzata in testa con i biglietti.
Risposta: Andr dentro a questo argomento molto approfonditamente in una lezione pi avanti, ma
lidea di non filtrare mai il tuo mondo narrativo attraverso il tuo personaggio. Invece di dire:
Sheila sentiva il sole caldo, dire solo Il sole era caldo. O, meglio ancora, Il sole irradiava laser,
sudando, vescicando, pelle bruciata e tirata e pelle rossa e scottata...Unaffermazione che generer
una reazione fisica nel tuo lettore. Ancora, Lorologio batt la mezzanotte... pi forte di Evan sent
lorologio battere la mezzanotte... Tu vuoi che la tua storia succeda direttamente al tuo lettore. Non
raccontata al lettore dal tuo personaggio. Pi dettagli pi tardi.

Si ringrazia sempre 'fratello_axx' per la traduzione di questo pezzo a tempo di record.

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Lezione di Agosto Usare i ritornelli

Lezione di Agosto - USARE I RITORNELLI


Se ascolti il modo in cui la gente parla, noterai che la maggior parte di queste lezioni
riguarda l'imitare quello stile di conversazione.
Poi, usare quello stile per creare un pezzo di narrativa che suoni pi onesto e
interessante. Il pi delle storie raccontate oralmente sembrano essere morte, ad eccezione
degli attori delle stand-up comedy.
Solo i comici sembrano praticare metodi di consegna come tempo, andatura e
ripetizione. Aspetti di retorica che hanno reso famosi gli oratori pubblici cent'anni fa.
Paragonando una storia scritta in stile corretto e standard alla stessa storia raccontata da
un amico eccitato, senza fiato e quasi ubriaco, facile immaginare quale narratore far
sembrare la storia pi interessante. Quale narratore avr pi autorit.
Ci aspettiamo che un autore inventi eventi. Ma una storia raccontata da un amico ci
risucchier dentro, facendoci abbassare le difese e facendoci veramente ascoltare e
credere. Ecco perch impariamo a scrivere, principalmente, ascoltando.
Questo mese parliamo di Ritornelli.
03 Sep 2004, inviato da Nando

Tu li usi gi, quasi ogni volta che parli. Questi sono frasi preparate, non improvvisate che hanno un
preciso scopo nella conversazione. Qualcuno dice "Come stai?" e tu dici "Bene". Solo dopo voi due
parlate di quel che realmente importa.
Con un poco di pratica e attenzione, puoi creare i tuoi ritornelli e usarli per rendere la tua narrativa pi
veloce e naturale.
Un coro pu servire tre diverse funzioni. Sono: Uno stratagemma di transizione. Collega due diversi
aspetti di una storia.
Un promemoria che richiama un iniziale momento di acume, emozione o motivazione. O un battito di
tempo blando, una pausa necessaria alla suspense prima che l'ascia cada.
Come stratagemma di transizione, pensa al ritornello come a quella musichetta che suona alla radio
quando inizia e finisce il notiziario. Quell'esplosione di musica. Poche note di una frase annunciano
l'inizio o la fine delle notizie. Separa le notizie dalla pubblicit radiofonica, dalla musica o da altro.
Incorniciando il programma di notizie e conferendogli maggiore autorit. In questo modo la pubblicit
del linoleum che segue non miner la natura seria delle cose di radio giornalismo. In un altro senso, il
ritornello sta facendo quello che tu facevi da bambino tutte le volte che gridavi "Mamma, ehi, mamma,
guardami! M, stai guardando? Guarda questo...". Il coro attira l'attenzione che ti serve per il grande
momento che seguir. In un altro senso, il ritornello risolve il momento precedente cos che la storia
pu andare avanti nonostante qualche orrore. Lo stesso modo in cui i vecchi cattolici si fanno il segno
della croce alla vista di un incidente d'auto o di una minigonna. O altra gente direbbe "Fuori dai piedi
l'immondizia". Il coro un modo di alzare le spalle e dire Forza! Per riconoscere il momento ma non
fermarlo. In Invisible Monsters ogni volta che il narratore dice "Scusa mamma, Scusa Dio", lei sta
ammettendo qualche vergogna o rimpianto, ma sempre in modo da poter poi andare oltre. In Mattatoio
n cinque (Kurt Vonnegut, Feltrinelli ), ogni volta che muore qualcuno il narratore dice "Cos va la vita".
Stesso effetto. In questo modo, come scrittore puoi dare un momento che attiri l'attenzione ma
mantenendo sempre la tua storia in movimento. E puoi assicurarti che ogni momento abbia l'attenzione
che dovrebbe avere, ma prima sbraccia e urla "Mamma, guarda cosa sta per succedere!".
Una mia amica, Ina, quando stufa di ascoltarti dice "i tromboni crescono nel mio giardino", una
battuta da i Simpsons. Oppure, con un forte accento tedesco "Questa pigra chiacchierata sta diventando
noiosa", battuta da Sprockets su Saturday Night Live. Entrambe le battute ti dicono che ti sta
ascoltando, ma le permettono di svoltare la conversazione su di lei e al suo argomento. Tu, i tuoi amici e
la tua famiglia fate questo ogni giorno. Solo prestare attenzione. Ogni volta che qualcuno vuole risolvere
quello che hai detto - poi cambiare argomento - inietter qualche forma di ritornello. Tipo "Quello

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Lezione di Agosto Usare i ritornelli


carino, tesoro. Te l'avevo detto cosa succedeva...", "Quello suona terribile. Te l'avevo detto cosa
succedeva...".
Se i tuoi amici sono davvero annoiati e davvero non gliene frega un cazzo diranno "Quale che sia...",
"Comunque..". Quindi un ritornello risolve un argomento e permette a uno scrittore di passare a un
altro.
Il secondo uso di un ritornello ricordarci una precedente esperienza da noi condivisa. E quel che
abbiamo imparato da quella.
Anni fa io e un mio amico eravamo soliti andare a uno strip club chiamato The Carriage Room, Seduto
al lato del ring, col petto all'altezza del palco, era sempre seduto un uomo anziano con abito bianco e
cappello panama. Leccava dollari lungo il bordo e poi li arrotolava in tubicini sottili come matite. Questi
tubi li appiccicava insieme dalla fine di uno alla fine di un altro fino a creare una canna lunga di denaro
arrotolato. Il vecchio aveva anche una voce gracchiante e gorgogliante. Seduto con i gomiti sul palco,
diceva ad ogni spogliarellista di mettersi gi a quattro zampe con il culo contro la sua faccia. Poi, con la
sua voce da cancro alla gola, diceva "Inarca la schiena, piccola, inarca la tua schiena". La spogliarellista
avrebbe cos inarcato la schiena bassa. Il suo culo spalancato. E questo vecchio avrebbe frustato col suo
bastone di soldi. Lasciando sempre un solo, singolo dollaro attaccato al culo della ballerina. Ancora
vent'anni dopo, io e questo amico, dobbiamo solo dire: "Inarca la tua schiena, piccola" con voce
profonda e roca. Ed entrambi ancora ridiamo.
C' un altro utilizzo del ritornello.
Per ricordare al tuo lettore qualche momento precedente e come quel momento d forma a questo
momento.
In Soffocare : "Cos' che Ges non farebbe?", Tutte le volte che arriva questo ritornello, il narratore ha
la sua ragione gi pronta per comportarsi male. In Diary : "Il tempo oggi parzialmente confuso con
una leggera possibilit di esaurimento nervoso". Perch quello ci ricorda della forma di "diario del
coma" che il libro prende. In Fight Club : "Io sono le nocche bianche di Joe" perch quello ci ricorda di
un tempo migliore quando il narratore e Tyler Durden erano ancora buoni amici. Un altro aspetto per
usare un ritornello in questo modo che lega te e i tuoi amici in modo strettissimo, perch esclude la
gente che non ha condiviso l'esperienza originale. Sin da quando eravamo al college, quando un vecchio
amico aveva la faccia sporca di cibo, un altro amico puntava il dito e diceva: "Hai una gazzella fuori dal
parco", perch era un modo acuto che avevamo inventato al college. E' una sottile, utile frase come: "Hai
la porta del granaio aperta" e ci ricorda della nostra giovinezza insieme.
Tutti noi inventiamo la nostra comunit privata del linguaggio. Questi piccoli "macro" programmi che
istantaneamente comunicano un enorme significato circa le nostre relazioni, la nostra storia, l'evento
del momento. Quel grosso sbaffo di maionese sul tuo mento.
Usando solo una manciata di ritornelli, o variazioni su un ritornello di base ("Sono la cistifellea di Joe...
i testicoli attorcigliati...), uno scrittore pu tenere l'intera trama di un libro fresca nella mente del
lettore. Puoi tenere tutti i punti precedenti della trama nel momento presente.
Verso la fine del libro tutto quello che devi fare elencare i tuoi ritornelli per provocare una cascata di
reazioni per un pi grande impatto drammatico. In effetti il modo in cui si suppone che la tua vita ti
passi davanti agli occhi quando muori.
Il terzo uso di un ritornello creare una pausa. Una specie di spazio bianco dove non succede niente.
Per disporre la costruzione di tensione prima di qualche evento inevitabile. In un certo senso, il
ritornello un conto alla rovescia. Molto tantrico.
In Ninna Nanna veramente la conta di Carl Streator, in Invisible Monsters il fotografo di moda
beffardo del narratore che dice: "Dammi rabbia, dammi dramma, dammi ennui esistenzialista
distaccato". Con questo tipo di ritornello, tu stai sfruttando un momento drammatico. Tirandolo fuori.
Pi a lungo e pi a lungo. Ma sempre "nel personaggio". Tu userai sempre parole e metafore che solo il
tuo personaggio userebbe. Questo tipo di molestia verbale pi effettivo se usato poco. Ma un altro
buon modo per usare i tuoi ritornelli esistenti. In un modo, uno stratagemma di transizione ma non
necessario per introdurre un nuovo soggetto. In questo caso, il soggetto arriva abbastanza velocemente.
Come Victor in Soffocare quando immagina animali morti e incidenti d'auto per ritardare il suo
orgasmo. Questo usare un ritornello. Per rimandare un grande evento.

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Lezione di Agosto Usare i ritornelli

Allora, ritornelli.
Essi sono sempre una forma di Grande Voce - non descrivono realmente la realt della scena fisica della
Piccola Voce - e puoi usarli per richiamare attenzione, cambiare soggetto, richiamare un evento
precedente, creare intimit o creare tensione. Nella conversazione lo fai gi. Tutti i giorni.
Crescendo, mia sorella Heidi era solita leggere la sezione necrologi del quotidiano nel mezzo del
soggiorno, dicendo ogni due secondi: "Oh, mio Dio!" o "Ma terribile!", fintanto che qualcuno alla fine
avrebbe chiesto "Cosa? Chi morto?". Poi, dopo che ci aveva "ritornellizzati" nel prestarle attenzione,
diceva "Nessuno".
Chiamalo dirigere la narrativa, chiamalo lotta di potere, ma tutti noi lo facciamo.

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Lezione di Settembre Dirlo sbagliato

Lezione di Settembre - DIRLO SBAGLIATO


Devi
conoscere
le
regole
prima
di
poterle
infrangere.
In ogni workshop di scrittura, tu dovresti essere pronto a difendere ogni scelta che fai.
Ogni parola, virgola o pausa, se qualcuno ti chiede perch lhai usata, tu devi avere una
ragione forte. Cosa stavi provando a portare a termine?
11 Oct 2004, inviato da Nando

Molti libri ti insegneranno la buona grammatica.


Tonnellate di libri. Il mio preferito When Words
Collide di Lauren Kessler and Duncan McDonald. E
chiaro e pratico e molto facile da usare. Un altro
preferito The Associated Press Stylebook. Con i due
tu dovresti essere coperto per la grammatica e luso
della parola. Tutta la roba che avevi o non avevi
imparato a scuola.
La lezione di questo mese non riguarder tutto questo.
Andremo invece a discutere il dire cose in modo
sbagliato.

Nei workshop di Tom Spanbauer ci chiamato Parlare con la lingua bruciata. Significa dire
qualcosa, ma in un modo sgraziato e interessante.
I tre buoni utilizzi- che io vedo- di questo includono:
Uno, creare un senso di immediatezza e onest nella storia.
Due, Rallentare i lettori e forzarli a prestare grande attenzione.
Tre, creare interesse con un linguaggio poetico o inusuale.
Per il primo uso, cos tanto del Minimalismo sempre limitare il modo in cui la gente racconta le storie
di persona, ad alta voce. Qualcuno tutto eccitato non si siede e racconta calmo una storia con un
linguaggio perfetto. No, un narratore nervoso e sincero far errori. Il modo in cui raccontano la loro
storia innalzer leccitamento. Le loro frasi possono andare avanti per troppo tempo, o possono essere
tagliuzzate in frammenti brevi.
Per un ottimo esempio, guardati il racconto The Annex nella raccolta Tumble Home di Amy Hempel.
Lei scrive:
Comunque, c una pietra l che ha sopra il nome di un bambino. E l cera un bouquet vecchio di una
settimana di un qualcosa cos rinsecchito che non si capiva nemmeno cosa fosse, che era legato con un
nastro alto e bianco, l fuori fino al momento in cui sono venuta a casa oggi. Cera un nastro bianco
sopra...
Qui la storia di un narratore ansioso e arrabbiato. Il suo linguaggio caotico costruisce e costruisce fino
a che tu crederai al finale estremo. E meraviglioso.
Il punto , bruciare un p il linguaggio creer un miglior senso di un qualcuno che sta lottando per
raccontarti una storia emozionale. Il problema che loro hanno con le loro parole pu aiutarti a evitare di
dire al lettore come sentirsi. Quelle vecchie cose trite e ritrite come Le mie parole erano agitate e
inconsistenti... o Lei parlava in un sussurro stanco...

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Lezione di Settembre Dirlo sbagliato


Per il secondo uso, tu stai provando a rallentare i lettori. A trascinare la loro attenzione in modo serrato.
I miei strumenti preferiti tendono ad essere il gergo medico o i termini scientifici. Amo queste parole da
dieci dollari che per un attimo fanno viaggiare il lettore. Carcinoma squamoso sottocutaneo. Loro le
leggono lenti, come camminare nel fango. Anche se i lettori non riescono a sottovocalizzare la parola
lunga, loro faranno una pausa nel punto in cui la parola cade. Le parole aiutano a costruire head
authority, ma tengono anche sveglio i lettori se appaiono in un passaggio di parole ordinarie.
Per buoni esempi, guarda il racconto di Amy Hempel The Harvest, specialmente quelle righe nelle
quali lei d molta attenzione a parole come raccolto e matrimoniabilit.
La prima riga di quella storia uno dei migliori esempi di rottura di regole, e funziona. In qualche modo
quel che la Hempel fa va oltre il rifiutare i clich - con i suoi errori e scivoloni, lei sta inventando nuove
frasi.
Questo un promemoria su come pu essere plastico e flessibile il linguaggio. Non deve seguire la
formula fredda e morta che trovi nella letteratura classica. E come scrittori, parte del nostro lavoro sta
nel piegare e usar male le tue parole e forzare i lettori a leggerle come se avessero proprio imparato
come. Tu ri-inventi il mondo, parzialmente ri-inventando il linguaggio.
Non c bisogno di dirlo, i lettori ti ameranno per questo, ma i redattori vi disprezzeranno.
Per il terzo metodo, tu puoi scrivere contorto per amor del contorto, ma falla breve. Puoi essere carino o
fantasioso, ma falla breve. Detto abbastanza.
Qui non includo il linguaggio dialettale alla Irvine Welsh di Trainspotting o il gergo usato in Via col
Vento.
Il linguaggio dialettale un altro argomento di cui non scriver dato che non lo utilizzo.
Per il momento, ascolta come la gente attorno a te usa in modo sbagliato il linguaggio e colleziona i
migliori esempi. Il mio ultimo boss era solito usare sospettoso quando intendeva dire sospetto.
Diceva Sospettoso che qualcuno sta rubando attrezzi dellufficio. Questo impazzire la gente, ma era
parte della sua personalit. Quelli sono gli errori che puoi collezionare e usare.

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