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Forstater Forstater M_Perche la piena occupazione.

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Perch il pieno impiego?

di Mathew Forstater

Il primo argomento a favore della piena occupazione il fatto che i costi sociali della
disoccupazione, diretti e indiretti, sono sconcertanti. La disoccupazione causa perdite
irreparabili nella capacit produttiva di beni e servizi; problemi economici, sociali, psicologici
sfociano nella criminalit, lesioni allo stato di salute (psicofisica), divorzi, suicidi e cos via; il
peggioramento della capacit lavorative e della produttivit; ed altro ancora. La ragione per cui
il pieno impiego la chiave per raggiungere la stabilit sociale potrebbe essere agevolmente
contenuta qui. Piuttosto semplicemente, una ragione convincente risiede nel fatto che i benefici
della piena occupazione sono di gran lunga superiori rispetto ai costi per ottenerla, e che la
disoccupazione, al posto dellinflazione, dovrebbe esser vista come il nemico publico numero
uno.
Il secondo argomento per la piena occupazione si basa sullidea che, cos come esistono diritti
umani, civili e politici che possono essere considerati come inalienabili, alla stessa stregua
esistono diritti economici e sociali, dei quali il diritto al lavoro uno dei pi importanti.
Questa visione fu espressa da Franklin Delano Roosevelt nello Stato dellUnione del 1944, e si
ritrova anche in molti documenti delle Nazioni Unite, compresa la Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani. Proclami simili si trovano anche in molte altre nazioni. Se le persone sono
pronte, disposte e capaci di lavorare, ma non hanno possibilit dimpiego, la responsabilit di
garantire loccupazione ricade sul governo. Di conseguenza, anche se venisse argomentato o
dimostrato che il costo per eliminare la disoccupazione sarebbe superiore ai benefici economici,
un governo resterebbe comunque responsabile di garantire la piena occupazione.
Il terzo argomento che la promozione e il mantenimento della piena occupazione contenuta
nelle leggi di molti paesi. Negli Stati Uniti dAmerica, questo avviene per messo delle leggi quali
lAtto per lOccupazione del 1946 e lAtto per la Piena Occupazione e la Crescita Bilanciata del
1978 (il disegno di legge Humphrey-Hawkins). Atti che precedono questi due risalgono al
rapporto governativo del 1944 sulla politica dellimpiego. Legislazioni di questo tipo esistono
anche in molti altri paesi industrializzati. Pertanto, anche se ci fosse chi obietta che i costi sono
proibitivi e che loccupazione non un diritto inalienabile, si potrebbe sostenere che secondo le
leggi attualmente in vigore, molti governi sono obbligati a garantire la piena occupazione.
Il quarto argomento che la piena occupazione un obbligo etico per uneconomia capitalista.
In una societ nella quale la disoccupazione sistemica, linerzia dello Stato costringe i
lavoratori e le loro famiglie alla povert e/o a diverse forme di assistenzialismo. Perci, anche
se i costi fossero proibitivi, loccupazione non fosse considerata come un diritto inalienabile, e
la legislazione in vigore non venisse interpretata come obbligo legale per il governo di
promuovere e mantenere la piena occupazione, sarebbe in ogni caso errato per un governo non
provvedere alla piena occupazione.
Senza ombra di dubbio, ci sono molte altre ragioni, e queste categorie si sovrappongono e
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dovrebbero esser considerate come provvisorie. Chiaramente, gli argomenti sulla piena
occupazione sia singolarmente che nella loro totalit sono convincenti. Il punto cruciale che la
disoccupazione endemica nel capitalismo. Certamente, anche se la disoccupazione non fosse
insita al capitalismo, le ragioni per la promozione di politiche di governo per la piena
occupazione sarebbero molto forti, ma lesistenza della disoccupazione involontaria giustifica
fortemente il dare la priorit alle iniziative per la piena occupazione.
[traduzione a cura di Anna Rondina]

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