Prerequisiti:
Obiettivi :
TEORIA in sintesi
Sia y = f ( x ) una funzione continua nellintervallo [a, b] , sappiamo che sotto tali condizioni esiste
lintegrale definito fra a e b della funzione f ( x ) e graficamente tale integrale rappresenta larea
della parte di piano (TRAPEZOIDE) delimitata dal grafico della funzione, dallasse delle ascisse e
dalle rette di equazione x = a e x = b .
Nel caso in cui la funzione assegnata non sia continua nellintervallo di integrazione, oppure
almeno uno degli estremi di integrazione non sia finito si parla di INTEGRALE IMPROPRIO.
In sostanza lintegrale improprio rappresenta lestensione del concetto di integrale definito per
funzioni che presentino un numero finito di punti discontinuit nellintervallo di integrazione,
oppure per funzioni il cui intervallo di integrazione risulti illimitato.
Gli integrali impropri si classificano in:
1. Integrali impropri di I tipo o specie se almeno uno degli estremi di integrazione non
finito.
2. Integrali impropri di II tipo o specie se nellintervallo di integrazione si ha almeno un
punto di discontinuit.
3. Integrali impropri che sono contemporaneamente di I e II tipo.
Sono integrali che hanno uno o entrambi gli estremi di integrazione non finiti e si presentano sotto
la forma:
+
f (x )dx
f (x )dx
f (x )dx
Per calcolare il valore di tali integrali si integra la funzione in un intervallo finito e poi si passa al
limite facendo tendere allinfinito uno o entrambi gli estremi di integrazione:
+
f ( x )dx = lim
f ( x )dx
f ( x )dx = lim
f (x )dx
t +
s s
1)
Se il valore del limite finito si dice che la funzione integrabile in senso improprio o
generalizzato nellintervallo dato e lintegrale improprio convergente . (Carattere
convergente)
Interpretazione geometrica Area del trapezoide FINITA
2)
Se il valore del limite infinito si dice che la funzione non integrabile in senso improprio
o generalizzato nellintervallo dato e lintegrale improprio divergente . (Carattere
divergente)
3)
Se il valore del limite non esiste si dice che la funzione non integrabile in senso improprio
o generalizzato nellintervallo dato e lintegrale improprio indeterminato. (Carattere
indeterminato)
Esempio 1
dx
x
dx
dx
t
= lim
= lim [log x ]1 = lim [log t log1] = lim (log t ) = +
t +
t +
x t + 1 x t +
Esempio 2
dx
x2
dx
dx
1
1
1 1
= lim 2 = lim = lim + =
+1 = 0 +1 = 1
2
t + x
t + x
t + t
1
+
1
1
Esempio 3
cos xdx
f (x )dx
a
b
f (x )dx
a
b
f (x )dx
a
b
f (x )dx
Per calcolare il valore di tali integrali si integra la funzione in un intervallo di completa continuit e
poi si passa al limite facendo tendere a zero uno o entrambi i parametri utilizzati nei nuovi estremi
di integrazione:
b
f (x )dx
f (x )dx = lim+
0
f (x )dx = lim
f (x )dx
0
+
a +
f ( x )dx
f (x )dx
a
f ( x )dx
f ( x )dx = lim+
f (x )dx
0
0 + a +
f (x )dx
a
c +
1) Se il valore del limite finito si dice che la funzione integrabile in senso improprio o
generalizzato nellintervallo dato e lintegrale improprio ha carattere convergente .
2) Se il valore del limite infinito si dice che la funzione non integrabile in senso improprio o
generalizzato nellintervallo dato e lintegrale improprio ha carattere divergente .
3) Se il valore del limite non esiste si dice che la funzione non integrabile in senso improprio o
generalizzato nellintervallo dato e lintegrale improprio ha carattere indeterminato.
Esempio 1
1 + 3x
x 2 1 dx
1
1 + 3x
1 + 3x
2
dx = lim+ [log x + 1 + 2 log x 1 ]1+ =
2
1 x 2 1dx = lim
+
0
0
1+ x 1
log 3 lim+ [log 2 + + 2 log ] = log 3 log 2 2 ( ) = +
0
Esempio 2
1
4x
dx
1
4 x2
dx = lim+
0
dx = lim+ arcsen
0
20
4 x2
1
lim+ arcsen
arcsen0 = arcsen1 0 =
0
2
2
Esempio 2
1
dx
x2
1
1
1
dx = 2 dx + 2 dx = lim+
2
0
x
2 x
0 x
1
1
1
1
dx + lim+ 2 dx = lim+
+ lim+
=
2
0
0 x 2
0 x 0 +
x
x
0 +
1
1
1 1 1
1
1
lim+
+
+ lim+ +
= + 1 + + = +
0 0
2 0 1 0 + 0
2
0
Poich il limite esiste finito, lintegrale improprio converge.
1.
dx
x5
2.
2 x
e dx
3.
log xdx
dx
3 x +1
4.
dx
5.
2
0 cos x
9.
dx
x
6.
xe
x2
dx
7.
8.
11.
senxdx
0
dx
(x 1)2
1
1
10.
dx
2
1 + x
1
dx
x
12.
1
3
x2
dx