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Reinventare il paesaggio, immaginare larchitettura: sono le sfide poste oggi dai paesaggi
in trasformazione, paesaggi alterati dalla mano delluomo
in cui il risanamento
ambientale unimportante occasione non solo per creare nuove configurazioni del
territorio ma anche per riflettere sullarchitettura, su quali riferimenti e linguaggi adottare
per riappropriarsi e ridare identit a luoghi di cui non pi possibile ripristinare le
condizioni originarie. Lacqua il filo conduttore per questa riflessione sui paesaggi in
trasformazione: lelemento che, nei casi considerati, ha innescato o comunque
influenzato i processi che hanno dato vita a nuove configurazioni del territorio, lelemento
con cui larchitettura si trova a fare i conti per ridare nuove identit a questi luoghi. La
creazione di nuovi laghi attualmente in corso in Germania nelle aree di Lipsia e della
Lusazia (il Leipzig Neuseenland e il Lausitzer Seenland) costituisce un esempio interessante
di paesaggi in cui lacqua stata lelemento determinante per la trasformazione nel
tempo del territorio: prima pompata artificialmente per dar vita a vasti bacini minerari,
diventa oggi linfa vitale di un paesaggio reinventato, nuova risorsa turistica e culturale per
la regione attraverso un processo di riconversione che prevede la rinaturalizzazione dei
grandi bacini estrattivi ormai dismessi in laghi, canali, boschi. Artificio e natura si
intrecciano per dare un nuovo senso al luogo, creano artificialmente, in un paesaggio
fortemente compromesso dallazione umana, un nuovo grado di natura: un paesaggio
che artificiale in quanto conseguenza di un intervento delluomo, ma anche un
sistema naturale dinamico in cui lacqua ha innescato dei processi che hanno dato vita a
un nuovo ecosistema; per larchitettura queste regioni costituiscono delle vere e proprie
aree a grado zero con grandi possibilit di sperimentazione, di fondazione di nuovi
linguaggi, di veicolare nuove valenze di carattere simbolico - figurativo e concretizzare
nuove destinazioni funzionali. In una concezione olistica ed ecologica del paesaggio,
inteso come sistema di relazioni in cui la variazione di uno degli elementi si ripercuote
sullintero sistema, determinando un equilibrio diverso da quello in cui si sarebbe trovato
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se quella variazione non fosse mai avvenuta, lintervento su paesaggi che sono stati gi
pi volte modificati dalluomo, non pu avere, infatti, come obbiettivo il risanamento
dellambiente per riportarlo alla condizione anteriore al degrado, ma si deve prefiggere
la creazione di nuove configurazioni che rispettino e interpretino sia i processi naturali in
atto che la vita e la cultura delle persone che abitano il luogo. Questi paesaggi, ormai
privi didentit, ma caratterizzati da una stratificazione di eventi, memorie, e forme
richiedono interventi che configurino nuovi assetti del territorio, ridefiniscano le relazioni tra
paesaggio, architettura e uomo, ricostruiscano una qualit ecologica ed estetica come
presupposto necessario anche per il rilancio economico di un territorio che ha ormai
esaurito un ciclo produttivo ma che pu ancora essere una risorsa per la popolazione.
Il Leipziger Neuseenland unarea di 70 km quadrati, a circa 25 km da Lipsia, in cui gi
dagli inizi degli anni 90 iniziata la bonifica delle miniere di lignite a cielo aperto: i bacini
di scavo, terminata lattivit estrattiva, sono stati soggetti a rimodellazione e, in seguito
alla chiusura degli impianti di abbassamento artificiale del livello freatico delle acque,
necessari per lestrazione, si stanno riempiendo dacqua dando vita a un nuovo
ambiente lacustre costituito da 17 laghi. La trasformazione dellarea, il cui
completamento previsto intorno al 2012, avvenuta nel segno del turismo e della
cultura, con lobbiettivo di creare un grande parco tematico per il tempo libero e lo
sport 1. Un processo di trasformazione analoga quello che riguarda la Lusazia, oggi
definita Lausitzer Seenland (Lusazia lacustre): sar il complesso idrografico artificiale pi
grande d'Europa, interamente navigabile e destinato principalmente ad attivit turistico ricreative. Anche qui l'inondazione delle ex miniere di lignite ha generato un paesaggio di
laghi di 14.000 ettari complessivi di specchi d'acqua, di cui 7.000 collegati attraverso
canali navigabili.
Entro il 2015 loperazione sar conclusa con 23 nuovi laghi che attireranno visitatori o
nuovi abitanti 2. Il nuovo paesaggio considerato una grande possibilit di sviluppo
1
Dal 2000 aperto al pubblico il lago Cospuden, intorno al quale, su progetto del paesaggista Sigrified Knoll, stato
realizzato un parco, parte dellExpo 2000, comprendente spiagge, un paesaggio artificiale di dune, giardini botanici,
padiglioni espositivi sulla storia mineraria, un bosco fluviale, una rete di percorsi pedonali e ciclabili, una struttura
portuale (Pier I); il lago Markkleeberger, invece, stato completato nel 2006 e vi sono state realizzate attrezzature
sportive, parte della candidatura olimpica di Lipsia per il 2012; Il prossimo lago sar lo Zwenkau, il cui riempimento
previsto per il 2015, qui prevista una zona portuale e nel 2006 stato costruito un padiglione espositivo; i restanti
laghi sono ancora in fase di riempimento, la ri-configurazione del paesaggio in seguito alla sospensione delle attivit di
estrazione mineraria , quindi, ancora in atto e numerosi sono i progetti avviati per sviluppare strutture
economicamente sostenibili per lo sviluppo di questa regione.
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La Lusazia , inoltre, una delle aree individuate dal progetto europeo Restructuring Cultural Landscapes (REKULA)
che ha per tema lanalisi del degrado che let industriale ha prodotto sui paesaggi con lobiettivo di fornire riflessioni
e suggerimenti per il governo dei paesaggi feriti, in collaborazione con il Salone Internazionale dellEdilizia
(Internationale Bauausstellung Frst-Pckler-Lan IBA See, istituito nella regione post mineraria della Lausitz, per il
decennio 2001-2010) che accompagna fin dal 2000 la riconfigurazione della Lusazia in seguito alla chiusura delle
attivit di estrazione mineraria. In Lusazia lIBA-SEE si propone sia la creazione di nuovi ambiti naturali che la
conservazione della memoria storica delle attivit dismesse, i manufatti dellarchitettura industriale sono considerati,
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economico nel lungo periodo e, quindi, di sviluppo per la regione, nonch esempio da
adottare in altre regioni minerarie. Gli interventi previsti intendono coniugare tradizione e
innovazione e fornire impulsi per un nuovo sviluppo della regione nel settore turistico
(natura, sport e cultura) e in quello delle energie rinnovabili. In Lusazia si seguito
lesempio dellIBA Emscher Park, il risanamento dello storico bacino della Ruhr, dove il
disinquinamento e la rinaturalizzazione delle aree stata seguita da modellazione
paesaggistica, creazione di nuovi quartieri abitativi, interventi di land art; come in quel
caso, anche i progetti del Neuseenland di Lipsia e del Lausitzer Seenland costituiscono
unimportante occasione per nuove configurazioni del paesaggio, in cui il risanamento
idrogeologico e ambientale si associa a progetti di utilit sociale ed economica per
creare nuovi assetti funzionali e formali. Le conseguenze della dismissione delle miniere
non sono, infatti, solo di ordine ecologico e paesaggistico ma anche di carattere
antropologico e urbanistico per quanto riguarda le prospettive di riuso.
La necessit di confrontarsi, attraverso larchitettura, con un nuovo paesaggio, di inserirsi
in un ambiente costruito artificialmente dalluomo con nuove architetture la sfida che si
pone oggi agli architetti chiamati a intervenire in queste aree in modo analogo a quanto
avvenne in Italia nei primi anni Trenta con la bonifica delle paludi pontine e la fondazione
delle nuove citt pontine. La presenza dellacqua come agente di trasformazione del
paesaggio e la ricerca, attraverso larchitettura, di una nuova identit per i luoghi sono le
chiavi per la lettura delle due esperienze messe a confronto; se analogo il punto di
partenza, opposti sono per gli approcci e gli esiti nei due casi. Per la loro
indeterminatezza e apertura a qualsiasi possibilit, questi paesaggi sono luoghi dove
possono svilupparsi e mettersi alla prova nuovi modelli duso, dove labitare, la produzione
e il tempo libero possono non seguire canoni tradizionali ma aprirsi alla sperimentazione e
al cambiamento. La bonifica cre una tabula rasa, un territorio nuovo esente da tradizioni
e fatti storici, occasione, quindi, di interessanti sperimentazioni progettuali 3 che, sebbene
spesso cariche di valori ideologici e di propaganda (in quanto espressione di un modello
di gestione del territorio portato avanti dal fascismo in cui molti autori, Pier Maria Bardi tra i
primi, colgono elementi di spettacolarit, dispiegamento dellideologia, trionfo della
infatti, una parte importante del patrimonio storico e culturale; si sperimenta, inoltre, una nuova tipologia
residenziale per le vacanze: le case galleggianti, proposte come marchio del paesaggio lacustre del Lausitz.
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Vi conducono la loro ricerca architetti come Piccinato, Cancellotti, Montuori, Scalpelli, Frezzotti, Ceas, Avanzini,
Muratori, Guidi, Fagnoni, Miraglia, Petrucci e tanti altri. Sabaudia, in particolare, progettata dal gruppo di giovani
architetti Cancellotti, Montuori, Piccinnato, considerata e presentata come modello e testimonianza della presenza
in Italia di una cultura architettonica moderna e razionalista, prima salvando se stessa dalla damnatio memoriae delle
opere del regime, poi fornendo le tracce per il lento recupero, dagli anni Settanta, di tante architetture del ventennio
meno fortunate e, non da ultimo, per la rivalutazione delle citt di fondazione in genere,e di quelle pontine in
particolare. (P. Avarello , ... si fondano le citt. Mussolini in ArchitetturaCitt 14/2006)
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Nella bonifica compaiono in primo piano due elementi attorno ai quali lideologia del regime e larchitettura
articolano i loro rapporti: la ruralit e la popolarit. () Nel caso della bonifica, anche pi esplicitamente che
altrove, difficile stabilire quanto si tratti di un reale tentativo di gestione e quanto di una costruzione
programmaticamente ideologica e celebrativa. (G. Accasto, La bonifica pontina in ArchitetturaCitt 14/2006, p. 9)
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Va perci senzaltro riconosciuto che luso strumentale e fortemente simbolico dellarchitettura e per estensione
delle attivit artistiche da un lato e di quelle urbanistiche dallaltro, operato dal regime fascista,consent
laffermazione di uno dei periodi di massima sperimentazione nel contesto dellarchitettura italiana contemporanea
(G. Muratore, Metafisica Costruita, AA.VV. Milano 2002, pag. 20, citato in G. Marrucci, Citt Pontine. Note di
redazione in ArchitetturaCitt 14/2006).
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G. Marrucci, Citt Pontine. Note di redazione, ArchitetturaCitt 14/2006.
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Il Floating DIiscovery Centre The Sun, una grande cupola galleggiante destinata ad eventi ed esibizioni;
considerato il primo passo e il simbolo di uno sviluppo del territorio basato sulle energie rinnovabili e contraddistinto
dal ricorso ad architetture galleggianti. A questo si affiancano altri progetti come il Welzow Energy Landscape, un
laboratorio per lo sviluppo di energie rinnovabili, soprattutto eolico e fotovoltaico, in cui si enfatizza la riconversione
in chiave ecologica delle vecchie miniere di lignite.
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In occasione del concorso internazionale ad inviti promosso dal Distretto di Lipsia nel 1996 (cfr. N. Trasi, Paesaggi
rifiutati. Paesaggi riciclati. Prospettive e approcci contemporanei, ed. dedalo, Roma, 2004)
() quello che era uno scenario naturale incontrollabile diviene una campagna disegnata da canali dacqua tracciati
con precisione cartesiana e costellata da citt dove il senso del rigore geometrico, fortemente presente nellimpianto
urbanistico, si riverbera nei caratteri architettonici degli edifici. Prende il sopravvento quello che Filippo Tommaso
Marinetti sulle pagine della Gazzetta del Popolo aveva definito come lo slancio virile della linea retta che crea a destra
e sinistra quadrati di energia realizzatrice e va a pugnalare il lontano languore cascante di terre erbe mare cielo. ()
Come sintetizza in pochi gesti, perentori ed essenziali, il progetto non realizzato per il Monumento alla bonifica
integrale di Giuseppe Terragni che, nel simbolo orizzontale del canale e in quello verticale della ciminiera, esprime il
controllo delluomo sul disordine naturale. (S. Suma, Immagini di citt nuove in ArchitetturaCitt 14/2006, p. 69)
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Corner James, Aqueous Agents: the (re)-presentation of water in the landscape architecture of Hargreaves
Associates in Process Architecture n. 28, gennaio 1996
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P. G. Rowe, Landscape of the Present Future, in Process Architecture n. 28, gennaio 1996
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Mentre la macchina-mondo newtoniana era un'entit completamente causale e deterministica, in cui ogni evento
aveva una causa definita e dava origine a un effetto preciso, e il futuro di ogni parte del sistema (come sosteneva
Laplace) poteva in teoria essere predetto con assoluta certezza qualora se ne conoscesse lo stato iniziale con
precisione, la complessit di numerosi fenomeni naturali sfugge ad ogni modello meccanicistico: attraverso il modello
newtoniano possibile ottenere soluzioni esatte solo per pochi fenomeni semplici ed uniformi, la maggior parte dei
processi macroscopici sono irreversibili, sarebbe del tutto impossibile descrivere l'ecosfera senza considerare gli
innumerevoli processi irreversibili che vi si svolgono; i processi reversibili, invece, corrispondono sempre a
idealizzazioni: dobbiamo, ad esempio, ignorare lattrito per attribuire al pendolo un comportamento reversibile, e ci
corrisponde ad una approssimazione.
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Il Lausitzer Seenland
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Riferimenti bibliografici
I. Cortesi, Il progetto del vuoto. Public space in motion 2000-2004, Alinea, firenze,
2004
biggest
riciclati.
building
Prospettive
site
in
approcci
http://www.iba-