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Dottorato in Architettura.

Teorie e Progetto - Seminario Architettura e progetto urbano dei margini


costieri , prof. R. Cherubini
Roberta Causarano A. A. 2010 - 2011

NUOVI LAGHI IN GERMANIA.


REINVENTARE IL PAESAGGIO, IMMAGINARE LARCHITETTURA

[lacqua] il sangue della Terra. E la vita stessa della Terra.


E lacqua che coinvolger tutto il paesaggio nel suo destino
(G. Bachelard, Psicanalisi delle acque)

Tagebau, lago Zwenkauer

Reinventare il paesaggio, immaginare larchitettura: sono le sfide poste oggi dai paesaggi
in trasformazione, paesaggi alterati dalla mano delluomo
in cui il risanamento
ambientale unimportante occasione non solo per creare nuove configurazioni del
territorio ma anche per riflettere sullarchitettura, su quali riferimenti e linguaggi adottare
per riappropriarsi e ridare identit a luoghi di cui non pi possibile ripristinare le
condizioni originarie. Lacqua il filo conduttore per questa riflessione sui paesaggi in
trasformazione: lelemento che, nei casi considerati, ha innescato o comunque
influenzato i processi che hanno dato vita a nuove configurazioni del territorio, lelemento
con cui larchitettura si trova a fare i conti per ridare nuove identit a questi luoghi. La
creazione di nuovi laghi attualmente in corso in Germania nelle aree di Lipsia e della
Lusazia (il Leipzig Neuseenland e il Lausitzer Seenland) costituisce un esempio interessante
di paesaggi in cui lacqua stata lelemento determinante per la trasformazione nel
tempo del territorio: prima pompata artificialmente per dar vita a vasti bacini minerari,
diventa oggi linfa vitale di un paesaggio reinventato, nuova risorsa turistica e culturale per
la regione attraverso un processo di riconversione che prevede la rinaturalizzazione dei
grandi bacini estrattivi ormai dismessi in laghi, canali, boschi. Artificio e natura si
intrecciano per dare un nuovo senso al luogo, creano artificialmente, in un paesaggio
fortemente compromesso dallazione umana, un nuovo grado di natura: un paesaggio
che artificiale in quanto conseguenza di un intervento delluomo, ma anche un
sistema naturale dinamico in cui lacqua ha innescato dei processi che hanno dato vita a
un nuovo ecosistema; per larchitettura queste regioni costituiscono delle vere e proprie
aree a grado zero con grandi possibilit di sperimentazione, di fondazione di nuovi
linguaggi, di veicolare nuove valenze di carattere simbolico - figurativo e concretizzare
nuove destinazioni funzionali. In una concezione olistica ed ecologica del paesaggio,
inteso come sistema di relazioni in cui la variazione di uno degli elementi si ripercuote
sullintero sistema, determinando un equilibrio diverso da quello in cui si sarebbe trovato

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se quella variazione non fosse mai avvenuta, lintervento su paesaggi che sono stati gi
pi volte modificati dalluomo, non pu avere, infatti, come obbiettivo il risanamento
dellambiente per riportarlo alla condizione anteriore al degrado, ma si deve prefiggere
la creazione di nuove configurazioni che rispettino e interpretino sia i processi naturali in
atto che la vita e la cultura delle persone che abitano il luogo. Questi paesaggi, ormai
privi didentit, ma caratterizzati da una stratificazione di eventi, memorie, e forme
richiedono interventi che configurino nuovi assetti del territorio, ridefiniscano le relazioni tra
paesaggio, architettura e uomo, ricostruiscano una qualit ecologica ed estetica come
presupposto necessario anche per il rilancio economico di un territorio che ha ormai
esaurito un ciclo produttivo ma che pu ancora essere una risorsa per la popolazione.
Il Leipziger Neuseenland unarea di 70 km quadrati, a circa 25 km da Lipsia, in cui gi
dagli inizi degli anni 90 iniziata la bonifica delle miniere di lignite a cielo aperto: i bacini
di scavo, terminata lattivit estrattiva, sono stati soggetti a rimodellazione e, in seguito
alla chiusura degli impianti di abbassamento artificiale del livello freatico delle acque,
necessari per lestrazione, si stanno riempiendo dacqua dando vita a un nuovo
ambiente lacustre costituito da 17 laghi. La trasformazione dellarea, il cui
completamento previsto intorno al 2012, avvenuta nel segno del turismo e della
cultura, con lobbiettivo di creare un grande parco tematico per il tempo libero e lo
sport 1. Un processo di trasformazione analoga quello che riguarda la Lusazia, oggi
definita Lausitzer Seenland (Lusazia lacustre): sar il complesso idrografico artificiale pi
grande d'Europa, interamente navigabile e destinato principalmente ad attivit turistico ricreative. Anche qui l'inondazione delle ex miniere di lignite ha generato un paesaggio di
laghi di 14.000 ettari complessivi di specchi d'acqua, di cui 7.000 collegati attraverso
canali navigabili.
Entro il 2015 loperazione sar conclusa con 23 nuovi laghi che attireranno visitatori o
nuovi abitanti 2. Il nuovo paesaggio considerato una grande possibilit di sviluppo
1

Dal 2000 aperto al pubblico il lago Cospuden, intorno al quale, su progetto del paesaggista Sigrified Knoll, stato
realizzato un parco, parte dellExpo 2000, comprendente spiagge, un paesaggio artificiale di dune, giardini botanici,
padiglioni espositivi sulla storia mineraria, un bosco fluviale, una rete di percorsi pedonali e ciclabili, una struttura
portuale (Pier I); il lago Markkleeberger, invece, stato completato nel 2006 e vi sono state realizzate attrezzature
sportive, parte della candidatura olimpica di Lipsia per il 2012; Il prossimo lago sar lo Zwenkau, il cui riempimento
previsto per il 2015, qui prevista una zona portuale e nel 2006 stato costruito un padiglione espositivo; i restanti
laghi sono ancora in fase di riempimento, la ri-configurazione del paesaggio in seguito alla sospensione delle attivit di
estrazione mineraria , quindi, ancora in atto e numerosi sono i progetti avviati per sviluppare strutture
economicamente sostenibili per lo sviluppo di questa regione.
2

La Lusazia , inoltre, una delle aree individuate dal progetto europeo Restructuring Cultural Landscapes (REKULA)
che ha per tema lanalisi del degrado che let industriale ha prodotto sui paesaggi con lobiettivo di fornire riflessioni
e suggerimenti per il governo dei paesaggi feriti, in collaborazione con il Salone Internazionale dellEdilizia
(Internationale Bauausstellung Frst-Pckler-Lan IBA See, istituito nella regione post mineraria della Lausitz, per il
decennio 2001-2010) che accompagna fin dal 2000 la riconfigurazione della Lusazia in seguito alla chiusura delle
attivit di estrazione mineraria. In Lusazia lIBA-SEE si propone sia la creazione di nuovi ambiti naturali che la
conservazione della memoria storica delle attivit dismesse, i manufatti dellarchitettura industriale sono considerati,

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economico nel lungo periodo e, quindi, di sviluppo per la regione, nonch esempio da
adottare in altre regioni minerarie. Gli interventi previsti intendono coniugare tradizione e
innovazione e fornire impulsi per un nuovo sviluppo della regione nel settore turistico
(natura, sport e cultura) e in quello delle energie rinnovabili. In Lusazia si seguito
lesempio dellIBA Emscher Park, il risanamento dello storico bacino della Ruhr, dove il
disinquinamento e la rinaturalizzazione delle aree stata seguita da modellazione
paesaggistica, creazione di nuovi quartieri abitativi, interventi di land art; come in quel
caso, anche i progetti del Neuseenland di Lipsia e del Lausitzer Seenland costituiscono
unimportante occasione per nuove configurazioni del paesaggio, in cui il risanamento
idrogeologico e ambientale si associa a progetti di utilit sociale ed economica per
creare nuovi assetti funzionali e formali. Le conseguenze della dismissione delle miniere
non sono, infatti, solo di ordine ecologico e paesaggistico ma anche di carattere
antropologico e urbanistico per quanto riguarda le prospettive di riuso.
La necessit di confrontarsi, attraverso larchitettura, con un nuovo paesaggio, di inserirsi
in un ambiente costruito artificialmente dalluomo con nuove architetture la sfida che si
pone oggi agli architetti chiamati a intervenire in queste aree in modo analogo a quanto
avvenne in Italia nei primi anni Trenta con la bonifica delle paludi pontine e la fondazione
delle nuove citt pontine. La presenza dellacqua come agente di trasformazione del
paesaggio e la ricerca, attraverso larchitettura, di una nuova identit per i luoghi sono le
chiavi per la lettura delle due esperienze messe a confronto; se analogo il punto di
partenza, opposti sono per gli approcci e gli esiti nei due casi. Per la loro
indeterminatezza e apertura a qualsiasi possibilit, questi paesaggi sono luoghi dove
possono svilupparsi e mettersi alla prova nuovi modelli duso, dove labitare, la produzione
e il tempo libero possono non seguire canoni tradizionali ma aprirsi alla sperimentazione e
al cambiamento. La bonifica cre una tabula rasa, un territorio nuovo esente da tradizioni
e fatti storici, occasione, quindi, di interessanti sperimentazioni progettuali 3 che, sebbene
spesso cariche di valori ideologici e di propaganda (in quanto espressione di un modello
di gestione del territorio portato avanti dal fascismo in cui molti autori, Pier Maria Bardi tra i
primi, colgono elementi di spettacolarit, dispiegamento dellideologia, trionfo della

infatti, una parte importante del patrimonio storico e culturale; si sperimenta, inoltre, una nuova tipologia
residenziale per le vacanze: le case galleggianti, proposte come marchio del paesaggio lacustre del Lausitz.
3

Vi conducono la loro ricerca architetti come Piccinato, Cancellotti, Montuori, Scalpelli, Frezzotti, Ceas, Avanzini,
Muratori, Guidi, Fagnoni, Miraglia, Petrucci e tanti altri. Sabaudia, in particolare, progettata dal gruppo di giovani
architetti Cancellotti, Montuori, Piccinnato, considerata e presentata come modello e testimonianza della presenza
in Italia di una cultura architettonica moderna e razionalista, prima salvando se stessa dalla damnatio memoriae delle
opere del regime, poi fornendo le tracce per il lento recupero, dagli anni Settanta, di tante architetture del ventennio
meno fortunate e, non da ultimo, per la rivalutazione delle citt di fondazione in genere,e di quelle pontine in
particolare. (P. Avarello , ... si fondano le citt. Mussolini in ArchitetturaCitt 14/2006)

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volont di potenza 4), fornirono un originale contributo allarchitettura e urbanistica


italiana coniugando linsegnamento della storia e linnovazione e ricreando quella
stratificazione di luoghi urbani che ha sempre caratterizzato gli insediamenti nel nostro
territorio; allo stesso modo i nuovi paesaggi dismessi diventano anche oggi luoghi della
diversit e della novit, importanti occasioni di sperimentazione e riflessione
sullarchitettura. Le citt di fondazione degli anni Trenta si rivelarono un importante
laboratorio per sperimentare nuove sintesi tra esigenze tecnico-scientifiche e istanze
estetico - architettoniche, confronti tra linguaggio tradizionale e linguaggio moderno, fra
antico e nuovo, monumentalismo e razionalismo 5, giungendo a uninterpretazione del
Movimento Moderno originale nel panorama dellarchitettura contemporanea
internazionale, in quanto frutto dellintreccio di cultura e politica, il contestuale richiamo
alla modernit e al classicismo degli antichi fasti imperiali, i riferimenti allarchitettura e
allurbanistica razionalista e al tempo stesso la ricerca di un modello insediativo rurale ed
antiurbano 6. Analoghe possibilit di sperimentazione sono offerte oggi allarchitettura dai
paesaggi dei nuovi laghi in Germania: il confronto con un paesaggio totalmente nuovo e
lassenza di riferimenti storici pu tradursi nellidea lecorbuseriana di tabula rasa, di un
territorio che, essendo privo di caratteri tipici ed esente da tradizioni, pu giustificare il
ricorso a forme autoreferenziali, tipologie e linguaggi che possono alludere a contesti e
culture diverse, con valenze figurativo simboliche, come avviene spesso in molte
architetture commerciali; affidare allinnovazione tecnologica e allo sperimentalismo ecotech il compito di dare identit al luogo la strada seguita da molti progetti dellIBA 7, il
Floating Discovery Centre The Sun, ad esempio, sembra richiamarsi, per le soluzioni
tecnologiche e formali, allEden Project di Grimshaw in Cornovaglia, unarchitettura
sostenibile realizzata su un gigantesco cratere lasciato da una grande cava di argilla
dismessa. Definire una sedimentazione, incorporare il passato anche attraverso la
collaborazione tra arte e architettura, cercando di radicare i progetti nel luogo ed
4

Nella bonifica compaiono in primo piano due elementi attorno ai quali lideologia del regime e larchitettura
articolano i loro rapporti: la ruralit e la popolarit. () Nel caso della bonifica, anche pi esplicitamente che
altrove, difficile stabilire quanto si tratti di un reale tentativo di gestione e quanto di una costruzione
programmaticamente ideologica e celebrativa. (G. Accasto, La bonifica pontina in ArchitetturaCitt 14/2006, p. 9)
5

Va perci senzaltro riconosciuto che luso strumentale e fortemente simbolico dellarchitettura e per estensione
delle attivit artistiche da un lato e di quelle urbanistiche dallaltro, operato dal regime fascista,consent
laffermazione di uno dei periodi di massima sperimentazione nel contesto dellarchitettura italiana contemporanea
(G. Muratore, Metafisica Costruita, AA.VV. Milano 2002, pag. 20, citato in G. Marrucci, Citt Pontine. Note di
redazione in ArchitetturaCitt 14/2006).
6
G. Marrucci, Citt Pontine. Note di redazione, ArchitetturaCitt 14/2006.
7

Il Floating DIiscovery Centre The Sun, una grande cupola galleggiante destinata ad eventi ed esibizioni;
considerato il primo passo e il simbolo di uno sviluppo del territorio basato sulle energie rinnovabili e contraddistinto
dal ricorso ad architetture galleggianti. A questo si affiancano altri progetti come il Welzow Energy Landscape, un
laboratorio per lo sviluppo di energie rinnovabili, soprattutto eolico e fotovoltaico, in cui si enfatizza la riconversione
in chiave ecologica delle vecchie miniere di lignite.

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evitando di creare paesaggi caratterizzati dalla serializzazione e omogeneizzazione delle


forme e dei linguaggi, , invece, lidea alla base della proposta di Hans Kollhoff 8 per
larea a sud di Lipsia: su un territorio che gi di per s una grande opera di land art
sufficiente intervenire con elementi minimi sullacqua e sul terreno.
Il diverso ruolo dellacqua nella creazione dei due paesaggi, quello pontino e quello dei
nuovi laghi, introduce tuttavia un importante elemento di differenza che non riguarda
solo il processo che ha portato alla trasformazione del paesaggio, ma il diverso contesto
storico e culturale in cui questi processi si collocano che si riflette in un modo diverso di
concepire il rapporto tra architettura e natura. Se, da una parte, le paludi pontine furono
oggetto di un processo di risanamento che, sottraendo lacqua, trasform uno scenario
naturale e selvaggio in un paesaggio disegnato in modo estremamente razionale e
rigoroso, in cui il rigore geometrico si rispecchiava anche nei caratteri architettonici degli
edifici e voleva esprimere il controllo delluomo sulla natura, dellordine razionale sul
caos 9, dallaltra i nuovi paesaggi lacustri in Germania nascono da un processo inverso: la
natura, attraverso lacqua, si riappropria di un paesaggio alterato dallintervento umano,
crea una nuova natura nella quale oggi lintervento dellarchitettura, riflettendo la
complessit del paesaggio, non pu prescindere da istanze che possiamo definire
ecologiche da una parte, ed estetiche dallaltra. Lacqua introduce un elemento di
metamorfosi, unidea di paesaggio come processo dinamico, in continua evoluzione,
aqueous agent, secondo la definizione di James Corner, elemento, cio, in grado di
trasformare, modificare e dare vita ai paesaggi nel tempo, elemento che d
continuamente forma sia alla terra che allimmaginazione umana. 10 La presenza
dellacqua rende i paesaggi mutevoli, simili a entit viventi, rapportarsi allacqua
equivale, quindi, per larchitettura contemporanea, a includere nel progetto i processi
naturali afferenti alla lettura dei luoghi 11, quei fenomeni che esprimono la mutevolezza
del luogo nel trascorrere del tempo e nella ciclicit del paesaggio, dando vita a

In occasione del concorso internazionale ad inviti promosso dal Distretto di Lipsia nel 1996 (cfr. N. Trasi, Paesaggi
rifiutati. Paesaggi riciclati. Prospettive e approcci contemporanei, ed. dedalo, Roma, 2004)

() quello che era uno scenario naturale incontrollabile diviene una campagna disegnata da canali dacqua tracciati
con precisione cartesiana e costellata da citt dove il senso del rigore geometrico, fortemente presente nellimpianto
urbanistico, si riverbera nei caratteri architettonici degli edifici. Prende il sopravvento quello che Filippo Tommaso
Marinetti sulle pagine della Gazzetta del Popolo aveva definito come lo slancio virile della linea retta che crea a destra
e sinistra quadrati di energia realizzatrice e va a pugnalare il lontano languore cascante di terre erbe mare cielo. ()
Come sintetizza in pochi gesti, perentori ed essenziali, il progetto non realizzato per il Monumento alla bonifica
integrale di Giuseppe Terragni che, nel simbolo orizzontale del canale e in quello verticale della ciminiera, esprime il
controllo delluomo sul disordine naturale. (S. Suma, Immagini di citt nuove in ArchitetturaCitt 14/2006, p. 69)
10

Corner James, Aqueous Agents: the (re)-presentation of water in the landscape architecture of Hargreaves
Associates in Process Architecture n. 28, gennaio 1996
11

I. Cortesi, Il progetto del vuoto. Public space in motion 2000-2004

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configurazioni sempre rinnovate nella definizione di un paesaggio caratterizzato dal


movimento fisico e dallo scorrere del tempo . 12
Sono molte le ricerche contemporanee che accolgono la processualit, l'errore, le
regole d'armonia dettate dal caso, il cambiamento, limprevisto, la trasformazione dei
sistemi naturali come parte integrante del progetto: dai progetti di paesaggio di
Hargreaves Associates (per i quali Rowe parla di poetica dei processi 13 e che utilizzano
spesso lacqua per le sue capacit trasformative nel dare forma, modificare e dare vita ai
paesaggi nel tempo) ai giardini in movimento di Gilles Clment (ma anche le pareti
vegetali di Patrick Blanc), lobbiettivo creare paesaggi aperti, indefiniti completi ma non
conclusi, che comprendono i fenomeni sia naturali che culturali del luogo e includono
come materiali del progetto gli elementi temporali : i flussi, il cambiamento, i processi.
Includere nel progetto contemporaneo di livelli di indeterminatezza derivanti dalla
presenza di elementi naturali quali lacqua e, quindi, assumere il cambiamento,
limprevisto, lautonomia dei sistemi naturali come parte integrante dei progetti, che
diventano piuttosto processi il cui esito formale parzialmente aperto, esprime una
visione progettuale diametralmente opposta a quella sottesa ai progetti pontini
(caratterizzati da una forte volont delluomo di dominare la natura, imponendole un
ordine geometrico definitivo e immutabile che poco spazio lasciava a processi di crescita
e cambiamento), rispecchia quel pensiero della complessit che, emerso a partire dagli
anni Sessanta in tutti i campi del sapere, ha contrapposto alla visione meccanicistica e
deterministica di Cartesio e Newton ad una visione che assume come fondamento
concetti quali quelli di impredicibilit, non-linearit, instabilit, biforcazione, omeostasi,
che allidea meccanicistica di natura come macchina semplice, lineare, scomponibile in
elementi e riconducibile linearmente alla sua causa nel tempo che lha preceduta 14
sostituisce lidea di natura come organismo, come sistema organizzato, le cui parti sono
in interazione dinamica e il cui comportamento essenzialmente disordinato, irreversibile,
connesso alla freccia del tempo e non linearmente prevedibile. Nella filosofia della natura
emersa dalle scienze della complessit possibile trovare, allora, i fondamenti di un
12

I. Cortesi, op. cit.

13

P. G. Rowe, Landscape of the Present Future, in Process Architecture n. 28, gennaio 1996

14

Mentre la macchina-mondo newtoniana era un'entit completamente causale e deterministica, in cui ogni evento
aveva una causa definita e dava origine a un effetto preciso, e il futuro di ogni parte del sistema (come sosteneva
Laplace) poteva in teoria essere predetto con assoluta certezza qualora se ne conoscesse lo stato iniziale con
precisione, la complessit di numerosi fenomeni naturali sfugge ad ogni modello meccanicistico: attraverso il modello
newtoniano possibile ottenere soluzioni esatte solo per pochi fenomeni semplici ed uniformi, la maggior parte dei
processi macroscopici sono irreversibili, sarebbe del tutto impossibile descrivere l'ecosfera senza considerare gli
innumerevoli processi irreversibili che vi si svolgono; i processi reversibili, invece, corrispondono sempre a
idealizzazioni: dobbiamo, ad esempio, ignorare lattrito per attribuire al pendolo un comportamento reversibile, e ci
corrisponde ad una approssimazione.

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nuovo modo di concepire il rapporto con la natura che consente allarchitettura di


assumere un carattere metamorfico, di far proprie, cio, le propriet del dinamismo, del
movimento, dellevoluzione, rendendosi modellabile da influenze esterne e in grado di
reagire in modo analogo ai sistemi organici, aspirando a diventare, usando le parole di
Prigogine, ascolto poetico della natura e contemporaneamente processo naturale nella
natura 15. Una visione sistemica del progetto, in grado, cio, di cogliere e fare propri i
caratteri di eterogeneit, pluralit, di dinamismo e metamorfosi che costituiscono la
complessit del vivente, , a mio avviso, la chiave per intervenire in contesti, quali quelli
considerati, soggetti a trasformazioni e alterazioni che hanno portato a nuove
configurazioni e nuovi equilibri. Una visione ecologica che non si riduce per agli aspetti
tecnologici ed energetici, ma che, attraverso il coinvolgimento di pi discipline e saperi
(architettura, ingegneria, pianificazione, landscape architecture, land art) perviene a
unarchitettura che, al di l dei valori iconici e simbolici delle forme, in grado di rivelare
lessenza del luogo, le relazioni tra gli elementi del territorio, visto nella complessit delle
sue trasformazioni antropiche e naturali e nel rapporto con la popolazione che lo abita o
comunque ne fruisce. Ritrovare il fattore tempo nelle interpretazioni e nelle proposte
dellarchitettura e assumere la dimensione della processualit come chiave del progetto
sono, a mio avviso, le linee concrete per affrontare la trasformazione del paesaggio
attraverso larchitettura. Laccettazione del paesaggio come palinsesto, continua
riscrittura e reinterpretazione dello stesso spazio in momenti diversi della sua storia, e un
giusto rapporto tra innovazione e tradizione sono la via per rapportarsi ai nuovi paesaggi,
privilegiando, secondo le logiche del pensiero ecologico, il processo di formazione
dellambiente costruito, anzich soffermarsi sulle forme. Confrontarsi con la molteplicit e
densit dei siti per realizzare nel presente unarchitettura legata a i tempi lunghi della
natura e della memoria.

15

Prigogine I., Strengers I., La nuova alleanza, Einaudi, Torino, 1981

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Immagini del parco Cospuden nel Leipziger Seenland

Il Lausitzer Seenland

Case galleggianti sul lago Geierswalde. Progetto e prototipo

Floating Discovery Centre The Sun sul lago Bergheide

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Riferimenti bibliografici

Prigogine I., Strengers I., La nuova alleanza, Einaudi, Torino, 1981

Corner James, Aqueous Agents: the (re)-presentation of water in the landscape


architecture of Hargreaves Associates in Process Architecture n. 28, gennaio 1996

E. K. Meyer, Theorizing Hargreaves work as a post modern practice in Process


Architecture n. 28, gennaio 1996

P. G. Rowe, Landscape of the Present Future, in Process Architecture n. 28,


gennaio 1996

P. Gregory, La dimensione paesaggistica dellarchitettura. Larchitettura come


metafora del paesaggio, Laterza, Roma - Bari, 1998
P. Gregory, Territori della complessit. New Scapes, Testo & Immagine, Torino, 2003

G. Pizziolo, R. Macarelli, Dai margini al caos. Lecologia del progettare, Alinea


editrice, Firenze, 2003

R. Cherubini (a cura di), Il Neuseenland di Lipsia, in Metamorfosi n.49 del 2004

I. Cortesi, Il progetto del vuoto. Public space in motion 2000-2004, Alinea, firenze,
2004

N. Trasi, Paesaggi rifiutati. Paesaggi


contemporanei, ed. Dedalo, Roma, 2004

E. Marchigiani, Paesaggi urbani e post-urbani, Meltemi editore, Roma, 2005

R. Valente, La riqualificazione delle aree dismesse. Conversazioni sullecosistema


urbano, Liguori editore, Napoli, 2006

ArchitetturaCitt n. 14/2006 Citt Pontine

IBA Projects in Europes


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riciclati.

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