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A.

Firenze e la sua Chiesa: storia e testimoni


Guardare al passato la strada sicura per costruire un futuro
migliore. Riflettere sulla propria storia sempre motivo di
crescita. Lo soprattutto in questa stagione di cambiamenti, in
cui non bisogna smarrire la bussola dellumano secondo la natura
profonda della persona e della comunit degli uomini. Per
illustrare ai delegati che arriveranno da tutte le Diocesi dItalia la
propria specifica identit,la Chiesa fiorentina partir dalle proprie
origini, dalle esperienze religiose e da quelle di vita consacrata
maschili e femminili del Medioevo e del Rinascimento, fino a
quelle pi recenti, richiamando le pi alte espressioni di
spiritualit, caritative, culturali ed artistiche e le grandi figuresimbolo del Novecento: il card. Dalla Costa, don Facibeni, La Pira
e don Milani. Il loro insegnamento ed esempio (anche nel
prodigarsi, con religiosi e laici, per salvare gli ebrei durante le
persecuzioni naziste della seconda guerra mondiale) aiuta a
comprendere ancora meglio il cammino delluomo nella societ e
nella spiritualit ed essere cos pi preparati e generosi nel dare il
nostro contributo nella seminagione dellumano. Per ritrovare
insieme, laici e cattolici, lurgenza di una missione educativa
partendo dalla scuola.

B. Vita pastorale della Chiesa fiorentina oggi


Il vero volto di Firenze lega insieme fede, verit o ricerca umana di
essa, carit. Non pu prescindere da questo intreccio la vita
pastorale, nelle parrocchie di citt come in quelle di periferia. Una
fede operante nel tempo, capace di interlocuzione con la cultura ed
il mondo doggi. E una Pastorale contrassegnata da moderne
esperienze nella Catechesi, dallevangelizzazione dei giovani e degli
adulti anche attraverso i mezzi di Comunicazione Sociale.

Alimentata da forme di spiritualit e di vita monastica, non chiuse in


se stesse, ma che agiscono come finestre aperte su Firenze,
attente ai suoi mutamenti ed alle sue emergenze; impegnate anche
nellecumenismo e nel dialogo interreligioso che la Diocesi sviluppa
sulla spinta della crescente presenza di nuovi immigrati in fuga
dalle guerre. Su questo tessuto si innesta la carit, che ben
radicata nella tradizione fiorentina (basti ricordare che la
Misericordia esiste da 771 anni, essendo nata nel lontano 1224) ma
che deve svilupparsi anche per levolversi delle povert. Carit
praticata anche attraverso significativi Progetti di solidariet ormai
collaudati rivolti ai disagio giovanile ed allinfanzia, questultimo
tramite le adozioni a distanza promosse dal mondo missionario.

C. Realt ed esperienze sociali e culturali a Firenze


La ricca panoramica che il 12 novembre qualificati coordinatori,
relatori e testimoni presenteranno ai delegati della Chiesa italiana
per aprirsi al dialogo con la citt, richiamer pure lattenzione,
tenendo conto della loro specificit e qualit di servizio, sulle pi
significative esperienze sociali e culturali che Firenze oggi offre.
Partendo da quelle che si occupano dellassistenza e della cura
della salute delle persone, degli anziani; dellintegrazione degli
studenti stranieri provenienti da Paesi in via di sviluppo (Centro
Internazionale La Pira); del recupero dei detenuti nella Casa
circondariale a custodia attenuata Mario Gozzini (Solliccianino) ,
progetto-pilota sorto nel 1989 che poi si diffuso nel resto della
Nazione quale modello penitenziario avanzato. Dalla solidariet si
passa al rapporto tra Fede, Arte, Cultura e Scienza, mettendo in
primo piano le grandi basiliche (con il nuovo Museo dellOpera di
Santa Maria del Fiore che sar inaugurato il 29 ottobre), la
modernizzazione dei Musei e delle Gallerie darte che richiamano
milioni di turisti; le Biblioteche e Fondazioni culturali fiorentine,
cuore del sapere e del dialogo. Senza trascurare esperienze
artistiche e culturali meno conosciute che si sono affermate di
recente. Tutte espressioni di una realt sociale viva, con una grande
storia, ma capaci di confrontarsi e di cooperare con la vocazione
umanistica della Chiesa.

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