La scienza
Cos e quando nasce la scienza
Con il termine scienza intendiamo
da
al
chiunque
contrario
sapere filosofico.
e
del
il suo
termini
come
fare
delle
previsioni
sull'occorrenza di un fenomeno,
che
possono
mediante
essere
verificate
esperimenti
osservazioni
-una teoria la spiegazione di un fenomeno che ha basi sperimentali solide
-una legge una generalizzazione che ha valore assoluto nel suo ambito di
applicazione.
Le teorie che nel tempo superano diverse verifiche sono considerate "dimostrate"
in senso scientifico, ossia sono considerate rappresentazioni verosimili della
realt. Tali teorie possono comunque essere smentite (falsificate in gergo
scientifico) in qualsiasi momento da un'osservazione in contrasto con esse,
comprese quelle fino ad allora universalmente accettate e sostenute da molte
osservazioni e dati sperimentali. Questo un punto fondamentale per la
comprensione della scienza: le nuove teorie inglobano le vecchie teorie, le nuove
teorie sono formulazioni pi complete e raffinate delle vecchie, e per questa
ragione descrivono fenomeni che le precedenti formulazioni non riuscivano a
spiegare.
I campi di studio spesso si distinguono in scienze dure e scienze molli: questi
termini sono sinonimi, rispettivamente, di scienze naturali, cio che indagano la
natura, e scienze sociali o umane, cio che indagano l'uomo in tutte le sue
sfaccettature. La fisica, la chimica, la biologia, l'astronomia e le scienze della terra
sono le maggiori forme di scienze pesanti. Gli studi di antropologia, etnologia,
archeologia, storia, psicologia, sociologia, politologia, economia, filologia, critica
letteraria, linguistica, giurisprudenza, storia dell'arte e medicina vengono
identificati con le scienze leggere, in quanto generalmente prive di una base
matematica strutturale.
(riadattato da Wikipedia, l'enciclopedia libera Scienza)
potessero
nascere
spontaneamente
dal
fango
da
carcasse
in
alcuni
chiusi,
altri
fece
anche
esperimento
simile
un
ma
altro
che
ATTIVITA DI APPROFONDIMENTO
Ricerca alcune grandi scoperte scientifiche che hanno cambiato la visione del mondo
Ricerca alcuni modelli formulati nel campo scientifico
Esegui una rappresentazione grafica del metodo scientifico applicata alla teoria della
generazione spontanea
La materia
La materia e le sue propriet
Il termine "materia" deriva dall'equivalente latino materia, ma pu essere
ricondotto direttamente anche al termine latino mater, che significa madre.
L'etimologia del termine lascia quindi intuire come la materia possa essere
considerata il fondamento costituente di tutti i corpi e di tutte le cose: la sostanza
prima di cui tutte le altre sostanze sono formate. Nella fisica classica, con il
termine materia, si indica genericamente qualsiasi cosa che abbia una sua massa
(esprimibile in grammi kg ecc.) e che occupi spazio (volume esprimibile in l, ecc.);
oppure, alternativamente, la sostanza di cui gli oggetti fisici sono composti.
Secondo la visione classica ed intuitiva della materia, tutti gli oggetti solidi
occupano uno spazio che non pu essere occupato contemporaneamente da un
altro oggetto. Ci significa che la materia occupa uno spazio che non pu
contemporaneamente essere occupato da un'altra materia.
Se prendiamo un pezzo di gomma, lo misuriamo con una bilancia e otteniamo, ad
esempio, una massa di 3 grammi, dividendo la gomma in tanti piccoli pezzi e
pesando tali pezzi otterremo sempre 3 grammi. La quantit non cambiata, in
accordo con la legge di conservazione della massa. Secondo questa ipotesi si pu
quindi affermare che "la materia ha una massa che non cambia anche se variano
la sua forma e il suo volume". Su queste basi in passato si cos costruita la
definizione secondo cui "la materia tutto ci che occupa uno spazio e ha una
massa".
La massa di una certa quantit di materia, ad esempio di un dato oggetto, che
una bilancia misura per confronto con un'altra massa, rimane invariata in ogni
angolo dell'universo, ed quindi considerata una propriet intrinseca della
materia. Come abbiamo visto, l'unit con cui si misura la massa il
chilogrammo.
Viceversa, il peso una misura della forza di gravit con cui la Terra attira verso
di se un corpo avente una massa gravitazionale; come tale, il peso di un dato
corpo cambia a seconda del luogo in cui lo misuriamo - in diversi punti della
Terra, nello spazio cosmico o in un altro pianeta. Il peso quindi non una
propriet intrinseca della materia. Come altre forze statiche, il peso pu essere
misurato con un dinamometro.
Massa (inerziale) e peso (massa gravitazionale) sono due concetti distinti nella
meccanica classica.
Fra i costituenti della materia (particelle, distinte in atomi e molecole) prevale il
vuoto.
La materia ha una massa, che una misura delle particelle (atomi e molecole) di
cui costituita (la cui unit di misura il Kg).
Tali particelle possono aggregarsi in
modi diversi, realizzando strutture
diverse: per questo esistono molti tipi
di oggetti materiali.
Tutte le forme di materia possono
trovarsi per in tre soli stati: solido,
liquido o gas.
del
metodo
scientifico
sperimentale.
Un passo avanti anche nel concetto di atomo ci fu con R. Boyle (1627-1691) che
coni il termine chimica nel 1661, dando, per certi aspetti, laddio allalchimia e
favorendo la nascita di una Scienza basata sul metodo galileiano e su
osservazioni quantitative (misurazioni). Come non ricordare, poi, il lavoro di
Lavoisier (1743 1794) che introdusse nelle sue esperienze di analisi chimica
luso sistematico della bilancia, arrivando al concetto moderno di elemento. Per
questo e molto, molto altro considerato il padre della chimica moderna.
Latomo e la teoria atomica per ripresero vigore solo con J. Dalton (1766
1844), quando nel 1801, riprese il termine atomos di Democrito e enunci la sua
storica teoria, basata sui seguenti punti essenziali:
1.
2.
3.
gli atomi di elementi diversi (ferro, oro, argento ossigeno ecc.) sono differenti
inalterati;
5.
tra loro;
Era nata la prima teoria che spiegava razionalmente, basandosi anche sulle
conoscenze acquisite fino ad allora, la composizione della materia.
Atomi e molecole
Avogadro (1776 1856) introdusse per primo una netta distinzione tra atomo e
molecola.
pi.
aeriformi,
nonch
di
interpretare
le
loro
diverse
propriet
2.
3.
4.
A secondo dello stato fisico possono variare: distanza e forza di attrazione tra
particelle, libert di movimento ed energia cinetica (di movimento) delle particelle,
come
indicato
nella
seguente
tabella:
volume
SOLIDI
LIQUIDI
AERIFORMI
proprio
proprio
Improprio
(tutto il V
disponibile)
forma
propria
densit
dilatazione
Media
Impropria
(di tutto il
contenitore)
Bassa
bassa
media
Elevata
incomprimibili
incomprimibili
comprimibili
termica
comprimibilit
mescolamento
non si mescolano
possono mescolarsi
si mescolano
spontaneamente
spontaneamente (se
sempre
hanno propriet
spontaneamente
chimiche simili)
A LIVELLO MICROSCOPICO
SOLIDI
LIQUIDI
AERIFORMI
Distanza tra le
praticamente
molto vicine:
molto lontane:
particelle
attaccate:
spazi
interparticellari
molto + piccoli
dimensioni delle
particelle
rispetto alle
dimensioni delle
particelle
Forze di
molto intense
moderate
nulle
Movimento
Possono solo
Possono vibrare e
Possono vibrare,
delle particelle
vibrare
traslare cio
ruotare su se stesse e
spostarsi, ma solo
traslare in ogni
direzione,
altre,
attrazione tra
particelle
contenitore
generando una
contenitore
PRESSIONE
generando una
PRESSIONE
Energia
molto ridotta
cinetica
(ferme)
moderata
Calore e temperatura
La differenza tra un corpo freddo e un corpo caldo che gli atomi di un corpo
caldo si muovono pi velocemente di quelli di un corpo freddo. Se il corpo un
solido i suoi atomi non possono muoversi liberamente ma vibrano attorno alle
loro posizioni fisse. Pi alta la temperatura di un corpo e pi veloce il moto
delle sue molecole.
Il calore una forma di energia chiamata energia termica. Laumento della
temperatura di un corpo dipende dalla quantit di calore assorbito. Maggiore la
quantit di calore assorbito e pi alta la temperatura raggiunta.
Il calore lenergia termica totale posseduta da un corpo, mentre la temperatura
esprime la velocit dei singoli atomi di quello stesso corpo. Il calore energia in
transito. In presenza di un differente livello di temperatura, il calore fluisce dai
punti a temperatura maggiore a quelli a temperatura minore, finch non viene
raggiunto l'equilibrio termico.
In quanto energia, il calore si misura nel sistema Internazionale in joule. Nella
pratica viene tuttavia ancora spesso usata come unit di misura la caloria, che
definita come la quantit di calore necessaria a portare la temperatura di un
grammo di acqua distillata, sottoposta alla pressione di 1 atm, da 14,5 C a 15,5
C
Il trasferimento (o scambio o propagazione) del calore tra sistemi pu avvenire in
tre modi:
-a) per conduzione: in uno stesso corpo o fra corpi a contatto si ha una
trasmissione, per urti, di energia cinetica tra le molecole appartenenti a zone
limitrofe del materiale. Nella conduzione viene trasferita energia attraverso la
materia, ma senza movimento macroscopico di quest'ultima;
-b) per convezione: in un fluido in movimento, porzioni del fluido possono
scaldarsi o raffreddarsi per conduzione venendo a contatto con superfici esterne e
poi, nel corso del loro moto, trasferire (sempre per conduzione) l'energia
acquistata ad altre superfici, dando cos luogo ad un trasferimento di calore.
Associato alla forza peso, tale modalit di trasferimento di calore, detta
convezione, dovuta al naturale prodursi di correnti, calde verso l'alto e fredde
verso il basso, dovute a diversit di temperatura e quindi di densit delle regioni
di fluido coinvolte nel fenomeno, rispetto a quelle del fluido circostante;
-c) per irraggiamento: tra due sistemi la trasmissione di calore pu avvenire a
distanza (anche nel vuoto), per emissione, propagazione e assorbimento di onde
elettromagnetiche: anche in questo caso il corpo a temperatura inferiore si
riscalda e quello a temperatura superiore si raffredda. Il meccanismo
dell'irraggiamento non richiede il contatto fisico tra i corpi coinvolti nel processo.
misura
della
temperatura
dipende
dalla
scala
termometrica
usata.
SCALA KELVIN:
La scala kelvin prende il nome dal fisico ed ingegnere irlandese William Thomson,
nominato barone con il nome di Lord Kelvin. Egli propose per primo questa
definizione nel 1868, partendo dalla considerazione che esiste una temperatura
minima assoluta, lo zero assoluto. La scala kelvin prende come punti
termometrici lo zero assoluto, a cui d il zalore 0 K, e il punto d congelamento
dell'acqua a cui associa la temperatura di 273,15 K. Il valore 273,15 K stato
SCALA FAHRENHEIT:
La scala Fahrenheit una scala di temperatura cos chiamata in onore del fisico
tedesco Gabriel Fahrenheit, che la propose nel 1724. tutt'ora in uso negli Stati
Uniti d'America e in Giamaica. Fahrenheit stabil che il punto zero della sua scala
(0F) doveva essere la temperatura alla quale un'ugual mistura di acqua, ghiaccio
e sale si scioglie (la temperatura pi bassa raggiungibile in laboratorio a quel
tempo) in quel modo ogni temperatura misurabile sarebbe sempre stata maggiore
di zero. Fiss inoltre il punto di 96F alla temperatura del sangue, usando
inizialmente del sangue di cavallo (Fahrenheit era veterinario e usava i termometri
per misurare la salute dei cavalli). La sua scala conteneva originariamente solo 12
suddivisioni, ma in seguito divise ognuna di queste in 8, dando cos un totale di
96 suddivisioni. Osserv successivamente che l'acqua congelava a circa 32F e
bolliva a circa 212F.
La definizione della scala termometrica basata su mistura di sale e sangue di
cavallo non molto esatta, sia perch diverse miscele di sale hanno temperature
differenti sia per la difficolt di trovare cavalli da portare all'interno di laboratori
moderni - nel 1724 i cavalli erano molto pi comuni di oggi, essendo le automobili
di quel tempo -; inoltre la temperatura di un cavallo cambia da animale ad
animale. Per questo la scala Fahrenheit stata ridefinita in modo pi preciso,
associando al punto di congelamento ed al punto di ebollizione dell'acqua
I passaggi di stato
Come abbiamo visto gli atomi sono formati al loro interno (nel nucleo) da protoni,
con carica positiva, neutroni e pi esternamente (lontani dal nucleo) da elettroni
con carica negativa.
In natura gli atomi si presentano neutri ovvero le cariche negative bilanciano
quelle positive. A tanti protoni corrispondono tanti elettroni, questa quantit
viene denominata numero atomico e si indica con la lettera Z. La somma dei
protoni e dei neutroni, cio delle particelle dotate di massa non trascurabile, si
indica invece con il numero di massa, A.
Il numero di neutroni non sempre uguale a quello dei protoni. Atomi con ugual
numero di protoni e diverso numero di neutroni sono chiamati isotopi: elementi
che hanno uguale numero atomico ma diverso numero di massa.
Gli elettroni, negli atomi, sono legati al nucleo dallattrazione elettrostatica che si
instaura tra cariche positive (protoni) e negative (elettroni).
Gli elettroni si trovano allesterno del nucleo disposti su livelli di energia, detti
anche orbitali, strati o gusci elettronici, numerati da quello pi vicino al nucleo a
quello pi lontano e definiti con il simbolo n, che va da 1 a 7 e viene detto numero
quantico principale. Ogni livello diviso in sottolivelli: il primo livello ha un solo
sottolivello, il secondo due, il terzo tre e cos via. I primi due sottolivelli hanno
simboli s, p.
Il numero massimo di elettroni in un livello dato dalla formula: 2 +n2.
Quindi, per n=1 ci saranno solo due elettroni, per n=2 ci potranno essere al
massimo 8 elettroni, e cos via.
In natura troviamo diversi tipologie di atomi caratterizzati da avere un diverso
numero atomico.
In chimica si dice che due o pi atomi appartengono allo stesso elemento chimico
se sono caratterizzati dallo stesso numero atomico (Z). Gli atomi dello stesso
elemento possono differire soltanto per il numero dei neutroni (massa).
Un elemento chimico non pu essere decomposto in sostanze pi semplici tramite
reazioni chimiche. Gli elementi chimici sono i costituenti base della materia in
ogni sua forma.
Se una sostanza chimica costituita da atomi dello stesso elemento viene detta
"sostanza semplice", mentre se costituita da atomi di elementi differenti viene
detta "composto chimico".
La tavola periodica degli elementi (o semplicemente tavola periodica) lo schema
con il quale vengono ordinati gli elementi chimici sulla base del loro numero
atomico Z e del numero di elettroni presenti nell'orbitale atomico pi energetico.
La tavola periodica degli elementi stata ideata dal chimico russo Dmitrij
Mendeleev nel 1869, contemporaneamente ed indipendentemente dal chimico
tedesco Julius Lothar Meyer (1830 - 1895),inizialmente contava numerosi spazi
vuoti, previsti per gli elementi che sarebbero stati scoperti in futuro, alcuni nella
seconda met del Novecento.
Allo stato elementare esiste sotto forma di molecola biatomica, H2, che a
pressione atmosferica e a temperatura ambiente (298 K) un gas incolore,
inodore, altamente infiammabile. L'idrogeno l'elemento pi leggero e pi
abbondante di tutto l'universo osservabile. presente nell'acqua (11,19%) e in
tutti i composti organici e organismi viventi. L'idrogeno forma composti con la
maggior parte degli elementi, spesso anche per sintesi diretta. Le stelle sono
principalmente composte di idrogeno nello stato di plasma di cui rappresenta il
carburante delle reazioni termonucleari, mentre sulla Terra scarsamente
presente allo stato libero e molecolare e deve quindi essere prodotto per i suoi vari
usi.
L'elio (dal greco - "lios -y", significato: sole) l'elemento chimico della
tavola periodica degli elementi che ha come simbolo He e come numero atomico
2. un gas nobile incolore e inodore; ha il pi basso punto di ebollizione fra tutti
gli elementi e pu solidificare solo se sottoposto ad altissime pressioni. Si
presenta come gas monoatomico ed chimicamente inerte. il secondo elemento
pi diffuso nell'universo, dopo l'idrogeno.
Il carbonio l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come
simbolo C e come numero atomico 6. un elemento non metallico, tetravalente.
L'atomo di carbonio nei composti con altri elementi o con s stesso pu
presentarsi in una delle tre note forme di ibridizzazione (secondo la teoria degli
orbitali atomici LCAO): sp,sp ed sp rispettivamente. Con esse il carbonio in
grado di coordinare rispettivamente altri 4,3 e 2 atomi con angoli di legame
approssimativamente di 109,5, 120 e 180. A seconda poi della simmetria delle
autofunzioni molecolari complessive delle coppie di atomi che partecipano al
legame, si avranno legami singoli, doppi o tripli. Il carbonio ha molte forme
allotropiche standard pi una forma allotropica esotica.
L'ossigeno l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi, che ha come
simbolo O e come numero atomico 8. Il nome viene dal greco: (oxys) (acido,
letteralmente: appuntito) e la radice che significa "generare". L'elemento
comune e si trova non solo sulla Terra ma in tutto l'universo. L'ossigeno libero,
come lo si trova sulla Terra, termodinamicamente instabile, ma esiste grazie
all'azione della fotosintesi delle piante. L'ossigeno l'elemento chimico pi
comune della crosta terrestre rappresentandone circa il 47% della massa, mentre
nell'atmosfera in percentuale del 21%. L'ossigeno venne scoperto dal farmacista
svedese Karl Wilhelm Scheele nel 1771, ma la sua scoperta non venne
immediatamente riconosciuta, e quella indipendente fatta nel 1774 da Joseph
Priestley ricevette maggiore riconoscimento pubblico. Nello stesso anno Antoine
Laurent Lavoisier diede il nome all'elemento, ma solo nel 1777 Scheele lo
riconobbe come un componente dell'aria. Nel 1781 Antoine Lavoisier ne accert la
funzione indispensabile per i fenomeni di respirazione e di comb Il sodio
l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Na
(dal latino Natrium) e come numero atomico 11. un metallo soffice, ceroso,
argenteo, reattivo. Appartiene alla categoria dei metalli alcalini che abbondante
nei composti naturali. altamente reattivo, brucia con una fiamma gialla, si
ossida a contatto con l'aria e reagisce violentemente con l'acqua.
Come gli altri metalli alcalini, il sodio soffice, leggero, color bianco argento,
reattivo. Non si trova libero in natura. Il sodio galleggia nell'acqua e la riduce
rilasciando idrogeno e formando idrossido.
chimico della tavola periodica con numero atomico 17 e simbolo Cl. un alogeno,
situato nel gruppo 7 della tavola periodica. Il gas cloro verde giallastro, due volte
e mezzo pi pesante dell'aria, ha un odore soffocante estremamente sgradevole ed
molto velenoso. In condizioni standard ed in un ampio intervallo di temperature
e pressioni il gas cloro costituito da una molecola biatomica Cl2 (numero CAS
7782-50-5). un potente agente ossidante, sbiancante e disinfettante. Sotto
forma di anione cloruro Cl- un componente del comune sale da cucina (o
cloruro di sodio) e di molti altri composti, molto abbondante in natura e
necessario a quasi tutte le forme di vita, compreso l'organismo umano (il sangue
umano contiene infatti una discreta quantit di anione cloruro).
I legami chimici
Con il termine legame chimico si indicano globalmente le interazioni tra atomi che
portano alla formazione di molecole o anche alla formazione di cristalli ionici o di
cristalli di tipo metallico. Tali interazioni riguardano principalmente gli elettroni
pi esterni degli atomi e producono modificazioni della struttura elettronica degli
atomi.
Il legame covalente si forma tra atomi che hanno un alto valore di elettronegativit
e quindi tra atomi "non metallici". Esistono due tipi di legame covalente: il legame
covalente puro e il legame covalente polare.
Il legame covalente puro (o covalente omeopolare) si realizza tra atomi dello stesso
elemento.
Il legame metallico che tiene uniti gli atomi che costituiscono un metallo.
Per poter comprendere il legame metallico dobbiamo immaginare i nuclei di un
metallo immersi in una nube di elettroni, questo spiega la mobilit degli elettroni
rendendo i metalli elementi conduttori e facilmente plasmabili in lamine o fili
sottili.
I composti chimici
I composti sono sostanza pure dalle quali possibile ottenere, mediante gli
ordinari mezzi chimici, sostanze pi semplici.
scheda di laboratorio:
equilibrio termico
Richiami teorici:
Concetto di calore e temperatura
Abbiamo gi visto a lezione che la temperatura la grandezza che rende
quantitativa e oggettiva la nostra percezione di caldo e di freddo. Come l'energia
termica (calore), anche la temperatura una grandezza alquanto sfuggente: noi
non la vediamo n la percepiamo direttamente: la possiamo solo misurare
attraverso un termometro.
Il calore una grandezza che rappresenta l'energia scambiata dai corpi che si
trovano a temperature diverse.
La Temperatura individua la capacit di un corpo di scambiare calore con
lambiente o con altri corpi. Quando due corpi sono posti a contatto, il calore
fluisce dal corpo a temperatura maggiore a quello a temperatura minore, fino al
raggiungimento dell'equilibrio termico, in cui i due corpi si trovano alla stessa
temperatura. Lo strumento di misurazione della temperatura il termometro.
Questa grandezza influenza un gran numero di fenomeni osservabili; l'aumento di
temperatura provoca, ad esempio, la variazione del colore di un corpo o la
dilatazione dei corpi solidi.
Su scala microscopica, la temperatura di un corpo legata in modo diretto al
movimento casuale delle sue particelle, cio un incremento di temperatura
corrisponde a un incremento del movimento di queste. Per questo, la temperatura
viene anche definita come l'indice dello stato di agitazione molecolare.
. Il Termometro
Il termometro lo strumento che permette di
misurare variazioni di temperatura in un corpo in
un ambiente. Esistono vari tipi di termometro che
differiscono per le scale di temperatura.,. Essi
sfruttano due fenomeni concettualmente semplici: 1)
Se due corpi a temperatura differente sono messi a
contatto tra loro, raggiungeranno la stessa
temperatura (principio dell'equilibrio termico) 2)
Fig. 1 Scale termometriche Nel sistema internazionale di misura l'unit utilizzata per rappresentare
le temperatura il Kelvin (K). Nella fisica moderna e soprattutto in Italia si utilizza un'altra
grandezza che la scala Celsius (C) o centigradi. Un'altra scala utilizzata nei paesi anglosassoni
il Fahrenheit (F).
Attivit di laboratorio
E' interessante stabilire quale sar la temperatura di equilibrio nel contatto tra
corpi diversi. Una successione di esperienze porter ad evidenziare che la
temperatura di equilibrio dipende da diverse grandezze (variabili) delle quali
converr occuparsi gradualmente .
Esperienza 1
-Si inizier con la ricerca della temperatura di equilibrio nella mescolanza di
quantit uguali di una stessa sostanza a diversa temperatura.
Esperienza 2
- Si passer alla mescolanza di quantit diverse di una stessa sostanza a diversa
temperatura.
Esperienza 3
- Infine si mescoleranno sostanze diverse per concludere che la temperatura di
equilibrio dipende dalle
Esperienza di laboratorio
Equilibrio termico tra due corpi
Materiale utilizzato:
-Contenitore
-Becher
-Termometro digitale (0,1C)
-Ampolla di vetro graduata in cm (1cm)
-Acqua a temperatura ambiente
-Cilindro di rame . g
-Fornello elettrico
-Pentolino
-Bilancia digitale
Procedimento esperienza 1
Abbiamo preso due becher contenenti stesse quantit di acqua; un becher viene
portato ad una temperatura di .C laltro ad una temperatura di C.
Successivamente vengono mischiati i due liquidi e si registra la temperatura di
equilibrio. Procedimento esperienza 1
Esperienza 2
Abbiamo preso due becher contenenti quantit diverse di acqua; in un becher viene
versata acqua fino a raggiungere di ml .. e portato ad una temperatura di .C
Procedimento esperienza 3
Abbiamo preso il cilindro di rame, lo abbiamo pesato( .g) e inserito in un
pentolino pieno d'acqua e abbiamo posto il pentolino contenente l'acqua e il
cilindro su un fornello elettrico; per il principio di equilibrio termico la
temperatura dell'acqua scaldata sar uguale alla temperature del cilindro
immerso che misureremo col termometro. Nel frattempo mettiamo 50 cm di
acqua nell'ampolla di vetro e col termometro misuriamo la sua temperatura che
di ..C. Intanto il cilindro di rame, una volta che stato riscaldato con l'acqua
ed estratto da essa, ha raggiunto una temperatura di 93C. Abbiamo quindi
immerso il cilindro di rame con temperatura 93C nell'ampolla con 50 cm di
acqua con temperatura 17,8C e abbiamo iniziato a far girare l'acqua per
velocizzare la reazione di equilibrio termico. Abbiamo misurato quindi la
temperature dell'acqua ad intervallo di tempo costanti (riportati in tabella)
scoprendo che la temperatura di equilibrio raggiunta sia dal cilindro di rame sia
dall'acqua contenuta nell'ampolla uguale a ..C.
Scheda di rilevazione
tempo in minuti
Temperatura in C
t0
T0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15