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Comunicato stampa

Palermo, 21 novembre 2007


In Sicilia si respira aria del Veneto padano
Dopo lintervento di qualche giorno fa della Magistratura che ha posto i
sigilli allarea di costruzione del mega inceneritore previsto a Bellolampo,
unaltra bufera si abbatte sullAmministrazione Regionale.
Questa volta si tratta di una mega bufala che, tuttavia,sembrerebbe
avere anche i connotati di una mega truffa: si tratta del Piano
Regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria
ambiente.
Ma vediamo di che si tratta.
Il Piano, approvato ed adottato con Decreto dellAssessore Interlandi n.
176/GAB del 9 agosto scorso, avrebbe dovuto essere lo strumento di
programmazione e pianificazione degli interventi di risanamento
contro linquinamento atmosferico e per la tutela della qualit dellaria
su scala regionale. Un documento, quindi, dai contenuti politici,
amministrativi e tecnico-scientifici di elevato profilo e di importantissimi risvolti
applicativi, stante la delicatezza della materia e gli aspetti connessi alla
tutela dellambiente ed alla salvaguardia della salute dei cittadini
siciliani.
I redattori materiali sono stati funzionari del Servizio 3 Tutela
dallinquinamento atmosferico, diretto dal dott. Salvatore Anz, del
Dipartimento Territorio e Ambiente, che per tale lavoro hanno ricevuto
anche un encomio scritto da parte dellAssessore Interlandi, funzionari
dellARPA, docenti universitari dellUniversit di Palermo e Messina ed alcuni
professionisti in veste di collaboratori.
Purtroppo, lopera monumentale, partorita con celerit a dir poco
sospetta, si rivelato un indecoroso e letterale copiato dellomologo
Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in pi varie
aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa.
Per quanto riguarda le aggravanti, a parte loperato disdicevole ed
aprofessionale dei redattori, che si sono appropriati di un lavoro intellettuale
altrui, resta innanzitutto grave il discredito dellimmagine istituzionale
subito dallAmministrazione Regionale, in primis nei confronti della
Regione Veneto e poi da tutto il resto.
Ma al danno si aggiunge anche la beffa, se solo si considera che il
manipolo degli sconsiderati e sprovveduti redattori andato a copiare un
Piano che proprio per la sua inidonea impostazione strutturale di base,
aveva gi ricevuto a suo tempo una bocciatura da parte dellUnione
Europea. Insomma, si trattava di un assemblaggio di ipotesi, intenti e di
previsioni piuttosto che di un Piano di programmazione e di pianificazione
dinterventi concreti basato su descrittori essenziali e sperimentali, primo tra
tutti linventario delle emissioni.

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La trasposizione stata cos fedele e letterale rispetto alloriginale da


generare ridicole quanto inedite comunanze e similitudini tra le
caratteristiche ambientali del Veneto e della Sicilia.
Si citano, ad esempio: il noto sistema aerologico padano della Regione
Siciliana, le piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali presenti nei
centri storici dei Comuni siciliani, il notevole apporto allinquinamento
atmosferico siciliano derivante dalleccessivo uso del riscaldamento domestico
in relazione al rigido clima dellisola, ecc.
Gli improvvidi redattori non hanno neppure tenuto conto delle
differenze di statuto tra le due Regioni, tant che allinterno del Piano
la Sicilia si trova trasformata in regione a statuto ordinario e, tra le
varie cose, essere retta dal Consiglio Regionale.
Ovviamente, non solo i Capitoli ed i paragrafi hanno gli stessi titoli e
contenuto pressoch uguale, ma anche gli errori di battitura e di ortografia
sono stati fedelmente trasposti.
A dire il vero, tuttavia, i redattori, in uno slancio di trasparenza, alla fine
del paragrafo 1.6 hanno finanche lasciato il link originale da cui hanno attinto a
pieno copia e incolla:
http://www.serviziregionali.org:80/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm.
Per quanto riguarda gli aspetti prettamente istituzionali, la situazione
appare oltremodo grave. Si in presenza di atto di programmazione
fasullo e inapplicabile, organizzato ai danni dellAmministrazione,
dellambiente e dei cittadini, dai possibili risvolti truffaldini specie nel caso
in cui tramite lo stesso si fossero programmati interventi finanziari o, caso
ancor pi grave, fossero gi attivati interventi finanziari.
Per quanto sinteticamente esposto si ritiene che vi sia la necessit
dellimmediato ritiro del Piano, dellaccertamento delle responsabilit
della sua redazione ed organizzazione, di provvedimenti nei confronti
di
quanti
hanno
operato
fraudolentemente
ai
danni
dellAmministrazione e dei cittadini siciliani, nonch la verifica di ipotesi
di danno per il pubblico erario che ne potesse derivare.
Decontaminazione Sicilia

http://old.ecceterra.org/docum.php?id=%201291

N.B. LARTICOLO COMUNICATO STAMPA DI CUI SOPRA E STATO PUBBLICATO IN DATA 21


NOVEMBRE ED E FIRMATO DA Decontaminazione Sicilia Nellarticolo sono riportate tutte le
parole frasi . che l Anz riporta nella memoria di comparsa conclusionale. Inoltre lAnz riporta
la lettera di Legambiente in cui sono contenute frasi parole ritenute diffamatorie a ci lAnz
aggiunge la lettera scritta a nome del Comitato e/o Ciampolillo dallAvvocato Canto anche qui con
contenuti ritenuti dallAnz DIFFAMATORI.
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