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Prof.ssa Rezzani
ANATOMIA GENERALE
1) Introduzione
Lanatomia umana ha lo scopo di illustrare larchitettura e la struttura
dellorganismo umano maturo:
- studia laccrescimento prenatale, postatale
- studia la senescenza
Lanatomia mette in luce lorganizzazione strutturale e topografica del
corpo umano, senza trascurarne la funzione e le variazioni nei vari
individui che non siano anomalie.
ORGANIZZAZIONE
In tutti gli organismi pluricellulari, si pu riconoscere un disegno
costante che vede:
- cellule: sono le pi piccole unit funzionali in un organismo
dotate di tutte le caratteristiche dei viventi
- tessuti: sono associazioni di tipi cellulari con le medesime
caratteristiche morfologiche e funzionali
- organi: sono aggregazioni dei tessuti che si coordinano tra loro
per svolgere una specifica funzione. Sono parti definite
allinterno dellorganismo.
- Apparati e sistemi: sono una composizione di organi che
collaborano tra loro per svolgere una specifica funzione
nellorganismo.
Differenza tra sistemi e apparati:
- sistema: associazione di organi distinti che presentano analogie
strutturali e medesima derivazione embriologica.(es. sistema
ORGANI CAVI
Gli organi cavi sono costituiti da una parete che si trova a delimitare un
lume, la cavit interna, la quale pu avere forma variabile e presentare
un contenuto.
VISCERI
Nei visceri, lo strato pi interno, prospiciente il lume, si chiama tonaca
mucosa, ed costituita da (dallinterno allesterno):
- epitelio di rivestimento
- lamina propria
- muscolaris mucosae
Procedendo verso linterno si trova la tonaca sottomucosa, a cui si
sovrappone esternamente anche la tonaca muscolare.
Lo strato pi esterno dato dalla tonaca avventizia o in alcuni casi
dalla tonaca sierosa, che si compone di:
- mesotelio
- strato sottomesoteliale, con funzione di sostegno.
VASI
Nei vasi, lo strato interno prende il nome di tonaca intima, ed
costituita da:
- endotelio: cellule epiteliali di rivestimento
- strato sottoendoteliale: corrispondente alla tonaca propria.
La tonaca muscolare, nei vasi chiamata tonaca media, costituita da
tessuto muscolare liscio e fibre elastiche.
Lo strato esterno chiamato tonaca avventizia.
3) tonaca sottomucosa
uno strato che presente nelle pareti dei visceri del tubo digerente
ed totalmente assente nel cuore e nei vasi.
La tonaca sottomucosa uno strato di connettivo lasso, il cui carattere
semifluido permette di esplicare le funzioni proprie:
- rendere indipendente e svincolata la mucosa
- permettere il passaggio di vasi con funzione trofica per la
mucosa e di assorbimento
- contenere ghiandole intramurarie.
- Permettere il passaggio di innervazioni.
4) tonaca muscolare
La tonaca media, presente nei visceri, un doppio strato di fibrocellule
muscolari disposte in fasci orientati in due modi differenti, atti a
permettere:
- movimento peristolico: allargamento o restringimento della
sezione del lume in funzione del contenuto. Permesso da
fibrocellule disposte parallelamente allasse del tubo
- movimento peristaltico: ondata di contrazioni funzionali a
spingere il contenuto nella direzione di propagazione. Formato
da fasci disposti perpendicolarmente allasse del lume secondo
la circonferenza del tubo.
Il controllo dei movimenti della tonaca muscolare avviene grazie a
innervazioni controllate dal sistema nervoso vegetativo.
5) tonaca media
La tonaca media il secondo strato degli organi cavi del sistema
circolatorio.
Pu avere differente natura:
- elastica (grosse arterie)
- muscolare (nel cuore detta miocardio -, vene di propulsione,
ecc..)
Lattivit della tonaca media varia a seconda della sua natura tissutale:
- muscolare: in risposta allattivit sistolica del miocardio, produce
delle contrazioni che assicurano la progressione sanguigna.
- Elastica: lattivit sistolica determina una dilatazione di tipo
elastico, che assicura la progressione sanguigna nel momento
in cui ritorna allo stato disteso.
- Fibrosa: la progressione del sangue dovuta alla gravit o a
spinte esterne.
La tonaca media ricca di innervazioni.
6) tonaca avventizia
uno strato di connettivo denso che forma lavvolgimento esterno dei
visceri cavi e dei vasi.
Funzioni:
- stabilire rapporti con lambiente periviscerale e perivascolare
- assicura autonomia rispetto alle strutture circostanti
- permette legamenti fissi con estroflessioni dellavventizia stessa
Nei vasi vi sono ulteriori funzioni:
- possono essere presenti contingenti elastici o muscolari che
sono importanti per il trofismo dei vasi, chiamati vasa vasorum.
7) tonaca sierosa
Il cuore e alcuni visceri situati nelladdome sono avvolti esternamente
da una tonaca sierosa, che funge da tonaca avventizia:
- nel cuore detta epicardio,
- nei visceri detta peritoneo viscerale.
Le funzioni sono quelle della tonaca avventizia:
- contribuisce alla individualit e alla fissit degli organi.
- Forma due lamine capaci di scorrere luna sullaltra.
TERMINI DI POSIZIONE
PIANI
Per individuare la posizione di qualsiasi parte del corpo umano si fa
riferimento a tre piani:
- piano sagittale: un piano verticale che taglia il corpo in senso
antero-posteriore. Frequentemente si fa riferimento al piano
sagittale mediano, che divide il corpo in due met simmetriche
dette antimeri.
- Piano frontale: perpendicolare al piano sagittale, seca il corpo
umano secondo una direzione latero-laterale
- Il piano orizzontale o trasversale: parallelo ai due piani verticali
e parallelo alla superficie dappoggio del corpo in stazione
eretta.
Dal piano sagittale mediano si possono individuare infiniti piani paralleli
che decorrono a destra e a sinistra, con due facce:
- faccia mediale: rivolta verso il piano mediale
- faccia laterale: rivolta verso lesterno del corpo.
Il piano orizzontale (o trasversale) e quello frontale non possono
individuare due parti simmetriche, quindi non esiste il loro piano
mediano.
Il piano frontale presenta comunque due facce:
- frontale
- dorsale
Per la mano sono usati i termini:
- volare
- palmare
Per il piede:
- volare
- plantare
CAVITA TORACICA
DELIMITAZIONE DELLE CAVITA
della lastra
le strutture non ossee non si colorano.
Per osservare particolari strutture si immettono nellorganismo
delle sostanze particolari, dette traccianti.
APPARATO LOCOMOTORE
1) introduzione
INTRODUZIONE
GENERALITA
Lapparato locomotore formato dallo scheletro, che si compone di:
- ossa
- muscoli
- articolazioni
Lo scheletro ha svariate funzioni:
- di sostegno
- di protezione delle cavit interne
- di movimento
il movimento reso possibile dai muscoli scheletrici e dalla loro
propriet contrattile.
La direzione del movimento di un osso dipende dai siti ossei di
intersezione rispetto al fulcro, che dato dal centro dellarticolazione.
Infatti, la gran parte dei movimenti scheletrici possono essere compresi
studiando il movimento delle leve.
Le leve sono di differente tipologia e hanno diverse efficace:
- leva del primo tipo: il fulcro si trova tra il carico e la forza.
Mediamente vantaggiosa
- leva del secondo tipo: il fulcro si trova allestremo opposto
rispetto alla forza ed il carico si situa nel mezzo. molto
vantaggiosa
- leva del terzo tipo: il fulcro si trova ad un estremo ed il carico a
quello opposto. La forza agisce allinterno del braccio del carico.
la leva meno vantaggiosa, ma la pi rappresentata nel corpo
umano.
Nello
-
ARTICOLAZIONI
Le articolazioni sono punti di contatto tra ossa del nostro scheletro che
permettono la coesione o il movimento a livello ti tali punti.
2) Sinfisi
Le sinfisi sono articolazioni in cui le superfici articolari sono rivestite di
cartilagine.
Nellintervallo tra i due rivestimenti di cartilagine si trova un disco
fibroso o fibrocartilagineo che:
- pu avere al centro una zona molle
- in continuit con il periostio
La mobilit delle sinfisi assai scarsa:
- dipende dallo spessore del nucleo fibrocartilagineo.
3) sincondrosi
Le sincondrosi sono articolazioni immobili simili alle sinartrosi, ma la
differenza sta nel fatto che il materiale interposto tra le due superfici
ossee cartilagine:
- la cartilagine, con lavanzare dellet si trasforma il tessuto
osseo
- quando la cartilagine di una sincondrosi si trasforma in tessuto
osseo si forma una sinostosi.
DIARTROSI
articolazioni a sella
enartrosi o articolazioni sferoidee
condilartrosi.
MUSCOLI
GENERALITA
I muscoli scheletrici (striati) sono organi di varia forma e vario volume
costituiti di:
- parti carnose, di colore rosso
- parti tendinee, di colore bianco
Sono inseriti direttamente nello scheletro e con la loro forza contrattile
possono determinare lorientamento delle ossa, quindi il mantenimento
della postura e il movimento.
Presentano, per la loro forma numerose variazioni e si dividono in tre
classi:
- muscoli lunghi
- muscoli larghi
- muscoli brevi.
La forma e la struttura dei muscoli sono determinate da esigenze di
tipo:
- topografico
- funzionale
Il preciso numero di muscoli non pu essere determinato con
precisione, tuttavia si calcola che siano circa 374 i muscoli riscontrabili
in un organismo normale.
La massa muscolare rappresenta circa i 3/7 del peso dellindividuo
umano adulto.
POSIZIONE, RAPPORTO E CLASSIFICAZIONE.
In rapporto alla loro posizione, si possono distinguere:
- muscoli pellicciai o superficiali: hanno almeno una delle
estremit connesse con il derma sottocutaneo
pennati
Quando i due punti di intersezioni sono tali che formano un angolo tra
le due intersezioni, si dicono muscoli spiraliformi,
2) cranio
La testa la parte pi craniale del collo, che si lega al tronco mediante
il collo.
Lo scheletro della testa si costituisce di due parti distinte che sono in
continuit tra loro:
- neurocranio o scatola cranica: formato in gran parte da ossa
piatte che delimitano la cavit cranica in cui viene accolto
lencefalo
- splancnocranio o massiccio facciale: ossa di forma irregolare
che delimitano le cavit che accolgono organi, come la cavit
orbitarie, cavit nasali, cavit orali.
I seni frontali sono due cavit scavate nel margine nasale, che
percorrono medialmente il frontale:
- sono cavit con forma irregolarmente triangolare
- pu capitare che siano separati da una lamina mediana molto
sottile, detta setto dei seni frontali.
Sviluppo: losso frontale si sviluppa come due ossa pari, che si
fondono solamente dopo la nascita. I seni frontali si formano
completamente dopo il 15 anno di vita.
OSSO ETMOIDE
Losso etmoide un osso impari, mediano e situato:
- davanti allo sfenoide
- dietro allosso frontale.
Partecipa alla formazione di:
- cavit nasali
- cavit orbitarie
- fossa cranica anteriore.
La crista galli:
- sporge nella fossa cranica anteriore, ancorando lestremit
anteriore della falce cerebrale
- si mette in rapporto anteriormente con losso frontale, con le ali
della crista galli, piccole espansioni poste nella parte inferiore.
La lamina perpendicolare:
- si articola con il vomere e con la cartilagine del setto nasale ne
permette la costruzione
- nella porzione superiore e anteriore si articola con losso
frontale, in continuit con le ali della crista galli.
La lamina orizzontale:
- detta anche lamina cribrosa, poich costellata di fori cribrosi,
in cui passa no i filuzzi del nervo olfattivo,
- inserita nellincisura etmoidale dellosso frontale
Sviluppo
Le masse laterali, denominate labirinti etmoidali:
- a forma di parallelepipedo
- interposte tra le cavit orbitarie e le cavit nasali
- al loro interno sno cave e presentano numerose cellette
etmoidali, distinte in anteriori, medie e posteriori, comunicanti
con le cavit nasali.
- Nei labirinti etmoidali sono distinguibili 6 facce:
La faccia laterale detta lamina orbitaria, e forma parte
delle cavit orbitarie
La faccia mediale contribuisce a formare la parete
laterale delle cavit nasali. Possiede due lamine che si
ripiegano su se stesse dirigendosi:
In basso, formando la conca o cornetto nasale
medio, che di maggiori dimensioni e si articola
con losso palatino nella sua parte posteriore.
Medialmente la conca o cornetto nasale
superiore, di minore dimensione e posta in
posizione posterosuperiore.
Le grandi ali:
- la faccia posteriore o cerebrale delle grandi ali, fortemente
concava, partecipa alla formazione della fossa cranica media.
- La faccia esocranica delle grandi ali dello sfenoide suddivisa,
da un rilievo dentellato verticale detto margine zigomatico in:
Faccia orbitaria: partecipa alla porzione laterale delle
cavit orbitarie
Porzione laterale ulteriormente suddivisa da un rilievo a
direzione anteroposteriore detto cresta infratemporale
in:
Faccia temporale
Faccia infratemporale: forma il tetto della fossa
infratemporale e continua in basso con la lamina
laterale del processo pterigoideo. Verso il limite
posteriore della faccia infratemporale si notano i
fori ovale e spinoso. Dietro ai due fori si vede il
canale per la tuba uditiva.
- Il margine anteriore delle grandi ali dello sfenoide il margine
zigomatico.
- Il margine laterale detto margine squamoso, ed concavo e
tagliato di sbieco, per articolazione con la squama del
temporale.
- Il margine mediale costituisce parte delle radici delle grandi ali.
Si articola,
In avanti con la porzione superiore dellorbita
Indietro con la rocca petrosa del temporale.
- Lungo il margine laterale sono presenti tre fori:
Foro rotondo: che d il passaggio al nervo mascellare.
Foro ovale: in cui passano il nervo mandibolare e
larteria piccola meningea.
Il foro spinoso: in cui passano larteria meningea media e
il nervo trigemino.
I processi pterigoidei sono caratterizzati da:
Sviluppo: lossificazione del corpo, delle ali e della lamina laterale dei
processi pterigoidei avviene per ossificazione endocondrale, mentre
piccola parte delle ali e la lamina mediale dei processi pterigoidei hanno
origine membranosa. Alla nascita il corpo centrale e le ali non vedono
ancora fondersi i centri di ossificazione endocondrale. Le varie parti
dellosso si fondono assieme solamente dopo i dieci anni, e la
trasformazione della sincondrosi sfenooccipitale in sinostosi avviene
dopo i 20 anni.
OSSO OCCIPITALE.
un osso impari, mediano, che delimita posteriormente e inferiormente
il neurocranio.
OSSO PARIETALE
Osso pari, simmetrico e contribuisce ampiamente alla formazione della
volta cranica.
Articolato:
- sulla linea mediana (superiormente) con laltro osso parietale
(sutura sagittale)
- frontalmente con losso frontale (sutura coronale)
- posteriormente con loccipitale (sutura lamboidea)
- inferiormente con il temporale (sutura squamosa) e la grande
ala dello sfenoide.
Si presenta convesso sul lato esterno e concavo sul lato interno. Le
sue articolazioni individuano quattro margini:
- parietale quello superiore,
- frontale quello anteriore
- squamoso quello inferiore
OSSO TEMPORALE
Losso temporale un osso pari, simmetrico che costituisce la base
cranica e parte della volta.
situato:
- posteriormente alla grande ala dello sfenoide
- inferiormente allosso parietale
- anteriormente alloccipitale.
Losso temporale si costituisce di tre parti, a maturazione avvenuta:
1) parte squamosa: lamina disposta sagittalmente nella faccia
laterale della volta cranica
2) parte timpanica: posta sotto la squama ed esternamente alla
parte petrosa, costituisce la parte esterna del meato acustico e
partecipa alla formazione del cavo del timpano
3) parte petrosa: una formazione triangolare che si dispone
orizzontalmente nellinterno della cavit cranica incuneandosi
tra la grande ala dello sfenoide e la parte basilare
delloccipitale, dirigendosi frontalmente e medialmente.
Allesterno continua postero-inferiormente con il processo
mastoideo.
Faccia esterna della parte squamosa:
- leggermente convessa e liscia
- presenta solchi per larteria temporale media.
- ricoperta totalmente dal muscolo temporale.
- La sutura parietale vede il margine anterosuperiore della
squama tagliato in sbieco in direzione latero-mediale:
Si articola superiormente e posteriormente con losso
parietale
Si articola frontalmente con la grande ala dello sfenoide.
- In prossimit del processo mastoideo vi una profonda in
dentatura detta incisura parietale.
- Dalla parte inferiore della squama si stacca un ponte osseo
orizzontale, detto processo zigomatico, che si articola con
losso zigomatico a formare larcata zigomatica.
Parte petrosa:
- ha forma di una piramide quadrangolare con lasse maggiore
diretto latero-medialmente e frontalmente
- lapice, situato nella parte mediale, tronco e presenta
lapertura interna del canale carotideo.
- La parte petrosa, nella porzione craniale, incastrata tra la
grande ala e la parte basilare delloccipitale.
- Presenta un prolungamento cilindrico che pu protendersi per 1
o 2 cm detto processo stiloideo, che
- Faccia superiore presenta una lamina ossea che ricopre la
cavit timpanica detta tegmen tympani.
- Allestremit mediale del tegmen tympani sono visibili due fori:
Quello posteriore, di maggiori dimensioni il solco del
grande nervo petroso,
Quello inferiore, situato anteriormente il solco per il
piccolo nervo petroso.
- Allapice della piramide presente unimpronta che accoglie il
ganglio del grande nervo trigemino.
- La faccia posteriore della piramide presenta, in direzione
mediolaterale il foro acustico interno, che immette nel meato
acustico interno, in cui decorrono:
Nervo facciale
Nervo vestibolare
Vasi labirintici.
Faccia inferiore della piramide petrosa:
- nella parte anteriore si situa la fossa mandibolare,
- la faccia inferiore visibile nella base cranica
Margine superiore:
- il margine superiore si trova tra la faccia anterosuperiore e
quella posteriore
- segna il passaggio dalla fossa cranica media a quella posteriore
- segnato da un canale che il solco per il seno petroso
superiore.
Margine posteriore:
- si articola con le parti laterali dellosso occipitale
- presenta una incisura giugulare, con una spina giugulare che
si articola con le parti laterali delloccipitale a dare il foro
giugulare, in cui passano
nervo glossofaringeo
nervo vago
nervo accessorio
arteria meningea posteriore
origine della vena giugulare interna.
Margine inferiore:
- libero nella sua parte esterna, contribuisce a formare il canale
carotideo
OSSO MASCELLARE
un osso pari e simmetrico, che forma buona parte dello scheletro
facciale contribuendo a delimitare:
- cavit nasali
- cavit boccale
- arcata dentale superiore
Nel suo interno vi il pi voluminoso dei seni paranasali, il seno
mascellare.
Processo zigomatico:
- un corpo di grosse dimensioni a forma piramidale che fuoriesce dalla
faccia esterna del mascellare
- forma larticolazione con losso zigomatico, denominata sutura
zigomaticomascellare.
- La faccia superiore partecipa alla formazione del pavimento della
cavit orbitaria.
Processo palatino:
- Ha la forma di una lamina orizzontale che si protrae dalla parte
inferiore della faccia mediale del mandibolare
- Delimita, con le sue facce:
Superiore, il pavimento inferiore delle cavit nasali
Inferiore, i 2/3 del palato duro e la cavit orale
- Il margine mediale si articola con losso mascellare controlaterale
formando la sutura palatina mediana.
- Il margine anteriore continua con la porzione anteriore del processo
alveolare.
- Il margine posteriore si articola con losso palatino, formando la sutura
palatina trasversa.
- Lunione dei due processi palatini delle ossa mascellari da luogo alla
cresta nasale, che si articola con il vomere.
- Lestremit anteriore forma la spina nasale anteriore.
Processo alveolare:
- origina dalla porzione inferiore dellosso mascellare
- da luogo allarcata alveolare superiore
- nelladulto comprende otto cavit (alveoli) separate da setti
intralveolari.
Gli alveoli anteriori sono cavit coniche che corrispondono alla
radice dei denti incisivi e canini
OSSO ZIGOMATICO
Losso zigomatico un osso pari e simmetrico posto nella parte
superolaterale dello splancnocranio.
Si rapporta:
- medialmente con losso mascellare, a livello del processo
mascellare
- superiormente con losso frontale, tramite un processo frontale
- posteriormente con il temporale e lo sfenoide.
Ha una forma per lo pi quadrangolare con due processi (frontale e
temporale) in cui si individuano due facce:
- faccia laterale
- faccia mediale o temporale.
La faccia laterale:
- liscia, leggermente convessa
- presenta il foro zigomaticofacciale, che apre il canale
zigomaticofacciale
la faccia temporale:
- fortemente concava
- presenta il foro zigomaticotemporale, che lo sbocco del
canale omonimo
il margine anterosuperiore definito faccia orbitaria:
- concavo
- partecipa alla formazione del tetto della cavit orbitaria
angoli:
4 margini:
laterale: si articola con il proceso frontale dellosso
mascellare
mediale: si articola con losso nasale controlaterale.
inferiore: forma il contorno superiore dellapertura
piriforme.
Superiore: con la spina nasale dellosso frontale.
OSSO LACRIMALE
Piccolo osso pari, molto sottile, di forma quadrangolare, situato nella
parete mediale dellorbita:
- dietro al processo frontale del mascellare
- davanti alla lamina orbitaria delletmoide
- sotto allosso frontale
- sopra il corpo del mascellare.
Insieme allincisura lacrimale del processo frontale dellosso
mascellare, forma la fossa del sacco lacrimale.
OSSO PALATINO
Losso palatino un osso pari e simmetrico, posto profondamente
nello scheletro della faccia:
- prende parte alla formazione del palato duro (1/3 terminale)
- formato da due lamine unite ad angolo retto aperto medialmente
- allunione delle due lamine (perpendicolare e orizzontale)
presenta tre processi:
processo orbitario
processo sfenoidale
processo piramidale.
Lamina perpendicolare:
- appiattita in senso sagittale
- presenta due facce:
faccia laterale o mascellare
La lamina orizzontale:
- si presenta appiattita con due facce:
superiore o nasale, che forma il pavimento delle cavit
nasali
inferiore o palatina, che forma il terzo inferiore del palato
duro.
La faccia laterale:
- rivolta verso la parete laterale delle cavit nasali
- concava
- delimita a lato il meato nasale inferiore.
La faccia mediale:
- convessa e rivolta verso il setto nasale
margine superiore
- sottile ed fissato alla parete delle cavit nasale articolandosi
con:
cresta concale del mascellare
lamina perpendicolare del palatino.
- La parte in mezzo del margine superiore si mette in relazione
con il seno mascellare, riducendone lapertura
- Presenta tre processi
Processo lacrimale, si articola con losso lacrimale
Processo mascellare, inferiore, restringe lapertura del
seno mascellare
Processo etmoidale, anteriore, si articola con il
processo uncinato delletmoide.
Il margine inferiore pi spesso e rugoso e sporge libero nelle cavit
nasali.
VOMERE
IL vomere un osso impari e mediano che partecipa alla formazione
del setto nasale osseo, delimitando le due cavit nasali.
Ha la forma di una sottile lamina quadrangolare in cui si possono
descrivere due facce, destra e sinistra, e quattro margini.
Le due facce sono lisce e possono presentare dei solchi vascolari e
nervosi di piccola entit.
Il margine superiore:
- si articola per schindilesi con la faccia inferiore del corpo dello
sfenoide
- si sdoppia nelle due ali del vomere, che si dirigono
anterolateralmente
- tra le due ali del vomere vi il solco del vomere, che accoglie il
rostro dello sfenoide.
Il margine anteriore:
- obliquo e si articola con la lamina perpendicolare dellosso
etmoide.
Margine posteriore:
- sottile e libero,
- forma la parte posteriore del setto nasale
margine inferiore:
- si articola con la cresta nasale (formata dalle ossa palatine e
dalle mascellari)
MANDIBOLA
La mandibola un osso impari, mediano che forma la parte inferiore
dello scheletro facciale e accoglie larcata dentale inferiore.
lunico osso del cranio che forma una diartrosi, articolazione
temporomandibolare, che permette alla mandibola di compiere ampi
movimenti.
La mandibola costituita da:
- corpo, parte mediana, orizzontale a forma di ferro di cavallo con
concavit posteriore
- rami: parti laterali quasi verticali unite allapice posteriore del
corpo.
PROIEZIONE SUPERIORE.
Descrivendo il cranio visto dallalto si individuano le ossa che
compongono la volta, ovvero:
- frontale
- le due parietali
- la squama delloccipitale.
IN direzione ventro-dorsale si possono individuare le suture tra le ossa
piatte della volta, che sono tutte dentate:
- sutura coronale: tra losso frontale e le due parietali,
- sutura sagittale: la sutura tra le due ossa parietali
- sutura lamboidea: sutura tra le parietali e la squama
delloccipitale.
La regione anteriore:
- delimitata frontalmente dallarcata dentale mascellare
- posteriormente sono visibili i processi palatini delle ossa
mascellari e le lamine orizzontali delle ossa palatine, che
formano il palato osseo.
- Processi palatini e lamine orizzontali sono articolati nella sutura
palatina mediana.
- Tra processo palatino e lamina orizzontale del palatino vi la
sutura palatina trasversa.
- Nella parte anteriore della sutura mediana visibile la fossa
incisiva in cui sono situati i fori incisivi che danno origine ai
canali incisivi.
- Nella parte posteriore delle ossa palatine sono riscontrabili i
processi piramidali, che presentano:
foro palatino maggiore, nella parte pi anteriore
fori palatini minori, ai vertici del processo piramidale.
La regione media la regione pi complessa:
- posteriormente alle ossa palatine si vedono le lamine laterali e
mediali dei processi pterigoidei dello sfenoide, che delimitano
la fossa pterigoidea.
- La lamina laterale mediana del processo pterigoideo dello
sfenoide presenta luncino pterigoideo,
- Tra il margine posteriori delle lamine orizzontali delle ossa
palatine e le lamine mediali dello sfenoide sono presenti le
aperture posteriori delle cavit nasali o coane, che sulla
linea mediana sono separate dalla lamina perpendicolare del
vomere.
- Il vomere si articola con la faccia inferiore del corpo dello
sfenoide, incastrando il rostro.
- Sulla linea mediana la regione costituita quasi completamente
dalla parte basilare delloccipitale:
Visibile il tubercolo faringeo
- Lateralmente sono presenti delle regioni quadrangolari, formate
da:
Osso temporale e grande ala dello sfenoide
anteriormente
CAVITA NASALI
Sono cavit situate nel centro dello splancnocranio e appartengono
alle vie respiratorie, accogliendo la mucosa respiratoria e olfattiva.
Sono divise in due met simmetriche dal setto nasale, che appartiene
al piano sagittale mediano.
Le cavit nasali hanno la forma di una fessura allungata in senso
fronte-occipitale:
- in alto sono pi ristrette
- in basso sono pi allargate, ma assumono uno un aspetto
labirintico per la presenza delle conche nasali.
Nelle cavit si possono individuare:
- due aperture: anteriore e posteriore
- quattro pareti: superiore, inferiore, laterale, mediale.
Lapertura anteriore o piriforme:
- delimitata da:
margine inferiore delle ossa nasali superiormente
lateralmente e in basso dalle incisure nasali delle ossa
mascellari.
- A livello della linea mediana, anteriormente, visibile la spina
nasale anteriore.
FOSSA INFRATEMPORALE
La fossa infratemporale uno spazio irregolare situato nella parete
laterale del cranio:
- lateralmente al ramo della mandibola
- posteriormente alla tuberosit mascellare
- medialmente dal processo pterigoideo dello sfenoide (lamina
laterale).
formata da:
faccia infratemporale della grande ala dello sfenoide
in questa si aprono i fori ovale e spinoso, che
permettono la comunicazione con la cavit
cranica.
mediale.
CRANIOMETRIA
Il cranio normale presenta dimensioni e forme differenti negli individui in
relazione a:
- razza
- sesso
- et
Per poter apprezzare quantitativamente le differenze e individuare
eventuali situazioni patologiche necessario individuare:
- punti craniometrici: punti di repere sulla superficie del cranio
- diametri craniometrici: misure che uniscono i punti
craniometrici
- indici craniometrici: rapporti tra le misurazioni delle varie parti.
PUNTI CRANIOMETICI
Sono molteplici i punti individuabili, ma i principali sono:
- anteriormente:
glabella: punto mediano posto tra le due arcate
sopraccigliari
bregma: punto mediano sulla sutura coronale, in
prossimit dellintersezione tra la sutura coronale e
quella sagittale.
Nasion: punto mediano di sutura nasofrontale.
Mentoniero: punto mediano sulla protuberanza mentale.
- Posteriormente:
Inon: apice della protuberanza occipitale esterna
Vertex: punto pi alto del cranio, situato medialmente
sulla volta cranica in prossimit della sutura sagittale.
Altri punti interessati al dimorfismo sessuale sono:
- processo stiloideo:
- processo mastoideo.
INDICI CRANIOMETRICI.
SINARTROSI
La maggior parte le sinartrosi sono suture dentate:
- sutura coronale
- sutura sagittale
- sutura lamboidea
- sutura metodica, quando presente, tra i due abbozzi dellosso
frontale.
Una sutura squamosa quella tra losso parietale e la parte squamosa
del temporale.
Nello scheletro facciale, invece, si ha una prevalenza quasi totale di
suture piane:
- solamente larticolazione tra il vomere e il rostro dello sfenoide
una articolazione per schindilesi.
SINCONDROSI
Esiste nel cranio una sola sincondrosi:
- si forma tra la parte basilare dellosso occipitale e il corpo dello
sfenoide.
- Questa sincondrosi si trasforma in sinostosi nellet adulta.
Anche molte altre strutture del viscerocranio e del neurocranio si
trasformano, nellanzianit, in sinostosi.
ARTICOLAZIONE TEMPOROMANDIBOLARE.
Tipo: condiloartrosi doppia (diartrosi).
Stabilita tra:
- fossa mandibolare del temporale
- condilo della mandibola.
Larticolazione temporomandibolare una articolazione doppia perch
tra i due capi articolari presente un disco articolare, composto da
cartilagine fibrosa che suddivide la cavit articolare in due separate
cavit:
- superiormente tra la fossa mandibolare del temporale e la
superficie superiore del disco
- inferiormente tra la superficie inferiore del disco fibrocartilagineo
e il condilo della mandibola.
Le superfici articolari:
- nel temporale composta da:
fossa mandibolare posteriormente
tubercolo articolare anteriormente.
-
Nella mandibola:
MUSCOLI MASTICATORI.
I muscoli masticatori sono muscoli scheletrici che, originati dalle ossa
del cranio, si fissano sulla mandibola agendo sullarticolazione
temporomandibolare.
Sono quattro:
- muscolo temporale
- muscolo pterigoideo laterale
- muscolo pterigoideo mediale
- muscolo massetere.
Il muscolo temporale un ampio muscolo a forma di ventaglio, che
dalla parte laterale del cranio connette il ramo della mandibola:
- origine: linea temporale inferiore, fascia temporale e parte
superiore della fossa temporale
- inserzione: processo coronoideo della mandibola.
- la fascia temporale una robusta lamina fibrosa che origina
dalla linea temporale inferiore e si fissa allarcata zigomatica.
Il muscolo massetere un muscolo di forma rettangolare teso tra
larcata zigomatica e langolo della mandibola. Si distinguono due
porzioni:
- parte superficiele
origine: porzione anteriore del margine inferiore
dellarcata zigomatica
inserzione: si fonde con la parte profonda e si
inseriscono nella tuberosit masseterina del ramo della
mandibola.
- Parte profonda:
Origine: porzione posteriore del margine inferiore
dellarcata zigomatica.
Inserzione: si fonde con la parte superficiale e si
inseriscono nella tuberosit masseterina.
- Funzione: innalzare la mandibola.
muscolo
Temporale, massetere, pterigoideo
mediale.
Pterigoideo laterale, ventre anteriore
del digastrico, miloioideo e
genioioideo.
Pterigoideo laterale
Temporale, fasci posterioi
Pterigoideo laterale e mediale
3) Tronco
COLONNA VERTEBRALE
La colonna vertebrale un complesso osseo che costituisce lo
scheletro assile del rachide, formata da 33-34 ossa articolate tra loro,
chiamate vertebre.
situata nella parte dorsale del tronco e fornisce al corpo sostegno sia
a livello statico che dinamico.
Decorre in senso craniocaudale articolandosi con il collo in posizione
craniale e con losso dellanca in posizione caudale.
Si suddivide in cinque segmenti:
1) tratto cervicale: 7 vertebre (C1 - C7)
2) tratto toracico: 12 vertebre (T1 - T12)
3) tratto lombare: 5 vertebre lombari (L1 L5)
4) tratto sacrale: 5 vertebre fuse assieme a formare losso sacro.
5) Coccige: quattro o 5 vertebre unite a formare il tratto coccigeo.
La colonna vertebrale non rettilinea dal punto di vista fisiologico, ma
presenta alcune curvature normali sul piano sagittale che su quello
frontale.
Sul piano sagittale, secondo Roche-Rigaud si riscontrano:
1) lordosi cervicale: convessit interna del tratto cervicale, 36
2) cifosi toracica: convessit esterna del tratto toracico, 35
3) lordosi lombare: convessit interna del tratto lombare, 50
4) cifosi sacrococcigea: convessit esterna di 50.
I peduncoli:
sono diretti verso lesterno dorsalmente.
le incisure vertebrali superiori sono maggiormente
profonde di quelle inferiori.
Le lamine vertebrali sono larghe e sottili
I processi trasversi:
Formati da due lamie ossee che assieme al peduncolo
formano i fori trasversari, in cui passano i vasi
vertebrali.
Ai lati del foro sono presenti due tubercoli (anteriore e
posteriore).
I processi articolari:
Posti dietro ai processi trasversi
Faccette articolari
superiori piane e inclinate indietro e in alti
inferiori piane e inclinate avanti e in basso.
Il processo spinoso:
Corto e quasi orizzontale
Dalla C2 alla C6 bifido.
Il foro vertebrale ha forma triangolare ed pi ampio rispetto a
quelli degli altri segmenti.
I peduncoli hanno origine dalla parte alta del corpo e hanno una
incisura vertebrale molto profonda.
Le lamine vertebrali sono estese e si sovrappongono a quelle della
vertebra sottostante.
I processi trasversi:
- sviluppati e si dirigono lateralmente e posteriormente
- sulla faccia anteriore delle loro estremit vi sono le faccette
costali del processo trasverso, che si articolano con il
tubercolo costale della costa.
I processi articolari sono verticali superiormente:
- presentano faccette articolari piane e rivestite da cartilagine
ialina
- le faccette articolari superiori sono rivolte posteriormente
- le faccette articolari inferiori sono rivolte anteriormente.
Il processo spinoso molto lungo e inclinato verso il basso.
VERTEBRE TORACICHE
Le vv toraciche hanno tutte un volume maggiore rispetto alle cervicali,
che aumenta in senso cranio-caudale in relazione al peso che debbono
sopportare.
Tutte le 12 vv toraciche si articolano con le coste, quindi presentano
lateralmente delle faccette costali.
Il corpo delle vertebre toraciche:
- cilindrico
- si articola con le coste mediante due faccette costali, superiore
e inferiore, poste vicino ai peduncoli dellarco vertebrale.
Si possono individuare:
- una base superiore
- un apice inferiore
- una faccia ventrale o pelvica
- una faccia dorsale
- due facce laterali
Losso sacro percorso internamente dal canale sacrale, che la
porzione pi caudale del canale vertebrale.
La faccia pelvica concava e rivolta verso il basso:
- presenta quattro rilievi trasversali, dette linee trasverse.
- Alle estremit laterali si trovano file di 4 fori, fori sacrali.
- I fori comunicano con il canale sacrale e danno passaggio a
rami anteriori dei nervi spinali sacrali.
La faccia dorsale convessa e molto accidentata, per la presenza di
numerosi rilievi e depressioni:
- i processi spinosi delle vv sacrali sono visibili sulla linea
mediana nella cresta sacrale mediana.
- A lato della cresta, per la fusione delle lamine delle vertebre, si
formano due docce sacrali.
- A livello delle ultime due vertebre, la cresta e le docce si
interrompono, consentendo lapertura dello iato sacrale.
- A lato delle docce, si presentano due rilievi dovuti alla fusione
dei processi articolari, detti creste sacrali mediali (o
articolari).
- Le creste sacrali mediali, terminano a livello dello iato sacrale
con i corni del sacro.
- Lateralmente alle creste mediali, i fori sacrali posteriori, che
danno passaggio ai rami posteriori dei nervi spinali sacrali.
- Lateralmente ai fori, vi sono le creste laterali sacrali, formate
dalla fusione dei processi mammillari e accessori.
Le facce laterali del sacro sono triangolari e si restringono in senso
craniocaudale:
TORACE
OSSA DEL TORACE
La componente ossea del torace formata dalla gabbia toracica, che
costituita da:
- posteriormente: dalle 12 vertebre toraciche
- lateralmente: dalle 12 coste
- anteriormente: dalle cartilagini costali e dallo sterno.
La gabbia toracica ha la forma di un tronco di cono appiattito in senso
anteroposteriore, con due aperture:
- apertura inferiore del torace, che rappresenta la base inferiore
- apertura superiore del torace, che ne rappresenta lapice
tronco.
La forma della gabbia toracica varia in relazione alla respirazione:
- inspirazione: aumenta il diametro dorsoventrale e le coste si
alzano
- espirazione: diminuisce il diametro dorsoventrale e le coste si
abbassano.
Lapertura inferiore chiusa dal muscolo diaframma, che separa la
cavit toracica da quella addominale, dando il passaggio ad alcuni
organi tra le due cavit (esofago e vasi).
La cupola diaframmatici convessa superiormente e raggiunge la
convessit massima in prossimit del processo tifoideo dello sterno:
CARTILAGINI COSTALI
Le cartilagini costali hanno la forma simile a quelle delle coste da cui
originano:
- Lestremit laterale connessa allestremit anteriore della
costa
- Lestremit mediale articolata con lo sterno mediante artrodie.
- La prima cartilagine costale articolata mediante una
sincondrosi e rappresenta uneccezione.
Nella 8,9,10 costa, la cartilagine costale non si unisce direttamente allo
sterno, ma alla cartilagine della 7 costa mediante dei tratti fibrosi.
Nella 11 e 12 costa, la cartilagine termina libera e appuntita.
STERNO
Lo sterno un osso piatto, impari e mediano, posto nella parte
anteriore nella gabbia toracica.
composto da tre porzioni unite da cartilagine ialina o da tessuto
osseo, che in senso craniocaudale sono:
- manubrio
- corpo
- processo xifoideo.
Lo sterno un osso allungato che presenta concavit dorsale:
- lasse maggiore diretto in senso craniocaudale con
inclinazione ventrale
Il manubrio dello sterno la parte pi larga dellosso:
- sul margine superiore presenta lincisura giugulare.
- Lateralmente allincisura giugulare, le incisure clavicolari.
- Inferiormente, sul margine laterale, sono visibili le incisure
costali, per la prima costa.
- In prossimit del punto di unione tra corpo e manubrio,
lateralmente presente una incisura per la seconda cartilagine
costale.
I mezzi di unione tra le faccette sono dati dalle capsule articolari, che
si inseriscono in vicinanza delle superfici articolari.
LEGAMENTI A DISTANZA
I legamenti a distanza sono legamenti che uniscono parti diverse delle
vertebre e comprendono:
- legamenti gialli
- legamenti interspinosi
- legamento sopraspinoso
- legamenti trasversari.
Il legamenti gialli sono legamenti rettangolari tesi tra il margine
inferiore di una lamina vertebrale e il margine inferiore della
soprastante:
- sono due per ogni coppia di vertebre (Dx e sx) e chiudono lo
spazio interposto tra le lamine
- il loro nome dovuto al colore, il quale dipende dalla ricchezza
di fibre elastiche.
- Delimitano posteriormente il canale vertebrale.
I legamenti interspinosi sono tesi tra i vari processi spinosi:
- continuano ventralmente nei legamenti gialli
Il legamento sopraspinoso un cordone fibroso teso dallosso
occipitale fino alla faccia dorsale del sacro:
- unisce gli apici dei processi spinosi
- in avanti si fonde con il margine posteriore dei legamenti
interspinosi.
- Diventa molto spesso in posizione caudale a formare il
legamento nucale:
Teso tra la protuberanza occipitale esterna e il processo
spinoso della settima vertebra cervicale.
I legamenti intertrasversari sono fasci fibrosi che uniscono gli apici
dei processi trasversi:
- poco sviluppati nel segmento cervicale
- aumentano nel tratto lombare e toracico.
- Nel lombare sono tesi tra:
Processo costiforme della vertebra superiore
ARTICOLAZIONE SACROCOCCIGEA
una sinfisi che si stabilisce tra:
- faccetta articolare sullapice del sacro
- faccia intervertebrale superiore della prima vertebra coccigea.
Tra le superfici articolari frapposto un disco fibrocartilagineo.
Larticolazione rinforzata da cinque legamenti:
- legamento sacrococcigea anteriore: teso tra la faccia pelvica
del sacro e la faccia anteriore del coccige.
ARTICOLAZIONI COSTOVERTEBRALI.
Le coste si articolano posteriormente con le vertebre in due punti,
quindi vi sono due tipi di articolazioni costovertebrali:
- articolazione della testa della costa: articolazione della testa
della costa con le faccette articolari costali sui corpi vertebrali.
- Articolazione costo-trasversaria: articolazione del tubercolo
costale con il processo trasverso delle vertebre toraciche.
Larticolazione della testa della costa:
- tipo: artrodie doppie
- si stabilisce tra la testa della costa e le faccette articolari costali
(inferiore e superiore) delle vertebre contigue.
- La prima, lundicesima e la dodicesima costa si articolano con
una sola faccia articolare laterale sul corpo vertebrale.
Le superfici articolari sono chiuse da una capsula articolare:
- si inserisce in vicinanza della rima articolare
- esternamente rinforzata dal legamento raggiato.
- Allinterno della capsula presente il legamento
intraarticolare, che divide in due settori la cavit articolare, teso
tra:
ARTICOLAZIONI STERNOCOSTALI
Sono artrodie doppie che si stabiliscono tra:
- cartilagini costali delle coste vere
- incisure costali dello sterno.
Larticolazione manubriosternale:
- una sinfisi, in cui presente un disco fibroso tra le due unit
ossee
- i fasci fibrosi del periostio fungono da rinforzo come dei
legamenti.
Larticolazione xifosternale:
- una sincondrosi che si trasforma in sinostosi nelladulto.
- Si forma tra il corpo dello sterno e il processo xifoideo.
MOVIMENTI DELLE ARTICOLAZIONI DEL TORACE
Le faccette articolari sono generalmente piane, nelle articolazioni tra le
coste e le vertebre, e tra le coste e lo sterno:
- permesso leggero scivolamento
- il movimento dipende dalla somma complessiva dei movimenti
delle 12 articolazioni.
- I movimenti permettono di abbassare e innalzare la gabbia
toracica, consentendo la respirazione.
- Nella respirazione si ha una rotazione delle coste a livello del
collo.
La parte trasversa:
- origine: processi spinosi e legamenti interspinosi delle vertebre
da C7 a T3.
- Inserzione: sul margine mediale dellacromion (scapola) e sul
margine posteriore della spina della scapola.
La parte ascendente:
- origine: processi interspinosi e legamenti trasversi delle
vertebre toraciche dalla T3 alla T12.
- Inserzione: nel margine mediale della scapola, nel punto in cui
diparte la spina.
Azione: Il muscolo trapezio ha origine e inserzione interscambiabili, a
seconda del movimento che deve compiere, poich prende un punto
fisso differente:
- se il punto fisso sulla colonna:
parte discendente >> innalza la scapola
parte trasversa >> sposta medialmente la scapola
parte ascendente >> abbassa la scapola.
- Se il punto fisso la scapola:
Se si contrae da una sola parte >> inclina la testa dal
lato di contrazione
Se si contrae bilateralmente solleva il tronco.
GRANDE DORSALE
Il grande dorsale un muscolo appiattito che si trova nello strato pi
superficiale dei muscoli spino appendicolari. Ha forma triangolare e
riveste la parte postero-laterale della regione lombare:
- origine: tutto il muscolo confluisce nella fascia toracolombare,
che si lega a:
processi spinosi delle ultime 6/7 vertebre toraciche
I muscoli del piano intermedio sono detti anche spino costali, poich
uniscono la colonna vertebrale alle coste.
Sono muscoli dai ventri appiattiti, posti profondamente ai muscoli
spinoappendicolari. Sono uniti dalla lamina posteriore della fascia
toracolombare e sono:
- dentato posteriore inferiore
- dentato posteriore superiore.
Il muscolo dentato posteriore superiore:
- origine: processi spinosi delle ultime due vertebre cervicali e
dalle prime due toraciche
- direzione: i fasci si dirigono in basso e lateralmente.
- inserzione: faccia esterna delle coste, dalla seconda alla quinta
- azione: solleva le coste (atto dellinspirazione).
Il muscolo dentato posteriore inferiore:
- origine: lamina posteriore della fascia toracolombare
- direzione: si porta in alto e lateralmente
- inserzione: faccia esterna delle ultime quattro coste.
- Azione: abbassa le coste (muscolo espiratorio).
MUSCOLI SPINOTRASVERSARI.
I muscoli spinotrasversari sono rappresentati da:
- Muscolo splenio della testa
- Muscolo splenio del collo.
Il muscolo splenio della testa situato
- Profondamente al trapezio, allo sternocleidomastoideo e al
dentato posteriore superiore
- Superficialmente al muscolo erettore della colonna.
Origine: parte inferiore del legamento nucale e processi spinosi della
vertebra prominente, delle T1 e T2.
Direzione: si dirige in alto e lateralmente.
Inserzione: due terzi anteriori della linea nucale superiore e al
processo mastoideo del temporale.
Azione: dipende dalla relazione con il controlaterale:
- inclina la testa dirigendola dal proprio lato se si contrae da una
parte sola,
- se si contrae da entrambe i lati, provoca lestensione della testa.
Il muscolo splenio del collo situato:
- profondamente a dentato posteriore superiore e romboidi
- superficialmente al muscolo erettore della colonna.
La topografia del muscolo splenio del collo
- Origine: processi spinosi della T3,T4 e T5
- Direzione: in alto e lateralmente
- Inserzione: processi trasversi delle prime tre vertebre cervicali.
- Azione: estende il tratto cervicale della colonna.
MUSCOLO ERETTORE DELLA COLONNA
Il muscolo erettore della colonna un lungo muscolo, esteso dal
sacro alla nuca, in cui si possono distinguere tre parti:
MUSCOLI TRASVERSOSPINALI
I muscoli trasversospinali si estendono dal sacro alla base del cranio
e sono posti profondamente al muscolo erettore della colonna.
Originano dai processi trasversi delle vertebre e si inseriscono nei
processi spinosi.
Sono divisi in tre parti:
- muscoli semispinali
- muscoli multifidi
- muscoli rotatori
Il muscolo semispinale il muscolo pi superficiale ed costituito da:
- muscolo semispinale del torace:
origine: processi trasversi delle ultime tre vertebre
toraciche
inserzione: prime sei vertebre toraciche e ultime due
cervicali.
- Muscolo semispinale del collo:
Origina: dai processi trasversi delle prime 6 vertebre
toraciche
Inserzione: processi spinosi delle vertebre cervicali (C2C5).
- Muscolo semispinale della testa:
Origine: dai processi trasversi delle vertebre da C4 a T6
Inserzione: sulla squama dellosso occipitale, tra le due
linee nucali.
Il muscolo multifido anchesso suddiviso in tre parti:
- Muscolo multifido del torace.
- Muscolo multifido del collo.
- Muscolo multifido della testa.
I fasci del muscolo multifido si estendono dalla faccia posteriore del
sacro allasse:
- sono piccoli fasci muscolari che hanno.
MUSCOLI INTERSPINOSI
I muscoli interspinosi sono muscoli che si posizionano lateralmente
ai legamenti interspinosi e hanno:
- origine: sul processo spinoso, nella faccia superiore
- inserzione: sul processo spinoso della vertebra soprastante,
nella faccia inferiore.
- Azione: sono estensori della colonna.
MUSCOLI INTERTRASVERSARI
I muscoli intertrasversari sono tesi tra i processi trasversi delle
vertebre contigue.
MUSCOLI SOTTOIOIDEI.
I muscoli sottoioidei sono quattro muscoli pari, posti tra losso ioide e
il tronco rivestiti da guaine fasciali che derivano dalla fascia cervicale
media.
I muscoli sottoioidei comprendono:
- muscolo sternoioideo: il pi mediale e unisce lo sterno e la
clavicola allosso ioide
- muscolo omoioideo: unisce losso ioide alla scapola. pi
laterale dello sternoioideo. un muscolo digastrico, costituito
da:
ventre superiore, si inserisce medialmente sullosso
ioide.
tendine intermedio. Posta sotto lo sternocleidomastoideo
ventre inferiore, lorigine, sullincisura del margine
superiore della clavicola.
- Muscolo sternotiroioideo: situato profondamente al muscolo
sternoioideo e unisce lo sterno alla laringe. Origina dallo sterno
e si inserisce sulla linea esterna della cartilagine della laringe.
- Muscolo tiroioideo: la continuazione superiore del muscolo
sternotiroioideo, che raggiunge losso ioide.
MUSCOLI PREVERTEBRALI.
I muscoli prevertebrali sono muscoli situati profondamente nel collo,
anteriormente al rachide cervicale, ricoperti dalla fascia cervicale
profonda.
Comprendono i muscoli:
- retto anteriore della testa
MUSCOLI SCALENI.
I muscoli scaleni sono situati profondamente allo
sternocleidomastoideo, lateralmente alla colonna vertebrale nel tratto
cervicale:
- Collegano le vertebre cervicali alle prime due coste.
- Sono tre muscoli detti:
Muscolo scaleno anteriore
Muscolo scaleno medio.
Muscolo scaleno posteriore
Il muscolo scaleno anteriore:
MUSCOLI SUBOCCIPITALI
I muscoli suboccipitali sono posti profondamente attorno alla colonna
cervicale. Uniscono le prime due vertebre alla superficie inferiore
dellosso occipitale.
I muscoli suboccipitali comprendono:
- piccolo retto posteriore della testa: origina con unapertura a
ventaglio dal tubercolo posteriore dellatlante e si inserisce sotto la
linea nucale inferiore
- grande retto posteriore della testa: pi superficiale rispetto al piccolo
retto posteriore, origina dal processo spinoso dellepistrofeo e si
inserisce lateralmente al piccolo retto.
- Obliquo superiore della testa: origina dalle masse laterali e sin
inserisce a fianco al muscolo grande retto sulla squama delloccipitale.
- Obliquo inferiore della testa: origina dalla parete laterale del
processo spinoso dellepistrofeo e si inserisce sulla massa laterale
dellatlante.
Dalla faccia inferiore del legamento inguinale parte larco ileo pettineo.
CANALE INGUINALE
Il canale inguinale un passaggio posto tra:
- il margine inferiore e le aponeurosi dei muscoli larghi
delladdome,
- legamento inguinale.
Nel maschio: da passaggio alla gonade nel feto che deve raggiungere
lo scroto e nelladulto al cordone spermatico. Il canale pi corto
rispetto alla femmina (circa 4 cm) e pi ampio.
Nella femmina: attraversato dal legamento rotondo dellutero. Il
canale pi lungo e pi stretto.
Nel canale inguinale si possono descrivere:
- due aperture: anello inguinale superficiale e anello inguinale
profondo.
- 4 pareti: inferiore, superiore anteriore e posteriore.
Lanello inguinale superficiale formato dalla porzione inferiore
dellaponeurosi del muscolo obliquo esterno delladdome:
- pilastro laterale: formato dalle fibre che dipartono dalla spina
iliaca e si dirigono verso il tubercolo pubico
- pilastro mediale: fibre che raggiungono la sinfisi pubica.
- Fibre intercurali: sono fibre perpendicolari ai pilastri che
chiudono superiormente e lateralmente la fessura delle fibre che
costituiscono i pilastri.
- Legamento inguinale riflesso: deriva dalle fibre dellaponeurosi
dellobliquo esterno controlaterale che superano la linea
mediana. Delimita medialmente lanello.