C. Amirante, Dalla forma stato alla forma mercato, Torino, Giappichelli, 2008, p.xiv.
Di Carlo Amirante vedi il saggio Globalization, the market, the european community. A new economy, new
society, new democracy?, in International problems, n. 1-2/2002.
5
Su questo aspetto, ed a partire dal caso italiano, vedi il lavoro di Mauro Calise, La Costituzione Silenziosa.
Geografia dei nuovi poteri, Roma-Bari, Laterza, 1998. Sulle nuove sfide della riflessione costituzionale vedi il
testo di C. Amirante, Costituzionalismo e costituzioni nel nuovo contesto europeo, Torin, Giappichelli, 2003.
6
Vedi i saggi di G. Borrelli, Dal cittadino immaginario della modernit alle politiche di singolarit, in
Singolari intrecci. Modi del patire e pratiche di libert, Napoli, Filema, 2001, pp. 9-41; e Oltre lo stato
deccezione ed i poteri demergenza: conservazione ed innovazione nelle trasformazioni delle post-democrazie,
in Eccezione, a cura di V. Dini, Napoli, Dante & Descartes, 2006, pp, 11-34.
7
Sul passaggio dal government statale alla governance vedi: J.N. Rosenau / E.-O. Czempiel, Governance
Without Government: Order and Change in World Politics, Cambridge, CUP, 1992. Vedi anche il testo di C.
Amirante, Unioni sovranazionali e riorganizzazione costituzionale dello stato, Torino, Giappichelli, 2001.
4
politica occidentale e moderna. Tuttavia, agli inizi degli anni 70 del secolo
scorso laccelerarsi dei processi di trasformazione e integrazione economica
promossa dai fenomeni della globalizzazione finanziaria e comunicativa, e il
concomitante nuovo slancio della opposizione sociale e politica anti-capitalista e
socialista, ha spinto verso una profonda riorganizzazione delle ragioni del
mercato nel rapporto con quelle della politica8. La politica democratica,
prevalentemente centrata sulla mediazione tra opzioni universalistiche diverse
espresse dai partiti di massa, favoriva politiche di sviluppo economico e di
redistribuzione delle ricchezze, con lobiettivo prevalente di contenere e
indirizzare i conflitti in atto. La fine della contrapposizione tra Est e Ovest, con la
decisa affermazione delleconomia di mercato e dei principi della liberaldemocrazia, ha dato avvio ad una radicale trasformazione nelle forme della
decisione politica e del governo di uomini e popolazioni.
Un primo momento di rilievo stato la tematizzazione dellidea di
governabilit fatta dalla Commissione Trilaterale; fondata nel 1973 da David
Rockefeller e da personaggi della politica e della finanza mondiale per garantire
una pi stretta cooperazione economica e politica tra USA, Giappone e Europa.
Per prima questa commissione ha spostato gli accenti della politica democratica
dagli istituti della rappresentanza e quindi dalle forme tradizionali della
legittimit rappresentativa verso processi di accentramento esecutivo e di
politiche regolative che garantissero maggiore stabilit ed efficacia ai processi
decisionali in un rapporto sempre pi stretto con leconomia di mercato. In
questo percorso di messa in discussione delle procedure del governo
democratico-rappresentativo, attraverso le categorie di governabilit e di
direzione politica, si aperta la strada alla governance.
Quella di governance unespressione ambigua e indefinita che rappresenta
insieme con quello altrettanto ambiguo di sviluppo un termine ricorrente nei
documenti di istituti e agenzie internazionali come lONU, il OMC, la Banca
Mondiale, lOCSE, LUnione Europea; quasi una sorta di pass-partout
dellinnovazione e della riforma politica e sociale. Con governance si vuole
intendere una forma, uno stile di governo differente e spesso alternativo a quello
del government9. Orizzontale, flessibile e inclusiva, irrimediabilmente refrattaria
a qualunque nettezza definitoria la prima. Gerarchico, rigido e accentrato il
secondo. La governance si auto-rappresenta, quindi, come un insieme multiforme
di processi e strutture regolative e organizzative che non sono riducibili al mero
8
Tra i tanti lavori a riguardo segnalo: Christian Marazzi, Il posto dei calzini. La svolta linguistica delleconomia
e i suoi effetti sulla politica, Torino, Bollati Boringhieri, 1994; Carlo Vercellone (a cura di), Capitalismo
Cognitivo. Conoscenza e finanza nellepoca post-fordista, Roma, Manifestolibri, 2006.
9
Come introduzione alla governance vedi i volumi Governance, a cura di Salvo Vaccaro, Milano, Mimesis,
2007; e Governance, a cura di G. Borrelli, Napoli, Dante & Descartes, 2004 e i saggi di Silvano Belligni, Mrs
Governance, I presume in Meridiana, 50-51, 2004, pp. 181-209; di Mauro Calise, Tra governo e governance:
la costituzione nelle democrazie contemporanee, in La Nuova Et delle Costituzioni, a cura di L. Ornaghi,
Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 121-143.
funzionali dei processi decisionali la cui ragione profonda nella relazione tra
politiche e mercato10.
Linclusione degli attori nelle procedure della governance allora il frutto di
scelte funzionali e operative svolte dai nodi di una rete informale che
espressione di una societ civile di mercato. Essa presuppone, quindi,
uninterazione orizzontale tra attori collettivi solo apparentemente eguali e
consensuali. Le relazioni di tipo formale sono scavalcate dalla negoziazione
continua tra le parti, rendendo le risorse di partenza e le capacit relazionali e
informazionali degli attori la caratteristica predominante per la gestione efficace
dei rapporti. Alla condizione di presunta imparzialit offerta da un quadro di
regole comuni e condivise definite ex post in base alla natura degli interessi
rappresentati, si affianca la realt, naturalmente diseguale, della negoziazione tra
attori dotati di risorse e capabilities diverse.
Lobiettivo delle procedure della governance non quindi lallargamento
della partecipazione o della cooperazione, quanto il costruire un sufficiente
consenso intorno alle politiche da implementare attraverso meccanismi
differenziati di inclusione funzionale degli interessi. Esemplari, in tal senso, sono
i documenti relativi ai tentativi di riforma della governance europea seguiti al
Libro Bianco del 2001 che mostrano come gli strumenti messi in campo, dalle
consultazioni allargate al ricorso ad authorities, expertise o comunit epistemiche
rappresentino degli strumenti per lattuazione non conflittuale di policies
piuttosto che dispositivi finalizzati allallargamento della partecipazione
democratica11. Esemplari sono pure le politiche di governance idrica in atto in
Israele e Palestina, che propongono un modello di gestione dei conflitti e un
progetto di cooperazione tra gli attori funzionali alla risoluzione dello scontro tra
le due parti a partire da un quadro politico pre-determinato12. La soluzione
equa e negoziata gi data in partenza, e la consensualit e la cooperazione
costituiscono in realt gli strumenti di attuazione dei politiche fortemente
territorializzate e statalizzate. La commistione tra politiche di integrazione
funzionale degli attori e le politiche di controllo territoriale e di gestione delle
10
C. Amirante, Principles, Values, Rights, Duties, Social Needs and the Interpretation of the Constitution. The
Hegemony of Governance and Multi-Level Constitutionalism in a Globalised World? in AaVv, Challenges of
Multi-Level Constitutionalism(21st World Congress Lund, Sweden 12-18 August 2003) Cracow, Poland 2004,
pp. 171ss.
11
I documenti cui fare riferimento sono: Un Libro Bianco sul sistema di governo di governo europeo:
Approfondire la democrazia nellUnione Europea. Programma di lavoro, SEC (2000) 1547/7 def.; COM
(2001), Libro Bianco sulla Governance Europea, COM (2001) 428 final; COM (2002), European Regulatory
Agencies - Communication from the Commission. The operating framework for the European Regulatory
Agencies, COM (2002) 718 def.; COM (2002b), On the collection and use of Expertise by the Commission:
principles and guidelines. Improving the knowledge base for better policies, COM (2002), 713 def.; COM
(2002c), Verso una cultura di maggiore consultazione e dialogo. Principi generali e requisiti minimi per la
consultazione delle parti interessate ad opera della Commissione, COM (2002) 704 def.; COM (2002d), Per
Legiferare meglio, COM (2002) 275 def.
12
Importante il volume di Serena Marcen, Le tecnologie politiche dellacqua. Governance e conflitti in
Palestina, Milano, Mimesis, 2005.
19
Vedi il capitolo Sistema penale massimo e cittadinanza minima? che chiude il volume di Carlo Amirante,
Forma stato e forma mercato, cit.