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Sulla manutenzione abbiamo già detto. Un discorso a parte meritano le coperture assicurative del
patrimonio (pubblico e privato) contro le calamità naturali.
Abbiamo una certezza: a dicembre 2008 l'inventario del patrimonio non è pronto. A parte il mancato
adempimento ad un obbligo di legge (non è questo che ci interessa), c'è spazio per qualche curiosità:
1. se non conosco l'esatta consistenza dei beni patrimoniali, ossia se non ho un inventario con una stima
puntuale ed aggiornata del valore dei singoli fabbricati, come posso stipulare un contratto di assicurazione
contro gli eventi naturali? O dobbiamo pensare che non fossero assicurati?
2. se non c'è un inventario, è da presumere che i beni fossero riportati in bilancio al costo storico (di
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argomento 4 (sicurezza e prevenzione)
costruzione o d'acquisto). Se riscuoto un certo fitto da un fabbricato, la sua redditività è adeguata? In ogni
caso, quanto rendeva il patrimonio (pubblico) provinciale prima del sisma? Oggi siamo in grado di
quantificare la perdita (patrimoniale e reddituale) dovuta al sisma?
Forse sono preoccupazioni infondate; però sarebbe interessante sapere qualcosa di più sull'argomento.
Nessuna speculazione: il terremoto non era e non è prevedibile. Quello che non deve sorprenderci,
però, è la certezza di vivere in un territorio ad altissimo rischio.
Intanto, cosa ne pensate? E i nostri candidati consiglieri cosa ne pensano? Come vedono una
Provincia-broker? La Provincia (o anche un altro ente locale) contratta con le compagnie assicurative le
polizze agevolate per la comunità, a copertura dei rischi da calamità naturali, con sconti evidenti grazie alle
economie di scala.
Cogliamo tre piccioni con una fava!
Le assicurazioni sottoscrivono le polizze scontate solo se l'ente locale si comporta in modo virtuoso
(evita abusivismo, non consente costruzioni in zone a rischio, adempie agli obblighi di legge, programma e
mette in atto le necessarie manutenzioni sul patrimonio, ecc.).
Nello stesso tempo i cittadini -che sono comunque obbligati ad assicurarsi- hanno accesso alle tariffe
agevolate solo se rispettano le regole (niente abusi, strutture a norma, ecc.).
Lo Stato (cioè NOI) non tira fuori tanti bei soldini. E, non ultimo, il territorio ed il patrimonio (sempre NOI)
se ne giovano.
Cittadini meno irresponsabili (per obbligo), territorio più tutelato, minore (forse nulla) la spesa per
lo Stato.
Parliamone.
A voi la tastiera!
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