Abract
La ricerca condotta ha analizzato due forme di impegno lavorativo che, in
letteratura, sembrano rappresentare due facce della stessa medaglia per i loro
effetti opposti a livello organizzativo e personale: Workaholism, definito come
dipendenza da lavoro e quindi lato negativo, e Work engagement, forma di
impegno sano e quindi lato positivo. L indagine empirica condotta su 60 coppie
di lavoratori, ha analizzato gli effetti di Workaholism e Work engagement sulla
soddisfazione familiare propria e del/la proprio/a partner. La ricerca ha
evidenziato che un eccessivo impegno nel proprio lavoro, soprattutto quando
legato a comportamenti malsani come nel caso del workaholism, pu portare
a conseguenze negative a livello familiare, attraverso forme di conflitto tra la
sfera lavorativa e quella familiare.
Un dato molto importante che emerge da questo studio la differenza di genere
sugli effetti che workaholism e work engagement hanno sulla soddisfazione
familiare.
The research has focused on two forms of work commitment that, in the
literature, seem to represent two sides of the same coin for their opposite
effects in terms of working and personal life: Workaholism, defined as work
addiction, represents the negative side, and Work Engagement, as a form of
positive commitment, represents the healthy side. The empirical survey
conducted on 60 dual-earner couples, analyzed the effects of Workaholism and
Work engagement on own family satisfaction and on the partners once. As
revealed by the empirical survey conducted, excessive engagement in their
work, especially when it is linked to "unhealthy behaviors" such as in the case of
workaholism, can lead to negative consequences in the familiar domain,
through forms of conflict between the working sphere and the family.
A very important result that emerges from this study is the gender difference on
the effects that workaholism and work engagement have on family satisfaction.
Parole chiave: Workaholism, Work engagement, Dark Side, Family
Satisfaction, Work-Family Conflict
1- Introduzione
Il presente studio volto ad approfondire la relazione tra le due forme di
impegno lavorativo, Workaholism e Work engagement, e la soddisfazione
familiare e se questa relazione possa essere mediata dal conflitto lavorofamiglia. Inoltre si intende rilevare in che misura il Work engagement e il
Workaholism, e la loro relazione con il conflitto lavoro-famiglia, possano avere
un effetto di crossover e quindi ridurre la soddisfazione familiare del partner. A
questo scopo stata svolta unindagine empirica su 60 coppie di lavoratori
(N=120) provenienti da realt organizzative e lavorative differenti.
Elemento distintivo dello studio quello di aver affiancato alle autovalutazioni,
eterovalutazioni da parte del partner. Com noto, tale metodologia, permette di
ridurre la varianza comune di metodo.
Sulla base dei contributi pi recenti presenti in letteratura (Bakker et al., 2011;
George, 2011; Arabzadegan et al., 2012a, 2012b) e della teoria della
conservazione delle risorse, possibile ritenere che ci sia un lato oscuro del
work engagement, ovvero che i lavoratori altamente engaged sacrifichino alcuni
aspetti della loro vita, come la famiglia, per dedicarsi di pi al lavoro in quanto
sono cos entusiasti del loro lavoro da addossarsi compiti supplementari e
quindi lavoro straordinario (Maslach, 2011; Sonnentag, 2011; Halbesleben et
al., 2009). La motivazione a questo eccesso di lavoro rimane comunque
differente da quella che spinge i lavoratori workaholics, ma a livello familiare i
loro effetti potrebbero avvicinarsi, in quanto entrambi sarebbero portati ad
esperire conflitto lavoro-famiglia, in particolare in due delle sue forme (timebased e strain-based), dovuto ad un maggior numero di risorse utilizzate in
ambito lavorativo rispetto al familiare, e questo potrebbe non essere visto
1995, in Ford et al., 2007) e quindi il loro livello di stress, e relativo conflitto,
potrebbe essere maggiormente influenzato dalle richieste lavorative rispetto a
quelle familiari, come avviene nel nostro caso in situazioni di dipendenza da
lavoro.
H1a: relazione positiva tra il workaholism e il conflitto lavoro-famiglia basato
sullo strain.
H1b: relazione positiva tra workaholism e conflitto lavoro-famiglia basato sul
tempo.
Ci si aspetta poi che il conflitto lavoro-famiglia, come dimostrato in alcuni studi
(Ford et al., 2007; Matthews et al, 2012; Fiksenbaum, 2013; Bakker et al.,
2014), riduca la soddisfazione familiare.
H2a: relazione negativa tra il conflitto lavoro-famiglia basato sullo strain e la
soddisfazione familiare.
H2b: relazione negativa tra il conflitto lavoro-famiglia basato sul tempo e la
soddisfazione familiare.
Infine possibile ipotizzare, sulla base di ricerche precedenti (Burke, 2000;
Andreassen et al., 2007; Bakker et al., 2014) che ci sia una relazione diretta e
negativa tra il workaholism e la soddisfazione familiare, ovvero che alti livelli di
workaholism riducano la soddisfazione per la propria situazione familiare. In
linea generale, anche Shimazu, Schaufeli, Kubota e Kawakami (2012) hanno
riscontrato che alti livelli di workaholism sono legati ad una diminuzione della
soddisfazione per la propria vita in generale. Bakker et al. (2009) hanno inoltre
trovato delle differenze di genere in questa relazione diretta: gli uomini
workaholic infatti, a differenza delle donne, non hanno riportato una riduzione
della soddisfazione familiare e questa relazione, seppur non significativa,
risultata essere positiva. Ci si aspetta quindi che il workaholism abbia una
relazione diretta e negativa con la soddisfazione familiare e che questa
relazione sia pi debole per gli uomini, come dimostrato da Bakker et al. (2009).
2- Metodo
2.1- Strumento
Per la raccolta dei dati stato messo a punto un questionario ad hoc,
comprensivo delle seguenti dimensioni.
DIMENSIONE VIGORE
Item 1_1
Item 1_2
Item 1_3
Item 1_4
Item 1_5
Item 1_6
Item 1_7
Item 1_8
Item 1_9
Item 2_2
Item 2_3
Item 2_4
Item 2_5
Item 2_6
Item 2_7
Item 2_8
Item 2_9
Item
2_10
Item 3a_5 Non ho lenergia per impegnarmi in attivit del tempo libero
con la mia famiglia a causa del mio lavoro
Item 3a_7 Non riesco a rilassarmi a casa a causa dei miei obblighi
lavorativi
TIME-BASED
Item 3a_3 Devo cancellare gli appuntamenti con la mia famiglia a
causa di impegni legati al lavoro
Item 3a_4 Il mio lavoro rende difficile soddisfare i miei impegni
familiari
Item 3a_6 Devo lavorare cos duramente che non ho tempo per i miei
hobbies
Item 3a_8 Il mio lavoro richiede del tempo che vorrei trascorrere con
la mia famiglia
Infine lultima parte del questionario era volta a rilevare informazioni socioanagrafiche sul rispondente, in particolare: genere, et, titolo di studio,
posizione o qualifica ricoperta allinterno della propria organizzazione, tipologia
del contratto (tempo determinato, tempo indeterminato, altre forme contrattuali
come contratto atipico, a progetto, a chiamata), tempo di lavoro (part time, full
time), ore di lavoro in media alla settimana, ore dedicate al lavoro a casa,
ovvero al di fuori del contesto lavorativo, a settimana, e se il rispondente lavora
nello stesso posto di lavoro del partner o svolge la sua stessa professione.
2.2 - Partecipanti
I dati sono stati raccolti attraverso un campione di convenienza. I questionari
sono stati consegnati a 60 coppie di lavoratori (N=120). Il criterio di inclusione
prevedeva che le coppie fossero caratterizzate da partner conviventi, entrambi
lavoratori (non in pensione); non era dunque obbligatorio il matrimonio, ma
essere coppie di fatto. Per la somministrazione dei questionari ho preso
appuntamento con ogni coppia specificando gli obiettivi generali dello studio,
inoltre la compilazione dei questionari avvenuta rigorosamente in mia
presenza in modo tale che se ci fossero state delle incomprensioni nelle
domande e/o nelle risposte potevo dare delle delucidazioni.
donne non hanno effetti sul conflitto lavoro-famiglia ribadendo quindi, come
sostenuto da Pleck (1971, in Ford et al., 2007) e dalla recente indagine
effettuata su LinkedIn, che le donne riescono a conciliare la sfera lavorativa e
quella familiare e non permettono perci alle richieste lavorative di interferire
con la loro vita privata perch questo genererebbe conflitto. Appare dunque
fondamentale che questo non avvenga nelle donne in quanto, trovando
conferma le ipotesi 2a/2b e 8a/8b, risulta chiaro che il conflitto lavoro-famiglia
basato sullo strain (r=-.430; p=.001) e il conflitto lavoro-famiglia basato sul
tempo ancor di pi (r=-.610; p=.000) possano avere effetti molto forti e negativi
sulla soddisfazione familiare. Perci nelle donne unalta percezione di
interferenze tra il proprio lavoro e la vita privata porta ad una marcata riduzione
della propria soddisfazione familiare. Un risultato altres interessante si verifica
quando si rilevano gli effetti del work engagement della donna sulla
soddisfazione familiare del partner. Dai risultati infatti emerso che il work
engagement della donna non correla con la soddisfazione del partner (r=.064;
p=.628) ma che comunque questa relazione positiva e quindi il work
engagement va nella direzione di un aumento della soddisfazione del partner.
ruolo del conflitto lavoro-famiglia basato sul tempo delluomo nella relazione tra
workaholism delluomo e soddisfazione familiare della partner.
Per il work engagement, al fine di testare le ipotesi 7a/7b, 8a/8b e 9a/9b per il
genere maschile, si stima un modello saturo (modello 3), in cui il Work
engagement delluomo la variabile indipendente, il conflitto lavoro famiglia
basato sullo strain e il conflitto lavoro famiglia basato sul tempo dello stesso
sono i due mediatori, mentre la sua soddisfazione familiare la variabile
dipendente. Dai risultati emerso che il work engagement delluomo non
associato al conflitto basato sullo strain, non trovando conferma quindi lipotesi
7a, mentre lassociazione tra work engagement delluomo e conflitto basato sul
tempo positiva ma marginalmente significativa, sebbene il coefficiente
standardizzato sia di moderata intensit, e trova quindi conferma lipotesi 7b.
Sia il conflitto basato sullo strain che il conflitto basato sul tempo sono associati
negativamente alla soddisfazione familiare delluomo, confermando quindi le
ipotesi 8a e 8b. In aggiunta, il work engagement per il genere maschile esercita
un effetto diretto positivo sulla soddisfazione familiare dello stesso,
confermando lipotesi 9a.
Complessivamente, il conflitto basato sullo strain non media la relazione tra
work engagement e soddisfazione familiare. In aggiunta, la mediazione per il
conflitto basato sul tempo parzialmente supportata. Pertanto, il modello
sembra suggerire che il conflitto basato sul tempo medi parzialmente la
relazione tra work engagement delluomo e soddisfazione familiare dello stesso,
quindi lipotesi 9b viene parzialmente confermata.
Inoltre al fine di testare le ipotesi 10a/10b, 11a/11b e 12a/12b per il genere
maschile, si stima un modello saturo (modello 4), in cui il Work engagement
delluomo la variabile indipendente, il conflitto lavoro famiglia basato sullo
strain e il conflitto lavoro famiglia basato sul tempo dello stesso sono i due
mediatori, mentre la soddisfazione familiare della partner la variabile
dipendente. Il work engagement delluomo non risulta essere associato al
conflitto lavoro-famiglia basato sullo strain, non confermando quindi lipotesi
10a, mentre lassociazione tra work engagement e conflitto basato sul tempo
sia positiva ma marginalmente significativa, confermando lipotesi 10b. Inoltre, il
4- Discussione
Da questo studio possibile vedere come Workaholism e Work engagement si
differenzino per gli effetti che possono avere a livello familiare. Pur avendo
riscontrato che un eccesso di lavoro pu portare ad una percezione di conflitto
tra il lavoro e la famiglia basato sul tempo, e quindi ad una riduzione della
soddisfazione familiare propria e del partner, possibile vedere che risulta pi
conveniente per la famiglia, cos come per lorganizzazione, promuovere il Work
engagement allinterno delle organizzazione e prevenire il Workaholism.
Per il genere maschile importante sottolineare che il workaholism ha effetti
negativi sulla propria soddisfazione familiare, mediati parzialmente dal conflitto
lavoro-famiglia, e sulla soddisfazione familiare della partner, totalmente mediati
dal conflitto lavoro-famiglia. Rimane comunque una relazione diretta positiva tra
il workaholism e la soddisfazione familiare, e questo probabilmente dovuto al
fatto che il dipendente da lavoro non riconosce a pieno la negativit dei propri
comportamenti e quindi, essendo il lavoro una parte fondamentale della vita
delle persone, potrebbe portare a percepire una maggior soddisfazione per la
propria vita familiare, data anche da una serie di benefici a livello socioeconomico che possono provenire da questa dipendenza, ad esempio un
salario pi alto per gli straordinari e quindi uno status sociale pi elevato.
Questo si va ad aggiungere ad un serie di altre conseguenze deleterie del
workaholism, come ad esempio esaurimento, sia emotivo che cognitivo
(Shimazu & Schaufeli, 2009; Taris et al., 2005) e conflitto con i colleghi (Porter,
2001, in De Carlo et al., 2013).
Per il genere femminile questo effetto negativo non si verifica con la propria
soddisfazione, ma se si misura la soddisfazione del proprio partner i risultati
ottenuti indicano altro. Dalla verifica del modello 5 infatti emerso che il
workaholism della donna influenza negativamente e direttamente, quindi non
tramite la mediazione del conflitto lavoro-famiglia, la soddisfazione familiare
delluomo. Questo sta a significare che alti livelli di workaholism nella donna
porterebbero ad una riduzione della soddisfazione per la famiglia nel partner,
confermando quindi gli effetti marcatamente negativi del workaholism.
Risultati altrettanto interessanti sono stati riscontrati per il work engagement,
infatti anche per il work engagement sono state trovate differenze di genere.
Nelle donne il work engagement ha una correlazione positiva con la propria
soddisfazione familiare ma questa non viene confermata dalla verifica dei
modelli, perci il work engagement non sembra avere effetti sulla propria
soddisfazione familiare, cos come per il workaholism, rimarcando quindi il fatto
che per la donna le richieste lavorative e le risorse spese per queste non
interferiscono con la propria soddisfazione per la sfera familiare. Lo stesso
avviene per la soddisfazione familiare del partner: infatti emerso che il work
engagement della donna non la influenza. Risultati diversi si ottengono invece
per il work engagement delluomo, dalla verifica del modello 3 infatti emerso
che il work engagement delluomo predice sia direttamente sia indirettamente,
tramite la mediazione del conflitto lavoro-famiglia basato sul tempo, la propria
soddisfazione familiare. Leffetto diretto inoltre positivo, quindi il work
engagement porta a percepire una maggior soddisfazione per la propria vita
familiare. Lo stesso risultato, seppur pi debolmente, stato riscontrato tra il
work engagement delluomo e la soddisfazione familiare della partner: il work
engagement infatti porta direttamente ad un aumento della soddisfazione
familiare della partner, ma pu anche ridurla tramite il conflitto lavoro-famiglia
basato sul tempo.
Le organizzazioni dovrebbero quindi cercare di incrementare lo sviluppo della
passione per il proprio lavoro e creare le situazioni che consentano al
lavoratore di sviluppare il proprio engagement nei confronti del lavoro,
incrementando stili orientati alla partecipazione, alla condivisione, basati sulla
comunicazione interna e sullo scambio di informazioni che favoriscano un clima
sano e produttivo. Sarebbe opportuno far riflettere i dipendenti sulle ragioni
dellimpegno personale nellattivit lavorativa, sul senso profondo che per
ciascuno di loro ha lavorare, interagire, impegnarsi e contribuire al
cambiamento e/o al miglioramento della realt organizzativa in cui stanno
vivendo, approfondire quindi quelle che sono le leve emotive e cognitive che
risiedono dentro di loro e che, consapevolmente o no, utilizzano, valorizzano e
arricchiscono durante il tempo del lavoro. Tutto questo servir a favorire una
passione armoniosa per il proprio lavoro e sfavorirne una ossessiva (Vallerand,
2008), e quindi sar il lavoratore a controllare la propria attivit e non viceversa.
A livello organizzativo dovrebbero esserci delle rilevazioni a cadenza
prestabilita per monitorare i dipendenti e cos riuscire a svilupparne
lengagement o riconoscere eventuali comportamenti malsani dovuti a
dipendenza da lavoro. Inoltre anche la comunicazione allinterno dellazienda
un punto centrale sia per riuscire ad evidenziare situazioni di dipendenza da
lavoro che per sviluppare un ambiente di lavoro stimolante e di supporto che
porti ad una piena espressione delle potenzialit e delle inclinazioni di ciascun
lavoratore, soprattutto attraverso lutilizzo di feedback, che possono evidenziare
successi ed insuccessi del dipendente e dellorganizzazione, fondamentali per
lattuazione di nuovi progetti. Come sottolineato da Bakker e Demerouti (2008)
al fine di sviluppare lengagement per il proprio lavoro sarebbe opportuno
sviluppare il sostegno sociale organizzativo, modificare le procedure di lavoro
per migliorare il feedback e lautonomia ed effettuare una rotazione delle
mansioni perch questo pu essere visto come uno stimolo e quindi aumentare
la motivazione, lapprendimento e lo sviluppo professionale.
A livello individuale invece bisognerebbe puntare sulla formazione e sulla
costruzione di risorse personali e di relazioni interpersonali che rinforzino una
motivazione positiva, cos facendo i lavoratori si dedicheranno alle loro attivit
con entusiasmo e coinvolgimento (Schaufeli, Dijkstra, & Borgogni, 2012).
Sempre secondo Schuafeli et al. (2012) sarebbe opportuno sviluppare nei
lavoratori le loro risorse personali, quali ad esempio ottimismo, resilienza,
capacit di coping, autoefficacia, autostima, etc., e nelle organizzazioni le
risorse lavorative, quali ad esempio feedback positivo, supporto sociale dei
colleghi, buone relazioni col supervisore, possibilit di crescita professionale,
attivit diversificate, chiarezza dei ruoli, partecipazione alle decisioni, etc..
Sviluppando cos le risorse personali e quelle organizzative il lavoratore sar
maggiormente in grado di far fronte alle richieste che provengono dal proprio
lavoro.
Dai risultati dello studio inoltre emerso che, per gli uomini, sia workaholism sia
work engagement portano alla percezione di uninterferenza tra la sfera
lavorativa e quella familiare, in particolare per quanto riguarda il tempo, e
questo riduce la soddisfazione del lavoratore e della partner. Alla luce di questi
risultati possibile affermare che la percezione di conflitto legato al tempo
probabilmente legata alle realt organizzative attuali che permettono di
investire il tempo non lavorativo in questioni legate al lavoro. Come gi
accennato, se nelle organizzazioni permesso ricevere e rispondere alle e-mail
da casa, tenersi in collegamento via sms con dispositivi aziendali, chiaro e
marcato linvito da parte dellazienda a non staccare mai la spina. Alcuni
lavoratori potrebbero quindi investire le loro risorse a lavoro in maniera
eccessiva rispetto a quello che viene richiesto. Sarebbe quindi necessario da
parte delle organizzazioni limitare gli spazi e i tempi di lavoro tutelando cos il
lavoratore e la sua vita extra-lavorativa. Inoltre si rivelerebbe opportuno
effettuare unattenta distribuzione del lavoro, in modo tale da evitare che alcune
persone svolgano poco o male le proprie attivit e che altre si facciano carico
delle mansioni degli altri, portandole cos ad un sovraccarico di lavoro e ad un
dispendio maggiore di tempo.
Risulta necessaria quindi unattenta distribuzione delle responsabilit, dei
compiti e degli obiettivi, sia individuali che di gruppo. Le organizzazioni
potrebbero inoltre favorire una maggior integrazione fra il ruolo lavorativo e
quello familiare cos che avere alti livelli di engagement non necessariamente
vada a togliere risorse per la propria famiglia. Per favorire una buona
integrazione si pu rivelare utile un orario di lavoro flessibile, che pu quindi
variare lorario di entrata ed uscita e la cui flessibilit pu variare da 10 minuti a
qualche ora, gestibile su base giornaliera (con obbligo di prestare un numero di
ore fisso al giorno) e flessibilit settimanali/mensili (con obbligo di rispettare un
monte ore su base settimanale o mensile). Questo, oltre ad altri programmi volti
a conciliare i due ambiti, permetterebbe una maggior organizzazione a livello
familiare e ridurrebbe quindi le motivazioni di conflitto.
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