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Introduzione
Quando delle popolazioni vivono da secoli, da millenni, gli uni accanto agli
altri, maturano per forza una serie di pregiudizi, di stereotipi e di idee ricevuti
rispettivamente.
Inoltre,
in
seguito
guerre
migrazioni
che
hanno
questi giorni, poi non vi chiamano mai!, scrive Charlotte, attrice americana.
un po un clich, lo so, ma sono daccordo nel dire che i francesi sono
individualisti, cio che non vi parlano spontaneamente. Durante le serate
restano in piccoli gruppi, occorre molto tempo per integrarsi in un gruppo e, in
generale, ci si introduce da qualcun altro, questa lopinione della Brasiliana
Monica, artista di professione. Una belga trova i francesi un po patriottici e
gli italiani piuttosto freddi. Ad ognuno il suo punto di vista.
Tutto ci potrebbe formare un libro ma non si tratta di unopera che tenete
tra le vostre mani. Qui, il mio obiettivo di scavare tra le idee ricevute e
dunque tra le false certezze che, allinizio del XXI secolo, circolano in Francia
sui francesi stessi.
Alcune pagine di questo libro che contiene molte opinioni personali,
quindi per definizione, soggettive provocheranno certamente qualche
innalzamento di sopracciglia, ma spero che altre facciano sorridere. Sorridere
allevia la tensione e aiuta a lottare contro lorticaria! Sorridere senza cattiveria,
senza andare a riaprire i vecchi e pesanti dossier seppelliti dalla nostra storia,
generati da una rivalit insensata tra europei. Nel XXI secolo, sorridere pu
aiutarci ad amarci e abbiamo un grande bisogno di amarci. Quando milioni di
tedeschi faranno lamore con dei britannici, degli italiani con degli spagnoli, dei
polacchi con dei francesi, eccetera, nascer una nuova generazione per la
quale le frontiere tra le nazioni non conteranno pi
In generale, la ricerca delle idee ricevute implicano una certa ironia,
poich
si
tratta
di
smascherare
delle
menzogne
(o
perlomeno
delle
esagerazioni) ammesse. Nel caso specifico della Francia, questo lavoro molto
complicato: alcune certezze fanno in effetti veramente parte dei mobili e i
media se ne servono come se si trattasse della cosa pi naturale al mondo.
Immagino quale sarebbe stato il mordente della stampa italiana se, nella
primavera del 1986, subito dopo la catastrofe di Chernobyl, il governo avesse
annunciato che le insalate e gli altri prodotti della terra fossero molto sani
poich la nube radioattiva aveva circondato la penisola evitando cautamente di
entrarvi. Nessuno avrebbe creduto a una menzogna del genere che invece
stata accettata dallopinione pubblica francese. La fiducia nello stato e nel
nucleare un esempio schiacciante delle certezze francesi.
trentadue
anni
(di
cui
ventitr
passati
in
Francia
come
Il mio ultimo acquisto un libro pubblicato nel 1847 dallo storico francese
Henri Martin (1810-1883). Inizia con queste parole: Questo il frutto di
quindici anni unicamente dedicati a studiare il fasto e il genio della Francia. Il
fasto e il genio della Francia! Esempio tipico delle simpatiche idee ricevuti,
presentate da un po di tempo nellEsagono! Il nostro amico Martina finisce il
suo libro in questo modo: La Francia, se sa volerlo, manterr e sceglier, nelle
epoche a venire, luniversalit del suo genio. [] La societ, ridotta in polvere
dallindividualismo, si riformer in un ordine pi equo. [] La Francia rester il
popolo dei saggi, delle fusioni, della variet e della libera attivit. Gli elementi
differenti si coordineranno al posto di distruggersi. La Francia sar pi che mai
il centro morale e intellettuale del mondo. Cocorico!
Centosessantanni pi tardi, il 25 gennaio 2007, il candidato alla
presidenza Nicolas Sarkozy fa un discorso a Saint-Quentin, citt natale di Henri
Martin, e sembra ritrovare il lirismo nazionale di questultimo: Volevo parlare a
questa Francia che a cos spesso sofferto, che soffre ancora ma che non vuole
dar niente ai suoi sforzi e al suo coraggio. A questa Francia che, per aver
affrontato molte prove, che ha superato molti drammi, che si creata un
carattere, una personalit la cui forza ha spesso sbalordito il mondo. A questa
Francia di sempre, a questa Francia che la vera Francia, quella che sinscrive
in una lunga storia, quella che la somma di tutti questi destini individuali,
quella che non pu morire perch ciascuno di voi vuole chessa viva. [] Ci
che un gioco, una concezione delluomo. Poich cos la Francia se non
innanzitutto unidea delluomo, del rispetto che gli si deve, dei diritti che niente
pu ritirargli? Cos la Francia se non un combattimento multisecolare per la
dignit della persona umana e per la sua libert? Cos la Francia se non una
cultura che si vede lereditaria di tutte le culture che nel mondo hanno portato
allidea dumanit? Cos la Francia se non la fede nella capacit delluomo a
migliorarsi? Cos la Francia se non questo continuo sforzo per fare la sintesi di
ci che vi di pi grande e di pi bello negli uomini, se non questo intercessore
unico tra ci che c di singolare in ogni uomo e ci che c di universale in tutti
gli uomini, tra il sentimento di ciascuno e la ragione di tutti?. Ri-cocorico
Il tempo passa, lenfasi resta. E anche il dubbio che spesso si trova
qualcosa di misteriosamente vero in certe idee ricevuti. Come un esoterismo
degli stereotipi. Un giorno, un amico giornalista italiano venuto a cenare da