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per cominciare
di Raffaele Ilardo
MINI-AMPLIFICATORE MULTIUSO
In effetti, quelli che non hanno eccessiva simpatia per i circuiti integrati, non hanno poi tutti i torti;
l'amplificatore qui descritto, oltre a garantire un buon
funzionamento, offre un'occasione unica: pur trattandosi di un
circuito elementare, chi si dedicher alla sua costruzione, non
perder il suo tempo, ma avr l'occasione di conoscere da vicino e
risolvere le problematiche che sono alla base di qualunque stadio
amplificatore
di
potenza.
Il mini amplificatore, il cui schema di principio riportato in figura 1,
adatto a ricevere in ingresso un segnale di tipo "line", cio un
segnale di medio livello e che non richiede equalizzazione; per
esempio, l'uscita di una piastra a cassette audio, di un walkman, di
un lettore di CD, o ancora l'uscita della scheda audio del PC.
per una buona qualit
All'uscita occorre collegare un buon altoparlante, montato in
acustica, occorre
opportuna cassetta, della potenza di pochi watt e dell'impedenza di 2
montare l'altoparlante in
o
4
ohm.
Per
l'alimentazione
va
bene
una
tensione
compresa
fra
6
e
9
volt;
apposita cassetta
non conviene usare tensioni pi
alte, poich, per non complicare
lo schema, non sono state
previste protezioni in grado di
prevenire
un
eccessivo
assorbimento di corrente, e con
esso la distruzione dei transistor.
tensione
in
ingresso.
Quanto si detto fino ad ora, valido in linea di principio, ma prima di arrivare ad un amplificatore
perfettamente funzionante, ci sono ancora delle caratteristiche da valutare, che vedremo di seguito
una
ad
una.
1
LA
TENSIONE
SUL
PUNTO C
Poich, come si detto, la tensione del punto C varia in pi e in meno riproducendo, amplificate, le
variazioni del segnale, necessario che, in assenza di segnale, la tensione di tale punto sia
esattamente met della tensione di alimentazione. Tale risultato si ottiene regolando la corrente di
collettore di TR3; per tale motivo occorrer sostituire la resistenza R4 con una resistenza
regolabile,
o
"trimmer"
LA
DISTORSIONE
DA
CROSS-OVER
LA
DERIVA
TERMICA
Il fenomeno della deriva termica ricorda un p il gatto che si morde la coda. La corrente di riposo
che fluisce costantemente nei transistor, ne causa un certo riscaldamento; i transistor, a loro volta,
pi si riscaldano e pi tendono a far passare corrente. La corrente pi forte provoca un maggior
riscaldamento, e cos via, fino alla distruzione dei transistor. Per
contrastare questo fenomeno, si inseriscono in circuito componenti
che, all'aumentare della temperatura, determinano la riduzione della
corrente di base. Nel nostro caso, per non complicare il circuito,
sono state inserite sugli emettitori di TR1 e TR2 due resistenze da 1
ohm; la loro presenza produce un moderato effetto di
"controreazione": se la corrente aumenta, sale la tensione ai capi di
dette resistenze e, di conseguenza, diminuisce la Vbe (differenza
ditensione
tra
base
ed
emettitore).
Nella figura 3 vediamo lo schema finale, funzionante,
dell'amplificatore. Il segnale viene applicato in ingresso, alla base
di TR3, tramite il condensatore di accoppiamento C2; non
possibile collegare il segnale direttamente alla base, perch il
valore resistivo della sorgente del segnale stesso modificherebbe
la polarizzazione di TR3. Supponendo di collegare il segnale
usando un cavetto schermato, al condensatore va collegato il filo interno, mentre quello esterno (la
calza)
va
collegato
alla
massa,
ovvero
al
polo
"meno"
dell'alimentazione.
L'altoparlante va collegato al punto centrale, tramite il condensatore C1; l'altro polo
dell'altoparlante va collegato alla massa (polo negativo). Nel collegare i due condensatori, essendo
questi due condensatori elettrolitici, occorre fare attenzione alla polarit (la posizione del polo
positivo
indicata
nello
schema
dal
segno
+
).
ELENCO
DEI
COMPONENTI:
(*) Il valore dei condensatori C1 e C2 non critico; tuttavia, pi la capacit elevata, meglio
passano
le
frequenze
basse
del
segnale.
MESSA
A
PUNTO
DELL'AMPLIFICATORE:
Prima di dare tensione, portare la resistenza R4
su una posizione centrale. Dare alimentazione
(non pi di 9 volt); usando un buon tester
digitale, leggere la tensione sul punto centrale C,
e regolare R4 fino ad ottenere un valore
esattamente
met
della
tensione
di
alimentazione.
Esempio:
involucro
piedini visti da sotto
alimentando l'amplificatore a 6 volt, si regoler
R4 fino a leggere sul punto C una tensione di 3
figura 4 - esempio di transistor adatti come
volt.
finali complementari: BCX51 (pnp) e
Durante il funzionamento dell'amplificatore,
BCX54 (npn)
provate a toccare i transistor finali; se sentite che
sono troppo caldi, quasi da non poterci tenere il
dito, occorre applicare su di essi un apposito dissipatore di calore (basta anche un'aletta di rame o
di
alluminio).
Per ottenere un ascolto soddisfacente, occorre che l'altoparlante sia di buona qualit, e che sia
montato in una adatta cassetta acustica.
figura 5 dissipatori di
calore per
transistor
figura 7 - collegamento
di un potenziometro in
ingresso per la
regolazione del volume
potenziometro
ad albero
rotante
L'amplificatore qui descritto non provvisto di controllo di volume, perch si presume che il
segnale venga regolato dall'apparecchio che vi viene collegato; in genere un riproduttore di cassette
o di CD, o un PC, sono gi dotati di controllo di volume. In ogni caso, volendo aggiungerne uno,
sufficiente collegare in ingresso un potenziometro, che pu essere sia ad albero rotante, sia a slitta
(a scorrimento lineare); occorre usare un potenziometro da 47 kohm, di tipo logaritmico, collegato
come
si
vede
in
figura
7.
Pi
che
altro
per
completezza
di
informazione (come mi ha cortesemente
suggerito un visitatore del sito da Lyon),
notiamo che possibile eliminare il
condensatore di uscita C1, ricorrendo ad una
alimentazione di tipo "duale"; si tratta, in
altre parole, di fornire all'amplificatore due
tensioni distinte, ciascuna uguale a met di
quella
totale.
La cosa pu essere realizzata facilmente
collegando due pile come si vede nello
schema di figura 8, oppure utilizzando un
apposito alimentatore dotato di tre uscite:
+4,5
V
;
zero
;
-4,5
V
In questo modo, in assenza di segnale,
l'altoparlante risulta collegato da entrambi i
terminali ad una tensione pari a met di
quella di alimentazione, e quindi non viene
attraversato da corrente continua anche in
assenza del condensatore di uscita.
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