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PROGRAMMA

DEL CORSO

DI

DIRITTO

CRIMINALE
DETTATO...
Francesco Carrara

m
iigituedbyCoogfe

Digilizedby

Google

EDCESIO l FaiPFO CAIIIELLI


EDiTOilt LIBRAI E C 0 H M SS 0 N A U
I

ISTITnZIOKI
DI

Dinrrro CIVILE italiano

CARBARA

PROGRAMMA.
PARTE SPECIALE

PEOGRAMMA
CORSO DI DIRITTO CRIMINALE
DETTATO NELLA

R.

UNIVERSIT DI PISA

FRANCESCO CAREAEA

ESPOSIZIONE DEI DELITTI IN SPECIE


CON

Momim

VOL.

DI

non

II.

L n c c i

Digllized by

Google

L'Aalore pone anche questa parte del ano Program-

ma

tatto la aalTagnardla delle Tc^llanli leggi sulla proprle-

ti lelleraria.

PARTE SPECIALE

sezione prima

(segue)

DELITTI lfATURAI.1
CLASSE SECONDA
DELITTI CHE OFFSSDOHO L PEHSONA
SCNZl TOGLIERLE LA VITA

CAPITOLO

I.

Idea e contenuto della classe.

lutti

(iinlfi

perci su

apii.ll'iciiiionii

[alinr:i,

la

tendessc nel

suo

diritto.

pii'isona

ail;i

d'illa

uoi'd rmiiat-du

potj-ebbo Uirsi

si

Ma m

odcndu aompri;

Itivi

questa rubrica

il

la

iiinan,-!.

i-lassi>

iirosi}i";i>
r;;'!^'t;

>

i]i;iloii/i.

persona

in

non dove essere luon

Qui dun()uo vengono a


con

le

qaali

umana per

il

VCL.

si

ledono

di

lei,

un

diritio delia per-

sona vuol ossero guardato nella sua of-gcttivita.


rjuale

i;]-

lii'iriu.

i]i:

coinpi-ciHcce Uilti '[uaiili

[wrcliG con tutti

m.i in

lei

Li

stessa.

cliiudorsi tutte quelle offese


i

diritti

che ba

la

persona

fino della integrale conservazione del


II.

proprio essere, indipendentemente da qualsisia godi cosa estoriorc

dimento
lit

congiunga, com

si

l'onore, e sotto certi


qnali diritti

ma

che
la

umana persona-

alla

propriet, la famiglia,

anche

rapporti

la libert:

li

persona non gode sopra s stessa,

la

gode sopra un termine qoalanqae di

li

rela-

zione esteriore.
. 1367.

umana natura non potendo sempre

la

C'osi

sUl'o

uiedesima in

sii

stati

nomo pu avere

i;

l>a-

ed

certi [leriodi della vita,

ronilizioni di

in certi

mit, un

il

d<ibo\<}7.7.:i

diritto

o d' infer-

sovra certi

nitri

determinati uemini, allineilo prendano cura della sua

nomini

persona.

V.

speciale

dovere, qualora vi

ofl'enderi!

cotesti

un

diritto

che

i:

ai

incombe

qiiiili

siffatto

vendono ad

inanellino,

nella jiccsona per la per-

sona slessa. Perloeli a i|uusfa classe noi rforiamo

come prima

serie

delitti di expo.-iizione

d'infante

1 nl'hiuifl'm di pcrftiva impo/antc.

Parimente non pu negarsi che


diritto

non

solo d conservarsi la vita,

integrit dei sno corpo, di tutti


le

sna funzioni. Laonde

alla

uomo

ncll'

ma

personal con

sia

il

anctie la

suoi organi, di tutte

presente classe richia-

masi natnralmeiite ome seconda serie


lesione

il titolo

di

tatto le varie sue fonne.

g. 1369.

Finalmente
sona

il

diritto

1'

nomo ha inerente

che aia rispettata

alla propria

la

per-

sna padlcizia e

Digllizedliy

Google

non

contro sua voglia menomata. Perci alla

siagli

presente classe appartengono


i

delitti coi qnali si

ie.

cosi

io

tato contro

come terza

serie tatti

offende la pudicizia individtui-

richiamo a quest' ordine ogni atten-

il

padore, nel qnale

precipno obietto

il

della lesiona sia

il diritto dell' individuo stesso che


stretto passivo detr attentato ; e vengo ad incontrare titoli di stupro, di viaUnza carnale, e

fu

olh'aggio violettio al pudore.

. 1370.

La

collocazione in questa classe del titolo di es-

possme d'infafie ha
codice Toscano.

La

il

precedente esempio del

collocazione degli altri tre

mi

preindicati forse nnova, e perci

titoli

piace dimo-

strarne la convenienza.

La comane

dei vecchi

classe di reati che

crimnalisti

chiamava

delitti

faceva

di carne.

ana

Ma

la

costituzione di siffatta classe era una evidente aber-

razione dal principio Ibndainentalc sulla qualit! o


classaziona dei

maMzi.

Nella doltrina penale (chec-

ch possa essere nelle materie di polizia


nella

diversa passione movente

i'

animo o

verso appetito eccitante a violare la legge,


rio

determinatore della qualit dei

dienza
classi

al

quale debbano

distribuirsi.

lit

La essenza giuridica
diritto, la

nel diil

reati, in

medesimi a

stando tutta nella violazione del

non

crite-

obbe-

differenti

del

reato

sua qua-

dipende unicamente dal criterio obiettivo, e va-

ria secondo

il

variare del diritto attaccato. Ora nei

molti delitti che tatti ugualmente procedono da appetito

carnale,

non sempre avviene che

ledasi lo

pa talora offendere unicamente

stesso diritto. Si

l'individao nelle

sne condEioni personali;

miglia

si

ciet. Di qui

bisogno

il

vecchia classo dei

se

fomhuieiiUli

ai priucipii

delitti

di

pn

si

si pu offendere
pu offendere direttamente tntta

offendere nella sna libert;

la fala so-

vuol essere coerenti

riprendere in

mano

veravano,

diverbi fatti che in quella

alle distinte classi,

Tersa indole del

la

di carne; e cancellata co-

desta classe corno aberrante dal buon criterio


todico, richiamare

ove

li

si

meao-

rictitama la di-

diritto attaccato.

. 1371.

Il

r 111

II

ri

IL

h,.;iili

bene codesto bisogno

reietta la votchia cla.ss.izione, distribu

disrorso, p:irto tra quelli die egli

delitti in

chiam contro

l'or-

dino dello famiglie, parte tra quolli che egli chiam


contro

pnbljlica contiiienzn.

la

Ma

nello svolgere la

sua giustissima idea non sempre

g n a n

lo

sempre and
con

in

tntla

la

vero quando cerc


iiialoQzi. Io

il

la

di

non

diritto attac-

credo pertanto die

io

codesla idea voglia essere seguitato

di

sua linoa:

perci mentre pi larga-

.suilihvido la elassa^ionu d questi reati,

opportuno

sempre

al

simili

svolgimento

mente

a r-

ader a quel retto principio che aveva

assunto come guida della sua distribuzione

cato

stesso

credo

dare a questo luogo una volta per

ragione del mio metodo per pi non

tornarvi sopra.

i:572.

!5.

Non ho

creduto

cIir

fosse esatto referirc ai de-

contro V ordine delie famiglie

litti

lenza carnale, e

stupro,

lo

olti-aggio violento al

l'

la vio-

pudore. La

offesa a] diritto di i'amiglia in cotesti reali un'ac-

pu essere e pu ancora in frequenti


non essere, quando (a modo di esempio) tratdi donna sola e libera. Oltre a ci la essenza

cidentalit che

casi
tisi

di cotesti reati sta nel

Dato

vo.

il

dissenso del soggollo passi-

suo consenso, purch libcrainenfc emes-

supposta

so,

potoniia

la

sparisce. In cotesti renti


lira

sempre

laaionc

od un
che

donna,

fratello,

ma

emetterlo,

di

il

socgetto passivo

Non

perrliii

si

punisce
abliia

CRi-a

perch essa ha una

la

delitto
si

uni-

macu-

un padre,
personalit;'t

non dcv' ossere siffattamente oltraggiata. Sta

dunque

nel

diritto

del malefl'zio: ed

violenze, o

che

il

col palliente.

della

il

il

dell'

individuo

il

vero ofigetto

giure penale col divieto di

tali

vere o presunte, niente altro protegge

diritto dell'individuo:

questi malefizi essondo

ed

sempre

il

risultamento di

pi n

meno un

at-

tacco della persona fisica paziente, tutto concorre

a ricondurre cotesti reati nella seconda classe che


adesso discorriamo; quella cio dei
la

delitti

contro

persona amana.
g. 1373.

Il

ratto avrebbe potuto esso pure riferirsi alla

presente classe.

Ma

poich abbiamo costituito un

ordine speciale dei reati contro la libert persona-

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le,

consiilcrando

escrci:iio

1"

questo diritto nella

di

sua specialiUi come una. estrinsecazione della persona;

andremo a

noi

cosi

collocare

terza classe dei delitti contro

ratio nella

i!

libert,

la

da lato

plagio dal quale non diversifica die per


di

matrimonio o

di

di ratto, se esigo

il

libidine.

fine

15

perch

ci

liliidinp,

di

a!

il

fine

il

delitto

non richiede

per per la essenza delia sua consumazione la deflorazione, o


l'atto

impudico sopra

un ae^i'avanto
in

i]unlsiasi

iu

tiittrj

11/

ma

SMC

modo

la rapita.

Ci potr costituire

b completo e perfetto

ratto

il

rnnJinioni

esecuzione del-

la

toslocl1^

1'

abduzione o

violenta o fraudolenta ha avuto luogo.


terio essenziale sta

suo cri-

Il

dunque principalmente

nella of-

fesa alla libert personale.

. 1374.

Ai

delitti

nis^mo che
e

si

riferiscano

adulterio,

1'

V incesto: e peni, conserrando

reati contro

contro l'ordine delle famiglie sta be-

1'

la'

bigamia,

noi la classe dei

ordine delle famiglie, ccntinueremo

Ben

collocarvi codesti maleflzi.

dal potersi guardare

come

sona salla quale o con

la

lungi

medesimi

offese ai diritti della per-

quale

si

consumano, quei dne

sta persona stessa condelinqoente; cosicch

correi fanno reciprocamente

soggetto passivo del delitto :


litto

fira

ma

loro le fanKioni di
il

paziente del de-

bisogna cercarlo altrove cbe in loro; ed altrove

che nei
cercare

diritti loro
il

individnalmente spettanti bisogna

diritto leso.

che qnello della

Questo

diritto

non pu essere

funiglia.

Digriized Dy

Coogic

Finalmente
obiettivit nel

della fimigla,

Perch

sifi^tti

si

nella

lenocimo e di oltraggio

non possono trovare


dell' individuo,

diritto

come

offende la pubblica morale;

il

la

loro

in quello

mcdosimi.
persone

li-

e nonostante rimangono peressenza loro. Il diritto ctie pei medesimi


;

versale che hanno tatti


tato

criterio costante dei

reati possono cailere su

bere consenzienti
fetti

1375.

di

delitti

pubblico (U pudore

cio

il

diritto uni-

consociati a vedere rispet-

buon costume. Noi porremo dunque questi

reati a suo luogo fra

delitti sociali.

Dato in questo modo succinta ragione

dell' ordi-

ne, passo alla distinta esposizione, delle tre serie di

questa classe, e dei particolari

titoli

che ho credato

di referirvi.

C A P
Dei

T 0 L O

li.

delitti coi quali si offende il diritto

la persona

umana

aile

care

che ha

altrui.

. 1376.

Generalmente

li

scrittori

di cose criminali

trat-

(i) come appendice


per una certa analogia che
ha con qaeato. Tale analogia s desnme dalla simi-

tano della espostione cf ir^ante


al titolo d' ir^antieidio,

glianza della causa che spinge ora ad sccidere, ora

ad esporr un bambino, e dfilla identit del soggetto


pas^TO del crimine. Da ci ne avviene una duplice

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Googic

inesattezza cot
'O'flrn la

per

s(]o

sotto
tra

il

ili

riln

1."

che,

alia viia

Llji'i'tu

i|

speciale elio

.onliijurazioni

collorhi fra

si

in

ciiminosc,

rcspa

delitti

cadere

di

2," l'al-

sola trattazione

diverse

fini si

una

quando ebbe

a/irun! ri:mii)Osa clic

ijis"

n;/f/,'/t,i

(Itolo

l'ichiauiaro

descnve:

per la diversit

qaali

le

del diritto attaivato da esse, costituiscono enti giuridici (islintisHimi e disparati

La formula
(lOTuc

si

fra loro.

d'hifanic, a liiflercnza dei

cfj'ijf^i^one

con cui

designano

altri reati

(omicidio, le-

un punto

sione, stupro ec.) procode da

ramente

me-

di vista

soggettivo, ed anzi tutto ristretto alla sola

mggetlkit

fisica.

Procede

cioi;

da una certa forma

esteriore di azione senza avere nei-sun riL'uai do al


risultato ed ai

fiiu:. V,

un

lesse designare

nazione i-endcrelibe
fisico

precisanienle comi"' se

si

ce)'ia la

n)ati>r;alit di

un

atto

die costituisce un elemento del crimine;

non definirebbe
-

il

vo-

con

delitto conni delitto s|ii'cialo,

ma

criterio giaridco del crimine,

il

come omicidio, o cocome mutilazione, o corno

quale dalla coltellata risalta o

me

tentato omicidio, o

lesione personale, secondo


iese 0 che

Un

diverso diritto che

si

codice penale ha per precipuo suo fine di

sintetizzare in
le

il

volle ledere.

si

un

dettato

il

pil

semplice possibile

elaborazioni deli' analisi ginridica della scienza.

Quindi in un codice pu ammetterei ohe


raccolti in

un

fascio sotto la

si

trovino

vaga e generica

tolazione di esposizione d'infante e

inti-

t^bandomcPim-

potenle pi e diversi enti gioridid che sono diversissimi tra di loro nei caratteri costitatv della loro

respettiva natura. Ci

si

ammette

in

un

codice, per-

Digllizet

by

Coogle


cli

suo bisogno pratico pn essere pi utile di

a!

tenere conginnti dverai enti giuridici che

gono per

forma, qnantanqne

la

si

conginn-

si

disgDDgano per

sostanza.

la

Ma

la scienza non deve mai abbandonare l'anaOra poich, come parecchie volte dicemmo e

lisi.

parecchie altre ripcteromo, cardine assoluto


scienza

die

guito

ma
l'

si

colpevole

dal

desuma

ma

sia

deduzione} che

materiale ese-

dove

alla

'<

la co>iijiinizinne,

spesso iiienle appo

ordine della trattazione

reati,

djdl' atto

dalla diversil dei

allacralo. egli e evidente (an^i

leso 0

recusaliile

ilella

qualit dei delitti (e cosi la loro

la

non

classazioiie}

la

diritto

Ingira irdella /hj-

scienza rispetto al-

ed alh classazione dei

congiunzione della forma non

ri-

sponda aguale congiunzione della sostanza giuridica,


cio

<[q\\^

oggetto (diritto attaccato o leso) che de-

finisce la speciale figura del delitto. Cosi

viene che

po^
ma

la

ne av-

scienza nella esposizione d'iulknte non

un titolo speciale di malefizio;


un mezzo che pu a diverei malefizi

rtoonoscore

soltanto

dar causa od essere indirizzato, e che secondo questi

pu generare diverse qualit

solo

il

di reati.

Con

ci

linguaggio risponder esattamente alle idee

che vogliono impreteribilmente essere esatte. Si


veggano le variet che possono tener dietro alla

e^ts&rm ed

all'

(Mandom, e

ci

convinceremo

della verit del nostro concetto.

(l:

Alpinni
Muller de

DiSMOOKiFi.

5, paij. 38^

jwU

criminnlis

lib.

txpoiitioue infanlum

Boehmera exereit. B9 Ricbler velUalionet pag. 807


Foni eanelHtiom nAB,pag. 179 Ambrosoli itudi

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to
(III

H3 Armaroli

penile loscann, 1857, pag,

Bodice

rieerelu tloriche uffa eipotifione digV infanti 18S8.

Uatlbias*en dt
t

Joaiee

expattit\M9

tiberit

RoustcBud

Combc

d(^ Ni

Sossio

lU. de

quaft. Ut.

15, def. D,

hiimkiilia n. 7

fi,

pag. 215

llieorieo-practicae rriiiiinates Uh,

4, .

leggi

eriniinati tccondo

pag. 60

Coler

rit txpotitiliii,

toro

il

deei$.

158

var.

inslitulionci

Vou^lans

png. 533; e nelle

I),

ordine naturate voi. 3,

MtlmtladiS 1877

fitntibut9*poia(s,Lipia7t,

Torre

PaoicUi

imiiliilct de droii iimi'nci

lil.

et iieqq.

froi-

4, teet. 4, til. S9, n. 55


MatHrei crimintlle pag.

de la juitice erimineUt pari.

Buckmoigter l' libtPelsnaann dein-

Kocb

inttiltttbmtt jttrii

477
Puttmnan elem. jurit criminali
Lcy5-347 lierster prinripa juris crim. .112
Rea n zzi
ser mtdHatione od pandcclns specimen 613

erinnalii

e/em. jurit criminatit

inttilUt.

jurit

erim. Uh, 4, cop.

criminalis

crim. .

mo

pag.

Al

ii

11

TiH

7,G

faro

Giuliani iUilutioni di

P
elem.
C.irnvtia

eap. 6, . 3

lib. 1,

jurtxprudenliae crimimilh Uh.

C.n

Ke-

rm

m me
i

eritninae

}: i; i

3, cap.

ii.i

rb

fijiinpsis

eli'in.

mellinf iattilua'nni di diritto penate


pDCOiODi saggio pag, 465.

juris

Ar-

Uh. 3, pag. 32

diritta crim. voi. 2, pag.

ori teorica dtl codice penale loccano pag. St9

260

vot. 4, pny,

130

. 1377.

Alla

generica denominazione di

e^posistmie o

abbandono, possoao far capa quattro ipotest

diffe-

rentissime.
I."

pu essersi esposta o abbandonata

la

crca-

tara impotente col fine di dargli morie. Ora poich

certo (. 1087) che il titolo di omicidio sorge


tosto che ^ cagionata volontariamente la ingiusta
egli

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morte
a

an

di

line

tal

tiorao,

il

qualunque

esposizione

la

mente

diretto a toj^liere la vita,

lontario,

difetta

di

la

prescelto

quando

elio

esposi-

titolo di

il

secondo Tevenlo.

(!)

esposizione o abbandono essere stata

meno pravo

(Ino

al

scorge

omicidio o infanticidio vo-

o consumato o tentato

pu

mezzo

il

indiretto, positivo o
si

abbandono apparisca volontaria-

zione sparisce nel litolo

2,'

sia

esso dirotto o

(sia

negativo) cosi intuitivamente

di

liberarsi dalie care

della creatura impotente, o di distruggere le tracce

dei rapporti della

na; ed esserne,
goita

la

medesima verso una data persoagcmc, susse-

oltre la volont dell'

morte o

il

danno corporale. In

mini del pari intuitivo che

il

titolo di

siffatti ter-

esposizione

o abbandono deve un' altra volta scomparire per


lar

luogo

al titolo di

piattosto secondo

il

omicidio o lesione colposa, u

parer mio (e secondo anche

il

titolo di omiPer derogare a

lingnaggio della pratica toscana) al


cidio

cotesta

lesione preterintenzionale.

conseguenza giuridica non vi che nna

sola configurazione eccezionale: quella -do di

legge positiva che punisca pi gravemente


dell'

abbandono

risultato

della

intenzione.

Da

in s stesso consideralo,

II

nna

Mto

che non

morte o lesione personale oltre

il

la

qaesle due prime osservazioni risalta

che la espoHzione o abbandono

tamente sparisce tutte

le volte

nn

titolo

che cer-

die ha attaccato o

leso la vita: onde chiaro che questo titolo non


pn trovar sede nella classe dei delitti contro la
vita, tranne quando il Utolo stesso l non esiste.

Lo che porla

evidente contradizione nelt' ordine.

Vi sarebbe ragione

di

conservare

il

titolo

emer-

gente dalla specialit del mezzo adoperato, quando

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questo mezzo presentando un criterio


quantit politica nell' omicidio

una

costitaisse

di.

maggioro

ne!i' infanticidio

Ma

qualifica particolare.

noa

ci

generalmente

faccia alla scienra, n

in

in faccia

codici punali.

ai

ri.'

pu

ma

non averla incnoinumento

soltanto essere stato diretto a libe-

rarsi dallo cure

troncare

le

abbandono non essere

CKposi/iiie o

la

stato diretto alla morto, o

ragionata;

dovute

all'

impotente derelitto, o a

vestigia del fatto che ne procur la esi-

stenza. Allora (love!K-ln ragione del titolo e della

classo mrovarsi ni)n nel solo pericolo,


ritto e ir. Ili vai] ionie leso e

die

dirilio leso e

il

tranne

il

diritlo

ma

nel di-

voluto ledere !ion essendo altro

die ha

detcrminate persone

voluto loilere, evidente

la

creatura

]'a;i|iorio a

certe

di essere rnsiodiia e assistita,

h dalla lesione di questo diritto (lesiono voliila e

ottGtmta) che deve desumersi

Ora cotesto

del maleflzio.

dasse

ricolo della morte,

la

no/.ione o

diritto c

la

voluta,

classe

sicuramente nella

di quelli inerenti alla personalit fisica.

Il

pe-

quando questa non n seguita


di aumento nella

pu essere nn criterio

quantit politica del fatto:

n pb determinarne

ma non

la classo.

abbandono in questa terza

donattira

La

il

fatto,

esposizione e

ipotesi (dio 6 la pi fre-

quento e comnne) viene donqae nataralmente a


trovar sede nella eecoiida classe; nella categora
cio di qnei malefizi che ledono la persona dell'

uomo senza

vita.

tiamo
4.*

attaccare- o ledere

noi per obbedienza

al

il

tali

suo

diritto alla

verit la ripor-

presente laogo.

pad

finalmente la esposizione 0 abbandono

essere diretto

al

fine speciale di togliere alla crea-

DigiiizGd

b/Gooi^li:

tnra
la

il

nome

J3

ritti

il

patrmooali che

diritti

sua pertinenza ad

nnevo

criterio con-

&tto nella classe dei reati che. ledono

di famiglia, fVa

(sempre per servire


ricordarla

di-

dee %Drare come sop-

quali

forma

pi-essione di stato: e sotto questa

dovremo

lei

data famiglia; ed allora

ciiia

del pari evidente che cotesto

dnce

di reato

alla esattezza dell'ordine) noi

tn

che pertengono a

reati

celesta classe.

Premesse queste osservazioni per

soddisfire al

bisogno di tener viva nella mente dei giovani la

importanza

dell'

ordine della classazione dei reati,

ora vado a percorrere


il

(1)

KoD pab

mezzo

Indubilulc

In

spe-

por

crudeua

slagione, pel

della

modo, o per

Icmpo

allri

In dubita la DI enle la obiettivil

del

colpevole, sia per

II

fa

sorgere
il

il

l.i

jilirc

lilolo

fatto del-

qaate d' altronde dod panni ohe In B pre-

senti odiosit speciale

da dovere

in ragione di

prescelto, e di

uno speciale

voglia trovare

inereulc, costruire

l'omicidio e dell' infaDllcidlo.

possono ganza dubbio (come

lont

ppr

iioilurcio, tin

couclmlpiiii iiri;oiin>n[i. Allure

pi grave

omioidlo, ed io queslo assorbito soomparlsee

abbandono;

la

della invisa crcaliir.

vi(3

iiiAtiifestnzloni

solitudDe a remotezza del luot;o lcir .ibli.inilono, sia per

circoslanze di

tllolo

egpooenlo qaetlo non era che un

prescello per ispengere

esplicite ed

di

il

ttpotifiane d' infamt, quando ooosti ohe

ciale d

l'

e^aosizione sotto

titolo di

dagli scrittori.

esservi ragione per conservare

ralcldtale intenzione dello

la

il

pnnto di vista romptesso in cni viene general-

mente guardato

crlleria

politico

codesto

che

in

mezzo
lui

si

una distinta qualilca del-

Anche
suo

gli atti di

luogo

mera omissione

oo(ai)

Qsica sulDeleate al titolo dell'omicidio:

costituire

onde non

DigiUzed by

Googlc

ha dubbia, i parer mio, che come re* d' lobnticidio do-

Ti

Tesae tenersi

gamenii o

la

.colei

che avesse intralascialo

rieono^cersi

ud;;d

effelliiiameule

die obliandoli lo

[joleiizj

rug^luiitu. Clie

ru^'ciunijore

se

nialgruda

meizo

inleDEioue, e siBalla alliludiue nel


1*

Mggeltiva confacenle
inn questo titolo per

avremo

nella

siffatta

ie-

codesto

sfera

micidiale

siObllu

la

fona

di

Bsica

omicidio, o d' Infanlicidlo,

di

al

titolo

la

inaDCiinm della Tonia Ssica Dg^elllfa

dei

altitudine

lino

iatcrpoaiiione

allora nel reato

lenlalivi.

qui

penso

io

che una

lermioe per iOatlo Bne, e

eaposiniotie d' Inranle coodolts a

con

|icr

[iruvo

il

cello della esposi'

BvcDto della morte, per pielo

(UrlUDB non consegu;

rimarr

Hvesse

Io

oci^uUq c remolo; quuDdo in codesti mezii

In

zioae,

opportuni

gli

nutriiloae e cuslodia dell' inTiinle al delerminalo

fine di ucciderlo, o

rro Jnc

dovesse

non possa andare

olire al

muro

titolo

del tentativo.

La

1378.

esposizione di infante

dDnque per

esge

fe

cose osservate acci rimansa sotto questo titolo di

cumulativa ricorrenza delle seguenli

maleficio,

la

condizioni

e abbandono

l.^che stasi eseguita la esposizione,

dell'

infante

3. die

non

3.' che non


(1)
morte per conseguenza della

COR la intenzione di utxidere

ne sia succeduta

siasi esposto

la

esposizione.
(1]

La contasione

tra la eapoalzlone d' InraDle

t*

infanllei-

dio ha dalo occasione eziandio a degli errori slorlcl, essendosi

da molli opinato (a (nodo di esempio) che


della Gerinanli punissero

argomento da passi
coDlempiavsno

mauoTum

l'

di

la

gli antichi

popoli

esposizione d'infante, traendone

scrittori

infanticidio. Cosi

da leggi

Tncilo

eap. 9) non parta che di

cbc
("de

unicamenle

moribui Ger-

uccisione

volontaria.


Lo

2);

lo

15

te^e Alernsona

slesso a direi della

dicasi della

Longobarda fi. I,

legee
slesso

legge

della

40);

flit.

3, .

d'I.

Salica

,'(([.

lesso

lo

10,

lil.

29, . 5J,

dell.i

ipg^B RIpiiaria Ctil. 36), lo Stesso di alire leggi burb^iriciiF.

CQu dp|iu cOUesli popoli

%\a solUmlu

dod

puDila: e lo fosse

esposizioni:

la

nate nioslruose o mutilale

crealure

ricordalo da

Uylius de jvre

giusta

d' iaraole,

dondu

poi da

tutta

Ih

severa misura nei tempi a noi pi


Tino al tFriiiiiiG
spcciiiii;

clic

del secolo

punisse

Mnyarl de
ordine naturale
cava

la

passalo

fh

132

Geritidiild

esisteva

legiji

della

con pi
Francia

vicini. Auclir in

non

l.pag. 00)

3, .

te

iadisliou-

della espo-

nell' ari.

esposizione del parto,

la

\'a>ia,\an!,

lil.

ma

giare oaoonico ohe

il

coercizioae

la

Carlo

sua cosliluzione venne allargata a

per

aotico costume

1'

iiaTum.%. G,

iolrodusse nelle leggi del Visigoti

fossi im-

infiiulc

ei;i;e>:ioD:ilmenlQ

meale e come regola universale. Fu


sizione

li'

uoa legge

come

c' insp-

criminali net laro

sollaoto se ne cer-

peoalil nelle coaaueltidiDi glurisprudoniiall, che ora

inSiggeraDO
multa, b

ora

la frusto,

rappresenta

la

il

bando, ora

cbe se

iticoatraslobile

violazione

di

un

la

la

gogna, ed ora

ia

esposizione dcgl'infaDli

e sotto questo rap-

difillo;

porto caie sotto quello dei pericoli cbe pu recare

alla

viia

del fanciullo merita di essere giustamente repress, ri pero


Ira

la

proeresi di questo reato e quella dell' infanticidio, non

solo una dltanzii

ma

radare codesto reale


Firenze ael
si

le

E grande

Fu

nissima istiInzioDe.

II

penalit

rigorose giovarono a di-

brefolroii; dei quali si apri quello di

1516 e quello

venne allargando

onlli.

caso propriii una vera opposizione

nel

diametrale. Pi assai che

negli

1362. Tale Istituzione

d Parigi nel

ultimi secoli pi-esso tulli

popoli

plauso delle genti verso codesta uma-

Ma che percib?

plausi furono nel

convertili in anatemi. Si ostent una recrudescenza di


lit.

Reniacle, Croissant ed

un grido di reprovaiione contro


a ricovera

altri

levarono in

le cos delle

bambioi occnllamaalo

1838
mora-

francia

tauri, destinale

deposllati. SI dissero prin-

Digilized

liy

Google

i6

oipalmeate due coh: cio ohe ooleslt itibilmenti erano od


tributo

reto alla .immoralitl, e obe

eneo un

iDccnlivo ai

geollorl leBilUnil per liberarsi ia' onere della prole. Grnndi

dispute ed antmoie potemlebe db sussegulrODo: e disgrazin-

k oploioue

Umeale ebbe prevalenca


li

videro

del regresso. Aaclie qui

danai della oonfosione del

principio

morale col

buie dlmeolloaOM di quella grande


umane hanno degl'fnconvenienll che
11 medio k quaggib dove

principio pollllco, e della


verllk

note

lutle le

pOMooo dar arme


sta

II

a combillorie:

male tnlaore.

Terme

ledauo

SI

et

Homel du
tappreiMion dt lour 183S Va odore de

Uontfaloon

kitloirt dit enfiiai trouvet

dei tour*

du

'

enfantt

Curel

parit prtndre

trouvtei

dattger de la

la luppreiiion

dam

Laujardler de

la quetiion
t'

infantieidt

pag. 6S.
.

reato

Qii(str> titolo di

nnii

sua

rcfdriljilti
(ii(,i;rio

ai

1379.

come

delitti

delitto

diper s xtanlr

contro la vita, trova

il

obiettivo nel violato diritto che hai' io-

fanu) VLTso ctjrtc persone ad essere custodito e vii;ilato: uijpurc !o lia


gli

si

punto

nei suoi diritti di famiglia die

vogliono toglier. Sotto


di

vista

il

subietto

1'

uno o sotto

attivo di tale

trovarsi tanto nei genitori quanto in


tra persona anciie csh-aiiea:
rarsi questo titolo nel fatto di
sia legato verso
tale:

come

se,

1'

infante

per

I'

reato

altro

pu

qualunque

al-

ma

non pu configuun estraneo che non

da alcun doeei-e perno-

esempio, taluno

vendicarsi de' suoi nemici rubi loro

desideroso di

un

figlio dalla

culla,

ed anche senza veduta di speculare sai cor-

po

di

quel

io

luogo lontano.

bambino

ma

per esporlo alla ventura

Digilized by

CoOgle


In simile f^ttispeine
passa nel

17

reato della esposiaone tra-

il

complesso per la plaralit del

sono

lesi

il

dei genitori.
l'

diritto

Che

cbe

diritti

cio del bambino, e

diritto

se la esposizione per parte del-

estraneo avesse poi per floe di asurpare un re-

taggio,

il

quando

sta specialit

commessa per
che

scopo

lo

all'

si

compliche-

Toscano ha previsto qae-

pi. Il codice

titolo di plagio in

art.

358 ha riconosciuto

qualunque sottrazione

il

di fnciollo

qualsivoglia scopo, lo che include an-

vendetta contro

di

ha

contrario nell' art. 352

ne del

reato

criterio obiettivo del

rebbe ancora

1'

come

per necessario

estraneo eia responsabile del delitto

da

no, che la cara

EU

Ini

al

condizio-

abbandono che nello

obbligo di aver cura della

Non

sona abbandonata.

genitori.

richiesto

titolo di esposizione oiJ

esponente ricorra

t'

m de-

e allora abbiamo

titolo d plagio;

litto

assunta del

iier-

allliich

abbando-

di

(anciullo,

altra persona impotente, sia assunta

o di

per una re-

tribuzione, o per un contratto permanente. Anche


r assunzione precaria (1) e gratuita della custodia
di un invalido impone il dovere giuridico di assi-

un

sterlo: e la violazione di siffatto dovere

(1)

nel

Ut)

1864

n. 1494,
nali.

Il

caso

stDEOlarissima

di

In Labluna, ed riferito

ma non

si

tipotixtone
nell'

caso cos complicato che quasi sembra icnmnglnalci

a fantasia

come meiio

bambino esposto era

concreUre

speciali

sljlo divoraio dagli

dcMb sub posilione avevano concorso


l.'il
lllario

delitto.

verilicoasi

Eco dti tribunali

eonosce oeme fosse risolato dal Irlbu-

padre naturale aveva esposto


alDoch^ 'perisse. Ha

VCL.

II.

la

il

lie

queslkini.

aulmoll neri;

in

Il

nm

mani diverse

bambino

luogo eo-

madre per lenerNia verM

11

.-

(8

liinibiDO gli Teva lenulo dietro nascosa menl, ed appena

padre eresi

di

ciiil

ia

dlspui.-ivaF

ordine alla impulabilil

dnpo.'Knlo

.ivgv.i

\o

una Nlrada frcquenlatn, n\e

primo Luogo

dovcv^i tsercil.ire

cscf^iiilu

esposixione lenlala, persino di

in

veril la

dovuto aggravare

luuiicala;

abbandonata,

ma

con quello.
Sia

creatura non

la

Si

si

ern p.irlila di

M^.iore

f:io%ii,,'

se

rlisjKilijva

la

($ 1383) io noi crederei

raccolto la inretice

uvea niente

finch non

c^rni^in; arre-

3.*

giovine signore

Il

erasi presto pentito

aveva ordinato retrocedeste

carrozza, e di nuovo aveva rlposlo

preciso donde prima lo aveva tolto.

ne Cecero

coi.i

in

II

bambino

Fu dopo

nel luogo

cib cbe soprag>

straiio. Queslionevasi se

il

aignare fosse impulabilei e per soslciterlo Innocenic

gava che reo non sarebbe


veduto
in

II

bambino

sialo se i]u.iiide

tosse linrs.ilo ullre

il.iiipi

la

11

giovine
si

alle-

avpva

trascuranza Inu-

del pasie^Rlero che non steso pietosa aita allo abban-

donato non fosse poi Ilice in ente imputabile, qui


solo atto oegallvo (cba k Ipotesi

r atto

nn.i

senza riirailo. Ma 5c

ooleilo ipotesi poteva ammclier.ii che

mana

ma-

duiina Fosse rea di ab-

crentura

della sua plel. Fatte (locbe miglia

giunti gli animali

l'

i.' La

cvlalamenle era rlmn^la osservando ae nes-

avesse raecollo;

avevn vudulo pass.iro un

la

ma

Impulaziane dell'esponente quando non

dre dopo avere cos traslocato

obe aveva

pjrl

ni.ulic. Ai

:i[[:i

esposizione

successiva morte del fanciullo avesfe

la

la

era slata conseBuenza immediata del Tallo suo.

bandono.

hlln

il

eiposidone era ben consumala. Solo a parer mio

polea dlspularai ea

lo

K qui

^lundira che

inllucnzii

ilei i^ctiilorc

di

parllri!

marf;l[>p di

i^|]|

poi dii^^riiKiiilDmFnli: peri


bull.n

successivo del Imslacami'iito

suno

il

allonlsn^to essa lo itveva (olio del tvo^o

ove era abbandonato

si

aveva non

ben diversa) ma

si

aveva

positivo della csposlEiooa volantarlameott operala dal

giovine signore: nb valeva opporre che egli avesse assunto

Tolontarlameate

maro impeto
la gonesi

la

cura di quel ranclDllo racoogliendolo per

di piel-,

avv^nacbb non

dell' obbligo

annto, e

il

sia

luogo a dlstlngnero

delitto di

abbandono

si

Digllizst

by

CoOgle

19

obielli bfenc

anche i coloro che sarebbero

uumero

ausudln: ni

la

lieti liberi

non

di

bito pto antecedeate della custo-

il

meao apteUlo

dia i^n erosa mente assunta rende

il

tallo suc-

cessivo dell'abbandono.

507

I.-.in,

eh,-

v.iiiii,

.1

coriico

ik-l

cruiii.iKi.'

S:irrto

rMjM im

l\irl.

Fiii.iriif

295 de) Godics

in

ordine al snbietto attivo d questo

reato conviene notare, che

non varia nep-

titolo

il

pure nelle scnole moderne per

la legittimit (I)

Ma

illegittimit del concepimento.

od

vnole per gin-

che come alla madre illegittimamente fecon-

stizia

data

renderebbe

c e

Sempre

di

mjhio TaoDD prccullo

si tien

more

conto del pericolo dell'onore, e del

di sevizie nel pi

dio; cosi debbasi tenerne


reato.

Il

conto

tei

ma

nna

possono

supplirvi per la latitudine della

tivamente determinata, entro

questo

in

codice Toscano ha dimenticato

pressa disposizione in proposito,

strati

ti-

atroce delitto d' infantici-

limiti

es-

ma-

pena

rela-

della quale

loro concesso spaziare. Il principia della minorante

nna

volta

ammesso

diviene

irrecusabile

in

o^iii

sua applicazione.

{l) Bisogna dire ctie

fosse

consideralo

germanico

la

mersi l^illimo. Tele t


scrlllori

[Leyser

uso di esporrci .luclic

1'

come mollo

regola che

il

la

npce.

S} quantuniiu^ tm

dollrina

613

figli legli'tiini

esleso, se prevalse

fanclDllo esposto

dissenta

ehe

nel

prevalse Ira

Kress ad

Toro

dovesse presu-

ari.

Bacbmcro

quelli

133 C. C.

fin jat.

ee-

Digilized Dy

Google

SpaEDi Tlgeva

nella

la

20

ths. prot.tib. 6, Ut. S, . 11

).

Anzi

consuelndlDS

il

Huller

allarma che

presunierlD nobile.

d)

. 1381.

In ordine
10 credo

sa

che

passim

al subietta
la

di

questo maleflzio

condizione di recentemerUe nato non

necessaria neppare in faccia alla dottrina

della vecchia pratica. Nella scaola

ha dubbio su
reato

si

dono

di

ci

persona adulta che

lare s stessa,

sta

(1)

moderna non

che anzi in oggi questo

esteso ed accomunato anche

vi

titolo di

all'

abban-

impotente a tute-

qnando venga commesso da persona

che aveva speciale obbligo di custodirla e soccorrerla. Sotto qnsto

ponto

di vista

nitario della legge penale

si

il

uma-

concetto

dalla

legislazioni

contemporanee grandemente allargato, rimane per


sempre nna grave e delicata questione se a fare
dell' abbandono un delitto basti ta semplice obbligazione morale che nasce da una consociazione assunta a tuW altro fine tratino quello della custodia
ed assistenza: cosi (a modo di esempio) il compagno di viaggio 0 di caccia che abbandoni in luogo
solitario il suo compagno qaando questi per casualit sia caduto e siasi fratturata una gamba, potr
egli se crudelmente lo lascia col inabile a muoversi e deserto di

ogm

soccorso, alleijarc

aveva assunto aicnn' obbligo

non

elio

essendosi

ac-

compagnato con persona valida. Per qtianlo


deduzione sia moralmente bruttissima, ella e

forse

Ma

giundicamcnto sobda.
l'abbandono ne dorivi
11

barbaro compagno

il

ta

civte

talo

ad ogn: modo se da quelmorte, parmi

quale fa caosa

difficile

che

prosmadi

Digilized Dy

Google

morte per non avere n soccorso, n, dato

q^uella

avviso, n inviato alcun' ajato

quello infelice, pos*

sa srug^re T addebito di otnradio colposo.

(1) Li raitlone di dubitare palava nascere


tichi

lo

aniiohb expotitio infantit.

denomloarona con

expoiiii.
r.ur.

perchb

gli

MriHori chiamavano i|ueslo reate, pi voleoilerl

ilio parlili,

formula

la

E qualunque

pii

Ha

le leggi

an-

expo-

romane

generale de infantibui

possa essere siala

opinione di qual-

la

scnuorf nlemanno, eccllslo Torse dlle pnrole inrAKS sta

rx utero miilerao prodeuiiles,

]ios^i

IMum:! muoversi que-

stione, pure quelle parole cbe appellano aoltaulo alla ragione

lorica della coslilucione iropertals, dod Telgono


conlrario, per
Dajl'art.
pariice

che

esposizione

ma

ai

non

inraiiii-

vlEa

due anni,

e purcbb
la

lidsla

II

1861 ap-

il

solo pricolo possibile

il

efTcii-

insanabili. Selo in cole-

bambino esposto

Nel prendere in considerazione

il

In^liillnrrii

sia

al

disollo

eaposizloae h punita.

descrive eoa la formala abbandono

in^tetUe)

in

sii)

d che ne abbia riportato danni

che siano probabilmeniii

sle coodiiioni,

non

richiede che ne aia stala posta

In pericolo la

nell^, ssliite

dei

punibile

sia

della orealura,

vtmente

goslenere

delta rllbrma criminale inglese del

esposizione d'

la

espHcilo conleslo delle succeesWe disposizioni.

I'

97

ginre penale

non

il

fotto

(i)

(che

si

di j

solo calcola la v

Digilized

liy

Googic

22

Iasione immediata ed efrettiva del diritto che ave-

va

la

persona impotente

assistenza di chi bar-

all'

baramente la abbandon; ma calcola eziandio il


danno potenziate Vanamente contin^bile secondo
le circostanze. Onde il pencolo maggiore o minore
che ha corso T nlelice abbandonato, si rilbrisce
(non meno che i nocumenti da lai effettivamente
incontrati) allo elemento del danno immediato del
delitto;

e cosi renta-ando nella sna forza

gettiva porge
rale,

secondo

malefizio.

nn

si

fisica

og-

ana quantit nata-

criterio della

qnale

il

aumenta

gravit del

la

peraltro impossibile che

legge pe-

la

nale definisca a priori le singole circostanze che


nel variare dei &tt possono aumentare

dell'impotente abbandonato.

La

al

deve aumentare

non

severit

magistrato che

ma

gione ancora del maggior! percoli che

si

(I)

in

ra-

corsero

medosima.
n

codice!

Prussiano del 18BI . 183 ha follo due

psposLzioEic

iliiiinii licll.i
si

ei

ragione

solo- in

dei danni maggiori patiti dalla vittima,

dalla

pericolo

legge come la scien-

za debbono limitarsi a dire


di

il

^rcJiilj con

cki

di

inr.inic e del 6110

'WmnviV.

trasporto del

deQlemeDlB art tbduIo

della sua prole,

non vedrei

la

eod aoeurila
esBora un

alla

I'

luoa,

ad an atlra luogo diverso

dovesse cessare

il

avesse coli abbandonala.


di

apeoiSoaziODe.

bUo malerute per

colsi

Ma

dubbio, d

Qoando

la

slesso

(llolo

donna die sgravatasi tn luogo

sosatsteoza

il

lermini deJla ma-

bambino da un luogo ove prcce-

ov' erasi poscia dareliUOi e


nel fallo di quella

liloli

abbandono. Foree

dubbio possibile che

il

lilnlo crimi[ins<i !ov,.<.ie n.Mnii?;,.rsi solo ai

tcrialil del

In
il

Boiiiaro

verit lo

bisogno di

donna ba

cousegaetiia del quale

posto in
il

bam-

bioo atelo abbmdoDoio senza custodia o proleiiOM alla

Oigilized by

Coogle

arfo

veng

miMricordla di chi

flvenluile

quaato basta per

coli a Irovario,

quuio

materiale di

il

ba

si

n i neces-

delllloi

tratporto, ob pu dirti altro obo iodiflreDte se

11

creatura

si

doun ve

trovali

la

hu

ivi

di Francia

sembra

puoibile

pprcli ve

ssEicrM

plice IcincntO della

Bianche

luogo

quel

in

portntfl, o

se n' b syrinalo.

ventre elle

perch
ta

ha

[>ui.ibilp

P.

mano

In

porl.il:i

clip

ciipiil:ilir'imi'iUi'

[k-v

il

il

ritliii'-.lo

la

della
di

Ui

codice
il

du-

dfMo Maiuli'iia. Vedasi

(Spr>si:ir)iic

cinquime (hue pay.

quella topula-

M.j

tiposizione non susseguila dt abbiinduiio (mas-

sima ricevuta anche

in altre
1*

tanto a slalHllre elle

giursprudeazs) Don vale altret-

tdAandom non

sia pnaibile se

non

preceduto da espoiixiene.

Qaello che

sema

. 1383.

avvertire

intei?flssa di

6 che la s-

di fatto di questo reato sta nello

e noa

abbambm

nella semplice esposizione, la qaale vuol es-

sere scriminata quando non sia sussegoita dall'ab-

baudono: inquantoch (sebbene quella non possa


dirsi

un mero

atto preparatorio

princpio di esecuzione )

dono copra
litica,

il

la esposizioue

perch rivela

1'

ma

piuttosto

non ancora

un

iktto abbati-

da ogni imputazione podi non abbandonare,

animo

e cosi rivela l'animo di non consumare un delitto


il

cui

momento consamativo

consiste appunto nello

abbandono. Cosicch se taluno esponga un infante


a

qualche toogo ove abbia ragione di sperare che

la

carit;i di

una persona determinata, od anche

in-

determinata, sia per raccoglierlo; e poscia anzich


allontanarsi

rimanga a

creatura per vedere se

vigilare

nascostamente la

avverano

le

sue speran-

24

ze; questo contegno converte la esposizione in

nn

ntotncntaneo deposito, e mostrando chiaro che non

aveva animo

si

abbandonare

di

elimina a&itto

rito,

Tale
e che'

la

comonemente

si

fosse inge-

dolo speciale di questo

il

regola che prevale in faccia

accoglie

ma

la creatara,

qaando aessano se ne

d riprendersela

titolo.

principii,

ai

dalla pratica

(f).

32 de(1) In questo seoso decise 1 Cnrle di Limogcs


cembre 1847 CJouraal du Palai* 48, U, 547). Cos il Iri1' 8 maggio 186S. Co pure fu deciso pochi
il

buoale di Parma

soDf ddielro io Tosoitia io na caso da rae difeao che presenlaTa una Bingolaritb

cuslodUa)
l'

in

.ipparecza diOereniinlc, La radazza

fprntiil.nln

lIlPBillitnemontc

reciii.i

uscio sa b' oim

t.i-

-ili-i

Icininl.i.

Mn

sfcii
<Ioiiiifi

Iratlenule dietro alcuni ulberi

e cib avevano

fatlo

seduilore

il

giustizia

ad ollencrs

Dn

l'

cblamala]

n]>uil.il.i
.<J

li' iiif.iiilc;

balcone, ami*

al

erano

MI,,
i,ei

iii

ili

niuIre

pijbl)lii-o
|hjc,i

presenlb a decidere

si

med. 4) nel quale per


la creatura alla

la

il

denunciare

Si

ehbc

|;iiidi/io

^(ll!o

sua.

TiIcei

occorsemi

portare

giuridica

la

creatura

esit lungaDieate

punirsi:

alla fucoli di Vil-

Leyse r

tpec. 613,

ragazza aveva alTallo abbandonalo

cata dello slnpralore; o

fatto quindi

facoll

crt^alu^a;

la

familiari del

assoluzlono.

caso anniogo

donne dovesie

dtlillo; quelle lionnc iivevnno ripreso

i.v,.v,,iio

lemberga nel marzo 1733 (che riporta

La

i'

cerla ciislania

deposero) per ordine

a quell'innocente se n'

supposto

il

croiiUra, o T

cohiiiRio di ttHdurrL'

l'Hccusa di esposizione

avea

donde vrdrvnno

io giustizia

(al legnilo della

falllil

ch dar ricovero

U,

al-

vi-

orauo

ei

nvera

h.iUntij

khmiIo ,w sua

bi',liuti..ri',

pr.iriu

madre medesima. E quando videro che

della

all.i

(come

-ijn

'i-\

cine, le quali al parllr della

1'

rn-iiliim

,s.l,t.v,i1.h

fin

la

madre

di'

quealo

nella pubblica piazza.

quale di queste due

col dichiararle punibili entrambe.

Digilize by

GoOgle


la

pi benigno concetto

calo del

Diiobre

non rivTib

25

indb

Corte di Tienna nel giudi-

la

1858 fEe dei Iribunali n. 900}


di

titolo

li

espoi;done

poichfa

inhote nello avere

di

parlata e lasciala la creatura Dita d' allora nel bardino dai

aeduKorc della [aooulla, e atiolTelte.

. 1384.

La penaiil
fa in

del delitto di esposizione d' infante

tempi ora leggerissima, ora nulla

altri

Credette talano potere affermare che


Valentiniano, e Valente alla Ug.

de sicariis

non

si

(1).

g'

imperatori

8 G.ad

leg. Corti,

di capitale sapplicio;

lo colpissero

avvidero che qnella legge contemplava

tentativo d' infiinticidio.

Non

il

niancd peraltro negli

nitimi secoli chi lo punisse di morte. Il che oltre

ad essere esorbitante

di rigore

impolitico, perch

pena spinge ad uccidere il bambino


Il codice Sardo (art. 509) annovera qnesto reato ft-a i delitti che tendono a distrogla parit della

invece di esporlo.

gere

e lo panisce con pene

di fomiglia,

lo stato

Qorrezionali

come

le penalit

secondo

aumentando poi

tra breve dir,


i

pi gravi resuttamenti.

Il

co-

dice Toscano (art. 352} Io colloca nella clas.se dei


reati

emiro

plice
il

con

la

persona dove

la

CDOgraamente

si

adatta j e

carcere pi o

maggiore o minore

(IJ

fi

concorde

tolleranza cbe si

zioue degl' Inbnti.

la

ebbe

Io

a mio credere

pi

punisce nel caso sem-

meno prolnngata secondo

pericolo.

oploione de^i eruditi


nell' sniica

Sembra per che

in

ordloe alla

Grecia verso la esposi*


Sparla ne boease

li sola

apposita disposizioDOi e osile altre citt

la

tolleranza

fosge

unicamente

GglB

eonsueladine. Ma (ale consnetadlna

delta

almeon ambra Irrecusabile per

fvariarum

hiit. lib,

menlo pecale
esposizione

i3)

it

dcllj cill

ili>^r infnnli,

IcsllinonbQza di Elia

la

Tebe quello che proibiva


elio

fiviclcnlc

Sembra

lolleraDza di uoleslo Lillo.

no

cono provvedi-

notando

quale
di

moslra

clic

Alene

in

la

rcilanle di

nel

il

fanciullo

espostosi dicbiarasse scbisvo di cbi lo aveva raccolia; misura

che probobllmentB

ttplrossl al flu di ailallara

prender oura di quegl'

lorellcl;

del costume. Glie agli antichi

cbe conferma

lo

Romani

la

cittadini

generallia

permettesse di esporr

famphitr.
si rileva da Plauto
Terenzio fandr /, 3, H e da Sveloiiio
Carrnnia de parlu iindi-

ex ulero madcnle*

figli

/^22)

e da

fin Caliijnli, cap. B), Vedasi


rali

cnp. A

et Icgiliuo,

ixii'in.

iipud

0 n

(1

Iiiiins

uetert.i

rsponeniii libcrot

C uj

parai, cod.

ram.

voi. i, ptio.

tempo preciso

Gii

in

infuni,

Niebuhr

Aiiiotr?

3S0. neraltro eomroversia Bravissima sui

nominnnsti

rni

in

mima

nrirovare

i:u-

i-Mh deg

leodosiano f ii-ii.

Ug.

eie

Panini, tiv de parliis ripdsifioMt

Cynfcershoek de jure occidcnd oc


Gebavcr dit$trt.
apud Bomanos

academ. din. i. 3 ne patria poieiime

de

i.

ne

iiiiinciiiii uiuie

expotUUJ non
Ha obe dagl'

gli espositori.

come

delitto

II

fatto

iwiikz viirenii't. e

parlano di pena corporali contro


imperslor erlstiaol st coDsiderasse
esposizioDe, aocorcb

della

non susse-

guila dall' elTello di morte, inconir.islahile per ci che Irov.isl


Della (cg, 2, C.

de iiifunlibus ex/iosilis, e por

ove (iiusliniano sembra pariricarn


al!'

abbandono dei servi

riuDiona di questi due

inreroii.

titoli

la

ki

iiuvella 153:

esposizione dell' infaole

Cosicch notabile cbe

la

(sposiiiona d' Infjnle, e abbao-

Digllizedliy

Google

dono

di

pertODB impoleola) ohe parve una Dovili nel oodlcl

contemporanei, altro non tu che un nlorno

al gius

novissimo

Siusllolaoco.

. 1385.

Il

codice Sardo

ha peraltro rianm in un ftecio


art 506 i caai di-

Botta la steass di^oaizione dell'


stititisaimi,

dol rapimento, della occultax}e, e della

na

sostituzione di

infante,

come pare

cinqne

fktti

dieci anni:
all'

sup-

quelli di

posizione di parto, o d soppressione di stato,

qnali

panisce con la relegazione da cinqae a


mentre collocando sotto lo stesso titolo

art 509 la e^sizione, V ha pnnita col carcere

non minore

nn anno, qnalora

di

ma

fotta R btogo soUtario,

danno

al

bambino; e

la esposizione

senza reenltamento

di

pooiace poi all'art. 512 col

la

carcere da tre mesi ad tin anno qnando sia fatta


in luogo

non soHlario. Sai che sono da

ftrd

di-

verse avvertenze.
In

primo luogo deve

tempi osservava

ripetersi ci die fino dai suoi

Boehmero

(in juc eccles. prot.

5, cap. 3, g, fin.) censurando una rornmla legianaloga a quella dell' ari. 509 e 512, che non
buono lo esprimere 11 pensiero giustissimo di rigaardo al maggior pericolo del fanciullo con la sola
e gretta formula di lungo solitario, e luogo non solib.

slativa

Hiario.

Non

buono porche

talvolta pericoli

me

maggiori

se fosse esposto in

frequentata da carrozze

in

la

creatura pu correre

luogo non solitario, co-

mozzo ad una via pubblica


non buono perch meri-

tano riguardo eziandio altre circostanze che vero-

similmeate possono essere causativo di pencolo


fmciollo

anche in luogo non

aolttario,

come

al

la era-

~
dezza della stagione,

simili:

2K

mancanza

la

cuoprimento,

non buono (aggiunger io) perch

la

deflaizione del luogo solitario e non soIUwrio ra-

dnce

il

relativa

ad ana malerialit tntta

criterio di gravit

ed elastica nella saa applicazioae; laonde

poich bisogn lasciare

all'

arbitrio del giudice la

definizione di cotesta materialit (1) meglio valeva

esprimere

Ibodamentale della Teromi-

idea

la

glianza del pericolo, intorno a cai

1'

arbitrio

del

giadice rimaneva esposto a flattoanze minori, ed

aveva nel tempo stesso bah'a

applicare

eli

il

rigore

a tutti casi che cadevano eotto il ano


spirito. Avrei dunque meglio amato che abbandonata
ogni relazione a pare materialit si e^rmesse la
maggior quantit naturale del delitto di esposizione
con Is formala
eqwsto in modo e luogo da cordella legge

rere verosimUe pericolo di salute


loga. Questo

modo

mo pensiero

si

o altra ana-

(2),

riconginnge con an

generale d vedere che ho manifestato ad al-

La

tre occasioni.

per quanto

legge penalo deve a parer mio,

olla pu,

usprimuro

il

concetto giuridico

indipendentemente Ua qualunque relazione ad nna


o ad altra materialit, che pu far nascere
petuo dubbio se

non
l'

la

per-

il

sanzione punitiva (per regola

suscettibile di estensione analogica in odio del-

accasato) debba o no trovare applicazione in

materialit difforme

(Ij Potr

(a moJo di esempio) dispularsi so debba

juu^D lolilario una


soliti

Iransilare

campagun per

violtota di

giornalmenl

polr dispaiarsi se
esiliente entro le

si

rtiDinbri

di

debba dire luogo non

mura

nna

(3).

di

une

citlt,

una

In

una

qn-itc

dirsi

arano

famigtin: e

itililarto percli

localli

remota per

Digllizedliy

Google


dove k casuale

il

pensiero

felice

il

29

passaggio di qualcuno. Obbed ioTeoe id ub

bardo, qua ado

codice

Ira'dugse

348

l'art.

iTiincia nel suo ari. 11O8. deuiuiuo apposito prov*edliDBiito

di

per

caso ddlj

li

cuiisp;;[in

pubblici! bccioliccnz.i

'In

r.jll.i

un

inf inte

rol[>ro

dm

ui

braiB cbe aou dovessero sorijere diapule su


per)

cbe uaaDuo

iti

d' tnlaate cadi sotto

i'

SOS del codice SardoP

ari.

credo percbb troppo sarebbe sproponlunalo


peoalit fra chi esponga

c chi

lo

rechi

nozioni ed

il

di

Farmi

il

lo

non

lo

coarroato della

Gglio legitlimo io luogo dod solitario,

un ospizio.

ai!

dsi:ii

late Ipotesi.

limo loro affidato onde

oiaiuuia

la

ad un ospizio

ne avevano assunl'i

esageralo

di

vero gi assai vago nelle

pcnalll c queslo

nella

art:

506

La rormuU del codice Davaro del 1813 all'art. 175,

(2]

17G, 177, esaurisce questo pensiero: poich non occupandoci


n di luogo, n di tempo, n di allrc circoslanze,
dere
alta

il

pi 0

meno

della

peaDiil

dal

giudizio

fa

dipen-

cbe rimeiie

prudeoM del raagislrato, se la esposiziooe sia avveoula


Idi modo obe non vi sia 0 vi sia stato Uanger

o no la

craindre paur la vie de


espresse

II

l'

individu expui. Ugualmente

codice Spugtiuolo del 1848

Cuanda por

lat eircumstaiicat del

putito en ptligro la vida de


resse

Ha

il

il

ditello dell' ari.

codice Sardo

am

093

an

all' ari.

4tt

abvndono

nino; che in

tal

ivi

si

le bubiere

guisa cor-

del codice delle Cortes del 1823.

meglio preodere a suo esemplare

il

Digllizet

by

GoOgle


codiee Froncese

come

lo

ari.

ma sempre
no

lo

de SfKiiurs. Cou

dei pericoli

.iiii

155)

Linci

sempre

di tocearto

bambino esposto

frequentala della

rarissiiTi.i
si

agli art.

672

modo

nel

l'

npplicazioHe

fino ul

lioiT

677

coosideraKlone alla

mezzo ad una strada

cbc non

dirsi

.i<;i:r:u',iiiic',

Vaud

di

la

impropria

minorante
il

lilulu

formuln

la

per

pubblica

sta

si

1330) dinappro-

esprmesse dai codice Toscano

dell'onore:

nel pericolo

iilegHimil,

qiicst.i

incece quando dello Infanlicidio

con

v\

uunhri:iii:nzn ciic la esi^iisaiui^


F.

fu

perci

che nelle

come

si

il

si

qualu

T onore. Ueat re
la

mino-

idea giuridica (cbc

coniunicbi anche

modiGcnzioni recate

per opera di una commissione di

anche

r infame

dell'aborto

estM OStioiie della

ee

mmi-

ricorre

uccida

se

iroveri molto sorpresa di vedersi scusata dal eiudice,

SI Lieiiiiinca

ci

entit di evitare i^ravi d.inni

la

della

tolterataj la quale

seriaroeale iediceaveressa temuta di perdere

rarne

for-

codice Ionio

Il

inclusive riassume la presente teorica

ragione minorante

Sa con
la

mi'di'Sima

L:i

ar!. -225.

pib completo ed esatlo.

rapitone

l.a

nemuna

nbbi.i

troppo atlrcllanta Gvcu-

(3) Cosi in proposito dello infanticidio (.


Tal clic

che powono

lomlbili
In

condiiioiip

plullotteoht alla potsibilil di

ma ha pur

us pure dal codice

su);ovdinala

di notte in

non pu

cill

tvtntuttlit di loccorso,

mula

co-

Il

concello,

il

codice di Friburgo (ari. 178

li

eTSDlaalmeDle dod mcao

sola pouibittt

dltposizIOOF,

tentb di allargarli

derivare dalle Inletnperlei anzi ridusse

pericolo; un

qoMla

in

codice di Neurdialel ari. 175.

il

subordinalo allo essere frequenlslo o

lasci

luogo d?!la esposiziono,

li

30

340, e copiarlo

aveva copiato

dice Austriaco (art. 134 e

al

al

complice,

codice

dotti gtureooasulli

Sardo
oapole-

Digilizedby

Google

tant alla

ocustone

coi

<d

mimo

veaae

a quelle proTtncis

(e che tutooo saniiooate con dacrelodcl 17 febliralo 1861J

una orreilone ieaae dlclro

1'

Sardo definiva
e

i(.

.i-j'c,

avc--f.cfo

I])

r,l

.-i,.,.

quli

afa ni lei dio. I.e

opini
le

ni

giudici

donna, O della

la
la

53S

emende quantunque

dlMInguers

ha

scella nei

disliolo, e

cbc pa^sa

Ira

1'

Impela ed

ho propugnalo

esprimere

di

urnt

li

propesilo.

pensiero

il

Euoi dettali

gretti caolini

che

coartandoli

il

Anche

la

lo ar-

dove

due gradi della

minuzione, per guisa da potere Iciipr conio della

sioni

il

allo

come comuni anche


di

non

legge

(a-

lo quanlo allo

non polerai estendere

considero

non trovando ragiona

ipotesi;

essa ba lasciato

la

Cho

individui

^lUri

.u;

uri.

diipustzioni ed

Inbollcidio premeditato, lo

(tomenlo eosi grave doTe

madre:

sola

tdfmuln per cagione

V m.orvt della
.ili'

illtgitlimit,

della

.iIIfi

i|

ripetersi

CoBentino fpag. 37S)


a questa

formula
.iburld

..ri.liv

!.]

s,i[v,irc

iior

Lo sicHso dorelle

L' art. 503 del codlee

all' allrs.
ta

lii'i

.1

,1^110

con

pniiTir.iio

|if!
/.ii.iir

iniSliai

scusa

la

t.^

C(,i

io

Icijgc

meoo

di-

iliirLTi^cia
.liire

occa-

penale deve

possibile entro

maleralll.

. J386.

VqoIs! pure notare che il codice Sardo all'ari 513


aggrava la pena della esposiiione quando sia cotnmeBsa dai genitori dello esposto (1). E qai senza

debbio bisogna riconoscere che sotto


vista

morale

il

ponto di

genitori che espongono la propria

prole sono assai pi abominevoli che non

1'

estra-

neo; n noi avremmo

flifHcollj'i ad ammettere in
un alimento ancora di gravit polisorprende di non trovare alla parola

siffatta ipotesi
tica.

Ma

ci

genitori aggiunta in questo


kgittimi.

Una

volta

ammesso

articolo la qualit

di

per' ossequio ai pr-

gres della scienza moderoa cbe


re modidchi

meno

in

percolo dell'ono-

il

la quantit politica della uc-

nou vi
noa debba pensarsi lo stesso
madre che espone

cisione d* infante e dell' aborto procurato,

ha ragoue per
in
il

quanto

cai

alla ,e8poEione. Alla

parto non deve negarsi quella scusa che

ac-

si

corda alia madre die lo massacra. Se attesa la mipena, e la latitudine nella quale potranno

texztt della

spaziare

giudici,

non

si

voleva dettare un apposito

provvedimento per codesta minorante; certo non


poteva convertirsi la minorante in un aggravante,
e punire
pi-io

madre cbe per

la

pericolo

abbandona

l'

commozione

la

infante

del pro-

altrui piet,

all'

pi severamente dello estraneo che feccia altrettanto per risparmio di tedio, od altra pi rea cagione.

Anche

(1)

punisce
sione

di

il

codice

penale

PorlQgbeso

espusiiione dei minori

sccondu

con reclusione

di

di spile

classe se e fEiUa

prima classe te

all' art.

174:

ab in

generale

d.i

falla

slingueva tra Bealori ed etlranel

il

306,

all' srl.

anni con

pslranei,

clie

reclu-

In

punisce

la

Non

da gcoitori.

di-

codice Bara ro del 1813

mailer

parte del rodici

contemporanei.
^.

I3.ST.

In propositi) di questo titolo nasco la questione


speciale se per parte di genitori logiuimi

metla
la

il

delitto d

abbandono

(J'ii)fante col

prole nella ruota degli esposti

(!).

com-

si

gettare

La Corte

Ui

cassazione di Francia aveva temila la opinione ai-

lermaliva

il

30 ottobre 1812. Poscia

stabili

la

ne-

gativa coi giudicati del 7 giugno 1834, e del 30


aprile 1835.

La

iiegativa

pure fu sanzionata dalla

^
Cassazione Toscana

Faccioni

13 luglio

il

1804.

L'illustre

587 )

( commenlaj'io col. 4, pag.

so-

stiene r affermativa percli scorge anche in tal Tatto


il

fine di sbaraKKarsi della prole che

debito di allevare;

ma

avrebbe

si

il

se ratesto fine k ano degli

elementi di qoesto reato esso ha per bisogno eziandio dello elemento di fallo che

rastitaisce dal-

si

abbandono : e non pu6 dirsi die si abbandoni V infante quando si consegna alla custodia di altri che
k pronto a riceverlo. Ecco un nuovo esempio della

l'

importanza pratica della definizione delle


die

classi.

Fin-

desume il suo
non pu

delitto di esposisione d' ir^anle

il

criterio dalla tutela della personalit fisica,

essere dubbia la soluzione negativa d questa que-

Se

stione.

come un

considerasse invece

si

delitto

contro lo steUo di famiglia, potrebbe anche la con-

segna dello infante legttimo


per occaltarne

lo stato,

completi del malefizio

Secondo

(1)

o ad

alla ruota

rappresentare

Barfcmoiil

("Ecunoiiik

235] sembra che ancbc

qu.indo

[lOii

pirlii

la

liizionc dei

opera

di

Brcfolron

Giuiilnlano.

si

li

cs.'c

Irova ncll'

Ha

liDcli

le

negando

medlanle
facllo

il

M;i

i.ircdlli.

unno 330

di

clie

del

ed

iDiinleninuTiio

scarso

Aleup

ilu

rlii

Orislo per

dovesse essere

la

avevano rac-

le

ai genilori ogni liriilo di recuperarle

rimborso

imuiaglnare

irr

te^l Aggiudicavano

proprieli delle crealiirc esporle a coloro clic


colle,

altri

estremi

gli

(2).

congstliire di

le

poliliqiie ehrlitniie png.

neppure

pilucazione,
il

numern

dei

fanciulli rimaitr a carico dei pubblici stabilimenti. Delle con-

dliloDi riclliesle doli' antloc diritto perch

VOL.

II.

genilori poleaserc

Digilizet

by

GoOgle

ricuperare
rfc

1.1

(li

(fiii/iun'iiis,

uiji-

eleinciilo sijfi'jflliin

esposizione di infante

bcnissitui)

fu

30 marzo 1871: Beo dei Tribunali t>. 46. Una donvedova, eoo una bambina di otto loesi, tro-

del

na

ritnast

vandosi

latte

viiri'

estrema miseria port quella bambina

lo

Mposli, e niaiidb

degli

ta
il

spec la Im etile Horrtiiann

speciale

iIpIIo

ro.iio

Decreto dello R. Oirte di Appello di Catania

nel

valutata

j. . 11.

rii>i'i-"-sit.i

nel

mal rimo tu' ir /ili ni

dclicinriiiii

l/ii;, inp.

34

{irale esposta, tratta

ii-iln'iiliiirhti',

5jii-iis;iliile

1 spese

il

deiiUn

il

atra tua

ripigliarla

voleva

Si

i:<pi,si:i-iiie

In

L.n

Corte dis-e

atii delta italo civile,

secondo molivo potrebbe

nain. tjnesto

essere assai problematico. Lo stesso giudicato trovati

Temi Zanrlen

dotto nella

ijacs[;t (isriurvuKioni!
coilifio S.iriln
li.i

L'iiliain

ililV' ri.'iui,
i!l

quo a

(litici

loliorahilo

sopra

tal

La

anni.

un

sdia

lascio

intamenfc

istante

sui

cin'iae

titoli

colpiti

com

ciui se lahullii. (]iiaiuii[n|ut in-

scica/a,
l.'iTd)

anelli^

guisa

ve ) penalit
tit loro

mi richiama un

ino|>poi'Hmamcnte nell'art. 0I>


in

^li Ila indisi

nella
al

\ifnc per

por

qaaii

inlli

ripro-

3.

aito ci'imiiiaie, cori la l'eluL'a^^ione ila cin-

ili-iliui

lii

il

insilarne
f;

annu

n. 1,

ruo-

per darle

qneslo fatto tra-

di infante.

bambina eru gi itala itcrilta agli


totin

la sorella

dell' Ospizio,
(Il

alla

si

titoli

in

l'iu'i

(come avvertimmo

jn.'ciiii'diiro

un

in

ini

codice, <li-

rnclirc gravi* tlifctto

(inifirann in

min soia (ed

quamo

njisai grfl-

die possono presentare nella quan-

dei ciiterii notevo Idi cute ineguali. Ricottisi

Digllized Dy

Google


che

ma

35

essendo un ente purifico non

delitto

il

suo oggello
ne,

cosa o persom sn cui cade

la

unicameote

il

per

lia

azio-

1'

pu avere

diritto offeso. Questo

respettivamente per oggetto ?uo quella cosa, o persona, che nel malcflzio

quando

il

diritto leso

mero soggetto passivo; e

pertenga

alla istessa

persona

su coi cade

I' aziopc,
qiicsta potr essere ad un
tempo e soggetto passivo e paziente del mslellzia.
Ma il malefzio avr sempre il suo oggetto nel di-

che

ritto

dal colpevole

si lese

e secondo tale dirit-

o secondo qaello che prevalente fVa

to,

dovr sempre determinare

ritti

attaccati, si

lit

e nozione differente

la quantit.

nostro

al

reato, e

del

pi di-

incongruenze

506 se ne toccano con mano

iln-

ili

prnlica

che ns*iio

tliivere

Il

litto

dpi

suo

iid

in

s3urili

viiij^-io

bobino

che

tfllnlo In un

nvrv.i

altri

li

a dieci anni

cinque casi
vi

bosco

titolo lia riunito

di esposizione (clie all'art.

analoghi perch

cotidu

pitrrebboro Impossibili u

11

ra-

vciiiuo nilur.-ilnienlp a marie.

codice riardo in questo

cere) ad

passivo, e

le

(I).

t!) L (limenlicanza di quesle veril Tonila meo la li


6Iii74<-0

qua-

la

misarame

Applicato questo canone fndamentale

ari

trovava

clic
la

509 punisce
gli

il

de-

col car-

sono ssembrati

identit dei soggetto

ha

paniti con la relegazione

da cinque

(1).

Ma

fin

qui lascisi andare.

cin-

Digilized by

Googic

que casi

colpiti dall'

arL 506 erano eventualmente


die non potevano nnificarsi

cosi differenti Ira loro

indistintamente nella penalit crimioale.

La e^si-

sione guardata nel caso semplice toglie al Uncinilo


lo stato civile,

e ne pone a percdo

&ono dunque

diritti lesi

caso ordinario,

la

due

vita;

con questo maleflzio nel

spettano entrambe al suo

quali

soggetto passivo che ne al temi stesso paziento,

ed entrami costituiscono l'oggcllo del malefizio.

La ocGutasione priva
stato civile senza pome a

il

ranciullo soUanto

pericolo la

saltile.

sue forme codesto reato pa presentare

dello

Ma

nelli

C'iialieri

Ora pu occultarsi un infante per


una successione; ora per cuoprire un Tallo

di sparati ssmi.

carpire

ronscgtiando la creatura a qualclio fido amico


sotto mentito iimc lo educhi,

clje

provvedendo con pie-

tosa cura al suo iiianteiiimento; ora

pu essere

falla

di

consenso dei genitori, ed ora a danno e dispetto

di

UQO

la

(li

loro.

Lo

mostra (|uanto possa variare

,die

natura e la importanza del

nioni la
ti

l,a

uu inlanle

di

altre.si

f-npprrsxiiie

ili

del suo stato civile,

genitori

La

non lede

iliritlo leso,

cinqui;

di

r('U'^:i/.ju)i.^

.-pi),i.::iiu

civiir.ma k'de

arili;

lo

al

prha

e quanto

mono.
del suo stai.

diritti

doiJLrtitori-

stato di

un infante

ma

le

se e operata dagli

priva
stessi

altri diritti.

soslilvzionc di un infante ad un aitro pu del

pari prcseutarsi sotto

iissimu sccondocli

lusaputa

(lei

un aspetto giuridico

venga

fatta

diffeieii-

da una nutrice

alla

genitori, o possa venir fatta da questi

medesimi per avere (a modo


schio invece di

di esempio) un mauna femmina, o un fanciullo perfetto

Mm

e sano

all;^icll^

.ssei'o

consentila

dalla in.uli

(a modi)

i.-

lii

alki

macilente o deforme: e pu
entramlio

lia

insaputa

esempio)

ile!

o fatta

genitori

marito, per contentarli

mania che

la

lo

invaile i

avere un maschio. Chi non vede quanto siano grandi


g'

di

influssi

variet sul

coteste

calcolo

politico

del delitto?

La

pnd anch' essa assumere


una vedova per car-

sttpposizione di parto

cento forme. Ora pu farai da

pire la eredit che la legge devolverebbe ad alti^

persone : ed ecco che V oggetto del reato non nel


diritto del

fudalb,

quale di povero che egli era

il

viene arricchito del benefizio


0 di

un pingae

retaggio.

Il

un

di

llastre

diritto leso

nome,

qaello sol-

Innto dei congiunti ai quali si sarebbe dovuta In

successione.

un

delitto contro la propriet.

Non

pad dir leso alcun diritto del fanciullo che stato


porlo alla vedova dai propri genitori, tutti giulivi

Ma

se

; se

la

delta inattesa fortnna del Aglio loro.

pimento di una successione non

vi

il

car-

suppo-

del parto stata (aita dai genitori, o dalla

sizione

vedova solo per soddisfare la smania di avere alcuno cui dar il nome di Aglio, disperati di aver
prole e della negata potenza di adottare; e se costoro erano liberi dispositori delle cose proprie; io

dimando dov'

il

diritto lesol Si

&tto con

posizione del parto ci che poteva

mento:

cugini

non hanno ragione

aver patito un ingiusto spoglio.

dagnato ima fortuna,

Il

fiirs

per la sorte dell'amato fanciullo. Dov'

Vi una pia frode ad eludere


zioni

la

sup-

col testa-

di lagnarsi di

fancicllo

ha gua-

genitori di lui sono esultanti

la

il

delitto?

legge sulle ado-

circa la convenienza della qnale io niente vo-

perch non torna

glio osservare

ma certamente

argomento mio;

all'

codesta pia frode non k meritevole

pena di cinqae a

della

dieci anni di relegazione.

A queste osservazioni (snile qnali torner al . 1956


e segg.) mi ba condotU)

tema dei presente Capinon per farmi censore

il

ed ho volato esporle

tolo;

delle leggi,

ma

soltanto per mostrare ai giovani la

necessit di tener sempre presenti


della scieniia, e la

canoni generali

grande e9cacia loro nelle prati-

che applicazioni.

dclllli

Sta

<]i

occiilUzionc, soliluzloac, e suppusizioiic di parto.

pupisoo con

Ji

dua anni.

Il

la

prigione

da quadro

lieroplice

codice Sardo perb

tradusse qui

l'

art.

mesi a

346

dt

cedico Fraocese, sdollandolo aoctie uella quanlila della pena.

Lo stesso aveva hllo


oodioa

Uodenese

Carmigoaol: ma
moria, porohli

si

nelle

fra

it

lutti

dello

Ha

fasci

otliino

siali

teoriche

<l

del

sovente lettera

cib

upiiMcai^ioni.

no d' linilare

che

983; e

all' art.

meritiroenle lavale
grandi

seguilaro quelle teoriche nei

coDletuporaael

la caeulstloa

abuso che ad

le

sono

pr^itieliB

arrelrato della scienza panale.

aborrimento per

Sonosi

colesll elogi

dusse prlocipaloienle

1810 che

833.

b dimenticalo

loro volBlmeoll, e

del

Parmonsa

codice

II

all' art.

un mezzo secolo

a cielo per oltre

11

ci con-

codice Francei^e

segua

il

puolo

pli

condusse pure ud certo

si colse a

Hne ne area IMla

asusea a cagione
la

vaecbia pratica.

troppo spesso per evilare un vUlo cadesl noli' opposto

pi enorme.

Non

.casulstica

ziope e nelle penalit quei

ratti

distioguere tra loro

criminosi cbe per natura loro

iianoo caratteri distinti cosi oolologinmente

meote e

uella oo-

come

giorldioa-

politica mente. Ci stretto debito di giustizia.

. 1390.

^ado

Il

senta sotto

in

questa specie di malefizio non pre-

il

rapporto della forza morale sogget-

argomento di

tiva,

tesi dello

particolari osservazioni.

La

ipo-

errore male pu concepirsi nel delitto di

abbandono. Le cause fisiche che possono avere eser-

DD

citato

trovano
gole

inllosBO sullo stato d' intelletto dell'

agente

termini ordinari di applicazione delle re-

generali.

qaantu

alle circostanze influenti

sulla d eterni io aziono del suo volere

da avvertire

soltanto che difficilmente potrA configurarsi

un im-

peto di sdegno che valga a degradare la imputa-

(ma
nn marito die rednce da lungo

zione deli' abtiandono : salvo la ipote rarissima

pur

possibile) d

viaggio, convinto da irrefVagabile prova del patito

nn moto

tradimento, in
sto

di giusta collera,

pintto-

giusto doloDS, allontani dalla propria casa

di

mediante

la

esposizione

sonore. Allo stato di


testa ipotesi

si,

il

testimone del proprio di-

animo che

configura in co-

ai

conginnge in certo modo anche

coscienza di esercita

un

la

non ne sorge a

diritto;

pregiudzio della creatura la lesione del diritto allo


stato di famiglia;

e propriamente

tutta la crmino-

prende radice nel pericolo che pu

sit del fatto

bambino. Del resto sotto

que^

aver corso

il

di vista

caso pi frequente di scusa emerger

dall'

il

punto

impeto d pudore, come ognuno comprende : e

talvolta

corra

(1)

il

ancora

dall'

impeto

paura,

(1)

quando con-

pericolo di sovrastanti sevizie.

Una configurazione speciale

Carpiorlo CRepoma

lb.

i.

dell'

Ut.

impeto di paura trov

10,

retp.

105)

in co-

lui

40

che avesse abbaudanalD per Umore di conlaglo

alle

g.

mi.

fiirza

fisica

11

grado Della

abbandono

titolo di

occasioni

la

consueta qae&Uone (ad altre

accennata in proposito della complicit)

bilit delle

non comunica-

scnse per avventura competenti

partecipe o all'autore principale,

me

lentaiiTO a

pare che nel

assolatamente inconcepibile

Questo reato ha

il

all'

altro

proposito del

titolo di
il

delitto

abbandono
mancato

sia
(1).

suo momento di consumazione

queir atto col quale

si

abbandona

La consumazione

polente.
si

infermo

soggettiva, oBte nel

aulla comunicabilit al partecipe o

in

lo

sue cure afDdalo,

la

persona im-

soggettiva del maleflzio

compenetra dnnqne talmente con

la

sua consu-

mazione oggettiva, da non potersi esanrire quella


senza che al tempo medesimo '^a esaarla anche
questa; perch qnesta non sta nei danni olteriori

sopravvenuti eventoalment allo impotente abbandono,

ma

colui abbandonalo.

nente dopo avere eseguito


iriciito

si

aveva

nella lesione del diritto che questi

a non essere da

che sotto

penta e
il

punto

Che

se lo espo-

abbandono,

lo

distnigij'a
ili

il

sollecita-

ques(a ipotesi

ratto,

vista ouloloi^ico presenta

ter-

mini del delitto mancalo, potr non presentarli sotto


il

punto

timmo

di vista giuridico,

secondo ci die avver-

al titolo del venclicio

appunto notammo che questo


posto male a proposito

come

80 nota

sottile

namentO] mentre pu invece trovare


mini in

altri

molti maleflzi.

ove

problema erasi

speciale dello avvole-

Anche

propH

lo stesso

ter-

conato

punibile sar assai difficile a configurarsi nel

de-

ltto

di

abbandono ; perch

gli

Mi

o trascenderanno

nella consomazione, o resteranno nella categora dei

meri preparatori! per

la mancanza delia unTocit.


Pur non ostante se in questo reato assolutamente
an conato remoto, percli gli atti esemedesimo non possono acqnistare nnivocitt\ so non si pongono in essere sul soggetto passivo della consnmazione' (lo che rende sempre il co-

inconcepibile
cutivi del

nato prossimo) non pu del pari

altrettanto

dirsi

impossibile, per quanto rara, la ipotesi di

prossimo.

Ma quando

Io infante nel
pascsi

nn conato

colpevole abbia depositato

il

laogo ove TOieva esporlo, e volto

ad allontanarsi: o

ii

modo

cusioue in

indubi-

tato si rconosca essersi aiionianaio dallo

impotente

che aveva in consegna, con

abbando-

narlo; io stimo die

semuro

si

animo

iicc.

di

terzi

.lil"

di

aunia

il

il

sumato, quantunqui

Pensando
una teorica

aita doli" abbandonato.

altrimenti sareblie necessario costruire

ragionata sul criterio di spazio o di tempo,

non veggo come potesse

io

elastica

riuscire

ijoii

la

qaale

a non essere

ed arbitraria,

li L,i(iJ,ilo|iLaollrilo ia\,\>.i<-

laliva di

con-

delitto

sopraggiuii-

iibliiiDiiono

o di

esposizione

possibile coulgurarne

Finir con

lo

{Uhrhucli,

le

[lon

Lijisio

avvertire che quanto ho in princi-

pio notato sul proposito dello allargamento che

dernamente

si

1871,

piinilide, ossia

condi^iani.

fatto del

presente

titolo,

mo-

includen-

42

dovi insieme cun la esposisione d' infante aoche lo

(Mandano di persona impotente, vul essere inteso


come an insegnamento della scienza adottato da
pareccbi codici contemporanei ma non come tiiiaverit che aia aniversalmente rconoscinta. Questo

pender che
(art.

si

attu dal codice Bavaro del IS13

174 a 177) incontr

giova esaminare

gli

snoi oppositori (1) e

argomenti sni qnall

si

Tonda

simile opposizione.
I.' Si

detto che non

si

abbandona una persona

adulta (sia pnr cieca, storpia, demente, inferma, o

per (jualsiasi allro

fanciullo:

ci(>

modo

porta a riconoscere che

sto reato rarissimo,

rissiiun: uia

accada, ja

iiiipotnte) con allretlanta

tu

il

caso di que-

io risnonoo. sia

pure ra-

mio non nerianto accaacre: e ouando

convenienza

ai

nunino

vi

compenser

largamente della noia die avete incontrato ponendo

aito

dannoso

[enea che ha

Digilizedby

Google

4. Si

detto infine che se

abbandono

l'

dell'

adul-

impotente fu fatto per il fine di recarto a morte,


fatto sar panito come tentatTO di omicidio, o
come omicidio conanmato secondo r evento. Ed in
to
il

rispondo che ci verissimo

ma

poich ci vero

come

altrettanto nel caso d' nfonticdio,

celesta ra-

gione non fa buona per lasciare impunita


sizione d' infante cos

punito r abhandono

di

la

espo-

non buona per lasciare imun infelice inabile a prov-

vedere a s stesso.

Malgrado pertanto

obiezioni e tale dissenso,

tali

a ritenere che

io persisto

la scienza

benissimo a ritornare

fatto

enamerando

fra

delitti

moderna abbia

pensiero giustinianeo,

al

abbandono

civili

di

un

impotente, e ponendolo da lato alla esposizione d' infante

e lodo

Germania cho provvidero

codici della

pietosamente a cotesto caso crudele; e


scano che fece altrettanto

Haus tAiervaUont

Vedasi

(I)

pag.

della esposizione.

Ma

11

le

e Qnqul

lur

codice To-

le

projel

beti/e

il

vui.l,
niiclic

[loi

crllerlo di gravili di'simio lUI l'ioga

etfi

non

vero suo co ocello. Coo tota

governo francese

il

352.

proreuors di Gand dissente dj

2<1. L' illuilre

per ci cbe riguarda

legge

all' art.

propone

si

con

desiderio

di

If

I.i

;i.,iuip

M'UtTf

ohk'ziafii:

lU-ll

iji'.-';iu

oriitorr

Ji^ciiUu

iil-I

d-'l
iii'l;<i

condizoal di luogo; ed ossim'\m uIiu ci hiipu^MbilF,


dice benissimo.

Ma

noi

ben lungi

dal

desiderare

ana pi minuziosa descrlziono della malerialil qualiGcaale


(ella

noi pure

riconosciamo pericolosissima) vorremmo al

cootrarlo che di neaauita

materialit

ma

la

sollanlo

Impossiblle,

si

ma

mula (a modo

esfiriraesse

si

facesse

menzioni',

Idea del pencolo; lo die non

facilissimo. Glie
di

vi

k e^ll

ila

dell'

i-

ridire sulla for-

esempio) del codice Toscano

fallo ilella eipotsioiu o

te col

abbandono non and con-

jiunlo alcun periculu


della

1(1

quello a

comballuU

procede

rui

d.i

murlc, ne

ili

nliliiis.i"la

fuui

Ha

leimiir

iitr.-i>i\ule,

ad un mese ^

l.a

un coiiccUo (linmelriilmenl? opporli)

s' Ispir.ivnno

dall'

censori

codice

tiri

UE. Essi volovuno cbo

ti

Krancpsc

frenasse

arbi-

1'

BluiKce eoa una pi conrlala descrizione di luogo e

irto del

di

ili

pena pu essere

liosira criliea

lempo. Noi inveGe (appunto prcb& contioli del pericolo di

slOnlie

vorremmo che dn

delliiizioni a priori)

oessun.i ao-

guslia si cosiriogeUB la

prudenza del giudice nello applicare

spirilo.

legge secondo

il

suo

CAPITOLO
DeNllir.on

ni.

qunli si offewle la nf(?grit de/te persona.

Lesiono personale, e sua essenza

ili

concetto

iU";linf|ucn;^c

vole

lia

alieraziouo

(onteiii|ioranee.
iniiaiiri

la

imbrma

elio

porlaronii

subito

rubrica

i|f>la

nelle
sulla

anticlii legislatori

uomo. Di qui

dclitli

umana

modernamente una note-

scuole

nelle

s,'li

sente classe di reati


la

e circoscrivo ijucsta serie

Le ideo pagane

pioteiiune della legge


dell"

d fallo,

1393.

g.

11

s'

eoniro

la

legislazioni

personalit
restrinh''cro

penale alla sola pei-som

conseguenza die

pre-

la

intitolasse dagli scriitori


le

membra. E

con

cosi le lesioni

piM-^ona che non erano giunte a togliere

di feriiento, e di offesa. Si

tutivo del ferimento (latino

trov

il

carattere costi-

mlnus, francese bks-

Dlgilized by

GoOgle

siire ) netta soluzione i

continuU noi corpo uma-

no; della quale soluzione

me

criterio

colpito

tenne co-

di contintiit s

cfl'iisiono del sa!)i*uo. Si

I;;

(latino verbc-a, francese conps)

vano

dissero offese

violenze che ave-

le

corpo cartonandogli dolore

il

flsico,

senza operarvi soluzione di ronlinnit. Queste

si

dissero offese con traccia o senza traccia, secondo

che avevano o no lasciato un segno

loro sni

di

corpo offeso. Si distinsero ancora (come avverte

Puccioni

477)

saggio yag.

ammemsioni

le

(coups) dalle vioienSe (ftancese vote


titob di ferimento

tle fati).

Dal

distaccarono per la specialit

si

dei risultamenti le miUilasioni, lo storpio, la ilefur-

pazione; facendone alcnno


toli,

ed

altri

(1}

Lo sialo di

addinlro Irovasi

BiaLiocBim

'

al

Odofredo d

Jl

IH',

lil.:>
7,

! is

pug.

li.

li

Car-

Rnynalilo

22[> ci

nn-

anni

suoi eie-

nei

percuuiiinibus

Kriminnis quaeH. 93

'jn::i'i.^

uB9

"j.

cinqnanin

Carmfgnani

1008, ediilona 1634.

-:rmini<lis, cop

.1, /)

secali (I).

dallrma qua)' era

criuiinnliitm

KcmmoricL
mi.

rimase per

si

(jucsla

praetita

ihiervalionum

Jiiris

qui

riassunti) dal

menta dal $. 988

pio io

altrettanti particolari ti-

ricavandone solo una qualit a^ravante

del ferimento.

\u<ic

( r

pi nuiiiia juris

sei/i/.

ii

j:i>.lu,-

rr.::uf-lu^

iriminiilin

crimiitolit,

Kocii
jurii
pene
dei
Crrniani de jure erimiaali
Jl Purfendorf obnervatheap.
93 Sebroelcr rrperlorium jarit
verbo eulnui Briganti proHea

nel

franala delle ingiurie reali pag. 161, e altrove

ipr(. i,

puri

iiiiiulit

lili.

Ititi.

3, riip. 10
r.-ip.

5, cup,

1,

27

ari.

Conlol

eri-

iitlttulianei

delitli e dellt

5, art.

vol.^.lib. a,

iiunt eoi. 3, bt.

voi. S:

erininnle

CaraTila

l'nil/fud'anM jurii

crimlttUi

lib.

1,$. 3,


40

cop.

Pi slo
97

k'Iirlit

.1

p.

377

e/

46

Jag pina

islilniioni

dt-l

Ma non

poteva nella

menticata
l,ai)ii(iu

recale

di

iiU.illellu

ini

I';

la

Miori

inlalti

proto/uMi.'

imln

di

iiimicizia, 0

opera

aiii'lic

die

'"/ii-irii/:'

titolo

lili

pii'i

-^iiri

ii.-ii

(H,

lai-L;a

din

diritto

il

disila

sua

iiidivlduidil

ili

]i"nft'na

della

siadlurata

scn(]K'i-alaiiL'iiii.'.

deno-

si

la

Cosi

si

sommersero

gli

la

m.i/ionc

buon renimi penale

ria"ijra>

ai

H'iii].!

nostri

vasto di lesione personale; nel (piale

unificarono e

If

f quella cliu

uu-.|n. r\u-

anacchi

d^vcvaiiii in cn

lii.ulo cnriiiiniSii

pi

iii(oni;i

d' iniiiradeiiic

|j-[-^iirirtli!. rliL'

f-iemlasi alla difusri

nmiro

persona.

porta rbaz.ioni

drill" :.t[f!!i

duhliio uri laliadinn

i^.iriale

ni

umana

ciie le

liirsr

rnniirnrlahira

Mia airmla
i.'s[(>nia,

scienia puiialii porlr"i a

ooitihiire

Cn-'uv oi'i^aiiisruo. Ila ci

..Inalila i,^in,/,i,-r n.iiiie di'lla

sQa aiiivit

il

suo

al

rhiainossi /rslinh-

fi.Kra: d,'II;.

Puccio

IS, ari.

ciip.

45

S, g. 2.

mi nonio

ili

non lurno, e

ilivario nijlla

Icmpo

de

prnale voi. i,

civilt cristiana Jasciarsi di-

venno a consiiicraro

purtiirimioni rucak'
il

tt.

parte pi nobile della

la

si

alln

]-('|iri;ssioui;

Ti;icfHic

A,

lib

A n ipNi

penule puri. 5,

diritto

cap. 5
Bavaux frenili prrliimnaires
Chauvrau Ihiorit da code pnnt i-linp.

aggio di diritto penale

hiIIk Ifiime rorpn-

ri

diriUo

prinipj dit
i

02

obttrval. B9, pag.

i)i>

Arabia
A rual

si

altri.

Digilize by

GoOgle

_
i

47

Lb formula leiiont corparalt

(1)

come

alcuD codici moderni,

ohe

romani non

si

si

manllene lullavU da

lo Jonto all' art.

688.

notabile

rormarono un CODcellO disMolD della

lenone corporale oome

allo procedente della cepliciia

liiien-

lione di recare un nocumento o deleruirnzioiie idia sahilr


del proprio iitinico senza

e co$

oppuro gaardarooo

oiDcidit lenlall:

fare
H

no dUpello, un' onta

di

percosse

le

venticinque assi; e,

se ne incoraggisse

la

pretore rilormb

la

Il

dell' inaull'i. M.i

nell'

beoe riconoscere
mite di

quella

di

nei

si

come

ni

pi

tiloio della

trovar

i:ii,Lril;h-

tvAe
1'

negli

animo

nella serie delle ingiurie.

punite

Gel lo
I

con

la

di

Onde
mutia

^/tb. 20, eap. 1}

prepotenza del celebro Lucio Nerazio.


legge ijuanlo alla

animo
plii

di chi

nello

penalili,

lasciandola

percuote o ferisce bisogna

frequenii casi

uEcIdere, e una

ravvisarsi

una Intenzione

iulenziono

pib ristretta
telila ffo; su]

pi

pili

Sera di

Intenzione pub

che

da

ve-

legge Aquitia, appunto percli nei termini di questa

legge non ai esigeva

La

l.^-i

nella lesione

trovassero

riferisce

quella di fare oltraggio. Questa


iinlo

vii.i.

proprio nemico; e cosi vennero

al

comprendere codesto realo

avvenne cbe

Li

venne naturalmente

lesione

la

Iruricanie

la

Intensione diretta.

lesione personale

descriversi

pu dunque oggi

come appresso

ilefinirsi

qualunque allo che

cagiona af corpo alln un danno od un dolore f-

DigiUzed by

Google


sica

(Off

48

all'altrui fnerUe

una pevtu>'ba:io)e, pur-

ch eseguito sena' animo di uccidere, e senza rimi'


tato letale; o meglio qualunque ingiusto danneggia-

persona unuma che non

nietito della

la vita,

ti

diretto

dlslrttg<je

distruggerla. Questa defini-

zione mostra che la lesione appartiene a quella sto-

die

rie d delitti

si

dcom maieriali (.50)

quan-

in

per potersi dire consumiUa ha bisogno di on re-

to

materiale che costitnisce la sua completa

saltato

essenza di

fatto.

Ma

poich la lesione pu net di-

segno del colpevole essere stata arrecata come mezeccidio, cosi la nozione della lesione personale

zo

all'

si

completa con un criterio negativo tanto nel

porlo

ilei risiili:!!'),

conn'

iL'll.-i

iv;l

di difliaalli nella pratica.

Kel 1862 un

braccio

in

allmd.

Il

Mini?Lpri>

Piiliblico

lormini di lesione p-rsnnilc n^relic

i;on.i-lK.

(.orle

l.a

Si

(i.liiKi.H,'

lli':;i(i

devolveva

la

di

dirsi

|.i

mI1i1

,n.i

nt^iniii

quello

nti.rrnc

iiDtiicr.sj

ncl-

fece 'im

(li

manean

di querela.

Certamente

doti

streLtissinio

pnteva

si<jTiili:ai(>

net quale iicceltano le leggi toscane rmle^lii liliin.

cio di dclillD contro V onore. In

f.iccia

d' Ingiuria 9p.iriVB cosi sosselliv.imente


Sia Io

preso di balzo

per conLinenza di ciiisn

che qui fosie una ingiuria nello

1712)

lo

-o..lr!i>iic-

esseri-

eoluziooc di questo dubbio lo evnne col ribut-

tare l'icctun per

(.

,ii

Liici:,i

lo

occasiona
ro mesio

tale cui si

nitorna un ragsitio moleslo, per liberarsene

ni])-

inciiKicniu.

lallB uggEtlivA della lesione personale, offre peraltro

non sapna pcrEuadcrnil

percbb aoclie supposto cbe

la

del

a Inle conci'iip

come

titolo di

il

iiiiiU>

o^fUiv^inii'uir'.

fftione prrt'inaU,

materlatli del resulinio prescn-

Digllizedliy

Google

UK

un dolore

mancavi

fiiieo,

dolore Osico. Se colui aveva


a quel

non volevd
solo fne

altro titolo elle

andare

ad

uoaltlagerlo

non

lo

Il

vedeva

vi

calci, OJimill.

casa a mutarsi, e

criminoso

di

posilbilla

donno dnlo per

quello di

riamente iosoiiale.

di

fiiuriiliea

volonta-

le vesti

codice penale toscano, riconoscendo

danno dato con ingiuria

titolo di

Ma dunque non era niente

in codesto fiitto?

In

il

qualunque deteriora-

valonlarietnenle recai nlla [^opricl altrui, cosi l'mnio-

Ult tome mobile, risultavano a mio


tanto

dirotta a recar*

di recarn ito dolore Sttico

levarselo d'attorno; G perci Io ba^inava

elle

di

lasciarlo in (uce.

(Ue

inttmiont

la

animo

1'

ragaiiu lo avrebbe percostofon mano, o

Bi
al

gli

elementi materiati quanlo

DO

Nel

IsIb geltb contro

un piimodoro. Non
n

sonale,

si

propose

della Ingiuria.

Ma

xlonn del dne articoli del


quali proibiva

il

pareri;

una donna

acciisn

si

re(;ol.-inienlo

lii

v o Ionia lia meo te-

dvWa

lo

per-

le>^inne

pnrl sull* applic.ipolizio;

getto di corpi duri, e r nitro

moadetse contro

titolo

lo elemeiiUi inlensiiinalc.

la ijiif^iiiont'

1'

per quelito

'

ano

di-i

getto d'im-

il

persona. Quel giusdicente

per consi-

der che un pomodoro non era un corpo duro, che non era

una immonde? poiuli

si

cosa avrebbe

Io pensai

mai^iava: e credello di assolvere.

dello

quel

giudice se a

lui

Fosse

italo vuolalo addosso un fiasco d' olio, o di vino!

Nel 1S84 fui consull.ito sull' appresso

leuno

pugni

d'acqua dalia
Si

sebbene per

le

Lucca l'atta

di-

di

una

in

pubblica

fiapslra sovrisl.inle.

volevano querelare per

dolore /lifeo

pertonate, pure
beoia

teorie

il

sostenute dal Pubblico

fallo

quell'uomo era

di

titolo

si
i

hnl-

-ti

dell.)

II.

vulei^An

Ministero

scriminalo

obieIIi<rE.

pi<reb^

di

in

da

requisili delibi iti/itlima difesa

non pu trovarsi eccesso dove

no poco di acqua

VOL.

Due

cnso.

proprielario

pretendesse olemenlo bastevole di leiione


il

altrui. Certamente
di

Il

bagnare qualcuno eoDilderalo come causa


si

qualsivoglia

tutu lo ponevano- al coperto

samento

via.

La rissa cess. Ha costoro

getto dell'acqua, lo risposi che

si

risparmiava

11

col ver-

versamcoto

sodi

sangue umano, ad imllszionc

quel fjtlo di Luigi Filippo

di

cho fug una sedizione col mezzo dei Pompieri.


ed

QuGSli

di

vengo raccogliendo nelle mie

cbe

casi

altri

note parranno Inedie a

pasce

ctii

importanza

cbl conosce quale

Ha non appariraoDO

asanmsan

di

i,npii

illuslri

Talli.

si

lali

conlro*ersiB

nelle

del prinoipii leorci al

del loro certe singolari iRpplleaziaDi

proleirorme svolgimento del

suo gabinetlo

aal silenzio del

niosoQclia speculazioni.

D' altronde io ho-

1'

semplo

Wernher, Webner, Bergor,

(come

lluber, liommel. Li^yscr, ed

mollUtliDi)

altri

quali

haiiuo rluDLo lo svolgimcnlo della IMrla col ricordo di singolarit praiictic da

loro

osservale.

g. 13S6.

pu

Nfiu

pcL'tanto dubitarsi che

ziale di questo

[iialcliiio

fiale chi? produca


it

).'t

lodnunnlii
0

<:ol

iucriio al
Icito.

SUD

dall'

tatodi

eirytli

mnle-

alto

il

deti'i-

suo intel-

non furono ollonuti

lesioni;, l'inqui

ma

avevano potenza

sorger naturai ni e,ni e

mimcala

un

minorare ad un uomo

o col disturbare

aL^entu voluti, c gli atii

di ragionarli,

crilcrio essen-

il

abliiasi in

utTutto di

dolore tisico; o coi recare

(.oriio;

l'odesti

i^ii!

erano

1"

sua jiorsonalit sun/a distrugger-

dt;ll;i

l'ucari;!!

il

titulo di le'

non evyj argomento

questione.

Ma

questa nozione

li.i

(iiissa

nel

suo oiemenlo

soggettivo un limite, una comftswne essenziale ni


\iti9L

mocnsa materiale

grave: e

che

la

inferita al

nn uomo

bi

che perpetuamente senza che

matenah

corpo?

li

ragione di dubitare nasce dn

lo intelletto di

dubbio
(jiiesto,

pu perturbare ansi

siano esercitate

violenze sai ano corpo, col solo

un' azione morate sulla sua mente.

mezzo

di

ben possibile

Digllizst

by

GoOgle

che
fine

la

umana

nialiiiia

scelga questa perfida via pel

scelleratamente calcolato di condurre alla de-

E ugaahiienic

nemico.

inenna

il

calcolo

raggiunga

lo intento. Si

che

tato della lesioue perGooale

ha riconosciuto bastevole a

possibile clie

avr allora
la

scienza

costtniroe

altrui.

Ma

potr

dir^i

cliu

elemento subiettivo porcile


tenuto

il

pravo suo fine

deliUo

il

il

reo

anche

fisico, o

da

agli occhi

nello

difetta

non ha ot-

colpevole

mano

col portare la

lenta sai corpo del nemico: bens col


falso

il

risul-

il

moderna

titolo,

il

indipendentemente da qualunque dolore

qualunque alterazione corporea sensibile

mezzo

viodi

un

messaggio, di una lettera annnnziatrice di tre-

mendo

disastro, o d altro simile

mezzo

calcolato e

diretto precisamente a perturbare le facolt intel-

nemico. Ci

lettuali dell' odialo

si

pensato da al-

cuno: e secondo codesto ^nsiero una scelleratezza


cos nera,

cos fatalmente fortunata

dovrebbe re-

stare impunita.

Ma

opinioni altrui)

non posso tranquillizzarmi su co-

io (salvo

il

debito rispetto alle

desta dottrina.
. 1397.

Questa opinione va certamente a


dottrina prevalente fra

pure

si

fecero

ritroso della

medico-legali:

qoali nep-

considerare la questione dei mezzi

morali poich ci era loro impossibile quando rite-

nevano che neppure lo effetto morale occa^onato


da mezzi meccanici potesse portarsi a carico del
feritore.

Discutevano con molto studio nella scienza

loro sui criteri! per distinguere la morte avvenuta


per palmo, dalia morte avvenuta per cominosione

cerebrale (vedasi

Gand

ol fi deVe lesioni vioetUe


pag. Ii6) quando

il

52

maszo meccanico, come nna

percossa nel capo, avesse dato occasione al primo

fenomeno anzich
temporanei hanno

secondo ritenevano non do-

al

versene dare debito

feritore.

ai

Ma

con-

codici

questo primo passo: ed era

fatto

nn passo gravissimo, e molto

pericoloso:

posto a carico del feritore anche gli

direbbero paramente momfi^

come

il

hanno

cio

effetti

che

delirio

si

quasi

presumendo die cotesto effetto debba risalire cosae


a sua caosa ad ano sconcerto tisico. Arduo potva
essere questo primo passo: eia per determinare in

punto astratto Euridice se indistintamente 1' alienazione mentale sopravvenuta ad una ferita debba
portarsi sulla responsabilit dell' offensore

punto

na

nel

vista meramente pratico per le grandi


e consegnenU pericoli che s' incontrano
con certeSza il nesso ontologico tra

di

difficolt

nello stabilire
il

fenomeno morale e

l'

azione meccanica del feri-

mento. Una volta per che cotesto grave passo

non

fatto
l'

altro,

vi

pi

si

ragione per trattenersi dal-

quna presenta forse minori difficolt e

il

minori pericoli. Sicuramente nou mi stancher mai


dal ripetere che grande cautela abbisogna ai periii

medici

in simili giudizii; e

grande accorgimento oc-

corre al giudice nel tener conto delle congetture


loro in pregiudizio del giudicabile.

propone

il

Ma

la

scienza

si

problema giuridico presupponendo indu-

bitata la dimostrazione delle sue condizioni di fatto.

Le

difflcoll di

procacciare tale dimostrazione pos-

sono condurre la prudenza del legislatore a modiflcare nei suoi

dettati

la soluzione

scientifica

del

quesito, e potr meritar lode se spaventato dalla


fallibilit

de^^i

umani

gadisi prefer la impunit

DigtoedliyCoOglc

del colpevole ai rischi della innocenza.

dnca ad nna aolazione

Risaluiido a
la

liei

quanto

in

ijcnorali

piii

lo^sG panalo

zione

nILro

ai5

Ma

ci con-

convenienza politica non

di

ad nna solazione assolatamente

giuridica.

in

iii'ijicipii

osstvo

mira din

noi:

ilirli.to.

Non

siiniii

mezzi od adi

vieta certi
le

elio

prote-

alla

o certi mezzi,

alti,

ma

siano odiosi:

soltanto perch da cotesti atti e mezzi prevede co-

me

conseguenza

quale

1'

lesione del diritto, alla

la efTetliva

autore loro T indirizzava. Che se certi mezzi

sono agli occhi della legge pi odiosi che


tri,

ci

non per un muro

ma sempre

perch

arbitrio

certi al-

antipatia,

di

a colesti mozzi

in faccia

ap-

le

parisce poter essere pi intensa o pi certa

la vio-

tasone del diritto che vuole proteggere,

questo

r nnico motivo a cui

do porta

ie

s'

t'

inspira la legge penale quan-

sue considerazioni sovra

certi

determi-

nati mezzi facendone altrettanti criterii misuralo)-!

della quantit politica dei

porzionare

la

reati.

il

Une

di

protezione al pericolo del diritto

pro:

ma

il

reato agli occhi suoi rimane sempre nella offesa,

nel pericolo del diritto, e

non gi

nei mezzi con-

'

templati in loro medesimi.

Osservo

p1i

specialmente essere stato, in propo-

sito di omicidio, pacifico

anche

nei'

antica scuola

lo

insegnamento (g. 1087 ) che la sua essenza di fatto


non esige per propria condizione certi determinati
mezzi, e specialmente non esige che sul corpo dell'

ucciso abta

quando a

il

fine di

colpevole portato

mano

dar morte abbia usato

violenta,

arti

cho ne

siano state ofFettivamente cagiono. Per iiuosti pringenerali non parrebbe potersi lasciare

cipii

impu-

nito colui che (per esempio) al fine di accelerare

morte

la

di

gli facesse

an vecchio minacciato

di apoplessia se

innanzi a dargli la falsa nnova della morte

del figlio, e troppo bene rioscisse ad ottenere lo


immediato risultamento del suo inferoale disegno.

Non

credo che in cotesta ipotesi

stere nei dubbi; perch

nomo morto

dell'

se la procacciata

COR

lo scalpello

si

vede e

possono ben esservi nella concatenazione

dei (ktti alcuni crterii che


il

volesse pers-

si

risultainento materiale

si tocca con mano (I).


demenza non pu costatarsi
anatomico, come la procurata apo^

sno nemico)

Ma

plessia,

il

(e diciamo pure ucciso per opera

del

ugualmente persuadano

giudice del nesso ontologico tra

il

fitto

malvagio

e lo effetto; e possono esservi nei caratteri stessi


della

demenza

certo

il

(1) In

criteri

lulli

oasi per

pemonnlc quando
fra

speciali dei

od in

assoluto si lenga

le

forme

I.i

legione

s deve noverarsi

pennaiieiile, jiprcli se non reslann sejini

mezzi rimangono

clic nella Icsiune

luile

lasci tracce illolro'di

reali di fallo

che rendano positivamente

patologo di codesto nesso.

se^jiil

de^li e/felli.

personale giuslizin rsigc

sempre

pleia veHIicBzione del

In

elle

Laonp

eoeigll delta pi eialla e

corpo del deliUo. Sulle

:in'

come prcceUo
terribili

com-

eonte-

gueoze di uaa precipitazione o Irascuranza nello asaodameoto.


del

corpo de]

delitto

rlcordoToTo

II

oaso

verifinalosi

alla

Corte di Assise d< Padove Dell'Aprile 1873 riferito diH'feo

dei Tribunali n. 3457.

(!

nuovo

:m.

casu

il

abbiano ileteriorato

55

S.

Non

modo

venefico

ottenuto

era per inwilubre:


di

ciii

si

i:

fatto

por

ronduii-i li'iiiainoiiro a perire; e

cflVtto

lo

atti

tenuto

luogo ujnido o

in

h porto scai-so cibo clie senza ossero

si

pravo fine

di esoiiipio)

tempo

lun,^'0

ijuani'in-

siano estrinsecato in

si

violonti sul corpo. Si (a

freddo, gli

un nomo

salute di

la

que coleste savinie non

un bambino per

crii; sevizili matnriali

rlic

lino

;i

r,ii

detrimento nella salute dolio

imndi

di

si

i!

un Rrando

inlelii'e. !.a ^iusti;iia

accorsa per fortunato avviso di r|ualdie pietoso vi-

N mai

cino,

si

esitato dalla giustizia

a riconoscere

casi

quantunque non

la

essenza di fatiu della lesiona,

vi fosse

il

concorso n di

Ora quando

lenti,

state

semplicemente morali,

veleno.

di

in codesti

ma

le

atti vio-

sevizie fossero

ugualmente preor-

dinate, e pertinacemente continnate al nefasto line,

nefasto fine

il

a parer mo

ne

fosse conseguito,

non potrebbe

esitarsi nel riconoscere sufficienti ele-

menti per l'azione della panilrice ginstizia

tliic^l.i

Tiiliiujensiit

questo

lltolo

puniEiooe

II

Urm:i

(tulinio-i iri)vn;i

viil.i.resp. II.

Ma non

<l,i

vi k

bisogno

speciale, bastaodo si casi cbe meritino


illoio di

letione

(1).

alcune pr.nliche

jMnonatt. Cb

ai

di

che quatrimt

desi;;

creare

veramenle

argomenla a

fortiori dalla relativa glnrisprudsDu Francete. Vedasi

Bian-

elude n. 594.

Digilizst

by

CoOgle

S-

Nella

iivolcai

Mon.

nostra sembra

si

obietti

che non

siamo nei termini n di azione materiale con effetto materiale, n di aziono materiale con effetto
morale, n d azione morale con effetto materiale.

Siamo bens nei diversi termini di azione morale


con effetto parameote morale. Ma cotesta obiezione
poggia ella assolotamentc sul vero? Siamo noi certi,

si

certa essa la scienza medica, che qnelle cai


attribuisce

comonemente

il

nome

di perturbazioni

morali procedano senza una alteratone materiale,

0 senza una qualsiasi pasaono degli organi corporei?

vero die l'occhio del chirurgo settore

trover sempre nel cervello dei pazzo

non

una modifi-

cazione a cui possa attribuire la causa del turramento avvenuto: ma tutto ci che l'occhio umano
non vede, non pu per questo solo motivo affermam che non a. E intanto la medicina adopera

rimedi materiali per curare la perturbazione


rale.
la

inesatto pertanto

a mio credere

lo

mo-

accettare

formula comune di perturbazione morale come

una proposizione esclnsiva di qualunque resultato


Anche neir alienazione di mente il risul-

materiale.

tamento materiale vi pur troppo. Ve ne ha uno


sterno che tutti veggono allo spettacolo di un maniaco. "Ve

ne ha uno interno che non cessa

slere qtiantuuque l'occhio del

di esi-

medico (che pur

sempre occhio umano) noi vegga. E pni iin.i volta


e quando le leggi odierne hanno riconosciuto la
perturbazione intellettuale

come

criterio sufBciente

del titolo di lesione personale, la obiezione per co-

non ha

testo lato

pi base giuridica.

La

renpoue di

dulxtare non pn pi cercarsi nel risultamento che

ormai

la

le|^ ha

ricoaoscinto

come

costituzione del (itolo criminoso.

La

sufficiente alla

ragione

di

du-

non pn cercar che nei mezti. Ma quando


(I) forano preordinati al fine, ed erano al
fine idonei, e al fine rioscirono, non ewi ragiono
giuridica di di^ognere in ficcla ad ana legge che
ha per sommo principio la protezione del diritto
bitare
i

mezzi

modo

arverso ogni

Non devo

(I)

morali, anche

possibile di aggressione.

dolore, onde

viso

Dtsoa

la

che mulgrado

drroeniicarsi

dalla

fin

porlola

commozione oervea

meo,

uil altra

si

lii

roramla mtzzi

mano

quale produca

la

corpo

tul

commozioDO dell'animo

ialanlaiieti

personale deaiderala dal colpevole:

DB

la

mezzi din teadooa s Udire In tanit di

una pcrionn $en:a che

ai

uai

leilone

la

una lelleni,sl

qualunque mecca n l'imo,

vi

nil

sempre

bisogno di un atto ititrm abile a cagionare paura o dolore.

Inonda

in

quell'alto eitrrno vi b sempre quanto basta a

costituire la

non
sulla

si

forta plica toggritiva del mairlzio,

modo

completa per uno od altro

titlima;

gere V

si

ogijeliii del

compleia per
reato, cin

la

la

la

qualp

ipeciole di axione

sa polenta a raggiun-

Iasione del diritto agognala

dillo agente.

g. 40l.

L'unico argomento che abbia aspetto

giiiridicn

(ntro la opinione nostra quello che traggesi


difficolt della

prova

(1).

Sicuramente

la

tialia

prova del

malefizio in cotesta tesi versa in doppia dfflcoil.

Sar necessario giasUficare Io elemento materiale


rendendo certa

dendo cerla

58 rhe

la (giustizia

mGDUle

turbazione

fu

necessario girnsiilioare

causa della -per-

la

fallo dell' accusato.

il

die qoel mezzo Tu delibe-

ratamente preordinato dal colpevole

Ma

luta dell'

Ora

la

uno o

elio la

La

prova.

dell' altra

caso, e possibile

il

sola impossibilit asso-

pu

giustificare

sia per la assenza di

sue

le stesse

mento materiale

qualnniiae altro colore, sia

dicliiarazioni.
la

quanto

rire che la causa della


fktto dell' accasato,

tutti

delitto 0 deli'

lettuale.

rita, 0

mente

casi

di

nei quali

corpo del

il

aggravante sta nel turbamento

la

gli

effetti

tossico. Hiaognii

Hio

di

|iroceila
;

inteli^a

una fesempre

e fortunata-

scienza medica pu avere dei criterii suf-

anche per cotesta

via.

Ma

obiezione non approda, perch

zioni che

letali

una diagnosi congetturalo

diagnosi congetturale
si

la

comune

modo

ad ogni

difficolt di

cosi alle

la

una

perturba-

vogliono refurirc ad un'azione morale

sulla vittima,

refbrire

ma nel chia-

fa precisamente

pur troppo co-

altro,

legale con quella sicurezza con la quale

un

di

ficienti

un cadavere

in

per via

medesima

a non

Questa fase morbosa non pu vedersi

un medico
guarda

quanti

allo ele-

che consiste non gi

difficolt

nel provare la perturbazione avvenuta,

mune

preordina-

modo laminoso

zione del colpevole {^ustificarsi in

il

silenzio.

il

cotale impossibilit k tntt' altro che dimostrata

nei termini nostri. Potr benssimo la

per

fine.

scian-

leggo provvedere per ogni

la

caso criminoso purch possibile

bench ardna

pravo

al

che perci? Ripeto anche una volta

za deve prevedere, e

Sar

olijinento intenzionale ren-

lo

la j^usiizia

come a

quelle eiiandio che

ad nn' azione materiale.

Ed

si

vogliono

io vidi in prati-

DigilizedbyCnn'^lc

ca itequentissime
battute tra

ch

polomiche acorrimanicnte com-

le

ed

periti del fisco,

uni sostenevano doversi

gli

giunto delirio

periti della difesa;

attribiiii'e

percosse patite, e

alle

ad un eccesso

\eiie allo spavento,

di

soprag-

il

gli

altri in-

sdegno, o ad

altra cagione individuale. Spetter aJ giudice in coleste titubanze

scegliere la pi verosmile opi-

lo

nione, e nel dubbio la

pii^

mite.

Ma

noi guardiamo

e nella ipotesi di tma prova

la questione in astratto

completamente ottenuta.

(1)

appunto per colesd considerazione che uomint di

fi^

vorrebbero recis.imcnle pronunziare conlro

vafilia si

dnrna teorici
prof.

'liAh

Iciiow:

\>i:cr-OHi]a.

Giovn[|i]| rianciold

aima leUera

me

Prn

},U>,Wna

Ji

^li

in

menti mi lembra

il

Mprag^Dlo

non pub mal avere

nio-

dollis-

a ijuedlo

par eonviDoerml essere incoai

sqoi argo-

stringano la questo euncetio ohe e^i

per direrae vie voci dimostrare;


ferita sia

ia

l'illuslre

allri

una sua

(cbe nvrpi voiulo inserire

rfireUa

luogo) bs usalo ogal sforzo

VBfllenle la ooilone del codioe Toscano. Studiati

il

cioi che

quando ad noa

delirio dell' olIbsD, la scieoia

criteril

medica

bastevoU ad eseluilvl di ogni

posfibiic conlr.iriD, per atTermare cbe quel delirio Tu oonae^L1I'nz.>

fE>rii:i.

liiiii

.ilL.-iriiciiit'

pprc'i

{i!;rji:uiaso

l'

insigne professore considera

Lsliluire

lo

lesione nciia sola circostanza

vonulo

il

raoilllll

verrebbe

piti

la

come

crilerlo di gravit della

delirio transitorio

aoprav-

realringnrDe

II

a limitare

simularsi da

un olTaso

ella

quesIIoDB su questo terreno non


la

tivo della iRtlone pertoonle,

la

Dn

quale pub faollmenle avere cause indlpendeall, e

pub aoabe con troppa


anela veadeUa. Condotta
si

dal

disputa sullo elemaiilo sogget-

ma veramente

criterio oggettivo.

Su

si

tornerebbe a

coteslo terreno peraltro

questione esce dal mio dominio, ed lo mi limito ad accen-

narla perobb

ne gludicbi

chi 6 competente a conoscerne.

'

U02.

Or quando
do siamo

si

abbia colesta prova completa; qoan-

che un

certi

uomo

solo

a procudemenza del' suo


riuscito

rare con deliberalo pi'oposito la

nemico, non penso che

debba arrestarsi

la giustizia

perch cotesto terribile effetto

ottenere con mezzi morali,

anziciii^

il

colpevole pot

con

belladon-

In

na, con la datura stramonia, o con le percosse nel

capo

(1).

colai die

La le^ che
tanto sollecita a punir
ammen un pagno nell' mpeto della co^
fa

lera con, leggerissimo danao,

non pu

im-

lasciare

pnntto colai che priv la creatura di Dio del suo


pi splendilo e prezioso attributo.

(1) In propasilo
11

danneggUmenlo

metti

dei

coi quali

il

Iribonale di Lncoa inollrb

presenti

la

procaccialo

er:i

1H&7

dell'altrui personu, io vidi nel

vurei una quesllone alogolarU^iroa.

par sulenere

si

Iesi

abs

Il

ele-

Regio Procuratore pTttfo

un ricorao

la

alla

iDOcalazIoae di

Suprema

Corte

male TBoireo

lermlni di letione personale, e coti per tale cir-

cDatanza inlendeva dovesse rtullarae Del delillo di violenza

cimale
Irziioiie

Li

qudliilc;!

dei

m.-iUraltsraenlI

personale l^rava a rortna dell'ari.

nale Toscauo. La Corlu

vero

io

Suprema

facoia al cddcgIio doli'

brava piulloslo audace,

ebbe

[lerc-tic

che hanno

S8S

iirodnilo

del codice pe-

rcsplniie colale assiinio,

3S6

^irt.

colesla tesi

ma ni resta mente

il

ini

lare dalle vioteazo esercitale

per

soggiogare

d' altronde *i era totale deflolenia

naie della lesione.

Il

fallo della

veocreo

stala previsto

lislaiionh

11

codice

di

In

di

ristil-

rcmmiua: e

dallo altinealo ialeozio-

unualeailone colposa

come

realo

Oldeoburgo

sem-

lpt;islalpre

veduta quelle lesioni personali che fossero per

di

male

peolile da alcune leari.

387

lo

punisce col

meM

circcra d* no

Saxomea

W*ecbter dt
nimo

ad dd aonot vedisi

quando

pag. S4. ila

Olb 1 fiCMe odi)

beralo a ouooera per odio eonlro quatcano,


rIcohoMervi

ptr cui

elemealo materiale

l'

di

lo

non

Itge
deli-

etilerel

una leiione perunair

quMio

rradesse ippliDibile

li

litolo jl<

reato.

g. 1403.

Se

mula

la

nozione in discorso

1& for-

nozione stessa viene a coartarsi nel crite-

meccanismo o

rio subiettivo, del

pure proponbile.

Ma

della

vU^nza, e

mezzi morali non sar nep-

la questione relativa ai

il

espnine con

mecccmiche, o con T altra fesiont oto-

lesioni

iente, la

tale questione

sno grande valore a

determini appunto se

ha per sempre

priori, affinch la scienza

la

nozione medesima debba

completarsi col solo criterio o6e<'lt)o,foppare desu-

mersi dal doppio criterio subietiivo ed obiettilo concorrente,

l'

uno e

l'

ristretto

altro

ad una condi-

zione di materialit (1); sicchb vengano per un

guardo

ai diversi

chi fatti che

gravemente
proponusi

mezzi a

pi

noti

nei

ri-

lasciarsi impuniti parec-

possono risultare non meno degli


offensivi al diritto.

puri

Ma

altri

se tale questione

termini astratti dola

scienza o del diritto costiiuendo,

ma

in

faccia ai co-

moderna nozione della


presenti
non parrai che 1" art.

dice Toscano die accett la

lesione personale

ostacolo al

mo

pensiero.' L'art.

'A'i

porge delia

le-

sione personale una nozione tutta oggettiva; nienie

cara dei mezzi, o dei modi

chiwiqve dolosamente

ha cafonata un danno o un dood una perturbazione alia mente ai-

0 colposamente
lore al corpo,
tila,

reo

di lesione

personale. Qaesta definizione


tntta

62

radica sol rsaltamecto; e qaanto al sog-

si

e^ge tranne

getto niente altro

con quello, e

il

nesso di causa

il

concorso del doto, o della colpa.

Non

essendovi restrizione nella legge per cui possa

dirsi

che neila forza

soggettiva del reato essa

fisica

so^tto passivo, ed
mera azione morale esercitata dal colpevole con atti esterni, non vi ha ragione di distinguere in ficcia ad una legge il Sne della quale
esiga un'azione materiale sul

escluda una

persona umana avverso qualsi-

la protezione della

voglia sorta di malvagit. Ci ohe accennai pertanto (g. 1087, nota 3} circa
posito dell' omicidio, persisto

in proposilo della

Fra

(1)

i meezi morali in proa crederlo vero anche

personale.

conltmpor.nd

cadici

isioiie

divergenu Del'modo

di

coacepire

proDmizinlissima

la

deODizioDe di queslo

tale

Ulolo di reato.

Accellano It oozlone puramenle soggeUiva


il

codice f rauGCHO

fail de
(ari.

btttmrtt, ou

637)

1H10

Ucl

poH

il

codice

315)

alti

Il

dui

eodice

1819

il

mnlenale

311

aura

7111

codici' b.irdo
off'ete

Slotlenese del

percalle

(ari.

vo-

vnliiii-

35C. c

sn^.-. 1

Dovembrc 1K20
di violenxa itolonlari che avranno prudolto

ferita, o percossa
(art.

det coups

le ferite, 0 le

Napoletano

uU'J,

percosse, ed altre umili

le ferile, le

lontarie enniro le persone

deceoibre 1855 (nrt. 390)


lari*

(;irl.

il

eodice PHrtncosc del 5

ferimenti, eantmianl, lactrasioni, e vffese simili

il

co-

dice TiclDCse del 1. luglio 1816, riformalo con la \eBSt del 14

giugno ^644 (lib. 2.* capo 3.") ferite ed altre o/fise rrcate
al corpo
(art.

il

codice

di

NouchalGl 21

1855

dpcembre

163) fail des lilesiurei, porle des coupi, ou adniinisir

det si^itancei. Ecco una detlnizlone


teriale.

DguelmeDie malcrinle

la

tiilla

so^gelliva e

ma-

deBnIiione del codice del

Digilized by

Google


Brasile (ari. 201

63

ou tarlar qualquer parte do corpo

ferir,

humanoj ou faxtr qualquer nutra

eauK dr no

nozione

ma

materiate,

coitici

lerlutc

il

teompglio

lo

Ha

sopyRllivii

ma

risultati
il

'oKo

nini qui

pi:r.iiiine,

nutiliUi

poich nel rapporto

il

rapporto Oggellivo

avec

allnijttc

oggeltvitii

ma-

intelleUmli

ilella

soggettiviti

mn le ri a lizzerebbe

ma

l'aggiunta

la

la

forinnl aclei

nozione nel suo

ou in sanie con pi

quelconquei (di qualouque natura) porta a dubi-

cbe BDolie

eseguiti

eTellO della ilemeiiza

de> aeiet qiieltanquti

elle

oh ta lani. Ora

Ioli corpi

miiiiblei non carpi

la parola

1'

vioicnce, mallraite, lilcsse une

mi se livre envers

ji

rapporto soggettivo;

tare

codice di Pribargo del 19 luglio ISiS (ari. 184) coo-

Ipinpia puro

prosegue a preve-

facolt

delle

maieriuU;

offna al tarpo quanluoque questo codice consideri


morali, non pub dirsi cbe conlempll 1 mesti morali

esige la

se^ucnli

121) chiapparla un' afla

dantttggiamtnlo della taiule

quanto

(oggettivit morale).

altra. Ecco

otTcsa ev' essere recata al corpo:

dere iBnlo

eom que

espresso la

anclie immateriale

o^gellIvameolD

un

offenta pkyiiea

iDvece hsDoo

una rormula soggetllvomeale

con

reato

coJicii dei Grigioiii (art.

i!

fina ni carpii di
la

offeidiila.

cotesto

di

metti murali come

a cotesto

molto pi ce

tra

esprcssameoto

la

danno

di

risultali

demeoza.

Il

noeevoll alla salute

atti

Bne maliiloso eaduno

sotto la deOntzione:

salute

alla

codice

di

V.^ud

omimcra

si

IS

del

feb-

braio 1849 presenta analoghi lermiiii (nrl. 350^ Comincia da

descrivere

il

delitto

oca formula

nialL'rialc

fiiUx

de

full,

mnuL'dia Iraitemenli;

ma

la tant
eaumern la dementa

(art.

233).

imbecillil (ristiltamcnlo morate]

Boiiiblei

la

poi aogj^iungc mi uclei quilconqucs

e cosi vleoe a proteggere taulo


la

Pr.i

la

nocumenti delta sanili

indlTldualit Bsica quanto

iudivlduslllb psicDioglaa.

CoD uguale largbeiza scende a dsre


soggettivo

nella

Badese

34G

nozione dalla
e

333)

la

Ideo dello elemeuto

lesione personale

CA^unfuc per meszo di

II

codice

m' mata

DigiiizGd

b/Gooi^li:

_
iRciusTi,

l'I

64

CUI luteetto tia

da impularti a dolo dettrmi-

un

nnl o indelerminalo, offendt


latute. Ln sogg^llivlt

chf Inle anione

allrui.

Uov' b

la

|>os^la

chiamarti a zinne;

che procedo

che

dolo-,

succo^i^o del danneuiiiniuGrUo

al

condkione die

rtmeale morale?

altro nel corpo o tirila

dio

Tatlo

9ia infji'titii

nelU come cauta

quesla deflnlzions Don allra

t\e re.nlo in

condizionr esige Irnane un

lille

eincioiix..

con-

si

diril.i

f^^iliilc

criiL^

o.iu

codice Toscino evita sludiiHDinenie quu-

11

luaqu rcfereaia aiU g[>ggeUlvitB malerlale del reato. Lo costrnUce tulle pure oondiiioni del

del

biMM

modo con
io

G quctlo

cui tooI essere

faccia alle

studialo

inturessanle queettone

tale

determinazione della

Non una

proposito della

in

ministeri sotto

ma

tema

ma

dello

solo interessa nel

ancora per

essenza

sola volta
il

non

ricerca

riguardo dell'aggravante,

reato.

tag-

propomo pr-

1404.

pcruiri>azioiio niCDtaio vidi elevai^i sul

svenimento.

come

batti
il

le(^ pofilive.

Altra

purch volato

rliallaitieiilo

ed oltenulo: tace lOiittO del idphI.


jiio

la esatta

di fatto di

parecchie

(jaesto

pubblici

codice del 1853 sostennero

la

gra-

ano svenimento
una leggera permedesima: altrettante voile

vit della lesione sai solo criterio di

che aveva sorpreso


i^ossa
IO

al

seguito

la vittima di

della

sosicnni la oppostri opinione, c

rondarono. Siccome por

l'art,

nale improvvisa porla ad un


di

carcere se fu leggera, e

anni, oltre

la

grave; cos

condo

la

la

carcerazione

-'i!)

mi sf-

Iriliunali

la lesiono

massimo

di

perso-

ouo mesi

ad un massimo
preventiva, se

di

essa

tre

fu

questione di alta importanza. Se-

opinione che nello svanimento vorrebbe

Digilizst

by

CoOgle

riconoscere una perturbazione mentale, su ad una

donna

alla qaale

il

cesse di svenirsi,

il

manto ha dato uno schiaffo


manto potrebbe m faccia

tre anni di prigionia, od


di forza

Ma

IO

alle

andare incontra a
casa

di

credo assolutamente falsa codesta opinione.


credo percli oltre alla considerazione

lalsa la

h.

anche a sette anni

schialo resultasse premeditato.

quello

se

pia-

disposizioni del codice Toscano

esorbuanza delle conseiritonze.

della

ijiuridica

io

credo die nepjiure fisiolouicamcnte possa affermarsi


che lo svenimento sia una n-aris/Kh-m

Lo svenimenti

zione mentale.

mentanea, un indebol memo,

hnguaggio
gli

dell arte)

no-i/'r/'n-

mo-

rtna

w\

nspi^rn

orquui m.-jm-iv:: m:\

di'<ili.

organi corporei solianto.

non disturbata

nl.i^ciaTin'rno, prnsiia-

voL^liono ah

zione (la chiamino corno

non

I.a iteiui-

d.;-

niipT.ia:

luiiziom sue propni;. kesi;i

nelle

inerte nel sentire e nell' agire, per la stupefazione

momentanea

dei nervi.

turbazione inielleUiiale
r.'inimo interrompo

ma

non pu

dirsi

Non

un

momento

nel delii^uio

come

per-

di

sonno

nel

sna flominy7,ione sui corpo;

la

che una

modi Orazione

i^ualsinsi

organica influisca sulla sua potenza intelletliva.

1405.

g.

Qui risorge

la

del inalefi/io

dispensabile

si
il

questione se

sione

per

la

mo an

di

(piello

noi

piii

foso

ragione che se

il

ili

jiassivo.

gravo nel
nel

toma

titolo

dell'

non

lo

cole-

sempre altret'

II.

fatto

V.

di

omicidio,

diritto alla vita nell'uo-

diritto inalienabile,

VOL.

alla

deliba rldili'dere eom-' esti'emo in-

dissriiso dol sop^riiLio

testo dubbio apparso


tanto

Ma

(i).

66

che ha

diritto

il

corpo

aomo

alla integrit del suo


hanno crednto per cotesta

l'

coloro che

ragione di potere affennare

che

sione personald

hanno confbeo

imputabilit dell' offensore,

della proposiione.

come regola

nella le-

consenso del leso tolga Ja

il

verBBimo che

il

criterio

nomo ha

l'

dalla

natura piena balia di disporre dello sue

legpre di

infimbra, consentirne anche la lesione per procacsi; un migliore vantaggio; laonde nessnno
sognerebbe (almeno nello stato attnalc della dot-

ciare a

trina) di dichiarare

delitto

il

del

fatto

del dentista, o del chirurgo che procede

un membro per curare

tazione di

vera ragione della innocenza

samente nel
il

dolo,

un

allo

lilKTiiro

ili

zionr morbrisa, o
lu'llri

riilii

i,ni

(l.il'iMi

noscoriif

(1}

}ia,9.

nlli'

esimerlo

tludt

n.

si

ampu-

Ha

la

esclude

i;

ci vero

519

teqq.

tri

. 20.

diti

^tvi^ip

567.

(Juc.'Ui

ipeoiale del SI

a rico-

mureis,

Up-

Berlont Anx od unineMuni


la

.i!i[ilir.iiiili>

miIitiIi'

<lt

de junnilitm naturali %. 7S3

Francia

In

ii'^^i

lr-i'ir,i

che Ogni qual

ntimi esitazione

imputabilit,

Engelbeid

vuoto dplir

ninnlo

all'

lusione consentita dal leBO

rielkt

luociH.;

Possono veilerfi Muli or diKerlaUo

I77S

ad 757,

debotomo,

infermo.

qnate

posto in essere al legittimo

(antri

[.;

,-i

la politica

ju( puQ. 5,
al

il

una iiniana creatura da un' alTeila una liolbrmif, o da nn peri-

t,-|i[ttc.

..i]iiL.'m'.-i

'-I

HI:

sta

l'

di tali atti sta preci-

per

e perci bisogna eliminare ogn'idea di cri-

minoBit da
fine

fine innocente,

m\

iinhi^iro.

giurisprudenza ba supplito
i.i

ppnn

cii-rridfi
\i:diisi

ur'llnaria

del [eri-

nin^tniipntfi per

Hlnnclie qualTfiiK

LncMn^i Tu rlempiUi io Francia duils \e%^r

marzo 1839.

Digilized Dy

Google

. 406.

Cod

nel caso della matilazione di

nn

coscritto

esegaitn al fine di sottrarlo al servzio militare,


tanto & lungi che

r abbia operata sopra s stesso


ftta ipotesi

non

si

ma

quanto

coscmii

lo

dciueoto

Qiritti

trebbe fornire

voci:,

lu

lioio,

altrui.

stumanza semibarbara che


onniracio tlelia nostra Italia,
sodiiisiarc

.ille

si

conserva

ove

le

turpi loro la taccia con incisioni die

bellezza del loro volto,

alcune

giovinette per

ffc le

icaeiia ai

ciw. si

in cor^n L'iuta

loro

ii'anyaii.

"

codesto uso con la soia tconn.

non esiterei a scusarla

i^i

d-

(lisu'iir!_'on(i la

onde porirore

guarentigia perpetua di
ro

in

gelose esigenze dei loro amanti

deturpano volontariamente o permettono

tro

sua

in
ilei

si dinue alla violaSu questo argomento poelegante tema di disputa la co-

azione precisamente

zione dei

pa-

che hanno

diritto

non marciare

di

(iviaenic

soit^e

delitto in sif-

nel diritto die ha la

SQO servigio militare, e nei

successivi

Laonae

anche colni che


AI

(I).

trova la oggettivitA nel diritto

del giovine mutilato,


tria al

ma

le co-

sanzioni della leggi che per tale mutilazione

dichiarasi criminalmente imputabile

al

con-

al

insegoamenta universale per

trario per lo

muni

consenso del motilato tolga

il

essenza di malefico, qaanto certo

fatto la

rit\

ai;t

r.ivAu

.'iifnai'iii

.^lmmo principio

ni^ii.i

mancanza di dolo, .vnciio nena evirazione consonili;!


non per cagione di cura incaica, ma per ailro finri.
a

me

tilato

pare indubitato che

non escluda

il

consenso

(2)

del

mu-

la politica imputabilit.

Digilizedby

Google

ri)

Ed

a notarsi cbe alla

danno

sit5segi;i<o dui

cese

che per

mu-

della

effettivo. Goal la giiiriprud(-uza

decbo doversi Applicare

Ila

della mulilazione di
talo

ImpnuUIIU poMea

quel leupliee fine, sebbene non

Illazione del coscrato basin

pena ordinaria

la

un coscrillo quanliioque

allrl Impelli

ment da

lui

non

franfallo

al

poscia risul-

sia

conoiciuli n pre-

Moria

Bd esserne esonerala anohe senza quella mutuazione:

arL 8800. Questa dollrina serera dod pub Irovara ragione


forma

giuiliflcalivi nella indole toetale di quella

qneslii

D.1

Julius
Deciano in
crtm.
~ Farinaccio ^uaett. SO,
Aymaro Rvallio

practica crini, cop. 88,


Jl.

n.
11.

n.

68,

Si

n.
et

Clarus

Il

traci,

5i

lib.

jkiif-

eap. 1,

9,

n. 153; et

12S, n. 32

105

maleSxio.

di

Cnrn. 4, S- con(i[a(uin 2, ff: ad Itg. Corn. dt


Crammcnio argomcnlarono
pratici che chi

(2) Itij.

ticar.

Gregorio lynlagma

pi& b aliigolare quello ohe

li

quae-

j'ur. eiv. kiii. lib. 2,

lib.

db clie
Jouise; cio

36, cup. 16. Ha

ricorda

da

che due senteoM del 1710 emanale dalla balla criminale di

Auierre aondannaroDO
e9e);ulo

l.-i

qim

colici

htlo

ti!

due chlrui^hi oba avevano

alla galera

nei

quali

ai

elio

la

diilinzionc ira

eseguila

sopra

persona

sopra

minorenne, o dlsseozlenle,

magi^iore

pel line di dichiarare esente da pena


pel line di punirlo
la

mono. Su cib

io

(art,
fu

273)

fu

il

de-

evirazione
quella

oalcolala

non

ma

solo

primo caso,

reputo meritevole di essere

vera ragione giuridica sulla quale pub adagiarsi

tino, 0 sopra

Il

la

caoseuzicoie, e

11

oolesla diroiniienle. SI tbnda essa sopra

dolicelo.

alcuni di

in

previdi^ con apposita s.iniione

eseguila

meditata

Ma

evirazione per curaro un'ernia.

cuMrnziDuc. trovo

un principia

o^^elli'os

.*

In

un

prlociplo

altri

termini

L'odice Ticinese presenta questa spccialllii^


coi

lavori forzali di

violenta, 0 caduta sopra

terzo grado

la

mggel~
il

con-

punisce

evirazione se

un minore di 14 anni;

la

punisce

Digilizedby

Google

374)

(art.

lavori

col

rorzat

di

maggiore e coneeazleDle;

era

primo grado, se
diflereoza

durala. Coluta

leggiera da

non esgere aa mollvo gagliarda,

diOerenza

non

lo

eviralo

caso e

Ira

anni 10 di

oasa

neppure Uoto

. 1407.

Pietro

cliiarissimo professore

Il

]iroposito di ci dio scrissi

mi avverto

i:idio,

1155) circa

(|.

non imputabilit

clie ia

r u
il

in

sui-

del sui-

cida deriva spontanea dalla connessioue di queste

due proposizioni

i."

Che non pu

senza legione di un diritto.

ha

diritti

dal

aopra s

non

ferirsi

formula

mio

di

viola

esservi delitto

2." Clic

1'

uomo non

con ncciciersi o

stesso, e perci

alcun diritto. Accettando codesta

dimostrazione acutamente suggeritami

illustre

ed amato collega,

viene neces-

si

sariamente a due conse^'ueuze.


1.

Clic anclie nel suicidio

come

uolla f^iinic

codesto solo princi;jio, bi^Ojxiien^hbi r^iuclnd.irne


tanto

il

clic

suicidio quanto la lesione dei conscnzienli'

divorrebbero
cotesti fatti

inevitabilmente
si

diritto altrui.

punibili,

ovunque

in

un
ammette

potesse riconoscere la lesione di

Ora cotesla conseguenza

si

universalmente nella ipotesi della lesione: e cobi

buone
che punivano

tutte le

tro

non

il

legislazioni
(1)

(cominciando dai Romani

mttrcii) hanno

coscritto e contro

il

infiitto

soldato che

si

pene conmutila per

militare: appunto perch in cofesta ipotesi si

trova la lesione del diritto della patria, e delle suc-

cesve reclute.

ammettono

Ma

tutte le

baone

la pnnizione del suicida

legislazioni

neppure

non

in co-

testo cunting(3nzi; (2). Cosi

tunquo
ritti

il

soldato che stanco

vece di mutilarsi tomi uccidersi,

inilitaro in

per

oii'onfia

con ci prccisamento

ili

(jiiaD-

gli stessi

di-

che avrebbe leso col mutilarsi, non punito


il

leiitato suicidio.

Dunque

(salva

la

debita re-

verenza) non posso accettare la propostami diniostra?;ione

perch sebbene

lei

medesima

sia bi'ona

non per assolutamente adcijualn, non

'iD-a,

bastando essa a ris[)ondere a

tulli

casi,

com'

necessaria condizione di una dimostrazione completa.

Ove per non volesse

accettarsi

come fondamento

della non imputabilit del sidcd-io


di furore,

presunzione

la

potrebbe meglio ricorrersi

alla

mancanza

di dolo, estremo necessario di ogni delitto. Potrebbe


dirsi

ad
si

che

altri,

non ha

chi si accide

od eludere un

occide per defraudare

diritto
i

l'

animo

alimi;

creditori,

ma

di

nuocere

il follito

non

per sottrarsi

che lo minaccia. Laddove il soldato che


mnUla evidentemente intende a def-aodare la
legge, e nuocere cosi alla patria che ha diritto al
sno servigio militare, come alla saccessiva recinta
che sarebbe da Ini coperta, e vivere ozioso ed inerte
a dispetto della legge.
Del rimanente, o vi si giunga per una via o per
an* altra, certo che le scaole e le legislazioni moal disonore
si

derne sono generalmente concordi sn questi due


punti i della assoluta impni^bilit del suicidio anche

quando

si

dimostri eseguito col fine di nuocere ai

diritti dei terzi, e della

indubitata punibilit in certe

condizioni della lesione di s atesso.

(1) Presso

rornant

ooscrUi che

mulilavano per tedio

del servizio venivaao designati col aoroe

derisorio di

mur-

DiglUzed by

CoOgle

piroU

cot. Sulli elioiDlogia di colcsla

Alcuni

dispulLino

eruditi.

jjli

ana parola locale delle

TOglloao ravvisarvi

lei^eado Jd

iramisoo UarcelIIao

toealiter Invece dl/uca(fler.-

Galliu.

tS.cap. 12,

i^Aiit./ib.

Tacilo demor. Cerai, cap. li.


Vossio Etimuto-iieim M.i

Allri vollero dcriviir1od.-il f:reoo:

nome

parola tmireum. Allri dai

tempio

di

suil' Avonliiio,

Vc-iierG

Miircin die

di
ei

il.iv.ui

dd

lvi^dih!

Aliri

me

dalla

Marcia

dna

proleltrice

live

ijeMilinm
i/uae liu-

minei marcidoi reddtbal.

Altri dal latino mulinili e(

Uenaglo amoen.

cap. 3. Altri da

lib. 1,

reiteare, pratscindtre:
care. Singolare

la

per

pnilici

Du Gange

rendersi

mwiiij

inabili

c\te

murcare che

l'

maluso

(ini

servizio

.il

k elle sevcrisjime pene

si

che per
Si

di trDnc;irsi

conGaca del beni, o con

G' Imperatori

addliuro

1t

ha

ri

di

edillaronn contro coloro

si

Valerio Ha-isiino (0, 3) che


la

lienvii

ragioue infierivano a danno del proprio

silTatla

ha da

niva con

vale

s c o ^Icri-

niihlare

parola pallroiie, t\aoi\ pollice troncato. (Quello elio


cerio

molUi;

ytotmr. verbo mar-

elimoIoKia che riferisce

roi niiliijiiilnltini, verhij

Iti

-l'il^.

considennasL

clic

Sluck saerorum
tfurcia. Dea dtsiiliiie

degl' innni;ardi:

.Varca,

pag. 42

o Slurci-a

un

,icl

cIih

iiiirll

circondavano; l'eslo de verhuritiii siijnilicaliinn- piiy.

alla Curia,

la

il

ciir]io

senato

pu-

li

detenzione perpetua.

Ug.

eod. Thtod. dt fll.^

mill.: a giunsero a condannarli ad esser bruciali vivi: Itg.


eoli.

Theod. de fiVon. La pena

Ug. 38,

. 13,

If.

de p'iems;

e U>j.

(i,

. 7

If.

Jous'c f voi.

de re milit.
3, pag.

SZA

una dichiarazione del ^ seltemlirp lli77 miTiiiMiava pure

pena
la

di morte. In Sassonia

pena di questo

condo ci che

una

Ic^^i^ iW 7

reato a brevi;

riferisce

la

si

la

17fi,S ridilB.ie

(,ii-ci-m;

ti'iinujr.infi;

l'IIommel fRaps'id. 119;

che generalmente in Germania non


olire sei settimana di

r>

morte rilevasi ancora dalh<

di

hi Francia per quanlo riferisce

estendesse

la

se-

pare

pena

carcere. Ivi prevalse la maislnia cUe

rouillazlone di ( stesso, anche eseguita del saldato

ftiii

Iscritto sotto le

bandiere, fosse delitto minore della deserzione,

perchfe eoo la

medesima oca

si viola

il

giuramento.

Il

codice

due uual.

codice

il

mililare

Sardo

(ari.

160) minaccia

recluslanc da tre n cinque anni.


i2; lo longo coBic erronea

nissero

il

suicidio con

(. 1(53

sirni

la

opinione che

colpevoli

quali

dio. Puf) dunqui.'


i^ilaDieiite

edili)

.jIVi

avt s.-ero

1'

rii,irt.i

coinim'sso

fin;

il

ond' ebbe occnsione

ad

II

loro

realo,

qu.iHlunqui- ajipo-

no

allri

punivasi

doo facerano se oca

essi

donno agognato dal suicida

II

confisca conlro

la

incor^^ [icr

micIiIiu

nuocere

|)er

neppure dai roinaoii poich altro


impedire obe

romani pu-

coDllsca del boni, o altrove dimo-

la

noia 2) che g\

codeslo equivoci! non fpcero che manlenerc

si

coasumassei

lloiumel 137.
i^.

2.

che (anche accettata

la

salda la punibilit del


l'

108.

La seconda osservazione a

cui

mi conduce

formula proposta dal mio riverito collega,

la

uccisore del consenziente, non

plce di colui che


io

non abbia

si

diritti

si

medesima) resterebbe pur


partecipe

mutila.

sopra

me

de! suicidio, del-

meno che
ci perch

stesso,

del

com-

sebbene

e nel fbtto di

si possa ravvisare quanto a me la


nn diritto, pare bisogna bene in me
aa diritto sopra gli altri, per il quale
vita, ed a non
medesima sia violentemente troncata fosse anche per la stessa mia mano. Chi volontariamente coopera per qualsivoglia modo alla
morte d un uomo, viola senza dubbio il dovere
giuridico che egli ha di rispettare la vita altrui, e
di astenersi da qualunque atto che possa menomar-

uccidermi non

violazione di

riconoscere
ossi

sono tenuti a rispettare la ma

])rocacciare che la

la.

N da

cotesto dovere giuridico lo scioglie

il

con-

Digitizefl

by

CoOgle

scuso della vittima;

inattcnililiile. cadendo

[,erdif>

sovra cosa della quale essa non libera dispositrice.

ragione giuridica per dirln sciolto da

vi

dorore per

tale
lo

slcumento

la

rooi te altrui

vittima anxirlii'
imputaliilii

cessaria alla

Che

to.

sicario,

io

la

del

mera accideutalit
<]uale e^li

l'osse

la

\>a-/.zo.

aliri

animale, o un onlifjno
del

mio

mi valga

<li

un

di

La

scelloralo

tanciulln, o

ujiTcaniro,

stesso nemico, torna

luto l'altrui
atto esterno

che

della slest-a

del iiiotorr- dello striiinun-

i[[ipi<ial>ilii;"i

un

mano

non ( condi/ione ne-

s/rihni-n/o

per uccidere
di

^i^alrrialf

valse a procacciare

si

piuttosto la

propria, o quella di un terzo.

Ul'IIo

ail"

i>

ili

della

istesso. lo

nn

mano

ho vo-

morte; l'ho volata cagionare con na


da

me

diretto

a qael Une: la ho effetatto. Sono dunque re-

tivamente cagionata con tale

sponsabile di una volontaria violazione di diritto.

Per eliminare da me codesta responsabilit.^ (sia


nccion^
nel danneggiamento del corpo
altmi) non vi cbe una formala possibile: voglio
nella

dire quella che renda ^uridicamente operativo di

cessazione di diritto

il

consenso del palliente.

Ma

cotesta formula inaccettabile in f^cia ai principi!

fondamentali del diritto naturale

reSUllBlO della iconica

(1).

non pu essere tiellameiilc formulalo

dlsungue aou Migeote cura

caso della purieci-

se non

si

pMloDB

al saieldio alirui o alla lesioae TOloolaria di

11

$b tksso,

dal caso della ucciBione o della lealoae del consenilenie. Questi

due termini

si

sonospuso

confusi cos dagli auticbl

dai moderni; ed aucbe reoealeinciile

Voisio

come

nella sua dis-


nome

71

serinone de la enmplicit

fFarU

1S58, pug, 140) d

il

di parlecipazloae al suicidio alla ucclsioos del oooten-

Tenou ferma

zienle.

codesta dlsllaiione noi riassamismo la

nostra opialooe nelle segueoll

sari costa [Jlemoiilc

non contempli

uiick-

siiiciJiO,

il

iu

e malgrado

la

Ucta

malgrado

ChaUToau r^bdone

ziODi di

miv.J

litlillo

proposizioni:

jiI

spPKiosc

Ip

dn code

ari;omp(iIiin.

pttiii/

buou

pretesa teorica del

W-^iie c\\f

tiEi.i

et

(ine. Preten-

dere cbe )a ucolalODB del consanzicnlc non possa mcrimioarsl

perch obi

lo uccise

un

eredetlc di fargli

benefizio, innanzi

converte una iperbols ranlastioa in ana realt. Ed oltre

lullo

un

a ci partirebbe da

non pub senza pericolo

prinolplo che

ammellersi come precedente Della materia penale. Colui die


rubato

Ila

per

io

vicino

al

iijipedirgli

(lonii.i

lo

di

del vicino
reci

la

carne

nn venerd, pub dire

in

peccare. Colui

la

che

lo lo feci

adullerslo con

lia

consolazione di un

ammettesse come raGione d' Impuoilb


ltilo

recare un bene

suoi diriUi.

all' allr*

figlia.

Sotto

nel due giudicali del

lesione dei

la

quasi conOgurazIono vc^IIodo essere applicate

Carnei fCad pittai


Ortolao ^n.l203) e della Corte di
Nettissimo

ari. 395, n.

17)

di

Cassazione di Francia

16 novembre 1827, e

giugno iHUii.

3.^

pronunziato KCienllGco della prima di quc^lc

il

Ailendu que ...

l'

pour

aelion

penonne donne votaniairement

la

i/'ielli:

une

aiitriii,

cnn-

l-i

mori

ttitae un Aomufde nolonlotre, un meurlre,


suicide,

pretesto di aver vo-

II

uomo medianle

le dottrine di

decisioni.

la

desideroso di prole, pu dire

inutilnlcnle

per procacoiargll

cento beco potrebbe riprodursi codesta fallace dcllrlua se

ou un acte de eamplieit de

luieidt

el

non un

*.

La It^ont del eontemente sempre una lesione


personale, la quale

di

regola

deve essere pnnibile trauae

cbe per le regola generali della impulszlooo possa questa


eliminar^ per

oe risponde

la

la

vera mancanza di dolo.


decisione

delta

(ale cooSgurazio-

Corte di Cassazione del

15

agosto 1813.

Digllizst

by

CoOgle

e COSI aeppara

pui>

mBdflsimo imputarsi quando

ii

pitcmenle teolato. gebbane poeta

lisuraiione SODO aiiplicaUilL


Il

lo

irovartrlsi

dullrino

le

ija

ii

me

iQsegusmeDto

Herlln fquHlioM de

di

Irovano

ti

sem-

ailrove allegale.

giuuicau) UCII3 U)ria Ui i;aEUizloiio uel J aprile

mot. MUieide J ove

sia

fine di ledere

Siti,

droil,vol. 15^

coaeiusioni da lui apiegale

le

nell'affare Zel/tui/fi'er gludioato dalla Cassazione col precilato

decreto del 1S15; e [taiiter

442.

n.

6.'l3 pnriecipnzinnf nel' suiciUio (imi


scieoia

scnis

i1iihhn>

La Ukoiic

6.

quando

la

,ti

punibili^.

S tiesii [lun k di

medeaima

si

percli

generi dalla

in faccia alla

di

Tallo

diritti altrui,

epecfalraenle conteoiplata

le^

punita

compliull,

sotto

quando

il

In

prtlealo

11

delle

regole

lesione di s stesso

principale punita, [o qilei


sotto

casi

e aie

come

vegliante.

7. * La pBri;ejpozioiie alla letione d li itetto

easere

lo

sia

regola punibile trannp

rivolga a ledere

per cotesto punto di tUIb


delitto HI

Ma

non pu

generali della

non come

nei quali lo sia

fatto

pu cedere

Ulolo di complci in questo particolare delilla.

Digilized by

Googlc

CAPITOLO
Segue lesione personale

IV.

Suo elemento

intenzionale.

La

1109.

lesione personale, contemplata sotto

it

punto

di vista della saa forza morale soggettivo, incontra


le

trovammo

identiche divisioni che gi

sito (,

lOOl)

ilcir

dolosa, colposa
tre nozioni

omicidio. Essa

in

propo-

divide in lesione

si

e preterintenzionale : e ineate

(I)

sullo identico ordine

procedono

d'idee;

cosicch poco 0 niente vi da osservare di naovo,


salvo a

notare qnalcho

variolil

applicazione

nelt'

dei principii.

(I)

L'Ubo

]ii

rrciiuciili;

di letione colposa

ni'llii

oiliern

pr.illc.i

non incontrasi come appo

del

litalo

Boniani nella

ipolM< dal polstore dell'albero, a del ^uocatore d pilla,


del

lallslore;

bens inconlrasl nella

Ipolesi di

guidatori di

vellureche per averle mosse sbada la menle o troppo velocf-

menlc veiinGro

ledere

qiloslo caso Irallarono

In

persona di

sprcl.ilmcnlc:

(7,

li.

-li

qiialciie passegpiero.

Il

a r

|)

r pc

11 l

(fe

Di

j'urr

priuasioat dtilt colpa nel seoeo che non fosse imputabile


l'

auriga tulle le volle cbe al dlsaitro aveva conoorso auclie

la

colpa dello slesso passegglero sia perch Fosse egli corso

iocoutro alla velliin da


tirato

in disparte

tui

quando

il

veduta, sia pcrcbfe non


vettore

lo

si

fosse

ammoniva o con

la

Digilizet

by

GoOgle

voce 0 col romore della


il

caio che

Trusla.

Ameno

Gravina

riferisce

cvp. 149, pag.

U7. Un

Ma

nleti)

rella

come

replic

eiiim de

II

potesse

difensore

itd

llberaiDenta

tib.

I,

avvertire

giudice

i^

3on delle eolpe ha

le speelali

In

prnrmonens

absolvatiir,

teorica nella ci-iiiprnta-

sua radice nella

mi sono allrove

osservazioni dello

parlare quando nel-

guardali guardali. Ed

ergo

danno non lenelur. Quesla

leg, tjuil. sulla quale

chiamb

propasiio

maalmn;"!

si

n simile meazogna, poich Ggli aveva bene

colui

l'allodi venirgli addosso gridava


allora

quMio

tMo

giudice, e ci per .ippo^ilo

l'offeso coi presenio tu aoilecilo

noD dalsB

su

origine juris,

de

accusalo di simile

in silenzio alie lotcrpdiaDze dei

ff:

ad

Iraltenulo, e che

ri-

le'j.

53, g.

Zaccaria

nel

suo liber

qvaeilii>num,pag. 165, ViUemberga 1805.

Come

omicidio

Jioesi

doloso sempre che

vi

nell'agestd O la vi^loota diretta alla morte, o

e
la

presonta previsione del nsultameiito mortifero; cosi


la lesione

nuocere

personale o dolosa tostodi^ all'animo di

persona va congiunta o

ali altrui

precisa di

la

volont

offenderla, o la presanta provisione at-

tuale che dall atto incriminalo Iossb pirr risultarne


la oltesa alla persona.

ragione speciale
I

nz

Ir

li

Nmi cmo che possa

iio;^are
1

il'

Lleiitio

ili

inalo e dolo

esf.-rvi

iiisioiie

la

indefernii-

dendo una persona diconiro a s scaglia un sasso


contro di lei, potr dire che non ebbe intensione di

78

Ma

e volle soltanto farle paara.

ferirla,

poich egli

certameote dovette prevedere die qnel sasso potesse ferire e nonostante volle scagliarlo, rimarr nel

SQO

iitto

flgara del dolo, indeterminato

la

si,

ma

pur sempre dolo. Qneste distinzioni saranno pi difad afferrarsi nella lesione perch i loro caratteri delimitativi sono nella concretazione del ftto
meno pronunziati, ma pnr sempre bisogna ricoflcili

noscerne possibile
cazione

duve

vecchia pmllca

omicidio

beulgoe quantunque
la

meoo

di

prHc-

morie immiDcnle
lutic

le

come

esatte, si accolEe

Icaionc prodolla con scagliannento di tasso do-

Itcspons Tablngeu-

vesse sempre presumerpi rolpasa:


voi. 0, conili. 47,

IO

ii.

ci

srij,

autori Ivi 'ollnti.

^li

III!.

Come

nncnr nilld^-

inrfe(crtrri(i(o,

pena

Jh

dava ua lodevole pHSSnporto a

ad ogni
opinioni

regola cbe

non vrssi

dolo

fra

dislinzione

la

riateasimlit, e colpa, e dove

sia

esistenza e verifi-

relativa

la

(1).

(I) Nella
ini'nie sbolla

colpa

se

non si Im la ipotesi della pura


non dove manchi ad un tempo e la vo-

lont

di

dar morte, c

neir omicidio

terla

recare con

ilella

lesione

so

la

la

puraim/n!"

non dove manchi "I

previsione di loilnio

la

dere

la

rii

hi

ilull.'i

della colpa ini'ormata

sto su quella.

Le

figura

vAomk

la

lusionc colposa osiyo

qualunqrje nlni/ioiio

po'sona, alu

la

min pu trovarsi

ei)p'i>=ii

u;i

iKC-uiia.

Lavora con tlyurai; ione


l'assenza

previsione attuale di po-

propria azione, cos

iiuoiiti

s,.ni:r

da dolo pur

din.'[l;L

la

;ul

"llon-

ci'ijiiJK-az.ione

far jircv;ilere

que-

ragioni giuridiche c politiche che

Digilize by

GoOglc

79

per principio generale fnno ammettere


colpa

bilit della
leflzi

come regola comune a

imputa-

la

tutti

che producono an danna immediato non

m:i-

eintu-

grabile, procedono nataralmente anche in pi opusiiu


della lesione. Soltanto

sembrato ad alcuni

legisla-

tori { Q f-a questi al legislatore toscano del 1 S58 )


che dovesse lasciarsi da banda la repressione pe-

nale nel caso di lesione leggera colposa. Ci pn

bene ragionari sn quello che noi

136

scemmo come vero prndpio fondamentale

ricono-

im-

della

: avvegnach sebbene
anche nella lenone leggera siavi proporzionalmente

putabilit politica della colpa

an danno immediato, pure quando questa colposa


il danno mediato che ne deriva cosi lieve e quasi
impercettibile da non meritare che s ponga in movimento

magistero panifivo, bastando la via ci-

il

dovute

vile alle riparazioni

manca

al Eatto

vario a delitto

dannoso

io

all'

la

con qualche calore

che procedendo
ai

lo storpio del

ci

da

iQserlla Dell'

cipio astratto

un' rte cosi

vi.i

cura

di'

vedersi

disGerlazIoue

la

un

panni cbe

la

i>\ft-

uif.'ituo

i-<'[;

ow-^t;

<li

del

persona.

Hlttermajer

Beo dei Tribunali nn. 871, e 872. In

difliclle

te(:.iti

pcnrilp lelV

nell'

diligenza, ntjbl cagionalo

pazlenle, O gravi danni alla di lui

softuenti proposizioni:

sabile di ci

alla

debita

la

i modernamonle

boriati e medico

precetU della Mieaia, o

metodi non adoperando

Su

fra

dispuls relslivn alla respaogablllU in

ciale ftDilario,

melodi ooninri

In una parola

offeso.

elemento poliiico per eie-

(1).

(1) In proponilo delle lealoai colpose t\


riproftoita

prin-

doUrlns il debba strngere nelle

1.*

il

medico chirufi^ versando io

e controversa non

poiri

dirsi

respon-

cbe dipeso dai glodlzio scieolIRco, perch nella

cura abbia osservalo

deltalT di

una scuola plnlloslo che

di


un' alirs. Laonde

80

male sari sosleolbile una

colpa qhe contro

lui si

melodo prcsccllo

impulszione di

appoggi unicamcnlG sulla

2."

modici e cliirurghi

cr^nsiira

del

essendo posli

lazione ed urgenza, non polranno. Icoersi responsabili crimi-

Dalmeale

una

di

quale siaoo caduti applicaudo

per

di

lata, le

paolo

la

quando

caratteri

necessiii

la

BClrallo di diriUo mettere gli

provare

pratici il rldurr s

fu

3.*

Delta

colpa lata,

la

molto grave.

difficolti

Come

coperto dalla penale respooMbilU. Tutta

difficolti nel casi

s lari

metodo Hello

II

dlvergenie delle doiiriae e

a^re DOD possono

ufficiali sanitari al
la

prenDlitl tale da aurtre

Irasouranza

la

della colpa

od omlssIODe leggera

Irasouranza

omicidio

1-112.

quando

preterintenzionale

volont di offendere

ma non

persona,

vi

vi

fri

volont e neppure previsione di ucciderla; cosi

l.i

lesione

vi fa

persona

ma

non

si

previde attualmente di poterle

arrecare quel tanto male

ma

che peraltro era

dere. Cos la nozioni!

nale non pa

cie.

ildl.i

~.\i.<:'j.')

no[i

agente

allo

li'-^inrn'

|,')ssii)ilfi

presuppone

personal omlc

grado della

la

offessi,

offesa

)'

di

preve-

preterintenzio-

njijilirai-si

ma

a questo

ti-

soltanto ad alcune

ad altre sue spe-

una

<-oii(L'ijrare

letTfrera prclcrinli'iiiionalc, poiTli la

tftnz trinali l

dalla

jiossiliil';

cori?;iii.M ;iio

faUo venne recato,

-luc s|K;cie cortipai-.-itivaiiionii:

Mi

siorin

clic in

assoliii.-im-'iin!

tolo in i,'ontre
if'.\\<;

la

assumer la forma di prclerinlenzionaU'


da un lato la volont di olTendcre la

quando

,11111110

ili

le-

prelerin-

olTondere

la

leggera essendo l'infimo

non pu sceverarsi cotesta

forma del vero dolo con

lo stabilire

ipotesi

nna

dif-

Digilizet

by

GoOgle

ferenza trA la previsione dell'agente ed

Potr tatto

al

come

mantenersi,

pi

resultato.

il

detto, la

lio

distinzione frn dolo detcrminato, e dolo indetoi'tni-

naio per via di

la

termini h assoluUi-

cotesti

in

ma

investigazione,

sottilissima

preterintenzionalit

mente impossbile a

concepirsi.

Questa figura particolare, dio per lungo descrissi


al . 1101

e segg.,

non pu trovar dunque

la

applicabilit al titolo di lesione, tranne sotto

sua

punto

il

di vista del rapporto differenziale di gravit Tra le-

sione e lesione. Potr dirsi vi fu l'animo di ledere

ma

leggermente,

animo nfe la previsiono


Fu aram;!nato uno scliialTo;

non

ledere gravemcnle.

1'

ebbe animo certauKiulc


consegni

ni^

rendo

olio

ve

|i>~inno:

hi

couvinra

si

nare quel

ilolirio,

Potr

iio|jpun"'.

ferita

quale ragion

la

lo clic

la

li

adnalmeiite

Ibssii

possiliili
1"

animo

la

previ-

Fu

recata una

perdita pr-']elua di un

rende

la

lesione firarissiriia

si

pcrpdv.ii
soito

il

peraltro

quando

egli si

dicliia-

convinca

chi'

preveduta soltanto una lesione graM',

fu voluta 0

ma non

ili

fu

animo n

quesla lesione gravissima potr dal giudice


rarsi preterintonziounla

pid-

volle caiiio-

[ii'oviile

1"

l'criWgrfi-

ovo

del pari cliu vi

ma non

sione di recare lesionu ijravissMa.

xcnxo noU'offuso,

|;i

iinii

riuantunq^c

dirsi

di ledere ip-avcmcnle,

si

oii'cso, lo

iiell'

r'Iic

colpevcilo

il

di poterlo ca<,'ioiinre.

prevederlo

(.!'

pi'olorimrn/i'iiirilii

clu'

di

offeiulen.' la per^'jna ina

pasrCLTirin'a lieiii'in

[in

'^f:i\i'

polr;i dichiin-arpi

dice

ili

volle ni'

si

irrovidi?

danno che eleva

di

allualiiii.'nte
il

rapporto della quantit

era

possiliile

all'

agente

sommo

titolo

n.'iluivili.'

II.

ma

che

di jirevcdere si-

mile resultato.

VOL.

i|uelia

(1)

11

lonlari a dohii

ni

M.t

pag. 644

asservii

aveva condallo

degli

rcn'iniiTilc
i-i,,'pi.i!.

incorsi in

anni, non avverlirono

usalo

ro-

I.im-i.iio

&iiguc.

ad

sm-

un codice pc
b

hnno

incomplelnmenlG. La log

riiroso

,c cos
u;

in oftni

falli

ili

di Francii

imanil a dalla giuslizia. non


.

.i.ii

.ivciri

Blanclie gunlriirne elude

amxwae

errori

IDIO (ilraronlano

[iii-

^imJ.iziuhi' do! ruuli

iii.-ll.i

(come

questa lacuna

di'l

ini-.in ln
m'T,i:ii.

f.iiii

una deplonbilo lacuna

S2

codice penale Prancpsc

prelrrinUtlsionalil.

ri

mase

qoelte

i<lla

ipotesi

dell

pre-

colpi lo della reclusione Innlo

violenze al fine e.plieilo

di

Digilized by

Google

1413.

S-

Ecco

termini nei quali procelle la nozione della

preterintenzionalit applicata

lesione per-

al titolo di

sonale. In cotesti termini tale nozione stata sanperfetta conformit con le regole della

zionata in

scienza

da! codice penale Toscano

{!)

Questo articolo peraltro limita


porto dello affetto con

dere fra

0 gravissima

dall' altro

dm

una

priiil(?n;:a

l]

1.0

giuilico

i.k;l

ilL-ti'i uiin.-ii.'

0 ucciderR

9G2]

ciie

Ii

soltanlo,

ma

D n

it

concrell

ii;iu!>li^siiiia

in

che

punio

la preleriiilenzioiialil del

sivamenle Eui
ragioni)

calcoli

agente

lo

[.

il

corso

ordinario

Ji^l

iir.iln^j

iiilJlUissG

ih

possibile

j>^iri

calcolo

il

gmTemeale, o

plulloaLo

asscrvazione dello Jappvalulnbilc $e

iiravi- fi nifiion^isfc

vulunln.

iiiultoslo sui calcoli delia

per base

sullii !csi'"ir pvi

'2,

di Fall, e sari'bhr.

ferimonlu

dcila

in
ri-

valatazione nel

iiu ^itiiii[;i

nini

preciso di ferire leBgenneDle nnilcbl:

gravemenle che leggermeole.

la diffe-

iikaluieiilo
stabilirsi

pu ben?

i>ciia.

ri":ii:i

pucs^hciiphIo

ferire

grave

la

lasciandone alla

piissiliili?

In

la i]iianui.i

niizictii'

labllire nei

positiva

tcL'iiiiiii,

ge lua n n f ili^is'-nmi'im'

soiiale pag.

cosi diUcile

le^nsIn/ioTif

sila rmi. irsi di ilcscrivi't iio

e la losioiie

fin lato

lato, (jiianUiiiqut;

possa concepirsi, ella


|ir:Uica

tato,

E veramente

dall' altro lato".

renziale fra la lesione gravo da

gravissima

della

nel rap-

che pu interce-

lo effetto,

leggera da nn

la lesione

330.

all' art.

condizioni

le

preterintenzionalit alla Bola differenziale

M.i

In

dullriiiii

eicliilii'^csna

previiione. Ora prendendo

degli

avvenimenti

ed

il

nesg

Digilizst

by

GoOgle!

qaando deduca che non

pni'iite

suo wsiOOalO-Ed

su

allora

mi uuc

<{ii<'{

yiLulic-

il

coocludenll oongdturo clie

grave

Tiene ad adagiarsi sopra

Sembra cha
che quella
l'

lo

fra

l'

[um

noa ammella

li^iicrsi

caso sia sempre a tenersi

rli.niKi

e d'indole luna

su.i

le

come colposa;

ia

in.i.

propri.i. rjsnlumle

dJlLn

medesima

negano

propoiiizioni dello lilusire

mezzo

dell.i

vi

Te3\c

offesu

ciale della lesione

pur sempre

Mi

piirsoti.il.:.

grave cagionnln con animo


ioleozionale

quando

risulti

ti

si

il

pormi^iiDiip di

si

si

amiaeile

quantunque
il

fine

difc^no d' ini^iuriare col

cio

il

dolo spr-

aiimicllp che ugni Ipsiofte

olk'iKkn' lU'bba punirsi uaiiir

ili

che

la

grnvit ia un elTcIto asso-

Inlamenle linprevednlo. All'uno ed all'altro casa


nostra supplisce con

ambe-

tra noi

terimenlo (trave

come prevalente

|)frsou.i; vi

Ko[i

primo

ddllrin.i .-(.iln-

alamanno. Kdd

voglia considerare

si

fare Ingiuria

rerlinenio

il

pviilcnle clie

i,l'U-l.i

uccisione prodolla da uno schiaOo, perch

nello schiaffo
di

i.l'i

cupido.

diEIInzIone

e nel

inlenzitnnttt.

T'i-r

che debba [snersi come puramenle eolpatn


o

nulla

allri

questo si-coado caso

cume

irii,>

dolo, e di colpa; e per ia

due

ne

umi lo^icn

conclusione

a danneggiare la pertoiia^ e
ad ingiuriarr, come nello scliialTo;

in

grave eoasegulto sia

Tntenzionililii

r.iiiu

J^iI

ferimeuli)

it

dlreilo

Efnmo dirello sollaalo

e quindi aoiinelle cbe


a

iiIm

ciic tia

[|iiesta

assioma, i^noft

t'

Jagomann
animo

mui

i^hIi

.j

iigenle jimi /iii'viilc

l'

puica prcvcuunu, mi sriiiur

DBceMil Qoacludernc che non lo ville. E

maggiore esaiiezKS mediante

pratica

la
la

lgura

della pref^ri'iilrn;r'ano^il(i.

Ma

poich

il

titolo

11

^.

eli

lesiODC sta nella scala dei

1.

maleAzi in ana sede intermedia, cos la indagine

DigtEtzed by

elemento

sullo

questo reato non solo

intoii;?ionale in

vuole essere iiroposta pel hne di abbassarne


o

la imputazioni;,

elevare
,1

uno

linr

ma

rolpsa:
contrario

]in()

eli.'

andie per

^on

la

liisioiio

esservi

titolo

pu osservi raafjilto

il

o prolonnlonziunate o

ragione

sripur.-iin

iiHi-m,

il

opposto line di

solo

hi tii|Mito

llj

ilLf:hi;iraro

(I)

ma

allro,

il

diro

di

i-ilt'iln

al

Ini.to

ini|uan(o-

nUendcvn a rerrirc lf;^^[onl' L'rave o


t;ravissiina dove non procaccio die lesione lei-'pcra,
e intendeva recare morte dove non produsse die
sola lesiono. I.o elio portando a dcrinirc il titolo non
lerUoi'e

elie

il

]iiu

sceondo

la

ffiisi
litto

lo

ma

secondo

nozione del tentativo: per

cambia

evento,

intensioni*,

la

rappresentato da quello viene a surro-

al iiiaeli/io

la

quale

un aumento

sen;:a variare di classo se la intenzione

pili

grave lesione

il

de-

e classe se la intenzione era

titolo

diretta alla morte, o riceve

di

quantit

era dirotta

di quella prodotta.

. 1415.

Sotto questo punto di vista

priDdpii generali
tentativo.

clic

ci

esponemmo

E specialmente

la

basti ricordare
alla

materia drl

necessit indispensabile

nella quale versa cliiunqne voglia aiTermare che

il

non si deve detinire e misurare dallo evento,


ma da una pi atroce intenzione: la necessit io
diro di cos'iiiiv pi'i' .ii'gi'incnti distinti la prova dei
fatto

due estremi

indisjii"'n';;ili;li

elemento materiale e

meuto matonaie
esterno

di

dello

a!

tentativo, cio

elemento morale.

costituito dalla

dello

I.o ele-

potenza nell'atto

procurare quella maggiore oSoba che

si

86

Lo elemento morale

sostiene voluta dall'agente.

dal

costituisce

disegno deterDiiiudo

quel male maggiore che (quantrinque


guiti

si

cagionare

di
gli

avessero abilit di condurvi) non

ese-

alti

giunse

^i

ad ottenere. Nel tema presente e pi importante


che mai ricordare come si cada in un en-ore ginridico tnlte le volte che

vuole supj)l)re

si

elemento eon

del primo

la

prova

il'-l

la

prova

secondo, o

-viceversa. Il titolo di lesione e;.ulereblje quasi affatto

dal fro se la sola potenza degli

atti,

cio la sola

strnmento feritore ad essere can&a di

abilit dello

morte, supplisse senza pi alla prova della

fe-

piii

roce intenzione. Poich rara essendo la ipotesi di

una

ferita elie

teriali)

potenza

non
rii

ablii.'i

(rlate certe condizioni

<';i^nonan? la

specialmente con arma,


omicidii. L'

gna Tuso

animo

di

la

occasiono

mo dunque ha
tri

si

di

le lesioni,

convertirebbero ia tentati

feroce

non sempre accompa-

strumenti capaci di cagionare danno

gravissimo, e che

perch

pil

ma-

morto (a modo

esempio, per tetano o por cancrtina) tutte

l'

agente adoper senza scelta

glieli

somministrava, Qaest' ani-

bisogno di oasore dimostrato per' al-

argomenti suoi proprii.

. 1416.

Deve inoltre ricordarsi che la ipotesi del tentativo


non solo pn essere relativa all' omicidio, ma ben
anche alla lesione stessa, e nei congrui casi alla lesione grave o gravissima. In pratica ci talora s
scorda. Tostocb nn ({indicabile ha ferito con arme
(e pi specialmente poi se ha esploso un'arme da
fuoco e non ha colpito) si corre snidilo alla idea

dominniiti; deli oum-nlio,

non

VI

sii,'.;:

dii':;isiii-i'

li

che

''isriciif

0 mento, quasn-ln- qncllu e;;pknlilore volesse

soltanto iiiotter p.'mi-a:

gnu

ma

casi,
SI

non

caio:jn!i- lui chi

spesso in iacnn

[file

i;i[iiliei llntln,'j.iili

al

li'a

negazione, e dimonliL'ano talvolta


della ienlala csiuiu-.

nuin-

Eppni

sempre

(]QosIi (Ine estre-

vero seno esjnalmente

acoei.fare

cen-

nei

non iran-

laiiea vuol

aririf

ijs|il'iii.>

mi

erronei) esilnne Ira

css.-iv

arTii^-ilon'

I.

..[nirnlio licitalo o

ali

ticcidere.

pr^i

rlir

lo

senipi'i',

Unwt-

alleriM

aifermazione o
il

la

termine medio

e dovreblie essere (|uesta

la

soluzione pi li'oquento del prolilema pratico, per

la

inconcussa ra;^ione che nel

sumere

la

intensione

pw

-.mli'.

<uilibio

latto che

la

morte, io non so r-ome pos'^a

cunseL'iieri/a

quillamente allennarsi che

la

deve pre-

animo inin

mr rm:a

la

si

U-.iu

niaj-

,MU- lente e
i

u'iorni

li'an-

niorLe e la i:<insfijHniZ'(

ordinaria e nahtrale.o almeno

la

conseiruenza

jjif

di arme a liinco. Per dimonte qnoslo presimi izio smentito


latti, non occor re andar cer cando

prohab/c delle esplosioni

leguare dalla
dalla stona dei

registri ilegli os|iedah. gli .annali della


le

chiruriria. o

statistiche delle liattaiilie: basla coiisnilarc nelle

cancellerie

cmninah

me

a Inoro,

con

arme

dimostrer

processi di lerimenlo con ar-

e eoinparaili

ai

processi di uccisione

a fuoco: e la logica iniailiiule dei


lo

errore

di

'l'a.'lla

osservazione e impunaiilrr-inja,
l'accusa non

si

limiti

al

numeri

all<Tnia/a"n'', tjuesta
spfcia,riicii[i'

solo tentaiivo.

ana tesi antigiaridica quando

la

quando

ma

spingersi air assunto deir omicidio mancato,

voglia
il

quale

non avvenala

DigiiizGd

b/Gooi^ii:

mone

(a la coosegueux:!

modo

lei

frequento c pi facile

[.liii

scelto alia offesa, anzich di

aao straordi-

nario Ibrtaito.
15-

ulliiiio

\n-

nasce

della

nel

al nemic.

un

le^vioiii.-

diiijhio

Il

diretto es]liciiamL'nte

si

Allora se

jii-opt-irlii.

rnliai'i;

l.i

animo direno iirecisainenie


fisica

Tattn

i|iirtTi(lo

offesa

i;st;iii|iio)

1'

iran- dohyc

linn di

alla

Ja cercarsi te [mr avere

i.'

necessario

iliiloria

ai

inui

1417.

ngLyi'llo

d,-i

modo

(;i

dt^-o ad

co,

(ina lac<;ra7otie alla pelle, la legione

r)

deutemeiiir
li's.'i

rn/j,-:s/-

il

dae

fisi-

sar evi-

dolo diretto alla ot-

ilillnoe

dal

resulla-

un

[lersonale per coTigiunt-'ere in

iticnlo del damili

solo

[..rcli

della |)fop;')i'( e iroppo

Ma

ijiaeli/i.

il

dabl" nasce quando

faecia la ipotesi dell"

animo

sompi'c della ]iersona

ma

in

di

altri si

viene iiecidciitalmeiik! a cagiunar^li un dolore

diretto

un

alla

diritto

ufTes.i

diversa

quello della integrit fisica: per esempio alla

si

pur
ila

ott'es.T

La questiono non
considerala come nieriievole di

della sna ld>erl, o de! suo onore.


si

i'

:!enei'.Tlruenle

serio studio: e

l.a

ma^ijinr jiarle dei giuristi e ie-

yislaiori uidisiiulau.i'nlc riconoscono

sione jiers.jnalc dolosa


di

dolore

tisico,

in

il

titolo di le-

qualunque ofTesa causativA

quantunque

risalii

latta

piuttosto

con animo di olIendiaM la persona nel suo onore,


anziclie
|ieri>

dei

di

l'Or^irlu

leiii-ilai'M'i

risiilvoUri'o iiKiitoin

dolos;i lionch
al

corpo dei

fui'ono

die |iri'iidero ipieslo caso, e

il

titolo di lesione

mancasse l'an-mo

iifmico.

sti legislatori

[jalimen(o al cor|io. Vi

di

lo

personale

recare patimento

pi singolare

si

che que-

ben lungi dallo impropriare in simile

fattispccLO

titolo

il

ili

un aggravamento.

<]i

si

i;

we

le

of!"f;se

al

recaie

al

notaiiile la portiln distinzione


ilei

cor]nj

li

col

a'sile all'ari. 2011,

solo

line

di

l'ari-

sono pnnite diversamente dalle offese in-

rittra;ri,'io

l'uriie

lesione lo i-ifcniiero mui-ilovole

raccoiia dai codice

che

corpo

col tine di

recai'e dolore.

Chi ferisce

legge rmenlu co! fine d'ingiuriare pn essere pnnito


col carcere lino

fine

col

(art,

recar dolore

di

201) che

pcosiero ispir

Le

ferite

mente o

Ma

a duo anni

col carcere
il

clii

non

ferisce

pu

leggermente

essere

Ano ad un anno.

punito
Identico

345

codice Spagnnolo all'art.

{1).

leggere possono essere pnnito alternativacol carcere,

o con

Io esilio,

o con

la multa.

commesse a fine cT ingiuriare, o con


igwmimose, impreteribile V applicazione multanea e della multa e dello esilio: ed
anzi il Pacheco nel suo commento vi vorrebbe
se firono

accidentalit

congiunta ancora la carcere. Sicch

il

fine di ledere

r onore col mezzo di una lesione corporea si coasidera da r[nellc legislazioni come una circostanza
aggravante,

ijual'

la

ragione

L'

aggravante appartiene essa

in

quanto

il

di

cotesta teorica!

alla quantit naturale

reato lede pi di

nti

o alla

diritto;

quantit politica in quanto per la lesione corporale

che offende ancora l'onore


di duelli?

si

paventa

considerata

pericolo

il

Entrambe queste idee possono

logicamente coi principi! fondamentali.

Ma

collegarsi
il

vedere

come aggravante una circostanza che


al volgare sentire apparirebbe una
in dae codici che reggoHO

a prima giunta

diminuente, e trovarsi ci

popolazioni specialmente sensibili in punto d'onore,

mi

fa

credere la seconda spiegazione pi vera delta

prima. Sia che vuoisi

di ci,

a noi basii per

il

tema

90

come proposizione sicura che


moderuo (checch potesse

presente poter tenere

nel linguaggio e giare

sembrare
Ifisiorio

di

(J

d' ini^iori.i

il'IIc

riuscio uav^irp

Iole

lolnsa

[iiTSiTii.'ili"'

slxloni Del pro);iH[o

domi

KoD

iiuu eseen-

i.naii<lti

doUrina

la

possa congi'Uururecbe

si

ad

titolo

il

o scriliur pi antichi

iti

prendesse

lo

spsBQUolo.

riconosce

si

(Vi.

CorU's del 1822.

aggravnmonlo, pnrnii

BrasillaDO

Inipreslilo

codice

il

primo progollo

dal

(rovo tale Idea oci Fuerot, nb nolle Partidai.

Sicch (salvo che

miei studi siano

n^ravamcnlo

genesi di sifTallo

iocompletil la

riusciti

risHiirpbbe

nllii

liiilonale. Allri forse pi pruililu di u,i! [jnlrj


pii'i

amme-

romani) anche nelle percosse

ai

nate pel solo fine

Sp,i);n3

irovarnli

costi'

orijjine

remala.

ipinhi, T.ile quoslioiic io vidi n^luirsi culi

e tu

faccis ai Iribunall iuoobesi,

emanala

dalla Rota Crimioale

dichiar che iDcbe


percossa.
alto

col

corpo

ma

r.t^ioui^

la

cercarsi nello effolto, o nolh

contro

poralo
dello

il

corpo

agenle. Una

aprile 1833, la quale

una vera e propria

spinge

inleniloiie di recare

dolora

la

clrll

qiiaHto

potr

mano
nuti

aiw

conlro

il

doremi lanlo

in.inrinlr .idu-

plmlosio

talvolta

qualonqur

nurinin' malprlalc

.iHn

iluliil^irc

di

n.iHii-.i

alirui,

spinta

in

decisione

giorno

Questo caucello rispondi-

della percosfo;

colliri'

^t.iiidt'

con uoa

risaluta

costituiva

v io Ionie mente si

quale

altrui.

|1

spinta

la

tnd isti ntd niente percotsa (Tu dello

iiri/mn

iicii

animenarsi con

Qeco all' avversario;

ma

11

la
pii

spesso potr essere Inromiala dalla iDlenilone di allontanarlo

da

sii,

0 di

fare

un

atto

di

dispreizo contro

malgrado questo diverso animo

si

di

lui.

E se

riconosce nella spinta una

veri e propria percossa, oib torna sotto forma diversa a di-

DigiiizGd b/GiJOi^ii:

dolillo di percossa

del

(!a9cni:Ei

la

delle coadizoai malorlali

01

moslrarc che

dolore piutloslo

Queste

Siirio.

accrllnodo

triTiniio

tssi

moalrano

dilicoll

divino

livj^c

c.]i>:

.iJojier

ostili,

rimangono

esSL'nz.i

T.li

mezzi e l'animo,

Da

IndllTerenti.

me dominante

versa

vocabolo

il

definizione o;:^cllivn.

!..

fi

pcrchfi endu, gellare

de! reato sia nel dolore fisico prodoiio:

purch

conreaso lo

ofilile,

recare

di

cui

in

Icsioue. Tirare

delia

allri

.ni

dcll.i

percoss.-!? liscile invi-cc

pericolo

il

soggcllivj

df'rioizione

il

Une

diriga al

si

che di allonlnaare, o d'ingiuriare l'ev^er-

frapporre un nci.mipo

c.ipeili,

appaga

si

purch procedeQll da un animo

senza esigere che quest'animo

questa

cho

Idoa

aborrlmanto contro qualunque

dell*

delinlzloue che un codice penale voglia trarre da una malt'


rialit loggtiliea anziotik

vit

morale o giuriiica

Irattalo

come dovrebbesi)

dalla oggetti-

da capo a fondo

inrorroa

s'

ohe vengo pubbIc;>ndo sotto

II

piccolo

il

depnitieni

titolo delle

perieoleti! in giure penule, o ic ne informanii pnrfccliip nolo

ed oSBBrvazioni che
presente molo
del codice

luoi^o

il

ad

d.i

e ferile .ari. 3U!i

enZ/ii

un criicnn

inriniie

maUriate c

qocsiloni e perplessllii.

quatrimc elude

SQO.

n.

Nel

ma non

da quei

si

mutare

volle gii

legislatori. SI

delle malerialil aggiungendo nel

309

articolo

non inaneller

svolgimento del casi pralici


inconipletezia anche di questa
la

consegiienia necessari

nltida

!=(i--ellivt.

.'^eiiiplicil

Francesi del
quali

cnilicc

li

ed

mmva

ed

lulli

ou

lo ulleriorc

moslrare

di

Iri

liefmiiionp, pcrchp lale


di

ineviliiljile

Toscano con

eliniioalo

1832 e del 1865

vedersi

si

falsa

la

descrlzioae

allargb la

nuovo

eomnlii Ionie autre uioitnce ou vaie de fait. Mi

/.i.iiii

1SB3

bisogno di correggere anche questa vi-

ziosissima delnizione:
via prediletta

francese

desunla

era

Blincho

Vedasi

senti in Francia

iidcslu l'rniirniiim. Anciic noi

fililo in

III)

la <lrli[iizir)nc

1810)

perci aveva dato

lullc

formula

la

pericoli.

sull'art.

309

Bianche Qualri^mr

lu

dcfini-

lolla

(iiilorno

elude

oi;-

Le riforme
alle

pag.W)

Digilizedliy

Google

92

ma non

rurano in tulle le altre pirli lodevolissime,


questa volta dinienliT8i

Ancbe

definizioni.

u(:<ii

iDdicaziona

|ioii;iie.

ilMo

Uno

Ne

sUiliiIo

Kc(iuliblic:i
jipn.i

di

lir

altro

di

neppure

piibblicilu

anno

anni di esilio

avoi.i

IfiDll

.-illnitim

jc ((/ri,;!

con un bastone,

cilladiau

il

comune, e non

non poteva estenderti

la

penale meglio

di

ei

alla

pena

pi.

quando desume

ch dalla

per

11

il

la
il

pena pecuniaria

dalla legge tocale,

si

uomo

deSnisce in

codice migliore cos per

iiiiidici

suo

Li

c.io-

StefaDO Orsetti

femmina. Ueoo

dencisce: e

Mniiislraii coiip

hcce, avendo

]L

sig.

inlliUa

della

iiiiiiacciali)

perch quello lumto penate ed odioso parlando di

Kiiiiiici

ad

lolfO

clic lo

Rccpilenlissimo Cunsinlio

d.iil(i

iieir

signora Uabella Fredianl bastonalo

ri

nelle

unn deliizione

in

un esempio come umcaiXa,

fjludce crimiDale decise doversi irrOBare la

del giure

poic

eriterli materiali

maleriutii ondula

Deci>ionei Lucenses crimiTiales ihcis. ti.

liicclipse

ciucila-

mania dl

che inevitabilmente teogono dietro

iillRijlicr

Zucuaro

la

vecchia pratica sommiolstra mollissim

la

esiempi dei pericoli

tiltadini

i'

r|uello

che

oriterio dalla materia anzi-

IdeuiitA.

CAPITOLO
Set}

V.

ne lesione personale.

CriLerii misuratori delia

sua quantit

politica.

. 1418.

Anche

in

questo argomento ricorrono fra

di lesione personale

ed

il

titolo di

il

titolo

omicidio termini

Digllizedliy

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non

(se

di

perfetta

identit)

renderne semplice e rapida


che passa tra
criterii della

tnle

di

la

nosciamo (.1111 a 1120]

analogia d

esposiziune. Gi co-

linai

sia la ilifTeronza

criterit della quantit politica e

inutile ripeterci. GiA conosciamo del pari {g.


1234) quali siano

al

qnantit naturale di un inalofKio; ed

crterii

speciali

della

Til

quan-

non rimane altro


tranne che per V analogia fra titolo e titolo,

til politica dell' omicidio. Sicch

a dire
i

crilerii della

carne

nelt' altro

difichi

me

quanlil politicasi classuio nell'uno


j

e notare in qaal gaisa se ne

r appUcazione

cos

nella

mo-

nomenclatnra, co-

nelle misure.

Il

criterio

141!^.

desunto dal dolo distingue anche la

le-

sione personale in lesione rnijirowisa, e lesione pr^

meditata
politica

(1).

La ragione

dell'

aumento

di

quantit

per questo lato scaturisce qui pure dalla con-

siderazione che altrove (. 1116) svolgemmo della


minorata potenza della ditesa privala; e cosi nel

ma^or

danno mediato che sviluppa una lesione

commessa

al

seguito di meditato disegno. Questa cir-

costanza porta spessissimo appo molte legislazioni

ad un cambiamento anche

do

trattisi di lesioue

di specie di

pena quan-

grave. Cosi pel codice Fran-

cese del ISIO la premeditasoue, che nel ferimento


leggiero operava soltanto un accrescimento della dorata del carcere, produceva nel ferimento grave

il

passaggio dalla pena della reclusione a quella della


galera.

Nel codice Toscano ngualmente non cambia

94

specie di pena per la lesione leggiera,

langa

la

grave

la

ms

solo pro-

dorata del carcere; mentre per la lesione


premeditazione opera

pena

il

paesaggio

327 )

art.

a quella della casa di frza.


Ma nel codice Sardo all'art. 544 la premeditazione
nelle fiorite leggiere aumenta la carcere nella stia
dalla

del carcere

che sarebbero punite

ferite gravi

durata

con

relegazione (art. 533) fino a 5 anni, e nelle

la

nelle

gravissime, che sarebbero punite

539) con la re-

(art.

legazione Ano a 10 anni, la premeditazione

aumenta

la

dire che

non

pena

iv-sn scieiKifim

uno o due gradi,

di

cambiamento

vi

Con inipurlania

:\)

risor^ionu

[inipii-H.i

in

e della prcTiuuiiUiiiodi- cfniH'


lijlli!

k-

Tii'll'oiMidiliu.
>>i>

clii

rH.Ujvo

qut'slioiii

avendo

,U,du-

l,:wm-

[,'ll,i

li'lllji'nilu

oirorp

^dlu

di

540)

(art.

che vuol

lo

di specie.

iiiiiiurc, ni.i

[iralit.i

tixi idillico

.IHI.i

1,

,,vi,iit,'

<li

di

-ii.rM'

inlc-

i^crfii-

qiirsm renio
cl,o

i">r>o.iii

pn'iiicdllii1.i ti.iscp

il

dul'bia

ferir Ciijo, |ier errore fer Sejo,

debba ri&pondpre delln lesione cbe oper, come

di

iMonn

premeditala. Gli argomenti Dei sena alTormaliva e nel senso


negativo lornnnu
nprodurll.

OH rp

iiit

del codice

peiiide

largflUienle

la

efStr

colli

islessi,

l'

rlliili

Francese, ove

dollriiin

c perci Siirpbbe iuutlle

Vao Ilasselt

vodrrsi

jiiiii

ila

piip.

,11

60 espoue

dello errore nei delilll di snague.

fi.

1420.

Quello che da noi s'intenda per premeditazione,


quali

siano

le

sue condizioni essenziali, e quali

problemi che sorgono io proposiU) della medesima,


lo

esponemmo largamente

al g.

H21

e seguenti, o

>og[c


basti qni ricbiamarto

95

senza tornarvi sopra. Anche in

proposito delle lesioni esiste tra gli

sci'ittor

le-

moderni quel differente modo di vedere

gislatori

che gi avvertimmo col. Avvegnatli alcuni abbia-

no voloto adegaaro

la semplice rifc^fiior alla

ve-

ra prenteditaxione, quale univorsnlmctilc r'iconoscevasi

nella scienza

ravvisare

il

nella

pr:itica.

sommo grado

del dolo

medesimo determinato

1'

intervallo di

1'

tempo

azione. Noitripetiamo

f-a

il

condizione della

altra

fra

determinazione

la

ancor qni che

zioni fra dolo determinalo e dolo

quelle

essere

nello

omicidio o alla lesione

all'

accompagnato da freddezza dell'animo;

prodotta, e

lasciando afi^tto da parte

mora, a

Lo che porla a

animo calmo, e animo

le distin-

indeterminato, e
esaltato

da

forte

passione (qaantunqae ingiosta, o non accompagnata

da

efficacia

calcolo nella

iamo

degradante) vogliono essere tenute a

misura della imputazione.

persuaderci che sia conforme

menticare affatto

lo intervallo del

Ma non

pos-

gitistizia di-

tempo, e la pre-

parazione del mezzi come circostanza che eleva ancor

pift

la quantit politica del delitto, oltre la cir-

costanza della riflessione. L' omicidio, o la lesione

commessa con riflessione (se celesta parola s'intende come vorrebbesi intendere dai dissenzienti) non
potr mai, per quanto grave, considerarsi come il
pi grave

tra gli omicidii e lesioni sotto

il

rapporto

del dolo. Il freddo proposito di uccidere o di ferire,

pi odioso e pericoloso, che non


flettuto della
il

ponto

malvagit.

di vista

Ma

lo

sl^cio

irri-

a quella odiosit sotto

morale, aggiunge grande peso la

perseveranza; come a quel pericolo sotto

il

punto

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mezzi

zioni; liei

(1) P.irve

che l'ihius ('obtermlQM sur

prujet da code Belge oal. tf pag. 171


Ih

Mcluderebbe

dollriuB cbe

preioedllazlane.

vada

lista

Un

me

dlrella mente

requisllo dell' inlervalto Delia

il

Insigne crimina-

l'

codesto peatiero. Egli esclude


bollor di sdegno, o

nel

momento

Ha

l'un concciw hai diverso doM'Mkro. .Non

delRriiiiii.iIo

.moor.i

<

Pissn,

iii

[lii

di

Ah

al

%.

1133 e seguenti.

Sulla

il

<:

clip

prejiiii

ncll.i

carnllcri

di

db cbe dicemmo

prcmediiBiloDe eonditionaia

ricorre In slessa a ua lag! a. Vedasi

delieto pag. 30 et teqq.J

legt;e

liin;;!!,

piii

ni'ccssit

concorrano

simulianRjmciiic

rijleliere;

iiilensp,

|>ii

mpiilare. In ijiMiilo

del

accordo con

[iii

c nculamenle

n;i1ura sua:

in

ililTi^riMile

Niccoliiil medUiiri:

niedUorc

tubiettiii e di obitnivit rloblamlal pure

la

nbrinoliezza

della dolerni inazione, e In Ci va d'

uguagliare oii dio b

osserv

le

propuenasee

ti eulo.J

Don enibra cbe

lo

premeditazione dove siavi

premedilaziono

prepara-

la

(1).

isluno

Ot

aggiunge grande peso

di vista politico

D'Anethan fde

quale esiiniina ancbe

la

meditata
questione

dellu premedituzone liuiltaU a Terire, guardandola nel

rap-

porto del codice penale Krancese, clic pregiudica lalc questio-

ne col dolinire
ppisoiM:
CDf/if

Vsn

la
II

prpnicdil.nzione

,,;.

ir,

[i;irl.iiidu

el

dispfino di nllecLnre

riooiioblie

fra

meditare e

lo

prerneilf'-

ancora recenleraente dnlla Corte di Catsa-

lione di Palenno net suo giudicato del 14


sul ricorso di

:ilhi

dell' uri. i!ir. dpl curlite

tcniciiliam nuli (iidonim,

aed inierpelramur. La distinzione


lare

il

.lesoli fiiiiiiiwdyersines ud (ir(.29r>, 2i)S

ii'jciihIs

Kranccsc avverte, cujas verbn

Vineemo Risso ove

novembre 1864

letteralmente stabili clie

avere meditato prteedentemeiUe alt' azione

il

diiegno

di uccidere aoa basta a eoslluire le droostania aggravante


della pretnedilo^t'onr,

per

la

quale necessario

cbe

siasi

precedentemente all'azione /itmaio iMiieguo; ossia delibi'

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mio

07

nonireslo anche da questo

uccidere.

posili vanirli te di

m ancbe

dociimenlo che noci sole nelle scuole llaliaae

supremi

delia

Cono

di

(:;iis,,zioiir

lii

dH

Napoli

db che

ved.isi

questo decreto

In

aderisce tnllavia

ni

st reti

il

ni

primo

slnbilisce In

si

dichiarare in sentenza che

atireai

che

GOtiierma

II

delitto fu

tj.

coDSUm. Questa

me

aa

regola

prima

1.)3 noia.

non

die

liio^o

Gommcsso ditirn

parte

diobiaralo
delitto

della decisione

luogM soBienula, che

in diversi

preincditatione a /Vn're

la

dittgm era preciiameiile direno a quel

si
\

mi

12 ^^ellt-mbre

dello

Ilo

diiegna prectdeRteiaeate formato, se non vien

cha poscia

nei

amen le

nozione della prcmcdiinzioiie. Noluvole in pro-

rirodli;

relalore

b.isla

Regno

tribunDl drl

classica

allfl

non basta

nualincare

comt^

ehbc

di

Z.im-Uii
lo d.-\

reWiraio 1872.- fico dei Tribitu.iU. u.


in secondo luogo

affermi

semema

dtiationt^w non
accusali e

dei

decisione incni.irn

la

che

ii

conferma

1'

il

proposito

cnc

ut

noti

basta si

ciascuno de^li

che tnuividuomente cinicuna di


la

pane

questa seuuoua

allrn regola che ho

sostenuto nel miei

non

r.

scritti, cio

ni

azione ui cui vleo

pane ueiM decisione

poro lanic volle ealorosiiinpiilr


che

\'

iiidividiiil

ilei

titolo

ma

niente a considerarsi in punto di premedilazlDne;

invece

i oonsidi'r.irsi la

di

Ma
mo-

rale; rimonta all'

V aziont

individuolil dtl dolo. La quesliona

non pu proporsi impersona Imeni e:

quel giuiticalo) i un'aggravante tutta

delli |irenieili1.iiMone

(sono parole

p,.;. tii.

detuio la commesso con preme-

ripete in

ai

cnmpitc..

toro esegui con pretnediiaziono


ricouoscmio coipevcic.

171,

animo ed

alla volont di ehi medita pria

ebe nuolti e che tteguUee dopo.

Ora pottibile

altri riipondn di quetto dolo coti profndo, te

non i

ebe
lui,

propria lui che A detignalo come colptvole, te non i che


di lui i giudici del fallo abbiano inteto, e potato parlare*

VOL.

II.

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Vedati

38

Giornale la Legge n.

il

non poUTB uusionsrei


iiiedllazlone

del 1866. Piii netlDmaola

principio ohe

11

ti

partecipe seoia pre-

nonb reepontabile della premediiazlone dell'auiore

principale, a dlspello della vantala regola del coDoeiisf, e della

vnnlala regola della imlivicjuil.i del Ululo, chi- scino regole senza

doiirlne
]|

italiani';

alirove

giudicli

si

come

altrove

principio della indmilualil dei dolo applicalo

meditaiione, e

del quale gtt

di attentare alla

che

lesi

mandante responsabile

il

sicario,

dello

^ereads

onlevole

place.

pre-

alla

uccidere

di'

pertona, inSuiscoDO
mandatario,

etxeito del

GDI a sc^. Pra coloro che aore-

dissi al

roente propugoarono la

renda

come disegno

definire questa

il

oomo dilegno

anzich

eiiaodio sul grave problema

mandalo a ferire

11

dell'

nella

omi'ctWo commesso
disserlazionc

oou
ia\

iolilohil

I Vtrum mandnlor Vdnerit de caede Icncalur, Grviiinga 177G.


lei!

io

flca

el

la

sema
colui

dimoslrh

Egli

faccia al dirliio

dirne con

vIUoriosamenic

romano.

lo

Io

aforisma dio non

tiofonlj e non ti ha volont

che ordin

f'cup.

sema

si

la

sii^i

(losn-

ha impiilaziiiue

previiiutie; laonde

[erimealo leiaa prevedere

il

faccia alla dollriiia

uccisione

la

del nenioo non polendo dirsi, nee voluitie, nee renuiite

morte, non pub tenersi colpevole


cidio. Ila in tale
(ili

uni

l.inlo

In

bile

sciolgono col tenere

de vitnerali),

c:iddc nei

mezzi.

de Decimi,

locli

(li

IdcIi!

nllri

in

terza

il

lutlavia

niaodanle

aver premeditalo

la

ai

il

la

V omi-

mandante responsabile

non dubbio quando


lo

tenga

lo

sol>

eccesso

Gciol^nno col Icncrio responsa-

geiitire si so^licne

meizi,

niente ciiidc Aopr.i

rimane
cbe

di

problema rimane sempre un punto coaruso.

udii

quando

lo

PCCeSso

pi olire. Dia

disliu):uonu

foimula di soluzione:

vale

responsabile de oeso

premeditasiae; perch altro che deano

si

a dire

ma gema
poau dire

responsabile di un omicidio per averne semplloumeDle prer

veduto

che a

la

poBSlblle oonsegusoia scoia per volerla;

lui si

apponga eilandio

la qualifica della

altro

premedila'


lioM

99

direna alla strage, quando ta strage da lui non fu

voluta.

sema

complice

Il

premtditazione

commesso premedilatnmeotc da
pi grave,

[itolo

gravanie della

ma

non ne

altri

un omicidio

di

sar rcspotisa lille

mui rGfpoDsaliilo eoo

sar!i

prtmedilazone (|uando questa non

animo suo

diretta all' omicidio. La

tlcl

I'

ai:-

irnv:isi

del

crilerio

ogytllivo delia premeditnziotie stata riconosciulii

soli'ntii'-

neli"

meale

nuovo

di

ricorso di
di

necesill:i

dal Decreto della CassazioQC di Firenze sul

Zurto

gioroo

del

6 marzo IS7S.

Costui, autore

grava rerimeoio, tu dichiarato colpevole di lenidlo omi-

ddio. Ad
avere

avevano

relativa quealione

alirn

Zureo

lo

agito

al

di

uccidere o quello

saviameule giudicando

Giurali rispailo

seguito di disegno anlerormcnle

maluralo; ma senza spiegare se


quello

cbe

di

ci

il

disegno anteriore era

ferirr.

non

la

bastava

corte annull,
a

ritenere

li

tentativo preraedllato di oraloidlo.

II.

per

vincoli del
la

sangue tra

gi nota ragione di

diato porgono
terio

1-121.

anche

1'

oireiisore

accrescitito

!'

oft'eso

danno me-

nella lesione personale

giostamente apprezzabile ad elevarne

un

cri-

la poli-

tica qnantit. La lesione per codustn circostanza non


assame un nome sciale, neppure quando la persona lesa aia un ascendente del giudicabile, ma riceve pur sempre una qualifica odiosa. Questa nel
titolo di lesione si

sciuta con

da alcune legislazioni ricono-

un rincaro

di

punizione

(1):

da

vece (come dal codice Toscano art. 332)

altre in-

si

rico-

nosciuta soltanto col negare in caso di provocazione

r ammissibilit della scusa o per imporre un ag-

gravamento

(art.

333) entro

limiti della

pena or-

Digllizedliy

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qsando

dinaria,

gindizio di

100

la lesione eia stata

un ascendente,

prudenza del glndice

alla

commessa a pre-

lasciando negli altri casi

valatazione

la

dell'

ag-

gravante merc un rincaro di severit che esso

pn

f^re entro

limiti

della

pena relativamente

determinata.

(1)

coJice AuEtriaco

ti

conlempla (. 163) la qualii di


come grnvp anche Li Ipsionn

gcailoro nell' oDeso per punire


leggiera.

aumenta

codice Bavro (art. 184) decreta un

Il

che nan pu essere minore della me\!i del niiissimo min;icchit(i


nell.'t

pena

ordin.irin

quando

del caso,

leslonp sia fSi'Liinla

l.i

conlro un ascendente, od nnchc un lutiiic,


alla

quDio debba

Ja pena

il

aclla sua

colpevole
ipeee

'-SpngDUOta (ari. 516}.


del rapporlo

elio

se

si

la

a tempo

si

la

sale alla

pena

312)

1'

nella

passaggio

sarebbe
alla

mh

galora a vita.

Il

Dalla

specie.

quella

siala

codice

11

clrcostanna

la

olTensore, eleva

reclusione; dalla reclii.sinne alla

pena ordinaria
fa

(art.

oOego e

.Mula

ricreilo.

per

Francete
l'

[leisdna

altra

oil

particolare

per cotesla circostanza

codice

ascendenlale fra

indistintamente

carcere

Il

un

galera;

della ^alcr.i

codice iielga

del 1867 arL

410 provvede basta Dtemen le a questa aggra-

vante con

semplice elevazione del minimo.

Per
tempo

la

la

dottrina d alcuni' pratici

nella giurisprudenza losrana

(1)

la

invalse

un

regola

che

trattandosi di lesioni leggiere la parentela fra l'of-

fensore e r offeso dovossG considerarsi

diminuir anzicli accrescere


del delitto. Siffatta regola

la

come

qiianlit

atta a

politica

non poteva a mio pare-

re trovare alcuna ragione plausibile tranne

il

pen-

siero della familiarit, e dimestichezza confldenzia-


animo

0 del!

le,

'rc

101

di correij^ere

ad iiilerveni-

tacile

congiunti. Cotcsta diminuente e an-

Ira strutti

data afatto in dimenticanza ancora


se

tra

Ma

noi.

di sangue elio intercede Ira i trasnon pn ammettersi (almeno per renda,

vincolo

il

versali

e per semplice riguardo a se stesso) come

circo-

staDza che minori la quantit politica del malcftiio,

e pero assai disputabile se

modo

ma

{2) del

che

valuublle a
vista.

la elScaclJi

Ira

offensore e

favore

nconcilijzinnc

in

un caso

cbe

fenlc

offeso

I'

dell' acousato

(l

Icudv.i

coma

clrco-

un duplice

lotto

casi nei

il

le lesioni

quali d< regola

in questo senso pronunzio

rcrimcolo

di

conjn^i:

e\

prvcisjDienle a riiroso
volle

mini

delle

Ora se ne valeva come mollvo per ammettere

siala operativa.

Revisione col decreto del

di

rc Lnrpnnini

t'

ii

miilena

nella

della qutelaaza In quei

non sarebbe

Torno

ihtiisi

nostri

coulo delle relazioni


sianza

in

tz'.mno la ipotesi ^nvavissi-

Tn,iicli;io.

me

le^

pratica

(1) La

puoio di

debba ammettere

si

canone come circostanza assolutamente ag-

di

gravante

inn

lae

Ira

reljilo-

con]U}ti;

vedasi

consider.iziorir

codice Toscano quando

leggertuune, non

generale cbe a sola quettta d parte,

si

11

1833

aprile

iintlu

nrl.333,

all'

perseBoltalilli

In

persegli Ita ssera

pubblica azione se erano Inrerile agli aseeadenil. lu oib veggo

una

singolart; la lesione

ragione di aggravare

la

riconciliazioni In

Ora
senso

al

si

valut

recala

pena, e

grava; la medesima offro


raroiglla;

il

come causa

pronunzi

la

11

all'

Ruota

ascendente

offre' larga

codice Toscano non l'ag-

piCi speciali

ragioni di fiicllllare le

codice Toscano le osteggia.


di

punir meno; e

in

questo

florenllna nel giudicato del

10

DigiltzBflliy

Google


gaanaio 1833 relnlora

gi si valulb

Dueate

11

pena,

li

102

rapporto

imputazione,

ratite la

PuccIod; vedasi CcrrelclU alla


Ha qui pure h da notarsi che noa
persooaie come circoslaoia i>unoma soltanlo come circostanza dimi-

n. 28.

ferimento

parola

E qui

quoto

di

*i

procedette per considera-

zioal tulle politiche, allegando la ragione di


gli

animi dei

Come

giere, e

mfnorare la imputazione allenente

di

quando per

vaiolarsi tranne

avere un riguardo

ne

Tranne queste

nel dolo.

parentela, questo poir pi facllmenlc

alla

inclinare al rigore ohe alla

Fra

(S)

al

oSeio

1'

che nelle oBtee leg-

rapporto oonedeniiale se

virtl del

ed eccezionali conslderexioni se vuoisi nel ferimento

speciali

le

mileua.

singolarltA ohe si travano

giuridici

effetti

giuridico, la parentela tra l'olTeasore

Indurre Dna trasformazione

possa

non esscarbare

fratelli riconciliati.

causa

puro ordine

non pu sBSolulamente

di

relazioni

certe

propoBllo degli

in

personali

notevole die

politica della lesiona,

il

quaie avesse percosso

quantitA

sulla

progetto delle Cortes

spagnuolc del 1S21 all'art. 649 proponeva che

moglie

dello estraneo, e dello slcsso

marito dio avesse percosso

moglie. Le leggi regio di Rom.T punivano con speciale rigore

nuora che

la

marilo Tosse punita pi severnmenle

il

percuotesse

suocera; e

il

g'

inlerpelrl

la
la

(Ramos

de Hanzaoo, Bmminghnusen, ed

altri)

ghe ed erudite disaossioni ceroando

ragiODe movente di

la

vanno

in lun-

sibila eccezionale severit. Puvvi obi volle aoorgsrla

Re

alorla privala di alenai

vano

ta

di

Roma. Plb comaDemenis

tro*

causa di codesta sanxone nella presnozione che

nuora porti sempre odio acerrimo contro

Pub

nella

riferirli

al criterio

aggravante

che della

casi in

l'uomo

cui

uno storpio; o
vinetto al di

fosse

sotlo

li

di

la

suocero.

del rapporti personali

codice di

nbiiia ferila

la

speciale

Friburgo (.

per

una (Janna,- o l'offeso fosse

un neccliio oltre

70 anni, o un

gio-

tG aunl. Considerazione nmanlssima,

la

quale pub anche travare pi propriamente

in

un aumenlo della quanliti naturale del malefiilo. Identico

la

sua ragione

103

provvedi mealo leggesi Del COdlCB di Viud ari. 23J

Ma

ravvioiaale

tra loro

certa Il mente, e

monia

slolellCB

maggiore severli
Il

lelL. T, g.

quaie ditene uoiIodI limane in-

andeK!> oelh dilficolli di condurle all'arun principio. Il leglttalore romano uab

dt

contro

nuora

la

che olTende

suocero.

il

progfiUo spagnuolo liosiderava maggiore severit contro

moglie cbe offendesse

inarllo.

il

il

pi grave

delilio

il

la

svizzero volle

leiiishilare

I' uomo die offende


la femmina. E
18B ( ari. IO n. 30 ) tenne pure come
commesso contro
sesso yeniilc. Se lo

punilo pi severamenlc
codice Spagnuolo del

il

il

stuilioso volesse raccngliero codesti effati legislativi, c repu-

saremmo

tandoli glueil comporli iniieme in una teorica) a che

coadnUlP Evldenlemenle

noi

sarebbero elevale

misura penale:

nella

punita di pi perch ha offeso


il

sicch

una

nei.

Ma veramente

tiobe?

tale disparit sari^libe

giuridici, e pi

Come

si

si

rispello:

il

le

querele

essii

fem-

lroverebL>ero

rlisparii

zione nel rapporto di colpsle ijucrric cou

ai principii

moglie sarebbe

rapporti

s.iri^bbe

vi

ha offeso una

perch

reciproci

loro

nel

E soltanto

la

marito a cui devn

II

marita sarebbe punito di pi

mina:

conguagliali.

marito e moglie

lulle le lotte fra

imputa-

d'

fra

estra-

corrispondente

specialmente alle esigenze poli-

accorderebbe poi codesta teorica eoo

l'

anilcn

teorica toscana cbe voleva piioile piti mlleroenle le lievi of-

fets tra

per

oonlugl; leorloa che aveva pnre

la facilit delle oocaalODi, aia

esacerbare
trova io

le

si

ma

quando

le dllScolI della

<3} Kel giare

UMlate Invalse
esaere

11

ano sento,

Io

ala

vedala di non troppo


si

Tarlsce

provvisioni dei diversi legis-

vogliono coordinare in una leorica, vivamente allora

sentono

dirlile

la

QD codice una particolare provvisione, essa

l'aoimo o place:
latori si

per

pagaeggiero discordie di ramlgliaPQnando

lo

la pratica

tleaao

competease

malermi in Sub.

nostra scleoz:i.

comune per
padre
alla

pan

la

Ug. a Cod. de patrio pu-

che mlsurainre della pena dcveese

E qnl ai dlspolb se ugnale


o/fw: Pio elio dt bonft
30 -~ Piator obierv. IBS.

o/fito.

maitre
2, n.

Digilized by

Google

in.
1423.

Tiezzi

dio

nel!'

omicidio fanno sorgere

va-

le

rie qualit di prodizione. agnato, insidia, e venefcio

debbono auiiicnlat'e per lisrmo la quantit politica


anche della lesione.
in questo titolo per la sua

minore imiiortanza ojierano diverso nsaltamento nel


linguaggio COSI scientifico come legislativo. Della procUsione non

fa nelle scuole ed in molti codici

si

titolo speciale di

la lesiono;

ma

un

aggravamento fjnando accompagn

soldnlo

si

come

v;ilnta

criterio

di

premeditazione, l.o slesso per molti rodici contem-

poranei pu

tronde
l'

dirsi

in

pj'oposito

le nozioni giurdiclie della

dell' ngi'itto.

agnato, e

le

D' al-

prodiziono e del-

cagioni delta loro politica importanza

forono da noi svolte ai . 1161 e segg.


Gi notai in proposito dell' omicdio che la qualifica dell' insidia nella

sna forma o di prodisione

0 di agualo richiede la concomitanza della pretneeUtazicme: perch se ^proSisione' e V agwaio onde


qualifichino V
alla

morte,

il

omiddio devono essere preordinate


precedente disegno di uccidere viene

naturalmente ad essere un implicito presupposto d


Notai pure che in rapporto all' omitali qualiflche.

cidio poteva per la premeditazione, e cosi le insidie,

solo

non essere preordinata alla accisone, ma al


danneggiamento della persona. Dal che nasce-

va una posizione giuridica eccezionale importantis-

sima a notarsi rimpetto


nisse minacciata contro

alla
1'

pena capitale che ve-

omicidio premeditato e

Diglzedby

iasidioso.

Ora ognuno comprende che qne)la eccenon pu configurarsi nel titolo di le(tranne ove sorga l'altra forma

zionale ipotesi

personale

sione

giuridica

dato

perch

preterintenzionalit)

della

r animo Treddamente diretto a danneggiare la per-

sona del nemico,


che

fine della lesione

il

il

minimo

possa concepire. Nella lesione la insdia

si

unificher

pii

si

spesso sotto questo rapporto nella

qualifica di premeditazione.

Ma

notai

che

del pari

questione era

guardata per un solo dei suoi

no

cio se nella insidia vi fosse o

meditazione

ma non

esserv sotto

1'

si

lati.

stala

era cercato

Si

implicita la pre-

era considerato che poteva

opposto punto d vista una preme-

ditazione scnz:i insidia, inentrc supposto ancora che


l'insidia

abbia

contenuto

per sno

premeditazione, non pu dirsi .ugual-

la

mente die

che peraltro non )

(lo

la

premeditazione abbia per suo neces-

sario contenuto la insidia. Dal che nasceva

gno

d*

nella punizione queste


dilforenti sotto
delitto.

il

biso-

indagare se giusto fosse, o no, lo adeguare

il

doe

cosi

ipotesi

distinte

rapporto dell'elemento politico del

In molti codici contemporanei rest pura-

mente nominale e disprezzata

la differenza fra de-

sangue premeditato con insidia, e delitto di


sangue premeditato senza insidia; onde a tutta

litto di

ragione poteva dimandarsi qual fosse


servare nei codici
l'

aguato 0

della

(1)

la speciale

l'utile di

con-

designazione del-

prodizione. Questa conseguenea

della erronea parificazione dei

due

nalit si volle scusare in rapporto

servando che punito

l'

casi nella

all'

pe-

omicidio, os-

omicidio premeditato con la

morte era impossibile obbedire

al

proporzionale aa>


mento per

106

dovuto in quei essi ove alla

giustizia

premeditazione aggiungevasi

di pi della inedia,

il

non permetteiKlo la odierna civilt si mantedesse


r antico metodo di proporzione esercitato merc la
esacerbaziene del supplizio.

intrinsecamente
l'

omicidio;

differenziale di

Ma

co testa risposta era

anche iu proposto del-

sofistica

perch

riconosciuta

pena

nelle

due

coma

ipolesi,

nna

giasta

poco vi vo-

leva a comprendere che non potendo cotesta giasta


distribozione raggiangersi con

nn aumento

di

pena

nel caso pi grave, era dovere di giustizia raggiun-

gerla con r abbassamento di pena pel caso


grave.

ma

meno

sompreme-

ci portava alla conclusione essere

ingiusUzia punire di morte

omicdio

per la semplice premeditazione non accom-

ditato

pagnata da ulteriori qualifiche, o di modi, o d causa,

di personali rapporti.

Ma

adesso che la medesima osservazione, irrecu-

sabile in punto di fatto,

d toma Innanzi nell'argo-

mento dea leeone personale, quella risposta che


per quanto sofistica aveva pure un senso apparente
neir omicidio, non pu neppure come frivolo pretesto allegar. Tenuta come una verit giurdica che
la premeditazione con agnato e prodizione ^a pi
pericolose^ e

non b

cosi pi

dannosa politicamente, che

la premeditazione semplice,

gislatore di punire pi severamente

del

meno

za che
lucile

grave, deve compiersi da

gli ofn:x)no le

il

itAto del le-

il

caso pi grave

lui

la

larghez-

pene temporare gliene danno

meiso: e peccarono contro

la giustizia

di-

stributiva tutu i legislatori che pretermisero sifEatta


difi'erenziale.

N ad

eliminare tale censura giova

ricorrere alla solita scusa dei massimi e dei mini-

Digilizedliy

Google


ni : .

s[r^ndo

che

si

non

giudice quella giustizia

Data balia

lece.

massimo

il

I(J7

Taccia dal

legislatore

il

di applicai'o

vamente

(iella

pu

ditazione semplice, egli

applicare a

siffatti

magistrato

al

pena temporaria
un caso

(Ittemiiiata anclie ad

relati-

preme-

dovorosamenlc

ul;:

codesto massimo, senza

termini

incorrere censara n appo la coscienza n appo

legge.

dimane

cosi se alla

caso di promoditazione qualificata non

modo

di evitare Io

zione.

Non

per

la

a parer mio

nale,

il

ra-

principio della giusta pro-

fosso riconosctoto nella lesione perso-

si

non

La vera

della lesione personale.

gione fu invece che se


porzione

vera ragione

la

trascur affatto quella distinzione

si

argomento

Dell'

trova pi

sconcio della ingiusta parifica-

questa

quale

la

sorge innanzi un

gli

poteva aversi

pili

coraggio

il

riconoscerlo nell'omicidio: e cosi

non

di

giusto rigore

il

i ibrtor con premeditazione quaavrebbe per necessit condotto & non puni-

adoperato contro
lificata

re di morte

Ma

ci

non

ingiusti

di

micidiali

si

voleva

troppa

con premeditazione semplice.


e

si

am

pattosto di essere,

benignit verso

con

feritori

premeditazione qualificata, per essere inginst


troppo rigore avverso
zione semplice

censure.

Il

D'

micidiali

di

con premedita-

(2),

Anetban f de

medilalo deiielo pag. i4

riconoaceDdo qaaMo vizioso lato di cose, e dimandaodo

lesso per qual motiva appo


serTOHero

la

oib

legislatori

descrizione dell' aguilo

come

portava uo aggravio di pena, non trova altro


ata Iranne

ohe

lo

conservassero

senu

fnocesi con-

cireoslanzi che

modo

rflellere,

di

ris pe-

e perebt Iro-

DigiUzed by

Google


vano

modo

atiii legibui

/urtaste

memoralmn

non tine caiua memorata

est,

piienae eju ratio habttur.

(3) La insidin nel Terlmento

prende

si

derazione dal codice Austriaco, che

aggrnvanle

sta

codici

altri

aliarum. ta ex cauta

rei, ut

eam in

itivenerunt ; iu guibuM lanien

quia in

108

aggravante negli

codcsla

scritta

Itgumhlort Gallici Imjut


mentioneat fecerutU, quia

coti

lo

al

formula

BCierica

la

prega culi modi ituidioti;

consi-

In ^iieclale

155

que-

delliiisce

intra-

Ittione

che dcKe buona ragione

alla

Corte Suprema di Vienila, nel suo giudicalo del 24 scttem-

bre 1S62,

dendo

il

dichiarare insidioso

di

il

terimeulo arrecato aggre-

oeroico alle palle. L' elTello di tale aygrbvBDle

>;he la letione

si

personale grarc, ordinariarocDle puBlla

col carcere da sei

164}

mesi ad un anno, viene panila f. 15&) col

carcere duro con Inaeprimenlo Ira uno e cinque anni. Tranne


la

considerazioni.' dei njuiJi insidiasi (e di'^li strotiicati

155

<V ordinario recano pericolo alla vita, .

dice Austriiico h

in

ni

Indo

pi

lar^^tii

!a

termini, sin

dello elemento intenzionale, eia sotto

il

lelter.i

ii

il

mrzz.r.

sui

iiirliffercnle

pro|iosilo dell* oniicldio, diilitiiscc (.

dell Icsioup con

iiMo

meeemiica: ehfuii9(ie(caBl

rale 0

al .

cotoro

s-u^ijcllivii-i
il

riipporto

rapporto della Indole

mo-

-speoiale degli BUI, e della forala della loro InnueDia, o

TCNZiOHB agtee contro

chp

ISS) con kemiu

unn pertona in uom tax che

ih-

gliene

ai'nenga un' atterasione nella talute te. In faceta a quella


rorniula
sejt.

parmi che

non

;i^niv,inli;

dK.K-i cht'

disila
i'

la

esaminali di sopra (.

|,ro|)onil)ili. I/ nEiualn

fodiCL- llM\.iru d.d

dui

premi'dil.izmnr. Ln

[luuitn

mesi, incanir
a

dubbi

e uiisid.T.i^ ioiit

|),nrlicnl;iri.

si

nf[,|iurr.

si.ino

( Eirl.

pena

due anni, se

Tu

5ij7
ari.

con

568

couioiessa

Irsioiiii

fu

1396 e

(irpso in

JHI.i

Ip^j^ieni

come

preiiie-

prigione da uuo a sei

della prigione da sei

me-

con tmboaciitn notturna,

o con armi.

Digitcedby

Google

di

La tnmha. dia in suiiso 51111 strolto esprimi?


un ariin; s|iccjalmontQ odiosa (l| a por 1!

nascondi mento 0 per

da lonUno.

In

II

a__

il

nbiliia

us^o

tacile

raL'fiiuiinure

con le 111 pi ir.i noi al-

coilin

urMi' propria. Ci

pni ^enoralij dell

d^ll

sua

la

alcuni

(ia

nella sna nozione ed unificata nel i:oncet(o

larL'.ita

ni

iilL

osraiio

(s;

taM

M[

il

codice

lOS
jii

=!

--1

notammo

clie
Ul

u^n

11

111 it

Insta

ali art. -i.. snstitnetiilo alia

')

nozione

(come jji;'! notai | la nozione


dell arnie |iropria. non accorda a qiiesia quali/ica
la potenza di lar mutare specie alla pena, o solCanto provvede con imporre un aL-'uravainonto dollrt
insidiosa

dell' ai-iiic

punizione ordinaria i-ol^iivaineiue determinata entro

SUOI liniiu.

Ma

ad

o^m

miHu non seiuora

desta circostanza

possibile elio co-

come

consideri

si

indilferente nella

quantit politica della lesione. Troppo sono jiotenti


le ragioni

per

le

da

qaali

noi
la

chiarite

insidia
i

un ponto

generale

di vista

al

titolo

delitti di
1

omicidio,

dell'

rende ^ansativi

mediato maggiore

di

danno

sangue. Guardati sotto

mexst

insidiosi

sotto

qualunque loro forma, sempre ne emerge una cagione di maggiore spavento nei

possiamo andare

d'

cittadini.

accordo con alcani

Noi non

scritCon

vennero insegnando cbe la distinzione ira lesioni commesse eoa. premedila^'one 0 lesioni corame!>se con tnsidui abbia un significato piuttosto
quali

morale che giuridico: e teniamo

per

fermo che

stante la minorata potenza della difesa privata, la

DigiltzBflliyCoogie


insidia

debba

no
una

costttnire

come

nelle lesioni

nell'

distinta cos

qualifica

Ed

omicidio.

ripeUamo

anzi

premeditazione con insidia politicamente

ctie ia

pi grave

non

ctie

premeditazione senza ioBidia.

la

Nella premeditazione

concorso

il

di preparativi abili

a render vana la difesa privata 6 soltanto presun-

pur troppo reale

to; nella insidia cotesta attitudine

e positiva altrettanto quanto temibile.

(1} iDlorao

segni

ai

che

Ja

possono

pei quali

pradiuse, vedati

Ga n d o

fI

corpo umano eap. 5,

Itiioni violinle dil

(9) L' odio speciale coiilro ccrie armi,


si

pronunii

in

iralto

Roma

io

nese del 98 agosto 1814


minuziosa

in

iilciini

1,4, e

%.

6.

che cosi riersmente


venni'

Sill.n, si

rii

riproducendo da

condizioni in oul versavano

zlone pi

ispezione e

In

dell' armo
doitrim analitica delle

porger indizia delia QBlur*

caraUerl della forila

ki;isl,iioii

Imiiu

cii

?ciniiii"

v;iiii!

\f

Mode-

popull. Cosi nel codice

al tllolo

(olie presenta la tegieJalo

ne

galera di

10

proposilo di armi, di quante

abbia vedute) ieggevati minacciala all'ari.

3&

la

anni, da asiendersi anche a vita ad aibilrio del giudice, contro chiunque


col

mezza

tagliente.

esorhilntile

poliliclie,

1815, che altrove noial, conieneva

del

rigore

che non

c clic lioiscono

il

gi

Ducalo

le

pratici

disposiziaui della

nel

Italia,

delle quali

scrisse

Lucca.

Ceyer

in

risuUsmenlf

mi pennelli)

le^t^e di

ai

lomml

coioso, perctib

dettali

pub

iil.iiici

della regione

la

di

fasi

un.i

cuusi-

lii

sicurezza dala al-

detenziont delle armi,

che ricordavano

medio avo. Niente dura nel minida traone

me

(Jiii<sli

nelle dolln'ne scianli!cli<<,

n.ilijtale

nuova

che rerocemente puniscono

l'

di

debbono essere considerali come

Isi^ciano Ir.ocb

in

ooiiipleln inosservanza, e cunic lali

derare

in rissa

o con qualsiasi istrumealo perroranie e

.mnloglic sanzioni per


di

le^rmeDle ed

offendesse altri anclie

di armi,

Un legge

db

Ipmpi del

che b conror-

della giustizia.

peri-

riuscire ingiusto, dettare indistlola mente

DigrIizeflDyCoogle


severe aggravimi per

aula

secondo

lolla

lore della collera

primo

Oi;getlo

CUI

feriva

si

Hredllo

Egli

accideotalit dell*

l'

che cade sdUo

fila

in tatti

d di pBlia.)l
1'

arme ood
Sono ag-

mani. E quiindo

le

uo faciooroso armato

(la

(ilLislo

Si

siala Strappata allo stesso ferito?

che

io

di

sIiIr:

Dell'ira io ferisco

sia

lollo,

eoa

t'

lo

derare

la

motivo ohe

ma

Io sOBlaiiH lo iodo puDllo di


II

dell'

aggravamenlo

arma eoo cut

la

per

nnico

1'

si pODeste come condelatiaw prwedeDlemeDte

1.* che

si Teli: vorrei

armi dettinole, e

le

armi of(

armi proprie nella quale

ai

soiniperge

proibite e non proibite, risponde al

colo materiale.

3.* ohe non

misura dallo aggravamenlo

baodonatse oella
fra te

plii

mio aggrusora mi arava SMalllo con un' ar-

plb micidiale, lo vorrei

dizione

ThIIb dall'

sua.

consi-

natura pi invisa dello strumento cbe aveva tolto

nemico?

al

disar'

arme

punito con tioa sDverclilanle misura

rigore perch in quella comiiiozDne ddo venni

di

d-

arme

I'

oceuione nel bol-

furor arma minitlrat.

tuo: poi trasTiiodando


te

IH

circoataou dell'arme

la

sangue aaabe per molo inprocvlni. Speuo

lltu di

Ma

sono

vi

altri

ferire.
la

la

ab-

ai

dlsliazleae

La teorica delle

dislinr.ionc fra

mero riguardo

dL'l

armi
peri-

riguardi che non vogliono

essere dimenticati.

S- 1425.

L' nso del velno Don


neficio

qaando non

uccidere,

ma

Borgere

il

ve-

titolo di

fu somminieitrato per

soltanto per recare

il

fine di

nocnmento

alla

persona del nemico. Alcane legsIaEioni (come


codice

il

Toscano) non hanno vedato ib tale ipotesi

nn caso meritevole

di epeciate contemplazione.

Ci

era conseguente per la rionnorata nozione della


lesione personale:

e questa osservazione toma

in

appoggio a qnanto dicemmo di sopra alla occasio-

ne in cui esaminammo

il

problema dei meszl mo-

Digilizedby

Google


rali.

Dn punto

della

lesione

pnramente

vista

di

somma

Il-i

Costruita la nozione

sotto

trovata la

sua essenza

delle condizioni

i>ersoii.iIc

oggettivo;
occorrenti

risnltamenti

di fatto nei soli

tola.

^t<-

fosse prodotta la leone personale con

ai

alla

mezzi

divenivano indifferenti alla detenuinaitione del

un

o con una sostanza venefica somministrata


al sob fine di cagionar malattia non letale, tntto
parve l' istesso al lefp^tore toscano, e niente vaiati nei termini di lesione Ja maggiore difficolt
che la vttima aveva di difenderai in rac<a ad una
sostanza nociva nascosta in nna vivanda, anzich in
faccia ad nna violenza. Anzi ho detto male dicendo
t'erro,

tatto

parve

l'

Jstesso

toscano nnicamente
dei

mezii

perchfe essendosi

d quella prodotta

il

legislatore

fermato nella considerazione

salla circostanza dell*

arme^ ne consegu

che la lesione cagionata con veleno

no

si

con un piccolo

punisse

coltello

me-

da

ta-

Toscano non prese a considerare particolarmente le lesioni prodotte mediante veleno,

sca. Il codice

traime ne) solo caso di aDvelemment di

pericoh.

Ma

(come ben doveva) un

di questa fece

titolo speciale agli artcoli

comune

355, 356, e 357

proce-

da

dendo nel calcolo

politico di codesto malefzto

teri tatti speciali

che meritano attenta osservazione.

cri-

. 1436.

Poteva forse dubitarsi che

mento
all'

di

comune pericolo

ordine dei

il

titolo d

avveletia~

pi propriamente spettasse

delitti sociali,

e fra qnesti alla clas-

so dei delitti contro la saluie pubblica, anzich: alla


classe dei delitti naturali che ledono la

umana per-

Digilizedliy

Google

113

Pare sacrifichiamo questa nostra opinione aloccDpa&dod al presente laogo di codesto


L' amelenamerUo di camme pericolo nella
di Iktto non cercherebbe un determinato risultamento il quale non dovrebbe inflaire
sona.

l'

altrai,

titolo.

soa essenza

che sulla misura. Cotesto delitto parrebbe completo


nella sua essenza di fatto tostochb si fosse dolosa-

mente corrotta mediante

la

ntrodnzione di sostanze

una cosa destinata

veiiedclie

inazione, perch

il

pericolo a

ylla pubblica

ciii

gi presenterebbe completa in s

un
la,

dirtln universale

per

come

di

persone,

violazione-

la

la rappresenta

moderna,

dettati delta scienza

consu-

cotesto fatto avreb-

be esposto un numero intleterm inaio

ili

comple-

la sola fab-

bricazione di falsa moneta quantunque ncsBuno in-

dividuo ne abbia ricevuto detrimento. Cosicch l'av-

velenamento della pubblica cisterna dovendosi secondo

la opinione nostra classare ff'a

delitti sociali

contro la salute pubblica, sarebbe da tenersi


delitto perfetto

come

ancorch nessuno individuo ne avesse

patito danno.

. 1427.

di&tti

il

codice Toscano evidentemente avva-

lora questo concetto nella sostanza,


vi

obbedisca

Esso
di

all'

art.

comune

cidio,

lo

nel!'

^5

punisce

quantunque non

ordine e collocazione del

pnnisce di morte

pericolo

quando ne

dell'

l'

titolo.

avvelenamento

sta conseguito omi-

ergastolo quando ne sia con-

seguita lesione personale grave o gravissima. Poscia

commina Ja casa
gli <Ulri casi.

di forza

da

Codesta formula

dieci

VoL.

II.

a venti anni ne-

negli altri casi

evidentemente comprende tanto

il

caso in cui dal-

114

r avvelenamento di cosa destinata alla pubblica consamasione ne sia conaeguita una lesione personale
leggiera a danno di qualche ndiTidao, quanto il
caso in cui non sia conseguita nesannis^ma lesione,
pnrch codesto avvelenamento sia stato tale da porre
a pericolo la ita o la stUate di un manero indetertnimto di persone (1). Dunque la essenza di ftto
di cotesto maleSzio si esaurisce merc il (tto dello
avvelenamento; m^rc la condizione nel soggetto
pasnvo di essere cosa destinata alla pubblica consumazione; e merc la condizione di potenza nella
cosa avvelenata di porre a pericolo un numero indeterminato di persone.

Il

solo pericolo pertanto fa

sorgere ancbe in mancanza di qualsiasi danno un


delitto perfetto meritevole di venti

forza.

Gi6 rivela evidentemente

di codesto reato

indivduo)

ma

consociata.

Da

ma

if diritto

ci

il

anni di casa

ctae

diritto

di

la oggettivit

particolare di

un

nniversale della moltitudine

ne deriva per ginridica conse-

guenza che bene abbia come delitto perftto quello


che rimpetfo al diritto della individuo non sarebbe
cbe un tentativo. Vi k ben' ragione di t nel concetta nostro, e non critichiamo ano speciale rigore
contro un fatto barbaro che pu spargere la costernazione ed il latto in una intera citt. Soltanto,
aderenti sempre alle dedozioiii It^he dei principii, non avremmo valuto si collocasse IVa i reati
contro la persona un maletzio etie si Uene per
consumato quantunque non sa stato cagione di
danno a persona nessuna.
(1) Vedasi

Mori

det cadire

ttoriea

fMj. 371. Egli aviarie che

la

pena

di

penale

Touano

morie non

pui> io

OigrlizedliyCooglc

115

qnnlo omo Dsppure doalinMvi

dal gCndIce con

dicbiara-

la

zlODe delle oiroostsiua slraordioare, ed eaempll&ca come patta verlBeare

isplaUvo la

11

qaesU torma

dice) che ha tlemperal

(ef^li

vinojo

di reaia.

veleno nella tua mirer,

il

sani reupnninbile di lenlalivo finch nnn U mesto in venditi

il

avvelenalo;

ii'jimrc

ma

tubiloch ha aperto la sua

bnrifijii

per e/ilarto, hn ccrianienle posto in pericolo

fic;r"

ili'

pei-

avaelenule la vita o la solute di uu

bfi'unile

inihteniiiiiulo di persone, e si /lido respunsa-

nmiicro

ronsiimnto. Codesta esemplificazione

ile di drliltti

pi DOLcvoie puich nel delilto'di veneDcio


I cuiu propria

Derb facilmenle

si

i'

tarilo

prepara

bevanda o vivanda aTTelenata, si eliml-

la

la

impulaiiooe

degli adi preparaioril. Vedasi

lario all'art. 355:

Biiclii:

di

Imlalioo, merc

PuceloD

anche

qoale noia

Il

nel

la teorica

eommen-

li dispoBizlDoe' del

codice

Toscano come una apeclalii; c COcnitieDlaada poi )'arl.3G6


/"voi. 4, pag.

609

tcaoa non puolva

menLo

di

osaerva ohe

i'

di

lucro.

1428.

Di quesfo titolo speciale b

di

lo-

ani mi oislra Uva mente l'avveleoa-

se non

vedovatile commesso per So e

Siibile

aoleoedenle pralioa

un estremo indispen-

che Ja sostanza siasi avvelenata con animo

recar danno ad im numero indeterminato

di

persone. So cotesto animo nefasto mancasse neli'

agente,

il

qoale avesse agito per sola vedata di

lucro, senza avvertire al peritalo

r altrui salate, non

a cai esponeva

si

avrebbe

dell'avvelenamento

&\

comune

Qn reato che trova

pi adatta sede nella

il

delitto odiosisEimo

pericolo;

frodi, e delitti contro la propriet,

ma

soltanto

dasae delle

o nelle contrav-

venzioni contro la publfUca salute. Questa seconda


ipotesi nel codice

Toscano

si

per riportata sotto

116

questa stessa categoria e

delitti

ne, ed k prevista nell' art

contro le perso-

356 die

malta e carcere Ano a due anni.

la

Il

paDisce con

qnal caso poi

vaol esaere di nuovo distinto dal ben diverso caso

che

le Tettovaglie

rotte per

mescolamento

soltanto alterate

^ano

cor-

sostanza venefica,

ma

esposte in vendita non


di

o deteriorate in guisa da poter

nuocere. Del qnal nltmo caso

sua trasgressione

di polizia

il

codice Toscano fece

contemplata dall'art 157

del relativo regolamento, e punita col carcere fino

a 15 giorni.

. 1429.

re^,

Del

tranne questa specialit,

il

codice To-

scano niente considera la odiosit del mezzo del Te>


leno quando adoperato non a fine d uccidere abbia

cagionato alla vittima ana semplice malattia. All'opposto

il

codice Sardo

all'

art 553 tiene codesto mes-

so in speciale conuderazione, proporzionalmente


elevando la pena del ferimento nei diversi casi che
esso prende a conderare di morte occasionalmenle
dervatane, di percolo di vita, o di semplice sconcerto nella salate; la quale elevazione di pena su-

bordina alla sola condizione che la sostanza nociva


alla salute sia stata

di

somministrata con intenzione

nuocere ad alcuno individuo, senza cercare se

la sostanza infetta

poteva o no porre in percolo an

numero indeterminato
provvedimento contro

di cittadini.
il

mezzo

Questo speciale

della sostanza noce-

vole dolosamente somministrata ai danni anche di

un

solo individuo lo attinse

dice Francese.

mento

E veramente

il

codice Sardo dal co(1)

siffatto

provvedi-

coerente ai principio fondamentale per cui

Ili

ogni maliilizio

tit polilk-a

si

ravvisa

rngioiiG

111

quan-

auiiieiifo di

(iii

aumoritaio danno

(Il'II

diato (filando le coiidi/ioiii speciali della loriiia

di

accfdere, medi.mie, veleno; elevando

odiosit di questo

Lgualmente
la

II

mezzo

fino a

pena

la

memi-

ob

per

anni di casa di forza.

velili

codice Prussiana (. 197

eleva

la

peni per

sommlntslraziaDe di veleno ad ud individuo saoza mten'

ziooe di ucoidare floo a 10 aoni di

osa

di

fon; estenden-

dola fino a SO anni se ne resuIlD lesione grave. Una decisione della Corte suprema di Vienna del 91 agoslo )851 ha
definito

la

Tormula generale modi nisidiosi usala dal codice

Austriaco a

qualillcare

TBslissimo slgQiDcalo

ta da parie

dell'

lesione, attribuendole

la

un ootre

il

seguenti!

coti celato, e di lorpre-

autore, die non

si

potia opporre uno

reiiitema al pericolo ehi minaccia.

IV".

S-

['inai 111 Olile

|.:[>.

apiilicatido

titolo di lesione si

il

criterio della caiifc

trovano ulteriori variet; eJ

talvolta r analogia con l'oiniciclio

meno

sotto

sommo

il

rapporto

dell'

principio per cui

mentano' la quantit

mente comaoe a

ci

al

aii/i

abbandona,

ordine; quantanqne

alil

certe cause speciali au-

politica del reato sia assoluta-

tatti

delitti di

sangae.

1431.

S.

innanzi tatto convien notare che la caasa di

salvare l'onore, nella qnale

tanza JimiDuente

Laonde

i'

trovare

il

la

trovammo tanta impor-

qnantit politica

pu concepirsi

difflcilmente

dell'

omicidio,

nella lesione personale.

non pn

analogia in questo ponto di vista

suo correlaUvo nel

titolo di lesione,

sol-

La man-

tanto lo ti'ova nella esposizione d' infante.

canza assolata di causa procede invece di pari passo

per

sae conseguenze giurdiche anche nella

le

le-

commessa per impeto di


brutale malvagit, o per libidine di sangue; e con
sione la qnale sia stata

proporzionale gravit di effetti


codici

valuta da quei

si

che r hanno presa a considerare nell'omici-

dio. Cos

il

codice Toscano che

la

strage consumata

per mpeto di brutale malvagit aveva adeguato


all'omicidio con premeditazione, adegua del pari
(art.

827)

alla lesione

premeditata quella commessa

abbominevole impulso. Lo stesso rpete


dal codice Sardo ( art. 540 }. Non pn dirsi altretper

fiatto

tanto nei termini della vendetta trasversale, che

traacnrata da questi codici anche

(I) in

si

proposito
di

que-

sto concetto nella ipotesi speciale della lesione

com-

della lesione.

soltanto

messa per vendetta

di

si

on

trova an' analogia

atto di pabblico

ufficio,

o di pubblica funzione.

,1)

ella

((li

DolribllG circa la qualllca della

anilchi

veudeH.i Irasvenale

ne len nero maggior cooto api

ne parsoDite, OHia fedmealOj cbe non nel


Li ragloDe di

lilolo di legio-

titolo di

trovisi spontanea in qoeslo, che

omicidio.
l'

ornici-

allora

io pniteadosl

aggravaati,

sen

ndlsilDiameDle di iDorM, anche

aggraviole della Teodetla Irusversate, oon ave-

I'

Ta certa imporuoia. Liddore

il

Dariamente puoilo di morte

vi

hrimenUi non essendo

ordl-

ora Interene di notre

la

causa di vendetta Irasvemte; cosi nei legislalcri, che col loro


statuti

e bandi voleTano per tale circostanza punir di morie

anche

il

listi,

aemplice

agli

occhi

Te ri mento,

voi. 3,

negl' interpeiri

quali per cotesle

dei

circoslaiiza stessa gravissimo

na Ido

come

assumeva

sanzioDl

la

Bay-

peso dgI rertmnto. Vedasi

40

eap. 36, n. 3; et append. urUc.

ad

pnj. 2S7

UonfiDO ad bann.

e crmina-

Dino

deci, erim. 1, n,

eap. 36, n. S, 3.

. 1438.

O.isi

il

Sardo

rodici;

(I)

deposto in giustizia e datovi

motivo

di

544 considera come

all' art.

stato

commesso

periti

die danno

dol ferimento l'essere

agtrravariii;

per vendetta sopra testimoni

tale

loro giudizio, e

il

per

testimonianza o perizia: ed aumenta

in cotesto caso la pena nella sua durata. Evidenle-

menie

ii

criiono

celesta misura

Illa

non procede da

considerazione, della causa,

ia nnaie in ceno modo porta il reato a ledere un


mrino universale; quello cio che hanno tutti citD delia giustizia; e poich ognuno
pai) essere aa osni istante chiamato a farla da te-

stimone in

ffiuuizio, cosi

laui Ila KMiiiie


i

ciitauini iier

riva
jsii

ima

min

il

pericolo di offese ecci-

<ansa colpisce

tutti

indistintamente

(manto cauti e prudenti

ijiafL'iorii

ctie in

(iiffondibilit del

dal che de-

danno mediato,

nronosito di lalc aggravante dovi-ehbe

essere fatta ana limitazione pel caso in cui


toro legalmente ginstiflcasse la

monianza

lu odio della

quale

falsit,

fer.

il

fri-

della testi-

In cotesti tennini

aoiore: o ucnciie

io

\f!iiii>

aggravarne non aisiinguanc


i/ioiii'

Il

noRi raKioiinii! fiic

Digilized by

CoogI?

ksionc operaia a duniio del lesUmoae

caso deWi

il

UDa

ili

uon
o

quando doTBroso

depmlzionB

sua

comprendo quando sarebbe Iniquo

la

ta

lesione [u

delibera la men la

loferitii

veodelle coolro

elle la Tnlla

deposiiione

prapoizIoDe: d

siti

la

ed

cini^ellinU yiiinjii;.!

zione della

id^iusIo

allora k

alla

delerminala. ila non pu splagerei

istaiilaneaj (Ino

vecchia

pili

prillici;

al

punio

relativa men le

vi

cosiiiujie

di

le-

la prL'sciiZii

un cniLTiu

non potersi

ii.-i'^iiaroiio

iiiui

;illenoa-

ragionevolezza

pena

coDlcoipbzlone del

la

eauaa remota dell' oJlo (quando

dell' ira

d impelo

costaiile

ma^iore 0 mlaoro

la

della causa dell' ira nella laliludiue* della

lilla

nato [loscia

fallo

di

ed Improvvisa. La nostra

luniulluarla

proeresi

gluniprudeozs vaiala

sia

quale stasi Im^ceso

hl'II

iratl:iurD5i

auliurdinalaiiieiilc

gislatore

ma

ataln seiiipllceineaie occasione di

allerco ed nna rissa iiiiprgvvia


ferire:

odia

laralli:

pena Toscana

suppone lavece

si

odio e rancore; cbe da nneslo ndlo o rancare

un

In

colpirla,

colpirla,

per esercitare

deposizione, ed allora

la falla

e elevala con suIBcienle

valutare la causa reiimlit quandi! l'ravi una causa prostimii

immediata e presente. Questa


diiiieniicala dal codice

volino

mento

31

non

leorica

Sardo quando

si

all' art.

certamente

S44

o.

punisca col carcere da uno a cinque anni

se

Ivi

li

il

3 ba
feri-

realo italo eonttneijo per vendrlta

lopra fedimoni o penti che hamto ilrpotlo ih giuiUsia,


e per molici

<ft

tate tettimnnionsa o perizia.

evideule ohe
e

iiKilliJi

suppone

logico per CUI

il

qiicslo .uiicolu
la

ii

ferinioiidi

iis.irnlo

uI.im .i/m'.i

che m np

'i.i

del feritore corno una pena clic da lui


falla

deposizione.

Ha

Bollo le sanzioni del

questo

li>

parale l'enUellii

..,:|ijiiiiii?

cii:

|jri>*piili

si

cancello

un nrssii

alLi iiicnlci

vuole luDieeere alla

cade evidentemenle

codice Toscano, io quanto quel

nesso

logico costiltiisce precisamente


Mafjlitriti

la

premedilaciotie; e

tn due

oggi h aita rissa

misara della penaiit del TeMmenti avveiuli

la

tracciare nella causii per

cinque anni inuan?.!

?orto

crii

era divpiiutu npiiiit.i

nicilunioie e

it

la

ciric]ue

avRvj temila

brocrjo,

il

di>l>ba

si

rin-

fra

1"

offensore

anni

.iitilielro

die conli-

sempre

applicare

qupiti avpv.i faUn uiin il^pusiiioiip coiilru di


i^li

aosirl

cittadini

debba

lumisl

die

yiuiiicn Irovi

il

offMO perolip

(IpII'

al

un mese, o un anno, a

qu.ilc o

coloro; preleniieic clip nudmlii

uo

hanno Sempra saputa farne doverosa appllcazlooe.

Ha pretendere che quando

lui

un'ajtgraTODlc della penatila^ cosa inaudita ed esorbi Uin te.

Se
di
il

Ili

condlciooi ofTroDO nel caso concreto sulBolente criterio

premedltaxlone, lo angrafamealo nasca da questa.


rarlmento sorse per nuova cagione

improovUa

non nvTi niolivo plausibile per tener mnlo


l'

odio. Nel

modo

stesso che

noa

pu

si

di

Ha

se

rlHi,

della oausa del-

coslliuire

uD'alte-

Duanto sanzionata dalla legge netta Kau$a remola dell'odio

quando

dove pure questa

fosse giusta tranne

provocazione,

non pu Biudicarsi ad impiirin misurandn

la

cOi.i

Inipuiazionc di un ferimento Improvviso

lontane causo per le quali

io

a^eva

Dell'
l'art.

eereufo delle sue

etudr pag. 179 a 201

delitto anelate
stiiia

per

ooD questo

ReJaUvatnente
pattaita

la
11

trasforma

si

in

criierm delle

uggia

1'

offeso,

un Mngiitraio

funzioni (qualIDca contemplata

SSSdel codice Francese, che

ifttatriiue

si

!-ul

piglialo in

lo quanto al fariinenli ed olfese reali iuferile ad

dal-

commenta da Blaoche

) II

reale trasforma ndosi la

prevalente Jeaiona della pobbllca giu-

luogo di trattarne.

alla

causa

ilell'

ordine altrui e della

mercede che Dell'omicidio & sorgere il titolo


non trovo che se ae sa tenuto conto
(1) da molte le-

di assassinio,

spedale in proposito della lesione


gislazioni contemporanee.

in

quanto

id lacro

co-

Digilizedby

Google

me

(ine clic convercc

cotcsta

II

omicidio

f a

sona: onde

ma

ii

il

r invocc

molo
I

violento

il

comunemente osservato

non porta gi a

dire che

il

di tartu
)

die

liirto

il

!er

ciie iro-

Questo moao di uisiribuzione del

furto violento,

opera

ale

II

II

prieta.

iisti.

lafrnr.uiw.

ei
D

sfirire

V ren

un

11

lica la violenta pcrsuiiai(!.

iii

materia presente

riw. e i^onsei-'iieiue alla liotlrma

inMia

ciri'osiati/a

quei diverso elFetto

titolo

ai

dai urimina-

sempre

sia

preva-

lente la offesa alia propriet sopra la offesa contro


la

persona.

volte riv.

Ma

ili

sit^come ci

poo affermarsi

violenze o lesioni personali

questo e

])oco moiiieiiio (e

il

caeo

pili

tutte le

siano di

ordinano e

trequentej cosi au evitare la incongruenza ai nna


ripetizione di ttolo in

a ragione agli

dao diverso

scrittori di

tori di collocare

il

classi,

piaciuto

cose penali ed ai legisla-

fUrto violento nella classe dei

delitti

contro la propriet anzich nella classe pre-

sente.

ci

rono mezzo

senza distinguere se
al

le lesioni

che fa-

furto erano leggiere, 0 gravissime;

nel qaal secondo caso la rigida applicazione -della

teorjca della prevalenza avrebbe dovuto produrre

r isteeso effetto metodico che produce

nell'

omicidio

a fine di lucro: avrebbe cio dovuto portare a definire

il

dal fine.

titolo

come

Ma una

lesione gravissima, qualificata

volta per sempre, bisogna avvertire

che nell'ordinamento delle materie deve aversi ri-

guardo

alla

cezionali, 0

generalit dei casi ansiich ai casi ec-

meno

frequenti^'

Digllized by

Google


(1)

codice SptgDDio

Il

generale

Itrjviinlc

vieuc. N'on quesEO


ItTigono dietro

<il

il

134
10

art.

|>er tulli

meloiio prolicaln

formula generale che

la

natura, e nei quali

care iu un

modo

Iu

il.-

pru-

li.

che

i^ehioIo, l'orv

'lii..:;Ii

n.

il'.liuii

.i!:sr;i-

una

u<iii

f.illo ilicliiiirii

di

diversa

clrccslanza designata pui) spesso gino-

opposto. Lo svolgimenlo di que-

delitti di

Ii

ugualmeple iu maleli^i

del tuUo

lulli

Idunlca clicoslan/^i di

Eta'concello mi condurrebbe troppo

notare cha In

un' ag-

iiifirnvi^nieiili

ciilicf

li.il

non per ciascuna classe speui

aggravante 0 miooranle

cosliluilo

IndlsUnlanietite nello
l'uni, pnijaiin-nii

di

Iuo|;n di na\!\ro

toghese, ed Aualriaco, di descrivciv


vunll,

3 ha

o.

delillr

CDiiimessl al seitullo

ieri: sluli

dal prezzo) a mento della

per lungo, o qui

sangue

mano

1'

baeil

aggravanle desunta

benissimo

violenta

CAPITOLO

intesa.

VI.

Segue lesione personale.

Criteri! misuratori iella

sua quantit naturale.

. 143(.

La

indagine sulla gwatUii natofcde ne)

titolo

di

leeone, che ora ne condoce a considerare qnesto


reato sotto

ii

ponto di vista

dell' effetto,

amimmensa

di pi

pia portata cbe in ogni altro titolo per la

diversit che pn. esistere nei risnltamenti

fesa personale.
leflzi

La

lesione ed

il

furto sono

tlell*

of-

due ma-

cbe offrono maggiori variet sotto questo rap-

porto;

ma

perch

alla vainabilit della intensit

la legione

ne

ofi'e

cora la variabilit di dorata.


o legislazione,

la

anche pi del fhfto,


aggiunge an-

pu esservi scnola

qnale nel presente

tribuisca valore grandissimo

alle

titolo

non

at-

differenziali del-

DigiiizGd b/GiJOi^li:

l'efliaUo;

laddove nel rcalo di furto

vi

divergen-

f;

za sotto questo pnnto di vista, come a suo luogo


(

2046 ) vedremo.
g.

1435.

Le auliche scuole e legislazioni procedettero nelr esame di questo criterio con la fondamentale distinzione di ferite letali, pericolose, ed ind^erenli;

procedeva dalla relazione inter-

la qua] distinzione

cedente tra la oSasa, e la conservatone della vita


attribuendo all'offesa diverso carattere

del lesoj

giurdico secondocli la morte del ferito era conse-

guenza certa
segaenza

(Iella

teniilrle

lesione
(

iicrchc

oppure; era soltanto eon-

quantunque

la offesa

nacciasse la Yta, lasciava speranza che

naturf

vi

apportassero riparo) oppure

modo alcuno da

l'

arte

wm

mi-

la

era per

prevedersi. Quindi distinguevano

le ferite letali (i) in letali

assolatamente, individtutl-

mente,e accidenti^mente ; per applicare alle ultime


dae forme il titolo di ferimento snaseguito da morte,
come avvertimmo ai g. 1093 e 1109, o il titolo di
omicidio modificato o no nella quantit della sua

Le

imputazione.

me

ferite pericolose

consideravano co-

gravi per la sola circostanza del pericolo di vi-

ta; concetto che fa conservato dal codice Sardo agli


articoli

538 e 544. Le indifferenti poi (vale a dire


non avevano mai fatto temere della vita

quelle che

dell' offso )

desumendo

suddividevano in kggiere, e gravi, ora


il

criterio di gravit dalla intensit dei

resultamenti, ora desumeudolo dalla durata della


malatta. Altre giurisprudenze
vita

non tenevano

calcolo per

che del pericolo di

aumentare

la

pena


toGtoch

il

al fine di

126

medesimo era

svanito,

ne focevano conto

rilevarne la necessit della immediata car-

cerazione preventiva.

(I)

Uevig

dtcitioati paT$ 8, dee.

eootutionti ]hi;.
itqq,

335

116

PullaiauD tevuMa

Btipouta Tubingeiuia

Slruvio
$.

SS7 et

tmt. 4, coni. 81, n. 4S.

g. 1436.

In proposito della gravit dello lesioni sorge dun-

que nn preliminare problema,

sodo di-

sul quale si

venne a trouna divergenza sostanzialisHma fra i codici


Laonde prima di scendere

vise le opinioni dei legislatori, per cui


varsi

penali dei diversi paesi.

a descrivere

le particolari caratteristiche di

gravit

che vogliono essere vaiatale come incrementi della


guaatit naturale nel reato di lesione, i mestieri
prestabilire sotto
criterio

un punto

di vista pili

fondamentale da eleggersi.

generale

La gravit

di

il

una

lesione dovr essa desumersi dal prognostico, dallo

evento, oppure congiuntamente


criterii?

Ecco

il

da ambedue questi

problema prelimioare. Seguire

criterio del prognostico

il

vuol dire determinare la

gravit d una lesione sul dato di quei fenomeni


transeunti che fanno apprendere in

una

ferita la

concomitanza pi o meno probabile del pericolo di


vita; e trascurando ci che posda venne a veriftcarsi di

danno reale ^l'

offeso,

tazione e la pena secondo

emesso
l'

il

misorare la impu-

giudizio di previone

dal chirurgo curante. Seguire

il

criterio del-

evento significa niente occuparsi delle divinazioni

mediche, n dei fenomeni transeunti che fecero dap-

Digilizefl

Dy

Google


prima temere per

127

vita dell' offeso: e

ia

por unica base della penalit


tivo al qaalc la offesa

tra

!e

prendere

risultamento posi-

il

condusse dopo aver compiuto

forze della natura, e le forze deli' arte, la sua

ultima fase. Seguire un sistema misto significa te-

ner conto come criterio di gravit per un

mediche previsioni, e per


ment

1'

altro

lato

dei

lato delle

resulta-

effettivi.

. 1437.

Il

primo metodo prevalse ia molti

delle antiche citt d* Italia, e

statati penali

fa quasi aniversalmente

accettato nelle Provincie romane. Ivi ad imitatone

deUo

statuto di Bologna del 1454, gli statati delle

varie citt, e

bandi e leg^ pontificie fino agli ai-

come

timi tempi, considerarono


di gravit nelle ferite

il

criterio prevalente

concorso dei pericolo di vi-

ta: e Tennero anzi a graduare la pena secondoch


i

medici avessero dichiarato concorrere qualche pe-

o senq^e

o graise pericob. Al contrario il codice francese del 1810 e il codice Toscano del i853 abbandonarono affatto, per ci che
ricolo,

Tignarda

la

pericolo,

penalit del ferimento, ogni deferenza

dalla prognosi medica, e definirono

criterii di

gra-

vit sol solo elemento del resultalo positivo, o Iran-

seante o permanente, di certi danni


dio sistema, o piattosto

conto cosi della prognosi

all'offeso. Il

me-

sistema duplice di tener

il

come

dell*

evento, per far-

ne dei criterii bastevoli ciascuno di per s ad aggravare il reato di ferimento, erad pk adottato da
vani statuti italiani, e piacqae al legislatore toscano del t786, e fa riprodotto nel codice Parmense
del 1830, e nel

Modenese

del 1855.

Digilizedby

Google

128

. 1438.

Non

6 oggimai ccMitroverBO tra

fetto del

criminalisti

ta, vale

il

di-

primo Biatema. Affidare esclnsivamente la

su

tniBQra della penalit ad

calcolo congettarale, e

trascurare invece le verit reali dimostrate


altrettanto che

dall' esi-

prediligere la probabilit

matwia dove sarebbe deside-

alla certezza, in tina

rabile che alla sola certezza si desse valore giurdico.

Ma

esiste

per tnttavia divergenza nelle opi-

nioni dei crimiDalisti contemporanei in quanto alla

preferenza da darsi fra

va

sterna. Si

d'

secondo ed

il

dall' OBilo

ma

si

clie

terzo

sono palesati

pretende di trovare inconveniente

eaandio trascorare

La

il

accordo snlla inconvenienza di tra-

scurare quei crterii di gravit

critero

il

desunto dalla prognosi.

didiiarasione dei periti medici del concorso di

percolo di vita, altro (si dice)

non che

la tra-

dazione di una formula complessa di nna serie di

fenomeni die danno

al

medico ragione

scientifica

Ora sifittti fenomeni


un risuUamento di fatto che la
lesione ha prodotto. Aumentando la pena per tali
fenomeni non si pone a carco del giudicabile il modo di vedere del medico, ma un effetto materale di
di affermare cotesto pericolo.

malerali sono pure

cai la

mano

colpevole fa cagione. In tal guisa

surano quei moderni codi che cancellarono

si

cen-

il

pe-

ricolo di vita dagli elementi di gravit nella lesione.

. 1439.

Le considerazioni
dendo molti

fc&

peraltro che vennero persua-

moderni

legislatori

ad attenersi

al

I-D

solo ciilcrio dell' esito seinlii


stabile solidit.

ano

noi

Esse procedono dn duo

l'ano stretlamente gimidico;

denziale

convenienza. Sotto

di

giuridico lo avere

il

pericolo di vita, o

lo

avere

iiifontni-

l'allro pi-ii-

puiilo

il

presentato

forilo

ti"

divi'i'sj ]ninti

di vista:

di

visla

segui di

ilei

medici giudicato con-

correre cotesto pericolo, quando d'altronde rincorino risan,

e mostn per

tal

guisa

pa

segai e di qnel giodizio, non

un danno meritevole
Stogerebbe

di seria

tutto nel

pot avere l'infermo e

la

la Tallacia di tali
dirsi

autorizzi a porre in

nienza

le

tali

ragioni di

jiresenii
:

questo

sua famiglia. Laonde

cale le ragioni di conve-

abbandono
prudenza sono

Attaccando una penalit esagerata


di pericolo di vita, evidente

d siffatto

sensibili.

alla didiiarazione

che

sorte del giu-

la

dicabile k in bala del perito medico; bala tanto

paurosa in quanto
perito

si

gli

sif-

peso che

tal

quali consigliarono Io

criterio.

non

che

considerazione

passeggero spavento che

ftUo nocumento passeggero non di

piti

elementi di ftto sui quali

il

credette autorizzato ad afTerraare la pre-

senza del percolo, fbrono fenomeni transeunti, che


svolsero nel segreto della

si

infermo;

dell'

al giorno della difesa riescir tkrle all' accasato

di sottoporli
il

camera

a sindacato imparziale.

Io

non

dir cbe

medico curante al servigio della famiglia dell' ofpaga e che anela la vendetta, possa pre-

feso che lo
starsi

egli

ad una maliziosa esagerazione. Dir solo die

autocrate in ci che afferma, e

dica; e che pi specialmente nelle

troppo spesso

si

campagne,

dove;

trovano medici ignorantissimi, pu

facilmente subire
il

che gin-

in ci

l'

influsso di fallaci timori; e cosi

giudicabile pagare la pena delle allucinazioni di


Toi,.

II.

un

Digilizedby

Google


medico

(I).

130-

So veramente

la circostanza del percolo

vita presentasse an calcolabile detrmento, ed


una importanza poliUca da non potersi trascorare,
'

di

bisognerebbe allora chinare


mile valore non vi ; e
vita
il

d'

se realmente estette

la fronte.

Ma poich si-

altronde

il

avr

il

pericolo di

pi delle volte

seguito di risaltamenti morboti die potranno dare

al gindice altro criterio solido

penso cbe

siasi

grsvlt

investiva

sarplil"; (ollei-abi)*'

delle

leslualmenle

mczzii

in

,i!>li

iM>rii[(i

|jroii';.i;i

drimiu:il<>ri

ciiini

Aii
10

mollo peto

\.i

con

ela(;i

lil

nierilati^simi

lfiiiri\7..<

j.imhzi

iiHii

ntllii

dallriiia

so

pur

mme

pregp-

tao su-

cbe dirige

ai

Gaodolfl

legali a volerai

Eoco

te

ri>

UasiBtralo

parole dei

fare

PDC-

ijimlizia

al parere del-

lui concrdere la

qua-

voto dei periti volo eonsul-

dtvtriamenie fotte noi faremmo del Ma^itlralo

tfiruinenlo materiale

naicerebhe

l'

della

opinione altrui, dal che

atturdo di privarlo di ipuila libert e di

quella tjutipendttaaj letaa delle quali


ufficio

nnnlilicn

Giusep-

pirole cbe qui


iccorlit

ditienlre dallo accordare

iMl:i

fallii. Il

nostro

il

te

lo

e\ medici

Rrjiiiinuli.

hiYniiciVi

di giudice del

arbitrio

niagislrato.

potei vedere nel

io

le .quali

l'uomo dell'arte, stn zi pernltrn a


tivo ; e

uno

nn

cnp. 2, , 5. Inlorno n qui^slo

PDS lelUera che

Db quallu mi piioqUa estrarre

lografo.

porlo

di

iii'p]i[]fi' itol

Gaiidolfi

vedasi

ferilu

delle legioni violente

medico

il

vole libra crisss gi allo egregio aulore

pa Puccloni

io

&tto bene a cancellare coteeta circo-

stanza, la quale

che non

e certo di gravit ;

il

grave e nobile

tuo non toprebbe immaginarti.

DigiiizGd b/GiJOi^li:

Ilio.

essor

iicitamo

piiiiso

131

Io

longa conto del periroio

rosa

e^fii, so|n'.'ii.'uiii[ii.'tnidki

Ma

^jione di lug^'ire.

e ormai

uomo,

salo

/ijiK'

vuol

-M^i

dissima

11

II

S'^Tn]ire |vn;st'i]i<'

coscicn/a

Piill

uomo

vii'iii^

I'

riii

i-lie

mera

<]]

ii-'ll'-

di

ni

del iruidixio
Ir.'ii'fta

ri. li

di

un

di

auiienio

id

blan-

! (iebl)uno

aver

i_

Il

pi-oimuciami riposando la loro

''he

per

jo

pm

di

a riairai loro ci elio a


:

iiietiiri;

lui

un

solo

semliri)

cotesto giudizio, e co-

quali occorse poscia la solenne

alli;

derivala

aliiiiidine

rado governo)

procacciarsi pi larga

termini di giodizio

/io

ii'i!i'\-.,li'

.-i]i:ilicaila:

allviTLia^ifiiic

attnbuiru

!o

latria!'
s'il

un

nsuliaM, puiiKoi'o ossero

ilall

un istante

momenio

al

i-(-i:zri.

ci'i'io

(isaL'in'a/;ioric',

colosila. o

non

cli(3 i-oiLL'iiinii'i

ietti' coiij'c'riii':!

.sineiinia

che
cliii

larsi

abiliia di [lortai-.j

jiru(l..'ii/a

da

pnu avere troppa ra-

stimo nsflnuvolo

di vita

dilesualo, e

(iiedcsimo

se

della

aiiloro

pjisLc,!.')

altro la niurlo deli' olliiso.

ad un pencolo

ai

provvndore

\'i:r

al lerino

lenta: poich

di'l

die

iii'uOcnio

vna

il)

senza dimora

all'

il'

di

ii

(clic

figlio di

da individuale
di

una

ineti-

alcuni medici ta

mgitjautire

morbi per

Siamo in
giudizio che non

gloria aeila cara.


arte, e

di

pu dall'accusato combattersi con testimoni a periti,


perch il pencolo affermato pass. Bisogna dunque
librare con prndente consiglio la contradiione avve-

nuta tra

ed

il

fatto positivo della vita serbata

pronostici del

medico

(t).

incolume,

'

Est res eUeaeplena.

DigilLzadli/

Google

pMliM

(I) iNclI' snlica


(uili

e solla

ire; che cio

Ug. I

avea relazione

arte

reip.

1171,

iracl.

mnijn. pnrs

ruusi'..

171,11.7

n.

sM/ii.

Bnehmero

11

7,

Ih.

Dell* arie

periti

SLiscnnU

MeiiocliiO

12

ii.

sto principio. Cosi

1&

llerbsl

jiflalia

periti,

opinione.

dL-a(odel 16 sfiinaio

17.

unii
dici

la

liberi^

25

defercnz.)
lo

meno grave
mite:
ttq.

In

SU.

d.ill.i

dove

periti

della

1 )

eoa giudicalo
decise

come

opinione

credano errala

loro coseienza

iin
.i

Sanminialclll fAn-

rplalore

imponendo

opiiiiune dei pcrili, sia


del

(giudizio
redolii

rim.ingn

clic

un

deve

lesione

foni. 3,

ai

giu-

piena toro

Sempre

caso di cdnUki) Tra


sulla

prerrirsi

pars 3,

in

contrarlo.

tulio

In

dubbio

Leyser merlai, ad Pand.

Wernher

Non deve

Vienn.-i

oppo-

Co'le di Cassazione di Firenze col giu-

decise che nessuua legge

enieilerc

per deve rlcord.irsi


diversi

di

152, n.

liberi di dissentire dalla

quando
la

1'

giudici io proposilo della gravit di

una lesione perrellameole


cmetsa dal

in

i-nrlnaccio

7>t, H. 7.

Suprema

Corle

ta

agoslo ISSI

regola generale essere

al-

piobni. conci. 1037.

rie

ciiiis.

Oi;gi;i;oroo pari) m prevalso uplla giurspriiili-nza

del

a de-

che

iuIIo cib

Id

eofuult. deciup. lom.,

Novello ad defentnm ;

12, pag. 223,

in*

de itupieiendo ven-

ff".

giudioi roEsero aasolulimenle obbligali

ferire dal Biudiiio dei


l'

slalcms Jcllc prove Ic-

II

era csieia ancbe alle materie orimiaali la regola

si

dotta nelle malerie civili dalln

ipce.

la

natura pi

i:

opinione pi

HOS.med.H

ti

obteriial. 13.

M41.

poi su questo

ci clie troppo spasso nella

argomenlo dmenUcarsi

mia

pratica vidi trascu-

rato da medici ignoranti: voglio dire la differenza


tra

il

pericolo di vilA presente ed

che pu sqpresBvenre.
sia* alla

Non

il

pericolo di vita

vi ferita

per lieve che

quale non possa o per cancrena o per te-

Digilizefl

Dy

Google

tano in cerfe speciali condizioni (eU'offeso, soprafj-

un colpo anitno-

L'iuiigere la ])Otoii;a di ncridore:

capo

iiato i!ol

Icrvallo

svilupparu anche dopo

]iuij

ani a spongpro Ui vita so non


riparo

una

vidi

vi

i;

pronto

poslo

turila nel petto pei' ipianto pregia monti;

sanata pu per
alla

tiierilo

Iiin;;o iii-

cominoitioiiG od altri fonoinoiii cerebrali

\:\

emettere

coiidi/.ioni

is|iQcia]i

condurre lenla-

da cni medici nei loro

lise:

dicliiaraKioLiu

la

di

referti

percolo di

io

vita

soltanto pcrclii! quosto potua sopra |,'gi un |'ero, e vidi


certi ifiudici
il

precipitosamente accollarlo.

vero che

una pre-

pericolo di vita non in s stesso clic

ma

visiono:

vi

grande

nioraiiiente appresa

la

reali.

Quando

difl'erenna ira la pT'evisione

dettali astratti e scii'idiliti,

fiitin-i

la le^r^e

libri

f|uando

Io

offre sintomi che

temersi poi dettati

(e cosi

il

dirsi, ^fi^sr

vita abbia

kouo

stato presente dell'

minaccino

dell'

giammai

esistito nei saoi

il

in

ammalato

la vita potr

arte salutare che

bene

sintomi

pencolo) sieno per nnpraggiun/jere ;

non potr affermarsi per cerio che


di fatto.

riirore

medica c nei calcoli dei


nna realt presente per

attualmente abbia a

jii'rico/o: e

di

non cerca celesta condi-

della scienza

contingenti: vuole

la qtiale

preseiili

di fatto

a 'pialunr|ue ine

pericolo di vita,

il

zione nei

non

da

previsione calcolala sopra dall

vaiola

ma

pericolo di

momenti

reali

Vi sar nn pericolo i pei-icolo; un peri-

colo appreso:

ma

non quella condizione materiale

e presente che valga ad eccitare o

timori, o le

sanzioni della punitiva giustizia.

QaeBta distinzione tra pericolo meramente

o previsto, e pericolo attimle; e

o]itia(o

la consecativa re-

gola che in (hccia alla legge del 1780 non bastasse

DigiiizGd

b/Gooi^ii:

per soprag::! ungere timori per

la

vita

lr?o,

(i<?i

ma

ad un dato momeiiio ura


da giudicarsi mal sicura la

MROfinassi; aliormare che


(lesso in tali condizioni

vita sua;

hi

era costantemenle accolta dalla pratica

gmrisprndeiiza toscana

(1) Vedasi

ferimento,

ai

(I).

Cerretelli

nel

suo repertorio

alla

Lasciato cosi da banda nella riuurcii dclln

mUirale

della lesiono

per attenerci

iinoxi,

sultati

parola

tm. 5, S7, e 68.

effettivi,

al

il

criterio

quoMit

desunto dalla pro-

solo criterio desunto dai re-

deve adesso analizzarsi su cotesta

linea la divisione delle lesioni in gravi, e leggiere.

Ma

qui di nnovo

sorge innanzi una divergenza

e nelle legislazioni. Avvegnach qai


pnre possa diversamente sentirsi e diversamente
esprimersi il concetto della proporzione emergente
negli scrittori

nella

misara della quantit dalla differente impor-

tanza degli
gislatori

effetti prodotti dalla lesione.

Alcuni le-

non sonost angnstiat nella cerchia di una


ma enumerando di caso in caso
momenti di gravit, hanno a ciascano dei
il
precetto rappresentante ona

divisione tassativa,
i

diversi

medesimi adattato

diversa quantit politica del reato correspettivamente alla differente

variazioni de)

sua quantit naturale, ossia

danno immediato

(t).

plazione scientifica di

un

lato la scienza

tali

contemmentre da

alla

variet, poich

ege che

alle

Questo metodo

veramente quello che pi risponde

in proporzione del

mag-

luaranta: ci o ineontrasta.crlanlo

un" ora

p.

1"

hi

frta-

piuttt-

invi

a.

iaio dt

ni'oiii

iiitale.

ofFeso

hiriioni piutlosu

il

carcere,

il

CBserf

ili

Hid trovando

la

jsinnaa

di

>ll<

vi

(versa non pun essere uettato della modesima chu


SI

adegui nella impatazione

la ferita

causativa di

giorni di malattia alla ferita raasativa


(I) Tale ra la aoslumunza

Non

VI

compasso malomalico

ta

iesiono eorporiite per pro-

on

h.irbiiriclii-

secondo

II

<

diMiiisi?

Dumero

EliiBOlarlisine.

ThoDissen

In

la

(leu.i

snconiio
rolli,

alle

legislaiioni

ttadei tur

delle ferile.

locnlil.t

ed altre eoumerazioni

ossi

la scienza

0 0

la

degli

quanto

orientali

hutotre du droit

pcufdei ancien. Appendice A, chnp. 5. $. 6.

Ma

..il

legislazioiii.

rome legislazione cbe abbia cosi misuralo quasi

direi col

70.

ili

delte pi anliche

vedasi

enmnel
pati.

dei

199.

1443.

penale non destinata a vivere

nel regno delle astratte speculazioni. Essa deve adat-

"

lare

130

suoi precetti ai bisogni pratici della giusti-

zia: e qaesti alla loro volta imperiosamente osip;ono

che siano

slaliilitc

ilclle

delimitazioni positive tra

contingenza e contingenza di malcflzio, pel <loppin


fine ciie
condottai,

conoscano la norma della loro


condanne contro di loro proferite

cittadini

c che

le

rispondano ad nn testo preciso d legge che sia


dal ratto loro violato. Ci port naturalmente

aiwarati legislatori

pi

stabilire dello classi diversid-

fate con caratteri pronunciati ed invariabili; e la

scienza non pu al'ro che lodare cotesto


l'accia ni

bisogni pratici del diritto.

metodo

in

questo pnnto

jiertanto l'espositore della dottrina teorica bisogna

die Taccia ossequio ad un cfTnto legislativo. Non


pu dettarsi come verit scientifica che debba essere
girava

la

lesione elio impedisce per trenta giorni

piattosto che per venticinqno;

n che debba esser

gravissima quella che offese un

umano
bro.

membro

del corpo

piattosto che quella che offese altro

Non

mem-

volendo pertanto sulla cattedra limitarsi

a dettare nn precetto generale senza applicazione


concreta; o a procedere per via di mere esem))IiIlcazioni che non approdano a costruire un sistema,
dunque necessit scegliere un tipo fra
zioni viventi per adattare a quello lo
delle

applicazioni

che

incontra la

le legisla-

insegnamento

somma

regola

della proporzionalit desunta dalla Torza flsca

og-

irottiva delle lesioni personali.

qui nuovamente

g.

U44.

ci

troviamo incontro ad una

divergenza che pu renderci esitanti nella determi-

Digilizedby

Google

137

nazione delle class! delle lesioni sotto


la qaaotit naturale.

nazione
si

di classi,

atlonnci'O al

il

rapporto del-

Perch trascurato pare l'esem-

pio di qaei legislatori che

non vennero a determi-

troviamo discordi anche quelli che

metodo opposto. Alcuni


due

infatti

prefe-

rirono

la

rite in

gravi a leggiere. Altri invece preferirono

triplice

ilivisiOLic in

classi,

distinguendo le fela

partizione, distinguendo le lesioni in leg-

giere, gravi, e gravissime.

Toscano del 1853:

cosi fu fatto dal codicf;

quale anzi a vero dire po-

il

trebbe sostenersi aver costituite una divisione quadruplice, poich

dalla

classe delle ferite

leggiere

staccando quelle che predassero malattia inferiore


agli otto giorni,

e sottoponendo coteste a delle pre-

scrizioni spedali sia sotto

pos^bile, sia sotto


l'

azione, potrebbe

il

il

rapporto della penalitit

rapporto delia esperibilit del-

affermarsi aver costituito una

quarta classe di lesioni che sarebbero denominabili


leggierissime.

metodo

Ma

trascnrand

ci,

e preferendo

della triplice divisibne fi) noi

plicando

il

il

andremo apimpo-

principio della proporzionalit d'

taziono alla quantit naturale della lesione, svolgen-

dolo
i

sull'

esemplare del codice penale Toscano, con

debiti richiami

alle relative

que che

(quando

la

occasione

lo

richieda)

vedute del codice Sardo. Diciamo dun-

le lesioni s

dividono in leggiere, gravi e

gravissime; e passiamo a definire

caratteri di cia-

scuna di tali classi. Ma poichfe la leggetvxsa non


pu definirsi che con una formula riegativa, non
descrivendosi il semplice che con la negazione del
composto, evidente che saranno leggiere tutte
quelle lesioni nelle quali
criterii di gravit.

non

si riscontri

Enumeriamo dunque

alcuno dei

tali criterii.

Digilized by

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La dividane Irrplice adoltatn

(I)

.411,152,156.1

codice Auslriacct

ilnl

danno origiao

cbe

criterii

alla gravit

SODO nel medesimo iDaiogbi a quelli del nMlri codici i e ugnal-

mcDle

il

criterio

cbe eleva

perpetuili di ccrli
Il

codice Bav^irn

al

sommo

si-iie

l,i

e precidile

Friburgo

. ISG, e scg.) e quella

dal codice di fiadoD;

il

229} delU

lesione

cbe descrive con

la

criterio di

'quale

ba

gravili la

la

pers^oiia.

Parimente

Iriplice divisione Inrl.

180. 181

col

grado

dcll.n

dEitLtLc(:):iiiiiiGnli

dd 1813

ceni rcsullnli

adollain (.

225

conto ancliQ

tenuto

17a,
pa'-

iipl

S2S
nella

qualifica detunla dagli alU di barbarle,

formula tormetui carparti, o martorii,

o bislrnUa menti lungamente conllDuati-

Il

progetto di codice

Portoghese segni (art. 106) la dlTlgione delle lesioni In Ire


ordini 801(0

que

sia

riippnrlo 'IcIIh loro quantit naturate; quantun-

il

d osservarci

attno imporlnnl ,

COM

di

vago

clic

denaturare
titolo d'

(itolo di

11

fnriiiiil.i

(.mii

-.l.i

conio

lesione

ilull'

urijtiiii

f':i\:

[irn^r'Ii

piii)ni-ili.

In

ivi iiiilflluilo.

questo codice ha Ipnulo

In

lu

us.il.i

iltlln

animo

di

I,".i.ji;'

i|ii,ili'lii'

li>^i;ii'rri

ingiiirlarr

per

convertendolo (art. 202) nel

ingiuria. La divisione dupliee fu prescelta dal codice

Francese del 1810 sovercblamenle amoroso della sempKcIIA


delle tormulQ.

Ha aucbe

Tu portata soli' art.

in

Francia

la

rirormi ohe nel 1SB3

3D9, mentre ridusse

la

pena delle

lesioni

gravi dalla reclusione al carcere da due a cinque anni, costitu

una (cria

me: e quesla

dai^si^

ili

li^slonl

bbe una gradazione progress,


a

rlin

classe, alla quale riserv

percbb Olire ad essere

piii

imi. dirsi d<ille itravisslla

pena della recluBione,

[jiMlicn,

iloltriii.i

dosi

lij

cbe quelle

seguire

la

Non

^.iiidaiie

1^

che

nazioni

eiporien/^

delld
I'

scargen-

avevano abbandoasla per

duplice, baauo dovuto per dura prova forvi rlloroo.

cosi dell' aggravante desuola

barbarie

dagli atti di

sono veramente pochissimi

della quale oircatlanza

codici eli?

abbiano (eaulo conio come agicravante nelle furile. E


ragione

distinte proore!!, c

iLiicij/KMii*

1.1

omicidio

inliiiiiva. Neil'

due

liniilare

^tclin nel co[|>cvol<',

cio

ed iniiltie

li

mmo

di

iiiteiuiciiii!

di ci la

si

posiiono nllidamenie de-

due

dtsilnle oblellivilA ideolo-

1342

iti<:Mrainmo dal %.

al %.

1248:

per disfiirsfae;

jierire la villiota

l'ili-

pi Cerooe di farla toffrire priiiiH

cbe muoja. Ha nel terlmento che deve presumersi scompiignaia dalla Inteoxione di far perir (altrimenll degenererebbe

omicidio trnlatoj non possibile immaginare altro fine

io

tranne appunto quello esclusivo di far taffrire si nemico


palimeoli

dolori; oonsialendo In questo lo sfogo della ven-

detta cbe noti

sgogna

la

morte. Questa

lenzio osservato in proposilo

anche

d>i

quei

codici

ciie

l.i

un

mme

la

feroce e barbara

plt

dosl questi

la

racione del

si-

canleinplarono nell'omicidio.
nella

praliR,i

ipeciale,e volendoglielo dare

cidio felino, essendo aoiorio eke frn tutti

ma

la

barbarie nel ferimento

della

questo per non trovo dnto

ruzza

aolmali di uccidere

la

c nelo

scuole

io lo eliifliiiorci
L;lt

omi-

.nnmali CFirrnvon

felina, non conleutan-

preda per farsene paslo,

trastullandosi con truce diletto a farla soffrire e prolun-

garne

I'

darebbe

agoaU prima
la fotografia

La questione se
sero calcolarsi

come

divorarle. Questo

nomo

pertanto

dal [erito doves-

criterio di gravit si Irattb da

dorf ob^erootioRum

Primo criterio
lattia

dj

del concetto eottilutivo di late qualifica.

maggiori dolori soDrtl

P u ffe a-

vot. 4, obiere. 61, pag. 01.

di oiuvit.

0 incapacit ai lavoro

Durata della ma-

Deve ammettersi


in

genere che

Ilo

quantit politici (e cos

la

impu-

tazione) della lesione aumenti in ragione della sna

crescente qaantiUl naturale quanto pi dar


fetto

dannosa

mine preciso

Ma

la scienza

non pu dettare

ef-

I'

fer-

il

dal quale si costitnisca questo criterio

gravit, perchi) una dottrina paramento razionale


non pu conoscere tmmeri. Solo pu dirsi che un
cei-to prolungamento indispensabile, lasciando poi
(li

pradente consiglio del legislatore

al

zione positiva

dell' ora.

determina-

la

AIcnni portarono

durala

della gravit per ragione della

criterio

il

quaranta

ai

giorni;

il

codice Francese io strinse ai venti gior-

ni (I);

il

codii-e

trenta giorni

{1)11

COiM

"

Toscano (art.
:\

[i

iiiiln

32fi,

/nn-n] pure

pendile IVniicc.i?

ISIO.

Ci

clic

all' llala

Irauialpiaa

di

pii

ennqiiUla, era

ancora per

ta

limiti

psorbilanle

aDgutitiMlmi

pena iaramniile

BCcompagnala da Bogna)cou
Rrave. Ln giurisprudenza Tccc

la
11

fluite 11.572.

slt.'S!iii

1.-1

nforin.-i

li] non l'Mn'


iliin io

pQpQlaziuiie

1888 dal Giurati

CHse

mo

lliil^r.n!o

dulia

nel

niii:lu'

noM'lcI ^.

Kir.n.

ii.i

da ami
contro

ma

durala,

reclusione,

di

quale colpiva obd ferlmenlo


possibile per diradare

ik>l

I'

INOii

l'uiiic

iilonin' del

rraiiclii.

np-

Ehnclie iiwlrime
liu

Hj

(Juando

di Francia le allGauanll

nella proporzione di

bene ravvisare

le penalil

riciTiblu

bru[-

iiliiiiiinl') iioJIic:>[o

iiitilli?

(li

rlearo

della

dieci anni

pllcazioiio del vecchio art. 50!) (vigilisi

;ill.i

Pnrdo.

^'odiri'

aveva cbiamnlo dono tunguiaota fallo

femori non aolo pel

g. II let.rf;
il

ilei

I8(i,"

leggiamo

Eono

siale

ctie

oaa-

70 sopra cento GODdaaoe, dobbln-

in ci la piti

mlaacctnte in quel

eloquente d ini osi razione dir

reame non rUpondoDO

alla

pubblica opioioDe.

DigiUzed by

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141

141(5.

questo proposito non pu sfuggire la differenza

che intercede fra

locazione del codice Fraoccse,

la

e quella del codice Toscado. Nel codice Francese

ed in

altri si

nsa la formata

se ne

risult

vxa

MALATTIA, 0 iHCAFACiT DI LAVORO. Il codlce Toscano UBR invece la formula


se impedisce al-

r offso di valersi ec Questa dlver^t di locuzione


non c senza si^niRcanza pratica perch la parola
maluttifi lascia qualche cosa di

vago ed indetermi-

uaio; e pu porgere occasione di dubitare che debba


dichiararsi
Iktale

grave

quantunque al giorno
pienezv delle sue iicolt
non IroTisi
Noi vediamo un numero gran-

la lesione,

offeso sia nella

1'

e mentali,

fisiche

solo perch la ferita

del tutto cicatrizzata.

de

di

persone che liberamente accudiscono

ardue fatiche

nenti, procurate spesso artificialmente


vizi

morbosi.

tato

da una

perdura

Quando un

perma-

come cura

ili

simile effetto fosse risul-

lesione violenta potrebbe sostenersi che

nuUatlia, quantunque

la

alle piti

genere sebbene abbiano

di qualsiasi

in qualche parte del loro corpo delle piaghe

l'

offeso

non abbia

nessunissimo impedimento al lavoro. Al contrario


potr una ferita essere perfettamente cicatrizzata
entro

giorno

il

dimento

alla

critico,

ma

feso certi
colpire

ternativa
di

lavori,

ambo
si

lavoro,

lasciare qualche intorpi-

part^ qualche sensazione dolorosa; od

altra sascettivit per cui

appaga

come

vengano impediti

all'of-

codice Francese sembrerebbe

ti

casi

poich usando la formula al-

della malattia senza incapacit

della incapacit di lavoro senza

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malattia.

la

142

dell'

trova

al

contrario non te-

impeti mcnto fa sorgere

la

V impedimento senza malattia,

esclude dove trovisi

dinif'iito

La formala toscana

nendo conto che


gravit ilove

la

}n</all/ii

seiixa

impe-

(1).

a di ossa per

La formula

dell'

impedinienlo o incapacit al la-

voro fe nascere una ulteriore questione. Cercasi


cio se la inDopaeit (o dicaB

l'

impedimento) debba

esser assoulo,ii reto/ro: cercasi

in altri termini

se questa incapacit debba giudicarsi secondo le condizioni ordinarie dell'uomo,

od anche secondo

le

spe-

abiluJini od ufTicii doli"

c\a.\\

suu.-i

Ibi iTa

si

In

i-.'u

ma

donna

lina

ofl'oso.

Pnr f>snmpio,
mnna de-

iieir imlirn della

leggerissima

t\:r\U

ha lasciato un

si

rimarginala:

]jresto

t!

intorpidiniL'iiiu no.\

dito. Oliiudesi

an muse

al perito

ir.edico se

durata

quel leggero inlorpiiliriiymo iiov fi alla

donna

di

una

otTosa

protracndusi

inabilit

oltri-

tisiche coiue altrimenti na-ehl/r jin'"!ii.

Kianda

alla dogn.i i]ual'

contadina

risponde

sy.'

il

che

pui)

queir incomodo valersi della


a\'reljije
pi,

potuto

simili.

se

la

donna

ili-

urja

i-

lionissimo

malgrado

mano come

altrimenti
i

camuna

offesa risponde ohe era

medico dichiara

II

la

i'urzn

pi;riio

\l

m.'^Mci

mietere, far bucati, lavorare

Ma

ricamatrice, e
la lesione

sur

valnr;-! dolili

in vista d ci

che

grave perch quella donna per due mesi

potr benissimo lavar panni, stirare, ed accudire ad

ogni altra bisogna,

ma

non potr ricamare

nata ferma la dottrina che

la incapacit

ramente relativa ed aeeidentak


la

gravit, bisogna venire

le

qaali, allorch

data

all'

organo

Te-

costitaire

a codeete conseguenze;

special

in

dall'

(1).

anche pu-

basti

modo

la destinazione

individno offeso sia veramente

straordTua-ia ed al feritore non fosse eattosciuta,

sembrano un poco

forti.

della responsabilit di

ralmente derivate dal

Ma ammesso

latte le

il

principio

consegnenze natu-

delitto, la logica

rigorosa con-

duce a questo; perch^ anche nel resultato ledale


si ha una effettivit di maggior danno immediato.

(I) lo ebbi

asso

il

di

un contadino die

vuto Della leslB, risan sol lecita meo le:


era solito portire

il

un uolpo

rice-

ma dedusse che

carichi io capo, e non sulle spaile.

Il

egli

medi-

co opinb che doveste colui astenersi per un mesu dal poftar

c.irlclii

cipo, JjtiJo^Ii

ut

grave

piii

coado

Nessun dubbio quanto


SMViiPimo

Jl'Mj

n'^.]l,i

ij.-jvi::i

i]ualsiusl

.ill.i

olire le cose.

che ho ricordalo direi grave

quiiltiniiuc

.1

offeso di valersi

ma

carico dell' oBennei casliLio) Ct-rlp

:,,^ul^l.^

della inntipn/^.

ubitudine dell' olTeso, sin

MI spiego. PoI in

ijuel

caso

lesione, perch pol ritenersi

la

Ut desumere da

porli a dire alireiiuoto


sia piaciuto alt'

che

di

dar a

suo ot^nno, mi sembra

itn

sisnilic.nlo dulia

II

formula

formula inmccse invipnc DaiPEiuiiG so

Clelia

inabilildio

g^o^tB che

oib la regola

per ogni dettinatione uraorinaria

oOeso

Eoverchlo. La diflerenza Tra


E quello

veci

alle

alle riparailoni civili:

ci

portar oarlotil In capo fosso ordinarlo e cornane in

di

conladi.

cerli

h,\i,

ali*

ponendolo

nuiiipolo

Ji

l;,.[,tI,-

bencli flriiordnaria

uno spiDgere Iropp'

ma

sembra die portare

penali mi

sorc (con cITdlo

r allo

iliimiUila

Dalurale sua daitiiiBzoae,

la

degli omeri.

che

precisi [ermiai di fallo la Icsiooc

grave perch aveva iaipedilo

capo come allrimettli avrtbbt potuto^ cio non so-

agli eETeili

di

|icrb

talioa. lo quesli

fu dlchiirata

del suo

per

pi

giorni

vcttli

.di

l'

offeso

ln>.can.i
iit

i;iii-

servir)

uel

braccio smlslro. La Corie di Cassazione decise invece die in


lerniini di faiio

laii

liprcl;

non .nvovn

.iiiciian

uc

'iw
'ii

111

un

i>-ii.i
-Oli..'

iii'i

|>rLVi.>iiii

dovea dichiararsi leggero

ferimento

ii

in.nbililiUO

l'I"

nf 'iunriie,

iivn
..{jiiL

t"i

r OlFeSO QUtUlKCUC UTOHO.

t'ic i.i ipDieont


il

liti

csiiiie

yranue

i:i<r<iic,iijiii

pai qu

mllu5fio

u^o ai

ne peulplut le aervir

una

il

a ne prndniK

che pu eserc lare

odi aura

paiola

u-gisuiivu.

DigiltzBflliy

Google

. 1448.

Secondo criterio di gravit

same

Qaesto

de-

dai rsnltamenti salta inieUigensa dell' offe-

grave

so.

se perturba iransUoria-

la lesione

tnente le facolt metttaJi. Tostoch la scienza

mo-

derna venata a considerare come elemento di fatto


della lesione anche la sola offesa dell' intelletto, la

argomento pergrave la pcrtnrbaziono delle


quantunque per brevissimo tempo

nobilt di questa fanzione d bene

ch

si

dichiari lesione

facolt mentali,

usare grande accorgimento per

dorata. Qni vuoisi

parte dei giudicanti per la

pa 9imnlare

il

delirio.

facilit

eoa

la quale si

L' offeso anelante vendetta,

ed accorto delle disposizioni della legge, pa con


tutta Ikcilit cedere al desiderio di aggravare le

800 offensore, e provocarne la carcerazione


immediata simalando stupefazione o delirio, come

sorti del

le

donne emulano

al loro volere.
rito

svenimenti per trarre

gli

dissi al .

di

bassa vendetta.

1397; come pare

Ma

trattai al g.

stione dello svenimento: sicch niente

aggiungere su questo secondo

gonzi

misura,

varo art. 182-,

Friburgo

il

il

uri.

codke Prussiano

codice

185;

il

di

ta della

Vaud

codice

getto PoriOjjhese art. I9G,

od

ilei

altri.

II.

gi

quemi resta da

(cnila

105;

il

la

conio
codiCD

253, e 238;

Grigloai art. 121

Un non

perturbazione tranailorla. La

VOL.

di ci

(404

criterio (!].

(1) DelUi pcrl(j[1j,izione mcntiile iinniio

diversa

ili

Occorre grande accorgimento nel pe-

e nel giadice onde la giostiza burlata non di-

venga strumento

tulli

relativa

con
K.-i-

il

codicn

il

pru-

teusoao conteorica

10

sotto


n punto

di

vista scientifco

in viret

lieti*

146
s

svolse da

TiUmaon

de de-

mtniii himaniie eommiiiit, Upita 1795.

. 1449.

La debilitazioYie
Tkrzo criterio di 8RAVIT
di qq senso o A\ un organo
Questa
t'ornia di gravit non 'o che uno svolgimento del primo criterio desunto dalla durata. Se la debilitariODe
non impedisco por pi di trenta ^orni all' offeso
come prima le cose sue, la lesione non grave per la durata : ma diviene grave ( e sempre per
il criterio della durata ) se la debilitazione, quantunque non impedisca all' offeso le sue Ikccende, per-

pennanente

di fare

rtanente; perch nella eventnalit della vita quella


debilitazione
to

permanente pu

valersi del suo

essergli

d'impedimen-

corpo per qualche sua neces-

sit

eventude, cui

non

fossetxi state debilitate dall'altrui nequizia.

la

gli

sarebbero bastate

le forze

se

Tutta

questione su questo propotilo dipende dalla esat-.

tem

del prognostico medico.

chi

sa per triete

vadano

esperienssa quanto spesso codeste prognosi

come mnoia in breve ora


medico diceva test che trat-

in opposizione del vero, e

r infermo al quale
tavasi di

morbo

il

lievissimo, dovr

palpabili evidenze)
di questi indovini;

a persuadersi

esitare

tranne

delle affermazioni

che dimenticando qnanto siano

arcane ed inesauste le forze della natura vengono


tavolta

ad affannare audacemente

in fccia ai tri-

bunali la permanenza perpetua della debilitazione e


la impossibilit del ritorno alle pristine

clamando

cosi la

proposito

non deve passare inosservata

Ibi^e, pro-

impotenza della natura. Sul qual


la discretiva

che trovasi nel codice Toscano tra


tarbazione mentale o di
della debilitazione di

vissima

casi

la lesione

336

art.

per

petait sia probabile.


nell'

b)

&

il

caso

dichiarare grave la lesioni!

nitimo caso richiede invece

n. II. let.

caso di per-

il

malattia fisica, c

un organo. A dichiarare grala irreparabilit itui ])rimi due


a) s contenta cliu a per-

g. 1, lei.

permanenza

1'

art. 32f (g. 1,

die quanto

effettiva,

il medico affermi la perpetuit come


c^la, e non soltanto come probabile.

dire esige che

. 1450.

Quarto criterio di aravit


siott,

gio

essa
tra

La delmya-

che nella pratica napoletana chiamasi sfre-

La

faccia (1) dell'

tosa del suo corpo; in

uno specchio
il

uomo
lei

si

suoi pensieri, ed

veicolo pel qnale

si

la parte pi digniriprodocono come in


i

moti del sno caore:

eccitano le simpatie

nostri simili; dalle qnali spesso

non solo beni materiali ed

effettivi,

procacciano

si

ma

il

pi grande

dei beni, il tesoro di una desiderata affezione. Non


pu dunque esser dubbioso la ammettere che una
lesione la quale abbia deturpato la faccia di un uomo debba considerarsi come grave. Tutta la difficolt sorge al caso pratico nel definire quando siavi
deturpazione o no. E qui n la scienza, n la legge
possono dettare una formala esattale bisogna si

appaghino del vago concetto, rilasciandone

l'

appli-

cazione concreta ai sensi ed al prudente giudizio


del magistrato.

turpazione:

ma

o sgradevole

l'

Non

ogni cicatrice nel volto de-

quella
aspetto.

sola

che ne renda deforme


Corlu di Appella

La

(!)
l'

novembre 1871

11

doli- or,'cc:hio

soluta

.n,n

che ha servilo

cODlralo

le

sl3bi!'i

poteva

oensure

r Sea dei Tribunati

Messina

di

cLe

un.i

cusliUiire

con decisione del-

lesione

al

padiglione

! e Impa melilo

percli

base a questo ^iitdionto ha perb in-

di

alcuni

di

rispeitablll

ginrisli.

Vedasi

n. 3453.

Il criterio

148

H5I.

della lesione

gravissima qaello della

perpetuit applicata ad alcani casi di gravit della


lesione. Cosi:
1. -

tre

La durata

trenta giorni,

delia

8i

meJaiHa fisica finch, olno tempo limitato

protrae per

quantunque indeterminato, rende

La rende gravissima

la lesione grave.

se certamente o probatnlmente

quella malattia rnsanabile. Sul che


vertire di

non confondere

dobbiamo avcon la

la debiliiaxione

malatHa. La debtitaaione anche perpetua non


varcare

gna <^e

sia ttutiaitia, oio

confini della gravil.

soEfereaza sentubile oltre

fa

questo fine biso-

che cagioni
il

ali* ofi'eso

una

semplice incomodo dello

indebolimento di un senso, o di un organo.

. 1452.

2.'

La perhtrbasione

intellettsale

che costitui-

sce la graoil quando transitora, la rende gravis-

sima quando si converte in malattia mentale certamente 0 probabihnente insanabile. B qui deve aversi
cara di non deflettere dal rigore dei termini maiaitia
mettale che debbono prendersi nel loro streUo significato perdita della ragione. L' indebolimento della

Dighized by

Coogic


memoria

149

modo

occasionato, a

di

esempio, per on

colpo nel capo, slibene giudicato perpetao,

qaando

cosfitdisca ebetismo io Io giudicherei piuttosto

110(1

debilitazione anzich malattia mentale.

. 1453.

l."

soiiso

1/

cliG

sione sostitueado

(t),

nri/ir/io

gi-avil, roiiili;

la

di unpiede,

l'

o
la

un

ili

lesione

caiailurl ilella }ni'lila-

loglimcnUi

il

Vale a dire so priva

mano

un

di

i:>de!o/ini'?lii

cosiituisce

gravissima quando assume

all' i,i'.Ic'i(,'/ii>i'n'o.

offexo di mi. .-rn.w. di

mia

so delia pnron, o della

dell'

\\ codice Toscano adegu per


mombri inumano come le mani ed i piedi,
un senso, quella mutilazione che

capacit di generare.

cotesla formtila alle mutilazioni di certi


teressanti al corpo
e le privazioni di
legislatori

altri

mento

speciale

credettero meritevole di provvedie

di

pena

rigorosa

pt)

(2).

La ca-

strazione, avverso la qnale tanto odio spiegarono


altri legislatori antichi

Toscano

arL 329

anni quando fbsse

Forse

il

e modprni,

con

la

si

pan! da) codice

carcere da nno a cinque

commessa senza

altra aggravante.

rigore speciale degli antichi ebbe una canea

particolare nei costnmi dei tempi che rendevano

pi freqaente questo delitto. Avvegnach per quanto

697 ) che la frequenza di un


non circostanza che ne aumenti la quan-

la scienza proclami ( g.
delitto
tit

politica,

pare

le^slator

sono

traiti

troppo

spesso da questa circostanza a mostrarsi severi.

(1)

non

geoerale

il

principio die

coslilulioa mulilaaione.

Non

11

lo

loslinemo di un dita
oiMllIulva

nall' anltca

Digilized by

Google

Zaccliia

pratica;

qufiest. ineil. Iiy. lib. ,

Rubaeus Jouoals
Non

Coniit. 83

io cosillulva

Mastri

iriliUEiiilf

iiei

p^Lcrp

narra
dal

leg. si

ff.

178.
U)7,

li.sij.

;iiu:lie

II.

el

!)

55,

l.

17

l.

l,

tit.

leijijc

1.

salica

Iti,

19, %. 2, 5.

[]

Cy praeus

SCI/.

equipari) questo realo all' omicidio.

1'

di

art.

S,

tale

27

Ut, 8,

si

al'

procuralo aborto, soggiungendo puniatur gladin ut homi-

cida. Vedasi

mero

CInsen

("n

uri.

133

C. C.

medii. in C. C. C. pag. 627, uve

sin.qolare raiisa del

pns poi che


cuslrszlunc
di

t,

equiparazione

K ress

mentato in constitulionem eriminatem, pag, 19!)

la

np-

si

[irciiniiiria

X. de homirid.J

castrazione con quello

deiUD di

il

lil.

sua costituiione criminale

nella

133, dova nnlQcb

de Jure coii-

pena

legge bavara

18

giure canonico f'eop. S,

riprodusse da Carlo

lai;lione

al

semianiui

|)ii|)oi(

legge rtpaaria
7,1.

Adriano

servi. Giu-

ditsertntiomm, Bre-

eoUeetio
anclie

VoiiiiRi

ou^Jlro iiiicslu delillo ilellu

legge longobardica

clie

del

pena

dell'Ottone ad

Steinwrdiae 1710,

leg. Aguil. edila

quinta nella

17fl:i. /Kij.

jiii'ji"i-)iju

p,i;.iu,!i"

In

dissertazione

la

7)

c.ap.

morie coLesIo reaio

di

oaslrnzloDe ancora

la

ad

le

de-

riferita

hmiluuv,,

14Sj cop. 1} ridusse

vedersi

IO marzo 18B3

ri,,

Corn. de ne. emerge

leg.

morie

fuovMa
terout

B riprodotta
,!!

d n

Uomjziano volle punito

Clio

Irammonto , ad

volle punita di

stiniano

pei mischi.

Puola

ir-22.

11.

v p

c.nslr,.zi<>'i.-.

ili

neppure per

vedasi In queslD Senso

Vi>nezia del

ili

TrilmmiH

tu.ir /;<(.

.lelillD

i)

Ilo ifccii. 168.

1007

%,

cioiii Si'ggQ, pag. 476, Non lo cosliluisoa


lessi, c siiiri^prLidpnje

cisione

5, n.

lil,

lo costituisce in faccia alla noslr ^\u-

Carmignani dementa

rlsprudenza:

1'

primo

.idi'qu.ii!ione

la

al

ci

coxn-

Uoeli-

nsrrn qua! fosse

Domiziano; ed inseslcrilil

della

repiiRiianle alla vera aozions

ef^^ere.

massima (audace per

penale quando contrarla

ili

procurala

della

ali' oiiiii^iiiio. pcretii'

quello delitto, non dev'

tando

edillo

accettala dalla pratica

suol tempi] che una

principi! delta icienza

det-

le^e

non deve


essere eseguila dai

6S)

canal. 8, n.
a questa

plIcnM per

quali si era fallo uso.

rogava

me
V

11.

seaud de
roagianj
se

la

Combs

la

Sp.iLjii

|[]

ypll,.

pena

1,1

rrim. %.

Jleisler

M,

(.(.

\H-

lavori puhhiioi

303) commina

la

pag.ihS. E

i<.

Il

J'iirhiliis

tempo da esicndersi

articolo usa la

Cormuhi di

flom.5,pag. f7

le,

non

col

praliche e

Napoletano
grado.

Il

solo

letizi

cat.Sra

(art. 06-1)

codice

jirvi/in.ii'l'i,

(art.

il

pena

?i,<

!ri

di-

codice

Il

polchfe questo
ilg.

non
a

f,iLla

quaiilc

Menoclnn

4,p<iij.mi.

minacciava

Parmense

cosi

tanla

ferire,

ili

veil.i-i

HI,.

11

(lun

per tutte

pena della galera

ma

morie;

mulilay.ione

In

amniu

d' Umilia

Car.ivlla

liZH

lIrEisili.iiiu

Infligge la

:illn

awcrle die

quando

bile traune

anclic

il

in

idei;ii,(-

['Lil.

i>iii.'

collier

516)

(art.

vita

(Icllf

iiLNiL.vi.i

vil.i.

.i

morie

enslrazionB di

la

pn'ijlono fino a sodici anni.

Spagnuolo del 1848 (art. 341)


a

Roud-

morie:

punito di

puoisee

n.

,1,-1

aeliliu di

11

stingue questa dalle altra Torme di mulilazione, e


(art.

pronip-

e r

II

r.Sii

Francia

Motire criminellet pag. Sd

Francia

l.'fj.

ricorda co-

si

SI

cl.il

nisdi. ;nr. crini, .-1011

ni- k

parila, e della saler

C.rl,.-.
ilei

Carolina,

liollori

ap-

sostanza de-

in

de drit eriminel

inttilutes

vuitmu

cbe

tu

magiche delle

le arti

ptiji. O-i- In

iiinesf ibi Ini ente

codice attuale di

par

Nemesi

j,.r.

. 11 1,

ma

doilrlnn,

rloi

(I

.(eiiKJ.lci

era

castrazione

liplln

opimonc

iiclln

qiitirsi.

eUiMHta jur. erim.

t,

derogalu

io pratica

pena di morte non

In

i]ii|!sla

severo

al dellBlo

prpvalsii

Kim

PullmaiiN

Uerlioliiii f/iiTs

cilii

deci: 186 del Carpifovio,

la

procurata ElerilU,

ir.)

niajii^lrall

qunic rireriscR essersi

il

legge: e confuta

dimoalranda cbe in quel casa

il.

ilr

H.

Pacecho
c

applica-

vverlilainenanliclie

,ill<'

urli! ni riis

3.11

lavori pubblici di

336 J piioacoiava

la

codice

qua no
pena

Digriizefl

byCoogle

dei lavori forzali a viln, e


(lenir

quaranta

Diggeva

glorili.

morlp se

la

villima

la

codice Motlenc^e

Il

en;aslolo per iinni 25. e

I'

morie

la

RBUler

parola eailroxiotie deve cadere sotto

la

ms

medcsi-

Temmint

Incapacit a ficiierarp. Suinlira che etHi ne adduca a sola

In

ragione

TaKo

il

ctio

jjli

di

tlos!;ti[irii

rei

la

lloloi;l

due

avutala cura
ai

Ipi^lslalori di

.mliutii

mania avcviiDO .idegmlo

do[[riiin

ciisl.

Ma

permessa

la

(Ji^lniCi

Ii.-.ii,.i0[ic.

ili

KaiHrr

n;p<'ii.l.i

impropriaxioae dei termini

fine di estendere

drlla

Roma e

al

che

DimaudeA

sijitiiri-

jiiurisla,

se

sia

una legge penale

di

una pena rigorosissima dire

la

lettera

legge.

l'tc

ricerclic io abbia

quante

mo lui me Liti

scito trovare nei

l'alio

tlcUu

e di altre anticlie nazioni clic

non mi
k't-'^i

Domiziano

cialit,

reato.

di

il

slaccando

altri reati di

Sembra

(irirao

di

come

certo che in

Da

che provvide a questa speallora in poi invalse genesi

guardasse come

fatto sui generis pii odioso di ogni altra

tale

ti-

Roma

la castrazione dalla famifrlia degli

sangue.

ralmente r uso che cotesto reato


lazione.

ria-

i;

Grecia

delitto di castra-

il

zione fosse preso particolarmente di mira


tolo speciale

fosse

Ger-

di

risponderei

lo

uoii

CalO proprio della parola: c iliniaDjcrui

au

legge

In

la

Unto la Tera e propria aaslracione dell' uomo, quanto

qualaisla olio violento col quale si producesse nella

al

in-

medesime

457) opina che quando

f^n.

perita

cr.i

(art. -105)

alle

condiztonl.

adopera

uso dur e dura fino

muti-

ai di nostri;

poich abbiamo parecchi codici che la distaccano


dalle

disposizioni

generali contro

ferimenti.

qoest' odio particolare possono avere infinito


la

ragione della fceqnenza

Su

oltre

diverse canse o politi-

dio o morali: pu avervi influito


r odio contro certo speciali eresie

avervi

appo

iulldiio

eorle di Honia.
]uni,'a(u
siati)

un

tmlo r

recidere In
tiroccardo
la

alcuni
in altri

a mio credere

''-/

.yrr'in:/!

castra;^iono

uoii

tempi

!'

mano

Ibndaro

prilrr

il

vaio

pimin

wi^riliuv: o

do\->v;t

pro-

lia

coilesta separazione

irri'h-rp

criidf>iit""-i

tempi

in

pu

protestanti T odio contro la

ci dio

perpdiialo

orroi-c i^iru-iiliio. Si folso iu

carilOj citc

Ma

quasi

su cotesto

dottrina che

la

iiiati|i'iioi>-i

nella classe

una

cidiu pcrdi disti-ush.'ova la lalura (.'Risn'n7a di

umano

o pi creature

bone addentro
specialit

Io

(i).

pcneo

broc-

qiialo

elio

guardata

cosa, tutta ia ragione di codesta

la

trovisi

in

siflatta

oggeltivitc di questo reato

noscersi non tanfo noli'

idea, l'or tal guisa la

sarebbe venuta a rico-

uomo

mutilato, quauto negli


lui.

se

cotesta idea fosse retta bisognerebbe referiro

il

ti-

uomini futuri

dovoano procrearsi da

elio

tolo di castrazione alla classe degli omcdii

che pre-

sentano una minore quantit naturale, e collocarlo

da

lato air aborto.

tolo

di

feticidio,

sempre un

fiilto

Ma

se ci pot accettarsi pel

che porge chiari segni di

repognante ravvisare come capaci


esseri che

de

il

titolo

non

ti-

perch la vita intraaterirta pur


s,

di diritto quegli

esistono neppure in embrione. iLaon-

concetto ginridico della specializisaEione del

essendo

fillace, la

separazione stessa viene a

rendersi emprica ed inaccettabile. L' oggetto di questo maleflzio

non pn come neir aborto trovarei nel

diritU del feto: bisogna trovarlo nei diritti dall' in-

dividuo matlato.

quando questi sopravvisse, nk

ravvi inleneione di uccidere,

il

diritto alla vita

che


non

ll

n attaccato

Slato

leso,

non pu tenersi

in conto per definire la qualit del maletlzio.

(1) D'
il

codice

a n

Pnace&e

del

fde meditalo

messo neir impelo

di

I'

nella

penaliia dells ci-

allo premedllalo,

1'

alto

comche

subil.ineo sdegno. La osservazione

obietto. Simile osservazione porla a dialineuere

minalo

60 ) ceasura

delielo pag.

1810 perch

Irailone non dlBiiaae Tra

di castrazione dal delitto

il

no-

delitto

ferimento eoa priva-

di

zione delta fiiEOil di generarf, e ad eacladere da questa


secoodR Ipotesi (nella quale

lo

stra zion e preterlaienilonale)

il

di caslrazlone.

sostanza

Ua rlmaneado tempre

zione diretta costitutiva

del

titolo

si

conHgura

pedale e

titolo

Anethan

i."

la

ca-

odioso

possbile chp la Inten-

speciale

si

no molo Istantaneo, o con maturo consielio,


D'

piti

In

svolga

in

del

critica

rimane gluBtissimJ.

perpetuo certamente ed irreparabile

danno prodotto da ima

lesione,

dispersione di una creatora.

quando procara

Perdd

si

novera iVa

il

Is
le

la lesione che ha prodotto P aborto di


donna inclta qttando V agente ne conosceva lo sta-

gravissime

to.

Questo

il

caso netto dell' aborto preteHnten-

che potrebbe benissimo colpirsi sotto tale


ma che il codice Toscano ha saviamente preferito (1) collocare fra le lesioni gravisiine. Vi si ravvisa la colpa informata da dolo. Dolo
( animo di nuocere ) nel percuotere la donna incinta
siotiate;

denominazione,

DigiUzed by

Cni

colpa

(mancanza

sibili

del

l'he

scano

per

In

l'atto)

le percossi;

(art.,

g.

comiizioni'

nerale del
di'ulil.

il

ali

ammette

ijraridanza. Ci

dc/hi

Toscano

pinncijiio

i;il

iluUrMi.i

s;ra\i; nia

(.kIcc

previsto

in

la ^'ravid:in^a

codice penale Tu-

li

ili?M'i>;i'iiie

ns[ietlo

lo-;i(iiii

si

conusctva

ri riconowe ed

.scienza

della

iiitiii

nel!''

veramente

niiando non
si

abortire.

leit.

1,

sembrare una

potrehlio

pns-

]iroveiiei'o le consi'guon/>i

di

proprio

quella donna di cui

jiottva

ili-ba

ablii[i

ge-

hidiri-

|lJ'^llaLle

:i'.l''-i'

i)rjii

cbo

vukito pro-

scrivere quella classica dottrina, ed agL'iuniie valore


.dio sapienti cnnsi ile razioni
h'Iii

altrove

{.

um)

del

1'

alle-ati.

ucci

Se

pi gravi derivate dalla lesione per

vdanza della donna

oll'esa

e n

ai luo-

conse^'iien/e

le

sfato di ^ira-

lo

eondKone indiMduale)

non

ai

egli

conosceva quello stalo; con qnal logica e con

portano a carico del Icriiore tranne

quale ginStizia

si

portano a carico

conscgQonze pi ;ravi
latta dell'otTeso, o

sconosciuta

derivati' ria

il

stato di

le

ma-

da mia itmorinalil del suo corpo

all' (Jireiis.>i e ? l'ei

prevedere che una donna


sia

(jiiandii

del feriforo

nno

tainente

i'

]ii

lacile

sia incinta, di quello noi

prevedere che un individuo aveva una orga-

nizzazione anormale o nna malattia segreta. L' articolo

art.
g. 2 parrebbe dunque S doad tramiles dell' art. 326 . 1
non essendovi ragione per cui nello stesso
ammetta coma scasa la ignoranza della

308 e r

vessero interpetrare
lelt. e,

codica si

gravidanza, facilissima a prevedersi, e non

metta come scusa

ia

si

am-

ignoranza di una natura par-

ticolare dell' offeso, difficilissima

a conoscersi da nn

estraneo, e quasi impossibile a prevedersi. Giova

Digriizefl

ttyGoogle

sperare che

la

giorisprudenza ritorner su <iue-

argomento.

sto

Questo

(1)

OMO che conBgura

l'

aborto preterinttnsionatf,

dagli anttcbl pratici li noverava tra gii amieidii:

Aruma eus

diipulat. SS, thet. 11. Lo che

euendo erroneo (come

DOlammo)

nozione

il

tu faccia alia csaltn

//uncsl. 17,

1830, pila

liiscaiui
colcslii

II.

i'

ravvisala

eserbi tante

Carpzovio

Annali di giirispnideiiza

328.

col.

2,

ipolesi lianno

grarissima per

7, 8

ti,

ailrofe

deli' ooiicidio, taseiava

caso suddello in uno stalo di (lulliianzn: vedasi

pais

codici che iu

modL-rni

un casa

divcuui.i

leiiione

di

reullato conseguitone olire

volODtb e la previsione del colpevole, banoo obbedito


esali!
si

iDBegnamenti della sotenza. Notino

nolge

nnavo un' applicazione

di

valenza. Se

il

chiamalo per

lllolo
le

di

Raoxioni legislative ai

ve di quella minacciala

alta

un errore codesto modo

r aborto

giovani

di

prcleriDleiizlonale

una

isola la

Ma

pprciit-

mon li? guardalo


l^i

um
la

quello

esigeva

appunlo
avretilip

dell' omii

pi-n.i

inferiore a quelle della Icsiope Bravissima;

sopra

ri-

lesione gravissima t^archbe sialo

classazione.

ricbfamelo (pei dovulo rapporto con

litoto

la

piti

penallt piii gra-

preternlenzionale di cui doveva esser minore)

zn di questo

ai

cbe qui

della dollrina delia pre-

aborto preterintenzionale svelse

co^^'i

GitTatlo

irliQ

penidilii

prcv^icnmetoilo

ili

classa zi one.

. 1456.

In qnesto caso le questioni praliclie cbe sorgono


si

riducono a dne:
1

'

Se r aborto

susseguito nella donna dopo le

riportate lesioni possa

sua canea

alle lesioni

veramente attribuir come a

medesime, acci non cadasi nel

sofisma post hoc ergo prqpier hoc.

la soluzione

primo quesito molto dipender dal giudizio


medico, e dalla mancanza di altre conosduta cagioni

di questo

157

d quel disgraziato Tenoraeno,

Potr solo in un punto

giaridioo disputarsi sai titolo di lesione gravissima

quando i periti decdano che la cansa dell' aborto


non furono le vMenze materiaii, ma lo spavento.
2,'

L' altra questione che

sorger sar in pro-

posito della conoscenza che aveva o

no

il

percns-

Bore dello stato interessante in cui versava la fem-

mina contro

la

quale inveiva. Quando

questa conoscenza non possa

farsi

la

prova

di

por via diretta

e posiiiva, bisogner contentarsi della congetturale,

insegnamento dei dottori (1) ricorre tatte


le volte in cui la gravidanza inoltrata facesse per la
tDme&zione del ventre facile rivelazione di sfa meche per

dema
Il

lo

agli occhi di 'ognuno.

codice Sardo (art. 539 n. 3) considera pare co-

me una

lesione qualificata dall' evento' quella dalla

quale sia succeduto

aborto della donna offesa, e

1'

novera questo caso fra


adottando nel resto per

gravisma;

casi di lesione

reato

le condizioni del

ter-

mini del codice Toscano: e infligge la pena della


relegazione estensibile Ano a IO anni.

{l) Intorno alle

cussore

la

raccoglie

olroosUoze valevoli a ritenero nel per-

salenza della sr*vidaDU,

Puccloni

si

Tedano

cenni ohe ne

dcI suo eoninirnlan'a no/. 4, png. B3I.

. 1457.

Air argomento della quantit naturale della lesione pertiene ancora la ipotesi della pluralit delle
medeme risaltate o sopra nn unico soggetto passivo, 0 sopra diversi. Ma su tal proposito non vi specialit da enervare quando le pi lesioni proven-


gano da una

notammo

sola

158

mano, e

basti rchiflni&re ci

che

genere alla teoria della contnnazone,

in

ed

in specie al caso di pinralit di omicidii. Solo

da

farei

una qualche avverlensa


indole

tuodiftcata

della

Bulla ipotesi della

per consegaenza

lesione

dot concorso.

Nel caso
diversi se

di pi ferite operate in rissa

si

conoscono

gli

autori

da

feritori

delle respltive

lesioni (tranne la ipotesi di corresponsabilit

per con-

certo) ciascuno dei feritori risponde della lesione

da

lui

operata secondo

il

grado del nocumento pro-

Fin qui non vi dsputa: ma pu avvenire


talvolta che certe lesioni corporali aumentino di gradotto.

vit per

loro concorso,

il

mentre isolatamente prese,

ciascuna di loro sarebbe stata

l^era;

o divengano

gravissime mentre isolatamente sarebbero state gra-

non possono attribuire la gravit


una che all' altra, ma nasce dal loro

vi soltanto. 1 periti

piuttosto

all'

insieme. Tizio avrebbe recato una lesione leggera,


se Oiijo non avesse recato l'altra lesione; la lesione

recata da CEyo sarebbe stata leggera se Tizio non

avesse recato

1'

Sono due forze che


la loro convergenza
a produrlo, mentre ciascuna

altra lesione.

materialtnenU congiunte, per

ad un
di

effetto, riuscirono

per B sarebbe stata impotente a prodnrlo.

Ma

se vi convergenza materiate non deve scordarsi

che non vi
dei

due

fii

convergenza ideologica nella proeresi

feritori;

perch Tizio non ebbe animo di

Laonde quanto

aiutar Gajo, n Cajo di aiutar Tzio.


ini

sembra giusta

la

regola che

si

tenga conto di

questa combinazione per un aumento di rigore, considerato per


rio, alfrottanto

il

caso

come improprio e

mi sembra soverchio

il

straordina-

rigore del

codice Toscano

art.

159

335

^.

lett.

b ) che

a|)[>)ica la

pe-

sa ordinaria itella lesicme grave o gravissima di^sa


a ciascuno dui f^rturi. Questo non cbe nno svolgimento della regola piii severa adottata dal codice
Toscano, air art. 313 , 1 lett rf in proposito di omicdio derivato da pi concorreoii lesioni, dascnna
quali non avrebbe di per s cagionata la morte.
Certamente il problema doveva essero sciolto con
(Ielle

an

criterio

identico

ambo

in

casi; e

codice

il

stato tenace nelle logiche deduzioni del principio da


lui

ma

proferito:

vengono a

per sempre indubitato

ai principii

moderatori della responsabilit penale la

regola benigna di quei pratici


il

clie si

un uomo le conseguenLaonde mi sembra pi coerente

far sopportare ad

ze del fatto altrui.

(t)

che impropriando

caso ricorrevano ad una pena straordinaria.

[1]

UenODlilo de

pxoTio

arbitr. cai. 352, n.

Car-

16,16

proelica ermiaalit, quarti. S5, n.4

Rlctiler vtlilationet, pag. SOQ.

et

teqq.~

Set) ul [ingio

menlationet academicae voi. S, detat SS,

lliei.

eom-

et &.

. 1458.

Certamente

il

considerato nella quantit

delitto

naturale emergente dal suo complessi^

mento pi grave.

Ma

sivamente derivata dal


In sostanza
l'

il

cotesta gravit

(I) rsnlta-

non

esclu-

dell' uno o dell' altro.


uno rispetto ai fatto del>
ha renduto pi no-

fatto

fatto dell'

altro un' accidentalit che lo

cevolc,
dell'

come

lo

it

il

fatto dell' altro rispetto al fatto

uno. Sicch quando

due

fatti

non

si

concate-

nino per nesso ideologico, unificandosi a ragione del

DigiiizGd

b/Gooi^li:

160

concerto, anche la solazione del problema che sor-

ge

in qaesta speciale conflgarazione rsale al prin-

generale che voglia accettarsi in ordine agli

cipio

accidentalit

delle

giurdici

effetti

gravit delle lesioni. Se

sulla

esterlor

ammette che

si

la lesione

sua natura leggera, debba imputarsi come grave

di

mano

perch tale la rese la


0

pu

inesperta del medico

o la trascaranza

dell' assistente,

dell'

oDeso, non

come grave una

esservi difBcolt nello imputare

lesione che (di sua natura legifera) gravo divenne

per la leone operata da altro


tarsi invece

feritore.

conseguenza se

di tale

Pu dubiaccetti la

si

come

regola contraria. Ci mostri anche una volta

concatenino nella scienza nostra

si

dei

lo soluzioni

problemi pratici con certi prncipii fondamentali.

luogo

(1) In questo

ferite avvenute u

un

per opera di
efTello di

Ha

il

io

danno

coiileiii|)lo

gueuii di un alto
sua toggttlivil'

SCMlB di un

unico e

il

quale

cinque

si

ferite

dirci

dirliovn

ferite

.n

un

moiiici.t.intM)

'pel

come; pskn.

tota, o delle

unico

luna

Per psemiiio,

lo

ijuel mio

intiividno contro

pu

avere cagionilo

devi.ira

dei

proieliili

niLm

ad un leno coln pre^^enie e die non era preso

di inira dal colpevole.

Quid jurii

in

questi

due emergenii?

NbIIb prima fillispeide delle dieci ferito cagionate

mediante nn

piti

come conse-

cnrico a parrcciii proiellili

orn

forili'

csplusionc

la

cosini,

pi

diverti individui

ni a le rie! meo le distiol.

pu .presentarsi

uirnle

casi

archibiiitLn clip

pub aCr cagionilo

ili

le

colpcvoie o di pi di uno, si no lo

tato

pi e diverti aU successivi

caso delle plb Terite arrecale ad

ferite arrecale a pi d ano,

Cinqui}

stesso o

tlcllo

che

Ipolfsi

!n

toh allo,

lo vidi io pratica obtellnre

unito, fainpietto nei suoi


sia beoisaioio.

Ua

rliultall

nella secoada

ad un

sola

un delillo

ma sempre

unico: e eib

faiiispecle di

due pertane

ligiiizefl

&y

Google

fefile
11

eoa

unico, io vidi accusatori c giudici obiettare

tra allo

delilto eonliaualo.

oone an
UQ

dalillo

Qucsio concolla

per s ^U^uic

allro delitto di per

il

sUinlif

s,-

Buardara qjel due eventi

n<ifcevii dal

rmtiK'iuo

considerare

Ti^io, a coin

ili

rcrlun'iilu

il

scblicni^ derivali

<V\

Cijo, cos

un unico olio

dn

momealaneo) come due delilli dislult


quali non si jioiefBDO cODgiODgere tranne per la formulo dclin conliniia:ione.
Fu questo sleBBO ccacello quello clie guid Millermajor
l

ad obieiUre un furto continuato al ladro che aveva involalo

UQ sacco

di roba

quacdo verlOcavaai che

quel

in

Meco

ti erano osgeUl di Aie divergi proprietari; ma io coofesso


banoameole ohe non mi sono mal potuto persuadere di tale

dottrina, u

mio ad
per

la

mot bo polulo vinoere

la

repuBaBuza

deli' bdIido

Bcceiiara questa Torma singola rissima di eonlinni)'

zione. Essa

mi appari sempre

ragione che

singola rissi ma e repugnaote,

mi sembra assordo ravvisare pluralit


ed unico movimento di una mano.

di detllli nello islaolaneo

Per

me

qnesls sono fOrma di delitto complesso a causa della

pliiraltli obiettiva dei

pih

ma non

dtrilll Iesi;

si

potr mai

dire delilto molteplice e continuato per la individuiti dello

elemeuto ndiitllivo. Non mi


alla autorit degli

proposi

di

il

opinanti

di

fidai

in

me

stesso per rispetto

contrario; e per illuminarmi

quesito ai mio riverito Collega ed amico

CaooDico
ecco

Torino,

ld

niag;;io

1872

la

risposta

che ne ebbi con

mi permeilo (e

elle

di pulililiciirc

Tancre-

Illustre Professore, nella Illustro Cniverstl di

me

per amure della scienza

lo

lettera del -^1

perdoni

Mi

1"

amico

limiti per bre-

pn'mo specie: ueeitione volontaria di Cajo r


ferimento non voluto di Sempronio, eoi medeiimo seatia
vit alla

di archibugio.
Sotto

pienamente 4' aeeordo con

te nel rieonotetre che

qui non vi tono due reati, e che non vi i reato conti-

nuato: credo ntperfluo dirne a

Vi rieonoteo invece
col

te le ragioni.

caratteri del reato comjAeito,

quando per net ferimento, non volato, di Sempronio

ti eerifiehinn gli

VOL.

etlremi della colpa politicamente impu-

II.

11


labile.

no

Poich lebbane

ne, unico

metto, unico

il

i68

uniea

l'

ittientione, unico

per

alto, duplice i

l'

l'

il fi-

efftUo,

ciascuna di qveile lesioni ani-

la lesione di diritti; e

mata da una forza imputabile.


Se invece nel ferimento di Sempronio non

si verifl-

ealtero gli ettrtmi della colpa punibile, rimarrebbe


tato titolo di omicidio

doloeo ritpetto a

Coja; non

il

ju>-

tendoii ntvtriaare nciiun carattere di penale imputabilit


net fatto materiale lesivo di Sempronio,

non animato da

veiiina fortii morate, Ifoa i ilungHi tatto limitare

il

concetto del reato eompleito al caio in cui vi eia ragioite

di

mexzo a
Klnqul

l'

varie lesioni di diritto.

fine fra le

esimio

ffilremi della colpa

col1e);a
il

ed

coocordo

io

iti

Ma

lesione colposa.

iiueslo dislinlo

nieDlo

iii![iulatjilG

persisto a ricus.irc

rcalo col

di
la

Ni

soilo la

contai

forma

unzione di

principale (omicidio o fcri-

reale

danoo

ToloQtarlo a

ooniinuatione, aaobe per


lere

secol'ii clie dali gli

furimealo del icrzo, prodoUo dalla devia-

zione del proleltili, sia politica meo Io

Cajo) soUo

la

ulteriore ragloDe

formula della

cbe

il

caral-

esieaziaie della coollniuzlDoe (udIcIA di iettrmina-

lionej aoa

ti

presta ad unifloare

il

voluto col

non

voluto.

. 1459.

Il

codice Sardo pu dirsi che abbia diviso

sioni sotio

il

le-

le

rapporto delia loro quantit naturale

in quattro classi piuttosto

che

in tre.

La prima

classe

delle leggiere viene ncliiamata dall' art. 5-13 che le

punisce col carcere da un mese a due anni.

conda

pu
544 che

classe, che

scritta ali art.

applicazione e

dirsi

criterio

dello gravi, viene de-

il

codice Sardo

della durata lassando

prolungamento della malattia od inlavoro che pu rendere grave la flerita.

trenta giorni
capacit di

il

se-

infligue la carcere fino a cin-

que anni. In questa classe ripete


1

La

il

DigilizeD Dy

Google

_
Ma

163

da notarsi che questo eodica riconosce un

ulteriore critei'io di gravit nel percolo di

vita,

sebbne non accompagnato da prolungamento

oltre

mese

il

se
l'

pa

dirsi quella delle

art. 538, e

que

La

della infermit od impotenza.

terza clas-

p&i gravi che descrive

al-

punisce con la relegazione fino a cin-

anni. In qnesta classe richiama

dalla debilitazione

dne

permanente di an aenso o

criterit

tm

di

organo, e della deturpazione permanente deUa i-

da. Costruisce poi nn ulteriore criterio nel concorso


dei dne olienti di gravit, dal codice
stano riconosnti nella durata e nel pericolo di

^tiltaneo
vita.
rii

La

ricorrenza di nno solo di questi due crite-

aumenta

cambiarne

ambedue

la

pena

del carcere nella durata senza

la specie: la

combBaziono copulativa di

quelle circostanze opera

specie penale del carcere

il

a quella

passaggio dalla

della relegazio-

ne. Finalmente hi qnarta specie delle gravissime


nel codice Sardo Tiene descritta

minacciai

la relegaiione

tornano ad enumerare

all' art.

Ano a died

1 criteri!

539, ove

anni. Ivi s

della perpetua de-

Witaelone mentale: sul che notabile ns due codici nostri la differeasa

cbe intercede

tira

la

formula

toscana malattia mentale e la formula sarda d^tiUtaitiotie delle focolt mentati.


il

Vi

si

Vi

ei

richiama pure

probabilmente insa-

criterio della malattia finca

nabile.

richiama la p&vUta (differente dalla

semplice debilUagione prevista

dall' art.

&38)

di

un

senso, 0 della focolt di generare, con gli stessi

termDi del codice Toscano.


vi s

richiama

il

con identid termini

criterio del prevedibile aborto con-

seguitone. Cosicdife in questa


alla definizione dei casi vi

ulUma dasse quanto

perfetta

identit fra

il

164
codice Toscano e

Sardo: tranne

il

la parola malattia,

la dilTerenza tra

e la parola debiUt azione: sulle

concladenze pratiche di codesta


ai

medici forensi

11

Cosentino

(pag.

ilill'ercnziale

spetta

emettere competente giudizio.

387 }

osserva sol testo del

codice Sardo che la legge noti richiede slenst per~

date interameate le facolt mentaH; basta che si


Steno debilitate. Sar forse esatta gnesta interpe-

trazione del dotto criminalista.

sna interpetrasione,

io

non

Ma

esito

se esatta la
a dire che pecca

di soverchio rigore la formala del codice

Essa 6

in

primo luogo

presenta sotto

il

ponto

Sardo.

viziosa per Io indefinito che


d vista del risaltato psico-

logico al qaale aggiange la potest di tanto aggra-

vare la pena.

Le

facolt mentali dell'

parecchie^ perch la condizione

sia indebolita

mmiscensal

II

una

sola,

ricorra

dell' articolo

dovranno esse trovarsi indebolite


che ne

nomo sono

tutte,

o baster

per esempio

la re-

dubbio gravissimo. Oltre a ci nes-

saao ignora che ^nnto

l'

nomo ad nn

certo perodo

di et la debilitaeione progressiva delle ficolt


tali

men-

nn fetale destino. Si ode IVeqaeatemente ri-

petere dagli uomini inoltrati negli anni


di essere divenati

lamento

smemoriati, di non potere pi

appUcare cosi per lango come dapprima, di bvvarsi


pi ottasa la mente, e amili.

Come

potr

il

perito

asticnrare la ginstzia che qnell' indebolimento di


cai ai lagna l'offeso fa consegaenza

e non di

difficile

delU

lesione,

nn natarale decadimento? Finalmente se


imma^nare che nn nomo voglia fingersi

pazzo per lo sfogo d bartiara vendetta onde con-

durre

il

sno feritore a pi severo cruciato, altret-

tanto facile ad

un

offeso accorto levare innanzi al

Digilized by

Google

suo medico gravi lamcnii

una parala

affettare

mentali, Qual sar

perduta rirordanza,

lii

nm

difficolt nel perccpii'i

in

1'

antica niliiloKza

di

le idee,

iinlcljoiimenln delle facolt

lo

medico che possa, per

il

criterio

scientiflco indipendente dalle couqiiestioDi dell'offeso,

fu

affermare

un reale

che

alla giastizia

in quella

e verace indebolimento?

pracchiamato dopo

l'

li

mente

stato successivo d quella intelligenza? Io

lo

veggo

vi

medico so-

avvenuta lesione, donde trarr

cnterii di confronto tra lo stato precedente,

esso

non

in questa dottrina che pericoli per la giustizia.

1460.

Un' altra

differeiiEale

ce Toscano e
evirazione.

Il

il

impOFtantisma fta

il

codi-

codice Sardo quella relativa alla


di

delitto

Toscano cade sotto

evirazione per

art.

1'

326

g.

il

codice

lett. b,

perch

sotto la generica formula pripasi'one della

compreso

Pu

generare (vedasi

facolt

ce

o n

commen-

tario, voi. 4, pag. 530): Qd per conseguenza punito col carcere se commesso per moto improvviso,
e con la casa di forza per anni dodici al pi se
commesso con premeditazione. II codice Sardo usa
la istessa

formala privazione della facolt di gene-

rare, che per sua natara comprenderebbe anche


delitto di castrasione
all' art.

55S

il

ma

il

poich in questo codice

Tatto della evirazione

contemplato e punito con

la

spedalmente

galera per non

meno

di venti anni, cosi bisogna concluderne che la pri-

vazione della focolt di generare prevista dall'art. 539


n. 2,

fila

soltanto quella che sopravvenga

seguenza imprevedota

di

nna lesione

come con-

dolosa. Ci


mostra che

166

codice Sardo

il

ha volnto contro

conservare

di evirazione

litto

de-

odio speciitle con

1'

cui veniva guardato dai precedenti legislatori.

su

questo argomento mi riporto a quanto ho detto di

sopra

an

g. 1453, I4r>4. Si ha

ai

sulla nobilt delle parti lese

bel

con questo

declamar
delitto

per

Ma

non sapr mai persuadermi che la privazione di ana po.tenea bestiale


debba considerarti come danno pili grave die con
giustificarne

rigore.

il

privazione dello intelletto per cai

la

cina
zione

al creatore.

il

vale

il

Non

oomo

1'

avvi-

dire che dalla evira-

Inogo a temere con

(t) siavi

dell'offeso.

ch

facilit la

morte

questa la ragione de! rigore, poi-

caso della morte susseguita alla evirazione

specialmente previsto e punito come omicidio.


(1) la proposito del

vole

la

questo

ili

venne doltameDlo discussa

dall'

renio

cuo

eo dei TrAunali

pratico che

n. 1796.

dalla

Irovati

TratUvul

di

cbe per veadella gelosa oTeva nel Napoletano


ralanienle

caso

elle

Icslicoli

>

II

ad

un borghese.

ne die es^endiisi
r

ari.

552

adopera

usata
l.i

nel
Li

parola

corlicp

pnroia

un
tolto

caslra-

sostenne

nel

disteso
Ufficiale

dellbein

quel

II

membro

zione di ogni

segno

inibii iti Elooe

virile,

virile. Si

sosten-

Sardo NapoIeMno del 1861 nel-

'firazici,:

cailraziniic, era

gislalore di ricbicdere nello artieolo

sola

k note-

difesa

per

loglimcnlo dei loslicoli cosliluisce castrazione

non evirazione, perolit rim.ine

si

Si

la

accusa nel senso

paripeazione delle due formule, e

della

teoBO opposto Id an
iwir

matcrinle

differenza obo pissa tra la evirasione

zioae. CI

me[ilre
lala

552

la

all' art.

mente

55a

dot

Je-

completa priva-

a non esserci contentalo della

generare. Questo sIsteoM ctdie plauso

da quei giudicato; e cib mostri ancora uni volta quinta

>{-

icoziooe debba adoperarei dai le^slalor nella Bodla dei vocaboli che spesso portano

a ooncluslOBl di alUssima imporluxa.

Digllizedliy

Google

167
.

l-lfl.

Per nltirao alla quantil


come condiziono che valga
potrebbe, secondo

il

natitrale

della

richiamarsi la morte del ferito quando la

non

medesima

(o per presunzione, 0 per (limostra/ione po-

fu

sitiva

lesione

a rumlcrla rjratisxiaiii

nielodo usato da alcuni codici,

consei^uenza assolutamente necessaria della

lesione. In questo

toscana

(I)

senso anche

richiamava

veecliia

la

pratica

fenmcnli

dei

alla classe

il

COSI detto ferimento snsscguito

da morte, come spie-

gammo

Il

l'

art.

i090 e 1109.

ai

541 mantiene

il

quaranta ciorni, quantunque

la

codice

Sardo

al-

omicidio contro

di

titolo

ferimento cai abbia susseguito

la

morte dentro

il
i

morte non sia suc-

ceduta per la sola natura delle ferite o percosse,

ma per

causa pi'eestslcnte o sopravvenuta.

in cui

deflette dal rigoroso linguaggio della scienza, la


le

non pernietterebbe

tesi

il

di

titolo

ai

qua-

conservasse a cotesta ipo-

omicidio. Ai precetti

della scienza

obbedisce peraltro nella parte sostanziale, poicb di-

spone che in
sarsi d trac

tale

contingenza la pena debba abbas-

o dne gradi.

qnesto

il

caso di morte

sussegaita al ferimento con mancania


del nesso ontologico.

Ma

^mostrata

era nella vecchia prati-

vi

ca nna regola che stabiliva la mancanza presuTiia


di cotesto nesso;

segnamente dei
quando
tro

la

e questa regola emergeva


dottor! (2)

morte del

ferite

dall' in-

quali sostenevano che

non

fosse

avrennta den-

quaranta giorni dovesse presamersi derivata

da altre canse concomitanti} e perci colpir


pana straordinaria.

di

Digilizedby

Google


Edaneheda

(1)

Calhalomat

IflS

pralicho slraoiere

Caldere

Dccitiones

11.

lib. 1, deeii.

Volendo comporre

(S)

noi teorica

lo

uiool dei dollari, elio si accordarono

le

oeW

divergeDil op<-

ja

modo

rio loro

lerila

concordemeiile

ib! principio dflln leg. 7,0, .

iicinfns fiierii

jiTi'ii.s

de vuliicral acli

ritrit,

prendono

iid h-y.
ff.

-i

Aqail.

min morliffrc, negligcnlid

applicare a coleslo Cesio


feriscODo

giorDi

morl<>, bisogna distinguere

la

di apprezzare colp&la clrcostonza, in

jiosiziooi dilToniii. Tulli

una

sIEribuirs

ficIeDza giuridica all' inlervailo di olire qunranln

leroedulo fra

erii

non de

criterio del

il

come appresso:
come

1. AlcuDi preadeodo

Ma

occijo.

quaranta

in-

pro-

niOBSB
li vul-

aiileiit

pe-

nello

s'oroi

dil-

apodittica la opialoae di quei

ohe lasegoavano essere Decessili di qualsiiia

inedicf

ef-

va-

il

tre
le

rarit

moriate qnelle di Decidere denlro qiuraala glorai, oe con-

ctudevano ohe se

11

dovesse Impretcribllmeate

ti

la

ferila:

la

morto noa era avquindi

esulare

Combe

Francia, ed allega

la

essersi

deciso io

alcune

decis.S25 del Itoerio

provinole

ed un giu-

dicato del parlamealo di A\\ del 19 gennaio 11)52

endo
n.

sull' BUloril

10) cbe

di

Imbcrl

sogglun-

t'intu, for. lib. Z, t.

condanaavasl sollaoto

In cotesto caso

bile a fare la fondailoiie di

11

tiene intesa

lib.

l'ani-

4, quaeil. 127, . 16, 47. la questo senso

disposizione dell' art. S31 del codice

pnal progrcMlf, Paris 1832, paj.


eit

giudica-

una metta perpelaa per

ma dell' ucciso; vedasi Clero lib. S,%.hmicidium,n. 44


Corneo con. 1S4, lib.
Caopolla coni, cri m. 41
Farinaccio

per

R ou-

omicidio. In questo seno riferisce

titolo di

seoud de
d

cbe

dirsi

venuta por consegnoDza della

sempre

morto dopo cotesto spazio

era

ferito

n. 4

penalo

Ce delai

maini une priomplion en favtur da eoupaUt, qu' une

*arle dt pretcription

pour leaieltrel' atri det pourtuiles.

D igilized by

Coog le


Fra
Il

169

che

le coaRiderazioni

oondussero ad

lalvolla

lerrlblla riroacga

Umeole pendsaie sopra


avveone dopo

lii

rcrilore

[leiM del

pab

famiglia,

morte

quale dopo avere subito

il

la

mesi, non

trenta

impnto, ed essere

fei

mi

ail

lasciare

on ciUadinu. Lo ammet-

omicidio acche quando

1'

due, dopo dicci, dopo

mal paco ad un
dizio e

non

per mesi ed bdd IndeBoi-

Iesl3 di

la

tere cbe possa obiettarsi

iidollare

auolulo tro-

regola dei quaranta giorni la coleste sa oso

Tssi prlncipalmeDle Talutata 1 coDTeDleoxB di

cbe od' accu&a

trovarsi

IralLo

sl.ilo

per

d
giu-

il

resliluilo

alla

meilesimo

il

fallo

solloposto ad uh' accuas colpitale, se avvenga ohe quel ferito


rauQja e che sembri

medici

ui

esistere

co testa

io

morte

il

rapporto di eOetta a causa con qucU' antico ferlmeoto. Tali

come ognuno comprende, sono esclosiTamen-

considerazioni,
le pollticbe.

2. Plii geoeralmente tu osiervalo

medici

da

suddetta, perch

meao ohe

dalla esperienza

altri

euere

fallace la regola

talvolta

una

ferita

morte anche dopo un anno e dopo due per


e senza bisogno

turale,

prarrenutG. Laonde

40 giorni

oltre

dell'accasato,
it

tiesBO tra

tra qaalElati

fermo

ziarono

la

morie e

cagione;

titolo

la

lo

ferita,

cbe

la

CDRionnrc

.^lu

n
ili

favore

lodipendealemenle da

fatto. dall'

al-

aceusa dovesse star

oeulto: dod bito dovesse soltanto

ite

de vulnerato. In questo senso

criv-inel, vai. 1, png.

medica

iiuaesliiims

|Jiif^bl.i

si

pronun-

leijates, lib.

Iti,

416

Zac-

qiiaesl. ,

opinione e priva di senso uiuridico, per-

s.'coiiiia

ch suppone ohe

lo

tulli

gli

altri casi

cusa provare rigorosameote ohe


obiettata

all'accusatore di provare

Roussenud de la Combe matirei eriininet Fabro fu eurficcmj lib, 4. tit. 15, di f. CI

Sorpillon code

chia

hi

u.i-

aiili'tcliMiti

snpravviven/a

mera premlizinlie

pag. 86

tei,

il

una

quale imponesse

rimprovero

11

applicarsi

estranee cause

di

Insegnarono che

costituisse

la

non

coinballuin

medici

ad un giudicabile tu

I'

1'

non

sia

onere

dell' ac-

evento dalla morte da

lei

forlmeoto che

gli

effallo del

Digilizedby

Google


riobccia.

quando

Ma

170

potohb codeslo obbligo corre

morto osHgae dopo broTe

la

che

Difeslo

la

accnra BDcbe

all'

latarrallo, ooal

ma-

riduco ad una

regola dei qnarania gloroi il

S.* Altri tlualnienle stimauilo pericaloao Io alleaersi

ricerche di

vaWInmo die dala

latlo,

la

cooneMlone

oltre

40

ira

la

(erila

l.i

sola

Sardo

all' art.

lo

oerle

alloca]

fu

delle

tudine di Brettagna

non
Ira

il

fa

ebbe sanzioni

all' art.

ferito pi di

dowue mai U

una

s allo

I'

in

cleiie

Iraslor-

anatema.

legislative. La

consue-

030 disponeva che sopravvi-

40 giorni dopo la riportata (elione,

ftrilort pattini di morte, roa di al<

1'

art. 630, e

Brodeau surla
D'Argenir

(i

ari 57G, piig. 1795.


M^i

questa terza opnieoe era pur troppo

nevole di
in

sisicma

il

sono

gridava

si

pena ad arbitrio del giudice; vedansi

Coutume de Jlretagne,

geoe-

di prs>

trovasi

movente ^ quel-

pene straordinarie della vecchia pratica, con-

mezzo secolo

IJuGsla terza opinione

vendo

ptii

uomo

quando

coscienza,

di

circoslanze atlenuauli, cbo odia sostanza

tro le quali

pena tlraor-

che

quella

perobft k nella naiara dell'

transazioni

Ue$$0 onde va oggi recandosi ^n credito

mazione

sopravviTenza

della

a questioni dilDclll ed Inlneale. Tale

licoia

sul-

morie, prescrissero cbe in-

la

(ohe quella adollata dal codice

S43 prima

ralmente prevalsa
diligere

circosiaoza

giorni dovesee farsi passaggio ad una

dinara. Codesta opiaione

alle

ecmpro uo qualche dubbio

ranla giorni poicssc rimaner

disUnlamenle per

morte dopo qaa-

la

tutte,

ilellc

lora

cose

non

pc re l}

la

vi

fu

ferita

regola pecca di
faccia al

la

la

sommo

io

vera cagiono

morto e

la

la

pi

irragio-

quale

riusciva

In

faccia

della

alla

voritii

morte; ed

al-

n% morale, n giuridica, ut

pena solo perchb

prolungarono oltre

sciosa lolla fra la

ingiutla.

nessuna ragione

politica di alleviare
viiiinia si

una regola

(Iettava

coslaii(cmen(e

pratica

paiimenii

della

quaranla giorni oell' ango-

vita.

Kdio

stato di aerila

la

una baoignil non ^nstlflcaUle: cb se In


vero

la ferita

non

tu

causa della morie.

Digilize by

Google

la

regota

quando

pecca

di

gl' Irroga

mra pur

paienie

ingiustizia

verso

eluJicabil

il

una pena che, quanluoque miligaU,

seropro ani litote dell'omicidio. In sostanza

ml-

si
II

glu-

dioe rimane in dubbio eul (Itola di omioldio, a pur tulisvia


lo ritiene.

Non h

pi dunque la

ma

sospetto

Codesta regola con una Bngolare atodiflcazione

si

verit

il

base della criminale condanna.

g. 1463.

raccolse dal codice Sardo

all'

che in caso di morte dopo

(mantenato sempre

il

art.

542, per disporre

qoaranta giorni la pena


di

ttolo

omiadio) potesse

abbassarsi anche di tre gradi se era dimostrato che


la

morte non fbsse conseguenza

della ferita; e di

della sola natara

nno o dae gradi se

dimostra-

tale

zione mancando, rimaneva a ritenersi

il

nesso di

necessario rapporto tra la ferita e la morte. Per

guisa

il

tal

codice Sardo non solo ha riprodollo quella

regola dei quaranta giorni

in faccia alla scieniia

elio

medico-legale moderna era divenuta di assai problematica utilit;


alla

ma

congi(mf,'endo

esigenza della dimoM razione

nesso

le tolse

questa regola

mancanza

di

di

senso giuridico: dappoich sia

ogni

evidente che quel precetto non poteva altro significare tranne

una presunzione. Laonde poco

a comprendere quanto sia antigiordico

il

y'i

vaole

concetto

congiungere insieme alla p-ova piena la efficacia


di una presunzione: vi tale repngnanza a cotesto
metodo che quasi tocca l' assurdo. Al vzio radicale
di

dell'antica regola
vizio

si

per

della contradizione.

tal

Quando

nata dalla sopravvivenza oltre

guisa
alla

aggiunto

il

presunzione

quaranta giorni sno-

cede

per

dimostrazione che

la

la

natura della

sistente

ferita,

morte avvenne non

la

ma

por altra causa pree-

sopravvenuta, continuare da un lato a

dure un valore giurdico a quella presunzione, vale


r istesBO che pretendere di veder la luce lunare

qnando
cidio,

sole brilla in pieno

il

ostinar

dall' altro lao

merg^o: e dopo

a mantenere

il

moto

pallia-

il

diminuzione di un altro grado, vale

Bo che operare a caso, e pi per

ci

Utolo di omi-

transigendo con la coscienza merc

tivo della

l'

ietes-

sentimento

di

che per calcolo d ragione. Finalmente dare nel tem-

512 primo alinea)

po stesso

alla jjresMn2ione (art.

la forza di

diminaire di due gradi; e dare alla prova

positiva (art. 54S secondo alinea) la Ibrza di dimi-

nuire di an grado

mentre nell' art 541 secondo alinea a qneata stessa prova positiva b attribuisce la
forza di diminnire due gradin un tale fascio di
contradizioni da non trovarne modo. Ma tali (1)
sono la ordinaria consegaenza della

aberrazioni
scelta di

un erroneo prindpio:

qnale appunto

il

perch h erroneo, per necessit logica condnce a


fidli confisioni,

e ad esitante oscillazione nelle sne

applicazioni.

(Il

Quesli- censure contro

-iTlnzioric

pulililic.ila

dnll'

)l

A>v.

sislemn del codice S.irdo so-

I'.

delta ferita o percussa vii/oiilarin


ncll'
l

Archivio giuriid'cu dirpiin

voi. 5,

pny. 348, 511.

potj. filS qucll' ari.


lia.

SODO

E EB

le

ri

ij^il

firippo,

SOllo

produce

ilic

l'rof

dmio

I"

i>

^iiirrcriu^ulio

541 una sventura per

il

lu

Sp

il

litolo

morie,
r j f

(.-hiiiiii;,

Reijnii d' Ita-

SUB censure possono SBinbrare amare e tiraci

perii Beinpre iafcriori al merito. Quella

disoerUztone

Digilized by

Google


degna non solo di essere

173

letta

ma

essere

profoodameole

Indiala da cbl sappia e voglia capirla.

ue3.

Fin qni abbiamo discorso singolannnnlc quali siano i risaltamenti cbo, socunJo il pi comune modo
vedere dei

di

persona

legislatori, al d od neggi amento della

nel quale sta la generica essenza di fallo

lesione

della

aggiungono

il

carattere

lesiono

di

grave, o gravissima. Cotesti risulfaraenti hanno dun-

una particolare essenza di fallo la quale ricbiama al presente luogo tutte le questioni che nclr argomento dell' omicidio attenevano alla essenza
e genere di cotesto titolo. Laonde a questo luogo
rimane ad esporre sotto un punto di vista generale
qtie

quali siano le successive ricerche, e le possibili que-

occorrenti

stioni

che

ttolo

di

saa essenza di
1.*

allorch

si

tratta di pronunciare

lesione grave o gravissima nella

Mio

La prima

assodato.

indagine qaella relativa alla

materieUe esistensa della circostania per cai

si

vo-

o gravissima.
prima base del corpo

glia ritenere che la lesione sa grave,

Per

tale ricerca si chiarisce la

del delitto in questo genere di accuse.

Ma

la tnipu-

lozione fisica non pu dirsi assodata per la sola

una materiale esistenza delle congravit, se le medesime rimangano no-

ginsUBcazono
dizioni di

di

zione possibilmente sconnessa dal fatto del qnale


giadicabile ricoaoscinto autore. Bisogna
in

secondo laogo chiarire

il

il

dunque

nesso ontologico che

intercede Ara quella rsnltante materialit, e

'

asia-

ne del giadicabile.

Digilizedliy

Google

174
%. 1464.

'

Z.'

Di qai

problemi che sorgono in propositC)

certe combiiiazloni ove

di

un

all'

della
ci

di gravit,

ma

lato'

oflbso,

Inogo a

vi

azione del colpevole debba attribuirai

come a vera sna eausa o

quel rianltato

come ad

presenta da on

un danneggiamento personale accom-

pagnato da condizioni
dabitare se

si

giudicabile contro

atto violento del

dall'altro lato

soltanto

Ecco i primi e semplici termini


questione : aicnno con intentione ostile minacoccasione.

nemico, ed os violenza contro di

il

per evitare

il

lai

questi

sovrastante pericolo esegui un'astone

tntta propria del sno corpo, e tulta procedente dalla

sna volont senza nesanno impulso


del colpevole.

che

gli

minacciava

e cadendo
letale:

Per esempio,

accasato, ed in

l'

per parte

ilsco

egli volle scansarsi

colpi

fare cadde ;

cagion ferita gravissima od anche

si

oppure a fine

salvarsi

di

dalle violenze si

gett dalla finestra, e riport gravi lesioni. In


ipotesi

il

reo non esegaisse

di

col fine esplicito

tristi

corpo sarebbero
del colpevole, e

ricadrebbe sa

il

Vazme

pur troppo causa

casione dei pi

mico

costringere

il

propri, atti

nemico a pre-

per cotal gnisa. Supposta simile previsione e

simile intendimento,
stata

tali

bisogna supporre, perch la questione sia

proponibile, che

pitarsi

col

del giodicabiie sarebbe

diretta e

pugnale

non semplice oced il suo

rlsultamenti. L' offeso

stati in ffiitti

tatta

lai,

n
alla

termini sirwnento

la respoasabilit dell'

evento

o meao come se un nemano mi costringesse a bere

pi

veleno; nel qual caso, sia che se ne traesse

il

ii-

Digilizedliy

Google


tolo

175

che so no traesse

omicidio, sia

di

titolo

di

veneficio {. 1183) certo che il resultato della


morte non potrebbe il gindicabile dechnare dalla sua
responsabilit col vano pretesto che io stesso bevvi

lasna

veleno, 0 che l'avvelenamento ebbe

il

immediata

Ma

ranci.

maao

azione della mia

noli'

caus;i

e delle

mio

esclusa la ipotesi eccezionale di cotesto

complicato disegno, manifesto che


precipitarsi

immediata

altura

dall'

caduta o

la

il

noa essendo consegnenza

opera e della mano del giudicabile,

dell'

bisognerebbe beae proDanziare che la grave lesione

od aache

morie del nemico non effetto dell' asiane del reo ; e con aiffiatta formula esonerarlo
dalla fisica impUazione di omicdio o lesione grave (1). In questa seconda configorazione io vado
dunque pienamente d' accordo con i sostenitori della formala non amseguensa delt akiohb del reo ;
e stimerei doveroso Io assolvere da ogni re^n*
la

sabilit.

Quella iDinzioDe era

(1)

Ma

dal

Romisooil

603

Ivi

dall' alto deliberato

Er.-ii

l'

li

fra

iiuslriHi:o

132

il

pubblicalo

|ier
il

il

le

agente

il

elir

caso in ter-

il

Provincie

di

Impero,

uni

teileselio

17 genn.ilo ISSO,

del-

Ma quando

codice generile dell'impero,

del regoiamento fu trasfuso oel %.

cambismeolD

giuristi dell'

poi-

penaie

ohe deriv

all'

E prosegue facendo

promulghili poi nel 1852


il

codice,

diViJIo

deriva da com-

l' effetto

pu attribuire

Euluzlone convertila in precetto legisla-

regola mento penale

impero

fu

cotesl.

efftto

deliberato, i

non

ne fa causa occisioNitE.
mini.

Gtnati dtt

potevano prevedert, in tal eato

fortuito li mtteola eoi

tivo dal

tliU iDso^nnln comr:

gi

nella

AUorek un dato

binazioni che non

parola

e tuvvl ohi

134

del novello

Teca nascare disputa

sostenne ohe

11

duqvo

Digllizedliy

Google


desimo Qon era

Ha

la

sialo

an eTenlo aoche a cbi del me-

cbe cansa oteaiioitale.

cOMBDtB pntlea dei magittrati non poteva mai

acoellare (Iffalta

Utolo

il

is tesso

genaalo 1855
la

la

Questi giudicali

alla caduta,
.

Talto,

rifiuia

grave

Il

titolo

nella

maiiienere

il.iurio

titolo

il

a serio dubbio qu^iiido

il

al

fatto del

fatto

dnnno

piii

giuiiicabik,

od azione

ifi

(come

i;ravc
iii.i

allri,

la

nemico, c

il

di

27

uccislooe.

couQgnraziooe die
la ipoiesl

cbo vado

coscienza dei tribunali

la

emarso

in

ragione del pi

azinne soK^iilo indiretta del

accasili nudi dull'

giudicaliMe, iriluilivo che non

condo)

elio

un accusato
il

Gscludendo, malgrado

loveos cadono olio

ad esporre sollo numaro 3. Ha se


si

1858

luglio

cadere

non rieolraao

ma

bo praposloi

14

fallo di

un gamba. Altra simile

Corte Suprema di Vienaa

la eguali termini di

morte susseguila

qui

del

fallo

frallurnto

seoso emaub

Irovasi una decislo-

falli

grave dui

avevD

spiiila

era

si

di

Vienna

di

lesione

di

una

cadendo

questi

esorbilanzB.

ae deit Corle Suprema


esclude

che medlanlc

Dell'

76

%. 154 portava ad imputare

si

min

pu

ii<^|ipurc

propone
Jiciie

(;ut:lu

in

esservi liio^n

queslD qs^o se-

ufcuiiune

fallo

diede

iimiicdi^ilii

occusiune

;il

quale azione poi fu alla sua votla

OCCasioae del pi grave danno.

3.'

Ma

U65.

segnaci di cotesta formnla ne avreb-

bero voluto fare applicazione ad on diverso caso


nel quale io non credo che rettameota convenga.
giudicabile diede un nrto nel petto al suo nemico : questi cadde non pi per nn movimento figlio
della sua volont, ma per T impulso ricevuto dalla
Il

mano

del percassore : cadde, e cadendo batt

sopra un sasso od
letale lesione alla

capo

an mobile, e ne risalt grave o


nuca di qnell' infelice. Ecco (volle
naca non prodotta dalla ma-

dirsi) la lesione alla

Digilizefl

Dy

Google

no

accusato

dell'

patire gravissimi dauui, o a perire:

camente impuiarsi
fetto delia

avversario

ucll'

il

trasse

lo

al giudicabile, poich

asiane sua,

ma

di

nn caso

grave o

pili

non pu dunque neppure

finesto risDltamento

eo

oca leggera

questi produsse

chtmosi nel petto, o niente olfese

qaella parte del corpo in cui lesione

fisi-

non

el-

intervenuto-,

prodotto dal sasso o dalla sedia su coi TOnne quella


testa ad urtare, non dal pugno o dalla spinta dell' ofibnsore. Ora qui dove l' applicazione della formnla non a mio credere esatta, percb se la mano
del reo non Ai quella che spinse il sasso o la se-

mano

dia contro, la testa della vittima, fa per la


del reo che spinse con nemica intensione
della vittima contro la sedia o contro

gnera in

il

capo

il

sasso. Dlstin-

V anione Creila e T astone

tale ipotesi fra

in^retta non parmi conveniente, nk concludente.


La imputagione fisica dei pi grave danneggiamento

deve dunque (a mio credere) giustamente colpire


r accusato. Soltanto potr degradarsi la imputazione
vaaraU, ricorrendo alla dottrina della prelerivixn'
simalii, la quale senza dubbio sar nei congrui
termini la vera soluzione del quesito generico sulla

imputazione:
tato

il

il

ma

fisicamente autore di quel risul-

percussore, cansa di quel dannftpii grave

suo atto violento

(I) In queslo senso

(I).

lia

di Cassailoae di UllaDo con


d

un CBta ove appunto

Tallo allro clie

dare una

giuilic.nlo
hi

non ha gujri

Cor: p.

lo

scnlenzu dei IO maggio tSGl,

sosli^nevnsi
spiiil.i;

tion

avere

il

gjadiCBbile

dalla splnla easerae

capo

oonse-

dell'

oOeso

ooniro UD corpo duro, e di qui le leslooe causativa

della

galta la cidula, della cadale la percasa dal

VOL. IL

12

Digilizedby

Google


morie; e sosteoensl obe

non poteva

178

tale lesione

non era cansegueoza diretta


lui

Snrdo

codici'

la

Vieona da

^Ui

la

questa

SDilo

rornio

aenio opposto. Ed

in

di

speciale

si'

15H

ricordano

ilellii

^indienti

sello

conlraditloril
nelle

spiiilFi

lesinne grave ciie T olToao ciiicn-

Ma

testa.

28 mag-

Tritiunali del

ncll' ^'co dui

si

responsabile

cagion nella

studioso.

lo

r min air altro nella questione so uhi dieilo uno


reni sia

ap-

di

vero pur troppo

sovra altro conslmili, scoraggia

esempio,

gie iaor> n.

do

del

Alemanna sovra que-

(luttUBaza della giurisprudenza

ipQlesi, conio

A modo

tale

dleposizloo

allo

pcrb vero elle i due giudicali della Corta di


me ricordati oella noia precederne (. 14M)

plicazioae.

avrebbero deciso
clic

reo, e ho

del

Supremo respiaso

Corte

dislin7one tra nziono dire/In ed azione in-

fisica, c

liiiliizaiK

morie derivalBDe

la

dall' azione

imputarsi. La

sistema, dice ade iniiuccllnbilc io Taccia

qui vuol essere

ricliiamala

la

esBervazione che andr a far tra poco in altra nota (. 1466


noia 9). Le deolslo&i del casi pralicl sono talvolta

llglle

di

specialissime circostanze di ratto, e di particolari impressioni


dell'

animo. Olire a

db non

b raro

non siedono per deltara noi


loro

giadizio

/.lone della

in

obe

teorica,

giodicanli,

esprimano

un modo eonfuEO, altrbuando

iaipulozione fsica

cri)

clie

quali

molivi del
alla'

nega-

dovrebbe essere

at-

cos str.nordinari da dovcrei dlciiiararc in/jirerediilt, od anco

imprevedibiii. Ecco cbe In tale stato di convinzione


dice esonora

1'

accusato dalla reaponsabitllb di

menll senza contradlre


tazione.

Non mancano

ai

mancano per

gli

percht sorge in campo

non pi

si

lati

giu-

rlsulla-

prindpil rondamenlall della Impu-

allora

lesione grafisslma, gli


gli

il

al

elemenll

rintacolo

della

di

omicidio, o

di

imjmtaziont fiitea:

elemeoli delta imputazione morale.


la

figura

del

quesilona sulla esseoxa di

eato forlmlo. Allora


fallo

non pi

s'

im-

Digilizefl

Dy

Cooglu

179

pugna che

la

causa

azlaoe del giudicabile. La quesilone cbe sorge

Dell'

morte o

qua\ punto obi versa


resporisobiic

nieiile

iiZJOin-

siiii

prolilciii^i

/jjei'isioiie

Khc

nesso ontologico
tenga dietro

II

in

iiii.i

di

qin-;lioiie

/"liti,

presnppurre d

pu

possa
pili

'll)ll.l^VL]Li^Ilz;t

1,1

lull.i

c;

immaglDarai senza

nei termiDlj se e

itieclla

tODSpyucnza

iJpIIp

piT

<:oiiverlc

SI

cosa

in

bene

abbiaoD avuto

gravisslina

lesione

beo diversa. Essa vuol eisere pasta

lalrolUi

Ji
lij

Boa a

momt-

essere

denvaln

f;rjvi

ui) foi-luilo

ed

iirii nlil'ilil

il

di

nesso niuriiiico ooo pu

ma

nesso ontologico;
esistere

Benu che

nesso giuridico quando non lo induca

il

it

gli

net-

sb ideologico.

. 1466.

Una ulteriore applicazione delia

4.

formala, la

gravit non effetto delP azione del reo, d oRte nel


caso in coi tra la ferita e la consegoenze pi gravi

che

si

bramerebbero declinare,

la

ma

le

una
imme-

sia interrennta

accidentalit che abbia denaturato


diato ri9ultamenb)

gravit; per esempio

non pi

l'

saccessive consegnenze di

gli stravizi!,

o la mala cnra,

Diana cara della primitiva lesone. Qai non

vuole declinare la itnpiUasUme fisica della

qaanto

al

sno primario modo di essere :

che la ferita deriv

pugna cbe

qae^Ia ferita. Cos


strarsi

la

dall' aaiotte del reo,

dall' asiitie

dizioni di gravit

si

si

ferita,

concede

ma

si

im-

del reo derivassero le con-

di letalit che aasanse poscia

con tale formala volle dimo-

ingiustizia d' imputare

all'

accostUo la

lesione con la qualit di grave, o gravissima, o latale,

perch

gli si

impaterebbe cosa che non era

suo; e si disse doversi distin'


guere sempre tra conseguenza immediata e consegaenza metUata. Ma cotesta formula condasse per

conseguenza del

fiitto

Digilized

by

Coogle


forza logica

180

a distingaere il caso della tUuna cura,


mala cura o dello stravisio. Amme^
( si replic ) che voi posiate declinare

dal caso della

tendo ancora

impntazione dei pi gravi danni qaando questi

la

sono
l'

ad nn' azume di altri


come potete declinare qoei

attribaibtii

accusato,

(i) faor del-

risnltati

provennero dalla as&ointa mancanza di


che la morte non ta

tete dire

ma

del telano,

e che
azione del medico che

ebbe causa nell'


con applicazioni irritanti, 0 che
dall'

la

il

tetano

lo eccit

cancrena deriv

azione della stessa vittima che la produsse con

Ma come

sae intemperanze.

le

die

cwat Po-

effetto della ferita

della cancrena;

tanto quando

l'

terzo.

La

potete dire altret-

evento deriv dalla nessuna cara?

Qui voi non avete

l'

intervento di alcun' azione di

mano. La

ferita fa prodotta dalla vostra

gravit 0 letalit che ne consegui fa Io svolgimento

spontaneo della sua natura : sarebbe stato forse possbile

stoch

arrestare quel maligno svolgimento,


il

ma

medesimo procedette nel suo corso

to-

ordi-

nio, le vostre stesse fitrmale portano le conseguenze a tatto carico del {ipudicabile. Non vi giova
la

formala

qui

s*

dell'

intromise alla quale voi possiate attribuire

come a causa
giova

azione, perch uessan' azione lUtrui

speciale

la distinzione fra

perch non avete un


ferimento a coi

l'

evento pi grave.

Non

vi

causa mediata e immediata,

soprawunuto

l'atto

possiate

atlribuire

il

a! fallo

del

concetto di

onde riJdrro quello alle mere


causa mediata. Quando ia casa abbru-

causa immediata
fannioni
ci, la

rio;
di

di

causa immediata ne

tu

il

latto dell'

incendia-

n vale dimostrare che una brava compagnia

pompieri immediatamente accorsa avrebbe potuto

Digllizedliy

Google

ISI

sopire r incendio. Sicchi; la questione in questo quar-

non partni riceva gran luce per

to punto di vista

strenui tentativi

gli

da alcuno scuole
dottrina di

fatti in

di

proposito

Lamagna ad

Feuerbach

modernamenfe
occasione della

incarnata nell'art. 14:!

del codice Davaro, trasfusa poscia nell'art. 2:i5 del

codice Aiinoverese, ed in

molti codici della

altri

Germania, ond' ebbero occasione tante dispute e


rimane tuttavia

mo

argomento

studi sa questo

tanti

problema

11

(2).

nei termini nei quali noi lo

ponem-

g. 1089 e segg. in proposito dell'omicidio;

ai

non che nella presente materia la ricerca di


non pi conduce a mutare la classo, passando
dal titolo d omicidio a quello d lesione, ma a far
cessare la qualifica di gravit nella lesione, mantenuta sempre la classe della medesima.
se

latto

Qnaelo aWt gravit della lesione EOprag^nnla per

(I)

imperizia

(jet

medico o per imprudenza

cmniini! nella pralica

dirsi

non fo&se responsabile

Cora per
cnbile

Inli

no[i

si

il

teDcvj

leg. Aqail.

sopra

cilau di

dei quaranta giorni:

perch di

sopNivvnnula

de occiio

dottrina roadnvasi sul lesto

m.\

nella

3, n.

res. 1

n.

20, 24

l.

il

qui occidii %. i

quatti. 127, n.

Coociolo

<I tfqq.

conseguenze

morie,

proposito' della

in

lufflba de forma procedendi, art. 25


i<ii(.

tali

la

Ad

giu^i-

de nilnerclo. Colcsla

ff.

ad

presunzione

Grivelllorfmi's. dolanae 178,

Vul pino taceus Farinacei,

polea

dell* offeso,

opinione che della medesima

la

Terltore,

fosse

fiirluili

n.

5 et 4
CoGaill o6(er-

rtaolitliones^ verbo viiliias,

g e I o de degl'eli,

pars

1 ,

cap. OR

18 Uossio
de homeidio,
115
Mendel de Castro proetieu Intitana
74,
Cantera
Cnrerimin.
3
n.

traetalut,

n.

lit.

lib. 6,

quaett.

cap. 7, n.

cap. 1, n.

in /Ine

Digilizedliy

Google

_
pzoTO pan
r

183

26, n. 11, 13

1, guatai.

obiello della lag. Jtihil inlere$tj 15,

quoniam,

liear. e della leg.

prendeado a base

0. C.

13, ove declina

et

ad

ff",

Cora, dt

leg.

ad Ug. Jul. de vi pubtiea,


cium mediata e causa

disllozione fra

la

immcdiala.

massima

inloriio

o no esercitare

lo

die sul

inlliisso

accidcDlalK

le

0 dolio sue intemperanze, o

corrono con

della cura,

come

di omicidio,

Malgrado

db

11

ad

dclcrmln.nli

inluilivo che lo raiitoni

e'i

della

perfetta

liloln

vizi

uns od

morbosi

dell' offeso.

od

irreijolarilii

tardanza

uaiiaglinnia cosi nel tema

nel tenia di lesione grave, o gravissiioa.

codice peiule Toscbdo del 1863 non aveva

da

In proposito della lesione peraonalc ripetuto la regola

sanzlODala all'art.
dell'

508 per

8 aprile 1856, cbe

1*

art.

questo %.

In

2 ripetendo

lai

le^

orniello. VI provvide la

Tra le varie eorrezlooi

inlrodalle in

quel codice sanzion pur questa; aggiungendo


l'

nllra

realo possono

del

il

%.

al-

in lettera le dichiara-

303.

zioni dell' art.

(2) Anello in proposilo delle

eandizioni iudiaidmli che

abbiano reudnla graee una lesiono dt sua natura leggiera era


assai tranquilla la vecchia dottrina:

pag. SSi; e

do

lai diati

eotu. l, n. SS,

Ha

per

e con

diverse vie,

mento

decisioni

le

presentano

tali

Dardelloni Con*.

Bespansa Tubingeniia

divergenze. Ugual*

fninite distinzioni e

dei tribunali dei diversi stali germanici

conlrjdizloni

da

scoraggire chiunque

coordinare quella giurisprudenza ad una teorica.


della

CoHe Suprema

di

debba corrispondere

(ratio molti altri giudicali di quella

titolo plii

il

tfu-

ben-

Ha per con-

steua Corte ammisero

preesiatenti condiciODi malsans- ^11* otTeso


il

giudicalo

assoluta cha

della graviti della lesione

ch derivata dalle condizioni malsana dell'oRtran.

declioare

Un

lenti

Vienna del 17 decembre 1852 (Iler-

bst .15S,n.3) proolama come regola


dicebite

08,

voi. 0,

moderne soaole alemanDe sono andata

le

come

le

valevoli a

grave, quando la graviti ebbe la sua

causa in quello slato malsano. L' art. 144 del codice Bavero
dei

1813 Kioglleva

11

problema distinguendo se

alla el&olen-

Digllize by

CoOgle

183

za della eODdEioDa malsana diede o dd impulso


il

doUo

bunali
s'

la feriln

ed

/'co dei Tri-

vorrebbe che l'art. 508 del oodloe ToBcano

ad tramiln

seguendo

noi

Ila

Gammillo Berlolinl

orltDlDBtiala

n-Wi)

iDterpelrassA

1'

insegnamento

('conimendirin, voi. 4,

nevole mlcrficlrarc

dell' ari.

il

443,

jhi/j.

noslro codice

144

del codice Bavaro.

del

senatore

554

Puccioni

erodiamo

ad immites

])iii

ragio-

della doUri-

na della scuola loscaaa, e della giurisprudenza secolare pre-

debbano

valsa tra noi. Crediamo cio clie

plii

severo, e

le diOlcolI

doveva oaiaralmeiile violllare

letto principio

repugoaoza che incontrava

strali.

tempo stesso

veccbia teorica

nammo,
al

non

al

risolvere

buouii

codice

altrove

toscana a cui

alla

tribunali per la

ouimn

nostro

cbe tanto nitidamente

(.

(e

18^3)

sin

Wil)

dal

s' illustr

liitlo

yiuslizia

ilei

accen-

Puccioni

Berto! ini la una sua dissertazione


Eco dei Tribunali ('n. 964 e 905) si cimento

luogo citato. Anche

Inserita nell'

in raeoia

accettabili dalla coscien-

cio die

pralicbe in contormil della

lo questioai

adallsbile nel
la

Crediamo

nei

dottrina

la

esorbitftoza di cerle applica/ioni

ma

principio

il

graviesinie coolro le quali veniva

urtando nelle pratiche appllcaslonl. Dappctcb co-

tratto tratto

za dei

da parie

lasciarsi

laale eotlili distinzioni alle quali diede occasione

11

a oostraire in una teorica

Ua non

vari gadicall eermanici.

approdb ad alenna coDoluslone, perch el era Impossibile a


chiunque sebbene dottissimo. Ed impossibile perch quei

non

si

Tigli

delle Impressioni del fatto.

di

sono

ispirano ad un

sommo

giudicati

ma

Fc nerba oh, per quanto

principio uniflcalure

La novella dottrina

posso sembrare pi esalta e lo-

gica in punto astrailo, riesce ialollerablle spesse volle nelle

pratiche contingenze.

tengano

alla

Da

decidere offra condizioni

do Invece

la

ci ne avviene

regola rigorosa

tutte

le

cbe

ohfe la

giudici si atil

meritevoli di severit.

esso da

Ua quan-

eiraoslaiiH del' caso renderebbero ollremodo In-

tollerabile l'appllcaxiOQe della regola, essi la

medeslffla^ ohe guardala in astrailo

comparisce

volte che

in

tutta la

crudezza

della

evadano; per-

aembrava

giusta,

sua Inglnsllzia nella

Digilized

by

Google


speciale applicatone

184

cui la

dovrebbe condurre. Carne

si

sperare obe mafialrali di coHjletiM diobiarioo rcBponiablle d


orniddio chi diede al nemico au leggero morso,

mIo perebi

colealo moroo, o per la calljva coslilaziane dell' olTeso, o per

mala cura, svilupp

caDcreDS? Ecco come soreute

la

iO morate del giudice

si

ribelli al dellalo

come (e

uaufragare. Ed ecco

mio discorso) corle Jollnne


buono per una
d

sin

qiiesl.i

aen-

it

E'uriiiico

lo

conclusione

la

Ta

del

occodcule rigore non siano

di

legisiniiooe posiliva,

vivere nei regni della fanlasia

dano prima o poscia Hutluanle ed

non deslinala

In ijuale

per nccessilii morale ren-

elaslica la giurisprudenza,

. i467.
b."
alla

Le

precedenti osservazioni hanno reiasione

impiUasione

coQfasa con la
si

fisica, la

vengono scambiando

dola dell' elemento che

scogliere
al

il

qnale non vnole esser

induzione morale
le

g.

dne ricerche :

si rintraccia,

).

Spesso

ma

la

nna

in-

e le ragioni di

quesito pratico Bono differentissime.

seguito di

Pa

particolare dottrina, o di speciali

rosnltanze di Aitto,

il

magistrato ven-a alla concla-

io f imputo ftsicmente la condtione di


sione
grave o gravissima che dscontro in questa lesione :
e potr poi scendere all' altra conclasione apparenio non t' imputo tnoralmetde
temente opposta
codesta gravit; oppure ~~ io te la imputo meno

pienamente. Io questa seconda ricerca


pi studia

il

giudice non

rapporti ontologici della gravit,

suoi rapporli

ideologici, in

ma

quanto egli ricurca se

quella gravit fsse preveduta dall' agente bencli

non volata (e

applicargli la nozione

cosi

indeterminato); o se non essendo da


fosse
la

almeno da

lai

lui

del dolo

preveduta,

precet^iMe (per applicargli cosi

nozione della preterintenzionalit). Questa nlte-

Digllizet

by

Gofogle

pu non essere

riore ricerca

dalla prima, perch


stretto

bene non ne

affatto indipemlcnti:

nesso ontologico pi o meno

il

pnd dare spesse

derae o per escluderne

fiate
il

argomento per concla-

ma seb-

nesso ideologico:

indipendente essa per sostao-

zialmente diversa ; e maliseimo fanno coloro che teo-

ricamente 0 praticamente unificano

Ambedae

le ricerche

due

le

ricerche.

erano fuse interne, e com-

penetrate nella vecchia teorica toscana; Is quale in


ordine alle ndividnaUt pr^sistenH

nell' offeso fo-

ceva dipendere la soluzione del problema dalla cognizUme che potesse averne V offensore : In quanto
cticomitanii la faceva dipendere

alle accidentalit

dalla loro connessione col fatto dell' (feritore:

quanto

in

acddentaliti susseguenti la foceva di-

alle

pendere dalla pi o meno possibile previsione del


feritore.

Ma

dove

le

nuove dottrine oltramontane

prevalessero in senso contrario in ordine alla definizione del titolo, rimane allora

e sorge anzi con

raddoppiato interessa) la questione intenzionale. Mi

Fu a

spiego.

Cajo recata una lesione

clii?

na-

di

tura sua sarebbe stata sollecitamente guaribile por

prima intenzione:
niera a cui

si

ma 'le

intemperanze

di

ogni

ma-

diede r offeso, svilupparono un pro-

cesso suppurativo che lo tunne inabile al lavoro per


oltre

trenta giorni.

teriale sorge

iti

titolo di lesione

La questione

questa forma

grave? K qui

si

sull'

abbiamo o no un
svolgono tutte

i;ontradittorie opiiiinni elio disrordano


gli;effetti dell' acciaonialici
lolo.

Se

in

questo Lunlliitn

elemento ma-

nel

l:i

abbiamo

ch

grave non conseguenza del

effetto

!c

vcci-hia dot-

trina si dir
l'

valutare

d-llni/inrio del ti|iii'\,do

una lesione leggera, perfatto del

feritore,

ma

4el t&tto del ferito. Sciolta cosi la que-

stione ODlol(^ca, 6 innfjle procedere oltre alla ri-

cerca ideolo^ca.

Ma

della dottrina di

Feuerbach)

qaando

gindicanU (segnaci

vogliano in senso

opposto risolvere la prima qaostione, ne verr la

conseguenza che

il

sar quello di

titolo obiottabile

leeone grave: e la impulasiotie fisica dovr


sotto cotesto titolo.

Ma

Non

che perci?

farei

mica an-

cor detto che la ingiutazione morale debba rispon-

dere alla imputasiome

senza possibilit d

fisica

divet^nza La stessa circostanza che si volle r^etta


nella prima ricerca, si ripropone nella seconda. Il
!

6 di lesione grane:

titolo

intemperanze

offensore! Ecco la seconda ibrma della questione.

Non

pi questione medico-legale, non pi qnestone

ma

GTaricIica:

Perche so
l'

Ma le

lo sl

erano o no prevedibili o prevednte dal-

dell' offe)
l'

il

Questione tutta consetturale e di &tto.


giudice

si

convince che la volont del-

agente non era diretta a cagionare nna lesione

grave, e

convince altres non avere esso preve-

si

duto che

il

riorare per

suo nemico fosse cosi

imprudenze

da dete-

stolto

propizia

la

egh

salute:

incontrastabile che la forma del puro dolo (cosi de-

terminato come indeterminato) eliminata affatto


in

quanto

Ila

iruadagnato terreno quanto

al titolo di lesione gi-avc. bieche


alia

Il

posa: e

It

(1]

1!

flsi-

euten1

sione

ppl cibile,

t
1

l!
d

accusa

il

imiiutazione

on

11

sione

(j

col-

vincitori resteranno vinti sul terreno della

imputazione morale.

Digilizeby

Google

(1) In propQslio della

gaenza che

dn

l'

la

od

iiinlli'nMhiiii.i

Mori

prof.

che nel

jiofitrtiVe.

il!-i]ri7L0iic:.

la

formala

eomeguema

dall' altro lato

ma

Ha

lo non dico clic

aochc

tosse alquanto

la

nel

ii^ri

improbabile:

le

primilivo: panni

meno, ed ho

Dotare

.voluto

nel passare

CAPITOLO
Segue lesiono

(If

gmJo
1

Uopo
dio

lo

eco-

seozio-

iiioi^li,

sviluppo

clic

p e

rime

per die

questa
i

lo

parlicola-

codici pe-

per molle mani.

VII.
l'

s o n a

h\

in qucfin rca'n.

KIS.

abbiarao dato

gran nella sua applicazione


{%.

la

diilin/iune della quale rafiiono non

progetto

DOD sempre guadagnano

^perialit

(lol

variale

resero Impossibile

ccrlariionle varialo in

eODie documento storico, per mostrare che

ril

nali

tot'

la

progelto, e lo fecero rinviare ad una cornmis-

di codeslo

StODe dlb quale non ne

elastica

po$$bUei

progetto agli ari. 346, e 347.

il

dizioni polillche della Toscana

ne

noi

Soln

progcUo

[jriiiiilivo

mala eonteguema pi o meno probabile, e


vedasi

jr

celesta distinzIODe si era formulala eoo ler-

miai pi prODUDzialii esprimendola da un lato con

COD

del

come-

come probabile,

colI("I,i

ili

0 qucslo luogo vogliamo iiolnre


liei

330

o graTlMlmn

eailoido,'fra

t'

poteva prevedere

e cnnsegiiema che pulffi pri-n'ilere ciy/if

sulla einslicil

art.

gran

Iuodb
par

lai gii dettala

agcnle

p re Icrlntenzion alili

codice Toacano riproduce per


la disllBsIone,

al

.illa

douniK

titolo di

omici-

1S72 e segg.) basta un soniplifc richiamo

perch se ne comprenda

)'

applicazione alla materia

della lesione personale, e pochissime osservazioni

188

sono da aggiungere. Per ci che attiene


di

sdegno e

f^nalogia,

ai)'

impeto

giasto dolore corre perfettissima

di

e solo da notarsi che la scnsa della

provocazione e del giusto dolore dovr con

mag-

giore Ikcitit ammettersi anche per cagione pi lieve

quando

l'

agente non

eoo ferm

la

Non mancano

s^se

ma

chi lo aveva ofiso

eziandio

fino

all'

ndl' agitazione

reazione ad

ecddio di

dell'

animo

dq nocamento minore.

monumenti g^nrispmdenziali

che in proposto di lesmi leggiere abbiano portato


r effetto della provocazione fino al punto del completa esoneramento da ogni penale responsabilit.

In questo senso

tica toscana,

temporaneo

(1)

si
si

pronunzi talvolta

preBenU

nella

mo. Id eoslanta

168, ove

la

188

ilei

codice PrUE-

^mloriz^nio

lu:

pro-

della dcgrudazioue che

11

sqb fona morale soggeitiva per un


Il

codioe Prustiino

concetto Giuridico

parmi quello

sta t a vedersi
et

fi

il

f^imlicf

il

noneer oucune peint. Nnl calcolo

giusio rooTinieoW di aflello.

sto sistema

antica pra-

(1).

esplicito in qiioslo senso

rmmbiale isluDlauKaniciile

dellllo

l'

pronunzia qualche codice con-

Le Seliypr
contempla

lai^hiui-

ebo predomina in que-

della coinpeiisazione. Intorno a

que-

de la crmiiinlilvol.,%.W7,

ai Tini civili dell*iiide[lnit.

all'orrore di persona a vedersi

Blancbo

In guatila

quatriime elu-

de n. B66.
. 1469.

Anche

demmo

la Ff^nsa

(.

scriminare

13:^1)

affatto

del giuslo
lon
la

ha

pili

iloloi-c,

che come- ve-

ogLiiiriorno

il

valore di

uccisiono dell'adultero sor-

preso in Sagrante, diviene una completa dirimente

Diglllzed by

Coogic

quando
ni.

il

marito

ad arrecare semplici

ai limiti

lesio-

mas-

Nelle osservanze giadiciali toscane questa

sima

(1)

procedeva senza difllcoK.

codice Toscano

non abbia

sebbene

il

in proposito disposizioni

spedali, la prudenza dei magistrati

pn bene fre

ossequio alla vecchia dottrina, ricorrendo al gene-

die

Ognuno comprende che binile tolleranza non nna rilassatezza


pregiadicevole, ma nn ginato omaggio alla moderazione di un marito che in presenza di tanto virale rimedio

tupero

ai limiti

appresta

le

l'

art. 34.

a sole percosse.

(1) In questo senso furono espllcill

decembra 1835,
riporlati

del

SS inuggio

da Cerrelell

III

e oei [eneo aveva

11

Ire

18'J8, e del

etia

li

dd

;;iijiiic:ili

19 maggio 1855

parola ferimento

Hel secondo dei quali b DOtabiie

ri.

34, 2,57.

rorimeala ra grave,

marito hilo luo di clabola per ferire.

Malgrado ci tu detto clw

marito ollrag^alo veva

il

usato

moderazioDe nel glnsto dolore, e Tu dichiafalo non esser


luogo a prooedera.

Lo

slesso

paura, e

dove

(Iiimi

H70.
ih

impeto di

nniiios

Duando

dell' ecces:

si

tratti di lesioni leg^

di difesa

un coni

non

co II (rad il torio. Infatti

\i lu

tondimento della pn
nte di-

pi oggid concep
stinta (corno altrovn niiianiino

la

i.t

vocanione da qnell

dunque
alla

atto

noli'

amento

pfO-

Posto
i

niionunnen

III

iirovvcdere

propria difesa, e dovenao

la c

ninosita del suo

nn

ecce

},

soltanto

trovarsi in

egli

repn-

Digilize

ir/

CoOgle

_
gnante che
il

meno

si

rimproveri di eccesso colai cbe fece

danno

possibile di

al

proprio

lecere

mitandosi a sole lesioni

(1).

a^essore

Laonde

Toscano bench non volesse imitare quello


sia del 1851,

li-

il

codice

di

Pros-

che eaclnde ogn' impotabilit dell'ec-

cesso di difesa quando anche sia stato ^ansa di


omicidio, dovette per molto saggiamente cancellare

un eccesso

ogn' imputabilit dalla ipotesi di

neUa lesione leggiera, che avrebbe


una formala inconcepibile (3).

fesa

(1) Uoltc
la eccesio

intcress.ijiii^siiiic

iU-.m

ili

cisignet A'eapolilanae

tutoli;

[rovino

di di-

costitaito

praliche ad escludere

r.iccolte dal

Sanreliao

dt-

5, decit. iO.

lib.

(2) t singolare lo esempio cbe adduce lo Scbaper fi


HoUzendorfft Hanclbuch puri. 6, pag. 142, Berlino 1871,
ttof.

3) per mostrare cbe una

completa m aule giuslillcau


flotpata difesa anelie

salvare

la

lesione

personale pub essere

ragione del moderarne della In-

quando proceda

dalla seta Decessili

onore. Egli configuro odo schiafTo

I'

ammenalo

di

sulla

bocoa del muladioo per farlo rimanere a (pezzo del discorso


ingiurioso che egli stava proferendo; e trova qui le condizioni
della piena giustificazione desunta dalla necessaria difesa.

.6-.

Finalnientc nul cnso


ns~:i ()

da

ITI.

liulla

(icrsonij

ili

legione arrecata in una

son/a

clic

L|ual liiatm la losionu sleh!=;i,

vunnoro,

si

che gi

esponemmo

jiussa conoscersi

o le pi IcMuiii pro-

riproilucono le re;jole dell' antica pratica


in

proposito

dell"

omicidio

al

relativo luogo: e qui;llc redole. sal\o poche moiliJicazioni,

si

rispettano anche

codice Toscano

art.

335

nei

e da

presente titolo dal


altri statati

penali

Digilized

by

Google

contemporanei. Perci quando siano ignoti


tori delle singole lesioni, e cosi

gli

non possa

an-

portarsi

relaUva imputazione a cadco del respettivo au-

la

pena straor-

tore, in cotesta incertezza si applica la

dinaria del carcere da nn

mese a due anni

(art.

335

lettera e) contro tatti coloro cha risultino autori di

una qualche

ferita,

ma

non

si

eappm

di ^tale.

Che

se ancor questo s'ignori, allora tutU quelli che at-

tvamente parteciparono alla rissa

che posero

le

mani addosso aZT

il

risaltate

UDO a

incertezza
alfo/fcso,

d)

il

solo

da

carcere per virt di cotesta

fatto

di

porre

deve bene intendersi che


ostile; e non per solo

corrissanti,

mani addosso

le

con animo
1

335

lettera

(art.

ebbero laogo lesioni gravissime

qui ripeter la osservazione che qaaado

punisce di

iL'gge

Irt

non

sei mesi, se

0 gravi.

o di frenare qualcuno

ci si eseguisse

fine d dividere

desse

nell.'i

gucre

la

Sarebbe

di loro.

assurdo pensare altrimenti quando

di

sono pnniti

fa che di lesosi leggiere ; e

con la carcere fino a due mesi


se

ed provato

(3)

ty^sso

logge

la

non

sua lettera alcuno appiglio por dislin-

buona

dalla prava intenzione.

Ma

articolo

1'

che parliamo non d soltanto un appiglio nella

sua leUera: esso couliuoe relativo precotlo

clie

conduco, come altrove (. 11107) in pru[>oaito


altro analogo articolo fu gi osservato. Quando

di

ci

legge minaccia
posto

lo

\:l

pciinlitii

mani addosso

(:\)

contro

il

fatto

dirigo la sua

di

preso parte alla rissa dunque


la

legge

ri<

dalia quale

getta fra

hiede;

non

si

la

il

la

aver

sanziono

avverso coloro cbc prumu- jmrtc alla rissa.

L'

aver

precedente che

coudizionij da

pu preterire. Ora

lei

imposta, e

colui

corrissanti per dividerli, per

cbe

fVename

si

le

192

per tirarne fnori qualcuno, non pn

ire, 0

dirsi

dav-

vero che prenda parie alla rissa.


(1) Rrpi-lo n

dusumerc
verso

diil

oarls. Al

mn

iu.a

scli!..i

lesione,

delle

ci

primo sanso

offese; ed

di-

si'ii^j

iric.Tici;

Ui

slraorili-

beaissimo (co-

sia

risaa si esiga la reci-

convetiBO col

lo

voc.ibolo

il

li:

pena

iiriicericrsi

di^lili.T

fine, e uel

Itrove aolai) ohe a coslitnire la

proeazione

elio

ii.i-c:-i,du

cercti

si

tlulia

primo

avvinloiiz.i

1"

c^.vi

lU-lln

fiiUo

quimdu

suir aulore

qijFslo Ico^o

HocdIdI

fqutiiioni di diritto, parte I, cnp. 20, %. 17j e parie S,


cap. 22) che non rissa

non

tri

p.iruli

line

la

che ricever

fa

ri'iMi

lilM>,::M.n

ellicienii

ilovc alcun) percuotono

rissa

ma

non

altra

la

r.nv-

esser

nello

sia

Dell' eisere

una o di

di

ed al-

secoodo Gne

al

un senso improprio, e

iti

della

causa di eccllamenlo teuiabile,

eerttssa sul vero autore

Ma

pcreos^e.

[c

|ireiiilfr1a

giuniiicn

cauta d' in-

Teriia.

Ora

lale

Incertezza nOD deriva gi& dal reagire delle perEODe percosse

mn

percussori, e

dalla plnralll del

perciissuri a^tseaiio

per

tia

mancanza

dalla

ciiiicerto

clic

li

renda

di spe-

salid.il-

inenle responsubil delle azioni o risuliamcnii respcUivi, po-

bene

tr

negare

la

direi

'scusa, per
della

ellcienza

concerto^

che ngn

Ua

il

la.

vi

tu

rissa

ma

Ageresslone:

negazione dell

incerteza

dell' autore,

rissa

per

-,

la

cosi

negare

presenza

la

del

conce rio non & gi dipendente dal reagife, o

non reagire degli aggrediti. Pub esistere concerto anche dove


apgreJili resisiano, e lottino con Ot{ni (orza

gli

non

e.'isiere

roeclii
si

clic

toro; e

pub

coDcerlo coslUulIro di compllcit nel Tallo di pa-

conlemporsneamenle mossi da subitaneo sdegno

lancino contro le persone Invise, sebbene queste non rea>

giscano. Niella quale ipotesi

r autore della lesione

rimanendo sconosciuto

luferil

fr

costoro

ad uno degli aggrediti, e non

Digilizedliy

Google


polendo cosiratrsi

la

prova

Meta;

il

un

un proprietario

eouu

la

altro

il

si fosse

potuto

colpo

lo

delta fimo.-

In

si

h-fifie

t>nu(o Loiile

coacla-

aveva scagliato un

elle

aveva

ai

proprietario dal suo

proprlelnrio porimeiilc

SiODO dolio pecore ave^-c

.i]i<:li'

accerl.ii-i;

[uarlalcj

<vl>

qii.il

eoosegucnze avrebbe portalo

IQ facoia al

r.viuecieiueaie

ali'

tiropno. La cosa

sunio. Da

loiaiii

gisce contro

ii

pnalari.

la

Ha

inva-

sass^u

ar-

della

rissa

quali

DOUro

articolo

535?

mi pare eviaenia. e
nella ipoieai

aa

me

la

oimosiro per

posta

li

ni:-

pastore rea-

II.

Ji

lesto del codice Prussiano del

VOL.

avesse

rimproveri dei due ropneiarii. o scagna

persistesse

itivo

pi:r

Mao

v.^i>si

assoluzione ai eoirambo. BlSOgDa dunque

pastore dod
st

dlise

scagliava qael

irril.ilo

iliu'

iie^azioac

il

ucciso. SI

diass benissimo.

campo

^^i^^i^lmlo

ilei

la

invece

iiiiphciir.^

.-dso Ji

Fiiccolini spieg

sao campo. E cos

II

non coacorrers

se Dal tempo ohe

recato

plt

|>.iiii!.i

Del capo di un pastore porcili; le pecoro di questo Dve-

vSDO invaso

non

dovpsspro iissolvprsi so

lulli

.igoslo 1S5-1

SiODl sopra cilale, era

sano

ja concerto coslitucnle com-

di

ijiioslj

darn unn puiiiiionfi.

bardi ove l'il

lasso,

193

DB aTvorrcbbe che

plicil,

iiecej^iiri d' jni;iro|ii'i.iri'

ilem

1861. fiiwl pt

13

re

la

so

di

un lumuUo

procione Io

fcrilc

igruilo

riiii.islo

si.i

prevede

Icllcra

in

195 rebllva

nuovo

disposlzions del

qiiiili

aiUorc.

1'

di

eolrambo

lore operi In

straardiairia, parehb

gjoae slabtirsl

te,

le

gi ' Intende)

irova

traduzione

nulla

carcere per

mor-

dall' illustro

ou dans

rixe,

chaqite

tndi-

V ttque sera

ri

punire

luogo

codice

Il

corrissalori col

solo fatto del oorrlssare ancorcb sia cono-

11

^rnvv o canitrferniole. Ha que-

questione presente. La questiona presente se

la

pena straordinaria del rissare debba applicarsi aiicbe

la

ritta impropria, cio senza reazione.


e

pena

alla

d' eiiiprisonnement.

questo

sciuto l'anlore della lesione

Don

rwe ou

la

de trois moia

Prussiano sembra a

....

plusieiirs

aura pris pari

....

fattane

Lnrique, dani une

par

exciili:

iiTTtQUE

fiilu qui

sta

195

aggres-

della

non pais nell'aggras-

una complicll diretta

di

Nypels

professore
line

persone delle
ijueslo

iacartezza dell' au-

la

eOTeiio Biaridloo

1'

lesioDQ gravissima. Ecco la parole della logge prus-

alta

siana, quali

pun

obbI

prova

la

appurilo al ca-

piii

Or bene:

caso della rissa impropria, o

il

sione senza resiileazn: c dispoao elio

Ed

lo

11

(3)

sostengo

due casi tanto rondata

parjQoazioQO dai

la

che ba ottennio sanzione da uno dei pi


);lslalori

analitici

alla

clie

si

caso del ferimento operalo

reccbi intervennero senza

in

una rissa

fra

Ic-

che sia nota

la

pa-

cui

in

mano obe

feri,

venne nella CosUtnilone Carolina letteralmente previsto


l'

art.

tare

ragione

in

moderni.

148 %.

finale

ove

si

deerstb dovere

al-

glDdlel consul-

Analogo

giureperlti per la detenni nazione della pena.

provvedimento dettava

la

legge Frislca

prine.J obo imponeva

cotesto caso la pena di una mul-

ta.

Su ci elevossi

la

ftib. 3,

(if.

13, ir

disputa se dovesse pagarsi una multa

per ogni sngolo corrissante, ovvero se dovesse imporsi una


multa sola a cui Cossero
BUll

e per

eae, lib. S,

lotti

corriisaoli

on giudicato del 16

ultima opinione,
lil.

coma

iloorda

9, def. S,

il

luglio

Sande

solidalmente leprevalse qoesta

deeiontt friii-

195
(5) Pi esali assai

non

clie

la

preecella

tra

240

n.

pure quella usala

dal

t'

offeao

etereilato violenza:

portare

(S- l'i?)

non

quella ancora

bene implicita

sta

esprime ud

si

Dedizioue, una carezza,


rola che

uoa

oflbta

un

adoperala

mani

le

esaurisco aitrellantu cnn

man), con cui

(olso

ia

il

la

idea di ostilit

la

trase

quale

formuln porre oililossn

coilico

le

pub essere una be-

alto clic

si

alali-

dal codice

eervlgio, e tuli' altro in

od ua oltraggio.

Prevedo finalmcntG

1'

abbiam

contro. Nella

una pa-

GII elTelli pratld di certi

sono

piccoli Dicati Qclle locuzioni legislaiive

timo caso ia cui neppure

ad Imsia

190) die

aicua alto aitile: come

oodics Spagnolo (ari. 334)

Austriaco

porinr contro

ia

2 del codice Badesc, parml

progello portogbese (ari.

dal

biann pralieato contro

mani

formula porre te

addosio Adoperala dal codice Toscano che


preslllo dai .

incsleolabili.

Toscano auclie

l'

ul-

conosca con precisione

chi pose le mani addosso al ferito: ed in quost' ultimo caso commina la carcere fino a quindici giorni

contro tutti

strame^
ad

corrissatori che erano provvedati di

atti

ad

offendere, o che

animarono

aliri

offendere. Sulla quale disposizione io debbo ri-

contare in proposito della frase promeAtti di arme


che

si

prescelta dal codice Toscano, come la

me-

desima sia infelieissima provveduto di un' arme


anche chi la (iene la tasca. Ma se si dimostra che
un corrissante aveva nelle sue tasche uno stile od

una

pistola,

nel

tempo

stesso

pu

ginstficarsi

pienamente che a quell' arme non pose mai mano,


quantunque a rigor di termini debba dirsi provveduto della pistola o dello stile, manca a mo parere
la

ragione della legge per parificare la sua po^-

Digllizedliy

Google

190

uomo die

ziooe con quella dell

fu

veduto atlogeiarsi

a ferire brandendo l' arma durante la mischia. Anzi


a giDSto dire lo aver costui avuto
arme presso
di s, e non avervi posto mano, ofirc della mitezza
dei SUOI pensieri una guarentigia che offrire non
possono gli altri cornssanti ai quali ] arma man1

fviva.

Questi poterono essere informati dallo pi truci

intenzioni, c non averlo attuato per mancniizn di


un'arma, o dopioraro durame la [[isHiia ili non
averla: mentre colui che a(eii(lu 1 ar:jia u: lasca

non

VI diodo di pisho,

quantunque nella

veduto mischiarsi, mostro

animo deciso
quando anello
'
IL

rissanti

non

di

1'

Ma

se

sconoscinti.

che

lettera della logije piii

sima

lo

ilicliiarera

brandire

censnrabile.

il

stata veduta in
al

di

il

mano
il

nut
ni

medeil

stm

coloro die lurono

suo giudizio

Ea^c^ in-

del legislatore nel

uk arma,

esprimere che

dettare

stata evi1'

arma

sia

del giudicabile durante la

piu di prevedere

possa accertarsi ae

alti

s'^dico e tenace alla

pena a

coltello;

La mente

mam

h;

'

digli

allo spinto della

questa clausola provvisto di

dentemente quella o
nssa; o tutto

non

proi-vcduio di nn arnia. e

giudizio lo adeguer nella


visti

(.nit
il

miti e

Costui a paror mio

uteiclle

ni

rissa losse

intenzioni pi

le

loriro.

dimostrasse aver posto

si

11

il

il

caso che non

possessore dell'arma diede o

no di piglio alla medesima; e cosi stabilire nna


mera presanzione di sospetto. Ma cotesta non pu
essere nna presunzione jurts et de jttre, perch in
cnmmale non Te ne hanno di tali in odio degli
accasati; e perci deve cedere alla prova manifesta

che

il

giudicabile

assnma

di

non aver posto mano

DigiUzed by

Google

qiioir

arma. Risorge in questa

jer la

dalla

quale anche

ipotesi

corrissante talora

il

la

regola

neir antica giQrisprQtlenza;

di coi si lianno vestigia

esent

si

pena straordinaria del ferimento o delia uc-

cisione,

quando fu

la impossibilit

che egli fosse stalo

rimento 0 delia

ucci.sione.

questa ultima parte duU"


initissima

pena

da

cosi fortunato

moro

il

Se

[lotcr
1"

chinrirc

autore del fe-

volava nel dettnm

si

])unire con quella

art.

fallo del corrssarc,

i!

pen-

siero del legislatore poteva trovare appoggio di sufficienti


il

ragioni (l):iiia seguitando sifTatlo pensiero

legislatore

cere

(Ino

doveva imporre

scn/' altro aggiungere.

non

la

punizione del car-

I;i

a quindici giorni a

intese cosi.

lui

satori che

senza che

devono essere

sono dei corris-

vi

puniti.

Uno che abbia

autore

risulti

nessuna

di

che abbia posto

risulti

con-issaton

sono dei coimsatori

vi

che devono andare impuniti, e


rissato senza che

legislatore toscano peraltro

Il

Por

tutti

le

cor-

ferita,

mani addossa

air offeso, senza che risulti avere animato altri ad

olfondere, deve per regola andare impunito,

no che (ecco

la

eccezione) non

2)roj;vedulo di stromeoto atto


egli giustifica

che

lo

contro di lui?

si

dimostri che era

ad offendere.

Ma

ee

stromenlo non tolse mai dalla

tasca propria, sa qual fatto


inflitta

a me-

Non

radica la pnniziODe

si

sai folto del coivissare,

perch abbiamo veduto cotesto fotto isolato non


volersi dalla legge punito.

Non

snlla ^Iasione, per-

<^ r articolo usando la parola strumento non pre-

suppone nel medesimo


panizione

si

il

carattere di vietato.

La

radica dnnqna unicamente sol ftto

innocenUssimo di avere in tasca ano stramento, e


<li

non averci dato

di piglio.

Se

la

le^

invece di

198

erano procraluCi, avesse adope-

Toniiula

la

uso.f'

ralo

formula furono visti con amie,

la

altra

oc!

Mimile, avrebbe cvilato sLinilc sconcio. Ci che

fece la legge dovrebbe farlo nel caso

non

emergente

il

senno dei magistrali.

(I]

conloiiiporaiipi

Icfiisliilori

chatcl,o di Parma, QUila


Il

Cito sotlo

I'

dOuho

e cosi porlnnu

dlsgiODCudo

questi

ulliiiii

il

dot

rixa 17,

il

H'.

nd

it

liiilusso

I'

codice Toscano;

il

cidio,

Il

ma

maDlieDC

la

peaa ordinaria coolro


il

impDtazioae

un

ma

punisce

Icsto

ti

{.

lutti

indislinlapieale,

terzo

il

H7). Tra

corrissalorl per

quando

d^tla

il

linea

corris-

duo opposti

che riguarda

la

grave obbedisce

solo Tatto

medesima

procedono

11

si

fu o

terzo

l'

tiii

rissa

risulla-

iiiscoiicrLo.

343) ed

il

metodo apparisce

ra^onefole sotto duplice considera itone

colpa del rissare 6 la stessi, tanto se

della

ebbe un

codice Vodese (art.

oodlce Prussiano (. 195). Cotesto


piii

lesione

in rixa non obiellandoto ad alcuno:

danno (omicidio o lesione grave)

Su questa

(ulti

queall

db

quale per

omicidio e delta

dell'

al dettalo della

125,

caso di omi-

progetto portogheH (arL 190), b

codice Spagnola (ad. SSA,

sistemi DO sorge

fra
ll.i-

DO, e

(ari.

qunle peraltro vuoisi

11

notare die Eccndo alla pena slraordinaria nel

saoli in caio di lesioni:

(eg.

della

codice

Aqiiit.

le<j.

codice dei Grigioni

codice di Frlbur}>o (ari. 172),

lasciaau

ed

ff".

ttniuKujiuque

pena slroordioDra

casa soUo

si jiliiri:s,

lisuraiio olire

deso (. 210, n. 3),


u. 5),

proposito

in

In regola ietut

Allri rcorroao alta

soluzione

la

Mela, %. sci

Ifg.ilroi

dividono in due sclilere

delta leg. ti in

Corn. dt tSeariis, che ferma

eonlemplari oporlet.

5i

1.*

che

anlore del fatto

la
ptit

grave derivato dalla rissa abbiasi potuto conoscere, quanto


se no

i.' ohe

punendo

corrtasatorl solo

quando

I'

au-

DlgiUzed by

ID9

(ore del pi grave ilaiinegginmenlo

eono costoro

a pulire

prua

la

alte operazloDi plii o

incoi;iiilu, vkii-

rimang.i

con

quanto della Inerzia od impolenza


che non seppe discoprir

lanlo
delta

dc\

proprio

fjllti

polizia

i^iiiJici^riu

colpevole, lina pena subordinata

il

meno

torluaale

del

ud

pare

Blu<lice

anaoroaismo nalla aelenia moderoB. Altrove ricordai come

una esorbitanza da segnalarsi,


quale disse buona ed aurea
nire di morte
cidio per

tulli

mano

inducevano

Ma

1'

dourlna del Beri inhio;

dove avvenne omi-

non discoperto, percb con


a

palesare

celesta idea,

alla

umanizzi

la

moDumealo

veduta

la

pur mite] per indurre alcuno a

dclD(iucnza.
dei

Laonde

la

(hrsi

del

del se-

una pena

la giustizia

ma
per

una

di

pena straordioaria subordinata

ripnrs^ionc del J^^nno derivalo dal colpo leUilc,

pena

della

Berllobio,

delatore

al

mancato diicoprlmeulo, Li60<;na coDSiJeniria non

paraiione del detrimento cbe pat

si

autore

di barbari tem-

mitezza

politica

sarebbe sempre una lorlara Indiretta minacciare


(sia

ci

1'

giustizia

non pub neppur essa .invocarsi a glusllScazione

condo sistema: percb quantunque


straordinaria

il

antica pratica sassone di pu-

partecipi della rissa

di autore

corrissanli

del colpo letale.


pi,

la

caso

coiui^

eum.^
ia

1-

man-

cala acoperla.

CAPITOLO

Vili.

Segue lesione personale.

Sua penalit.
. 1473.

QaantQDQue alcune legislazioni antiche non esitassero (1] ad irrogare la pena di morte anclie

Digilizedliy

Google


contro

200

accompagnato

lesioni

lo

come (a modo

di gravila,

ili

corli

ila

cnr^tteri

esempio) contro

la

castrazione; cotesto rigore, che olir ad essere con-

umanil

trario alla

ancora

inijiolilico.

giiiMizia distributiva era

o;;;;iJi

generalmente abbando-

come

jWlilico cotesto rigore

dissi ini-

generalmente impo-

qualunqtie sistema che nella penalit uguagli

litico

lesione

!a

Joi popoli culli.

l'.'-isla/ioni

rl.-ill.]

nai...

cil alla

all'

compresa
alla pari

omicidio, per la ragiono

facilmente

della inconvenienza pericolosa di punire

quei dae maleflzi. Al nemico che agogna

sfogare V odio suo contro di me, bisogna che la

legge ponga innanzi nella minacda della repressio-

ne una perpetua differenziale calcolata sul maggior


danno che egli mi arreca; affinch egli trovi nella
diversa penalit una ragione di astenersi dall' nccidere e contentarsi di

il

ferire,

come

di astenersi dal

gravemente e contentarsi di

ferire

ferire legger-

draconismo nelle penalit non solo viola

sommo

principio di giustzia che vaole &i pro-

mente.

porzioni la imputazione e la
til del delitto,

cioso perclif;

ma

spini?.;

pena alla diversa qoau'

inoltre
i

male

improvvido e perni-

inclinati alle

delinquenze

pi atroci.
(1)

gravi

nostri

pailn quanto erano Terocl nella puDlKODB del

dclilli, nilrcllanla

iDSCguamcDio

ilcRli

erano larghi

aolicbl

noi

comuoe

leggera

^ml-

crinitoBlnienla. Cos

dopo

che par Dna

nuseulumj noa debba procedersi

piDCOllferita

Baldo, Alberico, Imola, Cipolla ed

altri, ci

Inse-

Tiraquallo nel Iraltalo de judieia in reb.exig.


Pnteo de tyndaeatti, vere, lyndietu, n.S
Cunius de tequeitrii, quaeit. 6, n. SO ' Corseto de
im'm'tn, par* l,n. 33
Gabriello coni. 177, n. 6
gaa

il

n. 98,

21

DigllizffllbyCoOgle

I!

0er

0 dee.

II.

151

4, n.

Tu

323 in pn'nc.

Zacchla
et

rap. 8, %. 1, n. 61

si

adagia

sunta dai
[.

la

pnilioi nelle

o voi. 8, conti. 378,

II

modo

cbe negano

gciendam,

ff".

la rediblloris

de oedU.

per

ediet.

non hnnno cagionato maialila anperiore


vecchia

pratica

percosse leggerissime

rum

Si

ai

XXX,

do radice nella

le Iprite

ril

purch

per

racilll

HuddIus

ragiono della

assistila dii

2. lesione senza

quadro

traccia

E questa
mnncaicu
in

le

3. con

infe-

scusa avendi dolo

io

leggi

olle

f.icci.'^

conrliiioi<i

l'

arf Treuile-

Ihei. 4, quaetl. 35.

somma

cbe

olaqoe glorol. biol-

ammeUeTa ooo

n.

crederei chi: poiGSSe ammelterei anche


iLioJenio

Bavero

sousa deaunla dall' tmimiu torri-

la

Gai! abierval, 106,

ditput.

M>

vizi

piccoli

oodlco

gendi quando essa partiva da un fiDpsriore verso


rlore:

reijio,

tdIdobcuII tu de-

18G1 considera come semplici IraBBressionl

liei

tre nella

de appet,

de bracliio

sintug. rer. crini,

singolare con od ra-

malerle peoalL L'argomeolo sa ani

teorica della ImponlblllUi del

lesti

. ed

Ba rbosa

Cavaloano
Rsyaaldo

leqq. et eap. 10, . 1, S, n. 45.

et

aaehe una velia TOgllo oolara


gionavano

sch

guaeil. 2, R. 18

152

nerb. appet. 278, n.

pan

1." aulo-

abilnaltl

4." giusta cnusa di correggere.

. 1474.

Saviamonte perd

codici

contemporanei

si li-

mitano in generale a minacciare contro la lesione


personale, per quanto gravissima e premeditata,
dei castighi tolti dalla serie delle

pene restritlise;

graduandoli (o nella dorata o nella inten^t) salta

ragione composta dei dne crtedl della quantit naturale, e della quantit' politica del maleflzio.

Non

sarebbero Apportane alla repressione di qnesUi reato


le

pene semplicemente pecnniarie,

bero

il

le quali porreb-

cittadino alla balia dei caprcci di

nn

ricco

da passioni violente. La pena pecuniaria

(loiDinato

contro la lesione personale potrebbe essere peraltro

quando

politica utilit (I)

<Ii

pena

conveDienza

di

mi pare accoDcio
ubo soQOSl

mia

la

mcao

momenlo sopra

rilornaro ud

aberrante perch colpiva

qneU' obietto rlipose

la

se dai giudici ossero causu

codice Austraco col

il

della

vessero commut.irla nella pena

deve

di

de^so

di leneri

conoaceE-

si

Ma

corpo.

ver.-iniente

rllcllerc cita

iarema e padre

bmlS60

%,

miseria della ramigtia do-

afllilliva

obietto intriusec-imeDle

t'

plutloslo prestigioso? Si

marito di donoa

al-

grave,

aloDiii obietti

innooeDte

leL a, ordlnaodo che quando la pena pecuolarla

dala

opinione

pena pecuniaria

la

a cotesta pcnalil.

falli

1. Si disse

coagungere

nei dellUi di Icsioae, speoiiliueDle

ajjlittiva

gtla.

congiangesse conia

bo accenaalo

a questo luogo

(1) Poicht

tulla
l'

si

restrittiva di corpo.

guar-

solido

aa artigiano

so

tgli si

condanai a pa-

recchi mesi di prigionia, iguegf iarelici corrono rischio di lan-

guire per mBDOBoza di pane, assai peggio che se


fosse sialo oondanoato a cento lire di multa.

oompreader facilmente che

de a considerare
)a

nella

quale Don discern

visti

II

11

colpevole

E appo d

rgaardo alla dmlBlia

si

si

pren-

pena pecuniaria, per una corta Teduts,


il

p^glo che

sotto

questo punto di

oonsegoe alla pena corporale.

2.

questa seconda obiezione rispose pure

S60

straco col

xlone prolungata del colpevole avesse portalo

^miglia innocente, dovesse aocor quella

pensandone

pi breve durala con

la

(per esempio

li

dovea patire e
patire

Tamlglia patisse

11

la

earcera-

agli stenti

abbreviarsi,

la

com-

pi grave intensit

la

digiuno) lo guisa ohe


la

codice Au-

il

quando

leu. 6, ordinando cbo

il

reo patisse quanto

meno ohe

si

poiea brla

e questo i lodevole provvedlraento. Ha intendasi sa-

namente questa osaervailone.

Tali riguardi e tali moderazioni

non possono trovar luogo che nel

lievi

delitti.

Nelle gravi

203

(leltoqucnzc ogni riguardo alla raniiglia privata

ei

sommerge

bisagnl della grande famielia sociale cbc dove essere ad

ogni costo proleltii.

non polendo

S. Si oblettb che

poDB pecuniaria era neoessll


6 ooal

pnaiVB dlsugaalmenle

si

delle loro Hnanze.

latophie

da

I'

secotido lo slato

ollladini

queslo obietto rispose

doversi

muUa,

di

Frank

il

si

fphidispo-

povero, quando sin

pormellcre al

scoot^re

di

la

scoolare col carcere:

pnul pag. 317) conaigliaodo

drol

nesse per leggo

dannato

povero soddisfare

il

Targliela

pena pecuniaria oiTercndo

la

equivalente in altreltaole giornale lavorative a pr del Co-

mune. E
elogiato.

tale petisiero

alla

del

Commissione

sommo

niosoro

mano

dala del %4

litotala /(

pragello

del

123,

,i22.

piiij.

-i."Ma di nuova

si

poicU tonto era per


in oaroere

come

grandemente
Italiano

lo fu nella

aott polel inlenrenlre) tu rilbr-

dalla pubblicazione ufficiala in-

eiiilicc

cibiclili
la

penale pel flegiia d' TllUia

elio

il

famiglia cbc

nnieilio
il

er.t

nppnreDle

suo capo costrello

non lavorasse, qnanto ohe lavorasse senza mer-

cede a pr del Comune. B a questo obietto mi sembra


cile

rispondere che

condaDoato

cbe par

la

tutto di

uo

alla

la

fa-

legge dovrebbe dare ancora balla al

multa, di offerire lo sconto della

sommi

sua poverlA Impotente a pagare, col la<roro non


trailo,

non mancasse

glia

se-

1866. Ua nella Buoceesiva seduta del 18

deoembre 1867 (alla quale


mato I' articolo. Cos risulla
vai. 1,

fa

nuovo codice penale

pel

usai ogni tforzo perch fosso adollato,

ma
la

Interpola lameots) cosleeb alla fami-

mercede

di tutta la settimana,

ma

di

uno 0 duo giorni per settimana.

Insomma a me pare obs

ai Tizi

e perloolt della pena

pecuniaria possa con noa prudente economia della medesima


fatdimeote ripararsi: e cbe un codice penale possa da cotesto

quello

genere

non

di

fece'

pena cavare un partito maggiore assai di


Il

codice Toscano.

204

(al

niiiiito

clic

vidi

por lunga sfagionc praticarsi nel

russato Ducato lucchese. Ivi


cese, che

prema

si

manlenne

regolatrice

codice penale

il

Man-

fino al 18-18 corno legge su-

(ielle

punizioni, portava

eare congiuntamente (art. 311

pena del carcere e quella

la

un ofdina-

proposilo io voglio ricorJaro

legge speciale di quella citt

ail ajipli-

ai ferimenti leggieri

della multa.

Ma nna

prescriveva

i."

che

r affilio del re^tro incaricato di esigere le malte


non tacesse atti contro il condannato finch non
aveva completamente espiata la pena del carcere
Z." che per il pagamento della mnlta si ficessero

col

condannato restituito alla libert composizioni

particolari,

ponendogli in rate mensili non solo

pagamento

delle multe,

spese.

La prima

ma ancora

il

sima, poich altrimenti le esecazion

il

rimborso delle

di quelle disposizioni

era ginstis-

fiscali

so^in-

te innanzi durante la carcerazione del condannato

avrebbero rendato la pena pecuniaria sensibile

pii

che a costo! alla innocente famglia. La eeconda


dispo^zione era poi eminentemente politica perch
la

pena pecuniaria divisa a

di

prolunga

fhizoni

sentimento della penalit incorsa ed

il

il

rammarico

aver delinquilo, anche oltre a quel tempo al qnale

non potrebbe estendersi senza esorbitanza la penalit corporale, ed oltre a qoel tempo in cui la penalit corporale pu forse esser venuta in dimenticanza. Una breve carcerazione irrogata per un
leggiero ferimento presto dimenticata dal male
inclinato, mentre al contrario una multa repartita

per piccole rate in guisa da costringere

a coDtinoare per

tre

il

colpevole

o quattro anni nel pagamento

mensile anche di tenne somma, prolunga in

Ini

della pena e ne
il timore. In tal gnisa mentre
pena pecuniaria riesce meno rovinosa

nella ^miglia la rimembranisa

ronde pi abitnale

da un

lato la

pei familiari del colpevole, s'ingagliardisce ed h pi

perenne

la efficacia morale.

. 1476.

h
Ilio

noppnrci

tacere una osservazione da


mia lunga pratica; la quale se moche i' oilio di un malvagio

voglio

fatta nella

stra !a dolorosa verit

non

ammansa

SI

ad

consiglio

nel carcere, pu per surviro di

provvedimenti, e mi ha portato

utili

spesse volte a moditarc

degh antichi veregiidi


volte

indennit
duta.

meco

stesso

sulla

utilit

Io ho trovato parecchia

(l)-

condannati pi dolenti del dovere pagare

all'

offeso, elio

bench

un dovere

di

io

non

della

pena su

io.

loro ca-

rappresentassi loro esser qnn"


ebbi

coscienza,

il

dolore

di

udirmi

impudentemente rispondere che avrebbero amato


iiiGL'lio ima pena piii severa pur di non dar niente
a colui: il quril latlo dar occasione ai pensatori
1

v/iKnm

11'

dello

cllcaL'i;i

11

ira: si

^j-ujiu'jiI')

pene in rapporto a

ili

pensare che

in

fiuanto alln liquidazione di indennit (2) dovute al

lento sia molto miglioro

il

metodo francese, che

commette immediatamente

al

sistema toscano

il

quale

si

le

tribunale criminale

competente a pronunziare la condanna; anzich

appaga di imporre

il

al

206
giudica criminale che pronunzi la

condanna
ferito,

pomposa formala
a favore del

nelle indennit di ragione

ed obbliga poi questo misero ad agonizzare

per Junga stagione nei laberinti di un giudizio


per

vile

la liquidazione dei danni, o

(come spesso

per non immergersi nelle spese di una

offerto,

Cosa manca

di

determinare

il

un

ci-

a contentarsi

vidi) di quel poco che a lui viene

cognizione

lite-

giudice criminale per

al

giusto valore del danno predotto da

maleflzio del quale tutte lo singole circostanze

lui esaminare e ponderare maturamente? Por qual motivo deve i>liiiiarsi incompe-

sonosi dovute da

tente al

meno

quel tribunale che romputniilo al

pi, e farsi luogo alla superfetazione di

un secondo

giudizio? Io non veggo cotesti motivi; solo mi semhra die

la

immediata pronunzia

al

fiibilc

di

somma determinata

ad indennit in

una condanna
riesca pi sen-

condannato, pi soddisEttcente per

l'

offeso,

e pi esemplare pel pubblico, senza detrimento della giustizia.

Fiicilmonle

(!)

ne aveste
quei

la

couJprfindcreblic i[iiando acielie

si

prava da

irrctragnbili

moDuiuctili

uon se

clie

popoli pei quali la compoiisionc rappresenlsTa

appo
1'

or-

dinaria penalil neli' omieidio, doresse easere lo stesso (ed

anzi con ragione maggiore) nel ferimento. FutvI un periodo


.nella Gloria del giure penale nel quale

numerose

visavano come primario scopo del uieilesimo


lenero

la

pace

fra

sarebbero indcbolilc
eline.

Quindi

le

membri
le forzo

^iiluriL'i

faida, dob

di

della

per

le

quelle

la

cauzione di pace cbe dicevasi

la

la

ciucilo di nian-

nozione, delia quale

si

discordie e gare mle-

non ravvisnvano

uimisl privala: quindi

pire

genli rav-

il

Urplicda o

in

giuramealo

Urphaida;

Digitized

by

Google

207
a[

Helodera de

quale a vederli

pag. 151, %. 14: quindi

per

al

fi.

a vedersi se

esemplo degli

lo

in

Tilosofl

(lei

lermia

qiieMi

come

della giustizia

cos'i

problema

altro delitlo

Inspirassero allo esemplo dato

la

Tmo a

gravilU

ilei

prublemii clic

punto nel

qiial

della utilit politica


1

rapporto

deve

tenersi

dellIU minori.

Que-

uno od

toccato aaltuariamenle ad ocoasione di

merilerebbe Qua contemplazione

grandi So-

editti del

si

conio della ricanciliasiane nel punire


sto

pubblicato dai

si

vroai, 0 9C plultoslo questi

iii<^diuiziu[ii

test

cbe non moetrastero avere olle-

antort microscopiche del piccoli co-

le

muni imitassero qui

forinuo

Lima

nel SUO libro eruditissimo che

cap. 7 vietalo al comizio comunale di ricever

supplicbe per delloqueoll

le

di

iloricbt dtt contado Laccheie trovo

titolo jfotizie

125

fpag.

judiit eetUtnariii

grande inDuMO cbe ebbero quesle

Val

di

Alessandro Carina

Prof.
Ila

Vicara

della

slalulo

il

lampi come altre volle bo notalo. Nello

paci' negli soorsl

senso pi

In

generate con richiamo al prioclpli del diritto pubblico universale, cbe

ne eiolelizzasse

la

soluzione sulla scorta della

storia, della OlosoBa, e della statistica.

diminuenle
elio

lo

Nel senso

di

semplice

indennizzo dato alla Tamiglia offesa pu dirsi

geoerslmenle

anche

valutasse dal senno del vecchi pratici

si

Vedasi

nell' omioldio.

Oldekops

conira CaTpzo-

viiua dee. 2, quaeit. 1.


(S) Trallaodosi di forile leggiero la

uoQ
pure

ammessa

fu
le

fra

danni rercUiblli

spesa di due medici


all' offteo,

come nep-

spese del legate adoperato nella denuncia. Provve-

dimento utilissimo per frenare

le

speculazioni di certi

danno ad intendere

Avvoesservi

agli oDesi

cati mercooli-,

bisogno

grande opera curialesca per fare c sostenere

della

quali

una querela, menlrc


uienle

all' ufficiale

di

sere accolto; e forse

pi genuina e

meno

il

doleiilc

od

suoi

polizia ^iiidlclaria
la

ricorrerlo

iliiullii-

sarebbe certo

denuncia pervcncbbc

alla

di

es-

giuslizla

ravvolta nelle romauzeeclie esagerazioni

Digilizedliy

Google

208
di ohi fa

suo pr del linrooolare

e magnificare

odii

gli

slemeDli del suo tuluro lucro, ccci land spesso

aaa essere complclnmeoic

laceri.

reccbi medICH io vidi spesso nella mia

tlnaniriL-L

Li

|)r.il]t:,n

di veadella degli oBesi da persoae ricclic;

quelli OBti
ii

Qn mezzo di

prolnDBamalo della malaKia: Corte Suprema di

Yieoas

deetiloae

nati di Tritile

gli

dolcnii a

poi di

p.i-

ussitc jh miiiin

come

talora in

speoulsziaiie per parte del mediai


eitwtTzIa io

3 decembre 1868: tasMtta dei Tribu-

anno

B, n. 10.

. 1477.

La

penaiit dolla lesiono devo natarLilmonto ri-

spondere

il

inipula;:ione

alla

([uantit ed

raoiiifioata

taso in

l'ui

successive

Ma

lesioni

nocivo, elio (qualora

tendo (a modo

marzo

di

iJiii

diverso tempo alla stessa od a


dii'si

quando Icdiverst

raggiungano un risanamento
si

ronlcmplasso in un

complessivo) muteroljbo caralti re


eseinpirt)

la

ni delitto,

modo

conver-

lesione leggiera in

gravo? Mi spiego. Tizio

lesione

la

che dovr dirsi

giudicabile sia convinto di

il

in

inferite

diverso persomi? Che dovr


e

secondo

grado del reato, o dui reati dei qnali

il

giudicabile risulta colpevole.

nel

lesioni

lia

ferito

Cajo ne!

cagiotiaiidogl: quindici giorni di malattia:

poi tornato a

gionandogli

nuovamente

altri

i''

ferirlo nel sctletnlii'e ca-

venti giorni di

malattia. Soito

il

rapporto delle respettivc durate ciascuno dei due

b leggiero. Se non vi ragione di unidue maleQzi a causa della unicit della

feriiienti

Hcare

proeresi criminosa,*]! caso tntto semplice;

si

ap-

plicano le dae penalit dei due ferimenti leggeri


sommandoli insieme come prescrive la regola det
cnranlo.

Ma

viene invece a conoscersi che quei dne

Digllized

liy

Coogic

200

reati si unificavano nella

genesi intenzionale; e

clie

per consegaenza costituivano un solo ferimento continuato, perch lesivi della

cedati da

nna

pena minacciata ad un

allora irrogarsi ]a

annientata dentro

litto

medesima legge

e pro-

sola determinazione criminosa. L'ovr

solo de-

snoi termini legati

e cos

leggiera trovandosi colpita dal carcere da

la lesione

otto giorni ad otto raesi (art.

329 lett e)

dna

fe-

rimenti in questione non potranno incontrare pena

che ecceda
al

gli otto

mesi, por

il

beoefluo che arreca

colpevole la minorante della continuazione. CiA

intnitivo

Io

tanto che sembra perfino non

potersi trovare ragione di dutntare.

Ma

pure

la ra-

gione di dubitare sorgerebbe, e gravissima, se prevalesse

mai

nella giari^rndenza la opinione di ai-

cani i qoali sono venttU .pensando che nei


Coniinuat

delitti

debbano sommare interne gl'importi


som-

dai divori danni per misurare la penalit sulla

ma
si

complessiva, quando nella specie criminosa che

prende

pena

esame

in

sia per essere infloente sulla

quantit del danno

la

immediato, come Io

di regola nel furto e nella lesione. Cotesta opinione

della

somma

dei

danni nei

voluta sostenere da taluno

insegnando che se
furti di

il

delitti

nell'

continuati

argomento

si

del furto,

antore di due

reo dichiarasi

hre novanta per ciascheduno, egli deve

tenuta che sia la continuazione fra

due

(ri-

furti)

condannarsi come colpevole


valore di lire
del furto,

mi

centottanta.

i^ir

di un solo furto del


Quando sar a parlare

debito di confutare (g. 2064) co-

testa dottrina che io credo erronea.

piaciuto accennarla
tale dottrina fosse

VoL.

II.

al

Ma

intanto

mi

presente luogo, perch se

vera e buona sarebbe necessit


14

Digilize by

CoOgle

logica subirne
delle

lesioni.

1'

anclie nella materia

aiipiicaziona

poich la legga dichiara grave

reritnento che cagion trenta giorni di malattia,


feri

C^o

il

olii

marzo costringeadoo ad infermare

nel

per giorni quindici e tornd a


inabilitandolo per

due

(nniflcate le

^omi

ferirlo nel

venti,

lesioni

settembre

dovrebbe dir che

nn

in

solo delitto conti-

naafo) b responsabile di nna lesione che ha cagionato all'offeso nna incapadt di trentacinqae giorni;

e cosi di una lesione ^Bive:


qnesto che la pena dei dae

lo

che porterebbe a

Mti

ridotti

ad ano sai dae

rebbe maggiore di quella che avrebbe colpito


fatti

d'

se

rimanevano dne.

Ma

ci

nessuno sogn mai

insegnare nella losioue, e questo sar a sao luogo

argomento per mostrare che neppm^ deve


furto. Basti

dirsi nel

per ora aver qui avvertito die la pratica

costante e non controversa dei nostri kibnnali apjdica la sola

dendo

pena della lesione leggiera, non eccemesi di carcere; n mai si sognata

gli otto

di applicare la
i

duo

pena

della lesione

grave sommando

periodi di malattia che dalle

due

lesioni fu-

rono cagionati.

CAPITOLO
I)e.lUl

IX.

coi quali si offende la pudicizia individuale.

. 1478.

D;i! ]!

iib'iii;..-

xji (!i,'J'i.\'iiiijuj

ma
tersi

Unul^.jiji'iiiali.' ilulla r;(L;ioiie


1;l

ina^sim;!,

di tulle lo Ijuone

fli';

di

punir

divuuciHlo Dor-

legislazioni criuiinali,

un peccato ptmire come

reato, tranne

non po-

quando

si

uua

estrinsechi in

Ics^ioiic

brattissimo la incontinenza,

derebbero
la

E peccato

del ilii-ido.

ma

legislatori trascen-

poteri clic loro spettano se punissero

incontinenza soltanto perch incontinenza, senza

on

cercare a tal aopo la risnitante di

diritto vio-

lato. Perci dicemmo sopra (g. 1370) non potersi


mantenere oggid nella scienza nna classe speciale

carne,

intitolata ai delitti dt

qnei

delitti

di aicnno;

none

soli

Tatti

Ora

doversi dichiarare
diritto

il

il

ca-

150> secondo la diversit del di-

la impudicizia

deli' individio sni

pa

violare

il

diritto

qmndi la sene
contro la pudiciMa tntviduale,

quale

presente dei reati


alla

ma

impndici che ledono

e questi doversi classare, giasta

stabilito (S.

ritto violato.

qaale non possono

si

esercita:

riferirsi

che

soli titoli di

stupro, violenza carnale, e oltraaato violento al pa-

Tranne questi

dore.

tre titoli c^e

ibrmano

la par-

tizione del presente capitolo, la oggettivit giandica

non pa cercarsi nei

della incontinenza

persona sulla
trove: c

reato

stessa

su

ijos^suniii

sima
alia

nasco

ciic

irovandosL

cui
.'(.nza

in

ii

mentre

incontinenza

si

persona

esercita} non e

contraaizione ravvisare nella

filiamo maierialmente serve

ni

della

in qucsii tre ti-

diritto leso nella

il

mede-

sno corpo

essenza ai lat(o) che un sogo'etto passivo aei

iiialeUzio.

in

diritti

(inalo si esercita. Bisffgna cercarla al-

CHI

(la

toli di

akn

mai un

fain

1111

a co

soiriretla attivo o

impudici
!

condelmriuente:

pu essere leso

il

delh

lamiglia, auriij;;isvn un uiiiiio <iio ajiiiunio

sno oggetto

la laniisiia. l'ercio

che alia classe dei

uintto

n q anto

delitti

notammo

contro

I'

lia

per

imi)

ordine delle fa-

ai2
miglie dovevano fkr capo

na

adulterio e ]a biga-

1'

e probleinaticamente

(t),

I'

incesio. Carattere

qaesta seconda classe di reati

distintivo di

ai

h quel-

soggetto pasvo del reato

ne sia contemporaneamente soggetto attivo e condelinqnente : e


lo

che

il

d vero

in tatti

casi tranne qnelli nei qnali la

violenia o vera o

pr^anta

eone ancora dei

diritti

qnali casi

con^lesso; ledendosi con nn solo atto (a

esempio

nell'

nna

le-

del sog^tto passivo: nei


assame il carattere di delitto

maleflzio

il

fccia sorgere

adulterio violerUo

dnale della donna sabagitata e

il

il

modo

di

diritto indivi-

diritto di famiglia

pertinente al marito.

(1)

gcoeralmeatc da
Tra g* isti tu listi

il

lutti

<tei

partili

elio

pre9cnle capilolo)
noet'iuo.

&d

In oib

La ragione

inipuJIci,

Calli

si

moderni cr imi oa listi.

ti

principio

b proclamaUi

da alcuni

cooleinporanel (per esemplo dall' acutlssliuo

voi, 3, pag.

56)

principio stesso doveva

classi. Sin

delerminnnle

ronilamcDlalQ

ideii

Qiiesla

della impulabilil polIKca

Pessini

si

si

veduto

lo sTolgloiealo

svolgimcnLo noa

l.ilc

sono

reterili

mi permollo

litoli

che

rioni ina memo delle

ricevere ne]

finsi

di

portalo alla

rnli, e di /[-

di diasenlire.

del disEenD scaiurisce dalla oeceEelib di di-

fitinguere nel raalo clb che forma aca'dtntale, da ci che


sua conilKt'one etttnxhle e eostante. Quando una data
forma pub concorrere ed snobs non concorrere Bensa che
perci II maleflzio cambi di nomo o di cime, codesta Torma
non pu esser nini qiiclln cIil- un iitdii int-loilo nssuma come

delerniinanle

Il

rullo

l.i

pui

no/iuiii;

essere

rie]

hlnln

ru- rmcio ileleriiiinanln

elTcllivaiiicnlc

susseguilo

dall' allo

Impudico, e pub uoo eisera. Mei primo caso sar violalo

Digilizet

by

Go(

nulla ilonna
i\

rapila

sih

ilIrlKo

il

lil/erl

dlrltli,

ninyiilil iildniiiui-tc, e

della

illrillo

pertonoJe. Se

per suo ncci'Esarlo coDteoDlo

la

della

dlriio

nlto avesse

litolo di

il

ambedue

violsioQe di

polrcbbe essere lodiffercDle che

classe dei

lo

questi

rirerisse alla

si

moralit indioldaaU, oppure

alla

classe del dlrlllo della Kbtrf pertonale,- e la qnetlioiie di

dovrebbe

colioosnieato

Ma ooa

della prevalenza.

rollo. Suo

di

dicizia.

cos.

noia

la

Ln violazione della pudi-

non neppure (come

coiilcuuio

la

lo fosse,

il

Qne

neppure

te

rapita,

la

parole, perch

manlcDoero
di

lei

Ulto perfello

gli

l'Impudico

clic

corno delitto di

a;:o;;n.iva

maraUl individuale, quando questo


nomamenle
mentare

lesa?

non
del

vi

,>

elle

fine sul

il

lede

si

possesso di

il

reali

ohe violano

del melefizio nuche

tnso

di

come mezzo,
im'

L.ssolnl.i

mezzo che possa

Questo non mi pare che

risulti

diritti

piirlicoluri,

pome

eo^l^iu!.'

con

mezzo.

i'

attacco

moralif indiBiduale setoplloemenle tenlato, e


libert perdonale oomptelamenle consumalo.

Snoh

gli

elli

la

al

alla

la moralltb Iadivlduale

line,

j.rtvalenM

(iclerminare

rispello

dal confronto tra

olla

tentato remotissimo

me-

siala

quando non

l'altro

e
e

autorii^zare

classe con rii'pDlIo ai fue aozicli

suo rapporto con

il

la

pub essere

tnaleflxlo

nioralil iadivlduale sia

Ha quando concorrono due

quali l'uno

ri-

oltrag-

involarono

fine b circostanza da valutarsi per au-

Il

la qaaotil polilics

sia conseguito.

dei

la

stata
la

Come pu dunque

ratto.

delitto di ralto reTorlrsI alla classe del

consamato senia che

diritto

sua moralit

la

scherani cito

soltanto usarono violenza contro

rlspelIo> c

libert;

ua

di ledere

effettioit della lestaue di quel dl-

Pub una donzella essere

manere iDcODlamioala. Fu aoche non essere


giala

teorica

fine di ledere codesta iudiviiluale pu-

il

Ha quando pure

non eslriaseea subilo


rlllo.

necessario

pl abbasso dir]

secondo

risolversi

Il

I*

attaoco

rallo nel

aon b ebe un

at-

speciali di esecuzione del

il

ratio nella

Cbe se
e

classo dei delllli coniro la libarli

sua volta

Alla

poi

vitilenza carnale; pcrdi


col

mezzo

titolo

11

cizia

energia

in

di

violenze ioferite;

dall' attacco alla

pudi-

mente sanzionato da

tulle le

della

moderoe

.ill^i

il

scienza universal-

Ionio

per fine

il

di'

per fine di matrimonio. Dopo cib non emcbe si perelsteste a voler classare il ralla

nella serie de! delllli

contro

il

pudore individuale: poicb

ratto k ratto nuche dove non concorre


in^i

ovIiIi^m/i

281/ rispon-

(iirt.

legislazioni, ravvisa

commessa

resto di raffo nell' abduzione

brava possibile

malerizi.

coiiihic^i

codice penale Toscana

Il

questo allo iosegnamenlo

libidine, quanto

il

riceve lacronuinto

della

sempre determinalo

sali

11-

come aumen-

Individuale, pereb sar esaurito tatto quanto ticoe alla

Una ultima osservazione parm


mio pensiero.

dico

assumer

violenza tsnlo pu eser-

la

naturale, ta quale

ioaggiore

essenza di fallo di questo ordine

dendo

se

rallo

il

rapimento, quanto con alino mezzo.

del

ragione della

ra*

allora

violenza carnale potr considerarsi

nella sua quanlil

tato
io

personale.

untvertale,

fino sia raggiunlo o 1 pudicizia della

il

condizioni di una forma accidenlale nel

lolo di

titolo di

diritto

lesione di un diritto parlieotare, agirei di-

le

cilarsi
11

no

nel fine stesse la lesione di

mesto la
Ove

nel

versamcnle.

donna ctTctlIvaaiGnls coniami nata,

solt.inta

line

il

del

niatrinionlo,

il

fine di libi-

non pu6 dlscono-

solo scopo di coslrliigerla alle nozze per acquistarne le de-

siderate rlcobezze.

monio

la

Ed

allora

plb sconcia idea

-,

o bisogna Tormarsi del matri-

o bisogna concordare obe

11

ratto

pu oElKtere come dritto copipleto nella sua specie senza


nessun oltraggio
nel ratto

l'

allo pudicizia.

Ed

lo

entra In uo maleOzIo
abile

oib ai TOlle rispondere

oltraggio al pudore se non

tro pattibile.

replico

mai a delorminare

la classe.

cbe

easenziate peral-

che una olreosianza

come mera

poitibilil

la

quale

non pu essere

Ci che di essenza

al

Digilizet

by

GoOgle

215
rolto la violazione dclli libert pcrsoDalc

fendD priinannmcnto e per iiecesse con

reaUento;

oOcDcle

si

Ha non

moDla.

doazellB per presenlarla

sono

Il

Inlende

il

ot-

doiiaa

meaa

litote

ii

via Ih

e brla sua sposa, debba

all' aliare

lei pudicixia.

mio dissenlirc

le ra};ioni del

ordina

in

Uaocinio (conlaroie dimoslrcrb) pu

complelo anche quando slavi

lazloni si

i;ualc si

la

del rsllo ad inviso mairi-

un reale contro la di

sensibili

Piii

mezzo

polrb idbI persuadermi cbe cbi

dirsi BDtore di

al lenocinio.

lo abiliirro la

poi secondariamonle iolcndendo co-

stringere cotesla donna col

esistere

pieno e libero consenso delle

uzium: di minori, sarebbe

di ciirt

esaUissimo collocaro questo reato nella classe dei dcllUi con-

maralil indieidualr^ perchb

tro la

inaleflzio

leso,
lui

la

essenza di fatto dal

sarebbe nella eorruxioru del nilDOre, e cosi

oggettivila

si

pliamo
einio

il

lenoainio

come

non aessa por

sua

l'app.nrenlc consenso di

II

iM:

mio

per s stante

11

congl ungi menlo della

lenocinio l'atto del marito cbe

fallo

uui

colih'

[iii<-

i.ivo.o/ [uiui iu-

sodo aa pi largo punio

delitto di

Cbe procaccia

la

troverebbe nel diritto del minore cbe vcnop

la cui leiiane

stante la sua Incapacll a conEentlre.

strerb, a Dio piacendo, nel seguita del

ih

iMa

isKi.

h im-

i:

lu^nuteEij^ul.i

prosiiiiii.i cui lil>trLiiii>:

facilita gli

accopplamejiii

della moglie col drudo. Tale essendo per noi la nozione del

lenocinio, egli b evidente ohe


litto

perfetto nella sua specie,

il

medesimo

esiste

come

rcEito clic

ha

la

come

sna osgettivit eoitante in un diruto

fersali:,nc\ diritto che

banoo

de-

benobb nessuna moralit in-

dividuale sia siala attaccala 0 Garrotta. Esiste dunque

tutti

Htii-

cousocIdU alla conser-

vazone della pubblica morale. Procedendo diversamente,

lemeinio dovrebbe comparirci innanzi per quattro

prima quando
pi grave di
lenocinlo

pub

volte.

il

La

eslrlnsecnsse in un aiuto prestato allo stu-

si

pratore violeolo

e qni

il

lenocinio scomparisce nella forma

partecipazione alta
esistere

violenza carnale:

anche dove violenza non

tu.

ma

il

La secon-

Digilized by

Googic

volta

lia

coni pur irebbe!

(^i

rapllare della doazeita


i'

innanzi

ma

[allo i chi

nel

aiul

qui di nuovo scomparisce

addebito di parteolpazlons al ratto

Uncinio

11

che coadiuv
iicir

adulterio

]*

falla dello ealraoco,

ma

n violenza,
avete

all'

adulterio; e rapporto al

non polendo Usurare sono qucslo

universale

ds

il

propi^'a

perch tur-

lilolo,

pu essere ancbo dove non

lewiciiiio

ratto, os adulterio.

sede sua

la

nella

Dunque

11

{nocinM deve

quarta eonSguraxIODe,

quale osafanle, e sorge dalla contradlzionc tra


UQversale. Collocnndo coli

diritto

li

sede a
le

lui attribuita

ed

viilcnzii
elle

lina

Tiii^iira

la

e
in

ossonzinli o coslanii,

pi gravn

di

quando per

tali

pcnalil speciale,

per

calcolo dei deiilli cuiiijilessi. Aiiro

il

fallo,

i[

lenocimo come

il

dal suol carallcr

forme accidentali potranno aggravarlo,

forme ne sorga

ci

o del marito

e qui rapporto al terzo soomparirii

nddebilo di partecipazione

iii:irilo

il

oelESisle

aae\ doTo non fa n violenza ai nllo. Una tersa volta


comparirebbe laaauKl nel

noi

una circostanza debba nQuire sulla peaalil di no ma-

leSzIo, altro

6 ebe debba assumersi immo

erileria essenziale

determloatore delta sua cUsse. Queste cose bo volalo io parto


ripetere

ed

in

parte aggiungere per dare ragione del

metodo. Mi piace pure


tenza cbe

la

dclerminazioao della classo nei singoli

non soltanto questione

di

Tali questioni reUuiscono

-siilli'

do comandale

care

il

di questa verit.

le

11

ric'ilu/iutii

metodo

lu^iclie.

problemi. Eccovi
legislatore

lenoeinio nella classe del

iuiiividttalej se

pure
SI

lecnoloi;ia o di

niaializi

didaltico.

ehe essen-

dal colIocamcEilo del lilolo, li^^icollO vitali nelle

sotazlonl dei pi interessatili

esemplo

mio

questo luogo di ricordare T avver-

non vuole essere

consegueate di

che ogni qualvolta

un

accetti

contro

delitti

Illogico

late cotloiumeiilo
la

cbe

la

uilcrioro
di

collo-

maralSt

bisogna cbe accetti


delle quali la

prima

moralit individuate non ala n attac-

cala

nb

Ibciliti
Il

lenocinio rimarr un fallo lenza oggellivil

ii

e ooo ari ptllicsmeale impuiabilc. Cos

fjluridIcB

che
eile

congressi iru

marito o

II

Ja

nrosniuia o

vollero giuogere a

puulo dallo

11

leoono

libcrliQO, fosse all-

il

padre della praslUuia, com menerebbe una

ma non

immorallia,

un ucuiio

Tale

iiimii>iio.

insvitabiic a cui conti

con^^egiicn?

l.i

L-oloru

die

ineoniiiicmmiio

[ip-

a- l..noinlc

slabilire quella

premessa. Tali sono

nesso logico dei principii, iMiocoe

i^Tctii di^l

t^'i

voglia riconoiuere Del

si

giuro penale una scienza, auzicbi un prestigioso empirismo.

g. 1479.

Finalmeute possono esstere dei


nenza,

qnaji

casi d' inconti-

non abbiano per essenza loro

gettivit giurdica

ak del

ma

ogche

diritto d famiglia d

un terzo individuo detenninato che


versale ravvisato in tutti

la

diritto dell' individuo

ne fn soggetto passivo, nt nel


diante l'atto impndico;

offenda

si

nn

bens in

me-

diritto uni-

consociati ai quali inte-

ressa che la morate pubblica sia rispettata. Di qui


ia necessitA di riferire all'

ordino

cinio, e oUrafjfji
riiento fjueili

ili

loro punihilif

dolll sociali

ilei

questi ultimi casi, poi quali sorge-

titolo di leno-

il

pubblico al pudore; o ipototica-

fornicaziom e

quando

d' incesio,

il

la

divenga legittima per ragione dello

scandalo. F.d anche iu questa ultima serio

ricorre

l'enomeno giuridico die divenga partecipe della

responsabilit penale
soi^getto

passivo

cveutnalinunto

il

non

dell'

solo

atto

il

individuo che fu

impudico

tur/o, del quale

violato. Cos la eom[)ressione

bera ha

l'

il

ma

diritto

violenta

suo unico oggetto nel

ili

anche
sarebbe

donna

l-

diritto alla conser-

vazione della propria pudiczia nella donna com-


pressa.

La

218

violazione dei diritti del padre di

che eventaala, e perci non pu


caratteristica

na

deflairs la classe.

scr\'ii-c

Ma

litto

diviene complesso, percb oltre

viduale della donna s viola


del marito.
delitto

Laddove se

toma ad

il

senziente.

Rimane

1'

Se

poi

de-

il

del

padre o

consenziente

fii

il

perch sparisce la

serrglice,

violazione del diritto individnale della

essere sempre punito

nota

ili

diritto indi-

il

diritto

donna

la

essere

non

lei

qu.niJo la don-

violentata sia figlia minore o conjagata,

donna con-

adnlterio semplice che deve

meno

dell'

adaltero violento.

r adnlterio violento si consomi in laogo pobnnovo il reato amgilesso per triplice

blico sorge di

lesione di diritti: lesione del diritto individnale della

donna: lesione del dintto particolare


lesione del diritto aniversale di tntti
la pubblicit della offesa al

la

donna compressa, ne

lato concorre

Ma

a costruire

se invece

la

del

marito:

consociati, per

costume. In tale ipotesi

manto

il

essere corresponsabili, perche

il

di lei

possono

diritto in loro vio-

la oggettivit del malefizio.

donna nella

fatta ipotesi fu con-

senziente, sparisce dalla oggettivit del reato


ritto individuale di lei

delitto

il

il

di-

rimane complesso

perch nella sua oggettivit giundica rimane

la le-

sione del diritto particolare del manto, e del diritio

universale dei consociati.

Ma

poicli

il

diritto

indi-

vidualo della donna spanto dalla oscottivita giuridica del reato, questa

non

fa pui ia figura di

ziente nel medesimo. bcnclKi ne

pi

Ch

senziente
il

all'

aduttcno consumato

pa-

nin.inci soffietto
1

11
in

luogo pubblico,

malefizio torna ad essere semplice.

Non

vi

pi

Digrlized

byCiM

la lesione del dirillo

sparisco
lesione

(itolo

il

del

sparisce

(lcll;i

fatto sorgere

cit del laogo

non

vi pi

consenti; e

Vi rimane

di adulterio.

aaiversale: questo violato

perch la connivenza del marito


e

titolo di lenocinlo;

il

ha

consenti; c

pcrclii

carnale:

marito, perch

del

criminoso

sotto doppia forma,

ha

dmiua,

violuiiK.'i

ili

diritlo
titolo

il

la lesione del diritto

sorgere

fitto

ai pudore pubblico.

Ma

il

la pubbli-

oltraggio

titolo di

m nnico

essendosi leso

ritto, Il

m^eflzo non complasso.

quale

adattano due

eitiio,

nel Qaale b autore principale

titoli distinti

un
;

di-

reato al

qnello di leao-

il

marito e par-

tecipante la coppia impndica, e qnello di oliraggio

pubblico al pudore nel qaala


aatori principali.
in

un unico

Fra

tarsi

che un

solo. Il

cui

il

titolo solo,

marito

come autore

ma uno

pubblico e
lenocinlo.

,'iav;t

^Ir:i\^^

titolo

il

lilolo

ili

di

autore

[,i'n:i

<-:\

dcl'

di
di

oltraggio

coniiilice noi

olIra.iiL^io pujlilico al

la

lonocinio.

come autori
com complici

punibili

dell'

l-'ll.

dore quello cbe determiner


ht di costoro.

cotesta

della seconda, la penalit

se la pena
]ini

in

concorso. Se la prima forma incon-

avr;'t

dovuta dovr cercarsi noi

due impudici saranno

uno

e come complice di

se anche

oltraggio al pubblico pndoro, e


lenocinlo.

potr ohiet-

diritto leso

dei partecipi) sar pn-

di lenocinlo,

tra castigo pi severo


lui

Ma non
il

oltraggio pubblico al pudore

'forma egli

concorrenti

titoli

pi grave per obiettarlo


deve.

perch

die in questa ipotesi non pi pa-

ziente del malctlzo,


nibile

due

questi

dovr scegliere nella determi-

Eatto si

nazione della penalit


respettivamente

due impadi sono

pu-

misura della pena-

280
.

Ed

M80.

ecco una citeriore riprova di qnella verilA che

ad altre occationi ho costantenicnto propugnato.


Voglio dire che

l'

assorta regola della indiKiuit

ana idea

del ttolo

die

diafina Del giare pcualc,

non pa avere nessana realt nella pratica. 11 bisogno della gQsltia esige die il fatto di ciascuno dei
partecipanti

definisca secondo la speciale flgnra

si

emergente dal rapporto

il litto

le^ violata, perch a ciascun delinquente

sao e la
8'

di contradizione tra

irroghi la punizione che propornonata alla im-

portanza del diritto leso dal sao &tto indivdnale.

Laonde
tra

una

nelle varie comhinaEioni potendo sorgere

il iitto

di

ano dei parteci e il flitto dell' altro


forma che incontri nella legge prov-

diversit d

vedimenti diversi, evidente che

l'

asserto precetto

( precetto che non emana


da nessana necessit ontologica ) ha contro di s
una necessU giuridica, che lo rende Ealso, artifi-

della itu^)idtiit del titolo

cioso,

ed inaccettabile.

T 0

'

I.

Stupro.
. 1481.

parola

mo

con

si

iini

.^ih'jirr)

stette

(1)

trovasi adoperala spessissi-

fica/ioni sostanzialmente diverse. In

senso figuralo,
ti,

clie si preferi dagli oratori e dai

un

poe-

ad esprimere qaalsisia tnrpitadine. Nel

lin-

Digilized by

Googic

giiaggio giuridico olibc f.ilvolln un sonso iatissirtm,


e stette ad esprimer

e cosi comprese

verb. signif.
g. S.
il

qiialiiiii^in;

conculiito vcnereu,

l'ailultcno;

eziaticlio

Voot

IOI,ff.(r

/.

in pnndect. lib. 4S, Ut.

.o,

Finalmente venne a restringersi ad esprimere

coacnbito con persona libera di onesta vita: ed

questo il senso che pi gcnoralmente si attribuisce a qaesta parola: quantunqae non sia mancato
chi prendendola in senso Btrettissmo l'abbia appli-

cata ai caso di deSorazone di Tergine.


pift

esatti vollero

distinto

Da questo mo-

antagonismo delle scuole, e

delle legis-

lazioni circa la punibilit dello stupro semplice

vedremo

tra poco

primo soltanto

il

col dove concorreva la deflorazione.


tivo e dall'

Laonde

stupro in stupro pro-

pria, e stnpro improprio, ravvisando

nacque una

(che

infinita difformit

nelle definizioni ctie dello stupro troviamo nei diversi scrittori di cose criminali. Di qui pure

nacque-

ro le ricerche e questioni senza ntimero nelle quali


si

difi^isero

specialmente

quisito ed ai segni

da parte

gli antichi

alla storia,

definiremo

lo

intorno al re-

deflorazione.

della

simili flnltuanze,

Noi

lasciate

che ormai appartengono

stnpro

come

delitto

secon-

do quei caratteri cosi positivi come negativi che


circoscrivono la sua essenza di fatto nello stato attuale della scienza, e secondo le dottrine e sanzioni

che hanno prevalso oggid.

(1) BiBiiocBjifi*

cap. 283,

II.

II

Damhoader

De

Amoeao

Anseio

pracliea

3, .4

Cabli

de iMivtit eap. 121, 132

lo

rerum cn'rnmnfi'umcnp. 03
ZufCiarlino con-

tio irnlUutionei eriminalei tib., ta.%7


iroe. 174

Cooclolo

reialulioaes, oerbo

Huprum,

rt-

S2S
et

*d(.

Raynaldo

Sanz

Cara

'hiip.

5,

jiraclica cnusnriim crimintilium

la iiistilulioiiuiii

iN

;iuj.

3, tup.

l>

s 1

rriiiiiiiiliiim

(.(. re

lio.-^i

piii/.

cap. 31

lib. 1, g. a,

iieirpafiViiniie

G
Ludewig

0 r i)Ajei t(. ssii;. ois. 1 61

pacna tlupri, Vitlemberga 1781

li (Je

Maltbeu
205

lom. 2, cap. 23, . 1

Iraclaliis de re criminali, conlrov. 52, ci seqq.

Carario

I-"

<ii'-

tirtalionei ttUela voi. S, ditierlatio 8, diff'erenlia lurii

Romani
lue

Germanici in tiapro lub motrimonii spe. Ila-

et

173i)

Boehmer Georg

rxcrc.'i'

Balser de

Filangieri
Paololl
(iJ.

Crenian

uri. 2, cap.

de jure

t'o/.

3,

slupri, t'.icua 1750

poeita

scienza detta Icijislaziuiie

lib. a, ciip. TiO

ins([fMliones Ibcoricnpraetinr

u s r/ccla jiini

i-i-iiniiiih-x

criiiii>i.'!i

Ala foro CTmiw,l,

Uh.

(i,

T,\<), l,:',.'<,

puf/

i;l.7,ii:<y

[)!

Putluaan elementa Jtiris eriminalis Uh. 1, cap. 40,


et ttqq.
Leyse r medit. adpaudecl. spec. BSl, G82, 51(3
Torri de crimine stupri
Enga u ittmenta -167

li

ad
K

ttar obterKotionet ad Lct/ierumont. 6, fasc.,piig. AS

me

0 c

11

Moisicr

erimimlia

ri crintiaali

et

principia j'iris criminnlis

2G

liti.

pars

18 ~~

delle
Ulti

3,

III.

Tllo

criniinatc

5, n.

IIW

lib.

diritto penale pag.

11

11

1:

kj

[ji [i] i-

elemenla ju-

inslita-

dei

dMlt

l'esslna trattalo di pena-

Aral>li> principii

2, patj. SU'J

iM

H-UI

Ursaya
S2 Carraigoani
Sohroator reper-

Conloli

verbo ttuprum

pene voi. 2, pag. 117


xperialc pag. H7

'liTi

Kcnazzi

2, cap. 1

elemtnta juri criminalii %.


tor. confettai,

^.

10, ^. 10

IH.

l'Oygl elemciila jiirispriiUrn-

S, pag.

voi.

tib. .

tione eriminales

criiiii'ii'li.i

Lusitani

jiii is

rapiod. oOs. J19


liae

juris

Iilslil\iliones

lilsliliiliaiies

e tegg.

ilei diril'

PucDooi

pe-

saggio di

lij

(lurmispo lo slqiro

carnale

/a connxi'.'iza

seduzione

di (lomui Ubera c onesta, fircccdula da

nera o presunta, e non acr.oriijwtgnata da l'iolenza.

Questa
sirao elio
Infatti

non ilesiuna

dofiiiizione

ma

senso stretlissimo,

ho notato
usando

ncpiuiiv

lo

stupro nel suo

iiul

'juso lai-gliis-

di sopra.

formula conoscenza, carnale vie-

!a

ne a mostrarsi che

alla

essenza di fatto di questo

reato non necessaria la deflorassione materiale.

La

deflorazione pu essere circostanza che concor-

rendo aumenti

la

consegaentementc

quantit naturale dello stupro, e

sna quantit

la

Ma

politica.

essa pnr manchi pu sempre aversi

lo

dove

stupro com-

pleto sella sua essenza di flto.

La essenza

di ftte d questo maleflzo si designa

con la formnia conoscmza canute elminativa del


lato

dell' animo, il quale da un


pu essersi malvagiamente procacciato senza

che

si

semplice pervertimento

esanriecano

termini del malefizio

e dal'

r altro Iato pn anche preesistwe senza che perci


il

malefizio

medesimo scomparisca. Ma

la

contami-

nazione del corpo bisogna che sia consamata mediante la congiunzione venerea; qnesta distingue
Io

stapro dalle mollizie

al

podere.

stapro

si

La

alla

del

(1)

e dal semplice oltraggio

descrizione della essenza di ftte dello

completa poi con

onesta, e seduzione.

La

le

due formule /ler^ona

onest della persona tiene

al momento che
medesimo bon estremo necessario la deflora3 codesto elemento (che spingeva i processi

essenza di fatto del malellzio

zione,

eli

questo genero in tante lubriclio o spesso infrut-

tnnse investigazioni) dovette sostituirsi l'elemento

onest della donna, acci non

dcn

con

la

&a

la idea si

formula preceduta da seduzione

vera o presunta, per


distinzione

confondesse

si

stupro la semplice fornicazione.

lo

completa merc

qnala viene a costUairsi la

la'

che sta come fatto non

lo stupro

mpntabile politicamente e

lo

stnpro che deve ele-

var^ al grado di deUtlo; come mostreremo tra poco, qaando saremo a dire della seduzione, e dei
suoi diver caratteri.

Le dae formale Ub&-a, e non acconqiagmta da


violenza sono eliminative in quanto circoscrivono
la nozione del definito

ma diversi.
l'

Per

la

adulterio, che

escludendone casi analoghi

prima distingnesi

un

qn la parola libera

si

bene

si

per la sua

intende che

nsa in contraposto di contu-

gota e non in contraposto

conda

stupr dal-

lo

delitto sui generis

speciale oggettivit; giacch

di

semi

(2).

Con

ma

ia

titolo

spe-

natia quale sta incluso io stupro violento j


nella

moderna scienza

ciale clic

ha

lenti, e la

nea

la se-

distngue Io stupro dalla violenza carnale ;

della

la

si

considera

sua essenza di

come

fatto negli atti vio-

sua oggettivit nella violazione simnltae della libert. Tattoci

castit,

verrit

meglio a chiarirsi tra poco.

(!)

dello
la

Questo eye intendersi come cos laute nella deflnzioae


sliipro

vera

Icgislalorl

moUizie

leniiilicc

il

copula. Ila nello

meno

canili

quale duo pu csislcro ma< senza


aliijiro

rioieiUn hanno lalvoltn

uoinpraso liiUislinlamcnLe anche

oiolenle. Ci

avvenuto anclie

ni

le

mere

codice Sardo, per

qunolo fu insegnato dalla Corte di Appello di Ptrmo con due

19 maggio IS65, o 0 novembre 186B. Ma que-

giudicali del

uni

sta

inpsalk'zi,!

oella

liciire

pu-n.i la

ccrl^imcnlu una inHufllii:i.

semplice molllzia violenla e

Perclir''

vera cor-

la

cbe presentaDO materlallli e danni Immeu)-

roziaiie fisica,

inenlB diversi.
(9)

romani che cOD9ldersTBna

nevano come

aervi

come cose qod


quale

delillo lo stupro dell' ancella, col

droae ialendevasi cbe usasse della cosa sua. Abolita

vU dovelio naturalmeale perla prevalenza

-<j|.i

<)iK'~i.i

M^>l;^r;iiio

tepii-

II

la scr-

del priaciplo di

prochimEilo da les Cristo, aversi riguardo alla

ui;uagliniizn

ibnna,

kU-\\,

non

intrusero negli

c]i>

al natali,

si aiuti locali

condizione.

alla

delle disposizioni

pariicolari rcpugnanli a lale principio. Cos nello statuto flo-

f rubrica

reatino

3)
cotumet

zione non poteva

oonostanlc ne

dichlaravasi esante da pena

t\iS, lib.

stupro della serva

durare

padrone.

dal

ndl' aolica pralica loscana

ri^iill

in

codcsia Ipottsl dovesse miiionirsi

le

osservaiiie

meli

pena

dell,!

lo

slu|iro cOMiiuesso

quinio

dtil.i

pi-Ha

lib. 0,

(("(.

piMj. li.

cedere

il

:i|

lj piglia

loscane eubluni.irono

liiucliciiili

.-e

lr;ilt;iv.'LSj
51,1

lIi

>iill.i

.-fiv.i

anclic iiulIj

eli

onest

la violata

il

debbo nvverlirc
v.i

l'

cella

nostra,

hvw

Infalli

di

la

au-

minorata potenza della diresa pri-

la

di

quando
della

si

raL;ionl
traili

polilka

clic eliverso

era

il

di

il

romani negavano

caso della

per aptiravarc

anziclif'

uno stupro che esau-

liiipulabilitE.

Qni per ^llrd

principio dal quale iiiove-

r amico delinlo rum. ino, diierso quello dal qualo

pratica

l'aulelli

dovclle

abuso

Sducia dei geoltor, obe conseBOaroao la

serva, copia
delillo,

risca le condizioni

ctii!

seiri:, e col M)li>

vpjova;

iiiasi-i[i:a

dunque, quando vcramcolc ricorra

della

minorare

redola

puniiti coEi

luogo alla regola dlLimcIrulmenlt: opposta.

Anclulla al padrone; e
vala. Vi

la

oidiuarin. L.iuiidi'

domesilcil della lemmiua aggiunge al delitto


lorit,

la

SIOiiib disposi-

Taccia alla crescente civilt. Ci

in'

1'

moveva

la

azione di Stupro all'an-

perch se commessa dal padrone era un uso della cosa

VoL.

II.

15

slupro

iicilo

serve, proceaeUero

delle

a]\a

presanziona

di

mluoro ooesl ID ootesla alaste di donae; e sccedaodo l'esagerala dotlrina del

Bassio fde

cerla guisa imilossi

II

tra disposizione

dei

eottit

damnalo

Ile donno oserccnii

osteria-, disposizione

vcniic

sole

limilala

l.udrone
I.

delle

allo

Uiberne

Cod. Thtod.

Ofjgiui, peroli

la

>ul

spesso
della

21. C.

trovano

de adafl.

le

la

come

dottori elle

le

signoria
lo

possono Irovargi e troppo

Hessaliae nei palagi dorati. La disonest

risullare

da uoa prova di

Catto:

pub simile

di congetture, e fra lall

con-

pu anello uarsi dai giudice un qualclie valore


altro

congettura, auro

IJrosupzione. Stimo perlanlu


i

che da Cosianiioo

Ifi. J\il.

argomcalo penale. Possono Irovarni

nelle condizioni pi ableUe;

SI

donna deve

condizione della rcmmina.


Miiuli

ad

io

al-

l'

hii. .hd. de

prova costruirsi ancbe per via


IteUure

38)

azione di sinpro

osicnn. escludendone

serve ui

i'

scienza mai voieniieri ammeiie

delle presunzloDl nell'

husaone

n.

conceito dai quaie si intonoaTa

romani che cenava

non ammisero

ciie

ujii coi

una

olio

le

crcoslanz.-i

^iccordi

la

fat'ZLi

si

di

turale eiiuiUi

alla

ilistinzione fra lo stupro dell'

an-

cella e lo stupro di altra letumiDa di condizione piii atjiata:

Nevio in jia lubeeeiut bb. 4, (it. 6, n. 8


Henokenio duitrt. teltel. ditp. 3, cap. 3, th.

Oiovi intanto

awerUre che per

qai notate viene a spiegarsi

il

le

Ludero

0.

divergenze fin

perch

gli scrittori

dBseatano circa lo essere questo reato va delitto


di fiato

permanente, o nn

te (1). Coloro

che

si

delitto di folto

transeun-

tarmarono a contemplare la

DiglUzed by

Cootjlc

227
deflorazione, o

il

resnltato della graTidania lo dis-

sero delitto di fatto permanente. Coloro invece che

avvertirono potere esistere

grado

mancanza

la

dissero delitto

sultali, lo

il

delitto di stupro

mal-

entrambo qnei materiali re-

di

transeunte, nel

di fatto

quale quelle due ' permanenze non erano cbe nna


accidentalit.

Questa dottrina pi conforme al-

an punto di
Ma 6 ben vero per cbe in pradove manchi la costatazione cos della defloracome della gravidanza, la prova diretta del

l'odierno concetto dello stupro sotto


vieta speculativo.
tica

zione

materiale di questo maleilzio riuscir assai malagevole, se

non

impossibile.

Lo stupro pu

(1)

Del quale la

permanente, quan-

dirsi tlellLlo di fallo

do accompagn.-ilo dalla

dellurozionc, o EusBeguilo dalla

gravidanza. Negli alln caEi


prova dei

delillo

Dinlerlslp

faUo Irameuntti

di

lutla alBdila ulta

depo-

dalla prova

della

siziDDe della donna, e cosi lolla dipende


(li

lol

onesl.

Carmlgnanl

per altro sosUeoe diversa opl*

ntone inesgnanda cbe lo stupro dalla vedova debba sempro

tranttmtt, e chiama elupro pro-

v(^^9l cDiiiG delillo di Tatto

prio quella della

vergine, e stnpro improprio quello della

vedovai sesifiDilo

'I

La

dlslin/ione

(ra

stupro proprio ed

Giuliani

dall' esnilissimo

riprodotta

pag. 370

PoeS'-

il

quale ponendo

la

permaneale, mentre

che cade sulla


la

gifi

lo

dellorala

onest della donna, ed

si

fa

voi. 3,

delitlo di

onesls vita) ha per essenza

ei lo

dichiara di fullo linnsi'unif.

reato in quesiioue non basterebbe

che condurrebbe

proclama

stupro improprio (quello cio


di

Secondo questa disUniione a rendere

Io

improprio,

Ciitilutioni

essenza del primo nella de-

florazione, su cui dottanenle dleaerta, lo

falla

la

di

fallo

in

tecoodiizionc

ili

jn

n.i

icn.

'

il

il<<riii.i.

dire cbe questo eOeiIo, qun ni inique di

natura permanente, nOo attieoe allo condizioni esscoziali del

DigiUzed by

Google

ma

realOj

sue

alle

acciilenlnlll.

tro viene ai clogprp

eslremo

In

lo

relilic

concluderne, che nuche

Jelln

peniwlicnie, e

r.illo

compano

dei

doti donna.

per

clic la

due clementi

lo

tunque non

rimasta

aia

dolllesinii

altri

FnttmsDn

il

dirlllo d

il

guida a svolgere
parte d^gP

lo,-

allo

si

tene-

(.586)

siffatta analisi

spi/rio

terza, clic dicuvaiu ut'

questa

-(i/i'/i/d

i'ireriv;iiio ttilti

ma

era

manni,

si

.'Miri

in

il

rnhi/lirro

ni'

invece

ila

(!ivi,=i:ri>

;r'',':.ii,,ii\

i-i]:/irr. K-'.iii'arn

pi^i

an

.-([[dolii

<]-Xa'.-.

In

in

dou

il

ale-

siripro quali-

l.a

da

puniliilil.'i

dviiUin rfiesfa,

iucIulIo

tecnologia: percli non pu quaijicai


stato semplice

ed a

della

Questa

e ijualili^ato

nieiodri ]ll^>^llJl;ll^n'^:l

lale

sUipn-)
eivi

(I).

divi-^cro lo i-tupro in -Tioplicc,

e di nuovn

(pialifrntri

riok"i::(i. I."n

dello

non

mancato

ellicace

suo consenso minimale;

suo aperto dissenso

preftjri spucialujenle dai criniinalisli

qual/icnlo

ficato

il

sar di

La mag-

a^^iiiiigovano una

casi in cui era

concorso

ossia era (jiancalo

formula

ci

secolo passato designa-

.il.-iKii

consenso razionale e giuridicainuiite

donna,

dole quan-

1484.

procosso della dottrina.

i!

istiliitisli tlol

dne

i|iiaii

la

Io divisioni clic gli antichi doltori

diedero dello stupro

fjior

cbiedere

incinta.

Adesso vediamo

f.

ilotltto

lungi dallo esigere lo iDgravlclBiiieiilo alla essenza dello

stupro, accorda alla donna

ci

liisogne-

malerials

della oncEla, o dello reconilazione

Debbo per avvertire che

va do opinione contrariai per esemplo

beo

improprio

eiu

slupto improprio u

sua csseuzialiUi

al-

negano

quali

stupro

lo

Ammessu

iinimlanzn.

sonid

ili

Lo alesso Giuliani per

ilnllrma dei pratici,

crEminriImcnle

procndore

potersi

si

sillatta

ci che nello

delitto: e ci che

al fatto

la

essenza di ilcIiUo non

(;

qnalirica

ma

lcmcnto

costitutivo del m.lcdiiio. l'orcii) io disfinsiiiK} lo Rhi-

pro, guardato

come

strada a dire che

ilomi

punibile; e clic
il

fatto, in

gioi che

si

lo

stupro

(1)

fu

toniKi
la

di

cosi facen-

con violenza
(

presente

al

nascere

fa

che dar argomento

verr a circoscrivere

richiamano

le

inda-

titolo al solo

stu-

o presunta, che qoello da

superiormente definito.

Kocb eUmenta

Melster
l.i

Mup-o semplice non

Io

reato di violenza carnale

al titolo successivo

pro con seduzione vera

me

stupro semplice, stupro

seduzione, e stupro con vinleK-a.

r.on

juri criminolis

lib. 2,

principia juris criiiinalis . 233.

.iMM-j

(lui

IMI cii-o

codice Bilvnro del iai5, die

^pccble

cbra per punirlo

dello sliiiiro dnllH

meao

dello stupro

cup. 15

(Jiicpl.n

formu-

100

iill*

nn,m->'im.' c

ili:l-

commesso con sbuso

tona o ood Inlimidaziane.


g. 1485.

Lo stnpro sempSce

qaello che cade sa

donna

0 velane, o onesta, la qnale libera padrona del sao


corpo ne ha con libero e valido consenso dato balia
al

proprio amatore. Onesto ftto nella storia

penalit

mente

ci

(I) della

presenta tre stadii saccessivi sostanzial-

distiuU-

e meritevoli di osservazione. Primo

stadio: panizione di

stadio: pnnizione

entrambo

dell'

partecij.

nomo e non

Secondo

della donna.

Terzo stadio: pnnizione di nessuno.

(1) Inlorao alla storia della puninODO dello slupro semappo 1 vsrii popoli pub vedersi Sobulze Zihrbueh
7S pag. 550 naia 2, e Berner Lthrtineh $. I i6 pog. 4S0

plice

ttgg. Ltptia 1871.

Le

a lungo and

torte idee fra le qnali cosi

rando
litto

er-

ginre panitivo allorch la oozione del de-

il

confondevasi con la noisione del peccato, e un

esagerato sentimento di morale introso nelle regole


di diritto)

condussero nn tompo a decretare deUe

pene contro coloro che

corpi per

liberi dei propri

impulso spontaneo di mntao i^petito

si fbssero in-

sieme camahnente conoscinti. Fineb simlo.precetto


trovavasi nel giure canonico, ed

suoi effetti

si

esaarivano in semplici penitenze espiatorie la oisa

poteva star bene.

Ma

legidatori civili per

un

ec-

cesso di zelo vollero aggiungere alle pene canoniche


le afflizioni

corporee che da loro

delinqaenti,

e convertirono

fornicazione.

Ed

la

dstribnivano ai

in delitto la semplice

allora invalse la regola pratica

donna dovesse pnnirsi

mitemente

pi

dell'

nersi sedotta

(1).

Ma

rite-

con ci quei legislatori pecca-

rono essi stessi contro

non

che

nomo

per la poetica presunzione che dovesse sempre


la

legge giuridica

la qnale

attribuisce loro facolt di punire tranne per la

difesa

liei

diritto minacciato.

Ora evidente che doe

persone libere concedendosi reciprocamente

il godimento del proprio corpo per impulso o del onore

0 doi sensi,

tranne

lorinc

(li

hit-'i

CDii

non ledono

casi nei quali


[)ubblici(;\

/.,"/

ia

<:jyi;

il

il

il

diritto di

fatto loro

dcg'oncri

ijiL'dtisimo

in

alcuno; e cosi

assumendo certe
oUraggio al ptib-

evado da ogni comallo

giuiiUica; la quale invece

mente proteggendo

la

libert

evidente-

anaana in tutto ci

che non lede la libert altrui, interdice all'autorit

acvoie assentimemo consumalo ira ane persone


bere.

COSI SI chiase

ii

primo stadio

li-

della penalit

in questo f^tto.

panni che ponga fuori

(1) Laisiorin

gtare Daturaie io Binpro

non

come enminMO quando vediamo appo

siderarsi
le

ciiihuio

(Ji

delia conseozienie

bnciDiie acquistar pregio per

molli

quaniii dei loro

is

diutrtalio de ioealibai. eap. 1. Jena 1680. Che


poolBsero

lo

I"

uomo

13

coti

In

20 C. ad

leg.

iioiioii

joeaua
romani

h'j. Jid. ,k dilli.:

177. Kon pimiv.ino pprii nella douna

/urnicaiioHe; leg. 13.

Nov.M,
TreulUnm voi.

cap.a; Nov.lA

aduit.;

la

slopro aiioHo nclln donna cons.nzieole vollero

dimo^lr.irlti

l'ullninnn

h-i-

mn-

acne palestre amorose). Vedisi Cr^ufeint:

(regali oiienuii

i.ioKi

c\h:

iiossn

Si.

et

2.

ff.

08

3, pag. 1259, Ih.

Hit.

ad

ai: ijcl-

tea. Jul.

de

Bachovlo ad
B. B con

la

para-

fornieasione sembra desigoassero promisaDamenle cos

eoneubinato come

II

cabinat the* lei rontaiat, nella Bevue


po^. 209, e

HMorique

voi. 11

Priori praK'ca criminale pag. 180. Ha

lompi successivi

zioni specinli di

viiri

iiulU doHua. Cosi

il

il

meretricio: vedasi Pilette tur te con-

pun anche
sbliili;

l.n

fornic.nzinne

c si jiiini

Lautorbacli

lanlo

nei

per disposi-

Dtli'

uomo

coiiir

nella sua Ji3,(;rlazioue

differenliia juris civilit et elecloralis {'dispai. 65,

Ifi.

</i'

62)

BTverle che mentre per giure romaoo la foraicazione noo


incorrer alcuna pena, por
sivasi nella
zione, e

doona eoo

Dell'

GarpzoriD

nomo con

la

il

dirillo elelloralfl sasBOalco

pu-

carcere ed anche con la relega-

la

carcera o con

la

multa: vedasi

jurttprudenlia par 4, eomlil. 30, def. 9; e

Ludcwig

opuic. 8, vnt.

pilo. 11. L\i>

nella

ile

Uge taxanua

non maggiore di 4 set*

punissero eoo carcere

gi

come

Io sluprutore

B cbe

la stuprala.

a pralicbe germaalobe punluero

feumina,
ohe

precello

accerla dal trovarsi

si

ni^l

ra-o

dt punire

la

don;! ini'nire

semplice, scversmenlo punito.

in generale

commi etnea le

inBegnalo

debba pnnlrsi

violeiiM noii

di

alapro ancbe

lo

contrarla. Neil anliuii Ij.lucm ..pLuhr.i

clic

positivo ia Sas-

l'

ove accenna nd una legge speciale del 1588 che

H-l,

disponeva

il

.1.

per qiiaqlo ne accerla Vaoolilor

sonia

pan.

ilmanu cosi
le leggi

nun

stupro

lo

del 1039,

noter fra poco, ee&ab ogni puniziono anche contro

mo, ed a questo periodo accenna


erimes

Vougluns

co-lumassc

uomo era, jiicbc per


Ma dopo la ordinanita

l'

uo-

ftrait dt

de leurs ptiaes Ut. 3, cliap. 4, pag. iSS) quando


Reburro edi Lapeyreire alTerma la hdd

sull' auloiili di

punibilit dello stupro; anzi quello cho vi di speciale nelle

aolichB leggi di Francia


luglio

1713

la

si

che per

i:

rornlc:i/io[|e

inculi-

ID certe condizioni sulLopouu'.^iri

tire nella donna.

deQnlaee
zione. II
all' altro.

Vouglans

dlOeronza cbo

la

la

dichiarazione del

|n;na

od

.i

llii.-uro

Ha perch

morale a

Tisica

so

la

la
la

all'

uno ed

fornlcailone degeneri in stupro biso-

corruzione

della

donna, cormilone

donna h Tergine, oorruElone morale se

b vedova onesta. Cosicch

essenza di

eootoi-

485) c^attamcole

fintiil. paij.

passa fra lo stupro e la rorolca-

commercio eamate b elemento coniane

gna cbe vi concorra

36

TiMf nomo, luveoo

inmil;,

la

onesti

della

donna None

alla

fatto dello stupro.

g. 1487.

Ma

la idea dulia presunta seduzione della

cbe erasi

in

penale per

il

donna,

quel primo stadia insinuata nel gnre


fine d pnnir

meno

la

consenziente,

diede orgine ad nn secondo stadio nel qnale la

igitized by

Coogle

sns

O^ettivit dello stupro

venne a trovare
femmina che s

si!m]ilice si

nei diritti della donna; quasiclife la

era con alacrit gettata nelle braccia

amatore,

dui!'

fosse stata per opera sua oiresa noi diritto proprio

del quale

aveva libera

facolt

di

la

via nella penalit dolio

periodo, nel quale

stupro

vide panito

si

del

dib;]jorre, a

quale aveva generosamente disposto.

Cujii

!^i

apurse

ad un secondo

uomo per

1'

lo

stoppo semplice, e niente punita anzi premiata la

donna che

aveva liberamente concorso: mostrno!


Che T identico fatto frutti disdoro
ano dei snoi anior, commiserazione
protezione e ricompensa all'altro autore moralmenvi

so risaltamento

e castigo

all'

te corresponsabile del fatto stesso


ccft ci di

Pur

si

credette

proteggere la moralit delle famiglie

invalsa la regola die

l'

ed

aatore di stupro, ^uantanque

semplice ed anche scompagnato da giusticata deflorazione, dovesse alternativamente secondo aicnni


legislatori

o sposare, o dotare giusta

prie, la donzella stuprata;

le ficolt

oppore secondo

propi

altri

severi Iettatori dovesse dotare e congiontamente

sposare la donzella o andare in galera: aut nubat


et datet,
fiimiglie

aut ad iriremes (1). Ma la moralit delle


non si avvantaggiava per cotesto sistema.

La

presanzione di seduzione della donna, che

dna

ipotesi assai protilematica nella vita reale

prescindendo dallo stimolo

di siffatta

anche

legislazione,

divent una iperbole per la triste opera della

me-

desima. Nella donna, che agli sfoghi carnali viene


sospinta dalla natura sua con impulso pi energico,

utilissimo freno

tema
rese

il

pericolo della gravidanza, la

del disonore, la prospettiva dello nozze


difiQcili

lei

per la caduta. Togliete cotesto treao,

Digitized Dy

Google

donna non

la

timor*!,

vi

niii.

>

fu-

i_-llel,lL

ne trassero

rilasciati nella vigilanza delle

per

avvenire dei

1'

figli

an fmite ad essere procaci ;

deri Tizio^.

capone
na trasuna fcilit

quelle

qaeati

consegaimento

di desi-

Le nozze disagaali ei videro


a qnelle non fa il consiglio

moltipli-

maggiore a raggiongere

il

cate. Preladio

amici o

caldis-

S]n^i';m/;i

i^enituri ijoveri

genitori benestanti ne ebbero forte

di timori

sero

un

ckIlm-o per

unn

luoslnj palp:ibili gli

leg!,'e. I

argomento ad essere
figlie;

2^-!

i-aLleniita

< siispinla per

sina. !.a esperii; n/a

noslissimi della

lo stadio delle

dei savi

reciproche simpatia

querela criminale e l'intervento dei

birri.

ma

la

Le udien-

ze frequentissime per simili accuse presentarono lo

scandaloso ritmo delle pi oscene contumelie


ciate dal
tentativi

lu-

Rovine contro la dolente; e di sacrileghi


d' in&marla mediante compre testimonian-

ze; le quali erano bruttissimo contrasto con le nozze che poscia tenevano dietro alla sentenza condennatoria. All' indimani delle nozze la serica veste

onde era venuto a

coprirsi

delta fortunata donzella,


agli occhi delle deserte
se,

e divorate

pio.

la

bo

dall'

paura

il

sonno

dall' altro;

le parti.

ma

la

ventre tnmescente

speculazione da un

latti,

r odio e ia disistima da entram-

Non

codesti imenei.
teri,

il

mandava scintille elettriche


compagne gi fatte invidiol' esemnon era stato pronubo n

ansia di poterne imitare

quelle nozze per

amore n

l'

eravi neppur luna di miele per


Cosa era a prevederne, se non adnl-

e concubinati, e troppo

spesso atroci

delitti

Cosi la legge che faceva mostra di proteggere la


moralit della famiglia, eccitava la dissoluzione della

Diglized

by C'

famiglia,

coniugi, e per

disordini dei

una

ttitto

ripetizione d pessimi esempii.

(1)

La obbligazioDe allernaliva prevalse gencralmcnli'

nella pratica, coacedoDdosi al roo

sedia o d

In

dotare quaado per ta bus condizione non


al

matrlmaDlo, CoDsegucnr.a

cedulB

e per

11

quando

diritto
fatlo

suo

PutlmauQ

La opinione

Quindi

obbligo

al

copulativo

si

la

impo-

le quuii

marilo di dotare

dal giure caDonico al eap, 1 et 2,

S86.

et

exercilat. S6,

cbe costringeva

mosaicbe;

obbligazione a sposare traeva con se

tare.

moglie,

obbligazione a do-

riprodusse naturalmeale

X. de adulUE

canonisti

lenacemeole insisterono snlla obbliyaziODO copulativa,


testanti pretesero

emendare

e sostennero cbe

la

neppure dalle
Il

le^gi

ir

cqiidoli-

nlla

malrimODD, ebbe origina

al

leggi

nondo per principio generale


la

rigorosa

piii

doInzioDe copublivamenlc ed

da consimili^ ilisposlo delle

etementa g. 68S

ad pandwtat,

extnitationet

. 8, voi. 2, 195.
alla

scelta

nettasse

si

ii^ede^jina &i ricusava alle noziv

cll:i

avea rentlule o giuridicamenle o moral-

le

mente impos^bili;

Bobemero

cbe

fu,

impassihiliinin

di colc^lu

giunclic.i

reo doveva essere, c

al

na ogni

.'^posorc

la

lezione dell'

Etodo

(.SS,

pro-

16, 17)

obbllgazIODe copulativa non era Imposta

mosaicbe;
r

^eldeno
lo

de uxore liebratea

ii

generale

nidernniio
I

serra (IO nei. pars 5, obscrviil. ^i


tpttl.

G4. Ihet. Ou:

il

quale aggiunse

la

tedeunii;.

Lauterbach

di-

singolare ragiona cbe

quando un uomo avesse stupralo parecchie femmine oon polea costrngersi a sposarie tolte. AleanI eziandio recisamente

negarono obe
la

lo ainpralore al costriogesse al

resone che eoo

genitori, qualora

matrimonio per

ci sarebbesi violala la patria potefiidel

ei oca avessero voluto per genero (forse

230
per buone ragioni }

seduttore della dglia. Coa

il

ImpuDii

essi diCBTana, si guareniitce la

siaua

{fami, malvlvenli, e

ugualmeDie cbs
dolpevole

doln

si lilicrGrfi liall.i

lassativamente

atlerfiativa,

['

cbe

agli sluprslori

una porola cbe

io

(ali

pronlo ad olTrlrc

si fari

gale: e cos

donna

la

genilori nborriscaao dalle nozze oefasle.

dolc;c

elln

varrpbtjc obMijjure

stesso ari^onienlo

Io

Il

nozze die verranno ne-

le

Tiict;liQ

dell-i

viohila

patria polesla riproducevasi in rispcllo ai genilori dello slu-

pralore. Rispondevano altri

pace

in

donna

la

commesso

litto

dittert.

mi.

lie

come un

stenendo indeclinabile

. P.

la

raolctli

elevarono tlispule singolari.


sposare

dovesse

namente

dall'

nel

propose pure
fosse

accenna

li'i.
!ii

mantenersi

il

la

1'

uomo

so-

o in

6. IH. 9. jiag. 170. Sia qui


qjtslloni) fe

anciie

delitto

la

quando

obhli^^aziooc
lo

slupralorc

c pi moder-

altri,

84, n. 71

derogasse

si

allo statuto. SI
to

stupratore

stuprata conoscesse questa di lai

pn^. 110. Alcuni

dovesse contro

Brunneniaun
5
Slryltlus r'n adnot.

condizione: vedaci l'uffenilorr uhicrvolionum mi.


Ertiof. 44,

che

lei^isli,

Mov

sposare:

di

questione intorno al caso cbe

un ammoglialo e

dovere

alla ozio-

appallarono della obbliga-

Uarpprecbtt fexercitat.
senso ohe
la

dui

t:l,iiicoiiin

si

riaco. Durando. Peregrino, ed


Tisolvelte

legislatori del secolo passato, e cosi

nostro legge del 1786,

zione nHernalivn:
si

Hi

come ad un

lu olibl;;.izionc

4, IH. 5, ar(.

CBp. 18, %. SS; et ibi

lib. S,

geaeralmeote per

Piti

ancbo

13, IG

quiilc fpiiij.

altro de-

Ludewig

e/m Opaieula

spe tuairmoni : in

iiili
il

jnt Lulicccae part


/.

un omicidio, od

di

dalla tlgiiuola, o dal Dgtio: vedasi

ilupro

3, opuseiil.

dal:i allo slujiralore

ile

Tallo:

inrertnnio, alla guisa stessa

conseguenze

le

argomento dover portare

tale

conseguenze del proprio

te

genitori sopportarlo

GOpporI crebbero

opinarono cbe

aggravarsi

la

In

ob-

questo caso

pena. Altri invece so-

slenoe ohe io (ale Ipotesi doveva eccezional mente punirsi an-

Digilized

by

Google

2S7
cbe

donna per

la

itala

ad

immoralili d) esserai iciaDlemeatc pre-

[a

ammogliahr. Albi disse ioTeoe non doversi punire

Oli

D r uno nb

altra

l'

aoa

la

donna perch baslanlemente pu-

nita

dai disonore cbe la colpiva

su

quali

deve

ad un eonglanUi

bile le nozze:

Wernlier

avea

la

conuiziono

si

dona
seri'

uuii'

come

adolla

oonsideralu die

col quale

in

snii

iij

lib. G, Iti.
i

dere, iralcbb trovando

quanto nella deus

di

II

delitto

mantenere

la

In

ih

ma

al

taie

coo-

dovesse

sinliill vano

(juest'

al

tao

da!

modo

di

es-

masi

ve-

non tanto nei concubito,

alla

donna

la

data fede, se

dalle lascivie della

pena sopra

dovere suo.

ll,i

danoo cagionalo

non ne deve cadere


il

uui uiniio oiie

a d

li

cotesto fatto cousecu-

lui

il

iii^ci^asaria

fare

2, pag. 176: e tale dottrina

questa ricusa h reinlula

obte

taggio di diritto penale pag. 496.

egli

di

doie con io sposare

La opinione del Giuliani b eoerenle

clnsione del

sapeva esse

sUipralUre: Onde

iuiiiiL'[itava

suslaiij:;)

PaoleUi

dei

donna

alla

uomo, onvanuuiu

sicura dal

irulilTt-ri'nlo siilln [iiini^.iuiic

ctW.ioi

approva dal P ucci on

per nou dare

putiitiitil

bucci'ssiva |icriii/ii>nc d(

colpovoliiiciilc dal

lhii,clic'

uomo

nbaervalionum ool.

sborsare

oi liberarsi daiio

coDDiusione

1'

la

negb ogni reclamo

si

fosse prestala

lenorssse

non

Ordliinrsi e llmiUnrsi

pr. Per aDalogia

1'

uomo

elio

era pronto

ordine d' Idee logica

Giuliani. Nell'ordine opposto che

donna

la

con-

ravvisa

il

Del coQcubllo logica la regola Iracana riferita dal

del[(lo

Pucoiaoi. ADchD

Toscana pcrallni

maetf-

giuristi ti

Cor'

rODO Del cieco favore delle speculazioni femminili :c

migDUDi

USO)

(%.

si

mostr esitante

sulla puDbi[it:i dello

stupro semplice quantunque procurato eoa allellameall e pro-

messe vagbe

di

mMrimonio.

g. 1488.

La

loffije pct-

tollerarsi se

quanto impolilica avna pur dovuto

ua sommo pnncLpio giuridico

renduta doverosa.

Ma

li

avesse

non era

principio ginridico

che un sogno, perch dove la donna consente


proprio disonore ton pui lagnarsi che
sia leso.

La punizione

a!

suo diritto

il

doveva

dolio stupro semplice

presto 0 tardi cadere, e cadde in faccia al progresso

prima

dei lumi. In iM-ancia


la

massima

eli-

larsi dal novi^p)

\Pttc pir

una

(-i

:-ni.ri'

ucinii. l'ni

d.'j

matica napololana

mentre

stupro,

in

la

(l

(..'intel-

Iialia

II

[11

che sn tale arsoniento

fu ia ultima a,I eniJirs^i.

proclamo

si

duvcv.'i

tarili

III

cfiiih'ssan:

altrove

rlie

-i'ni]ilicc

la

!ot;;:e

aliolito

do-

ii=

loscnn.i

Pram-

Fino dal 177!) una

aveva

processi

di

1780, bench

toscana del

ordinala dal pi flosolo dei principi, conservava tra


noi

lo

scandalo delle querele di stupro, che porpe-

tuavasi fino al tSoS.


nali

aveva studialo

meno

Oirni

via

tribu-

dei nostri

per rendere

il

male

sensibile. Molto prudenti regole, molte distin-

zioni sottili,

della

La sapienza

le

accurate investigazioni sulla onesta

donna rimandavano spesso

stizia la

dall'

aula della giu-

querelante delusa e scornata;

ma

lo

scan-

dalo non cessava per qaeslo; n la mala sorte

Digllize

ir/

GoOgle

239
contrata dalla

Rovine meno accorta scoraggiara

La

altre dal rinnaovare lo esperimento.

le

opinione

pDbbUca gi da langa stagione aveva pronanziato


il

SQO voto contro questa reliqnia dei vecchi pre<

quando

giudizi; e

it

codice del i853 la ebbe tolta

per sempre, se ne concepi ragionata speranza che


le

nn increun nnmero mino-

generazioni fatnre avrebbero offerto

mento

onest nelle

di

re di matrimoni

zittelle;

infelici, di

separazioni, di adalterii,

di ossoriddii.

(1)

Gli

pralicft

la

napoletaDa spaveolata dal numero scan-

daloso deMs querele di sljpra, e dal cresceols pervertlmenlo

medesime

del costumi cbe per le


Irodetlo

I'

uso che

processo.

Ha

mulgb

12

11

la

la

querelaote

iacoragglava, aveva in-

s'

1779 auacc

peedenle

carcerasse

si

anzioae prammalica

relibrajo

il

Ferdinaodo

clic

male

alla

cipe aveva rivallo lo

iguardo

all'

onore, e

famiglie, alla loro tranquHlil e quiete, ed


iiietiti
li

il

prin-

tcema

delle

agli inconve-

immensi, che a danno loro derivano dalle querele

stupro. In

cnnseguenirt

dispose

ivi

ilonna o altra periona cui interesta, di

do

il

pr-

sua radice.

Qnella prammatica portava per sua molivazioae cbe

conditione,

poxa

Che niunn

qualunque gra-

pi avere asiane penale di ilupra

anearehi alla vera 0 simulata

deflorazlorjG

duti ipaniati o parole di matrimonio


co, 0 capitoli matrimbniali per

mano

tana prece-

innan:i al

piirr-i-

di paliblico nolain,

o altra quatiiati rito a olennil mediante la legittima

prometta di future nasse; ed aneorehi /beitra timattaiieamenle preceduti aiti confdenziaU, o

7 11 f'/ Il IH/ HI' iiilcTpi'lriitivn

che

si

sla delle blandisie, allettameiUi,

trattamenti in

puita trarre

dal prele-

prometie verbali, e

io-

240

iihrt lusiiiazioui reii^icisi: e luoraii^ nin

dou pu avur larza

dominalrlce nel ginre iieoale. Al prcola corno sopra appreso

provvedono
allegano

(a

u\3

maUrnll:

slabilimenli di

gli

come

vergojjn

tihi, rijpoiid.^ai

loro ehc

In

se le doDoe

cli

prPleslo a rpcnrsi in cnlesli

vcri^n^na

non T

fi\

liio-

riOibcro avola

un Irbunnle. La trancia vide pi prc&lo slmile oio-

di

dlftcaxlooe:

rirerisce

voi. 3, pag.

700

Jousse ^ de

ohe

la

la juslicc

erimintlle,

FraDcia erasi gianlo persino a po-

Dire lo stupro di morie, e riporta diverse deelsioai in qaeslo

EMMO. Sh soi^rende db quando


lo

Bscobar

Spagna insegnavasi cbe

nella

stupro par blandizie dovesse

violenlo:

nala

nella

pena equipararsi

de rntiociniif cnp. 19, n. GO. Mn

franoiie del 8 novcnilirp

Q'^'.t

nholi

.iITnllo

la

ai

ordi-

codi-sle [iro-

.lidii.iMViiille

ID alle fanciulle a Jarsiiri

.^ii

del parlamento di DretUpna del

2 novembre 1750 (oocasiona-

Ui dalla

ii.t

i;

ii^i,.

oslinazloue dei luogotenenti criminali) ricbiam

tri-

bnuali alla owervanza rgoriMB di qaellB ordinsiiz*.

Dopo

ohe pi DOa parlossi In Fraocla di pene o di procedure

di

cri-

minsti ooalro lo stupro sempUoe: e tulio si ridassa ail'oser-

por danni e

cixio dei!' azione

Interessi.

Cosi vennesi al terzo stadio nel quale

slupro

lo

si vide ponito u nel maschio ne


femmina: e questa opm ione quantunque tutda qualche scrittore (i) ha prenelle moderne legislazioni. La

semplice non pi
nella

tavia contrastata

valso cenerai (il ente

momento

questo

la

nozione delio stupro i:ome Je-

sarebbesi ristretta ai soli due

iitto

lenza e della seduzione, M:i

lo

ormai nelle scuoio perduto


c

pm

li

b so

II

[
I

mo[

Laonde siamo

criminosa.

iltrura.

vasto di

e
II

della vio-

sua pristina

li

le

casi

stupro violento aveva

la

por andare a far parte dol molo

per

onosu

11

.svolL'imeim

condotti oggigiorno alla consoi-Mcriza clic nello stu-

dio del
tro, se

titolo di

non

stupro non dobbiamo occuparci d'al-

dello slupro

con seduzione. Jla qui

para innanzi una nuova


0 npl tament
0 e p

sentine

m
i

difliculia: poich

non

pni'

non

ci

caratteri della violi-nza, o d;^ :ci/n:ione

COSI so vo.^rllano

o liauoMo

s..(^n

Te

rai-rolii sotto

quello della

questo

til^ilo,

noh-,a carnale: con-

seguenteraaiue e necessario a questo luogo antici-

pare una ricerca che pi propnameute apparterreb-

be

al successivo titolo, qaella cio relatTa alla cosi

in^^a desunta dalla qualit di deimpabere nella dmoa compressa. La


1' abuso
dell* impnbere debba

detta violenza

mente o

d'

questione non se
essere punito

sulle

sue condizioni di politica impu-

genere non pu muoversi dubbio. Ma la


questione gravo sai punto di sapere se in questi
tabilit in

anche

casi

dove manchi

si

o piuttosto

vora o propria vio-

la

qoalo cessa di naovo ogni

lenza (concorrendo la

contrasto

debba ravvisare

violenza presunta,

la

seduzione presunta: differenza che

la

notabilissima per la esattezza delle nozioni, e pu

essere importantissima nella misura della penalit.

(1}

g a Mani ^vol.

Il

eosteoere la oooveaieDza
plice,

ed

suo calore

il

dell' arie squisita

.nrgoin colazioni
elio

bilo (nei quali

con

noi

la

, paj^.^76)

la

cbe

egli

la donjsella;
l'

Ma ad

uon ce ne trovl.imo persuasi,


si

consuma

sarebbe reciproco)

termei

giure penale ohe

ih con oalorsa

taccia di belli spi-

contraria doltnna.

uomo quando nega adempiere

dal solo

e sposare

ti

punizione dello stupro sem-

della
(atilo

quale questo dottissimo csDrna

slupro semplice con

dclillo di

iJ

che soslGogono

riti coloro

di

min

le biu'

dice

Isgli

col concusi

coasuma

agli obblighi conlratli,

h una idea

Inademplmanio

nii

del

tatto

nuova oel

una obbligazione

oosii-

tuisoa dellllo. Bgll rioorre alla storia moslrandolo punito dagli

ebrei, dal greci, dai romani, c da tante altre niizioni.

gomento

storico in orimin.nlc

gtone ohe prova troppo.

pure

no

II

suo

teri:o

Ma

non proia niente per

nel

vizio di

argomento consistente

polllieo dello slupro consiste nnl

provar

in

l'

la

arrii-

troppo cndc

nel dire clic

gelUrc

doni-

il

braccia

al [ii-

luro marila-una donna corrotta:

prova

questo ponto. di vista sarebbe

donna obo cani metterebbe

no secondo

dellllo;

la

troppo pcrcb sello

n6 d'altronde potrebbe trovarsi

in

una

aa

rentnalili la ofigaHiTila di

Ua

osservazione cbe

la

reaio. Pinaimente la

pu dire vera pena: e

si

che luna rlducundo alk indcuuilii verso


i:i

luea lonuaiueniuio

Non

civiii.

VI

vero

iii'i

principio

la

R4i[[o;

oHasa.
ciig

SI

le

(come bene

giuriuico

Ad

ciare

di

Non

qui

inuen-

osservo
giuslifi-

perseouiione panale dello tupro temjdiee quando

la

tenga fermo

luKi.

il

cardine delia disimzione fra peccalo e de-

modo non

ogni

ipiriii

oeiii

so

come

del

Giuliani

di

Napoli

potesse lac-

moueroa aoiirma.

uciia

epinio quei

codice

1831). al

il

sosicniiori

era ODriamonie un beilo

l'arma

ajia

caocElla

si

per

l'tiomrael rhapiod. obttrvat. 530) che valga a


care

uilima

pana csiendo oggi nuoiia

doiaiione deiia zmeiia nepuure

roam

Francis

di

del

ni

codice

ttavaro del 1813, al codice Sardo del ItiV, al codice l'oscaao


del 18SS, al codice

btUo ipirila U

Belga del

legislalore

1867; e molto meno era un

spagnolo che delUra

nale del 1848, e Muti altri lagtetalorl che


proscrissero

la

latti

il

codice pe-

ad una voce

peraecuziaoe criminale dello stupro semplice.

1190.

-XacqiiG fra

pratici

una dLlnna che

alla riolt:n:n

rcra adoperata contro ima donna, per costringerla


alle

proprie

va

die

si

vofslie,

non nel sogi;etto

volle trovare

in atti di fbrifa

gare r

equipar- una violenza fiparati-

altrui

o rainaicia usati

volont,

certe sue condizioni

capace allatto

di

ma

jier le

iiul

attivo,

ai line di

ni;

soggio-

soggetto passivo

quali la donna, o

eil

in

Isi-e in-

conoscenza, come nella ipotesi della

donna etra e dormiente

o avesse ana conoscenza

Digllizeby

Google


incompleta

2U

una volont puramente animale de-

eil

efficienza giurdica,

di

stituita

come

nella

ipotesi

impabero. Lo due ipotesi

della mentecatta e della

ma

pare

si

equi-

pararonc cosi la prima corno la seconda: e

si

volle

presentavano differenziali tra loro,

pena panito
demente si

di pari

con

la

che con

colui

carnalmente impacciato,

fosso

qnantiiniue penzn rosintcnza di


aversi! .lini'-nin

I)

]i

io

riluttante a ce-

cotesla dottrina fu

iirad. rrim.

numero

di dollori.

dutdina

tolse la

kg. 10, c

ehiuntiuc in

tali

sistema

condizioni

si

se costoro sono

loi-u

f/('v.-;('fw,

len^a iiun

soli)

si

Su

ci

cosimi

si

nelle

anche

il

incapaci i consentire,

comcome

duiujue rioleii/u, e

i'a\'vis('i

ma

trovi.

e so l'alinsodi loro fu

i^jI

'iiienlem allcritis,

di

189,/r.<c

pietra angolare di tutto

clic

dun[|nG dissnniirnno

messo

r-

so-

elle

fondamento
leg.

dice ossero incapace di volere

si

questo argomento,

A
h

Ca

il

'liaesl. 7ij, n. 3!) )

u Irasi'j -raii

rcgtdis Juris, ove

e colui clie ne

lei,

K-ndib

i>,vz:iur.y\:.

liiiiuiv. Anij,-.i;^iiain( i

ral<:

impubere o

la

eon/ru

avei'e a^^ito

in quella

che

cliiam

oolensa induttiva, risultante cio dalla sola incapaait di consentire del soggetto passivo (1).

;i)

die

la

fi

Ululile

iloUrina

enumerare

della

gli

scrillori

chp

h.iniio calcilo

cquipnrezlonc siila nel

salo comuueoiBiile aocolla

dalla eenerallla dei

secolo

Ha

toglie

alla

medesima opposi! con ogni vigore: e molto meno

cbe giureconsulti di gi'aQ^lKliiM

li-

pas-

orimioa listi,

u poi da tnolUselmi leeislalorl auahe conlemtKirBiiei.

ma

cib

vaglia si sieno
toglie

Digllized Dy

Googlc

che quella dollrlna

sd ud tempo od impoUllca, corno

sia falsa

Terr mosiranda tra poco. Anche

Carnugoani,

che Tolta Della parie speciale manob


con logico rigore

lo STOlglEiienlD di

aveva cos gagliardamente poslo

1162)

diluii la fronte (g.


il

Crcmaoi

Cremani

opinione del

ma siccome
cosi

inscenale

tutte

volle

le

incapace di cotueoliro abbia di [alto cooEeotiio, elio

11

quanto dire quando manchi


l<i

e cui qual-

coraggio di seguire

II

quei procipli dei qunii

uolerb tra poco) aveva

accordare una minorazione di pena

doversi

che

(come

elle

le basi nella parte xeneralc,

alla dollrina earpzovi.iti^!, e riprini.

noi

ci

egli

non

vIoUdm

la

noa

lera. Egli dice che

crede punto ammissibile,

ta

allega le ragioni di late ioammlsBibiiit

permettiamo di dissentire dal nostro

riverito

. 1491.

negarono

Allr invece

e dis-

talo equiparasione,

sero' doTersi dello slupro riconoscere (re specie.

Lo

stupro volonlario, o semplice: Io stnpro violento: lo


stnpro che non n violerUo nk volonlcuio; e a questa terza, specie rererendo

il

men-

incabito con la

con la itnpnbere, o con la dormiente, con-

tecatta,

vennero che dovesse bene irrogarsi una pena,

non

pena ordinaria

la

tacci

il

della violenza oaraalo. In co-

Hom m

testa disputa r

ma

Carpzovio

di

( rhapsod. obser.

homo

873 )
ad

hirsulissimus et

rh-gas expediendas gladumque nudandiim semper


puniliis

mostr quanto fosse vizioso

iiiuiuui'o ilalle

(jualo

velie

sollsuia

materie

civili

palpabile

alle

argo-

lo

matorio criminali;

stesse in (juello

entimema

non potuil ergo noluil: avverti che anche copor finzione di legge si presumono mca-

loro che

paci

di'

volere sono per capaci di non volere; e

sono davvero anche

fancinlli,

dementi,

lo

qnali

si

dibattono, e

246

ed usano ogni forza

strillaiio,

loro,

quando non vogliono snbire nna qualche cosa spiaLacmde essendo incontrastabile la dirersiU
cente.

cbe intercede UVa la violenza


tata contro

o morale eserci-

fisica

aa bambino o contr un demente

e renstenti sebbene invano, e

tant

ledasi

Io

relot-

abuso cbe

del loro stato d' inconsapevolezza e d* indif-

ferensa,

1'

Ho m mei,

cisamente respinsera

ed

1'

molti con lai

altri

adequazione ai

(1),

re-

penali

fini

del caso finto al caso vero.

zione dallo lu-

lupro accoinpapossa

ArgomeolBDO ed insegnano
nioUi

allrl

sansa

oel

luminari della scuola germaDlca, anco

Buebmero

mtdilal. in conslit. Carot.

KresB aUarl.

11!!

C. . C. .

cUaliu 10, . 102

Ha

Boellincro mi

0'r,K':r.

crim.

$.233

et

ieel.

21R: ci

->,

il

jure bonam

1^8

ad

Sdii

lin.

1(1,

l-r-.

,iv<i<l.

riferir

pliitoopliiam

le

ri

2; f(

1,11

(i

eUie,il.<

pumi. spec.

parole

thcl.jnr.

ero rxcr-

crim. dee.

<M.

ild

il

Tra

segueDil:

ari. t9,%.

Berbero

eli II i/ceis.

,,r^r

l.r;

merf. 22, dal nubile pi.iceini

liare

re

r(i[)

(!

/.rim. in s'ipplem. oha. I(i0, jxig.

jurii

Honimel,

dell'

ivi

le

fiSi,

me-

tlttiderei in atUqua illa

opinione^ quod iiuprtim iiiolenlum in oirgintm farlotam

eam qui eontenDebebont vero ex redo ralione

awt demenlem commillalur. Junl nempe,

lire non pouit, vim pati.


nane, eam etiam diitenlre non pone, alqae adeo,

pianus

tn 1.3 de

rei/iilii

jurt

reciias

til

Ui-

philotopbatar

HCc notte ncc celle. Ilaque l'cterem opininnem jani

din

deteruimui. Lo slesso iosegaa

35,

olio

Specimen 681,

medi't.

Digllizedliy

Google


io

che

meKc cbe

Glupro

lo

si

ra
la

la

snperloril

ipolesi di

poco

ipotesi

tale

in

e propria violenza

fra

la

ia'ante

violeolalore, e lo

coce concorre

Bsica.

ma

Non
vi

sola

alla

col persiste

51, def.'S) della

uoa bambina di
vuole a com-

vi

codibdso naturale

colo

ci

ve-

dilTereaia

passivamenle

impubcro cbe per

ialelletlaalmeaie

il

fra

dUTerenia EDSlaaziatlssima

subisco

cito

morte

Saiohe eoilltuiice la

delle forae

infante e la mentecalla,

anche

di

la stupro ^congd'I.

limila a faro la

UDO 0 due anni. Ua

preudere ohe ooo concorre oeppare

e che

am-

1 )

debba pu Irsi con

pena

la

meotecalla eIos adoperata vera

vero cbo nncbo

fisica.

pena capitale per

bamblDa: ma

la

no-

sua opera

oel' altra

menlecatta

della

cbe acclie contro

e propria violenza
Della

Carpsovlo pub

quale

il

rusligaziOQe, llniilando

sola

ipolcsi

ci cbe trovo pi epeci almeate

contiitalarl di

Carpiovo

fariiprudtntia ffari 4, eonilil. 26, dtf.

tntilolala

la

tre

247

proposilo della impubere.

notevole

verarai lo siwso

curiosilii

forza del

la

o malizia pre-

Qsleamenle

alla

propria

deflorailone. La seuola franoese appllob a quelli cail la oo-

iLone della pretuata


obi rllevb l'errare
ctip.

non

ttdusmi. N maocb anobe


della

pariSeazione;

eit

vilUj aul

notte.

Italia

lib.i,

Sunt enimvero qui hujusmoiii

iiupra inier violetUa reeenien/ propierea iiiwd


tupralat volunta, Abnenlia lamen

uniiu

in

Cremini

Ivi
320
terlium ttapri gemu e*t
medium inier violentum, et voluntarum, quod read mtntetaptam, dormitittem, out infantem, cuiim

6, ort.S, pag.

veluti

firtur

illtco

valuniniis

iM in
cj-

di-i-rti

pi\i-h

ex parte allcriut violenliam Biinime evincil,

fUd* tane non inlMigilw,


lut nolenteni,

nisi

et rfpu'jii'nilei:i

ex aclis exUrnSt te prar-

nslenderi^. Qiiapropter

in mtnleeaptiim lusceptum ett, ulaprmn

quod

mvoLDMmuuH nun-

euparem, ae voluMario guidati aiperiu, miliut lamen iiupra violento puniremj quia prr illud hontMtarum perionarunt eeeurita non tata audaeiler laeditar

quam per

tuprutn CUI pi* adaeelitur.' e una speciale disgeriazione


Dtlldali

de poena ttupri eum puella immatura compose

Digltized Dy

Google

248

llnreo Torre nell'anno 1754 a dimoslrare non doversi


coniR vlolpnlo lo Mupro ticlla bnnibina SDperiora id
liiinire

scili!.

filini

Ndiii penisola

iinrifieiiziono

per ci dio

fiisiliiiii (i^, -f,


<:.

!u

ili-

ii.lr^/r.

uitH/ecplniJi
reip. 13.

107

dal

l'oliliifin'iim

mpubcn

Ine

Quoil
Il

[jiinto

Iberica sc^Dibr pure si usasse la

infCLiii.i

ove

Fi,

cit.i

il

iiiill'i

''i

lulhihiln

iiiipriiiiiphi, ul

al

m'm.

jur.

si ciirnlureiN

I.

00. Vi.|a>i

vnl.

Hommel

qmle habelur

iitnliim
i

i-sl. li

!),

cs ditpultilione

amalore

ili'til.

jiiifj.

nnn

caso di fcmitiina cbc

il

Une di comprimerla.

questi adoperando

per vlQCDrD quel dissenso

lema

fiiiea

vera e

propria,:

siafl

110.

egenl.

gl.i

sinsi

apposllu-

evidenle

Infatti

liii!

coloro

il

narcolloo

banno

si

come

come mezzo

termini della vio-

suo luogo vedremo.

\m.

g.

iiislil.

dissenso della sluprala h aolecedsnleaieDle cognilo allo

siupralore^ e olle
risico

nil

opiaeuta juridiea voi. ,

ilicihir,

ne Gccellua sollanlo

renduln ebra

li

Ttibiinjensiii
deli'

In eaiu fero posltriori ilprinti nte

IKTlinsccmenlQ ricusala, c die dallo


iiiente

cbe

il

doilrlaa

la

ncr viakiilum

ila

Res}v>nsa

i?

sommo Gtuck
ivi

ci

Si

il

(J.n

il

rr,U:i<m f,u-nUnlf,

rr..ui.

coiionissii,

Noti orna [Il ente

siisIenutH
jMiff.

parvoro sempre csac^crali

die raliipggiarono

gli

sistoraa

il

argomenti di
ilcll'

adcqna-

/ono. Eli altrtUanlo mi parvero gagliarde le ragioni


ilugli

imido applicate alle ipo-

opposil.nri. in special

tesi della

deaiente e dentro certi limiti anche della

inipubere. Io non

gare agi'
cosa sia

dii

ini puberi (1)

lo

con
la

1'

II

o in ni e

facolt di

clic

ne-

non volere una


comune.

stesso che conlradire al senso

Dir bens che tra

l'

inganno con

etti

s'

illaqnea

una

Digitized Dy

GoOgIc

249

mente inesperta e debole, e la violeiusa con cui g


comprime ana votont renitente vi difirenza morale. L'animo del colpeTOle pu illudersi sali' apparenza di consentimento, e credere di non Ihr cosa
spiacevole nsando del eesBO. L' animo del colpevole
che adopera ana violenza non pn non essere conscio in tatta la sna brutta chiarezza del pigmento
che arreca alla creatura da Ini compressa. K qn
richiamando nn principio ginidico che

io

tengo co-

me

saldo ed inelattabile nella materia delia quantit

dei

delitti,

il

aggiungo che, vogliasi o no, anche sotto

rapporto primario della lesione del drtto t tra

caso e caso una disparit che non pn disconoscersi

bmtale

dalla giustizia distributiva. Chi us la forza

contro

nna

giovinetta, o contro la deniente che in-

vano resistevano, troppo fece


delitto:

all'

una

loro stessi costituivano

ulteriore.

doli'

via del

Onde

la

con

suric di adi allcriori cbu per

un

per loro stessi esaurivano


zioni

di pi nella

abuso carnale che eblie a comune

r altro, aggiunse

matcri;ilc di lclitto, o elio


la violazione di

un

diritto

equiparazione delle due imputa-

repugnante

ai

principii.

Richiamare

abuso della impubero o della doiiionto

caso

il

ai ter-

mini dello stupro con seduzione ]wrsinila, anzich


ai

termini della violenza praxunla,

un

lato

megUo

meglio risponda

alla

sisiiibraiiH

verit

che da

delle cose;

.e

una

dair altro lato risponda ai bisogni di

fausta proporzione d pene.

(1)

k UD3

lo stupro d
lori

rfuni

slogolarili raerlicvolc di osservazione che

feminlDa vlripolcolo era puoilo di morie,

inBegosTaDO d base
ff.

alla legge ti

de poeni, che se

lo

qw't aliquid

stupro violenlo

en

dove
dolnoii-

caduto

250
Eopra vergioe lmpubre non doveva applicarti

morie

ma

c del

Sigilo ro lo

rircrila

Car cria

Gram malico
Vivio
399,

355

decis

deeii.

praclica

ooog^enze

Cuneo

non

205,

vlripo-

aggravaole ntllo stupro


nello stupro vio-

ed era clrcoslaoKi dlmiaueale

violento,

leolo. Tali erano te

pena di

fot.

Guido Pip^i

22

n, 15. Cosi la

lenza della vitliroa era clrooilanza

noD

1s

relegazlDOE. Tale era In doUrna del

la

terga, n. IO
decii.

dell'odio contro la pana di

. 1403.

A
d

mostrare poi la

base

futilit del

alla dottrina della

broccardo che servi

equiparazione, spontanee

occorrono ulteriori considerazioni. Infatti se l'argodel C a r p z o V 0 e dei suoi segaaci fosse


logicamente retto, e giuridicamenle vero, esso do-

mento

vrebbe correre in

non mi rimuovo

tutti

cast.

Su questo punto

dalle convinzioni mie. Se

penale un'arte empirica gettiamo

siamo
tali;
Il

lia:

vogliamo

)i:a

i^ii

^riro

il

man toni.! rio


come

veri,

y.cniii^,

roti.'sta

io

giure

il

penna, e ces-

una

scienza.

sua altezza, esso

qimsli non possono riquando non sono arcetiabili


deduziom. perclm la venta

lieve avere dei prinripii:

conoscersi

la

gh arcani pnncipii che come

rauditariie

di

non

e,

in tutte le iora lopiclie

una, e sotto ogni sua forma (ieve

Ora se

l'

ris[:ltai-f

a danno
nersi
la

di

come

punisce

il

come
cosa

lar

persona donieiile o impuljore deve tea(7compai;nato da

violoii:^;! imliitliva,

violenza imluKiva. equivale per

dici alla

venta.

incapace di consentire deve tenersi

renuente, qui velia non potuti no/uit. se

gli

e se

elTclU giuri-

violenza vera; io dimando perche non

come reo

di furto violento

duaDgae

si

toglie

DigiUzed by

Google

una gemma alla bambina o alla demente, anche


qaando qncsto per iasipienza loro non oppongono
resistenza? Io vorrei che

sostenitori della parifi-

cazione rispondessero a questa dimanda. Percli

il

furto riceve cosi grave qualifica dalla violenza^ Peis-

ch cosi grave qualifica riceve dalla violenza

stu-

pro! Evidentemente perch nella violenza adoperata

come meggo per giungere

libidine sia
di

un

dell* avidit, si

Non

fine

sia della

estrinseca la violazione

diritto prezioso, quello

dividuale.

al

ab

della libert in-

credasi cbe la qualifica del ftirto

violento 0 dello stupro violento, abbiano la loro ra-

^one

nella ofi'esa recata alla personalit fisica per

codesto mezzo. Tale idea non pu accettarsi perch


la violenza qualifica si l'uno

come

l'altro caso tanto

se essa morale quanto se fisica.

Le

lesioni re-

modo

cate al corpo neir uso di questo secondo

violenza poiranno
gravi

il

renti

alia

essere un' accidentalit

latto speciale

ma

essenza della

clie

qualifica.

Lo

stupro ed

furto sono qualificati dalla violenza anche dove


sta fu

di

ag-

non sono condizioni ineil

que-

semplicemente morale. Laonde essendo in-

tuitivo die chi hrandi

morie se a
la

mia

lui

uno stile minacciandomi di


non dava la cosa mia, niente offese

integrit

personale,

BC colui clic brandi

lo

stilo

mina a rendersi passiva


.liO'ereute

in niente la ofie-

per costringere

delle libidini sue:

che r altro recarono lesione

un diriUo

come

col

fem-

!a
si

uno

mozzo adoprato ad

da quello della integrit per-

sonale: recarono lesione al diritto della libert individuale; ed in questo soltanto sta

la essonzialit della

la

Oggottivif;i

viohmza. Se pertanto la libert

personale della donna demente

si ritiene

come

vio-


lata

252

3 ragione della sua incapacit garidica a con-

sentire quando ta indotta spontanea agli abbracciamenli amorosi, perch non dovr dirsi ngaalmente

quando fu indotta

violata la sna libert personale


.1

dare all'avido speculatore

in questo caso non


commesso a danno

della

vilenza; e soltanto

vi

preiioso monile ?

il

Ma

sogna d ravvisare nel fiirto


demente la qualifica della
si ravvisa una frode, im-

si

putabile per lo inganno nel quale

fi

maliziosamente

irretita quella infelice inconscia del valore della

che dava. In qaesto senso

cosa

procede comunemente

si

di puristi e dai legislatori sebbene alcuno d questi

abbia voluto (g. 2124) spingere la dottrina della


commesso sopra bamvis presunta anche al furto

l)ini;

Lo che

mienti.
10

commesso

furto

al

2217) sopra i dorquando la legge

(.

se dovr rispettarsi

abbia voluto con espresso precetto, non potr^mai

concedersi alla intorjiclrii/ioiio della pratica nel s\.:mio (Iella Ic^rpo. l'orfetin analonia esigeva

die non di violenza,


larsi

quando

suo erasi
l'

uomo.

contentate

ma

ad

il

impure voglie del-

le

fdrto violento voi

mancnn7a

conseiso

di

voi esijjelc di pi la [iiancaiiza

rale; voi

es!,'pl(

sia vinto dalhi

contradicete. Yin siessi

cardo
11

sofistico, elio ehi

d.illa

"\"iji

eapaeo

la

vi

quale

una

di

vi

vulei e vuolu

diveiwilfi

1;l

deli-

sostan-

assenza

di

consentimento cf-

presensa positiva

di

nn dissentimento;

zialo fra la semplice


flcace,

esiste

il

dunque

quel vosiro broc-

l'iine.L'alu

non

dii^seso

ii.iura.

contrario: voi stossi riconoscete die per

niKonc della violenza

non

giwidico;

consenso natu-

di

])roiiunciato

1111

l'ur/a

dnnqno

seduzione dovesse par-

a far paghe

avere

disila

di

inconscia del pregio detl'onor

la inlblice

iiuiotta

Ma

Digitized Dy

Cooglc

dove stato

voi riconoscete che

nn

soggetto passivo di

d* indi^eretuia nel

maiaflzio vi

pad essere

la

criminosit in ragione del fatto stesso. Ti pad es-

sere l'inganno che abbia procaccialo maliziosamente


quello stato d' indifferenza
la violenza

Germnnia

(t) In

nelle

scuole

doHriDB IrlOQfalO
scienza
ziope.

lia

complelalo

l,i

deiiignnzione

crnin'

nome

ed

speciale;

il

c^iso

1'

cliL-

viiiuii.i

sita

la

Doziane

ha punila

si^i

birilli

meno

diM.i
Ippisla-

iil'U.i

dellero

DomR

il

codice dello impero

176,

n.

3 senza

darle

della violenza vera, di-

lui

ninliiiu-.;iiii!'r|le

procii-

una remmlnn per abusarne poscia carnalnieniB e

ubrlachl

quella

di

flehrbueh

crcoslaazn

ulilino caso

lo essersi la

ni ubriaca

per coinprlnierla.

ap-

si

Sohutzr

fn-J osserva docome circostanza atte-

11 in

valutare

donna volont ria niente ubriacala da

S.

Come

remmtua

. 73, pag. 53S, nolo

versi in questo

nuante

I\

dl^liiil.-i

uri

j)^if>iiiiiii)

al $.

ila

chi iiDvala per accidentalit una

proDlta

viiileiUiim

una figura

ili

Cii |i/oi nr.ii

fSchandungJ.

ledesco ha coQservalo

loiil

nce

Unilo per gssgfo ud versai meo le ricc-

nome

spectalfl di Tiolazione

Ilei

Dozione dello stupro

la

im

ilclln

codici di Drunsvich e lI^Tunovcr le

perci solo

la offesa all'altmi libert (I).

nec volwifarium
vul

ma non vi

!<^

101.

procedasi poi quando

si

dofmiscono

tremi del delitto di violenza privata?

gli es-

qua

die

S54
deve stodiarsi e cercarsi
blema: perch
in 86

vera solnzone del pro-

la

nn

violeoza qoaliflcatrice di

la

non pn essere die

delitto

altro

la violenza costitnente

sui generis,

delitto

quando non fa usata

per servire di mezzo ad altro fine colpevole. Se

la

incapacit di consentire per gli effetti giuridicopenali equivale al dissenso, per qaal motivo a costituire

il

P uso

delitto di violenza privata si richiede

vera? Dovrebijc

della violenza

dirsi

che chianqne

persuase un giovinetto od un demente a fare una


qualche cosa die a
air altro

nocevole, e procurasse

lui fosse

uu vantaggio,

sempre responsabile

violenza privata, perch ha fatto cosa contro

il

'^sei'cii;isie

]ivc

alla

;i

danno
la

si

un mentecatto dovrebbe sem-

lattasi

a^ioiit

kiggo penale

di

di

dis-

senso altrui. Dol pari la ragione fallasi quando

con violenza, se

faccia

in

mentecattaggine dell'offeso fosse

rriterio di violenza induttiva, c se la violenza induttiva

dovesse ritenersi per

alla violenza

vera. Di

sofisma, fosse

la

sari

un
di

gli

pi se

effetti

penali identica

una verit

negazione implicita dio

e
gli

fatino (Iella diireronzale tra polesl di

lire e potesin di
alla

si

ti.'^^eiilii-c,

conso^'uuiiKa

c\<:

dclitlo in].o^sl!Ji]i' in ci vlu:

un mcnteeatw. Assurdo

mentecatto non

i;

capace di

non un
avverconscn-

aiidre'ibe iiionteiiieno

\ioluiiza ]irivata

la

si

sarebbe

oiicrassc a

danno

iiiaiiifesiissimo.

Ma

valiiio Cfin.fcnso

giwidico

se

il

per capace di consenso naturale, ed capacissimo


di

(ftsscMso.

Laonde

voi

privata che affermate

netto 0 contro

in

un'accusa

di

violenza

commessa contro un giovi-

an mentecatto,

cercate se costui fu

o no costretto a fare contro sua voglia: dunque

il

costringimenio della volont lo ritenete a tutta ra~

Digiiized by

Cooqlc

gione poslnle anche sopra an mentecalto. Dnnqne


l'

demente e nel
nna verit relativa ma non assolata. Sta
demente non sia an essere moralmente

asserta incapadt di volere nel

giovinetto

bene che

il

e perci ai Ani

libero,

saa volont aia nulla;

civili la

sta ben che anche ai fini penali egii sia irresponsabile perch incapace di volont razionale.

naturale) Se

iiert

punire
diritto
sibili,

come
ed

almeno animale bisogna che

anche in

possono essere esegniti secondo

petito e

con sensazione d piacere per

possono essere eseguiti contro

>1

sno ap-

il

lai,

certi

suo appetito

E ammesso

e con sensazione per lui di dolore.

romo

la

bisogna ammettiate che

lai;

certi alti

altri

li-

negate non avete pi base a

saa libert: se queste offese sono pos-

libert

riconosciate

lo

ite le offese che dite arrecate al suo

alla

nna

Ma sar

incapace di diritti? Sar incapace di

egli perci

ci

potob; disconoscere ne! calcolo della imputa-

zione sifiatta

notabiLssinia

diversit

dare identico valore ad entrambe

come

potete

casi?

. 1485.

I-'incU al

un
l'

consenso del soggetto passivo vuol darsi

effetto giuridico stard

la

bene che

il

consenso del-

incapace non sia consonso giuridico, c perci non

sia o]H"ii'alivo

Ui

dcmenfo sar

tale

tesla

effetto.

il

materia b appunto

passivo.

Cosi

il

concnbUo con

^iiistariiente dicliiarato delitto,

ch ci che distinjjae

delitto dal peccato in


il

perco-

consenso del soggetto

Lo stupratore por diro peccai ma non comnon lesi il diritto di cht ne con-

misi delitto perch

sentiva r alienazione, ha bisogno di potere allegare


il

256

conseneo valido e libero della stuprata; e questo

noD pad

dove quella incapace di valido con-

fiire

donqne a tutta
Ma quando
come qua-

senso. L' abuso della incapace sar

ra^ne

come vero

imputabile

r accasa vuole presentare


lificato dalla violenza,

di

mostrare

delitto.

quello stupro

essa alla sua volta ha bisogno

dissenso della stuprata vinto dalla

il

forza fl^ca o morale dell' uomo, nel che sta la essenzialit della violenza.

uopo

Non

basta allora a tal

le

la sola indifferenza, o la inettitudine gioridica

del consenso

non

nel soggetto

abile

costituire

passivo;

quale

Ift

con

fuse Uanfjuo
politcaiiieiUi;

libera

con

dottrina ci die rendeva

qru'sl;i

ii]i|jiilaljilo

ci che lo

calo per la viohzionc

commercia con donna

il

rundova notaijiimeiite qualil]n'dissci|ii.'t

di

un ulteriore di-

pudicizia iiidivido^de. lo ritengo per-

la

tanto cliB sotto

jiunlo

il

abuso della demente

sugno

non pu

a cosiiluirb nella fornicazione. Pi con-

aliile

ritto oltre

come

qualifica della violenza

la

nel furto, nella rn<?ione fattasi, e simili, cosi

essere

di

ii-ia ik-lki

e lioH' iiji|ji:''crc

di resistenza pi;r iiarlL' iui'u,

si'icii>!a

i-i'_tj[-i

Ui;lili.-i

dirsi

violenza.

Se

r un caso

all'

(li

severit

taccia

il

le sii.la toro

piiii-

ma non

quando

di errore.

duzione

alio

Di errore per merita

identifica nella nozione

aile^^ui

clie

por

adeguare

altro nella jienabi polr essere tacciata

ti.

penale

erode dolere

lo

h\M)-/.:i

tosto criminoso per sedu/iono j>rcsi:n[;i an/.icli

due

casi.

m.

nella penalit lo stupro per se-

stupro violento. Ci parr inaccettabile

Digilized Dy

Google

357 in &ccia ai costami odierni, largfai spesso di tolle-

ranza Terso

gli

artifizi

maligni per quanto

pemi-

doBissimi, ed intolleranti sempre Terso qaanto pro-

Ma non ovunque si
I o n e proclam Trancamente domaggiore reprimere lo stopro per

cede da nn sopraffare d fbrza.


pensato cosi. S o
versi con severit

seduzione die non

tamina

il

it

violento

smo

perch se questo con-

corpo della donna compressa, quello vizia

ad un tempo e

anima e

l'

dei greci, quantunque

tal volta lo spirituali-

pagani,

trettanto qnanto spesso si abbassa


di noi,

qnantunqae

considerarsi maggiore la

mente nn abuso

si
il

cristiani. D vero,

in s guardata la violenza, per

quella della frode

La quale sen-

corpo.

il

tenza vale a mostrare come

di

1"

cui

elevasse al-

materialismo

cosa ha dessa

debba

di tanto

sua criminosit, che non

una e

forza.

l'

altra fecero ugual-

Con

violenza

il

gliardo abusa della forza coriiorua a pregiudizio

gadt:l

debole; con la frode abusa T astuto della forza intellettuale

a pregiudizio del credulo. Entrambo ido-

nee nei congrui casi a raggiungere il pravo line:


entrambo sotto il ponto di vista soggettivo ugualmente scellerate, e spesso pi freddamtnte calcolata
che non la violenza : entrambo sotto il punto
ugualmente nocevoli. La vittima
uno immolata ridendo. La vttima dell' altro
Ma ambedue sono immolate,

la frode

d vista oggettivo
dell'

immolata tremante.
e

la vittima della frode

proprio danno

meno

bench

non per questo

tardi consca del

piii

lo risente

doloroso: n la vittima !a

meno

minore, o

vittima per-

ch non soggacqae resistente e spossata dopo inutile lotta,


fiori,

ma

porse alla scure

il

collo coronato di

e spir fra canUci e suoni, inebriata di olez-

VoL.

II.

17

zanti

profami.H

garars]

pm

lessata, che

felice

la difesa

doUa pudicizia e da aa-

pcrMameate

contro una insidia

non contro

assalto di forza brutale,

spesso resa impotente por causa del suo stesso fu-

un furto violento
da personale danneggiamento
T<1ita di poche centinaia di lire, non

rore, i'.ppare clu of;gi dicesse che


;ci^aito
;

bendi

e che

lorza,

di rigore

na

Mila

icntci alla

una

inlelico fa-

iperbo-

a iVodo

ullo

ritto: se

del

sicura la riuscita c
i

pcrcbe

.seduttore

il

non nu-

quello del

rre eziandio pencolo


di sali

di

vita.

)re L'I 11(1)^1(1

ca
cittadi
Il

doi tempi

come onorabile il
d; come infame

seduttore lortunaLo. e L'aat

violentatore! Tale e lauto

cnsia e delle leggiadrie

il

lascino

niclisi.ilelu-lie

abbiglia la figura di satana. son

Ji.'ll.'i

e.jii

ijio-

cui si

mancano pero nep-

pure nei tempi meno poetici monumenti munsprucennata, potersi talvolta

me ac-

codesfa venta da

denziali clic pronuncino

lo

stupro fro dolente

(i)

pu-

nire con maggior severit del violento. Questa tesi

propugn
nel

L ey

Chassaneo
s e r (

specimen

nel cons. 40, n. 6, e trovo

58 J,

cato che argomentando dalla

/.

tncdlt.

9 ) un giudi-

i, g. 3.

ff.

de senio

cotTupi dichiar essere a condannarsi come pi


grave reato dello stupro violento, uno stupro che
risultava

commesso con fW>de accompagnata da non

Digilized

liy

Coogte

259
ordinaria nequizia. Perch dnnqne n'on dovr ser-

tempo

virsi al

stesso alla giustizia ed alla verit

mpnbere aa-

delle cose castigando lo stapro della

cor pi

se cosi piace ) che se Hasae violento, senza

biB(^o

mentire dichiarandolo violento quando

di

violento non fai

(1) Tutlo

quando

Irs

11

pcdCDlo

rigore

il

iopanilt
dicessi

iiueslo dciillo la fi uile e la

in

ai

adatta *1 caso lo

uomo con

do obletlivo

It

adeguarsi a

lali

0 meotecatla.

arllflzi

arlilzi

la

cui

lj

comuni, dulie

di

arti

nello slupro

di

frode

le

Ma

si

tedazionr semfhce, quella ciot accom-

nozze, ed

altri

ordiiinrie

simili

medi

di essere stato

dalle

seglinco

ado-

i^spaniiiDlii

clic

il

cuore di

iDgaanato merameate

paralt aliria, fa ingannato percb lolle euerlo.

il"

alli'oritlc

della violenza

f|iiar

Fu

genesi di cotesta teorica


siijia

legislativo qnelto che

de-

primo'

non potendo fare

la

dovendo interpetrarla, ebbe necessit

di

No.

ma

l;i

presunta sulla mpabere e

mente? Fu un pensiero
la dett?

legge,

fra-

mutan-

e bene pub

una rancmlla impubere

prarsi da ogni giovine desideroso di guadagnare

uua donzella. Cbl allega


per

lU

clic

seitii:iaiii:. (.in

correrebbe se uguale rigore

adoperasse contro
J.illc

sem-

sempre

esso sia alalo pracaeclalo

2341)
scelt di

si

pagnalo

promesse

incon-

!edii:i"iie

nlleRnnii

raggiri valevoli a cosliluire

vero deliuo

Ma troppo

vedere

di
alki

femmine

le

inturno alta cODTealenza di rigore

dolenl
dall'

modo

i]iii?slo

ili

w^hi esleiuiprc

si

plice, per la faollil con cui

la

pratica che

Digllizedliy

Google

qui tome altrove ) ad nna finzione. Eraa


(
una impabere senza violenza. Il caso era
leggo non permetteva s' irrogasse pena

ricorrere

stuprata

grave,

ma la

condegna, se non era violente. Bisognava danqne


mentire

al vero,

so vero

il

andare

adeguare

iperbole,

all'

caso fnto; e cosi fu

non avevano

gislatori

fatto.

Ma

impubere bench non violento

della

pan

0 pi di quello con seduzione in

veramente violento

ta; o se

mente

del

al ca-

nuovi le-

bisosrno dei pratici di fin-

il

gere: essi avevano balia di disporre che

si

lo

stupro

punisse alla

si

femmina adul-

punisse pi severa-

similo caduto su questa,

come meglio

piaceva loro. Perch dunque portare la lnzione noi

Certe finzioni die furono e sono

dettati locislalivi?
tollerabili
1

disdicono

noli' inlerpctro

finto.

leizislatorc.

al

li

caso vero e non corno caso

se culi per de-

ferenza alle abitudini forensi pone la finzione sul


trono destinato alla legge, scorda
e
1

propni

aili

Il

proprio dovere

ibuti;e dimoniicando di aver

celebre miasi

il

elio

buono

liti!

1
I

fu lanto

cam-

al

giureconsulto

non e buono a niente per il legislatore. Per lui non


fa mestieri di quasi, non di analogie, non di sotti-

nuda dinanzi la verit


ontologica : e secondo questa pu e deve defluire i
singoli reati, te singole cose, e i siugoh fitti ginndici. Abbia gagliarda coscienza del potere e del debito del suo ministero, e bandisca una Tolta dai
lit

ermeneuticlie.

lai sta

codici queste reliquie.

Digilized by

Cootjlc

261
1498.

La

dottrina carpzoviarja rimane peraltro tuttora

conservata in
n'

dice

raolti

Sardo

art.

490

stupro violento quello


e quello

commesso

contemporanei; e non se

coilici

emancipato neppure

il

che

commesso

sulla

minore

stesso dispone (articolo 283)

ho detto gi

com' dovere
che tanto

il

le ragioni

in

por

Toscano.

codice

vuole

il

le

un aumento

si

co-

Il

punisca come

sulla mentecatta,

anni dodici.

Lo

codice Toscano

Io

di

quali (concordando

di penalit) opinerei

caso della impabere quanto

il

caso

della mentecatta dovessero assimilarsi piattosto alls

sedusiorw che alla vdetaa: e fln qui potrebbe non


esser questiono cbe di nomi e di definizioni.
fccio

Ma

io

ancora qaestione di penalit: perch se am-

metto cbe lo stapro della impabere e della demente


debba' punirsi pi dello stupro con sedtuione, non

ammetto che debba punirsi alla pari dell' abaso


commesso con vera violenza, o fisica o morale.
L'art 281 del codice Toscano punisce con la casa
di forza da quattro a otto anni la violenza vera in
donna adulta: punisce eoa la casa di forza da quattro a otto amii lo tupro della Impubere senza violenza vera; e punisce ugualmente con la casa di
forza da quattro a otto anni la violenza vera eseruna impubere o sopra una demente.
Dov' la giosUzia nello equiparare la pena dei primi due casi a qnella del terzo? Si dir forse che
i giudici nei primi due casi non applicheranno mai
il maB^o> per tenerlo in serbo al terzo caso? Questa non die una ipoted, che A doveva rendere
citata sopra

una certezza. Ma il codice Toscano al stato logico: esso lia potuto presumere alart, 283 nella minoro di dodici anni 1' assolata
mancanza di coscienza, perch gi all' art. 36 aveva
dalia legge

meno
l'

dichiarato

minore

nclia

dodici anni

di

mancrtiiKa di coscienza, proclamandone


la responsabilit penale.

Sardo, perch mentre

Non

all'

della

minore

come

tolento

all' art.

minore

un

per

codice

A' cosciensa
di panire

fine

il

il

come pre-

ritiene

V nso carnale d lei ; lo stesso codice


86 ammette la poss^it di cosciensa nella
di dodici anni

Il

per

fine

il

punir

di

lei

di

che abbia commesso. Contradizione pal-

delitto

pabile.

490

mancanza

di dodici anni,

assolata

I'

impossibile

per logico

art.

BunEona jwris et de jure la

nna

giudice sardo dichiarer oggi che

ragazza di undici anni ag con discernimento, e

le

applicher la pena del lenocinlo di cui era accusata: e

dopo un mese

lo

stesso giudice dichiarer

che quella stessa ragazza non capace di discernimento, per paniro come violento
!

la

valso

eli

lei

Il

urto

quei due

reclusione

1'

atlent.'ito al

un minore

di

alla

dello

voril;'l

carpzoviana

tredici

pudore coiumc^so

anni;

ma

obbeiliscc

rose, l'iconosuciido

messo xensa violenza;


stizia

distributiva

nel

ai lavori ftAzati

ii

Nel-

(I).

nuovo art. 331


repressione punendo con
il

ricorra violcn;^a vcr.n, (ale altfnlalo

pena

si

articoli

codice Francese del 1810 aveva

riforme portate su questo codice,

obbedisce al bisogno della


la

uomo che

con sua piena adesione. Chi non vede

incoerenza che pone in

l'uno con l'altro.

affatto rejetta la equiparazione


le

l'

ci te

si

conii-o

ancoi'a

iloio

rilicne

non
com-

di pi ublicdiscc alla

nuovo

art,

gin-

332 elevando la

a tempo quando

l'

attentato

la

gmnsprudenu

messo sopra
noa

io

incorresso

(liflch

smid

Dei

ho

censura

nciia

inolli

iiiinll

cbio ariicoio. ai disiiase


leolato ai puuore.

visl.i

eoacorso di vioien
qaeii' anieoio:

ronci-io

il

(Jtillalu

dui

vi>.

stupro vioiemo dai senipiioe a

io

i'

alieniate ai pudori

i'

ii

di

ii

primo

aiieDiaio

coi

lavori

iioiento

ai

forzali

pudore

da cinque a dieci anni. Poi proTedeodo

jB reoiaiione
II

di

puneado

oioque a venti rudi e

ohe

cbe

impnbere seuia

ii

ci

cai

deiiUo cadesse sopra uoa persona miaorQ di qomdi

anni, SI

vaimb quesia circosianza come aggravarne isemp

bui ohe

SI

punisse eoo la reclusione qualunque aiieolalo ai

pudore commesso senz violeh sopra una persona minore


di undisi annt.

in tal guisa il

leorica

duttiva pol& dirsi in Francia nooisa per


piii reieiia
l'

leitera della

oonirano:

le^. la

possa esservi

un

ma

quaie in

allentato

reietta

aperti

non

delia

violenza

in-

sempre: perch non

soitanio in viriu dei silenzio

a rgomen io a

deiia

legga o del-

etpttmamenie
termini

vioietiio

daiia

prevede che

ftant violeneej

Digitized Dy

Google

sol

864

minore di aodlcl anni. Cosi

riforma

1832 seppe

del

riparare ad noe laouDi cootro la qaale prolestaTaao ia ne-

eesBiii della gluslitia

%ao

sodo buonissimo

llludinc; coso (ullc Clio

seguilo di ci

dere cbe

ura
DOD

I'

fra

commesso sopra ud

rlsullaTa

di

la

11 e 16

gli

ti-

poesa. Al

la

che ver-

fauciulto

non era pnoibile et

aiuii

ooncomltante della

vera-, e

viDleniai

per l'art. 531

uedici aonl

et al dfsallo delli

maacanza

per

glurlsprudenzJ di Fnncia conlinui) a deci-

allentalo

nell' eli

bcdm bl-

pQaire o di creare un

di

una iperbole o sopra una sjmi-

delillo coslruilo sopra

lolo di

delle famiglie,

la tnlelt

tahA pel Qae

di dire una

violenza) era circostanza

e non soltaDto aggravante; mentre V

cli

(ota In

eiieniiale del reato

cl al disollo di

undici

aoDi DcI caso dell'art. 533 (iolcrvenlo di violenza vera} non


era circostanza essenziale
ceiosia caso

dano

la

ma

sollanlo aggravante, stando In

essenzialil del reato

nella

25

luglio

giudicali della Cassaziono

bre 1837, 4 marzo 1842. La disliazione


della

ve-

violenza. Si

185G. 33 sellem-

fra

contaminazione

ragazu impubere commessa eoa violensn piea a

seDza violensa. fltiea,


dell'

si

volulb enche dagli Statuii CrimiDili

Engiadica al %. 84. Questi

pubblioali

elatuli

nel

1841

sono un vero codice Criminale cbe non merita di essere


menlicalo nello studio delle
nee.

mostrarne

il

Ingisluzioiii

concetto

scicntiQco

reietta la classaziouo dei reati

colo 1. stabilisce
la

come

importanza del

Un saggio singolare
si

rileva

pag. 148

dal

crllerli

ai

all' arti-

diversi reali

nella bob

Svizxera PUloretta a

NtW Engiadim, qwtndo un

giutlamente aenatato di

un

delitto

ilalo

innocente con una lentema del giudice, tulli

dHpau

ricordare cbe

pravit della inlenzione.

del civile sentire di quella popolailotie

Marlin
ivi

la

di-

contempora-

penali
basti

dcsunla dalle pene,

che distinguono

diritto leso e

tiomo in-

rieonoteiuto
abitanti

radunano per vederlo uteire di prigioni, td

^na fanciulla gli offre co tolennit una rota che


chiama la rosa dell' innccenso.

ti

igifeed by

Googic

265
g. 1499.

Trovo peraltro una differenza Bostasiialsaima


dell' abaso cbe ta ftio di donna
ebra o dormiente. In questo caso non
diffi-

nella ipotesi

a riconoscere

termini della vera violensa


ove vi siano prova ^care del dissenso di lei. Qai
abbiamo infatti da ua lato una donna dotata non
colt

ma anche di volont gina sno dispetto fo resa posava delle


impare al^i voglie; e in d abbiamo il primo

solo di volont animale,


ridica la quale

elemento della violenza cio

Abbiamo

demente e
inoltre per

della
l'

il

pieno dissetao del

manca afbtto

violentato, oggettivit cbe


tesi della

nella ipo-

impabere che annuirono.


l' neo di una forza

altro lato

materiale diretta a vincere cotesto dissenso, nel che


SI

concreta

elemento soggettivo della violenza. Co-

lorza materiale quella

testa

o qnella

artificiale

sia che
l'

nomo,

del

fossero poste
sia

che poste

natnrale del sonno,

vino 0 dell etere; le qaali

azione dalla malizia del-

essendo accidentalmente in

azione egli ne approfittasse, sempre a tatta giustizia SI

egli

portano a sno carico e responsabilit; poich

desideroso

donna

la

d'

disonestamente con

impacciaist

inalo sapeva essere ai desideri snoi de-

cisamente contraria, fece strumento delle proprie


bidini quello

camenle
stenza.

li-

matcriah che agendo meccani-

forze

sulla vittima, lo resero impossibile la resi-

perci che avendo

nna volont vinta,


e Den aovere cne
della violenza.

Hon

vinta da

codesto duo ipotesi

una

lorza matonaie,

vi si Lruvtno csauriii

cosi negli altri

doe

gu

estrEimi

casi nei quali

S66
femmina non

dissenso positivo della

il

dall'

accusa,

certifica

pn additare alcnna forza mateQai potr es-

nf; si

riale clie abbia superato tale dissenso.

servi inganno; potr

movimento alcano
corpo;

il

il

esservi sednzione,

di forze

ma

non

vi

meccaniche costringenti

qnale concorse col seduttore all'azione

per impDiso proprio, sents che qaesU eserdtasse

abuso

forza morale costringente

di

vittima ad
l'

nn

atto

che

rende inerte

la volont;

vi

della

repngnante. Nel-

le fosse

abnso della ebra e della dormiente vi

Ti la frza meccanica che

il

animo

l'

comprme

il

dissenso,

corpo e

il

nell'uomo impodico

dolo speciale della violenza, poich quelle forze egli

pone a servigio del sno criminoso disegno


pensieri

questi

pongo

io

tra le

(1).

Per

forme dello stupro

con seduzione
gli ultimi

i
due primi casi, e terr parola dedue come forme della violenza carnale.

CODCordn Delta mia dlGlimiotie

(1)

paailect. ip.SSi, ticd.


Elrnlo

i4)

qualo

il

sopra (. 1491 noia

<ll

liriuala

pro

'lolla

nitenza.

I!

ialervieno

ci .ippnnlo

oosCrlziODo

per

di

fa

per

ziale

dolln

di

ragione

il

elemeDlO essenconcorre nella

sonno, durante

sta in questo

non tten-

1'

invece

tradita, fece manirestazlone di cotesto

Loyser

ni>n

eonlrariaj laoDde

manca

La unica diOerenza cbe intercede


quella del

re-

altrettanto semplice

volont

volere,

violenza: elemento obe

dormiente che prima e dopa

ne

Tari-

lei

pu esistere violenza dove

upa

nio-

lio

violcnlo lo stu-

della auloriorc di

nella menlecatla subigitala per comptaceoza di lei

dosi quella contrarlel

ad

("med.

re]ilii^i<

vioienM nello flupro dpUi

lioniiioiite ijuaiido consti

quanto perentoria, die non

Loyscr

il

sebbeno come

cnergicnmenle

opinione dclh presunfa

mcDlccatla, artimone cbe possa lenersi

quale ven-

avverso volere.

Tra la

che

il

egli

mia opiaione e
sembra esigere

Digilized

by

Google


diohiarare

a[ fDe di

par cosmuire
aarre cne
Bla

ti

viioie

aspett

\a

precedcnio loicrpcii azione

obe evidaniemente

io

possn

volo.ii;,

In

prc^iirijprc

spingersi

conirari.i

V uomo

clie

ia

i;

ia

cosa a

la

tal

poco

:,cccrlaI3

conoscesse,

occasiono del souno a commclCcre

ia

egli richiede

voioni conirana delia donna.

la

me sembra che non

liunio, pprciiJ' qii.inik)


vi

doio deiio siupraiore ed impedirgli di de-

non conosceva

ei

2r.7

vioicqzi

la

respinta dona donzella

poiclii'

dcllaraziope.

. 1500.

Lo Btapro con seduzione danqne (secondo la


e che accettandosi da noi

dottrina ora prevalentfi

come

la pi vera servi di baso (. 1482} alla no-

stra deSniiione

nel presente

ma allo
la

che prendesi a contemplare


Per conseguenza esso ci richia-

] il lttto

titolo.

studio di questa circostanza della sechizione,

quale oggimai non costitnisce nna qualifica,

bensi

nna condizione

ma

della imputabilit politica dello

La seduzione pu essere o m-nxunta o wm-o.


La seduzione presunta pu emerger o dallo con-

stupro.

soggetto passivo, o dalle condizioni del

del

dizioni

soggetto atlivo c dai suoi rapporti verso di qaollo.


l.ii

seduzione presunta per le condiziom del sog-

getto ;)a.?s(Vo

riscontrasi nei termini

irapubere;a vincere

imbecille od

queir

mestieri

di

vedremo

fra poco essere

seducione vera;

perch

artifcio

ma

la

la deijolez/a di

la

della

donna

quale non

la

od inganno speciale che


necessario a costituire

la

seduzione esiste pur sempre

mento

in cui versa la viitima

e ia sua inconsapevelcz/,a di tutta la importanza del

malo a cui
proverare

si

al

conduce, danno bene ragione di rimcolpevole

l'artifizio

che consistito

2C8

appunto nello approfittarsi

di ftnella debolezza.

dODDa ha prestato an' apparenza


inconscia del male fa la

La

consenso perch

di

modo

inconscia del male che fceva, nel

stess die

donna che consent per ca-

gione di nn inganno costitnente

la

sedazione vera.

. 1501.

La sedazione presunta per

le

condiziani del sog-

getto attivo, e per le eae relazioni con la


riscontra in tatti qaei isi in cai

nire

ad atti

l'

gli

dava un certo impero sopra

fisica

tivo

mo-

(I)

autorevole

la

donna per

condurla consenziente alle voglio sue. Ci


nel tutore

donna si

nomo senza ve-

costitnenti vera violenza

abbia abusato di nna sttaazione

rale,

die

si

verifica

che abusi della pupilla, nel padre adot-

che abusi della adottata, nel carceriere che aba-

b della

donna carcerata, ed in altri consimili deliQuando in simih cast anche per poco
una minaccia di male o un uso di forza,

catissimi casi.

ricorra

sorgeranno facilmente

e questa sar pi gravo


porti.

Ma quando

di semplici

termini della violenza vera,


in

V nnnio

ragione dei personali rapalibia

;illoi[airn;n(j, [!!)n

casi andarsi olire al

proceduto per via

potr neppure

in

tali

concuUo della seduKione. Tale

mia opinione per ci che ho detto test, e


per ci che torner a dire nel titolo segaente su

la

queste spedalit.

(1)

[l

codice delle

dittiate dello stupro

Isole

Jonic (ari.

663)

qualIQcalo per fiducia

stupro violento. Nella

fa

due

ligure

violala e dello

prima cErcoslanu (che esso trova

nlindio nel IhUo di un capitano

di

mare obe durante

il

Digitized Dy

Google

una femmlaa Bccolla per

viario sbiui

di

bMlimeolO

lai)

di

ma

slupro;

ravTa

pena

la

pro

contro

slmile

presunzione. Questa

ei

dt )wre, quando

si

carattere

11

geaerali!

presente materia coordinare

ti

come

tengo
al

de jure. Ma

di

ref;o1a

al

con-

ridurre

di

presunzione jurt$

sola obe possa nella

la giusltzla alla

ed atiro realmenle non se non

crlmlnalo non

Io

lo stu-

prova

la

violenza in certi csai ad una presunzione

di

jurii tantum togliendole

cipio olle IO

sul

qualificalo f

ordine poi

in

preiumii violenlo, ammetlendD per

presunzione

pasM^o

il

per qualiGcsrtf
guisa

[al

peoa del violento,

mare espressamente dispone che

del capitano di
SI

trario
la

qutalo basta
tlupro in

dallo

inrerlore (ari. 6S6] alla


ralle

l'

*erlt& del

fatti;

applica no ne di un prin-

Fon da mentalo, vale a dire

olle In

possono mai ammellcre presunzioal Jttris


Jonlo

lo stesso codice

al

meutiOB questo cardine quando dispone

citato

655

art.

di-

ordine alla slupro

del tulore che egli non possa discaricarsi dalla presunzione

per qualslsla prova

di violenza

la contrario', lo clie

per opi-

nione mia e esorbitante.

Per

soggetto attivo e suoi rap-

le condizioni del

come accompagnato da
cri minai mento imputa-

porti personali 91 tiene pare

sedazione presunta (c cosi


bile

raalurado

stupro che
sorella del

il

il

consenso

libero

servo

ahltiri

suo padrone

( 1

tore sulla persona della

ancora

il

il

mm.

soiciliiitina

dects. IS. la queste

sulla figlia

maestro. 0

l'

Io
ti

instrnt-

seolara. eA 10 aggiungerei

caso che eostiliiisce riuolla che

cluamano folccUazione : vedasi L


fussarus

donna

leila

commesso
o

il

s c 0

li

ariano

ipotesi

il

canonisti

a r de condecis. crt-

reato pu

facil-

menlt assumere 1 caratteri di delitto complesso,


quando nel medesimo venga a calcolarsi dou solo


i)

danno recato

Due

silo

del

eziandio la offesa

(S).

avverlKe

dislinle idee rogliODO essere

cbe enumero nei presente e

casi

paragrafi). L'

di

ma

fldaua necessaria dei qaali fb

perfidamente tradita

(I)

270

alla fanciolla,

fatta ai genitori, la

io

propo-

procedente

nei

una Idea quella ohe nelle reiazIODi perfionali

aKeudeate, tutore, inaetir(i,o servo trova una circosUDia

specisio per aumeelare )a pena coniro lo stupro

commesBO eoa violenta vera. E


appella alla qualinctic

la teorica

suale dalia pertana,


riublsmala nel

ohe

leorlLi

titolo segiicnle.

EcindeDdo da qualslsia

fa

violonza carnale de-

delhi

vuole essere

.-^[iRcialiiicnlR

[lij

1.'

filtra

violciizo

quiodo

sotto questo punto di vista

che pre-

idea quella

o da

qualunque

rorma

di

vera seduzloue rraudoleola, ravvisa io quelle condii tool personali una

gravante,

del

nello

e r

padrone od

studio

ari.

dulie

Cos

li^glslazlonl.

DB elevava conlro
io

stupro

altra sua

per

la

quando

il

Impn-

l'.nrlicnlo

Yioknza se

un elemento

toscana

legge

la

stupro semplice,

lo

servo

Carmignani

qiinlo,

fosse .icconjpaf^n^ilo

Coslooh

il

pena lino ali

la

era cotomcsBO sopra

la

figlia

del

1167. Ugualmente,

raginnc prccisnnicnLe opposlii, procedeva

Francese del IRIO

la

nn* ag-

pollllca

eoa^anta, quanto se sopra una ospite

ricevuta nella sua casa:

vita

erlteri di

sua

la

30 novembre 1786, che puHlvn auchc

di loro:

galera tanto se

ma

piii

clemenll costitutivi

gli

Queste due Idee vogliono essere accuratamente di-

labllit.

stinte

ma

per cui Io stupro,

seduzione presunta:

coslanle

tragga dalla qualil delie persone non

"m.i

ilir

cOT.i[iio^-=.L

essenziale delia

ticin
rlii

piincnio

ver.i violeiiiEi,

rnliuM-,il.i

i.-.'

dei

itii'uii

imputabilit,

codice

nun dnrogava a

I.ili

s..tm

ma

il

stupro se non

lo

piiliMlcl a

iinici.ili

pub-

soltanto un' ag-

Digilized Dy

Google

gravaDte. Al canlrsrio

il

codice Tosoani)

punisce lo stupro semplice, qa^ndo

persegQUi crimlnnlmoolc eolio


tnceilD

lolorc o

il

11

1853 chs noa

del

295 vuole

alt' ari.

epecloso

Io

di

titolo

si

quati

padre ndotlivo che abbia shu^alo della

pupilla 0 dell' ndollala, ovidenicmenle Irao dalla qualil psr-

COQ

son.ilo

mentre

pari

Del

delitlo.

ma

l'ajeravacle

pili

1'

codice

il

elciiicnlo Jcla impulabi-

Sardo all'art. 491

GondlzlODe di serro od Bveote auIoriU

della

doq boeva obe uoa

qualit aggravante dello sinpro Tlolenlo,

codice Sardo

ti

Na-

490 Tenne a

fare

della condizloDC di istitutori, direttori, lulori o carcerieri

uua

poletano con

aggiuote

te

portate

all' art.

circostanza coslllutiva, cbe rcotic punibili anctic (jucl


quali per le dlspoiizlooi

Talti

generali non lo sari.'libcrD slati io

seconda

395

del

codice

altro porsone. Ilo

delio clie

penale Toscano

qualit di tutore o padre adollivo con-

la

l'art.

aggravanle del

dizione eicnzioU e non gi

oplDiODB olio (per quanto lo conosco) ba

la

reato.

fin

Tale e

qui prevalso

nel Irlbunall loscaai; e che con solidi a rgome eli si sostenne

Fuccioiii

dal

nel suo (Commento al1'arLS9S. Telano pre-

ohe

tese al contrario

gravanlB

395 non presentasse obe no' ag-

art.

l'

ebe

lo

una delle

me

parve lauto

casi nei quali

avidenle

toscano

avrebbe

11

la

non po-

298

promessa solenne
Ala
la

di

questo assunto
ditcsa lo quei

di sostenerlo.

Non

solo

(come avverte Puooioni) cbe II legislatore


395 volle ( poco Imporla se bene o male]

una speciale

jirircin

p.irulu

elle

dire

clrcoslanzo dell' ari.

16 anni.

cLe declinai

Tatto meEticri

Torma

verami^iiU' auoniiiilc cbe

i.i

ai

insosleiiibile

Dell' art.

delinlre

^.,^lo

tre

seduzione slraordioarin; o

la

matrimooio, o l'eia Inferiore


a

portava a

tutore per l'abuso fatto della pupilla se non

il

ricorresse

cloi;

S98:

dell' art.

punire

tersi

quando

ili

avere

iidusu

la

d' inceKo.

Ma

lp};ge definisse

iloliiiilo

<|iijiiluiif|iit

legislatore nell' art.

delillo

li

di
il

pi sarebbe

dellllo qualifl-

semplice. E rinalmcnlc

poco felice) rivela cbiaramenle

295

volle

esprimere un codcgIIO

272
larga e IneondiztonaU di quello che andava a elrcoeerl-

plii

vere

Dell' srl.

998.

La legge loscaon

(2)

stupro

commesso

178G punivn eoa

del

dal servo

litlucla.

aveva consideralo qupBla gravili


veduta

d'

arislocralicii

aveva

ci

cbo

sialillilo

la

galera lo

(quantunque senza violenza) per

riguardo ap[)Ualo della tradita

Ma

pena

di

la

giurisprudenza

come

ispirala alla

impedire malrimoui disuguali; e perqualifica

la

non ricorrcsee quando

11

servo era di condliioue presto cba uguale al padrone, co-

me

iTTleoe

nei

garzoDi

dei

Pnccloal Saggio

coloni:

pag. 600.
. 1503.

La sedazione vera ha
indispensabile substrato

nel volgare linguaggio

nel senso giuridico per sdo


lo

si

inganno. La donna che


chiama sedotta perch il

suo pudore fu vinto dalle preci, dalle lacrime, dalle


assidue officiosit e blandizie d' insistente amatore,

oppnre da impulsi di ambizione, o di avidit, o dalla


eccitata esaltazione dei sensi,
in sanso

non pu

giuridico. Riconosciuto

il

dirsi sedotta

principio che la

oggettivit del delitto di stupro deve trovarsi nella


offesa

diritto

al

della

donna; o ricordato

1'

altro

principio che essa libera dispositrico del corpo suo,

non possibile trovare elementi di seduzione se


non lA dove il consenso della donna rimanga deogni valore giuridico.

stituto di

E ci.quando

ricor-

re nella donna la capacit giuridica a consentire,

non pu
die

verificarsi fuori della ipotesi di

renila

inetto

il

consenso

dell'

un inganno

ingannato a ra-

dolo dell' ingannatore onde quello

i^ione

del

causa.

La donna che

si

arrese alla vista

dell'

ebbe
oro,

od alle preghiere, non pu dire che non consent,


e che nullamenle dispose del sao diritto: pu dirlo

~ 273
beDsi quella donna a cui fa fatto credere una eerta

cosa che la determin a consentire, mentre se avesse conostato essere falsa non avra consenUto. Cosi

che aveva aperto

la donzella

che

le si

le braccia

nomo

ad

appress nottarnamente simulando

sem-

le

bianze del soo fidanzato potr senza dnbbio dirsi

ona sedazione meritevole

vittima di

vata a

Qaesta idea
colo

di essere ele-

delitto.

^QS

si

espresse dal codice Toscano (arti-

una sedu-

lett e) con la fbrmnla f-au^ di

zione straor^tutria.

Con d

distinse la sedazione

criminosa dalla sedazione ordinaria con^stente in

doni, preghiere

sce delitto tranne

qnal caso

il

Ma

al

si eserciti (art.

la

xlniofdinarm

raaiotio

criminosit

della

fin

oltrepassato

questo codice
1

11

la

(juali

irli

anclu;

elio

la

donna sedotta

anni vonttino. Tson de-

dina-

to

dent

t
1

il

do

seduzione straordinaria dalla ordinaria per

il

verso Sne di aumentare la pena, configurava in

VoL.

II.

b)

della pa-

eti'i

fossero gli clementi costl-

11]]/
1

iett.

anni: nel

concento dolla

seduzione

limitw con molto senno dal codi-

si

ce Toscano alla condiziono

non avosso

il

del!

costtni-

29S,

disotto di sedici

codice Toscano adotta

seduzione presunta
ziente.

cbe di regola non

simili,

qnando

sopra nna Uncinila

18

di-

nn

274
inganno estrinsecato con qualche materialit arti-

Paofet-

fldoBa lo 'straordiar) deUa sedniione:


Ub. 6, tu. S,pag. i84.

ti

dsa per la o^dtiione

che pretende ravvisare

di taluno

caratteri della

sedazione criminosa nella profferta d* ingente som-

a femmina povera: non vi ra-

ina fatta dal ricco

gione per cai debba accordarsi alla donzella che

cede per venalit una protezione pi eaergica di


qnella

si

accordi a colei che cede per amore. Fal-

so del pari b V insegnamento d


r

(]

r s a

y a

lib.

3, Ut.

^uitssQ Dientemeno

consistente
reileratae.

nelle
Il

5)

die

altri

(per esempio

quali volevano

ade-

si

sedazione

alla violenza la

importunae pelUiones

preces

et

principio radicale della dottrina che

dove intervenne consenso libero e pieno della don-

na non vi e delitto, perch la oggettivit de! reato


non pQ trovarsi che nella lesiono del diritto di lei.
Tutte

le

allou;iiivo elio influiscono sul

cunsonso non

rendono giuridicamente inctto.sc non

io

gono 0 con una


sia

l'orza coattiva,

si

congiun-

o con nn inganno che

causa efficiente della adesione, sicch possa

mancata dove ne mancava

la causa. In

dirsi

una parola

fra la sedazione straordinaria usata contro la pudicizia individaale

e la frode usata coatro

il

dritto

di propriet, evvi perfetta analogia.

. 1504.

Ho

detto di sopra che

naa forma

di stupro

me-

ritevole di speciale considerazione per le circostanze

eccezionali che lo accompagnano, quella della sollecitazione.

Certamente

.cotesta

ipotesi si

circondata di molta gra^t pon solo sotto

presenta
il

pntkto

Digilizefl

0/

Google

di TiBta morale e religioso, qnanio ancora sotto

paoto di TBts politico atteso

l'

il

allarme che desta per

la difficolt di difesa privata in coi

Tersane le &ioi-

a seduttori di simil genere. Malgrado


non trovo che la ipotesi saddetta sia cootem(almeno esplicitamente) (1) da uessnn codice
contemporaneo. Ueditando le cagioni di tale mienzio
non panni si debbano trovare in altro che nel riglie ia faccia

ci io

plata

spetto alla religione. I legislatori protestanti

non

provvidero al caso perch non avevano occaone


di prevederlo.

Ai legislatori

mente bratta cosa che un

parve natnral-

cattolici

articolo

legge desse

ili

corpo a certi sospetti pregiudieevoli alle credenze

Ma

popolari.
te

dove

la ipotesi si

avverasse e

la

par-

querelante insistesse per ua procedimento cri-

minale, in

faccia

che dovrebbe

completo silenzio della legge

al

non credo che

dirsi ? Io

egli

ricondarsi

potesse

sotto

come ho

dm

detto,

fccin

in

il

fatto

di aoto-

abuso

titolo di

il

rit neir esercizio di pubbliche funzioni

credo bensi,

scienza dovesse

.illa

ritenersi la f,ud[/;ione ]jivKLn(a; o oln; in iHccia alla

legge toscana

giudici

ponubb^jro ^cn/a censura

termini della seduzione straordinaria, e

ravvisarvi

quando

fatto cadesse sovra

il

donna

di et

minore

applicare la relativa penalit.


(1) IinpUoilameDte
licolo

353

dei

pub

tiro del culla.

31a

in quGsl'.irlicolo

stupro violciiio

dirsi

che contempli

codice penale Francese,

peraopaii che qualificano

delitto

il

siamo aWn

iicr

di per tk solo costiluealc

sir
l:i

che altrmonli qod aerebbe

II

|iuDil>lle,

caio

punibile.

ar-

La qnalll

aggrawinlt

e noe GOme

impulat)ilit polilica di

filato

l'

tra le qDalil

quelle di nu'nr-

solita osaarvailone.

coin clrcoslanza

v.iIijul
lii

don

enomera

lo

criterio

un

tallo

276
. 1505.

Altro caso speciale da prendersi in


dello stupro sopra vergine consacrata

esame quello
a Dia. Oli anti-

chi farcao rigorosissimi contro simile fatto

ma

(1),

nel loro rigore evidentemente gaardarono alla offesa


alla religione pi

che alla effusa

al

pndore indivi-

Onde era ben conveniente che gnardato il


reato sotto qaosfo panto di vista la donna sacrata

daale.

a Dio rapprese 11 tasso


ponivasi l'uomo

no

figura di Oelinqucnte prin-

la

pi seve L\i mente

cipale, 0

altres

il

si

si

tale reato,

{%.

contro la religione scilo

'-il l

e sogg.

non h ora

ne parola, in Taccia
pro, elle

il

ma
il

Ma

ognu-

sotto co-

dei

qiell.i l^cnsi

titolo

ili

nuMiienlo

MsC'Ucffio
anticipar-

nozione iDoilerna dello stu-

alla

tiene per delitto allora soltanto

si

non

(2) elio

ow

prenda a considerare, non ap-

partiene alla presente classe,


delitti

punisse

era suo complice.

(jnale

comprende che

testo punto di vista

donna possa giust.amente

dieliiararsi

quando

vittima

la

del

reato in ragiono della frode o della violenza alla

quale soggiacque,

la

circostanna di elio

potr tenersi a calcolo


del rpalo

di

non

della

la

iiunil>ilii.-i

perch non
donna,

ci>.

ogni pena

si

ragiona

circostanza aggravante

stupro qnamlo esso sia gi per

cagi.-mi rK-iaio

sia

com

-rado

di delitto.

'iijllo

coii.IuiTeMie
i]uel

Ma

dove

circiisian/a stessa iii'odurrc


seni]. lice, i;oi]ie

aniiin'ilet;(li.^i
.-ili'

oiriri

la

altri!

ci
1'

non

ciTello

stupro:

puniliilii

della

a^^unlo di esonerare da

partecipe nella cui persona risiede-

rolibc la qualit costitutiva dei supposte

maleflzio;

e tntta

ricadoi'G

far

(1)

Jousso fvuL

ijunn salla

l;i

non

siffatta qualit

una monaca puDre

pili).

715

nali, in

Authenlica de sanc, epiicopis

quaett. 1J6,
lib.

rono

in

JqIds

Clams

PsriDacoiui

eclano
Sa n de re cnmtnofi controt. 49
l'J

Irocf. erim7ial.

l'n

I)

/,

ebbero

in

costume

Testale impudica.

la

verso

miti

pili

Deolano

la

e dal

Torre

questo cbe le ragazze

di

tale

mostral'

uomo

differenza volte trOTsrsi

r'ds iti^rOj orjiitn.45, n. 11)

pll

il

morte

punire COD

cristiani lovece s

donna e pi seTcr ooniro

La raBlone di

In cotesto caso.

dal

cui

ti qait

dccis. 157.
anllclii

(3) Gli

esasperala

l.

et cUrieii; tt %. pe-

08, n. 27,

n. 17, et quaest.
n. 5, i ci

6, cap.2, n. 15

Sperello

in

disse doversi lu stupro di

morie, argomealandolo dulia

non dieam rapere S, C. dt epiteop

% fornicano

persona

risii^^te.

5.

di

delle volte essendo costrette a

monacarsi ci, nwlH, aut iinporfumt prteibtu, dignae uni

tnoximo temperamento legum teveritati.

. 1506.

Evv per an caso speciale


la

di seduzione

sna frequenza e comodit potrebbe

rio,

ma

clie

che esercita

pure
snll'

che per

dirsi ordina*

in ragione della potente nilaenza

animo

di tntte lo donno,

per quanto

onestissime, stato riconosciuto anche da parecchi


fra

moderni

certe

(1)

legislatori

promessa di matritnomo.

promessa non

qnalanqne

pi ragione

vi

sia la et

causa troppo potante


che non

(purch accompagnato da

condizioni) corno forma criminosa. Questo

consiste nella
tate

si trattasse

della
al

In faccia a

di distinguere:

donna essa ebbe una

sno consentire nella idea

altro se

non

di

nn' anticipa-

278
diritti coniogali: e quando essa dice che
non avrebbe conBentlto se non avesse credate di

zione dei

arrendersi al sno fatnro marito, e quando poscia

abbandonata

lagna che

il

sno consesso le

fta

es-

nessano pnd impugnare l' asserto


quando questo A awalora della sua precedente
Ma delle promesse di matrimoni ve ne ha

torto per inganno,

sno,

onest.

parecchie e diverse di frma. Nelle giornaliere oc-

corrente della vita, ed in specie tra le classi inferiori,

il

mezzo universalmente usato dai giovani per

ma-

avvicinare una donzella quello di parlarle di

trimonio

e troi^ sarebbe se ogni vaga promessa

di ci bastasse

costituire seduzione.

togliendo

la

vec-

che la promessa dovesse essere seria; e


il

seduzione alle promesse

carattere di

aestuante libidine, a quelle fatte nei momenti

fatte

domanda amorosa, a

della

quello fatto da chi couo-

scovasi impotente a raantenorle,

con

Gi

giurisprudenza aveva nel silenzio della legge

cliia

richiesto

altre

simili

distinzioni

come

il

soldato,

restrinse la troppo

(S)

e IVeqnente allegazione che

facile

di quella scusa al loro fallire.

Ma

le

dolenti facevano

la civilt

moderna

richiedeva che con pi osatta definizione la legge


togliesse via
il

l'

da

tale

298

lei.

arbitrario

codice Toscano

art.

questo lato corno estremo al

argomento. Laonde
a ) richiedendo per
siano

delitto, clie si

coniralti solenni sjmnsali, e siasi rolla scn:a giusta

causa

la data fede, bandi per

perpetuo
tutto

ogni

il

ti

piglio,

ti

sempre

sposo, nel

qaalo

dal foro quel


si

stringeva

resQltato dei nnmerosissimi processi che

ad

momento empivano di scandali le sale dei ti-iE sebbene la moderna pratica toscana, oscil-

bnnali.

lando su questo ponto, ablna inclinato a dire

(3)

che

Digilizedliy

Google


il

279

contraito solenne di sponsidi non abbia bisogno

per flBsere tale in seneo deU'

ano

di

scritto

art.

S98

della formalit

bisogner pnc sempre che almeno

forme canoniahe, e die da testimoniato per via di testimoni spedalmente cMamati a


tal fine, in modo da meritare il predicato di sol&tmTranne cid la donna presnmesi aver consenUto per
sia tale nelle

piacimento sno, e non


dotta,

meno

si

ascolta

perdere

come SUO

di

certi

pralici

dice se-

fiuro Irjinue

prr5umcri>

;iiiiorJl colui cliu

jii^r

msv-

quali

deflorazione baelassa a far

sola

la

ino

]l

lo sia.

(1) Singolare fu la doUrna

gnarono che

qnando

che per altre drcostanie o veramente

o presontivamente

oousldcra

futuro marito. Colcsta utopia cavallcrusca aon

leva preDdBT radice nel foro, e rimaoB fra

diede alla promessa

si

giuridica

nel giudizio

monumenti

[>o-

delle

per anche dove eoa maggiore

tlogolarlti legali, la geoerale

larghezza

di

niatrimoalo un valore

penale, sempre

richiese

si

la

prova

specifica di siOalla promessa.


(9)

Cerretelli

Vedasi

ce!

suo repertorio

Ma

parohi

ttupro, noia L. pag. 6B4


Puoclon comi, ari. 29S,
$.6. Osserv Paolettl fUb. 6, Ut. 3, pag. 177) e t orti

Ceonduiioni pag. 131 e 139) cbe a

costituire

la

so-

lenne promessa di matrimonio basta che tale procnessa si

slab
lui

bUa

dall'

nomo

alla

donna ancorobb questa non abbia a

reoiprocameala promesso allretlanto, pereb

sersi data in

sua balla esprme stilSelentemenie

il

la

follo di es-

eorrespctilva

obbligazione assunta anche per parte della donna. Cerlamenle

mi sembrava

cotesta dottrina che


In
il

faccia alla

assai

problematica anche

precedente legislazione non pu riprodursi sotto

codice dal 1853,

non permeile

di

Il

quale eligendo una convenziane solenne

prescindere dalla obbligazione bilaterale.

Digllizedliy

Google

280
Crederei perb ohe anche sodo
ijlorr

\n

jiin-.

1,1,

Tf^oU

pui ]>er

(5)

donna

avvenne

di

(Paffendorf

observ.

matrimonio deve essere

reoondazfoae.

la

meals

ohe ru

Indubitato

di rIoMadere

1853

moderna legge dovesie nver

BOQ bastare cbe soprtiggiunga

a eonllauare la relaziotse looneata,

promesca sponsalizia abbia preceduto U con-

la

cubilo net quale

del

la

promessa

1.1

i:ui]cul)lioi

indurre

quantunque

III:

|iriEijL>

.il

dal pratici

\r\tii^f.\ata

Mi

iir.

{iri.'L\'J<'iii<<
ili

alHacbb

gli

del

nostro

leglslalore

apoutall costituissero la

impotabllilA politica dello stupro, cbe fossero orcondaii da


soleooiiA.

corte EpeciDli

Il

in cui nel liirlta

Hori cosi
ama i)

IH. 6, cap. 2, pan- 240,

inle

viijeiitc

si

esprime fteoriea,

fi

nostro Ugislatore

si t/iiiuiKi

sIchi,: Ih

ali-

jmlazione di qaalttjique lira coiiiruKo, falla eum solemItnlibus juris.

Per

lemiru cerio che per

lo che

cauta dei preetdenli ipomalt, non

la iota

ddiba punire la

stupro, se i medeiimi non tono itali celebrati alla pre-

senza di
dii

mi

Iriiniic

duUv

l<riliinoni abili c rogali, e

isli iiiiienlu

tii/iijip,

cia

da in-

lesliiiiniii,

della

non sono cerlipcali

se

Altri sponsali

publiicu.

dn

('irse ijiicU Qcrlificnli

pam

. dMlm.a;ilc m'iidu

tin atto

le

cui

privato, firmato

.vudosrriiirjni

ricuynizioni/

fos-

noturdf-

M.t

resistenze nei ginrisll assueblli a pratiohe differenti, cosi la

giurisprudenza lembrb osotllire e doTlare dal eonoolto tanto


netlaDienta espresso dal compilatore del codice; a

che

lo

stesso

na 502)

I'

Puccloul

la dottrina slcssa

commentario
iolliisso

retlnmenle

la

profcssnia dal

ot codice fvot.

(Inlle

i, pag.

cui

segno

Mori; ma.

del

ed imprese

di-

Mori. Bisogna dunque con-

venne ad applicare U codice dei 1853


delle leggi abolite

poi noi

358) torn a subire

anilclic i^ludidali osservaiize,

conroiazione

fessare che la giurisprudenza toscana nei primi

le tradizioni

lai

parve insegnare nel Saggio spagi-

cbe

la

momenli

seguili)

leltera

in

plultosto
lo

spirito

881
aaova legge vegllanle.

della

considerarsi lo questa

codioe del 1865 dere anch' esso

Il

parte

come uDa

IraniazioaB

ed Dna

Iraosizioue.

. 1507.

Ma' anche in questi casi nei quali

si

mantenuta

impnlabitit politica dello stupro, il medesimo


non pu perseguitarsi die a querela di parie: e ci
per doppia ragione, giuridica e polilica. In primo
luogo percli la donna che per le circostanze estela

riori

del

apparirebbe sedotta mostra col suo

Tatto

silenzio che

noa

fu, e

lo

cbe invece agi per desi-

derio suo. Io secondo luogo perch deve rispettarsi

pudore di una donna che quantunqoe vittima di


una seduzione proferisco nasconderne i resultati; e
non arrecarle un secondo male portando i) dispetto
it

suo a co;;iiizione dui


zia

suo

il

^r;\iidc
Ijaiiu

alLrondo non

fallo. D"

ari^omcnlo

spaventarsi

jnibljliro pei'

di chi
al

Uno

lo

Ma

solTerso.

questo reaUj

in

su ci

vedono mancata

pur volont e desiderio


torner

pi in largo

del titolo terzo. Gli stessi motivi

a rimettere anche la

do avvenga
lo

vie di giusti-

ie

cwi

puljblicu allarme per cui deb-

di

ciltaUini iiuaiulu

ki riparazione dell' oltraggio

poi

il

coodocono

condanna prommziaia quan-

matrimonio fra

la

stuprata

stupratore.

Uguali ragioni

non ricorrono quando

spreto apparente del sacramento

come

vi

fu

lo

nel caso (co-

dice Toscano art. 399) di simulazione di matrimonio. Sol quale

essere notato

art 299 del codice Toscano vuole

come

il

medesimo per

lo pi

debba

andare congiunto

col delitto di simulazione di sacer-

dozio previsto

art 141. Nella quale combinazione

all'

DigiUzed by

Google

382
si

avr qnesto rsaltamento che

autore del reato previsto

dall'

nel reato previsto dalT art 141

sedattore sar

il

art 299 e eongilice


e viceversa

prete aar aittore del reato previsto

conduce

il

art

dall'

flso

MI

nella Bedasione prevista dall'art 299.


. 1508.

Il

500 non si dato cura di


condizioni die debbono accompa-

codice Sardo

circoscrivere

gnare

la

le

promessa di matrimonio perch

a costituire
rilasciando

tremo

all' art.

all'

la

codice Toscano,

guisa la definizione di cotesto es-

la

Esso per da altro

(I).

parsecnzione cnminale pi del

non ammettendola a riguardo

donna che abbia compito

spon-

di solenni

sedazione straordmana.

sah. n noi caso di

di

diciottesimo anno di et

il

neppure nel concorso di promessa


dice

sia abile

persegui hi li t criminale dello stupro,


tal

arbitrio dei giudici

lato Ila ristretto

Toscano invece ammette

Il

co-

pcrscsnibihta per

la

seduzione presunta a riguardo della radazza che

non ha compilo
II

runo, ed

anni

sedici

Io

della radazza

che versi fra

ammette

ao
i

ammette

la

persc-

a a riizaardo

sedici anni

ed

ven-

per promessa di

la perseguibilit

aoknni sponsali a ncruardo di donna anche maggiore di ventano anni

alla

quale ultima configura-

zione nella redazione definitiva del codice fa ag-

giunta dopo la parola inadempimento

sensa giusta causa


mitivo

clic

non

si

la

clausola

leggeva nel pri-

proffcti.o.

(1) ai
tiasi dati-

couamcru coioe questione ausi

uomo otlaunu

la

aollile

se

quando

deOoratione della Tergine

sema

Digilized by

Google

peraltro poler giungere alla eonsuEiiazione. dello copula deb-

ba ravvisarsi nel Dito

uno stupro coniumalo, a uno stu-

Gersilacher

pro $entiUo: vedasi


pag. 12

Torre

Qatdo

obieroal. cap, 21, n, 163

pan

prud. far,
l'

298

art.

traclatui de tlupra,

de ttupro argani. 5, n. 14, 1S

Ray-

Carpiovio j'um-

i, cantlil. 30, def. A.

oodloe Toscano al-

Il

eliminato late quesloae, ponendo in lettura

Ila

essenza di fallo dello slupro nella deflorazione ; condizione

che esso ripete Betnpre nel

db

con

ttcolo. Bla

loverM

silnne

di

deQorazione. Tulli

bua

ha

egli

lascialo aperto

campo

11

alla qoe-

uua copula ooDauniBla senza resatlato di


t

medioi legali ci dicono possibile questo

per eccezioDale

sia

oon queir ar-

Ire casi preveduli

do una parte, sia per ec-

elaslicit

eezionale eslgt^ti dall' altra parte; e dicono ancbe possibiio


in tal) coDdixioni lo

logreTldamenlo. Cerlameole la mancan-

bri

za di defloraziooe coslalala
dice Toscano spaiire

regola restaremo
dirai

l'

laieaso

raneamenle

1'

1'

Iti

quando

Taccia alla leltera del co-

elemeato dal

nel limiti del

medld

Ha dovrebbe

legali costalasfero

avvenuta feoondazlone, e

298 dovessero prendersi

arlicolo

rntivo:

rileiieri.'

cos

legale. D' altronde

cbe se

303

la

parmi cbe

io

In

di^Hor.nl.n

dod

fu

del-

iato e fi(U-

ppr liunnln

l:<

nel senso medico-

questo casa olire

fisicamente

della copula, lo sar inevilabll mente nel

all'art.

parole

il

disposto

tosse per troncare ogni disputa la osservazione

tanclulla

una oonsegaenza del btto doloso

do

lo

un senso

coosunialo

ilolillo

il

vergine non Inssc ni.nlerialmenlo

dell' art.

egli

conlempo-

mancala deflora-

la

zione fisica? Io penso che in questa ipotesi


l'

per

perfetto, e

delitto

tentativo.

600 usando

la

dell'

fonnula

deflorata

parlo, che pure

accusa Io.

wduee

nell' allo

Il

codice Sar-

dfmiwni, inve-

ce della parala dtflora, eUmica cotesti dubbi.

1509.

L' art. 500 del codice Sardo si conserv intatto


quando venne esteso alle Provincie napoletane. U

284
Cosentino

commento (pag.344) 5im-

nel sno

patjzzando ara la nuova legge pi che con


dizioni del sao paese, disse

che

ma

nell'

sisteva neU' atto turpe,

le

tra-

reato non con-

il

La pro-

inganno.

posizione genericamente vera: rimane

per

vedersi se qaalsivoglia promessa costituisca quel*


r i3t0amo che vale a rendere imperfetto il consenso
della stuprata. E qui appanto sta il nodo della questione ; e ripetendo la regola generale non si scioglie

problema della sua applicazione,

il

Toscano negando

alla

codice

promessa non solenne il vanon proclama

lore di rendere punibile lo stupro,


la

ma

impunit dell'inganno;

messa non solenne ingann


cere

(Il

non

costei

riconosce che la pro-

che aveva pia-

colei

essere incannata, u die per conseguenza


inerita

ottenere

ili

pretesto la protezione
CI bisogna

riflettere

ombra

ali

dello stapro sopra la presunzione dell'

promessa,
st, la

si

ila

por base

illusione

di

un

si

e.

inganno nella

punizione una tpole-

alla

quale non vave voUu

imflettutameiile

di simile

legge penale. Oltre

della

che adagiando la criminosit

lallacu. Colali

promesse

fauno dai K'o^ni amanti nella

alTctto

pm

col

iormo animo

ili

TOlerie esepuifc. Poscia soprawcnjiono lo dissuasioni


nitori,

degh amici,
0

dissensi e

cam Inani enti

SI

incontrerebbero; e per

lab cnffioni la data fedo

/ioi!iT

dir-cioiTiLirs;

si

sposso,

Dicendo che

minacce doi geeconomica, o

dm danni coonomifi

cognizione pi intima

promessi

le

di situaKione

la

la

im^i

roiiiiie,

per

che

altra cb

h non vediamo

quantunque seriamente
criminosit dello stupro

aia neu' inganno, Disognerenue per logica neceaaiLa

Digilized Dy

Google

ammettere
fli

conseguenza

la

sena e sincera

qnando

clie

promessa

in

nel suo principio, esulando

l'

in-

ganno, dovesse cessare ogni politica imputabilit.

bene

CI

ei

scano qaando
enla
di

vide dai compilaton del codice

To-

298 aggiunsero quella clatigiusta causa, che largamente feconda

sema

all' art.

per

resaltati

campo che

il

Ma

prudenza del giudice.

aperto alla

lascia

la presunzione

assolata

dell'inganno, la qnalasia promessa mancata,

una

basa fallace della imputabilit. I romani davano per


base alla impatabilit dello stupro le diradate nozze; e cosi ne icevaao in certa guisa nn delitto
contro

ordine pubblico.

1'

detto di sopra, trova

II

Giuliani, come

momento

il

nella violazione del patto, e cosi converte in


btto r

inadempimento

trovano

una promessa.

di

si iiillig^^onu

Noi riconosciamo come

solo

de-

I canonisti

ragione del castigo nel peccato,

la

corre bone flnclio

ho

della criminosit

Io

cbe

pcnitenzo canoniche.

fondamento della im-

pntabilita politica dolio stupro la lesione dol diritto

tali

condizioni da dimostrare

stantemente vera
flettano

punire
tori,

richiedinmo un inganno cir-

perci

individuale, o

condato da

giovani su cotesti confronti. La formula

lo

stupro

riuali

nel

pu ripetere da

si

prolenrla

priiicpu foiiduwiiiii'dji

opposizione Ira loro;

i;

loriui ai quali nspoiidu

influiscono
1'

come co-

imperfezione del consenso. Ri-

la

i.'Ud

il;iliii'iiii

ijiiD'-li
I

ciihiik;

identico

energicamente

sulle

legislativa o

l'd

da

cinque

anciie in

pritiL-ipu dil-

d>iLi;i!..i

legislativo

consegue ii;5e uel-

applicazione dol dettato, ijuando

stabilire nell aula

cmfiiie legisla-

|:rocoil.ino

il

dettato vnoisi

dehnirne

le

condi-

ziom, bisogna pronnoziarsi nella scelta, e nettamente


Quando

si.

si

286

principio

cni deve ispirar-

vaole interpetrare

il

dettato gi pro-

determinare qaale

il

nunziato dal legislatore, bisogna risalire alla inda-

gine del principio

al

quale ispiross la mente di quel

legislatore; e secondo questo criterio inferpetrarla.

g. 1510.

Nel

delitto

di stupro per seduzione potr egli

La

defini-

zione del tentativo in questo reato assai

difllcile

procedersi ad un' accusa di teniatvo?

anche quando
dove poi

sia

accompagnato

dalla violenza. M;t

desuma

o dalla et, o dalla

la punibilit si

promessa

di

sponsali, o dalla

sedu-

straordiiiai'ia

zione, sar ancor pi difficile che praticamoote si

giunga a costruire
di
{(li

un

la

dimostrazione degli estremi

tentativo punibile, percli


elio

atti

dovrohlcro costituire

cuzione sfumeranno in meri


se cos

non

fosse, e se

.itti

il

pi

delle

volte

priiirijiio di

ese-

prcparalmii.

Ohe

il

principii della scienza

non

facessero baluardo ad impedire molestie senza lino,


oi;ni

araoreggiamcnto potrebbe da nn giudice esi-

geratamento bigotto convertirsi


stupro.

Pure

]a

in

un

tentativo di

configurazione di un tentativo di

stupro per quanto

rara e diflicilissima,

io

non

la

credo assolutamente impossibile; credo per impossibile la

configurazione del delitto mancato.

La pena

dello stupro

5H.
reuduto punibile dalla se-

duzione straordinaria, o dai solenni sponsali, o dalla


et della ragazza, pel codice Toscano

( art.

S98

Digilizefl

Dy

Google

a due anni, e la carcere


quando vi fu (art. 299) m-

carcere da tre mesi

la

da due a

cinc|ae anni

molaziono

di

subordina

la

soltanto della

promessa

me

pi

si

piccola

ad un rigore

eaorblltiDle

che

circoslanza

ties

paij.

lOisi

fra

hj od

5iO, Hi.

la

Carpzovio

vide, per

Bdo

coDsenzieale. Po-

Bonfino

tn

L u iivt si exereitotio-

una siugolaro quostiooe Bgi-

allora

pratici sul pillila

o ao coDsiderarsi come

17

si

aggravasse, portata

Io

quaaluoquo commesso sopra

ridusse a pi miti proporzioni (vedasi

lianiiimcnt. general, cap. 6, n.

Il

come ho

La peoalll dello stupro da alenai statuii fu,

(t)

alla laorle,

scia

codice Sardo (art. 500)

matrimonio e della que-

(1).

gi notalo, 0 leva la
la

Il

di

e lo punisce con multa e carcere fino a

rela,

tre

matrimonio.

punizione dello stupro alla condizione

se lo StnprO dOTOSSe

saliere

.li

intaniantc.

delillo

(HgDltalo da

Leuohl

Heipofuit Altdor-

fina voi. i, ritp. 77, n. 13, pag. 497, e da altri) tenacn


nel ritenerlo
lersi dal

iafamanle sostenne che dovesse espel-

delitto

senato

dal

pubblici

reso colpevole di coleslo


Clio di tale dottrina

A, art.

tit.

ulTicii

reato.

assumo

SI

il

1) ove dice che

I'

uomo che

singolare

la

si

(osse

confularione

e v io ('Jus. Lubec. pars 4,

ci sarebbe a gravissimo detri-

mento della Repubblica, che resterebbe privala del servigio


uomini iueigni. Vedasi

di

Geaeralmento
tro

questo delitto

Carpzovio

dei. 17.

codici contenipnranei non eccedono conI

llmiU

delle

penalit

Germaula apobo nel passalo seoola (cos)


atit.

37, pars 4, oome nelle

altre

il
il

l'

noi

ma

Ire

II

correiloDali.

la

in

con-

carcero non a meli

puniva con due sellimaue

a sellimane,

primo stupro, con

aella Sauooia, con-

province) stante

Eueludlae coli vigente d' Infliggere

come da

scUimanc

il

secondo, c con quattro

terzo, limitando a tre giorni di carcere la punizIODe del-

atieotato: vedasi

fiergero

tleela jurii erim. pag. 31.

288

. 1512.

Nasce

finttlmente aeV

argomento dello stapro tiur

elegante questione in praposito della competenza,

qaando avvenga che il concubito sia consnmato sotto ana ginriediKione, ed il parto avvenga Bolto -giarisdizione differente. Per le regole generali il luogo del commesso delitto quello che determina la

comjietenza.

come notammo

perci,

un nomo

dell ouiicrIio, elio so

diziano vada a morire

dovrebbe

luogo dove avvenne

che ae

dirsi

una giuriscom-

leriraento

questa non debba avere lacolta

commesso

'lehtto

consuetudine

clic

del lungo

PulTendorf
Meister g.
voile

trovarsi

sili'

li_

li

difficolt
lo

(irji

11

conditto.

in

cm

rm jcnso

ahacnic

si

:iccolta

lom.
di

i. obs.

sillatta

specialit
il

suiproie quando
I

11

il

il

era sgravata:

di accertare

Ji

L'uiiei

lancmila

La ragiono

il

l;i

bscrcatiimes

nella

dove tosse commosso

dirimere

111

cosi

giudice

M.'ibi-.uln

avesse come com[)etente

si

dove

in.

piu-il'^in.i.

il

Uermauia

diJHircnte: ed ni
la

il

conoscoro del

di

fuori del cimDul.ii

irovasi dai pratici risoluto

;,'iudn;e

stuprata in un

donzella

la

mantiene nel

si

il

luogo va a sgravarsi in altra provincia,


di

materia

alla

ferito in

altra giurisdizione, la

petenza a conoscere dell'omicidio


giudice del

luogo

colostri

iMi>

cunnin-

co

Jd di

pero da notarsi che in al-

cuni paesi (Brema, Brunsvick, ec. ec.) invalse la

consuetudine che assolutamente escludeva ogni giurisdizione Inori di quella del


10

penso che

tali

luogo del parto.

pratiche molto

s'

Ma

informassero dal-

la

vedala delle indennit al comone coi veniva a


oarico

il

manteaimento

delUE creatura; conside-

rando cosi la mnlta a coi condannavad


tore,

come nn

lo stapra-

riparo che in^natamente sarebbeai

percepito dall' altra provincia. Tranne questo scopo

non veggo ragione per cai dalle regole


generali che determinano la competenza secondo
il
laogo del delitto si debba in questo malefizio
deflettere, a meno che vogliasi avere un riguardo
all' onore della donna accordandole bala di eccitare la ginrisdizione di nna provincia lontana dal
speciale io

suo domicilio.
sotto

il

Ma

sia che

vuoisi di tale questione

rapporto della competenza, certo egli che

non pu mai

preterirai

dai principii fondamentali

nei rapporto della politica imputabilit, gli clomenti

quale debbono sempre

della

defluirsi

commesso

leggi veglianti nel luogo del

Titolo

secondo

le

maleflzio.

U.

Violenza carnale.
.1513.

Qnando

conoscenza carnale caduta sopra

la

persona renuente, ed ottenuta con

vera o presunta, sorge


lenza carnale

per

titolo,

questo

(1)

il

oso di violenza

grave

di

mo-

nota dottrina della prevalenza. Cos di

non 6 condizione la IStert della don-

na, potendo esso cadere sopra


nella

1'

titolo pil

che assorbente di ogni altro

la

titolo

quale ipotesi

il

titolo di

femmina coniugata;
aduterio (delitto di

azioue privata) rimane assorbito in qaello di violenza carnale che ne riceve

VOL. n.

un aumento

di

i9

qnan-

200
tt.

Coai in qaeato

di ratto,

qoasdo

titc4o

rimane assorUto

sia sossegaito dallo

qai^ termini

libidine sulla rapita; nei

ttolo

il

sfogo della

il

ratto stes-

so costituisce la prima estrinsecazione della violen-

za.

pu indifferentemente

qualiScata

cbe

il

da

ratto

die questa

dirsi

quel mezzo [ odioso ;

come pn

dirsi

per l'ottanatone abnso:

qualificato

perch siamo in termioi di

pressoch equiva-

diritti

6 sempre la violenza come meiao, e la Illudine


fine : se non che nel ratto la violenza che serv
(li mezzo presenta una olTesa pi pronunciata contro
la liberU^ personale. Ugualmente la pederasta, quando sia cadata sn persona incapace per minore et

lenti

come

o mentecattaggine di consentir,

condo

il

modo mio

di

ma

senza

con-

il

una forma che se-

corso di vera violenza, assume

vedere rientra nel

pre-

titolo

cedente, qualificato dal sesso dei paziente, e perci

meritevole di punizione maggiore;

ma

quando sia

accompagnata da vera violenza naturalmente assorbita noi presente titolo,

sempre con aamenlo

di

quantitA in ragione della nefandezza. Cosi l'oltrag(,'io

pubblico

luogo fra
tolo

(il

al

puiiore

delitti

violonza e

che troveremo a suo

titolo

sociali)
lo

rimano assorbito nel

qnahhca, quando questa

luogo pubblico consumata o tentala. Cosi

quando concorra

alla violenza

pure assorbito in cotesto


poco.

La essenza

slituisce dai

ti-

sia in

stupro

carnale rimane esso

titolo,

di fatto del

duo estremi

lo

come vcdreuo

presente rcatu

^i

fi ;i

m-

della cogtisicnc carnali'.

e della violenza.

(1) liBLiosniFri

eap.

Gregorio

Harpprechl

sinlagnia pars 6,lili.3G,

intlit. lib. 4,

Ut. 18, $.

Digitized Dy

GoOglC

Choveronlo

depublieii concub. rubr, de itapro

Bcalello de cognitione

prum

el
n.

crim. coni roti.

in nppeiid,
fi

sei/q.

e\ e

erim.

52

pag. 663

Cla ro

Hn-

%. Mtu-

Ciirjizoviu juri:<prudentia pars


6

def. IO, n.
li

delicl.

in addii, n. 36, et seqi).


Farinaccio
Mattheu et Sani de re
22, et uqq.
Do n fi no in bnmim. cap. (i, per tot. et
Dino Licinia D. dee. erim, dee. 37, n. A7,

3;

UT,

n.

quaeil.

et 7

Cor liado

A, emisi. 50,

dee. 89. n. 20,

el

leqq.

ter principia jur. crim. ^. S48


Koch iiutit.jur.
384
Bergero OMOnoinfa /uri*, S, 11, 4,
heyserniedit. adpandeet. tpec.SM
Tou-

pag. 012

glaos

initit.

du drot erim.

Feliie elcmenta

jiiris

cuiJe crini. voi.

cap. 2, pag. 105

1,

tariarum

lib.

gore jur. in

1, eap.

9,

680,

pag. 148
vialentot

34

Sorge

Serpillon

Roiisseaiid de

part. 1, ehap. 2, pag. 38

ituprat.

141, the.

tput.

u>iiverii,pag.27

Co mbe mollerei crimintlletj


PuttoiaDn etem, jur. erim.

4&G

7, pag.

3, cap.

lit.

la

in adver-

et teqq. et

Boebmero de
Lauterbach

juriiprui. foren.

t.

ridi-

9,

cap. 4i Strykio unii moderna pandettarum


48,
16 Foggi ^^./urfqirui/. erim.
pag. S8,
lit.

iit.5,$.

%. 21
.

!)

voi. 5,

Creinani de jure erim.


cnp. 6,
De Simon
di mero
part.
Cariiiigniiai 1152 A m
Pessina
lib.

eop. 7

ar(. 2,

2,

uffelto

ilclilli

ci

i ti

iforn di diritto penale ool. i, cap. 2


laiii

2,

islilu-

trat-

di penalit ipeeiale . 36.

g. 15!

La cognizione carnale

i.

dislingue questo reato dal

semplice olhrigijio riocnlo al pvdore,


uio parola nel titolo successivo.
cessario

che

mantenga

il

la

fatto

di cui

Ma non

lerre-

per ne-

copula sia consumata, perch

si

sotto la rubrica di violenza car-

nale: basta che la copula fosse

il

fine dell' agente

292
e che

gli

atU del violentatore non

diressero

si

ad nn semplice sfogo della propria libidine senza


fendere alla consamazione della copula. Cos eaCficiente che

conoscenza carnale fosse nel fine

la

qnantnnqne non
dell'

sia stata neL' everUo

evento for Inogo al

tentata (1); a discernere

il

mancanza

la

violenza carnale

titolo di

qnale dalle mollizie vio-

lente, occorrono spesso nella pratica difficolt gra-

vissime,

(1)

come

altrove dir.

La violenza cimala

si rllieoe Id

che per parie della donna Eopra

r uomo

sopra

genere possibile aa-

uomo. Male peraltro po-

i'

una violeoza carnale consumala

tr conGgurarsi

nei

di

teroiiDi

violems Gelca

dooaa

dalla

e perci

doUorl esempilOcaDO comoDemenle co lesta Ipotesi nella cio-

Itnza ntarale:
I.

75, n. 10,

niaai

lib.

Carpzovfo

e( *igq.

2,

cap.

Boehmero

o io UQ oltraggio violcnlo

,il

tativo di violcn:^.! cjrualQ.

dalla

Bluii^i>n[(ii'n/j

violenze

e^sercil.jti'

devano ad un

pudore o

aprn

aiipllcabile

tedesco

la

titolo Si

anche alle

moglie quando leu-

lo

BlauIns^amenla di
comune

che usciva dal debito coniugale:

Tinc

cbe Cittquime elude n. 107. Secondo


Bernsr ^Zikrbueh %. l&O, pag.4S4)
uomo

Cre-

un semplice ten-

in

da Jiolarsi che questo

riroN^irciulo
in.inio

d.il

qme-

ella ipotesi

verr naluralmeale a risolversi

Tatto

il

ibi,obt.2

arl.i,%.9,pag. 3^.

<S,

della vlolenzii fsicn

praet. erim. par t,

lo

ned dirilio

violenza che una danna abbia usalo sopra di

per costringerlo

concubito

al

violenza carnale

mo

Germania peraltro

uel diritto

soltanto

lenta carnale

la

come

Cnsper

lo nlicsin

vis

pag. 73, Paris

edit.

lestimouialo due casi:

bino di sei anni,

l'

l'

non

si

vis.

punisce

un

come

punisce

si

come crimen

moderno

esercitata

Anche

in

come vio-

da donna sopra maschio,

uella sua miteeine legale voi. 1,

Bmllire, dove ricorda

uno

altro di

di

una

istllutrice

ona madre sopra

di

averae

sopra un
il

bam-

proprio Qglio

DigriLZGd b/

Google

della el di

nove aoDl, e conclude ubo

dubbi della

PrasalBDO.
la

La et

gQri-

144 del Codice

gprudeoza aalerlera fUrona eliminali dal

ddli donoa vlolenlala non modiBea

foolirala

essen del maleflofo; e loaleuo Cntperfl. e.pag. 80)

ricorda di avere TeiiSoaM

ODS deano

di

una deflorazione

violenta sopra

68 anni.

g. 1515.

La

violenza pad essere o vera o presunta. Gi

aopra (g. 1499) notd le ragioni per le quali io


il concetto della violenta

penso doverai mantenere

presunta nella compressione della donna ebra o


dormiente (1) le qoali nella loro volont decisamente
contraria alla contaminazione patita porgono l' elemento obiettivo ddla violenza; come l'elemento sn-

poi^^o

biettivo della violenza lo

od

artificiali

che

il

le forze natnrali

adoper a stramento

'colperola

della eoa malvagit per snperare quell'avverso volere.

Ed ngaalmente

non nn caso

spiegai le ragioni per le qnali

presanta

di violenza

ma un

caso di

sedazione presunta (anche pi gravemente punibile


della seduzione vera) io ravvisi nella ipotesi della

mentecatta e della impobere compresse senza opposizione per parte

violenza

manca

di

loro

in queste

volont contraria da superare; e


soggettivit,

dae

ipotesi

la

ogni oggettivit non essendovi

non trovandosi una

manca

t'orzji.

ca n morale adoperata a soggiogare

di

ogni

n meccanila

ipotetica

avversione della paziente.

te

(1}

gli

odleroi prOBreaal,

proposito dello elupro dell' ebra e della

noa so se

dormien-

io dica delle scieoie

banoo

delle rii,

fallo

sorgere uoa nuova specialissima

quate non solo

lesi sulla

discusso

ai

vicende. Voglio dire

ipolesi del

la

cislODe della Corle di Assise

relazione nel giornalo

!'

13

Ilatc del

con cotesto mezzo, aOermandosi che


di

si

qaale [ Intereseanle

operava sopra

porvisi. Risultalo

1862

nel

proposta

fu

al

Vienna

colpevole avea con

il

notarlo) dichiar ebe

nell'

Eco dei Tribunali

aveva

ma uon aveva

tei,

la

caso

ni

op-

ed

riferisce

si

mi. 1250, 1258, 1261. In cotesto

dilTcronza sostanziale cbc

la

zata dichiarava

In

lotto
di

qaaudo

provincia veneta

per disteso

clic

di

forza

questione

stessa

tribunali della

nel

Corte

di

di

diverso ebbe

alla

si

operaio

di stupro

suo alalo di sodqo aveva beiie oooosceaza

quel

ta

1HG5, ha con-

magnellsiDD ridotta In slato d' impasslbitili la oa

vllllma, la

quello

si

Irovo

quale

afioalo

dacnalo un cerio Catlellan come colpevole

tu

ipo-

eoo dlffereoll

eoddo magnelico. Uaa de-

l^ar, della

di

ma

leoria,

io

tribunali

eiiaudio la cogaiziooe dei

eocilata

non aver niente

magnetiz-

pretesa

la

e niente essersi ac-

senlito

corta della deOorazioDa operata sopra di

lei

meatre era fu

lato di tanDO magiieUoo; e soltanto euern accorta dal

mate

reoalole

qnando ebbe

Al primo giudizio
Corte Suprema di
quella
nei

pii

aloort segni di essere

magnelizzalore Tu condannato

il

Vienna credette

ampia informazione che

giudizi

cnso

11

si

ordin

la faooll

ma

la

procedesse

si

a nuovo esperimento Interpellali pib laifamanie

dld. Fu consonata

Incinta.
:

meritevole di

ha tanto a cuore oggi

criminali in Germania; e

periti

mediai della Universit

di

mePa-

dova, ricbiamandola speolalmenle a dire se credesse possi-

Ule che una boctulla


Horata senza nhe

modo

etM

messo
piena

fosse durante

fi

sonno magnelico de-

veniste ad aecorgeraf

od

in

qualche

sentire ci che pativa. La facolt si contenne nella sub

relazione con malt<i


snlta possibilili del

cotesto

esulata

Insenslbililfi. Al

assolnzione.

prurlrnza

sonno maentiico

come

iiossiliilp,

il

nin

cslcrn dei dubbi


iillcrrni)

cLo ani-

rcsullalo dovev.i psseriio

seguilo di c\b fu emanata

Comprende ognuno che se

la

sentenza di

la scienza

ano ao-

cara inatun por dire no sicuro eiudliio su questa ipolesi,

mollo- meno passiamo ossero ooi io grado di emeltere una


opinione. SI vedano sa questo inporlaole argomeDlo
di

CbarplgDOD

lime aoee

li

stadi

Ha^porlt Au magiu-

nel libro inlllolaio

la juritprudenee.

%. 1516.

Se non che in proposito

dell'

edm e

della

dor-

miente occorrono dne osservazioni.


1."

Che

sonno o

il

esanrscono di per loro


lenza, la quale esige

ebriet Aetta donna non

la

soli il

materiale della vio-

sempre una vobnt contraria


Il aonoo

per qualsivoglia modo di forza sog^ogala.

la ebriet non costitniscono della violenza che


una mera presnnzione, la qnale al flne di Bravare lo atnpro ha bisogno di esGere completata con
la prova diretta d qeUa contraria volont. Laonde
r abuso commesso sulla ebra o soUa dormiente al-

lora soltanto potr coattoire stupro violento


si

o merc

dimostri,

precedenti
riori

(I)

della

la

quando

prova positiva delie tvpulae

donna o merob

le

sue poste-

affermazioni giurate, che se essa fosse stata

nella pienezza del suo intendimento libera

padrona

non avrebbe per modo alcuno acconsentito.


Cosicch se la donna venga francamente a dichiadi

rare che anche nella pienezza dei sensi avrebbe


di

buona voglia aderito,

la violenza

riamente sparire. Sia pure che


agire contro

la

l'

deve necessa-

nomo

credesse di

volont della femmina. Ci pu

presupporre una violenza puramente soggettiva.

ad averne completa
la esistenza

la

oggettiva.

essenza giuridica

Un

le

Ma

manca
pu-

peccato pu essere


lalim perch

impoasible ^urdco

Quanio

(1)

296

peccato pu esanriro tutte le sue

il

condizioni nell'animo;

stupro

dIIo

Boheme ro fad

ma nn

^offco nn

delitto

(2).

detl'

ebra e della donnieole

il

Carpzov. queil. 69, obi. 9) dislingue se

innanzi bIIo assnUo praticalo nel

momento

della stuperazlooe

nvera o no preceduto qualche lentaUvo a oul

li

donna area-

IO re^Milo. Data la raileleoM preoedeote animelle obe co-

caso debba dirai violento:

testo

ma

msDoa

se

ogni preee-

denle manirestazlona di roloni eoalivrla par parte della

donna sostiene

Irallarsl di

etupro intidtavi, e Don di m'o-

tento: a tale distinzione adeil

11

CreiHanl

Ub. S, eap. 6,

ari. 2, paij. 521.

Fon

{3)

a n

{illustre

dissertazione

nella

Professore alla Universit d'inspruok)

Variationi tallo ilapro,

intitolata

2353 ba preso

prodotta neir

Eco dei Tribunali

fotare queata

mia opinione dicendo obe

al n.

di prona relalira al ditiento vero


miente

osservare perch

che dei

la

Talfia

diritti

In

Dan mi occupo nello questioni

costituiti.

Ma

c|jli

BogpiuDge

clic la

radice, accusandola di doppio errore:

Quando

tali

accuse.

consti lo

ri-

cod-

meeaaniimo

ebra e delta doi^

pub

Austriaco, e qui niente ho da

codice

al

EnBUSsisleoza di

b questo.

qiraslo

dell'

arbilrara. Egli sostiene che la mia lesi non

fe

accettarsi In faccia

II

scientfi-

mia

e qui

tesi

duci-

mio concetto semplicissimo

un processo ohe

la

donna com-

pressa mentre trovavaai in siate di ebriet o di sonno avrebbe


consentito anche ae

suo

el

iDtellello e della

cib aOcrnio

flclla

perch

(osse trovata nel libero esercizio del

sua volont, non vi h delillo punibile.


tate la

condizione

essenziale

cardine della questione. Per

deve

dodoziono logica della nozione

vialcn^n e degli elementi cosiHuiivi della medcslioa.

Qual'

mo

della

non

vi

violenza? Qui sta

il

violenza tranne

[u una tufonid eoittraria eogglegata dalla fbrza Baio

Digilized

liy

Google

297
Mi violenza

o morale. La Mteoza

illtalBoe

(dicc
In
il

ma

toggtuioa sollan-

es9S radioalmeote oggettiva, L' oso della lrza

lo;

il

m^irilu) si>i;siOf;ar[i prr [orzj;

moglie:

f.iccbmo

suo e

donna

la

reslBteQU. Se

Ed

|)rov.T.

le

tulli

nel loro complolo.

dale pcrcb V)

manca

Quando anche quella


Tra

togijeilini

ii<.-\a

qualu
alto

pi energloa

la

Ma pure non

giuridiche
della

vi

dalla

violenza vi

violcnzn car-

elemento oggettivo, cio una volont

lo

cbe aborrisse dal fine, e

ma

loLl.i

oppone

qui te condizioni

violenza carnale? Gli elementi

njngj,

o.dcj

rifpontic

sue forze lisicbe per giungere

dlviocDls, e

si

fLU=(jir,'i

li

tammini dopo lango aomballere rioiMie

la

soggiogala, troverete voi

sono

co-

la

per essere violenza ha bisogna

una volont contraria. Ponete cbe due co-

marita udopora tutte

loleoto

ma

toggettivamitUe;

dell' oggetlvo di

clie restasse vinta dalla Forza altrui.

non

ipolesi si veriHcasse

due co-

fra

due amanti sarebbe sempre aoltguridlco

cOQoetto della violeuia eBroa1e.Ora supponete cbe

la

11

donna

comp'rena in alalo di sonno o di ebrleli francamente venga


a dirvi, lo

amava

colui,

e desiderava ohe rompone ^' indugi

troppo prolungali dalla sua limldll: perci trovandomi sola

con esso mi diedi


(juisu

egli

da generare

Tu

audace, ed

al

sonno o

in

lui

lo

no

alla

ebbrezza

quell'audacia

che

ponendomi

In

lo desiderava;

moltissimo eoddisralta. Supponete

fui

questo che P^orlani chiame meccaniamo di prova: e pei


dileo^ se In baooa coscienza potrete mandare in galera oolni

nlla aSbraiailone
lont eoDtrarlaP

II

ridicola

che soggiogb con

forza una vo-

la

buon senso risponde. Forlanl

gratuita-

mente mi aoouaa di avere argomentalo dal giure

civile

applioandn la regola ohe la Tatiabiziooe sf equipara al mandato.

Cblmera questa; e nulla tanto alleno dai miei prin-

cipi!

quanto argomentare

.\\vp\

in

penate dalle regolo

eivili.

credulo fuorcli morilare fiDalio rimprovero.

ua dcNIio Dou su

ci

Tutto

Forlani

cbe fa concomitante all' asione

topra eondiiioni poiteriori.

Io

non suppongo

il

ma

perdono o

DiglUzed by

Google

208
la

ratifica luiictjuente al fatto. Qui sta lo abbaglio. Io sup-

poDgo iDvecs
comilantc

la

mancanza

ilire cliH

marzo

net

iiuento anteeidetite t eon-

tli

bUo. Altro 6 dira

al

nel marzo distragga

fct'brnjo, e nel

delitto

11

(die

ooawnao minlfeslalo

11

oommesio

il oiteoga la

momenlo

lo eoi

febbnjot

lo

precessi la prova

estremi

coatltuire

Ha

iiKecanitmo posteriore.

contrarie aWi verit reale. Ia

SMOado

cittadiDO

il

ta ve-

preanfon( dimoatrato

le

Forlanl aoggiuage ohe

colui

sonno o della ebbrezza credendo diuensitnte

proflttb del

UH

roeooaDfsmo b loevilablle

tale

non seooiido

lutti

oonoorto e gli

II

oUettato offra

delitto

II

per chiunque vaglia coadannara


rit delle cote, o

preleio delitto,

11

occorreate a dlmOBlrara

necessarli a

litro

prova dello eittr mancati lo

coDsamaTasi

denienli jadispensablll a soililolro un deiitlo. la

e\'\

donna: ohe dunque ebbe in animo

la

usarle violenza contro

di

sua voloal: cbo dunque vulle cotiLmcIierc ima violenza carnale, e per questo titolo deve essere jiunito. V.d

Forlaui

paolo dove

simo errore: e

cade alia

sua volta

errora quello di

lo

qui

adeguare

11

putativo al delitto otrot lo ohe aoa coacederb mai.


calo pulofi'oo, esiste percbb
col

Boto

elemento

interno

Impossibile, perch

il

peccalo

delitto

non pu

delitto

sione del diritto. Se

io credetti

11

pec-

un moslro

esistere senza

la

viola-

violentare cbl era coasea-

ma

nou.esislendo vo-

mia forza non violai diritto

dalla

li

dettilo

completa aodie

putativo

zeute tal reo nella iota intenzione ;


loot contraria vinta

si

sia

un gravis-

in

a[~

ouDO, e 000 commisi deiitlo, quaniuoque erroneamente crde$ii commetterlo, ed avessi la


violare la legge. Questa
alla

materia pretenle,

nitivo.

Ed

fartis, ove
altyiii

D p

an

'a

la

die

noo

precisamente
il

di

t.

gli specjale

4S, $. 8,

(f.

4e

cbl sottragga la cosa

padrone mentre poi viene

padrone eoiticnlivn; e decide cbe non vi

II

la

r^a,

argomento dalla

credendo diisenziente

furto. Vi c delitto

giace eoa

vera

delermioata volont di

naiversaie e coitante nel giure pu-

lo coatOrto snil'

a coaosGcr^i

chi

ma

piii

putativo in obi ferisce

UQ cadavere, in

propria donna, In obi oontretta la

cosa

Digllize

liy

CoOgle


propria, ia
In obi

spende

obi

si

Sono mille

essi di delitti pulallvr; n

puniscono come veri, sebbene a dimosiraro che

delillD Fu

questione cbe

la

da qacUa

laglinla alla radice

oD^. Dove

preleoda

non

olb

fronte

soelenerri

cbe dIoUara di non avtr


cb

la

mcrcf;

la

tutttgarnte prova del

momenlo del fallo uioslra cbe


B un sogno appormi che

nata.

dtliito: lo apprendo

momento

del

le

fjtlo

delinquenza non mai


oercbi gli estremi del

momento

che non

vi

[u delitto

io

cbe devesi giudicare.

criticare

facile

spesso anobe

secolo;

nelle severe
di

Radico se-

momeok)

giudici

ed

eh

io

vaglio

dispute dei giudizi

una fatua credulit prolettrice

della innocenza.

ua antere

Forlaoi

Non

LeyBar venendo

cos

verso di

Del resto io ossorvo io generale

scriUorl odierni (e

gli

glnrali} snbisGOno qnella

adorazioce del aesso femmEnile che


sente

dei pre~

che non ha mai ah pcisata n dello: e a

ciii

tulio quell' articolo.

cbe nel tema della vloleiua carnale

(mppo

lo lo

condiiioni che ebbe o cbe non ebbe nel

facendogli dire

questo giuoco semlir.n che siasi divertilo

me

difello degli essenziali

la

lo

processo posteriore cbe nel

dal

del delitto vi fu diretto del suoi eslreoii, e quando

dietro oib oonoludo

condo

nn sogno

delinquenza naia

tuiieguenle : ho dello

ratfica

reato nel giorno del processo anzich nel


leto

padenle

prelesa

volont oonirarla (obec*

lo abbia dello distruggersi la

interi orni cole

dico che

alla

violenza che

in Ibccla a giadici giusti ed illamiDali.

SDpporre che

nel

parie

della

muto

qui sollevo

io

doglianza della

di

oppotlo) non arrlveA mal a Irlocbn pratl-

II dica la

camenle

la

un' accusa

che ancbe

legislazioni

persecnilone delta violenza carnale esigono


parie

it

putativo e ooo vero Decorra un eusseguenle mec-

canismo di prova. Del rcsio

alla torza respinge vio-

che (rsveiUU da gendarmi vogllODO eo*

lidrl

Irare nel domioillo.

mal

299

roonela ver* supponendola falsa,

la

credendo di osare retislenze

leDlemeote

is

tendenza del pre-

la

rispElIaro

lo

lutto

(uorch

criminali, perche cagione


della

calunnia a discapito

padri nostri.

Da

Carpzovio

B|u> agli aitimi scrillorl del secolo passalo

Digllizedliy

Google

300
tulli

pratici

coocordi a consigliare di

farono

doq estere

lauto corrivi nel crederi^ ad una donoa ctie per vendetta di

un abbandonOj o par cuoprlrc

eoe volonlaric lascivia,

te

Sanda

Kastea

Veruni (cos

lento, Viltemberga \75f5,pag.

4)

li

feritale dilsentiam adhibel,

de ttupro uio~

modo judtx

in inda-

ex ccniuin AufuimoiJt'

unam, raro

aceusalionibu$ atiquando

nenia

a cautaro la solila

per DDB sordida speculazione viene


delle Tiolanze palila.

binai, vtriiimilti

tam aperte fatiae lunJ^tU eatumnin manii


tangi pouit. HodemameDla il Casper nella sua mdeeine
rtptriet; eeUrae

Ugole

(vai. 1, pag.

aiiti[:lii

80

uccellarono

mollo saggio

il

et suv.J

mostrando

antica dottrina

^li

reali

segni

stabili

soocmbto

lilo

siieaido

di certi iadizi olio anclie

delibi ji.iiili

il

(direbbe ForlanI) ancbe

Ed

1818

il

prescrizione di

presumendo ohe

dopo l'oltraggio ebe

bsslioo a far ritenere

vnili^iiin.

lUifsc del

coilitii

eccezionalo

la

Ire giorni alla querela di stupro,


di

orillca rincaralo

ba eoa sana

la fulitil^i

come

provvedimento del

quale por quesli

si

tre Biorni

asserisce pa-

consenso della danna. Dimc[ae


il

legislatoro

Russo desume gii

aitremi del delillo da un mecca invaio successiva di prova !1<

g.

2."

1517.

La seconda osservazione

elio

dovrebbe sem-

pre distinguersi nella imputazione e oolla pena


caso in cui la ebbrezza od

il

il

sonno della vittima

fosse stata procacciata maliziosamento dall'uomo al

tm-pe (ine; dal caso in cai egli avesse profittato di

una occasione meramente


si

dest

accidentale,

onde

in lui

per impeto istantaneo la rea tentazione.

Nei primo caso

vi b

soprabbondanza di doto per la

premeditata insidia; vi maggior

difficolt di

lesa privata per parte della Tttima. Io

di-

non veggo

perch

sfi la premeditazione e la insidia si debbono


per buone e gagliarde ragioni vaiolare come ag-

DigilizedbyC

301

gravanti in certi reati, non debbano pure valutarsi


negli altri dove la discriminazione dei casi ngnal-

mente

possibile, e

gioni.

Il

dove ricorrono

le identiche ra-

primo delinquente agi per freddo

e trasse nelle sue

reti

la vittima;

il

calcolo,

secondo ce-

an impulso momentaneo, e profitt di connon preparate da lai, ma figlie talvolta del-

dette ad
dizioni

improdenza della vittima atessa, la quale ubriacoss o si diede al sonno in laogo accessibile. Ripeter qui ci che altre volte bo detto, ma che pure
la

per quanto so e posso m piace inculcare. Cio la


pSt
sentenza di quel grande criminalista francese

siamo certi sar am-

la legge penale distingue, piii

mTiistrata giustizia. Io
tasse

il

non

vorrei per certo s'imi-

legislatore russo portando

a sopra duemila

articoli;

ma

codice penale

il

neppure posso pro-

fessare simpatia verso certi codici, che per la esa-

gerazione di una ideale semplicit agglomerano

un

fascio sotto la

medesima imputazione

in

disparatis-

sime delinquenze. Si detto cbe no codice analitico


buono pei giudici giureconsulti non pei giurati, i

quali non giungono a comprendere la differenza dei


casi ncir applicazione dello diverse nozioni.

Ove

tali;

avverton?aj ripelofa oggid da parecchi criminalisli


delia scuola politica, t'osse veritiera, io

a pronunciare

una

1'

anatema contro

la

istituzione la quale avversa la

non

esiterei

giuria, poiclir

doverosa

ciistri-

buzione delle pene non pu essere buono strumento


di giustizia.

Ma

io

non credo vero

la esperienza elio

mi ebbi dei

tale obietto

poi-

giudici

cittadini

mi convinse essere eglino

adattatissimi

a tener

dietro anche

linee

ci

alle pi sottili

eoe separano

diversi gradi d' imputazione, e la diversa quantit

Digilize by

CoOgle

302
dei delitti.

Certamente

non sono

ffittte distinzioni

proporzioni algebriche. Possono essere astra del

giare penale

sommi

principii,

ma

caratteri distiutivi dei divarfii reati

tanto

difficili,

le

ragioni e

oon sono poi

die non possano forsene

cfaiare

le

condizioni anche agli nomini inesperti di legge;

parch le questioni taao loro distintamente e net-

tamente proposte, e parch


lealmente concorrano ad

ana o

qaisiti di

Come

1'

accesa e la difesa

istrnrli sogli speciali

re-

di altra conflgnrazione giuridica.

giarato comprende la distinzione ira antore

il

ppincipalo e complice, fra tentato o


litto,

consumato de-

fra delitto d' impeto o delitto premeditato

cosi

pa bene comprendere tante altre differenziali che


si appoggiano ad una materialit ed a considerazioni di moralit
di tatti.

di alcuni legislatori, io

sul vero

ed un*

questa lo voglio

di

primn

che .icccnde

Mra

il

ad OBSorva-

cioririrt

elio

inconlrii.

ni di^sldcrio di

liliidiiie

1'

uomo

la

siiijQcttina

poricolosD e desta

a gellarsi

oggellifa quella

\ma delerminnia pereonn, ab Irovn

suo sfogo, t evidenlu die chi trascende

liliidinc

Anebe

notare.

che accende per guisa da appetire

venero eoo qualunque persona, c spinge

por

legge. Cotesto

una romii toggtUiva ed un fbrma oggeltioa.

llbidiae laggeltva quella

sulla

in

nella

no noi credo fondato

idea cho qui flccenno svolgesi ancora

(1) La

libldioe ha

prima nel senso mo-

(Ij.

ziDDi ulteriori,

fa

popoli, e di pass

pertanto con cui vuole scusarsi la neghit-

obielto
tosit;'i

e di pericolo che sono a portata

La ragione penale

rale dei

pi

iiesd.ile

violenza

dell'olir, ed

sliarmc m.i^giorc. Laonde

cos't

tnnm'n crolica, quando non giunge ad otleuebrare

la

6 pui
detl:i

inlel-

ligcDza ed a pengere la coscieua e la liberti di elezioDc,

devo sollo

ir

rispetto della piRiitit

nersi ud' aggraTanle anilob

poUtiea det deli

te-

ona minarsDlg.

. 1518.

Debbo per awerUra t^e nelle oorcezioni recate


al codice Sardo merc la legge del -17 febln'ido 1861,
con la quale fu qael codice esteso alle province
napoletane, ben langi dallo abbandonare il concetto
oomnne ddla cod detta vioiema inAOtHm, il medeeiino
pienti

vide con^derevolmente allargato.

ai

an

e r

lenza presunta

ed

all'

),

vollero che la dottrina della vio-

applicasse

si

non

."

all'

solo alla

demente

art. 490; ma la
due configurazioni

impubere, come nel vecchio

vollero estesa eziandio ad altre

duca

sa-

tradizioni del loro

alle

1819 pi che agli ammaestramenti dol

codice del

che furono chiamati a

napoletani

gioristi

quella revisione, reverenti

istitutore

alle

o tutore che senza violenza con-

sue voglie la persona minoro di sedici

anni alla sua tutela od alla saa direzione affidata


2." a!

pubblico ntRciale
prigioniera a lui

della

errore

si

aspetti:

rit reale, quanto

nomia
di

consegnata

(2).

Con

rendette pi sensibile in entrambo

e cio tanto per

delle peno.

che abusi senza violenza

la

ci lo
i

suoi

contradizione alla ve-

por la ^proporzione nella eco-

Kota

il

CoKontino

quell'articolo clic la giurisprudenza

ha

in calce
stabilita

ricorrere le condizioiti della violenza presunta anche

quanilo nelle circostanze

vera

siasi

abusato

di

anzidette senza

violenza

una meretrice. Cosicch l'im-

puro che incontri nel lupanare nna ragazza non


ancora ginnta

ai

dodici anni, e

il

carceriere che


si

femmine.

quando

nna messalina conse-

sua castoda, vengono posti alla pari

alla

tori di

301

voglio di

presti allo turpi

gnata

pena con

nella noidoae e nella

Ma

dove sar

pi brutali violentala verit delle cose,

giudice seriameate pronunzi la solenne

il

formula voi foste moletUaia applicandola


rata che dalla finestra chiamava
alla proBtitafa

condotto

to: ci lo

carceriere ci itcendo commetta delit-

il

commette, e grave;
qaesto

di ufficio. Sotto

gore che
magistrati
far ridere

titolo

libert del volere e

quando

volle,

volle:

un assurdo

il

abaso

delitto di

punitelo con quel ri-

non penc nella saa


arbitrio del corpo

cella

suo.

asserire che fu violentata.

donna

Pn-

lui

proiezione ueiie oarcor;uu nuli corroiie.

50) proccdoUe

uaa dlsliuzioiie

1'

liberamente volle, ed efficacemente

otltt della

iiisce la

Clip.

ma

vi aggrada; ma non coatriogete i


a vergare una sentenza iperbolica, die
il pubblico. La donna per essere costretta

piii

nelle forze della ragione


la

alla tolle-

passeggier, ed

medesima con ogni allettamento


a ^acerd con lei! Io non

carceriere

il

nego che

die in tribunale ha afibrmato e giu-

rato avere essa

sulla queiilouc di presuola violcuza


Ivi

con

the ti punitea lo Jlupro con frode

Digitized Dy

Google

ma

commeiao,

na

che ta pena di questo

che min r uiirurH usuila

di unii

e carne fkilii>oi.lnto qudlo delti

se

fiitieiullii

ialorno a certi
sistenza!, ya

differenza:

alti,

ristretta

la

io

in

vita.

modo

di

la

re-

imiiubere corro oggid troppa

In

intercede

carcere e

fra la infante, e la

n:enlecatt.i. Gi

la

avvertirsi sul proposito di questa cbc

sono

nvn

che

con minore

priva eziandio di volont animate

assai

pi granilfi

danna matura

lofanle pub

l'

ed incapace ancora ad ogni

ia infiinle

Ir.i

come

ma

puramente aiwettato

doq avremmo direUo contro

daurioa di Fllinglerl, noi

di loro s calda censura, paicbJi

iperbole cDosidcrursI

diill'iit-

donzMa

unno della

vouicesimo

il

odierni IsgisUlori avessero

gli

inferiore a quella

die s cotiiideri come violenlo lo

dello stupro violento;


tliiprii

pimia

ha ancora oltrepatualo

socici c

la

la

da

fjniifjlia

colpa per non aver provveduto alla sua custodia se

demenza compiala. E se questa Incomplela

uomo una
fallo. E io poi

vi

allora

ragione di dubitare della colpevoteua

Dell'

trattasi

di

quella

demenza

del

parziale che

si

estrinseca nei limili di una mana erotica cosi frequente nelle

femminG,
incitalo

b evidente

egli

da

lei

che l'uomo sari stalo facilmente

stessa; onde

come

danissi luogo

testimoni depongano

e sebbene
ziale io
la

parccclii

medici

codesto

la

ad

un processu

ne vidi nella mia pratica

scandaloso

sebbene

che

assoluzione, perclit

eccessivit della

ripugaeii dallo affermare la violenza sopra ddo


(mentila dalla palpabile realt del

quale,

una mana par-

(;!udicblno alTclla da

genere, Unir con una

coscienza del giudici in faccia alla

) il

donna era imbecille,

la

Talli.

pena

finzione

Laddove se

la

legge

dichiarasse colesla Ipotesi essere criminosa In ragione della

seduzione per

l'

abuso che

l'

uomo

perverllla, potr pi facilmente

ogni

modo

Ila

fatto di

ottenersi

la

una iulclligenia
repressione.

bere consenziente,
solo col

mezzo

di

Ad

che parificare nella pena T abuso della

ripeto

meutecalla e d^lla impubere annuente, e molto


.ili'

non

della

pili

abuso della resisleote cbe

forza brutale, b una

si

VOL. IL

pu-

olleone

glusllQcabile vio-

lazione della giaslizii.

20


La aisiiniione irs

dalia

xmame

cena

.l.billsc.^h

donna naitaosameoie

Biopratore.

300

siupra

,a

ugUDlm.n.o^si

17;^o,o

la

pena

soliamo Bii'umnio caso o ano stupro


nogli aliti casi ad aaa

pena

ebbero plauso anclie dai

aooDe

Klunsii. ioiBHi
la

mediante
sta

slraordi Darla.

Tioiento

scendendo
dislindoiii

IdI

pralici llailani, corno [.u veilerfi In

prtiici

seven cue

piii

mgelungcrB

itiAmciiuVuiio

con

preBoazIone

la

della crimDOsK

lu,

71.

enumerano

dal

31, e dal dollort

ivi

si

loro imperativi dellall

ad una

Parimeaie lo ordine

insegnamenlo cbo

alla

accusiUon;

si

in

iJrisc

lullo

uno
1,.

die

<J

se

st

ammelle che

l'

codici

obi ab-

pratici

quando

rcalo

Ar-jmii. 15, n.

giudici

il.il

si

si

21;

Ar-

l.p^ialature si

proccseonli e

dimenticarsi

vero se ancba oggi


delinquere

il

tri

siutc di liiciilo inlervallo-.

dimciiliciili'

iroppo spessa dui

ih

comune

dovesse escludere

ma non dovrebbero

pazzo possa

de xlupro

Ua

Damale onche

roentecalla era

Ai;ium. 13.

loc. eil.

guta. 40, n. 4.

dimenticano

dirunsori.
11

elMi.

giovinetta esercente pubblico merelilcio.

era usalo della demente

Torre

Torre

voiTEbbero coslrlngere

eludici a dicbiararc colpevole di violenza

bia acceduto

di ilolaDia

insegnavano

dell'alto

ancbc Dicdlaule ooDgetture

dall' accusato

largamente

indizi elle

iir^jiimciiiiim
oilinnii

vlaoere

dlrillo di

II

prova della precoca malizia della stuprala: e que-

la

prova esclusiva

potersi

10

impro

delio

dell' loiaoKi.

Totenza presanla sello Blupro della impabere riooiioace*ino

ncll' accutala

pil

lo

fr.n

pravo iniento ubriacala daiio

ai

Tuoie risertAu

e quciio aeiia

dislinzioac'

dagli

dagli

zelami

acoella te

r^ola cbe

luddo

iliiBrfsllo;

Dello Slato di

impubere possa essere capace

di

discer-

t3igit7edby

C'

olmonlo ed Incorrere
Cirn^ile

Irma

si

ilnvprsi

tema

In

niiliy^ire

o^M-qiiio

|)cr

i\ivi\,i

bilo legialaiivo una

anche

la peri; eil

iri^c!,-ii,i[n

acctHarsl ctinc

di violenza

quando

iiiri.i

un improvvido del-

atl

teorica elio sanziona la aonlridixiOUBi

ri-

lenendo nello slcsso momi-ulo uu individuo come capace e

come incapace

voloulil?. Quanti loDoeeati

di

sono

Im-

siati

molati alia reverenza fatale della regoie geoeraiil


(3)

li

caso dei carceriere renne comunemente coniideralo

ancbe dagli aniicbl

(. 1

si. 0!), H.

a r 0 .

31

fiain^iUIo

n.

pratici

In

disparale

carceriere, e

meno

nidnciinzu di

opinioni

o in Francia

decia.

G,

Lil.

ullicio

in

Cuntli'l.

si
si

(juali

i/uaC'

l.

80 rauri,

combatterono sul

and Suo
22. Sia

n.

II

piii

pena

alla

liclla

violenta, fu adottato

plii esatti fra

considerano ancora

non

presunta

non violcula,

rculmenle

lib. 2, reni. 3,

ai

o sui

di morte.

gcneralnienle

concello della

25

^eet, taxan. tontt.

noclii 0 de arbiir.
i

HerlicUiu
l.

leelslalori e ori-

CarpzoviD

Me-

cas. 992, o. 4; ed

altri

jariiprudetUia foren. par* 4, eomtit. 95, def. 3, 4

molli,

arre-

283,

COS.

S,

pena da inOisgersi

sulla

caso di copula

nel caso di copula

aacbe negli aolicbl tempi dai


minalisii:

a rp z o v

li,

Uomcz

presero per nanna del medesimo

qualinca

cii.i.
i(.

tit.

de lege taxan. pag. 53. Andarono

reciprocamente

del castigo

Lepeyrere

2^

ii,

tot.

%%,

lib.

de ttupro arg. 45, n. 4, et $eqq.; e fra

Waecbier

moderni

resuf,

eap. 5,^.3,

per

ali,

Torre

35

fornicano,

C;l1,^IIo

obseii-iil.

pars 4,condus.

Paponio

pratici:

come

ra};lone della

pena

il

pericolo della fuga. Idea elle agli antipodi col concello della
si

volle

qualilcato eziandro

carcerato

sulla

moglie u

violenza: ed anzi per tale


lo

stupro couimcSBO dal

carceriere;

)l

n. 10. Altro

cbe

la

uoch
(come

idea

o toc.cil.: conlra
in

Boer

Itglia

del

o quocsl. 317,

analoga occasione gi sopra notai

condiziono personale del delinquente costituisca una

308

c>rcD5l3nza clic aijgriiEi uu' azione gi di pi;r s s(CGsa cri-

minosa

e GoniR

l.ile

sarebbe. Quando

Iv^^o rcpie^ia; atlro che

il.illa

iii

dica clic

si

il

messo B diano dsl carceralo b pi grave,


forinola

chs

la

pronunzia una

s'i

senso morate dlmoslm senza bisogno di ar-

ti

ma

gomenlazione;

cotesla turtaula b

bea

lungi dal dimostrare

Per dimoslrarc colfsla occorre una proposlziane

lesi.

gran lune-i

non hasls

dilTiirine-

ilire

che

il

in

alli'i

im

delta persona

UOD sarebbe

/>.

..n

se

';rr<'

iiii.i

!a

0 se oet

1.1

tallo

ai

qualit dell' agenle

la

rnp porli del lutote

idenlloa osservazione, ricbianisuiki

sopra al . liiDS noia


lulore

come

1.

Il

codice

(ion

ijiii lin

Tii>u.i[iii

circostaoia coslilucnic

delta pupilla avideutemeote


la

Ci

lesa

nel dovere di

dod pu riconoscersi che

non era,

de-

qualH

cbe

uCBclo, percbb nel diritto indlvidnale e gli vi era nel

Rei al ivn manie poi

il

dMlo

necesEnrlD che
oggcllivil lesa,

procedesse da diversa persona. Ora

lii'tilio

il

ootesla oggelllvit

die nel carceriere r


line

..

-.<<!

i!

i'

llir^

i>(.li-r

di

nel ear-

lU-lillo

ecriere r pi yrurr, pcrchi; ci presuppone eh.! yl


tillo vi sia. HiMijii.i

che

1<iIp

com-

deliUo del carceriera

Im

non
lii

la

liu

fatto,

produce.

pupilla

liif

ripclo

dello di

<'EiIi>iii]iI.'Io

la L-riiiMiiusiia

nei

dell'abuso

V ufficio violalo; dal cha nasce

crlmlnosil ancbe Indipeodeniemenle da ogni lesione della


della

libert

darsi

donna; ma

11

nome di quatiaeeito ohe volle


una parola yana cbe non

coofigarazlone

eiSiitla

corrisponde al vero pensiero dal legislatore. Avragnaoh ae


Il

eommerelo carnale

e Bglla adottata,

fra

si fosse

lutare e pupilla, e padre adolllTO

voluto punire per un' aoatogia del

coucelto giuridico dell' inoealo, intuitivo ebe Mrebbesl do-

vuto punire

la

femmina Insieme cen l'ucmo.


. 1519.

La

violenza vera

si

ha. in tutti q^aei casi nei qnali

la volont contraria della paziente

o fa resa impo-

tente dalla forza fisica, o fu soggiogali

morale consistente nella minaccia

Non

morale

da mia forza
grave male.

di

b ragiono por distinguere nella nozione c

Ti

nella penalit

tra

Ma

(1).

violenta

!a

bisogna poni

e la violenza

clic la rosistenx.'i della

donna assertasi violent.ila siasi nianiibstala con grida o con atti di forza, che veramente dimostrino in
una volont opposta a quella del suo assalitore.
basta elio la donna siasi limitata a diro non

lei

Non

voglio, lasciando poi che

1'

uomo

facesse

suo pia'

il

cimenti) senza resistenza di lei (3). Ci6 non basta


per doppia ragione, la primo Inogo perch il giudice

rimarr sempre in dubbio se veramente quella don-

na

opponendosi con la voce

la qaale

corpo, volesse o davvero

Onde

prestava co!

si

non volesse r osceno

fatto.

difflcilmente potr affermare in sentenza, con

quella certezza che 6 necessaria,

l'

elemento ogget-

tivo della violenza. In secondo luogo V imputato in


facda a qnel contegno contradittorio osato dalla

fbmmina

rispetto al snoi tentativi, potr bene alle-

gare che non credette di usare violenza,

ma

sibbene

di fre cosa gratissima; sapendosi per antichissima

sentenza confermata dalla crescente esperienza di


tatti

secoli,

che in

tali

casi

un

sotto la larva di

esteriore renitente celasi spesso vivissimo desiderio


contrario.

ben

La donna che davvero non vuolo ha modi

positivi

riet, cos

per fare certa e palese

ali'

uomo

magistrato; ed in
del primo, e

(1)

fir

tal

sua contra-

come

guisa rendere indubitato

poi
il

al

dolo

tranquilla la coscienza del secondo.

La vlolenca morale

Carpiono pan

la

che la richiede

eqaWde

seaiii

dubbio

alla fisim;

i,coniUt. 50, def. 6. Ua essa (obecob


taluno opinii5sc

eap. 1, et eap. 6.

un male baala a
che

male

il

blandizie:

si.,

iji-.n

dop

clic
la

orme

sulle

dt

/ji

3,

(.

suoi

de jure blandii,

jm

il

necessario

irrepnrnbUe.

<<]

jur. crini. Ut-

in'iii.

solo lencr cliiusa

Indebita

donna

ta

carcerazione

finelib

Bene peniltrn aeggiunge,

cosliluLsce violenza.

Boebroero, cbe

r.iKo.

hu-,

^Icilio

l.ii

titani Ut. t,%. 16) insegn

non possono

npplicazione della

coslKiiIrin; In i'^siti^.

eoa mlaacela di prolungare

non ceda, non

Strykio

neppure ogoi e gunlunque mDaceia di

tninaccialo

Cremaai (e

Onde

310

disadall.i

de teno earruploj Don pub Irovare

ff".

sole

Delle

una

iicr

, persuadere

termini

Umore

delle condizioni del

a mallo dipende dalle

dettarsi regole assolale;

considerazione del earatlera della donna scelta dal colpevole

come

passivo del maleSiio. La Indole timida e

BOgecllo

naturo Brncllo di coslei possono facilmenlc condurre

terrirc la fanciulla.

sanissima

(Jiic^la

verllA di quanto

ulteriore della

dot ohe

coazione e del moderarne:


rosiii del timore

creto, stando

giuridica

Tenne
la

alla

deve sempre

solto

si

Tarsi

il

concetto

di forza ilsica,

oaccl
si

il

lalutaziono della ope-

efficacia

la

comunemente

male

alla

la

il

elTella

alla

donna cbe vuoisi coraprimere

interpetrazlone del %.

dice penale Germanico. CIb

non

lei

che

male,
jiattrc

73,poj.535,

non occorre

minacci anco a qnalebe persona a

questa dollrloa

quale

accollo

donna senza

loScbulzc f Leiirbiir.li

nolo 10) osserva che a questa

cbe

la

della

per via di giudizio con-

qualunque dei suol aspelli

Ripcieado

cosliluisca ancora dalla minaccia di un

quale per intimidazione cedette

abuso

riprova

ncir aziona esercitata eull' animo contro

diretta.

l'iolenza

la

pru-

ta

regola h una

Eoalanni io proposilo

cara

si

ma
:

ini-

basta

e adalla

177 del nuovo co-

pu formare argomento

di

controversia. Vedi la nota a . 1523.

(3}Boebmeri
pag. 26

diitertaiio

mlciili

eti'amii pauiluluai conientit,

quaeri haud poltst

Me Iste r

non

fieri

injuria

de ilupro violtnlo

principia jurii

cn'm.

311 muler quae


mluclata tandem
Engau
jur.
qui
3S3 tlupri v(alenH reut non

2SI

%.

primuiii forlitcr

eoiueiuH vi tluprata non

tlement.

et

erimin. %.

tandem in coilam
delta

cunsensil. Xel conflIUo Iti

donna cbe soslicnc

perii Da te meo lo la

la

si:i

difeLlo

le grida

conquoGtlone
lenza; vedasi

e'

abili,

nel

senso

le vesti

lomedlaie; per

laogo non solitario,

Il

il

e sopralluIlD la seroliaa

come congetturo

indicano

Carpzovio

uomo die

qaali costllutscono pialloslo una

prova diretta cbe non congetturale.


compbElczza degli

usserzioni

contemporanee,

crini diacioiii, le coDqueiljanl

lacere del segni di teslonc,

reluciaia

prove dirclle, (

lil

Le pi ordinarie e frequenti sono

ailro senso.

scompigliale,

le

viole!.!, o ciucile dell'

n^sa, dove

aDrmalivo della violenza,

Biienzio, la

eontue-

eti

eumea qaae in principio aeriur

ludinem habtdt

esclusive delta vio-

praxi crim. pars 2, 9, 75,

Kress m ad 119 Cramsr


voLi, obler. 1023 Crema ni
pay. 320 Gerstlaclier loc.cii.pag. 37 rtmttniia
n.

87

obscrv.

ari.

hdI.

tib., cap. e, ari. 2, g. 9,

parva fere pr

nalta.

tanto certa questa verit che


l

cipio abbia

veramente
al

insegnato die in

siffatti

di violenza carnale.

nemente insegnata
avere

pratici lianno

resistilo, e poscia

la violenza

abbia con-

disonesto congresso: ed hanno

corso volonterosa

litto

caso di una Coarta la qaale in prin-

configaralo

termini non ricorre

Laonde

dai dottori

si

il

de-

la

formula comu-

questa che per

carnale deve la resistenza

delle

donna essere seria e costante. Seria, die quanto


dire non affettata per simnlare onest, ma real-

Digllized by

Google

mente espressiva

di

312

un volere decisaraento contra-

Costante, che quanto diro manteaata fino al-

rio.
l'

momento

ultimo

non incominciata dapprima e


ad un concorso

poscia alibandonata pCr far luogo

mutuo goiiimonto

nel

Leyser

(1)

12

Mil. 8,

nicdilalnncs

~ PutUDuna

tano ad escludere

donna,

ti

losa

la

maDcanza

58i,

piiwicclas, ipar,

ili

Le circostanze che por-

. GQl.

liolenza malgrado le asMverazIODl della

la

BDumerano largameole

di grida

teate; ed allre simili.

Boebinerc

dal

lom. 3, par 3, deeit. 840 per

tot.

la

fra

deeitionet

quesli special-

dietim razioni tlcUa do-

le variaull

celebre

formula

di

Ovidio

graia puellii. Questa formula del poeta di amore ba


passaggio nella giurisprudenza germiaica, e
ipoiesi della vis

si

vii

fallo

designa

la

grata come un caso non meriievolo di pu-

nlzioae, iateadeadosi par via graia quella che si costituisce


dalla iaBisteazQ dell*

B e r n e r Lehrbueh
paro a
la

me

cbe

nomo per

ottenere

189, pag.

favori

desiderati:

pag. 400. In Boatanza

la vii grilla dei tedeschi altro

non

ila

cbe

nostra seduzione ordinarla.

. i52i.

Che

an/i tant' oltre andarono le diffidenze e dif-

ficolt dei pratici

comane

della

nei

monare baono questo luogo

viuluii/.-i

spesso valutalo comi; di


posteriore

<']ii;

ail

u^-cludurlo fu

^raiiiis^iinij pijsu

della, l'eiiimina.

(Jue^to

il

argomento

contegno
ilei

con-

tal line quando la donna


dopo avere, a detto suo, ceduto per mcr.i violenza

tegno postei-iore

si

valut a

avesse poscia continuata


eerto violentatore.:

la

tresca

Engaa

amorosa con

decis.

i'

34, pars 3.

ae-

Si valut parimente

il

contegno posteriore nel

b ascoltasse la donna la quanon aveva portalo immediata querela contro la


ma aveva atteso a qnerelai^ne

senso che difflcUmeute


le

pretesa violenza,

soltanto dopo essersi ficcorta della incorsa Teconda-

Leyser

zione.

(spec.

r>H-i, mecil.

1,S6.) allega

molti gindicali nei quali da qaesta sola drcostanza


credette rilevare argomento bastevole per respin-

ei

gere

la

querela

(1) Singot.irc su

dal

(1).

qucflo propDsilo

torli ueUe sue

.ilcuni

quali

la

dispula che si ricorda

Ili)

conctiisioHi fpag.

pretesero

clic

il

solo

coadDzlDDc bastasse ad escludere

Finalmente intorno a
di fatto della violenza

la

sollevata da

ratto delE' avvctiula te-

violenza.

15^.

g.

ci che costitnisce la essenza

rimane ad avvertir che

la

meilesinia deve essere esercitata sopra la persona,


e precisamente sopra la persona slessa di

cui

si

vuole abusare. Non' sarebbe violenza carnale nel


caso in CUI

si

fossero violentate le cose, per

esem-

pio atterrati usci e ripari por giungere alla donna,


se questa era

annuente

lit. .1.

SL

chap. 7.paq. 4:)7

Sorge

il

Jurispi-ud. for.

Vouglnns
neiipare

lasso usata violenzti' contro

per esfiinpio sopra


1

tom. 9, cap. 44, n.

lo

sarebbe se

persane diccrse

servo che

dell

(I),

voleva impedire

accesso alla donna d altronde annuente

deru

institut.

ai

dosi-

amatore.

(1) Altro

11

tnnque carissimo

caso del male y recalo al terzo (quenalla

donna ) coma mezzo per gluDgero ma-


lerialmeolG a lei: allro b
di'

recare

lerzo

al

recato al lerzo
di tei

Beaonda ipolesl

tamente sopra

si lia

caso del mnic

di

la

elio

come ho

iit]llii

di

questa

In

liiret-

:ff.caa

rcuJc vio-

i|ii,ilili:i

l.i

niinnccia

farebbe sopra

si

resistere.

violenzn mornle, che


cn-.iiiui'.Lf

si

donaa; oppure gi

la

db che

continuasse

doona

la

lento lo slaprOi
al

:;i

il

per intimorire

come letUmoDlaDia

alIerlormenlG

le

Nclh prima

.^oiu.i.

ipoicsi

coolrnrio la Toria adoperala sui terzi non La uzionc nes-

sunn eopra

la

donna; n aziODa fliica ni aliene morale; e

dove questa abbia poi libe.rameole consentito sarebbe errore


grs vissi ino parlare di violenza carnate.

. 1523.

Date
nale,

le condizioni
criterii

essenziali

della violenza car-

misarator della sua quantit poHtica

nasceranno dallo circosUinze

ctel

dizioni delle persone; qai

terr respetti vara ente

conto

{i)

si

abusata,

dell' autorit.i

dei mezzi

pi insidiosi

fatto, e dalle

fiducia

(elli

con-

tradita,

mag-

adoperati, e della

giore incapacit a difendersi nella persona violente-

mente compressa.

cotesto

elemento della mino-

rata potenza della difesa privala

generale

le qualiflclio

si

richiamano

in

desunto in fjaesto reato dalle

condizioni personali dell'agente: per cotcstu talvolta


si

valuta

una

autorit abusata,

come

nello

ordinanze porloglicsi (ord. Uh. 5. HI. i^O )

vedevano

la

cia necessaria,
della

un.a
di

come

li'i:

dinanzi a

ana autorit,
nel caso

padrona previsto dallo

Francese.

slipratGi'o

'|ualilira ilei .L'iodico

donna cho aves=e


valuta r abuso non

talvolta si valuta

di^l

anticbe

elio

lui

ma

sen o

ari.

'.i->3

predulia

tilvolla

di

nna

si

lldii-

viok-nlatore
del

codice

congiuntamente tanto

l'aalorit abasata quanto la fiducia tradita;

come

Digllize by

CoOgle

nel eia citato caso dai tiilord. che

SUI

(declamai.
ini

iwin-nn.i

in qaello

^1

ii

Pessina

Nola

(I)

all'

odiasi che

armi e

prslici.

nunloue

rngiono

alla qu.il

vio-

()

la

quaotiln di

ilei

mezzi pi
I'

il

poco,

quBDiunque

l.ili

c/fclli

reato colto

11

uso

che

circostaane

si

moderni.

in pareccli) codici

le iii!^rii:iiili (lysuiile

dai

punii

fni

come

severameote

(')

onde, come dir

Ssiea.

a n o

dolia pa-

sopra detto

causa referisce

pi persone;

novor^irsi [ni

|ipnillro

guardali pmllosto

in

i^ticorii

di

ed opportuDamcalQ accolle

Non possono

ni-

come possa

^yitid.&Oi

vennaro adoperali,
la

il

art 333.

quello realo DUmcnlnr^i

di

del padrone

fL'lio

lentatore della serva, che contempla

codice Francese

Iradii'n-c

11

caso del padrone o

nel

vogliono essere

risiillamenli

del m.ilcrizio per giudicare

pm

rapporto oblellivo della sua forza

nel disegao dell* agente

non aTeuero aleu-

condizione subiettiva. Male d' nllronde saprebbe conlem-

(MOSegiiiia
lervallo.

unii

Olm se

per sfogare

la

r.i

iii

mhi.ih.iii

uccisici!

l.i

libidine sul

Jl^ILi

jm-f nuno
durniFi

uo cadavere,

[mii

hjcve;

avr ua omicidio

strenna un vero Impossibile giuridico dicendo che


sioni!

della stuprala abbia a valutarsi

consumare

mezzo
I-

lo

stupro. Se

allo stupro

che

abuso carnale non

vi

la

la

Ei

ucci-

come mezzo usato per

morte avvenne dipoi non e pi

precedette-, se

e pi

m-

sia siala coni messii


si

qaaliSoalo dal fine e DOn uno stupro aggravalo. Cosmobb

titolo di

morie precedette

stupro, perch lo stupro

DDO pub commettersi sopra un cadavere. La unica

ipotesi


nella quale

31G

teslone passa coDEiderarsi esal-

gravit della

la

lameDle come mezzo aggravaate


zIdds

si

fa

quella della perlurba-

IraiisllorB delle liiollii iatellellDBli

eagioDBla alla doDDa

pel fine di abusarne. In late ipolesl la gravili

posleriuro al iiialelzlD non

ab

taccia alla verit

la

[luii acliilljmi

del colpevole; a cui nienle Interessava cbe


iaterinn pib o tneoo

iDealo della di

ml nenie
(S)

lo

considera

si

corno

queliti)

la

CirGOslanza

II

reato,

.ihii<.ilii ilrlki

sii.i

lenia non
il

in)-

inlecdo

si

niilonlii ]>er
ciirilro

o^ni

natura l'ascendente ^biihi abusalo della sua auto-

di

per ajulare

riti

sua

asccndGiilG della

di

.npi;rnv.nnlo

aiceridonlo iehha avere

sodisrare le proprie libidini snIIh discctuli'iiU'.

dovere

disegno

danuogeia-

il

lo sfogn della

libidine.

Quando

violentata
elle

iiiciio,

ili

ni

vittima slesse

lo

tempo, niente agoguaDdo

mIuid ma solianio

lei

della lesioue

cuiicctlQ

il

oDlologica, n in faccia

bI

la

violenza

quallDer:

3 otiobm 18QS.

di

un estraneo,

il

reato di vio-

cosi decise la Cassaziooe di Francia

lutorno alla qualiSca

desunta dalla con-

dizione di padre trovasi riprodolla nella Cassazione di Kranciu


la solila

oscillazione di doltriiia

gislativa,

di

spoglia

argomento

attuale

riferisce

liUca

Morin

anche

e smentito dalla

Blancbe

giudicati

suprema. Di un rgore

madre

tribunale di Cassazione

si

di

sembra

il

n.

la

la fanciulla

della quale egli viveva In coacubinalo.

113,
corte

i|udla

giudicalo che

ferma ricorrere

che abbia violentato

Anche

storia.

^cinquiimt elude

conlradillorii

assai spingo ci

('rI.H866] ove

lo colui

nel suo

Cuitaztene e lo Statuto, Milano 1879:

di piti coneello falsissimo

pag. 130)

riferisce

11

lUagislralura, iaveslendulo della aulorlti le-

come a cu la menta ba dimostrato Carcano

scrtto Intitolalo la

nelt'

perpetuauientc mostr]

sicuro a produrre la uoilfl di giurisprudenza. Cuncetto

anliglurldlco in s perche
della qualit

ma

dia

coloro die credono essere unn unica Cassazione

la TaluiUl di

mezzo

Evvi

(s

ijua-

con

la

disse)

317
fatlo se

intorl

di

Moria

ari. 0032.

queir

ari.

cadano incorn
rS) L'

mere

ai

pod

Pub

di

010

cbe

ta

ali

soi

Morin

pruletsori:
la

basta. Tedasi

dirillo. e

dirai In eenersle

e deciso

Yiltitn della violei

lenlatore o del padre del violenlalorc

codice FrancsBe una oircoslaeza ag^ra

saconda ipoteai suddaiia

/ey.

fimi. %. qui

la

circosiaci

manumtUre

C.

rfe

manumiuian
wmi. Ne

Aaikeniiea quod tu* C, 4' wxmrai'bai


rigorogo procedono uBualmcnlo

l.i

>.

Cass^ione

di

Frai

panale FroDcesa coosider

Questo rigore potrebbe

aTi

318

HoDselgDBt

ererli si trova nelle parole di

governo devono dare

piegali del

bitODa morsUl. Di

cbe

im-

g'

uemplo

pabblioo lo

ni

di

un impiegalo

fuori

equipara alla Tiolenza

del

guisa b vlalenza di

lai

sue Tuazloni

dell' esercizio di

padre a danna della Sglla.

. 1524.

Considerano

come circostanza aggravante

pratici

cm

dolio stupro violento la pabblicit del Inogo io

Leyser

venne commosso:
considi^raMii

a chi

sperabile
ff.

ad

g. 1

La

^,

M
1

_iu

iiiijili

li

l1

i(

|IJ

IH

duo

la

lu

|L_UU

miti

li'sioiu'

ili

pubhlR'i IqouIii.

(1).

generale

oiiiie

applica

con

tui

II.

^tUsIl'.vl,,!

i[n

li,

38

5, %.

SI

u\

ol

SI

lesione di <luc divursi diritti

reato:

quali

lo

vo-

gv3.vi della ipotesi nella (juale si


di

un

solo diritto.

ir.'iiiitiiciilo l'd
1,

11

e r b a c h in

til.

qu.i! volta vi coii-

iluK

Il

dallaf. iJS,

pi'iiicipio

il. ri li l'

ili

liversi titoli di
piii

cotiLi-itiiiL'iTi' i|iii-l

11

idi

,1

coiiaiiinUuuL'iili;

k-hi

gliono tenersi

. n

il

iIcll-.iu

i,.-i/.iiiii..'

11

eostiUienti

svoli;,-!

a u

I-

!;iliiiirc
il

[L

<)k

f.i

auiij' ijla

iHi.-i

_llll

de aduli.

leq. .Ini.

ivm

.1'^

per CUI

aggravante

cotesta

luogo pubblico ptu

nel

clic

Ley sor orgemenla

Il

l/icnr/cn jvacfico Uh. 48,

cnlk'iin

cuiT.'L

ajuto.

me-

specimen. 584,

l-arrebljc problematica

dtt.

il

liiuiiu

il

pero inesatto

SQdd(i(!o principio

i\

piibblii'o

ii

>

Il

d<.i

non rappresenta

in Su s[(j;so la oi^L^ettiMta di

un diruto speciale; non

pno dunque tenersi come

roL'ola

violazione
di

un

della

assoluta die la

pubblicit del luogo

diritto ulteriore,

porb lesione

per gaisa cbe in

tatti

ma-

319
lefi^ indiatintamente

coodncs

il

reato ad mi

aumento

di quantit
(

per la lesione di pi diritti, come parvo


male a mio credere) volerei sttinire in qualche

progetto

di.

codice contemporaneo.

La pubblicit del laogo b nn' acrdentalit concomitante del reato qnando non ne costitoisce la esPu

seaza.

bensi talvolta per questa concomitauKa

anmentarsi
la

la forza fisica oggettiva del delitto e cosi


saa quantit naturale, come precisamente avviene

Ma

nella conlamelia.

cai

se tale

punto

il

di vista

per

vuol trovare un' aggravante

si

nella violenza
usala in luogo pubblico, bisogna dire che essa de-

riva dalla

maggiore offesa all' onore, e non dalla


maggiore offesa alia sicurezza. Resta a vedere ee
si
il

auNienti

la (uria morale oggettiva del malefizio,


avviune quando la forma del medesimo renda

elio

rillea in pro])eiilo

in

anzi la

v;i.],'n/;

iloll.-i

luogo pubblico;

imi,

il

'

aggredila

la

donna

Male dunque

lielia
il

volle

pena contro l'oltraggio violento

al

della pubblicit dei luogo. Bonsi tale

aumentare

te: e

guard dai

aumento
,

praiiti S'.itleniton clulf

questa diversa considerazione sta

la pnbblicit dei luogo

atto carnale
lit dello
litto di

anche

scandalo

lia

per

che niente

aggravanin ci

clie

rende criminoso qualunque

lecito,
j

la

pudore a causa

vera sua base un'altra i:unsidorazione


si

suo domici-

trovare nel punto di vista

della sicurezza privata la ragione di

per

luogo

privala difesa, la

violentatore avesse

nella solitudine del

si

del

pNi-ljllcil

la

]tivljaljilll

quale sarebbe minore quando

lio.

d non si veramalo commessa

i:ii[jotente la dili'sa privala: ina

jii

aumenta

per cagione della possibi-

onde ne sorge

oltraggio pubblico al

lo

speciale de-

pudore che spetta

al-

Digilized by

Google

320
r ordine

dei delitti sociaU, e che troveremo

laogo. Se
ai

1'

stto

aggravante desnnta dal Inogo pabblico

ragiona su qaesta constderAzione, pn concor-

medesima: Rnchh vnole adagiarsi sulle


considerazioni della privata sicurezza, 1' argomendarsi la

tazione c falsa.
generalo

(I) In

come
r

lasegnano doversi considerare

pralici

sumeDlt

oireoKtaaza obe

ta quantil

SS

verso

U
gli

di

qusBlo reato

comaiesso sopra uaa pubblica strada a danao

essersi

(Wi llenaa

(cminiDa col eagnalmeDle iaconlrata


n.

il 11

umeitrium,

a r

gamealanda che come spiegati

tib.

dalla

5, eap.

di

eontil. 64,

37 fn

le^e maggior

fia.J er-

protezione

averi sulle pubbliche vie, culi debba spiegarsi

mag-

giore BDcbe verso la slcurl della pudicizia.

. 1525.

Come

della quanlit naturale

cnterii

(i

questo

malefizio deve tenersi conto del concfirso dell' adul-

Mjkii-i,
di! Iilii
lo

concorso di

del

terio, e

li

lidi

Ltii.'ravniain''nt.o

coQoorso della

ed in genere

la

violentata sar
la

imi"!

1-').

\h;yi.;

jjpjin

prodotto
Itili

^M-avi

merc

la

derivale

ln^iu^sHiio ijr'endor liio-o

delloi ;i/ione la

cidenza dolio stupro

anmentare

lesioni

onsuiiiiinm; [H

liti

ii)

imn; tenersi conto del


quale

fa

sorgere la in-

nella violenza

maggiore onest

della

canuUe:

femmina

sempre circostanza che porter ad

quantit naturale del malefizio.

Ma

la

onest delia donna compressa non condizione essenziale del presente reato.

che

il

titolo

di

oggi incontrastabile

Violenza carnale

pu riconoscersi

sna figura propria e completa anche nella


violenza esercitata sopra femmina che non possa
nella

vantare vita iUibala.

Il delitto

per decreGce nota-

bilmente nella sua quantit qaalora possa alla donna

compressa

attribuirsi

Ha

predicato di merehiee.

il

su tale argomento bisogna notare tre itasi diverse


nelle quali si svolge la storia della relativa dottrina.

(1} Vedasi la

noia a %. 1402.

(3) Credettesi

ud lampo che

costanza

quale

la

l.itbec. lib. 1,
n. 1

bre 170S,

la

(f'I.

7, ari.

qmm

ingravidamenlo fosse

ucIIei

<(

n n

fi

donna

Mevio

<J

ctie

in

Jhs

in haiiniii.

n o

15 spllcm-

del

quale respinse per queslEi sola cirL-oslanz.n

volunlattm

cir-

dcDunclala vio-

la

focondoziono

ii.

ove riporln una Lur.an'i stupri

suDlo della vIoleDZB, quia

tOA

Iloerio dtc. 2i7,

pativa violenz^i:

cap. 6,

lo

ad escludere

b.i^lriMc

opinandoci Impossibile

lenz.-i,

I'

as-

praegnuMa non mi'nui volwptacomenfunt mutier indicai, da

oome regola era troppo aswlato. E beoB st Msorvb che la


Datura aninuile pu es^ulra le tue (UDXlonI anche a dispelin
del piti risoluto aatagoaisroo dell'
ta

mBritamenle

La prima
ili

rsiella. SI

Boeliniero ad

nione

veda

anima

galla

CarpzoTlum

slOiilta

doitrinn

eloria di codesta opi-

guani. 75, obi.

IO.

e pi antica fase trovasi nella opinione

coloro che dissero non essere politicamente im-

putabile la violenza
trice.

Codesto

eriniale

(Iettato

adoperata sulla mere-

ebbe radice

in

jiai-te

nelln

massime del ^'iiire romano clu Tiel deliito di sIujii d


negavano la querela allo persone vili ed esercenti
arte laJrica (1); in parte
dali,

pi specialmente

si
si

avvalor delle idee feu-

adagi sopra un singo-

lare punto di vista nel quale alcani

guardarono

le

meretrici, qnasi riputandole pabblici fanzionari coi


Voi..

IL

21

322

V affido

IbsES interdetto rcasare

a chinnqne

loro

lo richiedesse.

Langleo f leiiieilrium

(1)

come

lunza sulle mcruinci


>i.

Usmhouder

llarpprecli

10

La oplDlone cbe
meretrici

si

praxis

puuissc

vio-

la

cap. Ha,

i:riiii.

in . 8 /mi. de publ.jud. n. 58.

romani niente punUsero

fi

vloleoza sulle

la

radici su questo ohe al frammento 6. %. 1,

Jf.

la

come suipro, c

ma non

Julia de aduli, ;

I.

Ha re io no

dj

caj che potesse

lina,

tra

per

noo

cosi

concorderei che

per

ti'

opinione delia

In

119

inipunil

della Caro-

Onde

che per quello non

me-

Laalerbacti
&gO)aotb co-

per ib sola punibile:

di

si

il

Puttmano

punisse

mentre per derido sassonico

f'

(g.

violenza

la

pan

re-

jiuhti-

cuim- liuleiizu piiLbliwi.

lalvoll^i

tra

Inj. Juf. ilt

iit

laiegaa mento cbe Ja vloleaia sulla

l'

non fossp

G5, Jh. 03.

f.

InierpetraElona dell' art.

la

accredit

retrice
rfi'tp.

riguardarsi

germanica

Nella pratica

TOmans,

{'1.3.%.

violenlam. Convengo che

itec

roaiani non puniesero coleslo Tallo

cadcsso aotto

non Tosse punito neppure come vioknzn, resiiKundo dai


sponto

ad

de aduli. leggeBl tluprum meretrici non infertur

leg. Jut.

onde ne argomentarono ergo


i

cap.7,png. S35)poni^

S,

lib.

indubilsla che ]ct diriUo roniaao uon

sulta

4, eonstit,

meretrice,

3D) viene

in-

diilinlamcnlc punila.

Ma

credo debba

lincile qui

se

{zermaoica

cotesla

stupro violento

si

tlelster $.262

[orma

avvertirsi che per la pratica

di

delitto

non

si

puniva come

ptmisse perb come fornieaiione violenta:

Koob

986

$.

Bngaa

elnnenla

222. lo Franala perii sembra indubitato cbe niente


nisse

la

violenza sulla merelrce

{'mliliUes

lib. 3, Ut. 7,

osercita

suo

Combe

li

turpe

cos

pay. 407

mesticro

insegnando
il

Vo

quale pone

ii

si

il

pu-

g a n x
I

come con-

Roussoaud de

fmatiire erimintllti pag, 30)

la

quale riporta

Digilize by

CoOgle


I'

Deoio

auloril del

ove profusa

lS.'

in Icy. invilusi IUG,

regolf merelricet

la

gare pottani: ed argomeDlando

Ug. un. C, de raplu virg. per


ad onesla

ne conclude essere

Tita,

ugual) agli albergatori

sumere cotesto
con

fornicano

un volla

1'

la

lullo

assunsero non

alcuno e possono esservi

.id

vcdnno

alii/.

Gandino

questo senso

In

Cipro

quaesl. in nnilef. n. 3

Do erto
517,
KeviixaDO

S, 34

n.

eopiam dene-

doanc dei

decis.

dee. crm. 43, n. 14

lit tib. 4, n.

de ng. jurU,

eccezione cbe Ta

simili

quali plea.-imcQlo liberi di non

alln^^io

la forza. Si

de malefidie. Ut. de

^uera

mestieri?, i[uHndo

uepre

possono pi
astretti

/f.

nulli sui
dalia

merelriee cbe tosse lornaln

la

n.

Pe-

lilva nuplia-

4G.

. 1527.

pare davvero che nel medio avo la impnniU

della violenza Balle


virt di legge

Ci

meretrici fbsse, se

con

la

con per

almeno per consaetadine, sanzionata.

rileva in

quanto

provincia meridionali

alle

d' Italia dalla celebre eostitnzione

mrmes nostri

(1),

quale Guglielmo re di ^cilia, proclamato

principio che tatti

sudditi

il

doveano essere ugnali

in faccia alla legge, dichiar parergli

buono esten-

dere la protezione della giustizia anche a favore


tlelle

l'emmine di bordello, onde ripararle dalle vio-

lente altrui.

Le

quali frasi a

chiaro cho lino a quel giorno

me

sembrano mostrar

non eravi

stata per

quelle infelici protezione nessuna. Forse simile tol-

leranza era Btata una necessit politica dei tempi


tristissimi, afllnclifc fra tanta ferit di

irrompere

ili

Irando votituricre e

ili

modi, e lauto
soldatiische in-

disciplinate, alla salvezza delio fiimmino oneste fos-

sero

le

meno

oneste licenzioso olocausto.

quale deplorabile eccesso giangesse in allora

fino
il

mal

Digilize

ir/

CoOgle

324

.._

oso di

Tolealfire le

femmine, rilevasi dalla celebre

cosUtazione imperatoria

avevo Federico

(2) dello

II,

qaale minacd una pena contro cbianqne

con

la

alle

grida di femmina violentata non fosse accorso

a recarle difesa. Cotesta singolare prowisione mentre

accenna

:dla gravit del disordine, rivela in qnei

martore

rozzi legislatori

ne abbiano

certi

non

carit cittadina che

moderni,

qaali

immolando

la so-

stanza delia tutela ^aridi<^ alla saperstizione della

SDa fbrma, vorrebbero negato

alta difesa altrui

il

benefcio del moderarne. Qaali 8oqo sn questo pro-

Sardo? Ci non ora

posito le disposizioni dei codice

dubbioso agli ocd nostri in faccia al sno testo


de! i859.
ilice

Gi notammo

(g. 1080, noia 2) che

Sardo con molta sapienza

La sanzione

sizione iooppugnaJLlc

la

co-

parifl-

difesa altrui alla

letterale e la propo-

e lotteralo

1359

all' art.

moderarne

c;iva in proposito del

difesa propria.

il

dal

pari

in

codesto articolo la parificazione della difesa delia


vita alla difesa del pudori^. Puslo

buona

dovev.i per

r>yj

deir ai1,
l'oficnsso

lii

distingue,

loi^nca

difexa; sia

ma

usa

la

r,ii:;

ai'(.

di

no estremo

principiu
'i-nuulcs

n-uanlant^r

non

qii.^no articolo

pc!rclii>

difesa non essendo die

della legittima difesa, la


fetto di

a'',

formula unpoi-sonalo ccress"

nella difesa della vita o de! pudiire

cesso

come

cii'i

iutt'iulLii'si

snccc-^sivu

il

della

si

una

jini-chn

l'ec-

inoililicaKone

forma modilii-ala |)er diforma cornpK'la non pu

dirsi modificata in ordine agii altri estremi sui iiuall

tacque la

legge modiflcante.

codice Sardo

come devo

Si:cli>";

ammeticr.-ii

in

laciia

moderarne per

la

al

sonza distin-

gaere fra persona congiunta e non congiunta

il

necessaria difesa delia pudicizia

allrm porche

comaida

lo

letlora della

la

cll

il

I!

di principio.

Ammesso

ni

ti

di

una estranea abbia

sionas&e sarebbe viziosa: e


(li

di
ni

qualche poco

di

leggo che ci san-

giodici. posti oel bivio

irrogare la pena ordinaria o di pronnnciara

la itopunna, sarebbero

sempre

scienza loro a proclamare

cbtadendo

gli

VI intervenne.

nelle

La

ni

tt

11

limiti della necessit.

la

iltr

questione

([lllinodn

quale corre alla

il

corso di cotesta azione trascese


oltre

ZI

p d

111

di parentela.

che colui

necessaria diiesa del pudore

legge

pu ammcticrsl dalla prudeii/a del giudice

COSI

aenza limite nei rapporii

Ma

trascinati dalla co-

concorso del moderarne


un leggero eccesso che

i!

occhi sopra

q^ell articolo

volle modificare

si

provmcie napoletane merc

il

decreto del 17

febbraio 1861: e in questa parte la modificazione

(che in

l'

art.

meritevole di

altre parli

infelice

n.

e vIkiobo.

La

sommo

elogio)

correzione- consist per

del citato decreto nel disporre che la

scnsa aeu' eccesso neiia

aii^

nei pnaore aiirui ao-

vesse ammettersi anche a fkvore degli ascendeati,


discendenti, cordagi, frateOt

mo
1.*
-

grado. Qaesta

emenda

ed

fii

affini nel

medesi-

intdice e viziosa:

perch errata nel concetto motore, essendosi cre-

doto di allargare

temente

si

la

scnsa mentre invece eviden-

restringeva;

2."

perch

si

ns la pa-

rola mendicare, la quale era propria ed esatta finch

parlavasi di provocazione,

do accomnnavasi
dopo questo

all'

articolo

ma

inesatta e falsa quan-

eccesso di difesa;

3.

perch

b venuto ad interdirsi al gin-

dice di ammettere la scusa dell' eccesso in

uua lea-

zione che mosse alla difesa della vita o della pudicizia di

Dna cugina,

ana

di

fidanzata, nonch di

altra persona seriamente a^redita.

Lo che per

opi-

nione mia e per la dottrina prevalente nei codici

contemporanei (come nell'antica dottrina) esorbitante di rigore,

Iscco

(i;

il

dala di novella

Guglielmo

da

ncir anno 1150

A'apoli Odi. 9,

corpo di

assunto al regno di

(GlaoDone Iorio
XI lib. XIIJ e

tib.

sanzione da

difillo (

anno 1854, cdiiione

iti

Sicilia

regno di

secondo quando nel

non

leslo di questa coslltuzioDe lo Io

trascrivo dalla splcodlda collczlooo


1'

del

civile

cbs poscia fu oorre-

[''edorigo

compilato dal celebre Pier delle Vigne

fosse stala da lui inserita-

Ics

cosltluzione, la quale

leslo di questa celebre

fu promulgalii

Parigi

falla,

a curu del Drebol-

Plon Friiires,

Inlltoliila

himria il'jploimliea Fri'lerici II, l'ol. ,piirs I, piiij. 23.


Omncs iiosiri reijiniims sccpliii .fiiliiectiis ilccel mnjenoHrae

stalis

i/ralia

judt-ninci; ci allcrum

limi Hiiii cs (/UHI fiiiiiniis, nec

Tbui,
lice

ntr.

ab altero,

a majnribut, nee a mfiio-

cqiialibui defciiileiido pacis

yloriam eovfovere;

pufi aliquo viodo vim inferri.

MiterabileM ilaque mulieret, quae turpi quetlK protittttae

eernuntur, uottro gaudeant betufieio gratulantei,

ut nullui eoi eompellat ittailai ittae talitfacere voluptali.

Cantra hoc gtntrale edictum talogettlibut eonfestit aiqae


eonvielit vllimo eapplieio puniendii; habilo

lamen cnnsi-

deratlonit ordine, quod ti in loeit habilabiU'bus vii fuerit


illala,

clamor oppretiae Iruculenler emitiui, quaia

poteri! chKtitat; elioquin

non

vi'debiliir ei'f

eiliui

Mala, ti mora

f'uerit

odo dierum

iti infitta

Ot)

aiibsecula, aiti forsilait

i/intio

iis ile-

prabetur fuue dttenta.

Ecco

il

q^eumqut

testo di tale coslituxionei

muliereta

tlamantem audierit, cui forte vioUntia ingeratur, ad currendum tt lueeurrendum ei oolumut iiudienUm tttt veloeem.

Quod

ti

non

qmtuor

poenam
camera noiira componat. yec mi

feeeril

augustalei in

lam nocioae dcsidiae


evitandam poenam alii/uis simulare
linde Vcevi

nudile

malo elaudat, oul

appeadice a quanto dicemmo


fesa

abiuri ihim

puliu-rit

piilnerii, t/iu siirilus,

imi

aine

ilaiii

aliler iiiibecillis, aut vociferalionis tem-

pore dormiem, non probelur. Questo

acche a vantaggio

di

pub servire

editto

di

sutla leglltimllil del diritto di di-

un terzo (. 30D].

[1

dirltttoalta

difeia alirai h Etalo rcceDlcmeutc dimostrato di nuovo dal

Gregory

nella sua dolla disserlaziono

inculpalae tuletae,
stlenc pure

legala

Hagae Comitii,

che questo

ISG-f,

pii'j. 6.^. Ivi

o-

dirilto clovii ricimosccrsi nocor.n nellEi

per alcun vincalo di pDreulelii o di alTcUo. Aculameiilu

questo gcrlttore distingue


I

de maderamiae

rapporti

di

{farealela

la

vendeUa privata dal moderaoie.

che poMono esaere

riolilesU allo

svolgimento della prtma noa banno ImporlaDza sui

limiti del

secondo.

. 15S8.

Una seconda

Case della dottrina fo quella in

etti

rejetta ogni distinzione si volle nesorabilmento colpita dalla

pena ordinaria (fosse anche

la

morte) la
nna

violenza carnale quantunque esercitata sopra

pubblica

prostifuta. Cotale

forse air odio coniro


pi eerte distinzioni

il

insegnamento

peccato,

ispirossi

se in cotesti tem-

snlla oggettivit del reato fos-

state lacidamente

comprese potrebbe

dirsi

die

deniemenie aa
del corpo

(i).

urDeaBwegen

cieaitonts tota, v, cap. io, a.

at

hgibus brogandii, pay. 30O in I. St9, C. ad hg. Jul. de


Voet ad pandeel. Ub.S, III. 6.
cos per N

aduli.

mlDUta riisano guardai

ODO

molli)

della (lonDu
aale.

qusll

t vero che per

essi

riconoscere le tircoslanae

le

di

conlemporaDe (cbo pur

ondare nei singoli

nierelrico

pcnslll della violenza cnr-

l.i

di

tnotii

avendo

sllScaziODe ctie

sogno

codici

non tennero nessun conio del

come dimiaucnlc

cotesll codici si rlpclo

largito

ai

giudici

la

la

giu-

facolt di

attenuanti, non ebbero essi bireati rintracciando

ed enumerando

coadlzIoDl ecoezionali eba potevano alleggeririie la polilica

quaaiit.

Ha

sul

proposito di

cotesta

erba bettoDica della

circostenu aitennaali ladeSotllTsmeate iHoiale


giudice io gii laole

Tolte

bo emessa

la

mia

alla balla del

profeesione di

fede che sarebbe laoUle tornarvi sopra.

La

tei^a ed nllima fase quella in cui ]a vio-

ma pi mitemente asfemmina onesta. Questa

lenza in meretrice punita,


sai che

non

la violenza in

a nitinia dottrina che prevale oggid nella scienza,

ed accolta dai migliori codici conlemporanei

La essenza

(1).

di fatto della violenza carnale indubita-

tamente completa qnantunque cada su donna disonestissima, semprech fu fatta schiava la sua contraria volont alla prepotente forza dell' oppressore.

Ma

altres ndabtato

cbe la quantit naturale del

minore quando non

maleflzio 6 di gran Innga

ri-

corre nel ftfo la contaminazione -della moralit nel

corpo della donna. Laonde bisogna ammettere che


la violenea

carnale abbia in cotesta ipotesi

nn peso

gran lang minore Balla bilanda della ginstiEia.


Oltre a ci ee ne minora eziandio direttamente la
quantit poltica perch qnell' nom cbe tanto os
sopra una vile prostitata, non avrebbe osalo altretdi

tanto sopra

laonde

l'

una matrona o sopra pudica donzella:

allarme che viene a sorgere pel maleflzio

sotto simile

forma incontrastabilmente minore. In

una

parola, coordinando

cipii

fondamentali della scienza,

il

dettato pratico ai prinil

meretrdo della

donna compressa non a rarvisarsi come circostarna degradante la mpatazione, poich le forze

comnna circostanza che mo-

soggettive del reato rimangono nel loro stato


pleto.

Essa veramente

difica la quantit

natarale, e conseguentemente la

ne minora la fona
come morale. Dappoich non
svergognate meno

(inantit politica del reato, pcrcli

oggettiva
solo
si

per

cosi

fisica

la violenza inferita allo

turba {come ho detto)

sicurezza nelle

la

opinione della propria

femmine oneste

ma

veramente in-

una lesione di minor numero di diritti.


Dae diritti si ledono per cotesto reato nella femmina onesta: il dhritto alla conservazione delia prcontrasi

pria pndicizia, clic leso par

nazione del corpo; ed


che b leeo per

il

]'

awenata contami-

diritto alla personale libert,

soggiogato volere. Nella meretrice

il

non potrebbe fieramente valntarsi come


on diritto la contaminazione del corpo
ormai pur troppo contaminato, n il violato pudore
al contrario

lesione di

sciagurata erasi ormai irreparabilmente

elle dalla

Rimane

perduto.

del maleflzio

e sa ne

il

pertanto a costitare la oggettivit

solo diritto alla libert personale (2)

togli la idea del

peccato cotesta violenza

non che nna forma

Altro

speciale di violenza pri-

vata, la coi valutazione politica tutta dipende dal

valore della libert concalcata. Questo pensiero ri-

Toscano cbe

velasi nel codice

alla violenza carnale

coramiDa il carcere (art. 290) col


massimo di due anni ; come il carcere col massimo
due anni (art. 361 ) commina contro qualunque
sulla meretrice

di

altra violenza privata,

sissimo

si

pratica

un

per cotesta guisa che spes-

ritrova in certe dottrine presentito dalla


logico

necessario coordinamento con

moderna ha posto a car-

precetti che la scienza

dine del giure penale. Ella una storia costante


del progresso umanitario che certo verit si siano

spessissimo intravedute assai prima che Io stadio


tacesse aperta la toro

(1)
i

filosofica.

Hbddo reso omaggio a qoesta gimliniinn

segneoli

(art.

radono

codici.

38t) con

la

La violenza
cass

di

punita

dal

forza, puaita

dlO^renziala

Toscana

codice
col

carcere

se

cadde su meretrice (art.

2M)i

puniva

reelusiooe, la seconda (ari. 345) eoo

la

prima eoa

la

UDO o due gradi meoo;


ral^azione

la

il

prima, e eoa

11

codice Napolelnno

codice Sardo
la

( art.

{ari. 33.';)

48

slesea pena diminuita

con

la

dLono

a Ire gradi (art. 490)

secoada;

la

pena;

riduzione alla mel della

(erL S22) rduoe


Dal;
la
la

pena

ia

con lel a dieci

pena (art. 661}

anni se cadde su

mereirlce;

nuaaii conoiciano
ne conosciamo

alla

clii:iro.
ik'l

!:

ptna ma nnssunn

alla

impulatione. Noo una degraforza morale soggettiva

la

averlo dello

di

la

qiiaiilili

nii-

jiercbb sviluppa la lesione iel solu diriitn

cbe diminuisce

criterio

rendendone minore

la

liorza

la

le

femmine oneste,

si

punisce menu perch

la

l'nijiula

si

meretrice

incontra

pena

perelifa

o si

il

qoale

imputa meno

meno. La doltrina onSo

linea.

minore non

violenza in

In

pur una

i;

bciiignil.'i;

non per un riguardo empirico o terapeutico, come piace


a taluno: QO, per obbedienza
giustizia. Periate la dottrina

allenuaali e vi gettale in
ranli

che

[2]

imuro

Impediscono

vi

Resta
d:i

il

solo

ad un precetto

penale nel

crimin ois, perch

perdere nh pudicizia da violare

la

campo

un ambiente pieno

di

diri'

rigorosa

elastico delle

nuvole cr-

di

la luce del iole.

100, pnij. AG;: Al contrario non

naiurule dei
putitiea per

del

allarmarEl

di

criterio per

meno:

vi

non denelte mai dalla sua

tologica

politica del delitto

banoo ragione

una parola un

palcolissima ragione die

la

quantU

morale oggetlWa

violentatore della proslitula non

564)

che alte-

liberti, anzicii la duplice della libert e della pudiciziii.

un

por

ia

cin-]uo

nello agente (Intcllello e lolonll

un criterio cbe diminuisce

ilcIiIlD,

:i

05(i

riduca

meretricio della

Il

normle. Cosa dunque? Ci pareva

in stato

iiirate

mai.

rispetto

Bollatilo

rispetto alla

pu rimanere

tre

slletiunnlc per noi

dante della imputazione, parcli


del delitto

( art.

[lubbllcl,

codice del Per (ari.

il

pena

la

non dnoqaB una

violentala

iic-

un mese a dua

aoiil di lavori

oaaa di disciplina

alla

riduce In tale Ipoteii

alla

codice

progotto di

l'aUnale oodtce Braslllaao

alla prigione da

codice delle Isole IodIo meolre punisce

11

violenza

.Tfj.ii

il

Spagauole (art. 670) proponeva pare

naia dalla Cortes

si

la
;

donna non ha pi
e rn er

modifica

Lehrbnch

la i/unnli.

ma soltaolo sa ne modlGca la quanlil'i


imprudema e procacild della femmina cbe fu

delitto,

332
*ioleDt3la: Bobeiiiero((eeiironiriart 3, iom.5, decit.SS,

Vedali $. 154D a

oota.

la

. 1530.

Mr

se

codi contemporanei hanno

migliori

ri-

coDOScoto nna dimnaente nella circostanza del


meretricio

donna

della

restiamo per

Tiolentftta,

nella pratica tuttava flattoanU Bull' applicazione di

usando

cotesto principio. I codici inliUi


di meretrice si

il

astengono dal definire

predicato
concetto

il

giuridico cbe vogliono annesso a cotesta parola. E


sappiamo quanto ano oscilIanU (1) i dottori intorno a tale definizione. Alcuni cercando il criterio di

cotesta condizione nella moltitudine degli nomini

bench senza prezzo;


quantunque senza moltitudine;
ricevuti

altri
altri

nella venalit
nella venalit

e nella moltitudine insieme concorrenti

altri infine

esigendo la solenne iscrizione net libro edilizio; altri

rirerendosene

ed altondondo
(1)

segnal

il

Dambouder
il

giudzio delia pubblica opinione,

al

pronunciato dal labbro dei testimoni.


fpraclica criminali eap. 15,

caso delli donai che aa

uomo

95)

n.

tenga a sua pasta,

e disse non esscro equipar.ibilc

alla

mcrclrico quanluoque

quaettui vel amorit gratta rossa

stala

qualobe volta inradele

ti

suo drudo. B londamaaio di tale doiirina

ff.

de ritu naptaTvaM

si

guardi, ci mostra cbe

finizione risale persino

sier

Bergere
Bergero

Kress

la

ni

reiponia

pan
1093

ba mella

l.

divergsnza su questa

difficile

glureconsnlll romani: vedasi

in C. C.

oeconovii juru,

initilula a. 31, pa^.

st

45,

quale peraltra, le bene addentro

la

1,

Uli.

pag.

Cari. 119,5.2,
1,

Hi

2,

iio(.

de-

Hei2

15, n. 4

voi. 2, obt.

18

lliei.

Harpprechti'n

PurfeDdorf

Diglzed by

C'

'

Berlichio

deeit. 299, n.

Granlzio

itiquitltorum cap. G, memli. 2, secl. 2, ari. 5,

G rogo

lliiliie

piig.

l'Ho.ii

[.!,!

dere dalia

dummodo

1737,

dove

quat

la

!),

defentio

26.

Li

quaie

Uno

tirsi n

ac h

dipen-

io fa

loconllaeuza. Sono per

atnpttxui venduat

non eomodant,
non qaat

Koch

($. SS6)

circoscrivendo

allra via corse

merrtriee con

la

il

quesli

IeriuD

ad rtm

peTlincI ulruin grati an ijiineslui ergo: utrain icete

iiuJi

uri pu'ilice
el

numero

fu

concorde

gratis,

mun

vitium

cniiciil/liiiim
il

P ufi

exereeat. Sic quoque ex quanttiiln


nierelril neqiiiC defniri. E a

mann

reit ; nec

568

an pr mercede, uliorum

numerot admiiorum, itd

sulii'a

vuli/Eugae ve-

neri* enercitiuat tnipitilur ; e prosegue coarulaudo

agemlone dell'coorsio. E

come

Sila

trovasi

aell' IndeQDlto colasla Dozioae.

neppure

pDteviino

nei

rrammenti noi inuiaui

tounl moderai

scrittori

non

dello slapro

alla reoiinlna,

si

ma

la

alcuna chiarezza
f^iurccoiisuiii

Puitmano

ineptae

ge SO, C.

ad

pi.'i

inscritte

Basleonero ohe le pene a cacone

irrogassero dal romani

soltanto a quelle
i

iDdislinlameDle

die conducessero

vita

solenne IscrIilODe: ve-

in tjut opaieala, diueriatio li,leget-

erimimia cautiae; s
10,$.

non

laierecoadia loro. Laonde

meratrlcia iltegalmenle, cio senza

liuitanilil.

ce-

perche inscrille usi solenne

l/galmeiile

tlirsi

la

cUt basii a mostrare

registro edilizio) o talvolta applicoss ancora alla

che illegalmente egercitevaao

lui

lupanari an clam,

Jii

libidini pareni nliil intt-

lebre

dasi

e r

speciale

in paMieit lupanaribut hoe fiteiatU,

prtvalim hoe faeiunt. io

lati

205.

n. 1

iiii

211)

esercii

si

40

n.

29, . 22

r^'/i-iji""'. "''serrili.

iociililfi

msreiricl

lui

slipro

ile

ii.

~
Oersl

rio tgnlagma pnrs o. Uh. 56,ciip.

de quaeiiu meretricio,
Iracitthis

HelMo

initit. /tir.

enni.

IO. Sulla quale Interpelrazloua della leg-

itg. Jul.

de adall. disputano

gli

erodili.

334

. 1531.

Ma

d fccia al silenzio della legge ed alla flat^

taanza dei dottori circa la definizione della merecredo importantissima

trice, io

una

osservazione,

ed che deblia tenersi come assai differente cotesta nozione secondocbft (ratta di condurre la
applicazioni ocUose contro la donna;

medesima ad
oppure

trattasi di applicarla al fine di

accordare la

scusa a chi impacciandosi Tiolentemente con donna


credette d dirigere gli atU saoi sopra

mestiere.

ambo

La

femmina

di

base di cotesta distinzione trovasi in

gli aspetti nell'

aureo dettato aemper in poe-

wU3m betUgnior inlerpetraHo sumenda est. Quando


voglia affibbiarsi la giornea di meretrice ad

una

sciagarata pel fino di notarla d' infamia, di privarla


di certi

diritti

inibitorie qaali

civili, o sottoporla a coercizioni o


hanno costumato e costumano nelle
non pu senza esitazione corrersi
una femmina per ogni

ijiverse genti {I},


,1

siffattamente

^(jnaiiflcare

traccia clie apparisca ih suo


fine

interrogati

essere tale

l:i

pia di s, n
di

suoi

prezzo

dell'

ila

un

d(jli;r'iiLii;ilo

jiarefclu,

qneslo

le

numero

ricevesse

supremo ragioni per

si

cerca

ie

quali

t^mvQ penalo ravvisa la violenza esercitata su

lemmma come
I

chi,'

quantunque

opera sua. M.t quando invece

se ricorrano o no
il

mal costume.

poterono rispomlere non

dofloi'i

iloana che jier Mulo appetito tlasse co-

i|ui'll:i

conliilunti

III

jiuo

di

minoro

gravil.-i politica in

rale condotta delia

II

femmina

ragiono

stessa,

non

andarsi a mio credere per via di rigorose de-

finizioni

ma piuttosto bisogna che

il

giudice apprezzi

by

Google

quai fosse
lei,

opiniciic pubblica in proposito di co-

la

e illuminato

questa decida secondo prudenza

ila

soa: appunto perch


quantit del reato
blica

criterio

il

che diminuisce

la

connette con la opinione pub-

si

soggettivamente

cosi

come oggettivamente.

Soggettivamente, percbfe la opinione pubblica che

teneva qneUa screditata come 4onna di mestiere


nRoi sulla determinazione criminosa, e port

il

col-

pevole a fore sa Idi qnello che non avrebbe osato

sa donna onesta, riputando commettere un minor

male

non

col

rispettare

ma

pudore nasceva

una resistenza che non da


da specalazione o ca-

Boltanto

priccio: oggettivamente

perch

ne-

minore

immediato non potendo avvenirne

il

il

danno

disonore di

quella che gi la pubblica opinione teneva per difi minore n' sempre come dissi il danno
mediato precisamente perch codesto danno, che

sonorata;

della saa vita,

dalla opinione tragge gli elementi

subisce nel proprio


le

leggi della

aumento e decremento

piuttosto

che quelle della

pubblica opinione

rigorosa realt delle cose. Laonde hanno fatto be-

nissimo (a mio parere)

legislatori

esprimendo

la

idea con nna parola vaga ed indefinita, lasciando


cosi larghissimo
strati nella

(i; Sulla stori*


si

il

delle

presero negli aodall

Inversi

r>D|)oli

iirloi de

(ci

alla

prudenza dei magi-

direTM

preserizionl e mieure

tempi e eba

ti

Ili

ranno tralDco della

rn.dilissima opera d

pruslUiilhi,

liruxdlfs

/'nml857

185!).

che

adoperano ogg\i dai

cQiiiro \e miserabili olle

Idio oiir^Ki, vciliiM

imblii/iies,

campo

sua applicazione.

Pa rant-DucbaBrant

Its fillet

anzi sa questo proposito io tengo per fermo

che al fine della scnsa debba ^ovare al colpevole

anche nna giasta credulit rapporto

al meretricio

donna compressa qnantanqne ne manchi

la

completa dimostrazione. Cotesta opinione sotto

il

della

ponto di vista
. 15, f.

dell' autorit

de injwiis, ove

il

trova confrto nella /. J 5,


giureconsulto propone

il

caso di chi abbia diretto proposizioni oscene {a^-

peUavit)

alla

vergine perch vestita da ancella, o

onesti matrona perch abbigliata

alla

a. cortigia-

na; e poich V appellazione diretta a donna onesta

mmuni

pei

costituiva

una

ingiuria,

il

giureconsulto

avverte che in siffatta ipotesi minus peccai a ca-

gione
gione
legge

deli' abito

meretricio.

hi

impulet

ragione dovr sul dettato

kabitu meretrcio

si

ripetersi nel delitto


il

Non
tit;i

di

lini

;i)

in

Suiti!

eriiliiie

et lei

li'.'Iiltn

La

Ic;;i!i

relative

alle

sj-

parilA

peccai

d" iniiiuna.

iden-

ilh/ioin^ al caso nostro sia uni-

questo punto che

iOHliurie

trasporta

si

romane

\im,pag.

il

responso

in dissuetudine) al-

meieirlcl vedasi

tnoeurs, Pari$,

iV.-Liiuiu^ntn

mn una

lropriamenle inia

di ragione.

formula

ncct!st.

>}itii/'>:

jicl

aMto (I) materUUe (oggi


oWto moraie {2).

dall'
l'

la

coIcsIo

lIi

violenza

giureconsulto espresse

camente

concetto della qual

11

commentatori espressero con

(li

che

meno ancora a ca-

abito servile, e assai

dell'

31.

cii

.illrt.'

[>repcri;[Uiii

Lobalul

tes

diUt

Tbibaut TruttaU.

229 -

iVapoli J853, Iratlalo 8. pag.

meale iaconcuasa che

Ha

%. la. pag.

se per

II

nei dcntii contro

piet del dola

dei

quando

Faccia alla

die
ii,.U.i

-.n

pub ani'
violenza

llioto di

t'

allo

.1,

iM-i,/i

come

cbo

In vertl era contrario

-..

.MI',.

i;;

elio

nella opiiiinnc delTo a;:cnlc

reato pi leggiero quello elu^

ngentc ignorata ora

--..//ri

,ML:T.i,e

quel di

pili

non

iici
lia

re.ilo

iiiipiilnl.ilc

dclilli

di

carne)

Tecchi pratici

qualche singolare opinione che parrebbe ammettere

ioipnlalillit dello

ridieae, quatt. 93.

appartengono ormai
nfe

pi i;rave.

non

valore nel Calcolo

impulaziooe e della pena. vero che tra

neaiiirasl

vita

ti

Zthr-

nota B.

aeita opinione dello agente esso errore

veriL*! dallo

bisogna coui: ili dure

la

isalt,

legge; e deve operare la eselusione del dola In ordine ali

maggiore gravit del reato quando


esso errore. fece apparire

(Iella

aohulze

mneslrl non

migliori

non pu

pudicizia

/Ine; e pag.

politic metile impuinbile

converti io alto innaecnfe

in

la

ragiODe di colpa;

in

336. noia

eoasemo

oome

mettersi

alla

una uiieriorc uimosira^iione ueu' aura regola pan-

ammeiiersi impuiaziona
littch

me

ne

stupro colposo:

Ha quasle

Pileo qaanloiui j-

aberrazioni di

alla storia,

solllll intelletti

e non possono

restituirsi in

nelle scuote n nella pratica.

g. 1533.

Si conforta poi cotesta opinione sul cardine neInttabile dei priacipli fndamentali relaUvi alla

Yoh.

II.

22

im-

338
patazione: in virt dei medesitnt cotesta circostanza

divcaata protefbrme, se per la mancata realt delle

cose non pa calcolarsi come ^minntiva della quantit del reato,


la

deve per valatarsi come degradante

impatazione e minorarUe la forza morale sogget-

tiva del maleflzio. Infatti principio inconcusso di

giure penale che l'errore di fatto quando essenagisce

ziale

punto

snl

die

grado della irapatanione

Ed

pure costante

&

di tale principio

fa e

si

pratica;

non

di fare

cosa innocente,

(!yli
ilei

credesse di far cosa

padre

si'crla

si

esonera

chi

con

in cefali

ma

meno

rea. Cuii V uccisore

straniera

[lorsona

la

elio

rub cosa consacrata senza cononiaritiita crodonilola

legami: od ogni altro che

si

aggiri in casi

giovamento nell'errore

di

latto

non

evadere ogni responsabilit (poich sen:-

pre scientemente vers in cosa

illecita)

di

rispondere soltanto del delirio

di

consumare, e non

incorso

del parricitio

dall' a^'!;^avanlo

Un

in cui

donna sacrata a Dio non "sapendola

consimili, trova
pel fine di

nella

ancora pel caso

us con donna

lalo; chi

liliorn,

al

ainilicaziono

nella scuola

solo pel caso in cui lo errante credesse

se credotie essere a
uccise: cosi

1'

fino

minorarla

di toglierla se fa invincibile, e di

se fu vincibile.

li'!

dell' aii:jiava;)te

ma

e<rli

pel (Ine

credeva

nella ijuale

senza saperlo. Questa indubitata dottrina

trova per necessit logica la sua applicazione nella


ipotesi di

che ragiono. Colai che violenta ana fem-

mina da Ini creduta nna meretrice, bench tale ella


non fosse a rigore di termini, sotto lo influsso di
nn errore di fatto; il quale errore di fatto 6 essenziale in quanto alla maggiore gravit del reato
che ha sua ragione nella onest delia donna com-

Digilize

ir/

CoOgle

pressa. Sia pare che tale errore abbia a gindicarsi

non pertanto il dolo completo in quanto


forma ordinaria della violenza carnaio non si

vincibile; CIO
alla

ha:

avr

SI

dinaria, e

forma straor-

dolo in quanto alla sua

il

colpa derivante dalia vmcibdita del-

la

orrore in quanto alla

forma ordinaria: tauto

stia

basta perche non possa applicarsi noi suo completo


ia

imputazione e

non

climnque
nd

li

11 t

ma

niente vale

mi piace

il

riferire

un

il

li

poti\
sto co-

per

ti

femmina

tq.

In

ri:-

i'

an-

del quale qui

ijs commina con-

pena

la

lo

con

contro

dell

erc;3stoIo

pena pu scendere

la

tre anni. In siffatta

le delicate disputo relative

del meretricio:

ma

si

egli rag-

vero concetto della regola? Io ne dubito

seriamente.
di

ficiliti

h n

odic/.oiio

concetto. Al

sono tolte tutte

alla definizione

dere

.i

chi pre-

dieci anni se la violentata orti di irre}n-en-

ai

giunto

il

alla prigionia anobe sotto

guisa

come

SI&I& condotta; altrimenti

Suo

pretesto

lut

nm

aui colpevoli,

in

codice doi Ongioui

tro la violenza in

li

tutte cotesto difficolta ed osservazioni

dato incontro

fino

ij

111

creti,

Certamente

monnr buono a

putr;l

li
1

sempre aver base

ilnvra

gola.

si

di

{!).

facile

allegando sul ondamento di va-

lo vonira

rumori: non

ijhi

pena ordinaria

la

menar buono quel

potr

SI

somma

La condizione
difllcolt,

di irrffprmsSnle Cndotta

e porge

la severit della legge.

facile adito

ad elu-

D' altronde quello ar-

340

Non

a temersi iscan-

ticolo

gravido

dalo

pregiudicGvolc alle famiglio quando la scusa

si

di scandali.

stringa nei limiti

come

legge pone

minuisce

condotta della femmina, essa d


difensore

Ma quando la
grandemente di-

meretricio.

del

circost.inza che

pena qualuni^ue reprensibilU nella

la

all'

accusato e suo

irrecn saldilo diritto di sindacare tuttala

l'

donna violentata; e

vita anteatta della

cosi risusci-

tando colpo giovanili o dimenticate o nascoste, in


riparazione della onta patita versare su quella infelice

sempre

pubblico dileggo, rompere per

il

qaiote di una famiglia, e recar forse


danno maggiore che non le avea recato

CarpzoTio

(1)

quatti. 75,

de meretrice proprie

prax,

crini, cap.

eap. 134,
n.

it.

il

anche

vnl. 2, pai} 131}.

procln
l'I

ri'pii-la

V.

si'f

delitto (2).

de

enim hic
ted eliam

eil,

delielit

pars

1,

3, cap. 14,

tib.

Declaoo (caci. cn'm. tib. 8, eap. 7,


Brutinemann iti l. 4, C. de injiiriU,
Cii mi g n n n
teoria dille leggi,

fi

benissimo nei

decis. 2S. n.
tri. 11.^,

g. 2.

Mi.'

tohim quaentio

ruolul.

la

alla vittima

Jfegut

Angelo

Covarruvio

exereil. 25; c

nella

liiiliilii

tic dieta

lQ,png. 70

9: B taomeate

n. 10. Vedasi
e

ofti.

il

|ji csplicill

Kross
Cimili

59

jnrcatli,

in

Icrmini

ci

l' Il

r])-

d-rtic. 110,

C. C.

t'IcllHIIlK

Uxsc.i-itn-.

III,.

7<is<

urinila, e! cunlingcrcl ul comi aliquis

1,(11.

17,

iiur.lria-

pr merclri-

cula vi comprimerei, is certe eomprettor exeutanda* ettel


et

nullo

modo ob quaerelam Jueeneuloe eliam

puniendua

eiietj eliamti

lingiitet. CUBI

criminalittr

ex ea compreiiione ituprum coa-

enim in mereirieiu habilu

ti in loco

mere-

tricio reperto fuerat

deLebal. E aolisi

elio

pr vera meretrice omni j'ure censeri


so

11

Dambouder

esige la coodizioae

del ropcfimcnio in loco meretricio, la esige al floe di esi-

mere da ogni pena. Ha


per

fine di

il

NiltermaieT

(2)

(ale

condlzioDo non rpelono

nelle sue ossarvazIODl ani

dooto pr-

geilo bavarese Insegna che le pene coalro lo stupro

..are

,m,. l,,,,/.,, ,r

ci.

gli allri

deaumerDe una semplice miooranle.

.pr,,,

li

I,,

ri;l,

r^ioni
/

devoDa

co.l ijll dlcp

,,y,ni,,

rr,,

perduta, Ui mitnra disoncsu'i della quale fn incitamento


al violentatore. Noi non

ci

Bipellavamo simile osserTazioae

da quel dolio critninalisla. La violeDia

pena severa,

meriteToIe di
violenta ealaU
nir

ma

nel dubbia sulla

su

donna onesb

deva esser

si

certi

medesima non

cbe

la

deve pu-

sf

meno, ma aMolvere. E se cadde sopra donna

oorrotta la

legge deve per queslo caao alabllire una apposita minorazione


di

penu, e non gii abbassnre

Lo

iilib.is^onienlo

cora~gisca
di

11

11

11

minimo come

porla a due

regola generale.

cITolli

l.chesiin-

violenlaLore di dunoa oooGlissim por

non incorrer cbe

inOigga
tali

^prierait!

masBlmo

II

minimo:

2.

al violenlalore d

la

speranzii

cbe un giudice severo

donna disoaeslisBima. Con

Idee non al preparano le vie ad una

buona

giisllzla.

. 1534.

Sul proposito della vita anteatta pradentissima


la

regola che

Quello su cai

comanemente

si

tatti gli scrittori

insegna dai

pratici.

bodo concordi

si

che ad avere codesta condizione dimnnente 6 ne-

donna fosse nell* aituaUt del mean tempo esercitato non nasce
a vita pii'i
onesta. II contrario sembrava potersi desamere dalla
l. 43
ff. de ritu m^tiarttm ; dove U 1 p i a n o molo

cessario che la

retricio; dallo averlo

la condizione se poscia essa fece ritorno

Digilizedliy

Google

tonga

si

melilo

Traili

Ma

colei

lisiiiizioin.-

quae

i.ilcr.-.iissa

come a

l'dvih h coiti |)iv)ii!firo

adalii la

si

anche
quac pn^trit

inlami.T

di

Ivrpitido

iji'ia

.ihoh-lK,:

,10,1

(.si

([ucl

cnttio 7i(irn(a

pirrr,;

(h'si^i

die ho svolto

nel . )o3l Ira quitliui iiioretricia cercata ])er sot-

toporre

donna a

la

certe censure, e qualit iiiere-

cercata per scusare

tricia

flna si richiede

"

attualit

La dlvergeaxa che

(I)

Elio della

zione dai prlTllegl odiosi


ordine alla mncclila
sta

ordioe

In

dote; Bla

campo

io

olle

del meretricio.

sia

alla tutela

in

dei

contro

ordine
Tigti

disiiJii

femmine;

lall

alla

fi.i

GOfu. 131,

timili.

i:uloi'o

responsi, e coloro die

num.S,ti&.4

de inofficioio
lrliini,

ti

leitoiiienJo

Baldo

in

l.

Campello

lam. 1, pars 9, pag. 778.

diriUo
i:

elio
si

Ma

si

in

in

in
;

all.i

questo

i^^inr.nin

ispir.mo alla

Bu

n o

arenam C.

in contd'liifi'onei

comprendo

di raoile

ragiono corra fra cotesto punto di vista

disparii!) di

presente.

Laonde

lentianle desunta

sia

tamtt di lestificare

sui ia orrliiii- ni

ordine alle legei sonlujri,:,

33, %. praeieiUt lanetione C. de nupti.- fedasi

quanta
od

violentatore. Al qual

il

(i)

iocoulra nel pratici sul propo-

infllltl

sorgono gravi

al rigore degli aalichi


I.

$1

carUgiaca emendata cade io generate sulla esen-

lo

non crederci dio ad allargare

1'

al-

iiurelricio nella violenza carnale, po-

dal

tesse seriatnenlc insistersi sulla regola die trovo genera Imeiile

ripetuta

da

meretrice se

psrccclii

non

pratici,

non

polcrsl dire

dopo cbc abbia per

il

emendata

la

corso di tre anni

coRtDUi condotto vita morleetata. Vedasi, sulla questione della

donna cbe un tempo

Cabedo

diu>nela e poi divenne onetta,

dtei. Lusitanae, dceit. SS, lib, 1.

. 1535.

L' antipatia contro

ad alcani dottori

il

mal costarne fece dettare

la regola severa

che in qaesto


malellzio

313 -

dovesse punii-si

tont:ilivo

il

consumato

Ma non

dlitlo (1).

per cui debba

vi

grado dei

sul

che sebbene

il

reati.

jian

alla

del

ragione ncsEunr

ii

eccezione

simile

farsi

fondamentali snlla eeOTiomia

principii

ai

imputazione, <

della

qui mi permetto di osservare

I'"

codice Napoletano prevedesse

ipo-

la

stopro violento mancato, e in generale

tesi dello

ammettano senza

qaella provncia

criminalisU di

discussione e senza esemplificazione siffatta ipotesi,

mia mente non mai giunta a


me sembra essere
assolatamente impossibile a conflgararsi.
la cortezza della

concepirne la forma, la quale a

Do

(1)

Puh ma un

ti

no
,

in banm'aicnta art. 9, a

gli

allri

qupsla opinione pi

Ji.i

r>!)3.

che non potesse opplicarGi

vlo jun'iprud. por

4, eonilA. SO, def. A

la

<Iol-

pena ordinaria senza

la

prova epeclGca della consumazlODe della copala;

pars 6, conti. 41

dal

cJIalJ

sevpra ebbe

fu pi geneinie

moderazione .inche nella pralica, e


Irina

Pattinano

$.

la

Carpzo-

BerMcblo
Oergero

595

elmi. Jttrisp. erim, fag. 31. Adz quella opiDioae prevalse


nel

tema

di elapro vloleota ancibe

minore punibilil del


nicdil. 13.

Malgrado

appo quegli oriUorl

come massima geoerale

editavano ad accollare

lonlalivo:

sembra

ciii

vedasi
clic

lerpetraliva del codice S.ndo abbi.i

Corte di

Parma e

a (onna

dell' art.

della

489

condtzioal delle stnpro

quali

aemplice
11

altenlola

esanrsca

le

contrarlo sembra essersi

Corte di Cassazine di Torli

Ferr'arlottl /Vonmetttario UorUo praiiea

codice penale, pag. ISl, edisi'ene del 1860) ed


periinenlesi tnsegoa

la

iptc. B84,

giarisprodenza io-

per vari giudicali della

Cassazione di Milaoo, insegnalo cbe


11

violento.

rilepDto dalla decisione delta


cllata dal

Leyser
In

assoluta

dalCoseo tino

fi

contrario

aodiee penale italiano

annotato, pag. 3SS; ove pone oome primo stremo richiesto


dall'

art.489,J' unione carnale conramata sopra indieidai

Digllize by

CoOgle


dell'

uno o

344

smo. CoieEla diiei^eon nasce tone


abum adoperala dall' ari. 489,

dell' altro

dalla etaaUcil della parola

onde

parie opporlatiainenle oorrello nella

fa io questa

forma aapotelana del 17 fcbbrajb 1SG1, che


formula abuto

soslilui

nllm

I'

iiruprin

violento. Sia per allro clu; mlhI- in

certo cbB per

materiale cho

seic[iz:i

la

biolo di tentativo di

violento al pudore.
sui

i^i.h

e
.li

alla

olii

riuiarrb

i:

stupro
cu-liluilr

un

la

ri-

equivoca

rc'Cisa
[Kiilli

e.uii.ilc;

(iclillo

coDSuma-

alternalivamenlB o

II

violema carnate o 11 lllola di ollraaato


Ha per salire al lentalivo di vioieoza. e

Eompiice oiirasqio. srh auciic qui n(!ccssaru>

elle del teniativo si

due oruinan su

f.n

viuli:[ii,i

propria consumuzIODe esige

alla

zioue della copula. Senza

non rermarsi

l.i

as^ouiiio separainnienle e uisuiiiuidl-iik'

]DiJj^pennlji[]

ueuo

psiremi

l'iciiietiio

iii-

icnzionalo rf^o- di >U,pvarcJ o dello d.mcnlo ,natcriale

Il

t!

pu

nulla

come

presiabiiirsi

ri!(joia

die in dubbio deve eaoluderei

leorica [ranno

la ialeozione

es

ncorusre

pi prava, guanto

poi allo elemenlD mileriale, procedeudo esso dalla natura co-

siamo dei

ratti

dei caratlerl posilivi, inlorno alla deB-

oCTre

DizioDC dei quali pu

Cassazione. Cos

di

mal giudicalo censurarsi dallo Corte

il

la

Corte

di

Cassazione di l>alermo nel

Decrclo del 27 novembre JH7I /'fco dei Tribunali n. 2402,

pug.700)

vi

adallaliill anclie

GjcI

alti

occorreva

le ultima

po

bene decidere cbe

palk

il

principio

ma

referirla

cifica,

come giudic

un caso
di

esecuzione

ad

natura loro rappresentino

in

[enliilivo di

solo

di

oltraggio

.il

violenza

pudore; ma

tpecifica, La qua-

proposizione non bisogna poi iolenderla con trop-

rieore,

livo

il

al

nel

la

II

etteriori univoci che per

principio della esecozlone spe-

Cassazione dlFranoIa 115deeembrel82S

quale (giova avvertirlo) avevasi un lenta-

rallo. Vedasi

voi. 2, dee. 330.

alb'

ancbe

Winanls

deci*.

BrabanUar

. 1530.

Deve per notarsi

non dcUclto

elio

principii

dai

il mero partecommessa da altri si

funiiamonfali la regola por la quale

carnale

(lipantc alla violenza

VQolo imputabile

della

pari

alla

colui

di

che principal-

consnm con soddisfacimento esclasivo


sua sensualit {!). La concorrenza ali' atto con-

mente

la

sumativo del

con piena scienza, con volont

delitto

agevolarlo floo al eoo termine, e con efficace

di

cooperazione, richiamano a questa ipotesi

priacipii

generali snlia complicit. Cotesto partecipante non

ma neppara
Non potr dirsi

potr dir coautore,


plice

ausiliaiore.

potr dirsi semcoautore, perch

fisicamente non presa 7)arte neli' atto consamativo :

ma

dovr

dirsi correo

perch la opera eoa concorse

attualmente ad agevolare

presenza eseguito da

non intendo parlare


teriale,

ma

altri.

di

l'

consnmativo in saa

atto

quando

ico presenza,

presenza esclusivamente ma-

eziandio di presenza morale; cosicch

colai che incesse la guardia fnori della stanza entro


la

qnale

compagni snoi consumano

sarebbe correo del


Ibrza fisica al

(1) Vedasi

delitto,

momento

la violenza,

concorrendo nella saa

dalla

consumatone.

Scbiltero exere. 40,

105. Delta diTorse

fanne di compllcilt da nolarel oba Del preeeole reaio non

embra ooncsplbile quella ohe


ipaclale di
del

nelle

uuole issume

mandalo a dc/ingun'e, esteodo

mandalo

11

nome

nelle coadizioni

mandante ($.453,463)
nn realo cba ba per solo fine II

la uUlIl eaelnsiva del

ohe male pub concepirei

In

piacere sensuale dell' autore Qslco. Fotr benil lro*aral ancbe

Digilized Dy

Google

in

quMlo

prio.

reato

complicit por co D giglio o per isligazioDr!

Ib

da ua malvado animo iena uassuD iDleresse pro-

dellalB

Ed

in

questa,

come

nelle altre coDfigurationi della par-

tecipazione net presente titolo di delitto, potr tornare a sor-

^nra

inlcrcssnnle qiieslione delta comunicazionn delle n^-

In

pruv

JiSiiiUf

pcmniia

J.ill;i

dell'

autore fisico

io, i^Jr^iin-, e:irc.Tore, ininislro del cullo)


nel euinpllcc.

p.ndrc, ser-

ma non

ricorrenli

simile comunica zi odo godos poslc

Ad eseludcrc

innanzi nuove osicrvazioni, c nuove distinzioni dallo illustre

Berner,

professore a Derlino, oell ioieressaale tua

Eltmenli di diritlo penale

La
litto

Iti.

5, %.

open

100 e 110.

dottrina del grado nella forza morale del de-

non richiama a considerazioni

occezionali nella

materia della violenza carnale, per quanto attiene


alla

minorante della ot

(1),

della ubriachezza, del

sordomutismo, del sonnambulismo, e

doli' errore.

La

scusa della coazione sar difficilmente applicabile

a questo reato. Soltanto meritevole


servazione speciale sono
o degli a/fctti. EsseniJo

che (tranne

il

questi reali

le

viziose abitudini,

come scusa

erotica,

qaando

smoderatezza

di

1'

di

ordinario loro impulso in un


lo

pi conseguenza di

comprendo ognuno elio lo amnielal medesimo la cosi dotta mania


limita entro le forme di una

si

appetiti,

sarebbe

pericolosissimo

ed equivarrebbe a dare una patente


tutti

cotesti

dunque

mente

qualche os-

ipotesi della itana

caso eccei^ionaie di un amore furente)

hanno

erotismo esaltato, che per

tero

due

mostrato dalla esperienza

raalolini.

soltanto allora

l'

impunit.'t

;i

La scusa deve ammettersi


quando l'erotismo abbia

affetto le fanzioni

tal-

orgniche del cervello da

347

generare una vera mania con


so.

mancaniJo

delirio

nel qoal ca-

roscienza tei male che si fa. esico


impuiabmi si cancelli tz). Occorrono
emergenze accnraussimi studi ai me-

la

giustizia che la

dunque

in tan

dici legali

e grande cantela ai magistrati.

sembrandomi aprire adiioaiia pi bene

a\ev:i subito in J>rllIln^cIJ degli accessi di furore ed era suil

soUoposto a cura medica con pronlo e perrello rislabilimeulo.


Gli (Dleoedeali

a eoacomilaiili e soBSegaenti oonforlaTSDO

direaa. Egli fu assolalo. Fui

dietro,

ed ecco

bito nvTso
ludii

all'

curiOM per mio stadio

la storia. Egli

rolca Ib quale lo

coasogn

al

rimesso

chn

il

alla

figlio

la

sera

il

di

il

giovine fu

dar su-

padri?

mi

precedente suo Dgllo

chiari segnali di aberrazione d' inlcllcllo.

dussi alla delegazione;

In

di tenergli

potest eoono-

mostrasse prc-

primavera del 185<t

venne innanzi dicendomi che


aveva dato

Tu

padre con precedo

autori l ogni volla

esaltazione. Kulia

Lo con-

posto lo slanza di os-

servazione e dopo poohl giorni di cura Ja sua mente lornli


tn ordine perfetto.

Nel 1855 commise

la

Imprudenza di re-

carsi in Corsloa a lavorare. iDfornwloml di lui dai suoi

pagni

al

rUorno seppi obe era rimaslo nelle maal

eilzla francese,

com~

della glo-

e aondannalo a pena criminale per violenze

Digllizedby

Google

aJto

doaae. Probabilmcnlc

fu viliima

di

uu nuoto accesso

ili

turare doq valutalo da quel giurali tguarl del suol anlecedenll.

. 1538.

In qnanto
dell'

agli affetti egli manifesto

che la scasa

ira e del giusto dolore trovano dfflcilmente

immann marito che


donna del

termini abili in qaesto reato, se non voglia


ginarsi

il

vendichi

caso, assai problematico, di


il

patito adulterio violentaudo la

drodo; o quello anc^e pi problematico del proprietario che violenti la ladra colta in flagranti. Ma poich se il caso ordinario di questo delitto presenta
impulso un disordinato biasimevole appetito che cerca suo sfogo sopra nna donna qualunque,
pu peraltro talvolta procedere da na desiderio puramente relaUvo eccitato dalla passione di un prepotente amore; cosi i pratici promossero a qaesto
l)er stio

proposito la elegante questione se in siffatta specia-

criminosa dovesse l'amore accogliersi come dela impQtazione (1). Noi stabilimmo (g.32L
322) che la passione non poteva accettarsi come
lit

gradante

degradante la forza morale soggettiva del


tranne qaando era cicca: e che

come

delitto,

cieca non

poteva riconoseorsi ana passione ae non quando eccitavasi

ali

Laonde

1'

violenza carnale

nn male

un male

aspetto di

amore

paiilo

ne!

cipii

jjijiia

temuto.

non potendo

offrire

di

aspetto di

o temuto che agisca sulla detenii-

nazion'j voliiiva, ina soltanto


scnsirnli'

patito

suo rapporto col crimine

i^iSi-L'iiirsi

appetito di un liene

la logica

coerenza

ai

pnn-

usuare recisamente ogni uiilusso

giuridico a cotesta circostanza

quando

si

contempli

sotto la formula di degt-adante la imputazione.

Digilized by

CcJO^Ii:

(1) Esplicito io

qoMta oplarone
D'Anethan de meBl
li qui imprln trarlns nnleii'ia
11

dilato dllitto pag.

amorl nefandamvimintulerH vn'jihi Imirn-u-

mintu dtliguitte eentindus

Uo dtliberalam
eba
al

lo

et

matefizlo, dleda occasiane

liinitnu-m snuaverii.

modo

seTerameale punirsi

piti

vecchia e brulla che non colui

II

il

di

esempio)

Mi

tO

13

n.

qaale arasse osceaamaala

Torre

pub ve-

riiMT

KIpin

dissrrl.

6-J.

72

giuro

nei

un senso

ti

dixscrlal. vnl. i.disscrial. 10,

i/o

hi

/'semolriitm

IH4

n.

pofiiij Vnrior. dclicl.

Liiiijilto

il

ro

clie in

C5,

rer, crini, cap, 93,

re 7iiH/riiuinY, cap.l,

ni </is.s.tJ,

lii.,.

lii.

sompru

riooioso

morale sia

do vico

5, eonel. 38, n.

Ili
<i(l

de crimine ci poena Hapri.ai--

/I

il

I.

iiiquitil. ciip.'J, n.

Darnhouder praxis
Derlichio par

22

rnncliis. 5!). , IO,

Il

570

prue,

co iiiwrl juslutn csl circa pulchrilitdiiieiii

i/c

el scqq.

ci. -ir

ds

ii iiL^iTiii

Ut

%.A,pttg.5d

gum. 36,
II.

PiHIm.iiin

in

Ut
il

11

uIim

di^^pui

lu

violebtalore di doaaa

viluperalo una giovinetta avvenente: Iato questiona


dersi IraUal.i

r.<u--j-

i.n

dovc.^^c esecro scii^^n

pi sin^ohiri specuhizloiil

alle

nella maleria nostra. 51 elevi (a

le dovesse

imilf unir,

i/m hn'.n.,

csi, iiu-nn /s

exterandam

Impulso maggiore della lenlaziont

cnii-

Uh..

miligrinle di-lla bolU. sul-

punilivo

ii

lo

argamenlare dalla

che In un senso

di benignil, sia

opposto CI voglia brsi. Trovasi ancora obi voole ragionare


calcalo doiinna
Clic 13

di

spprire

liiddovc
riiiOLEii

1.1

III

nrLNiiiii'iiiii

con

la

eoUd

il

punio di vista del danno, allegando

coniammazionc reca minor danoo

(leiorme. percim
unii

orciisioiie

seconda
Hill

prima

iMihiin

lo

bella cbe alla

pazze qnanliinque cDnlainioata;


delln

coniiizionc.

niii'ii'rsi

nonna novera,

zioni sia

di

dcsirl.n

'iiF.|>i'r:iiii

alla

nella propria bellezzit Ila ragione

11(1

pudicizia

E non

confroulD

non credo

elle

si

deliri

con

della

bella h

vide clic coleslo

donna

siCTalle

ricca

specula-

da augurarsi oggi grande viaggio nel fro, per quanto

DigiUzed by

Google

350
(empi posisno essere slate beneOche a declinare

in altri

la

[iena di morie.

539.

Bens la condizione puramente relativa dell ap-

mosso

petito che

dobba

[lossa e

della

che

carnale

alla violenza

come

calcolarsi

od altrove, repentina memo

credo che
niisuratoro

incontrastabile

un uomo brutale che

latto di

io

criterio

qiianlila polihca del reato.

il

domicilio

nei

una donna
appena a lui conosciuta ne seco IcsaLa da veruno
antecedente rapporto, cspnioc il massimo urado di
allarme cbe possa immaLnnarsi m qiiesia lorma di
di lei.

ad un'

nialefizio: in faccia

animalesco
che sia
t

non

ap|)ciiio

la

(](i.'ile

a^.'-izressiono

cctiiaia da

donna per prudente

dirsi

sicura: e in oiiposti

vi

iiossa

assalir

11

tt

dalla

pnvata

dilesa.

amasia sua

momento
mediante

dt
I'

si

Laddove
e

1'

il

I
1

amante che corrisposto

lasciato

trascinare

in

un

ebbrezza a superarne la repugnanza

uso di tbrzs, commette un crimine che

per quanto sia bratto e vitnperevole svolge

il

ri-

snltamento di nn allarme minore del precedente.

Ogni donna pensa che sovra


]

uomo

lei

non avrebbe quel-

osato altrettanto, OL'nuno calcola che la don-

zella {a vittima della propria

imprudenza, e cbe co-

le amorose voghe del giovane non doveva


ad essere colta soletta da Im, e poteva con

noscendo
esporsi

cautela maggiore prevenire

1'

oltraggio proprio. Di

qui minorasi in simile caso la diETondibilit del dan-

no mediato. Ch! accetUsse come normale la dottrina cicUa spinta criminosa troverebbe questo secondo
caso pi grave del primo, perch allo impulso della
libidine

cha comune ad entrambo aggiunge

impulso

dell'

Ma

amorosa passione.

lo

chi seguita in-

vece la pi vera dottrina, che dalla forza oggettiva


del maledzio rileva la giusta

morale soggettiva del malcflzio non

l'orza

concorso di un appofito

il

di

litto

Ma

carne.

r|(Lantit:

la

minora

si

iioniialc

lol

<]r-

invoce appello alla teorica della

o trovando nella seconda forma

It^io

una

noro

diirondiiiiiit del

l'orza

Non

o sotto ima o

clic

condhiono

sotto aUr.i forinn, c hi

la

della quantit

alla teorica del grado, perch la

pu fare appello
per

misura

che decida diversamente.

reato, bisogna

del

male-

di

morale OL';ioHiva minore por

danno medialo,

la

mi-

ooiichuio che

quantit politica del misfatto nella seconda no-

tabilmente minore cbe nella prima.

prima osservazione

(1}

la

pone

per regota

l'

tanto dovesse artimetlersi

corno

n'era slata oausa ua

scusa

all'

afTelti allora

;ill,i

eliti

Carmignani

uomo.

Il

alTelli

non sul

punto

al ooalrario

di vista

I'

fra

mmire

eci^itiiti)

fOad la

morale,

ihla psicologico e sul calcola delle forze del

distinguendo

sol-

qunndo

oOiinsoro

oonclusioni;

ed appjrl&ccnlc ed avere

dollrinn dc^li
di

affeetus humntti in

fqtlo illeeito dell' olTeso, Assisa la doi-

bella

desideri! dell'

punto

U-

moderna. Essi prendevano

impeto ^egtl

Irina su questo lerrcmi veuivjuio

donna essere

la

Dna basa diversa da quella

la EOUOla llaUina

(Lodovico anttquatenus

foro eoniiderenturj cbe

della

questa una

La scuola germaniaa dol decoreo secolo poneva

rICD degli uOelli Bousantl sopra

su cui

(I).

ma

sul

delitto.

passioni cieche e passioni ragloonlricj; e

B neuirare DeJla

dounna

unrmignaDi,

aei

oppone
ri.i

li:

la

Forza

che per s sole, Iraonc

grado,

del

IcBdo

la

ne eosirlugono a

ma

alia leorioa

prooaolli

del danno medialo;


fondnnicnl.ili

fede

[loli.i

ddtn

) si

noveri

caso del pericolo o

dettati della

non pia

alla teorica

Tiiantili poltlica del

della

ma'

ed eccllameDU della donna considerati

la

La richiamano a ragione

per

la

minore

polciiiii ik'lln ilile^.i

2021

liiKc

le

prlocipii

volle elio

tinvil.i ui ricci n

malelzio; a salvarsi dalla qoale basta alla


11

difrondibliit

quale e sempre minore per

riollrin.! (().

prudaate, e earbare
le

riferire

lailuenti sul reato di violenza.

al calcoli deli* qaauilli politica,

di

il

amalo, possa ammcllerai come dci/radaiile

murale soggettiva del maleflzio. laonde

aoiira scuola

come

del arado. Al oourario la teorica

par aio cne ho osservalo, recisamenia

cn8 f amore (semplice appBiilo di liene

cnii!;c

d.iiino dell'oggcllo

simile forma

donna

doveroso eontegno ebe

l'oireso

la

lo esser

modestia

impone.

DigUzed by C

353

. 1540.

Ma

QQesta apre T adito ad una seconda oaserva-

Kei tentimi della violenza carnale asata dall' amante sali' amorosa eoa, forza ancora distingaere secondo il diverso contegno adoperato da lei.
stone.

Se

la donzella

mostrossi tenacemente pudica e re-

naente ad ogni trattamento confldenziaio,

Ma

avr maggiore gravit.

caso

il

invece la donzella

se

slessa mostrossi procace ad eccitare In voglie dell'

amante, se a

10

lui fu

cortoso di uerti preladil

incoraggiarono a bramare di

piti,

quali

resero au-

lo

dace a sperare una complctii vittoria ; sia pare che


,

seriamente non

ella

l'atto, si.t

volesse) quel

Pe^cll^ n-riiino,ilii^'i con lulla iTiuio!ie elio


xoll.i

si'o(ial;i

i'tiw

[lai

il

i>|iiiiii)nij

la

de-

(toii-

accuso da

iiu^aufarcn'iu.'

inedesiiiia; e la piilillira

lei

venne

pi che le

puro che resistesse oiiergicamcnte

svilupper sempre un danno moriiato minore.

litto

sar/i l'acile a

com-

si:nsare lo ercesso

del

pian,'ere la diiniia

imprudente; ed ogni altra dir

elio

lei

i;iovine, pi

non sarebbe occorso altrettanto perch con

pi onesta fermezza avrebbe

audaci speranze

dell'

una donna

che

stata

dall' .-imanle

nella jiropria

11 delitto

esiste

camera

(I)

si

don-

lagna di essere

dnpn averle
ad amoroso

a meile

collotiuio!

auche in simih condizioni, e dev' es-

sere severamente punito,

ma dev'essere punito meno

che nelle ipotesi precedenti.


si

la

allarmasse e temesse

pi

di s air udire
viri|(-inar-

troncato in radico le

amatore. Qaal sarebbe

na onesta che seriamente

ma

riirosa a

ci

non tanto perch

degradi la sua forza morale soggettiva, o ne sce-

VOL.

II.

23

Digilizedliy

Google

354

mi' la sna quantit naturale; quanto perch se

minora

la

quantit politica per

lo

ne

allarme pi limi-

tato elio susc;iL:i in colali sue condizioni; nelle qnali

non pn

dirsi

])rivata

difesa, ed invece

la

interamente mancata

pu

dirsi

la

potenza della

caasa del

fatto

inescusabile inconsideratezza della vittima stessa.

siffaiio

variare ai circosianze neve provvedere

prudenza dei gindice nei proporzionare


delia

la

la nuantita

pena reiauvameme deiepmmaia. Ed io nsoon10 sia per u gmdice, o io sia pei legisiasempre baona. Ma ripeto

do che. o

lOre. la osserrazione sar

anche ana

mia

che oerig

differeoziaii pronunziale

e laciimenie deflnibui dovrebbero, tostoch si nco*


noscono come giaste. aver sanzione esplicita dalia

legge e non essere rilasciale ano eventuale arbitno

Digilize by

Goo^Il

355
cornniEsm

t'spcc.

dall'

amarne Eovra

53, meda. 12

ad amorent

allexil

irritavit; oomballendo

r auloriib dello

lei. 11

alla iloiiiia

il

I.cyser ^meditai,

tiinlLo

ulli:

contrarla opinioDe del

Strykio ad Brmnmanmm
2B) del Blcbier ^dce.
fieriiouio fpari 6. eanew.

(i6.S, eop. 18, .


seijq-J e del

trcaueDligsImo

Jitto

il

iudciiiiiu

juocnem, ejuique colloquia,

caso di doann amanle.

o-

ci

si'

OKula

Uevio

con

CJiui. E. P.

88, n. 18,

el

38. n. Si

j.

Usciva o venale

controverso qual fosse la penalit di qnesto depresso

Romani avvegnach

medesimi con-

fonilessero la violenza cai-nale col ratio


ff.

ad

leg. Jul.

de vi pubi

. 8, Tnslit.

(I. 5, .5,
de pubLjvi-

cHs, e lex un. C. de raptu virg.) e nella ipotesi del

concorso di

ambedue

questi

reati

ioSiggevano

la

Digilized

liy

Google

356

pena

capitale: laoade sorse qnisone se quando


non fosse stata accompagnata dal ratto
Dgnaimente irrogassero 1* estremo sopplizio.
quando risorto io studio dei giure romano, si

la violenza
essi

Ma

volsero

co.si.iMiirt:

Europa a

recnziion dei aiversi popou

tii

MOiiiMi

nar mi

lOro, Drovaise

i;i

oniiiiiuiKtiiLi

oDinione

nissero luaisiiniameiiio ai

0 ira por quesio, ira cor


nata severit,

si

ciie

i)u[i;ui

le

mone
io

icsgi
io

romane

mii
x\i-

scupro vioicmo:

lenaonze au una cffrc-

eondtissero aoneraiiiicnto a nuiiire

an he qn

t pun o
e

qu

la

galera a

la

prigion.^

uano.
ghese,

teroi.o pel codice Spaglinolo, art, f);

art.

3:

esilio

DUI

1
:

lavon forzati fno

poi codice di Maica, art. 19:

dnpo da cimine a
condo

perpetuo pei coaico Porto-

lavori forzati fino a dieci anni pel

svedese, cap, Id. ^. 12:

a nove anni

art. Ili

da tre a dodici anni pel codice lirasi-

xzz:

art.

codice

'iviivi

iin'ci

il

carcere

r.nm estensione aventi se-

vish]:M\

noi

e cosi nrosso a noco

irli

cuaico
altri.

Austriaco,

Per

ii

co-

uice Toscano la pena aeua violenza carnale la

Digilize by

Coogle

cs.vcar

nwM

Ire

cada su

n)ui

anni se

ca'.lij

i'(:

i(.-.'

auui (art. 200) quando

iliie

:i

la.

casa

l'or/.a

ili

iL'iuiuiiia liiora;

in

da

fiualtro

8G in mascliio C4]:

punisce

si

a quindici anni so

otto

la

lesione grave o gravissima

d'ella

ne

lia

2S1

art.

di l'orza

criK,-i

lioliintaia
(^i);

a otto

da cinque a dieci

se q fomniina criiiju-al;i; da sci a dodici

stolo

la

quindici a venti

anni (art. 285) se essa ne sia venuta a morire

quando

d;i

aijhin palilo

morte non fu prevedibile; e con

1'

(4)

erga-

quando qaesta pot prevedersi. In tal guisa il


ha ordinato la sua scala sulla mera

codice Toscano

contemplazione della qnantit naturale del malefl-

senza che siavi disposizione nessuna che prenda

zio,

in

considerazione

ticar o

nb

culto,

lit di

n per

n per

il

l'

istitutore,

sua quantit polin per

il

ministro

padre adottivo o latore qnandi

mira queste ultime due qua-

persone nel caso d stupro semplice, limitan-

dosi (art.

306) in quanto

a^iungere
dice

criterii della

consoguontcmenti! non riconosce aggravante

pel servo,

del

tunqne abbia preso

al

caso della violenza ad

loro insignificanti pene accessorie.

Sardo minacda come pena ordinaria

gazione

art.

489}

estensibile

ad anni

II

co-

la rele-

dieci

che

riduce da ano a tre gradi (art. 499) quando la violenza cada sn meretrice; ed estende (art. 492) alla

galera fino a quindici anni in ragiono dei


vi risultamenti,

piCt

gra-

quando intervenne ferita o percossa


quando ne sia derivato graPrende poi a

costituente crimine; o

ve pregiudizio

alla saluto dell' oir^so.

considerare (art 491) alcuni


politica del malefizic.

Valuta

crilei-ii
i

della quantit

criterii

desunti dalla

penano, minacciando la galera per anni dieci se


la violenza ta commessa da chi aveva autorit sulla

violentata, o dal suo istitiuans, o dal iioiiiestico salariato della

mBXzt com

pm

persona

[o).

Guido Papa nrraut

(1)

Sax.

pan 4, comtil. 30

pan

4, Ut. 16, ?. 1-7, n.

lib.

lib.,

slincl.

Piirtidat

cap.&l

dovico

l.

png. 270

ili

ffNir/ SO,

I.

anello Dolta Svizzera

pa;. 347}

ctie

ove

12

119

criiitiii.

Il,

U,

tit.

5,

Lu-

6,

li-

4 ad 28

n.

Bossio

(il.

fomam

6S9

48,

tib.

toni. 9, cap.

11.

(Setgneux

traci, di

lyttime dt juri$p. erim.

Bveva aooellalo come suo codice

spoDlaaea

all' ari.

insUl. K/ci.

Slaliilo

in tlalul. pog.

peuale e maaleaulo quasi Gao al d


CaroliaB

l^.irinaccio prnclica

2 Fuero Juzijo ley.

5, ai. 20, p. 7

Galganetto

utus pnetkti* diitnctionum

Sorge furhprud.

r,ti,e7.

li

ti

colpevole a c

aoslri lo coslllazioae

celesta pena ssDcila coolro

ia

vio-

lenza carnate pnreb fionsumaia. Di morto pura paaivasi da


nitri slaiuti

che ricorda

Bohemero

V impubere non accompagnalo da


aumono che se i' uno e l' altro
alDiUiTa QO BTVGrrclibo che

si

della violenza vvra con qiiEllo

jara non
ohe ho

stillini, (.olcsla

meditnt.

f loleaza
ti

In

C. C. C.

dal che ne de-

puniSEero con

flella

pena

la

parificassero nel castigo

il

violenza inuuiliva.

osservinone coinciae con

caso

quod
(jiiello

gii DOlnlo a confuiazionc uella uallriea Larpzoviana

e mostra come

le

che dagli antichi

venia da noi propugnale


pratici,

si

semissero an-

quantuoqae molti dt loro non p-

emanciparsi

lessero

punlo

di

la

vincolo

ilal

Non

oozlonale.

vista

costumanza

puolre con

di

delia

pariiraiione sullo

pnt(!va perii dirsi universale

morie

la

pratica e p^r gli slatuti di

qiicslo rc.ilo

molli paesi

II

la

poich per

pena della vio-

la

lenza carnaio non eslendcvasi ciie alla galera od anche soltanto alla relcBazione, ed alla fustiga zloo e
casi

soli

cui

in

Willonou
Hip. 13,

ckler
si

siala esercitata sopra

fosse

consil. Ci, n.

20

e questo anzi nei

Tiiesa uro

Slrykio
H8, n.

un impubere:

voi. 2, disp. 21.


1 ci

rffc.

ojiiisc. 7, noi. 1, ;jaj. ."0.

opina che

lo

\V in-

Fes-

Il

slupro vlolenlo debba punirsi

severamentB dello storpio, e della mnlllailoiie, perch

piii
l'

n.

apiiscila miliura

na Cpag.Sl

tuioggtHamtWlo dtU' imlieiduo aita vioUnza veturea

la-

glie il pi

importante elemento della integrit della per-

sona, cio

t'

non parmi

ctio

la

iiitegril

fra

penalit

la

lenza carnale

codici

diversi

si

studiano

dello storpio e

io
la

proposito del conpenalit della vio-

contemporanei,

rileva

si

che

opinione emersa dall' Illustre criminallsla per un nobile ed

modo

elevalo

di scnlire se fu accollata

coi]lempoi:ai]Gl

cotesto

naio

non

diclii.ir

lo fu

pari

dell*
l.

cotesti

talli. Il

punto

al

da alcuni

legislatori

iegislaiore toscano
di

obbed

pnnire la violenza car-

ohe pare

omicidio; nel

s' ispirasse alla

unica C. de raptu Virginum in prine. ohe


violonlalorl

sposso udii magistrali

me

da

BBaUmenlo Bao

alla

sentenza della

non

dissimili

dai micidiali.

Ua

rispettabilissimi riprovare coleste co-

una csagoroziODe.
(2)

in

proporzione

di

possa trovare Icrnilni, se non dove concorri

dellarazioae. Se per altro

fronlo

la

morale, Qaeala regola

La prima legga pabblleala

roaMblo Ingenuo Ut

scrisse

il

0 pag.

il

Christlo

la

In

Roma

contro

la violetiza

legge Scannta. Intorno

apposita dissertazione, cbe

alla
la

qaale

seconda

CoUeelto diuerlationum Jeademiearum,


Brema U 1786.
1402. Ancbe la Carle di Napoli

nello

pubblicata a

(3) Vedasi la nota a g.

Sezione delle accuse con dettato del


ricorso Aturo, sostenuto non detta

30

ottobre

memoria a stampa

1872

sai

dall'

Av-

492 del Codice Sardo che

ari.

I'

cDslilaiKe

sifilide

ma non un

circDSlaaxa

unii

comuDlcaziane della

la

aggrovaate

dello stupro

reato di per sh stante.

L'usBraTnnlo

(i)

Clio

il

codice Toscano

2B5 desu-

all' "ri.

ricorre a parer mio nel caso speciale che la violcnlala per

vergogna della

suicidata,

il

qni l'aggravante, perch

morie

la

sia

un momeolo

oii'a pallia siaBi in

d diaperazlone

caso di Lucrezia roroana: a dico ohe noo ricorre


11

leslo del noslro eodica rlcbiede

che

avvenuta in gtqutla dri gofftrli maliraltomenli.

Opinione contraria s'insegna da Se h filze cbe prevede questo

ma

casa nel suo lehrhuch g, 73 pag. 340. noia 35:

che qiie^ln scrillore

tarsi
(Ini

(!'! ^<"^"^'-

S.

tale

friiellf

'IfNo iLiiHTO

verursacUl) fa morie detta persona

quela coarta

agli ocelli

miei

Per

violenze carnali

lo

non

ri^pello alla

fama

alilii.i

pu

si

della

arrestarne

It

ben

il

coniraric

in

se-

contiene

morale.

nozione del reati d aziona

ammette inquisizione

fallo deiiuiuia, e

piti

Uonro

lesa.

1,-.

nuovo Codice dell'Impero

il

Tedesco ha conserva'o raulicii


semipuOblica

([ualo

il

coocello alla eausa fiiica

11

dittila della morte: aver cagionato


tanto la causa fsica quanto In cansa
(5)

t da no-

o|iininnf in ajiplicaiione

li'<Ii.-^eo,

di

uIRzio per un

donna contaminala. Mn quando essa


Taccili:! sia 5t.il

corso:

la

ragione

rormalriiunlc pro-

di

trovasi dal

cib

commeolalori nella cessazione della causa, perch una volta


instaurala l'azione ormai reto pubblico l'oltraggio patito;

Schutze Lehrbuch
noia 14,

pitg. 35(1

non
.\

sla^^i

me

1 le

da quel codice

eausa

perch

la

335, noln 11;

il

quale a

meraviglie pcrcli uguale llmitaziorM


rijirodotl:! nello

peraltro non finisce

nell' altro,

di

%. 73, pag.

ili

stupro per seduzione.

persuiiJe ne

nell"

un caso np

ragione di aaimellere io qualunque

la utilit della

desistenza

in la

stailio

trovo oltre al rgoardo

alla

fama delia donna anche nella coscienza

deiiD impossibiliti di aosisDorn

quella violenza o quelle frode

pena
-in

dei suo Tallo dedusse

hUo

pifn^imfi.h;

conoscenti.

nUQM
un

l)l;ro

lullora

estesa cbe nasce da

un

clie essa

abbio

giudizio conirnduiorio

onn essa ad una prima sco-

com' c cusiiimc

li'(i|iiii)

dirm mpiMmciilo

procedlitiunlo

volorilnilr,

clu-

;i

p^li

ocriii

oniic scusnre

il^'i

K''"ilnri

clnvMiofr,.

i^oit,'

fjiurldir.ij clic sor-.-

I.i

<k.!;li

svurclo. c la mibbliclla

un eoleane

dei

pi.hljlicil
.nlU

retile

di
<'it

giudizio.

Titolo

III.

Oltragipo violento al pudore.

. 1542.

Se Doi

facciamo a studiare

ci

il

presente titolo

dovremo prestamente smarrire la


maggior parte di loro non
prendano a considerare come titolo di speciale reato

nei vecchi pratici

diritta via; avvegnacli la

fatti elle

oggid

si

richiamano sotto questa rubrca:

in generale gli atti violertti esercitati contro l'altrui

pudicizia che

carnale

Iti Ili

non consistevano nella congiunzione


TKlih;|iiil.:imuntc si noverarono nella

vistimi.' fiT(Ji-u

i-hv.

hi

wion/a inodciiia non potava

continuare ad accogliere, o
faccia alle pi esatto

elio

lovcvn fugarsi in

nozioni dol

criterio

speciale

dei malefzi desunto dalla sua oggettivit, od in faccia alla

jiii

giuridico

esatta

del

circoscrizione del vero conccllo

tentativo. Finclii;

un

alto

impudico

presenta congiuntamentt questi due caratteri:


essere

agente eseguito nello intendimenlo

1 '

di

di

giungere a consumare la copula malgrado la re-

dall'

Bistoiiza

incoiitrat.n; o

2." di

por natura

essere

sua snfllciento a costitaire un principio di esecuzione della medesima


corso di cotesti due

sta bonissiino che nel con-

caratteri

debba dire cbe il


camene. Ma non

maleflzio 6 un' attentala violenza

ogni atto impQdico presenta


allora, applicando

condizioni; ed

siffatte

a tale atto la nozione del conato,

nozione stessa, perch

si falsa la

ravvisa

si

nn

nato dove ne manca V elemento intensionaie, o

mento materiale, o

l'

coeie*

ambedae. Manca l'elemen-

Ibrse

to intenzionale del tentata stupro in tatti quelli atti

impndici che firono fine a loro stessi, od anche che

ad uno sfogo

ftaroDO diretti

che

di libidine

il

mal-

vagio bramava procacciare a s stesso mediante

r
il

medesimo od i snccessivi nei qnali trovava


compimento del soo disegno senza giungere alla

atto

copula carnale. Dire che vi tentativo di stnpro nel

che non aveva intenzione di conoscere

fatto di colni

carnalmente
lo

si

la

donna

che creare

stesso

non

alla
il

in

qaale asava violenza, vale

tentativo di

voleva commetteri;

contradiziono

teraiiui.

dall'

un

agente;

Manca

riale in tatti quelli atti impudici

1'

delitto
il

che

che porta

elemento mate-

quali

(quantunque

fossero dall' agente posti in essere col disegno di

giungere poscia

alla copula violenta

in loro stessi

non costituivano un principio di osecnziono della


madosima. Cosi i toccanienti iinpiidici possono ben
essere dal oolpevalo consumati con
d occilai'G

s;

alla eopiila,

cuzione.

Vi

di stupro

sai'il

per

l'

intendimento

stesso n la reininina, o di farsi strada

ma

nuli

l'

]>\i''>

dirsi

iujit

ciic

nei

me-

elemento inltinzionale del conato

lo scellerato fine,

qaando giungasi a

Digilize by

Google

36:5

ma le mancher pur
sempre T elemento malerialc, pcrclif' nel fatto non
avr il materiale di una osccuzionc incominciala,

poterlo assodare nel processo

si

ma

quello

preparatorii

tentativo punibilo: meri

costituire
ri!

soltanto di atti

sono quelli che

classici

atti

incapaci a

preparato-

chiamarono

jireluiUa.

Bisogna dunque per necessit costituire un


sarebbe

la impDDit; la quale

titolo

equivoci al fine di evitarne

speciale di cotesti atti

pi f^qnente re-

il

sultato dell' accosa che contro loro s

mno vesse

sotto

forma di tentativo d stupro. Il tentativo di stupro bisogna deflnirlo


gueUmgue atto tiel qual$
si esMnseoa il eaminciametUo di eaecazione della
copula posto t essere col firn di giungere alla mela

desima, sensia perverdre a consumarla. Cosi la definizione della tentata violenza carnale

condace

per via negativa a formarci una esatta idea del

ti-

pudore che per


a parole.
ha danqne in

ia\o speciale di oltraggio violento al


altra via sarebbe

assai difficile definire

L' oltraggio violento

al

pudore

si

tutu quegli atti impudid commessi sopra altra per-

sona contro la di

lei volnt, i

guati non costitui-

xcono tentativo di violenza carnale

(1) SilLiUo equivoco cosi

nana

generate

(2).

elio

anche

il

PuK-

(.578) corse olire senza discossloae a riconoscere

nel leccameDli Impudici i'ceraKeri di allenhito slopro. Vedasi

Forl
(3)

oelte sue cuneluiioni, edijsone

sopra

Cammelli, pag. t2i.

Evvi peraltro una spcclalilk nelln quale colesta nozoriR

non serve

la

ai biso);iii

prslici

ilei

iliriUu

moglie a fine di libidine.

penale. Tale spedalit

iudubitalo che

il

marilo

per quanto possa essere rimproveralo di bratalii non potr

Digilized by

Google

30-1

mal dichiararsi colpevole per


seghi la eonsumaiiouB o

b iodubilnlo

II

muiiKcfla

<;

UQ marito avviene ud giuoco

delle parli. Slacbb

osIcDcro cbe

11

l'

all' oli r.-igglo

quaudo l'accusalo

elio

di rovescio nella posizione

non esaurisce

per incontrare

gli
lo

estremi del IcnlatlTO

pena

mila

piii

inflitta

quando iQvece t'accusalo fosse un

violinilo:

debbono

lLMit:iliti):

marito puniscasi per

oel

IcnlEila

i-

iiii'

untino sua

cerchio

del

atti

gli

(icr

viulr[i7,o
,illn

ri'[-ii]:jEi,iiitii

^ei:)!';'.-:..

iii.i

ali! clic nellii

ohe sarebbe rmaslo

Gnt)

cniiic

[:ii.i[iliir>i

evilaro ogni punizione. (Juni:o

ziono giuridica del

Uh

sfogo

iiidi'bilo

marito Dgll avrebbe Interesse n sosleiicre che anche


preparalorli

e^lrin-

si

propria doona,

la

accusato ud eslraueo, ba Interesse di

fatio

di vioicaza carnale

quali

marito pu punirsi per ol-

ccichi sul l'orpo suo un

vcmbro IXjU, Ora


sia

lulil qui-gli alti col

lealalTO delta copula oaroDle.

pudore commesso sopra

rptiilciilt^

lei

it

che anclie

allreal

trayjtio tdIgoIO ai
ijiMiiJii

.ilLii

riu-

bf

-'t

si liiriijpvMiio

dirllli

il

al

marilali,

olo porch non giunsero al punto di esaoriro Dell' elemento

materiale

la

tioziona

giuridica

nei disegno del!' agente e

que

dell' attentato.

non nella maieriolil. Disogn.i dun-

nella nozione deli' ollmggio violento al

con una distinzione quando se ne cerca


al

marito. Rispetto a

pudore bisogna che


Vedasi

Ma
|ilirii

tiui

si

lui la

=c

'

farilfi

oli'iuiijiii
si

la

pudore procedere
punibilil rispetto

nozione dell' oltraggio violeulo

al

circoscriva nel pi sireillsslmi termini.

CoseDlit)o pag.SSB

'|ii,-ili

La esaurivano

irono si'(?n?

l'iiili'ili

|)rL'S(jnl;i

e 33G.

(il

tivo di violenza carnale,

r.-irnllor

pudori:

iniuiliva la

o dell'altro dei due suindicati

dui

scm-

in inolf r-iii

[k'Iiciciix.'i dell'

uno

eletnenti del tenta-

per altrettanto ardna e

Digilize by

C(

3Gj

r applicazione pratica

diiBcile

di quella r

quei casi ove V elemento Bo^ettivo rimane anci-

perch trattasi di

]te (1)

atti

quali potrebbero

essere un principio di esecuzione della copula, cor

me

potrebbero anche non esserlo; dipendendo ci

dallo accertare la intenzione

esegniU.
lit

con la qoale vennero

Ognuno fcilmente comprende

la materia-

che qui voglio esprmere; materialit della quale

non pu
ponto

dirsi

che in s stessa guardata eotto nn

di vista assoluto

^a sempre nn

principio di

esecuzione della copula, potendo essere ed essendo


spessissimo line a s stessa, e

proponeva

l'

tarsi

l'

unico fine che

si

agente di conseguire. In cotesta ipotesi

r elemento materiale

dell'

attentato

non pu accerdell' elemento

che mudiante lo accertamento

intenzionale; facendosi cio persnasi che cotesti atti

proteiformi farono posti in essere

mezzo

ai

constirnarG

dall'

vioioniamenie

agente come
ii

conirresso

venereo e neiio mionaimanm preciso di ciungcro


a questo. 11 Clic ouanio sia difficile a stabilire

laccia

aa im reo

lOi^ano la

e aa

una

difesa che

mono- malvagia intenzione,

sempre al-

la pratica gior-

naliera 10 mosira.

DigiUzed by

Google

-. 366

inttnslone dell' agente. Dir meglin:

crllerio

ii

che separa

violenza caraale consTimala dolla Icnlata puQ essere ricJollo


Ila

ispczioue puramoule malcriulc quando coii&ll della irtffi-

:ione

dell' aijciilt esiilicilamenle direlta alla

allora

si

ilovri

misurare

dall'

evento se

plicarslj e lo

veriScazIoai

Ua per

giudice.

ed

nn lume

delitto

giudicabile ap-

violeoM carnale tentata dal

la

la

questione pi

inda^ne materiale non sempre porge

elastica, e la

sicuro:

coiisuiiiaiionL';

fata del

al

saranno %a\&a del

medico-legali

distinguere

oltraggio violento al pudore,

KetDpllce
delicata

la

debba

consumalo, o quella dell' attentalo

perch molle volte quegli

stessi

alli

elle

Kuardali puramenlo nella loro malerlalil sembri: re libero co-

un lenlallvn di slupro, non

stlliiire

mcnte, pcrclit

la

itilonzionc

medesimi come ullimo Une

dell'

dell'

coslluiiscuno

lo

azione,

la

sumazione obe result

allribulbile alla voloat


la

dell'

clic (

nozione del Icnlativo.


per esempio

accusalo) resti accerlnla

al pi
la

pub avvenire

la

la

natura degli

.illi

ramenlB preparalorii.
terialit

ajjh

rnsLenali, sia

ld

ceco comic

soltanto dell'

la

pena

iiuii

cecili

la

etessa del

Ma

con*

iislaiilo

dui

sfugga

iiiagistralo

dubbino tenersi

ma-

ispezione della

nella

ambigua ricerca

applicarsi.

Fu

nella

indagini ohe trovossl da alcuni moderni

una ragione creduta sulBoienie per riunire

lascio e colpire di

al

confessione

dell' attentato slupro, o quella

ollra^o violento debba

difficolti di eiO^tle

legislatori

pyrolil:

pub acquistare un valore aucbe

be tende a sapere se

per

inleniiono dell' agcnlB diretta

grave fine della consumazione,

nozione giuridica del lonlaLIvo

per

ai

maacauzii di coo-

colpeTOla e percib sfo^e


trarlo

L^iuiitlit-a-

agente essendo dirella

una Euedesima pena

nelle quali peraltro vuole giustizia

che

si

in

un

tutte coteile figure,

ravvisi dob diversa

quantit criminosa.

Digilized by

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. 1544.

Ho

deBcrtto le condisioni materiali (1) d qaesto

maleSzio con la formala


ogni allo^oDe

cofii

al

impadici, eliminando

atti

mcA^ente psicologico per non

preoccupare con la definizione nn dubbio che pa


dare argomento di controversia in faccia alla sciene dio pu essere diversamente sciolto nella pra-

za,

tica seconilo

il

linguaggio usato dai vari legislatori.

dubbio cado appunto sull'animo

Il

siderato

Un

atto

come estremo

questo

di

agente con-

dell'

titolo di delitto.

impudico pu porsi in essere ed un vio-

lento oltragtjio

pudore

al

persona

sulla

altrui

pu

eseguirsi tanto da ehi pervertito per la dominazione


dei sensi voirlia procacciarsi

!p

11

il
df

a lui ia

pena non

1 1

ng a a 0 d

11

do

dell' ol tra 2

It

violeiuo ni pudore

(per avventura molto pi cravel


la

11

lubrico

il
1

se
1

11

r tt

un

di
!

ni

ini
I

sfogo

lo

11

tt

ma

la

i
I

i,(?iia

del(

Certamente una deduzione sulatia uL'evolissima a


proporsi

dall'

accusato non dovrebbe credersi sulla

sua nuda asserzione, perche oirni reo ptio trovar


buono di dire che fece per due di dispetto ci che
per natnra sua presentava

la

espansione di una

voglia lasciva: la presanzione nascente dalla natara


dell' atto

star coDtro di

e tranne specialissime

lai,

ed eccezionali circostanze non dovr tanto

prestarsi fede

di facile

cotesto sistema defensionale.

Ma

circostanze eloquenti possono intervenire: la defor-

mit 0 vecchiezza della dbnna oltraggiata,

la

pre-

senza di ana rissa fervente e di un acerrimo sdegno,

od altro che escluda anche


tito

la

venereo, possono essere

eriga la diicsa
tantissima

la

ombra

argomento sao. Ld

questione di

di

ogni appe-

dati positivi sai quali

allora impor-

ed necessit

diritto,

risolverla. In faccia alla scienza

per risolvere

questione deve decidersi se nel

titolo

li

11

i[ri|ni!MM))

u-Lb>

11

il

rns

n
Inf

di

i7

n r

il

nulla

c!

rsti della

pudore akrui. ed a oltratraiare

Jair af-

maloHzio corcare
r

(ine d<3lla

-i

noKionc del

1.1

11

di

tale

oltraggio

di

7
t

(1

0 pro-

n ente

pudore

fu

il

per

Rendere per via di violenza


una donna, o portare la temeraria mano

qualsiasi motivo diretto.


iiiniRia

sullo parti
il

sue vereconde, oltraggia evidentemente

suo pudore e lede

vaolc proteggere: e

il
1'

colpevole agi per darsi

relativo diritto che la legge

olb-aggia altrettanto se

un osceno

se agi per recar aoiore e tare

sollazzo,

il

qnanto

onta alia persona

Digilizefl

by

Google

369
sempre certo ear cbe

di qaella:

pure per

egli (sia

vendicarsi e senssa nessano appetito carnale) oltraggi il pudore di lei e volle oltraggiarlo, scegliendo
appunto aa modo brutale di vendetta cbe si estrin-

secasse oelP oltraggio al pudore. In facra poi ai


codici particolari tatto dipende dalla specialit del

linguaggio,

come verr esemplificando

poco.

fi-a

(1) Sul materiale di qaesto dellUo disserUiroDO targametile


i

e di udovo

pralloli

si

riaperto ia prapoBiio del . 1-2S del

codice AuBtraoo del 186S aaa viva divorgcDza

ed ancLe Tra
la la

meo te

parli sessuali

(tu

ftiumU

gndicaoU di quell'Impero. L' ari;omeu(o fu

discusso

lini cbe Iravasl

PI speclalmeule

una

la

Insella
si

leol

e tale distinzione

Jel ilerlo-

dis^LTiaiioiie

erudli.i

nelr /;fo

liii

Trilmmli

dL=tiiii;ui>ra trj oseciiiij

sessuali

dell' ageii in, c le p^irll

sembrb auvalorarsl

n. 1200.

cndaU

sulle

pazlenie,

diri

dallo speciale iloguaggio

male-

del codice Aostrlaco che si arrisici a deflaire quella


rlalli. Agli

ocobl miei nesuoa di

scuso giuridico. Vi

violenzii nell' allo? Vi

fu

cumc impailco y Ove ricorrono


il

(leiillo

grado

non
al

par spinserne

gii

qualo

punire questo

le

couilii^iou!

un grado

morie

di

maggiore

fsica, palila dall'

tu

scopo

condizioni
io

ili

P6i5t(i

ricoDOseif

BDcbe nel Eemplice bacio

vio-

ptmlzione a quel supremo

la

(Paniniono

UaBliico

ileciiio

di
o

misurare

minoro

la peDalil.i

di

in

sempre

alla

proporzione

corruzione, u morale

oUeso. Vedasi ancbo

dlsserlazioae cbe ba per tUolo

68

dect"s.22), n>o ravvi-

essenziali del malcrizio, salvo

pryJeOia del giudice


a

pub avere

elev da alcuni Dottori cbe vollero persino

si

fallo

Mut.i decis. 62,11.1


sarvi

iiucsle Ire

violeolo al pudore. Cosi

di oltraggio

gli elemcnli dell'oltraggia


leolo:

distiozloni

tali

il

Gundllni;io

tiL'll;i

a majorem a fueminis

ijiium

a viris esigatur eaititatem; voi. 1, exercitat. 6, pag.

VOL.

II.

24

Digllized

by

Google


(3) In proposilo dalla

molli ohe la

310

db^bIo da

violcoza OBrnale il

medesima possa obieilani anoba >

avesse aglio con bdoo e Sae di libidine,


d'ingiuria 0 vendella:

ma

ehi

non
sfogo

a eolo

Arabia poj.SSS.
g. 1545.

Ammesso nna

volta

il

che

principio

oltraggio violento (1) al pudore non

al

reato di

ricbiedeai lo

estremo del movente di nn appetito carnale, sorge

ona ulteriore questione, od eg possa aversi


un oltraggio violento al pudore comraesso per mera

allora

imprudenza, o so

come estremo necessario

tenersi
sia

pure dal solo animo

ilcsiderio.
'il

alla punibilit dell'oltraggio

di

Ammesso una

il

debba

dolo, informato

nuocere anzicli da turpe


volta

doversi

la

essensa

fatto dell' oltraggio violento al pudore riscontrare

completa nella sola sua forza


nel resultato di
cizia

la logica

nna grave

fisica

oggettiva (cio

offesa recata alla pudi-

coerenza dei principii parrebbe por-

ammettere la punibilit anclio


meramente colposo. E non difflciie
immaginare la ipotesi di una mera imprudenza in
simili fatti sappoaeodo ano scherzo incooveniente
e villano. Se (fbase pnre col solo ammo di fare nna
celia) il pudore di tma donna fb gravemente oltraggiato, non vi ragione perch non debba patare alla DBcessitA di

dell'oltraggio

nirsi la colpa

quando non

die

fti

si esita

lesiva del diritto alla pndcizia,

a punire

della integrit personale.

la colpa

che

fit

lesiva

Se non che a volere essere

esatU parmi che propriamente non possa neppure


parlarsi

ili

mera

colpa nella ipotesi

d<:lla celia,

come

sopra proposta: perch la idea della colpa esula tutte

DigiUzed by

Coi

che r agente ablna ottenoto qnel due

le volte

quale precisamente indirtsEava la opera

al

snacome

per certo avretie di colai die intenda fbro una


celia diretta al fine di fkr ridere la brigata oltrag-

giando

il

pudore della mal capitata femmina. Siccb

in questi termini di fatto

ma un dolo di

una colpa
si

non sarebbe

pii)

veramente

forma speciale, qeello che

avrebbe a giudicare. La vera ipotesi delta colpa

avrebbe allorquando

l'

si

oltraggio al pudore fosse av-

venuto contro la previsione dell'agente; come se


(a modo di esempio) lattando per giuoco con una
femmina venga a farla cadere di guisft che <i
offra agli astanti non volata mostra deilu vergogiie
sue. Ed in simili condizioni mi parrebbe assai problematica la punibilit del fatto; o per fermo (procedendo con la scoria doli' analogia) lo noglierei sotto
uDa legge die stabilisse per massimn non cssei'c
punibili lo lesioni colposo Icgijiero. M;i ;u ogni hkhIh

quando una logge volesse punire 1" oltraggio co/jm.vi


al pudore dtrui, parrebbomi sempre che vi tb'^sii
rcpugnanza se
nosa con
lo

la

si

esprimesse cotesta figura crimi-

formula di oltraggio violento co/pomi,

penso che in termini generali una violenza cA-

posa

sia

una formula inconcepibile e giuridicamenie

contradittoria: perch la nozione della violenza

pu

esistere se

non per

il

combinato

non

conflitto della

volont contraria nel paziente la quale la soggiogata, e della volont nelt'

menfi sorger

il

tutta obiettiva,

agente di soggiogarla.

concetto di

ma

le

Al(i-i-

lesione qualunque

non potr sorgere

completo della violenza se


soggettiva.

nna

manca

il

concetto,

la condizione

questa non in altro stando che nella

contradizione delle dae volont, esige nna volont,


dtreita a soggiogare

rcpugaanza con
se

siilatti reati,

372

volere altrai: e cos ofi^

il

Laonde

in

pu concepirsi una ipototd che

la intenziono ndirstla.

avvicini alia pi-eteriHlcnT.iomdUa. credo asst difficile

concretare ana loi-ma


proposilo delio

ri] In

ducoao

aDche nel

pura

ih

O'-in'Jnu

tilom dj

fo[>n.

riU-}i:a

ripro-

Pi

vllinyijio al

scm|iiii:u

pudore

esBole da ogni attentato di violenza carnale, tulle le qaeelioDi relalive

della

alla

dementa,

violenu preiunia in rugione della eld,

del lopore o della

ebriet

paziente, e possono rlcbiamnrvisi tuiic

La ttona speciale

di sopra.

qaeslo

argomeiilo

Irovaei

dlssertailODe Del suo

dnlki

\e

dello

individuo

ossorvazioni

gi?i

Fatte

francese

lc~isl.-izionc

riassunta u

oioriu

su

in appnsil.i

Jouraal du druil criminel

art.

7914.

g. 1546.

Una
il

ulteriore oasorvazono alla t|QalG apro l'adito

[iru|)usto

(|uosilu

si

b che in nuosto delitto

niente affatto necessario


cli siasi
vorsit.'i

da

del

uioili

si;p?i)

la di':(^rf>!

iri-iiii'iirit^iiiicnie

min

|j[ii'.

non

del sesso, cliecasserito.

es^oro esrreiiio negli

La

li-

atti

(ii

libidine violenii, percli la perveriita concupiscenza

pn cercare

il

suo sfogo anche sai corpo d individui

non pu essere estremo nello


a pudore anche commesso per

del Diedenio seaso:

oltraggio violento
fine di onta

o vendetta, perch

vuole impedire Tidentco; e

uomo a vedere

rispettata la

il

il

resultato che &i

diritto

che ha ogni

sua pudicizia deve es-

sere protetto contro la violenza altrui qualunque


sia
s'

il

sesso

del

violentatore. Del resto facilmente

intende che se vi sar difficolt pratica nella ve-

riScazione di an caso di violenza carnale

commessa

DigiUzed

liy

Google

373
donna

dalla

soli*

nomo, non

riscontrasi aguale dit-

Scolt neir oltraggio violento

Al mnleriale di questo

(t;

cho

eario

la

(1).

non neppure ncces-

delitto

parie del corpo suila quale

00 di lubricil

li

colpEVolc prr

liasU elle qualunque parie del corpo della


porliila a conlullo del

einquimc
la

clinic n.

SO

si

pab

Ua

qbe quando

ei

una
si

ai

eoDiamitia qtuodo

Inbrloln,

il

la

pu-

/i si

cu > Concordo

non ho biso-

per

si

me

11

caso cade

qualunque parte

servire di strsnieolo ad

e timiie oltraggio cade sulla persona di Obi

Ua un

speasablle.

che

Come

servire

accettarla

ittetuititt:

dice oltraggialo e non sulla

tatore.

fatto

oltraggiato

sotto la lettera tassativa delta legge, percb

del oorpo

roriiiula

l.'i

del fanciullo, o del

peraona

massima rigorosa. Ha per

la

una Caterpetrazoae

di

DOn

pertona altrui? O^ni inemliro

sulla

dei corpo doq fa esso parie delia

dunque

Incsalla

^adlcablle ha

II

allrof alla propria lobrlolli

dore con aiioae che cade

gno

esegnlll ealla persona del colpevole.

alti

egli dirsi

mano

Islaiicli,'

qucsiii senso niiclit

in

tuUa ptriona

alti eseeiiili

vlolendlo, ed

-i.ii^i

liibi ir lini'.

osciliaiiono (mili
fissola

giurisprudenza di Francia.

dislingue fra

xiUirii:i

corpo del ilplinquelc prr

mo ni cn lanca

Mulgrailo qualche

!i-

cscrcilato vlolenia sia la parU' ft'.'suulc.

Ila

persona soltanto del violen-

eotUalto fisico col corpo della vittima Indi-

Non

basta averne

olffeeo

senei dell' udilo o della

vilt soltanto.

. 1547.

Il

codice

Toscano sembra avere preveduto

me

quostione da
soluta in

accennata

un senso contrario

fatti all'art.

280

di

sopra

oil

espressamente richiesto l'estrema de!


dine

ivi

chtnqiic

PRR LIBIDINE

di

averla

l;i

ri-

alla parilcnzione. In-

nel doflnire la violenza carnale ha


(lio

di libi-

mediante violenza abusa

una 'persona deW uno

o dell'

aUro

374
sesso.-

di

cosicch in Eacca al codice Toscano fuori

dubbio che nella violenza carnale rdedan come

estremo

il

movente del labrco appetito. E venendo


283 a definire il delitto di che ora si

poi nell'art

ragiona osa la formala

qualunque altro atto ai

LiBuasB commesso mediante violema; e cosi toma


a rivelare lo stesso pensiero. La difficolt in fkcda
a qaesto codice pad sorgere satla intellignza (tetr art. 301 . Z. In cotesto articolo certo ohO' non
si

contempla r atto impndico punibile iD ragione

della pubblicit e dello scandalo, jpsrcb tali condizioni sono Icltcralmonte escluse dall'articolo Stosao.

Certo del pari cho in cotesto articolo non pud


contemplarsi l'atto impudico
consenziente, poichj
nibilit la

la

commesso su persona

legge esige per

querela di parte. Ci

la

sna pu-

evidente. Certo

finalmente che questo art. ^01 . 2 non pu voler


colpire gli aUi di libidine violenti, perch questi sono

commessi in luogo pubblico come se in luogo privato) dall'art. 282 sopra


citato. Sicch parrai si debba concludere che gli
art. 282 e 301 g. 2 combinati insieme sono intesi
precisaraenlc a sciogliere la questione che ho sopra
presi di mira lutti (cos se

proposto ; c
fra caso

la

sciolgono con

lo stabilire

una disparit

contemplando nell'art. 282

caso:

traggio violento

al

l'ol-

podore commesso per floe di


2 contemplando l' oltraggio

libidine, e nell'art. 301 g.

violento al pudore

d' iogiaria o

commesso per

fine di vendetta

per qnalanque altro reo fine tranne

l'appetito carnale.

375
g. 1548.

Dalle premesse osservazioni viene

a oondadersi

che Della essensa (S fatto del delitto di oltraggio


violento

al

.speciali

per

pudore noa
lato

il

degli elementi
tale
riali

maleBzo

dell'

richie^^no condizioni
il compendio
eorpus eriminis in

animo. Tatto

cosltatT del

esaarisce nella condizioni mate-

si

nn atto (1) esercitato soUa persona altrui,


ne risolti nn oltraggio al di lei pudore,

di

dal qaale

esegnito con pravo fine e previ^one di tale resul-

ad evitare V errore nel qaale caddero

tato. Soltanto

alcuni pratici bisogna notare che l'oltraggio al pa-

dor deve conaistera in un* azione esercitata sul


corpo. Fa grave confusone quella di coloro che

noverano fra
dore

le parole

ca

titolo di

ma ancora

al

pitolo 51.

a ci

elementi

frammento

si

del

io, . 19

corse per

condizione

bia

volato

ad 33

ATTENTAI.
di

la

il

la

abosando del
prese

si

formula qui sermone

Ma non

sotto

al ca-

inesatta nozione

de injuris

ff.

questo reato

distinguere
l'

contro

titolo di

caddero

Roma

di

credo

possa

farsi

un piacere setmiae

procuratosi dal colpevole; quantunque

penso che

pu-

al

scambia
col

solo

ondo

tentativo,

nel senso esatto e giuridico


ptidicitiam

che

ma! costume

pudore, non

al

alcnni degli anticbi nostri statuii

come, a cagione di esempio, quello


degli

d' invito

equivoco

tale

eccitamento

oltra^io violento
dottori

un oltraggio

coatitnenti

oscene dirette a fine

oneste donzelle. In

questo

altri

(2)

rai^porio

ab,

io

elemento materiale ne sia piuttosto

oggetdvo die soggettivo.

Digilized by

Google

spccimmoDio coDceduio

vilegio

baciare braila

all'

umaDii ooiia pnienza

aiia

uomo merci

del fin? spccinle che dovev.n nvcre

nmore

1'

la

medesimo

ana parola

vocii cbe lo rtchlami

come

noverarsi Tra

cbe

gli

coie^^lii

saprei per

la

mancanza

assoluta

obe

aUi Impudici, e
di

segno

legge

liliidltio

hsc\ per

al

cbe pub splDgero

viva e roTerenle

nel

medesimo

di udI-

sempre

bacio debba

qaell'

uomo

sulle gnaneie di rcnllf^olG

demioae o

modo BMolato negare cbe

della

II

sempre punirsi

Imprimere
di

an allo impudico obe incontri tolto


zioni

uomo, cio

ad no appetllo libidinoso, vlelano di

regola

permeilo

siasi

douDG

isltnlvll

la

per Impalao di una

aoclie

ijraiitudloe; io

espressione

nell'

ijamcnlD estesa nelle varie cootrade di correre

espansione di purissimo aOelto;


al

itabllire

iji

parltealare confoniiazfDae

la

e irovb la cotesta alliludlae

delle sue labbra:

penate, polendo

dcvenirsi a tale atto. Sai

Ma

di aCreito.

iii>|>pjrc

nel bacio possa rawi^ar^i


il

presente

titolo

lalvolla a solo

dnOque

la

le

san-

stogo di

prudenza del

ouo dovrA

giudice quella cbe a

norma

slabillre la puoibllilli

od impunibllil del medesimo secondo

che

gli

nota

la

sanlenza di Pisistralo,

isligav.nno a far
in

vinili

delle oirooslani del

un impulso

parr o no attribuibile ad

i:i

u\:\ia

i|uclli cliu CI

il

di

lussuria.

quale agli amici

cbe

lo

punir un giovino percht aveva Osalo baciare


di

lui [iiciilrc ii?eiva lini

umnaoP Con

[empio, rispose:

ci volle dire quel saggio

imprudente doveva essere coodonelo

che l'alio

alla nobilt dello affetto;

che qacH'

non nveva

alto violeoto

nella Dglia nenle offu-

candideua del tuo padorc, reslando solo

soita la

a teslimo-

nlaoKS delta simpatia di quel giovioe. Ila non avrebbe


strelo moflrsla ugnalo
B

impassibillk'i se In

luogo di

PLbI-

lanciar!:!

quel momcnIaDco contatta, nvcffn colui con osceni discorsi

sDoellessero

narra

al

bacio una griinde idea d' iinpudiciiia, poichl

Plularoo fin Catone mojorej

HhdIIo d'Ignominia per avare badalo


preBODza della

l'Vancbi

Ed

figlia.

execrabile scelui

il

pralic!

li

che Catone
propria

ool

moglie in

non esilarano a chlamaro

bacio dalo n renitente donzella; e

8) proclam che per mie

f'iitcis. 50.1. n.

De

il

allo

la

carne vorgioalc dovca tenersi come irreparabilmcnlc corrotla.

Ondo parcccbi
con

la

peoa

di

Icgislalorl

si

morie o con

la

spinsero a punire cotesto Tatto


confisca del beni, corno leggcsi

Prammalica napolelaca del 9 marzo 1502, e nel bando

nella

romano,

di

cui

Bonfioo

l'n

bantu'm. eap.J.

Si

vedano

in

Kempius de
diutrt.
11,
Uarppreobt irMU.lib.A,at.\%,%.A,iL& Li>tiiodt
ttjure lib.3,eap.l0,dubitat.%
It
14 Giurba
32,
12 Do Marinlfl var.
cap.36,n.3 Menocliio IH:
4l,n.3r
Sanretlce 245,
lom. 2 Vivio
117,
Peguero
15 V nlpello
U7,
C bai lo mot. erim. au. 86 Gonololo
verbo
De Angells
tap. 04,
5 Pan Imo Ile in
dteit.S8,n. 15
proposito

otetUit

14, n.

jtutit.

J teqq.

ci

n.

coiw.

resol.jur.

a.

liti.

S, praesiimpl.

dee.

dee. 7, n.

FI.

11.

1 et $eqq.

retp.

oit:atttm,reioL iiniii.ptr tot.

resolui.

addici.

n,

Gregorio
ti6.
l'

dee.

n, 7,

iinla^nia

para S,

lib.

8, eap.

8 per

afferma che

e In Spagna,

acijoando Clio
locali,

della

11

bacio d

ma non

la pnniliilil

e del-

soapello d'Impudicizia

allretlanto in Francia;

una formula

lot.j et

Dino

9, cap. S3, H. 15; dove a al la autori t dal

Alciato

In Italia

idea coDTcrtesi in

generale dal

la

quale

Bonfino

in-

del bacio dipende dallo consupludini

in (lannimenta cap. 7, n. 25; ove nota

doDua selluogeoaria e del baoio dato

alla

la

specialit

mauo come

378
coodizioai esolasive della

Leyser

che
l^vit

M9,

{"tpec.

come

luoghi
I^'j

dove

Corte suprema

una ragazza

pudore. Scorgesi cbe con

si

11

16

ohe

bualzali

avevano guardalo
non avendo

ma

sollanlo nna

di oltraggio

rei

disUnzione

tale

questo roalo un elemonlo

dell'agente) e non

lo

voglia,

libidinoia

non erano

giovani

cbe coloro

altro, disse

farle

una

libidiiiosa curiosit,

in

bacio in quei

bIuHiI" <> Vleana

di

caso di aloani

il

panni ad

pudende senxa

il

lUO di salutare.

l'

gao 1863 gindicando

voluto soddiEfaro

Brautome

iasegaa dovt^rsi

col.

iagiuria negarsi di ricevere

tale

TiolenlameDto

tanto vero cbe la

consueiudiQi dei paesi,

dalle

med. 2) allcgacdo

dei damei galanlei pag. 56G,

considerare

le

punibiliU.

crimDosit del bacio dipende

si

violento al

viene a cercare

loggelliva

(piacere

tiene bastante la materialit

09 jrlf tea

malcriaio

pudore vlolealemenlfl oOso

Ma

).

penso obe

lo

tate concetto

i pot torse esser vero In faoeis ilio speoiale llagoaggio


del .

ISS codice AuEtriaoo, non


e mollo

scieniiica:

meno

potrei accellare

tGsimo di cstanionc che


a

quei

[alto,

applicando

la

quali

dovendo applicare

rispettare

le;;gi

di quel

cbe possa dispnlarsl so un


reforlbile

allo

a questo Ulolo, dove

euriot!

ma

io

di

Ad

di

lale

regola
hai-

il

Vienna diede

codice. Bisogna an-

doUrua dal giudicali,

positive

precetti [lolla scionia.

come

Suprema

Corle

.88

il

dar cauti nel trarre generali regole


i

oome

sia aeeetlabile

non sempre possono

ogni

modo

oltragglante

si trovi

II

io

ammollo

pudore

sia

commesao per mera

reggo dUBrile cbe certa (bnt

di

canotlUt

possa sceverani aOtillo da ogni moto carnale.

. 1549.

La ossonzn
si co!n])liHi,a

di

peni

teriale al pudore,

mento

faito

dell'

solo

col

ma

della violenza

oltraggio violento

non

elemento della offesa ma-

abbisogna

dell' nlteriore ele-

sai qual proposito io

non star

Digilized Dy

GoOgle

a ripetere quali debbano essere


tive della

ne

le condizioni costitu-

medesima, riportandomene a quanto sopra

dissi (. 1519).

come

al titolo

La

violenza

si

sorge innanzi come spe-

ci

forma criminosa ) dal concorso

ciale

(qni

costtnsce

precedente ed in generale dovanqne

e sempre quando essa


contradicentisi e poste

di

dne volont

direttamente in reciproca

gaerra: quella del soggetto passvo che non vor-

rebbe patire
cbe vnole

sifitto oltraggio;

e qnella

dell'

i^ente

oltraggio e vuole altresi vincere con la

l'

forza fisica

col timore la conoscinta volont con-

e renderla come che sia


al tao dodderio. Ad avere la
vtolema come forma criminosa spedale non basta
mostrare la mancanza di adeone del paziente. In
traria del soggetto pas^vo,

impotente a resistere

generale chi patisce nn delitto, non


tire; e
di

se

la

violenza

si

lo

vorrebbe pa-

costitaisse dal solo diftto

adesione del soggetto passivo corti

esempio

farti

dovrebbero

(per

delitti

tutti dirsi violenti.

Ma

non basta a completare cotesta forma criminosa se il colpevole non


il

contrario volere del paziente

volle altresi sottomettere

mediante nso di forza una

volont contraria alla propria, o non us mezzi adatti

a raggiangerc simile
tire

che dove

si

fino.

Laonde qoi debbo avver-

procedesse ne! concotto, cbe a

sembrato .pi vero

come

tale

ho sostenuto

me
ai

. 1402, e loia) vale adire che nella copula con


donna impubero o mentecatta non resistente non

dovessero trovarsi
della

termini della violenza,

seduzione, sarebbe

ma

necessit logica che

dovesse goaliflcarsi come violento neppure


plice oltraggio al

persone.

quelli

il

non
sem-

pudore commesso a danno di

tali

sarebbe allora necessit riprodarre alla


materia

380

oltraggio al pudore la distinzione dei

dell'

due separati

che ne costitascono la politica

casi

impotabilit; q^aello cio della violenxa, rappresen-

abnsD

tata da

forza o flaica o morale,

di

quello ddia insidia, rappresentata

atti

da malvagi

arti-

indosser a patire o

concorrere

impndici persone che per et

(1)

o per sen-

coi quali si

fizi

ad

no erano incapaci di comprenderne la brattara.


Ed a questa seconda rubrica dovrebbero f^r capo per
le

ra^oni gi dette

carceriere

od

d sopra

ad

od incQssioQe

(1)

di

pratEd guarilaroQO

altri

del tutore, del

casi

a servire

timore

l'

di

^tua-

stmmento

costringimento

impndici, senza esercitare

atti

fisico

altre persone che abnsino della

zione loro per condurre

(2).

pudore commesso

ollraggio al

suir iDipnbera sollo udo speciale punto di vi$la, trovandovi

per BDBlogia col ratto improprio oca forma della vii in


pareniet! code ne ravvlBaroDO
oflesa recala ai geoilori:
11.

1,2

di

guardare

Ito n fi
la

no

la oggettiviti

criminosa nella

Alenoclilo de arbilr.

in bannim. cnp.7, n.

(!,

7.

cns, 9S7,

Questo

modo

questione n mio parere inconlplelo; perch

loccamenli lasciai esauriscono nolla loro malcrialt un

oltraggio al pudore,

quando

la

la

dottrina dei pratici puj> essere

buona

impubere consent, ma non mal quando intervenne


loccament possono esaere equivoci,

vera

violenza: e se

cono

nel caso del bacio ( nel quale si esempliBoa la dotlrton

del sucmiall dottori


litico la

parmi esorbitante oltre

il

blso^o po-

querela criminale conceisa al genitori. Certo h

nei codici

contemporanei

diifloii mente

per aggiUBlarri eo desta teorica; n

si

troverebbe

ci baslorebbo

l'
lii

elle

nnHIo
sem-

pllee analogia dat ratio improprio.

&) Aaohe
ooncrelarsi

il

nel semplice

oltraEg'"'

dellllD di violensa

carnate,

"O" {giunga

peb aver luogo

la

dod solo par

poliljca impDiabilll.

obe per

ma

violenza vera,

la

seduzione qunlilicata, Cosi

la

loa

il

bd'

codice

del

pena del carcere duro ua

Auatriaoo punlBOa con

la

cinque anal colui,

ecauto a commellHre o palire un ano

di libidine tini

olio

pcrson. .illKnw

le

et della persona
si

sebbeoe

il

essere
coiesio
le

si

Mdoiia sempre cbe siavi stala

distngue per

Giordani

necesaaris

polle

eli

impulablliia nel nipporlo personale. Neppure

Neppure

dislia^ue

la

sollecitazione.

sesso dell' uno o dell' altro

il

:i

nel e

uno

sua cura, euuca/ioiie ed

iid.i

net oominenio a quel paragrafo dica

non crederei vero

ditttrtit di sesso, lo

requlsilo percbb ia

le^

uce e

lo

ragione non

la

persuade.

. 1550.

Dateminati
positivi

come

in tal salsa

cnieni essenziali, cosi


malcflzio. rimani!

negativi, di questo

che

SI

cei^mo

tit.

primieramente per ci che attiene

misuratori della sua quan-

criteri)

sua

alla

quantit naturale, l aumento della medesima di-

pende
l'

maggiore aravita e permanenza

dalla

atto costituente

liti

l'

ir

mp

111
1

lerta

al

quando V
1

(1)

p
t

male

ff

q
II

e salcmio al sqo apoiioo


II

11

It

11

Ir

tt
:

olti-aoL'io

1
I

d
I'

del-

oltraggio ; lo che per la infinita

olII

dovranno conside-

intavoli di raprassioae

minore: tutto

3^
il

danno

in tali casi ridncendosi

mera

alla

offesa

della liberti personale per avere costretto altri

on

patire

criterii della
( come

sto

quantit naturale

nna parola

fatto,

mediato prodotto sia

connettono in qne-

in ogni altro malefirio

e consegaenze del
che

che patir non voleva, sebbene non

atto

fosse cagione di detrimento reale. In

ai rsoltamenti

dipendendo dal danno nviolenza

dall' oltraggio sia dalla

accompagD; e cosi viene a referirsi a qnedi vista anche l'aggravante dello scanquando la medesima sia valalabile.

lo

punto

sto

dalo

(3)

(ti

fi

gsservsbilfl che

nuBDle

la

codice Toscaoo tnentre riccoosco

impulazloac, dod

lanio al pudore.

dcdnzioBs

II

donna Tolentala una oiroratanza dlmi-

nel meretricio della

di

aa

allrellanlo nati' olirsggio

vlo-

una dlueDtieanzsj oppure h

questa

posiuHito

giurldioo?

Io

noa credo

la

bIb di-

menliaaDza, e trovo buone ragioni a disllngoero. Li violeoza


carnale nn detllto eompleitot esso a^redisce nella donna
il

dirlllo alta pudicizia

02celtTt aiuridlcliR

il

nontm

le.

sj
il

per

la

auali

dubbio

nn!c; la prevalente senza

maggiore importanza,

danuo derlTalo

dalla sua

reato ei elera alla casa di


alla protezione di

qaeslo

g'i

muove

Ora

Bellivit delta

dello

pndidzia, doglia

lo spoglia

pi

una

delle

importante; e oos

necessit di

scendere

tragulo violento al
alla

di

pudiolzia

alla

il

[iiidicim.

alta

peruiaucDle e

La peoaill

il

d
in

questo

riguardo

meretrloio dalla vio-

lentata rendendo nnlla nel reato di violenza

bIti;

vioien/a Car-

la

tllrltlo

il

perditi pi

lesioQe.

Toru procipalnienle

diritto.

queste duo

liberl. Di

diritto alla

carnale

la og-

reato dalla sna comples-

sue oggeUiTjli gluridlebe e


lo

impropria per guisa che

leferioro

pudore anclic nei

jicnalil

casi

carcere

del

ordiuarii

il

diritto

appena sBoralo, percb non avviene corru-

Digllized Dy

Google

383
xA>ne (Mea, vk danno pennanenie:

meggia

oBbM

la

alla libert.

nendo Identica melgrado


cbe per qnesto

dirsi

nome
per

Impropria

s'

anzidetta

l'

cosiccbb in questo pri-

conveniente

alla

prudenza del giudice obe spazia entro

la

rima-

la oO'eia alla libert

Tloleoia oamale. Oltra a olb discesa

la

rafpone la peoiHli dell' oltramlo f ioleoto

misnre del carcere, provvede

alle inferiori

proporzione

Ora

meretriolo della donna non pub

It

reato di oltragRlo violento s* impropri

il

llmiU

pena relativamente determinata, e non convlano discende-

della

re ulteriormente.

QaeMe

tore Tossano

boera oel 1868,

conslderaxlonf lo

3M

accettando la ipotesi cbe l'art.

non

ai fosse

dal legisla-

estendere agli (tiraggi violenti; nella

voluto

qnale ipotesi lo veniva Indagando le ragioni della sapposia

Ha

dlDbre oziate.

poscia meglio esaminata

cosa dubitai di

la

essere cadulo lo errore, e sono venolo a persuadermi cbe la

200

disposiEiooe doli' art.


plici

Tiotenti.

ollrngei

Io

si

debba eslcaderc ancbc

aoa aveva ricordato

sem-

ai

regola ti

la

vis intelliijere nigra lige rubra. La rubrica del capitolo 1

~ Delia violensa carnale e

del titolo B.' posta oosl

ratio. Poi

legisistore

il

lanzB dando

all'

lema earmtej

e nell' art.

alle altre Tiolanze

Dunque

la

Toscana:
la

1'

descrive

aAuio carnale

282

all' art.

mlV
it

art.

come

uno

l'

ullro

nella rubrica.

adoperasse

l'art.

la

atessa formula

3S5 comuno

di'

formula

la

Tosoano deslgob tanto

l'

lauto

libidine; cosi sia

Questa inlerpelrazione

io

all'

all' art.

a buio

Dunque
violenta

abuso quanto

di libidine vIolenU; cosi deve

senso generico comprensivo di ambedue

Oli)

questo

In

scuso h tjcnerico, ed in

lorniula

che con

rubrca corto
legislatore

gli altri atti


egli

atti di libidini

di

senso speciale e proprio, ed

II

adopera nell'art. 281:

II

di ofo-

cbe non siauo giunte all'abuso Cdrnale.

come

nella

del

le vlo-

nome

II

formula violenza carnate ba due sensi nella leggo

questo senso adopera quella

earnale

S81 e S8S
381

ritenersi

tengo oggi per

la

cbe

390

nello stesso

fatti.

E che

conie

carnale quanto

comuoe ad eotrambo

l'

art.

agli

290.

pi vera e con-

sentanea alle regole di ermeneutica. Essendo certo cbe

la for-

Digilizedliy

Google

tandahr Speoiiu

no oggeiiiw. La

iraiuiii

nito turpe veavK

iuuDo aiioruo
e

la

irumua, o counri'gu

da quel raduDO nicquaro dicerie.

Digitized

by

GoOgle

scblamazzi, nacque

una parola

la

ostenere cbe simile erie

di eventi

eriminoso ood oesco onlologico di


ipptlcazlone del generale

deve rlsponitorc

illeclla
l'

illecilo

vesse ageravarsenc

1^

Kaiulalo. TalQDO TOlle

lo

dovesse Dunodarsl

cbe chi

rI

hllo

versa in cosa

curisriTiicnzc derivale dal-

voli.l^-

inni

oania, e che per

effetto a

prloRipio

di Uil!c

fallo aelilioiir

|ii

r.;

ri?j|i(ni=;ibilit:i

.-ilii'i'

penso

lo

,il;ihi'c

di'll

lui, i!o-

(in

contrario per obbedienza ad altro principio generale cbe

ad

altri

tm

II

scopi gib svolto ed

Tallo dell'

ageola e

I'

btio erlmlnoso

11

dall'

del

imputalo;

leno non

ma

lutla

di quello

voluta, non preveduta, non eccllau

del terzo, e da un elcmenlo

l'

eaiMS

l>

f:illn

di

tponlancn nell'nuimu

che

esclusiva-

lui

ed allora dou cocrcnle a giuslixia die

aiiribuibile:

imputalo risponda di simili cooseguonze. Applicando questo

generalo principio

ai

termini della sottile questione cbB adesso

esamino non parmi cbe possa eiudlcarsi esister

francesi, del eantlnerage

dei

vIdd

e maligna Inlromlsaions del terza


lc.!;^e

al

dalla

II

tIsuIIbIo

come dicono

dallo teandalo quatido la pubblicit sia derivala,


1

Ira

ma

prncedcnlo da un elemento psicolo-

gico cbo ba la sua gcnc:i c^clublv.i

mente

il

iotromlse

s'

a riconoscersi

oeeatione. La vera

pDllosto di eSelIo ad

^ r ailone

pii

nesso di efTolto a eausa

11

Ilo

qaaodo

applicato, ed b quoElo:

evenlo io questione

un' aslone Impradeale del terzo aoa

r evento e

iacoaveuienle

quale non pu dalla

esser data balia di aumentare per capriccio ed

Cliiujique venuto a togiiiiione

maliziosamente in
rsollaii

modo

pib gravi,

il

clic

il

di

mi

fallo

fatto stesso

criminoso

venga

ostilit

operi

produrre

vero ticbiiore e responsabile dei me-

desimi: se egli ne sia rcsponsnbllc giuridioHineule o aollanlo

questiono cbe dlpender dalle oircoslauze;

ntoralmenls

ella

ma quando

ancora cosini ne sia responsabile soltanto roo-

mlmenla ma non gintdicamenie, db non


riversare la

respQusabilfi giuridioa

tMa. In questo senso

VOL.

II.

sull'

bastevole a

sarll

amore

del "primo

fu decisa la questione nel termini del

caso nostro dalla Cassazione di

Francia coi decreti del

25

10

386
1854, 11 marzo 1869,16 gennaio

igoslo

186^. Combinando

gio

sfTare cniau

cosiruirsi

corle

l:i

il

dlscrela ourlosil

1862 e 1

Il

l'

iu:u/i,

allo

vienp a

IH^.t),

Icrzo clic con

II

dsUe causa ed origine

la

sua ia-

scandalo

a^ con

mezzi materiali obe distrussero o superarono

gli ostacoli

impodiOD areva cautamente frapposto ad impedire che

l'

conOMeue

il

esempio

larzo

11

turpe

di

limilo chiuso (love

r.iutiMi'

guizioiiG

cinta a' inlrodutte


iilo

;ii".'^iLil:u

,i

taio.

il

ed

purolii;

clii

illecita

per prevedibile

che

0(^11

caso fortuito
dlrillo,

litio

per

Ipolesi

scandalo

btto Impudico senza

11

rimnovere

tale Ipotesi la responsabiill

cosa

in

sommi

renda

1'

del caso

gravi

frapposti

fortuito

risullameoli

tcrio acquisti) conoscenza

il

non

rKb-^Lu-[n. M.i

v(il{>v.'L

pifi

cade eull'fmpu-

princlpil di diritto:

responsabile

) olio

del tallo suo; c fu caso fortuito se


'li

abe
altri

dirilla nel
tale

lerzo cbe eccit la co-

eonoscere accideatal mente

io

Questa teorica coerente al

versa

in

rimi i ri-spoDSabilo dello

invoco

nessuna azione per parte aqa diretta

<;bi

ed

pubblico dulia qual^ nacque lo scandalo venne

di>l

egli aiesso a

ostacoli,

tetusa

consumava

si

ir:i|iii(l:i'n

ili-:!'

|iiil)lilicir;i

andava a oommellere

cbe

fetto

ruppe una Soesira, allerrb un riparo, o

rnrcando un muro

tniB-

giudicalo di qui^lla Cotte SiiprcDia

niefl,>,irii,i

seguonlo Icoricn.

la

c.lso forluilo quello

azione di un terzo clic iudebitameate e senza

distruggendo

ripari

che

io

aveva trappoalo tra

il

mio e ^1 occhi del pubblico, intervenuto con una

operazione tutta sua a rendere possibili quella cooieBtienie

ohe non sarebbero derivate

dall'

condizioDi malerinli con le quali


lo

non

esiterei

ad accogliere

giurisprudenza di Francia,

la

io

azione
l'

mia

lasciata

nelle

aveva voluta ed esegalta,

soluzione data al quesito dalla

come insegnamento

scienUfico.

Digllzed by

Ci

. 1551.

I cnterii della quantit politica- in qaesto reato

fisalgoDO alle solite generali considerazioni, per


q

un

delitto si ancrosce sotto

tensit

della diffondibtit

il
il

citi

rapporto della in-

danno mediato in

ragione della minorata potenza della difesa prvata.

Cos rientrano in qaesto calcolo

le condisoni della

persona oltrt^giante in quanto abbia abusalo di


un' aatort che aveva sopra l' oltraggiato. Vi rientrano 1 mezsi pi odiosi o meglio adatti ad impedire la resistenza, come 1' nso delle armi e il numero dei violentatori. Vi pn rientrare la invasione
del domicilio, la solitudine del luogo, e simili circostanze.

in

quanto

al luogo

credo opportuno

KQFvare quanto sia difTerentt sotto


i;iuriJico la

medialo per

la

sotto

maggioro

vittima di difendersi dall' aggritssorc;

menta

quantit del delitto sotto

la

per

di os-

di vista

la lesione

La prima aurapporto del

il

difiicoll

druino immediato, in quanto rende


]ilesso

punto

il

ragione del calcolo della soliludine, e la

iasione del calcolo della pubblicit.


iiicnta la qnantil del delitto
liaiiiio

contemporanea

la

lia la

seconda

<iu-

rapporto del

il

il

che

delitto

di

dee

coradiritti;

del diritto particolare dell'offeso al rispetto del cor-

po suo, e dui diritte universale cbe banno tutti


cittadini al rispetto

della onest nei luoghi di co-

iiiune frequenza.

In quanto al grado nella forza morale del delitto

facile

vedere se e fino a quante

si

adattino al-

Digilizedliy

Google

388
r oltraggio

pndore

violento al

le osservazioni clie

sopra (. 1537) facemmo in proposito della violenza


Mca da avvertirsi
carnale. Sul grado della fbrza

che neir oltraggio violento al pudore difficilmente


potr coBtraire la figura di un tentativo punibi-

si

Avvegnach

le (1).

eia evidente per le nozioni ge-

nerali (. 380) che se gli atti impudici

incominciamento

il

banno avuto

conato sparisce per ragione di

eccesso, rappresentandosi

una

in quelli atti

viola-

zione gi completa del diritto attaccato; senza bi-

sogno

cercare se

ili

pieno sfogo dui

colpevole raggiunse o no

il

i)[-i]t:Ue

appetito.

so invoco

1'

il

atlo

impudico non avr ancora avuto co mi nei amento


non troveremo altri termini tranne quelli di atti
preparatori), ed il conato sparir per difetto.

(1)

Kitka;

nula
il

la

divergenza

iiiniic

.v>,i,<ic"i'iM, rii.HIn

niouli:

ci;;ilr.i[ij.

:l

I)roj>iisiIO

tn FrQhwaid

lasorla

primo dai quali epab cbe

Austriaco parificasse

dice

della

lc;;eo

ciie

raRgiiinlo

lia

sa

la

pifi

13S, Ut, del co-

II

sedutione tentala

la

cLoi';

(Jij.iliinTin;

nlls

sedu-

pravo Qne

il

vera

opinione iu

nualriaca saUn quale dispaiano

itue

Insigni crimlDalisll alcaiaoDij In faccia al principll della scien-

za eerto che quando abbiano avuto cominciamento


esecutivi di

un oltraggio

;:iooe di tcci-ssa.
l>uiiiii

non

si

i;

iillii jiiiri

ii.i

I'

del

atlo

il

gli atti

conato sparisce por rasi

dice

dm

il

canaio

consumalo delitto. No: deve dirsi che

ma

semplice contilo^

consuma ito no
olio

pudore,

al

Inesattamente allora

siihiolliva.

Che se iovcco

materiale a cui

il

si

pii

seduzione coniumofa; porcbS

eedullore

ai

faccia

la

ipolesi

voleva coodurre la

Digilize by

GoOgle

_ 389
pcrsODo s<?JoUn non abbia avolo principia di esecuzione, allora

HDD solo HDD ooasiimtta

prima

la offesa

ma neppure

alto esecutivo)

duziODe, essendo tuUavia

clir

mento

di'lla

ch

esecuzione

di

perTetlo, chi

Ialino

lenta

ma

pratica

r.i

se^1

l.i

iviilaliv.,

mollizic rofse un con'ilu. ila poigi

delitto

obi etti va metile

perrctto. Gcds'l riuscir in

l'accusa di tentala sedu-

sostotiero

difficile a

eliminare ora con

agpvolinenle
mezzi, ora

Cbe appena eseguito

ella

la

t--,ili:i

-.l'r

m,,,,,,,:,;...

con quella degli

liullriiia

Jii

ali!

prcpj-

corpo un atto nia-

sull' allrui

abbia

lerials olTenslva dell'altrui pudicizia si

sumato,

dei

virl

!^eiloU:i

sedurre non opera un leMaive di ten-

lentnllvo di delitto

assai

zione, poleniiosi

della inidoQcU dei


ratorii.

ri

cdri

non , ed invece ud

tale

perso/in

la

allo di libidine clie rs^iu-

parlarsi di li-ril^tivo di sivlu/iinn'

censura del Kilkii

In

sarebbe consumala

incerlo se

sarebbe o no prestalo a quel primo

bene pub

morate (cbe

alle

sarebbe lesione gii perretla

ipotesi

nell' allra
.

con-

delilta

11

COSI cbe scaturisce ineluttabile dalla

piii

esalta

nDZfane del lentalTO punibile e dalla teorica del suo pas-

sarlo

consumalo perragionB

In deluto

di

eeeeM.-La con-

segueniB pralloa della parili dj pena aocolta anche


Francia (vedi
iliver^^i

Bianche
e

fnriiiiila

i;;iii(r(rii(i('j ;

per

lenfoli'tio

ebo

punito

trattasi di

teafalivo,

oliiicrlicnza

no con

questo caso csijjerobbe


alla

einquime ttude n.

vera
si

pari

ni

fijrniula

dici>sse

del

non

dettali

93t

elio

quel t^iure

InlLasi di un

reato perfuUa,

uo delitto perfetto, e non

gii di

ma

Invece

un semplice

francesi per giungere a questa conseguenza della

nella Bpecialli& toIIo allargare la

tivo punlbite:
trinienll

di

scienliric.i, In qiijilc in

gi

parlSoszIone hanno bisogne del loro articola


art.

in

88) ma con

la

2 e 331:

sarebbe stata una euparfelszione

il

loro

noilone del tenta-

speeialili di quella disposizione


Inolile del

presorUodeirart.9) ebbe appunto, come osserva

che

a1-

generale

Bianche,

Digilized by

Google

vcduL.i

i|upsla

app.igar^i

(li

uo minore coatinuazioae
pari del realo perrelto.
reiia, e
Cile

malgrodo

prc^cnll

nei

sempre

li

dj

conato alia

11

fungiamo per

noi vi

unchc

m^l^rizi

onde punire

di alti

Ui

riapelliamo

via pi

la

sommo

principio

conato non pob adeguarsi mai nella pena al delitto

it

consumalo.
. 1553.

corona della esposizione dei

la pndicizia indvidaale, e

rale

comune

come

contro

raalefizii

osserrazione gene-

ai tre titoli flnqn esaminati, resta

dicasi qualche cosa in proposito della

die

astone perse-

cutoria d cotesU reati. Resta cio a vedere se lo


stupro, la violenza carnale, e

1'

oliraggio violento

al pudore vogliano essere considerati

che

il

come

crimini

pubblico nfflciale abbia bala d persegntare

d nfBzio

anche renitente

l'offeso;

oppure come

cri-

mini dei quali non possa la giustizia sociale prendere cognizione se non quando voglia, e finch voglia la parte lesa. In siffatta indagine

stnguere sotto

die svolgono

il

bisogna di-

punto d vista storico tre

sotto,

il

stadii,

punto d vista giuridico tre

dottrine differenti.
(054.

Primo
questa
zioni,

sta[>[o

Pc-seguibilit d" uffisio

la idea pi antica

quali, flnclif

il

(imito

di

cenza ad ogni cittadino


diede

Fu

che domin nelle legisla-

e nelle prnUclie dei diversi popoli; appo

ai

accusa fa libero,
di

li'si

si

magistrati pienissima potest d' inquisire

a piacimento loro e condurre a giadizio

non solo

accasare; e poscia

di violenza,

ma

anche

di

colpevoli

stupro semplice.

Quella lud^tinta litwrt d' azione non poteva esser

lylia

elle di

ua

errato concttto sui rapporto ogget-

precisamente

tivo del maleBzio; e

di quello errato

concetto per cai nella penalit dello Etnpro

si

volveva del pari la femmina cbe lo aveva

patito,

come

in-

lo aveva operato. L'eqaivoco


cadeva salla oggettivit del maleflzio, die non ceril

maschio chs

ma

cavasi nella violazione del diritto individuale

nella offesa che rawisavasi inferita alia societ. Tale


offesa talvolta si riconosceva nelle diradate nozze;

come avvenne appo

romani

(1),

qnali spinsero

fino alla esagerazione lo interesse della sodet alla

moltiplicazione dei matrimoni: nel che io penso

si

mirasse al mantenimento della casta patrizia, piottostocb

all'

incremento generale della popolazione.

Talvolta a codesta idea

agginnse

t'

altra della

protezione alla pubblica morale; per cui nei periodi

che videro

principio ascetico fttosi dominatore

it

del i^Luro punitivo in simil

genere

di maleflzi con-

fundere la nozione del peccato e del vizio con la

nozione del

ed

doveva bene darsi

delitto,

ai magistrati

che

guardava come lesa


La slupro

(1)

azione
F.i ri

pubblica

Baccio

sluprum

quatti. Idi, n.

d<ii

ff.

SI

romani

ad

l.

si

ri-

come dcUlta

Jul. de aduli.

Harppraohl

Gregorio

tf/ntogmit

nella

persccuxlone dello stupro che

Et li qaidem, veri, niii

niva della deporlazIODo

gli

cbc Goobb durava

I'

la l.

ai

unica

elenita C. de raptu virg. pu-

asceadoatl obe non avessaro dalo

querela della vioteaza iorerita alle loro


taitivo

di

initit.

pan 3,

36, top, 9, n. II. Ed anzi Isolo iolereuo pubblico

TaTTisava
%.

dai quali

fatti

la societ intera.

HO. A, Ut. tS, n. 38 el 87


lib.

cotesti

i:oaidcro9Si
teg.

alla societ

rappresentavano lbero ar-

la

bitrio di perseguitare

figlie

ubo di paaire

lo

Dipoli.

lo-

stupro aacbe

_
sulla stuprala
rpla della

392

sarebbe stato ua controseDEO aspettare

persona oETesa per puolre

la

que>

delitto.

II

. 1555.

Secosdo stadio
poicbfe

Distinzione

casi

(ff

anche d questo argomento,

tret luce

sem-

eliminata la panizione della donna nello stupro


plice

Ma

vero principio reggitore del giare ponitvo

il

cominci a

ove essa non poteva %araie cbe come la

comprese che Simile lesione niente


interessava la societ, e che non prodaceva allarme
tale che aatorlzzasae nna pubblica persecnzione ; la
penalit mantenendosi soltanto al fine del risarcipersona lesa,

meato

ristabilimento diretto

dell' offeso, atizicli del

della pubblica

genere

tranquillit. Allora

di delitti

una distinzione

vevano dicbiarars

doveaao

nacque

in questo

Tra quelli

che do-

airne pubblica,e quelli che

di

rilasciarsi

all'

azione 2'^vata. Ai primi

si

reforirono gli atti accompagnati da violenza; appunto perch

i'

cittadini

abuso della forza facea vacillare

la

in tutti

opinione delia propria sicurezza, cbe

volnv.i (Assort iinr consoiiuonza ristabilita noli' nte1


T

min consentire,

|iTO]iria

sentire,

^1

ito

avea mancato

c n

di

ti

usarne

pi^r

imnrudenza o per proprio dcsuieno doveva

impni.ire
I

chi

n n

lU

p.

nmdosiino

si;

ih

il

iianiio palilo;

non aupreiidevano umore per

la

del delitto. Questo metodo, che divise in

nel rapporto dell' azione

delitti

onue tutu
T

ripetizione

duo

classt

contro la pudici-

Digilized Dy

Google

383
zia individnale,

venne poco a poco acquistando sem-

pre maggiore prevalenza


l'

[D
SI

(1):

e Teramente sotto

aspeito giuridico sifTaUa disimzione incnticabiie.

IO EMSsoDin per la coBiuuzione eteiioraie la vioietisa

considarii

onde

nel

come ejrcaauDiB

concorso della

iDieressantc luua Ja

medesima

si

a perseguitarsi

ni;<nt[-niie

di

ri!

sociei:
n;ilonc

uflizii

Mrj nella escQrsionc storica della presento rlottri-

na, ed in questa

seconda fase che subordin

alla

querela degli offesi la persecnzione criminale dello

Digilizedliy

Google

394
una forma

stupro semplice, incontrasi

speciale, e

quasi dissi anomala, che merita particolare atteneione. Onesta

forma

io la trovo nella

toghese del 6 ottobre J784 .

reame

nel

9.

ancbe

di Portogallo

ordinanza por-

Fino a quella legge


delitto

il

stupro

di

semplice persegatavasi per libero uf&o del gin-

Fa per la medesima che la potest magistrale


si rese dipendente dalla Tolont privata, ed il nuovo
provvedimento venne giostamente etogiato : M e 1dice.

1 i

0 imtil.jia'. crim. LusUatU

Ma

iO, %. 10.

tit.

donna stuprata
donna neg ogni

ci fiire qaella ordinanza distinse la

dai congiunti di lei: e mentre alla

persecazione criminale contro

diritto di

serto Buduttore, la querela

questo alla punizione

nitori

fratelli

plice in

dell' esilio

si

aveva consentito

clii

templ invece
elle

io

ed

il

concedette

perci

neg

le

semdonna che

diritli

ai

congiunti

bisogno di

la querela,

di.'lla

disila

[icr

la

laNiiglia; e
nvjinzr.ii

cozi-

trovando

nozze

ma;rgior dote, ravvis nel fatto

lesione del diritto

penale; e perci dette loro con

ili

punizione del seduttore


forso

Ma

recava puro

dillicoll.i delle

tela

razione. Ci

quasi

lesione del pro-

aveva aderito.

alla lesioni;

stupro conscnrito dalla

una
la

ge-

ai

scorge che quel legislatore

ai diritti personali della

dicendo non potersi lagnare

un danno

condurre

oggettivit criminosa nello stupro

quanto

prio diritto

soo as-

il

diritto di

il

della fanciulla. Riflettendo su questa

disposizione cliiaro

non ravvis

e.

costoro meritevole di tu-

il

modo

la

querela e

di silfatta ripa-

elibe an<'ora lo sco|o di

nire privato e sanguinose

preve-

vendette. Ridotta a

condizioni (analoglio a quello che ha oggid

il

tali

ratio

improprio ) la punibilit deUo stupro semplice e dello

DigilizedliyCoOgle

305

Btapro con sedazione, evidente che codesta forma

criminosa verrebbe ad appartenere pinttoato


litti

ai

de-

contro la famiglia che ai delitti contro la per-

sonalit individaale; perch naturalmente ogni crimi-

nosit sparirebbe rispetto a quelle

femmine maggio-

et che pi non avessero n genitori u

ri di

fratelli.

. 1557.

Terzo stadio
ta

Contro

il

Perseguibilit ad azione priva-

preaccennato sietema di distinzione

vennero per altro portate innanzi considerazioni


poHticke.

Il

giure penale,

si

diss^ deve essere un

sapremo

tkttore di

essers

mantenitore non solo della opinione della

il

sicnrezza in tatti

bene nella repubblica; deve


cittadini,

ma

anche dell'ordine

e della pace delle famiglie. Perci sta bene che la

leg^ paniUva
quei

fotti

eserciti

il

sao magistero avverso

che oltre aver leso immediatamente

il

banno anche turbato gli animi


che 8i sono commossi all' appresa

diritto indtvidaale

di tatti

cittadini

pericolo della ripeUztone del delitto.

senza

Ma

se la pre-

un grave danno mediato legittima

di

cnzione penale di

non sempre per

certi-fatti
fe

la perse-

per parte dei magistrati,

conveniente che tale persecu-

zione lascisi senza limite nella piena loro balia. Vi

sono

(lei

casi nei quali la persecuzione di

pu cagionare pregiudizi e disordini


pili

un

delitto

forse pi gravi,

permanenti, e pi sensibili che non

lo

fossero

quelli derivati dal delitto

medesimo; ed

tunque

congiuntamente un danno

il

fatto presenti

allora

quan-

mediato ed un danno immediato che rendono giusto r intervento


la politica

del magistero penale, vuole peni

che tale intervento

sabordini a certe

Digilizedliy

Google

_ 396
condizioni;

precisamente

condizione dells

alla

volont dell' offeBO. Cotesta conUngenza

dirsi

verfica

funiglia sotto

non

solo

il

tali

Mti

prosegai
fatti

che

ordine delle
si verflca

donna con-

firono dalla

per effetto di ordinaria o straordinaria se-

sentiti

dazione,

ma

anche qaando

una vera e reale

la

violenza.

donna fa passiva di
Dnnqne il principio

somma

giuridico deve tacere in feccia alla

ragione

e deve far dipendente dalla volont del-

politica,

offeso

l'

1'

rapporto della onest: e

quando

appanto in tatU qnei

attaccano la padicizia indlvidnale o

persecnzione di

la

indistintamente

tatti

maleflzi, fossero o no accompagnati dalla

cotesti

Pu ben

Tolenza.

saggi che la donzella

dirsi dai

0 la onesta matrona per avere subito

carnale od un oltraggio violento

debbono
da tatti

al

una violenza

pudore niente

scapitare nella loro ripnlaziono, e debbono


rispettarsi

ranza.

Ma

china

ai

ed aversi nella medesima ono-

pregiudizio volgare non sempre

il

dettati

violenza, ove

l'

del

saggio.

La

suo

infortunio

donzella

sia

si

in-

elio

pati

conosciuto

dal

pubblico, sar pur troppo bersaglio alle dicerie dei

maligni: trover in sb depresso


propria

iliL'uil,

vedr spesso
figli

1'

scnlimenfo della

mcuo
La donna,

ed incontrer pi o

un con^enienle

ail

dei

il

colliicaniunla.

ratTi-eddarsi

amoro

ver^o di

del marito; od

lui

la

una

os-l.ioolo

iiinritata

rivurunza

fosca

nube

sovraster sempre sulla pace della famiglia a raortiicazioie di r|ne!Ia infelice

ad ogni motteggio, ad

ogni ricordo della vergogna palila scii/a sua colpa.


Il

giudizio penalo a cui dovr comparir

com

lo-

Btimone quella disgraziata sar an nnovo supplizio


per

lei.

Invano chiuderete

le

porte della sala du-

Digilized by

Google

muto

la uditinza;

por

via

affolleranno

di

si

la

397

del tribiiiialc e per

le scalo

al

ritorno, o con

contegno
inconve-

Irafggoranno nel pi vivo

Spasso avverr che

la

il

risa

cariosi ad osservare

all'andata e

lei

nienti

dell'

animo.

una esagerata delicatezza del

marito renda impossibile la contQoazioae del consorzio.

In una parola voi riparerete al danno mediato

con

la

esemplarit del giudizio e della punizione,

ma

alla infelice Tittima voi

non

gere naovi dolori e naovi danni

farete elio aggiunreali,

spesso

pili

permanenti e ftanesti cbe non fossero le immediate


conseguenze del maleflzio. E chi vi dice cbe il ti-

more

infruttuoso

il

sia caosa d'altronde

e reticenze, per le quali

giudizio penale!

premo riguardo

all'

le violenze carnali
st

non

di qnesta pabblcit

di occultamenti

renda

si

Ege danqae

su-

il

ordine delle fimiglie che anche

o tntta la fkmiglia d questi reati

lascino a querela privata:

onde

l'offeso,

che

l'nnico giudice competente della speciale sua posiEione,

non

sia costretto

giudizio nel quale ravvisa

patire la pubblicit d
il

complemento

un

della pro-

pria rovina. Queste furono le politiche considerazioni

per

le

quali

alcuni

secondo passo,

non

codici

contemporanei fecero

di dichiarare delitto di

solo lo stupro

con sednziono,

ma

il

azione privai.i

ancora

la

vio-

lenza carnale e

1'

questo pensiero

olljsdi

Napoletano, cho

all'art.

privata anche

stupro ed adulterio violento quando

lo

oltraggio violento al pudore,


il

codice di procedura penate

40 disponeva essere

di azione

non era congiunto a pubblica violensa' [l).

(1)

Armellini CDhionario,pnrola

itupi-o,pag. 505}

riporla una decisloae della CasBiElODe di Napoli

cbe dioblarb

Digilized Dy

Cooglel

mieoia camajc quaniunquR


di armi. Uo primo

essere deiiiio quielaDzabiie la

comineMa di due persone namieooD uso

bUa

patio Terso questa doUrioa irovo essersi


doiiore
iiffiiio

ii

opmb

quaie

dello slupro

cli

rcgoia

la

violenici

ii

<

procedere soliamo

msegiiaauo

ci;

caso deiia bambiDa al di soiio dei sene anei.

ni

con souiii argomeniazioni cuiesia


iraaoe
gli

da quBiobe

persecuziODe di

delia

ilovcE^se

uisiiiiziupe,

alin casi delia cos delia violenza laduiliTa non poteva

perseguitarsi

cbe a quercia

ClaMt del loiiielaloro

al

di

parte.

PortOBl^ese

persecutoria dello slunro.

ChO ho ricordalo

Sj.

Il

Fu una Eingoiara
relativa all'

ciiiella

dccri'la

ir.r.fi.

iir^i.

ili.-!

alla

st

u:i'i:

ollobrc 17^4

(i

ii.

ilunrala awchc di

IO

imnalobile tranne

a.-

Il

nensiero

mo-

lem mi De svergo-

li

lo delle

secolo

itentala sia
sialo

moria per conseguenza

di

impedimento legale a querelarsi


lermDe di sei mesi.
'

la

saviezza di

mali trallamenti o
:

fa

prescrivere

Non abbisognano commenti

tali disposizioni.

Digllizedliy

Google

sezione prima

(segue)

delitti naturale

CLASSE TERZA
DELITTI COfTRO LA UBEBTA* INDIVIDUALE

CAPITOLO

I.

contennto ieBa classe,

Idea, e

g. 1558.

Dopo

dopo

conservazione della propria

alla

diritto

il

esistenza,

il

diritto

alla

conserrazione della

propria integrit fisica e morale,

il

diritto

che tosto

succede nell'ordine delia relativa importanza quello

della

individuale: vale

libert

uomo di
tsiche come

stante facolt cho ha


vit

proprie

cosi

dei suoi bisogni

1'

dire della co-

esercitare lo atti-

morali a servigio

onde raggiungere

la

saa destina*

zione nella vita terrena. Senza questo sarebbe .inati le


la

esistenza e la intogrit personale, le quali

sono beni
lii

iii

stcutiiil-j

Ua-o 'Itissu, se
all'

usuivizio

non

in

non

quanto servono

della personale attivit.

Laonde, in un senso pi vasto e in nn concetto pi

puramente specalativo,

la libert

il

diritto, poich


di iberlt;

nessuno

400 --

comjiondia appunto ndia idea

]a idea dl dirillo si

ptjtcijo dire e sentire di

esser li-

boro sonna venire al tempo stesso esercitando nno despeciali diritti die gli

competono,

che egli usi

sia

delle interne sue tacolta, sia clic dell' esterne si val-

ga. Ma* qui la parola liberta


pi concreto,

adopera in n senso

si

non come mera potenza,

ma come at-

La qaale pai
momento impedita senza che
1' nomo della vita la

tuale estrinsecazione della potenza.

essere in qaalche suo


la

potenia sia

tolta.

Privato

sna libert a&tto distratta nel primario elemento

un organo o

della sua potenza. Privato di

membro
mente

di

nn

del corpo sno, o di toita o parte della sna

Intelligenza e moralit, la potenaa


resecata.

Ma

in lai parzial-

come potenza pu renomo che conserva vita


di membra; e pure tro-

la libert

stare integra ed illesa nell'

di mente e
una speciale forma

ed incolumitA
varsi

in

della

sna attnazione

impedita e violata. Kd ecco che allora

il

fatto

per

gnisa impeditivo, quando non rientri alla saa

tal

volta nel libero e lecito esercizio dell' attivit pro-

pria di chi lo pose


di

in

assume

essere,

una speciale violazione

del diritto.

carattre

il

la

oggetti-

vit di silfatta violazione precisamente a riconoscersi in questo diritto del pratico illimitDto eserci-

zio della libert individuale.

scaturisco

una

Questo

terza classe di

il

germe onde

maloflzi

la

intuitivamente appartiene alla categoria dei


naturali, ]ioich(i
lur;i

.!!,'

l>ef[.-i.

non

f.-.[ui'in.-;

i>

alt"

I.a liU.'ii .^i.-Kj

la

consociazione

ikhho
(.oitie

!a
il

ma

quale
delitti
la

sua individuale
diritto

nali-

prima della

consociazione: questa non fa che proteggerlo e ne

rende

pifl

slcnra la coscienza: male per la opposta

DigilizedliyCooglc

Bcnola, confondendo la creazione del dirtto con la

sua totela volle trovarne


nella legge positiva
della

le^e

lo

la origine nella Bociet e


che condusse alla negazione

naturale.

bene

comprende che

si

la

nostra classazione dei malefzi e la determinazione


di

una

speciale categoria che noi

chiamiamo

delitti

naturali non possa piacere a coloro che seguaci di

negano

quella falsa dottrina

la esistenza

una

di

le^e Boprema

direttrice della

trice del diritto

e preesistente ad ogni consociazione

nmanit, vera crea-

e ad ogni placito umano.


. 1559.

Ma

a completare

il

da cui s' informa


non basta il primo punto

concetto

questa terza classe

(I)

di vista iiicranieiuc

posHico;

ha

la

sua nsomirtiia genefica

cui

il

uell'

modo

di cssei'e

impedimento

condo punto
in

dulia

un

libcrU. Occorro eziandio contemplarla sotto

se-

visla clic 6 propriamente negativo,

di

quanto escludo dalla presento categoria un gran

numero

di fatti che

bert individuale.

pur sarebbero lesiMii della


tali

medesimi congi ungendosi


diritto, nella

esclude perch

fatti

la

lesione di

quale per lo pi sta

il

un

li-

nei

ulterioie

fine della njal-

vagia azione, sorge allora in questa lesione ulteriore


il

il

che determina

criterio

quale por

tal

contro la libert;
offesa,

ma

modo

(I) 1

crIraiDatrsti

che-ai diriUt

dell'

TOL.

la libortA

ofiTesa della libert

a cui serve

quando vennero

uomo polsTano

II.

classe del reato:

la

esce dalla serie dei

non perch

perch la

alla offesa di altro diritto

delitti

non ne

sia

conginnta
di

mezzo.

classare

le

lesioni

essere arrecale dalle pas-

26


Kooi

guRrdaroDO

Biirui.

mente

402

beni speciali che polevauo oSeo-

ne rormarooo altrelUDle

dersi. B

eome

aiia libert

dritlo

senza por

classi di m^lcriz,

per sk slaolc

di

come

ti

co-

sfXniiTD di una alasse speciale di oflbso. Qi suppl bene


primarii

bisogni

umano

sione di ogni

dirlllo

viene a ledersi

auesia irovava protezione Della

umana,

la liberti

protezione di quelli.

Ha ne

nvvcnne perb die rimanessero senia classe propria


iiiT

i.iiii

'

II/

i.Juri in,

iir

tii'ohnui.i.

nero

11

iiiiiiediva

SI

1111:111

l'irmi.
..iii'i.i

oadovano

corpo,

del

che

delitti

II

plagio fra

!{iusllzin)

Giuliani
cbe

Onore, la

nessune

ma

classo

di

scguenO

colloc la violenza pri-

pubblica tranquillili da lato alla

delitti

(obe coltoa

contro

scopollamo fra

(clic pose lo

11 i

la

Kemmerich

oarnale),

violenza
vata ed

contro

l'

In generate ten-

maktzio che loro

panaiara. omisero la prcsonlo

Poggi, Paoletll (obe

vata fra

bene

togllmealo di un

il

iraiiara SSJtusramenie quel diversi lUoli di

IslilnUstI:

aerti

godimento delle

l'esercizio

eonQgurare

niiiic la inlogrIUi

MiuiuLiii. Oltre gli anllcbi,

sifiema di non determinare classi

Il

:ii

scienza, appunto perctife sa nella le-

delia

la

eia pri-

la

proprieti

dclilti

),

contro

Cr e m

la

n-

pubblica

Meisicr, Armellini, Reoozzi, Ilcillo,


dopo avere osallamcnte

(clic,

rejella

la

opioione

minaccia Tosse o uo cocaio 0 una ingiuria o une of-

la

fesa reale, al trov

condono a negare

della minaccia semplice),

stante} ed

parcoebi;

altri

la

impulablllti polllica

farmignani (obe venne

a ne-

come

per ek

gare le esialenza della vi* privala


al

quali

lutti

delillo di

lo

lalralasciamcoto

della classe dei delitll contro 1 libert individuale tu ncces-

vilumi
di

1."

(l.il

codiCD r\;jpolelaiio,

ci dovcllo gettare

pubbllcbe (art. 161


litli

il

delillo di

il

conseguenza

i(Uj1: in

mlnunciu

Ini

le

violenze

reale di vioieraa prioata [ra

), Il

de<

oonlro raoiiDiDistraziooB della ginsUzla (art. 166} e la

rivelazhn di

ugnli

codice Parmense

(art.

371)

S. dal codice

tta le ingiarle~- 3.* dal

Francete

4.' dal co-

Digllizedliy

Google

dice Auslrlaco,

. Jl, e

Mpeeiale

iiivocc

10

2.-

Il

[Ila-io

codice

. I2(i

dd

burgo (tu. 8) cbn

1813

del
11

di

tratta,

la

I'

204

ed

il

a scliiavili, la

privata, o

179 a 101)

8.

r arresto

il

di

il

Il

VI colloca

violenza

( art.

358 a 365

privata, le

l'apertura di lellere. Acoeana

ril

debUl

inlltolali

ma

contro

in celesta

conlro

la
il

la

vi

di

codice

il

riduzione
;

ma

col-

le

qtiale

segreti

di
)

11

plagio, la mi-

il

Tra

il

delllli

contro

carcere privalo,

violazione

di

la

domicilio e

codice Sardo ad una classe

libm
!

la

codice Toscano clie

il

individuate (art. 104

sua classe colloca

dei pubblici uIBciall contro

7.'

sicurezza indi-

la

e pose
0.

ratio,

il

quale

il

eoono o

ircrri- privato

plagio,

I)

minacce,

ratio, lo lu-

vj cnliuc

violazione

Bavaro

Il

plagio,

11

alato di

srL 314 a 221

il

82

rifer

plagio, la

il

S.*

il

cap. 15

carcere privalo,

rivelazione di scgreli

la

1.

codice di Fri-

il

minnccia

lellere, la

Portoghese

illegale,

naccia e la violazione di domicilio

50G

ratlD,

il

io

qii.ilt.'

violenza privala, e

r apertura

minacce

r onore

1.

plagio,

11

la
Il

B tennero

colloc clic

vi

p pose

nrl. ,)0.J,

vi coltocb

loc invece nella Classe dei dclilti

viduale

collocb

n.in

carcere privalo

O.* lo Svedese

arretlo illegale,

violenza

delirio, la

di

coHoc soIIsdIO

tE

donna arKHciosametile ridoUn

del Brasile (ari.

e 204)

ma

qiznic

il

1D2 a 3U5) obe

(art.

carcere privato

pro

il

PuccloQl

solo pliigio.

il

Ticico

violasioDe di domlolllo,

phaio,

il

eguenll codici:

:i

dice di Neucbalel (art. 182 a

colloc

il

violenze

le

quvf-Ui lIissp

minacce, alcune

[e

deleti/.loiie .irliilr:iri.<

la

plagio,

ti

di

eoilocli

ed H carcere privalo;

cinssc speciale

qLle^>lEl

il

vi

rfert

pa^. 483) cbe vi rirerlsce

(Il

ratio,

colloca

nuco^'^li:!

clie

micacee; l'cssin.-i ("penalit

le

legg.J cbe vi

codice dei Grigioiii


il

99)

ilomicillo tra

ti)

In

fjiiiij.

faroie di violeaza privata

fsaggio
conio

iDvgsioDO

la

carcera privalo,

il

403

(-76

quale

Kiconobbero

Tolomei

Sijeciale:
ratto,

il

minacce c

ratto, lo

liulililiche.

privati

gli

abusi di auio-

ponendo Invece

le

Digllize

ir/

CoOgle


tji/iiucfc

(ari.

ari.

409)

fr.-i

plo^icp

la

( art.

431 a 434
detllil

494 )

fra

401
o

la

coalro

la

delilli

rivelazione di ergrtU

isli'jniione

a delinquere

pubblica tranquillllft

contro

11

ordine delle famiglie,

l'

687 )

ari.

le ingiurie,

fra

. lfio.

Cos s6 afferrisi alcuno ed a forza

consumare su

un

lui

furto,

una

gio al pudore, ovidontemente

un oltrag-

sua liberto perso-

momento

quel

propria estrinsecazione, pciTlio egli avrebbe

della

volato fuggire o

non avrebbe

gli

fa tolto dalla forza altriii; egli

voluto patire quell

fu imposto dal!' altrui forza.

vata

rattonga per

si

lesiono,

la

nale e stata impedita e violala

inferita alla

sua

Fu mezzo: e mozzo
nel quale stava

una

liburt;i

Ma

ollraii^'io,

non

fu fine

dei quali fa in certe condizioni

dii itti

della propria

la offesa alla libert

non cessa

oscuro

i)

come

La nuova

manomesso come
una offesa meno

transitoria.

diritto

la classe; e

sorge

il

violazione
la

nozione

politico della

sicurezza. .Allora

essere calcolata

di

considerata

jjicv.-iKmo de! nialofizio.

intenso,

la

sorger

danno

ne sorge

menomata opinione
ili

gli

s Ucs.ui.

speciale ofl'osa di altro diritto;

del facinus; perch

pcr''i

raggiunger un (Ine

diretto a

e precisamente di uno di quei

i.'Ossri

c c

questa liulcnza pri-

oggettivit

oggettivit del

fine esibisce

un danno

pili

Essa determina

titolo di furto violento, di

vio-

lenza carnale, di danneggiamento violento del corpo

umano. In questi titoli la violenza che offese la libert non cessa di essei% contemplata, ma contempla solo, 0 come elemento costitn^vo del t^&to
come criterio die ne aumenta la qaan-

principale, o

Digrlrzed

by

Coo^lc


tt.

ad

Colui che

con questo solo

-105

altri

--

minaccia un male offende

la libert de! minaccialo.

Ma

s mi-

naccia pel fine di ottenerne denaro sparir


terio negativo del delitto di minaccia,
di cotesto fine

nel diritto
ravasi

ili

si avri't la

cri-

il

e per cagione

detenni nazione della classo

propriet, alla lesiono del quale adope-

come mozzo

minaccia, che come

la

minaccia: e

il

titolo speciale di

purterrcbbe alla pre-

Tatto isolalo

sonte categoria, rester assorbito nel titolo di estor-

consumata o tentata. Cosi il ladro che invase


mio domicilio con questo solo commise un reato lemia persona, alla quale con-

sione, 0
il

sivo della libert della

giungesi

il

ma

mio domicilio;

poich tale invasione

mia propriet, cosi nel


consumato si assorbisce

egli foce al tino di ledere la


titolo
il

(li

furto 0 tentato o

reato e titolo di violazione di domicilio. Cosi la

mie lettere viola la mia


libert alla quale si congDD^BO qaelle carte ove ho
depositato i pensieri dell* anima mia. Ma se la lettera fa aperta per nsame a consamare nna Ihide,
o per appropriar^ fbgli di banca che racchiadeva,
nel titolo 0 di oe, o di firto consumato o tentato,
indebita aperizione delle

si

sommerge

il

titolo

di

violasme di lettere o di

God il licenstiamento o congedo di operai


da nna officina, diretto a condurre ad un alzamento
od abba^mento di salarli, non altro avendo per fine
segreti,

che la coazione

{di'

attrai libert, star conveniente-

mente nella i^eaite claese, finch il mezzo trascendente non lo icda degenerare in violenza pubblica
od altro; od il fine di condurre a rivolta noi foccia
trapassare in perduellione, che
tolo speciale di

scomparire

coaHsione industriale. Cosi

l'

II

ti-

abdu-

zione violenta di altri contro sua voglia, in s

non

ima

non voluva, se porlcm seco od avr per fine


(jj
mi iiiriKO [itiivursaie nei suo svojtiuscirii da questa classe, perdendo
iisnra non wjjo a
(Il viowiiza vrictiia: eu

Clio
j.'i

carni

ii'Sioiin

menlo immediato,
!i

[1I.01U

quesia classe,

ma

anche uaua caiefzona dei dentti

naturali per lar passaggio in queiia uoi ueiiui sociali.

Di

tal

fosgia sorge

ii

tiiolo di

violenza pubblica

quando la coazioDe si esercito sopra una moititaame. o sopra nna pubblica antont: o il titolo di
eslmls^one o di resistema, se la cosa die si volle
costringere

il

pubblico officiale a patire era la li-

berazione del reo o la desistenza da un atto di


chiarito

come

la circoscrizione della presente classe di reati

abbia

uffizio.

Per

cotesto -esempliflcaziom

per sua norma

il

cnteno negaiivo che sopra ho

ac(!ennato.
. 1561.

Laonde, riassumendo subordinatamente

due

criteri! (posiliso

ai saddetti

e negativo ) la definizione gene-

rica della presente classe, bisogna dire cbe nella

me-

-107

deSLina vogliono ossero collocati tutti quei

minosi che

liatino

in

fatti cri-

momento impedito

iiiialchc

l'esercizio (lolle altrui libert senza aver per lino o

portar soco la Tiolazionc

un qualche

di

altro diritto,

un titolo speciale di nia]cfi?;in,


importanza di costituire questa clas-

la cui offesa costituisca

(Jual sia poi la

che ebbero causa dallo averla

se, e quali gli errori

discoQOScinta, verr
ticolare dei ttoli

che

chidrirsi nella eeposizione par-

richiamano

si

CAPITOLO

alla

medesima.

II.

Yiolenza privata.
. 1562.

Il

non contemplava nella


an predicato conco-

pensiero fliosofico che

libert

un

diritto speciale,

mitante tntU

ma

singoli diritti, o

il

compendio

di tutti

(per la ragione che l'nomo non pn dirsi, o sentirsi libero

nna

se non qnanda liberamente esercita in

qaalsisia

forma

tema 0 astsma)

la

minale ad omettere
flzi;
fotti,

nn

0 a negare

priver.
il

nell*

Il

1518) o in-

attivit (.
istitatJsti di

diHtto cri-

afEatto qnesta classe di

e GOEd o ad alterare

ttolo speciale.

mente
ed

sua

port gli

la

male-

figura gnridica di certi

risnltamento dai

il

Qnesto ultimo

mede^mi

di

effetto particolar-

manifest rispetto al titolo di violensa

Ca

pi dello

equivoco

d'

gnani

volte

(i)

insegnare che

non era un reato

di

per quanto

esattissimo, cadde

per s

stanza che inflava sol

la

violenza privata

stante,

modo

di

sommo

anch' egli

ma

nna

circo-

esaere di alenili

Digilizedliy

Google


Ma

speciali malollz.

ua

costitnira

Uno

retta al

un

volont non sia di-

diritto ulteriore, nella of-

configuri

si

bene

per s stante quando la

di

snll' altrui

di ledere

fesa del quaio

lOS

violenza privata pu

ia

delitto

coazione esercitata

un

maggiore. In

delitto

questo concetto defaiscesi la violenza privata

suW

al-

qitalii'iquc atto col

titU corpo o

contro

quale \tsando violenta

altrui volont, si costringe alcuno

stili'

proprio desiderio

il

a fare od omettere o

patire che altri faccia una gualche Cosa,

l'

da

aatore

ge punitiva

fatto

una sciale

BDleceaaare calc
in Ikocla le

ormo

le

una Idea diafann

alcuna spacialc
Tatli

la

2." nello

quMIO

780.

(lui

la

iliuslre

trov

si

lui

co-

figura di

delinquenza di per s6 slaale. Io-

romano aveva

esemplificato

1." nello percosso inferito ad

coaziodo usata sopra

l'

quando

oia

BcrilIorB, la realt gli

quale non rispondesse

di

ingresso

Carmignani,
la

g.

zzi

violanza privala apparve a

la

alta

toroin

dolio crinitnalisla

il

lenza privnl.i
li

[te n a

Ai

easmpIiBctzioDi di

Boomparre di iDBao, e

me

violazione della leg-

(2).

Eltmenii di diiiito criminale

(1)

conse~

il

deUa guale non rigpresenti ricetto al~

guimetiio

fondo altrui;

nel

debitore

il

cbe aveva cosi bene

la

vio-

uno da mol-

3."

nel furto

Ha

li

rettificalo le nozioni

per

pagare.

farei

clasMzione del maleflil, non poteva egrlainenle wltONri-

verei a

lati

esemplificazioni evideotemenle rejetle dalla scienza

moderna: pocb
rientrava sotto
delitti

contro

la

il

la

prima

titolo di

esemplificazione

lesione

personale:

propriet immobiliare;

farlo qualificalo dal

lampo ;

blloa BlDatza;lB quioia

la

nella

la

evideo(emenlo
la

seconda nel

terza oel titolo di

quarta nei reali contro


ragion

fallasi.

Slcob

la
11

pub-

Car-

Digilized

by

Google

cocronle

pol cODsentlre a

si

im

--

mignani

principi! ds lui

rclli

Bpoglameoli

eiSattl erronei

Suenza dod Irovb nelle configuretionl che

non

professali

e per conse-

porgeva

gli

la

vecchia scuola alcaoa ipotesi cbe rappreseniaese uaa violeoza

come crimine

privai*

di

per ih

st.inic.

vero rlpeseare oggid dai prisco giure


pecTalisslme

quel ooalunii

di

vU

di
:

pricala luUc proprie

come per esempio

stino Volusiaiio lielln

quale

ff.

quei (empi e

ili

quella

leg. 0,

la

Carmigoani

privala. So

Ne si polcvaoo clovRomano cerio formo


Con-

SpiidIo

iIpI

ad

Icg. Jiil.

goUale da banda

de vi

pecoriU

le

ri-

peliiioul dei Tocclil scrittori, aveEse llbcramenle seguitalo gli

coDcell col quali

alti

dioando
to

la

sua mente scDiiBsItna veniva rior'

dottrina penale; e se avesse un

la

momenio

sguardo sulle osservanze gludtciall del tempi suoi, avrebbe

trovato

sola

nella

violazODe

aggetlivllii suCBcicntc

legge
bollo

della

monumenti

de vi privala

la

quanto

ad

puQisse eziaudia

si

pHooia,- ansi

fra

il

gion fattali
tro

la

riglon

tu

il

ca

come vlolenu

fattisi

line

Hod calino

vi,

lo

per

I.

8,

Jul. de vi pria. 48, 7. La distiosicce fra In nfieser-

Cialissidia

la

la

argoraeala dal frammenlo di

si
l.

la

ragion fallasi venne compresa

Ululo generico di violenza

pi ordinario di queslo iilolo;e sembra cbe


privala

dello prallcbe

vere csemplidcaEioni della violeoza privala. Per

le

Jiitiii
il

una

lodliiduale

tlberli

per costituire delitto lui generii e claESe

avrebbe trovalo nei

speciale: ed

toscano

f.

gettalo

liloio di

viiieiiza jiJ'A'irdi

cbo rlrovercmo (.28.19)

pubblica

litulo di

il

vn-

di'lllli

con-

giasUsiaJ sembra essere creazione

del-

fra

pratica.
(2) Esalta

che

bla osservazione

la parola

viotema come

tale a designare

cano ohe

delitti speciali

eco abuso

di
la

di

Sobulzc

flehrliuclt g.8G]

parola frode non sono adat-

una spedatili oriminosa, meolra non indi-

due measi nel quali

si

epiloga lutla

la

serie del

secondo che sono commessi 0 oon asttuia o


(brza.Cosiccbb una meli dei

delitti

dovrebbero

Digilize

liy

CoOgle

la

desIgQaziooe

dallii

specie nella

ilosIgoaziaDa della classe.

buo

Oguale OgEorTanlODe noi avevamo


sito del delido

2338 a propo-

al

che oggi volle cbiamarsi frode

vaino proala nello stelUonixto

Qui pero

aiiroiinnio se

iioo sapreiimio

r,.ro

Aicni.mni

circoscrilu. Gii

retile al

oguemvo

coocetio

cevitia Tra no!

fili

ave-

parola

fune

iii;i

XU-

liiUa ine-

[eorica

ri-

momealo consumatlvo, perch

al
alla

perfezione del reato

lenza privata fosse noceuBrio ohe


arresa; mealre

mo

prcgiu

quanto

lodurrebbe a credere ohe

.-iccioKPSsinio

la

n"e"- Dnroln

uso

:m

ci

iianno sosiituilo

vi

lAiounjf.coslringimcnio. ala

classica parola da soslltuire.

la

villlma s

Sohutze

Alemanni, ed anche

di vio-

foue

di

al g.

hiio
87,

mio materiale e

mak. Ora

vi-

la

parola dcsliiialn a dcstKuarc un delitto maJerin-

jepu senza

pericolo essere desunta dal criterio oggettivo;

dciilo Clio

laddove riesce pib esatto che

eoo parola desunta dal

formati

delllll

loaaetttvo.

crilerfa

moderna scuola AiemRDna su questo

Il

si

designino

concetto ddia

^lenza

carattere della

privata ba avuto defloiUva appravaiione dal codice dell* Im-

pero Geraiaolco. che

Ietterai mente

zione di questo iDsleDm

e aUeroalIvameDte punuo
0 000 la multa lino a

abbia
dala

eB^ltivi mente
la

240

nel ^.

alla

consuma-

norscsuitnbiic a querela di parti;

con

cjrcore

ii

uiieri

duL'{:uiiLu

nnnegnio

la

Clio .ni

<'^i^c

>

che

im .inim
I.1

vtllima

propria volont. 4oi guar-

questione scientifioameute persistiamo nella nostra

opinione per le ragioni che acoeDaiamo

al

J. 1666. La noPrus-

stra opinione era alia sua volta sanzionala dal codloe

siano

del

ISSI

Bl

212. che

In

db

era uniformato al

codici di Brunswioh. di Vnrtemberg. e Sissone.

questo reato sono

cntei'ii essenziali di

colenza, o su!

(vis moralis)

corpo

2."

f vis

die

i]

sia fjuello di costringere

una

patire

patito tatto
alla

!il)ert;'i

tire

od

non

facri;i

od omesso;

in

la

animo

sul!'

violenta

a fare, omettere, o

che

rosa a fare pa-

[iriiinima nulla uuiissione o

rji'l

nella azione la (illesa

la

vik)!^ co^lriiiL'cre altri,

si

.'u

:^or,"^i-i-'

questo consiste la offesa

- 3."

iicrsoiialo

omi'[''-i-j

phisica ) o

fine di questa

altri

cosa die altrimenti non avrebbe

C|ualclio

altro speciale diritto

ili

lo

che

delinquenza nella classe assegnatale

porterebbe

la

da codesto

diritto ulteriore

la violenza

non ne sarebbe che nna qualit aggra-

vante

come mezzo pi

che

voleva ledere, e

si

La

odioso.

violenza intrin-

seca nella lesione e nell' omicidio ; intrinseca nella

conciBsionej pu intervenire nel furto, neir incendio, nel

danno dato, e in

molli maledzi

altri

giure penale trova in codesti reati


tutivo nella offaBa
sta per definire

cercarne

il

ad altro

il

diritto;

e misurare

titolo nel

ma

il

criterio costi-

e questo

gli ba-

delinquenza senza

la

mezso adoperato, qnantanqne

codesto mezzo in s rappresenti una vidazione della


libert personale.

Quando per

considerato essendo innocente,

va soltanto perch a quel fine


violento j 0 qnando

il

il

1*

fine isolatamente

azione diventa pra-

si

ginnse col mezzo

fine fa illecito,

grave da eccitare di per s

zioni

definirsi ae

del

non cosi

il titolo non
non subordinatamente alle condiio in un determinato

tntta la criminosit sta nel mezzo, e

pu

ma

la poltica impntaisone;

messo. Lo andare

412

non andarvi pa non esser

ma

luogo 0

il

ae

ad andarvi o non andarvi mi costrinse meil delitto sta nel mezzo bench non

altri

delitto:

diante violenza,

sa delitto nel fine. Percid se tainno b stato costretto

con violenza ad nccidere


riare

(1),

simili, sifEatta

far sorgere

il

altri,

a rubare, ad ingin-

coazione non

limita

si

titob di violenza pnvata; perch la

ofisa alla libert personale scomparisce nel delitto

prindpala a cui

(])

Che

diretta.

fii

vialenu privata

la

un

sia

ouorbilo e ^amoiai attorbinte


la

violenza contro

liuc,

1'

propostiione eerllseima

nella

nella giurisprudenza toscaca per

prema
e di

quaoie

cosicch

Suprema Corto

nel celebre decreto del

della Corte

dei Trilmnuli di Trie^lc (iiiu


Slabiliscr

si

di Gluslizin

gi

io

Vienna

(i,

Sayegh adduceva per [armene argomento

che

di

come

come

eii

poscia di

dlieiisore

Nel ORSO di questo deerelo iraliavasi

di

iiriiiia

iii

(jiiiii

a fitriiori.

un Signora obe per

vendelta di un danno ricevuto aveva ordinalo


il

Su-

Sagegh,

I.ui^tio 1:

sameolG

di arreslare

pre-

fc

monuineDli giurisprudenziali; ed ha avuto

altri piirccctii

novella sanzione dalla

cl.c

si

e oerla orinai

sceazii;

giudicati

nel caso Gl'ufi, delta Corte di Lucca nel caso

nolabile

volle

mtzzo au un

ba servilo di

come per grossolano errore

maggiore o minare gravit iltUa pena,

teso da taiDDi } la
ella

Individuo

senza consiuenire

costanlemenie

delitto

dannoggalora, tradurlo Innanzi a

al
lui,

suoi servi

ed

in

sua

presenza ammeoargli delle percosse, le quali non ebbero nes-

sun

rlEultalo

dannoso.

predilezione verso

come auorbente

II

la

magistrali Inferiori per

la

troppo fatate

pena plb grave avevano consideralo

titolo

cbe emergeva dalla violazione

alla

Digilized Dy

Googic

413

libarli pcraoaale di quel malcapitato In

quanto esso era stalo

viotcalerneDle coBlretlo a subire e patire ci clic voloDlarlalaaaW. non avrebbo n.iIHo e


di

cos iivr.'blrero i;oiiiloHi.

siiliilo. V.

Conio Liclinotvsk'j nd una grave pena.

sinie

la

sopienia

dcll.i

dovrebbero sempre punirsi come violenie privale:

queste considerazioni LinDull


zi di uEQzio

per

Ma

un coacbiuso

per

prcueduoti canchiusi,o pronun-

di desisleoza

iavlaado l'accusato

semplice coniravveoziana delle lesioni lievissime.

la

ti

dimentlohl cbe qneila teorica h ItnportaoliBsiraa ed efloaoe a


Iripllce

pena

Une, clob 1.' a definire


.'

ammesse

il

litolo'e

ammissibilit delle cuae,

nella violenza privata

ragiooc calcolabili, nel

debbono

dclitlo

fine

coDsegDenlemeate
le quali

la

bench non

valutarsi, se sono
3, lo

esercizio

ili

liel-

V azioni penaejcho dallo essero libero nel pubblico Ministero


se rimanesse

11

titolo di

violenza privata pab venire sobor'

dinato alla dogllania del leso per

cbe

etblli dot

nuovo

lilicri si oscfcit

un numero indatenn inalo

tro

una
iti

gli

titolo

le sollentra.

(Juando la rGstriziono alla

di citlaJiii o contro

pulibliea autorit, la violenta privala

violenza pabblica, facendo

categoria dei deliiti sociali.

con-

degenera

passaggio cos
questo

ff

nella

solo criterio

4)4

che esattamente distingua

la violenza pubblica dalla

violenza privata. Questa nozione, oggid lucidissima


nelle scuole e nelle

pi dotte legislazioni contem-

pm

poranee, rimase per lungo tmpo nella

nebulosa

oscurit a cagione dello abituJuio contratta di cer-

care tutto

le

menti delle

lei^ci

regolf!

ild

i^i'nc

nvi

]ifnili;

romam;; ^murt awurnre

moiiu-

que-

fin:

una scion?;:t lilosollca la f]ualo suliurdina suoi


non alla autorit di un nome, ma alla somma ra!Tione delle coso, fi siccomo nei due titoli del
Digesto elio dalla legge Jiilta de vi pubblica e de
sl!i

f;

dottati

n.

privala prendono

il

nomo,

esiste

inestricabile

i:oiilusione, cosi fra gl intei'petn ulevosai

mlennma-

bile disputa intorno ai caratteri dillurcnv.iali di

duo forme
pretesero
sero

il

cntcno

queste

disjnita alcuni

di maloli^iu. ideila quale

olie

romam

della iliaUnziom-

desumes-

giureconsulti dalla qualit delia per-

sona delinquente,

siccli si dicosso

pubblica violenza

quella usata con abuso di lorza pubblica, e privata


quella

commessa con abuso

di forza

privata:

altri

pretese che lo desumessero dal luogo, secondo che

qaesto era o pnbblico o privato : altn

dall'

essere o

no premeditata la violenza : altri dalla presenza o


non presenza di armt: altri da nna indeterminata
contemplaEione di certe condizioni di gramta nel
maleflzio. In

gni

(1)

tal

gnisa Badarono

si

pi acati inge-

senza approdare ad alcuna conclusione che

potesse farsi signora della dottrina.

mio credere

riprodnsse qui ci che avvenne in altri argo-

menti (per esempio nel conato) nei quali

le ricerche

dei dotti rimasero nfrattaose per la polente ragione

che

si

cercava nna cosa che non esisteva e che

per consegnenza era impossbile trovare. Si cercava

4t5
UDa regola generale concordata fra i romani
come cnteno determinatore deUa dipubbSea e msprioata, mentre conon avevano mai pensato n a cercare nb a
dettare cotesta regola; e soltanto pr re mta a
seconda delle circostanze cbe accompagnavano qd
dato fatto lo erano venati denominando vis col
cio

giareconsnlti

stinzione fra
Joro

predicato ora di pubblica od ora di pitvata, se-

condo

impressione piuttosto del sentimento che

la

un calcolo dipendente da una nozione ijinridica.


Chiunqao vegga nei liioli dello vis pubblica e della

di

ms priruta

rifenrsi fatti assolatamente identici ora

una ora

ali

all'

sogna bene che


lunque fosse

il

altra di cotesto
si

convinca

modo

denonimazioni, bi-

Ma

di taic verit.

qua-

vedere dei romani su

di

tale

argomento, certo che la scienza moderna ha or-

mai riPonoscKifo che


1

criterio della diirorcniiiale

il

Hill

Hit
di

n
1

!,

Mt un
Ji

lu niti

II

ili

c 1

ci

nclh

loro qualit di privati: allora ki violonza n priTala.

invece i! latto menomare la lilieria di un numero mtletermmato di cittadini, come se {a moilo


ili
esempio) sia^i conLTeoata una turba al fine di
consumare un latto per impedire mediante il nul'Uf)

mero

dei

cooperatori

t;li

ostacoli

che

avrebbero opposto alla esecuzione del


che appunto percfi

si

cittadini

latto:

volle incutere timore

ed ecco
a molti

ed agire sopra la libert di un numero indeterminato di cittadini la violenza pubblica.

tale

416
quando V interesee d

del pari

nn pabbUco

dttadini si

se questo individuo vio-

solo individno; conte

lentato era

tutti

consbm violentando anche

incontri nel fitto c^e si

nn

rappresentante dei

ufficiale

atto impedito toccava

l'

interesse di

la distinzione; l'oggetto del maleflzio

sempre la

cittadini,
tutti.

1'

sempre

determina

la t^ettivit quella

libert: e la differenziale sorge spontanea dallo es-

sere attaccata la libert di molti o di pochi.

(I)

Grsvloa

de orig. jur.

eltmentaUb.t,eap.t\.%. GO
eap. \ et A

Cremnoi

3, cop.

lib.

91

Mattlieus Uh.

Bobeniero dementa
lib.

Popjri

iS, IH. 4.

lecl. 2, cnp. 7,

S, cap. 4, ari. 11, . 3

Koch

\)

insd-

luiionei%.hW,et teqq.- Cujsoio in ParaUU. ad pand.


lW.AS,iit.Oel 7

Puttmann

de proeeeplis jurii rom. circa crtm,

mtnlajur. crim.
t'n

comlil.

lib. 1,

Urbini

piig.

ilt-lle

ju-nc

vl. 4, niji.

pny. 1040

medit. in

pantlect. spec. 594

dee. ISS, n.

Joussc

dei delitli

ilispiitnlwu. vul. 2,

18

Sloislcr principia jur.

quaesl. 40,

Hellio

itultl.

n.7

Coler pars

jur. ern.

ditterlazone intorno al crimen vii; a

piuj.

di diritta pcmitc tom.

I,

VVae-

Hofacker

E.fnegti

scritti

ij e IO)

Armellini

ihs/(.

pag. 97

Uomano

del delillo d' incendio, se:. . ari. 2,

gcrmniiici, cui.

2,

giiirisprud. penale parte 9, piig.

speciale %. A\

Conloll

Ttocero

Walclir, ercreiln,. ,U nmlicla pr.vata: in

$.416 Carpiovio
ohler

tu'

part 3, cap. 4, .
59, ii. 207 et seqq.

juslice criminvlte voi. 3, poj. .159

Lonr eonmtM.
Reaazzt eh3 Compello

{.181

Arabia

7G

ief.

Pessina

iuslit.

di

penalit

principii di diritto penale voi. 3,

pag. 30.

Digifeed by

Cootjlc

417
g. 1566.

Comanemante

che

si ritiene

la violenza privata

consami

sia delitto formale: cosicdi si

col solo

usare la -violenza qaantnQqne non sia^ oUennto


l'

intento, percbb

il

violentato abbia resistito alla

violenza patita; e malgrado

che

abbia fotte ci

colpevole esigeva che

il

od omesso ci che voleva

uno svolgimento

da

della teora

Ini

ometteBse,

Ci non cbe

ficesse.

dd

fondamentale

co-

il qnale
sparisce tntte le volte che ii mezzo
esanrito snpera o adegua in gravit politica ti fine
non ottennio. Ci necessariamente deve sempre av-

nato,

venire della violenza privata, perchf appunto della

sna essenza che tutta


Sicch quando

sumato.

il

la

crmioosit stia nel mezzo.

mozzo

esaurito,

questo effetto peraltro

mezzi adoperati ricorra


angli estremi

la

delitto

il

si

esigo

polensialU.

della violenza

pare a

me

li

con-

elio

nei

giudizio

che dcblia

essere tutto suUeltivo. Ilo veduto in pratica

giu-

dicanti dirigere alla persona offesa la interrogazione

se

aveva avuto paura. Ove questa interpellaziouc si


fme di otlonere una chiarezza di pii, non

diriga pel
la

disapprovo;

ma

se ella

si

dirigesse

nel precon-

cetto che dalla intimidazione, succeduta o no, dipen-

desse

la

consumazione del reato,

concetto sarebbe erroneo.

rer mio) giudicato giusta


giche;
il

queste devono

Il

le

fatto

io

credo che tale

dev'essere (a pa-

sue condizioni ontolo-

essere

niisarato

rapporto delle contingonne ordinarie.

lentato

negare per orgoglio

di

secondo

Pu un

vio-

avere avuto paura;

pa anche non essersi realmente intimidito per la


87
VOL. II.

418
ena intrepidezza; ed b certo che grande paura non

ebbe qoando non cedette

alla violenza:

ma ci non

ostante se onesta aveva attitudine ad intimorire


i}fialtmqne

nomo,

il

giadce dovr bene riconoscervi

esaarte le condizioni della violenza

privata.

Vice-

versa pad OD pusiUanime essersi intimidito delle


inette parole, proferite

jattanza, e

non

si

o per ischerzo o per vana

avr per certo

il

privata solo perch colai venga

Utolo di violenza

a depoire

di es-

sersi impaurito.

1566.

stata
di

litto

da alcuno proposta

do

o come

impossibile

sa

ia

dimanda se

fissero 0 istantaneo

cre-

quesito con

una

a!

lenza

1"

azione ed

no esauriti in un unico
usata

famjio

il

pn

circo-

le

resulteti so-

jierioilo.

Se

la

vio-

una perseveranza

di

violentalo abliia continuato per

un

abbia

timore per cui

malefizio

o succdesvo secondo

stanze, cio secondo che

de-

come

delitto successivo. Io

rispondere

formula assoluta o costante. Questo

nori 0

il

violenza privata debba considerarsi

delitto istantaneo

prodotto

ulteriore a subirne

lo

influsso, potr

assu-

mere il carattere di succensii-o. Giammai peraltro a


mio credere potr jier questa sola porseieranza di
effettu, considijrarsi comu .-cUcnito. v dar luogo alla
r(i;ninua/ionc,

non

<'>

]-ip(]iu(a

si;li:i

inonionfo V aziono intiiiiidairice.

in

diverso

per analogia con

ci elle dissi (g. 12-10) in proposito all' omicidio, io

credo che ancbe


per

piti

i!

debba
non gi conti-

delitto di violenza privata

esattezza dirsi complesso e

mato, quando avvenga che ad an unico Une ed

in

Digitized Dy

Google


un

419

solo corso di azione a violenza siasi csercilaia

sopra

pifi di

ana persona.
. 1567.

I crilen!

misuratori

questo maleficio dovranno

di

desnmersi dalla ragione composta dei mezzi, e dei


e degli effetti. Pi grave quanto pi terrbile

fine,

Pi grave quanto pi imvoleva impedire od otte-

fa la Toleoza adoperata.

portante era

1'

che

atto

nere. Pi grave qnando efibttivamente

si

ottenne la

quando mag^ori

restrizione dell' altrn libert, e

danni materiali pati ToSso per l'impedimento arrecatogli.

Per nmili circostanze

accrescer res-

si

pettivamente o la qutaUii natwrale, o la quantit

poUMca

onofu avvezzo a cocomprende saUto come ella debba


ttolo, ravvisando nn aumento

del malefizio: e chi

testa distinzione

applicar^ al presente

di qnaniit natorale nel criteri! desnnti dall' incre-

mento

danno immediato, ed nn aumento

di

tit politica nei criteri!

desanti

dall'

quan-

incremento di

danno me^io.
%. 1568.

Mai bisogna per dimenticare che


leflzio

alcune circostanze,

in questo

criteri misuratori,

se oltrepassino cotesti limiti producono invece

lenza privata

in

un

r autorit delia quale


sul violentato rimarr

tore che

aumenter

la

far

ili

nitro

Ululo

abliia

ma-

entro certi limiti

le quali

possono figurare come semplici


versissimo risuUamento

il

di-

de^eiierare la vioin;delizio.

di

allusalo

un semplice

il

Cosi

violentaniu

crilGrio

misura-

quantit politica del maledzio

Digilized by

Google

420

Anctik l'Sntorit sta domestica:

era pubblica sorger


autorit. Cos

aumento

di

7,nrsi

pm

della

materiale di

il

questa per

la

ma

sa dessa mvtjce

effetti

daranno un criterio
della

violon^^a

effetti venga a realizDna Jesione personale, potr


tali

gravit assorbire

S{ia

abuso d\

speciale di

titolo

il

gravi

quantit naturale

ma quando

pnvaia:

il

vio-

titolo di

lenta privala. Cosi la maggiore o minore insiustizia


d

11

lo

potr stibenirare quello di ragion laiiasi. che e delitto sociale,

e che a suo luo-o descnvereiuo.


la

lencando altrui faccia degenerare

il

delitto

violenza privata nella ragion fattasi, e

che

Ci costituisce

etizia.

di

titoli,

il

le

vie di

am-

vero criterio discrnninaiore

poiclie

il

carattere

costitutivo

ragion fattasi st^ ncll abuso per parte del

privato

dell'

violenza

ragion
Ini

dae

questi

della

dalla

iicci'ssario

opinato sia della classe di quelli die

diritto

il

coattivamente potrebbero esisorsi por

il

anfont masistrale. Cln costringe con

sao debitore

fattasi

al

pagamento incorre nella

e non nella violenza privata.

Ma

co-

che nsi violenza contro un rivale per distorto

dal corteggiare la propria fidanzata

nmane

mini delia VIS pnvaia. qaantanqua

nell'

nei ter-

animo sao

creda di aver diritto a- ci ottenere per la fde


avata dalla donzella: perch cotesto diritto non esegli

sendo manntenibile per

le vie di ginstizia

non pu

Digilized

by

Coogic

lui farsi

privata

all'

421

rimprovero di avere

sostlaito

autorit

l'

autorit pubblica.

. 1569.

Jla nella violenza iirivata

bisof^na

osservare ci

che pi in largo noter alla ragion {aitasi:

quando
perati

la violenza
in

un

delitto

non (rascemla per


di per s stante,

cioi! clii;

modi ado-

la

legittimit della cosa voluta congiuata alla

palpabile

urgenza

delle circostanze fa cessare la politica imputabilit

ogncno che sar

della violenza. Sente

arrisicato

processo ed impossibile la cooitanna che

si

il

provochi

contro chi abbia con gravi minacce cacciato dal proprio fondo

il

danneggiatore da

appropriarsene

fratti

lui

wsto fuori dalla propria casa

1'

insidiatore del ta-

lamo, o l'iiiiprudonte che in quella

a cagione

primo

lasci

d' ingiuria.

colto n atto di

o contro chi abbia a fbrsa

Non pu

Tendemmiare

la

era introdotto

pretendersi che

do

ast.

corte^are

il

sua vigna risarbandosi

poscia a dar querela di danno dato, n che


la propria

il

secon-

donna per lagnarsi

poscia di violato domicilio. Minacce per quanto gravi,

ToIenia fiaica snlla persona purch non ecceda

in gravi lesioni,
fornire

non potranno

nemmeno

1'

in simili

drcostanze

elemento d nn* accosa

({).

Ha

se qoesta verit 6 cosi sentita da tatti che

bisogno di dimostrazione,

il

giarsta

non ha
non po pas-

sar oltre contentandosi della solnzione del senso


rale

sensa indagare

il

mo-

principio gjoridico che fa

ostacolo alla persecuzione penale. Risalir qoesto


alla teorica del

grado?

Non

lo

credo; perch quando

anche-y^gente procedesse senza

ira,

o pertcrba-

422

di animo, la conseguenza sdirebbe la istessa.


Dovr esso dunque annodarsi ai criteri essenziali
zioiio

a priori elio
Une escluda perpetuanionte

della violenza privata, e stabilir


f,'ionevolczza
lilto,'' ('ili

dt;l

la

ra-

il

do-

perplesso ad una sitpcrflcialo


K per evidente che la limitazione

apiiariscc

con.'^ii.ii'razione.

anzidetta procede dalla teorica de!

ragione scriminatrice dei


miti della difesa del

dine in questo che

il

fatti

mod<;yamc.

commessi entro

proprio diritto

lia

La
li-

suo car-

il

diritto della difesa privata, in-

frenato ordnarameDie dalla legge sociale per

bi-

sogni dell'ordine, risorge nella saa piena libert


naturale tutte le volte che la difesa pabUica sarebbe
nelle drcostanze del caso impotente alla tutela del
diritto minacciato. I limiti del

fioderame, che

si

di-

rebbero ecceduti dal proprietario quando actidesse


0 ferisse

l'

invasore del proprio domicilio o

il

dan-

neggiatore dei suol beni, per la soverchia disparit


che intercede fca
il

diritto violato

il

mn

diritto

aUaccato con

la reazione,

l'

azione e

non possono dir

alb^ttanto ecceduti quando la reazione ha agito sol-

E quando anche in questo


si ravvisasse una lesione di diritto, gli effetti della
medesima sarebbero cosi transitorii da noti potervi
trovare un eccesso. Ma di piti a rigore di termini
non vi sarebbe neppure in cotesto modo di reazione
una vera lesione del diritto dell' invasore: perch
tanto suir altrui libert.

usare delle proprie attivit


trui

ai

danni del

diritto al-

non essendo esercizio di libert ma licensa,


ne venne impedito non pu lagnarsi che

colai che

siasi violata la

dallo studio

del

sua libert persortaie.

della questione sotto

moderame

risalendo ai

sommi

il

Ed

ecco

come

punto di vista

principii costita-

Digilized by

Google


nozione

ia

tivL

-123

maktzQ,

f|iiesio

ili

dimostrazione apoJiUica che nelle

si

libert

quando

libert

nostra. Questo

ma

ed esitanze net

non questo

lo stadio del

titolo della

dubbio sotto codesta forma.

La fiotents repulsione

vorrebbe fare nuova

cbi

di
i

come

ma

v|o|enz.n privala;

rientra tra

purcli vi concorrano questi tre requisii!


si

voglia (aro su cdbb

mancbl equivale
demolizione

si

II

faccia

per aoce adito

stato

poneduta da

damiaio

lungo tempo tolleralo

17 de

quesli

12G,

58. D
iJieci.

ni el

od

(ini

ieg Icr

Lcyser

G, el si:qq.

noli' allo

che vorrebbe imporre

Cosi

o de vind. priv.

Leyser f voi.

a punirsi

come

4, tpee.

itt

melili,
n

1 et 1, C. linde

jurb, majeit. Ub.

ad pandecl,

una

SS9,

vialenza privala

l'

Il

sorviiii

n.

un responso

^e

Indebitamenla vi

sul

in
1

voi. 6,
n.

quale applen

li

lo

suo fondo.

5) insegna cbe noo

atto col quale si respinge

dollrna al oaso in ani ilas

violenli respinto dalla propria cara

bllco uDolale

la

it

l' ufficio

u pars 2, dee. 12,

irii

c. C, n/j/i. 7,

no importano: ed applica qaeta


con modi

lavoro

dopo avere per

Invocalo

armala: ed i insegnala

di'

Stru

il

repulaioD o

la

3.' ebe da nesauus delle parti sia

Iribanale

precisi leriiiini dal Z

r.ap. 315, .

sjJec,

rngloii

atli leclli,

1." olle

noi; D al possesso elle

3.o che

eoiUiaenlii aoa

t'n

il

<

glodice. Onesta teorica si argomenta sulle lag.

vi; leg. 4, , 9;

ra-

luogo di antici-

il

opera nel nostro terreno non k acri m inabile D come


Tillasi, Xik

la

idee che appariscono Incide

della violenza privata Dcontrano spesso

titolo

(I)

l'

impedito ad altri di violare

si

io pratica difficolt

gione fattasi;
pare

ed in

senziali del malclliio, perch

nel

:illa

^'iiirii,'e

fatte ipolesi

mancano veramente criterii esnon si offesa altrui

altre consimili {2)

si

anche un pnb-

era Inirodoilo, ed allega

delta taeoll Helmsladlense in precisi trmini.

Digilizedliy

Google

424
(S) Piocbb diceal

ebe

lo impediniflaio

dianle violeau ad ona bcodb


bllB,

e ebe

giti ridica

quale estendo

uu

recalo

non

hi

atto anliijMridico

si rlTsIa al

imclic

punil)ill[

siil

dt^illlo.

che

Ha qae-

hiipediiiionlo di

quunluDquc naa elevilo

oasi, perehb si Tonda

senso

dalla coDtradlzIooe

impedire un

lo

leggi penali vigenti. Questo plEi largo conceita

simo in molti

ancbe me-

qaala sarebbe un delitto pnnl-

meo le emerge

sarebbe nel dichiarare dcUlIo

vi

il

la

non coetilnlHw drilUOtb una verlUi ohe

Diorale,

dciillo dalle

pub essere

veris-

prtoclplo del sladacttlo

all', nomo sali' aomo, e cbe


umana ooasocdaziane. Ha come

morale ohe Dio stesso ba dato

uno

del fini primilivi della

precetto

awoluto e perpetuarne e te eoataote pu

raceble ipotesi incontrare dllGcott. Chiaro

questa proposizione usata cosi


farsi
In

si

forse In pa-

Intende che In

lerniial generali,

in

non pu

fondarocnlo sulla nisionc della difesa propria o nllriii

quale b Imprcleribile. Quella

giuridico ed

assolulo;

laddove

illieeit dell' atto bisogna

nll>

d.^

nel

prendere

re^oh un principio

seaso

pi

largo della

base un principio sem-

plicemente morale.

. t570.

Sol grado in questo reato non occorrono osservazioni narticolari

oer auanto risraarda

soggettiva del maleflzio

la forza

morale

e sebbene praticamente

calcolo deirli affetti motori

il

non open nn grande gio-

co nel foro rispetto alle accuse di questo reato, pa-

qnando
vecmcntemcnie agito

rn h evidente che
lia

per indurlo ad usare


pp.r

mi

il

moto

ba dal giudice
alla forza fisica

upialmente

1'

aspetto di on male ab-

sull

animo
non

la violenza,

del colpevole
vi

ragione

non debcome minorante. Rapporto

dello sdeirno o del timore


calcolarsi
i

sotto

calcoli della
le

degradazione corrono

regole generali: senoncb

il

Digllize by

Coogle

425

tentativo apre T adito in questo reato a delle diffiparticolari ed

colt

Gi ho notato
che

di

Esempi ideili amo


cilmente. Tizio
tratto

delle quistioni

delicatissime.

come comunemente

sopra

opini

violenza privata sia un delitto formale

la

il

(1).

concetto per intenderci pi fa-

adontato

contro

C^o

per un con-

che questi stava per concladere e che a qaello

ha aggredito^ e minacciandolo di morte


ha richiesto da lai che scriva nna lettera alla parte,
con la quale disdica e rompa il contratto. Se Ci^o
soggiogato dal timore ha scrtto la lettera non pu
esservi occasione di disputa; il delitto 6 consumato
spiacQva, Io

in tutta la sna linea.


la

Ma

pongati che

incQsuone del Umore abbia promesso


poscia non ne ba

la lettera;

vece denunziato

il

Mto

C^o

sotto

di scriver

niente, ed

ha in-

delitto all' autorit. Il colpevole

UOQ ha ottenuto il suo fine: la libert esterna di


Cajo non stata in niente vincolala, perch ha agito
a tutto piacimento suo; e pad andie
che

la

dirsi

che an-

sua libert interna rimasta integra, poich

non

stato condotto ad

traria ai suoi desideri!.

considera

come un

dire malgrado ci

una determinazione conSe

la

violenza privata

si

formale bisogner per


che anche in qoesto secondo caso
delitto

si ha nna violenza privata consumata c perfetta.


Pensando altrimenti bisognerebbe dire clie non se
ne avrebbe invece che un semplice tentativo. Il de-

litto

certamente non consiste

voluto,

ma nell' usare
Ma quando

volont.

il

nell'

oUene-e

il

fatto

coazione sul corpo o sulla


fal(o voluto

non

si

ottenne

potr dirsi che anclic la coazione non ebbe luogo

Se

ci potesse dirsi in

dubbiosa

la

modo

assoluto apparirebbe

conditione di formide attribuita al reato

Digilize by

CoOgle


di

-1-iG

violenza privata, perch la Don esecuzione del

imposto darebbe sempre ragione di afiiarmsre

fatto

che la volont reetd libera: in

tal

gaisa lo irrogu

pena del tentato o del consnmato delitto dipenderebbe anicameute dal si^re se quando Cajo sotto la imminenza del timore promise di fire la cosa
da lai non volata ne ebbe veramente per qael momento la intenzione, oppnre se mai non la ebbe

la

neppure

allora. Nella seconda ipotesi potrebbe asserirsi, e con verit, che la determinazione di Ciyo
non fa mai vinta neppare internamente ; ma nella
prima ipote il soggiogamento della volont sareb-

besi

consamato per
obbedienza

ta in

la invisa

all'

determinazione aeson-

imperio altrui; e la fase po-

non Earebbe cessare

steriore del variato consiglio

prima fase nella quale

quella
la

oggettivit del delitto.

in questo

si

sarebbe esaurita

Ma come

dilemma, tranne per

pre sospetto dello stosso

lo

trovare

vero

il

sem-

dichiarazioni

ofl'cso,

il

qualo venga

conoscere alla giustizia se la sua volont fu o

far

non

fu

mai soggiogata, almeno por un istante? La

inconvenienza di ridurre
tilissimo Alo

il

ragione pertanto

siero che la violenza privata


delitto formale.

luzione

del

blica,

qui

si

debba riguardarsi come

anticipi la idea

come

non essendovi ragioni

pen-

il

che

la

di pari

so-

passo

nella violenza

pub-

di distingnere fra ipo-

ed ipotesi.

(I)Ilori('Worico,pajf. 277) e
ari.

di accettare

problema deve correre

cos nella violenza privata

tesi

giudizio a questo sot-

561

mdo

cODOordi

nel

PucoioD
ri lecere la

('commenta no,

vlolenu

privali

Digilized Dy

Cookie

corno delillo /rutn/e.- e in

tiiicsio

siinso

CauBxione con decreta 15 muggio

185Ei.

doi:isc

l.i

Lorlo di

. 1571.

M;i allot a
i.itivo

ovri

cgi dirsi clic

momento

concetto del len-

il

non con figurabile per-

nella violenza privata

ch al

in cai fa aggredita

l'

o non fu fatto niente di criminoso se


per condizione loro impotenti, o fu
ch (mmediatamente

esauri

si

altrui libert,
gli atti

erano

Tatto tutto per-

attacco

i'

al diritto

della libert individnale in cui risiede la oggettivit

delmaleflzo?nWaechtor

credette

(pag.

trovare la ipotesi del tentativo del crimen vis nel

caso della

Se

mancata resislenaa per narte

eserdtarono

indurlo
ei

fiire

atti

di

una cosa

dell' offeso.

forza contro alonno per

alla

dovesse essere contrario,

quale

ma

sapponeva che

invece questo era

pronto a frla volentierssimo, e

la

fece per suo

spontaneo volere, e sarebbe stato pronto a

anche senza nessuno apparato di


il

"Vaechter

figura d

un

ravvisi

tentativo. Io

in

firla

forza, senttoa

cbe

simile contingenza la

concordo con

alemanno che

la resistensia (o interna

della vittima

lo illustre

od esterna)

condizione essenziale al crimine

di violenza, del quale

ho gi detto stare

il

carattere

costitutivo nella contradizione dei due voleri. Ma


non parmi esatto definire neppure come tentativo
punibile il caso della mancata resistenza; perchi^
nel medesimo dovendo per ragione della stessa ipotesi

negarsi fin da principio

la

esistenza della vo-

lont contraria da vincere, siamo nei termini netti


del tentativo cbe sparisce per

mancanza

di oggetto:


nel

modo

428

noa potrebbero punir carne

steBBO che

rei di tentato omicdio colora

che avessero atterrato

nemico e si Ebssero nottarnamente insna camera col fine predso di accie die poi nell' atto di immergere il pugnale

l'ascio del

trodotti nella

derlo,

nel corpo giacente in qael letto si fossero accorti

che qael corpo era gi da dne giorni cadavere.

Un

ladro

& innaor sulla pnbblica via,

mi

nsare minacia m
egli dirsi

to^e

di

dosso

il

e senza

mantello. Potr

che costai reo di tentativo di forte vio-

lento perch

aveva preparato

quattro compagni armati, da

nell'

ad accorrere ed osare violenza sopra


io avessi lottato?

campo

attigno

me non

pronti

visti,

di

me

qaalora

la questa ipotesi che io faccio,

ha pure qualche cosa

di pi

che

nell' altra,

si

perch

in qaesta si lia certezza della volont contraria del

proprietario, la quale avrebbe condotto alla estrin-

secazione della violenza se

mentre nella
mai esistito

ipotesi del
la

Wa

volont

avesse resistito;

egli

e ch

contraria.

e r

pu non aver

Questioni sono

queste sottilissime nella scuola e gravide di difficolt


nel fro criminale. In

una parola ;oilWaechter

supponi^ elio r aggredito non avesse nessuna volont/l


contraci.i

fatlo

al

non ricorrono

vololo

ni;|jpnrc

dal

roliievnle,

sagli innanzi abijia ceduto

per

me

istessa

il

violenza che

che ha resistito

nell'ultimo

momento

1'

me

avesse una vo-

apparato di forza

mes-

senza resistere, ed allora

lo

consumalo; perch quella


ha costretto a patire lo ha

il

pensiero di resistere. In co-

Ci'imen vis

costretto a dimettere
lai

e per

leriiiini atiili tini liintativo:

0 invoco suppone che F aggredito


lont contraria e che per

ma

invano, vinta la libert

dell'azione o della inazione

Digitized Dy

Google

ottenata malgrada

sao contrario volere e la sua

restetenza : in colui die

ma

all'

apparato di forza non

solo

ha ceduto

una

resistenza, la libert invece vinta

ancora astennto dal tentare

si

dae

volte;

vinta in quanto al itto flnal^ vinta in quanto alla


resistenza
fatta

che

si

sarebbe volata

fire

e non

per cagione di timore.

. 1572.

La

ne^i statati criminali che lo hanno preso a considerare modernamente


non eccede i limiti di un semplice castigo correzionale. N vi ha ra^na di temere per la soverchia
mitezza di sif&tta pena in ne reato che, ove per
poco si accompagni da circostanze impotenti, trapenalit di questo delitto

passa con tntta

desime

in

Toscano

lacilit

sabordinatamente

un pi grave

(art.

361)

lo

titolo

alla

reato.

di

Il

me-

codice

punisce col carcere floo a

due anni.

CAPITOLO

III.

Minacce,
. 1573.

Anche

qni la dimenticanza

dei maleilni che

traggono

la

della

classo speciale

Iwo oggctlivil giuri-

dica esclusivamente dalla liljerl personale attaccala,

condusse ad ei^uivori

la

leoi'i.i

lasci fluttuante la nozione della

prodacendo

la

la

jirntica, e

minaccia

(1);

ora

conseguenza che rimanesse impunita,

430
ora portando a contemplarla Botto an fklso punto
i vieta. Taluno colloc le minacce Ita le ingiurie;
e ea qaesto penaiero correva la vecdiia e^orispradenza toscana. Ma la minaccia non ha i caratteri d
offesa all' onore n sabiettvamenle u obiettivamente, perch in itto chi minaccia non ha ? inten-

non

zione di dimnnire l'onore del minacciato; e


si

denigra

ciarlo,

bnon nome di nn individuo col minacgenera in Ini od sentimento di vei^-

il

si

gna. Altri ravvis nella minaccia un tentatim del


delitto minacciato.

Concetto falsisaimo, perch anche

manca nella minaccia cosi l'elemento


come l' obicttivo. Col minacciare la morte
gli atti di esecnzione dell' omila minacci.i i! pi delle volte non ha

del tentativo

subiettivo

non

s'

incominciano

cidio; e

niente

chi
la

uccidere, ma unicamente
non credette meritevole di

intenzione di

mira ad intimorire.

Altri

la minaccia, tranne quando era accompagnata AaWordine. Concetto errato ancor questo, jioicli quando la minaccia accompagnata dal-

titolo speciale

l'ordiic fijn rui

solto [iena

il

muacciarite conosciuto ingiungo

un male,

di

lare o

di

iiiettcro

nna qualche cosa,

violenza

primUa per

non fare u pcr-

minaccia degenera in

la

la specialit del

sao fino: Cas-

sazione 30 giugno 1860.

(I)

HrsMocnAm

sl. .i7; el

Cn

jitrispriid, far.

rji

7.11

piws

praclira

i, coiflil.

jiiie criiniiiali
rriiii, lti.

arabico

1,

3, rnp.

lili.

cap.

I,

Dolfio

dctilti t delle

i(.

22

prue voi. 4, pag. 76

quae-

BcriJero

CrLTiiniii

i./.i

cUmenl.i jur.

Ren:f

llaurboom

allegationeii pag.

crini,

f leda jiiris rrimiti'dis voi. , po'j. llt>

5GS

de

1/5

seiiprlixiii'i

Conloli

Jousso

dei

juittcc

Digilized by

Google

Ala

criminelle voi. 5, pag. 5S7

pag, 7&: e voi. e,pag. 561 e 364

142

voi. 1, pag.

PuooioDl

Tlisot

foro cTiniinaU vai. S,

Gialla

l'Kihmaui

droit pnal tom. S, pag. 81,

eonunenloii0l.4,}Hi$'.

cip del diritto penale voi, 3, pag. 40

SS

640 ArabEo pr^n^


T o o tlementi
I

io e

di diritto penale pag. 360.

. 1574.

Fa nn

errore ancbe gaello di coloro che la mi-

naccia noverarono Ita

delitti

contro la pu^b/tca

trmquillit. L'errore conaste nello scambiare le


fimzioni del

datmo mediato con qaelle del danno


il rapporto del danno mediato tatti

immediiUo. Sotto
delitti

possono ArA contro la pubblica tranqaillit,

tutti turbano la quiete dell' animo nei cittadiminnendo in loro la opinione della propria
sta appunto in questo il carattere politico

percb
dini

sicQrezza

che

si

assume da

quale essi

si

certi fatti dannosi,

elevano a

delitti,

solo magistero di coazione

pressione

si

ma col

ed

mo.
di

Ma

li

in virt del

frenano non col

magistero di re-

senza ci non sarebbero che meri

interessanti le relazioni individuali fra

uomo

danno mediato non pu essere

delimitazione fra

fatti

e uo-

criterio

il

diverse classi dei maleBzi

le

per la costante sua identit di specie, differendo soltanto nella quantit.

dunque

La

classazone dei reati bisogna

costruirla sul criteriD del

danno immediato,

lasciando alla qnantitit diversa di danno medialo la

sua vera funzione

di

criterio misuratore.

rapporto del danno immediato

minaccia non ferisce

la

fe

Ora

intuitivo

nel

che

tranquillit pubblica,

quella soltanto dV individuo minacciato;

la

ma

a segno

432
che quando la mDaccia eia contro nna moltitodine
o contro il rappresentante di noa moltitadioe, degenera il pi delle volte in nna viotensa pubblica;
titolo che troveremo a suo Inogo tra delitti contro
la pabblica tranquillit.

repngnante die

dica

con cnl
quando non delitto

delitto contro la tranqnillit pubblica l'atto

Tizio minaccia di ferire Ga^o,

contro la tranqnillit pubblica r atto con cai Tizio


ferisce Giyo.

minacda

Noi non avremmo

delitto contro la

difficolt

a dire

la

tranquiUit privata, per-

ch naturalmente tnttoci cbe turba la quiete del-

animo (come il timore incusso da una minacday


minora la libert interna e gi mostrammo, quando
l'

parlammo
di

vedere

un

del

6ne

e libert si unificano fino ad


un comune concetto; perloch sauna o Bull' altra denomina-

tranqiillit

certo punto in

remmo

modo

della pena, che nel nostro

intliiTerenti snll'

zione che volesse darsi alla classe presente, poich

cntranibo al nostro sgaardo risalgono qui


tico pensiero.

intitolare

la

Ma non

individuale, per la

(come

con

il

ratto,

il

ragione che

mera

ma

tranquillit

estrinsecano in

si

iden-

rubrica della

l.i

ciucila dolla libert


vi

sono

plagio, od in alcune

lenza privata) che ledono


la

all'

abbiamo potuto aderire ad

presente classo

tranqviHt privata, anzich con

ilei

forme

la

titoli

vio-

qualche cosa di pi che

animo [ libert interna )


una pressione reale sul corpo
dell'

(hbort esterna). Laonde piuttosto che dividere in

duo

la

hrica

presento classe meglio


delia

amammo

darle la ru-

libert individuale, che include tanto

casi dolla pressione sulla libert interna (tranquil-

ht

quanto

terna.

casi della pressione sulla libert es-

Mai peraltro potremmo soscrverci a ricono-

Digifeed by

Cooqlc

433
scere iadstintamente nella tmnaecia db delitto contro la pobblica tranqnillil.

. 1575.

La vera

ndole del delitto di minaccia, conside-

rato nei snoi intrinseci caratteri e nall' ordinario sao

modo

di

contro la

essere, lo rchiama alla clasee dei reati


lit>ert

personale.

rende po-

criterio che

Il

liticamente imputabile la minaccia sorge dalla n-

Saenza che essa esercita snir animo del minacciato:


perch

il

timore in

che egli sentasi

lui sorto

meno

per la minaccia

&

si

astenga da molte

libero, e si

cose che senza quella egli avrebbe tranquillamente


fatto,

od

no faccia che non avrebbe eseguito.

altre

Cosi r agitazione die la minaccia desta


restringe la

facolt;'

d riflettere

nell'

animo

pacatamente e de-

terminarsi a piacimento proprio; e impedisco certe


azioni, o costringe
lela; e

intorni
VI

no avviene

ad altre
la

di

provvedimento e cao-

restrizione della libert tanto

quanto spesso ancora delia esterna. Laonde

G delicienna nella tutela giuridica appo quei co-

dici

che prevedono

la sola

za dettare repressioni

non accompagnata

minaccia con ordine, sen-

speciali

dall'

ordme

contro la minaccia
(1).

Potrebbe

dirsi

che nella minaccia con ordine (che presso noi traducesi nei casi
tacco

ullii

ordinari

violenza privata) l'at-

liberta e cttjhcilo. perche

tamente indica qual e

la

il

cosa che

deve lare so vuole stornare da s

il

ciato.

Potrebbe

dirsi che nella

la restrizione alla libert del

ma non pa certamente
VOL.

ir.

colpevole aperluiiiaecadj
il

non

male minac-

minaccia senza ordine

minacciato implicita:

negarsi che ana restrizione

28

DigiUzed by

CoOgle

434

alla libert t' intervenga,

e che nella offesa a cote-

sto diritto ai concreti per io pi tatta la oggettivit

ginridica del maleflzio. Se talano ha minacciato di

non mi astenga dal fare una data


cosa, r impedimento alla mia liberU esplicito; perQcciderrai ove io

ctiiaramente

cli

esercizio la

mostrato in qual parte del suo

si

medesima

il

rale

codice Toscano

titolo di

commciU.

vuole impedire, ed allora

si

violenza privata per violenza

SOi^e

art.

i08 e

pag. ^'5

voi. 3,

<i

IJlil

hi

mo-

Puccio-

mia

libert

li-

mitata tassativamente in rapporto a quell'atto o a


quell'oggetto; nel rimancnto

fi

illesa.

Se

altri

invece

minaccia di volermi uccidere indipendentemente da

non avr l'orse l'intenvincolare la mia liljcrl: egii

qualsiasi condizione, costni

dimento

esplicito

accarezza

in fatto

sfuggo

la

io
i

di

vaga idea

da me,

jieflare

di

farmi paui

mostrare

di

dall' uscire di

venire assalilo,

oi-a

mia

difesa: soito
della

mia

a, di

di

cento
l'

Ma

quel timore ora

nemico,

il

casa ia notte per non

mi procaccio scorta

libert

farsi ris-

sua superiorit.

dove potrei incontrare

ora mi astengo

ciz.io

la

per causa

tt;[iio:e

luoghi

Ibnne

si

di

svolge

amici per
sull'

eser-

inflosso di quella minaccia.

Tutte coleste forme non sono state forsa prevedute


e volute dal minacciante;

ma

erano implicite nel

sno generico concetto d farmi temere.


esattissimo a parer mio

minaccia riferiscono
sonale

il

dunque

pensiero di coloro che la

ai reati

contro la libert per-

e d' altronde non saprebbesi a qnai altro di-

ritto riferire la relativa ofi^sa. Io

credo perci che

in quanto si coltocamenlo della minaccia nella pre-

sente olasae la scienza moderna abbia pronunziato


la

sua ultima

sillaba.

Digilized by

Google


Il

(1)

435

codice penale Francese del

con ordine o sotlo condizione

(ari.

tempo quando

della galera a

1810 puniva

505) non

avri-bbe merilalo ove Tosgh stalo Inferito

morte, o

Che se

deporlazioae

la

fMe
Don

Itala
ta

piircb

la

(ari.

307)

la

la

fosse

cbe
la

scrllia.

ordinr era

ali'

puniva col carcere da

sei

minacela dei gravi mali auddetlt

scompagnala da ordine o condizione


che quando ra

puniva

tale

galera a vita,

minaccia

Is

un male aiOatlo coagiunlo

la roitiaccia di

Sem pllcem ente verbale

mesi a dna anni. Ora poi

ralpaccla

la

disti nguendo fra

male ma accia lo era

il

sorilta,

[ari.

306)

scIMponendola

alla

carcere da due a cinque anni. La rirorma del 13 roaggio 1863


h^i

modillcalo queste

pena

dellij

riducendo nel primo caso

peaalil5,

galera al carcere da

due

la

cinque anni, a nel terzo

caso dalla carcere da due a cinque anni alta carcere da uno


a Ire.

Edi pi

(art.

308) ha riempilo una lacuna

del vacehio

codice punendo col carcere da sei giorni a Ire mesi


naccia con ordina sia verbale sia scrilla, quando
naccialo b

inferiore a quello

stante pori
In

una

sempre

pur preveduta

alla

minaccia

dall' art,

3S3

la

mi-

male

tni-

previalo dall' art 305, fermo

conoelto ohe

II

oB'esa alla persona. SIccbb

il

male debba oonslslere

anche dopo questa rllbrua

rimangono sempre due vuoti nella legge


quello relativo

il

di

di

Francis.

Il

primo

un danno negli averi, che p

del codice Toscano;

il

eecondo

quello dalla mlnaocia verbale inza ordine,

la

mane tempre

elogiava da

Rogron

impunita. Tale Impuniti, cbe gi

si

quale

ri-

nel coramenlo all'ari. 307, si deplorala recente-

mente dal Peli eri n

mai 1865,

pfijT-

minacce non

si

fcomneniairt

1B2} come un

de la loidti ISoerfl 13

difetto;

uservando cbe

lall

possono punire come ioginrie e restano ganza

repressione quantunque siano molto pi gravi delle ingiurie.

Questo

delitto si

pu definire

qualunque allo

coi quaie sensa ragione legittima e senza trascen-

Digllized by

Google

436
dere o per

modi o per

in altro delilla,

il fine

alcuno deUberalamente minaccia d' inferire ad altri

un qmiche male

futuro.

Dicesi qwatunque alto, perch la forza fisica sog-

non richiede condizioni

gettiva di questo malellzio


speciali

materialit

di

ed indifferente la na-

(1)

tura dell'atto purch idoneo ad incuter timore e ad

esprimere

la idea di

un

senzialit 0 Slilla

Laonde come mero

pericolo.

importanza sulla es-

criterio misuratore, scevro di

misura dol maleflzio, ricordasi la

distinzione Ira tninai^e to-lia/i, cliu sono quelle ove


il

(^i-iiifi'ilo

sci-ilic

['Ij;

quelle ove
il

con parole dette o

i]i'ii;u'i'io:-f> si <!S]i['iiiiL'

minacco

il

concetto ostile

cosi

rcn,
si

si

(1) La 'noziniic

L sua

cssc'iiiialil

timore

nvemi

ilHillo

(IpI

uonsisli-

2." nello

(li

.i\crf.

materiale

lini

di pnidiirrc

auo che

rnnle iiiiimccuiIo, so esso

il

8S03) esaurisca

te

tdbiiDali FraDCl
falla

Ila

arma

banao

la

rst-

(Horlu

cooplMola

condizioni d queslo reato ancorcbfe

rosse falla con pistola trartea; perclic


lo sialo dell'

ebbe

clcmcola

quanlo basis ullo

vi

malcSzio. Cosi

lameale eludicilo che uta mlMcalB

vila

pensiero.

aver volulo inculei*

Gne eseguilo un

pulei:ii d' hirulere liiiwre, Ancorclii nella rcall^ dcile

la possiliilil

polenta d farlo lemere,

art.

ti

mlnnccB b laWi nggellica.

1." nello

i.il

chiamarono

estrinseca mediante

gesto od altro segno rappresentante

I'

aggredito ignorando

fuoco che vede rivolla contro

ragiODD di leoicre

ui,'ualmcnle.

Sarebbe

la [)rO]iri

un

errore

impegnarsi in uni descrizione soggeltivit nel deGnlre questo


reato, perch si correrebbe pericolo di sostilaire al

suo ge-

oerlco cooceuo giuridico un cancello materiale Islaa e fallace.


In qupEto vizia

Ha

incorse

anehe

il

codice Sardo

all' ari.

431.

b questa od difetto coslanle di quel codice, che setDpr

Digilized Dy

Google

deOaUce
la

non una etitnpUfieatione maleriale, quaslcb

reali

menle del [peislalorecoDleDipli aoa

e poscia quasi
di

delermiDala;

miilertBlil

pentitosi della via lolrapresa sente

biaogno

il

stesso e di roondurre la nozione al pi vasto

correggars

concetto giuridico, aggluogeodo

modo, od
lo

la rormula o eou altro timih


Anche qui comincia nello artcommaccia deve eilers di morie

altra equivalente.

431 dallo

che

stabilir

o d' ineendlu: e cos

la

nieole di chi

la

subito a canlempliire una


l'articolo, 0 di altro

legge trovaBi portata

ma

m^iLcrl.iIii.'i:

ilamio.

ijrafe

ua terreoo

lanciata in

poi sogeioDgando

mente

In

noa rimana ebe una

occasione

sin

all'

uni

yrave. CI

che

quasi tutte
sersi

uoa ne versai ina e

1'

alter e

,igli

prima vani-

pub avere due

poich sappia ognuno che siOatta parola

rispoDdeoti

parpleasll pari-

vero senso di quella parola altro. Dap-

11

gniUcazIonl opposte:

trovasi tosto

lutto diverso; c di quella

iadicazlane allro

tosa

coloia ani decidere

all'

altra

l'

alius dei Ialini. Io

di

soslenere die

lo

nolo

le definiiloni di

ii

questa

lai gulsii

porge

danna deve sssere

il

occaBione

quel codice,

sl-

animitativai

si

ripele in

quale sembra es-

11

composto a lentnQe senza mai snllavarsl

alla

nllldem

del concetto giuridico.


(2)

Su

ijiiesio

discorda

proposito

/'commeiilo vol.,pag. 642)

il

l'illustre

quale pone

Tra

iinc^tionc a quanio luogo poco imporlanle:


Niiilniia

orn::>i

dulie ingiurie,

Ingiuria

come

si

consideri

le

la

polcliit

ingiuria Fatta

la

come uguale

alla scritta,

equipara quando semplice alla

scritta

rtali

lo aesal nella

suo tempo vedremo. Ma

modi^rna Scuola ha deciso che

la

pitture e sculture

Pucconl

con

la

vediate,

psrmi ohe analoga nomenclatura debba applicarsi eziandio


alla minaccia.
(fuella

ohe

degenera

La

minaccia

gli aoliobi

reale

comprende

io

s anche

ohinmavano tlmbotiea, e ebe TsidlmeDlB

In scopelisntOj

come mostreremo

fra poco.

Del resto

ohe

miDRCcia fc n'Ita Indi psadealamen le dall' anoaima Bla

It

deliUa

arni

plii

iDBegOBiueDli

grave della sola ndaaooia nerbate, pa dirai

comune: vedasi Carptovio

quatti. 37, n, 08
voi,

et etq.

Bergero

jirtuci

erim.

eletta jur, erim.

IjjiagAlB.
. (577.

Dicesi seia:a ragione legittima, perch molte

mi-

nacce devono eesere mmimi da ogni persecuzione


peDftle

per virt della canea o del fine a cui

ai

inspirano. Molti mariti minacciano cose orrbili alle

mogli bro in caso d' infedelt per tentare di vincere mediante

il

timore la naturale incostanza:

campagna mnacdano anche di


morte un conoaciato danneggiatore se lo vedono
molti proprietari d

appressarsi ai loro beni, onde distorlo dall' usurparne


prodotti. In queste ed altre simili conUngenze non
pu riscontrarsi alcuna criminosit, perch al delitto
manca la oggettivit ginridica. Sebbene tali atti siano dirotti ad incutoro timore e possano realmente
i

incuterlo,

zionc tra

non ne sorge ua rapporto di contradifatlo ed il diritto, quando la incossione

il

del timore tende appunto a contenere

nelia obbedienza alla legge

invade

niente
libert

restringe

il

minacciato

morale o giaridica, e
esercizio

1'

della

sua

(I).

Dicesi sens trasceiidere in altro delilto o pel

modo

0 pel fine, in sequela alla ormai nota teorica

della

prevalenza.

La minaccia

nvjdi,

quando

stala

sia

trascender per

accompagnata da danneg-

giamento della persona o della propriet; trascender per

il

fine,

quando

sia diretta

ad estorcere de-

439

ana femmina, ad impedire un

naro, a violentare

atto di giiisti^iia, o simili.

Dicesi minaccia d'inferire, perch alla minaccia

necessario die

male minacciato

il

per prove-

sia

nire dal fallo ingiuslo del minaccianle, e non dal-

mano

l'ordine delle cose, n dalia

quale non sia complice

ad

altri tin infortunio,

il

altri lo

coneegaenza prevedbile del

di minaccia:

lo

un terzo

di

minacciante.

o ad

Cli

fatto di lai,

chi ad

terzo gl' nferrA gravi mali,

altri

del

imprechi

preconizzi

non

come
reo

predica che dd

a meno che

ci

non

sia fatto in esocnzione degli ordini di qnel terzo

come ambascera mandata 'da Ini: sebbene

in umili

contingenze possa esservi la incossione di

more ed esser qaesto


vi ,

ingiusto, pure

perch invece del dolo

il

nn

delitto

ti-

non

riconoBce in colai

che profer la proporzione minacciosa lo intendi-

mento

piuttosto

ammonire

di

altr

sul

percolo

che corre.
Dicesi finalmente con formnia indefinita un guaiche male, perch non pu stabilir nn limite asso-

male minaccialo: che bAa una


h scnramente indispensabile; ma ile bisogna lasciarne
pu

lato alla entit del

certa gravit

calcolo di tale gravit relativo,

la valatazione alla prudenza del giudice: solo


dirsi in

genere che salla essenza della minaccia

niente nflaisce la ^>ecie del male minacciato, par-

di sa di nna sufficiente gravit. Trattisi di male


nella persona, o di

male nella roba;

trattisi di

male

trattisi di male immia persona a noi cara: sem-

prossimo, o di male remoto;

nente a noi
pre

la

stessi, o

minaccia di questi mali sar politicamente

imputebile

Digitized Dy

Google

-1

minarri.i di
.iN.i

iO

un malo fuiurn,

fnaliiientt d

rjicp?=i

una

resi!-i/if.ne

non

]i:-.'?-nrG

non

j'orchk

pii.'i

da

porcrere

ogni

ri-';?a!iL!o

imliviiri.-ili'.

iil.

(imoi'e poicli la minaccia

tu eseguita suli" aito.

Per cotesta deSaizione e per la succinta analisi


che ne ho fette, vengono ad essere snfflcientemente
chiariti

del presente

esseoziali generici

criteri

malellzio.

(1)

NaiuralmeDle

il

mole mloaccialo deve essere ingiu-

Laonde qBalaoque miaiEeia powa inlerpeirarsi

sto.

da appellare ad on male

itcko

tn allri letnpl

ilituiscc

(2)

Infarllo

dello,

minaccia punibile:

jiay, 117.

Boebmero

CoseDliao

11

li

dalli

glaallsia

in modo
(come ebi

far trnstare, o simili

Be rgero

non oo-

elecla criinin. voi. 1,

meditai, pag. 853

avverlo fpag. 296) che

la

minaccia

sQiDCbc possa essere punjla deve alludere ad ua male pru-

babUe. La osaervailODe b

giustisiim^i.

non possibile ceme conseguenza del


denlemsDle

si

Se

male Diinacciaio

il

fallo dell'

riduce ad una imprtcasiane ;

la

uomo,evi-

quale

per-

in

sona ragionevole se pub ecctlare sdegno non ecoila cerla-

meola Umore. L'

iiluslrs crini Da llsia esemplifica

cader la luna tul capa: pvldpntcmcnlo


osscllivo

do

in siff.iK.i

m,iiic^i

pernli

livo,

nessuno

co ebe

all'

pu.j

uomo non

peraltro avverllre ohe noa

aA

prese

loro

x\ici:>^~\

lustri:

ellrc

1'

dalo di fare.

io^iicl-

jn-rMi.niersi

Ua

qui bisogna

sempre vogliono essera

nudo a malerlalo

far

eicmenlo

.'lfiiit;ilo

l-um ^inln.

co-

poscia

leslo concello eoa la minaccia consislonle nel dire, ci

le

parole

sigaiScalo. Spesso nella

mi-

naccia di cosa cbe presa alla lellera sarebbe impossibile, si

esprime

II

conoello possibile della uccisione, dell' iDcaodio,

e elmllt. Cosi obi dicesse tt voglio far eammitiare con la itila in


slbile

mano direbbe cosa cbe presa alla lellera un impotma poicb slaiboleggla nel suo conoello la precedealc

Digllized Dy

Google


uccisione,

pu beolsslmo

-l-l!

colesla

lo

ed aaatoglie

foringla

(qiUDIuaqna Della loro oortaoda esprlrnsao cosa impoislbile)


ritrovarsi

l'elemealo cos HggeUiTO come^oggellivo della

minacci a im potabile.
(5}

La Carlo

di

Cussn^tone di Firenze ha proclamato con

motli suol giudicali la regola che lo sole miiiucce

futuro possono cadere soUo

le

sanzioni

Toscano: Dcccfto 3 sellcmbre IS37; 11


a^^oslo

sere
al

il

III'

le

1863.;

codioe

<tet

ni:iggio

11

nllo altrimenti

punibile

il

penale

1869; 24
non es-

quale cassando senza rinvio deciso

minaccia ak

line di atterrire

pistola scaricai

un male

il]

fallo di

nemico aveva esploso contro

di lui

2S agosto 1862; 14 febbraio 1863

cbi

una

apri-

30 setlembre 1663.

. 1578.

La

gravit magfpore o minore del male minac-

ciato attiene

ai

criterii

misuratori della quantit

naturale di questo malefizio, poich

il

bdo danno

immediato consiste nel timore incasso e respettivamente patito: cosicchfe il pi o meno di timore
incasso dovendo essere spontaneamente proponso-

nale al pi o
la

ragione

meno

di

gravit del male minacciato,

d cotesto criterio tiene alla oggettivit

materiale del reato indipendentemente da qualsisia

considerazione politica. Del pari

come

suratore della quantit naturale di

deve

calcolarsi lo stato di

criterio

mi-

questo delitto

animo del minacciante,

parlava freddamente od
il medesimo
un accesso di collera. Dove si volesse con

secondo che
era

in

soverchia rigidit mantenere la minaccia indistin-

Cameote nella categoria dei

delitti

quantunque emes-

sa sotto l'impulso della collera, sarebbe incontrastabile la osservazione che qui l'impelo degli affetti

Digllizedliy

Google


non ticno soifanfo

112

grada dol

al

ma

delitto,

inflaisce

ancora snila saa quantit: e precisamente inflaisce


Kiilla

qunntit

modifica

il

naturalo

danno imoiediato
nella ira o con animo
il

in

codesti

del

delitto

in

quanto ne

danno immediato. In an colpo

reati

lo

stesso, sia

di coltello

che

si

scagli

deliberato. Laonde 1' affetto


non pa considerar^ che come

minorante in ragione della minor frza morale BOggettiva del delitto; senza che la fbrza fica ogget-

ne sofi^'a alterazione neesn&a. Ma nella minaccia non cosi, poidi altro il timore che
genera una minaccia lanciata da an nomo che ebro
di collera appena sa ci che dice; ben altro lo
apavento che genera ona minaccia emessa seriamente da un nomo tranquillo. Questa verit che si
rivela al senso di ognuno stata saviamente por-

tiva di questo

tata dai giuristi

sno ultimo svolgimento, inse-

al

gnando la regola che

l'

impeto degli affetU nella

minaccia verbale non sia soltanto circostanza muioranie,

ma

La mipa
non presenta
Per

bensi dirimente la imputazione.

naccia proferita nel calore dello sdegno non


essere cansa di serio timore, e perci
bastvoli

dementi

questo motivo noi

di politica impatabilit (1).

apponemmo

nella definizione la

formnla deUberatamnte.

(1)

P a ecloni eommentario iwt. 4, paj. 949.

per ani nuBaima di ^nrspnideDU dopo

11

Giuliani fiitlmioni

voi.

queste

decreto della

Corte di CaasaztODe di Flrenzo dall' 11 febbraio 1SS4.

mito

Il

.pag. tj2]spinge colesta os-

BCrvazIoDe Bno al puoto di negare

la

poltlca

Im pula bili l

delle

miDBCce empiici da privalo a prlrato, e ne addnce

Gome

trgoraenlo

la

ocMTVBtione oba

II

nemlso

il

adeau

Digilized

by

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lossi d

minacciarmi, mollo

si

calmalo

sia

giustissima;

lo

443

quando cm

dall' olTenilerml

bollare doli' ira e coDlen-

nel

se ne asterr

piii

qaiodo

In lui

sdegco. La Osservazione sppagscs a prima ri-

ma

scoperto

lascia

caso

il

emessa eoo nimo deliberato. Anche

della

mlDRod*

CremaDl f de

jurt

) Inegab ebe le minaece inni


eoniemnendae quando partono da un uomo cbe era agitato

erim.

Ufi.

dall'ira

17

3) eap. 22,

o In alato

ubri.icliezi^a.

Leyier f$ptc,

mediL

tdegoo oeo faT*ib per


raole,
t.

argomeaUndola

48; de regul. jur.

frrosara

ta

'2-2

il

miuncce

dalla classica

Diversamente opin
quain ucl CJlore
clic

II

dello

una semplice niino-

sentenza di

Paolo

alla

(roToasi persino chi sostenne potersi

ralsgatfone perpetua al colpevole di minacce ver-

bali proferite nell'

Krest

le

In :

Bommel

rhaptaitat, obttrval.lM

ori. 129, C. C. C. Tale b

nif

baoDo snbUo

la idee nel

11

progresso dei lumi

mulamenlo che
I

. 1579.

Finalmente evri nella minaccia mi criterio mlsaratore tntto sno proprio nella drcostaosa

Ano ; ed
nel

modo

ano-

dell'

di tale importanza cotesto criterio

obe

di vedere di molti dottori e legiBlatoH se

ne sono costitaite dne forme criminose distinte.


Pi comunemente sulla scorta appanto della circostanza dell* anonnno divise la minaccia in sempUee e qaaUflcata. E si disse smgiSce quando fu
&tta alla palese : e ^t(^ifieata quando il suo autore
si tenne occulto. La ragione par cui la minacda
anonima deve tenersi come di gran lunga
grave
sensibile e positiva. Sa
delitto di

minacda

quantit naturale

U criterio essenziale del


Umore incusso ne deriva

sta nel

bene per necessit logica


(!)

la

consegoenza cbe

star in ragione del

la

bua

ma^or

Digllized by

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timore prodotto. Ora seDte ognano che quando la


minaccia procede da persona a me conosdata, io
ho cento modi per calmare le apprensioni dell' animo mio. Pa la persona essere tale da non temerne; posso nsar mezzi di rcondlazione; posso provvedere con mezzi privati alla mia diresa contro di
lai ; posso invocare r antort perch ne infreni le
velleit malvagie. Ma qaando la minaccia anonima io non so quali e quanti saranno nemici
miei; non so da chi guardarmi; non so contro chi
debba <^iedere od aspettare protezione. In ogni
uomo die incontro, in ogni individuo die si avvicina al mio domidiio ho ragione di temere che si
celi lo sconosciuto nemico. A buon diritto pertanto
la minaccia aaon&na d consider dai criminalisti
come d gran lunga pi odiosa, no al punto di
darle un nome speciale; il nome di scqpefismo.

(1)

delle

Il

Glaser

nel

sao

Iraltato

peoale EUlle condizioni

minacce punibili, solloponeodo ad accurnia analisi la

considerazione della ImprESsioiiG psiuliica

coordina

Me

impressione
dol

idee clic domiiinnn in

ne

psicliica

paziente.

guace della doUriaa d

che

la

logillima
la

iin:i

clic

in

ijuc^lo remilo si

ncllii

v.ihiI^zionG

coiin'jui'iiia reale a

francanienie

Romagoosi,

si

danno

professa se-

procede dal priacipio

potensialit del danno derivanle da noa dala azione

inalvagia equivale al

die

ili?r]ia

Glaser,

Il

^oiii^r.ili'

base

alla

danno eiTcllIvameDte aivenalo, per dare

impulabilit politica. Egli

lesione del diriito

nella restrizione

lanle dai moli

della

elle

merc

la

nwerle

([tiind

minaccia bisogn Irovarla

libcrl giuridica del mloaccialo dcri-

pub eccitare neir animo suo

la

minaccia.

La poltmialil ad iaonier timore eaaurlaea dunque

le

con-


sua

diiioa essenziali delln

agglungflre clic sa

udire
lui

la

la

palcbIcB

445

[mpa labilit

politica

rainacoialo

II

al olle luotsi

non concep Umore

al

primo

pu beniisimo questo timore generarsi

mlnacci!i,

successivamente (juando

ilccb

alla

rlllelta

minaccia palila

In

co-

negazione dello eOello consistente nella impressione

non pab mai affermarsi con Bicurezza.

g. 1580.

La

scopeUmo & a

parola

noi derivata dal giare

romano, e occasionala da ana speciale coBtomanza


dei popoli arabi.

romani, promotori sempre della

mdastria agricola, colonizzavano e nducevano a


coltura

terre conqnistate. Gli arabi addetti alla

le

vedevano nel dissodamento

pastorizia

la distruzione

dei

alla industria

loro.

pascoli,

vano

1'

uso di porre

lo

chiunque

elio

la

giusta

la

coltiva-

costumi loro ora segno che

la oriL'ine

pratica

anonima, bi qui
tro questo

terre

e in questa lotta ave-

muccliio di sassi (scopula)

lOEse dato a coltivare quol terreno sa-

SI

morto. In qui

iismo che

lo

nn

del quale volevano interdir

nel prato

zione:

nasi

delle

elemento indispensabile

Quindi osteggiavano con ogni

lorza la coltura dei terreni

la

ilohuo

estiisu

del

nome

di

scope

qualunque mmaccia

irranJe severit dei romani conclic

imnirono pursiiio

di

morte.

scopulisiiio

r agricoltura,
dei terreni. Ci che pot esser vero per questo delitto

nella

saa genesi non pi vero oggid, poich

ha

l8 pratica

idlargato

concetto deUo acopelismo

il

applicandolo in genere a qualsiasi minaccia

anonima.

. 1581.

Fa pare

errato

Carmignani

pensiero di

il

7S7 )

elem. .

altri (fra

che vollero

con

Qaesto pensiero non

minaccia anonima

la

fe

rife-

tran-

accettabile perch;

offende

si

qnal

si

risse lo scopelisino ai delitti contro la pubblica


quillit (I).

un individuo

od una famiglia, non nn numero indeterminato di


cittadini

tutti

cittadini.

Ci pot esser vero nei

primitivo concetto arabo, poich col porre quei sassi


nel prato

dividuo,

non

ma

tivato quel

minacciava morte ad un solo in-

a chiunque indistintamente avesse col-

campo. Allora

a tutto no popolo e

coltivare quella terra.

carattere costitutivo

Pnccioni

col

si

tutti si

che

E
ci

voleva incuter

oggi

latii

di

pcopeiismo

scopeliarao

piit

di

iraiiqiiillitil.

mira determinate persone, nelle quali

un

diritto naturale,

delitti

non un

sociali

Ma

iVcquontc prendono

diritto politico.

dunque una anomalia mantenere


dei

il

concorderei

dovesse mantenersi nella

di

classe

timore

volevano repellere dal

se fosse questo tuttora

dello

classe dei reati contro la pubblica

politici.

tali

si

viola

Sarebbe

reati

nella

Certamente

la

minaccia cosi anonima come non anonima ed anche la stessa verbale possono in qualche caso speciale essere dirette contro persone pabbliche, o contro

una comunit senza designazione d'individui;


ed allora il delitto cambier nella classe e nella
oggettivit, perch il sao danno immediato sar
tutta

nel timore che direttamente

volle inctitere alla

moltUadDe o ad an suo rappreBentante. Ma .questo


caso eccezionale: e la nozione ^nerica del reato
noD pu desumersi da tali eventnaiit, tranne per
qoei codici che detta minaccia Eacessero na detitto
sui generis soltanto quando fosse diretta indistintamente contro tatti i cittadini. Meno ci il danno
immediato travasi nel solo individuo minacciato; e
gli altri non ne sono offesi se non mediatamente
per

l'

no.

apprensione di rinnaovamento a proprio danripeto che se per il solo danno mediato do-

vesse definirsi la classe, tutti

matefizi sarebbero

contro la pubblica tranquitlit.

dolitti

(1) Nella

gerinaaiea

pratica

spedate di niiaaoela a cui

Ha proprlamsDte

li

uoatecDplaVB una forma

ai

dava

Dome

il

di

dlffldaxione-

oodmIIo obe aDnelleTaal a colesla deao-

il

mtasElone dod rtpODdeva a qatilo ohe noi anaeUltmo


parola

KopeUMno;

daziooe per

ia

polobfe la ihIdbwb

alla

convertlvasi lo dUD-

olreoAIania d esaere stata ridotta In acrillo

iadlpeodeolemeDle dall'essere o do solloscnlla. Le minacce


a parala restavano soli o

pDDivaDo leggermente:

quid faeti aeeeuerit. E


It

peoB era anche

11

\a

ma
il

ileiiominazionG di minacco

erano gravemenio

quid fact ohe

oacce reali

le

art.

mlDacce

120: vedasi

Claseo

scritte. Del

tesse
scritta

SI

minacciiisst

turbare

la

mi-

resto altre dlOerenziall

riguardo alle dispoaiziooi dclb C. C. C.

Boehmero

Kress

Ivi

paa. AtlT. E pi lurlicobrmenle

l,i

pnij.Hm-.

di/liilalia

rnanica voleva, a diffiTOEiin dello scopelismn nostro,


nio obe

si

lanlo elevava

orimiiuillaii df etilaoiare

acopeliamo e la diffldalio germanica, in

lo

modo avuto

peclal

di

quaudu

solo averla redilla io scritto: ed ecco

percb invalse V uso fra molti

ialercedooo fra

i)uiiili>

un

pubblica

ed auomlna

di

lielitlo

quiete.

che

in

Cosi

c]U;ilclie
la

1'

eslrr-

modo

minaccia

ucoldere alcuno non coimaiva

(io-

anche
la

aif-

coslitulva la minaccia

(tialin, Dienire la

DODiiii

^'pec.

i[icen(li<iri:

il'

55,

ic((i/<il.

i)

c;is.i

Ij

li!

bench non

scrilla

.ilcuno.

i]U3nluni|ijo

f( Ili

Tuie c

il

concellu

il

Kre?^

di-cordi

ger* iingulariam abtervationum Centuria 3,o6nrt7ai. 10.


Le bvdiziODt
i

neli' ari.

heeva una

punivssi

iloaaltneDte
dell'

deil.i

presagisca ana

della

tal

come

fi

eli

io

dilTdi

forma
l'

dell' abolito

dove

la

st-nibra

conservata
concello

pensiero

il

universil, sia

perche

che poeta mettere

di vaadella

si

lutti

incendio. In tale onlioe d' Idee pot be-

come un

delillo

pubblica Iranquillil. E se mi lecito avventurare

la

una congettura
nallsll italiani
la

nuovo codice

essersi

[.luidicang. r>el

Uovo prevalente
una

ofMliDO considerarsi qaeita S%ara erminosa


contro

codice Pras-

nitnacclo ecce-

violeni.i. Nel

128

liloln

diffidiilin

versalcj sia percbc

a perfeolo,

ni

col

tradizione

gerinauico

915

specalil,

pi

Impero Tedesco

qucIlA

noziene dalla djlGdazi(Hie Gernianica

dell' antica

rivdaroDO ancbfl

liano, che ae

diri

che

11

che

la

opinione

invalsa lu molli criini-

nostro scopelisino sia un dalllto contro

pubblica tranqoillil in parie attribuibile alle tradizioni

della

fora speciale dello copelismo romuio, duortta

txlraordimriii triminibut, ed

7) JT'

ferenza vorio
Tertllo

che

della diffidalio

ssuDll dallo
alle

ptii

erimloalisti alemanni:

per

In parte alla

mi

non

aiaii

alla

de-

av-

ipeclali dello KopeUfmo aritieo, a


germamea orano auai dlfTeronti da qnelK

caratteri

opalisma

nella pratica ilallana, obe lo riducia

piccole proporzioni.

. 1582.

pura da aotars che parecchi codici contempo-

ranei

(1)

hanno malato

specialit. Parificando la

affatto

il

criterio di

questa

minaccia a

Digrtizcd

bvCooqle

naccia ftnata, hanno ravvisato la qualifica nella

da

sola scrittwa. Ci pi specialmente si fatto

non presero

quei codici die la minaccia verijale

considerazione alcnna, qaa&do

non

in

accompa-

fbeee

gnata da ordine o condizione. Indabitatamente

genera maggiore ragione

cosi

realmente esegaire.

vogliasi

buono argomento per panire


della vertale,

vare

maggiore seriet
animo in chi la scris-

della verbae: perch mostra

e maggiore determinazione di
se,

la

pena

(I) Fra

Ma

minaccia

la

che infiiggesi

iDiDaceia,

Il

il

art.

4H,

ari.

74S; e

baoDO ugualmente

codloe Francese art. SOGi


Qodiea Parisoae

g. 1;
il

codice

Il

codice

solo ODO dislngue se

ma neppure
numero

nr[.

Ticinese

Ausirl.ico
l.i

se fu dirclln

il

m.i

oOO;

codice

Il

rl.

.-.^li

conlro

'M

ionio

09 non

uq individuo o coniro un

indislinlamenlc

lilolo di

nella

oudice Kapoletaao

636: " codice Modenese


ari,

che

se

indelerniin^ilo di persone, n

fine esplicilo:

anonimo

dell'
il

disco-

mingicela fu solloscnlla od .nnoiiima,

minaccia con ordiae, lo scopelisme, e


riunisce sotto

ele-

minaccia anonima.

alla

iMcialo ogni parlicolare ooDBiderazioae


srL 161)

scrtta pi

non mi sembra boona ragione per

oodlci ooDtemporaDe

temere che
se ci pn essere
di

della minaccia scritta e firmala alla pa-

rit di quella

1111

la

mag-

minaccia scritta ha dei caratteri di gravit

^ore

ebbe o non

ebbe

violenza privala,

minaccia

la

la

semplice

violenze pabblica, per colpirla col

carcere duro da sei masi ad un anno, estensibile a cinque


anni In ragione o della gravlUi del male minaccialo o dello
essere

minacciato

un comune o della

prodotti. Cosi quel codice lascia


gistrali

la

(:ravii,'i

non solo

nll.i

ilp^^li

liain

cITr-ili

dei

nin-

disc ri mina zio oc dei cnsi nel rjpporlu dello pcu.iliUi,

raa dellette eziaadlo (a questo luogo) dalla pi vera esallczza


della noziooi. Sul qual proposito

VOL,

II.

non deve

ditneatlcars es-

29

450
an Gne

servi

che pub tare degeDerare cos

particolare

privala

violenza

oomo

loro

quello di lucro; pel qu.nic


Icnio 0 in
.ill.i

piopncl^L,

onnil'in.i

alla

la

riiliice

cliL'

e qui

la

il

suo

criterio

oObsn

nella

minaccia alla se-

violetiza o la

DO do cenno solo perch non

alcuni codici coalemporaDei

sempre

hanno con esaUezza manteDUto

disUnzIoDB fra classe classe. QoiDdo la rolDaccIa


servire

stinata a

assorbisce

se

mezzo ad hd

di

del

(itolo

il

fQrto,

alla

propriet

alla

persona, e per la

l.i

Si

dus

aggrava per la

otTf^sa

violati^

diSondibiiil del

de-

fine dellllooso

il

reato per la ragione dei

cancotnilanza della oHc^a

diriUi

la

Gne

sorga iananii. Questo

delluo trapassa a in furio vio-

mezzo aggravante. Ci verr chlarilo

di

l'iin/intii'

di^bita kcilc;

il

trovnado

i^slorsione,

nuova speciale

miliBccla per una

la

che

oggeltivil giuridica

maggiore

danno mediato.

Indifferente allo stxipeiismo

minaccia anonima

si

esegui.

il

modo con
che

si

cai la

valesse

colpevole di lettere anonitne ove esplicitamente

il

mi-

nacciasse un malo, o

ili

segni usprimonti

pensiero (comeporn;

ia

bara alla porta, o segnarla

di croce) (I) purclifi siavi slato fine

altitadioe a ci,
il

delitto e

anche

la

si

lia

ti'

il

truce

intimorire ed

qnanto basta por riconoscervi

per tenerlo come consumato: avvegnach


sia delitto formalo, per le istosse

minaccia

ragioni e con
fatto

cenno

vata.

Il

di

lo

inodesiine condizioni delie quali ho

sopra in proposito della violenza pri-

timore prodotto, o non prodotto, aumenter

la qnantit naturale (2) del maleflzo

pende da

ci la

consumazione del

ma non

delitto.

di-

(t) Ogni \>aesc in tielle cDliinionzc E^pcciali

ao a

certi segnali

alounl

la

(2) Nel

cos,

if

licliUo

rjcile

politica

die

allriliuLco-

elDele di un Gallo
rncetidil

iJilleilmonle

norma

od

In

non

oyLjplliva.

misuratoli

un

dcllii

pub

che b tulio

un ma-

una clrccslaoza senza ao-

l'

allarme od

dirsi

ijuantl

II

malo esemplo, colcsta

che cosliluisca un criterio delia

nel

essere rifcriUi

perch

la

la

(orM

crllcrii

al

ragione di farne

riguardo al danno medialo,

e rappresanlalo dn una oplaione: e non

polltioo
al

deve

politica,

sia

cooduca

morale oggettiva del malerizio

(lunqiii;

I;f.sii

criterio misuratore

nel riguardo

rinlr.nc-

danno midiato; laonde

il

delitto

forza

quantit u.ilurale del re.nlo, perclit non ne modifM


tfica

TeMor

possono

danno imme<tialo. La sua quao-

11

completa mercb

ne accresce

circostanza

A b e r-

S3.

li.

perniciosl dirella a carico dell' offeso,

la

ad un umenlo della
percbfe se

ricoDosctTsI. La qunDllI& naturale d

si

quando avviene che


creecere

rnp.

.iiinncci.i

tJi

la

47, IH. 11, pn<j. 810

jiiirs 2,

leQzio ba per suo


til

Germaala iDviare

minaeclare morte od

ii'inJenturiiiii lib.

jiis

una oioaccia di morie. Cosi

coact-ilo di

il

della

laogtii

In color rosso sigoiOca

prnxs j'udkini

danno Immediato 0

diretto,

cbe deriva dnl

nesso naturale e necessario delie cose. La quautil polilica


perlaiiLii

subisce

I'

clic

ii^iincona sull'

clic

l'aumetilano

ji'one

hitlusso suo proprio

anima

si

meno

Decessili)

nelle loro
ti

te

minaccia anche

il

morule,

due impressioni morali

cagioni; a cbe

perdb quelle

si

circo-

danno medialo devono avere per

aumenlato anche
11

ad una forma 'imprei-

Incusso al so^sgctto passivo del

maleOzIo, cos evidente che

stanze che aumentano

gruve e veemenie

tutte

uel delillo di

estrinseca in una impressione

Cloe nel- timore pi o

compeneirano

da quelle circostanze

dei consociali, e cos\ le circostanze

rannodano

si

morale. Ora siccome

danno immediato

II

timore

danno Immediato, rendendo pib


dell' offeso,

che In quetto delitto

ne

r.ipiirpsenla la

forza

oggetliva.

fisi

pcrianlo

chiaro

naturale. Queslo un risullaro prpssoclife coslaute di

Illa

qusi reali nei quali

Rome

altri

il

dniino

cblamapa) non

lo

l'in

si

sensazione Gsica (udito o vista)


rale

ohe

Dell'

animo

dall'

mediato (o direno, o
estriuseoa

ma

In

In

lulli

tisico,

una semplice

una comoiOziDDo mo-

oDeso consegna

sensazione Hsica.

alla

. 1584.

Gi sappiamo ( . 357 e 378 ) cIig la minaccia vernon ammette tdotafivo. La scritta pa am-

bale

metterlo quando

per va.

Ma

non le
pars

scrtta c

{juyis}>rud.

pars

la lettera

fa

dato corEO?

4, const.

1, (juaca/. .V7, n.

])!iiiil)Llit;t

minacciosa sia smarrita

qaid juris se la lettera minacdosa

di

i9

Il

fit

Carp zovio

14, def. 4; et proci, crim.


)

sembr opinare per

questo latto quantunque

la

consuma-

la

zione del delitto mediante la emissione della lettera


non fosse poi susseguita. Certamente se si suppone
consumato da altri il delitto con la emissione della
ii/liora, colui dio sci.nitcmcnte la scrisse dovr to-

voro

ia

(lon costituisca che mi ano preparanon pnssa jmuirsi neppun: come len-

lettcm

torio 0 iwrci

tativo. Vale a mio parer in qiiosta ipotesi ci elio


troveremo essersi adottato carne regola in tenia
fV iiiL'iuna scritta.

La intenzione criminosa

consiste nella detenninazione di emettere

o minaccioso o diffamatorio)

non pn

dirsi

temente univoca, bastantemente assodata

quale

la

lo

scritto

bastanflncli si

Digtizedby

resta nella semplice

sfera della propara/iono della

quale in sostanza non altro

lettera, la

che in seguito vurrii lanciarsi contro


questo

rorm

sempre una

elio

Varani:

Ma

nemico.

il

avvenire

ipotesi

la

una do ter mi nazione futura tutta didowrminazione attuale. Il momento in

prcvi-^iene ih

vo'sa dalla

quella non ancor giunto: questa in s non estrin-

seca ancora la violazioae del


dirizza la oSaa.

quale

diritto al

in-

s'

Danque anche condotta a termine

in tutta la sua linea la determinazione di scrivere

una

lettera minacciosa

determinazione
preparare

ma

il

gli

diritto

per

ciarle poi

non che

la

corso) qaesta

determinazione d

atromenti per aggredire nn diritto:


non ancora aggredito n con la de-

terminazione intema, n con la esecnzione di ci

die

si

fatto.

. 1585.

Piti dispotablle

la soluzione del

quesito ulterio-

re relativo a discemere in questo reato


dal

deluto maacaio. Facilissima

1'

il

tentativo

applicazione

della nostra formula generalo (. 393 e segg.

sulla

distinzione tc& conato remoto, e conato prossimo.

Tenuto fermo che

un

lo scrvere la lettera

non

sia che

cia

eoa la emissione. Finch

atto preparatorio,

il

minacciosa

conato comin-

la lettera

ha nn conato remoto: quando giunge

viaggia

in

mano

colui al quale destinata ad incutere timore

nato prossimo: flnqui tutto piano.


del delitto
cia scritta?

mancato

Ma

il

si

di

co-

la figura

dessa possibile nella minac-

se lo , dove la troveremo? L'

che ha ricevuto la lettera

l'

ha

in

mano, e

uomo

sta

per

lecerla. Arrestato ogni progresso ulteriore del b>A-


to SI dir egli clic

li

mancato? Per noi


osm)'r un delitto

(kljfto

il

manrato

no, perch

il

consumato

soggeltir/h'Wnli'. I)aiir|iif

delitto

tliive

min

terialmente eseguiti, e

un

per

solo

oc-

ntti

ma-

correnti alia iesione del diritto debbono essere


lortuito

deve

esser mancata la consumazione oggettiva; cio


reale offesa del diritto.

La

lettera in

mano

la

di colui

che vuoisi mtimorire (anche aperta, anche gi sotto


gli occhi suoi)

non rappresenta

samativo, come non

lo

1'

nlUmo

atto coo-

rappresenta la mioestra av-

velenata che sta innanzi alla viUma. Questa potreb-

be starle innanzi per taUa la

vita,

come per

tntta

la vita potrebbe stare innanzi al minacciato la let-

tera minacciosa j senza che per tale presenza

venisse

mai consegneaza

letale nel primo,

av

n con-

seguenza di paara nel secondo. Perch io mnoja di


veleno bisogna che ingoi quella minestra; perch
io

mi spaventi bisogna che legga

quella lettera.

Que-

ste idee sono chiarissime tostoch si ricordi che in

molttesimi reati

il

terzo, o la vittima stessa, sono

strumenti necessari alla consumazione del reato,

strumenti che agiscono per conto e volont del colpevole a compire secondo

Laonde come a

scellerata.

i'

impulso suo

tutta ragione

!'

la

opera

atto con-

sumativo bench eseguito da un terzu o dalla stessa


vittima

si

considera come

l'atto

pone a tutta sua responsabilit,

del colpevole e si
cosi vuole giustizia

che ci che dalla vttima o dal terzo non fu ancor


fatto

si

malefzio
intuitiva

sottragga dalla forza fisica soggettiva del

per minorarrio la responsabilit, por la

ragione che

il

delitto

non

fu ancora sog-

gettivamente consumato.

DigilizedliyCoOglc

Nel quesito proposto bisogna dunque


questione

lo sia;

i:'inill:-ioii'

'it

mazione del
non

iniin.iiliizinm-'

In

ciuto sia o

Jcciili!r& la
di'/

minuc-

delia

consu-

i'//rlUra

c.^is/-)!:./!!!!'

di minaccia. Noi pensiamo clie

di'lltlo

u perci crediamo che

delitto

il

man-

cato non abl)ia ipotesi possibile d qaesto malefizo.

Ma

se

e netta

si

do
il

il

pensasse diversamente allora la geoaina

Agora

del delitto

mancato

si

avrebbo quan-

minacciato udi per intoro, o per intero lesse

concetto minaccioso, e pur non ostante niente se

ne intimori. Allora (ed allora soltanto) potrebbe con


verit dirsi che

mente,

ma

il

consamato soggettiva-

delitto fn

oggettivamente manc, perch la intre-

pida impassibilit del minacdato fa


previsto dallu agente,
di agire,

il fbrtaito ime indipendente dal sno modo

per cai la leeone del diritto (pertnrba-

zione della franqnillit dell' animo) non avvenne


qaantnnqne tntte le materialit dirette a prodarla,
ed abili a prodarla fossero esanrite.

In proposito della complicit pti6 nascere la importante questione relativa a definir


la

il

impotazione nel caso che uno abbia

tera minacciosa, ed
stino

un

altro

pu cercarsi cio se

1"

1'

reparto delscritto la let-

abbia portata

al

de-

aidore de! delitto sia

colui che scrisse, o colui che dette corso allo scrit-

Per i principi! doila scenia questo delitto non


si consuma col solo tatto dello scrivere; laonde lo
scrittore non sarebbe che un complice. Tale opinione
sembra accolta senza contrasto anche nella pratito.

ca

(1).

fintantoch

si

studia qnesto problema sotto

Digilized Dy

Google

vero punto di visla

il

dello

scritto

non possa

che vada oltre a qaella

veramento contro

Laonde

no?,ioTialmente cosi
dirsi

ausilio

1'

autore

prepara la

chi

uno come

i[
1'

veleno.

altro

non

(almeno nel linguaggio nostro) n

n coautori del maleflzio.

autori,

l"

ana imputazione

dirigersi

AcW

analogo a chi prepara

scritto in tatto

possono

coutomplazioiie della

ilclla

ffTsa fisica, io credo che

contemplazione della forza

fisica

Ma quando
aggiunge

la

alla

con-

templazione della forza morale, allora (rispettata


esattezza ontologica d qnanto

pre ammettere che

ei

ta

pa sem-

mputazlona contro chi scsse

la

chi la por-

prima cansa morale


mandante) senza del quale il

quando nel primo

si trovi la

del delitto (motore,


delitto

nomi)

A elevi in grado pari a quella di

la lettera
t,

ai.

non sarebbe per modo alcuno avvenuto.


Dimeno

(1) Tiilc

eLltuziouc

cr.i

l'i

puniualo disposizione della Co-

sassonicM

elpltoralo

part 4,

eontlit.

14: vedasi

. 1587.

Ne!
ili

diritto

comune

azione priva!'!

pubblica.

11

lo

lo

minacce semplici erano

scopciismo sempre di

mione

codice ])enale Toscano ha dichiarato in-

distintamente porscguitahilc a pubblici azione tutte


le

minacce, e

un anno

le

all' art.

ha punite con

362

la

carcere tino ad

collocando con tutta esattezza

scientifica qaesto reato nella classe dei delitti con-

tro la libert persotuUe e la privata tranqttilUt.

Digitized

by

GoOgle

~ 457
i:m.

codice

Il

Toscano non ha accettato


antichi e

altri legislatori

(li

noQ convenire

i'

moderni

opinioni!

la

ai quali

parve

esercizio del magistero di repres-

sione contro le minacce verbali, e doversi invece


rilasciare ai provvedimenti {i) economici, qoali pos-

sono essere

1'

obbligo di aaa cauzione, e la vigi-

lanza della polizia.

non

nostro codice

il

tanto

severo quanto sembra l dove implicitamente

oca importante questione; poich

solve

ri-

la distin-

zione tra dolo d* impeto e dolo di proposito non ba


valutato

come

soltanto

criterio

misuratore

quantit politica di questo maleflzio;

ma

dlia

del dolo

nn

requisito essenziale della

sua

politica imputabilit.

1578) come

Gi notai di sopra ( nota


e Criuliani insegnas-

proposto ha

di

g.

fktto

Puccio ni

sero non essere politicamente {mpatabili le minacce proferite

impeto della

nell'

siderare queste

come mere

collera, doversi

con-

jattanze che poBsono

ma non pucome delitti, perch incapaci a turbare la quieun uomo ragionevole; e come la Corte di

dar luogo soltanto a misure di polizia


nirsi

te di

Cassazione col decreto degli


tasse questa teoria,

minaccia
1.1.

in

11 febbraio

1854 adot-

prodamando la impunibilit della


Ed ebliesi a ci buona ragio-

noli' impeti).

l'accia

ai

principii

buonissima in faccia
nostro codice ;

il

alle

qnale se

della scienza: e
speciali
si fhsse

si

ebbe

disposizioni del

diversamenta in-

T assurdo che chi aveva


un pagno si punisse piti sevedi itto ammenato; e che

terpetrato avrebbe segnato

minacciato di dare

ramente

di chi lo

aveva

Digilizedby

Google

458
mentre qaello
tore,

s'

inviava alla giarsdizione del pre-

&tto di qaesto fosse riservato alla saperiore

il

competenza. Dalla minaccia anonima (o scopelismo)


il

codice Toscano

ne,

non ha &tto pardcolare

previsio-

abbandonando per tal gnisa le tradidoni di venti


Spetter alla pradensa del magistrato in facalla niflcazione legislativa delle dne specie,

secoli.

cia

osare

dell' arbitrio

suo tenendo calcolo di cotesto

criterio nella irrogazione del carcere

ad un anno che

Lo che

gli

ha posto

da nn giorno

mano

in

!'

art. '3i)2.

porta alla conseguenza che il massimo di


pena non dovrebbe mai infliggersi per una
alla quale mancasse la circostanza ag-

quella

minaccia

gravante

dell'

anonimo, e molto meno contro una

minaccia nella quale mancasse

la circostanza del-

la scrittora.

Ua provvedimento siDsol^rlHlmo

(1)

ncit' art.

17G

minHcclnlo

delta Carolino;

nllrl

di

dato cauziono di non oITeiidcre


ditniTiie i.ilc

vedere

agli

recrii il iooe iiu

alimenti del

c vero per che


saiorc

lo

quella cb ieggetl

dove impOBendmi

pniire la carcere
II

abbia

a ohi

Sdo n che non abbia

minacciato,

si

dichiara die

a carico del mioacciato di prov-

luiDacciaiile.

E pure

ero cos

slesso articolo prevedendo cbe

potesse essere miserabila

dod

ordinava cbe questo in simil oaso

si

meno

1'

Ua

accu-

dell' accusato,

aiimeDlasee a spese,

publilichc.

Il

1589.

codice Sardo non ha neppur esso tenuto con(o

della distinzione

fra

minaccia palese e minaccia

atumima, e abbandonato
la vecchia scuola,

Francese

affatto cotesto criterio del-

ha preso ad imprestito dal codice

la distinzione di

minaccia

sema

ordine e

DigiUzed by

Coogle

minaccia con ordina,

di

per noi liro non

clic

i;

tranne una l'orma di violenza privata: ed ha tenuto

pur conto della distinzione fra minaccia verbale e


minaccia scritia. Combinando insieme
e 432 di quel codice ae ne dedace

che la mi-

i.'

naccia verbale e scompagnata da ordine non

nomamente

punita,

431

gli artcoli

almeno come minaccia

me-

2.'

che

minaccia verbale con ordine (od anche senza


ma con (1) armi) punita col carcere da

la

ordine

mesi a dna anni e con malta

tre

cento lire
ia

Z,"

fino

a dnque-

che con la istessa pena pnnita

minaccia scritta; sia dessa anonima oppure Ar-

mata con proprio o con

nome

finto

4.

che la

minaccia sctitta e con ordine b punita del carcere

non minore
sibile a lire

d tre anni, oltre

mille,

ad una molta esten-

ancorch firmata col vero

nome

del colpevole.

Par

ma

tal

gnisa

la distinzione fi-a

minaccia anoni-

(simbolica od e^ressa) e minaccia jiafe^a, che

nn influsso capitale su
quantunque mitigata nella sua

negli antichi tempi osorcit

questo reato, e

clic

importanza persever fino

ai

di

valutata nelle scuole e nel foro,


derelitta dai codici

(1)

nanEl

Una siogolBre ed

generalmente

ionlteSD quesliODB vidi sorgermi Inalla

un omicida confeHO

Corte di Assise di Nassa.


lo

proponeva

questione se constasse cbe egli avesse agito

provoeaslotie deriBOHlt Aa
negandosi di acaellare

ta

al-

che siamo venuti segnalando.

U 5 deoembre 1865

difesa di

nostri ad essere

si

contemporanei per far laogo

le altre differenziali (3)

al
al

glumii la
segnilo di

nUnaea a mano armata; e

questione proposta dalla dltesa, no

elevai iucidente. La Corte emise decreto

che dichiar non

460
mia qaUoDe, perch domaDdara

prop<H)lblle la

ai giurati

sa

constava di provoMilone per mittaeeia

a mano armala

una DOTSTiom

vieta di proporre ai

giorali,

proooeaxne;

quutione di
(2)

n per
siala

Kon
i

.LI';

(Il

deU

princijiii

nieale

si

frciizij|e

leese

quesllooe se cotutOHe

foori

altri

per

modifica

l'i

la

per

iii''

scl'Ii^m, clic

emessa direl(amca(e

sono queale,

la

la sola

era

di'

que per corisr^uEnza venne a dicliiararsi

la

faitn.

municando con

la

della

sua

pn]lic.i

che

scrina. Qui nasce

11

il

cf^surc

dcll.-i

La

dif-

della minaccia reale;

minaccia vcrhalc c

la

come pure

male anzich

nol.nle.

dullrina c vcQula

qaei\:\ fra mlii^iccin vorbalc

hi nozinii!' ill^^llnta

quale flullua oggid fra

odierni codici

presenza:

circostanza

che ncppur nierllano di

rcndula insignilicsnic

gli

minaccia verbale sia

presenza del minaccialo, o co-

in

invece che nel muLimcnlo

acquislundo Iniporlanza

la

che

di diritto

e propose invece

la

minaccia

bisogno di stabilir un criterio

per sa-

pere quando la minaccia reale debba equipararsi alla verbale


e qilindo

altn

Scritta;

crllprin Ir.inni' nolln

alla scrillnra. L.i

p.irolo

uh

io

saprei

trovare

altrove cotesto

nrcpcnza o non nrnsnnzn

i:

destinata a comunicire
n

ii

all'

coordiui

minnc^ialo.

il

pensiero

un seguo mnieri.np sceiio per comunicare


naturalmente che

si

di'l

ad uoa od

Densi ero bisogna


altra di

coleste

Digilizedby

Google

461

CAPITOLO

IV.

Istigazione a delinquere.
. 1590.

Quando
per parte

cipio di esecuzione del

ma

risiiltamento

di tale

istig,itoro

gione

fh snasegaita

consamazione del de-

medeBimo,

sviluppa oello

si

dq partecipe

giurdica di

o nel suo tentativo

delitto principale,

(icllo

a deUmptav

la istigasiane

dell' istigato dalla

qnale ia istigazione tendeva, o da nn prin-

litto at

istigatore la figura

misura

si

o in l'agione

e sulla norimputazione
in

zionale della influenza, secondo quello che fu

esposto antecedentemente (. 460 e sogg.

ra-

propor-

criterio

sul

nel

la

mandato o

di

sompru

di consiglio: a

gi

e nella

teorica cela coniplcil (pag. lO'l esegg.). In que-

non pn

sta ipotesi
ciale di

didido

ci-ii[iin()b.i[,

Ihili)

tl;il

ad eseguire.

(Qn(|ue trovarsi

Ma

la

zione

mancanza
(quando

un

isiigazioiie, riiianl.iinqiie

pu non avere ottenuto an-

tutto

il

si

suo principio di esecu-

stringe in una. consocia-

a delinquere

quale

della

per

dulie condizioni ontolugiclie del tentativo

si

titolo di

cadere

non

allora

]iarticolare

iltilolo de)

esegnito o incomi nei a.tii

maKagia

accolta dallo istigato,

cora por parte di questo


zione; ed

una flgura spe-

dipendendo sempre

]irinri[j;ilt!

elle

accetti

voglia punire) necessario die facciasi


reato di per s stante.
r istigato
1'

ordine, o

Pu

inoltre ac-

per onest o per timore

non aderisca

al

(.-onsiglio

delittuoso; ed allora tolta la criminosit che restrin-

DlgAized by

Coogle

402

gesi nello istigatore senza partecipazione dell'

isti-

estrinseca in quella forma speciale di

ma-

gato,

si

che

lefizio

chiamarono provocasione

criminalisti

a delinquere-

o pi esattamente istigazione non

({)

Pu ancora avvenire che

accolta.

stata accolta dallo istigato,

ma

la istigazione

qnesti siasi

imme-

diatamente pentito prima di cominciare alcnn atto


di esecozione; ed allora

titolo flnttna Ita la Utir-

il

gasione acooUa, e la istigazione non accolla alla


qnale pi veramente si aanmila, perch la spontanea mntazione dell' istigato ragione di presumere che il suo assenso non fosse seno e deter-

minato; laonde

titolo di

il

associazione criminosa

viene a rendersi assai pr hle mali co.

Li

fi;

lori

leg.i

I'

n ilelinijuerc:

])rrclilcll.i

Toloiliui

protcssur

pag. 191

pi spesso

5l

<:hi.irii:i

i^ucsl.i

penale,

fiiritlu

ancnr.n d

st^condo [oriiiuU

Padova

fornula provoeasiane a delinquere serve nel-

USD comuus od indicnra eziandio quell' eooIameDlo

lilla
!

isliijiiziiinr

nei toJir:!

oba proviene dal

si

de-

fitlo iu&lulo della stessa viulina. Psrcib

da prererirsi come pi esalta e

iilignzione a delinquere, se

non

si

piti

ipaolite

la*

Itormula

vuol dire tentala

aedu-

Jiione al dclitlo.

La

IMI.

isliga/ionc, accolla o

tnliiTin

cfiiisiilfiraiv

cmiic

(iieJ,jsiMj.i. M.-i hv.i'i^Lk

saratd com,;

111

i;:k ,la iu[[]

non

accolla,

si

volle

da

tcnralivii. e

parificarsi al

un riTi^r.^m

a\ '-clo n.'n-

linoni ci-iiiiin;di.-ii, [.(jidic

manca in cotes(o caso 1' elemento mamai potendo in verit asseverarsi che chi

del tentativo
teriale;

Digilized

ir/

GoOgle


provoca

altri

4G3

i offondcrc la legge, o per utile di

0 per vantaggio proprio, pooga in essere

lui

corniti'

ciamcnto di esecuzione della offesa che vorrebbe


vedere compita, per

rgiianto le circostanze sieno tali

che costringano a riconoscere in

lui

una

siffatta in-

tenzione. Col proporre ad altri di uccidere

un nostro

nemico, ed anclic promettergli un premio, non

ancora posto

neppure allorquando

dirsi

si

essere verun atto che incominci

in

non

0 neppure prepari la desiderata uccisione. Ci

pu

l'

istigato aderisca al

non fece, e molto meno


qnando non abbia che nna mera proporzione reSfunta dallo istigato (1). nn vero assm^o supporre
comincaata la esecuzione di on delitto quando in chi
doveva esserne l' esecutore non nata ancora la
volont di commetterlo. Non potendo dunque perseguitarsi senza assurdo la istigazione non accolta o
quella accolta ma non susseguita da principio di
esecuzione n come tentativo, o come complicit,
evidente che della medesima in quei casi nei quali
progetto se

la si

ulteriori

atti

creda meritevole di criminale persecuzione

sogna farne un

titolo speciale di

(!) Rossi ftr<


chap.^tpag. 320

^'^\)

sosiemit

noD puoibllilA della isilgazionc


poco ooDCludeali. Onde

ClMorie
n 267)

(fu

di

ravvisarvi oo

.-i

moilo

mn con

al

delitto

1,

ragioni

pag. 2SK,

/"ile ileietit

con-

spinse r iibcrriimenlo fino

da

l'

leligatore

lui per

consti 01 azione del deliilo: e di rullo se questa

ni^ODe da darai

ussolulo In

Ch.-ivcau et Helio

Jonge
)

mnncalo, perciib

che dipindeoa

fallo tulio gaetlo

llnixclles, lib.i,

I, clinp. 17, .

la conrulHzloiie.

dcliuo

in

ilcllnciiiprc,

riusci facile

eodt pinat voL

Aras

Ira rnapablieam voi. 2, pag. STI


.1

bi-

maleSzio.

I,

et

aveva

otleacre
tosse

la

[a

defl-

mancalo bisognerebbe lenire a

Digilized Dy

Google

cDlBsla singolare cansegneoza. L'illustre

leorirn crimiiintr
collie

Icmpo

Berncr

ni limiti rlclln cfimplitilfi

rid su.) rrillUiln drlln rr.wp'inl'i

^i.i

suggello, (IpII.i

.nil(iiii;i

*ii.i

acccii.iu

si

e tosetaa, conci ixli'iiiio

nella su

110 naln

,>'"J-

clic

iliillriiia

.ill.i

2,

HOH,

da lungo

(jl

conlraslo dalla scuola napoletona

bi^iiza
i^lic

punir

come

laalativo ta istiga-

xioue a deiiuquero non accolla, involva contradlzloue. Ideolica

opiniuDS

bueh

si

pi'fj.

n81

i!l

Jlallztndorff'i

l'n

lloltzcndorft Dat Strafreehlt

[]<>v^

IV

.'.I

riitiKii!

.U'mpli,'!'

Bricdenbacb
F.

Basshirt

p.

85

JV.

Uen^lcr
Cornili,

it.

ec.

f,

la

Handp.

n.39

m
1853
Gol541
John
Se hiilzc Lehrb.

Uh. 2, se:, p.

il

nli"!
r

c seg.

jV. ^I.

e re-j.

p.

-503. ytrrfi,

1868. p. 248

gin.

Eosleogo-

dcl.MonuH

Vir'jifliiii'j l/, p.

Prcass. slmfr.

Afalcr. I.

Ealwurfmii Molivcn

l,

die

esln,i<cr.i:ioe

A. 18S2, p. o78

Temmc

Idammer

siiilUcanu>nli! lo ragioni

.'ln'

fojuriiii inonuiiiiuli

Geyer

siMlicne da

i, parte 10,$. 11, }Ni(r.344 e tegg. a dcIIb Saei-

lib.

cloptda di

/// n. 380

465

^.

Ma

dove

Da

reatof

porr

si

1592,

oggettivit di (testu

la

c^'li

dipende la determinazione

ci

Boa

della,

das3e, e da ci ancora la definizione dei saoi ca-

Certamente

ratteri.

quale

la

non pa

malefizio

^addica

sono

titoli di

speciali d malefizio,

titoli

tronde repagnante

ai principi,

e sarebbe d' al-

perch

il

offesa del qnale dirigevasi la istigazione

ancora

il

metodo
istigazione quan-

indirizzava la istigazione; questo

s'

porterebbe a fare altrettanti


ti

oggettivit di qaesto

trovarsi nel diritto a ledere

ad

diritto

non

stato

Alcuni scrittori ed alenai codici con-

leso.

temporanei collocarono questa forma criminosa fra


i

reati contro

a^

ter a questo

pubblica

luogo

tranqmUU

ci

die

(g. 17-1) in proposito delle

pubblica

lila

virt

del

offesa

danno

vista tutti

famiglia

la

non

^iiiKcpniilf rhf jinssa

far
di

del
dii'si

j,uhblica per

L'o tu nielli.'

re

un

l'urto,

(1):

tutti

quanti

Ul'

ma

detto di

ripe-

sopra

la tranquili

delitti

per

qiieslo

punto di

(he

una sola

foi'inori'ljlifro

cl.issa^.iono

cnstrairsi sul crilGi'io

li-ii.ii.qi'U!ilii

in

inwlialo, e sitilo

reati

ma

ho

minacce;

malen^i dovendo

ilanno immediato,

non

od

cotesla classe quei lesishitori

vera opinione della

altro

diretta a

simile, a

danno
in

quali, rejctta la se-

puniliilil di

ogni e qualunijue

istigaziono a delinquere, la vollero


pita in quei easi nei quali la

ad nu

dircitamenle attaccata la

una istigazione

persona privata. Furono esalti nella collocazione

anicamonlo

medcsiuia

si

col-

dirigeva

delitto politico, lasciandone la cognizione alla

potest economica negli altri casi. Pot in tale con-

VOL.

II.

30

Digilized by

Googic

.166

logico che la provocazione alla ret-

cetto trovarsi

stenza, alla sedizione, alla perdaellione, si contem-

come

plassero

delitto contro ta pabblica tranquillit,

corno le pabbliche violenze. Ma dove indistintamente


s

voglia panila la istigazione

a delinquere, bench

diretta alla ofibaa di privato, la provocazione a de-

nna

costituisce

litto politico

specialit nella specie;

e quella tia bisogno di altrettante distinte nozioni

sono

quante
pano intomo
chb

suo forme particolari che

le

alle respettive

in siffatte ipotesi

citamento 0 con

la

si

raggrup-

diritto universale attaccato

il

pa

col delitto principale

flgnre principali; per-

dirsi

gi leso col solo in-

consociazione, in cai nei

sola

congrui termini gi in certo

modo

si

estrinseca

un

principio di esecuzione del prindpale reato, siccome

meglio verremo spiegando

(1) sta bene oba

GOQlra

deIJllI

quaslo

pubblica

la

suo debito luogo.

al

pongasi nella olasee del

rcalo

tranquIIMI

soltaato BoUo cerle sue formi? rlie


Torsale:

quando

come per esempio


si

uri

prevedono discorn

vut^ll contro

la

persona

ecclIameDli a reslsrnrc

quando

in

all' aulorili;

contempla

si

nilaccnno un

ilirlllo

Aiislrinru

coi'icc

fatii

pubblico a

deV li>ipcr^lori>:

iiiii-

<i5

sprilli di-

opiiurc (.3711)

o simili. T^le i pure

il

coDceUo del Codice Penale Friinccso. Questo non contempla

come

delitto sotto

a datinqaere

un punio

come vedremo

vista generalo la isligazlone

di

a . 1596.

biliti al Boll casi di eccllaniento a

limitatane la pnnl-

reali politici poteva

errore ravvisarsi nella medesimi! un folto aeeeiiOTio

non

accolta

fosse

un

fatto di

complicitd.

senza

al delitto

parimenta un

Igitized by

Google


specialilH ta legge

lampta

407

Francese del 17 c IS m.-iggio 1S19 die con-

pravocazloDe

la

ai

divldul soDanlO,

[iruseEili;

ia

massa

luuyo d.iscrivcsi,

ii

con

la

In

proposito
ta

dalla

io-

catCfiOrrn dei dcliUi ualii-

concetUi ai quale s' Ispira

ii

Codice dello Impero Tedetco al

85, 110, 111 dove

puDlbilii della istigazione richieda


cit.

quere CDDtro

con cerio forme

non alcuni delerminnl

del popolo ad alti coiilr.nri alla

E questo mi sembra essere

rali.
il

ma

eie^iiila

delilti

solauDl di pubblloil par eccitare

come eatremo

speclalil delle

la

Isligaiionl

Jonga

repubblica da vedersi

alla

pubblidelin-

de deliclis

eotUra Bemptieam eoi. 2, pag. 368.

TI titolo

d' istigazione (1) accolla

o non accolta,

vaol essere dnnqae collocato nella classe dei reati


contro la tranquillit privata, ossia contro la libert
lo che nel nostro modo di vedere toma
ucb tratta di coazione interna, perch

idimduale;
all'

istesso

non

si

liberi,

pu esser tranquilli se non si sente di essere


n ci possiamo dir liberi se non abbiamo la

quiete dell' animo. L'

uomo che

un suo nemico abbia

cercato,

viene a sapere

mente

in

uno

stalo di

come

quantunque invano,

dei sicari per farlo assassinare,

si

agita inevitabil-

maggiore o minore

trcpiila-

Kone, pensando cbe ia prova tentata invano la pri-

ma

volta possa riuscire fruttuosa ad

esperimento, e trovarsi un

un secondo

infame cbe accetti

il

prezzo del sangue. In questo stato di animo non

configura soltanto la previsione di

nn rinnovamento

del fatto criminoso, lo che resterebbe nella sfera del

Digltized Dy

Google

468
danno medialo: nel solo fatto gi consamato vi
realmente un danno immediato presente e compiuto

animo

pel tnt'bainento di
(]uale

della vittima designata la

per cagione di cotesto

un prudente

se no star in

si

porr sulle difese,

sospetto,

per cautela

interrotti, si asterr

ne avr

cosi

ne sar avvenuta direttamente una

non

solo

libert.

all'

interna,

Fuori

ma

sonni

dall' uscire nottur-

namente, dallo andare solo o per luoghi


ben anco

solitar

restrizione

alla esterna

sua

qnesto punto di vista io non saprei

di

trovare in altro la oggettivit ginridica della

isti-

gazione non accolla che valesse a tkrne un genere


di malefici. Uguali osservazioni ricorrono nello

ana-

logo caso della istigazione che sia stata accolta dall'

ma non

istigato,

cuzione, 0

perclii;

trama

la

susseguita da alcun atto di eseislig.ito

l'

siasi

pentito, o perch

stata Icrapostivaraonte scoperta.

sia

che qui manca l'elemento materiale per


vt

un tentativo punibile; anche qui non


oggettivit

la

iiialeflzio
tisi

An-

ri con oso e i-

pii trovarsi

istigazione nel diritto che

della

voluto avrebbe violato,

di certi speciali reati,

come

il

meno quando trata modo di esem-

pio) la congiura, la esecuzione della quale consiste

nel solo accordo dei voleri accompagnato da certe


condizioni,

ed

altri simili casi eccezionali.

(!) SiBi.i<>CBtFU

GoiQcz

/ili.

tlies.

ri,

ciclici.

ri',c^t.

GrammEilicu
11.

SU,

4N
Ji.

dtcs. .S,

ll;,j,,i .lo

M<l

ti.

Ch.riini

[..MiLorliacii

Carpzovio pruxs crim.


SS Parlaaccio quaesl. 129,

0, n.
R.

Uartinf praxia crim. pag. 36


lib. 3, cop. 3, n. A\
Natta

variar, resolat.

.1-22,

sio lil.de

n.

pars
89

Bos-

//ft.

dhpul.

3.

I.i),

1, ^uiie-

Gare-

Digilized by

CoOgIc

rio praeliea erim. paj.

MS

vol., Ub, 4, eap. 4 in prtnc.

466

lib. 2, paff.

Cremani

Curjniia

crini,

insiil.

AI|iIi:ii

jur. erim.

ik jure crini. Ub. 2, eap.

.1,

4,%.4
ReDSZzi ehm. jur. crim. lib. 1. cap. 9,
Car5
Nbd prine. di giaritprud. crim. .139
nilgnani .S63
Giuliani itlilmiani di dir. erim.
voi. 1, p<ig.Q4 e 999
Ortiz de Ziiniga praciita
art.
S-

433

jencral forense lom. S, pag.

Pnobeoo

ci

eodigo

penai eoneordado y comentado tomo 1, pag. 99.

. 1594.

La

figura ctie spontanea sorge in qaesta seconcla

quella

ipotesi
le

se non

soltanto

si

dell'

associazione criminosa, la qua-

vaole panita per misura generale,

quando

diretta

certi

speciali

ma

delitti,

dovr considerarsi come una particolare forma


pt-eordinasione al

mancanza

delitto.

questa (appunto per

di principio di esecuzione esteriore)

di
la

non

potendo tenersi come colpita dalle disposizioni generali sni c6n3to, dovr dal legislatore cbe la volle

punita designarsi specialmente, qnasi con^derandola

come un
di vista

entalivo improprio.

che

la

punto
contem-

sotto questo

maggior parte dei

codici

ppranel rettamente collocano nella classe dei


coTUro la propriet
dirette

a commettere

zato cosi

il

fine che

colpita dalla

le

delitti

assodazioni di malfattori

farti,

perch appnnto specializ-

deve avere

l'

associazione onde

pena, ne viene per conseguenza

essa possa considei arsi

come un

preparatorio eccezionalmente punito, che quanto dire come un tentaiim improprio di quei delitto. Ma quanelle

do,

qualsisia delitto ssa tenda,

si

allo

voole contem'

Digilized by

Google

ITO

non accolta)

piare la istigazione (accolta o

sotto un
modo alcuno

pnnto di vista generale, non pa per

definirsene la oggettivit (e per consegnenza la


classe) sabordinatamente al delitto volato, qnantnn-

quc debba misurarsene

secondo

la repressione

la

generica contemplazione delia pena che a qaello

sarebbe

Allora dovendo questo (itolo sui ge-

inflitta.

una

neris riferirsi ad

classe,

trove che in quella dei

privata.

che

infatti

lit

che

diritto

istigare o

l'

al-

contro la tranquillit

sarebbe leso col

si

non anche attaccato:

h leso con

si

ntt la vita,

cizia,

il

principale

delitto

non pn trovarla

delitti

con

la

diritto

il

associarsi

la integrit personale,

non

la pudi-

0 simili: unicamente la libert o tranquil-

dell'individuo; la quale realmente viene

nomarci nella istigazione accolta per


ragioni per la quali

Sapere che

altri

nella

solo nntre nel)'

ma

prezzolare un sicario,

tremare

menoma

si

non

derio di ucciderci,

le

non

la

esecuzione

cora incominciata,

il

fa

tremare, e

non

dell'

si

il

pi

alla

il

desi-

fa

ci

sicario.

omicidio noa e an-

non quello

diritto leso

vita; k soltanto quello

nalit osteriort

accolta.

animo

che inoltre ha gi tentato


ci

sopere che gi ha prezzolalo

il

Ma quando

a me-

identiche

tranquillit.

ancora

alla

La perso-

cominciata ad of-

fendere: la offesa alla personalit interiore compiuta.

un

dividuale

(Ij

prende
lib.

i;[in

in

delitto

consumato contro

la libert in-

(I).

speeiRlp ipotesi, gi configurala

usarne

ila

Geyer

2, parie IO, %. la, p.

agenti proiioealori.

in

549 e

V agenti

da

Hulizendorff'r.
seg.

il

Glaser,

ai

HandbMh

caso dei cosi detti

provocatore h coldl ohe

istiga

igitized

by

Google

allri

a comniellera un iIbIHo non percli egli ahbi.i (nicrc^si'

nella

'coasumniiDne

ina designala

quel delillo, o nlmisl eoaira

di

ma percbb

eommttta o

ti

tutto

prendere

in

lo
il

dclido da cammellcrsi e fr sor-

lucrarne

o tiova

suo interesso

il

successione

la

se

islig

oongiunlo a reato puoilo di morie. Nella speclaliUi di


palsl

(ohe

Dn

lo

viu-

eKlla

InUreise nel prtmio che spera dal

allcnt^ilore

lo

!l^if;r,itile

Ij, sia col

razione di

la
11

pub procedere da due diversi impulEi.

ab

col dcnunxiurc

governo

ioveoe ba iDleresse cba

Unti arSne obe ne avvenga male allo

si

itiigaio.

provocalore trova

II

tali

rfsssume nel coocetlo che

dal cuoii si

l'

un
iraisli-

HUire non ha inleresse direno nella consumazione del delillo


Irovano

ne

gli

alemanni una anomalia

una figura disUuln

faccia

lenlalivo avvennero, io pcrnllro


sl.inle fiiifioiie

per

vertin alio

esecuzione

siiODahile

i!l

noa

Se

la

Gseciizionc o

il

slmile Ipotesi tin-

^'f'^-io in

(IpilptliTr dallp rp!;iik' iictiiT.ili

le

per mcrilore se

sulliciente

di malefcio.

cidl.n

coiti-

Icone dietro. SnllAnlo vedrui que

Gdo a qual pnnlo possa essere responsabile

l'

ageuie

provocatore quando no iniquo governo ne abbia fallo sirU'

mento

ai

suoi

lini.

qui

comando. La ragiono
ppeciiilil del
l'.itorp

t:i

riil);ito)

}iiuj.

iMii^,

tollanlu

rientra nella teorica generale del

alemanni

l:i

del

ik'lillii

itiuIrriaU

toiiriiiiui/.Kiini

le difficolt di

im^i&cciato anche

il

trov nella

n.

de-

755.

questo collocamento
dotto

provo-

tlip io to*S

dfl tlplittn fornirle ("die

282, e ! F.co dvi Trihuii,ili . 718,

Fra

si

pprclii' udii voIpii(1o5 ilnllo .iponto

tuiisiiiii.i/.ioiie
111.1

si

di dubiLijro d.i^li

tix>vossi

compilatora del codice

Digllized by

Google

Toseano: cJ esitando
tito

era

clic

real'j

forse

sulla scolla
peg.;;iore

il

isltrjazio7e

(li

apiii^li al par-

si

tutti; e

di

pose

il

a leUnquere (accolla o non

accolta) e la sua penalit nella parie generale del

Milico, al titolo (Id fon^m-xo di pii pi;,-h'fqifnli alio

Rtcsiif

delitto 0 dei ((U'tori dei ddittn

aJInd.C

un vero spostamento sotto tutti gli aspetti


la istigazione non accolta non <i un caso di con2. i' isticorso, mentre il delinquente uno solo
gatore non un fautore del delitto altrui, quando
t' istigato non commetto delitto ma fa opera virtaosa
I'li

respingendo
darsi a

la

proposta

3."

collocamento

siffatto

quando noD voleva

in

mano poteva

molto

legislatore toscano

il

modo alcuno punire

nell' isti-

gato l'accettazione della proposta: ci vaiea IMstesso die noverare fra le complicit

complicit

4."

un caso

di

non

repugnante ad un buon metodo

cbe la definizione di un delitto speciale e la determinazione della sna penalit si ponga nella parte
generale.

Cbe se

al compilatore del

nostro codice

piaceva d contemplare qaesto caso nella parte generale

come previsione

referbile a tatti i malefizi


non era per certo queldel concorso quando voleva
non concorso. Meglio valeva af-

indistintamente, la sna sede


la della
iirsene

complicit e

un caso

di

frontare la questione nella sua radice, e definire


f^lto
il

secondo

il

sommo

il

principio al quale risaliva

concetto della punibilit. Ci avrebbe portato alla

sede del tentativo, poich niente

altro

la istiga-

zione accolla 0 non accolla so non un tentativo im-

proprio. Per

principi!

preordinasioni al delitto e
costituiscono

tentativo

generali
gli aiti

punibile

della

scienza le

prcparatorn non
per mancanza di

igitized by

Coogle


univocit c

di

473

elemento materiale. Per

sufficiente

principii ^'eucrnli della scitin/:;

1^ delitto.

citare

i:\

;dli'i

inanifesta/ion^j

de!iiii[uerc o nolki

qualche cusa

per

ili

iji.uiiii

punito?

pravo

Elbene

espressione dei concetto.


tentativo, e niente altro.

]inL';iai-atui'ii>

vuole per queste

vada direttamente

alla

nna forma impropria di


Ma questa idea del tenta-

tivo improprio era iinova:

non

se ne trovavano an-

tecedenti in nessun codice alemanno,


il

^lenera-

nullo ec-

accnitlirsi. [l'ostnila

line. Si
si

-(azione di

jiv" n.'u-l;i

coiiiiitL'ii;..-

pi che un nuu'o allo

la univocit.'i del

ragioni

l;i

\m\ cosduJ^f.'

sinistre intenzioni

in altri

legislatore toscano poich alla materia dei parte-

cipi

avea parlato

del delitto

dell' istigatore vi

innest

il

caso

non accaduto, ossia del delingtiente senA me sembra per che senza fer de-

za partecipe.

roghe

e senza offendere

il

tassare pene nella parte generale,

si

alla teorica del conato,

metodo

col

potesse collocare qaesto fatto

eome nn

delitto sui

generis nella classe dei reati contro la libert individuale.

Lo che era

Toscano dove
rette a delitti
lari

tanto pi facile a frsi nel codice


maggior parte delle istigaEioni disociali formavano oggetto di particola

provvedimenti
. t59G.

Detto ci per dare ragione dell'ordine mio, dalle


slesse osservazioni clie ho fatto nasce spontanea la

domanda

se veramente sia coerente ai buoni prin-

cipi! lasciare affatto

la

impunito

lo istigato

che accett

proposta criminosa. Ci non offre difficolt quando

r istigato stesso

siasi

pentito,

o volontariamente

Digitized Dy

Google

474
abbia tralasciato &i
nasce quando
il

esecozione.

fire atti di

scoperta

siasi

dabbio

Il

impedito dallo eseguire

egli sia stato

perche

delitto

trama; nel qaal

la

mento

caso indipendentemente da voriin

proprio

lucrerebbe la mercede che avesse ricevuto, senaa


incontrare molestia.

codice

Il

I*

non colpiva per misnra i^enerale


delinquere, eccettualo

istigazione a

la

solo caso in cui essa Tosse

il

(art. 90) a certi dolitti coiHni


ad un complotto relativo a l;di doliUi.

diretta

ed

altri

11

dulh

La

zionc
in

couinioiiOilni-i

raso

ut

il. Il

10

]<'

dv

(art.

tal

il

dfir art. 110, n


)

non

lai-cio

ilii

nt

11

'-ui

rudice di l rancia:

IVI

ih

niir;i

delillo di

sin;;!/;

im. dicono

Iti

usuili

mu77i

c.n.iipfd

peno

lo

jHimr.'.i

a forma

oss i\ ,/ioni (lU

una

ini /ipre la

ni.i

infiali li)

del

via alla quesliono

non auiuiissibibta nel

sulla anninssiljilila o

uenoi-.'ili;

si

Rogron

sodo

rndrcblie

>lli;illu

iiremlt!

ili

>

di conijirra

liilitto

accollante dovrehbe
i

stalo,

lo

;irl.

siili

Hill

propoiRTilo
['

<r IMI

Ir^iinv.-i

11

i810

rancese del

lune dui pi-incipii generali sulla re-

non so come

sponsabilit del partecipi. Io

com-

mentatori francesi abbiano potuto trarre sotto un


articolo

affre

che

provede

la

una proposizione

proposition fatte et non

accettata.

Ma

ci

non mi

riguarda.
. 1597.

Certo mi pare che ugnale teorica non potrebte


adattarsi al nostro
( teorica

gere

art. 53.

pag. 82) piacque

nfe

vero che al

Mori

meno

di spin-

pi n

cosi oltre la opioione franceae

da asserire che

Digilized Dy

Google

Toscano

in faccia al codice

aderito

a lasard

a senso

tale punirsi

Carmignan

lib.

S, cap. 18,

(teorica

S)

come

arsi

art. 51

ilcli'

di scienza

piacque

delle- leggi

sociali

ed varo che in panto astratto


al

che aveva

istigato

1'

doveva considet

istigare

come

cotoitore, e

di sostenere che ravvisato

mandato a delinqnere an delitto sui


generis la logica imponeva che si considerassflro
come correi di qaesto maleflzio tanto il mandante
Qoa

volta nel

qnanto
ra

il

mandatario.

ignani

S, cap. 5, art.

HtH di mero

Ma

alla

contrapone

si

vamente contrario

lo

ei

S)

i, tU, S, cap. 5,

e altri pabblicisti, e delle concordi os-

servanze giudicaii toscane: e contro


dol

Mori

confut

tale

errore.

Ma

guardata

Toscano a

me

la

meneutica desunto

un argomento
dalla

lettera

impersonamenle

il

saiivanienle punisce

54 ove

art.

si

ii

errore

1'

delitto
l'

di-

speciale di er-

non contempla

d" istigazione,

istigatore,

si

stessa di quello

statuto penale. lufaitl questo articolo

l'

opinione

u cc

questione in

pare che

e la non punibilit dello istigato,

mostrino anche con

il

la

pag. 4S) che solidamento

voi. S,

faccia al codice

Mori

duU' insigne

qaclla

sta

(commentario

del

positi-

crimin.

De Simoni ["d^
5) del Roberti

(corso di diritto erimmale part.


ses.

C ar-

opinione del

insegnamento

Gre mani (^Jm:

del

4,a.6)

affitto pari. S, cap.

ma

tas-

a dilTerenza del-

guarda con locuzione impersonale

fatto delia istigazione

non accolta;

lo elio

mostra

non volle mai


punire l'istigato tranne quando aveva dato al delitto
un cominciamento di csecozioiie che fosse
chiaro

abile

all'

interpetrc che

a costituire

il

tentativo.

legislatore

Questa spsciale locuzione

53 e

dell' <trt.

476

l' art, 53
a parer mio condotto Ha

la discretiva apertisBima IVa

r art. 54, avrebbero

f.

nustia opinione andie Io etesso

quaatuaquo sostenitore

interpetri francesi

tcda

plicit in

quando

apertamente

elio

Carmignasi

deve sempre porre da banda

intorpetro

1'

particolari opinioni

legge

di diversa in teoria;

trovasi in faccia

contradice; e

le

che accettarono la

all'

il

fatto,

sue

le

stessi

com-

die im-

articolo del loro codice

personalmente colpiva

perch

ad nna

li

tesi della

avrebbero diversa-

mente opinato se ancbe il loro codice avesse nsato


nna locnzione personale tassativamente diretta alistigatore, nel

l'

canone

sto
di

modo

stesso che obbedirono

infallibile

aborto ed in

altri

a que-

di ermeneutica in materia

ca^

di

analoga specialit d

locazione.
. 1598.

bene

vi

fd ragione nel codice

Toscano

tivare cotesto pensiero, poich assai


col [lanirc indistintamente (l)

di col-

era corso

ogni istigazione anche

a dulitto lievissimo. Io penso

clie

sotto

il

ponto

di

vista della scienza concorrono considerazioni giuri-

didie e considerazioni politiclie convergenti a fere

respingere

la tesi

che della istigazione accolta abbia

a punirsi come complice


altro, in

io istigato. L' istigalo

ultima analisi, non

mente accettare

la

l'eco

tranne

zione di deUnqnere

punibile.

Pu

ria, se la

passiva-

proposta {sia puro die pren-

desse denaro) non ha ancora manifeslato

da costituire un

che

io

do modo

atto preparatorio

essere dubbio se

l'

cosi

la

inten-

pronunciato

eccozioiialmeote

accettazione fu se-

emise per deferenza, o per guadagnare

DigilizedDyCoogIc

477

mercede, o per non disgustare

la

proponente, o

il

per salvare la vittima, insomma senza intenzione


di dar opera al malefizio: di guisa che col punirlo

correrabboro dne rischi

si

malefzio per

qnelio

;.

talvolta nn nomo che niai non


commettere delitti. Ragioni erano

qoello di pnnre

ebbe intenzione

di

queste pi che bastevoli perch


re

il

primo passo non


E nolevoiB una

(1)

spingerlo al

di

pensiero della pena gi incorsa, e

il

si fLcesso

era volato fa-

se. si

almeno

il

secondo

n ce

|ironosi^io..c

incuo
In

<-

CO d

non

ari. 5-1

mtno

delia

cui Ir

uon

isti-

accolta. La

on

iiccolU

fu

di il

(2).

singolanl incorsa su questo praposilD

nsl codice Toscano: ed ohe irovasi uo caso

gazione accolta pu essere punita


I

Dono

,1-. ,mm,-si r.

,ll

c^nci-u:: m-

iti

jccoll.i

lu

iiiv,.>c>^

society criminosa fu oo-liliiiln puii c>=.'ri! piinilo (srl. ii\

(2)

Paoletti

pDDto discutere

sinnib

(Il

<-r.iunlii>ari^>

COM

cbe

la simulali)

perch

la

li

lusegna

mandMo per

il

HiiUi

di

un

Catto si

il

tiivoi:^

mandalario.

ropunonnie cnc

Iravnsse

Ha carplmento

di

vi

danaro ed un

pena

inciiiianui

cnimollo a cercare

nella

la

nitri

obspi-

lesione di un

che rimase invutner^to per conseBoenza del

Rimpetto alle stesso mandante

maDdalano

mercede con

riiiNr

iinix'iu

Wi^

175) senza
il

la

soiioporsi a

acceilflssp, sareiiDc

tivii criiDInosa

che ae

Inorare

debbono

tii..iii!i.[Ui'

accBiuuiom'

sua ricusa avrniiin^

che davvero

diritto

quesiiCDa

non espgniria

di

172

Clih-7>. lil.ld. piui.

la

accettare

inlendimenio

Ibtto elesio.

certamente un Inganno.

illecito Inoro.

Ha

ogni

ipotesi ss la simulale aocettazlone si guardasse sotto COtesla

Digilizedliy

Google

propneia.

la

proiezione

deim leggs

[q

laie conceiio si

swcderebbe a nvora delio soeiieraw nundanie che rasib


burlalo del suo danaro e deluso nella sperata vendella. Sa-

Non

saprei

poagtartt

dunque su qu.le lesiono di

la

dirillo palasse op-

auiinoa deiia pena sirooraioarla irrogala neita

. 1599.

criterio essenziale

Il

questo reato che vaol

di

esaere pantaalmente notato, oltre gli elementi che

suggerisce spontanea la natura del fatto (parola


scritta
litto

0 detta, direzione alla esecuzione di un de-

la seriet della proposizione.

dei reati nei qnali

(come vedremo

qnesto uno

nella intarla)

l'animo dell'agente attiene al corpus cr^nis, osBa

ai

scritte

criterii

essengiali del maleflzio.

o dette non banno una

assolata.

La

vita loro

si

Le

parole

vita loro propria

ed

modifica secondo la inten-

zione di chi le proferisce.

Un

discorso che esterior-

mente suoni come provocazione ail un delitto pu


non esaurire le condizioni della criminositA, quando
sia

proferito con intenzione o buona, d innocente.

Sarublie, a

nioilo di

esemplo, prolerito con inten-

zione buetia un cousii;lio a iielin(]ueru che


(lesse air
al

amico,

solu line di

il

iiadrune

indagarne

la

al

1'

amico

domusLico, o simili,

onest c persuadersi

se merita o no la sua tUucia, pronto

ritirargliela

se aderisca alla scolicrata proposta, e pronto a dargliela intera

se invece questi respinga disdegooso

Digilized by

GoOgle

quol

ceri lamento.

|ji'avo

iuii^iodo (se

Pu essere

fatta

con in-

non buona) itinoccnto quando


o per celia.

ii-iilledutanii;nle

si emetta
Per quanto debba il
come impra-

moralista riprendere cotesta parola


ilente

e riprovevole, non pn mai nella medesima

riconoscersi

il

delitto d' isUgaziofte

non

accolta,

quale ha par sua necessaria condizione che

l'

il

accn-

sato abbia avuto volont di osare le proprie forze

morali onde spingere


'

altri

ad una determinazione

criminosa.

Come

parte del materiale dal delitto bisogna dun-

que il processo ponga in sodo che veramente col&i


avara determinata la ssa volont a procacciare la
consnmazione del delitto, e che al fine d ottenere
simile intento procur di spiagervi

quando

caso

il

1*

voglia farsi passare

grave pena destinata

istigato.

sotto

Ma

la pi

dovr

alla istigazione accolta

egli dirai lo stessa in rapporto alla intenzione dell'

istigato?

Quando

sia certificato in processo

qnesti finse di accogliere

mal

serio

rapporto

animo
della

di

la'

proposta

aderirvi,

che

ma non ebbe

potr egli dirsi (nel

imputazione del proponente) che

trattasi di istigazione accolta?

La

gravit maggiore

della istigazione accolta sta nello avere &tto

scere la determinazione crminosa:

non nacque mai dove

ma

la ragione di

na-

se questa

aggravare?

. lOOO.

Ai eriterii
reato appella

ni.''ii>-alori

la

della

quantit di questo

diversit dei

mag-

considerazione della gravit

giore 0 minore del delitto al quale

s' istiga,

mezzi adoperati per condurre

l'

e la
iati-

_
delitto voloto

480

La maggiore

gato al proprio desiderio.

gravit del

accresce la quantit nalta-tUe della

istgaziODe, perdib

il

danno immediato

questo

di

malaSzio rscontrandoBi nel timore cbe eccita nella

vittima designata,

comprendere che

fcile

timore sar pi intenso se

di

mio

il

cerca di assaseioarmi,

si

derabarm, o

di quello che se si cerca soltanto d

spargere una satira contro

sunto dai mezzi pu invece

di

mo.

U criterio dequantit

riferirsi alla

politica, perch certi mezzi adoperati a sedurre (per

esempio
scere

il

promessa

la

uA animo

grossa morcode) mostrano

di

pi fermamcntt

tluiui iiLinalu,

danno mediato, pcrdi

rinnovamento

di consimili fatti

sistenza di altra persona

cui

si

i;

Ainiio cre-

prevede nel caso di

mooo
si

probabile la re-

diriga la istigazione.

. IfiOI,

Ma

sorgo una qnalchc diffcoltA sol punto di

(jui

decidere so
(wsdirtisc.i
toslii

la

mi

pi-r)vo(-,'i/i(iiio

tfv;i

rilerio soltanto

ili

dir.-ii

non

|)riss;i.

;uto1I,-i

(art.

o piutcosiccli

dtilittu

qnaino ?ia dlreiia

concorde nello in?ei.'naro

u/rijdonhu^

Alemanni,

;i

come

ail

un

gravo im|jailauza. L'anfica pratica po-

zione non dovesse


in

olerarsL

istiga

si

yriisuraCore,

ri.Ken:ia!e del maleflzio:

[wti

i>(i-^/.i'uii'

crimine

ijmvit del delilto a cui

t.'i

un

l'iili.TM

(Ij,

o!ijv;n'.si

Ma

elio

istiga-

la

doliit'i spociali.'

(ranno

moilornann-ni.; nlodiii codici

ad imitazione

di

ii.4'o

il

codiL'O

Toscano

53 c 51) vollero faro una regola generale della

relativa punibilit, een^a distingsere o limitare nep-

Digilized by

Google

481
pure nei

le^erssm! ; solo ridacendo la pena

delitti

in proporzione del diverso delitto Tolato. Noi gi


licemmo pnl)blica profeBsione della nostra opinione

sa tal proposito ; e sebbene ad

altri

piacesse rispon-

amara censnra, noi persistiamo

derci con

nelle no-

stre convinzioni. Qeneralizzare senza limite alcuno


la panibilit della stigadone (e cosi estenderla

an-

che alla istigatone ad inginria, a danno rurale, a

minacda, e ad

altre piccolissime delinquenze)

nna esorbitanza

agli occhi nostri

nn pensiero

ca;

lista trapela,
lista.
il

e vaole

farsi

mora-

nel qnale lo impulso del

dominatore del crimina-

scende con ci in

Si

di rigore sofisti-

certi

minimi dei quali

pretore sapiente non deve prendere cognizione;

non

vi

elemento bastevole percli se ne conce-

pisca serio timore, die valga a giustificare

l'

inter-

vento del magistero punitivo. Quando


inginria dove
forse

fosse

che venti

il danno o In
consumata non incontrerebbe
multa o un giorno di car-

lire Ui

cere, qua) pena darete

mente

accinse a persuadere

si

altri

lUschiate di dargliene a delitto non

maggiore

di quella

che

istigatore

allo

a simili

Como

s.-a

l'jllei aljilr

pure seriamente) da un giovino

leiHiit

.li

mentre

1'

iiu

pubblico tiiudizio?

adukcrio o

ad aziono privata,

la

lo

condurrebbe

Come

[H'ofi;-

scoslii-

tolloraro

stupra consumalo

siffatti

ToL. IL

si

pet-

sconci ai quali

la senocratica rigidit del codice

Toscano ripara fortunatamente

olii-

rilasci.i

si

istigazione al nicdcsinio

seguiti ad azione pubblicai

una

rinTnccio

il

che ogni parola di eccitamento ad ailullcrio


rita {sia

l'atti

accaduto

coi lo porterebbe

di ausilio al delitto accaduto.

inutil-

in pratica

31

il

penale

senno

482

e la pnidenza dei noetri regi procuratori, quali


non hanno mai sognato di provocare l'applicazione
lidi' art, 51 tranne in casi che accennavano a de-

Ma se una legge
non essere eseguita
che un elo-

linquenze veramente allarmanti.


si

rende

tollerabile soltanto col

^ questa nna cattiva difesa e

(1)

oino

tntt' altro

le^.

gio aella

Laulerbach

1M,
Ludivcll

dispatni.

cons. 188, ol. 2

tlief.

0,

ii.

ii

cxercil. IH,

Sc-

llies.

3,

l. S
Habn ad Veieinliec. in pandecl. Ut. mandali tei
eontrai n.7 -~ Hsaochio- dt arbilr. tib. , eat. 559

quaet. ISQ, n. 18S

FirlD accio
lom. X,
ti

jnig.

Iract. cn'ni.

6 Carerlo praetiea erimina~ Ganvila


erimin.

9, cap. 3S, n.

Iib.

US,

pag.

Decia bo

n.

27

Carmlgoanl $.257, noia

330, n. 4

voi. 2,

intlilul.

5.

. 1602.

^e parmi

solida

risposta che volle darmisi.

la

Goruo pcrcntorLa conhifazionc

cendo

clic

10

aveva

deijli obielti

diriieiiticato di

mici, di-

distinguere ira

istmazione c/ficace e non efficace: e

clit!

] ari. 54

del codice loscano vuoi puiiifa soltanto quella

gazione
scesi

elio

come

possa noli

secondo

precetti della scuola

eillcacc. In
art.

venta

j1 leggersi cotesta

sono mai arrivato a comprenderlo.


distingue; vuole

si

hmilazionc: n
articolo

I,

iTJla

he
le

al

non

punisca qualunque stiqnzionc

non aJ^coHa. e per incorrere noi termini


vogliono

isti-

ncono-

non trovo come

io

liiii

conui/.iuni

quali fu accompagnata.

pi

l
o

si

ii

della leggo

luili si

meno prementi

Certamente

io

dalle

concordo sen-

za esitazione cbe la prudenza del giudice non tro-

Dighized Dy

Coogle

483
vetk

caratteri di

tma

istigazicme in

an discorso

fbgaoe noa emesso al fine di ottenere

Ma qnando
ghiera, o

comando fbrooo

intendimento che fbsaero

)'

a priori

definirne

intento.

V intamento, o

allettamento, o

l'

il

posti

la

pre-

in essere

eoa

accolti, chi

in astratto

che possa

caratteri di efficacia

non
nna vera contradizione
in termini sapporre che fosse accompagnata da
nna efficacia comreta. In Gatto ta inefficace poich
Tu reietta. B chi dar danqae la definizione della
od

inefficacia!

Se

si

suppone die

la istigazione

(bsse accolta dall' istigato

efficacia astratta!

Chi dopo orer sapplito nella leg-

ge

che non vi

la distinzione

la definizione di

legge non

la

debba avere
che

nii

si

vi innester ancora

Che

vestigio?

potenza

rimproveri

!a

istigazione

persoadero cosa

di

pu muoverne Juhbio.

tanto intuitiva che nessuno

Ma

qnosta efficacia astratta della i^uale

porge

in s la

di

avere dimenticato

la

distinzione classica fra consiglio efficace e semplice

on accosa che non ha senso nell'argomento presente. Qaesta distinzione si insegna da


commesso, per
1 pratici, quando il delitto fn
decidere l'arduo problema se !' autore del medesimo
esortaiivo,

tatti

SI

fermasse nella determinazione criminosa per

l'in-

flosEO de! consitrlio ricevuto o senza di quello; e ci

pel fine di dicliiararo o non dichiarare partecipe

consml^oro

della

responsaLilil

Ma comprendo

consumato.

(fetcrminazionc

criiiiiriosa

penale del

dell'

autore

nacqtie mai percli respinse tosto

sogna

dir

non ebbe
I'

sempre che questo


l'orza

fu

il

voluto

ma

neppnre

la

\a

non

consiglio, bi-

inefficace

bastevole a far nascere

azione delittuosa,

il

dulino

ciascuno che quando

poich

non

solo

prava determi-

Digilize by

GoOgle

484
nazione.

Cosicch questa distinzione

non

delia istigazione

mente (e sempre)

nei

termini

accolta parola vnota di ogni

54 punisce precisa-

giuridica. L' art.

signiflcatiza

consiglio inefficace, quello cio

il

che non fece nascere la risoluzione di delinquere

e lo punisce appunto in (juGsta sola ipotesi, perdio


se fece nascere la

pene

tra ie

determinaziono criminosa incon-

53 come isHgazione accotn,

dell' art.

e se fece nascer inoltre l'azione malvagia incontra ben altra

pena

forma

sotto la

questione unica pertanto che

si

compHcU. La

di

pu porre nel

dere T istigato)

in

minimi e
tale

(I)

Il

di

codice S|>H,nolo e\ tSiS

per massima obe

proposizione a

la

nuii

dlTersaneote
a

fossero

di

do-

dutlrina

la

ori.

.ili'

^!Vc^a slabililo

lr>iii]ii^

politici)

Onu
;

iIpIihiiipm

piiiiihili

dcliili

e per

il

i[i

si'mplit'p
qui'i

nel quali

la

de ZaDiga
la

c.isl

legge

Marcbuse de

dlspoEto. Piacque al

Don Uanoel

lorgere conlro cotesla massima


la

i!m>\.-i^

tengo pur buona

eccczIODali (specialmente

Gerooa e

ilii

(1).

accordo criminosD

avesse

qiiainld

nioschinc ]u-upui7ijni [ii<li!clio: eii

questiono io

dei pratici

persua-

sonipro ai'L'omento

tlulilia essoriL!

criminale processo am-lio


lini

ti-

presento 6 quella appunto se !a istigazione

tolo

imffrncc (quella cio che non fu abile a

di

Id-

Innuenza loro Del-

riforma ohe l'nnno IHuO fu recaia ad alcune parli di qael

codice.

ari,

4 venne modificalo; c rovesciali dolo uelU op-

posta semenza,
P""il

SI

sanziono per resora assoluta e costaole

la

I-

saio

compiamo

ftiol. 1

uegii amici e dei doli!) nel

pag. 102 a 110)

protesti)

solen-

Digilized Dy

Googic

contro r esorbilaiile riyore

iniuiiurJ

codici coiimrt.i)nri<ni.'i

collegio giuridico

proDuoziaio per

era

uuso
una

ciiR

Jiuov.'i

cniniiva

ooaBullalo in propoailo

mn

iruiiic.

proleslava, e rredeva che

vt

Clic

[itiruiii!

>iii:>iii;ii'ir

III

I'

Ki

(iiciiiur;issi:

delinquere OTeBsero

ma

notgrgi

-.i

ai

iii.i-

proporzione

t it

inn

ime

II

i.i

isiiu.'i7ione
i^lle

Miii(iijnFiva
.icciriiLii.i

uioi'iinie

II

iKin

iiriiiciiiiii
iii!i^c

i:iii'

iiii[iiiiiii<.

in I.CIIIK. lini

dellu istigazione

resto

anche se

\i\

art.

65

dat
l'

diretln

a dellllo

Cortes del 1822 all'ari. 6

[iroiiosizionc a cidinquere

l'cdasi

in

qiicsio senso

maBsima

della

non

ii

non

ilolln

puntbilltii

doo decolla saozloaala implicitameole dal-

maggio'' parte del aodici coplempora'pei

proclamato

le

polemica

qiiesi.i

la

derta graeidad y alartmj


UDiiiii comuni: ii nsuiiato Tu cbe trabocca odo la rlforneir ei^tesKii uiitiir.inu ii nuovo articolo dicblar indlslio-

lunioiiie

la

in

l.,m. 2,

conceria g

II

no-

la

obbedleazo

puoirsi dod solo nei deliiil polllioi

eziandio Del pi atroci

ira

ciic

Mi

articolo

I'

ala,

Muva

6i

non paolbiliU della parola: e cod-

la

in

rimniin -mn iitroiibc tardalo a correggere


:

.^11. 1, III

fece forte della aulorit del

si

Haand cha

di

codice del

tnttigateur d'

Brasile,

ed

esplicita mente

e dal codice del Vaiala

un dUit

n*

ed pun qe pouf

dlU comaiii loa intiigaliu.

La

(jaestiobe che io

poneva, e che noti

&i volle

intendete, ha io veatre tanto la ipotesi della efficacia quanto la ipotesi

della

inefficacia. Io

poneva e

Digllizedliy

Google

486

1.* se sta conveDiente fare


pongo la questione
un processo ed un giudizio criminale contro cln

un giovine a venire a cogliere quat2." se sia cotivonieate


tro pomi nel mio campo
lare un processo ad azione pubblica contro chi ababbia istigato

una proposizione amorosa a donna maridubbi 10 11 pon^o tanto nolla ipotnsi


la donna abbiano risposto di no

bia fatto

tata. Cotesti
elio

il

giovme o

(istigazione

ineffiaicc

biano risposto di
cettata).

giovine o

il

istigazione

Ad ambedue

non accoltata)
la donna abe^cacc perch ac-

perch

(1)

quanto nella ipotesi che

questioni

sitTalto

scano risponde aff rmat iva mente.

codice To-

il

Ma

io

penso in-

vece che questa Ba una non ginstiflcabile ecceesivit di rigore.

(I)

sono

Inluilivo clic

lllolo

11

non ac-

d' istigazione

rvlta cade quella fzi.mdio clie tosse siala accolla

dall' isti-

galo SB poscia quesli se ne penti e non persererb oella esler-

nala delerfnln azione. Vuol essere per) notato cbe anche a

senM
che

del pi rgidi

aia diretta ad

onde

uo

conlemplaln

In

genere,

un

dtUrmimUo/ non

delitto

critninosl indefinila, e

di persuadere

si piuiiblle la istlsatlone

11

la

IsUgaxione

colui

non

da

Ecgul.n

persona

istigala,

danno del quale

si

lo colni

cbe ceroaage

mestiere pib utile qbcllo

moslra evidente cbe

oggelUTit del iralel/lo (iiuiindo

ruzione della

bisogoa

glk ad iioa

neppure ad una tpeelale crmooiit&

come sarebbe

glovinello che

del ladro. Quesln proposlzlono

come

fTcIIo)

ma

lile si

non h

la

vera

voglia leaere
gi nella cor-

nella quiete c liberti di

voleva dirigere

delitto

che

si

provocava.

Digilized by

Googic

1C04.

Ma

me

o vogliasi

punibile in

criminosa tenere co-

la istigazione

tatti

casi, o soltanto nei casi in cui

tonde a gravi misfatti,

credo

io

per giustizia

clie

bisogni

pur sempre distinguere tra

che per

la

istigazione

la

vecdiia noi-.ioae scientfica svolge la con-

figurazioni; del iuiniulo 0 quella che svolge

il

ccn-

dglio, secomld riiifiillibile criterio della utilit res-

pctiiva
paij.

Gi ho

(I).

Ki

merare

come

im

in

istigazione

altra

lcito

moderni

l'accio sotto

il

volta

(compliciC

quali piacque agglo-

nominatore comune

di

dislintissimc l'orme del consiglio e de)

!o

mandato, non obbedissuro

alla verit

ontologica n

facessero un buon servi;;io alla scienza ed alla giu-

Qui cade notare adesso uno svolgimento e nel

stizia.

tempo
rit.

da/o;

una ulteriore

stosso

Per

clie torni
la

noi

la

di mostra;; ione di tale ve-

istigazione

diretta ad

un crimine

a vantaggio del solo istigatore 6 un

un delitto che rechi vantagun comiglio. Or bone: vi egli


i
due casi sotto la
istigazione non accolta ? La sola

istigazione ad

gio al solo istigato

sufllciente ragione di parificaro

comune rubrica
ragione politica

di
di

elevare a delitto la istigazione

sta nel timore clie eccita in

non accolta

noscere per cotesto fatto di avere un


quale a sfogo
le altrui

egli
sito
la

dell'

me

il

co-

nemico,

il

odio suo cerca di farsi strumento

braccia per nnocermij ed apprendere che

possa

all'

odio sao ed al sdo malvagio propo-

dare eaecuzione o col braccio proprio o con

opera

consiste

di
il

altro

men

renitente esecatore: in ci

costringimento della mia libert indivi-

daalc od

dslurbo

il

488

tranquillit

(lolla

Ma ognuno comprende

mio.

animo

dell'

che quando

delitto

il

era ad esclasivo vantaggio del consiglialo, ho da un

ragione

lato

credere che

di

ner o torner senza frutto


siglio
il

e dall' altro lato !a circostanza che

non toroon-

consigliere

il

alla ripetizione del

nemico

il

quale avrebbe avuto benefizio sensibile ne! reato

non scese

determinazione

di

prova meno temibile

cotesta

Chi

alla

compierlo malgrado

me

scellerate insintiazioni,

ailrni

lo

lo ha reso per
prima noi fosse.

elio

seriamente alfennare che

pilli

timore del ve-

il

nefcio accresciuto porche colui al quale fu

gerito di avvelenare

il

pure con

la

fonaula generale

sono pariflcate

si

le

sug-

congiunto respinse

ricco

proposizione scellerata con reazione sdegnosa

colta

la

Ep-

non ac-

di istigazione

due

ipotesi nella nozione,

e quello che peggio nella penalit.

(1)

V Dugta

il

s ("te Icijgi nel

Ut. 2, %. 3, ari.

loro ordine naturale

S> De SimoDi fdetiUi

farle 1, cap, 6,

Beaenile

in

tulli

questo orilerlo cbo risala il lesto romano.

Se4-,e teoria

ni

Ub.%

di

mera

uliima-

gione delta sua imposHlbilll uFlle nialcric penali,

che

Miirfo a supplirsi
vaiiliiijyi'i

pero

1'

viiijiiii

lenii':

ei1

;^ri.r,d,.

scn-ii

ultri n

cimsiijliiir,

rewo.rpivi.:,

iLi;,r-.i

eCTalD della riflessioiip e (Idia

dell'

di

Carmignani

sauijue.

Il

iu

raei-

M.il^TaJo
in

qiiphlo

falli.

comb.illi?u(to un' ana-

proposllo dell' omicidio per

proressore pisano neg

omicidio senza, causa

ia

non

di proprio

m.1i;iiiio

malgi a osi.rrv,iiionc dei

Ripelerb qui ci che dissi (. 1S0I


loga Idea del
libidine

ri-ilula

d,'!, ii'/i,cre.

nm

lb. I,

affetto

pritioi aocellano

Ha a Ca nntgoa-

cup. 18, %. It

raania non piacque coleslo crilerio, censurandolo per

come neg

la

possibiiil

la possIbililA del

con-

Dighizet Dy

Coogle

sigilo

senza

interesse, per

sentire delle natura


clblle
di

coiis.i. r

utilll

ospiTtenz.-i

a lui laoeva

personale inlpressc.

che pi

frctiiicnlt

dirsi

l'olra
il

c:itu

dall'Impulso

rari

Interesse

dell.i

omicidi

gli

malvagi consigli senza

che questo caso

(idi

i.-li;:.iIoir'.

coiifii;iiriiziuiit

In

mondo non

fri'i[iifiiilissimi

l'interesse .seliislvo (leir

seguenza che

elevalo di

parere impos-

ecoiliila

personale. Ua ad onta della sua opi-

ninslra nel

riio^lrii

moOu

idenlico fuo

I'

umana obe

UQB daleriDlDazloDe orlmlnoBB non

una qualche^

nione
senza

c:ii>

raro;

piti

comune che

del-

purltr:.

con-

sDCJinji

i>

(IpI

dIL

niaudalo

saruQno pi spesso occorronli cbe dod igudla del puro coniglio.

Ha quando

questa

gione di distinguere sia


scienze di proclamara

si

veriHohij so trovasi clie

coobrme

la

ra-

a ^ustlzla debito della

la dialinzloae.

. 1605.

In ordine al grado nella forza morale del delitto


da notarsi che in questo maleflzio

J'

ubriachezza non sempre

si

affetti

la

in pratica

ad operare

impntazione;

ma

pi

il

solo eCtto d!

spesso agiranno

impeto degli
limiteranno

minorare

la

come cause

dirimenti, perch toglieranno la seriet alla propo-

Per ci clie rgoai^a il grado


da osservarsi che difficilmente

sta criminosa.

nella

forza fisica

nella

istigazione verbale potr

configurarsi la tesi del

tentativo per ragioni che

ognnno comprende:

sol-

tanto sar dispatable se le condizioni ginridiche di

un ientativo (2* istigazione a delinquere non accoUa


possano riconoscersi nel caso speciale di una commissone dola per letlera la qo&le intercettata o
smarrita non sia gianta al suo destino. La istigazione sicuramente non accoUa, perch neppure k
saputa dall' isUgato che non ha ricevuto la lettera
;

490
dovr il delitto dir^ conBamato, o tentato, o
mancato? La consamazione di questo reato (1) parmi di non vederla ae non al momento in cai la

ma

istigazione si t cognita

;'siccb affer-

alt' istigato

merei soDza esitanza che istigazione consomata nel


proposto caso non possa trovarsi.

e nello inviarla

la lettera
soli atti

preparatori ?

Ma

nello scrivere

dovr

si

egli ravvisare

crederei. Si dovr inveie

Noi

riconoscervi quanto la scienza,

la legge nostra

erige al delitto mancato-Negherei andie qDosto,

perdi r atto consomaUvo consistente nella comnpensiero non ebbe laogo; sicch

nicazione del

il

reato non pn dirsi consamato neppure sabiettiva-

mente e perch quando anco

lo fosse,

nuto

un

riconoscervi

(!) Si

aiverb

;<nHt

nel giure

ilei

questa
il

vpril.'i

II

alle

penale, c medilina

giovani

studiosi

su

Gilmo mio dcbilo ricordare sovente anche

clic

il

codicii penale elie

malcfzio

ho data
flncli

istigazione

ne! loslo
la

orecchie dell' istigato.

io faccia

otte-

di agire

tentativo punibile.

prcscQle

soluzioni! clic

non consumato

non

avrei peraltro difficolt

aiiebe qui qunnlo sia polenle ta iofluenza

costo di ripclcrmi. Se

cbiuma

Non

il

moda

sarebbe dipenilente dal

effetto

scelto dal colpevole.

pFii'o!;i

Ma

deva applicarsi

ddinquere,

inconlraslnbilc:
itllj^.ilrlce

se invece

la

non

il

la

ddillo

pervenuta

questione sorga

ad uno di quei codici obo cbiamaoa questo reato

tentata teiuzione al delitto, la soluziaos dovrebbe essere


diversa; perch
la

il

delitto

sua coatumnzione

ni potrebbe

Uvo

perfello.

la

facendosi

cooslstere

ael tentare,

avrebbe nel primordi del

sanzione della legge

liDiilarii al

lentAlivo,

selo lenU-

farsi

491

IGOC.

g.

Finalmente per ci

aUionc

elio

ha

pu

alla complicit

luogo a delle speciose corabin.zioni

reato. Se Tizio

in

rjTicsio

istigato Cajo a delinqnen; :fjv/!i

giungere a persuaderlo, Tizio colpevole d'istigazione non

agiva

accolta, ila so egli

alla sua. volta

per istiga;!one di Sempronio; potr dirsi che Sempronio colpevole di istigazione accolta da Tzio

complice di istigazione non accolta rispetto a Cajo?

Sicuramente non parmi che sia repngnante


mettere
l'ali

la

il

lo

am-

ricorrenza ginrdica 'dei termini genecomplicit& in questo

della

singolare

maleflzio.

per

contrasto che sorge in questa sitaazio-

Sempronio biette a snbire la eventaaUt


della pena maggiore; ora nella pena cbe ha incoia
ne, perch

come autore

accolta assorbendosi a

d' instigazone

SQO riguardo quella

inflitta

contro la sua complidt

non accolta; ed ora procedendo


V opposto, subordinatamente alla nota

nella instigaziona

secondo

1 casi

teorica della prevalenza

(11

Ln q,^eslione rchiliva

[rnniinci pi lur^hi lermini

praclica eriminclU

Baldo,

pii'j.

al

nel

in,-.tidi.to

ili

dov,[1

sullit

o^

m.md.ilo. La

ne

scurU
o

qii.ilc

eccmoDe. dod amoieiiersi coupiiciti

come

di

Care

s.

rio

U,i

rlolu.

dullnii.i

mi

pigici'

regola seuia

cooipiicil. iiitbiia

regola inanla di essere pia id largo diMUSS*


laogo. Analoga la qoesiiODe

ili

5l.ibil\

spi^ciiLlilit

nolsre pereto gfueraliiieiKo udii ripolcro

Il

dar mandalo

delillo esoguito dal

ili

Ho;

An,L;i^ln, .Manin v

della complicii:.

(1).

ebeiorge

ma

non queito

in proposito delie

Uiruzioni t delinquer comuoioaie per interposta persona,


cbe pur

eua

risolvasi nel senso della

comune

solldireli

Digitized

by

Coogle


&olIo

codMia tofma

la

492

esomlnti

Bianche

cade pnal iom. 2, pn^. 177, 178} e


(li

Cassatone

di

la

Francia col decreto det

t'Elude tur

le

riiolTSlle la Corla

35 maggio t8J4.

1607.

La pena inflitta nel codice Toscano (art. 54) conquando la proposizione non fa acda nno a tre anni se la istigazione
fa diretta a delitto minacciato di morte: la carcere
da un mese ad nn anno se fa diretta a delitio colpito da ergastolo o casa di fon: la carcere fino ad
nn mese o la multa Ano a cinquanta lire se fn diretta a delitto colpito da pena inferiore: le aaaJi
tro l'istigatore

colta la carcere

proporzionalmente

)>ene

si

accrescono (art. 53) con-

tro r Istigatore se la proposta fu accolta.

Il

codice

Sardo serba presso a poco V istesso ordino

di

pena-

lit all'
litto

art 468 e 439 :

ma

la

nozione

di

questo de-

nel codice Sardo assai diversa da quella del

codice Toscano; perch mentre questo vuole punita,

come

detto, qualsivoglia foi-nia Ai istigazione,

quello la panisce soltanto

quando

stata posta

essere mediante discorsi tenuti in luogo pubblico o

pubbliche adunanze, o mediante stampe o


fiss

0 sparsi o distribuiti al pubblico

io

scritti

af-

die evi-

dentemente denatura il reato da quei caratteri semplici che esso ha nel codice Toscano, e nella forma
cou cui lo abbiamo descritto; e pu aodie firlo
cangiare

di classe.

Digilize

ir/

GoOgle

CAPITOLO

V.

Coalizione industriala.
. 1608.

Ai

contro la pabblica tranqailit ricbia-

delitti

masi genoralmente un
n da
al

MU>

che non in

grado di

ma che

quello dello influsso che eeerdta

Uberl umana. Questo

di sciopero,

una

di

{) di persone ascritte ad
una lavorazione, o ad un traffico,

piuttosto

ili

bliche,

osuale.

Ma

poich

nelle contingenze pra-

cittadini

una

aut:iileiitalit;i

che non una con-

malefizio; cosi megiio

che

la trattazione alla classe delle violenze

pub-

dizioue essenziale

serbarne

dell'

questo reato sulla libert di cn mcmern

irulelci-iihiafo
ticlie

di

o vuole esercitare
delitto cod detto

accordino a cessarne, nella veduta di pro-

un lucro maggiore

curarsi

il

0 coaUsione

industria, ad

le quali si

r azione

tempi

degno

qualora voglia elorarsi

non pu trovare gli elementi


sua sanzione in altro criterio tranne

delitto

giuridici della

sulla

tatti i

tutto le legislazioni ih considerato

politica imputabilit,

del

ho creduto anticiparla

al

presento luogo per

la ragione

che anche quando per cotesto

tranquillit

pubblica non siasi commossa,

fatto la

ma

sol-

tanto ne abbia avuto un impaccio la libert di qual-

che determin.ik)
bisogno

(li

delinearne

individuo,

sludi.iE'c
l;i

1,1

iiu;;uil!

liiriii.i

ed

rimane por sempre


^'iiiridira di

caratteri,

se al medesimo convenga o oo in
applicare

una repressione

penale.

Il

il

simile falle,

ed esaminare
tutti

casi di

collocaoieDto di

494
pubWca

questo ftto nella classe dei reati contro la

pu essere esatto in an codice penale


problema nel senso cbe
il

tranqaillit

che gi abbia risolato

non

si

per

il

debba il ftto stesso punire tranne qoando


medesimo asi (o in ragione dei mezzi 0

compromessa
nna trattazione

risaltanze)

delle

quillit.

Ma

io

problema

(1) BiBLiDCRiFiA

rop. 21,

pag. 832

Soula

tran-

sarebbe

pnnl

13

n,

CoqueliD

Oc

J.

J.

11

i-

filili!

det cwililiiius
rop|Jai-( dii

;,

Il.uis

seytj.

1,1

lai

(I

<,l,.'i;

ai-rii iStA

Btoae

Chau

Iuo.l^o

su

sur

HO

mot

ti

le

ciiali-

II

3G7,

questo proposilo
nel

Edouard

Olivier

ve,n n tliorie di, ernie

de In lih-rl d<s couli-

Crittgiie

ei 1

b c fu
I

loi itir

lom. S5, pog. 390

le eoalitiani dei

padroni c degli opt-

vai. Tarino 1870. Sono ancora n vedersi

Coiisriiiso liilcrn^rzioiiale toriulii

lti

cmiiiii.Triiites

Waclbroeck

Ricci Dei Ferrea

3,

linil

Itgiilatioti tom. tO, pag.

et

tiont en Belgique, Uruxellei ltjG7


tei eonlitioni; oelln

li

ile

n'iinii^

pari. 3, paij,

descoalitims

ludiislriclles

22

pnul M.5055

ebbero

[ rii

r^^ah

u \

138

paij.

puy. 37

Hall nier Irnile ile droil comConforti inforno


diritto di piiEloy dt In codi/kalion pag. 161

1861 lom. S, pag. 97

p<uj.

dietion/laire d' tcanomit paliliqae,

mcrciiil pnij. 51)2

Jiilps

da code penai

Wolowsbl reeiH de

K'oiu

mre

code criminel vol.l,

2D0

mi 100

recifion

ile

7,

eriniincllc

Serpillon
i>i-j. l.'.l

p'i'j. U.l

proj'ct

(2).

Deciano tractatu* eriminalit Uh.


Joiisbb juttiec
tom.

t;s traili' dct crimet lom.

mamwli;

et

pubblica

la

scientiflca

qiio parere prepostero supporre gi rsolnto co-

'testo

nlln

le

discussioni cbe

qiinrtn

186,".:

sr^^loac del

Annnlci de f As-

soeialioii Interniilonote, Qualriiiie Setsioii, pag. 326.


(3)

Sembra che

iiell'

Impero Tedesco

[jucsio

dclillo

non

ricLlami apposite sanziooi nei codici peoali peroli souopcilo

Digilized by


liti

495

provvedi di enl< nella

a speciali

meilUri ed indmlrie

legge ialitolata ordinamento

della

CooredareiloDe GarniaDiea

del SI eiDgno 1860.

. 1609.

G)i estremi di questo delitto seconclo la dottrina


di coloro

sono
lucro

che

1."

il

lo vollero

concerto

maggiore

indistintamente panibila (t)

2."

il

on

fine di procararsi

S," la esecuzione,

almeno comin-

ciata, del concerto.


Il

coiKerto

avvegnach
gnare

l'

primo elemento indispensabile:

il

aatort politica

non possa neppnr

so-

sue provvisioni penali sopra

di stendere le

il

un individuo che ad un dato giorno risolva


non pi lavorare se non ad oca mercede elenon pi vendere la sua merce se non ad
an prezzo superiore; di non continuare il suo lanna mercede
pi tenue; e slmili. Ogni individuo libero dispositore cos delle sue braccia e della eoa intelligenza,
itto di

di

vata; di

boratorio se gli operai ijon accettano

come

delle

sne

merd

e delle cose sue. Sarebbe evi-

dente tirannia ed aberrerebbe dal sacro principio

commercio e dalla odierna civilt


una legge che ( non limitando^ a, semplice misure
od a provvedimenti di eccmomia politica)

della libert del

di polizia,

osasse brandire la spada della giustizia penale contro


il

un

operajo, o contro un capo di officina, perch

primo non trova

poco, 0 non

lo

il

Irova

suo tornaconto nel lavorare per


il

secondo nel tenere gente

lavoro che coi loro salari assorbiscano tutto

dagno. Pur troppo

il

a!

gua-

la storia dei secoli passati ricorda

disposizioni legislative che evidentemente concalca-

496

vaoo ancbe

in codesto argomento i prncpii duUa


libert iQdiTidaalo. Ma sifi^tte dispo^zioni emanavano da uno spirito generale di dispotismo che spingeva
i legislatori a credersi aatccrati nel magistero penale.
Onde ne avveniva che per una considerazione ( o
vera o falsa ) di utile pabblico, es^ credevano le^ttimo ogni rigore punitivo contro atti cbe non presentavano vera lesione del diritto. Prescindendo ancora da ogni considerazione delle pi sane regole
snlla libert del commercio accolte o^i nella scienza

economica, chi ha r^etto


troppo a lungo
nitivo,

si

fklsi

principii sni quali

adagiare

volle

ed ha purgato

il

magistero pu-

sua mente dai prestigi

la

o della autocrazia del

delle false dottrine dell' utile

non pu accogliere neppure un istante il


pensiero che simili tirannie fossero buone e lugitfime, 0 elle siano oggi da riprodursi nei popoh colti.
legislatore,

severamente

(I) iu Francl.-i le coalizioni (uroDO pravjgie e

ri[iro<loUO

vido

lii

ni-.

7!

bre I7!)l)

cili;i;

foliillvi

iloDi ailoll la

gli

(IMG
altri
Ji

vi

jni kciilt.iI

giuRr.o 1791

(28

ca:ii[iagiia.

Nuove

|)ro>-

relaliv,

0 OUO-

scllenilire, e

di'posl-

23 gertnile auno li. Vi provvide

ilei

1810

del 185S, e la legge del

misure

C0[|

coti

a^Vi o]ierai

legge

coJice penale del

il

l'osti.n

cwliluciilc coi deercli

opcrni di

agli

(nrl.

tU e segs-h

POl

rlform*

la

7 Dovenibre 1849. I^aalmenie

fii

ordinata colesla materia sovra basi getiernll tulle nuove nella


legge del

ed

2S maggio 18GJ.

puristi di Frnnci.i

im porla Dliiimo
l'

Haas fealUioM

slrlall

^ul

nc.M^ione

Mvinurid'

-i

tema. Ci cbe Irum

pag- 309)

erano, aeverameole

cIclLi

ijij..l,>

ccuiurinin
Ji

filofoli

(luriilu

ili

meijoIhi si

i;

eli.'

ricorda clic le coiiiinioni inilii-

puoite dalla ordinanza di Villers

DigiUzed by

CoOgle

Coderei (agoMo

1539}

ile

aucune

l'aire

pelile, ni

pour

497

101; o oe riparta

all'art.

Difendotu Ioni

teslo uci seguenti Icrmni

ensemLk nux compagnone

ou astmbte grande

cause ou occasion que ce

qiielqiie

inlelligentes leu uni oi;ce Ics aulrcs dii

sous peine

de

eoiipscotion

eorps

de

Y o u g I a n s fleggi nel loro ordine


aveva notato ohe
prima a dettare

la

alla

aacbe

ordinanza

11

mailm,

lei

tenileurt de toui mttrs,

et

congrgation

di

fiiil

de leur

mtii-i

de bien. E

el

itu

soil, ni

yi

naturale w)l.4,pag. 199)


Franceteo

era stata

Frauda provvedmeatt contro

la

oonoerti

Ha cib parrebbe uaa vistone se dovesse prestarsi


Coqnelia fdictionnaire de l'economie politigne,

degli operai.

fede

mot coaliliotuj

il

quale alTerma phe

in

Francia questo delitto

non era mai stato n preveduto ai puDilo


del

32 germinale aDao

fino alla

leg^e

11. Ora lidatevi dal dizionari!

. 610.

Ma
tere

quando l' individao non limitandosi ad emetona determinazione relativa all' esercizio delle

proprie for^e o

;illa

ire a ci CBorcita

disposizione delle cose sue, ol-

una influenza

sulle volontA altrui

e sulle altrui cose, inducendo anche altri clie

vano

alle forze loro


lui

ed

alle loro

civil

no concerto:
al

pub-

pu presentare termini assai diversi da

che presenta

le libert,

il

societ tin'as-

sodazione privata diretta ad un fine contrario


blico bene,

tro-

cose la determi-

presa, pone in essere

qaale venendo a costituire nella

quelli

si

sua condizione ad accettare anclie in

in pari

quanto

nazione da

il

mero

e far nascere

VoL.

II.

il

esercizio della individna-

dabbio della sua punibilit.

32

Digilizet ir/

GoOgle

498

. I6ii.

Il

parlando,

un delitto

di semplice inasiotie. X\ fotto si

sne consegaenzfl in una inwsme ;

r&olve nelle
il

non dnnqae esattamente

delitto di sciopero

sabstrato criminoso del medesimo,

che solo pD dar

diritto all' aatorit

ma

precedente

il

a portarvi

so-

pra le sne considerazioni, Tatto potitXvo; cio

nna

serie di azooi esteriori con le qaali siasi in-

dotto altri ad accettare la determinazione di scio-

e ad astenersi poi dall' agire per obbedienza d quella. Laonde vede ognuno che il DOme (1)
di sciopero (dato modernamente a questo reato)
non perfettamente esatto: perch esprime il reato
perare,

nelle sue

momento

consegnenze, anzich nel vero

che pu costruire la sua criminosit.

(1)

che

La Musa per cui molU vauoero Della errata opiniODB


aolicbe

lo

non prevedessero

leggi

sciogicro, cgucslo &i

fu clie imll

rorensc rac eli ludo vasi sotlo

laonde

elle

Ululi

oome

di

io

linguaggio

monopolio ;

prcFcnli non crnno reppnbil sugi' indiDi degli

aveva prr suo

meravBDO

fallo Dall' aalico

generico

11

coallz[ane e

la

tulle

.-in ridici)

quello

forme

cliu

denomloaiione di monopolio, come


ebbasiara od alzare

il

commercio. Vi

anello

si

piu-

hanno

oggid

le alleanze diralle a Tare

prezzi di oertl generi o In senerale

valore di una Intrapresa,

le

alleanza dirette a non laBegoire

un' arte che ai propri Dgll, ed altre slmili cose. La pretesa


atliaenza delle quali al tnngislero penale dipende da questioni

economjohe obe qui noo luogo

veramente ann possono avere


duta di ravorlre

il

di

coalemplare,

altra oggeltlvll

ma

clie

tranne la ve-

commercio. Tra queste ftorme aoveravano

Digilized

liy

Googlc

499
l'nlleanza'degli operai diretta a non preelore

nnllcbi

non a

malli) loro se

ftraci,

crim.

Oampiigna: e

eludere

bc

co

/'l'ii

15

rilevasi

nd

villici

ma

andarvi e st^r

di

dia

gli

stiiiclii

e i^vuranti delKi

Tuhr. C. de mow)iiol.J

uou

siOiitlD slatulo. Kssi si coiiliiziirono

al lavoro

la

Deciano

loro tlclcrminati. D[

([uebln Tillu anclie

1'

nrr^tzi

7, cup. 31, n.

lili.

punivano

slaluti

(li

ricoril;!

non aaii-Me

pensando cosi nelle

fernii,

grossolane loro meoll di dod iocorrere nella |>eun. La coaliliona degli

operai di

Bcrlzloai

PraoDla

<n

Ollobre 1791

campagna

tit.

vigore. La pena di

quesU

evidenza

il

questo

scorge

si

dellii

polzin

2) che sembra

cittii

con

la

della

tuuora in

saveril contro

paura del pericolo

muull^tturlore per oui


I'

di apeoiali pre-

98 settembre, 6
rliiinslo

tanto pi niile cbe ad

specialit,^

grande movonlo

non essere altro che

tallo

(umuUt nelle

o^llo

fa

codice rurale del

pel

20,

art.

di

contuso rutQclo

uiHclo della penalit.

. 1612.

Il

concerto adunque deve essere nei processi di

questa natut'a dimostrato lucidamente come qualun-

que
itto.

altro atto positivo

Non pu

hod.

Se

addotti

ai

che voglia imputarsi a de-

credersi provato per semplici presun-

un dato mattino un conto

ad una stessa

ofllcina o

di

operai

a diverse, non van-

adduccndone per ragione la insufficienza delta mercede, ci non basta per affermare
no

al lavoro,

che siavi conceria; pereh

siiratta

determi Dazione

pu essere nata spontanea neli' animo


di costoro ad occasione di un rincaro
di

un aumento

liberale

di

ciascuno

di viveri, o

di salari fatto io altre officine

per

volont del padrone, o di altra cottsimile

accidentalit.

Non

tutti

itti

che

si

riproducono

DigiiizGd

b/Gooi^ii:

500

contemporaneamente <la molti sono conseguenza di


dei moki: lo saranno il pifi spiasse; ma

nn accorilo
non

seiii|ire.

iJea

(Iella

i'ispin;:ersi

materie penali) e debba esigersi

nelli;

prova die

mente

dt-blia

piviva iior [iresmi^ionc (iJea poricolo-

sissiiiia

ri<{orusa

j4uenza di

perdio

Ijasla

i-in

ini

Ira loro,

1013.

Accettando come verit

siffatta

proposizione

viene naturalmente a (juesta conseguenza:


esistere da

operai, ed

un
il

lato la coalrione fra

mal^i'ado

ryjo, e

mente
si

obiettatile

un

esecri.:

ihin

ciii

ilclir^ii.

di esoiiipiri, clic

ilall'

si

pu
ili

altro

qualche ope-

a costui giusta-

Mi spiego: pongasi, a

numero

liti

clie

un numero

Miisseguenlo sciojicro: pu

lato csisicre la iiia/.i'Uio pi.r p.u ie di

modo

la

conso-

la inazione dei molti fa

accordo preso e stabilito precedente-

di

garzoni fornai

siano in un dato giorno roncord.iti di non pi tor-

nare

al lavoro, se

non pagasi

loro

una mercede mag-

gioro della usala j essi in conscgnenza deir accordo

hanno

laBciate deserte le officine alle qaali

detti

ecco che in costoro lo sdraer pu essere cri-

minoso, perch

dente nel
lit;

ma

in loro

deriva da

fornai che in quella data mattina

erano ad-

un accordo prece-

(juale trova radice la loro politica

potr egli dirsi perci che tutti

imputabi

garzoni

non sono andati a

bottega sono colpevoli! Io credo di no, perch

mo

elemento del reato

la

non ha preso parte a qnesta non


evidente se costoro

si

il

pr-

coalizime: cosicch chi


colpevole.

La cosa

sono astenuti dalla officina

per una causa tntta loro particolare, come malattia,


distrazioni, altre

care, e

simili.

Ma

lo

ammettere

Digilizedliy

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codesta eccezione soltanto

consGgnenza che
jjiorno

(In qui,

porterebbe

alla

operaio restatosi inerte in qnel

ana coalizione
assumere egli la prova

cui esisteva nella citt

SUOI confratelli, elovrebbo

dei
di-

retta della causa innocente per cui non and. Que-

modo

sto

])r(mrlL',

vedere porterebbe, come ognuno com-

di

In
r

Il

(i-^i-ii

pacM

|irt;tiLlL-^si

actoidu

prova presuntiva rispetto

nsiillalo della

<il

all' iii,livi,l!M.

esistei;i,

min ho provato die

dii'.'liln; iu

accdriln:

ali"

provato die

lio

ed ho provalo che

altri

cinquanta

dei tuoi confratelli presero parte al concerto, e stet-

tero

inerti

in

stasti inerte

in

conseguenza

di quello: tu

pure re-

quel giorno: diinquo zoTJrcsifJ/o die

anche tu partecipassi

all'

accordo. Giustifica tu che

Ma non

no, altrimenti sarai condannato.

mettere per principio

fjeiierale

gomentazione, e senza

codesto

si

pu am-

modo

pal[>abiie iny;iustEa

d' ar-

non pu

accettarei.
^.

1611.

Sotto un punto di vista generale la stiddetta pro-

posizione non pu seriamente disputarsi oggid, poiclif;

la

Dio merc-

le

prove presuntive sono state

cacciato dal foro criminale.

Ma

la proposizione

duce ad na rsultamento speciale che merita

con-

parti-

colare attenzione.

Che dovr

perante, sebbene

estraneo a qnalanqne concerto,

dirsi se

l'

operaio ado-

francamente confessi essersi anch' egli astenato dall' andare, non per cagioni sae proprie, ma perch

avendo udito correr voce che


volle

gli

altri

scioperavano

anch' egli fare altrettanto, sia per desiderio

di profittare

del fatto altrui, sia per timore della

iadignazione dei snoi compagni? Qaesto problema

speciale

qncsto

ndh

risolve

SI

rfato

quu^doiiu

contirrlo

il

Colui

crrt!) espresso.

clic

Inc.dn

incuorale, sa

wjiiiv.'ilga al

non prese parte

(ordi (dira t.iliino) so snopcni poscia


iie

esisfcrc

non

non 0

con

le

parole,

torna !o stesso. Ecco

A mio

L'indizio

accettaliilo,

vedere

xCAfijicro.

il

ma

ri partecip col

termini netti della

peraltro codesto obietto

porche ripeto che nel mio modo

reato

non pu

larsi

consistere nello

come vero

m:\ nella auhzirmc. Tenuto

non

certo, e

in

rnn-

agli ac-

quando conob-

accordo, presto t/icitainento adesione;

VI partecipi!

latto, e

questione.

di

nello

concerto non j)uo

setoler,

<tgli

partecipazione vera.

effetti

adcstone tacita

il

al

penali adeguarsi alla

dico che

non

pa, perch

lo

principio generale nella materia della complicit

che la semplice adesione interiore non rende partecipe al delitto altrai


vi.

neppnre nei m^defizi pi gra-

Colai che trovasi spettatore di un omiadio

messo ua

aitn,

pu nei suo interno genere oel

vittima sia a

perclifc la

gDcnza

di

lui

comfotte,

invisa; pu per conse-

questo pravo sentimento astenersi dal

recare soccorso a qaell' infelice.


diritto di convertire

Ha

nesBono ba

il

codesto senlimeoto e codesta

inazione in on atto di complidl.

Ove

si

accolga

il

prindpio della solidariet cittadina, potr in simili


ipoted trovarsi
stante:

ma

1*

Lo

delitto di

per s

non potras mai senza continone

termini obiettare
cidio.

elemento di nn

il

titolo di

scUipero

non

concerio.

Lo

delitto

di

partecipazione all'omi-

stasso io dico nella propoeta questione.


nell' individuo:

Lo

delitto

il

aderire in onore al delitto altrui non

complicit findi tale ade^one, senza esMnsecarsi

Digilizedliy

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-, 503

in alti postT di materiale coefficienza,

mera

alla

si limiti

inazione.
g. 1615.

Il

fine.

secondo estremo di qneato reato consisto nel

Possono anche cento o pi operai

accordarsi

per solenne patto a non lavorare in un dato giorno,


e consegnentemente laadare deserte

le offldne.

se tale accordo nasce o per cagione-di

Ma

ua diporto

che vogliasi prendere in codesto giorno, o per cagione di ana fstivit cni

voglia ire onoranza,

si

0 per altro innocao motivo


r accordo oosUtnire

gno che

Io

delitto.

non pa6 neppure

Ferdi cid sia vi biso-

concerU jw/ fine di costringere

Bciopero

padroni ad aumentare

(1);

salari,

o respettivamente

a meno.

pel fine di costringere gli operai a lavorare

(1)

comprcDdero che

Tacile

in

questo renio pu iiuscere

eontlUto di coallzloDo coclro coalizione. Per esempio


si

sono

coalinzali

per impnrrc

lavoro giorniilicro per

il

ai

iilnifsiriio

lavoranli

prrz/o;

li/iano alla loro volln ed ..lih.irnonnno


egli dirsi? Vi

casi h

saranno duo

eenpra

l'

delitll?

Il

padroni

un ora
opprai

la rtlllcina.

Clic

piii
si

di

con-

dnvr;,

delinqueate in colesti

innovalore: sicch in oolesla ipalel vi sari

delluo di DOBliiioDB per parie del padroai; non Ti sari ebe

un eserciiio del

diritto di legittima resistenza

perai. Cos

pens anolie

la

projit dt ToitUm
e

CoseDliDO

pay.

Haus

per parie de^i

oburfMttiotu tur le

btlg part. 5, pag.

US.

M9.
.

La ragione

I. J.

du eode pinal

IGIG.

della differenza apparisce chiarissima

a (^itmqne fccia risalire la nozione di questo reato

Digilizet liy

GoOgle


al

vero ed

poltica,

si

l'

una

tlella

sua imputabilil

fra poco. Finch

dt

al

labo-

esempio)

gita di piacere, essi sono nei limiti del-

esecizo della loro libert natnrale. h' atto le-

cito in s6 stesBo;
el

concertano di non andare

aggrada loro (a modo

ratorio perch
di fire

501

unico principio

come verr mostrando

molti operai

il

fine

padrone della offidna

an danno per la inoperosit dt qael


pu renqnando codesto nocumento non fi il
operai non sono n iloti
Sparta, n servi romani. Tranne la specialit di

blico)

na

pnr lecito; e qnantnnqDe


ed anche se vuoisi al pub-

derivi

giorno, r accidentalit del nocumento non


derlo criminoso

fine dell' atto; poich gli


di

particolari convenzioni (operative di pari effetti ci-

nessuno pu vantare il diritto di avere le cose


me ad un determinato prezzo; o la opera delle mie
braccia, o della mia intelligenza per una determivili)

nata mercede, o por un lavoro die siami antipatico

(1).

Ma

ognuno ha

alla

liberamente Becondo

il

sua volta

volont di molti

si

i!

diritto di agire

piacere suo nello proprie

speculazioni. Questa libert viene


la

accordi

menomata quando

ad

esercitare sulla

medesima una nressione. anantunoue mediante semplice violenza morale, se pu ammettersi la imputabilit politica nello sciopero e la legittimit della

sua punizione, essa non duo crovarsi in auro concetti:

bora
l'altrui libert.

Ci poslo iwn

lia

bisogno

ili

ullcrioro

liimc

medesimo non
a Tare a

modo

iia

ji

preciso imo ui costringere aiiri

nostro contro sna voglia: di costrin-

DiglUzed by

Googic

gare cio respetti va mente

maggiori o contentarsi

minor tempo

oppure
garo

gli operai

di

padroni a dare salari


di lavoro,

a lavorare por meno o a prohm-

La essenza

oro delle fatiche.

]q

giuridica del

reato sta in questo fine.

(1) Cosi vJdl

operai

talora io qualche

-(a lego ami

alla

coallzzarsi

citt

lutti

gli

ocoBSloae in col eapevasi dovere aver

luogo una etectizloae captiate. Eisl cbiuMro le loro officine


e

lenuero

si

oli

ecnlimciito

non

per tema di essere fonali a dar

ancorch

mans

il

per un concerto esplicito

manifcsl.il.i

S'irebbe potuta qu^lillcare

si

aveva
la

latitanli

coslruzlODo del palco ferale. La obbedienza a qnel nobile

tne di vincolare

ta

come criminosa,

libert

altrui

ma

porctii

di

non

esercitare

propria.

. 1617.

Ho

enniidato promiscuamente floqu

coaliziona degli operai, e

il

ftto della

ftto della coalizione

il

come due fotti die procedono di pari


passo in focda alla adenza penale. Ewi per talnno che non concorda simile parBcazione. Ma in
ficcia al principio giuridico non vi ragione di
dei padroni

distinguere ; o imputabile la seconda forma, o

non imputabile neppure


come nell'altra vi

la

citare coaziono sugli animi

allroi, e

neir una

proprie esigenze ad
e

si

ncir

Dna come

altri

padroni
nico che

vi

non

prima: perch cosi


pravo fine di eser-

il

d'

imporre

le

che non vorrebbe subirle;

noli' altra

imposizione del volere. Anzi


qualche cosa di

vi

il

nella
piti

risaltato della

coalizione

dei

crudele c tiran-

nella coalizione degli operai. Di pi

capitale die vnol dettare legg^ alla indnstria

il

pu re-

-- 506
care maggiori danni

si

che non la indostra la

politici

qaale voglia dettar legge

primo caso

capitale^ perch

al

getta sslla strada nn

namero

nel

di operai

die non hanno mezzi di sassistenza, e che dalla miseria saranno fcilmente condotti nella va del delitto

laddove

gli

operai che abbandonano le offldne

per volont loro devono essere natoralmeote provdi mezzi di soestenea o propri o fomtt da
r istiga. E quando la f!>me l stringa cesseranno
ad
Sicch nella coalizione degli operai non
il momentaneo ar-

visti

chi

dalla presa determinaeione piuttosto che darsi


altri delitti.

vi

altro pericolo sociale che

resto della lavorazione : laddove nella coalizione dei

padroni vi ha pericolo gravissimo per nna tarba di

gente famelica repentinamente lanciata nelle pubbliche vie. Inoltre anche per riguardo dei

dimenti economici

(i

quali

provve-

a mio credere sono

in

codesti casi migliori assai dei rigori penali) la coalizione

degli

operai presenta

bnon governo pi

al

pronti mezzi di riparo, potendo

l'

autorit vigilante

ir venire operai dalle vicine citt;

mentre

al

con-

trario alla coalizione dei padroni assai diOicile che


il

bnon governo porga immediato riparo, esigena ci capitali e stabilimenti che non di icile

dosi

s'improvvisano

(1) Id

(1).

FraDoio Di agilala Tlvameole

la

quasUone se

te

disposizioni del codice coalro la conlizloue del hbbricaDii ed

operai dovcsBero o no

estendersi

anche

agli

spccublori di

Iraeporli. L' a Derma ti va Eanzionalii

pi volle dolila Corte Su-

prema

sosIcddc da

a lermai dell'ari. 419,

si

nella BUti dlsserlailone iolilolala la

Wolowski

concurrenee

et la eoa-

taion, Inserlla nella Htvtte tom. 10, fng. 3S7.

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507
. 1618.

Queste considerazioni come puramente empiriche

non entrano secondo

l'

ordine delle mio ideo nella

un

categoria delle ragioni bastcvoli alla soluzione di

ma

problema penale:
illustre

ho voluto notarle perchfe un

contemporaneo,

scrittore

pifi

tenero forse

delle considerazioni cnipii'iclie che delle considerazioni giuridiche, lia

due forme

di coaizicne,

zione dei padroni

sorge

ciic

vi

il

la

parificazione delle

asserendo che nella coali-

minor danno

coalizione

dalla

precisamente tutto
il

combattuta

sociale di quello

economico

ad alimentare
scire entro

la

rnalizionc

la ililVnsInnr'

certi

limili

dfi!,'li

ilolli!

la

irtono

vemente osteggiare

il

punto

di

operai tendendo

ricchezze,

pu riu-

dannosa; laddove

aumentare

coalizione dei padroni tendendo ad

chezza di ]wchi e

pons

operai. Io

dogli

conti'ario;e no ho gi detto

perch: ed aggiungo che anche sotto

vista

la

la ric-

miseria di molti, pu pi gra-

la prosperit del paese, L' illu-

stro criminalista crede dimostrare la sua asserzione

ricorrendo ai calcoli della concorrenza:

me

che

la

non

pare a

concorrenza possa pi facilmente porger

riparo alla inazione deliberata


air inazione

modo

ma

ripeto che

dell' industria,

Ad

che
ogni

deliberata del

capitale.

codesti calcoli

non mi sembrano

inflnenti sulla questione giuridica.

. (61 e.

Il

terzo estremo di questo reato la esecuzione

dell'accordo, mediante lo adopero effettivamente se-


guito 0

5fl8

almeno incomiiiciafo nd eseguire. La mag-

gior parto

coiitompo-

criminalisti o legislatori

dei

rnnci sono uniformi nello

esigere questo ler/o es-

qui forse n' nato che oggidi

tremo: c

di

raaleflzio

siasi

siffatto

vennfo denominando pi volentieri

Non

sciopero che coalizione.

dubbio

vi lia

clie

se

\\

primo momento della criminosit dell'atto risiede


nel

confertn,

delitto

non

momento

il

puii rif^iedere

tivamento ronseguiln

della

die

nella inazione olFet-

Un

concerlo.

ni

del

coiixin-iazionc

accordo per

(]nanto seriaint.'nle sireiio Ira gli operai nella sera,

sa k susseguito nella

manina

dipoi dallo spontaneo

ritorno degli operai alle loro officino, rimane nella

categoria dei meri progetti eriminosi. Non pu neppure qualificarsi come tentativo, per le generali teo-

Potrebbe tatto

rie del canato.

al pi

mira come reato diverso sotto


della minaccia: ma il progetto
fe

un

il

prendersi di

ponto di vista

di scioperare

non

pritc^tio di esecuzione dello sciopero. Cosic-

ch come non delitto

lo

non neppure

accordo senza sciopero.

delitto

l'

sciopero senza accordo,

. 1620.

Ma

r elemento

cori ed

al fhie

di materialit

susseguente

all'

deve

svolto di sopra, si

acegli

esprimere con la successiva assolata inoiwnef Possono nn numero di operai concertarsi di abbandonare
possono venire in questo accordo

le loro offlune:

per

il

mento

fine di costringere
di salario

l'andare
loro

tatti

ma se

loro padroni

T accordo

con^arati o

la

si

ad nn au-

estrnseca con

ma^or

parte di

ad nna lavorazione diversa, talnno dnbiter

Digilized

by

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non concori
cozione

con
la

ijri;

dell'

Jolifto di sciopero, pci'cli la cso-

il

accordo

lo stare inerte.

si

manifusta col lavorare e non

Se peraltro vorr dimostrato che

nuova lavorazione a

sia pi faticosa e

cui sonost volti quegli operai

meno

lucrosa di quella che hanno

abbandonato, ci porr in

immediato,
l

ma

tdifaro

che

una speculazione

Iianuo agito por

lo

gli

primi padroni,

volont ritrose

degli stipendii. L'operaio che

npen non

di loro tornaconto

per un odio contro

per costringerne

all'

aumento

voglio lavorare

dice

per meno e Taticare di pi, esprime un concetto die

sarebbe irragionevole senza referirlo

al

Une

della

violenza morate sui vecchi padroni: e poich in cotesta ipotesi siffatta violenza

ad

morale viene realmente

che il delitto di sciopero


rango di delitto) potesse
e vedesi anche qni la influenza che

esercitarsi, io crederei

(se deve mantenersi


dirsi costituito:

al

esercita sulle speciali questioni


titolo.

Se

il

delitto in

questione

la
si

definizione del

denomina

scio-

pero, la Bolazione delia fktta ipotesi nel senso


vorevole agli operai non ammette dispaia; pereb

manca

la

materialU del

delitto

vanno ad nn lavoro qualunque.

Ma

negli operai ohe


se invece

il

de-

coatziom a fine cU coassione, non


pu per modo alcuno esigersi la inazione assoluta
come estremo del maltflzio: ed mestieri dedurne
litto si deflnisra

che

il

figuri

principio di

esecuzione dell'accordo

si

con-

bastantemente nei solo abbandono della vec-

chia officina per

il

(ino anzidetto,
.

)(2I.

Coloro che credono trovare l'elemento della politica

imputabilit di questo reato nei pericoli che

Digilizedliy

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510

namero

desta Leila citt la presenza di un gran

di

operai senza lavoro, rarviseranno in tale considerazione

on argomento cbe a

loro parr deciT0 per

avversare la mia opinione. Io per non tengo conto


di Sitto penser : perch fermo nel prindpio che
non possa esservi reato dove non vi lesione di
diritto, trovo il solo possibile elemento della politica

impntabilit della coaligiotie nella violenza volontaria-

mente ed efBcacemente esercitata snll'altrai libert.


Onde sotto questo punto di vista la pressione morale
per la ftta ipotesi, anzich venir meno, pi veravecchi padroni potranno
mente si accresce. Infatti
i

opporre fermezza maggioro


operai disertori quando

senza guadagno, per

sogno presto

il

conti'o le

esigenze degli

vedranno vagare

li

inerti

ra'jionato calcolo che

riconiluca al loru duvero.

li

Ma

il

bi-

invece

codeste speranza dileguasi in ijuei padroni che veg-

gono

gli

ad un altro lavoro, che

operai guttarsi

quantunque meno lucroso basta puro alle necessita


dei braccianti onde ia coalizione elio assuma cotesta
forma esercita una pressione, una violenza morale,
:

maggiore

trse

che eserciti la semplice

di quella

inazione.
. 1G22.

Ai

di

nostri per le condizioni doi tempi

si

do-

vuta prcudorc in nuova considerazione questa specio


maletizio. In itigliiltcrra, nel Ifclgio,

di

ne sono occupate

in Italia se
i

dotti.

Questi

come

J L

te

a negare

si

e s

! rancia,

aule legislative ed

le

sono divisi in due schiere: alcuni

Simon)

hanno preso direttamen-

la punibilit delio

me Edoardo Hans

sciopero; auri {co-

nel Bel^o,

il

Gabelli

Digilized Dy

Google

in Italia

hanno opinato per

politica impatazioce. I

che

il

non usare

0 lasciar perire

le

il

piti

non

tener morti

propri capitali,

cose proprie patlosto cbe ven-

derle a prezzo vile,

dividnale

sua

)a legittimit delta

primi procedono dal principio

delle proprie braccia, o della pro-

pria intelligenza, o

ou

esercizio della libert, in-

coercibile dalla legge.

Scendendo poi

particolarmente allo sciopero degli operai banno

osservato cbe codesta forma di coalizione trovava


ikcilmento

il

suo criterio di repressione penale nei

messi adoperati perch


:

lizioni si

di ordinario

siffatte

coa-

giunge mediante minacce sai compagni,

attruppamenti, o vere violenze; in una parola

me-

diante atti esteriori che trovano sufficiente repres-

sione penale nel titolo spedale

'di

reato cbe viene

per loro a conllgnrarsi.


I secondi hanno,

a parer

mio, divagato soverdiia-

mente nelle conderazioni dell' otUe, non distiagnendo abbastanza ci che- autorizza a provvedimenti ancbe energia i\ magistero di buon governo
da ci cbe si e^ge ad antoriszare nna represaone
penale. Il ^nre punitivo non pu raggiungere l' apogeo della sua esattezza finch non delimitano le
attribnioni della poliza, e le attribnzioni della giu-

non rigoro-

s^zia; e finch codesta delimitazione

samente osservata. Mezzo secolo addietro


penale correva per questa linea e
giorno. Oggi pur troppo
pericolosa a riprodurre

si
1'

la confusione del principio

ridico (confusione

per

il

elio

morale

giure

col principio

turba spesso

naturale desiderio cbe hanno

allargare

il

pro{j;reciiva'

o^ni

manifesta una tcndenzjt

antica confusione,' sia per

lo
i

giu-

menti)

sia

magistrati di

loro poteri ed abbattere le barriere

op-

moderna all' arbitrio loro onde


ne avTleDQ che certi magistrati qaanOo si faunu
vengono insisoando teore per le quali alla

posto dalla civilt

scrittori

magistratura
lizia,

voirebbero accordati potori

si

ed anche se occorre poteri

lasdamo

di ci

pu-

legiitlativi (i).

Ma

obi ho detto per sola digressione

e senza niente allndere si dne insigni scrttori

citati

test) e torniamo alla nostra questione.

mia

(I) Osservai In altro


lia punitiva

n.nle

alla purit della g>usli-

hanDO grandamanle Dacinlo

inlrodollG in senso

Governi dispolici
Jcfiiiii

die

sorillo

polliia

o di un

<e poliliclie rirormt-

dava largo arma mei) Iorio

ropubblic^iio, presero

come primo

obiellivo deilo loro dcmolizioDi.

ha por solo

ulliclo la tutela del


atlrcs'i

venne

pulurii .issolulo, Hiifiidl

ti

urgaiiaiiiciilo

timo od utile

Europa. Sollo

varii stati di

liberale in

pi]r =o-Il'[iltp

liranno.

me-

al

In Us;si:<

poliii^i

In

U la polizia non
Ha per ufBclo tegll-

pr'evenxone del reati che ntinacclano

la

od annicbilirU

aon

la

privala sieurezza. Esautorarla

ei

poteva. Di qui nacque una tacila transtizione per la qunls

la

polizia 1100

dell.i

;;iusliiia

di

(licj

delta

solilo

al

ppctt.itori

tirannide

si

aflatlo

mise

Eoldo

al

Kuiiesto e snaturato connubio, ge-

oiiniinale

perlCTlosi^fiiiii

iier.it!iie

60 se

io

pi

cffolli, dei

siamo

quali

ogi:!

non

vittime in Italia. Di qui lo iiuba-

Etardimento della nostra procedura penale. Le

arti birre^cliti

sema

riparo lo ao-

che nella

la

Toscana

dispotica

Dallainenlo di un

recchi eludici islruttori.


dietro ove fossero

letti

angolare del processo

anche

abitudine e

1'

io

rapporti

della

1'

orgoglio di pa-

polizia

clic

in

ad-

ad no pubblico dibattimento porlavniio

oggi formauo

la nullit del giuili^.io,

qualolie volta

portavano

processo criminale, sono oggid divenule

base di troppi processi, e

orale

hcoia

in

1'

molli

esordio e quasi

giudi

alle Corti di

la giielra

correzionali e

Aaslae.

11

movi-

della polizia a npisiiare Dei praccsai orlminali quello

meato
pDleil

Immenu

che in iiin tempi

daveoD

le

despoti- eeaaibiie ed aTidente tra oo)


rn<io.

E questo

Oueslo

faro

iJ

una cocfusione

trae seco

Irnppn spp^sti nndip

lo

della

liiyiili

di

Ai

polizia.

liheria Civile:

la

Ma non

quale

si

atteggia a

Il

si

polizia

oou

la

ui operai

glusiizia.

lasci

l.i

soclel

Pietro Sbarbaro
34S e 34.

Prof.

Panaro

n.

pi

irrcmlisi-

canvcnn

uisoecupau non

la

tama Diva

donna da bordello. N per quesic parale

che noi vogliamo

IcdIc del

!<i

Dire che lo sciopero deve punirsi per

perteoU emergenii da un numero

altro ohe hre della

paore dei

iuec che invade

biiDicoie perniila. Lasiucne un Coui<:e penaie

un Cclice

le

ddd meno che pau-

sdrillori.

dciili

indifesa

in

si

faccia

creila
;i

lali

pubblicato nel Giornale

Io concordo la possibilit dei gravissimi danni sociali

eventaalmente derivabili

dallo sciopero,

o sotto

r lina 0 sotto l' altra delle sue forme. Concordo dunqae senza esitazione che il magistero di Liion governo possa ( ed anzi debba ) provvedere nelle relative emergenze alla pubblica qaiete ed alia prosperit del paese. Niente

in

contrario

flnqni.

Ma

quando vuoisi costringere in carcere un cittadino,


sottoporlo ad on giadizio criminale, e chiedendo
contro di lui una pena corporale gettarlo nella schiera dei facinorosi rinfacciandogli non una semplice
trasgressione

TOL.

ma
II.

un vero delitto; bisogna adagiarsi


33

514 ~
sopra

uaprhic^ giuridico,

mere conuderazioni
convertire

mento

e non conientard delle


non Tuolm

di pubblico utile, se

magistero panitiTO in on fodle strn-

il

di tiranna.

In qQQsto principio sta

il

enpremo

baluardo delle libert dvlli di nn popolo. Se

nna volta che per

tete

pabblica prosperit

rispetto

ecco l

il

magistero penalo posto

lunque tirannide. Le azioni o

non

nocenti bench

moralmente

lecite, si

mista sotto

il

ricchezza, e

si

pervertir

\c\-

lesive dol diritto ed anco se


contempleranno da un econo-

la vcile

un

l'arsi

strumento

quali/ lo sciopero configriri

la

Senza cmme di

dirillo.

ed anche

la

Il

v.n

nocumento

sua stessa

dirillo
clie

\:x

h'aione

non pu

nasca da un

inuiKtralit/ij

possono

ma non danno

obiettare ai loro autori, toi siete

rfc-

Essi avranno

dere, deliHqiimli
il

persecuzione

alla

autorizzare provvedimenti di poliza,

radone per

si

aborrimento dalla giustizia punitiva

esistere delitto civile.

linquciiti.

qua-

rapporto dello influsso sulla pubblica

fatalo

lornmla

di

veruno,

alla balia d

inazioni le pi in-

convertiranno in delinquenze e cosi

ad un

latto,

le

diritti di

senso morale del popolo conducendolo

il

quando

di

ammet-

ad una veduta

possa an' azione persegoitare

corno delitto bcncli non offenda

sempre ragione di risponnon siamo perch non violammo

diritto di alcuno.

Lo declamazioni pertanto
quenziali

dello

di scrivere cosi ai giuristi

fanno fare un passo

sua

punibilit.

sulle eventualit

sciopero, se porjzonu

alla

come

ai

lai'!.'a

non

giuristi,

non

questiono giuridica della

Bisogna trovare nello sciopero

sione di OD diritto.

conse-

materia

la le-

515

. tG2-l.

Esaminalo

argomento

l'

sta r oggetto

reato in questione

ilei

varsi nel pulibliro; porcU

a che

ha

faccia

io

diritto

che

sotto questo

il

puiiblico

punto

di vi-

non pu tronon lia diriuo

fornaio o che zappi la terra;

il

impieghi

io

nipolazione dello farine, o

mio capitale

il

alla

ni^

ma-

dissodamento dei ter-

ai

reni. L* oggetto pertanto di questo reato, se vuoisi

annoverare

reati,

Ira

bisogna trovarlo nel diritto

individualo dei padroni rispetto agli operai, e degli

operai

rispetti)

che porge

il

La

padroni.

ai

libert individnale

pi forte argomento per sostenere la

impnnil:^it& dello sciopero, fa qaello invece che gi


forniva

Wo

'n'

bi

la oggettivit giuridica di

questo malefliiio. Se la libert individuale vnol essere rispettata, ne consegue che divenga

qualunque atto con cui

illecito

voglia comprimere la

si

libert altrni.

L* operaio che sciopera pel

padrone qnel denaro che

ha intenzione
libert altro!.

di estorcere dal

fine'

non vorrebbe

ei

dargli,

di agire ed agisce realmente salla

Se

egli agisce

con violenza

fisica

od

andie con violenza morale consistente nella minaccia di

on male

effettivo,

pronto

il

titoto di vio-

ten*a privata: e nessDDO ne dnbita, ancorch agi-

come

Se per agisce con qnella violenza morale che esercita snll* animo del padrone
sca

individno.

la perdita di

male,

il

on

operaio senza minaccia di altro

fine sar pravo;

ma

il

meszo sar

inetto

ed impotente, e come tale non meriter sanzione


politica finch colai agisce

come

individno.

Ma

se


si

sforza

ad anire

616

saa volont la volont dai

alla

compagni, e qnesU vengono


unendosi Del dvisamento

all'

accordo con

di esercitare

lai

una presso-

ne salla volont del padrone, alla pravit dot fine


si aggiunge la potenza e la idoneit dei mezzi;
perch

al

padrone cai non

fi

gran paura

la

per-

eicaramente paura la improv-

dita d tin operaio,

visa solitudine della sua officina, la cessazione delle

specolazioni sne, la inattivit repentina di

uno

sta-

bilimento a caro prezzo costraito. Ci costitaisce

im

timore grave. Questo timore deliberatamente in-

incusso pel dne d' incateVi dunque subiettivamente

cusso dai congiurati.

nare

l'

altrui

libert.

ed obiettivamente an attacco

Ma
in

non ogni

alla libert individoale.

offesa che rechisi dall'

uomo

cerca dell' utile proprio alla hborf

uomo, esaurisco scmiiro


ritare clic se no laccia
(atta

con

la

pm

t.nli

un

acuta

che corre
dell' altro

caratlcri polititi

delitto. (Jiiimli

atialisi

la

da me-

anche dopo

rigorosa ricerca

della lesione siundica che


SI

pu essere nello sciopero


rimane sempre mcerti se veramente si abbiano

nella figura

semplice di questo fatto elementi ba-

stevoi per sottoporlo

diversa Ibrraa

iiolia

bert individuale.

Lo

a pena.

clas:-o

dei delitti

contro la

li-

stesso con piu sicurezza si deve

in ragiono

(lire i|Fian(ln
i'sc;i

;,iil.MirM

lilnjiu'i

l;i

ilall'

coma

pass.infrio

\':iv

doi

(>atv(i la

(k-lilli

Iii[ii,n'

il

iii^-ute (la

vii'in'

i.luIi

a conipri-

ludlii: -.Kirmi

il^-i

lililli iiulfi tlL'lla

ih

estesa oi)icltivil

[li

jinr

^i-nn

Tifila

(,Ui;i!ii!..

molli su limili,
niersi

iloll.a

pua rlnsso

i!.'t

;,[!/,.
|jiiblilii\'i

ter-

in;i

[pubblica viol.jii^a, ^icrLr

il

fiiMu dello

sciopero quando da mi codice non sia iniuiiiplato

come

ilelitfo siieeiale

zione 0

trover somiire eongrna pnni-

come violenza

pubblica, se avr cagionato

come minac-

disordini, attruppamenti o tuTiiiilli: o


cia, 0
tali

come

siano

pagni

lesione, o

siali

si

come

me^Ki

allo sciopero.

eoli le quali

violenza privata, quando

a(lo|u,i-ari

Ecco

coinlialte

jut iiidiuTo

irri;ces;i!jdi

la

importanza

portanza politica trova pronlo


il

sciiiplico

com-

non

lia

quainK^ pur |.uco a:ssimie im-

politica, e

che gliela danno

osservazioni

cimi niciixa di quest'i

ttolo di delitto, percli ([iiauilu r

modo

in iiuelin cirroslanzr

di ossero represso.

g. 1626.

Se trascurate

nella

quesliono

punto

il

di

visla

della pressione volontariamente esercitata sulla li-

bert dei padroni, c respettivamento degli operai

se andate accattando le ragioni della sua punibilit


nella eventoalit d

commozioni o

danni

di

al

com-

mercia od alla industria, voi divagate dal campo giurdico,

e vi trovate necessariamente condotti o a

gettarvi nella &lsa e pericolosa dottrina dell' ntile,

0 a sottoscrivarri alla negazione

assolata di ogni

ptmibilit dello sciopero semplice. Sicch in concln-

sione, 0 bBOgna dire che questo

non h

delitto,

o hi-


sogna trovare

minomt

1'

518

elemento giurdico della soa cri-

nella pressione esercitata respettivamente

padrone o sagli operiU.

sai

g.

Ma

1627.

oggid prevaio appo molti la pi

opi-

titicrale

nione: la quale considerando nella pressione morale


esercitata ani padroni o sngli operai

consequenziale al legittimo

nn mero

esercKio

flutto

dell' attivit

nmana, non ravvisa delitto nello sciopero qnando


non sia procarata con mezzi die siano criminosi in
loro stessi.

La legge

ma^o 1864 con noteba liconosdnto il libero diritto


ha volato codesta

francese del S5

vole innovazione (1)

d coalizione nelle industrie. Tfon

legge apertamente proclamare


diritto d coalizione,

ma ha

il

libero esercizio del

evidentemente sanziona-

ta cotesta libert con abrogare gli art. 414, 415, 416

del codice penale, e col non minacciare pena contro


la coalizione tranne

quando

sia

accompagnata da

violenza o da frode.
Cosi ricostruita la nozione di tale reato nelle sue
basi

fondamentali, intuitivo che ai tre estremi

discorsi

sopra so ne dovrebbe aggiungere nn

di

quarto consistente nei mezzi. Ed pure manifesto


che
to,

si

venuto a cambiare la oggettivit dei rea-

cosicch spesso coloro che sotto

sarebbero

stati

assumere

la

l'

antica nozione

agenti nel reato possono venirvi ad

diversa figura di soggetti passivi.

(1) La puolbilli della ooaliziooe InduBtrlate IndlpeodeDle-

mente da qualunque orimiDoslU Bpedltle derivante dai

raetxl

Digilizedliy

Google

0 dai risulta moQli,

acccll

461.

art.

cando

pena di queslo

dll

la

il

scguoDii codici

dai

presemi uua

quale

Spagnolo

secondo

remilo

aolme

art.

481, 482, 483.

distingueva
di

modiB-

operai

qaellEi dei

ristretla

{[irl.

ma

JH

ari.

nozione della

la

primi; poicli

del GOQCerto Tra

uds

che era iolerdetlo rapporto


consegaeaza

punibile BDCorob non

di

ora pi

punizione

alla

fosso Tulio

appre?,-

alla

campo

impjlabilil un

ooaliiioDe

alla

severa di

piii

medesimo

II

che apriva

lo

eonlo delta

zailone del giudioe sul

1810

e coalizione

crimiiiosii;i

il esigeva

art.

1'

capi di oDlciaa, che

abuiivamtate ed inglttilatnejUe;

quale per

415;. La pena dei primi era

secondi,

per

481

codice penale Francese del

Il

coalizione di /iniJraiii'

Tra

4]5
codice Pr-

codice Bavero del 1813, ari.

codile Analrioo del I8S3, $. 479, 480,

mense

codice

5[iL>cinlll

ctie s e9e):uisca in

quale oODteaga una popolazione maggiori! o minore

la

di diecimila

degli operai, la

slatta dlEcrellTa veniva a dirai

fosie

u ingiuUa ah abusiva.

siala

La legge del 27 novembre 1840 fece sparire questa dilTerenzialc,

non

giA

fizio della

con estendere dai padroni

causa ragionevole,

operai ai padroni
penalil io

ma

rigore della

il

arabo

casi:

ani uon

baalava

far

fronte

II

bene-

con eslendore invece dai^h

il

e parificare

I.1

dala balia al giudice di

fu

di

diecimila franchi,!

guadagno

glarlaprudenia

la

lavoranti

iollessibllil!!,

e cosi

condannare l'operaio sd una multi

Dopo quecla legge

ni

di lulla la vila.

stabili

che non vi era

ragionevolezsa di motivo, uh ionocenia di mezzi ohe vales-

sero ad esimere dalla' puoizioue: Corta di Cassazione 24 febbraio So'j.

Non

e per vero in tutta


di

c
ci>Mit:Mi);if'.

i.rih.i

vie di fallo, e delle


si

oalenslone del termine

acnlamenlo osserva Batbie) uon

ma

manovre

Influisce

come

l^i

'

circostanza

mioaccia. della violenza, delle


trodolentl. Sul

modo

col quale

i procedalo la Francia Della Inlerpetrazione di questa legge

6 iQieresaaDie a vedersi
i

la

trancia non tenga io alcun conio

l'.utiu

pi un ueliUo di per s stante,

aggravaoto snlla pena della

HorlD.e

l'art.

I'

art.

8411, e

1'

8187 del Journal Crimiiul


ar(.

S2^.

Digllizedliy

Google

1628.

Al momento che

la coalizione

non

per B stessa

delitto, ma lo diviene soltanto quando fit procnrata


con violenza o con frode, sorge questo singolare

i-esnitato

che pa essere ritenuto colpevole chi non

ara operaio e che non


sono non esserne

si

coalizzato, mcnlro pos-

colpevoli

gli

coalizzati.

0|ii3rai

Suppongasi che alcuno (quantunque non operaio o


capo di ofiQcina) per pravi suoi Ani con frodi o

un numero di operai allo


Parmi evidente che gli operai vittime di
frode o di quella violenza non siano colpe-

violenze abbia condotto


sciopero.

quella
voli,

sebbene

la materialit dello sciopero siasi scien-

temente eseguita da
tanto nei mezzi,
tali

l'

loro.

Stando la criminosit

aatore del delitto h

sol-

terzo che

mezzi dolosamente adoperd sebbene in quante

a B non abbia materialmente eseguito

lo sciopero;

nn

cieco e pas-

operai innocenti non sono che

sivo strumento della

Essi

non sono

sua mi^agit.

gli autori della frode

in cui sta il delitto,

ma

o violenza,

T hanno invece subita; e

sarebl assolatamente contradittoro che quando


delitto si

stesso
in
l'

I'

si

dichiarasse partecipe del delitto

uomo ingannato od

questo raso sorga a pr

intimorito tina scnsa.

in lui viene
tecipai

il

consistere nell' inganno o nella incos-

sione del timore,

!5

inlimorito.
dell'

che

invece, a parer mio, che

spai-ire la figura di agente.

materialmente

al delitto,

ma

Egli par-

in quel

modo

in

ne sia sogVi prende parte come una materia-

cui vi partecipa qualunque persona che

getto pagavo.

Non

ingannato o del-

indispensabile a completare la figura giuridica

Illa

ma non

de] reato,

per dividerne la responsabilit.

1629.

Il

cnnceflo savissimo

laio

dopo tanin

ciic

lotta lia trion-

Francia aveva gi ricevuto fino dal IS53

in

sanzione legislativa dal codice Toscano

all'

art.

203;

ove espressamente dispone non bastare ad incorrere la pena cbe tre o

ma

dal lavoro,

fome

violenza per

ad

altri

cessare

pensiero cui

il

compagni, od impedire

U
si

che abbiano usato

pensiero di

era ispirato

G
il

n1 io

celebro

parlamento inglese deH859, abolitivo dello

precedenti loggi contro

pensiero che

il

deJitto

ma eventaalmente
in

di pi

di intraprenderlo.

Simon;
atto del

operai abBiano cessato

pili

bisognare

Toscana

dieci

nei

le

cospirazioni di operai

il

vero non stia qui nel flne

mezsi^ eras

rconoscinto

anni prima cbe ottenesee

il

stio

riconoscimento in Francia. Il codice Sardo per, che

a^

articoli

3B5 a 388 aveva indistintamente pro-

clamata la paoibilt della coalizione, copiando con


tatta obbedienza gli analoghi artcoli

414 e 415 del

codice Francese del 1810, trovasi adesso in disac-

cordo

codice fratello e

col

abbandonato dal sao

maestro.

CAPI

T 0 L 0

Apertura

VI.

di lettere.

. 1630.

Il

pensiero

terna

dell'

nomo

il
:

primo momento
la

parola

il

della libert in-

primitivo

momento

della libert esterna

come primo organo della estrinuomo colto soccede a

secazione del pensiero. Neil'

questa spontanea estrinsecazione la forma arUflciale


della scrittnra.

Merc

la parola soddisfi

innata aspirazione di affetto verso

comnnicando

pensieri bqo

sta vicina raggiunga


il

sommo bene sa

il

alla

l'

La

nomo

alla

sno simile, e

il

creatura che

gli

anime i^e

contatto delle

questa terra.

scrittura allarga

questo godimento dandoci bala di con-

la sfera di

segnire quell'agognato contatto anche con chi trovasi per grande spazio segregato da noi. Restringe

dunque

umana non

la libert

formazione del pensiero e


la parola,

modo

ma

solo chi osteggia la

suo estrinsecarsi con

oster

nella comnncazione del

esseri che sono legati per

interesse
la

il

eziandio chi

in qualunque

nomo e nopender tra dae

Is corrispondenza epistolare tra

mo. Ora

si

mutuo

affetto

o per mutuo

esige spesso alla sua libera ovolnzione

condizione del segreto, perch molte cose che

comunicano

al

rebbono note

conoscente o
all'

all'

amico non

estraneo, anche

si

si

vor-

prescindendo da

qualsisa riguardo di pecuniario interesse o di onore

che possa esservi compromesso. Talvolta


questo segreto spingesi

alle pii)

cura di

la

gelose precauzioni;

di qui la diligenza nel suggellare le lettere, o nel

consegnarle

che

si

ai veicoli pi sicuri; di

qui l'antipatia

desta nei popoli avverso certi governi che

paurosi di tutto trovano ragione di stato nel liufai ti

per

lo

dui

lottare

cittadini.

chiunque caduto in

siifano rnrnli/irmi abbia udito ripetere,


lihurl ncssuL;^
le lettore (I), si

elevarsi

a delitto

neppur

non

ci

di scrivere percli ci

pi

aprono

persuader Eacilmente che se deve


la indebita

apertura d lettere altrai,

52.^

sedo di tale delitto non pu cinsero allrave che

la

nela classe dei reali contro la libcii pcrsonalo

(1)

Cicerono

fino dal suoi

(2).

tempi maDircstava tanlo

In-

teresse nella conservazione del segreto delle lettore imlUarl

cbe practamaTa colpeToll di lesa umanll anco quel tnedeiiiul


erano dirette se

ni quali

late ('fthiiip. 2, cap.

avessero imprudealemenle propa-

le

At etiam literas, quas me sibi

misitie dieit, rteitavil homo, et humanitatii experi,

cammuiu's iguarus. Qais

uim,,!,,

njj'fiifiiiu-

eitiii

iiitqtiom,

el

multa jota tolmt tue in

epitlolit,

vilae

qui pauUiim modi'

inlcrpimi:!!, in

iili'jWi

Micdium pmlulil,

socielattmf loUere nniicoram colloquia absentiumf

qaae prolata

quam

ti tint,

eue videanlur f quam multa ttria, ntque lamen


modo divulgando? lit hoc inhumaailatit luae.

inepta
ullo

(2)

eodiee ProssIaDO trov nel reato di apertura di tettare

11

una certa ammalla,pBr cui ne fece una classe


suo

modo

persona e
102,
dell'

in

piiij.

oITpsi!

delitto di

In

alia

guisa

in certa

prupriel

fm

allarj;ala

rivelazione

:ii

g. *)!), e

oiisla

che nel

le olTese alln

Sohulze Lebrbach

oO.t. niitrfto coEiciillo fu imilnlo dal

Impero TcJe^uo

anomala
,

vedere Iluitaavn

di

nuovo codice

500 dove anzi

la

nlasse

includendovi con l'art. 500 eziandio


di

segreti,

ed

altri,

lo

il

non credo su

questo punto dovere abbaodoiiare le tradlzlool delia scuola

Toscana.

. 1631.

Questo deUtta non & di creazione modsraa: cadde


in veduta anche degli antichi crminalisti e legisla-

Gi Ulptano alla l. i, . 38. ff. d^osUi


aveva opinato potersi dare Yactio ia^wianm; ^
Marciano alla eg. 1, g. 5, ff. ad leg. Gomeliasn
tori.

de falda nel

fktto di colai

che avesse aperto

il

te-

Digllizst

by

CoOgle

staniento di tin vivo

aveva

(1)

fabo. Sull'.-irgoinonto

-li

kg.
lo

CG(li;>i,

'!, //:

romlcva

modo

doversi punire

ter altrui. Cosi

zione di cotesto
tere

(2).

un delitto

i'avvisa(o

cnlnsla

h^'no,

si

come
al

falso

all' ari,

112 dis-

apertura delle lot-

l'

fatto di

dottori

;i|iriva

delitto di

accetl dalla ro-

venno generalizzandosi
titolo

So non che

dolla

r'.ii

col|K'vulr del

vodcro

di

Carolina, die

stitazione criminale
liose

di

dolturi DSCgiia:-ori.> hi-

allrui si

letlti-ci

falso: e questo

l'

applica-

apertura di

let-

per una certa loro

eqoit cerebrina insegnarono doversi distinguere:


se colai che aveva rotto

sgilii

allo lettere altrui

aveva divulgate nel pubblico, dicevasi ree di falso ;


ma se invece dopo averle egli lette a sfogo della
le

sua curiosit le avessa richDse senza ferie ad altri


palesi, dissero non trattarsi die di semplice steltionato. Che l'apertora d una lettera possa degenerare in Mao quando a mezzo alla soppressione d
no docDmento non mettosi in dabbio neppure oggid: ma questo non il caso ordinario che qai

contempla.

si

Il

caso nella saa forma ordinaria non ha niente

che arieggi al falso, e non pa trovar sede conveniente che nei

Non

delitti

contro la libert individoale.

bisogna nel definire

la classe di

un

delitto fer-

marsi ai casi con^icati, altrimenti non vi pi


ordine possibile. Anche per noi la violazione di
tere pad assumere

il

titolo di falso

l."

let-

quando

sia stata seguita dalla soppressione; nella quale ipotesi


2.

chiaro che sorge

quando dopo aperta

rinnovi

il

il

per

faiso

la

soppressiorte

sigillo falsificandolo: nella

avr la falsificazione di

lettera si richiuda, o si

sigilli

3."

quale ipotesi

qnando

si

la lef-

Digilized by

Googic

leia

iiilciTcltala

siasi

fnrvi

pei'

(jiialchc rasur.i e

darle uu senso tlucrso:!; forse in altro ipotesi che

ora non mi

pnsi^ntano nlla monto, c elio furono

si

pr babil mente

de

la legge Corneliti
il

eontc ni piale

ipotesi

le

Ma

feUsis.

giurecon-

(Irti

romani quando richiamar! mi} qncsio

saltt

qui noi

titolo sotto

esaminiamo

caso semplice, che T unico nel quale

manga

sotto

presente

il

titolo.

questo

il

ciale trovasi oggi in parecclii codici penali

malamente

in alcnni di loro (3) eiast

coscritto) dappoich

spe-

(sebbene

definito e cir-

legislatori dei popoli culti

lianno esitato a riconoscere che Io aprire e

Dna

fatto ri-

titolo

non

le^re

deve punirsi come de-

lettera diretta ad altri

Uttoj'perch ci che offende la libert civile quando

governo, offende la libert individuale

facciasi dal

quando
i

questo

1'

titolo di maleflzio.

apertura iadeblla delle tavole tesbunenlare

aa vivealc IrovMdl una

dai Visigott,

Vt:ilasi

antigui;icx

Wal

Ipr

Importa dunque defluire

facciasi dal privato.

criterii di

(1) CoQlro

di

Gcorgiscli
lib.

ll'isiifilli.

crims

disposizione nelle leggi

spcci.iic

Geraianici

cor}ius jiiU

7, HI. 5,

2068

tWuii.

ii.

antiqui, tum. 1, pori 2,

jiiris Gi:rmiii\id

,,y. r,71
(i)
11.

vu

di-

crim. a-p- 121,


TI,

Uccian 0

Hiiii.ioGnAfn

.16

10

i,.

Uattheo ad
lt&. 1

(tee.

63

l",, r

irnct. crim. Uh.

238

pii/j.

na

I)

,-ci..

praxit

48,

ff.

io tu

-lUtiesl. liiO.

jmrj 4.

cup. 13, Iheor. 28, n.

il

ou

(i i?

de faliis

2,

J.

fil.7, n. 7

Guido Papa

voi.

2.

Aalon

Vi vio deei*ionct

deeii. 235, B79, n.

Nicola de Passerlbus de prtvat


quaut. , n. 4

J.cap.U,
r

lliMHicIno de arhilrariis

bario

lib.

123, n:>. I.m

cuir.538, n. 7

rciilu

tcriplurtt

fi

lib,

5,

Vooboruigbl de jare patarmn


S

ara

6, lentent.

falsum.

526
n.

S3, fol.

n.

SIS, et

pag. 689

Dajardo ad Clartm lib. 6, %. faltum


leqq. Langleo ttmetlriim tib. 8, eap. li,
5i5

Coler

Thomfogio
cap.

U,

40, ei

n.

386

Krcss

iid

l'iiisam.

2-f

627

Ala

nnefimcro

Il

agl'Ili,

C.piiij. r.ijf

I'.

criin. .

pai/.

se'/i/.

[.ki-cii

(;,

menta jur.
II.

deeiiionn dte, 170, n. 14, pag. ASH


Hoepine de jure tigiUorum

34

dee.

25

el

o33

e na z z

31

in

meilil. in

C. C.

C.

C.

C.pag. 3i7

l.viicker dee. 1523

ro promliiarium, verbo

Curii vil;i

erm. lom. 2,

i.itlil.

etenienla jar. criin. voi. 4, pag. 401

foro eriminaU

S98

voi. 6, pag.

Puccioni

eonment. voi. 4, pag. 640.


(3} Il eodioe FraDoese ha per luo caraiiere rondamentalc
(ed lo dico per >ao vizio radicale) l'empirismo e
lismo.

Il

suo

diretto ooslaote

h qnello

materia-

il

di dcfloirc

nozioni

lu

dei singoli reali, o determinarDe le otassl eul ciiicrio di coriL'

niaUrialit tubitttive senta mai oonteniplars la

giuridica del

sua ormiaosltt o della sua pUDibllll. lo

Dosoe

la

eaieeia; o

comprimerla

strilo

abiellivilii

quale la unica ragioni vera della

fallo, la

guiia

lai

si

dlMO-

coiKuce sollanlo per maDometterla

si

oUimo

eapriecio del legislatore. L'

il

ti

ri-

sullameoto di queslo sistema la generailoDe di aoa fnSail di


questioni perplesse nella pralTca, ed Dea Iniqua dislribuzioDe
di

pcnalll.

duce

a quel codice selvaggio (clic

dono funesto

disse
si

Questa confusione che

presenta

neppure

anche
sola

cento

luoijbi

Carmiguani

dll' Italia

una

in

soppreinone

dato

la

fatto

sensibilissima

L'art. 1S7 unisco

tura

in

ripro-

si

glusIaniGzile

dalle baionette Francesi]


nell'

argomeuto

nozione crlminosj

di lettere, dluienticando

alluale.
la

Oper-

ohe noe

potenza di uo Imperatore di uniBcare

alla

le

cose elerogenee. Io obbedienza a quell' articolo, la Corte di

Orleans

(Uorin

ari. B059) oon sentenza del

ha devoto giudicare

it

luglio

1870

caso di soppressione di circolari mer-

caolili

stampale e diraoiate mediante

lale e

sono semplice

rascia:

ed ha

la Posta,

siabllilo

non suggel-

che sebbene

in

Digilize by

GoOgle

dvio.
I.
11'

poieva per rioopoacerei


ari.

187.

il

Ed era bene una

.messe cosi. Hai in

ibi

guisa

il

one dtl

ma

10

largo cne

duo ancae

aii'

msapuia aei

miitenil,

oomnieiie reaio. egli la opera beaeQaa ai pnvaio ed

non

pub-

al

bHco. La offesa ai airiiio non consisie donaue neiio lavadere

0 Olle gli Di-

ari

ilesliiiEizionc
|)lu

pu

1,1

sjwrani.i su.n, La bisogno

notizia del pubblico.

l'i QtrapraQdllore

non Diente

La

(li

Cosa

porl!irlo rjuanlo

libcrl porsoaalc di quel-

violala (IraDae

per inndeiu^

A chi iDtercetia quelle Circolari e le dialragge. L'jobieilivo


principale del reato la verit che

il

patnmom'o

ai

vaol rendere [gaola;

del mlUeiili che si vaole privare di no lu-

cro al quale essi STeTaao diritto ed al quale era mezxo ne-

Digilized by

Google

cenarlo

la

hilc

ma

animo

circainzione di quei fosll: e ci o per

nuDcare 0 per animo di locapleUrai. In simili

dunque tatti

caratteri toggetUrl

pi'r

suppres^viiuc

di

hanno

si

ralli

ed oggettivi di un reato puci-

b un rsalo die svolge esaltimcnle

donimciilnle

fatto

crflcrii del

(d^i noi dcscrilto

3651

.n

chs noi per buone rasioni orediamo superQua, ed anzi nocevole alia olilarezza)

aenu

errore,

il

comu potrebbe

passe dallo mura della

mrimeole

fatto

clll

di questi

non desume

fo

la

i.iriiiic

fatto di chi strap-

criterio

lettere

oooteoenle ordini

pravo

flne di

.iliij'

tolo di folta

il

'o[iiiiiit-

euensiale del
di

reato.

un
Se

campagna

cosa da farsi di maE-

relslivi

mio nemico ohe Inrormalo

nuocermi Intercetta

un fiume, non offende

Toscana) ovvio,

il

ad

o un-

-ii.i'iuii^'iini

non oomnerciante invio ad un mio agente

una

Icgilt-

elle

pcjic(jl(i>.i>

del documi^nlo. Ci polrj airrlrc

m^iurotare dod un

siala urgenza e pericolo,


al

i>

-'.ri|'i' --i

i...

sua csschji niKinmi-.i dj.u

0 non commerciale

criterio

il

al pubblico. Ila la classe

commercio noe porterebbe

il

due ipoonvp'iicnii,

cassili di ripetizioni uoio-i'

oiale

trovarvi sede

on manifetlo commerciale

per relativa notizia

affisso

speciale dei reati eoolro

uno

cuddello potrebbe trovarvi sede

la lettera

commercio, non apre

la

d ci

getta io

lettere,

tutto logico, esattissimo e sufBcieDle.

non

il

ti-

per lopprtMtioiu di rfocumenlo privalo. Sulla

delirine Francese vedasi

anche

Uorin

art. 0036.

g. 1632

Evidentemente non poBSono' incontrarsi grandi


nello stadio di qnesto reato. Per ci che

difficolt

attiene al sno elomento matorialo potrebbe parere

a prima

vista elio

mazione nella

avesse

delitto

il

lettura, e

Ma non

della lettera.

non

cosi,

la

saa consa-

nella sola apertitra

perch qaando la

let-

tera stata aperta la ofTesa alla libertit gi con-

samata merc la violazione d quella carta che csnteneva il deposito dei nostri pensieri. Anzi non nep*
pure estremo indispensabile
carte
tale
il

non fissero
ipotesi

l'

apertara quando

state chinsa o

suoliate : ed

la

in

elemento materiale sta nello essersi

1'

colpevolo impossessato

conoscerne indebitamente

([) del foglio col


il

contenato.

tura di carte consegnato aperte, quando

La
si

Sne

di

sola let-

faccia dai

wa una imprudente ofnon pn punirsi come delitto, per


ragione poltica; dovendo chi le

consegnatario, quantunque
fesa alla civilt

mancanza

la

di

consogn aporto rimproverare a s stesso se male


colloc In propria fiducia:

quando non

vale

fu

il

che inurl;anamcintG

gli

ma

questa ragione non

consegnatario del foglio quelo

lesse;

ma

fo

nn estraneo

per violenza o per frode, od anche profittando

eli.;

della

inavvertenza del portatore, so ne impossess

pel fine di spiarvi

In quanto

all'

secreti allnii.

clcineiiio ndcnztonnl.:

non e neces-

un Ano di avidit, o di denio in una parola il fine di nuouna pucrilu


mentevole di repressione quando
nn mezzo amiirario lu onui ai <ii-

sario che iuterveniza

grare r onore
cere.

Anche

il

altrui,

solo soddisfacimento di

curiosit pravo e

ottiene con

si

ritto altrui.

(I)

bile

La Corle di Nimcs 17 febbrnlo 1865 dicliiarb puni-

aoQ

la

galera

VOL.

II.

il

privalo che ool

mezzo

di

Hilsa

cblave

31

DigiUzed by

Googic

aveva soUraUo ana

(ebbene non conteDcnte valori)

lellera

da una cassetta postale. L' argomeatazIODe

Bob

un oggetto

letlera

ruba

UDa

Tenuto Tenno
iofluisoa salti

cbiave

falsa

principio

il

esseau del

serapliciseiDia:

privato: duoquo

propriel

di

mediante

lellera

qualificale.

che niente

reo di uo

fa

ciii

tarlo

prevalente in Francia

furio la oiag^ore 0 mi'

nore vaiala della cosa eallraita, l'argomenlailone della Corte


di

Nimea non ammelle

vrebbe emettersi
che prevede

dell'

iolcrdice

quando

ooii

molo

il

per quanto odioso coi quale


(scasso, chiave

qualificarlo,

dove non

mezzo

etemenlo cio
Sin

la

animo

la

Silso.

quanluoque se

furto

modo

mezzo

Tu

non pub fare Daioore

nozione del

Il

impossesd.nmonlo

la

di

noziooe

non pub mai

lucrare sulla cosa ohe

di

pur vero ohe anche un

che anche
lerinlfli del

1'

eseguita, perch del torlo niaDca

1'

UUere

cDntenenti vnlori o

semplice della sottrazione di lettera con

adattarsi al ceso
qualsisia

fa.

irticoto speciale

arbllraro di let-

di violo^iiotu di

iellere

di torlo o di

avvenuto

sia

falsa, scalala)

un furto valga a
del furto

abbiamo r

titolo

II

trillisi di

di ravvisarvi

diverso giudizio do-

l'mpaMenBmenlo

tera Itnii, e ravvisandovi

diiounipnli

Ha ben

tra noi poichb

uso

li

risposta.

soiirazione

furto; ci

di

primario

il

si solirae.

di oarla ha uo valore e
un valore minimo esaurisce

tOBlio

non basta dove non intervone

duta di ImpossesEarsi della cosa ollroi

come

di

lo

ve-

cosa venale,

. 1633.

L;i 0 0 ti fliiu raziono della

ivui

^
ili

iruva ubiiionti per

['acili;

vossi
^>lio,

in

colpa d questo malufizio

la

M appadcrc anchi:

iiprirn

una

nvveilunza

tale

ritorni

irn]iulab)lit;\.
ali'

Tro]ipo

uomo
jii'oficnte
mano senza t'art
il

lettera cidiilagli fra

allo

indirizzo; e

quando

colui

che tro-

emergente, appena accorlosi dello


la

lettera

pu essere impatabile

alla

sua direzoDe

di delitto,

(1)

slta-

noo

qaantnnqne ne

sa


avvenato che

53)

abbia acquistato conoBcenza di

egli

qnalche segreto altrui j e neppare

il

messaggiero

potr essere incriminato por T eqnivoco involoiitaro

pu ammettere che

nella consegna. Si
to

il

sit

de

suo dolo

in qnesto rea-

eaanrisca ngl solo fine della curio-

senza ntendimraito di naocere,

ammettere

ma dod

pnd

Farinaccio
iS9, i30, Pa per

la ponbjlit della colpa:

150, pare 4, n.
anche qnesto caso se 1' apertora
per disavvertenza sia sassegnita da una in-

fals. quaest.

altro complicarsi
fatta

an

da
una propalazione maligna del segreto accidentalmente scoperto. Allora non potr gi dirsi che s'imdebita ritenzione per

puti la colpa:

ma

intervallo di tempo, o

pnttosto si dir che

il

sacces^vo

contegno dar argomento di credere che


agisse per

mera disavvertenza ma por una

ei

non

colpe-

vole curiosit.

;l)

In

questo rcalo

ad inconlrarsl e

facile

orrore. Lo allega cbl apr

la

leltera

Inavverteniemaale per equivoco di

Contempla rona

giurigli

dicendo

nome o

la

di

scusa dello
averto

falli}

simile cabualii.

questa specialil ed insegnarono

che simile scusa dello errore allora soltanto valesse a togliere


la

Impulszions quando la lellera

Dutn occulta. Che se invece


l'

errore e so ne fosse divulgato

sonsa:

Dorn

si

Tosse tosto rlcblosa e le-

si fosse letta
il

ancbe dopo scoperto

contenuto, cessa eDitlo gni

de rtiignaliow, aimliione

gillorum %. 36, e

cita

lo

el

lurbatioat t-

Slryliio diuert. de cerarubra

cap l.niim. 64.


.

Ifi.'il.

[.! Miniiotali; cirroMaiizi' cu: iil'hu^ inliiiiscono sui

criterii

esseuzinli

ilei

malefizio possono per altro

essere valutabili, ora come, criterii misiiratori della

Digilized by

Google

532

soa quantit, ora come degradazioni dello forze soggettive

(1).

mUurale

Cosi la quantil

aumenter secondo

la

del reato si

maggiore o minore impor-

tanza della carta carpita od aperta, e secondo


sibili risultati

ne siano
fluir

conoscere
ctiiosa

il

il

snlla

quale

col

efifattivi

pos-

prdgiadizi che

saa quantit politica inil

delinquente giunse a

segreto altrui. Laonde se la lettera era

colpevole ne

anche per

litto
si

dannosi o gli

derivati.

modo

il

consum

l'

apertura,

il

de-

dispo^zioni del codice Toscano

le

considera corno pi grave di quello

noi sa so

impossessamento arbitrario d una

consisti! nel solo

carta aperta. Nella prima forma non varia rispetto


alla

seconda

tico;

ma

si

il

danno immediato, che sempre iden-

modifica

il

danno medialo per

la

solita

ragione della minorata potenza della difesa privata.


Cos appellano alla quantit politica del malcflzio
le

condizioni personali del colpevole; aumentandosi

il

danno medi.ilo so

cuno che

1'

eserciti

il

delitto

ufficio di

commesso da qualprocaccia in quei paesi

nei quali la vantata protezione

la proiliizoiie

meiJli'c

cotoslo

ili

La fauCM

pu! 'Micu.
ili

alLi'i

nel

ufihio

libert delle

consigliato

giovevole al

lanto

pi 'oca e ci a

icci:smria,

cuionlariu. Vi iltinqiie minore

potest di difendersi contro

non contro

della

commercio non ha ancora

industrie e del

la

slealt di (jucUo

6 qaanilo

la

che

altri.

(1) (7o caso spcclaUssinio nel quale pu Irovarsi iinn

gione di coniplcla scusa


lellcra

alln

uiliilriiria

n-

iipcrlura di lellere Si

coiUeii^ssc ordini ])eni:Dla>l u djuncvoll

al porUlorc. A queste lellere dcUero gli eruditi


nome di
Mitre bcUtrefoRlte ( per allusione alla doIs Tavolo di Belil

Digllizedliy

Google

Iprofonlc);
liliTs

I.oedc

il

bMeruph'inlcis Lninm iiiM,


.

o.-;iiiim.iiiuo i^,

contutat. Da questa osservaziooc apparisce che

modarania e dello sialo

dal

-^:)

b giuriUicnmeiUL' itcu, (iimr ./"C" '" mi'e

rHliiienlG

ei

smuu

(Icuuzione

la

nccessil possono uiiiizzar!

di

ancbe nel presenie malellzla.

g. 1033.

degrader

Si

morale soggettiva del

la forza

l'apertura della

se

litto

pur animo

ostile o

non

lettera

leggerezza e ctiriosil

(I),

d^i-

comnicss:!

fLi

per /Ino malvagio,

ma

solo poi'

degradcrassi

an-

piii

cora sino al punto di far cessare ogni rcsjionsaljilitA

penale se una causa di legittimo interesse avr

condotto alla violazione. Kossimo vorr per certo

incriminare un padre od un marito se per cagione

morale abbia perquisito

sindacato

ili

iigliu

della

carte del

le

neppure

cojue

consurit;:

il

padrone

che per ragionevoli sospetti al;bia voluto verificale

cou

inezra la Ibdelt di

silfatto

Vi sono

mi suo

sottopostu.

dello situazioni morali clic f[uantunquc

non

calcolate nella lett-ra della legge forzano la equit


del

giudice a declinare

!'

anstcrit di

un

sebbene dettato con formule generalissime

(l)
If.

L'

tu. 7,

Anlonio JilaHoo
II.

fra l'.ipcrlura

D0li>

frfc crmittibu^

divieto
(S).

tib.

AH,

corno ialGrcssanlissima colGSIa dlslinziouc

per mera

curiosil.'i,

1'

aperlura dello Icllere

operala per fine d nuocere. Deve per avvertirsi cbe quando


il

Tiac di

Quoeere

un

dirilto nella

uialeizjo speciale

sorge allora

ioolaila

potrebbe coaGeurarsi no

la

lesiooe di

quale
l'

Im-

problema del

portaQlc

nn prlaoipio

costllulscB
s

voleva oomellera.

veni ad

delle lettere
dnrsi

Questa verit parvi: essersi

1S23, ove

qjiile

ii

in

fatto dell'

nportura

ni

anche dalin

riconosciuta

im suo dccrelo

in

non era

Bedel ^de r

il

della

incrini inabile

te lettere della

un terzo suo

moglie,

nniico. Vedasi

ii

iiin-

propri.i
instiiu-

per codesti

adaltre pag. 49

doversi giudicare dlversameuie ss

12

che un conjusip

miosa

iiim-

del

avesse prodoiiii in uu uumiitio ui adulterio

I'

Laonde

ncD

|iJiilici)1tiri

maggior deliUo che

il

jj

avesse sorpresii

moglie e

id

d^lie

sorprese della tenera

Lerm

ralo contro la medestaiB


fatti.

cib sia,

essere assorbito nelle pena maggiore da

Corlc di Ciist^nzlonc di l'rannin


viio

la

di eseoazione del

B qaaodo

tealslivo giusta in nota doiirina della prevalenza.

al

(3)

le nlativo. Di penti crii

deUrmioare se

citcoslBDIS del caso

osserv

manto avesse sorpreso

ma le lettere scritte dal drndn


db nondimeno la noln secondn

moderarne

al g.

1630. La teorica del

i)i<s5a

applicabile a pr di un impiitiito per apertura di lettere?

prnlici lo sosli'nniiro jnir

II:

lettere

i]:<ii^

di

riiyione al

incolpala dltcs

i'

governo che apriva

dir<>ue ! ribulli ed ai cospiratori:

BUrgers n-

jularium ubservnlionum Cenluria 2, obstrval. 96. Ha se


questo delitto per la necessiti della difesa
In

UD caco bisogner bene

si*

vuole legittimare

legillimarlo In ogni altro caso do-

ve ricorra identit di ragione, se vero ohe la giustizia sia


eguale per

tutti.

. 163(1.

II codice

penale Toscano ha considerato che della

gravit di qaesto delitto

il

primo giudice debba es-

sere lo stesso offeso, e perci lo Iia dichiarato persegnitabile

sola querela di parte

conto dei bqo vari

do

1." la

pena

criteri

della

(1).

Ha poi tenuto

taisarator,

malta

fino

minaccian-

trecento lire

e la riprendane giadiciale, o nei casi pi gravi

la

Digilized by

535

carcere da otto giorni a tre mesi (art. 3GI) ijuando

deMa multa

a centocinquanta

fino

sione giadicialc (art. 365) se


l'

apertura Ai lettere sigillato

trattisi di

il

pena

2." la

ripren-

lire e la

delitto consist Del-

impossessarsi fraudolente mente di carte aperte

3." ia

pena del carcere

a sei mesi, se

1"

g.

dell' art.

altri

si-

me-

chi porta lettere per

r abbia concessa ad

stiere, 0 questi

364) da ono

apertura arbitraria di lettere

commessa da

gillate sia

che

4-"

apertura fosse eseguita da un impiegato

se tale
Dusiaii:

ivi

con

iiiinisce (art. id'-)

si

la

interdizione

dal puiiolico servigio fino a cinque anni. Qui

presenta

la

questiono,

solila

si

ri-

in tante altre oc-

elio

comunicazione

raitato, circa la

ai

omnlici dello anqracanti desunte dalle qualit pcr-

'

11

opinato por

paro

CI

elio

principale.

Noi abbiamo sempre

non comunicabilit. E in questo luogo


codico Toscano abbia sanzionato la

la
il

nostra opinione; poich nell' apertura eseguita dalI

impiegato postale decreta una pena propria cha

e impossiuile infliggere all'estraneo istigatore del1

impiegato.

(1)

Il

codice ToscaDo auboriimaiido

procedimento coDiro

il

questo doluto bIb querela di parie, non specifica a quale


dette

due parli

spelli

la

querela, se cio alio acrivenle o al

desUnatario della lellera. La

questione poirebbe assumere

importanza quando uno del due desse

la

juielanza, e l'altro

negasse di darla. Potrebbe a Uiluno sembrare che

dovesse risolversi, concedendo


.III'

hi

.min
tea,

inuiin'iiiii.'iuenicnle;

4.

39

teptanlur. ia
dglle

le^

jf,
il

depositi

romane.

la

qocrela taolo

la

all'

iuteresl

dirsi rgoluto

romani dando

in

questione

uoo qnMnld

e cib per argonienlo

nam

dubbio pub

dal loslo

eorwa co

i/iiuil

da un (rammento

qualche caso

l'

aeli'o

Digllizedliy

Google

nila

/.

H,

. 17,

hL'Sso

de furti cereb se
della

fosw

iii-'t

anione di Curio com-

I'

oppure

non aveva ancora

diistintitariu , c perci

parve

possesso

il

ILirrcblic

regota

di

dcsliualario tiou

u col

respoaio

quesito

rerum dominio, dove

si

raolo. Tale cOKirovpr^ia


Pilliaiiun Lnijcnni.i

un

al

cmso in cui

niillcplc

lincile

dii

al

il

che portasse

fu posto a contallo

de aequirendo

D5,

ricorda

la

divuri^citlc opinione

ff.

liilariicule .Mini.Lla

fi.

1'

quando
/.

ti iiiuj.

IJlpiam.

proprio nella

lellera

pos-

1 tcl-

acquisire

un suo pro-

possesso o col proprio corpo,

ila

il

di

Orlceo

liDS, iloi e eoii

tcioglie

cou-

la

dubbio rispetlo

al

azione Iranno qu^indu egli avesse

consegna

esEinpllllcu nel pericolo assunto, nella

o nella

facollii di

Tosse sialo

al

il

azione

alla

7>m

juiij.

quale non

inleresBO

il

gli interpelrl

Labcone

cipio dello tn(tissc

nesso;

nvesfc

I'

suo rappresonlaula. Questo Iraniaienlo

appo

di

elio

come se

spellare l'azione

lia

corpo di UD

({onerb dIIBcall
col

persona

\\

i]psliiia(arlo,

mani

possesso

trasferilo

nc};nssi]

lU-liiialurio, r^iccndu ccci-zionc sollanlD pel

liTa fossi! ouiisoaislii

dcsliuilario,

al

coneidcrb duo disliali punti di

inlereue. la ragione del

lo

militate

11

In sua consegna, e dalle

coltralta. Egli

panetto, a

II

lellera,

metto aho avevala

al

del quale

ff.

miUeiUe

al

liclesic

uppurc

visUt

osservi) clic

l'

della

lellera-,

lo

clie

mercede da conseguire,

ordine di dare o fore qualche

cosa a proQllo del portatore.


(S)
all' art.

Questo caso speciale nel

187, e punito

di

tcmporariu del servigio.

contempli

perb

1'

codice

pena pecuniari.!

Francese previsto

con

la

Non sembra per che


commessa dai

apertura di lettore

ad occasione

di

JUorin Journal eriminel n. 7693,

voi. 36, pag. S89. Nel codice penalo Francese

2S6)

codice

parlicolari.

questo articolo, e che ha dalo motivo ad una

dotta dissertazione di

interdizione
(juel

notabile una disputa Insorta recenlemeule in Francia

si

punisce respelli va mente della

(art. 154,

reetuslono e della

DigKized

liy

Googic

galera

eoUo

di rolturB

(ilolo

il

carte consegnale

Iratto

chiunque abbia

di sigilli

sol-

ad ua Dubblico' deoosilo. CIb dieda

dovesse osier

Contro tale aisuDlo insor

che

specialit

dcrogav

imi taolc del [urto. Qup>ie

altre sDJiUisstnio riueasioni lU'

cii

Avvocalo 'enorale

rollo vnac. L'

ua

Trallavasi di
si

niiirilo

era introdotto entro

Cbarrius'fu

inesorabile.

quale sognaadosi di fare

il

geloso

11

posta, e portata

uffizio della

I'

la

mano

sopra una lettera della moglie diretta ad un giovioe signore,


GB

l'

ulLziO.

Ha

il

sise,

portata

ora

malgrado

via

caso avvenne

Il

rubblico MliiisHMi,

e ricorse

alla

r invio.

Cosi

lui

reclami

iiiMO

Agi'ii, la

deerote del

Ciiiip di

di
il

As-

con decreto del 23

c|ii,ilt:

plauso ordinando

U povero marito

commesso

del

1M65, e coufcssalo

dfceitibrc

iii-i,n.

Corte di

gennaio 1864 feoe a


Cassazione, con

iT,

il

1'

invio. Adito la

1804 ossa conferm

aprile

Irovostl a dover comparire alla

Corta di Assise, dopo preventiva custodia, minacciato di pena


alUilliva

sider

il

ed inraminle. a notarsi ohe


caso

a notarsi che

propriet

del

la

plii

D cai era lodiriziato:

e disse

clic

in

Don

ei

tce per

nnn aveva aooara conseguilo

tiiTt; e

la

regola

signora moglie poili

fi-ce

^i

il

quolln

1'

leller.n.

dii[il>io

il

dell'

r.ii^ioiie

propriet della donna,

ma

shIIh

mdinz^u

del siyuoro

obietto che

1'

amaole

possesso del lOglo, lo cbe

parmi dovesse eocsidenirsi lo taccia


coosecra

la

^eoperia

la

Corte di Cass;izi(jn

Foglio,

quel foglio non ora

Corto di Ageo con-

la

come gravissimo perci

teva correre grande pericolo per

alla legge

francese cbe

tn fait de tntubtet pottestion vaut

non avvert cbe secndo

il

rigore di questo prinoiplo

.Elicili;

avesse

elio

jjcuUU

lioiJiiri

lii

medesimi ripraso

commessa imprudenza

dell.i

sua latter,

diahiarazoae

la

lei

stessa a rischio

per aver ripreso

anni di reclusione

di dieci

la

amante porlava

della queslta proprieia nel!'

la

letiern sua.

Mi piaciuto nolaro questo uon per rarnit eludiee delta que-

sUone

tutta francese fra

verlirs sollaalo elio

ciu

Ha senza

noi te-ilo.

1'

mcDomare

emano,

Talli

fopni is. I6ai>]

uovuto

n1-

ad opinare cbe ua

padrone, che per ragiODOTOll aospelti

intercetti

una

000 possa

dirsi colpevole di delitto. Jih al

l'appoggio

ai

magistratura

la

rispetto

il

persista

to

255, ma per av-

art.

cotCSli

no iiiwuiKiio

ciUi

niente

autorit dalla quale

marito, un padre, qd

187 o

ari.

f.ncci.n

in

conlrauii:i!

ciiiiiciilo

1'

Gglio. o del servitore.

lettera della moglls. del

dell' autorit;

vedasi

la

mio pensiero manca

noia al

.1059,0

Pac:lie-

co'W

ciidiyn penai coinenlada loin. 3, pay. 976. Del rima-

nente

il

caso

sur'r iruriln

primo

zioni, la

del marito per

si

deulc snrebbc

cercarsi

line

deslioatarlo che aoa

0 in altri tertnlol se
mittente o
postali

di
1'

!'

non

me

se

1'

ilei

un mandatario

sia

uUiclo

qucsire

la (liaposicione

perare con

la

Wngegoela

alla

sot-

la

Don Imputabilit

non anunelte

nella

postale

noia

prece-

equivalili

;il

possesso di una lettera

il

posialc sia un HiainJnturjo del


destinatario. Gli

dati di Tnlki

ordinamenli

per sostenere cbe

del destini tarlo,

datario dal mittente: a questi sono

farlo, la

proposto

ha poranco cooscguilo materialmenle;


ufficio

im maodalarlo

porgono due

di posta

come

coDjugl. In secondo luogo tornando a

problema da

il

servo romano pel


al

Coiiipreade (^nuDO ohe se

regola generale ohe

della

flirto fra

contemplare

Ijioli.

qualiricasse

sotlrailone di lettere della moBlia verrebbe

la

come oonsegueDCB
querela di

occasione ad ulteriori medita-

\m't^i;

ne riicva nuovameale la importanza

Iiid^jo ^i'

della definizione dei

trazione di lettere

11

1'

ulCcio

ma un man-

sistema delle franoainre,

che pertnelte ad un

rolttenie pentito di

osservanza di certe Ibrmalll

la lettera

rcuv

da

lui

posta; lo che davvero non sarebbe ammisti-

Diqitizcd

ti';

Cooijlf

bile se

I'

ntzio

queslsM

11

possesso el deslioaUrla, parobit

come ImpocEesuto giurdlcameDle

rtlenulo coslui

non poireMie contro saa volool spogllArsI

Il

Sardo

codice

ha innestato

il

delitto

di

7 ) che cienomina

2, tu. 3, Clip. 3, scs.

( lib.

roUvru

elio

lettera in quella classe speciale di nia-

.i[iertiira di
lulizi

dl loglio pi

quel possesso.

di

lfW7.

di

notlrasioni nei luoghi di puh-

sigi/li e

blico deposito, ()imisi;e questo

con

l'alto

la

multa fino

a lire cinquecento ed anclic col carcere lino ad un

anno. Evidentemente con

vasta latitudine di pena

si

quel codice ha mirato a dare


halia

per adeguare

la

giudico

al

sufllcien(,i'

repressione alla indefinita

variet possibile delle contingenze di fatto.

era bisogno perditi in quell'articolo


l'

apertura

sione di lettore o di pieghi.


cotesto

codice

il

ve

ni'

parifica al-

Da

sembra che

ci

jier

semplice impossessamenlo a fino

di curiosit di lettore

contri

si

di lettere o pieghi siijillaH) la wjprei'-

o carte non

sigillate

non in-

repressione alcuna se non susseguito da

soppressione del documento. Anche

contempla

all'art. 2:!7 la

con r abuso

di officio,

complicanza

il

codice Sardo

questo reato

disponendo che sia punito con

carcere da sei mesi a due anni

impiegato postale

l'

che apra o lasci aprire lo lettere consogoato alla


posta o in qnalunqne

modo permetta che

sata in
la

dne anni

di carcere

soppressione; e sempre

sione dall' impiego

(1).

altri

pren-

o la pena b tasquando concorra ancora

da cognizione del loro contenuto

si

aggiunge

la

sospen-

(1)

delillo di apertura di

11

4^,

dui codice SpsgDiiDlo art.


la

IcUcro

dal

propello

art.

215

(lolla

duplica

si

Eslense,

2CU:

ari,

codice Nupolelaiio

couficgoatc
ari.

a96.

alla

coiilpniplnlo

coelico

ilnl

prua

di'1

couicc di

li

E.

prevedo

jlanao

S6

^o

[esie sanzionalo

di

con decreto

agosto ]865} sembra che non

lettere

tatla

dall'

fiueail. ati pandcel. apec. Sili,


il

impiegalo

non iianno

dui privato, potr

lllolo di

iiu-ait.

mgiurta contro

un giudicalo

la

et;li

la

H. ili opina

termo obe

la

doversi

indebita apertura di

qaeslo seoso omanalo nel

giugno 1719 dalla lacoll giuridica UelinsladleaBe.

si

IHlo.

del

lettere, e ilfeHsoa

|)er

d.il

sole leltere

le

liiivicrn

Tuccia a quei couici eoo tempora nei ciie

l'aperlura

applioare

di

punisca (art. 367) so cooimcssa

la

i[]

l^revisto

segrete:

Piinufiifp, art. 2;>7:

cuiilMiiiila

c]u-

ccKlice

caso di apeKiira di leltere commessa dal privato:

11

c Eollaoio

POMaic.

Uni

Brasile,

cs&o che V .niiirlura

nel

corliur:

il.il

ari. 2r,

uosla;

del Cansliilla Trmcipe del

trova

marito p^dre o (more

moglie. Ggiio. o pupillo:

240:
la

lettera eia suiio^dila ilulln Jii uI^izioiio del

codice
(tal

dd

le lettere della

portogliele, art.

218. ove

si

quale Molude espressamente

11

impuiabilil del Tallo nella Ipotesi

cne abbia ialerceiialo

nozione moderna del delillo di

Ha

io

tengo

Inijiiiria

no

adallerebbe (almenonel caso sempllco) oBiffalla illazione.

CAPITOLO
Rivelazione
g.

Il

titolo ai

VII.

segreti.

1638.

rivelazione di segreti presenta nella

scienza e nelle legislazioni contemporanee diverse

fonilo; lo ([uai sono rosi


lit

pu

loro elio

nif":,r|ici

'specie affatto dislinle

(liHi'n-'nlL

dirsi

di parolo, niontt lianno

nelle

respetfivo

forma speciale

nvUn essenzia-

coslituiri; :iltrp(iant('

reato, lo quni si'blwno nc-

ili

ddentalmcnto osprosso con


ili

la

iiluiitica

comune

condizioni

1"

mattjnalil

una con

giuridiche.

1'

altra

Una prima

di rivelazione di segreto che 6

coq-

tomplata dai criminalisti e dai codici, qaella che


sorgo nel fatto d un publjlico funzionario

venuto in conoscimento por ragione

il

dell' ufficio

importanti alla naziono che serve,

di segreti

ad uno stato estero

rivela;<iono

Ma

[latria (l).

circostanze

il

qnale

suo

ne

fa

in pregindizio della

questa forma, che assume secondo

le

carattere di prodizione o di perduel-

che in s presenta una vasta variet di

lione, e

configurazioni,

noa ha nessun rapporto

al

luogo

presente, e sarebbe perci afl&tto inopportuno qua-

lanqoe cenno che se ne volesse anticipare. Un' altra

forma

quella che

fe

s'

incontra nel fatto degli ap-

ed operai i quali, ammessi al segreto di


una qnalche industria o di una qualche lavorazione
li hanno impiegati, divulghino ad altri il segreto a loro confidato. Questa
seconda forma delittaoBa si lasci afiktto inosservata da parecchi legislatori: ma invoce altrove,

prendisti

dai capi di fbbrica che

perch
strie, si

si

aveva a cuore

la

protezione delle indu-

dettarono provvedimenti speciali e minuziosi

sopra tale argomento. Cosi in Francia pu dirsi che


intorno a

un

di

coi'iiD

sistema

ilei

esista

un apposito corpo

giurisprudenza, che
brevetti

si

di leggi, ed

connettono col

d'invenzione e con

la teorica

della propriet intellettuale (3).

Digllizedliy

Google

548
(1) Di questa torma speciale di rivelazione di aegreli disserla

Tbomasio

alla quinta

nelle soe dispulaziooi

e sesta

de

Intitolale

de ralione statuii

arcanorum e

Ttvclalione

de fxploraloribus,
(2) [a proposilo agli

sprci.'ili

rcijfjl.iiiirnli

In

divuluiilion des seerels

veau

lluard de
Cha-

et [Ielle Ihurie du code jinal n. 3034

NypeU
loasse

pmt eomparj pag.

le droit

151

fahriiiin: piig.

tif

questa

relativi a

form.i di rivelazione di tcijretfi, pu^sorm vedersi:

61S. B

au 3643

fra gli aolicbl

itttlice erimiiulle pari. 4, lib. 3, lil. IS, n.

BG etSB.

Questo CSO k speoialmeDle previsto dal oodiee- Sardo all'

art.

501 , e dal codlou Spaguolo

all' art.

434.

. 1630.

Ma

neppare questa forma criminosa

relazione

tia

Besfiona eoa la presente sede di trattazione


sotto
ftitto

di

un panto
un

(I).

Se

di vista coDseqnenzial anctie cotesto

porta

certo impaccio alla libert del capo

fabbrica costretto a confidarsi negli operai, certo

che la oggettivit primaria di simile malefzio in-*


spirato

sempre da

avidit

di

gnadagno, bisogna

ravvisarla o noli' interesse della propriet del pri-

commercio ed indnstria
pn portare a rimanere esitanti se
debba referirsi alla classe dei delitti

vato, 0 nello interesse del

nazionale. Ci
Uile delitto

naturali contro la propriet privata, o alla classe dei


delitti

sociali

commercio.

contro la

Ma

impediscono che

si

si

si

ablnacci

l'uno

faccia

contro

lede e

pnbljlic.-i

qualunque

opinioni, cerio che

ili

iiuc^ln

aspuno u-mic

dimora

ni

prcsciilL'

il

due

l'altro

laogo

su cotcsta forma deiitttiosa.

(1)

Neppure cadono

sotto

il

presente

rivelazioni di segrelo che cosiituiacono

titolo

tutte quelle

mnneansa

di uffixio

Digilized by

Googic


Io

qnnnlo

dWnlgare

statuti
le

543

particolari

ordiQanM

prolbisoano a certi

di tin giodtoe,

Simili

falli

ud con-

Doo merliano ipeoiale traliazlone, e rleDtraoo nella

BgurB generloa degli

abusi di aulorll o di

veremo a suo leiupo

fra

a priori

scienza delDire
raoDle

ufficiali di

deliberali di

prOTredimenH di dd mlDlsIro, e via asti diicorreudo.

alglto,

si

che

ufficio,

delitti sociali. Difficllmenle

la lmporlaTiz.i

possoDO giuslilicare

gli

tempi furOQO minacciali coniro

di

tali

falli,

tro-

pub

la

dIIBcil-

eccelsivi rigori cha in altri

mralesimi.

. 1640.

Qai propriamente prendesi ad e&aminnre una tei ai ha nel fkffo di chinnqtie per ragiono

za fbrma, che

una

di

^teciale

levatrici)

interessante

miglia

(medici, chirai^bi

profesaione

r onore

nna qualche persona o

di

Il

resultato di simili fatti che


all'

alcuni crimnalisti a collocare appunto


i

reati contro

l'

onore.

Ma

onore, indusse

que^

0 la levatrice che divulga

necesut delle fhnzioni

di togliere

ad

altri

l'

il

delitto

6(rgesi evidente la

inesattezza di tale collocamento, perch

a.

fa-

malattie segrete, gravidanza illecita) lo abbia

divulgato nel pubblico.

sempre portano un detrimento


fra

(1)

essendo venuto io cogQzione di un segreto

il

medico

segreto acquistato per

loro,

onore,

non agiscono

ma

pel

di ordinario

9ne
per

leggerezza od imprudenza. Ora essendo indubitato

(come vedremo a suo luogo) che dei delitti contro


onore & condizione essenziale l' animus ipjttrian^,
chiaro che alla rivelazione di un segreto (2) non
pu adattarsi siffatta oggettivit. Che se in qualche
l'

specialit

il

medico

risulti

avere agito per malvado

spirito diffamatorio, la rivelazione del segreto ces-

ser di essere la circostanza caratteristica del fatto,

DigiUzed by

Google

544
e

si

avr ona vera e propria diffamazione aggra-

da

vata

qfiella circostanza

qoaliflcasse

delitto si

trasgressione

corno

sarebbe Ibrse pi esatto per

le

dir) allora starebbe bene che


in certe sae

conAgnrazioni

contro

di quelle

mentale da

me

onore

l'

Se

della tradita lldacia.

come

la rivelazione dei segreti anzich qaaliflcarsi

che

Io

ragioni che fra poco


sifitlta

si

trasgressione

ponesse nella classe

perch regola fonda-

altrove accennata

. 150,

nota

i )

non richiedendosi l' animo


nn diritto, esse non pos-

che nelle trasgressioni

diretto alla violazione di

sono desamere la loro indole dal

ma

bens dal

pericolo.

segreto

in

vnote

si

pn desumere

la

da nna conseguenza accidentale a cui non

si

considerare
classe

diritto attaccato,

bene che posto eventnalmente

Ma finch la violazione del


come

delitto,

non ne

se

diresse la malvagia intenzione dell' agente.

ci vero che alla essenza


necessario che

il

di

tanto

questo rentd non

segreto sia slato rcndnto notorio:

basta che sia stato manifestato anche

ail

una sola

persona confdonzialnionto. Laonde con tutta esattezza

si

dA a

qriGsto

reato

il

notno di i-ivelazione

anzich quello di divul'jazioni; di KCgrt'to.

lenerfi astreUl dal vincolo Giuridico del segreto. Sulle origini

e storia di questa professlono, o sopra alcuni


della

medesima,

masio
Quanlo
il

tic

alle

ha

vedersi

la

levatrici e
fu

dclllli

proprii

erodila disscrlnzione di

jure circa pharmacopotia

17 ollobre 1778

raerilevole

di

Tho-

tnf. 2, i//i-rrinl. 17.

ricordo

1'

edlllo

che

pubblicalo dal Re di Svezia, in queste

legge esclusivaini^nlc direna ad ordinare

modi pi oppor-

tuni di prevenire gii InbnIicidiI, si trovano molli asini e dlspo-

Dighized Dy

Coogle

pAlema, ed ancba pub

siziODi

minaccia

SI

peno

la

dirsi eingolari. Ivi all' ari. 1."

e mezzo contro qualunque

di ire rsdalleri

levalrice cbe essendo cbiamala ad assslere una fanciulla nel

SUD sgravamenlo ne avesse poi rivelalo

mmaicia coniro

SI

Ji miuli.i

cliii

l.liu'-.i.

Aliruvc

SI ]i[ ni

RravidaniB delle serve, lulla

la

converge

Umori

Boa

el

di preveDire

di questa

non

cuore

In

che punivano
non

1787

I.

teramente

eJilU; del

un

col

He

loliiiii' di

lilolo

pociii

fao-

la

rivel.iri'

quell' cdillo

di

divulgatori

siavi

osllnano nella luelllcoce crudelln

SI

disgraziate.

bguaie

padroni di

in

economia

oade

creatura. VI era maggior leona e

la

coloro

aravidanze illegillime di quello

il

bisce

la

pericoli della pubblioit,

spiogaiui la faoolulte a partorir oc-

oullamenle ed Decidere
miglior

che

fallo,

il

sucordoli che avessero coslrello

delle

maniaci

ocrli

in

punire di morie

<li

le

tovriin irovasl riprodotto in-

di

miscellanee pul>blicalo

Venezia

>i

OimsciiU srclii di Lciiislaziont Cri-

di

minale, nhc contiene molle micressanli monografie.


(2)

10

def.

n.

BiBLiocum

Declano

et Mrqq.

11.

29

Fabro

Coopoiia
ii.

indica dtlict. pars 1, cap.

Vermigllolo oom.
1, Ut.4,n.

19

55

el

58

sauro Oelrichi
deci, spec.

pag. 89
ri

132, n. 16

I in;;.

pag.tae Jouase
11.

230,

ii.

Slenoctilo de

icqq.

13,

19

20

Crusio df

Damliou-

ra n ilo defen-

ecl. 2, nrl. 5,

Drsaje

Gadorredo

ii.

448

inH'l. ertili.

reotuma

traci,

Justieeeriminelleparl.i,tiv.3,tit IS,

Teschemaker
vai. 3, png.

546,

cons. crini, coni. 39,

et

n.

3!*,

rer. crini, cap. 125,

inqaiiilorum cap. 5, memb. 2,

lio

lib.

4, fu. 15,

n 0 de jure daclurutus Uh. 2, cap li,

Cnballo

der praxit

lib.

de malefic. verbo faUario,n.40

S, conclus. 95, Si

HI.

557

a n ca cc

in codierm,

traetatut erimtnalu hb. 7, cap. 17,

AretiDO

Tuschius

arl/traris cus.

n.20

iiictl.

8,

198

de jiire
I.

tientii

ey ser

Tissol

ir.edil.

in iluin

pan-

droiV pnal ioni. 2,

Puccionl cowmenio voi. i, pag. 070 MoDe Joaneis dittert.de medici


35

teorica pag.Sl

voL. n.

Amerpobl

teoreta 1869

dt advocatorum circa ttert'

la etienlitm fide et perfidia, Jenae 1674

HczbI

potlarum. Aloe 17B5 . 6, 8

rio mugitlri

de ogi'

et 9.

. 1641.

Fuvt aDcora chi peos che

la

violazione del

segreto dovesse referirsi alla serie degli abnsi di

pubbliche funzioni, e cosi trovar sede tea

propri
idea

(1) dei

non

fanzionan pabblioi.

Ma

delitti

anche questa

adoqaata: perch supposto eziandio nella

o nel modico

levatrice

esercita ia prolcssione.

clic

per interesse privato

carattere di pubblico fun-

il

zionano {lo che mi parrebbe assai problematico)


la rivelazione del segreto non st commette nelr esercizio della supposta lunzione o con abuso delta
medesima, ma consecutivamente dopo compiuto o
cessato tale esercizio. A me par dunque pi con-

veniente di iiovorai c questo reato ira


la

imiivUuale

libert

il

Iiliuio

salutare

di

ncorsn

akfo

delitti

aL'Ii

[irolcssiuiu

guarentire al

cporceiiti

dell'

liduciosc

anche in

quei casi nei quali vivamentf desidera die


Insogni

arte

suoi

rimandano

p roto g sesso

con

Iradiiiiento, culi
flalla

contro

difaKi tutto

niLfiniina/iniiL; sia nel

delia relativa

cittadino

occulti: clic so la lo^i'C non


una pena la sua Ilducia da un
temendo la pubblicit si astcrreljbe

cura con proprio pencolo, e se ne troverebbe

ristretta la propria liberta intorno

mameule
non placo

inlercssa alla

a cosa che som-

sua salute. Se poi ad

il imo pensiero
una questione di metodo.

io

altri

annetto poco valore ad

Che

(1)

rivelaione di segreli sin un delillo proprio nel

1b

senso rigoroso (. 59) della


elTelli di

questa indolo

di

grande inleressc

non

pnrol.i,

rpi'uijlL'

accennali a suo luogo. Ila

llo

votla

orLliiii^

in

i|iii;slioiii

pr.ilica

in

si

dubitarsi. Gli

.jIIj

cOLiplifiI.i su-

i-

il.l

ictIi-iiih?

Uil-

i;

prescolano pei

cu.'o

OD seerelo o carie Bduciariamenle sIGdale ad un pro-

Ile

tefisioQlsta,

vengano dopo

la

morte di questo

a divulgarsi dal

come crlnlaosa

nello erede

suo erede.

Pub

I.'

persegailarel

ella

profeuioniata

del segreto confidalo, e delle

rivelazione

li

tw

carte oonsegnate Odilo tarla mente al luo autore protossiooisla?

Pub

S.*

ma
de

rivelazioni imprudenti

lahile ei'fiYmrnle

per

ftilte,

lu

degli

serittoi^,

sarb peraltro peraegni-

danni e interrii derivati dal

Tali questioni clie vidi io pratica,


ste

rlvetazicae

la

suo aalore profcssionisla?

al

Se Io erede non criminalmente perseguita bile per

3.*
le

crlmiDalmeme

perseguitarsi

ella

da uno erede pmftssiunUtu quando cade sopra un se-

falla

greto affidato non a lui

bisogna

nu noo

fatto

snoF

trovai propo-

scioglierle rlaalendo

ai

prlucl-

generali.

pli

Nei
tiVii

delitti

propri

legge non passa

clic sola

pena.

era legala

Ma come

la

obbligazione di non violare

ai

(ini peiinli

d.i

.|ti('liii

Substrslo

furto,

e
la

li'';;;!-

si

svolgono

non puramente pertonnle.


rubala potr essere

cosa

ma non

ImmuDC

una obbligazione civUe


Il

ru.ii

parli di

si

ppnili; sta

in

U erede
Immune

sempre

una materlalil
del ladro che
dalla

pena del

dal debito delle lodeoDllA. La con-

segna di un segreto sviluppa

Razione pcnalp.

IInthiiu-

dell.i 0>jj1i;:i'iuiic

passano nello erede quando


reofe

vende

la rela*

npllo crpilc ilella persona

alla

( oltre la

obbligazione morale)

quale pub tener dietro una obbll'

profcssioiiisin col fsrsi dppnsilaro

der impossibile l'azione perurfc

ma

I'

ilei

segreto

obbligo eiviYe di non


rivelare passa

coslul

come

548

ogui altro consimile nel buo erede. Quindi

paHiblls del danni lanlo per lo rivulazionl fatle dal

li

suo aolore quanU) per

le rivelnzioai Talte

Io non eredo cha l'obbligo di cbe


Tra

quelle che

pratici

Iiiine, quali sono

ed

alire

disputarsi

che soienlemeote vende


di

iruOd

ma

il

lite civile,

un sccrelo

nei gri:dizi:

con

lo

mcn

iocontra

si

rlie

mio patrono

dal

dolsi L'riminnlmcnlc, e ottenni

civile? Qui

imt,

vtd^Udu

iiriiciam

i[>

cutUr.itlo dtie

IrlDnto della t;cW(ii

il

non potere

cbe procl.ima

allro

i'

l,U.

n,.|i,,

i.ririn,iiT

luniin^irM

.-izioiie

un caso Torease non SDCora

mio avversario carpi

li

allld.ilo^ti

,li

sommi

In

re missiva mente Ih

considera lo iailusso delta oondauna orlminale so-

si

pra un*

iiiiliLi.in,

passibile per lui

sia

deB olii va melile. Altro grs've problema

giudicato

medetinio.

deposito sia passibile dell'

quid inlereal. Tale

mia opinione, ohe sostenni

quando

lui

possa Tiovenirsi

servizio

il

V erede del depoi^itarrii

se

non pah dubitarsi che

follo dell'azione al

da

traila

si

debito eoniuiialn,

il

Potr

sioiill.

cliiamnrono bbUgnzioni pcrmuii-

la

B'usliEia il-

meizi imiiturnli, c peggio ancora ooD mezzi

criminoii. Questi due principii parrebbero entrambi assoluti.

Ma bisogna

dire che non sono

tali,

perch polendo essi ve-

nire a oonflilio Tra loro, neceMii logica che l'uno di essi

ceda e conseBuenlcmcnlE divenga rHotiv'. Polrb


la

eccezione del

dola/ Potr opporri'

petiquod resfi'Iurut

rs,

perch

indennit del delitlo palilo

rcbbe con

la

lite?

perch escono

dall'

la

io

il

opporre
fruslni
liluln

ili

^ii^id.iijne-

non voglio traiiaro

argomento penale.

Ci che import arili; a notarsi


die

MiUu

.iMiTSsriu

io

ecc(yz\BT>c

in ric'ii|i''i\'u'i

quanto

Gravi questioni die

in ijiinsln

realu

medesimo non ha bisogno aW oslrctuo

dolo: 0 a dir meglio

s'

iororma

di

si

del

un dolo sui generis,

Digllized

t)y

CoOgle

T esiremo suppone come suo carattere


mancanza dei doio.
iB

BiaacDe

liBla

CingiiieiM eiude 11.46O

col t^llo della

mzinno

di

pi

odiob

cj

rivelaiione ODBDtuDaae sen:

Duocore. e ricorunnuo ano

la

cass:

pjDibile criminalmeale, e soIUidIo pah !r luogo a delle


pnrazlool

civili,

Chsveau

quando

cotte

rl-

mera Imprudenza

derivata da

sia

\e\ie ihorie du

el

pual

n.

%. 1643.

non

r.isto

moni
la

ili

sa-ttnirii.

sivo
0

e.

richiesta di particolari cond-

che

un

irauiti ai
1

nr

a c

Ila

verbalmenle o per via

laua

o oer qualsivoiilia altro senno espres-

pensiero, tuito lorna natura lui cu [e ano sles-

liei

k'fiKio
!

vi

ucli^ maicri;iiiT;i osoctitiva del presente reato.

rivein/iono siasi

Il

si-Qi-efo:

sto iiia-

laonue se

medico

ii

a ca-

air ac-

coipovolo rivoi/izione.

cusa di

omle

li

infiiH-d. lafin.-irisi.i, o

si

il

presame molo

secondo
cizio,

metoai dallo

se lileffalmento

colpevoli

li'

condiziono

del delinquente,

vatrice a CUI vuole obiettar-

ro.-uo.

mi

inoli.re

li

Icirai
io

devono essere

abilitati

nrescntti a tale eser-

esercuauo

si

renderanno

della trasgressione speciale (art. 146 del

regolamento di polizia punitiva ) di abasivo esercizio


di proreaBione:

ma

pei divulgati

segreti

non po-

tranno essere responsabili tranne quando nel loro


operato ricorrano

gomento

gli

elementi della ingioria. L'ar-

di CI 81 volle trovare

ficienza di violazione di oftlcio:


sitTalta

tica,

da alcuni

ma

nella de-

senza discntere

raqione che potrebbe essere assai problema-

a sostegno

di cotesta

che la ragione politica

di

regola basta osservare

perseguitare certe azioni

col magistero penale sta nella necessit in cni versa

uomo

di

ricorrere ad

altri,

onde in

Ini

nasce

il

Digilized Dy

C005I1]


bisogno

di speciale

amico

dito dall'

dato non

SI

651

aomo

protezione. L'

un segreto che

in

che tra-

aveva

gli

confi-

reputa meritevole della difesa pobblica

perch fu vittima della propria corrivit: onde avviene

cfie

per cotesto tradimento non

eccita

si

danno

mediato, pensando ognuno che egli potr bene proteggersi da por s avverso simile pericolo serbandosi pi cauto

(I).

Ora

colui che caduto nei bisogno

uomo

del soccorso di

ha preferito ricor-

dell' ai-te

rere alla persona inabilitata che non

offriva le

gli

gaarentigie legali, deve imputare a s stesso se pose


a pericolo insieme con

salute anche

la

proprio

il

segreto. Questo punto di vista farebbe dubitare doversi attribuire al presente difillo

Ma

tosto di reato sociale.

h da rifleiterfi se
rarsi rouM-

cola in (ir-;
<livfrKe

(por

i|ua]i

ecoiiomiclio

un Segrelo

fra

Opiob

il

tal

De0

Henochio fde

D0

lib. 7,

ftraci,

Idee

l'

1'

erlm.

amico

vaglie

IcnoB conclusione

la

esercizio

pnssihilil.'i

mera cagione

di

di amicizia.

13) che
aedo injuriarum; i

arbiirariii eat. 537, n.

all' offeso

falso.

per

pralioi chi riconosca

caso eompetMse

insegnare che
di

dalla mali'i-

prcvaliin;^a di

la

aiirlie

coiilidalosli, iiiilipenclciiltjiionU! da qiMljj-

voglia speciale sua quolil e per

IQ

speculativa

iTia

reato [iO-a conside-

data pienissima libert.

Non manca

(1)

araUcre piut-

inili|jiiitiir]ituriiento
;,a !si

(loili'ino

di tali arti sia

rivelalo

noila duKi

iiK'iiesiiJjO

il

il

1'

eap. 17, n. 8

and Quo ad

iradilore dovesse tenersi responsahile

clic

non

possono approdare oggid ad

pratica, pcrcb

la tnEiurn

pi aoa prestasi

plIoaziODe

la

all' aulicit

questo caso del

tiloto

nozione moderna delelaslicil,

di

talso

perch

1'

sp-

un concello

blilaceo, e pereh lo (ostania a cotesta forma di sleallA

manca

I'

pIpidcdIo polilico cbe oggttl

e^e

si

dalla scieoza aliincli

una brullara morale possa conveilirsi

Lu

|]arolu

qualunque atira jw<j/n


t;

0n

avvocato

sorc
ilei

hanno

{ij,

rivelino

chi;

(1!)

delinriiu-n/.a

s'

inrorr.n

dal |irocui-awre, nolaro

il

seiircli

ariror.T
{'i),

>

u c-

lial-

o conl'es-

ricevati in oecasione

loro uiinisEero. (lertaiiictilc io foricoi'do iu eotasla

opiniODe,
[ej-'olt

(jioiic.

in l'accia alla Ici^i^e jiosiLiva i'ono alle

cfi

scienza, per la eviilenio

della

Ma

ci

mi porge

l'ermarmi nel pensiero


gior parte dei codici

contemporanei

connm-s-

que-

onore.

contrattazione che

loro cliente stava per concludere, o


fare,

1"

avvocato o notaro rive-

lando {a

che stava per

li

si rollriclii

cnnu-n

reali

Comprende ognuno che


modo di esempio) una
1'

ra-

|iaril di

ullcfiore aruoijicnio

clic inc:i.'\l(auieiiie dalla

sto malotizio nella classo dei

il

Tascano

inilollo

( comnienlano voi. -Ijjiag. <79 ) ari insoirna-

che quostr

re

la dellllo.

'M'A del codicu

(k'tl"

un testamento

possono porlo a percolo nella

sicarezza del corpo, nella quiete domestica, o gran-

demente pregiudicarlo

nell' interesse

senza cbe niente sia stato valnerato


lo,

0 menomata

la

l'

la

le^e avendo

tro r onore,

pecaniario,

sua riputazione; ed allora se

vnolo obbedire alla vecchia regola


si vis-iraelligere

onore di quel-

nigra lege nifn-a,


qui contemplato

non pu aver

che niente poteva violare

si

ermenentica
dovr dire che

di
si

un attentato conon fatto

voluto colpire
I'

onore, lo che significa

che in tale contingenza o bisogna punire a dispetto


delle regole di

buona

critica,

o bis{^a lasciare im-

punito

il

hn rovinato una famiglia,

[[iiaiulo

tlulitto

e punirlo sullantu
giero discredito

ha

qiiaii'.lu

all'

nrioso;

legislatore toscano
Ira

delitti

contro

confidato

j-'reto

un

iiortaio anclic

leg-

rhe un assurilo.

lo

Vorrei poi domandare per ijualo ordine

iV

ideo

il

dono avere rettamente collocalo


libert

la

la

violazione del

scrdlo (apertura

allo

fi--

lettere)

di

abbia poi creduto non potervi ugualmente collocare


violazione di segreto

la

'|uanto io v[ mediti

Per

alla parola.'

affidato

non

riesco a trovare

Anche

plausibile

segreto

i!

ragione

conte-

oinproineitere 1' onore di


una persona, come pu non comprometterlo l segreto affidato ad un prolessionista. Da tali accidentalit consequenziali male pu definirsi la oggettivit

unto in u

un maleflzio. E qui avvertir che il lodato P u co n i dissente radicalmente dalla mia opinione

di

insegnando che anche in questo reato necessario


l

concorso del dolo, per

cornane a

tatti

la

ragione che b reqni^to

Ma, ad onta

deliiti.

della reverenza

che professo grandissinia verso V ia^gne criminalista, io

Per

non credo che

me

il

tale opinione sia accettabile.

dolo in questo caso consiste nell'animo di

parlare, anche senza animo


{nella

di

nuocere.

il} Anclie

insdenza e

In

turo corre

oirca
quelli

!'

fitte

reato

il

Mori
il

pen-

come

ef-

della 3idiscreisione (4).

ordiot; agli

^Jc adeuculovum
che

saa teoricapag. 28i) parmi conrortare

siero mio, poich considera questo


fetto della

Avvocali osserva

Amurpolil

ciron lecreta ctteiUum eap. 3,%. 7)

obbligo della

am

rivelazione

segreli maDiresIati loro dal ollDtl,

ma

non solo

ezliodlo circ

Dbe possono avere altrove raccollo per coefideDie di

DigiUzed by

Googic

non pu

io

impugnarsi, poich logicameale deriva

asii-allo

obbligo obe

dall'

bus posizione impaos

la

all'

avvooalo, ed

d' altronde suggerita dalla analogia con quello che

comunemente

termini

insegna rapporto

si

pub nascere dubbio se

tanto

la

come sarebbe un rrummcalo


DoUore conlra nib lei! del
mettersi in faccia alla

Farmi

diritto positivo.

ir

olienle.

codice Sardo

all' ari.

POWTAM per ragione

lo

e per

687 con

il

di stalo.

UiCC\:i

Codice Toscano

Bene vero per che

(IdIIq

un
mii-

\<\iii

trattisi

escluda ugoalmenia

lo

ma

Feniilil,

riu<'

la

pfeearieaisione

in

codice Toscano dall' art.

concorso

il

crcilercl \a
il

ebbinsi
difillo,

di

auloril di

olausula di cut lano m.-

la

codice Sardo nH'nrl, 511:

il

necessario

I'

se qucslo

Sl^i

in lettera

Farmi

Iasione pub- facilmente degenerare


cosi passare per

Kgreto

cacoe condiziona del reato che

di tegrelo atcvuto in pet obito.


Il

non

scleaz.-i:

lo escluda

375 ponendo

art.

lesto, o

del

In pari

medici; e sol-

al

condizione di

oppure anche nei punti

nei soli punii di fatto,

375

io

198,

all' ari.

([iisnlo

primo

al

non b^islnndo

ci;-

.i

pi grave reato la sola leggerezza od iin]iru-

stiluire qucsla

denza. Vedasi . 2G05.


(2)
l'

Non sembrerebbe

obbligo del sc^irelo

Uri

doversi dubitare che le quanto

Nolari debbano essere adeguati

al-

agli

esercenti proresaioni eanfidenzlali. In faccia per al co-

dice Francese

Cassatone ha

la

due decreti S3

luglio

che einqaiime

elude

per l'alTerinativa.
(3)

tenle

Il

fluttualo

su questo punto nei


Sia

Bian-

modo

assoluto

1830, e 10 giugno 1853.

( n, 449 ] si pronunzia
Vedi Morln n ri. 0023,

caso del confeBSora che

s'\\a\a

in

to^rcli del

anche per mera Imprudenza, tu coolenjplHio

penale Francese,

art.

378; ed b

dal progollo Torloghese all'art.

punito con

la

all' art.

424 1

pcmcoiijoe

J.il

stato speciaUnonii:' pro^^-io

561 %. unico,

clic

lo

vunk

prigione di terza classe. Era stalo pure espres-

Eamente punito dal progetto

ma

tale

di

dlsposlilone

codice Spagnolo del 183S,


al

modiflcb nel codice Spa-

Digllized by

Coofilc


eiiolo

liei

1848,

555

234, per

all'ari.

che accenna P.icoclio

ni'I

zioni penali riconosccvAsi

ragioni di convenieni

\e

suo cnnicno lam. j, pi<g. 434.

vcechi.1

tlallii

pralica

Crspollo

eaiui inililaret cai. 33, . SS. Un volendo ridurra


Iizioae di segrall per perle

bisogna dlsllnguere

imprudenza

dall'

una mercede,

la

troveremo

clic

icIciilLca

la

ai
di

prevaricazione,

Tr.i

reali

sociali.

Lillo

ili

per

delitto di

il

Non raro

^viluppi

duo

caralleri

e per

gione della diversit delle cause e del


dal lermioi

(i) la

ooma

Fraocla

Rauter

dellllo la

emenda

la

noe parlare. Ma

pronunziala per

nl, rlcbledeado
dt nuocere

l'

nel

In

liio-

clic

la

realo im-

dt

gravil a ca-

Prescindendo per

fine.

la

la

del pslrono le-

azione civile dei danni e

all'

conlrovcrsia

come

fra

criminel voi. 2, pn^. 104] sostiene

ij

il

si

sa che corre l'obbliio

u ri s prudenza della Corte

opinione cbe

come

osservo per ohe non pub

onore, enumerandolo

il

la

questo

di

Suprema

noi saeleDDe

Tra

essenziale a questo reaio

colloaanieDIO

la

dolo di questo delitto consi-

quando

giurisprudenze di Francia, perob


trova

caso

il

tiloli

ImprudeDU

questa

c a^iinla

si

/'drui*!

mia opinione afTermanilo die


ste nella volont di parlare
di

preenle

prevaricazione eroderei che difGcilmenie

della

dale, rilasclBedone

ol,

rve-

quale costituisce

dilToriiii

potasse pnoirsi

priooipii

segreti comnieEsn per


al

inalerialli;i

mcnsamenlD

genuini

suol

loro

rivelazione

avvocHlo, e questa lasciarla

tirsi

fondameolo

tnlla

regione delermidante
delilla

fra

si

Pucclo-

fntenst'one

la

le

si

offese al-

codice del 1810 con le ingiurie e

calunnie. Tale dassificazione preveleole in faccia al dlriUo


cosliluilo,

perch

ed Indispensabile

oaimo

l'

d' iDguriare

condizione comune

in tutte quella eategeria

faccia a quel dirillo

eostituila lo

di

reali: laonde in

pure avrei deciso

cosi. Ri-

tenga pcfallro cbe sta erronea quella clasElflcazIone, e scieti-

tiSesmeote mantengo

die

si

dia

la

mia opinione. Certamente repugna

una benediiane

al

medica

ciarliera

il

qneie ha

COinpramesEO

la

paco o

non avBVi ialenzlona

ripoBlB

prenda obe

si

(come

cODSIilerft coti

volle

requisito

coslanlc

il

al

presume dal

dirella.

Le

Corll

concorso nel naso di un oie-

lilolo

superlluo

cipale, e si coQverle in una qualilica della


il

il

della Qdaca d lui

della colpcvolczin in questo reato,

c eridcDlo cbe diviene un

radicnIiDeDie

sotto

fainigtia

uii;i

male: e t^nnao com-

Chauveau} nrameDla

prova positiva e

Francia cbe ne ritennero

comu

ili

dt far dal

Duooera se ood

la IntBDiioiio d!

solo lllo di parlare

quasi mai
di

g' interessi

quando lurpemeole abuMva

preieito cbe

concello giuridico,

come

ttiolo

pria-

ingiuria blsandotie

come bo

dello sopra

alla

nota 2.

. 1045.

Ridotta per cola) guisa al sao genuino valore la

Ugnra criminosa del presente reato, il medesimo


rimano di poca importanza scientifica, e non ofite
argomento di studio particolare. Poco sar matahile

quanCil politica net medesimo tranne in

la

qnaQto dipenda dalla modificata qmniit naturale.

E questa spontaneamente subir gt' influssi della


maggiore o minore importanza del segreto svelato,
e dei pregiadizi maggiori o minori derivarne alla

persona

tradita.

g. 1646.

In ordine
>.

al

intuitivo cbe

grado nella forza morale del


la

se

in

delitto

scasa della et e del sordomu-

tismo repugnano al presupposto.

Pud per

discutersi

cotesto reato sia ammissibile la scnsa

del-


l'

impeto

deli'

ilcgli

non

dell' ira

o se piuttosto la circostanza

affolli,

porti

ad accrescere

mera impradcnza,

si

smt'i

r|i]nle

ilid

valiuarsi
il

r;i|j|iorto

Ma

sulLi culjia.

r.'idica

stione nella [iresoiile


in

un

in

la

ali;

grave

debba e

il-.'lilto

di'lln

di

fino a

la imputabilit

elemento morale
interessante que-

|ji

maleria quella che sore

proposito delia cuaziona.

elle se

fatto

piii

Pu ancora dispa-

iarsi se la scusa delia uijriacliez;:a

limile

sqo

quella

volont ostilo dirotta a nuocere.

'|uai

responsabilit

la

accusato, poich sostituisce nel

condizione di

Nessuno pu dubitare

professionista fu violentemente costretto

il

a rivelare

il

segreto egli evada ogni responsabilit,

per ragione del timore

si

ficolt

noD cade sa questa

stone

si

quale soggiacque
ipotesi semplice.

la dif-

La qae-

presenta grave nella ipotesi dello inter-

vento della autorit giudiciaria. Al professionista

pa

egli imporsi

indistiotament'j

nunciare alla giustizia


clienti,

qoando

la cognizione dei

alla pabblica sicorezza

obbligo di de-

medesimi

interessi

percb pn avvenirne

seaoprmento di qualche grave


stione.

1'

segreti aflldatigli dai saoi

delitto !

il

di-

Prima que-

In qnesta prima ricerca la solazione pratica

generalmente distngne tra professione

legale,

profeaaione dell' arte salutare. Alla professione le-

gale non

ancora imposto l' obbligo della delazione, qoantunqne nel primo progetto del codice di
san Marino si mostrasse una consimile velleit che
fortnnatamente fh r^etta nella saggia riforma che
poscia
alla

si

fiitta

di qnel singolare progetto.

In quanto

professione dell* arte salutare s suddistingue

fra ci che attiene alla costatazione della materior


lU, e ci che attiene allo

pedale

di

an

reato.

Digilized

t)y

Coogle

Ai cliirorghi corre

1"

obbligo di denauciare

feri-

menti che sono diiamati ad esaminare; qnantanqne

venga

loro

cliente,

percb (a

raccomandato

nn

modo

segreto

il

di

stesso

dallo

esempio) siano

il

risol-

tamento

di

giustizia

venga in cognizione delle azioni crimiDose


generalmente ammettere ci. Ma in quanto

ha

fatto

duello. L'interesse

alle circostanze dello speciale io

onde se

altrettanto obbligo:

il

pabbUco

elle la

non credo che corra


ferito

narr al chi-

rurgo che fa offeso da Tizio perch lo sorprese nel


talamo cor^ngale o a rtibare in sua casa, il chirorgo non ha nessnn obbligo di denunciare il delitto confessatogii dal suo cliente. Pure Iio veduto
lo zelo di certi dottori estendersi

ancora a ci nei

loro referti: ed in tale caso potr sorger


se la opinata coazione

servire di scusa a
liucrelali
la

scusa

generale che

Ni^l

io

crodu
la

ciiu

regola

errore di diritto non esonera dalla

1'

ma

per tiicnrico ch Eociel

la

feviie criliqiic vul.

in

due
2.*

pUDli, cioc

Della

la

dubbio

quando vengano

(I).

Ma

il

dovere giuridico possa

verrebbe ammessa a malgrado

imputazione

(1

del

colesti zelanti

per violazione di segreto: ed

35, puy. 361.


I."

Della

Ivi

il>

medicina k^iole

dividevi la ricerca

rivclasione

proihila

rivelazione obbliyateTia.

questione risorge sotto una seconda torma

assai pili delicata.

qnesta richiama

l'

art.

373 del

Digrirzed by

Coogic

Toscano

codice

il

quale

eccettua

segreto

rivelaziona di

delta

punibilit

dalla

casi in cui la legge

a parteciparlo. Ora la legge obbliga il cita narrare tatto quello che sa quando chiamato a deporre come testimone in giastizia. Di qai
due ricerche. La prima se il professionista chiamato a fre da testimone possa pamrsi come rivelatore di segreto quando abbia palesato le confidenze

obblighi

tadino

del suo cliente.

derei che

la

sotto questo ponto di vista io cre-

nn dovere

opinione di obbedire ad

da ogni molestia. La seconda se il professionista possa ricnaarsi ad emettere la saa deposizione allegando che ci che sa, lo
sa come segreto di profes^one. Onesta ultima forservisse a porlo al coperto

ma
e

del debbio

fllosofl (1)

si

esamin gii da nudti crminalsti

e nnovamante, ad occasione appunto


11 Puocioni
( commenta680 } e per il primo not la diffe-

373, la tratt

(leir art.

rio voi, 4, pag.

renziale che poteva intercedere fra

consalente legale, ed
tatti

popoli che

il

confessore,

il

consnlente medico. Presso

il

non intendono

la

parola libert nel

senso di statolatria, e non propugnano questa loro

due
dubbio nep-

libert coii la pi intollerabile delle tirannidi, le

prime ipotesi non danno occasione di


pure in pratica, e si rispetta la coscienza

dell'

av-

vocato e del confessore che dichiara di non volere


infrangere

il

segreto.

Ma

incontrasi per

una certa

esitanza pratica in proposito dei medici e dei chirurghi,

quali per

bisogna confessare che rara-

mente hanno posto innanzi questo

loro

privilegio,

tenendosi di ordinario molto coalenti di essure

mati dalla giustizia.


il

Ma

il

Pu

c c i o

cliia-

ha portato

suo esame acutissimo precisamente su questa

ni-

tma ipotesi; e seguace come egli sempre dei pi


il quecoD la sentenza die la gDBtlzia non deve mai
il suo Une al mezzo di una immoralit. Ed
mi sottoscrivo alla soa opinione.

generoai principii in materia junale, risolve


sito

ottenere

io volentieri

Op tlen lloofr <Se ut qui propler


Merda non detegendt, in caaiit potniUtbut

abllgnlionriii

(I)

a tettiuivnio

Van

perhibendo tieeuMiHur,ugdun-Baiavorian,iS47,

R.nppard de excmalionf iMifnwFiium


rrm,

de reliceiilii

TreliilohPC

Paris 1854,

273

jiny.

\UZ

ire.
i

italiano

Dimanda se

|]

mde-

cniiJo(Inliii>i

A nielK- ,mle

ISTi'.).

Vui<

siii};"l.ir(;

i)iJr-

Decessili di oontcsEorai nd

aveva ivalo blwgno

di

Bervlnl

Inlerpelre^e avesse per

l'

rr

ii

flracl.erim. Ii0.7,eop.}7,n.i>}

un ledcsco cbo avendo

pel caso di

un preie

Deciano

il

Bn

2tM, Paris,

3. l'dilin,,, pn/j.

sliooe ricorda

l.'i,ilim<im

jiirifpiiidriicc dr la

duKerrct e mil.cinp, PiirU


r/icii/,

direniil in judiriii

propler mtinui, prafensioiifm

,H,-

lai

ua iolerpe-

di

guisa conosciuio

potesse essere coslrello a farne m'inlFe-

segreti del penilcnle

Elazione in giustizia; o sulla aulorl di parecchi Icologi sostieni'


la

di

negalivfl.

QuesUi soluiione non senza Imporlama nel

analoga rictrca

h<

qualo sorga

s-o

ooulidctizc liellf quelli

ed

ii

suo principale: ed

eeuodenl

la

inviolabilii

nella sua qualli


lale.

io

nasse

del

la

in

propo'iMo

fra

dovesse

segreto, specialmente

quando

unica causa delle cogniiloai acqal-

Italia

388

del

nuovo codice

di

die complelsslroo su

l.

SS,

ff'.

de tettibui. Ha

all'

ottima

procedura pe-

tale

argomento.

La esi^nzione de^li avvocali dall'obbligo di rivelare


a loro confidati in occasione del loro miaistero,
IroTirta nella

clienle

il

lui

Questa opinione non ammette dubbio in faccia

disposizione dell' art.


nale del resno d'

Oiis"

st'f;relarin

ilei

fosse sl.ilo veicolo

opinerei cbc anche

si

io dubito

segreti

preleso

cbe quel

fraiiimeDlD nienlc abbia die fare col privilegio di che adesso


parlo, B liivpcp conlnn^jn

il

iirgrclo:

iniblilooo

la

e rlspoinlc clie no. M^li

in

cODlliKa: quello di portare

di

non Iradire

sln

il

dovere

lesi imo ne

In ordino
pai-c a

nilico

mo

suo

iiil.o

.(Ioli

ili

in

iK'l

nnssn

non
fiia

di f.ire

1.

solu-

la

-iiliordiiiM

li.l'jiig.isi

essere citata

coma

una rivelazione coatta:

Voi-. II.

11:1

ieli

zio

i^oricullo giti-

morali;. Sul proposito della


i.'lu'

un optianco

(I)

vc-

jior

una nvolazionti

ni^-^oguiUrsi

come complico

secreto

raiisiiraato se
altri.

mrmiDi,

il

qtinsto ronfo, alti^pa la spc-

inliiiiM>

il

segreto stesso and

Egli polivi lonorsi a calcolo della

ingiaria o diffamazione
i

j..-

Ii

I.:

a sosL'ncrsi

dillicilu

cogiiiziono

linosa

del doliUo

riaorraDO

Ih

-l'^i !:

io guisa di

nella lur/a \~wl\ drl

demonio

stiiilira

divulgando ad

quale pu oCccUarsi

la

fatto

iji'ado

;il

.isssi

ilei

comiilicit

questo caso per

cosini?

di

tcniaiivo

(lei

einlil,:i

e quello

oon pub iDCorrere

In

stesso pro[e.-.5ioni^l.i qiitllo die siasi

lo

ed abbia

onde avere sembianza

che direlibcsi

posto fra due doveri

egli

scusa

deporri' i^ilh.

ili

essere slato

fallo delatore,

si

essere nel dovere d rivelare, e que-

cutidizione di niMi rin'hrr

elle risulti

or.i

veritii alla giustizia,

sua coscienza

rivelazione
di

unica formula eolio

la

assolulo
alla

alia

la

ci-editliU'i

i/iiislii

Qduoia: qualunque di qussli due doveri sta

la

sembralo preferibile
pcnn. la costanza
l;i

assoluta di (csliflcare

commessa da

ma doq

lai,

quando ne

potr perseguitarsi ah

36

562
come antere di
te.

se

come par-

rivelazione di segreto, ak

tecipe del delitto

eonsamato

impruden-

dall' ufficiale

Gppnre anche qaeato asserto pad parere dabbio


pone sotto altro aspetto la questione. Coin che

riceve

comunicazione del segreto

la

&

si

desso

coaalore o correo, o altrimenti corresponsabile di


qael i^tto criminoso nel quale ha materialmente ed

ideologicamente partedpato con


to

the senza alcono xe

non

sto delitto

pud commettere. La

al

Io ascoltare ?

ascolti la rivelazione

cer-

que-

materialit

del fatto criminoso etige necessariamente

il

con-

corso almeno di dne persone. Qnei rigoristi che


tanto

hanno esteso

la

nozione

dell'

antore o coan-

tore del delitto, direbbero forse che costui un par-

tecipante necessario; fu in dolo qcando a soddisl'a-

cimento della propria curiositi

denza

altrui,

dunque invoivcrsi
rebbe assurdo per
lFoblcnii

il

peoa?

bitarsi della

segreto.

il

Io tengo

senso morale vince

le

Non

rigorose dedu-

sarebbe per a du-

sua corresponsabilit quando


la riveiazione

l'

estraneo

con doni, promesse,

od anco semplici preghiero: egli sarebbe in


ipotesi la

prima causa morale

in lui

liolitto

non potrebbe evitare

(I )

ritenersi la

di

provocare nn

parto lipnnBlhi

la

istigatore.

Ai lormioi duila legge francese

mlutiva al non
B&aislcre

sifiatla

del delitto altrui, e do-

sdenza

vendo

pena come

Dovr

die ci sa-

potente ragione che in certi

zioni dei prindpii giaridici.

avesse provocato

impru-

imporro silenzio

rivelando

nella
la

profitt della

anzidi

ascoltando

venivasi a lui

(juando

profossIonlsUi

si

presppl

lo ijucsliono

cbe foste stnio clilumnlo ad

un chirurgo io una operazione segreta, e

clie

avesse

Digilized by

Google

_ 563
ad

rivelato

altri

Li Corte di CauBiione col decrelo

tatto.

il

8 decembre 1864,

dell'

wm

decise che colai

oessuDa pena. Un rispetlo

al

era iooono io

proreutonisU l'obbligo del

m-

greio deva Inleodersl [argtalralmBiMtilB, e coti estendersi non


otta a lui

solo ai Begreli

ma

sta vernilo a

pr 0

suo

verbnimente confidali

sl^li

conoscere accidcnlalniciilu o con

come

prolessioDisla. Quesis

CDroil publ, Uv.

un rigore gluBlissimo.

spedatili

|i]0-

prestare

15) ed

necessario cbe

perlonlo

il

oolb da

si

1, tit. 17, net. 3, n.

Noe

egli

clic

occLI

gli

per parole odila eoli dove era chinmalo

ufficio

Domai

siano

eziandio B qualunque nllro EPg^l^tD AeWn r.imi^li^^

il

segreto appreso dal medico ila alalo a lui dlreltamaole conldaio e


lin

aeppure die

tale

egrelo abbia relazione alla mnlat'

cbe sialo cbtamalo a

venuto

curare. Basta

che

egli

ad oaoasioae di un suo IngreaBO

in cognizione

ne

sia

in qoeila

Cisa Deoessitalo dal bisogno dei socoorfi dell'arte.

. 1640.

Qd per sorge altra elegante questione circa


ipotesi di

un estraneo che

greto abbia un

la

nella cognizione del se-

interesse vivissimo.

Lo sposo che

voglia assicurarsi sui precedenti delta sua futura,


li

manto che

]iio<,'lie

voglia accertarsi della condotta di sua

durante

la

propria assenza, la signora che


stato di saluto del suo fi-

cerclii assicurarsi

dolio

danzato prima

venirne

rissiino

di

cognizione por

alla violazione di

compiacque
la

questione

sopreto

di isligaiiione

col

medico

elio

H'.d ecco suddividersi

sar imputabile

una minorante

accusa

insieme

ai loro desiderii

ipotesi? Sar imputabile lo

varsi

ama-

esperimento, dovranno essi vedersi condotti

ad un pubblico giudizio sotto

il

medico

istigatore?

cotesla

Dovr tro-

nella specialit di tali circostan-

DigiUzed

liy

Googic

564
ze la

pi di ana volta consoltato sa tale omer-

fai

gente da

rispettabili professori dell' arte

cOBcienza dei qaaii titabava fra


sionale del segreto, e
la
al

medica, la

dovere profes-

il

dovere cristiano d' impedire

il

rovina di ana creatara e di non mentire in i^cia

naovo

cbe

cliente

consultava e bruttamente

li

ingannarlo sui propri pericoli

e Sraacamente dir

che sempre risposi non potersi mai mantenere


cetto della legge
late;

umana a

il

prtv-

dispetto della legge

mo-

e non potersi mai la legge punitiva estendere

a colpire nn atto di amaait esegnito al fine d' impedire un mate maggiore. Tale t mio pensiero;
in special modo qnando nna immoralit antecedente
si

voglia cuoprire per

moralit.

Ma

se io errassi in sifTalta

dubito p ro fi! ssi ondile


tato

anclic

ronsumaro

consumare ana seconda imopinione,

col

ro\ ina di

rispellarlo

si

frnli(i-c.

mula

1]

qni

giuridica,

nna

di

la

ailiittarc

lo

panni

conservare

sua

wiiii-i^

di

qiiL'r.o

qr;ariilii

la

elio

il

concetto

al

questi

di

stessi

isti-

avvenire o

(iL

una for-

senso morale proclatiii


chi agiva ai solo

propria saluto, o per

iticili'si

la

mi

deferenza
principii

alla

lo

meno

pacn di sua liimigba.

si

vriLild

iiisisfvTO

principio politico; e su f|uosto nessuno

accusarmi

fa-

due suc-

nuovo, sebbene possa sembrare

di

rcpugnante sottoporre a castigo


line di

il

ajuta altri a

na creatura o

cessive diiiiandi' relativo alla impafabilit delT

alquanto astruso

is

volesse ansteramente rispel-

si

quando
la

miglia, nascere! ibc allora lo interesse delle

scuola

vogliono

per

pu certo

moralista.

essere

Ma

rispettati


(luando
l

tr.illa

erobte

naiiso,-i

505

oluninare una pena

ili

am

in

cuore gentile

Eiono del professi un istii rivelatore

ed ogai scusa possibile se


una mercede

conseguire

mercede

nieiiic

sembra

se sospeiiuvu uj

nelle coniingeoze delle

lirufirifl.

ipok-*!

I.^i

ohe ricercalo

ii^Ci

ricliipdenle

che

lo

In

ili

lei,

un

cnso

morale

Tutto

ruiaiize.

come suo

basta

Istigatore

la

si trovi
la

ohe mentre

iiliidicc.

tri)

censura

richiamando
di

tersi fare

da
In

Ci cbe

io

un mio

qui
dolio

riverito

collega,

il

farsi

incon-

quale

questione sul lesto della morale parve accu-

UaacbiaveUismo, ed Insinu cbe


il

una

problemi main

scriveva nel %. 1649


o

illa-

ella Im-

ricliiedersl

dalla prudente apprczzaziono dello clreostnnio da

dal

ne-

volle

lo

colpa, in oolul cbe vo-

verrebbe a

cerln forma di dolo. Qnesli ed altri analoghi

sarmi

segreti.

un papila-

della sua impulabilil. Ci

al singolare contrasto

pulnblltl del protesslonlsle

dono

ili

indaghi dnl noliiro del

privslo non ayi per animo curioso o

zione Diauctli r elcmcDlo

per porterebbe

lesse punirsi

\n-\

caiiililo

vera slluiizionc delle sue

Indag-.iliire

Impulso ad agire e

n|H:lLTi;

iiuii

Fnrc

iiiii

ijit

i-.n,

i-

*IU non rspugoa che

Ira coleste

si

diti.>s:..

gIji;

cnn niu

sar^uui;

auzi cue lauugurDe

pi'rsouH

una cerla similitudine

prDpriri

Na pure

uoa

di

ctiria^iia

formula

\i

k.

ilcll.i

avlditi di

alla

ofTerlB

ta

siuinzione odi privalo

conii:;iirizioiic

ucccsfll

dcllii

la

per uuh ^leriie

biso^jno.

adniiabiie a piifottn

analo^iM quella

Ha

proreriBoti.

arcati non

pur una conimijunz.i ni sua


nii

aveasse ceduto

egli

dcmoraiizzcrobbo

avesse compralo

gene-

clie

(I).

perderebbe ogni slmpaiia

io

tnaU per otlenera un tuiU. Ha

alleno dn tale scuola, jA Inletl hrle

ammotleasi polo

omaggio eoo

sono troppo

cib

cbe

scrissi

DigiUzed

liy

Google

qui

sopra.

morale non permeile

Lii

un beat.

Dlleoere

heais

il

male per

morale bisogna caolenipll

ia \a

silua-

la

Kione'dl un aoino che poslo nelb oecessil di agire


inerilabitmeale due mail: e riepoode

faccia
gliersi

ninfe minore.

Il

Il

pouderc: se lacc c se deduco d non poter parlare


del legreto esso
disce

caiiin

gi parlato. So disconsi^lla le nozze, tra-

lin

segreto. So invece risponde che quella pcrOiia

il

nlssima e non vi pericolo


Tra

in

Ita

che deve sce-

medico coosullalo dal nuovo cliente

snluic del suo vecchio cllenle nella aecesstl d) rh-

sudili

per

fisico

donna che

la

.-.^i-

si iiulla

sue braccia, esso mentisce, esso ingauua e tradisce

le

ano nuovo

produce

olienle, esso

male Irreparabile

il

TOTlna di nn' innocente. La mia oiorale

due mali deve

evitarsi

II

il

della

m' insegoa ohe

del

maggiore; e cosi risposi senza cre-

dere per questo di divenire u III Ila rio. Debbo perb confessare

che

mia opinione

la

leau

l'Oli lecrcl

pyofeuionel, Paris 1870, paj. 215)chP

ma

mcdianlc un rn{<iu[iamenlo assai lungo


EOslieno che se

i;

iarclla di

me

d.i

convenienza

sull.i

consiiIlEilo

ima

sposare

ili

male venereo,

egli

il

poco concludente

mio medico

medico

col

mia

di

fiducia:

confldenle lo slesso che cura

volgermi? E
si

riduci.i

vil.i

Si

poi vorrei

che

la

ma

se

1]

11

risponda

(iella

ijui, Ili

si

mia

dica

ramiglla

gli

rotto.

faccia

perch

io

apprenda

0 nao questo medico

al

suo cliente AduolarloP

varai mal fare

il

II

medico
la

di

mia

mani)

sul

uccide. Se

mi dice

me

(se Don

che non pub parlare ha dello quanto basia per


sono un allocca

ri-

io

autori sol quali

(ponendo

nelle sue

cosa devo fare questo modico.

Se mi dice sposatela, mi tradisce e mi

medico mio

ragazza, a chi devo

Mnlcau

iiuiindo io gli chiedo consiglio

riivienii't'

t'

fiduci.i

segreto sonza

Hntean)coD-

appoggia mi dicessero come deve contenersi

mia

di

ragazza che egli conosca

non pu violare

iocorrare nella pena criminale, lo devo (dice


glgllarmi

M u-

contro di s anche quella di

ha

II

segreto; e

11

nella necessiti di

segreto

a^re

in

belle declamare non do-

male perehb un segua un bene. Questa t

DignizGd

B/Coogle

una

Ed

sappiamo. Ma qui rlpclo non

$:inli elle lutti

vcrilii

ma di

procurare un bene,

insl di

evitare

mia Oducla, per una mia inrennith mi ha ordinalo

tioa pozioQu d prendersi a plecolisslme dosi

di

UD

irailo

darebbn

mi.i

^ft-ii,

liirii

fa

nio^IlL'

medi

ni

lulla

\a

un

la inteDziooe di

irallo,

ed ucciderla.

T.kjl'im i>i;li?

E rpeleodo

qI

lej:gu

quale punisce

\a

la

dislinzloue; e dirb cbe liroltaodo

nalit della

legge

il

gludioe

Tolti broccardl genercsi

discono ohi

ci si afinda.

vismo persuadono

altri

si

I^cca

argonieuli di

violatori

<tc

consumarBl

un fiv

511:1

la

ohe sovente resccDO diabnlf

Ua

pe-

.tra-

se quelle ragioni di puro poalli-

non persuadono

inRilbiilo

\<ra-

M ni 1^11

segreti non

questo caso

in

eleverebbe lopra la teggef

roe.

Tanto vale di-

feodars una creatura inoocenle dal voneGcIo che su


(:\\a

sorilta

Tarla sorbire

quel medico ad occasione delln

.ii][|(ji~i.iiri

che

percbb

morie. Dlveonio io posaetsore di quella

la

bevanda, manireslo
:ill:i

lr.it-

un male maggiore.
Il me-

cos rovesciata divenla falsa.

nllora quella regola

dico di

iiti.i

pozione, lanlo vale

tei

vo-

df(;Ti<lor!a

male pasaegglero par evitare un male j^vissimo ed irrepnrublle.

E questo non

h Macchia vellismo,

ma dovere

cristiano.

. 1650.

La melazione (foor dei casi in cni la legge la


imponga) commesBa da nn medico, chintrgo, leva*
trice,

farmacista 0 da qaalnnqae altra persona, dei

segreti che abbia rcevato in deposito

per causa

della professione, dello stato 0 dell'officio,

dal codice Toscano


ootare fino

(arL373) con

l'

punita

esigilo parti-

ad nn anno e la interdizione dall'eserAno a dne anni ; e se ne fu

czio della professione

meizo

la diffamazione,

il

libello Carnoso,

la

in-

col rarft^rc

l'iririn,

finn

(jiindro nnn]

.i

da! coJirn

la sosi^^-nsiutiii daii" pso'i-i/i" ili^lln |>!-(ites^ioiio,

presso a poco puniscono

i][iosto

ivato

rnsi

l'I

le altre

(1}

legislazioni.

(ari.

carcere Quo n sei

la

prlgiODla o tionllno di

ta

Icmpo

Il

;inimpiiil.i

l'

llorloi

proressiODc

della

il

la

cere lino n Ire

co

la

con

il

di

medico,
I'

arresto

codice di Neucbatel

3S4) eoo la sospeosloDe,


100 duros
il codice

multa -6oo a 300florioi o con

la

mesi

reclusione

r,,r,vr,. fino

nel

carcere bau a ire mesi o mulia Ano a 300

codice Spagnolo (ari.

arresto magRicre n la molla Quo a

H^ides? (, 541

inlordlzione

nel farmacisla, e eoo

giorni nel suo garzoDc

304; con

franchi

60

Qno

eoa multa

(Bfi.

1^1

Eospcusioiio pd in caso di recidiva con

priTsziODO dell' esercizio

Gdo a 14

ia

corrt'/.iuiiali'

-..Il

dcltlto

sospeoaioae dal-

codice NnpoletaDo (ari. 371)

1%. ih. VJO) con


la

la

primo grado, eoo

profp'^ioiie ! con

tiplia

415) puniva queslo

meai e con

prafessiaae

esercizio dello

eoa
ti

Cadice di Parma

11

(1)

con

il

la car-

progetto Portoghese (art. S60, 361

seconda classe, e se ne resultb danno con

quella di prima.

CAPITOLO
Violazione
.

L"

uomo appena

viJe

Vili.

domicilio.

di

1651.

primo tramonto

il

volse attorno lo Sgaanlo a cercarsi

posare

le

fa di lai

stancbo

membra;

sapremo sigaore

cin

di

sole

ricovero dove

poi l'abito che

gli

sempre

rese caro quel luogo

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dovo pi

preso ooTisuctiiilino; ed

.i\in

ripari avversa

ci;ui(l(isi

animali, o

e i|uasi

i-issiiiia,

una

;iVL'r

latfo

dire

quello e

il

domicilio. Cosi

proctr-

coniiuista

iiupoi-lanfu

mio ricovero,
idea

la

desiiluraie

le

come a cosa

di sb tiisidusinio

|jai-le

.-dia

pora

suoi

alFetti

^'li

ivi

intoinperie, o dluse contro

1'

a jioco a

(|iiikI

puse

otnioiiii, vi

ca-

e parvefili

iTjuando pul

mia casa,

mio

il

domicilio vennero

del

gli

domini gradatamente elevandosi nome a cosa conf-'iimui

con

la

propria persona; ed

^limenlo furono da

duplice

ibri;a

.1

cotesto congiun-

condetti e legati,

voglio dire dai materiali Insogni ai r|uali ninovevanr>


kI appetiti

corporei, e dallo consuetadiiii dell' aflei-

tente ancora degli Mossi

unione della nostra


domicilio nostro

zione

la

della

uiali'r-iali

persr)naliia

ma

col

bisogni. (Jtu'sta
luo;_'o

elello

non

solo con

turbi ancora

il

una

seni ila

sentiniento

come per offesa recata


nostra persoDa. Non pu essere pertanto

libert propria

stessa

;i

'piando awfisga niilia-

die

si

quello (1) essa turbi

di

realt la quiete nostra,

alla
esi-

tazione nessDDa in ordine al collocamento del titolo


di violazione di domicilio (2) nella classe dei delitti

contro la libert personale


gio,

meglio assai che

un bene

poicli coti simile oltrag-

la propriet privata,

si

offenda

ideale che tiene al sentimento della indi-

viduale libert.

(1)

PreMO

riguardo

aila

alcool

popoli

Bioaresua

dal

della

Gcnannla

domicili! cbe

si

ebba lanlD

creb

un

titolo

speciale di delilto uella violatio pacii domettieae; sotto

qual

illolo si

11

poniva di morie ogni ioTaatone violenta del

domicilio altra]. Vedasi

Strarlo

traelatut de pace dotueiti-


domestica 35
aS. E uh

Questo

570

Beyer
de violala lecurita
(;aus jat

eapo^. 9S, 119, 152


le

pati.

dissert.

i^ni in

saiatctttearl.

ii

inlorpeln soslPTiiierO che

jIu

iioirai't.

tiioio

questo

in

nuovo propello

uci

reiilo

il

di couicn

penale del Carilone Ticino del ISUU vicoe denotninnlo Tur-

bastone dt atti ilomesuco. Nieoie

vi

e a uire contro loic

iQDOvBzioae. sugtiGrua probabumenLe ual pensiero


domicilia

la

uo sanso proprio oet giure

lia

oodloe penala dovendo proteggere

lanta (per esempio


usare

la

ta

per

civile,

senso

coniravTcnzioni
coaiop dell inn
cjasfo

iiciin

consideralo
la

CDriirn
i"

fu

iweriii

ro

ji'ii

tre

it

Mi permetto per aliro

(irmi.

come detorminaule

tenersi

nuovo

osservare

di

cmsee

che se dovesse

classe d< un malefzio la cvea-

la

non

vi

sarebbe

uiniio penate

nell' allribulre

naturali

lilli

dividuale, 0
(2)

la

rrim.

driil

come

lil.

essi

sDecuiic piia. 7uy

lia

dicono

Joussc

7, diap.

per obiettivo
In

di-

concordano

la libert in-

pace domestica.

jiulice

Mriy.i.l

criininelle pari. 4,

V.>ii::lntis

nhickstono

ijiidJ, ,/

cnimt'iiin>i

Imvi f Eiigiaad hook 4, chnp. 1G


Beyor diide viotaliont teeuritatii domeilitae $. 10 et teqq.

tlic

ert.

parie

violazione di domicilio all' ordine del de-

ndta classe che


(

GinMocniFii
11.

en

ii

accompagnata

turba, o deile

luaip concomiianza ui queste ire circostanza,

Ma

jierioniiie.

e icrnii nazione delia


di domicilio

uiolenza. dalla

della

nostro

ortiinc puiioiico. perch u

iirLiv^iiciiii: i^oii.i

coodiiionl

codice

deii>. e

12^ u posio questo realo

fj.

.i:

imikip

iH'h.'

comn

forma pi grave delia violazione

dalle

il

Il

al

improprio.

vioiaziouc di uamiciiio tra

la

em

dtmora snobe momen-

un viaggiatore) esso verrebbe ad

di

domicilio in un

parola

Prussiano all'art. 214 e 540 o. 1. crasi uniformato

conceuo. cinssanao

U paro-

clie

UcaliDck
crimiKl

ilv

diimus aancliile

563

II.

Chaveau
tttiv.

Ua v o

Wf.We

ci

Tissol

ii

Rnaicr

Irait de droit

\ sue le code penai ehap.

Ibmrie du code penai

1887

n.

droit paat lom. 2, pag. 87

abtervaliotu tur le projet de code pnat Belge

et

Hans
lom. 2,

pag. 100 ~ Nype II le droit piaal eotnpar pag. 147


Puenioni Conmenio voi. 5, pag- 444; e vai- 4, pag. 644
Mori teorica pag. 178
Pacheco el eodigo penai

eomenlado tom. 5,

250.

pa/j.

. 1G52.

La violazione
jilat.i
(li

di domicilio

meraiiient'j

lina

au(iit'it;'L

suoi pravi

come

impacciarne

la

abuso

vada intfoduccmlofii

dai privati cittadini ad


Inro iiiolGstie e timori.

cr.-n-

Sotto cotesto punti) di

dall'

per malevolenza o per

Ihlwo zelo

(Itmiii-ilin

quiotu o

talvolta coiiteni-

che Uerivl

fatto

la i^uali;

lini o ji^r

arbitrariamcnto nel

r|iii;sl.o

reato pot bene

dei delitii sociali, e precisa-

collocarsi nella classo

mente fra qaelli che rientrano nella ^miglia


abu di pnbblica autorit. Ua il progresBO

degli
della

scienza impose ai moderni codici perf^onati di

prendere di mira qnasto

fiitto

an^ quando partila

da mero arbitrio di persone private: e per tal guisa


non volendo n^ndorei la trattazione dello argomento
si venne a rendere necessario in una esposizione
scolastica di trattare al presente Inogo cos dell'ano

come

dell'altro caso

(1) La violazione

porane

(I).

ParmeDBe

(ari.

Il

CODMm-

domicilio trovasi dal oodlol

<1i

ger era Imeni e prevista

a pubblico alGciale.

nella Ipotesi cbe si

codice Napolelano

1B8) s

11

codice

commetta

(arUSSS)

dei Origiooi ($.

il

codice

304)

la

toipiscuuo soiJanlo noi pubblico

mina
il

iilTciale

il

appresso codice

privalo;

pena

le loro

Il

la

progctlo

il

la

mesi

l'urlogLcec

SO

<

altrui e delle orioi

209 c 910

( art.

coniro

si

Neuclialel (ari.

j18

2G5

art. '221, c

.i

lUl

disse coniro

.illro:

che seco recava

ti

Gb

e
il

puli-

privalo:

I'

codice di

il

pcun LNirccrc finn

5S

pena prigionia da uno

uno co iti e co ili ro

10

come

punii^coiio
(

reclusione di prima o di secondu filasse contro

codice del Brasilo


sei

terzo la

II

previsioni allu viola-

codice l'russiano

il

bllca funzionano, reclusiooe di seconda

primo com-

il

da bd giorno a Ire mesi; e

Io ciircera

zione di domicilio per pirln del privalo e


Sfilile i;h

cui

due mesi ad od anno;

lalerdlzlaoe della oaricn da

la

secondo

depasIziODe e multa. EsEendono

tpilndicl

invasore. Simili olreo-

slanze Tengono pure calcolale con analoghi effelU dal codice


del Vales
a

art.

339 e 350)

Trancia

il

2SD a 271
1810

del

tDvasiano del domicilio

111

dal codice di

dal codice di Friburf-o (ari.

codice

art.

ll1e;^iilinGatc

pi in quella riforma fu aggiunto

alloca che previde

II

messa dal privato, e


a sei mcsr,

ma

Vaud

commessa

all' art.

srl.

257

190 e I9H}.

184 prevedeva

soll.inio

In
la

djl pubblico

184 un secondo

cute della lovasione di domiollio comla

sollaoto

di violenze a mioaccia:

pun con multa e carcero da sei giorni

quando
seoza

fosse stala eseguite al


tali

circostanza

mezzo

non sembra

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clic

lo

legni di

perseci ili [io

r.inci.i

sioae privata, la questo Benso

bery eoa

la

dell' uscio:

il

Mor

vedasi

dcll.i

hiicln'

privalo abbia

introdurre. In termini

ppci^ionc a
I.

che
non

priv.i:o

dio

opposto

opporlo, e malgrado ci

Camere

la

,lmkiU

nel

a dnmicile,

la

.il

ll)v.i-

Cbam-

la rollura

apra

lo

meatre era nel

riQulo

nelln

violaziooe di

coiumelle dal1'

USCIO

dirlllo di

agenti della forza si alano toIdII

gli

Cussaziooc di Francia IG aprde IStS,

Mori

risilr.^

li

dfi'il

,h

inli[ol.il.n

,lofmrd!in's

"iifcii'leiii-iil /Kiii/iiiil

suo Jauruai du

la

Carle di

la
si

riunilc. Inlercss.inlo su questa

lUsSTLi./iiHii^di .\eliille

liiin

cnmmnlmeple

pronuDzib

439 e 8833. Nolevole

mnsstnia

publilici forz.i

lm' lc

ai

Tebbnijo 18D7 malgrado

n ari.

rr.inocsc a In

per parie

i]icdc-iin;i

li

28

decisione del

L;iurt^[)rudenzn
dciuilcilio

ci

materin

ir.mviabilil

de

arrtln-

nini, cbe trovasi

In

riniiiiicl uri.

9013.

g. 1C53.

Ma

qui bisogna innanzi tntto avvertire che

tolo di violasione di domSctlio


di

il

ti-

non sorge come titolo


il medesimo non

per e6 alante ee non quando

siasi posto in

ad nn altro

essere pel fine di servire di mezzo

delitto,

o non abbia ad nn altro delitto

effettivamente servito. Cosi la nozione del presente

reato ha bisogno di essere costruita primieramente

sopra questo criterio twjaKi. -Tutte

le

volte

chela

invasione del domicilio possa punirsi come mezzo


diretto a consumare pifi grave malelizio, il titolo
minore scomparisce aStto per ceder il luogo al
pif) grave, e nel medesimo
compenetrandosi pu

tutto al pi venire qoalche volta considerata

come

574
circostanza aggravante del reato principale.

dico

qnalche volta, perch non vado d' accordo neppore

su qaesto proposito con qaei codici moderni che


insfrandon alla retta vedala di definire tiogolar-

menfe

totte

le

come

drcostanze cosi aggravanti

diminaenti, credettero di procedere a cotesto grande

massime generali

lavoro con
litti.

la

applicabili

a tutti

de-

Cosi volle talnno enamerare indistintamente

fra. le

circostanze aggravanti di qnal^asi malefizio

intervenuta violazione di domicilio:

ma

non

si

avverti che poteva esserv qualche speciale malefizio del

quale la soa consnmazione nel domicilio

rendeva forse minore la quantit naturile di quello


non sarebbe stata se T istesso reato si fosse com-

messo con maggiore scandalo o pubblicit nella


casa stessa del colpcivole od in casa terza, anzich

nomo

nella casa dell'

sembra dunque

oltraggiato. Ci

pi esatto di dire che la circostanza del violato domicilio

quando

servi di

mozzo ad

aggrava, o rimane indifferente,

altro delitto,

olo

ma sempre questo
N soltanto que-

titolo speciale assorbito nell' altro.

sto

fenomeno giuridico (che

costante della teorica

quando

il

(1) della

una conseguenza

prevalenza)

reato al quale tendeva

si

avvera

arbitraria inva-

l'

sione del domicilio altrui ebbe la sua piena consu-

mazione. Molto volte


cilio

assume

la

la

stossa invasione del

quando

lo

consontano,

somma

di

domicilio

caratteri d univocit

suoi
v.i

n Ihr parte di quella

momenti materiali che

conato punibile

(2):

ed anclio

allor.-i

costituiscono un
il

titolo di violato

non obiettabile ali' accusato, perch


una ingiusta duplicazione di rimprovero.

pili

ci sarebbe

domi-

figura di atto esecutivo di un delitto

principale;

ed idoneit

575

Nella pena maggiore del tentativo esso trova senza


pi la conveniente repressione.

Alln teorici delln prevalenza nenle

(I)

rr^olc di nigiunc

oppongono

si

le

comune sanzionale tia v;iri fninimonli del


<( 192 in fiti.
de rt-yuf.s
ff.

(Unito roiiuno; leg. 50, 155, . 2

Juris;

lag.

32

12

et

de potnig; teg. 10

If.

dubii$: regole cbe ba dollamenlc

uo libro iMtfa pubblicalo sollo

iit

L'soriiiiiD

litolo

il

fui.

f Reg. Vl,pay. 119)

di diritto unieenale

de rebus

ff.

liniijnDll nel

il

ItegnU immutabili
a elio nel re-

pertorio & RUhi rlauunia alla parola delitto con lu

iIl'VO
1.1

formula

dtUtto eoereibite con pi pene dee punirti con la

tiM

minore. Colonie regole cndono acconcia


dubbio, od

caso sia

npplicarp.

oscura

In tale

mllc, e

opinioiia pid

ci

dubbiesse: sappons che

bUo

che un

la

leg^e

la

j;iMrili

Ilio

Il

Une a

rurloi

stesso,

in

combiDizione

la

vole esaurisce
elicsi

perci

deve

la

rubare,

il

sono una legge

Ila

consumata;

Ih

conilizioni

un dclillo

il

si

si

lerniai

iliil

furio lenlato. Dovn'i

Uiiiii|iii;

quale cade sollo due legy e die

e deve applicarsi
1*

pii

niinor pana

grave non
della vio-

Illustre giurecoosullo

ver-

abbia voluto alTennare cotanu. Qui non vi iocerlezza:

certo

il

delitto

messo;

certo

il

delitto fine; col

allacoata la sicurezza individuale, ool secondo


si

guarilal nel (ino del colpe-

pena del furio tonlalo pcrcli assai

applicarsi,

con-

polnlo colu umore

ma

lenza P Ko: e neppure credo che


siliese

si

colpevole. Per esempio

ma dod

azione malerlalmeDla guardala esaurisco

di una violenza

dirsi

mirava

cui

usalo viotenia per


il

il

si

coiitradiro i|iieslo

d.il

e certa

penale; e cada soUo altra legge penalo pi grave, se


sidera

cbe
che

evuienlc dover vincere

sia cliiara

cada, consideralo

tutte le volte

scnlenza, o

iii(;i!rto?./:i

applicasse soltanto

sa, l'attacco contro

la

il

pena plb mite destinata

diritto di proptiel

la

primo

ai

proprieli: se

al delitto

mts-

rimarrebbe senza

pressione: eib non k possibile. Ci cotidurrebbe

all'

re-

assurdo

DigiUzed by

Googic

576

porre a migtior condizione lo allenlante che nei suoi

d)

coDSumaado uno speciale

nteculivi l'osse vernilo

sarebbe

condizione

[leiiiior

mieslo repiiKuanIp.

mi

dabiii pia
fiilto

onde

modo

in

dunque

rispelli

Si

liiich!

due

cerio sullo

leggi,

quella olle deve applicarsi aOinclic

due

l'

iiurc.i

ma

ilnbbo:

nel

riiiiaiie

si

delillo,

lu

due

Jiena

nlli

regoln in
i|iiFiriJo

il

pi severa

tulclull

dirill

atti

ed a

un alIcnIaDle ebo nei suoi

dulie

Queslo precello non ba allra

leggi lo siano ooslanlemonle.

eccezione Iranne quella necesuriaroenle conoesaa al principio


OQlologco,

la

quale

quale tendeva

(3) COfl

il

la

quando

verifica

si

mez:"

il

triminoto

fine

eriniiimsa dis(riiHf;e la

vial.izloiie

domicilio

di

ammetle

esseiiziiililii

pu essere un tentn-

come osserva
ginelameole sncbe Soblze fLebrbuh%. G7, po^ 375) per

lieo di allro delillo

nia noo

quando cono

palpabile ragione cba

la

livl

lenfad'va,

della iovasioue la pace domeslica

iocoall gli alli esecu-

gli

Ed an-

Inrbata.

che questo esempio valga a diaiogonnare coloro ohe novellanienle vennero

trovare

la Ipotesi

KiB ipolesi

si

Insegnando doversi

In

lutti

del lelativ, e del dtlillo

Iroveranno solo

quanti

delilll

mancalo. Ho. Que-

quel reali nei quali

in

ipellive condizioni onlologicbs ne

ammellano

le

re-

possibilit.

la

ii;r.4.

C'i,-i

circOHcriiLu lo
limi(i

^ua

iK'lLi

;kih.: 0 a lUiiora
liinl

li

-n)l.i';n

il

ili.'l

kiniia

nd

chi. Ili fUrillo

i.;gill.i,iif!.

spontanei
(oltre

s'ii-iin

jirosiiilc liKilo
--riniiliri',

ilti:,c,ilio

il

culro

ruaio di

alriii coi>ro

rn-

di escluderlo r.KcgvHa Renzo

Da

tali;

ielinKi)iH3

i^morgono

quattro estremi o criterii essenziali che

criterio negativo

accennato di sopra) co-

Digilize by

Cooglc

stitniscono

volont contraria

3."

mancansa di motivo

A.'

[t}

Non

cquivrie

punibile nella

par$

presente malefizio, e sono:

il

troduzkme o dimora arbUraria

aUnd

1, deeia. 34, n. 8. Questo


reati

fatto

decitione,

ad un

vita

tal

guisa connesso coti

qui nOQ VI b coolradizions con quoMo clic dico

Iltotu

contro la propnell immobi-

fondo ruralo sia in

il

quaniniique

altroi,

come ingiuria : tlevlo

speciale cbe trovasi Tra


liare, salvacti

in-

abit(Uore
,

ingres nel fondo

l'

pratica

1."

2." domicilio (1)

dell'

legittimo.

ni .

165b.

Tale dubbio pu oascere dal doppio Benso della parola cAiuca.

un senso targo ed Improprio

In

parola cAitMO slgnlDca

la

recinto ; e questa coudicione necessario die

onde possa roraisre

bia

Nel senso

il

ferraio, e cosi dioeul aporia


t'

uscio.

il

locale

l'

ab-

oggetto passivo del presente reato.

proprio e ristretto la parola ehSuto vuol dire

plii

E questo

il

%. 1666, ove dico che

la

una cau quando ne h aperto

senso

nel

dtaura

qtiale

io

I'

adopero

al

del luogo non requisito

essenziale al presente reato.

. 1655.

in
d'

Introduzione e dimora arbitraria.

spontaneo

bisogno di congiungero

il

forme come ha

emenda

di

tatto
altri

introduzione, per

micilio

si

il

codice

codici
il

viola tanto con

contro ia volont

l'

II.

(art.

quanto

il

do-

medesimo

introdursi nel

dell' abitatore,

nervisi contro tale volont anche

VOL.

Nasce
due
363)

queste

Toscano

che parlavano soltanto

motivo evidente che

col tratte-

qaano

la intro-

37

578
dazione sta

^ta

in pnncipio tollerata o permessa.

Dicesi poi arbitraria per definire questo reato nel

sao concetto pi largo secondo il qaalo non si esige


della violenza; dove intervenga ancor
il concorso
qnesta, o sia che

timore 0 con uso


pili

ffrave

estrinsechi con incassione di

si

iovza

di

si

fisica, put

costituire

il

minaccia, o di lesione perso-

titolo o di

nale nel quale

assorbisca la imputazione di vio-

per la prevalenza del mezzo sul fine:


non avvonsa perche dilettino gli speciali requisiti di questi due titoli la violenza (non
accolta come cntono essenziale) rimarr criterio
lato domicilio

quando

ci

aggravante del reato,

dicendo arbitraria

implicitamente a dire che sotto

il

mento intenzionale anche questo


PI
I

rapporto

viene

si

dell' ele-

(come gi

delitto

disse in proposito dell apertura di lettere) esige

estremo del

doio.

non potendo immaginarsi la


una violazione di domicilio

perseguibilit penalo di
colposa.
tuitive

Aperta e su

ne sono

ci la

2.

Domici/io altrid.

|iricl;(

elio

si

rosa matcrinle

rente alla
liiente

viola

che

umana

destinato

interessa che

l.

5, 0.

unde

ci,

ed in-

le ragioni.

m.

Non

al

il

pro-

diritto di

con questo reato; non una


si

oflTcudc;

personalit
di

lei

ma un

r:be

ine-

diritto

irraggia

noli'

am-

ricovero. Terci niente

V abitatore del luoco sia o no pro3 allogixio

nella

lagnarsi di olfosa alla sua nersonalita se aiiri mtroducendosi in

quella ea osimanaoBi a rimauervi io disturba nella

Digilized by

Cooiflc

579

quiet e minora la sua libert (1): la parola domi-

non

vaol essere dunque intesa a questo luogo

cilio

nello

stretto

senso del giure

civile,

ma

nel senso

larghissimo designativo di qnalsisia laogo che

mo abbia

l'

no-

lecitamente scelto a propria dimora quan-

tunque precaria: e cosi senza distinguere se sia


dimora contima o soltanto d qualche ora
scelto a

o del giorno o della notte; ed anche per una spe-

come nn

ciale destinazione transitoria

nn

casotto da paretajo, purch la

durante
che

attualit dlia

l'

lo stesso

laboratorio o

invaMone accada

sua destinazione. Cosi an-

padrone del Inogo pu rendersi col-

pevole di tale reato qnando abbia ad

altri

cednto

Niente del pari interessa che

il

diritto di abitarlo.

il

luogo trovisi in citt od in camparla; che sia

aperto o chiuso; che sia assunto a dimora per

atcme ore

tera giornata o soltanto per

la in-

della

me-

desima. Nella 'protezione del domicilio vengono incluse eziandio le sue au^artenense, le quali espres-

samente

si

del codice

sono contemplate dal succitato articolo


Toscano. Dipender dalla prudenza del

giudice lo stabilire le condizioni di

che valgano a configurare


fesa

accuratamente

la

tali

appartenenze

presente specie di of-

distngnendola

dall'

ingresso

arbitrario nel fondo altrui, altro speciale titolo d


delitto che

troveremo fra

e Y oggetto del quale


presente malellzio. L
sore

sulla

reati contro la propriet,

b tutto distinto

cosa; qua

si

si

viola

il

vota

da quello del

diritto del posses-

un

diritto inerente

alla nostra personalit.

(1) FiDCb si considera


il

qaaie non vuole

il

caso del)' abiUitore della

lo iosresso allrai

meaire

11

camera

proprieisrio

580

0 sbilnlore della rimanente cara vorrtAe quello iagresso,


rcgolii

benlc.

Ma

jilltMln,

cerla, o ladubitalamcntc vince


nel raso rovescio

eA

sua

Ljiiiilctip

111

lemente un umico:

mBDenle casa

lia

ma

la

domiciliatario proi-

jicrplc^sa.

prupnciario

il

il

quesllonc delicalissimo, com-

l:i

fiirma

ugpiri colui; noti

abilO Icgllll-

lo

abilalore delia ri-

fi\

vuole

clic Iransili dallp

scale Illa sala, o che (in ucia parola) i introduca In quel

luogo ohe pure suo domicilio. Se l'amico cosi respialo


Introduce malgrado

la

opposizione nella rara oainera

si

sarii egli

colpevole di violalo domicilio, o perseguilabile a querela del

padrone della

GaEa'i>

Parrebbe che no. Ci non oslanle


IS

nella

Oiila

Temi

lltilicu

,i.

l,

uuw, 5

tri-

il

<)

coiidii.iiii,

cO[iio eol-

IrodoUo DotUiroameote io essa altrui nella camera della [antcBoa eoi oonsenu) di
la

lillo

avore
al

lei.

e come complice dello siesso dc-

rantesoa che oe lo aveva

diritto di domicilio Id

godimento di una camera


iniroducendo

pilo

dunque sema incorrere

Ji,,e

,ieliHuo.o)

atirl

uo amico

lo esclusivo

la quella casa, e

cnmera

nella aircere

ud.

pub dunque

iottodotlo. bi

una casa e

io quella

litto

caui.r..

dirdo

commetter de-

Uo domestico non
inirodurre

elio

il

sen^n

padrone

azione sia loueLicaia cu aoeno immorale uc convengo

che

vion

10

11

lo) mi
dalla

In.

ma

domicdto col condurre un amico In quella

Bianza ctie e legninienle

il

sembra repugoante.

donuRitJO mio (a ifldo a negarIl

domicilio dna cosa distinta

Pu una casa essere propriet

propriet.

di

no

soio

ed essere domicilio comune a molti. La massima (n re eamuiHiii


nini

pnrioi- ett
sr'iiiiiri'

.|..ii.ir;li

lei

;.n

I'

Bondmo
,it

prithiitenitt

fini nci.iii:

]Mi;.>

verei alla loro SBDleuxa.

k'baoaa

perctii'

il

in

fallo (lei

civiie:

Non deve mai

ma

cedinienin

ri.ri-..r,/.iiti> elle i[ilrodi.ce

l'cMna-

dimeaticarsj cbe per

Digilized

liy

Google

questo

lilnlo

di

reato In proprietai, e In pnitensio cieilii,

non hanno vuloro dctermIiiBnie per suiorizzare


ripulsa,

IadIo sono vere queste

flekrhueh

dunque pi

avrel

camera

notte fosse andato nella


/ieale, piultosloch

senziente. E

EU

bene

nel foro

sente

iliolo

Aletnanao

iti

raulesc,

coiii-

di
ilisseu-

lei

lei

con-

giov^ ricord^ire che seljil

pre-

Ingresso arblirarlo esegnllo

nll'

deiUn, ma
la

SohQtzs
frn

padrone

disputasse io addietro, se

si

potesse adallerel

fuori, pure

il

aveva acceduto

vi

propesilo

fosso necessario

na Ingresso

prima e pi larga opinione ha oggi

prevalso tuba la Germania,


Inich

della

l'amante ohe

questo

dal di dtntro al di
dal

condannalo

Toicnlieri

diritto d

II

mie Idee ehe

275) insegna come cosa non

. 6?, nota S, pag.

dubbia che quei^lo delitto pu avere luo^o nuche

come insegna Bernor Lthr-

160, pag. 407, naia 1.

. 1657.

3.

derlo

CorOrv la vobmt di ehi ka diritto di esclu-

Cotesta volont non crederei

semplicemeate presunta

ma

che

che bastasse

dove^

eseerae

nna manifestazione in qaalssa modo


e coooscata dal Medicabile. Altro la man-

condizione
fotta

canssa d permesso, altro la interdizione. Nelle


giornaliere bisogne

dovesse sempre

della

vita troppo sarebbe

mandar nn ambasdatore a

dere licenza tutte

le volte

prima intimazione
introdotto

mostra

ti

di

se

chie-

che occorre bisogno di

introdorsi nell' altrui domiclio. L'


ritira

nomo che

dalla casa

avere a^^to sotto

l'

ove

si

alla

era

inflosso di

nna presanzione di permesso che deve metterlo al


coperto da ogni accasa criminale. Ma la manifestazione, di volont contraria nna volta ftta merc^ il

divieto

iniroihirsi nella nostra ca?a, v.iiu a ]inrw

(li

V interdetto in

infranga

se

l'atto

il

il

nna permanente

condi:^ion';

divieto, ancorch

<.Mo

di

noli' atlnalu^i

ili'l

padrone non fosse presente a ri|iewro

la

intimaztuno.

Tson pu peraltro esigersi una forma speciale

Vale qui

proibinione.
ff.

qiwd vi aut ciani

titr qv-Olibct

I'

prohibcntis actu: idest vel dicenlis se

prokibere, vel

manum

tis pi-oliibendi

opponentis, lapUlumve jactart'

gratta. Bisogna per

avvertire

la manifesta probiisione dell* inquilino


al

fine di

ili

argomento della . ^U, . 1,


prohibUus aulem intelligi-

costitalre

il

pad

che

talvolta

dolo nell' invasore trovare

un

equipollente nel modo stesso usato da costui.


Quando la introduzione sia clandestina o insidiosa,
per la medesima s & cbiaro che Y invasore usando
arte o malizia onde introdursi nascosamente nella

casa altrai moelr di avere la coscienza di osteg-

giare la volont

dell'

abitatore della casa, e vana-

mente dedurrebbe posda di non avere ricevuto la


Varrebbe a^ci la regola di ragione co-

proibizione.

mune

per cui

lo

npectnenfo alla proibizione equi-

vale alla proibizione ; e potrebbe ben dirsi che ha

impedito

che ha cercato intromodo che Io inquilino non


(1). Insomma questo un

la proibizione colui

dursi celi' altrai casa in

ne acquistasse conoscenza

punto delicatissimo che tutto dipende dalla prudente


apprezzazione delle drcostanze speciali.

(1)

La proposiziooe cbe od avera

di domicilio

conlraila
'lulla {, 1

ooeorn uaa cogolziooe

dell' inquilino
,

10,

If.

it

delitio di violazione

positiva

ivi

volont

della

panni ohe per argomsalo

quod vi Kul elem

li

al

anodi

quit ta-

Digllized by

Google

inen imbteiUtale impedilur, nei eliam

euM, guf

te, vel

le

magni

ne offenderti vel

non

faeiebat, ideo

Latto

senza motivo hgil-

i." Agf,'ungo aila definizione

non solo pur oscludore dalla nozione del ma-

lelzo

fatto del pubblico

il

suo servigio e con

duca nel domicilio


dio

et ila

iCTbit.

tiiKi,

di

ad

cetterit

prtAibendam, non vidtbilttr advertariu vi fetiues

che per ragione

uflieiale

debite condizioni

lo

altrui

ma

si

intro-

per escluderne ezian-

fatto del privato clie si ricoveri in

il

casa altrui

per una qualctie urgente necessit di propria diacceda presso

fesa, 0

non difficile a
ca (1). L'elemento

altri

per un motivo legitUmo

ravvisarsi nelle varie contingenze dei

sotto

il

intenzionale di questo reato che

di vista negativo si

pasto

pu nei congrui

com-

termini circoscrvere neir assenza del fine di

mettere an altro

delitto, sotta

bisogna che

sitivo

si

il

punto di vista po-

coo&gari in ana veduta in

qualdie gnisa inonesta o almeno inarbana che


nifesti in sostanza

intendimento di

l'

conosce essere dispiacevole ad

iir

altri.

ma-

cosa che

Anche

la

si

im-

portunit pu in codeste condizioni doventare de-

ma

litto,

definirne

confini dipende dalla delicata

approzzazione del giudice


(I)
tt

Un caso

inimunG da

di ingresso nrbilrario nel domicilio allrui

delitlo Jo esemplifica

io

tempo

il

Bergcro

di

coraerRle

al

ta

clit

Inlrodacono nello ilirui case

dove Ib permesM dal Prioaips o Indotto


kMule.

de laruit

36, odia ipotesi delle persone masoherals

eap. 4, jeel. 9,

cLe

(2).

Seau un

tale

dalla coosuetudloe

uso o permesso per da oMonrarsi cbe

maichera aoilcb escludere

il

delitto lo

aggraverebbe.

5S4
ben deSoira

(S) La difDcoll di
eib

ohB scrive

jiag, 4,

Decampe

Bruxtltet 1864

cotesto fine it lilera da

fContre projtt dt code

Le projtt veul punfr

fw'iuf

let tno-

domicUe commitet'par det pariiculiers,

lationt de

ila

ti

ratMon: nmit tet iwrimimtion det art. 490

ti

raienl, quoi qa' en dite

$' appUijiier

t'

homBU qui

let

403 pourou

ie ttrait itUroduH datt une hahitation

oueune

lei dpendantei lani


pte,

eipoi de motifs,

l'

loieplion coupAble ('par

exem-

pour te Iromitr d un rendes vout. pour y reprendri


aniimux qui te toitt dmppij il faut que la lei ne

punitie qit la violaUon de domieite

bui crniiDel, daiu


dlit

ou

l'

gnralemtnt

frfut

dau

exaute

nn

itUention d commetlre ud crime oa

fati eomtnit nchinimeiit

ou fraudoleuieinenl : adopler une aaire incrimnatitm ee


terait laeripcr la iilicri
ntetlt

pour

i/iie le

surcic det ciloyeni, unique-

ci la

^fimslilc pul/Uc n'

mettre en peiuc de prmtver

l'

medetima

fra

quali

ua

fnlereede

abissc.

si

verissimo

dlit.

allro

II

meale diversa

dalla

le

si

frase

si

stesta

punisce

come un

si scioglie

con

vitale, e la pii

db

piitiisco

si

coma oGcsn

tolal-

viola-

la

alla

libert

leolatiio remolo al quale

la

deiicala

seols argomeclo. La violazione di

una teorica

edifica

condizioai per essere colpita

una parola non

la

ebe

Sne de eommeltre un erime ou un

prima, e pi non

iioae di domicilio per

persoaale; Rta

olle la pli

lo

dire oba non deve essere panila se dod

Con questa seconda

mapchina

Jlc-

aolScsDo due cod-

AUro diro ebe

non dava paotrai se non ccmmessa

dan* une itUentio eoupable, oppure mtfckunmml.quando otyIodo per

se

ile

couptMe. ~-

inlcnli

clic

sllstfma ai scorge cbe Pelta

toIieIoiw del domlalllo

iiesuhi

a primo sspello sembra gio-

dllaado quesla osservazione

oelli

pus

iiil

come

tanlatlvo. Io

qaeallone foodsmenlale
cello

domicilio

esame

del pre-

qaaodo

falla

scieniemeDle dispetto del proprielarlo ba ella bisogno per


Tenlr paolla di essere dirella

farma

db

6 evidenle che

il

ad un alln delittof Se si afbUo bob si punisce pi come


il domieilio, ma

violazione di domialio nb per proteggere

Digrirzed by

Coogle

'solo lo quanto era

mesto per

intensione erninota e

la

violare un allro dlriUo.

ma

malvagit

diritto

entra

casa

io

per lecere

obe

Kon

la

niiila

Stessa

ritto

mio?

domieilia.

inlcnd^i couimelteri;

penso: pcrctit

iiialeriiio

Ad

Mabroso ed

11

ogni

si^orgo

V.i

miei

una

per

egli

violazione di iloniicilio, con


lo lo

giuridica al

si

praitiioiie?' Chi

tpeeiiile

mia, a mia laaapuin, per spiana

quantunque nou

miitaijin

tua

miei fogli, non ngisce

lo

lodipendealeiDenlB da Qgai sllro di-

per s solo

ritto) merita

M.-i

conslate ella d

qaesto reato nel foJo fine di violare il domicilio f

hn qai un

riiriosii;!

ulirii de-

iiij

un

quiile lede

modo

lo

segnalo questo punto

di-

o^gellivilh

b.isluolc

nel solo dirillo della inviolabililii

come

il

iltl

pi

pi delicato oel preseale argomento.

Del resto ci che ho accennato in proposto del


pabblico ufficiale richiama a pi particolari
vazioni. Il titolo di violato domicilio
in distinto

esame dalle

non

introdotto nell' altrni casa

reconsalto rispose che

ma

osser-

preso

fii

antiche legBlazioni. Nel giure

romano so ne trov fttto cenno alla l. Si,


de furiis; ove prevedendo il caso di chi
a

. 7,

fine di rubare,

non era ancora reo

responsabile soltanto di ingiuria.

ff.

fosse

si
il

gn-

d fnrto

Lo che bene

poteva adattarsi alla vasta nozione che ebbero del


delitto

i
romani, afflitto difforme da
ha prevalso nel giare moderno. La vecqnando ebbe occasione d oocnparsi di

ingtria

di

quella cbe

chia pratica
consimili

fiitti

ora vi applic

il

titolo

di

ingiuria,

ora vi adatt quello ddia violensa privata.


-

ttolo speciale di vioaio

Ha

il

domicilia veramente crea-

sione delle scnole moderne, e la genesi d cotesto

appunto

titolo rsale

aaa

di

alla

contemplazioDe del caso

invasione operata dal pubblico

arbitraria

ufficiale. I

popoli amanti di libert che intesero

procacdarbe

mediante provvedimenti le-

la tutela

che

gislativi, vollero

il

domicilio del

cittadino si

dichiarasse inviolabile anche in i^cca agli agenti


della pubblica forsa;
di penetrarvi
torit,

senza

ed anche a

quelli intordisEero

competente au-

gli ordini della

e senza quelle condizioni che potevano ren-

derlo necessario alla pubblica sicorezza. Di qui nacqne

nei codici penali

il

molato domiciko die in

titolo di

pnncipio fa ristretto

arbitrane della

alle invasioni

pubblica forza, ed in alconi codici contemporanei


(

come sopra

lio

nouto ) tuttavia nstratto a quel


una volta il titolo, il progresso

solo caso. Cosi creato

della scienza porto alla specillcazioue

to anche nella ipotesi

persona pnvata: e per

tal

venuto ad assumere nelle

una dopbce forma. La


quente e

la

questo

cuisa

dell'

questo rea-

commessa da
comploic

sebbene pi esattaraoiiie uuar-

sonali dell' allento diano

aousu

ili

titolo stesso o

abuso di una pub-

divenuta cosi un criterio misuratore

laaleflzio,

ilando la cosa possa sombrare

oiica e r

il

le<;islazioui pi

qualit personale del delin-

concomitanza

blica potest e

violazione

ui laie

clie

le

qualit per-

piuttosto

al

delitto

quanta imprime

ca-

aiia viola-

zione del domicilio un carattere di gravit maggiore


che ne aumenta

la

587

quantit poltica

perch sebbene

danno immediato possa eventualmente non

il

offrire

ne accresce per notabildanno mediato per la maggiore difficolt

sostanziali differenze, se

mente

il

difeodem contro una invasione di domiclio commessa sotto il pretesto di


nn atto di giostuia. Malgrado ci da curvarsi
che il codice Sardo agli articoli 205, 206 parifica
nella pena entrambo le .ipotesi, minacciando il carcere fino ad nn anno e la multa fino a trecento
in cui versa

privato di

il

tanto contro la violazione

lire

mossa dal pubblico


qualit,

dia

ufllciale

del domiclio

com-

per mezzo della sna

qaanto dai privato parch mediante insi0 violenza; cb se la introduzione del pri-

()

vato nel domicilio altrui contro volont del padrone

esegnisca senza insidia e senza violenza, non

si

incorre per cotesto codice pena veruna.


L' art. 20fi dol ciidic,.

(1)
i

ma

caratteri della insidia:

liGcber cos allora quando


iDtriMo
si sia

Dell' sltrai

codice

Toscano,

colpevoia

nomi o eoo

accogliere^ epeclaitneale

famiglin. la tioa

Dcl

Snrdo non definisce quali sieim


Tacile ravvisarlo. Essa
il

parola

il

di

clil

si

ve-

aascosumealn

come quaado

protesti

uell'

vi

obs valessero

assenza del capo di

caso che rimane escluso da peou

Sardo e che cade


ijiiello

siasi

oas* senza brel vedere,

Inlrodolto eoe Talsi

a farvelo

sema

sotlo

saozlODC del codice

la

usare

min;icce nt violenza,

fereoza che intercede fra questo e l'altro caso sta nel

cinte pericolo di danai ulteriori oltre

la

raomeatsDea

manrestri-

zione della pertoDale libert. Qnesio punto dt vista, cbe sem-

br bastevole a meritare censara

agli ocobl

del

legislatore

toscano, non b sembrato tale agli ocobi di altri molti legislatori

oentemporaaei.

imo.

Tutto opposto criterio ha adottato

scano

qaale mentre esagera

il

codice To-

il

rigore contro

il

il

363) col carcere Ano a sei


anche dove non concorra la insidia n la violenza, procede poi (art. 190, g. 2) con la masuma
privato, panandolo (art.

med

lenit contro

pnbblico ufflciale, decretando nna

11

mnlta che pn scendere fino a trenta

pena

risibile e

volevast

(I)

tempi

quel codice) largire

abusi delia pubblica forza,


art.

190

quando

al .
1'

toscane:

lire

che valera meglio dimenticare se

(come comandavano

promulgava

nei

minaccia

la

quali

si

privato, e

i]

privato contro gli

al

pi benigne

le

protezioni alla pabblica forza contro

nessuna efScace concederne

vero che lo stesso

carcere fino a tre anni

agente della forza pubblica abbia proce-

duto per odio o cupidigia o altra privata passione:

ma ognuno comprende come


provare

il

movente

individui ai qnali

sia quafii impossibile

d sfatta passione

sempre pronto

qualche sospetta che converta

tendoni in nn eccesso di

il

carico di

pretesto di

le loro

nn

malvagie in-

Bens in &cca al

zelo.

codice Toscano combinando gli arUcoli 190 e 363

nascerebbe la questione se anche

1'

forza potesse essere colpito dalla pena

agente della

comune pre-

qnando

scritta dal

secondo di

introdotto

arbitrariamente nella casa del privato

tali

artcoli

senza operare perquisizione: ed


questo, che

l'

art.

condizione del

il

si

fbsse

dubbio nasce da

ISO tassativamente designa come

fiitto

che

ivi

contempla la perqi^-

sone operata. Questo pensiero

conforta della opi-

none analoga emessa dal Ferrarioft (commento al codice Sardo, art. 8iS, n. i) ove insegna
come regola <die l' agente della forza pubblica non

ma rientra nel diritto

incorre nella censura spedale

cornane quando per introdarti

non ha spiegato

poadrate

srl.

329 giacer

mandalo dalla

nti ensi pi
sospcnsitine

In

beo

it

competente ese-

ntla carcere fino a tre

onoro

ari.

mesi ed
per un

Hucslo era un jrllcolo dcllalo

si

ma

mutli coDlro dd

piuttosto ona derisione


ufficiale

contro

valeva dir fr^ncameoli! non vogliamo

cbe

assai

che

domicilio. ia la rrivolezza delle peoalil

net codice del

1853 contro

g'

po-

col-

m^tio

nostri difensori

aacora se eccedono, perch a noi cale

degli agcnli della forzA meglio

l.il)ilil

bilil di

il

Treala

la Tlltinia,

cho commette aa arresto o

una perquisizione arbitrarla una pena iDensata

shiiio puniti

aliti

converlisse

190 che non coollene una penu coDlro

pevole
lire di

utua avtrne

quale

polo libero, (leu fnccva nicflipr elle nel 1833


nel

corris-

11

diversi lenntni. Eccolo

legge o dall' autorit

leijijieri

Uorl

progeuo compitalo dal

ogni agente della forza pubblica,


il

domicilio

nelL* altrai

sua qnalit.

la

(1) Nel primllivo

la

la

invio-

inviola-

comminate

impiegali b Mita generalmente

giudicata meritevole di censura.

. I06i.

finalmente intuitiva

dolitto
t-e/a

non

si

di parie,

si

ragione per cui qaesto


si eomquando taccia
presame-

perch poi raedesimo non

move a grande allarme


r offeso;

la

perseguita generalmente che a qnesi

perch

il

la

societ

silenzio di questo fa

580
re che

fatto

il

volont.

non avvenisse contro

Ma nna

nostro domicilio, sorge nel caso


bia

fttto

la positiva

saa

elegante qne&lione in proposito alla

muovere qaerela contro

potest di

fl

l'

invasore del

cai alctmo ab-

nso di violenza per respingere

l'

invasore

dal suo domicilio, e poscia voglia ancora querelarsi

criminalmente per la Tatta invasione. Svolgesi in


tale fttispecie la teorica generale della

zione delle inginre e della


terdetti. Svolgesi

cui

il

il

mntna

compensa-

elisione degl' in-

principio generale di diritto per

privato qnando abbia fatto nso della propria

forza alla saa giosta diibsa, se la necessit del

mento vale a scosarlo


citamente

fittasi

(l

mo-

radono illenon per rav-

dall' obietto di

1, C.

unde

vi)

visa in Ini la perseveranea della itcolt di invocare

(come diversamente avrebbe potato)


giadiciale, perch V esercio della privata

contro r altro

r antort

tntela importa

presunta retnmzia

alla facolt di in-

vocare la tutela giadiciale. Questa tesi

si

avvalo-

U I p i a n o alta
quod vi avi clam, e dalla

ra per argomento dal responso di


leg. 7, . bellissime 3, ff,
l.

S2, g.

SI

adjamam

S,

%.

La pena

di

questo

senza violenza dal

contro

la

ibid.

1663.

reato quando

jiriciito dev'

nerla in proporzione con


litti

ff.

lo

commosso

essere mite per te-

penalit degli altri de-

propriet, o contro le persone. Sarebbe

mia per mbare


od Ila rubato, o chi e entrato in casa mia per percuotermi e mi lia percosso, trovasse nna maggior
pena nella violazione di domicilio che nelle percosse
assurdo

clic

clii

entrato in casa

Digrlizedliy

Google


o nel
tori

(brio.

ai

qnesta

591

difficolt,

che da molti

6 rilevata al fine di negare

scrit-

la punibilit

deUa invasone semplice, non si ripara se non che


armonizzando con 1' artcolo che pnnisca la violazione di domicilio tatti gli altri articoli che contemplano

altri leggieri reati

determinando che

il

furto,

in^porie e il danno dato si abbiano


come aggravate quando vi concorre la invasone di
domicilio, e incontrino nn castigo che possa superare quello della invasione aemplice. Per procedere
diversamente Insognerebbe accettare come massima
le lesioni, le

che

il

diritto

domiciliare pi

della inviolabiUt

importante di quello noi

sia.

diritto di propriet, di onore,

{nt minimi casi)

il

o d' integrit personale.

Qui sta la grande difficolt del presente argomento. Ma certamente bisogna che la legge non ponga r invasore del mio domicilio nella sitnazione di
dovermi dare dei pugni per incontrare una pena
minore.

CAPITOLO

IX.

Plagio.
g,

Anche questo

titolo di

i(if;i.

reato sub quelle vicende

umane

cose vengo-

dal variare delle popolari

costumanze

e trasformazioni che a tutte

no imposte

le

e delle condizioni dei tempi. Fincli dnr

il

paga-

nesimo, e con quello la scoooscenza della immorta-

anima e della umana personalit, 1' nomo


considerato come niente meglio di un animale pii
lit dell'

perfetto si trov noverato fVa le cose; e lai

si ri-

Digilized by

Google

592
conobbe come possibilmeate soggetto alla propriet

nomo. La cosmogonia pagana die ripucome autoetotU doveva bene per

dell' filtro

tava gli uomini

forza lo^ca non incontrare repngnanaa a noverare


in certe condizioni anche

uomini fVa

gli

le cose,

e pi spedalment fra le cose humanijwis. Di qai


la stitDKlone della

schiavit

versale appo le genti

che pad dir uni-

(1)

dell' antichit,

e che ebbe

la

saa prima genesi nel mancato riconoscimento della

uomo, e della unicit


specie umana da un solo sti-

natera spiritaals che


di derivazione della
pite, e nella

nell'

conscguente negazione della fratellanza

umanitaria; per cui considerate

me

genti straniere co-

appartonculi a razze toalmente diverse

lecito di

farle

mancipie

che consideravano s

le

per

nostri

rico

siffatto

dominazione

alla

stessi

come progenie

pensiero che

si

ta

credea
coloro

scliiavtii

poveri negri, appunto perch

dei

si
ili

pi elelta.

veduta anche ai d

mantenere ostinatamente

a ca^

volevano

si

guardare come una razza dilferenle, o per

lo

meno

come una razza degenerala. La presenza della iatiammettendo una

Kizionc dol servaggio in un popolo,


volta

propriet

la

pn.'vedcre che

su tutte

le

luniio e

ilelli;

una

Liiano

1'

uomo suU' uomo, induce a


umana venga ad esercitarsi

dell'

avidit

anche su questo campo come

l';n;ilineuto

COSI)

t:icUe nonpuii

l'uomo \m

ilei

suo corpo indebito lucro.

mere

il

farsi

Hovu

non essere frequento

rumiiicsso por Ano di venderlo

nome che

nella

si

esercita

inanimate che sono passive

ini;ili

all' alLi';i iras:iii;!lo.

sua origine

il

do-

siam-

furto dell'uomo

come schiavo
diftli

stette

di

padrone e da

la schiaviu'i

il

e fare

plagio

(2),

appunto ad espri-

nascondimento o soppressione

di

un servo

Digitizcd

ti';

Coorte

593
a danno

del

OD uomo

libero

padrone, od anche Io inTolamento di

jwr venderto come echiavo, trovasi

llreqQentiB^nio nedla anUdit, sia che

SQO padrone an

nomo

rabasse

al

gi ftto servo, sia che

si

rubasse a s-stesso con impadronirsene e speculare


sovra

BQo corpo. Tale frequenza

il

ci

viene attestata

dagli storici, e dalla stessa moltiplint delle leg^,


e dalla severit delle pene

genti

contro

(3)

il

emanate appo

tutte le

delitto di plagio.

{!) Sulle origini e sui diversi conceltl giuridici delia scliin-

iinpossessameiilo
ziale

di

<-l

ma

proprio coner

indeiiniio o
(2)

eia

fiiwi^iom.

n,.

piirou

della

Cuiaoio ad

uisacruino

piai,iQ

Puuiuiii acnieii.

menle

*i

nome

delle rcii lese ai pesci. Dispuie di

non taano

un passo

lare

aiia

gii

V. 6. . 14.

dola Hai

tempo

voiooUi dei pazieme per ua

la

eiimoioRia

Vedasi

diiione cha

dio par-

direno ad un ime ipeoialo

intenda ad nBafruire quei corpo ad un

aimeno proiungnio.

buLiB

eriidili.

cori.o .iknii ooi,

parch oou

liberili

OHHnentaneo.

juero

mera oru-

dourma

piira-

fliosonca.

(3) liuLionniFi*

c a
i

o piirerga jitris

(ili. 1

wp.

i.

UuaGroGorio s./moj.im liliali, cip. uU- . 7. 8


rono lib. l), cap. 20, cu/. 3, piig. 225 ed. Lue. Ula ri>
Uh. 5, .
yiaris

pii.

quaeil.

Boario

VOL.

II.

(SS

dee.

Boss

275
,

lo Iractulut, IH. de pla-

DeclBOO

Iracl. crini.

38

Digilized by

Google

toni.
lil.
li

2,

n,l.

1,

I)

Lrsnyn

de

III.

2, eap. ti, in ^n.

lib,

111, n. 3GG,

Irariis cas. 537

Leyscr

tntdt.

II

Cnrav

fTi/""/!"'
<-iip.

ini,

15
.>

6,

voi,

1117

Ay
ne
Cnllri McmnntUa
111

pnal

406

el

Vau-

2, cap.

lib.

20

n.

21

4S.

G,
lit.

l'iiis

16, uoJ. 3,

eap.

mi Uh. 48,

-.i'.!

7,

tam. 9,

4, guaest.

ciip.

lib.

piiij.

480

eiip. 0!l

praclicae

'i7i.

17,

Pucciom

inslil. jiir.

Uh. 1,

obseirnlioiiiiiii

noiiimcii/d

piig. Hi)

Giuliani
316 Arabia

li!.

12,
15,

ii^s(ll

Saggio pag. 4S4

initt'tusiotti di dritlo

eap. 2, pag.

f-a-

/ilemenla eecl. 2,

Iheorico

diM.

Wryhofr

Van

Kocli

piim i.cnp. 8

Bohmcr

il,

ll.nr-

de urbi-

/^Venioiln .

rriiii.

de jure criminali

initil.

;,(!-;.

54

n n

,i

lUrtmann Pistor

ditert.

675

codf

collegium Argentoraleme

pag.

ic

Gremani
Paolelll

117 -~

Ueyer

ti

11

-'l'im. ib..\.

2,

lilia-

jittlice

ThroTieo~praxl*

Menochio

apcr..

i'

iiitliliilioiiiim

1. tit. 8, ,

atrykio

tegg.

ila

sii ehmenhi jnr.

il

Uh.

l!ir>

Ilei Is Irattntiis criiiiinalis pag.

ad Pund.

erim. . 2S4 ci 1P77.


feq'/.

jii./iV(,

Jousbs

Basasno

enp. 18

lib. 1,

lib.

png. U\G
ree.

judiciis . 10

pii'ilicis

erimiuetle voi. 5, pag. 587

Ilo

imlil. rrim.

rrnnm

KrcJius

i-lemniKi jnris iinirer.'i piig.


iatliliil.

ro seiiteslTium

]Hig.

501

ih' .(jir-ris si

\H\

i'i.j.

IO

Clip.

7,

lift.

PopiiKi

[ircclill

eriminaU lom. 2,

prineipii del dirillo penale

voi. 5, pag. 47.

1604.

Mos aveva limitato la servit a quei pi angusti


confliii che potessero sperarsi come ottenibili nei
tempi suoi {!). Ma V anatema definitivo contro la
signoria dell'

Domo

sull'

nomo ebbe

saaziong del cri-

stianosimo merc la proclamazione della personalit

umana,

della genesi divina dell'uomo, e della unit

593
di

umana

prc^enie. Riconoscata nella creatura

ma

partenente alla terra

veva secondo

bmti qb' anima immortale non ap-

differenza dei

emanata da

Dio, essa do-

romano

nozioni del giare

stesse

le

passare nella classe delle cose divini juris; e di-

commercio, inalienabile ed imanche il corpo che era come il tempio

diiararsi fbori del


prescrittibile
dell'

anima. Con

del cristianesimo do-

lo allargarsi

dovunque

vette la schiavit scomparire

diradava

la

sua luce

la

tenebre dei vecchi errori, c difatfo scom-

parve, ed ai giorni nostri veiliamo ciileguarsciio an-

cora la ultima ncfaoila reliquia dio per

la

lr;ill;i ilui

negri ha troppo a lungo aikloiorato c ilisonoralo


terra.

Aboliti

cosi

mercati

vendita di creature umane,

uomini

sensali di

colavano in

pi che

tal

le

mercanti e

Plauto,

mosche

la

faceva

si

formi-

in estate,

il

naturalmente divenire ra-

delitto di plagio dovette

rissimo.

intcriletli

dire di

clic, al

Roma

nei quali

che parrebbe che oggi non

pift

fosso

pel criminalista neppure prezzo dell'opera di occu-

Ma

parsene.

perdurato e perdura

([nusiu filulo lia

nelle scuole e nelle leyislay.ioiii per lo vario trasfor-

mazioni che cssu


(!)

Il

XXI,

lia

auljitu.

ptngio pimivasi (lagli cbri'i

10;

XXiV,

Oeuleronom.

braicam pag. 40, %. 36):

(Seuoronte

morie
e

poscln col tagl\ Jelta

con

mnno

ti
(

beo;

iloll.i

confile

Naif antica

iIl-I

lc-i::^(.

boni c ciuqiic attm

rrDocia

morie fKsoili,
r

/ui he-

faelis Soeralis lib.X);

Coslaii lin o llnmieno$}. CiM

DObile.

7; llolli n go

greci negli anticbi tempi con la

(lai

de dieli

si

ipingOTa

la

ili

ili

Teoiio.

ositio,

pena

se era

Rao aWa

Digilized Dy

Google

596
norie. Vedasi

Carpenti cr Li

ioteresEaDlGsimo libra del

t'

droil paijen et le droit ekrtien, Paris 180G, mi. 1. IJuanlo


lille

anliclie puuizioni

eTCTvital.

-IO, .

Gerani u[c li u vedasi

M!) in

dirillo CDnsltoKlrlKLirio CilliliL'iisc

<:,m h<ji! i-hu

vd

dm

homo

,'^iiiwli,r

is

Sd itcru
i

pruxs

pimilo

di

morie

MvoniJiva

le

proviDCie

f,iie. Il [,l.ii!o pt.t

./iiins

(/iiiiiii

nel

Ihcsuai us

alia re* pretiota.

. 1665.

Gi ancliQ

gli

antichi pratici erano venuti rico-

noscendo diverse specie di plagio. Si ebbe


politico consistente ne 11' arruolare

nazione

il

il

plagio

suddito d

una

servizio militare di estera nazione (I)

al

non ha nessuna

delitto elle

ebbe

sede. Si

il

attineoifa alla presenti^

plagio letterario consislcnle

iiolln

speculare a proprio iiidebilo lucro, ed in dnniio del


legittimo

dispositore

ed

ai

nome

di

rari;i

si

connette

e giuridiclie

norairlii;

il

sui

pmdotti

dell'

ingeguo al-

che parimente alieno dalla presente

trui: delitto

materia e che

alle

grandi questioni eco-

iutoriio

alla propriet letle-

privilegi industriali. Si dette flnahnenie

plagio civile

all'

incivihssimo fatto di pri-

vare un uomo della sua libert: e questo 6

il

del quale cade al presente luogo la trattazione

(I)
i.iJiiio

Il

vero plagio poltico sembra

yoloularianeHte

nuaiido un
strellD

mala

nomo

sia sialo

senza online

di terra

di

s'

di

ingoisela

esera
sotto

quando

estera

(iatto

(2).

il

cit-

bandiera,

violeiilemenle coodolto via, e co-

Icgillimii autoril a

more, parmi

olle si

servire in un' ar-

abbia piuttosto

lo figura


del plagio cern.

quesu

disuuia

l'

597

(ralla di

grande divorueDza neull

si

offandB

uaio

io

iniliiifduo violando la

gersi ancora la
Il

Lcyser ^spea'men

bandiera estera STideciD cjie

pito solio

eompleito!
offende

Il

;iccL'[i[i:<ndo

volo

scrillori:

ii

logiienaoeii

sua
li

liberti:

di tamlglla. e offender

jjoare dei gio

sua polesUl. Se

D pace: e ravTisaDo

ii

piagio semplice nei secondo caso,

perdueiiiope oei prioio: daiia quai disunzioDo egli semaisseniire

TuotarLI, si

lmio

cilare le turba

mer

di

bcnobe

pena.

la

conieasi meglio ncevuia.

rei di plagio,

e coniro di loro h

Kb

leoilo

cou-

per discacdarli, ed ancbe neciderli seoza

Non

discuto salla

eslensioDe

del

adatta per la leg. 6, C. de metalit:

dovesse rimanersi

mi

li-

moderarne

della Incolpala difesa a Biffjlta Ipolesi a|l quale esso

melefizie

ciu

di

bene

si

dubiterei se siffullo

nella classe dei piagli conside-

niDdolo

qualiOcalo in raglODe dal metzo, cbe

come

pubblica, o pialloslD

Ibrza

della

abusa

l'

passaggio nella classe

far

La questiono d' ordine Ideullca con

degli abusi di aulorl.

quella toccala di 5opra altn vlolazions del domicilio. Quesla'

forma

plagio clilam;ie1 plagia mililare da!

di

0 porse
.

Mcrcklin

al

l'ari^onicnlo

speciale de pt-itjio miiiiari, Allorf 172S.

singolare

si

die

i;

PullniHnn

il

inmiiii, rcfcrisconc

,il

[linaio

il

Lipslo
si

rlportcrabbe

fra

per ajcuae icggi

uomo

rieco,

Put tmo

il

bandonarc
si

il

persone:

bra cbe

alla

chi

di

vodure,

morto se

MuMor
la

495)

a d

arlrricp,

orano

si

si

puoi

Tatto di cbl

11

diserzione

come

plagio

avesse Indouo

o un cnpo d'industria ad abcon

nmigraro nn nonio

mi sombra

nbbia iiidollo un

(li

lorrllorio ilcllo sialo: o

era indotto

estendeva

o un

Cii> clic

. -J03, e molli allri ole-

fililo

moiio

esempio per l'antica legge sassonioa]

con dieci ano! di lavori pubblici


iin

. 3B0;

dlsserl.iiilDiie

romuiii. H pure una specialiUi cbe

du-liUi

i,iet

0 quanto no dire

Kocli

una

di

cinque anni se

soli

ma

porrro:

folio

la

pena

si

omiHraro parcccliio

pfompliuiniui, n-rhu p!'ujiuiii,n.0. Sem-

emigraKioae non

graolc, nia solo contro

si

olov;ie;so

consi^llero^

il

-a

dolilla coniro

1'

IleyJio

vedasi

omidisi,

de jure emigranii in Germania, 1775. Cotesle forme per

non possono mai Irovaro


liberlii

^eltlvlUl giurdica nella

la loro

individuate.

121 Alcimi nrntici iinro ciirnnli della esalte/za nel linguaggio

(Corli^iila

t.>m,

2. decs.

plagio al leijiiestro per rir.atlu.

va a ritroso della
di

comuno

108) doUcro-il nome

di

Ma questo 6 ua errore oho

scuola, e ohe coofondB

due

titoli

reato BOSlanzialmente dlverEl.

Se non die nuche


mazioni cosi

in

1066.

ciuesta specie

siilii

delle trasfor-

ordine ai suoi elenienti

come

in or-

dine alla sua classe. In oleine agli elementi, percb

Digitizodm

Con*

noti

pili

rifhioso (icr rondi ?,otio nsdnFiva

si

slo di'liiio

l";iiiitnL>

rnslitnii'lo

:i

poco

509

i;i<\va-o.

(li

aiiclic

auiiim

I"

uja
ili

-^i

por una

tro
l'

uomo

la libert

ti

individuale.

mostrare ([uchto
il

pla^^iu

bert, puidic

Non occorrono

to concepibile

(1) SavlaaientB

delle /titfiluta di

sui

sotto la

l'

parole ]icr di-

reali coidi'o la li-

che gi

servi

d-Ursaya e

fode

all'

o^dl

propriel neppure

quando

(;iurc

Ciu die

couslderare

t:i

collocarsi

palcrna,

polesd

col

di

[iiorani;Un

Xj

si

il

eanofUc.

fra

seoza

scrtto

rapporlo

e clic

;ill.i

Ila

contro

ncs^iin.i

ji-^ijoii,^

i:i

canoiii-[: jn .i-cjci--,

plEigia iiiL'iiln;

il

delllll

saUraEIa sia solla-

quale ossi non

homo sub

mandolo alcuni ero furto;


ab. S,

mal

la cre.i(ura
la

dominio

nome (urlo

principio SBCroBanlo

Voet, oTova

di

aolleo giare romano. La Eottrazlone

un uomo non pnb

la

alla

dirit-

oggetto del maleSzio.

di

.iPialoein

jiiii

isi

avevano come

si

Ambrosoli nella notaaggluMa alf. USI


CarmlgPHai, lo oorregge Io db cbe egli,

opportuna reetrlzlona

liglig.

del-

romani avrebicro orratu

rileriio ai

loro r|ueslo deliLlo verilicandi

|h.'r

legittimameate privi di libert, non era in tale

.1

i-

reati con-

[lursuiia

nella serie dei crimini contro

vero.

avc'ssei'o

comunemente

posla

tra

alle anli^'ho tradi-

sulla

sjiontanea ed incriticabile di questo

seile

delitto di jl'^oio (i)

se

mai

?ia

moderni,

tosso concepibile la idea giuiidica della [jio-

La

jirict.

anrlic

delitto di jilagio fra

il

propi'icl, quasiclii

la

rome

avvc;.ni,i''li(';

obhoJionza

irrillcttut^t

zioni, collocliino

'jne-

cii

l.astovolc

luiiix;

rtidciia,

In ordini; alla ckifse,

ilif.

(joiicopibile conio alcuni criiuiiiniisti

iicoiioscieiiniu

nuUtiis dominio est:

cif f eu slunl

lus

'-

il

cliia-

canonie.

ut. 13, n. S8: ed ullri quasi furto; P 1 r b q g jua

lib.

4, Ut. t8, n. 35.

eoo

. 1067.

Al segDto di cotesto processo storico la nozione


del plagio secondo

dettati delle scaole

mi-

delle

contemporanee, pn circoscriversi

gliori legislazioni

la violenta o fraudolenta aMulucro o per


M ven
che
sia
nn nomo
con frode o violenza
che

in questi termini

^ un

sione

uomo per fame

fine

detta. I criteri! essenziaii di qaesto reato sono tre


l."

che

sottratto

pra di
(1)

3.

singolaie die (roviji Jn

Lcyser, daW
tm,i

11

siasi

siasi sot-

per eserdtare so-

ana vendetta.

lai

S."

(1)

sottratto

tratto per fine di farne lucro, o

U.i

iiiul[i

proposla

([upslione

lii

p p r c hi /'rejp. crini. 47) e dal Pul-

n (. 490,! ohe

la

rcferiscono alla

l|iolPsi di

un bambino

morto coDsegoalo ad una levatrice per portarlo a sotterrare,


che dalla medaiiiia
larTl

plagio:

sDoi sitidi.

ma

applicabile? Io orado
alla

SCleOM

persuadere che

II

si

ipotesi di coniugi separali

esempio)

la

alla

e via seco lo

che

allra

erimiuale

titolo

lavoro

ulililA

la

non

fosse

vi

per

\:

tranne qUfSla di

non poi tanto facile

crede. Altra questione sorge

cella

per seotenea di Tribuaale, cbe abbia

madre. Dove
porti, potr
la

vi

madro ne

che

custodia del Aglio esci usi vani ente (a

Setwndo

non

io Cib

punibile? Se

oha questo mio


DesSDDe

diritto

quanto geueralnonle

consegnato

plagio?

dottori

potrebbe oggi trovarsi

porcisse querela

recare

venduto ad on modico per esercl-

siasi

CoDoordano

saii questo an fallo

nostra

il

padre rapisca

esso

punirsi

oozione

sonnpllcc lo ipirilo di lucr.

il

come

modo

di

proprio S^io
cotpeTole di

maocberebbe nel caso

Ha quando eceeilODalmeote

lerveolsse lo spirilo di lucro, percb ( per esempio

) ti

in-

padre

Digillzed by

Co

volesse aggreciare

[inn cr>irp,>^n].-i

lgiln

il

ili

^'nllimb.-inchi

0 glDOCOlierl da lui capiUua(n, cosa .snrebbo a dirsi?

Il

vuol

terzo critorio

esornato

perclii;

ne

di plagio, e

altri delitti elio

1C68.

essorc pi particolarmentt;

die

(niello

cliptiiiiiui'

In

s[iociali;'?a

ilsnni.niia

nella ,tila-i"rihi

se con violenza o IVodu

il

il

di

danno

si

avr

il

animo

a suo

l'urto

furto violento ; so per costringerlo

ad emettere obbligazioni
se per

ila

Cosi

libidine si avr

ratto; so per flne di consumare un

coQgrai termini

delitto

|]

L'iiii'idica

^uiii;-li;ino.

L.

colpeiolu esr^'ui l'abdu-

zione dell'altrui persona per flne

il

si

avr la estorone, o nei

fvrto con sequestro 0 per ricatto;

d rovesciare

il

governo

si

dotti via prigionieri dei pubblici nffcali

sono consi

avr

!a

perduellione; sa per animo di esercitare giustizia snl-

nomo

violentato si avr, secondo

fiatasi 0

il

titolo speciale di plagio

te

non

casi, a

ragion

carcere privato proprio. Per avere


bisogna cbe

il

fisie

altn

a's diretto alla lesione di

il

dell'agen-

diritti;

siano

come la ginstiria, siano essi particome la integrit del corpo o la propriet.


Qnando si abdace an nomo per flne di vendetta
non si vnole offendere il nemico se non appunto col
essi nntversali
colari

to^iergli la f&erM; qnando

non Qscendo

si

abdnce per forlacro

dal ano patrimonio pecaoiaro

tro si toglie a lai che la iSiert.

Danqne

non

al-

la libert

personale l'unico oggetto possibile del delitto in


qnesti termini concepito. L'

rato

come

coso,

alla propriet di

ma come

nomo non

pi-conside-

persona, non

nessnno; a

Ini

si

sottrae

che vien

tolta la

si!a !il)Oil

polr

col]n:volo

lini

che a

liii-si

stesso;

ma

lui

si

la pi-0]>i ict di

sonale non elle

la

se n'

clic

iiii]ia(roiiilo:

i;

toKa la propriul di s
.se

stesso o proi>rie(. per-

plagio se

libert. 15

si

abdnce

un uomo per farlo schiavo a proprio servigio o venderlo altrui come tale, o costringerlo, ad nn servigio
in aUle nostro, plagio se an bambino di forme
Btraordinare
strarlo

si

rapisca per condurlo io giro, e

por prezzo al pubblico.

an uomo per servirsene

sce

mente ricevuta

(1)

la

od altro

uomo per

si

priva delia

isfogare con

mezzo sovra di lui, o sovra persone a


un sentimento di odio o vendetta.

tal

si-

nozione ultima-

nel giura penale se

sua libert individuale un

mo-

plagio se si rapi-

di modello,

mile; ed plagio eziandio per

lai atte-

nenti,

Jd

ilulillo

due

plngio

ili

si

fsiarvn

ri!i:is,imciilB

il

concorso

lucro; c lutlc le dcrmiziODi losciiitcct per lunga

ili

lempn

di

dldoDc:

dagli

coarluoo

islllullEli

it

Carmignani eUmenta

JpI

mimo

concetlo a EilTaUa cod-

1119

Anion Hai

Ibeo de ortmimbut lib. 48, lil. 12, cap. 1


Caravilo
erm. tib. 4, cap. 70
Crcmani liti. 2, cap. 7,
uri. 3, . 1
Pao letti lib. 4, lil. 7 DruDucmaan
ini. ,ff. tib. 4a, (if. 15
Carpzoviofuneil. 83, n. 86.

tiMtt.

Ma

pi

jJCT fi[iG
L'il

fi

moderna rncnlc
ili

luuro

(Illesi. I

la

slo reato si Inlende in


(Il

;I

equipar

.iiid.i: iiuclki

idr.T

clic

leggi COillemiiUriiiiee. M.n

1(

in

formula

qualsisia vaotiggio malerislc

indiretto
alleile

all'

abduzione commessa

i!(imines5a por fino di vunilclla;

|iri?v,ilo

graa parie delie sciiule


ili

lucro anello in quo-

un scuso larghissimo, eomprensivo cos

che per 0ai modo quantunque

colpevole speri conseguire merce Io impadronirsi

lemporario di ua uomo. Colui che, a

fiicosse

madD

di esampio,

violeutcmcQle condur via o rinchiudere uu elettore.

opporluna aOincbb non

venga a volare coalro di

iMtare

od nliro slmile,

la llls

colpevole, secondo

ipotesi

lilde

romanr
speciali

iS

diver

di essere

0
il

^,\<

caraiiero di plagio.

I6C9.

pn ispirarsi l' alidQavvenne uno che merita

fini dai qaali

u uomo

zione di

ir

.rU.,,n. >,r.

Fra

pa^.

con dlsposliloni

ic

< p.r,in,;

li.

deiinqueazo assumerebbe

di

una

readeretd)e mio avviso

punir colui che per frode o vioiema aveva impp-

Torma

si

oozlooi moderac. di

io

lirovvidcro a queste allloiB


dirclle n

libero

specialmente Dotato per avvertire anclie

volta l'inflnsso che esercita sulla nozione del

maleSzio la diversit del flne


il

o a

lui

do twtlraoae o coDlradlrlo io ud parlamenlo o a con-

farla

dell'

agente. Questo

caso che un bambino sia stato tolto dalla propria

casa e consegnato ad estraneo onde Io tenga kco

per

fila,

fine di spogliarlo della eredit,

il

simili.

Tale ipotesi, che pu verScarsi anche per opera


degli stessi genitori, s trova dagli scrittori noverata
fra

piagli.

Noi per non possiamo accettare come

esatto cotesto collocamento: in simili circostanze


delitto pertiene alla classe dei reat. contro
di famiglia

e non contro

in quella classe nella


ritti

di filiazione,

ipotesi si

e da

altri

la libert,

lo

il

diritti

ritroveremo

seconda serie relativa ai di-

e come soppressione di stato. Tale

contempla dal codice Francese (art. 345)

contemporanei; e pu variare figura se-

condo che in danno dei genitori, o dai genitori me-

aurnano roja^iunu

urescnie:

coi ciMicuiio ueiia crasse

romani neiia celebre leggo Faoia (i)


cosianto a sunne oisun-

e gli stessi

mamennero an riSDeuo

zione ira poLesia aomeDicaie e poiesia patria, cne

Tnaiameum
lij

1.3

e cuniusa

muLprin

ani

una lecce Cornelia

otaaiai

ile

Paralit. in coU.

fur. .

///. n. 7

iiii

2, Clip.

fminnicnlo

Riore

Ap

probnliililii

fi

ulliiiiA

aliser.

ieg.

opiufone mostra

c con una og};eltivit

Mbavo uD nonio

nitri

"

Gravi nn
di

onV).

crtmifliYiuil

48.

iit.

invece refcriscoiio con mag-

fr^immciilo

coleslo

SchuiEi nR adcollal.
sla

insB '"o

AIcudi Io alTeriiiarODO

iit.

li.l.

Hnllhcim

liyiikorsliook

foUis:

ad

cfiiciirs

quali assna.iDO qucflo [>unio slanco sopra

ili

aicuui t;riDliuiuisu.

piiiBH'

CiUoclo
1(1.

aix

liitta

(cg.

ali

juT- Tom.

olii.

Cnrnctia de

licllllo

sotto

il

una

Ili , 18

mos. Ut. 14, .3, nnt. 25.


II

ilIslintB. Cli

libero logaaaaTs

([iic-

i:

faccia diversa,

avesse venduto cotne

eompralore ohe

si

ve-

deva derraudato del denaro e del servo qnando qnasti avesse


reetamaia

la

sub

libarli.

Qui

il

diriUo

leso

era

quello del

compratore. Cib per noi avrebbe costituito udd frode ;


spesso

romani rererivano

al falso certi fatti

olle

la

ma

pratica

Digilizedby

Google

moderoe souoIb frodi; come a

ohiaoii pai sUlUonalt, t le

suo luogo vedremo.


3."

Rimane oscuro cosa loieudessero

gurare con

la

esprimesse

c.iso

i."

pniprio

mcUc

lidia

vciiililio

5.'Him.iiie

romani 01 confi-

quale seinbra

la

diverso del celare urouin.

qiia\e din

]\

itrmmj

siipprimere

parola

commceso

discorda sul placio

tii

pi

dal padrone lul leroa

ma

nega,

si

da molti beoe

am-

si

fiiijiie.

dubbio quiiodo

roiiiani

per

1'

Abduzione, O'

BOppreasiooe, 0 iiascnndimenlo del servo dessero l'aedo

quundo

fi,
SI

iiclio furti,

a quando

acuo de

capisce bene che r

quando

Koch

inilitulionci %. 3&fi

i-iasio nulac ad Struurhium

cui.

1372,

III.

AJ

scioylie

persona del servo, e

il

nodo

il

farlo

alle

Ma questa

fuggi dal padrone.

persuadermi, perch non

di

dei frammeuli

idi,!.

piuttosto alle vesii del servo

Tu

il

a ma Oli ^\

mina fiirondi
er.i

una

1S9

cbe
le

dicono

eome pub Immaginarsi


1

uii^

luinini

rirerire

alla

al

acito

I'

servo stesso.

la

lo-a;

Il

Kocb

ricorre, Il nnii

Kaliij

snllrn/.iune di

jnranili

/urli

degt' interpetrl, e

ph^io

il

/uj icim eil. ila se

ven.ik. c

di venderlo senxa

pinijio

il

spiegazione non Dnlscs

comuoe

elle

iimjwi.*. (idn.s

i:osa

Tho-

appoggia ad alcuna particella

aiiloriizi

(. 355) alleyaodo valgamente

vii

ri'fiTL'ndii

la ''O-

ma rimane

fA,^, Ti:

coso che aveva seco quando

sonile

si

romani che

1!),

servo

II

ern alalo sottrailo al padrone violentemente e contro


lonUi del servo stesso;

rfe

acda de Uye Fabiu:

in eorgesEe

citerai

servo

Aperlo

II

ralla

il

ser-

mente

Qoe

rescriiio di

H- de kge Fabio tare dcbet po$ge oliqatm furti crimine ob gervm alieno intereeplos

Adriano

riterlo alla

teneri, nte ideirca

Ha

leij. fi, pi-.

uetim I<unn plagiarium

ette exiitimari.

b assai scabro trovar luce iolorno a questo nodo.


6. Discordano

aocora

gl'

lalerpetri in

quanto

alla

pena

che ccmmiuavasi dalla legge Fabia, se cio fosse pecuaiarle.

eooda opinione

frn

prcviilciilo

SGiulir.i

pralici.

Vo(l:isi

Scliultins ad Paulinn tenten. V.fi,%. N,not.75:


cMat. Itaum mot. Ul. U. %. 3. noi. 23. N sollaDIo
Epuiala IB

pcniiiiiit

uc-i

[ascose por prepararsi aiia

wxnunlj
il

lei

la

icuge l'ubin.

in

uebba

Tuga

per

dirsi faamiitio

Gno di accordare

per

uin^io

Gae

il

f tininii

di puiiirro:

ad

d-

ma

vi

t:

in

damo

mn

bens

redibtioria. La quale conuedondosi

congrui oasi anoha per

deir aninto poi bene dai

vizi

naaa inienzione
preparaion e non anco

iiurecansuiio irovarsene ragione anobe nriia


Il

fu'jgire, maniiesiKW

ali

con

ani

animi

affeeiu

muthnendum

eaa

S. 1670.

i-lTi'

|iriv;i;.j

iiun

:ne--.j:-i>

zione, pcrflii' rimanost^ui-u


la

i^.i-ii'i

lirista

ii

di

speciale no-

lem ente

colpiti ilal-

nozione generale della vis privata elevata a de-

Digllize by

Google

607

sui generis.

litto

vero che Botto nn punto di vista

ampio questi due

pi

non sono che dna

Tatti

^rme

speciaU di violenza privata, avvegnach condncendo

o riQchiadendo an nomo contro sua voglia

via

lo

costnnga a fare o a patire cosa che altnmenti

SI

non avrebbe voluto fare n patire. Ma il bisogno di


non appagarsi dt questa generalit di concetto e
di creare m queste due forme due speciaht distinta di maleOzio, deriva da doppia cagione
l." deriva da questo che il plagio vuol essere punito anche qnando commesso mediante semphce fttide,
nei quali termini U Tatto potrebbe sfuggire dalla ge-

nerica nozione- della violenza privata

2."

deriva

da questo che nella vts privala contemplata come


il costringi monto dalla libirtiX non
un accidenle. Cotesto aoculonto si i^L'Iia corno
dell' obi ulti VI t;i del delitto, quando nel-

delitto sia generis

che

costitutivo
I'

ultimo fine del coliievole non

delitto.

sempre
potesse

il

disci-'iio
oi

[navo

il

speciali

carcere privato,
si

una concomitanza
meno quando senza quella

del culpcvolo

i.c-oni.e

j-aL^L'iiiiiL^;re

timamente

ciio

del prosento

Iella
\\

fi

tiiol'j

ojjcrdnie.
la

11

dol oie

ii')n

il

plagio
in-

piii

dell'

liei

una specia-

line doli"

smliiitnenio cosianie

(!

opera quello

d
col

clic si

opera stessa son^a bisogno

0 conseguenze ulteriori

compimento

i[iies[;i,

ma uno

buoni ecoi

giunge con

suo scopo. Laddove

configurano

lesione della linerta

la

corapenetra col imo dell auenic.

resto giova riflettere che


lit

estrinseca un alira

la restrizione alla liburl della vittima

nel

due lorme

nelle

Ma

t|nab

lolla

si

raii-

di eventi

e quando in qnesto ultimo

opera sta

il

Une

dell'

operante

il

608

compendio st^gettTO del &tto

si

con

anifica

la

sua

oggettivit CUi uccida par vendetta ha per ano fina


la

morte del namco, e la morte del nemico rapil compimento dell' opera: il fine dell' opera

preeenta

s'immedasimaper tal guisa col


e il delitto non pn avere altro

tranne quello

violenta altri per privarlo con ci

di omicidio: cbi

della saa libert


fina dell' opera,

fine dell'operante,
titolo

ha nn fine che

il

delitto

s'

immede^ma

col

non pu essere rappreemerga dalla offesa


ua fino distinto

sentato che da qael titolo clie


alla libert.

dal

Ma

spesso

dcir opera

fliie

ojioranto ha

l'

mira

egli

al

conseguimento

di

rjualclie

cosa alturiore a cui l'opera lieve aprire la

via:

ferisce altri

clii

un'opera die

lia

fine dell' operante

il

per poseia meglio derubarlo

fa

ma

il

suo

va pi

ulteriore effetto trovasi

line nel ferimento;


oltre. Allora se in

una

questo

lesione di altro diritto

la qnale

costitnisca

questo

criterio determiuatore de! titolo del reato,

salvo

il

si

di

dell'

mezzo )

il

offra

il

plagio dallit

obbedire ad

un

generale della

Non

si

esLi

itili'ii/.i

ci'iu^riu

r!ie

scien-::i Lio.-u a.

fino dell' opcram.;

non

primo

iirevalenza

titolo di pla^in dai

fine ( fine

giuridica sul

(noli di c^lnrsione,

rattOj di furto vioh'iiM. e Mniili,


il

cerca in

si

operante. (Juaiido porlanlo a questo luogo

delimita

limila

il

speciale,

caso eccezionale in cui

il

dell' 0}jcra

dwi

malofzio

(i.ji,

i-

'iii.Lt.dii

|ii\\a],i. unii

si

de-

Ik

che

^i-:JOl^L'via l'oi-Jine

Nulla

ioienza privala

amifiilo inai col line del-

iuseca per in uua ulteriore criminosiu'i.

dunque n una

sottigliezza scolaslica n

un

Oiijrlizeci

by

Google

- 009
errora

tener distinta dalla violenza privata questa

il

forma speciale a coi

si

nome

il

di plagio.

. 1671.

La

violenza o la frode sodo estrami di questo

reato, perch nataralmento

consenso distragge

il

anclie la possibilit di concepire la offesa alla li-

bert personale, e se cotesto consenso ibsse pazza-

mente dato con destinazione di irreyocabilit nelV avvenire, la nnltit intrinseca del patto basterebbe
Si goarenUre il diritto da ogni possibile lesone. Il
fatto non delittooso in principio per il libero consentimento prestato a servire altri, diverrebbe tosto
delitto al
si

momento

in

revocato tale consenso

cui

rivendicasse ^al soggetto passivo la libert na-

turalo, e l'altro
i-oni|)i-inieru.
(ioir

uomo

Ma

malgrado

dicamente incapace

di

come

giuri-

consenso, in questo

titolo

si

equivale alla violenza vera


la

quale

si

avr tutto

a volerla
uno stadio nella vita

ci persistesse

vi lia

poiclji)

nel quulo ogli

considera

violenza presunta:

la

volto clie

lo

sia mentecailo, o ininore di et.


sito

deve avvertirsi die

essere definita secondo


civilista

all'

uomo

ia

(iniiio

rol'ti

iii'.ijji'ia

[nii-^jiia

libero dis[)ositore della

II.

stessa dignit

|iiu

Esigono

umana, che

limiti libero dispositore

preslo che non divenga

sua fortuna, onde

potest non degeneri in

VCL.

disponi-

delle sue azioni.

bisogni sociali, esiso

(Iella

la libera

criminalista per dichiararlo

il

'-w'-vo

su tale propo-

maggiore et non pu
termini die le assegna il

pionamento responsabile,

i]iv,.-iiij.-i

l'uomo abdotto

la
i

per accordare

bilit dei suoi boni, 0

Ma

nn

la patria

vincolo intollerabile.

39


Cosi
di

li

610

codice Toscano (art 358) determina

14 anni

limite

il

nn giovine

anni 14 bench

consentita

da, lui

genitori o tutori.

Il

maggiore

al disotto degli

ha come non
non consentano

si

consentita, ed reato di plagio se


1

aF et

della violenza presanta nel

plagio. L' abdazione di

14 anni pu di-

di

sporre liberamente della ena persona: pu valida-

mente ingaggiarsi come garzone, come marmajo o


ad altro qnalanqne impiego per cui

un sostonlamento o nn
10

procuri o

si

diporto, senza che colui cbe

La

riceve possa essere accusato di plagio.

mula

della violenza presunta nella quale

seca questa parie della pruseote teorica

Bi

per analouia del linguacnio die prevalso


teria di stupro,

mo: c

Tci jNitLi'

(Il

rm

la

11

venta

delle cose

si

mapiut-

usasse qui

^laiisionc anzich quello di violenza,

amo

1.0 fl)e daieltnc


I

vorremmo

por ma!Z2ioro corrispondenza della no-

mcncl.iiu ^

for-

1490) osservam-

altrove

noi por le identiche ragioni

tosto elio

11

come

estrin-

adopera

si

a doverosamente distinsuere
e

l i

od anche con suo desiderio, dal caso della auduzione


del minore con violenza reale.

da un

lato nella ipotesi della

da avvertirsi die

abduzione del minore

piuftosto nei diritti della

ni

complesso, perch duplice

il

diritto

nd
cbe

on
si

viola:

Dighized Dy

Cooijlc

611 manomesso,

qae]Io cio della libert nell' indvidao

e quello che hanno

genito

ri

sopra la di

lu

persona.

1672.

Malgrado qnesta sensibile verit il codii Toscano


358 ba compreso con unica nozione amtie-

air art,

dne qaesti ca, ed ba punito con la casa di forza


da tre a sette anni cosi il pla^o violento del maggiore ciaanto il plagio del minore annuente. vero
che lo stesso artcolo ammette die nei casi piU
leggieri (formula vaga prediletta da quel codice)
la pena possa discendere al carcere da nno a tre
anni. Ma io non posso lodare r indefinito in noa
legge dove il definito s pa raggiungere. Cotesta
discretiva s'intende bene: ma pare pu avvenire
che qnalche giudice la intenda diversamente, e vebraltnra che nell' istesso giorno da dae
rificarsi la

tribunali

nn

plagio violento

punisca col carcere,"

si

ed un plagio non violento con

ci

sarebbe riparo

la

casa di forza: ne

della

la lettera

censura delle Corti regolatrici.

sula elastica usata da queir articolo


qualsivoglia scopo.
restrizione.

inedia, o ad

gare per
largii

mente
violato

le

pie(<i io tolgo

cajiriccosa

un

censura

diritto

la

clau-

pet-

il

che

bambino

lo fa

io

langnife nella

reco appo

me

per

grandissimo, cado inevitabilmente


di

queir articolo. Ci rigorosa-

giusto, ed in genere
il

alla
ivi

un bambino

tutore scellerato che lo lascia va-

vie, eil

benefizio

sotto la

Questa clausula non ammette

Se mosso da

ad noa madre

legijc, ne.

tanto pi e nota-

pone monte

bile cotesto indefinito se si

della

ne convengo, perch ho

madre o

del tutore che dis-

DigiUzed by

Googic

Gi2

sentivano, quantmiqae dissentissero per egoismo o


capriccio:

il

mio

guesse

(1)

fktto

Ha

deUo scopo.

st

ingiusto malgrado la one-

ed incensnrabile

che

io vorrei

e non

nella penalit,

la legg;e distin-

lasciasse possibile

anni di casa

la irrogaiiione di sette

di forza contro cotesto fotte.

che in certe condizioni

il

pairebbemt ancora

plagio del minore annuente

potesse rilasciarsi alla querela di parte.

;i) Npgli
I"

slidiizioiip

.nnliidii

sembrn

scrillori

eoiiiii)c=sn

fine di

^1

di servirai [jreoarlaiiiciilc

dislinguesse Ira

ctie si

uomo

celare un

uomo

del corpo di queir

o afTuUo

per Irornu

E sembra che nella prima ipotesi soltonlo riconoscespla^ proprio e l' applicsbllll della peoa ordinarla,

UD lucro.
sero

il

mentre

secondo caso ravvisavaDO un

nel

sppiicavano

la

peno straordinaria. Cosi

7, pag. 131

til.

nei coso di

bambino per porlnrio


cccilami:[ilo

fld

di

puriil)i[i?

i^poiiliiiic

.lucile

%.

492

mero
Ma

io

1"

):ii

in

CFir[l.,

sLr.iordin.nria

scrilturi

LeyscT

.alemanni:

per

nel

precario

ftib. 4,

non

la

dirello a

inlendessoro

med. 3

e( teqq.

Ueieter pTimipia

illualc dalla

lllesillimo

improprio

pEi;;io

pare

Pultm.aon ElemcnUi

tptc. 024,

Etmetila %. 198

credo che nello stalo

Paol oli

11

mentre giva limosinando,


vide un

percli .ippunto

delia su.i iiherl. Cosi

sliczione non sin di aicMu Trullo, e che


anciie

improprlnto e

una donna che aveva rubalo un

l)rcclo.

deli' nllrui

pena

uomo

titolo

jitris

Bobe%, 169.

dollrina eolesla di-

si

abbia vero plagio

impo?sefs.imenlo dell'uomo

fine di lucro o vcndetln, ([ujiilunquo

non informalo della

idea (d'altronde oggid iiielTetluabile) di privarlo perpalua-

meate

della sua liberl.

Digllized Dy

Google

613

. fG73.

misaratori di questo malclizio

critcrii

mono
')/'

(1)

ih'gli

tdi'ura

o distanza dell'abduzione; o dalla (/ra-

Per

l'ifctli.

la

ridui'u

desu-

si

ordine alla sua quantit nat>'.ra/c, n dailn

in

durata

si

au-

de!

plagio

1."

^l'i-cilh

2." se

fu

iiigaijgiato ad iin

in

mU'darc estero

.wri-izio

specialit del fine

la

(juaiitil

3." so

se

1'

uomo

miuorc

il

di

Cu

1 1

anni fu tolto all'autorit domestica per farlo abiurare (codice

Toscano

nacque. Per

la

359)

art.

modi

dei

specialit

la religione in cui
ai

aumenta

la

quantit del plagio, quando accompagnato da de-

tenzione o vincolazione. Nel qnale ultimo caso as-

sume
art.

nome

il

carcere privato: codice Toscano

360.

(1) Alenai aDlichl slataU d'Italia distloguevuna nella [iena

lecondD
;done: e

la

dorata plb o

non panivana

dorato dne giorni.

meno lunga
morie se

di

alla

Esso pub ealrinKoarsi

per

il

maggiore

cilmenle pu ia un cDilice
circostanza per

la

obe

li

reato

la

vitliraa,

maggioro loo-

come

prolungamenlo dclb

leiiersi

iodelinibjle

piacene dt delioearia
lioara

non aveva

quantit naturale del maleOzio.

coeI nel plagio per la

laaanza a cai fu trasportala


privalo

della arbiiraria deten-

la deleozioDe

dIuHtb la glosUiia di queelo orlterio

inlerimenle referiblle

grandi

nel

carcere

doleozione.

cunio a priuri di qucslii

meoo cbe oon


Ma non bisogna dlmeo-

sua variet, a
traili.

b piooameotc

perfello col

solo

primo

togllmento della liberti.

Digilizedby

Google

. 1674.

Il titolo di

delitti

carcere privalo noi

lo

troveremo

fra

contro la pubblica giustizia, e quello pu

dirsi carcere privato

animo

dal pravo

proprio: ed tale so proceda

di farsi gwstizia

una patUzione. H

Everso

fine

d' inllggei-e

mutando

(1)

la

og-

gettivit del reato, lo porta uecessariam cut c in classe

diversa.

Lo

ritroviamo a questo luogo; e qui put

direi carcere privato

lo distingnerei col

impr(^rio

nome

ed io pi volentieri

di detenzione eirbitn&ia)

ed quello che risnlta dal rini^indipiento o vncolazione di persona dissenziente


di

un
per ca^onare

odio (come se si rabi

diiada altrove

esegaita per flne

(3)

figlio al

nemico e

afflizione ai genitori

a sfogo di vendetta) o per fine di lucrare sul corpo


di quello.

Laonde deve

avvertirsi dhe

II

delitto di

carcere privato sparisce tostoch siavi giusta causa


di ritenere

un nomo contro sna

voglia. Tale la

causa della modica coercizione per la qnale' genitori

od educatoti rinchindano un giovinetto

di correggerlo

o prevenire nn male. Tale

al fine

la causa

d'impedire sregolatezze, per cui un marito rinchiuda


entro cerJ limiti ragionevoli la propria moglie. Tale

la

causa della sicurezza privata propria od

per cui

si

altrui,

rinchiuda un maniaco. Tale la causa per

cui rinchiudasi

un

ladro sorpreso in flagranti onde

consegnarlo alla pubblica forza.

(1) Xella sleau guisa

nomo

alla

il

fine Bpecials

violaata detenzioDe dell'

commeasa per esigere

dalla bmiglia

il

molare e dasse

uomo, quando viene

prezxo del suo

rltoaiie.

Questa forma speciale di crfmiDo che Irovercmo nella tamiglu


eilortiotu, e corra olio

dei furti nealrii Della

nwxUo; ed

teguettro o

bnaantaatao.

ebbero e no liaono

qucsla

di

foglila

eriiv./.i

(mIic

iDaliclin

ii.T

braio

II

it

nome

reato:

leggi del

cniiimiili di

snnil

11 il

ma

appena oc-

troppa

reame

occasione

Napoli, dove

di

quella reaione. Nelle

in>[evoU

di

priacipaU del cosi detto

tipo

siCHitto

le

masnadieri formu da tempo antichissimo

ici^ii

pollici

codici conteniporaDei ebbero

Itloltl

casione di occuparsi di

saniiouc del

la

il

]iriin)-

26 feb-

1565; quella del 27 marzo 1663; quella del 10 mar-

8 luglio 1637-, qaelta del 18 marzo 1650) e


^ngno 1684, ed ilira: le quali porgli eccezionali ri-

zo 1598; quella deil'


quella del 16
gori coDlro

impunit, ed
Il

complici e portatori di lettere, per le pramesse di


altri aimlli disperali

rimedi, sembrano estere state

tipo della celebre legge Pica. Cotesti facinorosi risalgono ai

tempi plb anlicbi, paicb^ da

Auguil. %. S)

eap, 9.
plagio,

si

Na quando
quantunque

STetonlo ^in

vita Ociaviani

dissero nijilns per ngroi vialoret erga-

tupprimtntes

ttttu

:
si

l>lli)in;
h

nui;ii<>

col plagio

lU

Ititela
[|iieslo

ct.c

viarum pari 3,
per noi non

venga erroneamente confuso da

ad allro luogo

molti, ae ne ha ragione che basta por rimettere

($.2140 e segg.)

la esposizione di tale reato.

Vedasi avanti $. 3866,

. 1675.

Vuole pare avvertir che sebbene

il

carcere pr'

vate sia d' ordinario una forma speciale che assume


plagio per la Tincolazione o detenzione della persona via condotta contro saa voglia, non repogna

il

per che
di

il

carcere privato stia ancora

per s senza la materialit

ga^ che mentre


sua

villa altri

dell*

come

delitto

abduzione. Pon-

talnno sta solo in una camera della

per vendetta ve

Io

rnchiada dal di

a restare col per ore o


pongasi che quando alcuno viene a vi-

faor, sicch sia costretto

per giorni

mia casa

sitarmi in

una

io

maliziosamente

Jo cliiuda

in

stanza, o Io cinga di catene, o lo tenga guar-

dato a vista,

il

Faccioni

( Commento voi. 4, piuj.

che torna

all'

come avverte

istcsso,

633

e segg.).

Ecco un carcere privato senza plagio: avvegnach


la propnWd del luogo ove fu operata la detenzione
(sia

pure una pertinenza della vittima stessa) non

influisce snlla essenza di questo reato.

. 1676.

Ma

come veniva avvertendo,

se,

il

carcere pri-

vato conseguente al plagio pad e deve aumentare


la qoantit naturale del

primo malefizio per ragioni

che ognuno intende, quando peraltro (come


sibile)

pos-

carcere privato avvenga senza procedente

il

plagio, inquantoch siasi rinchiusa nna persona senza

previa abdnzione da luogo a Inogo,

simo can^a sotto


naturale, perch

il

il

il

delitto pocdis-

rapporto della sua quantit

rnchadimento per la indole di

codesto fotte assume rispetto al plagio che lo pre-

cedi come mezzo

il

carattere di

madore

gravit:

laonde se un' abdazione senza successivo rinchiu-

dimento pu prevedersi nel caso semplice come


leggiera, il rincliiQdimento fc ugualmente grave tanto se gli Tq mezzo r abduziono iiuanto se no. Da
mie concetto non sembrano ispirati gli art. 35R
3(50 dol codice Toscano die ugualmente punii;

scono con
il

plagio

la

casa di forza da tre a setto anni tanto

non susseguito da carcere, quanto

cere non preceduto da pla^o, quanto

il

il

car-

carcere ed


concoirenti

jilngio

il

condo

CI7

primo come mcv.io del se-

il

ultimi termini potrebbe per

quali

Nl'

(1].

sorgere noi: iiicloganto questione se dovessero ap|ilic;irsi

le

entrambe

penalit di

causa dui rapporto

:i

una

liUc, ed

mcnzo a

di

fatti; o se

invece

fine e della

uai-

dovesse ravvisarvisi un solo de-

cit del disegno,

sola penalit inlliggersi.

(1)1

dire clic e cosa impossibile in unii legac pcn.iEC icnere esatlo


calcolo di laale varid. lo risponuo olio le osservazioni dolla

scuota, dove

traaoo

molte

legi

misurano

di

il

le

con

lo

ve

egli
tori

raccogllorsi dal

magistrato:

dal

ma

pah trovar moda sDchs

IcgisUIorc. si po-

dico di pi cba per


legislatore di esteo-

II

Pagano

sub cootemplnzioni. Bene avvert

le

fllOSOB
i

non posaaDO

raccoglier
di loro

dervl

umane

coslrullD pratica?

bilancia

egli

dell'

che

dell' orato,

possibile conuurre

legisla-

orafop lo dico obe se oi6 fosao

aa servigio migliore

pOBriblle ne verrebbe

dod h complelameole

ci

!a

a valersi della bilancia

Laonde se

aiioni co
1

della giustizia.

possibile vorr almeiio

ooncedersi che ogni avvicioanienlo a quella bilancia sar an

progresso di giusliiia.

. 1677.

Giustissimo poi
nalttrale

del

a^ravanti
I'

come attenente

maleflzio
effetti

gli

abduzione o

vittima. Cosi

il

il

alla quantit

valutare quali circostanze

pi

seriamente dannosi che

rincliiudmento abbia recato alla

codice

Toscano

all'

art.

360

estende fino a dodici anni la casa di forza se la

Digilized by

Google

618

vittima oltre la sofferta privazione della libert ab-

modo o

bia per conBsgDenza del

del luogo tiel qiuUe

fu temUa incorso altri patimenti oltre la privazione


della natnrale libert. Ed lo non veggo perch ngoale

aggravamento noo

si fosse

potuto prevedere an-

che nel plagio non snssegnito da detenzione,

men-

tre la possibilit di altri patimenti (per esempio

aberrazioni trandtore d' intelletto, e simili] possono

benissimo oltre la volont del colpevole derivare


'

anche dalla mera abdazione. Come pmre non y&^p


perch gli eventi pi sinistri debbano valotarsi in
aggravio solo qnando derivino dal Triodo o dal htogo
scelto dal colpevole

come sarebbe se derivassero

dallo scarso e cattivo nutrimento, dalla

da

locale, 0

altre

umidit del

Capisco che in

sevizio.

siffatti

termini l'evento deliba maggiormente gravare sul

assume il carattere d' intenzionanon convorrei (;lie fuori d ci non dovesse


niente valutarsi perch, quantunqae avvenuto oltre
la volont dell' agente, sempre fu 'cooscgaenza del

colpevole perch
le

ma

suo scellerato procedere

(1)

codice

Il

mode

coatro

gnala

da

la

FranceSB

(I).

344

ari.

commina

deteozlone arblirarli

torlure

corporali.

pronta ad estendere

il

la

quando

sono averei oame tortura eorporalt aache

atlmeaU,o

lo

avere coslrello

o to averto privalo di
cos

11

vesti. Io

la

la vita

pcD.n

ili

nccomp^i-

scmprt^

dei cittadini.

Degaziooe

di

deleanlo a giacere in (erra,

non difendo ceriamenle azioni

barbaree disumane; ma vorrei ancora ci*

teggesse

la

sia

giurisprudenza

rigore della legge ha deciso che pos-

la

legge pro-

Ognuno comprende elle qUiindo un

delcouto fu privalo di uo giaciglio per opera dct suo scellerato


Deinico, la vita di quell' Infelice
{inrcbi

il

non i

piti

protetta dalia legge,

colpevole avendo oidbI Incorso

la

pena di

morte

Digllized by

Googic

619

non ba p< nel llmors di pena pib grave ua rreoo che

lo

IraU

viUima. Quell' arllcolo 344

tenga dal porre a morte la sua

riformato maderoameDte io Franota Delle

tu

atie

due prime

djspoBiziODi relative ai concorBO di ebaso di divise e di mi-

nacce

di morte, nei qjali casi nll'anlica

rormi

sostitu la galera a vita. Sia

manleaula ancbe dopo

tu

lormenti. Vedasi

Bla

la

ri-

rerocii;i

ritorma pel lerzo caso di

inrcrili

einquime elude pag. 266,

ti ttiiv.

la

Dohe

pena capitale

r antica ImpoliUca

. 1678.

In ordine alla quantit politica del plagio ne pos-

sono costitnire
qoelle

altrettanti

circostanze

per

criterii

le

quali

misuratori- tutte
la

previsione del

rinnoTamento del &tto generi negli animi dei

cit-

ano spavento maggioi^, ed in tal gaisa auil danno mediato per il sentimento della minorata potenza della difesa privata. Cosi, a modo
di esempio, l' essere esegnita l' ab^zione piuttosto
con violenza che con inganno pn6 consicierarsi co-

tadini

menti

me
di

elemento di aggravio anche sotto questo punto


vista,

perch ognuno pensa che egli sapr in

pari fr&ngente cautelar meglio s stesso in &ccia

ad un inganno; e quindi risente bq timore

Go^

ve.
di

lo

essersi

1'

abdndons esegnita

al

piil lie-

mezzo

congregate persone, o con presidio di armi, o

con simulazione di pubblica forza, ne aumenta la


gravit politica per >a pi

difficile

restenza del-

la vttima.

. 1679.

Il

grado

in questo malcfizio

cezionali considerazioni sotto

forsa morale. Sotto

il

il

non richiama ad ecpunto di vista della

rapporto della fbrza fisica b

DigiUzed by

Googic


fiicile

a concepire

la

620

forma
il

La

diritto

del

tentativo:

vero conflae fra

intaressare di stabilir
tivo e la cosamaztone.

ma
il

pu

tenta-

libert individuale

h nn

che non riconosce confla n di spazio n di

tempo. Essa integralmente violata tostocti anche

per breve spazio o di tempo o di loogo sia stata


tolta. Cosicch la momentaneit dell' abduzione o
della detenzione (abile

turale)

non pn

a minorarne

far cessare

il

la quantit

titola

na-

plagio o

di

carcere privato consumato, per dar laogo al titolo


di conato sia dell'

pare che

il

uno

sia

dell' altro. Si

verifichi

disegno del colpevole fa interrotto per

sopravvenienza di qualsiasi fbrtuito onde non pot

n allontanare

la vittima dal domicilio

per tutto

qael tratto cbe egli voleva e che occorreva al di-

segno suo, 0 non pot tenerla chiusa o vincolila


quel tanto che desiderava. Codesta sua operazione

potr essere

un

tentativo

nel

senso volgare,

ma

non nn conato nel senso giuridico; e dovr incontrare la Tiena del consumato delitto. Il delitto non
si consuma col chiudere il nemico precisamente
nn determinato intervallo di tempo, o col vendere un infelice,
0 col gQadagnare ua lucro sul corpo di Ini ; ma si
consuma col privarlo anche per brevissimo tempo
della sua libert: lo che se si faccia con un' abduzione fuori del loogo dove l'offeso volea rimanere (1) si ha il plagio consumato, quantunque la vittima non sia ancora stata trasportata al luogo eventualmente destinatolo; e se si faccia con un rinchiudimcnto o con una vincolaziono fa nascere il
titolo di carcere privato consumato, quantunque
nel mio castello, e col tenervelo per

siano state brevi le sofTerenze dell' offeso, o

il

luogo

Digilized by

CoOgle

dove ha

patito

quello cbe

la

saa detenzione non sia

pi'irna

nemici saoi

destinavano a carce-

gli

re definitivo.
(!)

delta

conau-

del plagio si riproduce IdsDlica Del delillo di ralla,

e vuol essere risoluta


si

momeDlo

relativa al vero

La qiieslione

maxione

Irova chi insp^iia

piloro Ui fiirpre^o

lentalivo e non

un

medesimo senso. Fra

nel

i]uun(Io

cIil'

eoa

allrl

fosse nei crimiaalIsK Incompleta

ed

prime cbe l'acuta mente

tentativo

Ha

lui.

aaliebi
lollora

un

.nlibiasi

MaUlieu

consumalo:

delillo

eonlrov. 55, n. 94, ed

gli

persona rnpilo

In

inipodilo di olire procedere,

i;

et

Sanz

sa ognuno qnanlo

Inesnlia li nozione del

del

Csrmlgnanl

ri-

coslruisso la teorica sopra eolide basi. Oggid non credo clie

Ecrlamenle possa (alnieoo ncll scuola


il

dubbio

olia

ilallmia

pernier leolalivo perche

[uni ed

figVi

non polb

lurll di regione

come

il

la

la

donna

rlpro|>orsi

rag;;iuiigere

lesione del

il

suo

iGiiersi o calcolo

fu predio liberala dalle


il

sue

fine suo. Corre perfetta

con l'analoga dottrina del

ente eluridicD ha

e quando

ua rnpitorc quando venne sorpreso e arrestalo

a CCQIO passi dalla casa della rapila debba

furio,

[I

delillo

oggetto nel diritto ottaccslo;

medesimo b oonsumalD, b consumato

ma letizio.
.

La

1680.

si avr dnnqne soltanto


di esempio) entrati nella mia casa
mani addosso a
non abbiano ancora incominciato 1' abda-

figura del lentativo

quando (a modo
i

malfattori gi abbiano posto le

me,

ma

zione criminosa Taori del domicilio o pertinenze

sne; giacch io credo che

il

momento

tiva consumazione del plagio

si

della dcfiiii-

abbia appena

la

vittima stata anche per pochi passi condotta via

dal Inogo dove essa volea rimanere.

quanto

al

carcere privato

682

tentativo si avr nello stoBso pla-

il

quando era destinato a servire di mezzo al sedelitto ; come pure in tatU quegli atti di

gio

condo

esecuzione che incominciaTano

E
l'

rinchindimento.

il

prossimo

Ornile tentativo sar evidentemente

istante in cui le operazioni cominciarono

ger
tere

sulla
il

contro
gerli

una

il

carcere privato

domestici od

amid

is

privata contro

poscia non

si

di

si

avr in ci

domestid, una minaccia,

in s completo,

delitto

volta far le funzioni

11

quale alla sua

tentativo del plagio che

pot consumare

ma

cjuesto tentativo

sar per opinione mia sempre remoto (g.

ch

al-

svol-

us violenza
onda costrin-

si

di quella

ad allontanarsi e non impedire,

od altro

persona della vittima. Se per commet-

plagio 0

non

gli atti

persona che

si

saranno

s\'olti

liS)4)

fin-

in pt-csanza della

voleva rapire o rinchadere.

si

. 1681.

Pi

sottile

mi sembra

reati si possa

la ricerca

configurare

il

se in

qaesti

mancato. Nel

[delitto

me

plagio penso assolatamente che no: almeno

non

man-

riesce di confisurarlo, jierclio se

cato dev' essere

sumato senza

un

zione dell

n
uomo condono
i

di

atterrato e la sua

\ia
i

inaiL'ino

non pu

un uoinu

viri,

alidu;^;i.inL::

giunio im|ieiliaionto

delitto

uIjKjUivainoiUe, ]a subiettiva

esserlo

consQmaziono dei Lopalur


avvenire

il

sul/icln-amente con-

iiialolizio

li

l-oe-so

pur

nnmiiieiilo,

con

la

ii^-mia-

il

uomo

soprag-

uonsuinazione

obiettiva avr impedito anche la consumazione subiettiva della seguita abduzione, atto che

rimane a

Dighizcd Dy

Coogle

fard. Pu idearsi un errore


soinpre

ma

persona;

di

por

avr allora un plagio consumato bench

si

su persona diversa da quella destinata, ed aa plagio appena tentato sulla persona destinata. Nel car-

cere privato pQ nascere sosiietto di una conflgnrazione

di

mancato nella ipotesi che la


un luogo il quale conmalfatlori offriva una uscita,

delitto

vittima sia stata diiusa in


dei

tro le prersioni

donde qaella

si

un

voluto cinchiadimento. Ci& porter a

istante

il

pose in salvo senza patire neppure

dire che consamato

il

carcere non

delitto

sia,

perch la non veriScatasi privazione neppar bre-

visama

della libert

ria alla

consamazione.

esdnde la obiettivit necessaMa non f&e questo io eremanctUo (^eno in ikcda

derei che dovesse dirsi


al

codice Toscano ) perch se nossnna

efliattiva pri-

vazione di libert consegoi alla serie dei


biettivamente esauriti secondo
te, ci

il

fotti

su-

disegno dell'agen-

momenmodo di agire
quale pens rinchiudere un uomo

deriv dalla inettitudine del sapposto

to consumativo, e cos dallo stesso

del colpevole;

serrando

l'

il

una stanza che aveva aperti od

uscio di

apribli dall' interno g!i altri egressi (J).

(Ij
li-l

Un

11

Tursi

giudicalo dclld

Suprema Cono

1,S72, ii|)M),llto
r>

(i,

iiitere^sanlisslme che
ctiDOsklj, rlpel

zioae arblIradH

IS,

i^filii

,,<:^.

slablii

nel

si

(li

fra

tii

Vienna

molle altre massime

caso celebre del CodIc Lila

crimioosil della deleo-

ellmloa quante volte

avevi malerlalmente pieaa

Giusllzia

Gazzella dei Tribumiti

125,

ancor qaesla, ohe

abllil di

il

preteso

reclDBO

evadere. Questa deoitioae

meritevole di studio per la siagoUrltli del caso e per le gravi


questioni propoile,

sembrami

avviclDarsI a quanto io gi seri-

era B qaefiio luogo nel

lesto, sull'

argomenio

della iaido-

neit del mezzi applicala alla delenzIoDB. arbllraria.

. 1C82.

In qnanto

una

titolo

loro

allft

complicit pu presentare qaesto

particolare questione sol proposito di co-

cbe dopo la ooDSDinata abdnzione soprag^^ns-

gano a dare alato

al rapitore,

o dopo la esegoita

sopra^nngano.ad assamere

carcerasione

ca-

la

stodia 0 vigilanza della vittima. Fino die qaesto


delitto

consider erroneamente come nn reato

si

contro la propriet privata pot forse accettarsi la


idea che

nasconditore della persona rapita o colai

il

cbe in qoalanque gnisa senza precedente compatto


Ibsse venato dolosamente

ad aiatare

abduzione

l'

0 la carcerazione nel sno prolang^amenlo, dovesee


equipararsi

al

ricettatore di cosa fortiva.

ci

se-

moderne nozioni, prererite nella scuola


Germanica o in (jualclip codice Italiano} avrebbe
contlo le

pofutf) coiuliiiTt
riori

ravvisare in cotesti

consumata

alla

giamento che

aliduzioiie piuttosto

la complicit.

Ma

il

penso

tunque

delitto

nomo

lui vio-

per coiisoirucn/a novollamcnlo violabile.


(lurniDi!

che

Ka]ira;j[^iiin.,'ai)o

O riudiiiisa
bita

un

nell'

die qaantanqae in

criminosamente rimane sempre integro come

diritto, e

Io

indefettibile

diritto

favoreg-

il

plagio

contro la libert individuale: la libert

un
lato

poste-

fatti

s,;

il

(quan-

surclassivi aiutatori
ail

nn niomenlo

iWi Ijvo

in cui gi

\i'.-id'.-iv.'

inde-

abduzione o doteiuione, non yi debbano uscir-

ne col mero

titolo di

favoreggiamento,

ma

voglia.


giustiziii
toi'i

che

625

mede^mi

pla^

coaa-

0 di carcera pri-

che essi operarono con effetto di

quello

[ter

asBomgtQO essi

si

n .Ultori principali di

valo

prolungare a danno della vittima la privazione della


libert. Se chi vende 1' nomo commette il plagio noa
mi sembra che possa impugnarsi commettere plagio anche chi dolosamente lo compra (I) e che con-

tinaa a tenerlo in violento servaggio. Sarebbe a-

sardo che

punisse come delitto principale

si

l'

azione

che agi soltanto per breve tempo sulla libert della

non

vttima, e

si

panisse

come

delitto principale

il

che agi sn qnella libert forse per mesi ed

fatto

Fa

anni snccesvi.

in questa ed altre simili confi-

gurazioni che io ravvisai alla materia deUa complicit


la

(Progrmma

%.

484, Complicit pOg. 219

convenienza di distingnere fra

delitto

partecipi del

Ssonomia speciale dei continoatori del

la

medeamo.
(Juesle condizioni parlicoinri

(Ij

sqIIcIj

^ilcuLii

poraiii^i, \a
iipl

riproilurrc

siaiuli, e

descrizione
0

dulillo Ji libalo

lii

Illecito

forrn.i

vuoili

onscere in

fallo

codici

spedalo

di

cODlem-

con^iplicil

carcere prlv.ilo. consislenlB appunio

(li

ctiiunquG abbia prestalo

ne o sequestro

una

bnniio

il

iuagu per eseguire

sar punito con

la

la

detenzio-

roedesima

peoa

(galera n cinque a sali aaDl eiieasiblle alla ealera a viia


se

delemlooe

pili gli autori

sto

duri) pi di un'

thorie

la

delta quale

di complicil speciale:

dueode n.dSS

pog. 157. Vedasi


censura

mese)

sono col-

prinoipatl. GII scriltori francesi dcsiguano que-

come un modo

Helie

Blancbe

Misuve.iu

Voisn de

ei

In air.ipUcil

citiqaime lude n. 240, dove

specializzazione di questa rorma di complicilii, oe-

VoL.

II.

40

DiglUzed

t)y

Google

art.
ic

ad eoUat.
io

leg.

mot.

li'I.

cbe

ai

possessori

di

du

codice di Ubi

Ha qualunque bIb la
llarciano sembra cer-

t4, pag. 247.

vera lezione del frsmmeiilo di

piLi

406.

art SeO. e dal codice Sani

bneoa

Tede

non

si

esleodesse

la

tegso Fabia.

La
codici

penalit di qaesto delitto, che in generale dai

moderni

(1)

si

determina in ana detenzione

temporaria, stabilita dal codice Toscano


86) 3^0) ^^^^^ casa di forza da tre

art.

sette

358,

anni

Digilized by

CoOgle

pei casi ordinari, estunailjilu por

moro carcere

circostanze ag-

lo

anni, o ridiicibilo ancora al

gravanti fino a dodici

nei casi pi leggieri; clie per altro

come

codice stesso non indica, lasciando

dizio della leggerezza.

Puccioni

osserva

non contempla

art. 1S>0

sando

lo

arbitrario

arresto

non minore

col carcere

e sncorch

art.

200

commina

du uno a cinque nnni;


di

cns,-i

c-isi

bvoro, e

di

pi en.vi;

il

I:.

il

cdJco

378)

la

recliuiooej

il

Il^ivcirfsc

<h f,-r;,i

..'^-^^i

i>ru^.-llo

codice

Bade

plagio,

(.

II

iht

an anno.
fra le vio-

cjs

li.-rz;i

classe;

la

carcere

la

un anno

(.-.ri.

lo

sIc^m)

il

al

:.n.

21),-.;.

I,,

codici' l'nriiieiisi-

codice BElease (art.

267) csmcnlDa

aurlbueodo par aliro

deten-

la

di

|ila):lo

V,nU.^,.^>,-

tti

oere da due mesi a due sddI esleodlbile

il

con-

punisce

non passa a

tempo

(.!),; sccunilo

reclusione dalla primn Jlla


(art.

il

codice Austriaco, che cniimern

II

ma

Io

un anno, pas-

di

minacciare la reclnsione tranne qnando


zione arbitraria abbia superato

.'t1

il

gi(t-

624

arresto arbitrario abbia

all'

SQssegaito la detenzione

h-,i:c imbbliih,:,

il

come beno

dove sia stato eseguito con

alla reclusione

falsa divisa;

4,pag.

voi.

vera ipotesi del plagio;

la

con

Ibudendolo

codice Sardo

cornmentatio

me-

suo

todo alla libera appreKziazione del magistrato

235)

la

ear-

lavori forzali;

Il

easa di dlitpllaa coniro

questo reato una dozIodo in

parie pi vasla e in parie pi rutrella della comune.

028

CAPITOLO

X.

Ratto,
g. 1684.

Col titolo di ratto


0 frmiclokraa

si

designa oggi

abdustme

&i v^olenta

um

o ritensione di

donna

contro la sua volontper fine di libidine, o di mairitmni. Gi

nota)
fra

tro

Ilo

detto

ripetuto (. 1S73 a g. 1478,

ragioni per cai

le

ratto i

il

deliUi contro la famiglia,

la

perfli
di s. c

contro

pudicizia:
il

non

ratto esiste

n fra

colloco
delitti

ancorch

la rapita sia libera

non fra quelli


po essere con-

di famiglia:

pudicizia perch

il

ratto

sumata senza clm nessunissimo oltraugio


cato al pudore della donna,
sia

diretto al ttnc di

vita del ratto

rebbe che
t

il

si

come e

siasi

re-

chiaro quando

matrimonio: e se

la ossetti-

trovasse nella pudicizia bisogne-

medesimo
1

con-

qaell contro la famglia

fra

non abbia lecrami


la

non

si
1

cho quando al plagio

guardasse come no
I

delitto
ff

ero sticcoila
ire

iirlo

il

quale ora lcstinalo

;il

riiezK", iiatiiraliioiite

ili

sur-

dalla

esce

delitto

il

otas^u dui roali contro la iiljertA per far passacrfrio

Dulia serie dei fui

die

vLjio

fi

qualillcati

pu avvodirij

cosi

ratto iL'iiga iliclro la violt^nza carnaio a sur-

al

della quale

iiiuute

il

la libert

di'lilto

emsi coiiimesso, ed

allora UL'iial-

opcir dalla classo dei reati contro

per far passagf^io nella serie dei

contro la pudicizia

questa appunto

la

come

violenza

delitti

carnale, e

di

prima estrinsecazione violenta

star nel rapimento della donna; dopo

vano vorr pretendersi che

lo

il

quale in-

stupro ceBsi di esse-

re vtoiento perch la donna per avventura desistette


da ogni inutile lotta contro raomo che ormai l'aveva ridotta in propria balia. Non "h ammissibile nella
esattezza del linguaggio che

il

ratto si dioa quali-

ficato dalla sQccessiva violenza carnale,

po pi grave

qne^

perch trop-

seconda offesa al

che

diritto

invece coerente alle rebaon metodo che si dica 1' abaso car-

noi sia stata la prima:

gole di nn

nale (lesione
'

al

diritto della pudicizia) qualificato

dal ratto o dalla indebita

det^ione, come

qualificato dalla violenza privata,

mezzo,

tamente nella pena

il

alla violenza carnale:

siffatta

deduzione, e

si

so con semplice violenza

il

qaando gli furono


ha obbedito alla

ha

parificato esat-

ratto con sussegnito abuso

ma dove non

con abduzione e che


l'

dice

codice Toscano (art 284)

forza di qnesto pender, quando

rire

si

si

volesse ade-

volesse dire che l'abu-

meno grave dell'abuso


meno grave del-

qnesto

abuso con incarceramento, ci niente altererebbe


criterio nozionale; si

avrebbe soltanto una gra-

dazione nelle diverse qnaliflt^e.

Ma

queste per

la

oao
non

loro progressiva gravit

ptrilcrobljoro

ebbe

Quando invoco

sempre

qutilla recata alla

tivo speciale, se

ratto

il

non

offesa alla pudicizia

la

san consaraazione o nopparo

la

carat-

il

detcrmi-

tere di qualiflclit, e la iesioue priocipale

nairice del titolo sarebbe


pudicizia.

sno tenta-

il

vnol mantenere nella

(I) si

come

figura di delitto perfetto bisogna considerarlo

reato contro la libert.

Ji
Clip.

Bioi.iocHifH

37

chl in

dossi

insili,

sinsul.

de rnpia

a r o

Irjclnl. tih. 8, eop.


. 2,3(0*. un.

1253

clas.

Granii

IL

Mi

a<J

li

Cn

212, u. GUI

Iniftutm

5D

Caslillo
e?irir(i;oi.

n c

13

!_.

iii

li

ad

a n o

enii-

pag. 082

cip. j.

ad

iaslil.

oieiiib. 1,

til.

de

pii-

prnclica pars 1, qiuie-

Rolando

185 Cor

r/fC.

Ut.

ci-im. HI.

ncc

Mascardo

Carpzovio

prnjris erim. cap.

ri-ii.

rppreLudwiill

nrbilr. cut. 5(i0.

dee. a

cons.

11

rer.
[la

aA^,

de mniln arliciilaildi

la

feqq.

Q5j afi

Crivella
ge

crimiiiiilis

Me nodi lo de
Uino Licniancn.
Alessandro cons.

et

ci teqq.

]ir<ixis

.8
pnij.

Carerio praxis

ijiiiteiH.

1^

36

40, 0.

SQ

rfec.

(j

5, nciilcnl. , raptus

lleils

judiciii .

Jl.

iiintiliilinnuni

107

liti.

de dcfensionc i-eorian pars

secl, 3, Hi
lilicil

[l.imiiniider

tu. de raptii laiilieruni

de publicis jmliciix

d'i.

in i/iiurtmii

exerciCil.

Guido Papa

voi.

a.

cs

3, con. 1

1, cons. 2i. u.

12

(j6.

dee. 75, n.

il

Z Sor-

Farinaccio

Salicelo tu L un. C. de niptu virgimim


U
Grillai! da de puenii ninnif.eoil. lib.a^qnaetl. IO,
ILI
u.22eJ ieqq.
Clilingensperger opottlesma jaris
qHticst.

civitis

liti.

A^lit. 18, qimest. 9;

Tauri, tLOfi
et

Sani

Boerlo

fon/roK.

niuiiiiicr Jf

Oli

Gomez

qunesl. 315, eoi.

Sfi, 71.-22 et

rrim. posil. 7aiU.15

seqq.

18 Angelo

V'iplii.Lipsiii

1788

[lei

de

super

Ma

L SQ
1 1 li

eu

baci seleetn

delictis eap.

iilelD

IM
'

dispiiliitiolO;

DlgiliJBtfly

Google

Ili

cjus ollecl. p<ig. ij, ci 475

Ala

pag. 71
Boebmero eltmtnta
Puttmann eUmenla %. 606 et leqg.
voi. 7,

jur, erim. Ituilani


lift.

n.

S,

30

irqt/.

(it.

11,

4, %.

tit,

30

n.

17

Ciimiiialc

furii

teoI.S, cap. 11

Helllo instil.
lytmptU

KoiDiniiricb

Zufrio inttil.QTm.lib..tit.'Xt,

Bonltaolo mM. erim.

lib.

3, Ut. 6, n. 10 el

BugnyoD legum arogatarum


mi. 31S,
1702 Rousseaud de
Combe matrei
1,

lib.

llruxtlts

la

L-riMiiidles png.3!)

au droit

i;rim.

Joussc

Muy^rl do Vouglnns iiistilul-:s


VulazO lux pnaUs piig.M

pig. ^09

jtisticc

criminale lam.

man ilisscrlalio de
mi voi. 2, pag. Si

ile n a

CarmigoaTii tlemenla

g.

iililmioni voi. t, pag. 507

1159

A,

pam

aeqq.

el

Uangano

frollalo l,vol.2, pag. 61

l'iott'ano,

Tissnl

lib.

719

a, pag.

crimins raptus

Borop-

droil

, rnp. 7

GiuJiani

codice penale

il

Arabia

prituipii

voi. 3, pag. 336.

. 1085.

Il

a e c

11

fece r obiiito

e r

dio

(de legc
il

alla classe dei delitti


i^ioni

ratto

nnxnici'

p'if).

quoque

Mi!hH!i, in

exlorquendi c/iKsn

Ma

si

nonostante persist

in

eis

quhus matrirmnii tarUummodo


jC)-jctratn>; castilatevi el

citimn honoremqiie rmiKeris

grado

non Jnvcssu portenere

contro la pudicizia per le ra-

da noi sopra esposte.

a mantenerlo nella vecchia classe, perch

r.iotu.re

la opinione del sapiente

pndi-

dici potasti.

Mal-

alemanno, e quan-

tunque prevediamo che anche a qaesta occasione


il

nostro

censura,

metodo

come gi

d
lo

classazione

ha

in altre

possa

trato par la impossibilit che tutti gli

sino allo stesso

modo,

incontrare

occasioni incon-

io persisto nella

nomini penopinione mia,

Digilized by

Google

quella picfoiifa dal

cliu Tu jsiir

Inix

naks pag. 54, g da altri.


E qal ripeter una volta per somprc (e
anche pi chiaro affinch

argomento rispondere)

mio deve decidere


delitto.

il

criterio

-pi--

dir

che a senso

la questione della classe in ogni

Qnesto criterio quello della consumazione.

Il diritto la

cui lesione basta a dire consumato

il

ma-

6 quello che deve determinare la classe.

lefizo

latrocinio

consuma

furto sia tentato.


litti

lo

censori sappiano a quale

qual'

con

Dunque

1*

Il

omicidio quantunque

il

spelta alla classe dei de-

contro la vita e non a qnella dei delitti contro

La

moneta si consuma con Is fibbricazione quantunque non sia stata spesa; dnnqne
male starebbe nella classe dei delitti contro la propriet, e bene nella classe dei delitti contro la pubblica fede. La calunnia consumata quantunque l' innocente non siasi &tto condannare dnnqtie la cahmnia
non spetta alla classe dei reati contro la privata cula propriet.

falsa

resza,

ma

a quella dei reati contro la pubblica giu-

stizia. Il ratto

consuma

egli

ancora avvenuto alcun attacco

donna?

(1).

o no senza

clie sia

puddzia della

alla

ne convengono. Dunque

Tutti

ratto

il

spetta alla classe dei delitti contro la libert qaando non sasseguito dall' oltraggio al pudore: e
quando ne sasseguito sorge la combinata lesione
di ilue diritti, e la

quali r

uno

collocasione

ii

si

combinazioDO

rni-zzo c

1"

determina

nerali, . 170) ccu

L" argomento di

di

due

altro ^ fine;
(

sGcondo

reati; dei

ed allora

teorica della prevalenza.

a oc

li

la

ge-

principii

la

"\V

ter pecca a mio pa-

rere in questo, che egli confonde l'oMore (reputazio-

ne della donna) con

la

pudicizia.

Che ogni

ratto

DIgilized by

CoOgle

quantunque non .susseguito Ja nessuna ofTosa

alla

pudicisia della donna, rechi an qualche detrimento

onore suo per

all'

eoepetto che la pudicizia sia

il

stata contaminata, io Io concordo.


lato

Ma

allora vio-

V onore, e non la pudicisia: e la cosa sostan-

zialmente differente.

Tale la mia opinione coordinata ad ud modo


generale di vedere, che Tu
in

universalmente lodato

Carmignani:

approvato

io

e quando il principio generale


non veggo come possano negarsene
che logicamente

quelle applicazioni

derivano dal

principio prestabilito.

Fra

(1)

[{li

anUehl dispulb su questo punlo

lo

Slmvio

ii^olnUontt pag. 673.

g. 1886.

questo Inogo pertanto

niente prender a

io

considerare la ipotesi della snssegoita violenza carnale, e lUente ritorner sulle molte osservazioni che

gi feci al sao luogo in proposito dei


la pudicizia. Nella presente sede io

delitti

contro

non mi occnpo

che del ratto nella sna forma semplice e nel suo

modo

di essere di delitto principale contro la indi-

iddnale libert.

ci

porta

all'

altra

me

che molte delle osservazioni da

conseguenza

fatte in

propo-

sito del plagio, vogliono qui cssoro ripetute dal letvi sono adattabili, ma non
debbono essere ripetuto da me poich in sostanza
il plagio ed il ratto non differiscono che nel fne (I).

tore se congroamenlc

Qneste premesse riducono


suoi minimi termini.

il

presente capitolo ai

Ln

(I)

(liicrsii

UQ diverso

titolo

aou

pile

iU>l

alla

se per Bae di

per

sollitnlo

abduzione

violEDti>:

rilensione,

titolo alla

arbitraria a carcere privato

quale diviene detenzione

la

iufliilsce

(plagia o ratio)

ancora ea\ dare un diverso

ioflulsce

lucro o vendettaj e rimane sotto

titolo di

li

ratto se per Dna di libidine: e clb anebe a sento degli en-

Nevizano

pratici;

ticbi

Bajardo ad Ctaram

1687.

La definizione che ho
criteril essensiali di
il

fine

dato del ratio pone in chiaro

questo maleAzio: e sono

ad-

di libidine

di

matrimonio

dizione 0 ritensione della donna


0

la

frode

lib.S, %. fin. quaetl. 68, n. 84.

46

nuplialis lib. 4, n.

ij/tva

4." la

3." la

mntraria volont

2."

l'

violenza

della donna.

. 1688.

l." Il

Sta in questo fine

di

il

di libidine

ritiene la

donna

o di matrimonio.

criterio i^e

delimita

il

ratto

Se il fine di matrimonon fosse snfflclente a costitoire il reato


ratto, non vi sarebbe ragione per mantenere

dal plagio e

nio

abdnce o

fine per cai si

deve essere qaello o


da

altri delitti.

(I)

questo

titolo nella scienza. Il ratto

potrebbe incon-

trare la sna repressione nel titolo della violenza

carnale oonsamata, quando lo fbsse, o nel tentativo


della
il

medesima; perch

rnchindere,

cia,

il

in fine dei costi

il

rapire,

legare e Io afferrare per le brac-

sono sempre violenze contro la Jibert che po-

trebbero nella nozione considerarsi


nel delitto

fine, salva

la

come

assorbite

graduazione dovuta alla

Digltizedby

Google

dal!;. Difesa a

da una

offes

orudence ertminellt pao. 947

2.*

L'aMusione o ritenzione

della

donm. Questo

secondo estremo o criterio essenziale tiene alla ma'

Digilizet

by

GoOgle

636
terialit.

Il

ratto si

come dicemmo nel


no snssegaita

consoma con l'abdazione

(I)

plagio; e quella pu essere o

dalla ritenzione.

Ma

pn anche con-

sumarsi con la sola ritenzione senza precedente


abdazione, qnando (a

modo

da

una donna che

nella propria casa

esempio) taluno chio-

di

spon-

siasi col

taneamente condotta per sue bisogne, e ve


tenga a fine
nozze da

lei

dnbbio se

lo

d' indnrla

non

la ri-

a disonesta conoscenza o a

volnte.

qui potrebbe nascere

estremo della ritenzione dovesse rico-

noscersi nella diversa ipotesi che


fosse rtnchnsa la

donna

all'

istesso flne

nella casa propria di

per avventura solitatia : ed

non vedrei

io

lei,

difBcolt

nessnna a tromvi lo estremo del ratto, pnrch la


donna fbsse posta con ci sotto la balia del ano
oppressore; almeno in tccia alla vaga lettera del
codice Toscano ( ritiene) non veggo motivo d re-

spingere

sifiktta opinione.

(1) Il Uollneo nelle DDtegr


feomtl.,n.,M.S) prelese

violenza

ziooe

II

E parmi

deirAlessndro

codsbU

loglonere ohe

aveva bisogno di abduzione do luogo

luogo,

D q

possa

oplnloue del

MoIIdbo.

prevnIoQdo

<.

rci^ol
jiiio

pub essera mezzo

iucoesElTO allo stupro,


prato

la

allo stupro, e

quando

donna senza idea

di

11

IO

uon ricevuta
it

aw.r

ut e
i;iiin

stupro, stupro senza ratio, c stupro e ralto conuiunu


ralle

era

aiTormarsi coniu singolare

pere, altud per vtm tluprare. l.aDnuc

11

doq

ratto

II

ma cbc

I
I

Holl

rei

eazt

n icion

pub essere anche

colpevole dopo avere stu-

rapirla, venuto poscia in desi-

derio di avere maggior copia d<

lei,

proceda ancora a rapirla

senza poscia aver agio di devenire con quella a nuovi con-

Digilizetfby

Google

eressi violenti, lo questa Ipotesi si


stinti,

eontinuati se

avrebbero due delitti

ma pur sempre

vuoisi,

vloleaza caroale senza

di-

due, cio Dna

preoedeule ratio, ed ua ratto senza

sussegURiite violenza carnate; la qunie osservazione potrebbe

violenza L.iriiak.

lUca sassonica

Cos'i

che

punire di morto

/"de criminibus

moda

per
ratto

il'

mia osservazione
)

la

di cscitl-

ricevuta

pli

nOD

sussefiullo

poteva essere vitale.


18.

lib.

mona erumzioDe e

4, eap. 2,

Ifl.

sondi argomenti per

:ui

SI

esamina

il

fcin-

quesito

0 d vista soioniiaco. Sotto

osservare cbe se
opiaione,

possono esser vere

li

UU'nuo

nino

II

lu

msirimoniD senza

aonna,

ii

ratto e

uuiiinii'SMi

nicnii!

;i

>Dsi|;n

aura
altra

Tmino aniicu od

nii'io

ime

eli)

11

Torse

diritto

i quella

ui costringere al

volere uncinare niu podlclzia delln

un vero o

nroiirio

lirtlilln

ooiitrn la libert

personale distinto dallo stupro o violenza carnale; roa quando


invece

II

ratto

ebbe per Sue

medesimo susseguilo,
inutile nella scienza.

Irk punirsi

come

la

Se

l'

aitenisio al

pudore o

fu dal

distlozione fra ratto e stupro diviene


lo

Stupro non avvenne,

il

ratto po-

leolaiivo di stupro: se lo stupro avvenne,


il

638

ratio gli dar In qualIQca di violento

cila coDBlilerarsi

non

e quando anche vo-

come

pli

grave

speciale: vedasi

Tho-

quosto mezzo di violenza

Tara mesliero coElUuirae

mas io

un

lilolo

natae od pandeclai pag.5&9. Cerio che per

dotlrioa canoorde dei

moderai

criminatisti lo stupro

la

commessa

violenlemeote sopra una donna anobe conducendola dn una


stanza

all' altra

del

suo domicilio aan

In questo secondo estremo

Dnnqae. checch

na.

st

0 tentata.
di

ma

come

m antico (1),

nn nomo per

mamenere.ii uioio

ai

abdu-

l'

fine di lihi-

violenza carnale o consnmata

qoeaio nuovamente dimostra la verit

qnanio avveniva, tesi: vaie a dire che

aione

ratio.

fa parola della don-

opinasse

zione o la ritenzione di

dine non raito.

considera

si

distinta dalla violenza

nel ratto a fino

raiio

[ii

carnaio deriva

ra-

la

come

figura

dall.-i

ijiotcsi

matrimonio. Potrel>!m

soinl)r;ire

cue qnesio rasionamciito non Dasiasse ad escludere


ij

raiio aeii

nomo

fiotiiiiKisso

avvenire cne talvolta auciio

mo

per

il

(iniia

la

fine di inati mionio.

donna, [lotondo

donna rapisca V uo-

Ma

obietto o appa-

rente porcli bisogna rifleltere che

donna non

la

pu mai esercitare suU' uomo rapito quella coaziono


morale che sulla donna da Ini rapita cscrcila i' uo-

mo

cotiducondola a coiisiiiTarsi

come perduta

reputazione, o cosi necessunndola a

trimonio col suo

puij

rapito

esercitarsi

che nulla

laonde se

il

ilalhi

soll're

ai'.ioiie

uuinu da

donu.'i

iIBCi'ediio

ma-

inMso. Tunieo

rip^iro possibile alla prupria ixiiiiia, rL^u.'ile

non

nella

o^iT.'ire nel

r.T])itoiv, <|i);mt[[iii-]iii:

noli'

matrimonio sopra^innga

lei

onor suo

al ratto del-

Digilizedliy

Google

639 ~
l'uomo bisogna dirlo liberamente consentito da questo: ch se invece il Une o la consegaenza del ratto

nomo

dell'

fa lo sfogo della libidine, la violenza alla

libert si assorbisce nel titolo della violenza al

pu-

dore ed incontra la debita repressione come vio-

lenza carnale o consumata o tentata. Cosiccb


ratto dell'

nomo come

figura

speciale

di

il

delitto

non merita d essere


un nomo commesso da un

contro la personale libert

contemplato.

nomo non

Il

si

ratto di

presta alla ipotesi del fine di matri-

monio; non ammette che

ima tnrp^

fine di

il

libi-

dine, per la quale rientra senza difficolt nella vio-

lenza carnale

dalla

Salicelo

sillo in

gli

/.

antitlii

raUOi

pcn(>aroDO

che

eslremj

saiili

iid

, C.

l.

tic

o|iiri,iiOiiu

Grillanda de

Claro

specificazione eccezionale

il

rnllo

uumci cvni-

dell'

exereitaliontt dixput. IB, tht$. 8, pag. 360.

E senza andare a

tore:

la

iinssi\o di questo malullzio.

donna dovesse invece punirsi con maggiore seve-

Ludwelt

rit:

soLTL'ctli)

snliciii

(1) Gli

mesED

Di qui

(S).

sosso nel

molli

furono cbe iDsegna-

mi. C. de ro/il virg.

rtiphi i-irginnm n.

iiuii

doii-rsi

f\\\ef.\o

di'uen. crini.

S> rapta n. 6

Iifi.

ii.

ciiso

n r-

l'iiponiit

piiiiirt

cntiie

3, guoeif. 10, ti.33

UeDochlo

d arbitr. ca.

Il Gutilercz de molrim. par3S,eap.86,n 33.


Grilh.iuhi de po^nis ummfr. eail. lib. 3, quaeli,
2.1.
pr.ilii;i winsuleriiiono micma la ipolest dfl
commesso dalla tloiiiii sullii duntia per fino di triba-

S91,n.
12)
si.

10,

ratio

dismo, 0 alcuni negarono

Deoieno

elio

qui ricorresse

lib.%, eap. 7, n. SS

il

lilolo di

Ueoocbio

ratto:

de arbiir.

Digilizedby

Google


mentc

lo

n.7

640

Pariaaccio

l'avvertenza

cbc

Sorge cnu-

quaett. 144, n. 43

vleationet voi. 0, eap.57, , 17.


lere

Wl n. sa el 99. , mentre altri lndlstlDlaammisero: Saliceto in I, un. C. de rapili virgin.

in addii, eai.

Ma qui pure
epcclnlc di

tilolo

il

deve rpp-

si

r^itlo

I1.1

suti

la

npcessili di essere per [a oonlingpiiza dpl fine Ji iiMlrliiioiim.

Cosicch dove questo impoKstbilE.


Taccia
la

per Qne

di qualsisfa libidine

sua repressione noU'alleDlalo

<}.-

alln

par esse

iiiin

aiia

11

los^to

c)if

^i

viulenza uIid lrov,i

pudicizia.

dae

condizioni che

matenaltia dei fotto

pongono aiiernativamente. perch


violenza escludendo

r.!|>lt'i;

lOtl.

rtoiensa o frode. QuGBie

aiLonsono

il

la frode

si

come

la

iiuero coneenso dei soggeiio

passivo lanno ciascuna di loro sorgere la contraoiziono aci latio coi diruto delia libert mdiviauam.
Lia

ragione ueiio equiparare sia dnnqne neiia pre-

sunzione
(1,111(1

vero

di

iiiBsenso clic

ufruaimente risulta cosi

incanno comi? nana yioien^a.


ciiQ

se.

lanino

tanto

Ci

avesse laiio icnira con faisiia

Ito
)

irandoienu)

non poirebbe

DiglUzed by

Googic

Contro la volont della Jonna. Questo fiaarto

estremo che

ma

aggiunge nella definizione

si

tprzo anzicli

Esso serve a dimostrare

stinto.

esteriori!

una violenza o

di

stano a costitoiro

ramente non dissenti:


nosit del
Irode,

iia

nf'

ma

stinguere
Tata
l'Ile

delia
il

inganno o nella forza

la

alle

ditTictill

pralidio

ben di-

di

ogni

cessare
li

afl'et-

ricordato; salvo

(jni

facile al giu-

m:\.

consenso della donna che

ordinario

(g. 15l!i

di ratio.

%
Il

da noi

rclultanza vfira dalla rcitiitanza

donna, vuol essere

tema

trattandosi

ad occasione

ciie

conoscimento rimarr assni pi

in

n nella

nel soggiogamonln

del quale ordinar lamenti'

adoperala per oltunoiOo. Tutto rio


u 1520) intorno

apparenza

donna ve-

nella violenza,

io loro stesse,

[ina manifestai; ione nell'

della violenza carnale fu avvertito

lice

i'

frodo non ba-

percli in sostanza la crimi-

non sta

l'atto

guardate

una contraria volont,

ili

si

elio

nna

di

ratto puniliile se la

il

SQlle or-

una dilucidazione
un criterio di-

del codice Toscano piuttosto

dichiarazione del

ij

si

dice rapita fa di

possibilit

lesione ad

persona offesa ha

un

d'

diritto

imputazione
del

la libera disponibilit.

delle condizioni nelle quali

piena e libera disponibiUt


ritenuta incapace

lii

quale

Ma

vi

di

la

sono

una femmina non ha

la

s stessa, o porchf;

consenso, o perch subetla

a potest altrui violi ossa

medesima

l'

aJlrni diriltn

642
sottraendoBi

quella.

La prima

che

ipotesi,

^ trova

nella ragazza al disotto di dodioi anni e nella

meu-

tecatta, riproduce qni la teorica sulla violenza pre-

santa della qaale altrove (. 1491 e segg. e g. 1515)


gi dilatammo] e che parrebbe dovere essere risoluta sotto qualunque sna forma con identico principio

(I)

(I).

Dova

stupro

la

nella donoii,

si

dalla

Jgil

coiidIziDiic

IdcDllcn

Tale quciliaae
11

legge vcgllanle

ammette come qualIBca

si

Ij

jiusis

qiiiilll

di

queslionc

niciilecotla

se

niialofja

umiiiellcrei

dcI

14 ollobra 1670,

eraEl condotta

morale n

bil)

via

la

di

(ti

rade-

quale proaunzib condaaDa per ratto

Berna uo di alcuno

tisica. Ila

dalla Corto

ricotiosciul

qualifica yec

dellllo

preseai alla Corte di Assise di Messina

TloleDto sul foodamento della Imbectlil della

del

dello

violoaza giresunla o inilullim o asiimilatica, che

In

luolu itpsumerc

si

questo

giudicalo

non essere valutabile come

femmina

^e

violonza politivi u
ei

Cassazione di Talermi),

annull ben presto

la

20 marzo 1S71 dottamente esaminando

quale col decreto


il

problema

crllerio di violenza la

Bta-

meo*

lecaUaBSiae della donna [uggita.

La seconda

ipotesi

s'

incontra

tiolla

tata e nella ragazza al di sopra

che non abbia ancora compito

il

di

Uonna mari-

dodici anni, o

sodicesirao anno, o

che avendolo compito sia tuttora soggetta


tria potest

mina

fuggire

od

all'

alla

pa-

autorit tutoria. Qualora la fem-

queste tre condizioni abbia consentilo a

in

coli'

uomo,

la

vera figura del ratto o scom-

parisce affatto, od impallidisce.

gomento

Ma rimane un

d' imputabilit sotto altro

ar-

ponto di vista


il

quale non

lei

tiu.

643

nelle

identico

s'imputa

perci subentrando

ronootto

il

con pena

indipendentemente

da ogni

punisce

il

patria e tutoria; e perci


azione. Qoeslo

il

si

liella

tii;i

rifjuardo

all'

ma

ta affatto la

maleflzio

il

ssa giuridica flsonomia.

Non

Iil)ert

di

te^'lt&iJi!&.,'o marilali.

peraegaita

tanto

il

il fitto in simili

la

donna

termini, ponendo sol-

donna era nubile


ma sem-

(i) si

(1) Fra

due

casi pre-

codice penale Toscano agii art. 287 e 289;

e sono questi

mente

diritti

se era maritata,

pre a qnerela di parte. Questi sona


visti dal

mu-

pu
fempa^

pii si

nella

per rispetto a cotesti cbe

cosi detto rapitore se la

punendo anche

al di-

altrui potest,

all'

BinR:'n(9i-tf0(^vparlare di lesione dei

statuii

casi

che nella pratica nniverBal-

segnalarono

codici Diodcroi

crImlliaH

paritcano

il

co!

nome di ratto improprio.

pu

della

dirsi

una singolarll

Hn^i:<i1icia

rollo imprupriu

mccinndo indislinUmeulc ad
ferri

286 del

dall' art.

soggetta

parlare di lesione del diritto

scz. 2,

autorit

perseguila a pubblica

caso previsto

sopra dei sedici anni

degli

.^riniirt;

Toscano. Nella ipolesi della rai^azza

codice

coiiici

si.hIu/.'IIiu

lieve

piii

e nella ipotesi della donna maritata

81

cuiisoui-o

il

considera come giuridicamente niono

si

ratto

si

percli

latii

il

accen-

ipotesi

Ire

della ragazza die versa fra

sedici anni

Ui

1'

Nel caso

nate.

al

cnlr.imbo

cbe

al

g.

90

(juella

della

ratto proprio, mi1

Casi la

pena dpi

da uno jqo a quattro soni,

. 1695.

Gli scrittori di cose criminali

riuniscono tatti la

trattazione del ratto ftnprqjHi'o con qnella del ratto

644
proprio, indotti fbrse da

esteriore

tm'ombra di somiglianza
nome. Ma in primo

dalla identit del

laogo la identit del nome an neolo^amo i^e


sarebbe tempo di bandire dal lingaa^o scientiSco.

La

ragazza di venti anni che fbgge dal padre, e

moglie che fogge dal marito per segnitare desiderosa il proprio amatore, non pn dirsi ra^pU
la

nel vero senso che ha la parola a questo Ini^o,

a s stessa; e

cio rapita

il

criterio

di

imputabilit

vis in parenCes.

vaziono

clic

secondo

Ma

la

I'

fattiBpecie nella

non vogliono essere

accidentalit d

definiti

un nome, ma

loro vera oggettivt;'t giuridica. l)ra di

iiucslo cosi detto ratto inijroprio

ravvisare

sibile

rapita ai

trovarono

gim-isti

tali

allora sorge la ulteriore osser-

raaleflzi

secondo

e classati

pu dir

solo

parenti o al marito: e.difotto

1'

non essendo pos-

oggetto nella libert individuale,

sarebbe affatto fuori di luogo discorrerne a (]uesta

sede; e
sono
la

poiciij*

invoco

!'

unico oggetto d tale reato

ben dovere che a anel-

diritti di famalia. b

sede (. 19/ o segg.) so ne rimetta la tratta-

come di reato essenzialmente distinto dal ratLo che pi volentieri facciamo perche non trat-

zione
to.

tasi di maleflzio del

quale possa uscirsene con un

ma

argomento che conduce a

rapido accenno,

molte ricerche e suscita olcffnnfi f|uestioni.


esposte

al

pre^^unio

ordme

d'

forma

la classe

Iuol'O

idee luiin ilisnnio

chn

tornano adatte a

qm

le

nclii.T ni crebbero
ari ([^iello ^ial

quali

ad un

quale s in-

i.-TnuTiamn. e che invece

coniplfn.'irc

l'i

i-l.isso

ilei

uiclono che

iklitti

ci

siamo

dunque questo mero accenno,


niamo ad esaurire Io studio del vero raito.

e tor-

contro

la

famiglia secoii'lo

prefissi. Basti

il

I criterii

misaratori del ratto sono quelli stessi

che gi& trovammo nel plagio. Avvene per altro jxao


HperaaliBBimo che meritevole di considerazione,

qnelto cio del snssegaito matrimonio. Generalmente


il

matrimonio snssegaito

al ratto si consider,

isflosso del giare canonico,

cho ne minorasse

deroga

al

come tma

mpatazone.

la

principio generale cho

minorante

cfflcacia

per

circostanza

questa una

nega potersi dare

ai fatti successivi alla

consaraa-

zione dei delitto? Parrebbe a prima giunta doversi


ravvisare nell' anzidetta disposizione nna deroga a
codesto principio. Parrebbe che la valutazione del
successivo

matrimonio,

quale

la

288

dall' art,

del

codice Toscano si spinge fino a ridurre la pena


violento al carcere da un mese ad nn
anno ed a dichiararlo perseguitabile soltanto a querela di parto, fosse ispirata da un mero principio
del ratto

politico

analogo a quello per cui nel furto

mette come diminoente


del tolto;

non perch

il

piuto possa modificarsi,


il

la

per

ia

ormai com-

veduta

colpevole alla possibile riparazione.

Ma

d'

indurre

nella ipo-

presente parmi ravvisare una differenziale, ed

tesi

ecco

il

mio pensiero. Gi

di iiiatriraonio
diffcreniia, di

si

dissi

equipara

al

che noi ratto


fino

di

il

non

si

fine

libidine: la

malvagit nelle due proeresi parrebbe

che portasse a distinguere almeno nella pena;


ci

am-

spontanea restituzione

fatto giuridico

ma

si

pu per

la ragione

ma

che in molti casi

rapitore avrebbe balia di allegare

il

agi per fine di matrimonio: bisogna

il

pretesto che

dnnqae ade-


(iiK!

II-

fiid

non aprire adito a

oiiiiii

ii(;ii;tin.;i

iji^iia

nei

uinereii/i.'iii!

cipio stettamente

il

Goe

villini

iiniin

del

gmriuico

commesso

ratio

noi

mono

fino

t'.i:

jmsl.

[i).

pratici

alto

scopo della

a Bue di oialDaioDlo, e

vdiimin

:i

ii"r

l'iiiifii/uinc

nei

niiin's'

II

ratto

e daiis pesa capitale, serbata par

di hbidinoi

seconda ipoiesi. defleiierano nella prima. Anzi

iiii.iiiii,

facto

ed in

m;ilefl/io;

ainiinueute con un prin-

la

Comuneoieale disilnguevano

(1)

penani fra

commesso
quesi.n

poi'icolo

non gi die minora

nin chi riveln

vninia orrniunria

guisa ricongiungere

lai

line delle

pai; star certi

si

c cosi

iirin.

fi<:iii.

iKisi

i',<;

iiiiiini-i;

la

il

ondo senza

(a
(ii'iino

II

tale

rcalmento contratto

Ila

ridente die
d:

ucr dui'ui ikmi arcusato

in^-Tiiini

Il

:illro

mi-

sebbene avesse avuto

liliale

il

la

ci tosse dcrivnio

elio

uvoTA spinto al delitto,


mi

iiiss

pr

voioriiMrLiiiiiiiire

egii era

siaui

n sulla
ti.
li

come

ile

ite/ciis.

conduce ad esaminare

neca fctUroveriian
un uomo arendo
bene (bese pronto

respoma

rconirn, pin

cho

Oiiesin dimiiiiienle

la

sulla Meotialiti

CarpaoTlo por*
lib.
i

6,

, quat-

reipon. 87

d'I. ft,

.cap. 4, n. \4,pag, 151.

geiii^r.iliiu'iilc

si

ripete

iLii

pmlici

li

speciale ijiiestioDC proposla da Se-

lib.

I,

conirov.

ti)

il

quali?

narra cbo

in

una siessa notte rapito ae donne, seb-

sposarne una rischiava malgrado ci non

poterai sslfore da| patibolo, per

di sposala anobe

che se inTem dallo ItU'

altre cagioot, aitata coofjde-

influeol*

qaanlitft del niaiefliioi

40. R. 37 e nei suoi

ra n tz

:isieiiii[i):

impeaim per

raTaoi aimiie oircoslaoza

l'

altra

la

Impotenza

in

oui egli era

e oomuaeraeole rlpelooo che

11

h-

vore del matrmooio dovesse salrar ootlui blta morto anche

Digilized by

CoOglc

64T
riccia

in

ccondo raUo

si

diminaenlc

Ycilnno

si

voi. 0, pag. 333,

ti.

nel quale era imposaibllp coicsin

Sor);G

dn

diali

8. Bisogna

la

sonile

acme

Tiraqaello

il

non parrebbe a

anll-

prDSsO b poco

Tosse offerto di sposare

bI

soU consIderazIonB

me

inBegnava dovorsi Tur gruzla dei capo

qualunque colpovole ohe

meretrice. Questa

gli

noi s tiusr-

indussero per

eI

raglooe ampirlca del favore del malrimnijlo

la

che

come

diamo, e ad nccogllere questa dlmlnuenle

ertuclealionet

p<<r conTrsiiarc

cb 000 la guardaroao laalo per

svolgesse

al

una

ooue

df favore delle

se non

suffioiente

un

lo

principio giuridico.

. 1697.

Dalla idea die

il

ratto,

considorato come delitto

come qaahlLca

per sb stante e non

(ii

carnale posteriormente

cessaria la conseguenza

rale del malefizio.

non possa assu-

riminnisca la fpantita natu-

disonesta od onesta die sia

diriKo alla individuale libert:

la

drcostanza del

meretricio, culminante nei reati die hanno

"S^ettiMti _nind
insigniti

nolh
za

pili

i[i

'.'-o

qui

p
I

tiSliJ)

la

ti

tf

di

ette

cn

ne Ira donna innutta

fra violenza carnale

consumala

Gcmbrerebbo equivalere a
osile meremct si uwee considerata come

e semplice ratto: lo che

questo

loro

111
1

distinguere (art.

donna maritata, ne

ff

il

II

In nmiii

la

ha mraalmente nella sua pienez/a

donna, somiire
il

ne deriva ne-

nul delitto di ratto la

ciie

iiualifica di mei-elricc nella rapita

mere importanza die

della violenza

cunsnniata, dellja refenrsi

reati contro la liberta personale,

ai

minor valore anche

la libert personale.

Fra

donna

la

noverarono

ro.ifo

(((lesto

648

misurntori dolia qnantil.'i politici di

criteri!

pratici la circostanza die

rapita l'ossa la p-omeasa sposa

rapitore. Questa regola, clie

pratici

(I)

del suo

ammisero

forse

per una vaga obbedienza al senso morale, pu riaonodarsi eoa

principi!

liid;i

moderna; riconoscendosi

menta li

eliiara

stanza diminuisce per frrande misura


diato, percli

colai

che

non avrebbe osato altrettanto sopra una donna


stata stnintera. La idea di un certo
che illuse la coscienza del rapitore fa una

meramente morale:

fatto di

temibile

come

(1)

questo colpevole

all'

la considerazione che

si

GeDenInMDie

proitel

pota come un uso


de eftariom
Alcuui

ma

NovU

IH

ddh proprfa
allaiianlDaat Qranti

tegmlaniiian ratto

ourlteTSla di

mrum pan 1, eap. 4, n. 114, pay.

pHi eb

dlslinscro

futuro ;

in

il

(Itolo

sponsali

fra

generale

l.uil.C.de

si

i.

ad

If.

naccio

lefj.

qnaeal.

come caso

vii'jin. n.

Ut. 12, cap. 3, n. 13.

do ^tn
caio

l.

che

monaca a

nn. C. de
la

lo

ii.

92

l'

Ai u [111 e

Uni
.

lieve

pi

Ueciiinu
n

10

nema

nu

ri-

Ka

us de crim. liLS,

henigiiil Ti'ce per alirn

II

Bnl-

raptu virginuin J una limilazioue pel

sposa volesse

spoio

Julium de ri piMica

US,

151. Con-

ntto dovcan dmdUummI.

de praeienti e sponull dt

rilenoe

nijilu

traci, crim. Uh. 8, ciip. G, n. 5 et Si-qq.


f.

meno

presenta come

universale dei cittadini giova veran^ente

criterio politico.

cordarono

.Fi

danno me-

il

pensa facilmente da ognuno che

si

gii fosse

diritto

l'anzione
il

della scienza

simile circo-

clie

recedere dal coDtrallO per brsi

avesse rapita psrimpedira cotesto passo.

Digllized by

Googic


nplK

che

649

pura l'imo dopo l'alln

CI dicono

di violenza

ma

che

dottori

non colpevole

la moglie
I

il

maiilo

di ratio niB aollaalo

per trovare nel marito

lermici della vio-

lenia punibile bisogna immaginare delle circostanze eccezinnati.

Che

direbbe

si

giaciuto net giudizio

moglie

pria

oo marito

di

quale dopo aver sog-

il

separazione promossogli dalla pro-

di

procedeise a

rapirla? La senlenza di eepara-

zlOQC facendo io lui cessare ogni diritto sul corpo della

non vedrei

glie, io

Damale <e a db

ditBcolI di

bovarvl

mo-

termini di violenza

fosae giunto; o altrimenti

tennlol del ratto

nella sua gennioa Ogora di reato contro la libert personale,


In

quanto

presso di

rapitore voleva

il

come

lui

costringere la donna a tornare

moglie.

g. 1699.

In qaanlo alla complicit nel ratto torna acconcio ripetere

477 c

(g.

g.

ci

che gii dii-ersc volle ho

1C82) vale a dire

ratio g\^ consnmato,

per im[)rovvisa

clic colui

riuando gii

cioft

delia donna h cominciata


mento avremmo solo un

(chi;

fino

il

notato

qaalo a

abdnnione

1'

a questo momfervouno

ratto tantalo)

isoiu/,ionc

a dare aiuto

ali"

ulteriore

allontanamonto della donna e ad ulteriori rostrinioni

sua

della

lbcri,

presenta ima figura meritevole di

speciale considerazione. Costui non un auMlntoye


del

ratto,

perch q(iantnnr[ue aulaspo

ci

per so-

praggiiinse a ratto gi consumato, senza procedenle

non un coaulore a rigore di termini, per


le stesse ragioni: non un mero fautore, perch
non ag al fine di ingannare la giustzia. Ma veramente nn conUmtatore del ratto (1).
concerto

(1)
tra

Il

fi

ratto dagli antlobt scrittori noverossl

delitti

sucoessivii

Claro

comunemente

quaeil. K1, n.

3 -- Fari-

Digilizst

by

CoOgle


nacciri quaal. 10,
Ioni, t,

il

liO

aise

justice crimiuelle

UaisoDoeuTe

Cexpoti pag.iB)

tt

il,

pag. 58G, n.56.

iDveoe osUene eba

1 0

ratto sia assolatamaale

Il

della

consumazioDB del

assoluti.

ratio si riconosce

nell'abduzione della persona per fino di


Ui

Uta-

limenti

come

proposizfODe, quando voglia prendersi

momento

daltlto

mi sono peimeaso dubilaradi

taai. t, n. 7G6. Io gi altrove


siffiilla

od

Ortolaa

laneoj segueodo in clb ta dollrias di

do

talli

Condolla

libidine.

donnii per {rode o violenza, ed a codesto Une, fuori della

casa proprin,

consumalo. Ma

ratio

il

mani Irova coavcniente

rapilorc

il

trasportare

di

ta

donna

indo-

all'

rapita dal

luogo ove V avoa ebiuaa nel di precedeole. Ecco di nuovo


la efilrlnseCBZlone del

momenti

costitntlvl di

od

Qaeiia

ritto.

trasporto della donna dal primo luogo al secondo on'abdn-

ciooe di persona: fu violenta; Tu a line di libidine non aaoora sfogala

dunque

esanrisce

ili

il

un

delillo

consegueota, perch

il

colpevole dovr

due

doUrina della canlinn^izloncl' He


Bssolulo che sia

teiLI,

r.illu

il

hi

rilimn

islanUnco bisogna venire

diritta alla libert

pienez e

tato della saa

conse-

In

o (rivolendo

In

iii

ipo-

modo

a simile

quanlonque violato

prima abdiulone rimase par sempre

dalla

ntllo.

criteril coslitutivl del

Sari egli nn seoondo ratio? E

guenza punirsi come anione

Della

donna do-

sua violibillU; q fa di noovo

della

tIoIoId con la seconda ibduiions. Bla lo pento che in slatti

lenulni debbasi
SITO.
la

che

ratto cooslderara

II

Suppongasi poi un'

Importanza
sia stata

r^pilii

iin.n

Nizza, e da Ku7.a a
Italia,

Jiineu,

o commesso

li

deUtlo aucoes-

vedr ad an tempo

quost ricerc.n. Suppoagasi

di

Tiniiin:

cliinn.-i

il.irsili.i.

in

come an

altra ipotesi, e si

dilGcotl

<li

111

nillo snr:. cyli

Francia ? Se

il

ratio

ctmilulla a

cuEiinie.'so

un

dclitlo

evidentemente l'abduzione della donna da

Marsllin cosiiiuir in
pcrctic quella

sua votoniB, a

una violazione

s un nuovo

donna da
fine

di

Him

libidine,

del diritto in

lei

delitto

a UarslKa
ed

in

ratto,

condotta contro

quel folto

permanente

in

Mfan-

Nizza a

completo di
ta

alla

si

concret

sua liberti.

Digrlized by

Google


Le autorit

soccorro di

punirapn

FrsGcIa, e

peDO

le

un

ti5l

saranao compotenti per giurisdizione pro-

fr.ioccsi

pria 0 SGQEn

come

traU.ili

abtludoae da

1'

e come

1000

in

rallo

per virt di

e oon poiran-

facciasi un'altra

persona fuori del suo do-

la

passi, cootinua a iollarc.

Il

rapitore

precedente accordo. Questi o per mercede o per nmicizia

un correo di ratio o

aluta. Sari esso

rale risponde subito ebe


alla

ik

Moo

veramenlo

delitti

plagio?

II

lo

scoso mo-

rallo ed

l'

il

abduzione

II

ratto
di'lla

loKsn ebe sopr;ivvicno uon pu essere complice del

Il

oonsumato.

sosicrr;.

libili

coesa al delitto, a somii^iattza


cKi repugns al senso morale,
il

Il

cotesto responso

istantanei? Dato ebe

consumalo con

delitto islantanco ofso fu

Titlima.

delitto gib

ed

di

Ha per adattare

al.

formula giurldloa bisngna domandarsi se

plagio

11

Don

Italiana, e

un conoscente che a caso incontra senza

aiuto

lo

In Italia

iuliane. Adesso

pene

le

Abdolla violonlemenle

micilio a GD, 2D0,

chiama

commesso

delitto

di

DO applicare che
ipotesi.

ne sari

IribuDoli fraocesl tranne

il

polr disgregaral

delitto uocessivo pi dilBcllmoDd)

aegullo dal prtoclplo. Ls competeoia

potranno eoooscerne
trattali,

commesso

dellllo

Nizza a Harsitia con

dal codice l''rancese. Se al coolrario

iilabilite

plagio sono

non

uno figura ndofa

del

tli.iogn.i

rieetlalore nei flirto.

duixpie dire cbc

il

Ma

rollo

successivi c non delitti isUintanei.

delitti

D' altronde la scuola francese cbo tiene gran conto di que-

ohe

sta dlBtlotlone, Insegna

delitto auecesttuo;

II

delitto di detenzione arbitraria

Halsonnaavo
un

la tqaeitralion illigale ett


Iradiztone che corre tra questo
il

si

Quale

ferisce

peaso

la

diviclurile?
io

sempre

ralto Eia

oliio.

la

iik'iilici

Se

elle

mah:
il

delitto

ragione

luteeiiif. La

d^Iii

concetto e

lo

con-

sOermare cbo

istantaneo, ferisce a colpo d' oodi

eosl dttTorme opinione intorno

(i_-;4i'llivii;t

non

disvario

nel plagio gli scrittori

expos pag. 28

giiiridicn

cio

la

liberl.i

in-

mi appongo nelle mie congetti^re


nasca da questo:

clic

nel

ratto c

qaali vollero dlobiararl delitti ittan-

lanri si termauero a guardare

come punto

ettenxlate e co-

Digllize by

GoOgle

(i52

consomazione

Btilulivo della

esirazioae

la

dal

vitliroa

della

proprio domieitiOi parmi ohe a loro aembrasse auerai osaq-

oomplelamenle In offesa

rila

siala lolla al lari domesilcl

quando

al dirlUo

la vltlima

aoa

aegli utleriori oltraggi recali alla sua libert di dirilln


al

argomento

egli ceiosia

sua libert di
slocb

la

come

allora

non do-

io proposilo della

villima,

ofTesa

la

alla

esaurita nel ratto to-

ulteriori giorni vi

prolunej mento

NhI

rajjiiore.

del

b.iln

In

per

tpasio in ordine

nncbe

voila

esaurito,

fjlto

donna

la

della deleQKOQe

ripetersi

una

oarcerozloneP Rinchiusa

di

Ma

ripeiBSse alcaoa successiva crini inosi l.

veva

era

sua Hberl di fatto, cosicch

alla

una progressivit

tempo. Mei prolungamento della abdu-

al

zione per ulteriori miglia vi una progressivit di tpaxio

(che

nei luogo

nella prolungala detenzione

dod ) ed avvi

ancora una progressivit di apa^t'o necessaria mente nel lempD. La oQcsa alla libert di [atto

come

ogni miglio
I.'i

si

libert di diritto

po

clic

dovr

protrae e

1'

si

ripete ad

giorno. Se

0|tnl

come non

1*

pii

su-

non

egli ve-

abdazioue dal doneiltof lo

credo. Si trovano praUol cbe imprepriano

lo

Cavalcano de
dolloTl dissero

ad

caduto sopra donna mentre era fuori della oaaa pro-

ratto

cbe

protrae

ripete

delenzione? Oltre a cib b

litesso nella

per fermo ddo

pria:

si

libert di fallo tu tolta alla viltima, pcrclit

la

dirsi

ramenlB esseoziale nel rauo

il

si

vuol considerare

si

a eosliliiire una violazione criminosa nel ratto do-

scc'Liiliile

raeJUo regio para 4,n. 9S.

ad evitare

la

Ha

olb

pena di morte non sem-

pre da accettarsi coma buona teorica odieroe. Se una donna k


stala
di

menlre era fuori

afferrala, imbavagliala, e condotta vln

sua

Ciisn, si

campi aUrui
parlare

ilol

li.i

Ijl'iic

ca^^i

per

non per fare

riferirsi al

del violato

L' abduzione volsnla

guire,

si

ma

rollio,

quantunque

ratto o del plagia la

eilia, si usa

non pi

il

muove

in

ella

trovasse eoi

5I

ler^a 0 nella puliblie^i via.

So

si

usa noi

formula abduzione da domi'

caso e torma

domieitio

pii

ordinaria,

un estremo

ma

del deliUo.

e criminosa comincia quando

la

vltlima

quella direzione cbe ella vorreblie se-

nella direzione

che

le

impone

la

forza altrui.

un

DighLzedDyCoogle


conlm

ilelillo

movimenlQ oonlro

rliillu

Torz.i

elle

icndersi a ci che
c!i allora

{[

II

all'

Tedcrsi

ai)

i'

assurdo.

ta

so

l.i

In

debbano noverarsi

fra

dirsi vUiia

u deva al-

cousuma-

eui

due

liloll

ii

di fallo b lolln cosi

ilul

rapitore,

rimane

che-nuov.imenle lorna
9i

rpele lo stato di

l'uno

sueccsici.

delllli

portanza pralicn di quesln distinzione fra


Islaolanei Io riooooscano

lo

sifsnoreEsin e lo delErmioaziooi

sua volODlfi. Penso dunque che

ilella

liberl.'i

donna viula

libcriS di ilirillo

forza olio

la

rallo

sempre

cocfonderpbbo

iii

Ma
alli

rincbiiiJi-

di

consuma un passo

lo

donna pu
il

abbia cimisi noi suo castello:

aver

ogni niomcoto ullerore in cui

tonlrndiiionc Ira

lo

rapilorc

donna rlnchiuea come

per sempre a kl

la

'cousiimalo

dovrehi)c

rallo

come

oonsiima

nel carcero privalo, c

zlonfl

oondurretibe
alln

lo

volooi. Qu.iiido

dlsvin

l.i

(553

ptrsonalp. L"n lulnulo

liberlii

la

nienlo contro volonlii


di

giovaiii

come

l'altro rea-

E qual

ilclilli

sia In

Im-

successivi e

eludiosl nelle

due nppU-

cniloni cho ho qui toccale della compeletiza e della KomiiUL-il.

IJueslionl soli

ili

sono queslo

Sorge disputa se

il

lo

quali io g' non

presumo

matrimonio de! rapitore con

casi nei quali esime da ogni pena


come nei casi in eoi procura a
Dna diminuzione di pena, debba estendere snoi

la rapila nei

l'autore principale,
lui

benefizi anche al complice

n de

la conipHcil

(3el

(H

rapitore.

Vedasi

una derisione della Corte


i;
nel
2(5 marzo ISDl

Cassanionc francese del

MuiMo opposto lavorevolo

al

complice una

liL-lla

stessa Corto del 2 ottobre I85a.

lu: u

voltura

(pd'j-

elle

il

V o i-

pag. ir>3, dove allega nel sen-

so sfavorevole al complice

!l

decisioiit^

s o

ii-

iO^. iO:s) decide con tutta disincomplice di ratto non pu sottrarsi


mno
llita

V autore
;

seu^a

or34

pena ordinaria per

alla

la

priiici])nl(:

ini[uiiiii,-i

che nlbia oUe-

amino^rMarirlosi

pena

noppiu'iH la

pi-'!rnl(Tsi

ia questione.

Ci non persuado l'aaimo

la IcL'se

couiloiiato la

Ila

pena

1'

no a favore delTaulore prineipalo che


la

rapita, sia per r.igiono

meno

inlendiraento

riparazione, sia per

fOii

Quando
mesposala

aljljia

presunzione

della

Ta-

la

disrdlere

di

uiio.

ridalla a

[la

di

un

pravo, sia per rispetto alla data


il

favore delle nozze,

una im-

moralit che mentre egli passeggia tranquillo coq'


la

sposa, ed osfifruiBce la dote cosi conquistata,

gema per anni

ne) fndo di

caroere

il

povero

vetturino che scientmeafe lo ^jal della soa vet-

tura per
irli

trasporto>dena rapita; o

il

il

momentaneamente una stanza

prest

per guadagnare forse una ventina di

oolono che
di ricovero
lire.

nna

vera immoralit che non pu trovare ragione di s


tranne in un tratto
essere

di

matrimonio per

il

bello
il

spirilo che proclami

rapitore

una pena pi

grave che non il carcere pei suoi complici. Ma


qcando il ratto aveva per fine il matrimonio, 1* autore principale ba- eonaegnilo

zone di

qne^

gere con

la utilit

adone

1'

IK^mto del suo


espiazione.

rgutu^o a

cbe

mediante

la ^fettoa-

d propanava raegian-

delittaosa: eS89'ba ottennio

delitto,

il

n qnesta pn dirsi una


an ocdiio sul flio

se la legge chiude

Ini,

vuole equit che

lo

chiuda rispetto

tutti (1).

(1)

eho

Queitt opinione trovo confortata

dall'aolorllft di

BIbd-

eiitquiime tlude n. 524, po^. 30S.

Digilize by

GoOgle

r,a po[iali;\ (iWii

i 11

11

quattro anni so

l'

f|n(!sl.o

il

ratto

! inspiralo

il

codicf!

filato

con-

io

ordino

ratio;

teorica del

la

quando non

stosso

qualt

fini

cio che

i[Ul>11o

da altcilaio

snsricpiiita

al

493) puoisce

ii

pene dello stupro violento accresciate

quando

le

di tin j^rado

da questo nl-

ratto sia stato susseguito

il

'

codice Sardo

Il

ratto con la relegazione osten-

ad anni dieci: ed applica poi (art. 191!)

dibiie

il

pu-

indivi-

libert^'i

la

che quando susso^juito da quello non

ohe una forma di violanza carnaio.

si

economia

fjuesln

f|iicl|ri

dore non che un dolilEo contro


linalo: e

,\

pona della

concetto a cui

il

Toscano con

penalit? Evidcnli;nifnto

(art.

r!,-iji.w. )

endice Toscano

sia avvfinula applica la

di

ratto

Il

cambre da uno

col

aLuso della donnri non avventilo

camalli, (finale

vir>|fn/a

imiioratofi?

!"

de i-apht

C.

/.

prO|iorzi"ni pi miti.

<a

^Sl} punisce

quando

duliU'i rlic

'(ti'.'sio

r.

nlLi iiiui'dj [>) si 0 riiloCLt dai codici

Liipo ranci

(art.

Il

filili

>|jiis('

tarora delitto.

(t)

Qaanlo

vedasi

ille

peoallU del ratio presso

Tboniseen

popoli anilchi

du droit eriE sulta


CDnnc|tictcr IlcrmsnRamani pag. 319.

ladei tur

l'

hislorr.

linei voi. 2, appendice A, cap. 5, %. 6, piig. 209.

romana

peiialIUi

no

pili)

cODSiiUnrsi

nbseriiationei jurit
(2)

l.e

lesui birhnriohe

composizione
lalica Ut,

pccuniiiri^i

legge

contctil.irono i

si

:incbe

prr

ripiiaria

jur. gertnan. antiqui, Berolini


pag. 24

ti

174) aggraiaDdo

la

il

lil.

ili'lillo

Zi:

!:cnoralp

rli'lli

rallo flfj'je

ili

Wallcr

\S4', lom.

mollB aeooodo

,
il

Corput

pars

aomero

1,

dei

G50

farebbe

^rmi. Secoodo alcaoi

rapitori e pel concorso dello

eccezione a questa roilezza la legge dei VitigoU ebe ad api-

Dione loro

HTrebbe puollo di morie. Ha rlKonirando

lo

Walter feorput

testo delta le^ge Visigota nel

antiqui, tom. 1, pars 2, pag.

47 i) trovo cbs

leg^e iiuu

si

quaudu

li

r.i[lo

geva

la

RjgrtlaziouQ pubblica^ tua non

peua

di

iljliiu)jvj

loorle.

d.illa

pciulil

vi .n^^iun-

fosse sialo susAeguilo tluilo stupro

questo mi pari;

cbo

sto tncdaslmo ordiau

Tmo

spiQ|jCv.i

la

cbiarissimo, poich

colpevole

il

il

jur. Germ.

aoclie questa

pecuniuric, c soll<in<o

tlt

rado

alla

le-

il

da

sei;ulto

come'

stupro sia spoglialo io perpetoo della sua ingeoull,

guato io serTll ai pareoti delta rapita, e stagli per sempre


luierdetto

il

malrioioalo con In medesima. DiiposiilMii tutte

cbe davvero noo lascaoo comprendere come

siasi

alcuni [iiodcnil sciitiud spaciii.ire la Idea die

Ijucsta scvcrilii fu muilificulu dal Fucili Ju2i/u

ley 1,5. 12) cUe fiducie

Fuero
la

ta

Jeal flib. 4, Ut. 10,

pena

(ijf

qual peoa fu couservala

alla

fhb. 5,

la

pU'

III.

pena

nrO

ratio

ossia della fuga della

ne rimise per

la

al

preEcrillo del

cbe fece oploaro doversi manteoere


capitale:

Boebmero

la

con quello del ratio Impnquio,

donna dal marito o

sauzioae

90,

tit.

7,

ley 3). La Carolina /'ari. 118) riun io uo solo dettalo


previsione del

11

morte

nlla

Parlidai fp.

3,

ma

fustigazione;

port

1 )

dalle

potuto da

Visit^oti

io

padre, e se

dal

giure civile. Lo

ambo

casi

la

medflol, oil ari. 118, C. C.

pena
C.

Brou'er de jure eottnubiali tib. 3, cap. 23, n. 2S


Krcss ai art. 118, . 2~Carpzovio qaaett. 7,'i, n. (18
M eislor principia . 518. La qual pena si mantenne fino

alle

moderne codiQcszlooi

anolie nella Svizzera,

dove (come

altrovo lu> dello) fu spootaneauente accolta la Caroiinn co-

me

statuto penale:

Seigneus

erimintUe eap. 37, pag. 34S.

abrg de juriiprudentt
Il

era delitto capitate

ratto'

attcbe per le anliobe leggi del Portogallo


Ili.

18 fu

{trine.

S). In

Franai*

la

fordinante

ordiunsa

del

lib.

S,

1G7D

Digilize by

GoOgle


flit. 1. nel. 11

Itoussc.-i u d

do

ed

la

si

iiolablle

conferm

657

peni onpilale

la

r.ombc

.i

coiilro

rollo;

il

malrcs criniiiiclUs pag. 43:

ordinanza di Orlenns del geiinajo 1500, ovp

consista die molli ollenevaiio per favore delle cos delle

Ultret de caelut
rapivano

virt delle quali sotto

in

domelle

le

ble abuso

fu

colpito

1'

reale

aulorlli

da quella ordi-

nanza, disponendo doverli procedere per ratio malgrado

l'ari.

2SI

Cfi-niriiie 15

>t,-lat.,m

M,>-<.-.ne

n.

1579.

Ordliiaiiza di Btols del m.iggio

Uellii

iliiUiiuui

ni(//((,./("

1571,

Athrnci III Uh.

pietosa Deatrico D* Esle -del 7

della

I'.,

lib.

f.ap.

22:

dcccmbre

40

cap.

3,

morte

DI

iielLi

1815

De Ueao obiervalianet adjus


Chassaneo eotuuetud. Burgundtae

Ih

provvedimento che dovelle rinuovarsi nel-

regia;

palenle

Leadiettiium obier-

681
de juttieei,
vttl.

consumata

in

43 pag. 71

n.

ove nota una eaecuzioDe

primo febbrajo 1136

il

io

l'arigi

ijitantunque non susseguito da copula. E


tonto rigore

pratici

fitng. 74 )

il

disliuzioni c

tit.

limitazioni

Ippolito de Hsrsilia nei ttiai lingncome estremo dello pena or-

quale ta qaelta di
lari

Immaginavano

capitale

per va ratto

invaso a mitigare

quale poneva

dinaria la verrinili della dpnoa, allegando che lo nvpre In Teni-

mina

gii

coacewo

suoi hvorl ad

zione di avere aocouMotito

and

altro inducesse presun-

nel ratto

invano,

io dico,

perob questi tentativi avevago raramente plauso dalla pratica


in

questo reato ohe nei passati seooli

si

guardi)

un odio nolevDlissimo. Vuole pure nvverlirsl che


le

legialazioni dei secoli

morie nnctie
nireata

cbe

allreltaoto

il

rollo

ratti

sempre con
in

gcncraiR

parsali colpivano indislirilnineiKc

improprio: c dopo ci

la storia

ci

lil

ina-

erano allora per OEoi dove rrcquentlssimi

quanto possono

dirsi rnrlssiiui al

(^oml

nostri.

DEL SECONDO VOLUME, 8 DELL TERZA. CLASSE

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INDICE
DELLE KDBRICIfE

DELITTI NATURALI

GLASSE SECONDA

C.\:

[:'

C m'.

'4."

Cap.

3.' Delitti

lih-a

t:

amlcmdu

della

chssi

%.

I30C

a 1375

Dei delitti coi quali si offende


il diritto

umam

che ha lapersotia

alle

cure altrui

contro

deUa persona

la

IH7C a 1392

iotegrit

Lesione

personale, e sua essenza di


.

1393 a 1408

Sm elemento intenzionale g.

140 a 1417

fatto

Gap.

4.'

Segue lesiono personale

Gap,

5.'

Segue lesione personale


Criteri! misnratori

guavUt

politica

deUasua
.

1418 a

143;;


Gap.

6.*

660

Segue leeone personale


Crterii misarator! deOa

sua guaiM natarale .


Gap. 7/ Segue leaioDe personale

g.

1434 a

U67

SpedaUi del gcsAoiaqaesto reato

8.*

Gap.

9.* Delitti

Sua

penalit

coi

V Stupro

Tit.2.* Violenza carnale

TU.

quaH si (^ende

ptidicizia individaale

Tit

Segue lesione personale

Gap.

3.*

Oltraggio violento

al

g.

14C8 a 1472
1473 a 1477

la
.

M78

a 118

M8I

1513 a

I^jI'^

pu-

dore

1542 a 1557

GLASSE TERZA

Cai>. I.

Idea e contenuto della classe . 1558 a 15H1

Cap.

2."

Violenza privata

CAP.

3.

Minacce

Cap.

4.

......

Istigazione a delinquere

.
.
S.

1^63 a
1573 15SSJ

lOd a

5.

Coalizione industriale.

6."

Apertura

. I(i30

Cap.

7.

Rivelazione di segreti

Cvp.

8.

Violazione di doroicilio

di lettore

ir.07

l^OS a 1623

Cap.

CAP.

a IG37

1038 a

1.650

1651 a 1662

Plagio

g.

1663 a 1683

Gap. 10. Ratto

g.

1684

CU'.

ad

fin.

EDGSHIO E FILIPPO GillELU

EDITORI

LIltltAI

COMMISSIONARI

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