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Studenti Attivi

Lista elettorale degli studenti – Liceo statale “Marie Curie” di Meda – Consiglio d’istituto – Consulta provinciale degli studenti

Che senso ha oggi la giornata della memoria

Che oggi il 27 gennaio sia una ricorrenza osservata non c’è dubbio. Quello che è tutto da capire è
come e perché. Se alzarsi in piedi nelle aule e nei luoghi di lavoro per un minuto di silenzio non
basta a inverare il ricordo stesso dell’olocausto non è solo perché la morte di quei 6 milioni di
persone viene compressa in quel misero minuto, ma perché il singolo gesto compiuto in modo
estemporaneo non significa la valorizzazione della ricorrenza e del suo significato.
Si dirà che nelle scuole si svolge un lavoro più ampio assieme agli studenti e questo è sicuramente
vero: le istituzioni scolastiche sono i templi dell’intelletto, ma esse sono ben distinte dalla società
esterna.
All’esterno, appunto, il giorno della memoria è una ricorrenza sterile, non percepita se non dalle
istituzioni come una prassi cui adempiere in modo altrettanto asettico. Ammesso che si possa
parlare di una crisi del modo in cui viene vissuta questa ricorrenza – ammesso cioè che ci sia mai
stato in passato un momento in cui l’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz sia
stato sentito come una data da rimarcare anche a livello di opinione pubblica –, quali sono le cause
di questa crisi?
Ogni anno, ogni gennaio, la morte di milioni di persone è ricordata come un evento assoluto. Si
vuole che esso sia la rappresentazione terrena del male, anzi del Male con la lettera maiuscola: quel
Male che è inconcepibile ed inspiegabile. C’è una contestualizzazione dell’olocausto? Si vede uno
sforzo di problematizzazione? Non c’è tentativo di indagare le cause dell’evento. Alle domande
“Perchè storicamente è accaduto lo sterminio degli ebrei?”, “Da dove trae origine
l’antisemitismo?”, “Qual è stato l’atteggiamento degli alleati nei confronti dello sterminio?”, si
preferisce contemplare l’orrore senza interrogarsi sulle sue cause. Sono stati pubblicati studi sulle
origini sociologiche e storiche dell’antisemitismo, ma queste restano nozioni di nicchia e scomode.
Manco a dirlo, il timore è quello di fornire in qualche modo un avallo all’antisemitismo stesso. Non
è un timore infondato. Ma è forse meglio percorrere la strada, pur rischiosa, dell’analisi storica,
piuttosto che tacere in attesa che quelle cause materiali e umane che hanno portato all’olocausto
abbiano a verificarsi anche in futuro.
Secondo problema: l’attualità. Gli eventi passati non hanno valore sociale in sé e per sé, ma nella
misura in cui essi conservano un significato che possiamo proiettare nel presente. Per quanto
riguarda il giorno della memoria, questa proiezione è del tutto assente. Manca cioè quello sforzo di
riattualizzazione che è il principale motore di interesse per la storia. Spesso si sottolinea la necessità
di celebrare il giorno della memoria “perché non accada mai più”; ma qual è il soggetto di questo
non accadere?
Se la risposta è “Vogliamo che non accada mai più uno sterminio di ebrei”, il significato del ricordo
è ridicolmente relegato ad un evento passato che, proprio in quanto passato, difficilmente si ripeterà
con le stesse modalità o non necessariamente avrà per oggetto la stessa categoria di vittime (gli
ebrei). Teniamo a mente che, per quanto vi sia uno scoglio duro di antisemitismo razzista, sia in
unione europea sia all’estero, in gran parte si è persa la nozione di ebreo come di un soggetto
individuabile su una base razziale o etnica; si pensa più spesso ad una peculiarità religiosa.
Se invece la risposta cambia e, ad esempio, diventa “Vogliamo che non accada mai più uno
sterminio”, sarà il caso di riflettere sugli stermini ed i genocidi che sono avvenuti nel mondo in

Studenti Attivi – Liceo statale “Marie Curie” di Meda, provincia di Monza e Brianza
Lista elettorale per il consiglio d’istituto – Lista elettorale per la consulta provinciale – presentate il 9 ottobre 2009
studentiattivi@hotmail.it
Studenti Attivi
Lista elettorale degli studenti – Liceo statale “Marie Curie” di Meda – Consiglio d’istituto – Consulta provinciale degli studenti

seguito alla seconda guerra mondiale: perché essi non sono associati al giorno della memoria?
“Vogliamo che non accadano mai più le deportazioni di massa”: perché non ci si interroga, nel
giorno della memoria, sulle deportazioni che avvengono al giorno d’oggi? “Vogliamo che nessuno
sia più discriminato in base alla razza”; eppure non si coglie il giorno della memoria come
occasione per contrastare tutte le attuali derive razziste, anche quelle che non hanno per vittime
ebrei.
Per molti è impossibile, a torto o a ragione, pensare all’olocausto senza richiamare alla mente la
questione israelo-palestinese, perché, fra l’altro, in essa vedono ingiustizie simili a quelle perpetrate
in Europa.
Questi sono nodi che mai, per dolo o per colpa, vengono al pettine. Ed è deludente pensare che in
questo modo – per paura, in fin dei conti, di affrontare il mondo – il valore del 27 gennaio sia
destinato a morire, di una morte lenta, silenziosa e agonizzante.

Meda, lì 8 febbraio 2010.

Studenti Attivi – Liceo statale “Marie Curie” di Meda, provincia di Monza e Brianza
Lista elettorale per il consiglio d’istituto – Lista elettorale per la consulta provinciale – presentate il 9 ottobre 2009
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