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30 Luglio 2015 MANGIALIBRI.

it Raffaello Ferrante
recensisce In bilico. Storie di animali terrestri
Il 26 agosto ad Avetrana c' il sole. Sarah pensa
che una splendida giornata e che tra un'oretta
andr al mare. Sua cugina a casa che laspetta,
perci senza perdere tempo si mette le cuffiette e
s'incammina. Sabrina in garage e le dice di entrare, di far presto, che una cosa importante. Sarah e i suoi 15 anni sono curiosi, non sanno
aspettare. Entra e vede subito nellombra la figura di unaltra persona, poi la serranda che le si
chiude alle spalle e dopo solo il buio... Fanny
Millefoglie da quando ha ricevuto la visita della
Guardia di Finanza ha iniziato a fare i conti con
lattesa. Lattesa di un processo che non si sa se si
far, lattesa di una giustizia che deve fare il suo
corso, lattesa di lavorare scrivendo articoli col
peso sul cuore di una virgola messa fuori posto
che possa portare unaltra indecifrabile
denuncia... Nella sua Agila 4 Gianluca percorre la
Statale 16 direzione Bari: a ritmi bassi, come piace a lui, fino a fermarsi su quella piazzola di cemento a picco sullAdriatico che conosce molto
bene, esattamente dove veniva con Nina quando
ancora voleva farla innamorare. Ma ora quello
solo il passato, un ricordo, come un ricordo ormai anche il suo lavoro nel campo d'accoglienza
profughi, dove lui - sempre capace di dare una
speranza ai suoi amici africani - ora si trova nella
paradossale situazione di dover mettere in pratica
un consiglio di chi con la precariet ha imparato a
da sempre a conviverci...

http://mangialibri.com/libri/bilico

Sono tutti acrobati, equilibristi in bilico sul sottilissimo filo delle loro esistenze i protagonisti di
questi brevi racconti firmati tutti da scrittori nati
tra gli anni 70 ed 80, che hanno quindi unet in
cui hanno sperimentato loro per primi lincertezza del destino legato non pi a desideri e speranze personali ma vincolato esclusivamente a obblighi contingenti di sopravvivenza quotidiana.
Ecco perch le loro storie, i personaggi che descrivono appaiono sempre tremendamente reali,
mai posticci. Sono loro - personaggi e scrittori,
indifferentemente - la nuova razza di animali terrestri, quelli che davanti hanno un futuro che non
esiste, quelli che se un barlume di speranza compare sempre dolorosamente e faticosamente da
inventare giorno dopo giorno.

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